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Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

martedì 15 febbraio 2011

Notti bianche

Abbiamo l'onore di presentarvi un epigramma pastorale, in prosa, del pungente arcivescovo Favella; del quale, oltretutto, abbiamo scovato una rara fotografia che lo ritrae in pontificalibus durante una recente celebrazione solenne in forma straordinaria. Sua Eccellenza recensisce quanto scritto su Odegitria, bollettino diocesano barese: da non mancare quanto vi si legge alle pagine 74 e seguenti.



S.E.R. mons. Eleuterio Favella, vescovo tit. di Sinossi

Diletti Figli,

nel ritiro amenissimo a Mugnano del Cardinale, il mio solerte segretario non fa che allietare la mia ingravescente vecchiaia, sottoponendomi le effemeridi ecclesiastiche delle diocesi italiane, che spesso mi regalano momenti di gioia e di ilarità veramente senza pari.

Uno dei più deliziosi bollettini è quello che l’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, bontà sua, mi invia periodicamente, dietro richiesta del già mentovato mio segretario, e sul qual bollettino si leggono spesso delle vere perle di sapienza inusitata.

Alcuni mesi or sono commentai una benemerita iniziativa dell’ineffabile direttore dell’Ufficio Musica Sacra di quella arcidiocesi, peraltro magna pars anche dell’Ufficio Liturgico Nazionale, ovvero quel caro buontempone di mons. Antonio Parisi che, fra settembre ed ottobre del 2010, si era reso promotore delle famose "Notti bianche della musica sacra", invece di pensare alla musica liturgica e a ripulire le chiese baresi di quelle sconcezze musicali che si ammanniscono ad ogni piè sospinto durante le celebrazioni.

Ebbene, l’ultimo numero del citato bollettino, pervenutomi qualche giorno fa, riportava una chronica della predetta manifestazione, a firma di …… mons. Parisi.

Come direbbe il sagace don Agostino Spiapeccati "Lui se la canta e lui se la suona!"

Invero nel predetto articolo, don Parisi spiega quale fu la ragione che lo mosse – unitamente ad altri illuminati - con tanta ansia pastorale e con zelo cristiano a organizzare la manifestazione: cito "……La rassegna si proponeva di dare, almeno per qualche serata, un contenuto alla movida che si svolge a Bari vecchia. Perché soltanto passeggio con in mano pizza e birra?..."

Certo! Perché solo passeggio? Pizza e birra anche in chiesa.

Questa per le diocesi pugliesi non è una novità, visto che in molti centri, parrocchie ed istituti – nella benevolente ignoranza dei presuli - si sono adoperati più volte per organizzare negli stessi luoghi di culto sollazzevoli manifestazioni poco "cultuali", come allegre sagre gastronomiche, tutte, però, giustificate da altissime ragioni di natura pastorale.

Ma perché, invece di fare il manager musicale (nell’articolo è minacciata, pardon!, annunziata una seconda edizione della manifestazione, visto il successo della prima) don Parisi non pensa a fare il prete? E se questo è troppo, almeno a curare la musica nella liturgia della sua diocesi?

Lo ripeto: perché non gira nelle parrocchie ad ascoltare gli scempi musicali a tutto spiano, e non solo di domenica?

Il mio solerte segretario, che era colà invitato dai RR. PP. Salesiani, mi riferisce che il 31 gennaio scorso, la Messa dell’Arcivescovo presso la parrocchia del Redentore è stata funestata da canti a dir poco indecorosi (fino all’ "Agnello di Dio che togliE i peccati del mondo"; cos’è la nuova traduzione CEI del Messale Romano? O un rigurgito di formalismo con l’uso del Lei invece del Tu? E poi dicono che il Voi che si usava una volta, diretto al Padre Eterno, sapeva di … fascismo!).

Ma forse non si può dire nulla di questi tempi ai Salesiani, per motivi – diciamo così – di opportunità!

Pensi, don Parisi, di più alla liturgia e non a queste manifestazioni collaterali, quand’anche esse siano commendevoli (ma la presenza di Enzo Bianchi nel novero dei tribuni, mi rende scettico anche sulla bontà dottrinale dei contenuti…..).

È tempo di agire, dopo tanti anni di sfascio, e di recuperare un minimo di pristina dignità perduta.

Alla fine, il mio resterà un vaniloquio, preso dai più come ubbia di un vegliardo prete un po’ accademico? Forse sì.

Lo conferma il fatto che, nello stesso Bollettino barese, è data notizia che l’Arcivescovo, molto benignamente, ha affidato all’Ufficio diocesano Musica Sacra (cioè a don Parisi) le due venerande chiese di S. Gaetano e di S. Teresa dei Maschi.

Preludio alla di loro sconsacrazione? visto che don Parisi, così fece di una altra antica chiesa della Città vecchia, affidatagli da quel sant’uomo di mons. Magrassi, di f.m., ridotta ad auditorium e dove da decenni ormai esercita le sue non comuni doti di management dello spettacolo!

Manca soltanto che, visti gli attuali tempi liturgici, qualche vescovo pugliese non sia nominato dalla S.Sede quale Delegato Apostolico per il Carnevale di Putignano!

A proposito di carnevalate: il sagrestano di S. Giuliano dei Fiamminghi, il quale tutte le settimane mi telefona per sincerarsi della mia buona salute, mi avverte che a Roma circola voce che, per la ormai imminente beatificazione del Servo di Dio Papa Giovanni Paolo II, Frisina e Palombella stiano preparando …. qualcosa di grosso.

Speriamo di non dover fare una Novena ….. riparatoria.

