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AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

venerdì 3 dicembre 2010

Scambio d'opinioni sui profilattici.

Il nostro articolo sulle affermazioni del Papa in merito all'utilizzo del profilattico ha provocato un vivace dibattito. Un sacerdote ci ha scritto una mail per confutare le nostre osservazioni; ne è nato un breve carteggio, che ci pare interessante pubblicare (dopo averne informato l'interlocutore), poiché vi sono sintetizzate le due opinioni: quella (la nostra) di chi ritiene le parole del Papa perfettamente in linea col magistero anteriore, e quella invece che vi ravvisa una novità in qualche misura contraria alla retta dottrina. Nel tornare ad affrontare questo tema, vi vogliamo inoltre segnalare il bell'apologo che il sito Libero Arbitrio ha dedicato alla questione.



Gentile Redazione,
mi permetto di segnalarvi un grave abbaglio preso da Enrico nel suo articolo dal titolo "Perché il Papa ha ragione sul profilattico", dove cerca di giustificare le parole del Pontefice. Prima di tutto il Papa parla esplicitamente di "singoli casi giustificati", quindi moralmente leciti dell'uso del contraccettivo in questione, e questa terminologia è inaccettabile poiché mai un'azione intrinsecamente cattiva può essere "giustificata". La citazione poi di S. Alfonso: "E' lecito persuadere per il minor male se l’altra persona è già determinata a commetterne uno maggiore; la ragione è che chi persuade non cerca il male, bensì il bene, ossia la scelta del male minore", non è correttamente spiegata poiché si può persuadere per il male minore soltanto se questo è gia compreso e deciso nell'azione malvagia che la persona voleva fare. Per esempio a qualcuno che ha deciso di uccidere il vicino per derubarlo gli si può dire di limitarsi a derubarlo. Così spiega ogni buon manuale di Teologia Morale e in particolare il Dizionario di Teologia Morale di Palazzini, il cui testo vi allego [è consultabile online a questo link].
Porgendovi i miei migliori saluti, vi auguro ogni bene nel Signore.
Don ***

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Gentile Reverendo,
ho letto con attenzione la sua mail e l'allegato estratto e La ringrazio sentitamente.
Tuttavia devo rispondere che non condivido le Sue osservazioni. In primo luogo la Sua esegesi delle parole del Papa: vero che il termine 'giustificati' potrebbe far pensare ch'essi siano in qualche modo leciti, ma il contesto di tutto il discorso, ossia quanto precede e pure il riferimento ad un mero "avvio" di moralizzazione, rende inequivocabile che egli non considera affatto, come invece lei mi scrive, "meramente leciti" gli atti considerati (e come potrebbe: parla di casi davvero abietti), o anche solo l'uso del profilattico a prescindere dal sottostante peccato di fornicazione Ed è per questo che ho considerato le citazioni dalla Casti connubii e dall'Humanae vitae, pubblicate in alcuni siti, non conferenti al tema, visto che mai il Papa ha posto in dubbio l'illiceità di quello strumento (io, personalmente, riterrei moralmente neutro - ossia non aggravante dell'atto impuro sottostante, già di per sé gravissimo - l'uso del condom in un rapporto contro natura, in cui il problema contraccettivo non si pone; ma questo è il mio pensiero, il Papa non esplicita ciò).

E con questo, usciamo dall'ipotesi di cui al punto 1) del Palazzini.

Siamo dunque nel punto 2), che è appunto lo stesso trattato da S. Alfonso. Qui il Palazzini introduce una distinzione invero sottile, e a mio avviso piuttosto speciosa: persuadere a rubare chi sia determinato invece a rapinare è lecito (perché nella rapina è incluso il furto), mentre persuadere ad ubriacarsi anziché andare a rapinare è illecito. Ora, questa distinzione è di tipo molto legalistico (e glielo dice un avvocato: le ipotesi si chiamano reato complesso e concorso -formale o materiale - di reati) ma appare ictu oculi priva di fondamento, specie se applicata al caso. Per almeno quattro motivi:
1) E' evidente che esiste una gerarchia nella gravità dei peccati e che un peccato sensibilmente meno serio sarà sempre e comunque una scelta migliore (nel senso di: meno grave), anche se non esiste un rapporto di continenza tra le due ipotizzate infrazioni.
2) I casi concreti si ribellano a facili inquadramenti del genere. Nell'esempio del Palazzini (furto o rapina con omicidio), immaginiamo che il rapinatore si sia determinato ad uccidere il padrone per poter entrare in casa e rubare. Il confessore che lo invitasse almeno a non uccidere e, per convincerlo, gli chiedesse di allontanare il padrone con uno stratagemma, farebbe cosa illecita sol perché induce a dire una menzogna, peccato non compreso nell'originaria, e più spiccia, intenzione? La risposta è autoevidente.
3) S. Alfonso nel suo discorso riportato nel mio post non restringe il discorso a peccati in rapporto di continenza, ma parla genericamente; Sant'Agostino, poi, effettua tale comparazione tra il meretricio e le libidines (atti omosessuali) in cui quella continenza è del tutto inesistente. E mentre Alfonso e Agostino sono santi e dottori della Chiesa, non possiamo dir lo stesso, per ora, del Palazzini.
4) Nel caso del profilattico, infine, è possibile ravvisare un contegno davvero ulteriore e diverso rispetto a quello originariamente divisato? Vi è bensì un'aggiunta (il profilattico), ma nel quadro di atti di fornicazione già considerabili, lato sensu, come onanistici.

Discorso del tutto diverso è quello dell'opportunità di quelle affermazioni e del modo di farle. Qui entriamo nella sfera dell'opinabile. Personalmente, vedo sia vantaggi sia rischi. Speriamo che i primi sopravanzino. Del pari opinabile, in secondo luogo, è anche il giudizio se abbia senso per il mondo della Tradizione far guerra al Papa sul profilattico, visto che le sue affermazioni non solo non hanno valore magisteriale ma, come detto sopra, il Magistero anteriore non contraddicono.
Con molta stima
Enrico


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Gentile Signor Enrico,
la ringrazio molto per la sua risposta e ben volentieri aggiungo qualche riga di spiegazione alle mie affermazioni.

