Post in evidenza

AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

martedì 1 febbraio 2011

I Foglietti di Credere...


Da qualche tempo la San Paolo ha iniziato a diffondere nelle parrocchie un raccoglitore contenente un certo numero di agili pagelline a soggetto religioso, le quali, nelle intenzioni degli autori, dovrebbero stimolare la “curiosità” dei lontani e coinvolgere i “vicini” in una bella riflessione su argomenti di fede. Per saperne di più si può consultare il sito www.ifogliettidicredere.it: si faccia tuttavia attenzione al fatto che ciò che è scritto nel Sito è diverso da ciò che è effettivamente contenuto nei Foglietti (il Sito cita ad esempio il Catechismo, cosa che non avviene nei Foglietti). Dal Sito prendiamo le seguenti notizie:


"Piccoli sussidi di otto facciate che sviluppano, in maniera divulgativa, alcuni temi fondamentali riguardanti la vita umana, cristianamente ispirata. Bibbia, spiritualità, vita di coppia, famiglia, sacramenti, liturgia: ogni Foglietto cerca di offrire al lettore occasionale una pista di riflessione, con un linguaggio semplice e accessibile per tutti, coniugato con un forte rigore teologico e un’ampia dimensione pastorale, anche in una prospettiva di primo annuncio".


"Sono redatti da giornalisti professionisti appartenenti al mondo cattolico; i loro contenuti sono valutati e approvati da esperti – teologi o biblisti – per garantirne l’ortodossia dottrinale, il rigore scientifico e la snellezza di esposizione".


Ci è capitato di avere tra le mani i Foglietti relativi alla Santa Messa, all’Eucaristia e alla Confessione e possiamo assicurare che essi tradiscono completamente siffatte promesse di rigore dottrinale e di ortodossia.


Senza dilungarci troppo notiamo come nel Foglietto relativo alla Santa Messa manchi totalmente la nozione di "Sacrificio"; grande insistenza sulla Cena del Signore e sulla Risurrezione, ma della Croce neppure l’ombra. “Comunità”, “condivisione”, “solidarietà” sono i termini più ricorrenti, a scapito di un seppur minimo riferimento all’azione principale di Cristo che opera attraverso il ministero del Sacerdote.


Il Foglietto relativo all’Eucaristia ignora non solo il termine, ma anche la nozione di “Presenza reale”. “Eucaristia” è solamente “ringraziamento” e “ricordo” della morte e risurrezione di Gesù; si celebra in comunità (e non da soli…forse in polemica con le missae sine populo?!); “si può in seguito adorarla, ma a certe condizioni di rispetto e di accompagnamento”…
Infine, il Foglietto relativo alla Confessione è a dir poco “maleodorante”. Tutta la “spiegazione” è incentra su un malcelato confronto tra la pressi “tridentina” e quella “riformata” del Sacramento. Un tempo

“Confessarsi faceva paura! Si doveva fare un elenco dei peccati, fare un «esame di coscienza», inginocchiarsi in un confessionale e confessare i propri sbagli senza dimenticarne neanche uno. Oggi il sacramento del perdono torna ad essere quello che non avrebbe mai dovuto cambiare: la possibilità di un dialogo pieno di fiducia e un incontro di preghiera con un sacerdote, un autentico mezzo per incontrare Dio personalmente e misteriosamente”.

Tutto ciò si commenta da solo. Ci piacerebbe però capire a quale “mitica età dell’oro” si riferisce l’ultima frase della citazione. Quando mai, nella storia della Chiesa, la Confessione ha avuto un carattere di dialogo gioioso? Forse nella Chiesa dei primi secoli? Ma tutti sanno che la Penitenza nella Chiesa dei primi secoli si svolgeva secondo norme di impressionante rigore! La prassi della confessione auricolare fu introdotta precisamente con lo scopo di mitigare l’antica severità: essa sostituiva i lunghi periodi di pubblica penitenza con l’umiliazione di confessare al Sacerdote i propri peccati.
Notiamo ancora che in tutto il Foglietto manca la nozione di peccato, che viene spesso confusa con quella di “sbaglio”, di “errore”, di “movimenti incontrollati dell’animo” (sic! Ma dove sta la piena avvertenza e il deliberato consenso in un “moto incontrollato”?).

Ci sia lecito domandare quale chiarezza e quale vantaggio può apportare una simile “catechesi”. All’errore è preferibile l’ignoranza!

81 commenti:

  1. Ma pensate davvero che la San Paolo sforni ancora qualcosa di cattolico? I sussidi sulla messa fanno ridere i polli, pagine e pagine di bambini con la chitarra in cerchio intorno a un pretino in camicione e stoletta, maxi pagnotta e calice di coccio. E religione cattolica quella? no è animismo,. punto e stop. Io non condivido una pagnotta, io adoro l'Eucarestia.

    RispondiElimina
  2. Sarebbe interessante sapere chi abbia autorizzato simili "foglietti"...

    RispondiElimina
  3. Nell'opuscolo sul MALE E LA SOFFERENZA, leggiamo questo "saggio" consiglio:

    Anche voi ascoltate che cosa dice chi si trova nella sventura. Se si lamenta di Dio con Dio, non difendete Dio. Difendete piuttosto lo sventurato. Recitate con lui la sua preghiera dolorosa. Nel vostro cuore, se potete, dite anche che state sperando.

    **************************
    =-O =-O =-O =-O =-O

    Il Papa in un discorso celebre ai vescovi del Brasile in visita ad Limina, il 15.11.2009, invita a riscoprire GIOBBE....e dice:

    Giobbe, in modo provocatorio, invita gli esseri irrazionali a rendere la propria testimonianza:  "Interroga pure le bestie e ti insegneranno, gli uccelli del cielo e ti informeranno; i rettili della terra e ti istruiranno, i pesci del mare e ti racconteranno. Chi non sa, fra tutti costoro, che la mano del Signore ha fatto questo? Egli ha in mano l'anima di ogni vivente e il soffio di ogni essere umano" (Gb 12, 7-10).

    La convinzione della retta ragione e la certezza della fede per la quale la vita dell'essere umano, dal concepimento fino alla morte naturale, appartiene a Dio e non all'uomo, gli conferisce quel carattere sacro e quella dignità personale che suscita l'unico atteggiamento legale e morale corretto, ossia, quello di profondo rispetto. Poiché il Signore della vita ha detto:  "Domanderò conto della vita dell'uomo all'uomo, a ognuno di suo fratello.... perché a immagine di Dio è stato fatto l'uomo" (Gn 9, 5-6).
    Miei amati e venerati Fratelli, non possiamo mai scoraggiarci nel nostro appello alla coscienza. Non saremmo seguaci fedeli del nostro Divino Maestro se non sapessimo in tutte le situazioni, anche quelle più difficili, restare saldi "nella speranza contro ogni speranza" (Rm 4, 18).