A voi tutti, carissimi Figli, giunga la più beneaugurante benedizione del sempre Vostro

+ Eleuterio Favella, arciv. di Sinossi in partibus

77 commenti:

  1. Come già nel 1986 mons. Lefebvre alzò l'indice accusatorio contro l'apostasia, così anche i vescovi greco- ortodossi oggi si sono risvegliati dal torpore, difendiamo la Chiesa Cattolica Apostolica contro tutte le ersesie a partire d'Assisi!

    http://www.gloria.tv/flash/player5.swf?video=128459&duration=590&autostart=false&controls=true

    Che tutti i veri Cattolici si uniscano alla"Buona battaglia" per la difesa della Tradizione Cattolica!

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  2. Come si può leggere nei commenti al link che segue, il monsignore non è greco-ortodosso, ma è un cattolico sedevacantista di rito orientale.
    Leggete un po'.
    Il Beato Newman parteciperebbe all’incontro di Ass...

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  3. Per aiutare anche i più pigri (e/o, come me non troppo avvezzi alla tecnologia)
    Sapevo anche di un vescovo russo che, nel 2000, si era rivolto a Mons.
    Fellay, per abiurare lo scisma e farsi cattolico. Mons. Fellay, gli invitò a
    rivolgersi in Vaticano. IL Vaticano lo indirizzò verso una setta di
    Ortodossi progressisti.
    Ecco come andò a finire:  Vescovo Scismatico Ucraino Ritorna Al Cattolicesimo Romano
    COMUNICATO UFFICIALE DI S.E.R. MARK ANTONY PIVARUNAS C.M.R.I.
    RITORNO ALLA CHIESA CATTOLICA DEL, VESCOVO Yuri Yurchik DI Danetsk, UCRAINA
    IL 2 FEBBRAIO 2002, giorno della festa della Purificazione della Beata Vergine Maria, il
    vescovo Yuri Yurchik della "Chiesa" Ortodossa Ucraina mi ha comunicato la
    sua a lungo meditata intenzione di ritornare alla Chiesa Cattolica (con la
    precisazione che egli *<span>NON</span>* intende aderire alle "riforme" del Vaticano
    II).
    Durante gli ultimi otto mesi ho effettuato un'attenta investigazione
    riguardo la reale accettazione della fede cattolica da parte del vescovo
    Yurchik, specialmente riguardo i temi che furono rigettati dalla scismatica
    "Chiesa Ortodossa", in special modo: il papato, il primato di giurisdizione
    del pontefice romano, l'infallibilità papale, il "filioque" del Credo
    niceno
    (la processione dello Spirito Santo e dal Padre e dal Figlio da una
    medesima
    spirazione), la  transustanziazione del pane e del vino durante la santa
    Messa nel Corpo e nel Sangue di Cristo (non tramite epiclesi, l'invocazione
    dello Spirito Santo- più esattamente: l'indispensabilità dell'epiclesi a
    tal
    scopo, Nota di Raf-); inoltre l'ho interrogato sulle dottrine del
    Purgatorio
    e dell'Immacolata Concezione della Beata Sempre Vergine Maria (che gli
    ortodossi ritengono ma non in modo esplicito né dogmaticamente vincolante).
    Il vescovo Yurchik ha risposto sia per iscrittto che alla presenza di padre
    Eugene Rissling, sacerdote cattolico di Monaco di Baviera, con fermo
    assenso
    alla fede cattolica, in specialmente in quelle dottrine rifiutate dalla
    "Chiesa" Ortodossa" scismatica.
    In vista della situazione straordinaria nella Chiesa Cattolica con la
    vacanza (formale n.d. Guelfo Nero) della Sede Apostolica e in virtù del
    canone 209 del c.d.c. dal quale la Chiesa fornisce giurisdizione in foro
    interno ed esterno, ho ricevuto (privatamente) l'abiura degli errori e la
    professione di fede del vescovo Yuri Yurchik e l'ho assolto (privatamente)
    dal vincolo della scomunica e l'ho restituito alla comunione e alla unità
    della fede cattolica.
    data il 24 ottobre, festa di San Raffaele Arcangelo, nell'anno del signore
    2002.

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  4. Mentre ci dilettiamo con gli elzeviri, pare che in Vaticano qualcuno lavori alacremente per annacquare il Motu Proprio SPC:

    http://rorate-caeli.blogspot.com/2011/02/extremely-relevant-clarification.html

    <span>Il documento porterebbe per via interpretativa, nella pratica, a un significativo ridimensionamento del testo (peraltro molto chiaro) del Motu Proprio come lo si è inteso fino ad oggi. Invece di ribadire che Summorum Pontificum è legge universale della Chiesa, come esplicitamente affermato dal Papa nel 2007, l'istruzione interpreterebbe il MP come un semplice privilegio concesso ai tradizionalisti, in una sorta di ritorno allo spirito del MP Ecclesia Dei Adflicta [...] secondo la fonte, i cambiamenti sarebbero opera dell'"uomo forte" della CDF [sotto la quale è attualmente posta l'Ecclesia Dei, NdT], Mons. Charles Scicluna, personaggio apprezzato ai massimi livelli per l'atteggiamento risoluti tenuto nei confronti degli scandali sessuali operati dal clero.</span>

    Mi sa che la primavera porterà abbondanti grandinate!

    RispondiElimina
  5. Mentre ci dilettiamo con gli elzeviri, pare che in Vaticano qualcuno lavori alacremente per annacquare il Motu Proprio SPC: 
     
    http://rorate-caeli.blogspot.com/2011/02/extremely-relevant-clarification.html 
     
    Il documento porterebbe per via interpretativa, nella pratica, a un significativo ridimensionamento del testo (peraltro molto chiaro) del Motu Proprio come lo si è inteso fino ad oggi. Invece di ribadire che Summorum Pontificum è legge universale della Chiesa, come esplicitamente affermato dal Papa nel 2007, l'istruzione interpreterebbe il MP come un semplice privilegio concesso ai tradizionalisti, in una sorta di ritorno allo spirito del MP Ecclesia Dei Adflicta [...] secondo la fonte, i cambiamenti sarebbero opera dell'"uomo forte" della CDF [sotto la quale è attualmente posta l'Ecclesia Dei, NdT], Mons. Charles Scicluna, personaggio apprezzato ai massimi livelli per l'atteggiamento risoluto tenuto nei confronti degli scandali sessuali nel clero. 