Prima di tutto mi permetto di citare il testo del Pontefice, come l’agenzia Zenit lo ha riportato, in modo che si possa discutere su qualcosa di concreto:

Presentiamo le parole del Papa raccolte nel libro sulla sessualità. (ROMA, sabato, 20 novembre 2010 (ZENIT.org).
“Concentrarsi solo sul profilattico vuol dire banalizzare la sessualità, e questa banalizzazione rappresenta proprio la pericolosa ragione per cui tante e tante persone nella sessualità non vedono più l'espressione del loro amore, ma soltanto una sorta di droga, che si somministrano da sé. Perciò anche la lotta contro la banalizzazione della sessualità è parte del grande sforzo affinché la sessualità venga valutata positivamente e possa esercitare il suo effetto positivo sull'essere umano nella sua totalità. Vi possono essere singoli casi giustificati, ad esempio quando una prostituta utilizza un profilattico, e questo può essere il primo passo verso una moralizzazione, un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto è permesso e che non si può far tutto ciò che si vuole. Tuttavia, questo non è il modo vero e proprio per vincere l'infezione dell'Hiv. È veramente necessaria una umanizzazione della sessualità”.

Ho riletto più volte il testo e non riesco proprio a vedere come lo si possa interpretare diversamente dal senso ovvio delle parole: “Vi possono essere singoli casi giustificati” (quindi moralmente leciti) dell’uso del profilattico, e questo sarebbe “il primo passo verso una moralizzazione”. Così il testo è stato capito in maniera generale (Giustificato: participio passato di giustificare: che è fatto giustamente (Dizionario Palazzi) cioè in conformità alla legge morale in questo caso.)

Prima di tutto vorrei ricordarle che il Cardinal Pietro Palazzini, autore del Dizionario che le ho citato, non è l’ultimo arrivato in campo di teologia Morale ma rappresenta uno degli ultimi personaggi di spicco della scuola romana tradizionale in questa materia. Nel caso in questione poi non esprime un’idea personale ma veramente un grande principio di morale: non posso fare un male e quindi neppure consigliarlo positivamente, neanche per ottenere un bene. Non posso proporre ad un assassino che vuole andare ad uccidere un’intera famiglia, di sfogare la sua ira omicida soltanto sul primo passante che incontra per strada; non posso consigliare di prendere un contraccettivo neppure ad una persona che è decisa ad abortire in caso di concezione, mi renderei così responsabile del male che ho proposto positivamente e che la persona non aveva intenzione di compiere.

Se invece qualcuno ha gia deciso di fare un male, gli si può proporre di limitarsi; di non compierlo totalmente. Così va interpretata la stressa citazione di Sant’Alfonso. Così la interpretano i grandi moralisti tomisti come Prummer; Mekelbach ecc., di cui il Cardinal Palazzini si fa eco. Non credo che possa citarmi alcun manuale di teologia morale che affermi il contrario.

Il caso poi che evoca Sant’Agostino dei lupanari, da lei citato, rientra perfettamente nel male minore, poiché si vuole regolarizzare, canalizzare un male che esiste già, senza approvarlo (la tolleranza per definizione non significa approvare il male ma sopportarlo per un bene più grande o evitare un male maggiore).

Viziare l’atto sessuale, distogliendolo dalla sua fine naturale è un peccato che si aggiunge alla fornicazione e che è necessario accusare per l’integrità della confessione, anche se lo si fa per non trasmettere malattie. Moralmente nessuno lo può consigliare, senza rendersi corresponsabile.

Penso che per riparare lo scandalo mondiale che è stato dato con queste affermazioni e allo stesso tempo difendere l’autorità del Pontefice, in quanto capo della Chiesa universale, sia necessario proclamare fortemente che non si tratta di un atto di magistero, ma di opinioni personali e in quanto tali, discutibili.

In Jesu et Maria
Don ****


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Caro Reverendo,
riconosco volentieri con Lei che il Suo discorso non farebbe una grinza... se sol fosse vera la premessa, ossia l'interpretazione delle parole del Papa nel senso di aver definito come lecito, morale, l'uso del profilattico nel caso indicato.

Ma ecco perché tale interpretazione non regge:

1) La frase che precede quella incriminata, critica il preservativo ("la fissazione assoluta sul preservativo implica una banalizzazione della sessualità, che, dopo tutto, è proprio la fonte pericolosa di quell'atteggiamento che non fa più vedere la sessualità come espressione di amore, ma solo come una sorta di droga da somministrare a se stessi . Per questo motivo la lotta contro la banalizzazione della sessualità è anche parte della lotta per garantire che la sessualità sia considerata come un valore positivo e consentirle di avere un effetto positivo su tutto l'essere dell'uomo").

2) L'espressione "avvio di moralizzazione" è chiarissima. Avvio significa semplice incamminamento, quindi non ancora raggiungimento. Nell'originale tedesco è ancor più chiaro: einerster Akt, primo gesto, primo passo. Anche 'moralizzazione' (Moralisierung) ha un significato incoativo, a differenza ad esempio del termine "moralità".

3) Infine e soprattutto: Lei si concentra sull'espressione "singoli casi giustificati". 'Giustificato', Le concedo, è termine ambiguo e, se il pensiero del Papa non fosse rivelato da quanto ho scritto ai punti precedenti, si presterebbe agevolmente a quanto Lei ritiene. La radice di giustificato contiene il termine iustus, donde la Sua conclusione.
Se però andiamo a vedere che cosa ha detto davvero il Papa, ossia l'originale tedesco, troviamo la locuzione begründete Einzelfälle. Begründete contiene la radice grund, fondamento. Possiamo tradurlo più correttamente, quindi, come "casi individuali fondati". E sicuramente, posto che il sieropositivo sia comunque determinato al rapporto sessuale illecito, in quel caso il fondamento, il motivo, la causa per proteggere l'altro dal contagio sussiste. Senza che il riconoscimento di tale 'fondamento' neghi l'immoralità di quella protezione, pur riconoscendo ovviamente che è scelta migliore rispetto alla ben più grave immoralità dell'omicidio.

Mi permetta infine di aggiungere, alla sua frase "così il testo è stato capito in maniera generale" (ossia nel senso che il Papa avrebbe definito lecito l'uso del profilattico in quei casi), l'osservazione che così è stato interpretato dai media laicisti. Il che può essere un buon motivo per interrogarsi sull'opportunità di quelle dichiarazioni, ma faccio presente che in ambito cattolico l'idea che il Papa parli di gradi diversi di illiceità è pressoché unanime, perfino tra i progressisti.