    ********************

    ora, infondere questa SPERANZA significa NON ridurre una tale opportunità al concetto del DIFENDERE DIO O L'UOMO....va da se che Dio non ha bisogno di essere difeso da noi, ma l'Uomo, soprattutto COLPITO dalla sorte avversa, ha bisogno della VERITA' UNITAMENTE A GESTI CONCRETI DI CARITA' E DI AMORE.....
    se la "preghiera dolorosa dello sventurato" E' NEGAZIONE DI DIO O UN FIUME IN PIENA DI BESTEMMIE.... il nostro dovere sarà quello di CORREGGERE L'ERRANTE unitamente magari ad un abbraccio compassionevole....
    semmai si TACE di fronte allo sventurato che si sta sfogando, ma non lo si consola lasciandolo nell'errore....
    Giobbe è per questo che rimane anche solo, abbandonato anche dagli amici, o da questi preso in giro....

    La SPERANZA E' ANCHE UN ATTO DI FEDE.....non è soltanto un atteggiamento del cuore.... non è un caso che i tre ATTI di Fede, Speranza e Carità, sono da anni stati sfrattati dalle catechesi parrocchiali....

    RispondiElimina
  4. Signori, bisogna che in Vaticano si guardino nelle palle degli occhi: il Magistero può tentare di far credere quel che vuole facendo la danza dell'orso per mettere insieme la Dottrina coi frutti del Concilio (ed il Vangelo ci dice che dai frutti si riconosce l'albero: ergo, ci sarebbero molte parole da spendere su quel concilio pastorale), ma inevitabilmente la "base" rivela che la Chiesa Cosiddetta Cattolica è diventata protestante, e della peggior specie -nemmeno i luterani osano tanto!

    Da oggi ho intenzione di fare una novena per chiedere la restituzione della Tradizione. Uniamoci, fratelli, in preghiera!

    RispondiElimina
  5. Argomento interessantissimo visto e considerato che nella stragrande maggioranza delle parrocchie romane sono da qualche tempo in bella vista questi espositori con i foglietti di 'Credere'. Il mio Parroco (AHIME) ha messo l'espositore con i foglietti addirittura nel PRESBITERIO!!! (Tanto le balaustre non ci sono più, quindi ci si arriva facilmente!).
    La cosa più triste è che purtroppo questi foglietti sono la sintesi della 'prassi' pastorale e sacramentale di tali parrocchie. Confessionali? Ridotti a fare da magazzino per le scope, perché il prete moderno non confessa, bensì 'riconcilia, con stola e pullover in sacrestia o su qualche divanetto, "dialogando" non a proposito dei peccati (parolaccia medievale!), ma dei "problemi"! Praticamente una seduta psicoterapeutica. Per tacere delle 'liturgie penitenziali' con confessioni di gruppo, stile alcolisti anonimi. E molto, molto, molto, altro ancora...quei foglietti sono solo lo specchio della triste realtà.

    RispondiElimina
  6. P.S.
    Ezechiele cap.3
     18 Se io dico al malvagio: Tu morirai! e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te.
    19 Ma se tu ammonisci il malvagio ed egli non si allontana dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta, egli morirà per il suo peccato, ma tu ti sarai salvato.
    20 Così, se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, io porrò un ostacolo davanti a lui ed egli morirà; poiché tu non l'avrai avvertito, morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più ricordate; ma della morte di lui domanderò conto a te.
     21 Se tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli non peccherà, egli vivrà, perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato».

    PAROLA DI DIO!

    RispondiElimina
  7. qualche tempo fa sulla cancellata esterna ad una chiesa nella zona di Via Veneto, a Roma, troneggiava un cartello con il quale si ricordava ai fedeli che per confessarsi....bisognava fissare un appuntamento...

    RispondiElimina
  8. Stola? è da tempo che non ne vedo più una. Quod Deus avertat!

    RispondiElimina
  9. Perdoni la dimenticanza è vero: la stola è optional, il pullover ovviamente no!

    RispondiElimina
  10. Perché vi meravigliate? Non vi ricordate che nel "Consilum", presieduto dal Bugnini, nel quale si "lavorava" alla formulazione della nuova messa,  c'erano diversi teologi protestanti? Non fu lo stesso Bugnini a dire (vado a memoria, potrei sbagliermi, ma il concetto è questo) che nella nuova Messa bisognava "togliere ogni pietra che potesse costituire inciampo al dialogo ecumenico con gli altri fratelli cristiani?". Mi sembra che di pietre ne abbiamo tolte moltissime e la San Paolo si fa interprete ortodossa del Bugnini pensiero. Una domanda vorrei porre: quante pietre hanno tolto i nostri fratelli cristiani di altre sette per favorire il dialogo con noi cattolici? Forse ci stanno aspettando con la braccia spalancate fermi sull'uscio, senza togliere nemmeno un granello di sabbia nel vialetto che conduse a casa loro.

    RispondiElimina
  11. ...come ci si può stupire che una multinazionale come la San Paolo pubblichi qualcosa di cattolico? Mi piacerebbe sapere chi ha dato l'imprimatur ed il nihil obstat a questi foglietti!

    RispondiElimina
  12. Godfried Dannels... si il cardinale..... è citato nella presentazione del foglietto "Perchè andare a messa?" e dice:

    "....Non andiamo a Messa per mangiare e bere, per divertirci, per ascoltare musica, ma per fare ciò che Gesù ci ha chiesto. Se un figlio vi chiede: «Perché ancora la Messa?», non c’è che da rispondere:
    «Gesù ci ha detto di farlo in sua memoria. E se lo ami, devi ascoltarlo, anche se la Messa è lunga e ti sembra noiosa». (…)
    Sembra inverosimile, ma è vero: il pane dell’Eucaristia è Gesù in persona. Se credete e capite questo, non potete più lasciare la Messa. Naturalmente sarà poi giusto renderla attraente, senza voler fare concorrenza alla televisione. Del resto non ce n’è bisogno, se sappiamo cogliere l’essenziale."....

    ***********************************

    =-O =-O =-O =-O

    arg!! i conti non mi tornano.....