    Mi sa che la primavera porterà abbondanti grandinate!

    RispondiElimina
  6. Scusate: vedo che avete preso a parlare di cose molto serie, ma, visto che non riguardano l'argomento del post, lasciateci godere un pò il sarcasmo di mons. Favella, attorno a queste surreali iniziative.
    In questi tempi poco felici, non può che farci bene allo spirito.
    W mons. Favella!

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  7. si ma cio' avrebbe il merito di essere per una volta limpidamente... LOGICO!

    RispondiElimina
  8. <span>si ma cio' avrebbe il merito di essere per una volta limpidamente... LOGICO!</span>
    <span>comunque il link non funzia...</span>

    RispondiElimina
  9. per ora ...heavy clouds, no rain.

    RispondiElimina
  10. mic, intanto che ti becco ho un indovinello per te 

    “Laddove un sacerdote vive insieme a una donna si deve esaminare se esista una vera volontà matrimoniale e se i due possano contrarre un buon matrimonio.
     Se così é dovranno imboccare quella strada.”

    chi l'ha detto? una pizza se indovini...

    RispondiElimina
  11. Credo di saperlo. Quando passi da Roma, devi offrirmi una pizza! :)

    se vuoi, scrivimi su neshama@tiscali.it

    RispondiElimina
  12. l'ennesima prova che il regime modernista - strapotente e inattaccabile - sta procedendo a NORMALIZZARE la Tradizione:
    <span>"Ve la diamo noi la Tradizione, </span>riveduta e corretta, ovvero: soffocata ed emarginata, silenziata il più possibile, e di nuovo sepolta, quantomeno nelle catacombe, perchè non INFETTI nessuna pecora che deve essere da noi riformata secondo verbo conservatorCV2-modernista !".
    Se il Papa non può emanare una chiara ed autorevole disposizione attuativa, vuol dire che il regime, ancora una volta stravince, condannando di nuovo la Tradizione all'esilio.
    al link citato si può leggere come dall'alto quelli che decidono (card. Vallini)  che cosa deve imparare il "popolo-gregge", ci si prepara a diffondere in tutte le parrocchie le catechesi di Ildebrando Scicolone, già evidenziate nel thread di alcuni giorni orsono, (con la protesta scandalizzata di M. Bongi) , che dovranno riformare in tutte le parrocchie la fede cattolica, procedendo nella trasmutazione IMPERCETTIBILE e costante i dogmi che il Magistero perenne aveva insegnato dall'anno 33 fino ad oggi (ma in modo chiaro e senza equivoci solo fino al 1965):


    Itinerario di catechesi sulla Messa
    a cura di padre Ildebrando Scicolone osb
    estraggo punti significativi:


    "....penso che la riuscita di una celebrazione, cioè il raggiungimento dello scopo, dipenda per l’80% dal sacerdote celebrante, che presiede l’assemblea....."
    "....Perché si celebra? Non perché questo rito serva a Dio, ma perché è un sacramento
    (segno e strumento) che forma la Chiesa. Scopo della celebrazione è che tutti gli uomini
    diventino uno in Cristo e formino il corpo ecclesiale: l’Eucaristia fa la Chiesa, prima che
    la Chiesa faccia l’Eucaristia. Noi diventiamo corpo di Cristo perché partecipiamo al banchetto
    del Signore, mangiamo il corpo di Cristo...."
    Noi diventiamo corpo di Cristo perché partecipiamo al banchetto
    <p>del Signore...",
    </p><p>
    </p><p>"La Messa normativa oggi non è più né quella letta, né quella cantata, ma quella con la partecipazione del popolo di Dio: una
    </p><p>comunità che si riunisce per celebrare insieme il mistero di Cristo.
    </p><p>Questo nuovo rito della Messa è stato riformato perché fossero più chiare, nella sua
    </p><p>struttura e nell’ordinamento, le varie parti della celebrazione, in modo che si comprendesse
    </p><p>bene lo svolgimento del rito, togliendo ed eliminando gli elementi che si erano
    </p><p>sovrapposti nel corso dei secoli,..."
    </p><p>Qualcuno mi spieghi poi che cosa significano ad es. queste parole:
    </p><p>
    </p><p>"Il memoriale eucaristico è una presenza reale di <span>cui si celebra la memoria...." ?</span>
    </p><p>

    <span>"la comunità è trasformata dalla [...]

    RispondiElimina
  13. da Parigi a Roma é un po' dura... ma non impossibile

    comunque l'ha detto BXVI nel suo ultimo libro  "Luce del mondo" uscito fine 2010

    RispondiElimina
  14. <span>Credo di saperlo. Dev'essere qualcuno che ha eliminato la Tiara (o ha lasciato che la eliminassero) dal suo simbolo. Quando passi da Roma, devi offrirmi una pizza!  :)   
     
    se vuoi, scrivimi su neshama@tiscali.it</span>

    RispondiElimina
  15. <span>da Parigi a Roma é un po' dura... ma non impossibile  
     
    comunque l'ha detto il papa BXVI nel suo ultimo libro  "Luce del mondo" uscito fine 2010</span>