Quindi: una volta ammesso che per il Papa l'uso del profilattico in quei casi particolari è un peccato meno grave rispetto al contagiare, il resto consegue. Non comprendo perché non si applichi qui lo stesso principio dettato da S. Agostino in merito ai postriboli. Né intendevo denigrare il Palazzini; ma constato che la sua distinzione molto legalistica fondata sulla continenza di un peccato rispetto all'altra, è contraria non solo al buon senso, ma soprattutto alla Tradizione, come attestano anche queste ulteriori citazioni (trovate qui):

S. Alfonso: "Appoggiati sull'autorità di S. Agostino, diciamo che è probabilmente permesso consigliare un male minore per evitarne uno maggiora al quale va a gettarsi senz'ombra di dubbio il prossimo, perché allora chi consiglia non provoca il male, ma il bene, consigliando di scegliere il male minore, quand'anche fosse di natura differente"

E sempre S. Alfonso, basandosi su un articolo dell'Aquinate sull'usura (per brevità, lo lascio nel francese in cui l'ho trovato): "Jamais il ne sera permis d'engager quelqu'un à prêter en exigeant des intérêts; mais quand un homme est disposé à faire des prêts de cette nature et ainsi pratique l'usure, il est permis de lui emprunter à intérêt; ceci en vue d'un bien, qui est de subvenir à sa propre nécessité ou à celle d'autrui. C'est ainsi encore qu'il est permis à celui qui tombe au pouvoir des bandits de leur montrer ce qu'il possède, pour éviter d'être tué, bien que les bandits pèchent en le dépouillant. C'est ce que nous enseigne l'exemple des dix hommes tombés au pouvoir d'Ismaël et qui lui dirent: « Ne nous fais pas mourir, car nous avons des provisions cachées dans ce champ » (Jr 41,8) ." (IIa IIae, q. 78, a. 4)

Aggiungo, infine, un'ultima considerazione. Nel valutare il caso, non ci dobbiamo mettere nella prospettiva (come invece fa il Palazzini, ma anche S. Alfonso) del confessore, per decidere che cosa è lecito che questi possa consigliare; bensì del prostituto (o prostituta). Un conto è quindi dire (col Palazzini): il confessore non deve consigliare un male, foss'anche minore. Altro è dire (ed è il discorso del Papa): colui che, determinato al peccato, sceglie il preservativo per non contagiare opera una scelta migliore (fondata, motivata, Begründete) di quella di contagiare.

Che, infine, non si tratti di opinioni magisteriali, traspare dal libro stesso.
Cordiali saluti
Enrico


153 commenti:

  1. Carissimo Enrico,
    ottima analisi che condivido in pieno, semplicemente perché è vera.
    Se  mi permetti, vorrei aggiungere una piccola osservazione.
    San Tommaso insegna che, sebbene sia l'intelletto a guidare la volontà quanto alla sua specificazione (il che è come dire che l'intelligenza è "l'occhio" della volontà"), è però la volontà a muovere l'intelletto nella ricerca.
    Qual è l'inerenza di questa riflessione con tutto il dibattito sui profilattici?
    Mi sembra che in alcuni casi, l'errata interpretazione delle parole del Sommo Pontefice sia dovuta ad una volontà vincolata ad un atteggiamento a priori anti-papista. Ripeto: in alcuni casi. Lo dico perché conosco un po' "i polli".
    Questo atteggiamento a priori risulta piuttosto evidente da un fatto: si sa che il Papa ha rilasciato un libro-intervista in lingua tedesca; la prima cosa che una persona ben disposta avrebbe dovuto fare per onostà intellettuale e rispetto profondo nei confronti di S. Santità, sarebbe dovuto essere quello di prendersi la briga di riferirsi all'originale tedesco o direttamente (conoscendo la lingua) o per interposta persona. Certamente ciò avrebbe comportato il fatto di non poter essere tra i primi a gridare allo scandalo, ma non ci siamo detti tante volte - anche come critica costruttiva (spero) nei confronti del Papa - che non è bene cedere alla "logica" della comunicazione contemporanea?
    Se davvero le volontà fossero state libere nei confronti di varie passioni, forse si sarebbe lavorato in direzione di un'analisi più serena ed oggettiva. E forse questo è il grande problema del mondo "tradizionale", che genera profonde lacerazioni interne, a danno della nobile causa. Tutto qui.
    Dunque mi permetta di sottolineare - non per captatio benevolentiae - che i suoi interventi sono lodevoli, oltre che dal punto di vista contenutistico, anche dal punto di vista del metodo intellettuale/etico con cui si sono svolti. Si lavorasse un po' più in questa direzione... Ad maiorem Dei gloriam.

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  2. pare che il card. Palazzini abbia detto che una suora in pericolo di esser volentata possa assumere anticoncezionali... Risulta a qualcuno questa sentenza del Palazzini ? forse in un'intervista?

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  3. enrico, per favore, veda un pò qua:
    @font-face { font-family: "Cambria"; }p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal { margin: 0cm 0cm 0.0001pt; font-size: 12pt; font-family: "Times New Roman"; }div.Section1 { page: Section1; } 
    <pre>http://www.cesnur.org/2010/mi-dem.html
    </pre>

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  4. Caro Enrico e caro Don, mi riferisco allo scambio d'email.... quanto dite è ciò che voleva suscitare il Pontefice stesso: il dibattito, il contraddittorio.... ;)
    senza alcun dubbio il cattolico deve ragionare da cattolico, il non cattolico dovrebbe sforzarsi, attraverso queste espressioni del Papa NON a trovare una giustificazione del male - maggiore o minore che sia - ma accostarsi alla comprensione della autentica morale sessuale...

    Il Papa NON sta giustificando l'uso del profilattico, ma delle situazioni che sono già giustificate dalla società: la prostituzione... non dimentichiamo che si sta diffondendo una larga cultura ad una prostituzione quasi legalizzata, pensiamo ai viados, pensiamo alla loro MENTALITA', non sono obbligati, ma GLI PIACE FARLO....

    dice dunque il Papa: non giustificati nel senso "moralmente leciti", ma giustificati dalla cultura, dalla società, DALLA LIBERA SCELTA DELLE PERSONE.... io è così che leggo quelle parole fin dall'inizio.... :-[  c'è una certa prostituzione che è per molti una NORMALITA'....
    senza dubbio per un cattolico ciò è moralmente illecito, ma come farlo intendere a chi cattolico non è?
    Come far comprendere che in questi "casi giustificati" c'è da evitare almeno il male maggiore che è il contagio dell'AIDS?

    Ciò in cui ha azzardato il Papa e che intendo definire IMPRUDENTE e il non aver parlato di PECCATO E DI PECCATO MORTALE....
    magari si poteva terminare la frase che in entrambi i casi resta IL PECCATO, L'IMMORALITA' L'ILLECITA'...
    ma sembra che il Papa di proposito abbia voluto lasciare aperto il dibattito, il confronto, il contraddittorio forse perchè, appunto, NON SI TEME LA VERITA' E LA VERITA' NON TEME IL CONFRONTARSI.... ;)

    Oggi non è affatto semplice parlare di DIVIETI!

