di don Alfredo Morselli
L’anticipazione di alcuni stralci del nuovo libro di Benedetto XVI su Gesù non mancherà di suscitare polemiche e sciorinamenti di pareri di Perpetua – a cui siamo tristemente abituati. Ed è verosimile che ciò accada soprattutto a motivo delle pagine in cui il Pontefice esprime il suo pensiero circa le responsabilità nella condanna a morte di Nostro Signore Gesù Cristo, e circa le parole della folla, che invoca: “Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli” (Mt 27,25).
Fin troppo facilmente profeta di queste reazioni allergiche (o entusiasmi da parte di progressisti, che esultanti proclameranno cambiamenti e/o rovesciamenti), vorrei qui semplicemente mostrare come Benedetto XVI riprende – né più né meno – la dottrina tradizionale.
Quali sono le tesi del Papa? Sono sostanzialmente due:
1) La responsabilità morale della morte di Gesù è principalmente dei capi e non del popolo ebraico o di tutti gli Ebrei, e l’espressione “i giudei” non deve farci pensare “al popolo d’Israele come tale”.2) L’invocazione della folla “il suo sangue ricada su di noi” si muta in benedizione.
Per quanto riguarda la I tesi, mi basta riportare alcune parole di San Tommaso:
“Parlando dei giudei bisogna distinguere tra maggiorenti e la gente del popolo. I maggiorenti, che erano detti loro principi, certo lo conobbero, secondo l'autore delle Quaestiones Novi et Veteris Testamenti, come del resto gli stessi demoni riconobbero che egli era il Cristo promesso: "infatti essi vedevano avverarsi in lui tutti i segni predetti dai profeti". Essi però non conobbero la sua divinità: ecco perché l'Apostolo afferma, che "se l'avessero conosciuto, mai avrebbero crocifisso il Signore della gloria".
Si noti però che tale ignoranza non li scusava dal delitto: perché si trattava di un'ignoranza affettata. Essi infatti vedevano i segni evidenti della sua divinità: ma per odio ed invidia verso Cristo li travisavano, e così non vollero credere alle sue affermazioni di essere il Figlio di Dio. Di qui le parole del Signore: "Se io non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero peccato: ma ora non hanno nessuna scusa del loro peccato". E ancora: "Se non avessi compiuto tra loro le opere che nessun altro ha compiuto, non avrebbero peccato". Perciò si possono applicare ad essi le parole di Giobbe: "Essi dissero a Dio: Allontanati da noi, noi non vogliamo conoscere le tue vie".
Il popolo invece, che non conosceva i misteri della Scrittura, non conobbe pienamente né che egli era il Cristo, né che era Figlio di Dio: sebbene alcuni del popolo abbiano creduto in lui. E anche se talora essi sospettarono che fosse il Cristo, per la molteplicità dei segni e per l'efficacia del suo insegnamento, come nota l'evangelista Giovanni, tuttavia poi furono ingannati dai loro capi, al punto di non credere né che era il Figlio di Dio, né che era il Cristo. Di qui le parole di S. Pietro: "So che avete agito per ignoranza, al pari dei vostri capi"; cioè perché sedotti da essi” (S. Th. IIIª q. 47 a. 5 co).
Per quanto riguarda la seconda affermazione, basta citare S. Agostino:
“Risorto che fu il Signore, molti credettero. Non capivano allorché lo crocifiggevano, ma più tardi hanno creduto in lui, ed è stato loro perdonato un così grande delitto. Il sangue del Signore, che essi avevano versato, venne dato in dono agli stessi omicidi, non propriamente deicidi (ut non dicam deicidis); perché, se avessero conosciuto il Signore della gloria, mai lo avrebbero crocifisso. Agli omicidi è stato ora dato in dono il sangue dell'innocente che essi avevano versato: e così lo stesso sangue che essi avevano versato nella loro follia, hanno ora bevuto come grazia. Dite dunque a Dio: quanto sono terribili le tue opere! Perché terribili?Perché si è compiuta la cecità di una parte di Israele affinché entrasse la totalità delle genti. O totalità delle genti, di' a Dio: Quanto sono terribili le tue opere! Erallègrati, ma insieme trema; e non ti gloriare nei confronti dei rami tagliati. Dite a Dio: quanto sono da temere le tue opere!” (Enarr. in Ps. LXV, 5)..
Conclusione
Oggi il modernismo propina la teoria della duplice via parallela di salvezza per Ebrei e cristiani (secondo la quale gli Ebrei non avrebbero bisogno di Gesù Cristo) e va a braccetto con le assurde pretese di certi esponenti ebrei, ad es. Renzo Gattegna, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che si esprimeva in questi termini:
«Al fine di proseguire con le iniziative dedicate alla reciproca comprensione e all’amicizia, un gesto utile, necessario e certamente apprezzato sarebbe una aperta dichiarazione di rinuncia da parte della Chiesa a qualsiasi manifestazione di intento rivolto alla conversione degli ebrei, accompagnata dall’eliminazione di questo auspicio dalla liturgia del Venerdì che precede la Pasqua. Sarebbe un segnale forte e significativo di accettazione di un rapporto impostato sulla pari dignità». («Un futuro di amicizia», Osservatore Romano, 10 novembre 2010, p. 5; articolo pubblicato senza alcun commento di disapprovazione).
La risposta al neo-modernismo non è un antigiudaismo da strapazzo; che fare allora? Non ho ricette, ma sempre Sant’Agostino mi va benissimo:
“Or dunque, voi genti che siete state chiamate, notate bene come nella sua severità Dio abbia reciso certi rami e come voi, per la sua bontà, vi siate state innestate. Voi siete divenute partecipi dell'abbondanza dell'olivo; ma non nutrite pensieri di alterigia, cioè, non vi insuperbite. Perché - dice - non sei tu che porti la radice, ma la radice porta te.Ancora di più dovete, anzi, spaventarvi, se vedete recisi i rami naturali. I giudei infatti discendono dai patriarchi; sono nati dalla stirpe di Abramo. Che cosa afferma l'Apostolo? Tu forse dici: i rami sono stati spezzati perché io sia innestato. Bene! Per l'incredulità sono stati spezzati. Ma tu, se stai saldo, è per la fede. Non insuperbirti dunque, ma temi! Se infatti Dio non ha risparmiato i rami naturali, neppure te risparmierà. Guarda quindi come certi rami sono stati spezzati e come tu stesso ci sei stato innestato.
"Non insuperbirti contro i rami spezzati, ma piuttosto di' a Dio: Quanto sono da temere le tue opere! Fratelli, se non dobbiamo inorgoglirci guardando i giudei, recisi tanto tempo addietro dalla radice dei patriarchi, ma dobbiamo piuttosto temere e dire a Dio: Quanto sono tremende le tue opere!, quanto meno dobbiamo rallegrarci per le ferite delle recenti scissioni! Un tempo sono stati recisi i giudei, e vi sono state innestate le genti. Dalla pianta così innestata sono stati tagliati via gli eretici; ma neppure contro costoro dobbiamo insuperbire, se non vogliamo meritarci di essere a nostra volta recisi, come gente che prova gusto nell'insultare i recisi. Fratelli miei, comunque sia il vescovo di cui voi udite la voce, noi vi scongiuriamo di stare in guardia! Tutti voi, che siete nella Chiesa, non insultate coloro che ne sono estranei, ma piuttosto pregate affinché anch'essi entrino nella Chiesa. Dio onnipotente può innestarli di nuovo”. (Enarr. in Ps. LXV, 5).
Sì, ma il "non lui, ma Barabba" e il "sia crocefisso", non l'han detto solo i capi, ma anche il Popolo, sì certo sobillato, tuttavia co-responsabilmente e COMPLICE!
RispondiEliminaChe tutta responsabilità ricada SOLO sui capi, è una bella storia, ma non è propriamente la verità, anche perchè successivamente parte di quel popolo, riconoscendo il proprio peccato di deicidio, si convertirà (cfr. Atti) e con il salutare Battesimo saranno giustificati, mentre gli altri, che sono ancora in mezzo a noi, continueranno a perseguitare Cristo, bestemmiandolo fino alla fine dei giorni!
Che poi la preghiera del Venedì Santo sia assolutamente ambigua e non certamente conforme alla Tradizione bi-MILLENARIA (ermeneutica di B16, della continuità ma nella discontinuità) è un fatto certo, che neanche Lei è riuscito a confutare.
Non voglio entrare nel merito della questione di Chi sia responsabile della morte di Gesù, anche perchè preferisco meditare sulla responsabilità rappresentata dai NOSTRI PECCATI che sono la causa morale della morte redentrice del Signore.
RispondiEliminaConcordo comunque con le osservazioni di Don Camillo.
E aggiungo una mia domanda:
A che pro tutto questo affannarsi a dire se tutto il popolo o solo i capi siano stati responsabili della morte di Gesù?
Poi alla fine cambia qualcosa? Perchè gli Ebrei ci tengono tanto a dire che loro non sono stati? In fondo è un fatto capitato 2000 anni fa e che centrano gli attuali ebrei?
Non è che alla fine Gesù si è autocrocifisso e ha fatto tutto da solo? Magari di nascosto per non farsi scoprire?
Una osservazione:
Certo i capi sono più responsabili e allora faccio un parallelismo: nell'attuale crisi della Chiesa Cattolica chi è più responsabile i Capi (Papi, Vescovi, sacerdoti modernisti) o il popolo???
Mi sembra che ci sia un certo parallelismo......
Povero Gesù che viene continuamente messo in croce:
"Volete Gesù o la Libertà religiosa?" dice Ponzio Pilato
E il popolo sobbillato dai capi grida:
"Vogliamo la Libertà religiosa, vogliamo la Libertà religiosa"......
"Volete Gesù o Assisi III???"
"Vogliamo pregare insieme ai nostri Fratelli Maggiori Ebrei"!
"E di Gesù Cristo e dei cristiani Pachistani, Egiziani, dei martiri di tutte le epoche cosa dovrò fare?"
"Lascia pure che siano crocifissi, noi preferiamo le marce della pace e gli incontri ecumenici...."!
Grazie mille per l'intervento e per le citazioni, don Alfredo... Conoscere il pensiero di due tra i più grandi Dottori della Chiesa nell'epoca in cui i forum moltiplicano le voci e le opinioni è illuminante e antirelativistico.
RispondiEliminaMolte grazie ancora.
Don Camillo, mi perdoni e scusi la mia ignoranza, è vero quello che dice, probabilmente fu il popolo a esclamare "non Lui ma Barabba", ma mi sembra che la citazione del Dottore Angelico dirima la questione:
RispondiElimina<span><span>Il popolo invece, che non conosceva i misteri della Scrittura, non conobbe pienamente né che egli era il Cristo, né che era Figlio di Dio: sebbene alcuni del popolo abbiano creduto in lui. E anche se talora essi sospettarono che fosse il Cristo, per la molteplicità dei segni e per l'efficacia del suo insegnamento, come nota l'evangelista Giovanni, tuttavia poi furono ingannati dai loro capi, al punto di non credere né che era il Figlio di Dio, né che era il Cristo. Di qui le parole di S. Pietro: "So che avete agito per ignoranza, al pari dei vostri capi"; cioè perché sedotti da essi” (</span></span><span><span>S. Th. </span></span><span><span>IIIª q. 47 a. 5 co).</span></span>
Caro don Alfredo,
RispondiEliminagrazie per questo intervento, semplice quanto veramente "magistrale" e che non posso condividere in tutte le sue parti e in ogni suo ragionamento.
Intendevo naturalmente: "che NON posso NON condividere", insomma, lo condivido tutto al 100%!
RispondiEliminaDon Camillo.....santa Caterina da Siena dice che tra quella folla C'ERAVAMO ANCHE NOI.... :-[
RispondiElimina<span>Don Camillo.....santa Caterina da Siena dice che tra quella folla C'ERAVAMO ANCHE NOI che urlavamo "CROCIFIGGILO"!!.... :-[ </span>
RispondiElimina<span>e spiega come quel Sangue prezioso ricaduto SU DI NOI TOLSE ALL'UOMO LA MALEDIZIONE PER RICOPRIRLO DI REDENZIONE....e che compito della Chiesa era ed è di INFORMARNE OGNI UOMO....</span>
<span></span>
Il problema etico-politico delle responsabilità collettive e' fra i più spinosi, e non concerne certo solo la condanna e la morte di Gesù. Per toccarne uno storicamente recente: in che misura il popolo tedesco e' responsabile dei crimini del nazismo? Dalle anticipazioni del libro del Papa mi pare che egli abbia affrontato la questione da un lato sotto il profilo storico (chi si adopero' effettivamente e concretamente per la condanna di Gesù?)' dall'altro sotto quello teologico (nei termini esemplarmente sintetizzati da Don Alfredo). La questione etico-politica mi pare saggiamente evitata, perché sostanzialmente ininfluente dal pugno di vista della fede. Sarebbe bene approcciare la questione nello stesso modo.
RispondiEliminaCordialità,
Ms
Caro don Alfredo, grazie di cuore....fino a ieri, nella rete, credevo di essere rimasta l'unica nel ripetere a josa che il Papa NON ha affatto "riscritto" i Vangeli come molti titoloni mediatici gli hanno attribuito....