    Gesù NON ha detto di farlo "in SUA memoria" ma ha detto "FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME"..... può sembrare un giro di parole, ma la differenza interpretativa è abnorme....
    Farlo in SUA MEMORIA si può interpretarlo come UN RICORDO DEL PASSATO, Lui è ASSENTE, ergo qualcun'altro farà IN SUA VECE ciò che comandò di fare...notate? SI PARLA AL PASSATO....e si offusca il ruolo del SACERDOTE CHE IN PERSONA DI CRISTO invece, agisce CON CRISTO ED IN CRISTO E PER CRISTO durante QUEL MEMORIALE non del passato, ma presente, in ogni tempo....
    e si, perchè il cardinale si sta rivolgendo AI LAICI e non ai sacerdoti e, ai laici sta dicendo, a parte il titolo del suo libro "AGGIUNGI UN POSTO PER DIO IN FAMIGLIA" (che suona quasi come una imprecazione.... o la canzone di Zucchero: HO BISOGNO DI AMORE PER DIO!! sic!! ), dunque ci dice: "Se un figlio vi chiede: «Perché ancora la Messa?», non c’è che da rispondere:
    «Gesù ci ha detto di farlo in sua memoria. "  quindi ci ritorniamo nell'errore: LA MESSA LA FACCIAMO NOI, TUTTI, dunque è NATURALE CHE POI LA SI POSSA RENDERE MENO NOIOSA, MA PIU' ATTRAENTE.... :'(

    Dunque: si svilisce il concetto di MEMORIALE, si svilisce la presenza inderogabile del SACERDOTE.... si svilisce il SENSO SACRO DELLA MESSA cercando di renderla "più ATTRAENTE" ma si badi bene, dice il cardinale: "senza voler fare concorrenza alla televisione"...se abbiamo capito l'essenza della Messa....

    Questi non hanno ancora capito che sono 40 anni che si fanno queste catechesi e che dopo la Prima Comunione oltre la metà dei comunicandi SE NE VA VIA....  SONO STANCHI DEL CIRCO....NON NE POSSONO PIU'....

    RispondiElimina
  13. Carissima Caterina, penso che l'aggettivo usato al posto del pronome sia una "semplificazione" dato il carattere divulgativo. In effetti, c'è il rischio di comprender male, ma in fin dei conti è basso.
    Comunque è ORRIPILANTE l'aggettivo "attraente": la Messa forse è una di quelle passegiatrici che si mettono i ghingheri per ATTRARRE clienti? Tutto ciò denuncia una logica di mercato disgustosa.
    E' Cristo gesù medesimo che attira tutti, non le corbellerie scaturite dalla fantasia ecclesiastica.
    E a conferma di ciò voglio citare il caso di una chiesa fiorentina, San Carlo ai Lombardi. Questa chiesa fino a pochi anni fa era sconsascrata, ma veniva visitata dai turisti (si trova davanti a Orsammichele, che poi ha subito la stessa sorte). Ebbene, 4 anni fa circa è stat riconsacrata e affidata ad un parroco. Un genio! La chiesa ha una bussola di vetro trasparente e non di legno e lui ha avuto una divina intuizione: esporre il Santissimo cosicché lo possa vedere persino la gente che passa per strada.
    Posso garantire che sono tanti quelli che passano, guardano e decidono di entrare, magari pregando un po'.
    Allora, è meglio la chitarra folk o l'Eucaristia per "attirare" gente?

    RispondiElimina
  14. La san paolo e le paoline ormai sono tutto fuorchè cattoliche... ma il guaio è che la gente comune (MA ANCHE MOLTI VESCOVI, vedi Vincenzo Paglia) le crede fedeli portatrici del messaggio evangelico. Con i risultai che vediamo

    RispondiElimina
  15. <span>Nell'ultima pagina di un libro della san paolo uscito per Natale (365 giorni con Gesù) il vescovo, Vincenzo Paglia, che è anche a capo della commissione biblica (!), afferma più o meno che la Bibbia non è Parola di Dio, ma che in essa è contenuto il pensiero di Dio. E poi ci stupiamo dei "foglietti di credere"..</span> :'(

    RispondiElimina
  16. L'Adorazione non va di moda. Il criterio con cui molti parroci a Roma (e quindi immagino un po ovunque) scelgono se esporre o meno il Santissimo è il numero di fedeli che eventualmente vi parteciperebbe (secondo loro). Ah, e ovviamente anche l'Adorazione va resa un po più "attraente" con qualche schitarrata o con letture o sproloqui vari da fare alla presenza di Nostro Signore.

    RispondiElimina
  17. <span>
    <p><span><span><span>Quando (fine 2011 – inizio 2012) il teologo del nulla mons. Bruno Forte, attuale arcivescovo di Chieti, sostituirà il card. Levada alla Congregazione della Dottrina della Fede, ne vedremo delle belle! </span></span></span>
    </p></span>

    RispondiElimina
  18. Evangelico, chiaro! Nel senso di "protestante evangelico"!

    RispondiElimina
  19. E' vero, hai ragione!

    RispondiElimina
  20. Caro Domenicano anch'io ho pensato alla stessa leggerezza, più che ad una forma eretica.... ma facendo la catechista da 23 anni in sei regioni italiane diverse, ho potuto purtroppo constatare che questo modo di SEMPLIFICARE non è del tutto innocente.... ciò che viene insegnato, seminato e sparso è devastante per il nucleo della fede.... è uno dei motivi per cui si arriva alla Prima Comunione in un modo abbastanza buono....  E SE NE ESCE ATEI.... :-[

    RispondiElimina
  21. No, mi ero dimenticato di bruno forte!
    Qui bisogna pregare molto! Altrimenti è lo sfascio

    RispondiElimina
  22. Non per rompere una lancia in favore della San Paolo (anzi!), pero` segnalo due suoi splendidi film cattolici che si possono ancora trovare:

    Mater Dei (1950)
    Io Caterina (1957)

    RispondiElimina
  23. <span>"coniugato con un forte rigore teologico e un’ampia dimensione pastorale"</span>

    Chiacchiere, signori miei. Il rigore teologico o c'è o non c'è, "forte" forse è proprio il Vescovo di Chieti. Idem per l'ampia dimensione pastorale. Chiacchiere.

    RispondiElimina
  24. Ma lo sai che io ho imparato l'Angele Dei, la Salve regina ed il Rosario solo da 3 anni (ed ho 21 anni!): quando sono uscito dalla Comunione non sapevo niente, dopo la Cresima poi- grazie a tutta la Dottrina insegnatami - ho attraversat anch'io "la notte della fede"...i catechisti di oggi sono forse la prima causa di perdita di fede, mi spiace dirlo, ma purtroppo è quello che ho provato e continuo a vedere!

