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sabato 29 gennaio 2011

Liturgie tridentine monastiche a Norcia


Dal sito Romualdica (vedi qui). Notate l'aumento delle Messe Tridentine:

[Segnaliamo con piacere l’uscita del nuovo numero (anno XII, n. 2, autunno 2010) del Notiziario del Monastero di San Benedetto, riproducendone l’editoriale.Il Monastero di San Benedetto (Via Reguardati 22, 06046 Norcia, Perugia) è stato fondato a Roma il 3 settembre 1998 da dom Cassiano Folsom O.S.B. – statunitense, dal 1979 monaco presso la St. Meinrad Archabbey (Indiana, USA), ordinato sacerdote nel 1984, nel 1989 ha conseguito il dottorato in Liturgia a Roma e nel 1992 è diventato presidente del Pontificio Istituto Liturgico – e si è trasferito a Norcia, la città natale di san Benedetto, nel 2000 su invito dell’Arcivescovo di Spoleto-Norcia.Per favorire un clima di pace liturgica e ciò che il Papa chiama «una riconciliazione interna nel seno della Chiesa», la Santa Sede ha affidato a questa comunità benedettina l’apostolato speciale di celebrare l’Eucaristia in entrambe le forme (in utroque usu) del Rito Romano. In osservanza della decisione dell’Arcivescovo di Spoleto-Norcia, con la quale si chiede la celebrazione di una sola Messa domenicale nelle comunità religiose.  La Messa conventuale domenicale e festiva e la messa conventuale feriale vengono celebrate TUTTE alle ore 10:00 nella Basilica di San Benedetto nella forma straordinaria; la Messa conventuale feriale si celebra alle ore 10:00, anch’essa nella forma straordinaria[orario aggiornato al 2015]

Carissimi amici,nella prima Domenica di Avvento 2010, abbiamo celebrato il decimo anniversario del nostro arrivo a Norcia, un ritorno quasi mitico dei monaci al luogo di nascita di San Benedetto, dopo un’assenza di 190 anni. Il monastero precedente, abitato dai monaci del ramo Celestino della famiglia benedettina, fu soppresso dalle leggi napoleoniche nel 1810. Abbiamo, quindi, organizzato una festa modesta per celebrare questi due anniversari: i 200 anni dalla soppressione del monastero e i 10 anni dalla rinascita.Il nostro stemma racchiude questi due momenti importanti. Sul lato sinistro è raffigurato il simbolo della Congregazione dei Celestini, dove la “S” sta per “Spirito Santo”, poiché il primo monastero fondato da Pietro da Morrone (poi Papa Celestino V) era dedicato allo Spirito Santo. Sul lato destro invece, è rappresentato un albero abbattuto nel fiore della vita (la soppressione del monastero nel 1810) ed un nuovo ramoscello che spunta dal tronco (il nostro arrivo nel Giubileo del 2000). Ci sono tre foglie, proprio come i tre monaci che hanno dato vita alla Comunità a Norcia. Oggi, la Comunità è costituita da quattordici monaci, mentre due candidati arriveranno fra poco. Il motto per la celebrazione dell’anniversario è “Succisa virescit”, ovvero “L’albero reciso, è tornato rigoglioso a fiorire”. Perché voglio evidenziare questo dettaglio? Perché abbiamo bisogno di percepire segni di speranza. La costante crescita della nostra comunità monastica (in numero e in grazia) è un vero segno di speranza: Dio opera nella Chiesa e nel mondo e sta facendo grandi cose. Grazie per essere parte di questa grande avventura!In Domino,

Rev.mo Padre Cassiano Folsom, O.S.B.Priore

16 commenti:

  1. Mi si permetta un mezzo off-topic, qualcuno ha notizie dei benedettini dell'Immacolata?

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  2. Chiedo scusa, ma il rev. Moscatelli ha a che vedere con Pio IX?

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  3. Lasciatemi dire che i Benedettini di Norcia sono un esempio meraviglioso di dedizione monastica e liturgica. Ogni celebrazione, festiva, ma anche feriale, è curata con attenzione particolare, è davvero quell'Opus Dei alla quale nulla anteporre, il tempo di Dio, davanti al quale il tempo degli uomini non ha più importanza. Ascoltano le confessioni, sono gentili e delicati, sorridenti e disponibili, ma molto seri, come ci si aspetta da un monaco. E il P. Cassian pronuncia delle omelie veramente edificanti e profonde!
    Un profondo grazie al Signore per la loro opera e prego San Benedetto che guidi e protegga sempre i suoi figli!
    Una ciociara dall'animo benedettino.

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  4. Una sola preghira a i cari monaci: smettetela di chiamare "straordinaria" la Messa di sempre.

    San Benedetto si rivolterebbe nella tomba.