RispondiEliminaSe soltanto si conoscesse l'autentica TRADIZIONE si comprenderebbe bene come lo stesso Concilio di Trento aveva risolto già a suo tempo la questione...
<span>Scrive il Catechismo di Trento(1546): " In Gesù Cristo Nostro Signore si verificò questo di speciale: che morì quando volle morire e sostenne una morte non già provocata dalla violenza altrui, ma una morte volontaria, di cui aveva egli stesso fissato il luogo e il tempo. Aveva scritto infatti Isaia: è
stato sacrificato perché lo ha voluto ( Isa LIII,7 ).
E il Signore stesso disse di sé prima della passione: Io do la mia vita per riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie; ma io la do da me stesso e sono padrone di darla, e padrone di riprenderla ( Giov., X, 17,18 ).(...)
Chi indaghi la ragione per la quale il Figlio di Dio affrontò la più acerba delle passioni, troverà che, oltre la colpa ereditaria dei progenitori, essa deve riscontrarsi principalmente nei peccati commessi dagli uomini dall'origine del mondo sino ad oggi, e negli altri che saranno commessi fino alla fine del mondo. Soffrendo e morendo, il Figlio di Dio nostro salvatore mirò appunto a redimere ed annullare le colpe di tutte le età, dando al Padre soddisfazione cumulativa e copiosa.
e infine ancora:
</span><span>Per meglio valutarne l'importanza, si rifletta che non solamente Gesù Cristo soffrì per i peccatori, ma che in realtà i peccatori furono cagione e ministri di tutte le pene subìte. Scrivendo agli Ebrei, l'Apostolo ci ammonisce precisamente: pensate a Colui che tollerò tanta ostilità dai peccatori, e l'animo vostro non si abbatterà nello scoraggiamento. ( Ebr.XII,3 ).
Più strettamente sono avvinti da questa colpa coloro, che più di frequente cadono in peccato. Perché se i nostri peccati trassero Gesù Cristo Nostro
Signore al supplizio della Croce, coloro che si tuffano più ignominiosamente nell'iniquità, di nuovo, per quanto è da loro, crocifiggono in sé il Figlio
di Dio e lo disprezzano ( ib. VI, 6 ).
Delitto ben più grave in noi che negli Ebrei.
Questi, secondo la tesimonianza dell'Apostolo, se avessero conosciuto il Re della gloria, non l'avrebbero giammai crocifisso ( I Cor.II,8 ); mentre noi, pur facendo professione di conoscerlo, lo rinneghiamo con i fatti, e quasi sembriamo alzar le mani violente contro di Lui ".
( Catechismo Tridentino, catechismo ad uso dei parroci, pubblicato dal Papa S. Pio V per decreto del Concilio di Trento, trad. italiana a cura del P. Tito S. Centi, O.P., ed. Cantagalli Siena 1981, p. 79 e pp.82-83 ).
</span>
Il punto di vista della fede e' diventato pugno di vista. Me ne scuso.
RispondiEliminaMs
Errata corrige: non "pugno", ma "punto" di vista della fede. Chiedo scusa.
RispondiEliminaMs
<span>
RispondiElimina<span>Uomini d'Israele</span>, ascoltate queste parole: Gesù di Nazaret - uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso operò fra di voi per opera sua, come voi ben sapete -,
</span>
<span><span>dopo che, secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, fu consegnato a voi, voi l'avete inchiodato sulla croce per mano di empi e l'avete ucciso.Atti 2:22,23 </span></span>
<span><span></span></span>
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</span>
<span><span>Sappia dunque con certezza <span>tutta la casa di Israele</span> che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!».Atti 2:36<span><span> </span></span></span></span>
<span><span></span></span>
<span><span>Non mi sembra che faccia distinzione tra capi, sacerdoti od altri.</span></span>
<span><span>Si tenta ancora di difendere l'indifindibile.</span></span>
<span><span>Non dicano i giudei: " Noi non abbiamo ucciso Cristo" (Agostino- esposizione salmo 63)</span></span>
<span><span>Sono d'accordo Don Bernardo ma basta, basta, continua la presa in giro dell'ermeneutica della continuità.</span></span>
<span><span>http://www.doncurzionitoglia.com/BOLLE%20%20PONTIFICIE%20su%20giudaismo.pdf</span></span>
<span><span>I pontefici precedenti sbagliavano!!!!!</span></span>
<span><span>CVCRCI</span></span>
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<p><span><span><span>Uomini d'Israele</span></span></span><span><span>, ascoltate queste parole: Gesù di Nazaret - uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso operò fra di voi per opera sua, come voi ben sapete -, </span></span><span>
RispondiElimina<span> dopo che, secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, fu consegnato a voi, voi l'avete inchiodato sulla croce per mano di empi e l'avete ucciso.</span><span>Atti 2:22,23</span><span> </span></span>
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<span>Sappia dunque con certezza <span>tutta la casa di Israele</span> che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!».</span><span>Atti 2:36</span><span> </span>
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<span> Non mi sembra che faccia distinzione tra capi, sacerdoti od altri. </span>
<span>Si tenta ancora di difendere l'indifendibile. </span>
<span>Non dicano i giudei: " Noi non abbiamo ucciso Cristo" (Agostino- esposizione salmo 63,4) </span>
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</p><p><span><span>Sono d'accordo Don Bernardo ma basta, basta, continua la presa in giro dell'ermeneutica della continuità.</span></span>
</p><p><span><span>Il Sangue fu benedizione per coloro che si convertirono.</span></span>
</p><p><span><span>E’ maledizione per chi continua ancora a non credere.</span></span>
</p><p><span><span>Questa è la Verità e questa è il senso delle parole di Agostino attribuirle a tutti è una mistificazione e non è la verità.</span></span><span>
<span>http://www.doncurzionitoglia.com/BOLLE%20%20PONTIFICIE%20su%20giudaismo.pdf </span>
<span>I pontefici precedenti sbagliavano!!!!! </span>
<span>CVCRCI </span></span></p>
L'Angelico e S.Agostino sono sempre illuminanti, ma non vi vedo però risposta alla giusta osservazione di Don Camillo, che paradossalmente fa eco alla dichiarazione del rabbino Di Segni:
RispondiElimina"C’è un grande sforzo esegetico di leggere il Vangelo in chiave non anti ebraica ma è uno sforzo che si regge con qualche difficoltà. Giovanni parla di giudei e non di aristocratici del tempio o di plebaglia. I giudei sono i giudei. Come i cristiani restano i cristiani al di là dell’esegesi"
P.S.
RispondiEliminadel resto furono assai chiare le parole dell'Apostolo Pietro quando parlò a Pentecoste, intriso di Spirito Santo...
La morte di Gesù è un atto di obbedienza al Padre. Giuda, i capi della Sinagoga, Pilato e i carnefici non hanno su Cristo alcun potere tranne quello che Lui stesso vuole concedere e solo quando è venuta l'ora decisa dal Padre.
Ciò che il Papa fa emergere che compito nostro non è quello di predicare il "carnefice storico" è ovvio che in quanto fu un evento storico c'è anche chi MATERIALMENTE SI PRESTO' ALL'ATTO, ma a Gesù questo NON INTERESSA.... :)
dice santa Caterina da Siena: Nostro Signore non ci diede la santissima la Chiesa per stabilire chi furono gli esecutori MATERIALI della Sua Crocifissione, quanto piuttosto per DIVULGARE IL PERCHE' EGLI SI LASCIO' CROCIFIGGERE, LA POTENZA DI QUEL SANGUE VERSATO...
La Chiesa annuncia, ed è tenuta ad annunciare, il Cristo che è « via, verità e vita » (Gv 14,6), in cui gli uomini devono trovare la pienezza della vita religiosa e in cui Dio ha riconciliato con se stesso tutte le cose. QUELLA CROCIFISSIONE FU ED E' RICONCILIAZIONE CON OGNI UOMO....iL PAPA LO SPIEGA BENE IN DUE RIGHE NEL MEDESIMO LIBRO NEL CAPITOLO "ECCE HOMO" quando dice:
<span>Ma parla anche di una «nuova alleanza»: il castigo non è l’ultima parola; esso serve alla guarigione.
Analogamente Gesù annuncia la «casa deserta» e dona già fin d’ora la nuova alleanza « nel suo sangue»: in ultima analisi si tratta di guarigione, non di distruzione e ripudio.</span>
e lo stesso san Paolo nella Lettera ai Romani cap. 11 lo spiega bene quando dice che le promesse di Dio sono irrevocabili a riguardo anche del Popolo Ebraico il quale NON sarà eternamente condannato, al contrario, anch'Esso RICONOSCERA' IL MESSIA GESU' SIGNORE...e spiega l'apostolo che fino a quel momento essi, la parte di quell'Israele che rifiuta ancora il Messia, ovviamente SONO NOSTRI NEMICI A CAUSA DEL VANGELO.... ma che questo non deve diventare per noi motivo di CONDANNA...
25 Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l'indurimento di una parte di Israele è in atto fino a che saranno entrate tutte le genti. 26 Allora tutto Israele sarà salvato come sta scritto:
Da Sion uscirà il liberatore,
egli toglierà le empietà da Giacobbe.
27 Sarà questa la mia alleanza con loro
quando distruggerò i loro peccati. (Paolo dice che Egli distruggerà i LORO PECCATI, NON IL POPOLO ;) )
28 Quanto al vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla elezione, sono amati, a causa dei padri, 29 perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! 30 Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia per la loro disobbedienza, 31 così anch'essi ora sono diventati disobbedienti in vista della misericordia usata verso di voi, perché anch'essi ottengano misericordia. 32 Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per usare a tutti misericordia!
non lasciamoci invischiare in questioni così, su chi ricada la responsabilità della morte di Gesù. Moralmente tutti ne siamo responsabili. Facciamo piuttosto penitenza per i nostri peccati, digiuniamo e consoliamo in questo modo il Redentore divino. e preghiamo per laq nostra conversione e anche per la conversione degli Ebrei. Perchè si salverà solo chi dopo il Battesimo avrà perseverato fino alla fine. e sia per noi che per gli Ebrei è questo ciò che conta: salvarci l'anima
RispondiEliminaSenza voler escludere la responsabilità dell'uno o dell'altro, quello che scrive san Tommaso, se ce ne fosse bisogno, trova conferma in Lc 23,35 dove si legge che il popolo "stava a vedere", i capi invece "schernivano" nostro Signore.
RispondiEliminaE' anche umano pensare ad un diverso grado di partecipazione al deicidio, che dipende dalla conoscenza delle Sacre Scritture ed altri fattori (essere sottomessi, ecc...)
Questo però non esclude totalmente (e, leggendo don Morselli, pare anche il Papa lo dica) la responsabilità del popolo che comunque aveva visto i miracoli ed ascoltato gli insegnamenti di Gesù.
Sull'utilità poi di indagare la questione, al di là di un interesse accademico, non saprei quali risvolti possa avere per la nostra Fede.
Perché io non penso che gli attuali ebrei siano deicidi, ma che siano non cristiani al pari di tanti altri in questo mondo: persone da convertire. Certo gli ebrei poiché conoscono l'Antico Testamento dovrebbero avere minor difficoltà a riconoscere Gesù Cristo.
E voglio aggiungere una cosa: se è così, se la responsabilità cade sui capi giudei, ci si riferisce senza ombra di dubbio ai farisei e agli scribi. Ma l'ebraismo rabbinico - talmudico moderno, è risaputo, discende e deriva direttamente da quello farisaico dell'epoca di Gesù: è un fatto storico conclamato non solo dalla Traditio Ecclesiae, ma anche dalla moderna storiografia, che quei capi di ieri sono gli ebrei di oggi.
RispondiEliminabenedetto Benedetto XVI ma non potresti non scrivere più? Non sei un teologo ma il Papa! Insegna ammaestra e basta con dotte disquisizioni ...! Atteniamoci al Vangelo. Una cosa sola è sicura Gesù l'hanno ammazzato gli ebrei con l'approvazione colpevole dei Romani: questo il dato storico. Sul piano spirituale Gesù è morto per i peccati di tutti gli uomini compresi i nostri! Sono stati i Capi ad ucciderlo? non solo loro, in ogni caso caricare la colpa sui capi che rappresentano il popolo ed a questi non sono smentiti non esimerebbe la responsabilità dei sudditi, almeno qualcuno mi spieghi perché i tedeschi sarebbero allora responsabili delle atrocità di Hitler! In ogni caso che la nonna di Caifa non ne sapesse nulla non mi importa niente!
RispondiEliminaIl commento precedente dell'ospite era mio. Chiedo scusa.
RispondiEliminaStettino.... il problema in questione l'abbiamo causato "NOI" seppur indirettamente, ma in quanto CRISTIANI....
RispondiEliminaè necessario ripercorrere la storia almeno dal Risorgimento e dalla Francia di Voltaire che INVENTO' L'AUTENTICO ANTISIONISMO, da lui comincia la questione del disprezzo della RAZZA con la quale incluse I CRISTIANI CON IL RIGETTO DEL POPOLO EBRAICO.... esso dilagò nelle culture CRISTIANE dell'Europa ed anche in Inghliterra..... l'odio razziale non nasce con il Nazionalsocialismo, ma con quel regime si concretiìzza...questo ODIO RAZZIALE sfociò in ciò che conosciamo come l'olocausto della seconda guerra mondiale.... (questo detto in due righe e senza pretese...)