    RispondiElimina
  16. <span>l'ennesima prova che il regime modernista - strapotente e inattaccabile - sta procedendo a NORMALIZZARE la Tradizione:  
    <span>"Ve la diamo noi la Tradizione, </span>riveduta e corretta, ovvero: soffocata ed emarginata, silenziata il più possibile, e di nuovo sepolta, quantomeno nelle catacombe, perchè non INFETTI nessuna pecora che deve essere da noi riformata secondo verbo conservatorCV2-modernista !".  
    Se il Papa non può emanare una chiara ed autorevole disposizione attuativa, vuol dire che il regime, ancora una volta stravince, condannando di nuovo la Tradizione all'esilio.  
    al link citato si può leggere come dall'alto quelli che decidono (card. Vallini)  che cosa deve imparare il "popolo-gregge", ci si prepara a diffondere in tutte le parrocchie le catechesi di Ildebrando Scicolone, già evidenziate nel thread di alcuni giorni orsono, (con la protesta scandalizzata di M. Bongi) , che dovranno riformare in tutte le parrocchie la fede cattolica, procedendo nella trasmutazione IMPERCETTIBILE e costante i dogmi che il Magistero perenne aveva insegnato dall'anno 33 fino ad oggi (ma in modo chiaro e senza equivoci solo fino al 1965):  
     Itinerario di catechesi sulla Messa a cura di padre Ildebrando Scicolone osb  
    estraggo punti significativi: </span>

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  17. <span><span>da Parigi a Roma é un po' dura... ma non impossibile    
    </span></span>
    <span><span>Comunque l'ha detto il papa BXVI nel suo ultimo libro  "Luce del mondo" uscito fine 2010</span></span>
    <span><span></span></span><span><span>pagina 66...</span></span>

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  18. <span> reestringo l'OT, visto che ognuno può andare a leggere quell'"itinerario di catechesi":
    "....penso che la riuscita di una celebrazione, cioè il raggiungimento dello scopo, dipenda per l’80% dal sacerdote celebrante, che presiede l’assemblea....."  
    "....Perché si celebra? Non perché questo rito serva a Dio, ma perché è un sacramento  
    (segno e strumento) che forma la Chiesa....."" Noi diventiamo corpo di Cristo perché partecipiamo al banchetto del Signore...", "La Messa normativa oggi non è più né quella letta, né quella cantata, ma quella con la partecipazione del popolo di Dio: una   comunità che si riunisce per celebrare insieme il mistero di Cristo.  ...."- <span>Qualcuno mi spieghi poi che cosa significano ad es. queste parole:   </span>

    "Il memoriale eucaristico è una presenza reale di <span>cui si celebra la memoria...." ?</span>  <span>"la comunità è trasformata dalla comunione con Cristo realmente presente" ?</span>  trasformata in che cosa ? ecc. ecc.  
    DI FATTO, dunque, nella realtà di tutte le parrocchie, si dovranno imparare queste verità di fede "trasformata", o meglio trasmutata abilmente -tra le righe di cose dette/non-dette, parzialmente e /o diversamente dette, SOSTITUENDO le verità che SEMPRE, DOVUNQUE E DA TUTTI erano state credute fino al 1965 - per mezzo di astute parole, fede geneticamente mutata dal/nel verbo modernista.  
     Tutti i parroci DOVRANNO per obbligo acquistare queste catechesi, anche contro la loro volontà: esse contengono l'affermazione ed esaltazione della Messa NO, ritenuta e presentata come l'unica valida da celebrare e da essere accettata da tutta la Chiesa: <span>indietro non si torna.  L</span>e parrocchie dovranno insegnare ai bambini ed adulti un catechismo contrario a quello di di Pio X, seguendo ormai per obbligo le nuove verità moderniste.
    Qui -dato che il regime agisce, con potere effettivo, a colpi di silenzio e FATTI COMPIUTI, non si vede proprio dove e come possa spuntare l'alba di una riforma della riforma: essa pare solo una chimera in più, tra le tante che sentiamo evocare a parole, senza fatti concreti a confermarle !......  
    </span>

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  19. caro poirot...vorrei sbagliarmi, ma dato che si parla di "strade da imboccare", è forse la stessa persona che ha parlato di "altre vie umanamente percorribili" ?
    se è così....Nostro Signore abbia pietà della Sua Chiesa !
    :(

    RispondiElimina
  20. il garbo insuperabile, la grazia dell'umorismo sopraffino di mons. Favella sono indiscutibli, e ci inchiniamo a questo suo talento, veramente raro:
    sembra quasi che lui, in mezzo a tante nubi di tempeste minacciose, di fatti più o meno sconvolgenti per la Chiesa, assalti reiterati alla Fede dei piccoli in tutto l'orbe, si muova come in un'aura OLIMPICA di sublime sorriso, come un "Mozart" indisturbato nel suonare una musica celestiale, camminando sulle  nubi, mentre poco più giu del suo incantevole umorismo, come ambrosia degli dèi che non finiremmo mai di sorbire, estasiati.......affanni e travagli tormentano incessantemente la Sposa di Cristo.
    Il suo è un talento di gioia e pace indistruttibili, che sinceramente gli invidio,  e leggo sempre  con gran gusto tutte le sue garbatissime boutades, tuttavia.....
    laddove afferma, con la sua soave veracità, ( mai aguzza, mai aspra, mai lesiva verso l'amor prorpio del prossimo colpito dall'ironia finissima) , rimanendo stabile e serafico nello spirabil aere, al di sopra di quelle scure nubi che sovrastano nooi tutti:
    <span>E' tempo di agire, dopo tanti anni di sfascio, e di recuperare un minimo di pristina dignità perduta.</span>
    ...qui vorrei dirgli:
    Ecc.mo mons. Favella, io direi: come recuperare la dignità, se la Verità è negata ?
    E' tempo soprattutto di rendere  onore alla Verità perduta, testimoniandola e riaffermandola con coraggio, dovunque sia necessario, come facevano Martiri e Santi di tutti i tempi: perchè la Verità è stata detronizzata, rovesciata, calpestata, e si vuole anche seppellirla nella sua stessa Città Santa, cacciandola via come un'intrusa.
    La menzogna, se Lei vede, si sta insediando sul Trono della Verità che vuole usurpare ad ogni costo, rendendo schiavi quegli uomini che da Cristo Signore sono stati liberati con la sua venuta e la sua Redenzione e che ha detto:" La Verità vi farà liberi".
    Non c'è dignità nè alcuna giustizia nè alcuna pace mai più ci sarà -nella Cheisa e nel mondo- se la Verità .è continuamente oscurata e RINNEGATA, ma di nuovo tutti diventeremo schiavi del regno di menzogna, come prima che Cristo venisse a portare "la liberazione ai prigionieri".
    E' in atto la lotta decisiva tra Luce e tenebre.