    Vi segnalo un caso assurdo di questi giorni:
    una coppia normale, uomo e donna, si sono sposati in Chiesa...tutto normale fino a quando il marito DECIDE DI DIVENTARE DONNA....
    vivono a Bologna.... lui è andato all'estero ed ora dopo l'intervento è "donna" la moglie resta donna...
    quel matrimonio è ancora valido?
    alcuni sacerdoti hanno detto di "si" altri hanno detto di "no".... i due coniugi NON vogliono ricorrere alla Sacra Rota e ritengono questa unione LEGITTIMA.... *DONT_KNOW*

    Ora, noi sappiamo che queste due persone stanno vivendo in un gravissimo stato di peccato mortale....
    cosa deve fare la Chiesa? annullare quel matrimonio? ma i due non lo chiedono e non vogliono....
    la Chiesa non è matrigna, ma è Madre....e si è già espressa in materia, ma sono alcuni sacerdoti che hanno le idee confuse....

    Voi che ne pensate?

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  5. P.S.

    Amici,
    in occasione della Festa dell'Immacolata e del Primo Sabato del mese, vi offriamo il ricordo di questa Consacrazione a Gesù per mezzo di Maria di san Luigi Maria Grignon Montfort.

    http://it.gloria.tv/?media=114471 


    Movimento Domenicano del Rosario
    www.sulrosario.org
    info@sulrosario.org

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  6. Redazione di Messainlatino.it3 dicembre 2010 alle ore 12:18

    Cara Caterina, quel marito, nonostante 'le apparenze' è e resta un uomo. Il suo codice genetico è sempre xy, mica è possibile cambiarlo...
    Questo significa che i due, di fronte alla Chiesa, continuano ad essere sposati e non c'è nessuna nullità del matrimonio (tra l'altro, la nullità è un vizio genetico, ossia originario, del matrimonio, non può dipendere da cause sopravvenute).
    Un matrimonio rato, ossia validamente contratto tra due battezzati, non può essere sciolto che in un caso (l'unico 'divorzio' ammesso per il matrimonio tra battezzati), ossia in caso di non consumazione.
    Ma se il marito, prima di... insomma, della mutilazione, ha avuto modo e tempo di consumare il matrimonio, i due resteranno sposi finché morte non li separi.

    Per quanto riguarda la legge civile, invece, è possibile ottenere con sentenza l'accertamento del mutamento del sesso. Ma questo non implica lo scioglimento automatico del matrimonio: è solo presupposto affinché uno dei due coniugi possa chiederlo (art. 3 n. 2 lett. g L. 1.12.1970 n. 898, mod. dall'art. 7 L. 6.3.1987 n. 74). Nessuno o quasi lo sa, ma esiste già una sorta di matrimonio omosessuale nel diritto civile: finché nessuno dei due coniugi chiede il divorzio, il matrimonio resta in piedi anche se uno dei due è diventato (a tutti gli effetti di legge) dello stesso sesso dell'altro.
    Enrico

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  7. Se posso rivolgermi al sacerdote parte allo scambio di lettere sopra, gli sarei grato di un commento (in pubblico o ivp via la redazione) sulla risposta alla domanda "La pillola abortiva è un altro problema ancora", pp. 205 - 206 del libro, che tocca le regole generali della castità coniugale.  A mio avviso, la risposta data a questa domanda è più grave ancora della domanda galeotta di cui si è tanto discusso.

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  8. <p><span>A propos de ce qui me paraît être, à moi aussi (et je partage entièrement l’analyse de Don *** sur cette question), un grave changement d’opinion du Pape sur le préservatif, j’ai évoqué l’autre jour une précédente volte-face du cardinal Joseph Ratzinger commentée par Romano Amerio dans son Iota Unum:</span><span> celle concernant le catéchisme français, en 1983. Je n’avais pas donné la référence exacte. La voici: § 68. Ancora la desistenza dell’autorità. L’affare del catechismo francese.</span><span></span>
    </p><p><span>Relisant aujourd’hui ce texte, il me paraît prendre, à l’occasion de l’actuelle controverse, une singulière importance, que je qualifierais presque de «prophétique», un terme dont abusent souvent les «conciliaristes» et que, personnellement, je n’emploie presque jamais, mais qui, en l’occurence, me paraît correspondre à la (triste) réalité.</span>
    </p><p><span>Voici le texte de Romano Amerio:</span>
    </p>

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  9. <p><span>«La desistenza dell’autorità anche nella sfera della dottrina, inaugurata da Giovanni XXIII, seguita da Paolo VI, continuò con Giovanni Paolo II. Il nuovo catechismo promulgato dall’episcopato francese, oltre que allontanarsi dal metodo tradizionale, discorda in punti capitali dal dogma cattolico, como mostreremo nel § 136. Il card. Ratzinger in un discorso tenuto a Lione e a Parigi in gennaio 1983 riprovò diffusamente l’inspirazione non corretta del catechismo francese. Sembrò un monito e un raddrizzamento. Ma la desistenza dell’autorità, già manifestata nel caso del catechismo olandese e nella tenue condanna di Hans Küng, al cui </span><span>ὲτεροδοξεῖν</span><span> non fu opposto alcun limite, fece al card. Ratzinger ritrattare quasi subito la critica e diede modo ai vescovi di Francia di proclamare la ritrattazione in un documento pubblicato da “La Croix” il 19 marzo 1983. Vi se legge che il cardinale “entendait traiter de la situation globale de la catéchèse, et non désavouer le travail catéchétique en France. Nous avons pu de vive voix vérifier récemment notre accord avec lui sur tous les points</span><span>”.»</span>
    </p>

    RispondiElimina
  10. <p><span>«La rittatazzione del card. Ratzinger mostra a qual punto la forza dell’autorità romana si ritira di fronte all’emanzipazione episcopale. Benché il nuovo codice di diritto canonico al can. 775 stabilisca che le Conferenze episcopali non possano promulgare catechismi per il loro territorio senza previa approvazione della Santa Sede, i vescovi francesi promulgarono il loro senza approvazione e anzi proibirono l’uso di ogni altro testo, rimanendo cosi proibiti persino il catechismo del Concilio di Trento e quello di Pio X. Ratzinger, che nel suo discorso aveva parlato di “misère de la catéchèse nouvelle” e di “désagrégation”, sembra ora concorde coi vescovi di Francia nell’apprezzare e lodare una tale miseria e una tale disgregazione.»</span>
    </p>