    RispondiElimina
  25. <span>
    <p><span><span><span>Mi dicono che anche il popolo di Dio della diocesi di Chieti sta pregando … affinché il suo pastore venga meglio valorizzato … per il momento mons. Bruno Forte è addirittura membro del nuovo Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione … bene …</span></span></span>
    </p></span>

    RispondiElimina
  26. DOMINE AD ADJUVANDUM ME (NOS) FESTINA!

    RispondiElimina
  27. Perchè allora non lo mandano Vicario apostolico nella Terra di Adelia?

    RispondiElimina
  28. Basta assistere a un qualsiasi corso di formazione per catechisti in qualsiasi vicariato per farsi accapponare la pelle. Viene chiesta la disponibilità a fare il catechista a porci e cani, senza neanche un minimo di criterio sui canoni morali o, figuriamoci, sulla preparazione dottrinale già acquisita. E quei foglietti della San Paolo sono solo il sunto della "dottrina" della maggioranza assoluta delle lezioni di catechismo.

    RispondiElimina
  29. grazie per la segnalazione ne starò alla larga, nel frattempo per l educazione dei miei figli acquisterò il catechismo della chiesa cristiana di S Pio X come consigliato da un sacerdoteb della fssp

    RispondiElimina
  30. ....ma dopo il concilio hanno recitato il Mea Culpa!!

    RispondiElimina
  31. e a chi dovesse dire che è superato rispondi: non è stato mai abrogato!

    RispondiElimina
  32. :-[ Vorrei umilmente condividervi la testimonianza di una coppia di sposi che dopo aver seguito i Corsi Prematrimoniali in una Diocesi, si sposarono, in Chiesa... tutto bello, fino all'arrivo della primi crisi e dopo tre anni di matrimonio arrivò la separazione... separazione sopraggiunta per altro sul consiglio del sacerdote...con la motivazione che ciò sarebbe stato utile a  NON FARSI DEL MALE....
    Giovani e per altro due bei giovani di 28 anni lei e 32 lui, entrambi impiegati in un ufficio statale... la separazione purtroppo li portò a vivere in adulterio...entrambi si rifidanzarono.... fino a che la Provvidenza non provò pietà, ogni tanto i miracoli accadono quando trova animi pronti a lasciarsi guidare, e i due separati avvisarono contemporaneamente e in posti diversi, di non sentirsi appagati con i nuovi partner.... in sostanza e brevi parole, i due decisero di riapprofondire i motivi della separazione...

    Senza dilungarmi in particolari lascivi, è degno di nota che entrambi trovarono un primo sollievo nell'incontrarsi attraverso i consigli di un amico sacerdote che guarda il caso....celebra la Messa di sempre e, guarda ancora il caso, ama insegnare con poche parole usando il Catechismo san Pio X e molte nozioni di Santi, una di quelle rare perle che si trovano ogni tanto nelle nostre Diocesi....
    I due sposi finalmente si ritrovano.... e dopo un nuovo percorso catechetico, ritornarono insieme....oggi hanno tre figli ed hanno festeggiato 18 anni insieme...

    Cosa era accaduto?
    Testuali parole del marito che riporto a braccio, ma fedelmente nell'essenza: " Mi sono reso conto che solitamente si insegna la CROCE  solo quando ti giunge la malattia, ma mai per PREVENIRLA....La Messa che non avevo mai imparato come SACRIFICIO ma come ringraziamento, andò bene perchè tutto andava bene...e quindi ringraziavo, ma quando le cose cominciarono ad andare male, che cosa avevo da ringraziare se nessuno mi aveva insegnato che cosa fosse realmente LA CROCE? Al Corso prematrimoniale non ci avevano insegnato ad usare il concetto di Croce nella quotidianità, mentre ora abbiamo compreso che la Croce PREVIENE non tanto le avversità, ma I MODI CON LA QUALE AFFRONTARLA.... la metodologia è quella del Cristo che sale, si avvia al Calvario con la Croce, in questo cammino si svolge tutta la nostra vita da sposati o consacrati o singol, è per questo che si dice che siamo mandati in mezzo ai lupi, noi da sposati, con la nostra famiglia, siamo nel mondo, in mezzo a tanti lupi voraci, la Croce del Calvario ci salva solo se non usciamo dal Calvario. La Messa non è una bacchetta magica, ma funge da antidoto se, però, essa viene vissuta integralmente e principalmente come sostegno presso il Calvario e non solo come un ringraziamento in una festa continua. ..."

    Come auditrice di questa testimonianza, ne rimasi enormemente arricchita.....ed imparai molto di più che dai catechesmi della CEI....
    anzi, questi due giovani furono davvero maestri e sulla propria pelle...

    RispondiElimina
  33. Ho avuto casualmente in mano questo foglietto della San Paolo, dopo averlo letto l'ho riposto sul tavolinetto della mia parrocchia. L'andazzo è questo, non c'è da meravigliarsi. Del resto se entrate in una libreria della stessa Società, noterete ben in vista le ultime novità editoriali di svariate case editrici cattoliche italiane. Tutte novità editoriali riguardanti la liturgia, la nuova liturgia conciliare, la messa spiegata punto per punto. Mi sembra un'affannosa volontà degli autori di correre ai ripari, di soffocare la crescita, evidente, dei partecipanti al V.O., di ribadire la bontà della "riforma liturgica conciliare" e di difenderla a tutti i costi. Poi, se vi capita di voler acquistare un messalino V.O. non lo troverete.
    Ma perchè mai i progressisti si sentono minacciati dai fedeli che seguono il V.O.? Mah.

    RispondiElimina
  34. Una richiesta alla redazione: perchè non scrivete alla San Paolo per farle notare il contrasto tra ciò che promettono e ciò che contengono i foglietti.
    Ammesso che rispondano (e sarebbe un silenzio molto eloquente), la loro risposta potrebbe essere esilarante. :-D

    RispondiElimina
  35. Possibile che si parli ancora di "buona stampa"... Sacerdoti! Levate quelle riviste. 