Con il Concilio, a torto o a ragione, la Chiesa DOVETTE CHIARIRE LA SUA POSIZIONE a riguardo della questione razziale.... e nasce così Nostra Aetae.... era necessario che si DEFINISSE CHE IL CRISTIANO NON HA NULLA A CHE VEDERE CON LE IDEOLOGIE RAZZIALI e che suo compito e sua missione e' la riconciliazione DI OGNI POPOLO, RAZZA, LINGUA E CULTURA... per mezzo del Sangue di Cristo....
La Chiesa NON ha modificato la dottrina.... se ha dovuto intraprendere questa strada di CHIARIMENTI E QUESTA POSIZIONE CONCILIANTE, politicamente parlando, è avvenuto per responsabilità nostra, ossia, per responsabilità di cristiani che in passato hanno appoggiato e sostenuto L'IDEOLOGIA RAZZIALE dal 1700 e fino ad oggi.... prima di Voltaire infatti, questa ideologia NON c'era...
La storia è contorta e lunga, ma non si può certo ignorarla o mistificarla e addossare tutta la colpa ai Papi.... don Curzio agisce come i Maestri del tempo di Cristo: processando e crocifiggendo nuovamente Cristo, NEL SUO VICARIO, dimenticando le stesse parole di Paolo ai Romani, cap. 11
Stettino.... il problema in questione l'abbiamo causato "NOI" seppur indirettamente, ma in quanto CRISTIANI....
RispondiEliminaè necessario ripercorrere la storia almeno dal Risorgimento e dalla Francia di Voltaire che INVENTO' L'AUTENTICO ANTISIONISMO, da lui comincia la questione del disprezzo della RAZZA con la quale incluse I CRISTIANI CON IL RIGETTO DEL POPOLO EBRAICO.... esso dilagò nelle culture CRISTIANE dell'Europa ed anche in Inghliterra..... l'odio razziale non nasce con il Nazionalsocialismo, ma con quel regime si concretiìzza...questo ODIO RAZZIALE sfociò in ciò che conosciamo come l'olocausto della seconda guerra mondiale.... (questo detto in due righe e senza pretese...)
Con il Concilio, a torto o a ragione, la Chiesa DOVETTE CHIARIRE LA SUA POSIZIONE a riguardo della questione razziale.... e nasce così Nostra Aetae.... era necessario che si DEFINISSE CHE IL CRISTIANO NON HA NULLA A CHE VEDERE CON LE IDEOLOGIE RAZZIALI e che suo compito e sua missione e' la riconciliazione DI OGNI POPOLO, RAZZA, LINGUA E CULTURA... per mezzo del Sangue di Cristo....
La Chiesa NON ha modificato la dottrina.... se ha dovuto intraprendere questa strada di CHIARIMENTI E QUESTA POSIZIONE CONCILIANTE, politicamente parlando, è avvenuto per responsabilità nostra, ossia, per responsabilità di cristiani che in passato hanno appoggiato e sostenuto L'IDEOLOGIA RAZZIALE dal 1700 e fino ad oggi.... prima di Voltaire infatti, questa ideologia NON c'era...
La storia è contorta e lunga, ma non si può certo ignorarla o mistificarla e addossare tutta la colpa ai Papi.... don Curzio agisce come i Maestri del tempo di Cristo: processando e crocifiggendo nuovamente Cristo, NEL SUO VICARIO, dimenticando le stesse parole di Paolo ai Romani, cap. 11
Gentile Caterina lei sta spostando il discorso qui si parla di responsabilità del popolo ebraico che condannò Gesù come causa efficiente anche don Morselli ha riportato giustamente "Si noti però che tale ignoranza non li scusava dal delitto: poiché si trattava di un'ignoranza affettata" dunque sono colpevoli qui si tratta di ristabilire ciò che la Chiesa ha sempre insegnato e che Pietro ha inequivocabilmente dichiarato comprendendo tutti gli ebrei.
RispondiEliminaNON DICANO, perciò, I GIUDEI: NOI NON ABBIAMO UCCISO CRISTO e non lo affermi nessun altro.
Non si confonda come insegna San Tommaso la salvezza che Cristo ha meritato per tutti con i frutti del suo Sacrficio che sono per molti.
CVCRCI
E' una giusta osservazione...l'ebraismo moderno ammette, anzi fa suo un cavallo di battaglia, della "colpa collettiva" di un popolo o una nazione: il popolo tedesco lo sa bene. Tuttavia rigettano la stessa idea quando viene applicata a loro...mah...
RispondiEliminaio preferirei mantenere il livello del blog sulla serietà e sulla sobrietà...citare don Nitoglia non fa onore a nessuno (credo) visto la pochezza intellettuale dei suoi scritti
RispondiElimina...allora gli ebrei sono "corredentori" in quanto hanno partecipato alla realizzazione di cio' che le Scritture profettizzavano...
RispondiElimina...mi ripeto: "ebrei correndentori" ?
RispondiEliminaQuando il Cagliari vince qui si moltiplicano le voci invidiose
RispondiEliminaIl suo sarcasmo è fuori luogo essi furono causa efficiente come già detto e spiegato da San Tommaso, cioè mezzi con cui si realizzò il disegno divino, così lei sosterrebbe che anche Giuda (anche se ormai tanti lo ritengono salvo) fu corredentore mentre fu anch'esso uno strumento che contribuì alla gloria del Signore ma di certo non usufruì del sacrificio ma era necessario e conveniente che Gesù subisse la morte per mezzo di qualcuno e di Giudei seppur, chiaramente subendola volontariamente.Non credo potesse autouccidersi come spiega anche Sant'Atanasio.
RispondiEliminaCVCRCI
Ecco una spiegazione semplice e precisa.Ottima osservazione che nessuno mai solleva sulle colpe che si tramandano ma solo per la Shoa.
RispondiElimina<span><span><span><span>
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</span><span><span>Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi </span></span><span>odiano,<span><span>Esodo 20:5</span></span></span>
Questo vale per tutti.
CVCRCI
<span>Ecco una spiegazione semplice e precisa.Ottima osservazione che nessuno mai solleva sulle colpe che si tramandano ma solo per la Shoa.
RispondiElimina<span>
</span><span><span>Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi </span></span><span>odiano,<span><span>Esodo 20:5</span></span></span>
Questo vale per tutti.
CVCRCI</span>
Today, 11.15.53<span><span><span>– </span></span><span>Flag</span></span><span><span><span> – </span></span><span>Mi piace</span></span><span><span><span> – </span></span><span>Reply</span></span><span><span><span> – </span></span><span>Delete</span></span><span><span><span> – </span></span><span>Edit</span></span><span><span><span> – </span></span><span>Moderate</span></span>
Ripeto NO! Responasbili SI!
RispondiEliminaCVCRCI
Entrando nel merito, non sono convinto. C'è un evidente sinedrio che vuole impedire a una squadra come il Cagliari, portatrice di genuine tradizioni croccanti come il pane della nostra isola, di arrivare in Europa. La vox populi non si sbaglia. Sono gli arbitri e i guardialinee i veri Barabba
RispondiEliminaDubbioso ignorante il documento citato da Stettino non contiene nessun dicorso di Don Nitoglia ma le bolle pontifice sugli ebrei, prima di parlare leggi
RispondiEliminaSan Tommaso d’Aquino, il Dottore Comune della Chiesa, insegna che “i giudei peccarono, non solo uccidendo Cristo come uomo, ma anche come crocifissori di Dio” (S. Th., III, q. 47, a. 5)... La Chiesa, modernista, insegna esattamente il contrario...
Effettivamente i documenti pontifici del magistero precedente il Vat. II citati da Stettino, fanno riflettere e ci propongono una dottrina limpida e coerente.... non ci resta che pregare per la conversione degli Ebrei, perchè accolgano la luce dello Spirito santo e perchè abbandonino le teorie talmudiche nate dopo che la maggior parte di loro non ha accolto Gesù il Messia che era stato mandato a loro e a noi.
RispondiEliminaDico questo proprio perchè voglio bene agli ebrei e desidero la loro salvezza. Comunque penso che la loro salvezza si ottenga con la nostra preghiera, il nostro sacrificio la nostra fedeltà a Gesù.....
Invito tutti a visionare il sito citato da Stettino.
don bernardo
Che tutto il popolo ebreo nella sua totalità non fosse responsabile della morte di Cristo è dimostrato dal fatto che anche la Santa Vergine Maria, le altre pie donne, san Giovanni apostolo ed altri santi personaggi erano membri a tutti gli effetti della nazione giudaica; questi santi personaggi pur essendo ebrei non hanno di certo approvato la condanna a morte di Cristo. Ergo non tutto il popolo ebraico era consenziente e, di conseguenza, responsabile.
RispondiEliminaLe responsabilità della morte di Cristo ricadono su chi ne chiese la morte , su chi vi acconsentì, su chi approvò, su chi condivise, su chi pur potendolo fare non fece nulla per evitarla.
Alla fine dopo tutto questo gran parlare ci rimangono iRACCONTI EVANGELICI e gli scritti del Nuovo Testamento.......
RispondiEliminaIeri sentivo alla radio alcuni giornalisti che dicevano (ovviamente semplificando) che il Papa "ha riscritto i Vangeli", ha detto questo e quest'altro....... I giornalisti semplificano il tutto....... ecco perchè penso non sia prudente mettere in pasto a loro problematiche molto serie e difficili. Atteniamoci ai Vangeli e agli scritti neotetamentari...... tutto il resto è perdita di tempo.......
Proprio davvero! IL PAPA DEVE FARE IL PAPA, TUTTO IL RESTO E' FUORI LUOGO. Paradossalmente trovo un parallelo con l'Unità d'Italia; infatti Paolo VI e forse anche Giovanni XXIII 'benedizzero' la fine del principato civile del Pontefice. Cioè dissero: "il Papa deve fare il Papa, non deve fare nemmeno il Re!" e io aggiungo figuraiamoci se il Papa, proprio Benedetto XVI, deve continuare a fare il teologo o addirittura lo scrittore di cose religiose.
RispondiEliminaSe posso permettermi: SANTITA', FACCIA IL PAPA CHE E' LA COSA CHE, DA SEMPRE, LE RIESCE MEGLIO!
E mi si passi la citazione 'pubblicitaria'!! d. a.m.
<span>Proprio davvero! IL PAPA DEVE FARE IL PAPA, TUTTO IL RESTO E' FUORI LUOGO.</span>
RispondiElimina<span>Paradossalmente trovo un parallelo con l'Unità d'Italia; infatti Paolo VI e forse anche Giovanni XXIII 'benedissero' la fine del principato civile del Pontefice. Cioè dissero: "il Papa deve fare il Papa, non deve fare nemmeno il Re!" e io aggiungo figuriamoci se il Papa, proprio Benedetto XVI, deve continuare a fare il teologo o addirittura lo scrittore di cose religiose!!!!
Se posso permettermi: SANTITA', FACCIA IL PAPA CHE E' LA COSA CHE, DA SEMPRE, LE RIESCE MEGLIO!
E mi si passi la citazione 'pubblicitaria'!! :-D </span>
<span>d. a.m.</span>
Infatti non sono nuovamente d'accordo con la sig.ra Caterina che continua a parlare di altre cose, io non sono razzista e non sono contro gli ebrei, l'argomento è BXVI e la responsabilità degli ebrei che il Magistrero perenne, infatti si parla di 700 anni di bolle papali (nel documento) , che afferma la colpevolezza del popolo ebreo, siamo ancora discutendo di una posizione indifendiblie perchè se non sono colpevoli errano i papi precedenti, sant'Agostino, san Tommaso e gran parte (se non tutti) i padri della Chiesa.
RispondiEliminaIo direi che è necessario pregare per tutti quelli che non credono affinchè si convertano e possano usufruire dei mezzi di slavezza che appartenogno all'unica sposa di Cristo:la Chiesa cattolica FUORI DALLA QUALE NESSUNO SI SALVA
CVCRCI
E' già stato detto, ma è utile ripeterlo: Benedetto XVI la smetta una volta per tutte di pubblicare libri! Il suo compito è quello di "confermare i fratelli nella fede", non alimentare discussioni fra intellettuali o, peggio ancora, confusione fra il popolo!
RispondiEliminaMi scusi ma quando si parla di tutto il popolo è chiaro che si intende colpevole quello che volle la morte di Cristo non il "piccolo resto"(Rm 9, 27 ) che credette, ma gli altri che ancora oggi la vuole.
RispondiEliminaCVCRCI
il passo del libro del papa sui colpevoli della morte di Gesù prima di tutto non mi sembra che "scagioni" gli ebrei tout court, ma dice solo che non TUTTI gli ebrei del tempo di Gesù furono responsabili della sua morte e dunque a maggior ragione non gli ebrei della nostra epoca. Ma chi di noi ha potuto credere il contrario? questa non è stata sempre la dottrina della Chiesa , come conferma anche il brano di S. Tommaso citato da Don camillo? dunque dove è la novità ??? la novità sarebbe smetterla colle scuse e i mea culpa e i revisionismi storici e affermare che non tutti i cristiani furono responsabili delle Crociate e delle persecuzioni di ebrei e musulmani e soprattutto non i cristiani di oggi, dove le parti si sono invertite.