    RispondiElimina
  21. <span>il garbo insuperabile, la grazia dell'umorismo sopraffino di mons. Favella sono indiscutibli, e ci inchiniamo a questo suo talento, veramente raro:  
    sembra quasi che egli, in mezzo a tante nubi di tempeste minacciose, di fatti più o meno sconvolgenti per la Chiesa, assalti reiterati alla Fede dei piccoli in tutto l'orbe, si muova come in un'aura OLIMPICA di sublime sorriso, come un "Mozart" indisturbato nel suonare una musica celestiale, camminando sulle  nubi, mentre poco più giu del suo incantevole umorismo, che simile ad ambrosia degli dèi  non finiremmo mai di sorbire, estasiati.......affanni e travagli tormentano incessantemente la Sposa di Cristo.  
    Il suo è un talento di gioia e pace indistruttibili, che sinceramente gli invidio,  e leggo sempre  con gran gusto tutte le sue garbatissime boutades, tuttavia.....  
    laddove afferma, con la sua soave veracità, ( mai aguzza, mai aspra, mai lesiva verso l'amor prorpio del prossimo colpito dall'ironia finissima) , rimanendo stabile e serafico nello spirabil aere, al di sopra di quelle scure nubi che sovrastano noi tutti:  
    E' tempo di agire, dopo tanti anni di sfascio, e di recuperare un minimo di pristina dignità perduta.  
    ...qui vorrei dirgli:  
    Ecc.mo mons. Favella, io direi piuttosto: come recuperare la dignità, se la Verità è negata ?  
    E' tempo soprattutto di rendere  onore alla Verità perduta, testimoniandola e riaffermandola con coraggio, dovunque sia necessario, come facevano Martiri e Santi di tutti i tempi: perchè la Verità è stata detronizzata, rovesciata, calpestata, e si vuole ora anche seppellirla nella sua stessa Città Santa, consacrata ad Essa, sua Fondazione,  cacciandola via come un'intrusa.  
    La menzogna, se Lei vede, mons. FAVELLA, si sta insediando sul Trono della Verità che vuole usurpare ad ogni costo, rendendo schiavi quegli uomini che da Cristo Signore sono stati liberati con la sua Venuta e la sua Redenzione e che ha detto:" La Verità vi farà liberi".  
    Non c'è dignità nè alcuna giustizia nè alcuna pace mai più ci sarà -nella Cheisa e nel mondo- se la Verità .è continuamente oscurata e RINNEGATA, ma di nuovo tutti diventeremo schiavi del regno di menzogna, come prima che Cristo venisse a portare "la liberazione ai prigionieri".  
    E' in atto oggi la lotta decisiva, aspra e dura più che nella storia passata, tra Luce e tenebre.</span>

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  22. Redazione di Messainlatino.it15 febbraio 2011 alle ore 12:20

    Non cercate di far sembrare il Papa un fomentatore di discordia: se un sacerdote non riesce a vivere castamente il suo stato è probabile che non vi sia stato chiamato oppure non intenda viverlo secondo le intenzioni della Chiesa: che lo si spreti dunque, darà meno scandalo ai fedeli e non commetterà continui sacrilegi.

    Sebastiano P.

    RispondiElimina
  23. Redazione, il papa ha detto in sostanza "un sacerdote che lascia la veste puo' contrarre un BUON matrimonio !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"

    Ma come si può sperare di contrarre “un buon matrimonio” nell’infedeltà alle promesse fatte a Dio, mentre si é sacerdoti ad-aeternum? Come conciliare tali indicazioni con la pratica tradizionale della Chiesa?

    Essa non concedeva così facilmente la dispensa dal voto di castità. Nella sua fermezza, spingeva il sacerdote alla conversione e a ritrovare il suo ideale, cercando allo stesso tempo di proteggere i fedeli dallo scandalo. Oggi si protegge dallo scandalo dicendo  "meglio cosi almeno il prete ha fatto un BUON matrimonio !!!!"

    Come poter essere intransigenti sull’indissolubilità del matrimonio se poi così facilmente si può rompere un voto fatto a Dio di fronte a tutta la Chiesa?
    Di questo passo sarà cosa normale per i fedeli assistere, nella stessa parrocchia, al matrimonio religioso del loro ex pastore !!!

    Questo papa é una delle persone più intelligenti del mondo. non si puo' accettare che gli sfugga una cosa cosi' grave ...

    RispondiElimina
  24. <span>Redazione, il papa ha detto in sostanza "un sacerdote che lascia la veste puo' contrarre un BUON matrimonio !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"  
     
    Ma come si può sperare di contrarre “un buon matrimonio” nell’infedeltà alle promesse fatte a Dio, mentre si é sacerdoti ad-aeternum? Come conciliare tali indicazioni con la pratica tradizionale della Chiesa?  
     
    Essa non concedeva così facilmente la dispensa dal voto di castità. Nella sua fermezza, spingeva il sacerdote alla conversione e a ritrovare il suo ideale, cercando allo stesso tempo di proteggere i fedeli dallo scandalo. Segiendo il papa presto si proteggerà dallo scandalo dicendo  "meglio cosi almeno il prete ha fatto un BUON matrimonio !!!!"   Di questo passo sarà cosa normale per i fedeli assistere, nella stessa parrocchia, al matrimonio religioso del loro ex pastore !!!  
     