    RispondiElimina
  11. <p><span>«E nemmeno il naturale risentimento dell’uomo di Curia per il disprezzo dell’autorità romana o quello della personale coerenza hanno potuto spingere a un atto di fortezza. La fortezza, come insegna san Tommaso, oltre che una virtù speciale, il cui atto principale è il resistere, è anche la forma generale di tutte la virtù, in quanto essa è fermezza d’animo. Abbiamo tocato al § 65 la breviatio manus</span><span> che consiste nel ridure l’officio dell’autorità alla sola monizione. Bisognerebbe almeno che le monizioni fossero coerenti e aliene da ogni pieghevolezza di opportunità. Sembra invece che tutto si riduca a manifestazione puramente vocale e che la voce della Chiesa sia divenuta pura Eco riflettente le variazioni del mondo. Per questo rispetto la ritrattazione del card. Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, arguisce un abito della Chiesa postconciliare e manifesta i fenomeni maggiori che la travagliano: scadimento dell’autorità papale, emanzipazione degli episcopati, desunione della Chiesa, declino della vis</span><span> logica e del’attaccamento alle verità dogmatiche.»</span>
    </p><p><span> </span>
    </p><p><span>Texte «prophétique», vraiment! Grand Romano Amerio!</span>
    </p>

    RispondiElimina
  12. <span>


    <span>«E nemmeno il naturale risentimento dell’uomo di Curia per il disprezzo dell’autorità romana o quello della personale coerenza hanno potuto spingere a un atto di fortezza. La fortezza, come insegna san Tommaso, oltre che una virtù speciale, il cui atto principale è il resistere, è anche la forma generale di tutte la virtù, in quanto essa è fermezza d’animo. Abbiamo tocato al § 65 la breviatio manus</span><span> che consiste nel ridure l’officio dell’autorità alla sola monizione. Bisognerebbe almeno che le monizioni fossero coerenti e aliene da ogni pieghevolezza di opportunità. Sembra invece che tutto si riduca a manifestazione puramente vocale e che la voce della Chiesa sia divenuta pura Eco riflettente le variazioni del mondo. Per questo rispetto la ritrattazione del card. Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, arguisce un abito della Chiesa postconciliare e manifesta i fenomeni maggiori che la travagliano: scadimento dell’autorità papale, emanzipazione degli episcopati, desunione della Chiesa, declino della vis</span><span> logica e del’attaccamento alle verità dogmatiche.»</span>
    <span> </span>
    <span>Texte «prophétique», vraiment! Grand Romano Amerio!</span>
    </span>

    RispondiElimina
  13. <span><span>«E nemmeno il naturale risentimento dell’uomo di Curia per il disprezzo dell’autorità romana o quello della personale coerenza hanno potuto spingere a un atto di fortezza. La fortezza, come insegna san Tommaso, oltre che una virtù speciale, il cui atto principale è il resistere, è anche la forma generale di tutte la virtù, in quanto essa è fermezza d’animo. Abbiamo tocato al § 65 la breviatio manus</span><span> che consiste nel ridure l’officio dell’autorità alla sola monizione. Bisognerebbe almeno che le monizioni fossero coerenti e aliene da ogni pieghevolezza di opportunità. Sembra invece che tutto si riduca a manifestazione puramente vocale e che la voce della Chiesa sia divenuta pura Eco riflettente le variazioni del mondo. Per questo rispetto la ritrattazione del card. Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, arguisce un abito della Chiesa postconciliare e manifesta i fenomeni maggiori che la travagliano: scadimento dell’autorità papale, emancipazione degli episcopati, desunione della Chiesa, declino della vis</span><span> logica e del’attaccamento alle verità dogmatiche.»</span>  
    <span> </span>  
    <span>Texte «prophétique», vraiment! Grand Romano Amerio!</span>  </span>

    RispondiElimina
  14. Se non si arriva a capire che questo libro è principalmente rivolto al mondo e ai tanti che cattolici non sono, si continuerà a discutere a non finire.

    RispondiElimina
  15. Grazie Enrico,
    è infatti la stessa cosa che pensavo anch'io.....
    per la Chiesa non esiste il "cambiamento" del sesso....
    Ora, e il punto è questo, c'è chi STRUMENTALIZZERA' (e sta già strumentalizzando) il fatto per dire, magari, che la Chiesa ACCETTA il matrimonio fra persone dello stesso sesso NON annullando quel Matrimonio... comprendi? ;)
    Con il problema dell'ignoranza dilagante sulla RADICE di una Dottrina, si fa dire alla Chiesa ciò che non dice, o si fa cambiare la dottrina su OPINIONI PERSONALI....

    Così, per ritornare al tema brillante del vostro scambio di email:
    noi sappiamo cosa insegna la Chiesa in materia morale, ergo, ogni frase del Papa anche se detta fuori dal Magistero, deve essere interpretata alla luce della dottrina....

    L'eco suscitato dalle sue parole non sono "le sue parole" MA L'INTERPRETAZIONE che ne viene data e volutamente, per taluni, dissociata dall'insegnamento dalla Chiesa....

    La società si sta evolvendo e nel modo peggiore.... e la sana Dottrina subirà sempre di più INCOMPRENSIONI anche perchè, a partire dalle Famiglie, certe cose semplici NON si insegnano più....

    ho sentito con le mie orecchie, nonchè ho dovuto scontrarmi.... CATECHISTI CONSIGLIARE L'USO del profilattico PER EVITARE DI ABORTIRE a ragazze e ragazzi di 16 anni....alle ragazze per non rimanere incinte e ai maschi per EVITARE IMBARAZZI....
    un bambino è visto come UN IMBARAZZO anzichè una eventualità, che seppur accidentale, può recare uno sviluppo della propria responsabilità e percepire l'evento COME UN DONO...e non come UNA DISGRAZIA!!

    A fronte dell'aborto eventuale, si consiglia già da tempo il profilattico ed altri concezionali.....il problema è aperto da tempo e non certo dalle parole del Papa.....

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  16. Resta un fatto! E mi sembra che non emerga, soprattutto, dalle parole del Sacerdote.
    Il Cristianesimo è Speranza! Quale speranza noi cerchiamo di donare a chi non vive nella speranza?
    Questa è la domanda di fondo cui Enrico, in parte, mi sembra cercare di dare una risposta, mentre il sacerdote ( senza cattiva fede, va da sè!) non sembra voler tenerne conto.
    Non dare speranza a tutti non è cristianesimo, penso sia questo il punto o, meglio, il nodo gordiano su cui la riflessione del Papa si incentra.
    Matteo Dellanoce

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  17. questa generica asserzione di dover dare Speranza, messa qui come masso erratico, manca del Fondamento su cui la Speranza è posta...
    Se per "dare speranza" dobbiamo intendere prendere atto del 'male minore' e non avvertire di qual è il Bene maggiore, sono parole senza contenuto, gusci vuoti...