RispondiEliminacoraggio e novità sarebbe parlare un po' di più dei martiri cristinai come il Ministro pakistano...
I cosiddetti "seguaci di Barabba", cioè quelli che uccidono persone innonecenti, purtroppo sono ancora fra noi. E alcuni cosiddetti seguaci di gesù, ancora oggi, purtroppo, stanno zitti e nascosti per paura.
Semmai dovresti dire che arbitri e guardalinee sono i Giuda. Barabba mica si vendeva: viveva come un bandito barbaricino.
RispondiEliminaEnrico
conosco da tempo queli triste documento, me lo sono stampato e letto una sera...poi ho dovuto recitare un rosario...
RispondiEliminaAttendete la beatificazione di GPII , Assisi Lupin III......ed il colpo finale e' dato! Secondo la Teoria dell'Evoluzione dei piccoli mutamenti nel tempo, piano piano si cambia la religione nella nuova religione dell'ONU e del sinedrio massonico. Per questo serve del fumo per confondere e dividere i fedeli in inutili discussioni . Ricordiamoci che la giudeizzazione del Cattolicesimo e' in atto (18 grado RosaCroce massonico). Poiche ' la vera discussione e' Concilio Vat2 , la Dottrina, e la presenza della massoneria ecclesiastica in Vaticano che sicuramente passa per l'11 grado (ebreo adottivo) per cui mica si possono incolpare da soli della morte di Gesu'. L'ermeneutica e' una parola troppo difficile per essere compresa dai semplici, e Dio ama i semplici.
RispondiEliminaconosc bene quel documento, me lo sono stampato e letto una sera e dopo ho pregato come se avessi commesso qualcosa di sporco e di cui chiedere perdono...
RispondiEliminaIl riferimento era a quasi tutti i documenti di don Nitoglia e la strada su cui sembra vogliano condurre...vedi l'ultimo sulla dignita' della donna...che tristezza!
Alora, sig.ra Caterina, il sangue di Cristo versato sulla croce ha di diritto e di fatto redento tutti gli uomini automaticamente e necessariamente? Allora a che cosa serve il santo Battesimo, la Confessione, la s. Messa?
RispondiEliminaQuel sangue invocato dai Giudei sopra loro e sopra i lro figli, come si capisce bene leggendo sant'Agostino, diventa Sangue di salvezza solo per chi si riconosce peccatore e confessa che Gesù Cristo è il Figlio di Dio. Ma per chi nega, come fanno oggi gli ebrei, che Gesù Cristo non è il Figlio di Dio non c'è salvezza.
allora la causa efficente è una causa maledetta?...i mezzi con cui si realizza il disegno divino sono mezzi maledetti?
RispondiEliminaI fedeli Cattolici si dividono in inutili discussione tra l'altro gia' espresse nella Dottrina Cattolica e 20 anni di Magistero e Papi. A che serve tirare fuori adesso questa cosa? GpII si ' e' gia scusato di tutto, e pure con i "fratelli maggiori", poi i neocat pregano in mezzo a menorah, i carismatici fanno le danze ebraiche intorno agli altari. La shoa e l'olocaustolatria sono oramai dogmi indiscutibili inseganti anche alle scuole, nuovo Magistero e nuovi comandamenti. Le visite in sinagoga si sprecano (Gesu' invece ci andava per insegnare e cosi' i suoi discepoli e Santo Stefano protomartire). La Trilaterale e B'nai B'rith, associazioni massoniche scoutistiche hanno libero accesso in Vaticano piu' di un vescovo cattolico dela FFPSX.
RispondiEliminaIl Parlamento e' controollato dalla Massoneria cosi' come i mass-media. Che aspettiamo ad annetterci ad Israele?Siamo pronti e riprogrammati. O meglio rigenerati . Il nuovo Cristiano Cattolico del Cristo risorto, non piu' Crocifisso(come la societa' Teosofica insegna).
troppo Aristotele il questi ragionamenti...questo tramandarsi genetico della colpa...è un po' come la parte oscura del concetto di peccato originale.
RispondiEliminaTUTTI (poichè tutti erano e siamo peccatori) hanno inchiodato il Cristo su quella Croce: l'insistere sulla "causa efficiente" è un modo un po' di comodo (e teologicamente misero) : tutti gli uomini sono stati e sono causa efficiente. Il meccanismo che si è scatenato dai ragionamenti sulla responsabilità del popolo ebraico hanno generato nella storia umana talmente infinite sofferenze e crudeltà fisiche e filosofiche senza relazione alcuna con il concetto di Salvezza...
Sig. ra Caterina, le consiglio di rileggersi meglio s. Tommaso e di didstinguere fra causa efficiente, causa formale, causa materiale e causa finale della morte in croce di Nostro Signore Gesù Cristo. E' un consiglio che, indegnamente, estendo anche a don Alfredo M. Chi non distingue confonde sé stesso e gli altri.
RispondiEliminaCaro doc è errato perchè se lei Lagge il magistero di papa Pietro I che parlò pieno di Spirito Santo troverà scritto TUTTA LA CASA DI ISRAELE (<span>omnis domus Israhel) e tutta signi fica tutta non quelli che erano lì.</span>
RispondiElimina<span>Avrà credito papa Pietro I infallibilmente ispisrato dallo Spirito Santo!</span>
<span>Qualcuno sbaglia dei due uno.</span>
<span>CVCRCI</span>
<span>Caro doc è errato perchè se lei Legge il magistero di papa Pietro I che parlò pieno di Spirito Santo troverà scritto TUTTA LA CASA DI ISRAELE (<span>omnis domus Israhel) e tutta significa tutta e non quelli che erano lì o alcuni.</span> <span>Avrà credito papa Pietro I infallibilmente ispisrato dallo Spirito Santo?</span>
RispondiElimina<span>Qualcuno sbaglia dei due uno.</span>
<span>CVCRCI</span></span>
Sig. ra Caterina,
RispondiElimina(continuo a tormentarla, mi scusi) ma Lei dice qualcosa di interessante, ancorché per me non molto chiaro, cioè che Voltaire «INVENTO' L'AUTENTICO ANTISIONISMO, da lui comincia la questione del disprezzo della RAZZA con la quale incluse I CRISTIANI CON IL RIGETTO DEL POPOLO EBRAICO». A prescindere dal fatto, uno fra i tanti, che il concetto di razza, almeno in senso biologico, nasce solo con l'Ottocento, mi interessebbe sapere in quale opera Voltaire elabora questo "antisionismo".
Le sarei molto garto se mi desse qualche indicazione in merito: mi servirebbe per una lezione al liceo in cui insegno. Grazie.
TENEBRAE FACTAE SUN DUM CRUCIFIXISSENT JESUM JUDAEI....
RispondiEliminaVinea mea electa, ego te plantavi: quomodo conversa est in amaritudinem, ut me crucifigeres, et Barabbam dimitteres?
Gentile Giulio:
RispondiElimina"fra causa efficiente, causa formale, causa materiale e causa finale della morte in croce di Nostro Signore Gesù Cristo ".... la Chiesa ha sempre a ragion veduta, fatta differenza, ciò che si sta EVOLVENDO E CHE NON E' AFFATTO NUOVO è quella "causa FINALE" ;)
la quale NON rigetta le altre cause e dunque la responsabilità di quella parte di Israele che non ha creduto come spiega san Paolo nella Lettera ai Romani cap. 11.... ma semplicemente LA METTE IN RISALTO, la sposta ad una priorità COMINCIATA CON IL CONCILIO DI TRENTO....solo che dal 1700 e fino agli anni sessanta, questa CAUSA continuava ad essere sepolta o seminascosta DALLE IDEOLOGIE CHE SONO NATE PROPRIO IN CAMPO CRISTIANO....
Dobbiamo usare i Santi e i Dottori della Chiesa non come testi storici fermi al PROPRIO TEMPO, ma usandoli al tempo d'oggi UNIRLI AI SEGNI DEI TEMPI che essi intravvidero profeticamente, ma che non avevano esplicitato completamente perchè tale compito non è di uno solo, MA E' DI TUTTA LA CHIESA....in ogni TEMPO CHE GLI E' PROPRIO...
Ripeto, è il CONCILIO DI TRENTO CHE APRE LA DISCUSSIONE AD UNA VISIONE PIU' TEOLOGICA ED ESCATOLOGICA DEL "DEICIDIO" SOLLEVANDO GIA' ALL'EPOCA TUTTO IL POPOLO EBRAICO DA TAL PESO SPESSO CHIUSO ALL'INTERNO DELL'ATTO STORICO CHE NESSUNO PUO' RIGETTARE, E FACENDOSENE CARICO IN SENSO FUTURO....ossia, "Cristo si è dato ai propri Crocifissori, nessuno aveva il potere di ucciderlo...e TUTTI SIAMO RESPONSABILI poichè Egli venne nel mondo per donarsi, PER NOI... e chiunque pecca torna a crocifiggerlo..."
dice il Documento del Concilio di Trento: Delitto ben più grave in noi che negli Ebrei.
:) adesso per voi sbaglia anche il Concilio di Trento?!
suvvia!!
dubbioso, ma lei si è accorto che anche Giuda "è servito", nella vicenda della Passione, in qualche modo alla Redenzione, facendo catturare Gesù e favorendo così la sua condanna a Morte di Croce ?
RispondiEliminama secondo lei, potremmo mai per questo dire che Giuda è un mezzo "benedetto" della Redenzione ?
suvvia, cerchiamo di ragionare qualche volta almeno col buon senso, se possibile, su cose che da bambini (prima del CV2) capivamo tutti benissimo !
ma lei forse è di ultima generazione....allora si spiegano certe domande curiose o "dubbiose" per modo di dire....
Che gli ebrei, anche quelli a noi contemporanei, debbano ritenersi colpevoli della colpa della morte di Gesù è un sentimento contrario allo spirito del Vangelo.Gesù, il Rabbi, insegna che la colpa dei padri non ricade sui figli. Perchè costui è nato cieco? Non suo padre, non sua Madre, hanno peccato... E quelli morti sotto il crollo della torre, non per le colpe loro o dei loro genitori sono morti. Gesù nei Vangeli spesso profetizza la sua morte , ma non ne approfitta per tirare conclusioni antisemite, lui il Giudeo della casa di David. Il mistero della salvezza non si può leggere con la mentalità medioevale di Bonaventura teoreta dell'offesa che va ripagata a Dio solo da un suo pari ossia il Figlio. La teologia è complessa e migliora sempre il suo ''discorso su Dio'', l'esegesi idem. Matteo scrive per la conversione degli ebrei e riferisce, similmente a Marco che:-Ma i gran sacerdoti e gli anziani persuasero le folle perchè chiedessero Barabba, ma facessero perire Gesù- (Mt 27,20). Guai a chi pensa che possa figurarsi una sorta di colpa di deicidio su quei giudei ierosolimitani dell'epoca, che possa ricadere su tutte le generazioni del popolo, questa è la paggiore teologia.
RispondiEliminaA me hanno insegnato al catechismo, che la mano che da e che prende è sempre quella del Signore nella Sua immensa Provvidenza.
RispondiEliminaLe punizioni, i castighi gli ostacoli e le altre difficoltà avvengono nella volontà di Dio, ma se avvengono nel peccato Dio non ne è responsabile.
E' come se un Giudice Giusto condanna a morte un uomo, ma la condanna viene eseguita da un boia che esegue la condanna con un sentimento di vendetta..
Bene il Giudice non è complice del peccato del Boia.
Spero di essermi spiegato, sono una persona semplice e questo è un concetto difficile.
Questi libri del Papa mi spaventano perchè mi confermano sempre più lo stato di grande difficolta in cui è la Chiesa.
No gentile Giulio (non si preoccupi dei suoi interventi, sono per me interessanti.... ), nell'Ottocento l'ideologia razziale confluisce semplicemente nei NAZIONALISMI, ma esso nasce nella Francia di Voltaire, anche se volendo fare i pignoli l'antisemitismo MODERNO dal quale la Chiesa a ben ragione se ne vuole dissociare, nasce nel 1688....
RispondiEliminaquanto a Voltaire egli identificava Gesù Cristo quale EBREO e di conseguenza LUI, gli Ebrei erano i responsabili di ciò che Voltaire definiva INTOLLERANZA CLERICALE....Voltaire per attaccare la Chiesa e i Cristiani, comprese che doveva ELIMINARE GLI EBREI....a questo si unisce più avanti Carlo Marx (proveniente non dimentichiamolo, da una famiglia protestante ), estendendo la discussione non semplicemente alla RAZZA, ma ALLA RELIGIONE: la religione è l'oppio dei popoli... ;) nello stesso periodo si sviluppa la MASSONERIA che, come nel Comunismo, vedrà coinvolti sia i Cristiani (non pochi PRELATI ne furono coinvolti fino a che giunse alla SCOMUNICA con Leone XIII ) quanto gli Ebrei stessi e dalla quale convivenza si sviluppa, nell'Ottocento, L'EBRAISMO NON PRATICANTE.......