    Questo papa é una delle persone più intelligenti al mondo, non si puo' accettare che gli sfugga una cosa cosi' grave ...</span>

    RispondiElimina
  25. Hanno rimosso la pagina da Rorate Caeli. Speriamo sia un buon segno!

    RispondiElimina
  26. Vi sono anche altri passaggi del papa BXVI nel libro "Luce del Mondo"  (uscito nel nov 2010, non nel 1952)

    “Non sono contrario alla comunione nella mano per principio, io stesso l’ho amministrata così ed in quel modo l’ho anche ricevuta” (p.219).

    “Ci rallegriamo del fatto che nei paesi arabi ci siano chiese nelle quali i cristiani possano celebrare la messa e speriamo che così accada ovunque.
    Per questo è naturale che anche da noi i mussulmani possano riunirsi in preghiera nelle moschee” (p.86).

    "Il Concilio Vaticano II ci ha insegnato, a ragione, che per la struttura della Chiesa è costitutiva la collegialità,
    ovvero il fatto che <span>il Papa è non é un monarca assoluto che prende decisioni in solitudine</span> e fa tutto da se” (p. 107).

    Parlando degli Ebrei il Papa li definisce <span>“Padri nella fede”(p.123)</span>, benché, non credendo in Gesù, non si possa dire che abbiano la fede.
    “Israele sa che il Vaticano appoggia Israele, appoggia l’ebraismo nel mondo, sa che noi riconosciamo gli ebrei come nostri padri e fratelli” (p. 180).

    <span>I profilattici sarebbero giustificati in singoli casi (p.170)</span>. Anche se si potrà continuare a discutere sull’interpretazione di tali parole, esse hanno rotto un argine che fino ad ora la Chiesa
    aveva conservato intatto in questo campo (Casti Connubii e Humanae vitae). Tutta la stampa internazionale lo ha capito e si è infilata nella breccia, come d’altra parte l’ala liberale della Chiesa.

    sono <span>“in profonda continuità con il pontificato precedente” (p. 38)</span>, <span>“unito in una profonda intesa” </span>al mio predecessore e cerco <span>“di portare avanti quello che come un gigante, ha fatto Giovanni Paolo II”</span>. Per ciò che riguarda l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, questa continuità l'abbiamo capita quando ha visitato scalzo e in preghiera, la Moschea Blu di Instanbul "Qui, levatosi le scarpe e calzate le pantofole come prescrive la religione islamica, ha attraversato gli ampi spazi della moschea accompagnato dal Gran Mufti di Istanbul Mustafa Cagrici. A questo punto il fatto inedito: Benedetto XVI si è fermato davanti al Mihrab, l'edicola islamica rivolta in direzione della Mecca verso la quale indirizzano le loro preghiere i fedeli musulmani" Repubblica 30 nov 2006

    La stampa turca medio orientale titolava "Il papa prega verso la Mecca come un mussulmano"

    “Il matrimonio monogamico è il fondamento su cui poggia la civiltà dell’Occidente. Se crolla, crolla un elemento essenziale della nostra cultura” (pag 67)
    E' falso, il matrimonio monogamico é voluto da Dio éd é il fontamento di OGNI uomo non solo degli occidentali...

    <span>Non cerco di far sembrare il Papa un fomentatore di discordia e non porto alcun giudizio. Riporto dei FATTI e amba</span><span>sciator non porta pena...</span>
    <span></span>

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  27. Finalmente l'eroico mons. Favella!
    Anche la chiesa parrocchiale vicina al notro istituto in passato ha ospiato la sagra della pasta e fagioli, ma il ricavato andava a pro dell'8 per mille.
    Comunque suor Gacomina e suor Cesira, di nascosto dalla rev. Madre, andarono ad assggiare e tornarono tutte edificate....
    Non è che don Parisi in queste chiese ci fa una trattoria? come quelle suore africane... non mi ricodo il nome

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  28. Somiglia al figlio della Berta, quando serve Messa ....

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  29. ma qui, caro Poirot, constatiamo spesso il ripetersi di situazioni tragicomiche rappresentate in modo immortale da Manzoni nei suoi Promessi Sposi; e quando leggo certi suoi commenti e quest'ultima precisazione, mi sovviene irresistibile quella scena del pranzo  in casa di don Rodrigo, dove, in un'acceesa disputa sull'ambasciator che non porta pena, il conte Attilio precisò circa il portatore della sfida a un cavaliere, che il  latore   era senza dubbio
    <span>"....temerario, violabile violabilissimo, </span>...bastonabile, bastonabilissimo ! "
    quindi.....ci pensi su !

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  30. <span>ma qui, caro Poirot, constatiamo spesso il ripetersi di situazioni tragicomiche rappresentate con arte immortale da Manzoni nei suoi Promessi Sposi; e quando leggo certi suoi commenti e quest'ultima precisazione, mi sovviene irresistibile quella scena del pranzo  in casa di don Rodrigo, dove, in un'acceesa disputa sull'ambasciator che non porta pena, il conte Attilio precisò circa il portatore della sfida a un cavaliere, che il  latore   era senza dubbio  
    <span>"....temerario, violabile violabilissimo, </span>...bastonabile, bastonabilissimo ! "  
    quindi.....ci pensi su !</span>

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  31. a mio rischio e pericolo...

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  32. <span>a mio rischio e pericolo dunque... </span>
    <span></span>

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  33. e ci avviamo ad un'epoca in cui l'evidenza dei fatti sarà sempre più negata, chiamando all'uopo le cose con "diversi nomi" per far apparire bianco quel che da sempre era stato inequivocabilmente e universalmente visto nero: e saremo obbligati da alte autorità costituite ad affermare anche noi le "nuove verità".
    A nessuno sarà concesso di dire, come Galileo: "Eppur si muove...." ! neanche sottovoce....