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  18. <span>questa generica asserzione di dover dare Speranza, messa qui come masso erratico, manca del Fondamento su cui la Speranza è posta...  
    Se per "dare speranza" dobbiamo intendere prendere atto del 'male minore' e non farne vedere i rischi, senza annunciare con forza qual è il Bene maggiore, sono parole senza contenuto, gusci vuoti...</span>

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  19. No Peter.... ;)
    il Papa si è espresso egregiamente.... ho qui il libro davanti, te ne cito un passo che è la risposta all'uso della pillola:

    "... credo che ci saranno sempre delle minoranze intimamente persuase della giustezza di quelle prospettive e che, vivendole, - sta parlando di chi fa uso della pillola - ne rimarranno pienamente appagate così da diventare per altri affascinante modello da seguire. Siamo peccatori. Ma non dovremmo assumere questo fatto come istanza contro la verità, quando cioè quella morale alta (ossia non l'uso della pillola, ma la responsabilizzazione della sessualità ) non viene vissuta.
    Dovremmo cercare di fare tutto il bene possibile...." e il Papa si riferisce bene a quella EDUCAZIONE sessuale aperta alla vita ed alla costruzione di una Famiglia solida....

    Alla domanda dopo, pag. 206, gli si chiede se la Chiesa Cattolica si oppone ad ogni tipo di regolazione delle nascite:

    "NO - risponde il Papa - è noto che approva la regolazione naturale delle nascite, che non è unicamente un espediente momentaneo, ma una strada. Perchè presuppone che i coniugi abbiano tempo l'uno per l'altro; che si viva una relazione che dura nel tempo. E questo è qualcosa di fondamentalmente diverso dall'ingerire una pillola senza alcun legame interiore all'altro, solo per consegnarmi velocemente al primo che mi capita!"

    ;)  non sembra affatto che il Papa spinga i coniugi all'uso della pillola....

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  20. Il fatto stesso che quelle frasi del Papa abbiano dato adito a diverse interpretazioni, mostra all`evidenza che si prestavano a tali letture diverse fra di loro.
    Sapendo che dopo averlo richiesto il Papa è in possesso  del rapporto sull`uso del preservativo consegnato dal card. Barragan alla CDF nel novembre del 2006, tenendo conto anche dell`attesa di un documento del Papa da parte di chi sul terreno si occupa delle problematiche legate all`AIDS, è sorprendente che il Papa abbia scelto la via di un colloquio con un giornalista per trattare di quel problema, pronunciando parole nuove, mai da lui pronunciate in precedenza.
    È impensabile, o forse no, che quella sia la via per passare un messaggio sul condom, un colloquio invece di un documento magisteriale, impensabile o meno, è palese che il messaggio che passa, trasmesso da cardinali, vescovi e sacerdoti, media "cattolici", è  che il Papa ha fatto (finalmente... e lo dicono con  un sospiro di sollievo) un passo in avanti, un passo di apertura e comprensione, il messaggio che passa è che la Chiesa giustifica l`uso del condom in certe situazioni,  l`AIDS ne è una, ma non la sola, e dicendo questo i vari cattolici, che siano religiosi o laici,  formano una strana e paradossale alleanza con i vari laicisti, mangiapreti, anticattolici, contestatori di Papa Benedetto.

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  21. Buona notte!
    Se lo dice il Papa ... quale mai sarà il fondamento?
    Lasciamo stare!
    Enrico! ottimo il tuo sforzo! ma se la qualità delle risposte è questa ... beh! Il sergente di Full metal jacket è già beato!
    MD

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  22. "<span>Il fatto stesso che quelle frasi del Papa abbiano dato adito a diverse interpretazioni, mostra all`evidenza che si prestavano a tali letture diverse fra di loro.". </span>
    <span>Il Protestantesimo nasce dall'errata interpretazione delle parole di...Gesù Cristo...</span>
    Forse sarebbe meglio che avesse taciuto anche Lui?
    [ovviamente l'affermazione è paradossale, non voglio mettere sullo stesso piano Cristo e il suo, pur autorevolissimo, Vicario!]

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  23. <span>«<span>La desistenza dell’autorità anche nella sfera della dottrina, </span></span>
    <span>---inaugurata da Giovanni XXIII, </span>
    <span>---seguita da Paolo VI, </span>
    <span>---continuò con Giovanni Paolo II."</span>

    "La Chiesa non vuole più usare l'arma del rigore, ma la medicina della misericordia...."
    "Cerchiamo sempre ciò che ci unisce".....:(

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  24. lo dice il Papa, ma da un blogger mi sare aspetato sentir dire "dobbiamo ridare Gesù Cristo" non 'dare Speranza', detto così è generico, dice tutto e non dice niente. Dare Gesù Cristo sappiamo cosa significa... almeno lo spero...
    e le considerazioni che si fanno non riguardano il fatto che il Papa dovesse tacere, ci mancherebbe... riguardano il fatto che di certe cose dovrebbe parlare anche e soprattutto nelle sedi opportune e con autorità.
    Le 'monizioni' o le interviste non sono discorsi autoritativi e inoltre si prestano a molte strumentalizzazioni, specie per come sono formulati

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  25. ....a partire dal 1962 , tutti i fedeli, pecore e pastori, sono stati INDOTTI A RITENERE, mediante quest'apertura di una NUOVA ERA della Chiesa, quella del  NON-più-RIGORE, che per ben 19 secoli e 29 anni Essa aveva sbagliato nell'usare rigorose correzioni di eresie e traviamenti della Dottrina e della Fede (soprattutto dicendo chiaramente che cosa era GIUSTO e che cosa ERRATO, da rigettare con anatemi):
    aveva sbagliato a fare ciò che una qualunque buona madre e maestra fanno, AMMONIRE e CORREGGERE, per evitare che i figli o gli alunni commettano errori, dannosi per la loro vita materiale o morale.
    Da allora si ritenne che tutti potevano essere auto-didatti, fare esperienze "istruttive" in varie nuvoe direzioni, correggendosi eventualmente da soli (!....v. discorso di apertura del CVII, circa l'ottimista idea che gli uomini si correggano spontaneamente dei propri errori!....)