Ciò che avverrà nell'Ottocento non è altro che la CONCRETIZZAZIONE DELLE IDEOLOGIE.... e l'apice l'avremo nella Seconda Guerra Mondiale.... nella Francia di Vichy nelle scuole veniva imposta la lettura di un libretto in cui erano state raccolte tutte le citazioni antisemite del filosofo dei lumi, ossia di Voltaire.....
suggerisco l'approfondimento di questo: http://www.karamazov.it/voltaire_lezione_antisemitismo.htm
dai Dialoghi di Voltaire troviamo questi due passi significativi:
1. "Non troverete [negli ebrei] che un popolo ignorante e barbaro, che unisce da tempo la più sordida avarizia alla più detestabile superstizione e al più invincibile odio per tutti i popoli che li tollerano e li arricchiscono".
2. "È giusto che una specie così perversa (i giudei) divori se stessa e che la terra venga purificata da questa razza" (Dai "Dialoghi")
La Chiesa doveva scrollarsi di dosso ogni responsabilità MAGISTERIALE, MORALE ED ETICA...di convivenza con queste ideologie.... diversamente il Messaggio di Cristo sarebbe continuato a rimanere in balia di correnti IDEOLOGICHE....
Il Concilio di Trento fu PRUDENTE, PREVIDENTE E PROFETA quando, appunto, mise come voce ufficiale della Chiesa la questione del Deicidio sotto un'altra forma: non più una esclusiva responsabilità MATERIALE E STORICA, ma bensì, una RESPONSABILITA' MORALE DI OGNI PECCATORE.... per la prima volta, al Concilio di Trento la Chiesa espresse ufficialmente la famosa frase:
Delitto ben più grave in noi che negli Ebrei.
:)
Gentile Giulio, se vede sotto il messaggio di Don Camillo, ho espresso quel "mi piace" perchè ne condivido l'essenza e come è stata postata....io ho solo aggiunto che santa Caterina da Siena VA BEN OLTRE alla responsabilità STORICA dei fatti... e richiama l'attenzione su ognuno di noi....
RispondiEliminaLa Missione della Chiesa è quella che appunto porta CRISTO, non la condanna di chi lo ha crocefisso ;)
Gentile stettino....non sto spostando, ma solo dando risalto a ciò che è stato già insegnato AL CONCILIO DI TRENTO e che vedo nessuno qui cita sulla questione... ;)
RispondiEliminaquesto non assolve le responsabilità storiche, ma noi come cristiani andiamo OLTRE...
???...e ancora ???. Ma allora come poteva o doveva avvenire il Sacrificio dei Figlio ? (per eutanasia? che Iddio mi perdoni queste parole). Comunque ci sarebbe stato "un boia" : come poteva il popolo ebraico e i suoi capi venirne fuori se il destino del Figlio dell'uomo era quello? Forse non gridando sempicemente "sia crocifisso" ma aggiungendo anche un " ...ma ci dispiace tanto"?
RispondiEliminaEsistono forse eventi e ostacoli che dipendono da Dio se uno è in stato di grazia e dipendono solo dall'uomo se uno è nel peccato?...Allora vale spessissimo (per non dire sempre) solo la seconda opzione...Io sono più spaventato dai "libri" del passato riportati pari pari nella realtà del presente come verità universali...solo la fede scavalca i secoli...che Gesu' possedesse o non possedesse gli abiti che indossava oggi non interessa più a nessuno
La pretesa di "identità collettiva" nel popolo ebraico è così radicata da aver pototo immaginare di essere lui stesso (Il Popolo Ebraico) una sorta di "Messia Collettivo". A quel punto mi chiedo ... è o non è "collettivo " ogni atto di questo "messia"....???
RispondiEliminama perchè il Papa continua a fare enunciazioni/considerazioni teologiche scritte/orali da dottore privato, che non si sa se appartengano a qualche forma di Magistero (quale?) e suscitano di nuovo infinite controversie e diverse interpretazioni, in perfetta linea con l'ambiguità dei documenti conciliari ? il comune fedele non può capire A CHE COSA deve prestare assenso/obbedienza, anche perchè chi li compra quei libri, e chi li deve leggere ?
RispondiElimina.... di nuovo qualcuno dovrà pregarlo di chiarire, e i chiarmenti non verranno ; e se verranno da un interprete che le filtra secondo le sue vedute la confusione aumenterà.....
e così i cattolici perderanno sempre più il senso della loro identità e della Fede di sempre, questo è certo !
aveva ragione Pastorelli: il Papa parli da Papa, poco e il più possibile "ex cathedra".
guarda che sono discussioni che non riguardano la fede...cercano solo di depenalizzare un bel po' di idee che hanno tristemente attraversato i secoli...la fede NON dipende dai ragionamenti contorti sulle responsabilità del popolo ebraico anzi direi che non c'azzecca per niente ...
RispondiEliminaQuello che hai scritto l'ha detto Dante in Par. VI versi 82-93 parlando dell'aquila imperiale di Roma:
RispondiEliminaMa ciò che il segno che parlar mi face
fatto avea prima, e poi era fatturo
per lo regno mortal ch'a lui soggiace,
diventa in apparenza poco e scuro,
se in mano al terzo Cesare si mira
con occhio chiaro e con affetto puro;
ché la viva giustizia che mi spira,
gli concedette, in mano a quel ch'i' dico
gloria di far vendetta alla sua ira.
Or qui t'ammira in ciò ch'io ti replico:
poscia con Tito a far vendetta corse
della vendetta del peccato antico.
Sotto il terzo Cesare (Tiberio) Dio fece giustizia del peccato originale con la morte di Gesù, ma poi Tito con la distruzione del tempio di Gerusalemme fece giustizia del precedente atto di giustizia, che era stato causato da un atto di malvagità da parte degli ebrei.
Se non lo sapevi complimenti!
Ma gli ebrei ripudiarono quell'insegnamento evangelico, sfidando Dio con il famoso "il suo sangue ricada su di noi e su tutti i figli": cioè gli ebrei dell'epoca chiedono davvero per loro e per i loro posteri le conseguenze giuridiche dell'uccisione del Messia. "Il suo sangue ricada su di noi e su tutti i figli" equivalse a dire "la responsabilità ricada su di noi e su tutta la nazione". Questo diceva l'esegesi fino a qualche annetto fa: a meno che non vogliamo negare la storicità dei vangeli, perchè sappiamo bene tutti come questa tremenda imprecazione si sia poi realmente adempiuta nel popolo giudeo errante, senza tempio ed odiato da tutti i popoli...la stessa maledizione che gravò su Caino! "Il suo sangue ricada su di noi e su tutti i figli"...e Dio purtroppo raccolse quella tremenda sfida: ma non fu Dio a votare quel popolo al male, ma furono essi stessi a votarsi da sè alla pena e al castigo divino...
RispondiEliminaQuindi secondo lei Dio è cabace di compiere il male?in tal caso le posso dire con serenità che il mio Dio uno e trino non può compiere il male perchè è bene infinito, ma è capace di trarre il bene anche dal male compiuto dagli uomini liberi(libero arbitrio).
RispondiEliminaquindi abbiamo un Dio diverso.
Il boia è colpevole perchè ha commesso un peccato attribuibile esclusivamnte alla sua volontà, non a quella di Dio che comunque ha previsto e concesso accadesse il male(senza compierlo o esserne colpevole) perchè potesse trarne un bene più grande.
anche questa discussione mi conferma che la crisi profonda e gli insegnamenti più basilari sono dimenticati..
anche perchè col suo ragionamento in un certo senso nega la libertà concessa agli uomini e agli angeli...
<span>ma perchè il Papa continua a fare enunciazioni/considerazioni teologiche scritte/orali da dottore privato, che non si sa se appartengano a qualche forma di Magistero (quale?) e suscitano di nuovo infinite controversie e diverse interpretazioni, in perfetta linea con l'ambiguità dei documenti conciliari ? il comune fedele non può capire A CHE COSA deve prestare assenso/obbedienza, anche perchè chi li compra quei libri, e chi li deve leggere ? </span>
RispondiElimina<span>.... di nuovo qualcuno dovrà pregarlo di chiarire, e i chiarmenti non verranno ; e se verranno da un interprete che li filtra secondo le sue vedute la confusione aumenterà.....
e così i cattolici perderanno sempre più il senso della loro identità e della Fede di sempre, questo è certo !
aveva ragione Pastorelli: il Papa parli da Papa, poco e il più possibile "ex cathedra".</span>
infatti:
RispondiEliminaè proprio questo ciò che insegnavano a noi fino a prima del mitico CV2: me lo ricordo bene anche se eravamo bambini, e allora le lezioni di Catechismo erano molto semplici e chiare.
Ci dissero proprio quello che lei sta dicendo.
Dopo il CV2 tutto è diventato confuso, opinabile, e ri-spiegato in contrraddizione con questa semplice spiegazione: che gli Ebrei sfidarono Dio assumendosi quella responsabilità.
<span>infatti:
RispondiEliminaè proprio questo ciò che insegnavano a noi fino a prima del mitico CV2: me lo ricordo bene anche se eravamo bambini, e allora sia le lezioni di Catechismo che le omeli erano molto semplici e chiare.
Ci dissero proprio quello che lei sta dicendo.
Dopo il CV2 tutto è diventato confuso, opinabile, e ri-spiegato in contraddizione con questa semplice spiegazione: che gli Ebrei sfidarono Dio assumendosi quella responsabilità.</span>
<span>infatti:
RispondiEliminaè proprio questo ciò che insegnavano a noi fino a prima del mitico CV2: me lo ricordo bene anche se eravamo bambini, e allora le lezioni di Catechismo erano molto semplici e chiare.
Ci dissero proprio quello che lei sta dicendo.
Dopo il CV2 tutto è diventato confuso, opinabile, e tra i tanti luoghi delle Scritture che prima erano ben chiari ai fedeli istruiti alla retta Dottrina, anche questo riportato venne ri-spiegato in contraddizione con questa semplice precedente spiegazione: che gli Ebrei sfidarono Dio assumendosi quella responsabilità.</span>
<p><span>consiglio a tutti<span> </span>questa lettura di un illustre parere sulla questione:</span>
RispondiElimina</p><p><span>"....L'aspetto della questione ebraica che desidero metter a fuoco ha due lati: l'uno si ricollega direttamente alla morte di Cristo, l'altro alla continuità/discontinuità tra sinagoga e Chiesa, o meglio tra religione ebraica e Cristianesimo.</span><span></span>
</p><p><span>- Gli Ebrei e la morte di Cristo - Da quando il mondo intero poté assistere al film The Passion di Mel Gibson, è passato del tempo: quel tanto ch'era necessario per parlarne liberi dal forte impatto emotivo che la pellicola ebbe sulle coscienze dei vari spettatori. Tra le reazioni più intransigenti, ed in qualche caso anche scomposte, emersero quelle di provenienza ebraica.</span><span></span>
</p><p><span>La ragione di esse discendeva dalla sostanziale aderenza del film ai dati storici del Nuovo Testamento.</span><span></span>
</p><p><span>*<span> </span>E poiché codesti medesimi dati collegano la crocefissione di Cristo alla parte in essa sostenuta dagli Ebrei, dal mondo ebraico si sollevarono, e tuttora si sollevano, alte proteste. Televisioni giornali e riviste di tutto il mondo, a più riprese, ne misero in evidenza i momenti salienti. In uno di questi era visibile in primo piano un cartello con la seguente scritta: The Passion is a lethal Weapon against Jews<sup>3</sup>. </span><span></span>
</p><p><span>L'impressione, ampiamente confermata da tali reazioni, è che l'Ebreo d'oggi veda un po' in tutti, dovunque ed in tutte le direzioni attacchi letali all'immagine dell'Ebraismo.</span>
</p><p>.......>
</p>
ma allora come doveva morire Gesu'?...si accettano ipotesi e proposte (che Iddio mi perdoni ancora una volta)
RispondiElimina<p><span><span><span>
RispondiElimina<span>"....L'editrice Ancora ha diffuso una Guida alla lettura del film "La Passione secondo Mel Gibson"<sup>7</sup>. Nell'introduzione alla quarta parte si legge: "È vero che gli Evangelisti nel raccontare la Passione insistono unilateralmente (il corsivo è mio) sulla responsabilità dei Capi giudaici (c.s.) nella condanna di Gesù e tendono ad assolvere (c.s.) i Romani. Ma la loro posizione risente d'un particolare momento storico. Mentre scrivevano, gli Evangelisti facevano parte d'una comunità che doveva tenersi buoni i dominatori romani, mentre era spesso perseguitata dai Giudei che non vedevano bene l'espandersi della prima comunità cristiana"<sup>8</sup>. Un tal modo di ragionare, non privo - e lo si costaterà subito - d'inesattezze storiche in antitesi alla testimonianza delle fonti, è l'eco fedele di quello diffuso ad arte in atmosfera conciliare e postconciliare, al seguito di Nostra aetate. L'ecumenismo parve un'esigenza primaria e divenne un "molok" al quale si sacrificò molto, se non proprio tutto.</span>
<span>Si volle creare e stabilizzare un'atmosfera nuova in vista di più amichevoli rapporti tra Ebraismo e Cristianesimo. Si doveva rimuovere la coltre dei vecchi rancori e dissipar i secolari contrasti, addensatisi subito dopo l'esecuzione capitale di Cristo. A tal fine, una re-interpretazione del testo sacro che ne espungesse o devalorizzasse i riferimenti antigiudaici, parve un'urgenza senz'alternative. Ricordo bene come s'espresse a tale riguardo il card. J. Willebrands - ormai "alla verità", come si dice in Toscana dei defunti - nella sua veste di responsabile dell'organismo vaticano per la riunificazione dei cristiani: andando ben oltre la delimitazione "cristiana" del suo compito istituzionale, s'improvvisò storico ed esegeta biblico, confondendo antisemitismo e giudizio critico nei riguardi d'Israele. Il 14 marzo del 1985, infatti, a Oxford, nel quadro d'un incontro ecumenico, indicò com'espressione della reazione cristiana all'ostilità degli Ebrei contro Cristo e la sua Chiesa le parole del Nuovo Testamento che "hanno avuto conseguenze antisemitiche e contribuito ad una visione negativa dei Giudei e del giudaismo"<sup>9</sup>.</span>
<span>Una tale esegesi, figlia naturale della Formgeschichtliche Methode e pertanto sostanzialmente avversa alla storicità ed ispirazione dei testi sacri, fu ripresa in tutti gl'incontri tra Ebrei e Cristiani, per dar una spiegazione storicistica ai passaggi neotestamentari non favorevoli agli Ebrei stessi. Identica spiegazione ritroviamo oggi anche negli atti ufficiali del mondo cattolico. Per l'emozione ch'esso suscitò, molti - immagino - hanno ancora presente il documento Noi ricordiamo: una riflessione sulla Shoa, del 16.03.2005. Il par. 3 di esso è frutto della suddetta esegesi, la quale affiora pure nel par. 5. Vi si leggono, infatti, parole eversive insieme della storia e dei racconti evangelici: "Gruppi esagitati di Cristiani... assalivano... le sinagoghe, non senza subire l'influsso di certe erronee interpretazioni del Nuovo Testamento concernenti il popolo ebraico nel suo insieme... Tali interpretazioni... (che) son circolate per troppo tempo, generando sentimenti d'ostilità nei confronti di questo popolo,... sono state totalmente e definitivamente rigettate dal Concilio Vaticano [...]