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  5. Gen. Giovanni Piccioni29 gennaio 2011 alle ore 15:12

    Sono bravissimi, ortodossi e sono un ottimo esempio di equilibrio (rara avis) e sincera devozione al Papa e alla liturgia tridentina. Le omelie sono bellissime e riflettono la spiritualità monastica e benedettina. Andateci.

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  6. A Norcia non si celebra la messa antica secondo le rubriche , nonc'è esattezza nelle cerimonie, la liturgia della Messa è ibridata forse con il '65.E'bene ibridare il nuovo messale con il vecchio rito,ma che senso ha ammazzare la vecchia messa, che dovrebbe fungere da matrice? Spero a Norcia si farà una liturgia più puntuale e seriamente attenta ai riti romani puri.

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  7. Monsignor analfabeta è tornato. Quanto ci vorrà prima che questi monaci vengano accusati di eresia modernista?

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  8. Ecco appunto, mi ero appena chiesto quanto dovevamo aspettare prima che il solito sapientone facesse fare la figura dei peracottari a tutti noi tradizionalisti. Quando farete un decimo della vita di penitenza di questi santi monaci e con un milionesimo della loro carità e un miliardesimo della loro fedeltà al Papa, avrete il diritto disquisire di rubriche. Nella storia della restaurazione liturgica questi uomini saranno ricordati come pionieri della vera ri-evangelizzazione dell'Occidente Cristiano. Voi come i peggiori ostacoli sulla loro strada, assieme ai modernisti che ragionano come voi e hanno lo stesso tempo da perdere invece di servire la Chiesa. Quella che esiste, non quella di sogni da adolescenti che hanno esagerato con la vodka al sabato sera.

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  9. <span>Ecco appunto, mi ero appena chiesto quanto dovevamo aspettare prima che il solito sapientone facesse fare la figura dei peracottari a tutti noi tradizionalisti. Quando farete un decimo della vita di penitenza di questi santi monaci e con un milionesimo della loro carità e un miliardesimo della loro fedeltà al Papa, avrete il diritto di disquisire di rubriche e di tutto ciò di cui in genere sembrate non capire un tubo. Nella storia della restaurazione liturgica questi uomini saranno ricordati come pionieri della vera ri-evangelizzazione dell'Occidente Cristiano. Voi come i peggiori ostacoli sulla loro strada, assieme ai modernisti che ragionano come voi e hanno lo stesso tempo da perdere invece di servire la Chiesa. Quella che esiste, non quella di sogni da adolescenti che hanno esagerato con la vodka al sabato sera.</span>

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  10. Di grazia, sgradito ospite seminatore di zizzania, dove sarebbe l'ibridazione? Ho visitato questi bravissimi monaci per capodanno. La S. Messa conventuale e` celebrata secondo il Messale del 1962. Il celebrante, il diacono ed il subdiacono recitano il Salmo 42. La Secreta e` a bassa voce come pure il Per Ipsum in fine al Canone. 

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  11. Quirinus, ma per favore, tu sarai un nostalgico delle glorie imperiali romane, io no, sono un cristiano di oggi, felice di poter criticare quello che ho visto a Norcia perchè credo che  quei monaci stiano lontani dalla celebrazione in rito antico che dicono di praticare. Io sono per la messa in italiano con la speranza che potrà essere migliorata, ma la messa in latino deve esser quella o non è...

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  12. Non a caso avevo messo assieme veri modernisti e falsi tradizionalisti: ragionate nello stesso modo. Ribadisco quanto detto, ti si attaglia perfettamente, qualunque sia il lato della strada da cui sei uscito per cadere nel fosso dell'ignoranza maldicente. Il fatto che tu sia "felice" di poter criticare quei bravi monaci dice tutto della tua visone del mondo. E si capisce subito quanto tu possa capire di come debba esser detta la Messa antica. Per non dire nulla di uno che la vuole in italiano e poi fa il difficile su come dirla in latino. Comunque, chi è stato a Norcia a vederli sa che dici fesserie col botto che nemmeno a capodanno. E secondo me lo sa anche chi non ci è stato. Sapienti pauca.

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  13. Aggiungo solo che non se ne può più di vedere qualunque iniziativa in favore della liturgia tradizionale fatta in SINCERA comunione con il Papa criticata da un lato e dall'altro. Il giorno che Fellay tornerà alla piena comunione, diranno che ha tradito "la Tradizione", il giorno che Kiko Arguello la farà finita colle schitarrate e i segreti diranno che si è venduto alla "Roma costantiniana". Il settarismo isterico è diventato davvero insopportabile, ammesso che sia stato mai gradevole.

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  14. A me risulta però che negli anni '70-'80 ci fosse a Norcia una comunità monastica benedettina proveniente dalla ex Cecoslovacchia... mi sbaglio?

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  15. ne esiste praticamente uno superstite a Villatalla con un gruppetto di giovani postulanti provenienti dagli estremi confini della terra...

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