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  34. Non so s mons. favella penderà cme un complimento il paragone con Mozart:
    questo era un musicista geniale, ma umanamente parlando una catastrofe.
    Apprezzo la satira garbata su Parisi, Frisina e Palombella.
    E De Gregorio dove lo mettiamo?

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  35. una sorta di cerimoniere SENZA COTTA e in berretto... duplice sciocchezza

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  36. senza parlare della barba, spero non sia un chierico ma temo di sì... siamo nella Chiesa latina, non si porta la barba...

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  37. stanno preparando il gabbione per la tradizione...

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  38. veramente è in forma ORDINARIA....

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  39. Eh già!  La Redazione non riesce a riconoscere  un vescovo parato per celebrare col Novus Ordo. Mannaggia! In ginocchio su un rosario di ceci!!! Forza!

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  40. Va tutto bene!!! quel che dice il nostro beneamato Mons. Favella è anche meno di quel che è davvero; la situazione è peggiore, contro ogni fantasia. Non solo il vescovo di Bari ma quasi tutta la cei pugliese è composta di simili elementi: darebbero una chiesa al demonio pur di non darla ad un cattolico infante. E così si trasformano Basiliche in Auditorium dove vanno a parlare fra gli altri, anche quelli di Rifondazione Comunista e si fanno concerti Jazz. Ebbe a dire un presule che nemmeno ai tempi dei soviet ci fù lo stesso scempio che hanno attuato questi vescovi e precisamente Pichierri di Trani-Nazareth. UIOGD

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  41. A me 'sto nome del Vescovo non mi convince. Sicuri che esista e che non sia uno pseudonimo?

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  42. La foto risale alla Pentecoste del 2009 al Pantheon. Eccola qui da un'altra angolazione.

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  43. ancora???? ma E' uno pseudonimo!!!

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  44. ma è lo pseudonimo di un vero vescovo "emerito"? e la foto è vera?

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  45. lo pseudonimo di un CARDINALE! Guarda il colore della crucicorda...

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  46. monsignor Favella è in realtà IL SIGNORE CARDINALE SALVATORE DE GIORGI. O almeno lo è quello nella foto.

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  47. allora è lui ?
    una bella figura, che corrisponde al cordiale umorismo dei suoi scritti.

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  48. semplice deduzione: quello nella foto è un cardinale, lo si nota dal colore della crucicorda. E l'unico cardinale pugliese ultraottantenne è il cardinale De Giorgi... oh poi posso sbagliarmi...

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  49. Quello della foto postata dalla Redazione non mi pare il cardinal De Giorgi.

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  50. Ma veramente sono quattro i vescovi e non compare il vescovo consacrato da Pivarunas

    <span>+ Elias OSBMr</span>
    <span>+ Samuel OSBMr</span>
    <span>+ Markian OSBMr</span>
    <span>+ Methodius OSBMr</span>
    <span>Leopoli, 26 gennaio 2011</span>

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  51. Ma che è sta cretinata leggete Sant'Alfonso, finche sta nella Chiesa come sacerdote è come una nave nel porto, quando si allontana è come una nave in alto mare. Finiamola di fare i puritani, pensiamo alla dottrina, la morale personale è difronte a Dio.

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  52. Ma chi è questo vescovo Favella che non trovo sull'Annuario Pontificio, come non trovo la Sede Titolare di Sinossi.

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  53. bho confrontato un sacco di foto di cardinali emeriti, e quello che gli assomiglia di più è De Giorgi... aspetto smentite dalla redazione.

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  54. ...le suore che aprirono il ristorante africano nel seminario minore di Conversano-Monopoli? 

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  55. guarda . la penso esattamente  come te .

    questo filmato e l' INTERPRETE sono da prendere con le pinze !!!!!!!! 

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  56. NESSUN PRIVILEGIO !!!!!!!! MA DIRITTO SACROSANTO

    ........... NEL  GHETTO CI STIANO ALTRI  ...... E    MERITEVOLMENTE    !!!!!!!!!!

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  57. NESSUN ''  PRIVILEGIO ,, ........

    MA DIRITTO SACROSANTO !!!!!!!!!

     ...NEL GHETTO CI STIANO ALTRI ANZI DIETRO LE GABBIE DI UN GIARDINO ZOOLOGICO E CON GRAN MERITO !!!!!!! ........

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  58. Ahahahah. Ma secondo voi, a prescindere dal nome, può esistere un vescovo che parla in questo modo e per giunta firmandosi con nome e cognome?

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  59. <span> non compare il vescovo consacrato da Pivarunas  </span>
    Non consacrato, ma Riconciliato e convertito al Cattolicesimo.

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  60. Amicus Palto, sed magis amica véritas16 febbraio 2011 alle ore 07:47

    <span><span>mic</span> 
    <span>perdonate l'OT, ma credo sia da prendere in seria considerazione  
     
    http://disputationes-theologicae.blogspot.com/2011/02/losservatore-romano-attacca-la-dominus.html</span>Yesterday, 10:39:49

    <span><span>– </span>Flag</span><span><span> – </span>Mi piace</span><span><span> – </span>Reply</span>
    Mi dispiace per don Stefano, ma, temo che, purtroppo ed ahinoi, l'Osservatore Romano, un minimo di base per le sue contestazioni agli ED, temo che la abbia. Se è vero, ed è vero,  che il Pontefice, nei suoi atti ,non è tenuto a tenere conto del CJC, e  è altrettanto vero che, se non dice esplicitamente che l'atto in oggetto è da ritenersi in deroga, ci sono tutti i motivi per poter ipotizzare che NON lo sia, ovvero che il codice sia da rispettarsi. Non è tenuto neppure a ciò, ma certezza del diritto e consuetudine vanno in tale direzione. Chi ne sa più di me, è pregato di dire la sua. Non dimentichiamo che, la Tessi Murray, in pro di Mons. Lefebvre, si basa proprio su tale concetto.
    </span>

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  61. Ma non avevamo assodato che mons. Favella fosse il card. Biffi?
    Le altre volte che ha scritto molti avevano trovato concordanze nello stile e coincidenze di presenze.
    De Giorgi mi sembra molto opaco.....
    Mah!
    Comunque sia è l'ennesima lezione di garbato ma pungente houmor clericale.