<span>
RispondiElimina<span>L'editrice Ancora ha diffuso una Guida alla lettura del film "La Passione secondo Mel Gibson"<sup>7</sup>. Nell'introduzione alla quarta parte si legge: "È vero che gli Evangelisti nel raccontare la Passione insistono unilateralmente (il corsivo è mio) sulla responsabilità dei Capi giudaici (c.s.) nella condanna di Gesù e tendono ad assolvere (c.s.) i Romani. Ma la loro posizione risente d'un particolare momento storico. Mentre scrivevano, gli Evangelisti facevano parte d'una comunità che doveva tenersi buoni i dominatori romani, mentre era spesso perseguitata dai Giudei che non vedevano bene l'espandersi della prima comunità cristiana"<sup>8</sup>. Un tal modo di ragionare, non privo - e lo si costaterà subito - d'inesattezze storiche in antitesi alla testimonianza delle fonti, è l'eco fedele di quello diffuso ad arte in atmosfera conciliare e postconciliare, al seguito di Nostra aetate. L'ecumenismo parve un'esigenza primaria e divenne un "molok" al quale si sacrificò molto, se non proprio tutto.</span>
<span>Si volle creare e stabilizzare un'atmosfera nuova in vista di più amichevoli rapporti tra Ebraismo e Cristianesimo. Si doveva rimuovere la coltre dei vecchi rancori e dissipar i secolari contrasti, addensatisi subito dopo l'esecuzione capitale di Cristo. A tal fine, una re-interpretazione del testo sacro che ne espungesse o devalorizzasse i riferimenti antigiudaici, parve un'urgenza senz'alternative. Ricordo bene come s'espresse a tale riguardo il card. J. Willebrands - ormai "alla verità", come si dice in Toscana dei defunti - nella sua veste di responsabile dell'organismo vaticano per la riunificazione dei cristiani: andando ben oltre la delimitazione "cristiana" del suo compito istituzionale, s'improvvisò storico ed esegeta biblico, confondendo antisemitismo e giudizio critico nei riguardi d'Israele. Il 14 marzo del 1985, infatti, a Oxford, nel quadro d'un incontro ecumenico, indicò com'espressione della reazione cristiana all'ostilità degli Ebrei contro Cristo e la sua Chiesa le parole del Nuovo Testamento che "hanno avuto conseguenze antisemitiche e contribuito ad una visione negativa dei Giudei e del giudaismo"<sup>9</sup>.</span>
<span>Una tale esegesi, figlia naturale della Formgeschichtliche Methode e pertanto sostanzialmente avversa alla storicità ed ispirazione dei testi sacri, fu ripresa in tutti gl'incontri tra Ebrei e Cristiani, per dar una spiegazione storicistica ai passaggi neotestamentari non favorevoli agli Ebrei stessi. </span>
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<p><span>spero che anche don Morselli vorrà tener conto di queste considerazioni di mons. Gherardini, senz'altro degne di nota.</span>
</p></span>
..e poi...quale "Popolo Ebraico"?? Dovrebbe essere uso del Cristiano ragionare a partire dalla Verità. Esiste un "popolo Ebraico"? Gli ebrei attuali sono davvero discendenti della antica stirpe? Non tutti, neanche tra gli "ebrei" la pensano così.... Qualcuno ha letto "L'invenzione del Popolo Ebraico" di Shlomo Sand??
RispondiElimina"L'idea di un popolo ebraico che, nonostante le persecuzioni e l'esilio, ha attraversato la storia mantenendo la propria fede e la propria identità è alla base del sionismo e della stessa fondazione dello Stato d'Israele. Secondo Shlomo Sand, però, è un mito senza basi storiche. la presenza di comunità ebraiche (sefardite) nell'Africa settentrionale e poi in Spagna, e degli ebrei ashkenaziti nell'Europa centrorientale si deve all'espansione della religione ebraica, a cui si convertirono le tribù berbere e i kazari, che nel Medioevo furono a capo di un vasto impero a cavallo del Volga. Il “popolo ebreo” sono in realtà popolazioni eterogenee che in epoche e luoghi diversi si sono convertite alla stessa fede. La tesi di Sand e le sue implicazioni politiche (accettarla vorrebbe dire rinunciare alla caratterizzazione etnica di Israele) ha scatenato fortissime polemiche all'uscita del libro."
http://www.lafeltrinelli.it/products/9788817044516/L%27invenzione_del_popolo_ebraico/Shlomo_Sand.html
La ringrazio delle preziose indicazioni. Approfondirò con gusto la questione.
RispondiElimina<span>È importante conservare la più assoluta fedeltà al racconto dei Vangeli:</span>
RispondiEliminaAtti 2,22 S., 36 S. Pietro, nel giorno della Pentecoste; "i Israeliti, - Gesù di Nazareth . . . voi l'avete crocifisso e ucciso 9; 3,15 : sempre ai Giudei, "Voi uccideste l'Autore della vita"; 5,30 al Sinedrio: "il Gesù, che voi uccideste appendendolo in croce"; 7,52 S. Stefano sempre al Sinedrio: " . . . del Giusto, del quale voi foste ora i traditori e gli omicidi . . . ". Analoghe espressioni in S. Paolo: Atti 13,27 S. E nella 1 Tess. 2,14 ss., "i Giudei uccisero Gesù e i Profeti . . .; spiacenti a Dio e avversi a tutti gli uomini. Van così colmando la misura dei loro peccati; ma già li coglie l'ira di Dio sino in fondo". Qui S. Paolo parla "degli ebrei in generale". Tuttavia, alcuni esegeti sono dell'avviso di restringe ai soli abitanti di Gerusalemme gli altri testi precedenti; ma arbitrariamente e in contrasto con tutto il contesto: S. Pietro, ad es., in Atti 2 parla ai Giudei convenuti a Gerusalemme da tutte le regioni dell'impero romano: cfr.vv. 5-13 «Giudei d'ogni nazione . . .: Parti . . .; abitanti della Mesopotamia ecc. ». Cita quindi, per il minacciato castigo <span>per tutto il popolo</span>: la parabola dei vignaioli Mt. 21,43-46; il <span>lamento di Gesù su Gerusalemme</span> Lc. 19,43 S.; e l'annunzio del castigo che cadrà " <span>su questa generazione</span> Mt. 23,31-36. E don Alfredo si chiede: Responsabilità collettiva del popolo ebraico?
Poi senza dimenticare la validità del principio della «responsabilità collettiva» in atto in tutto il Vecchio Testamento, «per cui l'intero popolo risponde dinanzi a Iahweh della colpa dei suoi rappresentanti» cfr. i serpenti nel deserto che mordono TUTTI per la mormorazione dei capi (e 7 piaghe di egitto che investe tutti gli egiziani per la colpa del solo Faraone) ecc. ecc.
L'anticipazione del pensiero del Papa è assai romantica, molto godevole, ma la Sacra Scrittura dice un'altra cosa... mi dispiace!
E te pareva che Camillo non partisse immediatamenta al tornamento contro Benedetto XVI (che lui continua a chiamare con evidente compiacimento B16, nonostante più di un commentatore gli abbia segnalato di trovare sgradevole tale sigla).
RispondiEliminachiama anche matteo mt luca lc s al posto di san ecc al posto di eccetra......non è che è un pretesto per attaccarlo?
RispondiEliminapoi non sarebbe più corretto ribattere sulla base di quanto ha scritto?
esattamente come è morto...
RispondiEliminaSta a vedere che il vero decida adesso è Luciano Moggi
RispondiElimina<p><span><span>Caro ospite questa che lei riporta non è Fede cattolica:</span></span>
RispondiElimina</p><p><span><span> </span></span><span>
<span> 1) lei scambia lo spirito del vangelo con quello del concilio che sostiene il contrario di ciò che afferma la Chiesa da sempre ha insegnato che furono colpevoli tutti come da atti2;22-23 e atti 2,36, come affermato dai papi precedenti (se vuole le cito le bolle) e dai padri della Chiesa (se vuole li cito) ed è quindi una verità irrefragabile, non credere a ciò significa non credere alla Chiesa.</span></span>
</p><p><span><span>2)non è vero che la colpa non ricada sui figli:</span></span>
</p><p><span><span>a)Il Signore dice: </span></span><span><span>che conserva il suo favore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione».</span><span><span> Esodo 34:7 </span></span></span>
</p><p><span><span>ed ancora:</span></span><span><span><span> Deuteronomio 5:9</span></span><span> Non ti prostrerai davanti a quelle cose e non le servirai. Perché io il Signore tuo Dio sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione per quanti mi odiano,</span></span>
</p><p><span><span>Numeri 14:18</span><span> Il Signore è lento all'ira e grande in bontà, perdona la colpa e la ribellione, ma non lascia senza punizione; castiga la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione.<span></span></span></span>
</p><p><span><span>Semmai bisognerebbe distinguere come insegnano san Tommaso e San Cirillo proprio sul passo da lei citato</span></span>
</p><p><span><span>b) Se la colpa non si tramanda perché è contraria allo spirito del vangelo come si pone davanti alla colpa che si tramanda di generazione in generazione con la nascita e cioè il peccato originale?</span></span>
</p><p><span><span>Posso io affermare di aver disobbedito a Dio?</span></span>
</p><p><span><span>Appena nacqui quale peccato poteva essermi imputato?</span></span>
</p><p><span><span>Per questo posso dire di non aver peccato?</span></span>
</p><p><span><span>Non sia mai!</span></span>
</p><p><span><span>Non è [...]
<p><span><span>4) la Chiesa insegna , al contrario degli eretici e di tutti quelli che vogliono distruggere il sacrificio, che il primo merito della Croce fu il sacrificio sottoforma di soddisfazione (ST pp III q48 art.2) per placare l’ira del Padre offeso dal peccato dei progenitori “diventando per noi giustizia, santificazione e redenzione (Rm 5,9-10 in Concilio di Trento sess. V)</span></span>
RispondiElimina</p><p><span><span>5) Gesù stesso disse:</span></span><span><span><span> </span></span><span>voi che avete per padre il diavolo,</span><span><span> Giovanni 8:44</span></span><span></span></span>
</p><p><span><span>A me non sembra un complimento e continua </span></span><span><span>Giovanni 8:47</span><span> Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio».</span></span>
</p><p><span><span>Giovanni 8:48</span><span> Gli risposero i Giudei: «Non diciamo con ragione noi che sei un Samaritano e hai un demonio?».</span></span>
</p><p><span><span>Giovanni 8:49</span><span> Rispose Gesù: «Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate.</span></span>
</p><p><span><span>Per non parlare di Apocalisse 2,9 e 3,9.</span></span>
</p><p><span><span>CVCRCI</span></span></p>
Gentile Caterina ciò che leggo nel catechismo di trento non è l'assoluzione dalla colpa di deicidio dEgli ebrei ASSOLUTAMENTE, semmai insegna giustamente che il peccato in cui ricadono quelli che hanno conosciuto Cristo per la grazia sono peggiori degli ebrei, ma non dice CHE GLI EBREI NON SONO RESPONSABILI DELLA MORTE DI GESU', IL CONCILIO DI TRENTO MAI SAREBBE ANDATO CONTRO CIO' CHE LA CHIESA UNANIMAMENTE INSIEME AI PADRI HA SEMPRE INSEGNATI.