    RispondiElimina
  36. <span>Una richiesta alla redazione: perchè non scrivete alla San Paolo per farle notare il contrasto tra ciò che promettono e ciò che contengono i foglietti?
    Ammesso che rispondano (e sarebbe un silenzio molto eloquente), la loro risposta potrebbe essere esilarante. <img></img></span>

    RispondiElimina
  37. <span>Una richiesta alla redazione: perchè non scrivete alla San Paolo per farle notare il contrasto tra ciò che promettono e ciò che contengono i foglietti.  
    Ammesso che rispondano (e sarebbe un silenzio molto eloquente), la loro risposta potrebbe essere esilarante. </span> :-D

    RispondiElimina
  38. Io consiglio spedire alla congregazione della dottrina della fede. Che ne dite?

    RispondiElimina
  39. ........oramai questi sono i cattolici moderni...quando gli chiedo cos'e' la Santa Messa.....mi guardano.......ignoranza totale...vanno a Messa come al mercato...oppure farsi vedere....siamo veramente ridicoli............in tutti i sensi!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  40. Uno che tenta di essere cristiano1 febbraio 2011 alle ore 20:14

    Se vuol vendere la S. Paolo deve produrre quello che vuole ampia parte del pubblico, se non che incassi fa?
    "Non potete servire Dio e il denaro", dice Gesù. Si vede che la S. Paolo ha fatto i suoi conti e ha fatto la sua scelta...

    RispondiElimina
  41. Seminarista affranto1 febbraio 2011 alle ore 20:15

    Io solo in Dio confido.... spedire... denunciare... perchè no scrivere una bella petizione al Sommo Pontefice per far revocare questi luridi e vergognosi libelli e far punire aspramente questi cattivi maestri che sanno quello che scrivono, non sono ignoranti, ma ripeto sanno e questo li rendi due volte più diabolici.... e cosa atterremo? Otterremo che nulla verrà rimosso, nulla verrà corretto e nessuno verrà punito; la situazione attuale della Chiesa è disastrosa!!! Sperare si perchè no, dopotutto è una virtù ma bisogna sperare nell'intervento del Signore Gesù e dalla sua Immacolata Madre Maria Santissima e non più, purtroppo, nei loro rappresentanti qui in terra.. ormai ciechi, corrotti, ideologi sessantottini, comunisti, liberali, carrieristi, macellai di anime, atei, massoni, satanisti, o nella migliore delle ipotesi purtroppo impossibilitati a fare e qui mi riferisco al Santo Padre che potrebbe ma non può vivendo sulla sua stessa pelle la catastrofica anzi APOCALITTICA sbandata sia del mondo che dalla Chiesa a lui affidata... 

    RispondiElimina
  42. Inizialmente quando mi era arrivata la pubblicità di questa iniziativa della S. Paolo mi sembrava una bella cosa....ma poi pensando chi la faceva mi sono detto che ci sarebbe stato pochissimo di cattolico in quelle schede. Così non ho ceduto alla tentazione di prenderle per le mie Parrocchie.

    RispondiElimina
  43. Forse il 'card'. Martini ?

    RispondiElimina
  44. Non ho particolari appunti da fare alle Edizioni Paoline, che stampano ancora parecchi buoni libri ( ad es. anche su personalità mistiche e miracoli ); così pure all'esposizione dei libri nella sede di Milano, dove si trovano una sezione di Mariologia, una di Angelologia e Demonologia, una di agiografia. Mi lascia perplesso "Famiglia cristiana". Anzitutto trovo sgradevole il suo essere  schierata politicamente in modo troppo netto. Questo per ragioni di principio : sarebbe lo stesso se pendesse verso destra. Se la rivista è rivolta a tutti i Cattolici, senza escludere alcuna tendenza... Più che altro mi sembra che la parte propriamente religiosa sia piuttosto evanescente, come pure il tono delle risposte alle lettere e ai quesiti teologici , molto meno rigorose rispetto a quanto succedeva decine di anni fa. Che abbiano riservato queste tematiche a "Jesus"? Forse si vuol ritrovare l'incisività in politica, sfumando la nitidezza religiosa? Io personalmente vorrei qualcosa di più battagliero e teologicamente ferrato, come ne "Il Timone".
    A proposito di confessione: perchè non si usano più  o si usano in modo vago la terminologia e le categorie "scolastiche" di un tempo ( peccato mortale e veniale, peccato in parole, opere e omissioni, piena avvertenza e deliberato consenso, contrizione e attrizione...)? In un libro, ormai datato, scritto dal cofondatore dei Focolarini Igino Giordano, mi è capitato di leggere il suo parere negativo su queste distinzioni, per lui ormai prive di interesse per la gente. La mia idea è esattamente opposta: la gente se ne interesserebbe come fa con la casistica giuridica a "Forum".
    A proposito di novità nei modi, se non nella sostanza; perchè mai si dovrebbe dire "Parabola del padre
    misericordioso", anzichè "del figliuol prodigo", visto che il protagonista è il giovane?
    Ultima notazione: personalmente rimango a mezzo fra la perplessità e lo sgomento di fronte ai toni della rivista missionaria dei Comboniani, che trovo rabbiosamente giustizialista. Sbaglio?

    RispondiElimina
  45. Ripeto (con licenza): "DOMINE AD ADJUVANDUM ECCLESIAM FESTINA!

    RispondiElimina
  46. Protestantesimo puro! Palliativo terminale per molte parrocchie.

    RispondiElimina
  47. E' quello che celebra messa alle 13  per gli impiegati e i commercianti in pausa pranzo?

    RispondiElimina
  48. La Sanpaolo è una multinazionale che porta guadagno agli azionisti (ma chi sono ?) cavalcando l'ignoranza della grande maggioranza dei cattolici, specie quelli adulti... All'incirca 25 anni fa ho avuto l'occasione di partecipare ad un incontro con la direzione di Milano di questa casa editrice: dal direttore generale agli altri direttori non ho trovato alcun segno di riconoscimento che qualcuno di questi fosse un prete. Eravano d'estate, tutti loro con camicie sportive di moda con collo aperto, sulla pelle abbronzata, noi "laici" con giacca e cravatta di rigore. Ovviamente il tema era puramente d'affari e loro erano (sono) uomini d'affari e come tali seguono la corrente che porta maggiori guadagni, e stampano anche pubblicazioni, foglietti, depliant che qualcuno gli ordina e .. paga. Quindi chi è che paga questi foglietti "credere" ?