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  26. <span>....a partire dal 1962 , tutti i fedeli, pecore e pastori, sono stati INDOTTI A RITENERE, mediante quest'apertura di una NUOVA ERA della Chiesa, quella del  NON-più-RIGORE, che per ben 19 secoli e 29 anni Essa aveva sbagliato nell'usare rigorose correzioni di eresie e traviamenti della Dottrina e della Fede (soprattutto dicendo chiaramente che cosa era GIUSTO e che cosa ERRATO, da rigettare con anatemi):  
    aveva sbagliato a fare ciò che una qualunque buona madre e maestra fanno, AMMONIRE e CORREGGERE, per evitare che i figli o gli alunni commettano errori, dannosi per la loro vita materiale o morale.  
    Da allora si ritenne che tutti potevano essere auto-didatti, fare esperienze "istruttive" in varie nuove direzioni, correggendosi eventualmente da soli (!....v. discorso di apertura del CVII, circa l'ottimista idea che gli uomini si correggano spontaneamente dei propri errori!....)</span>

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  27. <span>Le considerazioni che si fanno non riguardano il fatto che il Papa dovesse tacere, ci mancherebbe... riguardano il fatto che di certe cose dovrebbe parlare anche e soprattutto nelle sedi opportune e con autorità.  
    Le 'monizioni' o le interviste non sono discorsi autoritativi e inoltre si prestano a molte strumentalizzazioni, specie per come sono formulati</span>

    RispondiElimina
  28. da un blogger che trincia giudizi taglienti per ognuno che non la pensa come lui, ci si aspetterebbe di più del suo commento generico che dice tutto e non dice niente

    Che il Papa dica qual è il fondamento non ci piove e mi pare ovvio... sta di fatto che non lo ha detto nel contesto di cui stiamo parlando

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  29. <span>Le considerazioni che si fanno non riguardano il fatto che il Papa dovesse tacere, ci mancherebbe... riguardano il fatto che di certe cose dovrebbe parlare anche e soprattutto nelle sedi opportune e con autorità.    
    Le 'monizioni' o le interviste non sono discorsi autoritativi e inoltre si prestano a molte strumentalizzazioni, specie per come sono formulati</span>

    comodo tacciare da 'protestanti' quelli che si permettono di usare la ragione e lo fanno anche motivando i loro pensieri. Poi arrivani o 'trinciagiudizi' e pretenderebbero di delegittimarli con battute sferzanti, ma soprattutto arbitarie, con l'aggravante di tirar perfino in ballo il Signore

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  30. <span><span>Le considerazioni che si fanno non riguardano il fatto che il Papa dovesse tacere, ci mancherebbe... riguardano il fatto che di certe cose dovrebbe parlare anche e soprattutto nelle sedi opportune e con autorità.      
    Le 'monizioni' o le interviste non sono discorsi autoritativi e inoltre si prestano a molte strumentalizzazioni, specie per come sono formulati</span>  
     
    comodo tacciare da 'protestanti' quelli che si permettono di usare la ragione e lo fanno anche motivando i loro pensieri. Poi arrivano i 'trinciagiudizi', che pretenderebbero di delegittimarli con battute sferzanti, ma soprattutto arbitarie, con l'aggravante di tirar perfino in ballo il Signore</span>

    RispondiElimina
  31. <span>1. Consigliare i dubbiosi; </span>
    <span>2. Insegnare agli ignoranti.</span>
    <span> 3.  Ammonire i peccatori....</span>
    sono ACQUA PASSATA; ela terza mi pare evidente che ormai venga espressamente VIETATA, col comando ben noto e diffuso, ripetuto a pappagallo un po' dappertutto:
                    "NON  GIUDICARE"
    ....basato sull'insostenibile equivoco, perniciosissimo, che fa scambiare il giudizio=condanna con il DISCERNIMENTO del Bene/male, giusto/ingiusto,  VERO/FALSO, esercizio della retta ragione che, FINO AL 1962 era lo strumento necessario e imprescindibile per illuminare la coscienza AL FINE PRECIPUO DI FUGGIRE IL MALE E SCEGLIERE IL BENE.
    ....ma siccome ci fu detto a destra e manca....:"Dio è taanto Buono e perdona tutto (anche se uno non è pentito NE' DISPOSTO  a fuggire le occasioni di peccato, ma vuole adagiarsi in esse come gli pare....) sempre e comunque, perchè è solo Misericordioso  (-->poichè<span> la Giustizia la usava nel Vecchio Testamento</span>, COSI' DICONO le nuove generazioni, come leggo in parecchi blog dove si discute di tali argomenti....)
    e siccome da 45 anni vale il detto
        "AMA E FA' QUEL CHE VUOI"......tanto tutti vanno in Paradiso, perchè Gesù  HA PAGATO PER TUTTI.....
    ......ECCO CHE quelle 3 opere, in particolare la 3a, sono PASSATE DI MODA.....
    dimenticando ormai i Pastori per primi che 
    "la prima misericordia di cui abbiamo bisogno è LA LUCE IMPIETOSA DELLA VERITA'" (G. Biffi)

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  32. <span><span>1. Consigliare i dubbiosi; </span>  
    <span>2. Insegnare agli ignoranti.</span>  
    <span>3.  Ammonire i peccatori....</span>  
    sono ACQUA PASSATA; ela terza mi pare evidente che ormai venga espressamente VIETATA, col comando ben noto e diffuso, ripetuto a pappagallo un po' dappertutto:  
                    "NON  GIUDICARE"  
    ....basato sull'insostenibile equivoco, perniciosissimo, che fa scambiare il giudizio=condanna con il DISCERNIMENTO del Bene/male, giusto/ingiusto,  VERO/FALSO, esercizio della retta ragione che, FINO AL 1962 era lo strumento necessario e imprescindibile per illuminare la coscienza AL FINE PRECIPUO DI FUGGIRE IL MALE E SCEGLIERE IL BENE.  
    ....ma siccome ci fu detto a destra e manca....:"Dio è taanto Buono e perdona tutto (anche se uno non è pentito NE' DISPOSTO  a fuggire le occasioni di peccato, ma vuole adagiarsi in esse come gli pare....) sempre e comunque, perchè è solo Misericordioso  (-->poichè<span> la Giustizia la usava nel Vecchio Testamento</span>, COSI' DICONO le nuove generazioni, come leggo in parecchi blog dove si discute di tali argomenti....)  
    e siccome da 45 anni vale il detto  
        "AMA E FA' QUEL CHE VUOI"......tanto tutti vanno in Paradiso, perchè Gesù  HA PAGATO PER TUTTI.....  
    ......ECCO CHE quelle 3 opere, in particolare la 3a, sono PASSATE DI MODA.....  
    dimenticando ormai i Pastori per primi che   
    "la prima misericordia di cui abbiamo bisogno è LA LUCE IMPIETOSA DELLA VERITA'" (G. Biffi)</span>