RispondiEliminaLA CHIESA QUANDO INSEGNA INFALLIBILMENTE NON SI CONTRADDICE.
IL POPOLO EBRAICO, TUTTO, FU RESPONSABILE DELLA MORTE DI CRISTO, QUESTO E' CIO' CHE INSEGNA LA CHIESA.
CVCRCI
Quest'Anno, è un anno di autentica disfatta per tutti gli eretici e simil-eretici sedevacantisti, disobbedienti e tipi assimilabili a tali risme.
RispondiEliminaE purtroppo alcuni facenti parte di tali categorie commentano su questo blog.
Probabilmente lei è più buono di quei papi, di Pietro I, di san Tommaso, di sant'Agostino e di tutti i padri della Chiesa che unanimamente concordano sulla responsabilità degli ebrei per la morte di Cristo e con tutta probabilità il suo senso di giustizia e di misericordia supera quello di Dio, come gran parte di quelli che pensano che tutti si salvino.
RispondiEliminaSi sforzi di piacere a Dio e non agli uomini.
CVCRCI
Fortunatamente per lei tutti questi eretici sono in buona compagnia con" tipi di tal risma" quali San Tommaso, sant'Agostino, Pietro I e gran parte dei padri della Chiesa visto che sono pienamente in comunione con loro.
RispondiEliminaPuò dire altrettanto?????
CVCRCI
Sono in comunione con Benedetto XVI.
RispondiEliminaHo detto tutto...
Cara Sig.ra Caterina che non risponde mai alle domande pericolose heee, Cosa ne dice di San Giovanni Crisostomo Del "contra Iudeos", poi non si guardi solo certi passi di San Tomaso, ma anche altri nei quali conferma e afferma il deicidio degli Ebrei!
RispondiElimina<span><span>L'editrice Ancora ha diffuso una Guida alla lettura del film "La Passione secondo Mel Gibson"<sup>7</sup>. Nell'introduzione alla quarta parte si legge: "È vero che gli Evangelisti nel raccontare la Passione insistono unilateralmente (il corsivo è mio) sulla responsabilità dei Capi giudaici (c.s.) nella condanna di Gesù e tendono ad assolvere (c.s.) i Romani. Ma la loro posizione risente d'un particolare momento storico. Mentre scrivevano, gli Evangelisti facevano parte d'una comunità che doveva tenersi buoni i dominatori romani, mentre era spesso perseguitata dai Giudei che non vedevano bene l'espandersi della prima comunità cristiana"<sup>8</sup>. Un tal modo di ragionare, non privo - e lo si costaterà subito - d'inesattezze storiche in antitesi alla testimonianza delle fonti, è l'eco fedele di quello diffuso ad arte in atmosfera conciliare e postconciliare, al seguito di Nostra aetate. L'ecumenismo parve un'esigenza primaria e divenne un "molok" al quale si sacrificò molto, se non proprio tutto.</span>
RispondiElimina<span>Si volle creare e stabilizzare un'atmosfera nuova in vista di più amichevoli rapporti tra Ebraismo e Cristianesimo. Si doveva rimuovere la coltre dei vecchi rancori e dissipar i secolari contrasti, addensatisi subito dopo l'esecuzione capitale di Cristo. A tal fine, una re-interpretazione del testo sacro che ne espungesse o devalorizzasse i riferimenti antigiudaici, parve un'urgenza senz'alternative. Ricordo bene come s'espresse a tale riguardo il card. J. Willebrands - ormai "alla verità", come si dice in Toscana dei defunti - nella sua veste di responsabile dell'organismo vaticano per la riunificazione dei cristiani: andando ben oltre la delimitazione "cristiana" del suo compito istituzionale, s'improvvisò storico ed esegeta biblico, confondendo antisemitismo e giudizio critico nei riguardi d'Israele. Il 14 marzo del 1985, infatti, a Oxford, nel quadro d'un incontro ecumenico, indicò com'espressione della reazione cristiana all'ostilità degli Ebrei contro Cristo e la sua Chiesa le parole del Nuovo Testamento che "hanno avuto conseguenze antisemitiche e contribuito ad una visione negativa dei Giudei e del giudaismo"<sup>9</sup>.</span>
<span>Una tale esegesi, figlia naturale della Formgeschichtliche Methode e pertanto sostanzialmente avversa alla storicità ed ispirazione dei testi sacri, fu ripresa in tutti gl'incontri tra Ebrei e Cristiani, per dar una spiegazione storicistica ai passaggi neotestamentari non favorevoli agli Ebrei stessi. </span>
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<span>spero che anche don Morselli vorrà tener conto di queste considerazioni di mons. Gherardini, senz'altro degne di nota:</span>
http://www.internetica.it/Questione-ebraica.rtf
</span>
Avesse continuato a dare il Re, non saremmo in questo schifo!!!
RispondiEliminaSe il Papa avesse continuato a fare il Re non avremo avuto questa devastazione ecclesiale, e Pio IX lo aveva ben capito. Ricordiamoci del Sillabo
RispondiEliminaAppunto !!!
RispondiEliminamt, lc, eccetera sono abbraviazioni standard, da tutti accettate. Ma la sigla B16 è maliziosa.
RispondiElimina<span>Cara Sig.ra Caterina lei non risponde mai alle domande pericolose heee. Cerca in ogni modo di evitare la polemica! Comunque cosa ne dice di San Giovanni Crisostomo del "contra Iudeos", poi non guardiamo solo certi passi di San Tomaso, ma anche altri nei quali conferma e afferma il deicidio degli Ebrei! Come ha ben dimostrato stettino</span>
RispondiEliminaSul tema, consiglio a tutti la lettura del testo di Don Curzio Nitoglia, "Per padre il diavolo", Edizioni Barbarossa.
RispondiEliminaStettino, perdoni, ma dove ho mai scritto, io, che il Concilio di Trento ha ASSOLTO dalla colpa? ;)
RispondiEliminaHo sottolineato che in quel Concilio per la prima volta si ufficializzò, si concretizzò, il SUPERAMENTO del concetto, ossia andare OLTRE alla colpa materiale e predicare LA COLPA MORALE, ed infatti in quel Concilio si legge: Delitto ben più grave in noi che negli Ebrei.
parola del CONCILIO DI TRENTO!
A quanto riportato da Don Alfredo mi piace riportare sulla stessa scia il collegamento ad un testo interessante di sant'Agostino, molto chiaro, q<span>uanto segue è proprio il TRATTATO attraverso il quale sant'Agostino spiega IL RIFIUTO di una parte di Israele al Messia rivelato e le conseguenze del rifiuto...ma spiega anche LA FEDELTA' DI DIO rimasta immutata...
RispondiEliminaE' naturale che nel momento in cui uno RIFIUTA la rivleazione di Dio ne paga le conseguenze...ANCHE NOI quando rifiutiamo ragionatamente Dio ne paghiamo le conseguenze.. come spiega bene il Concilio di Trento ;) </span>
<span>buona lettura:</span>
http://www.augustinus.it/italiano/contro_giudei/contro_giudei.htm
Mi permetto di far notare 2 cose:
RispondiElimina1) San Tommaso Somma Teologica, questione 108, art.4: "Sembra che la vendetta vada esercitata anche contro coloro che hanno peccato involontariamente. Infatti: 1. la volontà di una persona non dipende dalla volontà di un'altra. Eppure l'una viene punita per l'altra, come si legge (...). E anche il sangue di Cristo rese soggetti al castigo i discendenti dei Giudei, i quali dissero "Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli".
2) Non si può - maldestramente- tradurre l'"ut non dicam" di S. Agostino con un "non propriamente deicidi". La traduzione corretta è "per non dire deicidi".
3) Se siamo in vena di citazioni, si potrebbe citare San Giovanni Damasceno, De Azymis, cap.2: "Quia ergo pati ipsum necesse erat in die Paschae legalis, in qua nempe agnus a Judaeis immolabatur, omnino futurum erat ut a deicidis Pascha ageretur die Parasceves..."
4) San Cirillo, Contro i Nestoriani, apud S.Anastasii Sinaitae Viae Dux: "Qui Christi divinitatem inficiatur is in numero Judaeorum, qui deum occiderunt (orig. theoktonoi - deicidi), numeretur".
Di citazioni simili ce ne sono decine e decine... Che senso ha arrampicarsi sugli specchi?
E' vero. L'indipendenza politica ed economica rende liberi anche in materia religiosa.
RispondiEliminaChiedilo a Benedetto XVI.
RispondiEliminaPer quel che mi riguarda mi ritengo esente da ogni forma di Peccato Originale. Ai tempi di Adamo ed Eva io non c'ero nè mi è stato mai personalmente offerto un qualche frutto proibito perché riservato a Dio. Ma anche se così fosse stato, mi sarei trovato in buona fede, giacché, il Signore, non mi ha mai preventivamente comunicato alcunché relativamente a frutti od ortaggi proibiti. Detto ciò, a differenza dei Giudei di oggi, che non riconoscono Cristo come figlio di Dio, io mi dissocio totalmente dalla scellerata azione di Adamo ed Eva. La legge deve essere uguale per tutti.
RispondiEliminaOttimo lo spunto di Filippo: nel senso che moralmente ci si può anche dissociare dal peccato originale (chi di noi riterrebbe un neonato responsabile di qualcosa anche se i suoi genitori fossero dei criminali?), ma geneticamente no. Il peccato originale ha avuto conseguenze che esulano dalla sola sfera morale, facendosi parte integrante della specie umana.
RispondiEliminaPietro, che è ebreo-galileo, rinfaccia agli ebrei-giudei la tragica scelta, sobillata da pochi, di aver determinato la sorte di Gesù quel venerdì santo. Ma tra i dodici c'è chi ha tradito per ideologia (Giuda voleva un messia più solidaristico e classista) e chi per un misto di paura (Pietro nel cortile del somo sacerdote) e di "altre logiche" (sfoderando la spada al Getsemani o dicendo a Gesù che non doveva andare in croce, beccandosi un secco "vade retro"). Tra i dodici si discuteva di chi tra loro sarebbe stato il più grande, ritenendosi "vincenti" essendo fianco a fianco con l'uomo del momento, prodigioso miracolatore, osannato dalle folle...
Del popolo ebraico fanno parte Maria, la mamma, e le altre pie donne, non poche delle quali con un passato burrascoso.
Tutto questo per dire che "il popolo" che determina la messa a morte di Gesù è un caleidoscopio di sfumature in cui il denominatore comune è il peccato originale (la Madonna ne fu preservata prima per lo stesso motivo per cui per tutti gli altri Gesù morirà poi redimendo). Quanta gente può essere stata quel mattino davanti al palazzo di Pilato? Esageriamo: mille persone? Diecimila? E quante osannavano Gesù entrante in Gerusalemme, facendo ali di folla? Molte di più. Ma la salvezza non si determina a maggioranza, non è una democrazia diretta. Una fetta di popolo ha scelto: e di questi che urlavano "crucifige" molti erano inconsapevoli, manipolati dal potere di Caifa e dei suoi: farisei scandalizzati dalla trasgressione ai formalismi, sadducei preoccupati degli equilibri di potere, zeloti preoccupati di organizzare attentati anti romani e tutti i guappi della camorria di delinquenti che faceva capo a Barabba... Tutta gente per cui Gesù dava fastidio, inadeguato ostacolo ai loro progetti. Tutti ebrei, tutti diversi tra loro. Alcuni sono quelli che ci hanno permesso oggi di essere cristiani: ti adoro mio Dio, ti amo e ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano...
Non ci si può dissociare dalla storia. E' l'ermeneutica della continuità. Contro ogni becero conciliarismo che si dissocia dal reale, tradendo. Contro ogni incapacità di farsi scomodare da Gesù, dentro la propria tradizione. Contro ogni condanna generalizzata puntando le dita verso chicchessia, contro la pretesa di dichiararsi offesi da chi prega per l'altrui conversione, oltre che per la propria.