    RispondiElimina
  49. <p>Proprio ieri sera sono stato ad uno di quelli che sarebbe dovuto essere una serata di formazione per catechisti del mio Vicariato (Ca' Veniee -Ro-, Diocesi di Chioggia -Ve-) e quello che mi sono sentito dire dal responsabile è stato che «noi catechisti dobbiamo preoccuparci di insegnare non più la Dottrina (che è roba vecchia e adesso non si fa più così) ma dobbiamo instillare una "mentalità di fede" e questa è una delle novità della ventata scaturita dal CVII». Al che, dopo un'ora di aria fritta, giunto il momento delle domande, mi sono alzato in piedi e ho detto: «Vede, a me hanno sempre insegnato che per salvarmi devo "avere" la Fede e le Opere, ma della mentalità di fede non so che farmene, che roba è? Me lo spieghi lei perché evidentemente quella famosa ventata non mi ha raggiunto oppure non la sento e ignoro il significato di questa definizione eterea». Tergiversando ha asserito che si dovrebbe trattare di una vita che basa ogni gesto considerando la Fede... Mah... Sarà... Vi assicuro che non ha convinto nessuno, se non una suora dai modi molto sessantottini.
    </p><p>Non a caso tutto verteva sul documento base Rinnovamento della Catechesi.
    </p>

    RispondiElimina
  50. <p>Proprio ieri sera sono stato ad una "serata di formazione per catechisti" del mio Vicariato (Ca' Veniee -Ro-, Diocesi di Chioggia -Ve-) e quello che mi sono sentito dire dal responsabile è stato che «noi catechisti dobbiamo preoccuparci di insegnare non più (solo) la Dottrina (che è roba vecchia e adesso non si fa più così) ma dobbiamo instillare una "mentalità di fede" e questa è una delle novità della ventata scaturita dal CVII».
    </p><p>Al che, dopo un'ora di aria fritta, giunto il momento delle domande, mi sono alzato in piedi e ho detto: «Vede, a me hanno sempre insegnato che per salvarmi devo "avere" la Fede e le Opere, ma della mentalità di fede non so che farmene, che roba è? Me lo spieghi lei perché evidentemente quella famosa ventata non mi ha raggiunto oppure non la sento e ignoro il significato di questa definizione (che mi sembra comunque molto eterea)». Tergiversando ha asserito che si dovrebbe trattare di una vita che basa ogni gesto sulla Fede... Mah... Sarà... Vi assicuro che non ha convinto nessuno, se non una suora (dal fare molto sessantottino) che ha subito provato a difenderlo, con scarso successo.
    </p><p>Non a caso tutto verteva sul documento base Rinnovamento della Catechesi.
    </p>

    RispondiElimina
  51. <span></span>
    Proprio ieri sera sono stato ad una "serata di formazione per catechisti" del mio Vicariato (Ca' Venier -Ro-, Diocesi di Chioggia -Ve-) e quello che mi sono sentito dire dal responsabile è stato che «noi catechisti dobbiamo preoccuparci di insegnare non più (solo) la Dottrina (che è roba vecchia e adesso non si fa più così) ma dobbiamo instillare una "mentalità di fede" e questa è una delle novità della ventata scaturita dal CVII».
    Al che, dopo un'ora di aria fritta, giunto il momento delle domande, mi sono alzato in piedi e ho detto: «Vede, a me hanno sempre insegnato che per salvarmi devo "avere" la Fede e le Opere, ma della mentalità di fede non so che farmene, che roba è? Me lo spieghi lei perché evidentemente quella famosa ventata non mi ha raggiunto oppure non la sento e ignoro il significato di questa definizione (che mi sembra comunque molto eterea)». Tergiversando ha asserito che si dovrebbe trattare di una vita che basa ogni gesto sulla Fede... Mah... Sarà... Vi assicuro che non ha convinto nessuno, se non una suora (dal fare molto sessantottino) che ha subito provato a difenderlo, con scarso successo.
    Non a caso tutto verteva sul documento base Rinnovamento della Catechesi.  

    RispondiElimina
  52. Bellissima testimonianza! Sarebbe possibile saperne di più? Non vorrei che riportandola al mio Parroco non mi credesse...

    RispondiElimina
  53. ma perchè alla dottrina delle fede queste cose non lo sanno?? suvvia, il discorso del "non poteva non sapere" vale solo per il cav. di Arcore?

    RispondiElimina
  54. bisogna cambiare il lingiaggio, come in ogni rivoluzione culturale imposta dal'alto! Il popolo se gli parli chiaro capisce e non accetta, se gli parli per vie traverse lo fai fesso: così se dici che la Messa è eucarestia lui capisce che è diventata una cosa diversa da prima, e se gli spieghi che è il termine è greco, e dunque è più antico, gli fai credere che quella vera è l'eucarestia di oggi, e non la messa di ieri, che era un allontanamento dall'originale.... Se dici che non bisogna più confessare i peccati ma riconciliarsi puoi smettere di parlare di peccati e così dire alla gente che non deve accusarli, ma solo 'ricolciliarsi' con Dio etc. etc. Insomma se dici che bisogna ammazzare la nonna, come diceva Chesterton, il popolo insorge, ma se dici che è bene fare tutto il possibile perchè le sofferenze della nonna siano abbreviate attraverso delle congure procedure gestite nel rispetto di tutti i più adeguati parametri sanitari l'eutanasia è approvata da tutti, e la nonna accoppata!

    RispondiElimina
  55. Sta roba va bene per tutti meno che per i cattolici. Evidentemente gli editori hanno valutato che, in ambito parrocchiale, sia è un affare!

    RispondiElimina
  56. <span>Sta roba va bene per tutti meno che per i cattolici. Evidentemente gli editori hanno valutato che, in ambito parrocchiale, sia un affare!</span>

    RispondiElimina
  57. Dite che anche la spiegazione fornita da Padre Dragone nel suo testo vale ancora?
    Anche io sto meditando di prendere il catechismo di Pio X, non so se prenderlo semplice oppure in questa versione spiegata (a prima vista so che sembra meglio la seconda possibilità, ma questo Padre Dragone vale?)

    RispondiElimina
  58. Nobis quoque peccatoribus2 febbraio 2011 alle ore 00:33

    La S. Paolo e'evidentemente impaurita dal Cattolicesimo e ne vuole annullare persino il ricordo, sino a quando siano morti tutti coloro che abbiano ricevuto una sia pur vaga formazione cattolica.
    Molto probabilmente ritengono di dover dissodare il terreno per qualcosaltro.
    Per loro quindi ben vengano i seminari vuoti, la carenza di vocazioni, la scarsa pratica religiosa (anche una Messa NO troppo ben celebrata viene ritenuta sospetta o finanche pericolosa. Bisogna sradicare, dissodare, dimenticare.
    I foglietti ben riassumono tutto cio' che si vuole negare: il peccato, la redenzione, il Sacrificio di Cristo, il Calvario, la Presenza Reale.
    Da notare che i foglietti sono stati esaminati da biblisti e teologi, senza specificare se si tratti di preti o Vescovi o comunque di consacrati.