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  62. Dimenticavo.
    Se consultate il bollettino che commenta mons. Favella e andate al sito della diocesi di Bari, vi accorgerete che tra i pochi link consigliati c'è il famigerato "W il Concilio" delle cariatidi moderniste Bettazzi & co.
    Ribadisco allora: W mons. Favella!

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  63. E se fosse il card. Brandmuller?
    Con l'aiuto di qualche segretario italiano che gli contestualizza il periodare?
    Io ero a Campocavallo e mi sembra un uomo molto fine intellettualmente parlando.

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  64. Sì sì, proprio loro.
    Non mi viene il nome.....
    Suor Ermengarda dice che hanno una bettola an a Roma... vicino al Pantheon.

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  65. in effetti quello nella foto potrebbe essere anche biffi, a ben vedere... Ma a me sembrava di aver capito che Favella fosse pugliese... bè, o uno o l'altro!! di questo possiamo essere quasi sicuri! bisognerebbe sapere chi ha pontificato al pantheon nella pentecoste 2009...perchè la foto è di quell'anno...

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  66. Suor Agata, che era a Palermo quando il card. De Giorgi era lì arcivescovo, dice che questo della foto non può essere De Giorgi, per via dell'incarnato rosso.
    O è un riflesso dei paramenti sacri? ops, vesti liturgiche....

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  67. Ma certo che non è De Giorgi ! La finite di dire schiocchezze!!  E poi mi sa che molti  stanno prendendo fischi per fiaschi!  Eleuterio Favella, che è uno pseudonimo, non deve essere necessariamente un vescovo e non è quasi sicuramente il vescovo della foto in questione. la Redazione ha allegato quella foto, che non c'entra nulla con l'autore dell'articolo, poiché non si vedeva la faccia del vescovo, e pensando, erroneamente, che il tal vescovo fosse parato per la celebrazione di un pontificale in rito romano antico, voleva in qualche modo alimentare il mito di un  "mons.  Eleuterio Favella" quale amante della liturgia tradizionale. Stop

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  68. Lei, egr. Filippo, ritiene ritiene che possa essere qualche chierico non amante del VO?

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  69. <p><span><span>Prendo spunto da una frase dell'eccellente di Mons. Favella -che ogni tanto ci delizia della sua sapiente e sempre verde presenza -malgrado la vetustà e i segni della fatica che sembrano gravare assai (ebbi modo di incontrarlo ultimamente) sulla sua figura rimpicciolita dal peso del lavoro che egli, con sempre rinnovato ardore porta avanti con passione e solerzia per maggior Gloria di Dio. Un saluto Eminenza, Lei è tutti noi!- chiudendo la chiosa, dicevo, il quale<span>  </span>rivolgendosi al Parisi ebbe ad esortarlo onde ascoltare gli scempi musicali, i canti sguaiati che si levano a tutto spiano, e non solo di domenica,  dalle cantorie nelle parrocchie. La verità è che ci si sta appiattendo, incapaci di provare vera inquietudine e angoscia nel vedere con quanta superficialità ci si accosta alla liturgia: omelie sciatte, canti osceni senza alcun nesso con la Scrittura e non ci si stupisce più di niente, sintomatico di un malessere che stenta a sanarsi! Anzichè riscoprire il rischio dell'avventura cristiana, abbandonare le tiepide serre per uscire allo scoperto con passo coraggioso e alfine dire "basta", alle strombazzate, ai siparietti si resta paralizzati: che cristiano è, il cristiano che ha paura del salto di qualità!!?? Sentivo del duetto, il compare pennuto a braccetto con Frisina, il trionfo dell'ipocrisia! Rivali fino a qualche anno fa, l'un contro l'altro armato -soprattutto il pennuto contro l'odiato rivale, che glie ne disse peste e corna a tergo, ed ora "due fave in un baccello"...bell'esempio di coerenza! La chiesa avrà quello che si merita per aver collocato la "diplomazia" e l' opportunismo, al<span>  </span>di sopra di ogni altro valore!</span></span>
    </p><p><span>A ognuno di noi è rivolto un invito:" metta la vela grande sull'albero maestro, e uscendo dai porti in cui vegeta, salpi verso la stella più lontana, senza badare alla notte che l'avvolge!"</span></p>

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  70. c'era caldo ed era la fine della messa,e indossa:talare, camice dalmatica e pianeta.. ci avevo già pensato.

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  71. Medea, come è lungimirante Lei!
    Scopriamo che ha potuto incontrare mons. Favella, ma allora ci dica: è il presule ritratto nella foto?
    Lei era nel Pantheon? (manco a dirlo....)

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  72. Rev.issimo Don Magnifico, ma certo che conosco Sua Eminenza Mons. Favella.
    Veramente dovrei mantenere un certo riserbo sulla sua reale identità...ma sono certa che questi brevissimi indizzi siano indicativi per far persuasi i blogghers inquieti i quali sento spesso menare il can per l'aia e fare mille congetture dubitandone addirittura l'esistenza in alta prelatura del rev. Favella!
    "O gente di poca fede, perché ragionate fra voi del non aver de’ pani? " 
    Se ero al Pantheon? Ma reverendo, che domande bislacche mi fai: Medea è ovunque..ha il dono di essere in più parti e contemporaneamente....tant'è, che spia dietro le quinte l'affannarsi del pennuto in cerca di consensi, che si affanna e si adopera sul come fare per risultare roboante più dellex rivale [ora allegro compare] Ne vedremo delle belle! AH!!! Se ne vedremo!

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  73. Mi raccomando al Maestro Palombella voialtri!

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