<span>Ti adoro, mio Dio, ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questa notte. Ti offro le azioni della giornata: fa’ che siano tutte secondo la tua santa volontà per la maggiore tua gloria. Preservami dal peccato e da ogni male. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Amen.</span>
RispondiElimina<span></span>
<span>Sono stato battezzato da altri.</span>
<span>Non ho deciso io, perchè la vita è un dono ricevuto, senza merito.</span>
<span>Anche la redenzione è un dono, immeritato. </span>
<span>Ed essere battezzati non basta per essere santi.</span>
<span>Non basta per non peccare ancora.</span>
<span>Perciò la croce ci redime: perchè sposta su Dio i riflettori, togliendoli da noi.</span>
<span>Grazie o Padre, se nel tuo Spirito, grazie al sacrificio di Tuo Figlio, sono cristiano.</span>
<span>Perdona me e convertini, un po', anche oggi.</span>
<span>Converti i cuori di chi ti è ostile e di chi ti ignora.</span>
<span>O Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia. </span>
<span>O Padre, per la Sua dolorosa passione abbi misericordia di noi e del mondo intero.</span>
<span>Amen</span>
La frase ''che il suo sangue ricada su di noi'' è stata pronunciata dalla turba, non è frase di condanna espressa da Dio contro il suo popolo, Gesù perdonò loro,e come dicevo prima, il Signore è chiaro nel Vangelo; Egli è contrario alla mentalità giudaica, ed anche a quella pagana coeva, che voleva che la colpa dei padri potesse cadere sui figli. Ma perchè scrivete di questioni che solo i teologi possono trattare? C'è tanta ignoranza e si rischia di rasentare l'antisemitismo, vergogna !!!!!
RispondiEliminaAccidenti questo mi era sfuggito.
RispondiEliminae lei torquemada non risponde a quanto diceva già il Concilio di Trento sull'argomento.... ;)
RispondiEliminaQuanta frustrazione leggo in questi commenti!
RispondiEliminaE sicuramente il pegno per la propria eretica malizia!
:( :( la papofilia ad oltranza genera svolazzi :'(
RispondiEliminaIl Concilo di Trento non ha assolutamente revocato il deicidio agli Ebrei, non si fermi al Catechismo vada a prendersi gli acta synodalia! Poi mi scusi sarò poco spirituale, preferisco un tradizionalista peccatore che un modenista santo. Vedaun po' Lacordaire che si faceva falgellare una volta la giorno ma era un liberale, piuttosto che alcuni cardinali di curia che avevano amanti, ma difrndevano la fede cattolica. Un conto è il foro esterno un conto quello interno, che ognuno se la vedrà con Nostro Signore
RispondiEliminammm. ottimo Torquemada, ebreo convertito che fu nominato da ebrei convertiti per far luce su ebrei finti convertiti ! :-D Chi si definisce Torquemada forse non sa di avere un nomignolo illustre e reverendo.... :-D :-D
RispondiElimina"dubbioso" ha semplicemente bisogno di leggere il catechismo invece del "giornale del Loggione" ;)
RispondiEliminainteressante uno che risponde "sono in comunione con Benedetto XVI" ...Come a dire gli altri sono passati e non m'interessano! il "convertiti in quaresima " è "convertiti al rituale di mensa con candelabro seguendo Kiko"... ;) :-D
RispondiEliminaBravo "ospite" hai scritto giusto:questioni che solo i teologi possono trattare...Infatti fior di teologi ben prima del B16 (non vitamina) poi ne arriva l'ultimo (teologo kantiano?)e dice praticamente il contrario dei precedenti, tra l'altro ben più vicini al fatto storico e più informati. A chi credere?
RispondiElimina:-P io, moderno conciliarista papofilo ed ecumenista credo a quanto scrive ora l'esimio teologo Ratzinger. Gli altri chi sono? Poveri ignoranti vissuti in secoli bui di crociate e controriforme, afflitti da odio secolare antiebraico.Chi erano gli evangelisti? Chi fu San Tommaso?Poveri cronisti del tempo loro, da interpretare ora con fulgida mente moderna! Evviva la gloriosa chiesa ecumenica postconciliare che ci guida con i fratelli musulmani ed ebrei, mano nella mano,tutti adoratori dell'unico Dio, verso il sol dell'avvenire della chiesa universale :( :(
RispondiEliminaAlcuni riconosciuti leaders ebrei hanno decisamente forzato l'interpretazione e del libro del Santo Padre e di tutta la produzione della Chiesa dall'inizio sino ad oggi. Consiglio di leggere le interviste di questi giorni a questi signori, e a tal proposito,non è possibile non sottolineare come da parte loro si continui a proporre la menzogna di considerare le preghiere, gli atti, le lettere etc.etc.della Chiesa informati ad una visione razzista nei confronti del popolo ebreo stesso che sostanzialmente non è mai ESISTITA. Questi signori fanno finta di non capire che i Cattolici hanno una sola VERITA': NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO!
RispondiElimina<span>----------------Quanta frustrazione leggo in questi commenti!
RispondiEliminaE sicuramente il pegno per la propria eretica malizia!----------------</span>
Ah! Beh! si Beh! se lo dici te .........
Infatti il tipetto in questione NON ha il coraggio di mettere nemmeno il suo nome di "battesimo" ma si "firma" con il solito "ospite.... sarà un adepto della setta modernista che impera in questo blog "aperto" al pubblico così aperto da CENSURARE chi NON la pensa modernista come loro? Pazienza censurassero degli eretici dei NON cattolici ma quì ragazzi CENSURANO chi ha il coraggio di denunciare come stanno realmente le cose!!!!
Lasciamo stare i banditi barbaricini, molti dei quali a loro modo tradizionalisti.
RispondiEliminaPiuttosto: il sig. "Colafemmina" che vedo qui è uno pseudonimo? È uno che vuole insistere che va colafemmina e non colmaschio? Excusatio non petita? Nichivendolismo di riporto?
Heee non sono ebreo convertito, ma mi piace la cosa poi mica c'era solo il Torquemada inquisitore, c'era pure il Torquema Cardinale !!!
RispondiEliminaULTIMO ATTO DI UNA TRISTE TRAGI-COMMEDIA
RispondiElimina<span>
(ANSA) - GERUSALEMME, 3 MAR - Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha inviato un messaggio a papa Benedetto XVI nel quale esprime profondo apprezzamento per il suo libro 'Gesu' di Nazaret' che esonera gli ebrei da ogni colpa per la morte del Messia. 'Mi congratulo con Lei - ha scritto Netanyahu - per aver seccamente respinto nel suo libro l'accusa infondata sulla quale per secoli si e' basato l'odio per gli ebrei. Spero di vederla presto di nuovo per poterle esprimerle il mio profondo personale apprezzamento'.</span>
La trollessa
RispondiEliminapurtroppo vorrei far notare a don Morselli, richiamando significativi fatti e recenti discorsi che evidenziano palesemente le "svolte storiche" in atto nel magistero della Chiesa postConciliare, e che troppo facilmente dimentichiamo, ad es. che nel 2009
RispondiElimina"...<span><span>anche Benedetto XVI è intervenuto a difesa, purtroppo, dell’olocausto [termine usato da 45 anni per tradurre la shoa]e ha precisato che la normalizzazione dei rapporti con i “tradizionalisti” dipende dalla loro piena accettazione del Vaticano II. Forse tutta questa vicenda è servita a togliere ogni equivoco, i cattolici legati alla Tradizione sappiano che se non accettano “Nostra aetae” e il ‘giudeo-cristianesimo’ post-conciliare, per loro non c’è posto."</span></span>
vogliamo tenere gli occhi aperti, caro don Morselli, e renderci conto che in tanti modi i vertici della Chiesa, da decenni, in seguito al concilio e mediante il concilio Vat2, stanno persuadendo il popolo di Dio ad accettare nuovi dogmi, poichè così pare questo giustificazionismo giudeo-cristiano che esclude la responsabilità del popolo ebreo sulla Crocifissione di Gesù ?
e allora, come ha detto qualcuno, se gli ebrei sono esenti da colpa nel loro insieme e nei discendenti, non si capisce perchè il popolo tedesco debba essere tutto intero, nelle generazioni seguenti alla 2.a guerra, e fino alla fine del mondo, colpevole della Shoa: dov'è la coerenza tra le due convinzioni ? o anche non si riesce a capire perchè, come ha notato Filippo, tutti gli uomini siano portatori fin dalla nascita, del peccato di Adamo !
<span></span>
<p><span>Qui non mi resta che ripetere l'auspicio-preghiera di don Nitoglia: " Che Dio ci conceda il coraggio - in questo triste tempo di ‘apostasia universale’ - di mantenere la Fede nell’Olocausto di Cristo, unico vero Salvatore dell’uomo".
(28 gennaio 2009)</span>
</p>
allo scopo di rimanere vigilanti nei confronti della nuova vulgata giudaizzante che vuole far recepire aic attolici e assimiilare come nuovo dogma l'argomento della shoa, tendente a gareggiare e superare (ahimè....) nelle coscienze il vero unico Olocausto, che è quello di Cristo Redentore, oscurandolo sempre più negli anni a venire, in una persuasione pedagogica sempre più efficace, da cui la gran massa dei cattolici è sempre più indifesa, conviene rileggere attentamente il punto 3 del citato discorso di don Nitoglia, con i vari elementi di "teologia giudaizzante" citati, che avanzano nella Chiesa, in modo preoccupante:
RispondiElimina<span>3°) L’olocausto è stato il trampolino di lancio per la nuova dottrina del concilio Vaticano II sul deicidio (“Nostra aetate”),</span>
<span>*la riforma di Paolo VI della preghiera del Venerdì Santo (NOM, 1970), </span>
<span>*la teoria de “l’Antica Alleanza mai revocata” di Giovanni Paolo II a Magonza (1981). </span>
<span>Inoltre la “Teologia del silenzio di Dio” è nata proprio grazie alle riflessioni sull’olocausto, come è presentato dagli “sterminazionisti”. Alcuni teologi (seguendo le tracce di Hans Jonas e Giovanni Battista Metz) negano la Provvidenza, la Bontà di Dio e mettono in dubbio la sua esistenza, proprio a partire dal fatto che Dio ha permesso l’olocausto. </span>
<span>L’olocausto è per il giudaismo talmudico un ‘assoluto meta-storico’, un atto sacrificale con valore salvifico. Dopo la distruzione del Tempio (70 d. C.), l’esegesi rabbinica ha rimpiazzato la Fede mosaica nel Messia personale con quella del “messia collettivo”, che è il popolo ebraico. </span>
<span>Il cristianesimo non può accettare questa sacralizzazione dell’olocausto ebraico, pena il rinnegamento della propria identità e Fede: l’unico Olocausto è il Sacrificio di Cristo. Ammettere un altro “olocausto” salvifico e ‘meta-storico’ a fianco di quello di Gesù, sarebbe un atto di apostasia. <span>Purtroppo la nuova teologia giudaizzante del concilio e post-concilio ha preso piede in ambiente cattolico progressista,</span> speriamo non inquini anche quello legato alla Tradizione. È, pertanto, dovere del Pastore ammonire i fedeli.</span>
<span>allo scopo di rimanere vigilanti nei confronti della nuova vulgata giudaizzante che vuole far recepire aic attolici e assimiilare come nuovo dogma l'argomento della shoa, tendente a gareggiare e superare (ahimè....) nelle coscienze il vero unico Olocausto, che è quello di Cristo Redentore, oscurandolo sempre più negli anni a venire, in una persuasione pedagogica sempre più efficace, da cui la gran massa dei cattolici è sempre più indifesa, conviene rileggere attentamente il punto 3 del citato discorso di don Nitoglia, con i vari elementi di "teologia giudaizzante" citati, che avanzano nella Chiesa, in modo preoccupante:
RispondiElimina<span>3°) L’olocausto è stato il trampolino di lancio per la nuova dottrina del concilio Vaticano II sul deicidio (“Nostra aetate”),</span>
<span>*la riforma di Paolo VI della preghiera del Venerdì Santo (NOM, 1970), </span>
<span>*la teoria de “l’Antica Alleanza mai revocata” di Giovanni Paolo II a Magonza (1981). </span>
<span>Inoltre la “Teologia del silenzio di Dio” è nata proprio grazie alle riflessioni sull’olocausto, come è presentato dagli “sterminazionisti”. Alcuni teologi (seguendo le tracce di Hans Jonas e Giovanni Battista Metz) negano la Provvidenza, la Bontà di Dio e mettono in dubbio la sua esistenza, proprio a partire dal fatto che Dio ha permesso l’olocausto. </span>
<span>L’olocausto è per il giudaismo talmudico un ‘assoluto meta-storico’, un atto sacrificale con valore salvifico. Dopo la distruzione del Tempio (70 d. C.), l’esegesi rabbinica ha rimpiazzato la Fede mosaica nel Messia personale con quella del “messia collettivo”, che è il popolo ebraico. </span>
<span>Il cristianesimo non può accettare questa sacralizzazione dell’olocausto ebraico, pena il rinnegamento della propria identità e Fede: l’unico Olocausto è il Sacrificio di Cristo. Ammettere un altro “olocausto” salvifico e ‘meta-storico’ a fianco di quello di Gesù, sarebbe un atto di apostasia. <span>Purtroppo la nuova teologia giudaizzante del concilio e post-concilio ha preso piede in ambiente cattolico progressista,</span> speriamo non inquini anche quello legato alla Tradizione. È, pertanto, dovere del Pastore ammonire i fedeli.</span></span>
Il trollospite
RispondiEliminaCon tutte queste chiacchere avete massacrato un popolo intero per duemila anni di questo dovreste vergognarvi ma purtroppo non lo fate e ricordatevi che la shoah è in parte opera vostra rileggetevi la storia e forse capirete meglio quello che AVETE FATTO
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