    Suggerisco alla Redazione di inviare un succinto commento alla S. Paolo, breve, non polemico, ben argomenato (basta poco) e con citazioni dal Magistero, dal CCC, e ovviamente dal CVII.

    FdS

    RispondiElimina
  59. don giorgio de capitani2 febbraio 2011 alle ore 03:31

    Il vostro articolo è pieno di grettitudine che ancora una volta rivela una mentalità paurosa e una ben misera fede. Usando la parola "Messa" (che tutti sanno quanto sia la meno adatta a indicare il Sacrificio eucaristico; anche la parola "sacrificio" andrebbe chiarita), non ho notato in voi una alta concezione di ciò essa rappresenta. Il discorso sarebbe lungo, ma voi non tentate neppure di capire il cuore di ciò che è la "fractio panis" (diciamo così?) o Eucaristia (termine che non ho inventato io). Non uscite dal vostro buco, e lì pretendete di chiudere il Mistero di Dio, manifestatosi nel Figlio incarnato. So che è tempo perso parlare con voi. E vi dà fastidio che qualcuno vi faccia capire che la Messa è un'altra realtà che dovrebbe "meravigliarci" ogniqualvolta ne parliamo, per non parlare della nostra celebrazione o compartecipazione, altri termini che andrebbero chiariti. 

    RispondiElimina
  60. Giorgio, lascia perdere il cattolicesimo, non ne mastichi, torna ad occuparti di politica.

    RispondiElimina
  61. don giorgio de capitani2 febbraio 2011 alle ore 07:27

    Hai ragione, signor Salvo, non parlo di cattolicesimo-religione, ma di cristianesimo, che non è una religione. Non è una mia opinione. È solo una verità che ben pochi hanno il coraggio di evidenziare. E non è una sottigliezza. Cristianesimo è Umanesimo integrale. Cristo è venuto per restituire all'Uomo la sua dignità, e all'Universo il suo disegno originario. Poi, signor Salvo, rispetta le persone. Non tocca a te togliermi il don.  

    RispondiElimina
  62. Vedo e leggo molti interventi illuminati e quindi mi permetto di fare una domanda nella speranza che qualcuno spenda un poco del suo tempo per darmi una risposta ancorché breve.
    Negli opuscoli il termine Pastorale si riferisce a pastori di anime oppure a pastori di pecore?

    RispondiElimina
  63. Mi viene in mente che anche i documenti conciliari iniziano giurando tutto il contenuto del documento è ortodossissimissimissimo, anzi quanto era venerabile per i nostri padri anche per noi lo è etc... etc...
    Vecchia manfrina.

    RispondiElimina
  64. caro don Giorgio, mi pare che sia tu chiuso nel tuo buco. Qui pubblicano tutti i tuoi interventi polemici e a volte offensivi, mentre tu quando ti scrissi con molto garbo e rispetto, non solo non hai pubblicato il mio intervento, ma nemmeno ti sei degnato di rispondermi in privato. È questo il tuo dialogo? Solo quello che dici tu conta?

    RispondiElimina
  65. Davvero il Cristianesimo non sarebbe una religione? Si tratterebbe di un raggruppamento puramente carismatico, senza una autorità suprema a cui tocca de-cidere, nel senso latino di tagliare i nodi del dubbio sulle questioni supreme, senza una precisa "regula fidei"senza diritto canonico, puramente assembleare? Sulla base di che o di chi don De Capitani afferma che non è una sua opinione?

    Quanto all'espressione "Umanesimo integrale", mi sembra che la prenda in una accezione troppo ottimistica, direi pelagiana. Probabilmente Maritain la coniò ( negli anni '30 ) quando diversi intellettuali cattolici francesi erano in qualche modo affascinati dal tentativo di costruire un mondo nuovo che si stava attuando in URSS, probabilmente sapendo poco o nulla sulle stragi che vi si stavano perpetrando. Sullo sfondo c'era il messianismo della tecnica, come "potenza" data all'uomo di trasfigurare il mondo materiale mettendolo al suo servizio. In questo clima potè diffondersi il teilhardismo come supporto a un certo progressismo ottimistico e socialisteggiante. Negli stessi anni Dietrich Bonhoeffer metteva a punto la sua visione di un mondo ormai autosufficiente, che non ha bisogno di un "Dio tappabuchi". Si voleva saltare sul cavallo vincente del progressismo aggiungendogli semplicemente il "supplemento d'anima" del Cristianesimo.
    Insomma, un Cristianesimo con tratti prometeici sulla base di questo concetto: la tecnica consente ora di generare l'abbondanza dei beni; il Cristianesimo spinge a una giusta distribuzione, in una società senza classi.

    Esiste però anche la visione agostiniana ( ovviamente da prendersi senza estremismo ), secondo cui l'uomo è, fino alla restaurazione finale attuabile solo da Dio, una creatura malata, nata "inter faeces et aurinam", sempre propensa al male, che è lo sfondo del Cattolicesimo di destra ( basti pensare alle pagine di De Maistre sulla strage universale dei viventi e all'"elogio del boia" come indispensabile immagine intimidatrice dei prevaricatori ).

    E' assolutamente necessario ripensare alla immagine della tecnica: nello stesso 1945 in cui Bonhoeffer venne fucilato scoppiarono le prime bombe atomiche. Questo introduce al discorso della tecnica come "arma a doppio taglio": le possibilità distruttive aumentano simmetricamente rispetto a quelle costruttive, nella manipolazione della materia come in quella del DNA. L'"apprendista stregone" ha bisogno di un Dio che lo salvi da se stesso. Il principale motivo per il quale la Chiesa oggi perde adesioni è la concezione per cui essa fa riferimento a un mondo agricolo-pastorale ormai obsoleto e si oppone alle possibilità offerte dalla tecnica, particolarmente nel campo della "biopolitica". Il papa e i suoi accoliti sono concepiti come quelli che vorrebbero frenare il giusto progresso. Non si pensa che quando una macchina accelera continuamente e la strada è tutta curve, chi vuole frenare lo fa a fin di bene, per evitare di andare fuori strada.

    RispondiElimina
  66. Davvero il Cristianesimo non sarebbe una religione? Si tratterebbe di un raggruppamento puramente carismatico, senza una autorità suprema a cui tocca de-cidere, nel senso latino di tagliare i nodi del dubbio sulle questioni supreme, senza una precisa "regula fidei"senza diritto canonico, puramente assembleare? Sulla base di che o di chi don De Capitani afferma che non è una sua opinione?

    Quanto all'espressione "Umanesimo integrale", mi sembra che la prenda in una accezione troppo ottimistica, direi pelagiana. Probabilmente Maritain la coniò ( negli anni '30 ) quando diversi intellettuali cattolici francesi erano in qualche modo affascinati dal tentativo di costruire un mondo nuovo che si stava attuando in URSS, probabilmente sapendo poco o nulla sulle stragi che vi si stavano perpetrando. Sullo sfondo c'era il messianismo della tecnica, come "potenza" data all'uomo di trasfigurare il mondo materiale mettendolo al suo servizio. In questo clima potè diffondersi il teilhardismo come supporto a un certo progressismo ottimistico e socialisteggiante. Negli stessi anni Dietrich Bonhoeffer metteva a punto la sua visione di un mondo ormai autosufficiente, che non ha bisogno di un "Dio tappabuchi". Si voleva saltare sul cavallo vincente del progressismo aggiungendogli semplicemente il "supplemento d'anima" del Cristianesimo.
    Insomma, un Cristianesimo con tratti prometeici sulla base di questo concetto: la tecnica consente ora di generare l'abbondanza dei beni; il Cristianesimo spinge a una giusta distribuzione, in una società senza classi.

    Esiste però anche la visione agostiniana ( ovviamente da prendersi senza estremismo ), secondo cui l'uomo è, fino alla restaurazione finale attuabile solo da Dio, una creatura malata, nata "inter faeces et aurinam", sempre propensa al male, che è lo sfondo del Cattolicesimo di destra ( basti pensare alle pagine di De Maistre sulla strage universale dei viventi e all'"elogio del boia" come indispensabile immagine intimidatrice dei prevaricatori ).

    E' assolutamente necessario ripensare alla immagine della tecnica: nello stesso 1945 in cui Bonhoeffer venne fucilato scoppiarono le prime bombe atomiche. Questo introduce al discorso della tecnica come "arma a doppio taglio": le possibilità distruttive aumentano simmetricamente rispetto a quelle costruttive, nella manipolazione della materia come in quella del DNA. L'"apprendista stregone" ha bisogno di un Dio che lo salvi da se stesso. Il principale motivo per il quale la Chiesa oggi perde adesioni è la concezione per cui essa fa riferimento a un mondo agricolo-pastorale ormai obsoleto e si oppone alle possibilità offerte dalla tecnica, particolarmente nel campo della "biopolitica". Il papa e i suoi accoliti sono concepiti come quelli che vorrebbero frenare il giusto progresso. Non si pensa che quando una macchina accelera continuamente e la strada è tutta curve, chi vuole frenare lo fa a fin di bene, per evitare di andare fuori strada.

    RispondiElimina
  67. "Non tocca a te togliermi il don. "
    In effetti già l'ha fatto da sé per quel che dice.

    Ora non vorrei decapitanare pur'io ma dopo attenti studi e annose ricerche concludo che in tempi atavici, antichi e moderni, soprattutto negli anfratti catacombali periferici co' foglietti (di papiro, pergamena o carta di riso) si provvedeva al più turpe igienico compito. E questo era in uso ai cristiani, ai giudei e pure ai gentili (che per definizione avevano più stile)!
     Si torni ecumenicamente alle origini al giusto ruolo dei foglietti.

    RispondiElimina
  68. Non capisco: come può un sacerdote di Cristo offendere dei cattolici che vogliono vivere la propria fede in un modo completamente opposto al suo?

    RispondiElimina
  69. probabilmente anche da Vincenzo Paglia (scusate, ma ce l'ho con costui e la comunità di Sant 'egidio)

    RispondiElimina
  70. E con che tracotanza. Ma non offendiamoci, non ne vale la pena

    RispondiElimina
  71. Nobis quoque peccatoribus2 febbraio 2011 alle ore 15:42

    Caro don Giorgio,

    Paolo VI, nell'allocuzione di Chiusura del Concilio Vaticano II, ha detto che l'umanesimo integrale e' una religione.

    La dignita' dell'uomo e' nel rispettare la volonta' di Dio, l'odio al peccato che lo offende rinnovando i tormenti della Sua Passione.

    La religione ci permette di unirci a Dio (SS. Trinita') perche' non siamo Dio.

    FdS

    P.S.

    E se proprio non sopporta questi discorsi almeno rilegga la Ginestra del Leopardi.


    FdS

    RispondiElimina
  72. don giorgio de capitani2 febbraio 2011 alle ore 16:58

    Mi citi testualmente le parole di Paolo VI e il contesto. La ringrazio.  

    RispondiElimina
  73. Gioiamo anzi di queste offese, tanto più che provengono da dei "sacerdoti" atei. Penso che la chiesa modernista sia l'unica religione al mondo ad avere dei sacerdoti che NON CREDONO in quello che dovrebbero predicare. 

    RispondiElimina
  74. Il sale che perde il suo sapore, a cosa serve se non ad essere calpestato e ad essere gettato????

    RispondiElimina
  75. Nobis quoque peccatoribus3 febbraio 2011 alle ore 00:30

    Si tratta dell'allocuzione del 7 dicembre 1965

    <span><span>" L’umanesimo laico profano alla fine è apparso nella terribile statura ed ha, in un certo senso, sfidato il Concilio. La religione del Dio che si è fatto Uomo s’è incontrata con la religione (perché tale è..) dell'uomo che si fa Dio".</span></span>
    <span><span></span></span>
    <span><span>FdS</span></span>

    RispondiElimina
  76. Hai ragione, atei. Però con effetto ben peggiore, dato che la gente gli crede

    RispondiElimina
  77. In uno di quei foglietti di CREDERE c'era scritto: Perchè andare a Messa la domenica? E la risposta era: perchè quella domenica i supermercati erano chiusi e pioveva! :-D era una battuta!

    RispondiElimina
  78. Il foglietto che pèarla di Gesù è aeresia pura.Vi si afferma che è PRESUMIBILMENTE(avete capito bene)nato da Maria

    RispondiElimina
  79. Il foglietto che parla di Gesù è pura eresia.Vi si afferma che Gesù sarebbe PRESUMIBILMENTE(avete capito bene)nato da Maria

    RispondiElimina