    RispondiElimina
  33. <span>....a partire dal 1962 , tutti i fedeli, pecore e pastori, sono stati INDOTTI A RITENERE, mediante quest'apertura di una NUOVA ERA della Chiesa, quella del  NON-più-RIGORE, che per ben 19 secoli e 29 anni Essa aveva sbagliato nell'usare rigorose correzioni di eresie e traviamenti della Dottrina e della Morale (soprattutto dicendo chiaramente che cosa era GIUSTO e che cosa ERRATO, da rigettare con anatemi):    
    aveva sbagliato a fare ciò che una qualunque buona madre e maestra fanno, AMMONIRE e CORREGGERE, per evitare che i figli o gli alunni commettano errori, dannosi per la loro vita materiale o morale.    
    Da allora si ritenne che tutti potevano essere auto-didatti, fare esperienze "istruttive" in varie nuove direzioni, correggendosi eventualmente da soli (!....v. discorso di apertura del CVII, circa l'ottimista idea che gli uomini si correggano spontaneamente dei propri errori!....)</span>

    RispondiElimina
  34. Eddai Paradosso, non esagerare! La mia intenzione non era quella di tacciare di protestantesimo o di delegittimare Luisa, ma solo quella di offrire un...paradosso!

    Comunque nel merito io non credo che i discorsi autoritativi siano meno strumentalizzabili delle semplici interviste...serva da esempio come sono stati stravolti, reinterpretati e strumentalizzati praticamente tutti i documenti conciliari! E più autoritativi di quelli!! Anzi, forse è meglio che sia letta male un'intervista piuttosto che un atto di magistero...

    RispondiElimina
  35. P.S., per "documenti conciliari" intendo quelli del Vaticano II, ovvio...

    RispondiElimina
  36. I Pontificati post conciliari sono stati cerchiobbottisti si afferma una Verità poi si schiaffa un bel TUTTAVIA e si inocula una fiala di menzogna mortifera! Questo è il MODERNISMO (ma si potrebbe chiamare in molti modi come "segni dei tempi", come "l'oggi di dio", ecc)! Che piaccia o no! Ora, a mio avviso, dovremmo smettere di procedere con esegesi dei testi (come se fosse la Parola di Dio) e riflettere su questa domanda: il modernismo o semi-modernismo o più semplicemente questo modo dialettico di procedere (preservativo NO: Morale cattolica; preservativo SI: consuetudine mondana; preservativo NO, TUTTAVIA; sintesi di B16) è buono o cattivo?

    Se qualcuno mi sa rispondere?!

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  37. Il primo ad imporci di non giudicare è stato proprio Gesù Cristo, che poi questo fondamentale principio sia stato stracapito concordo. "non giudicare" significa rifiutare il peccato ma allo stesso tempo accogliere il peccatore, aiutandolo a cambiare vita (non basta ammonire...).

    Quanto al "<span><span>tanto tutti vanno in Paradiso, perchè Gesù  HA PAGATO PER TUTTI.....", un giorno ho questionato su questo con un amico 60enne (io ne ho 21). Mi dice che un prete gli ha insegnato che "condannare è contro la natura di Dio, perciò l'inferno non può esistere". Cosa vuoi che dica a uno che si è sentito dire questo da un prete? Gli ho detto solo che potrebbe iniziare anche a leggersi il Vangelo, magari Matteo, che spesso parla dell'inferno...spero l'abbia fatto....
    </span></span>

    RispondiElimina
  38. <span>Il primo ad imporci di non giudicare è stato proprio Gesù Cristo, che poi questo fondamentale principio sia stato stracapito concordo. "non giudicare" significa rifiutare il peccato ma allo stesso tempo accogliere il peccatore, aiutandolo a cambiare vita (non basta ammonire...).  
     
    Quanto al "<span><span>tanto tutti vanno in Paradiso, perchè Gesù  HA PAGATO PER TUTTI.....", un giorno ho questionato su questo con un amico 60enne (io ne ho 21). Mi dice che un prete gli ha insegnato che "condannare è contro la natura di Dio, perciò l'inferno non può esistere". Cosa vuoi che dica a uno che si è sentito dire questo da un prete? Gli ho detto solo che potrebbe iniziare anche a leggersi il Vangelo, magari Matteo, che spesso parla dell'inferno...spero l'abbia fatto.... 
    </span></span></span>

    RispondiElimina
  39. tutto è strumentalizzabile. Ma noi non ci permetteremmo di criticare un documento di Magistero, mentre possiamo permetterci di criticare il contenuto di un'intervista o delle semplici 'monizioni'...

    RispondiElimina
  40. Avevo già apprezzato il thread precedente di Enrico su questo soggetto, ma debbo dire che l'analisi che fa qui è precisa e limpidissima e completa elegantemente la precedente.

    Il testo del Papa è veramente chiaro ed il contesto fornisce tutte le indicazioni mancanti: bisogna avere uno spirito partigiano particolarmente acerbo per voler fargli dire quel che non ha mai detto nè pensato. Chiediamoci perchè gli estremi sempre si mettono d'accordo per storcere quel che S.S. Benedetto XVI dice o fa tirando le coperte nelle senso delle proprie ideologie.

    Vorrei sottolineare ua cosa evidentissima quando si legge il testo in intero anche in italiano: il Papa comincia per dire "<span>Concentrarsi solo sul profilattico vuol dire banalizzare la sessualità",</span><span> cioè quel che dirà in seguito non si riferisce direttamente al profilattico in quanto tale,  ma appunto a quel che <span>non "è solo sul profilattico"</span>  ed infatti  due frasi  dopo il Papa sottolinea quel che  considera"importante nell'esempio da lui scelto cioè "</span><span>un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto ... che non si può far tutto ciò che si vuole".</span><span>  </span>

    Quindi non il fatto di mettere un preservativo  è considerato un inizio di moralizzazione (comunque non moralità attuata) ma solo il primo atto di responsabilità che considera che non si può fare quel che si vuole.

    Si rilegga il testo in intero dell'intervista con filiale benevolenza. I.P.

    RispondiElimina
  41. basta, pietà. smettiamola di parlare sempre di profilattico. Pietà per le nostre orecchie  i nostri occhi. Non ci basta quanto affermato da PioXI a Giovanni paolo II? Perchè dobbiamo sempre spaccare il capello in 4?

    RispondiElimina
  42. il Papa si espone alle fuorvianti e pericolose interpretazioni di ciò che dice OGNI VOLTA CHE scende dalla Cattedra di Pietro, per parlare in modo colloquiale, INVITANDO (ADDIRITTURA) AL CONTRADDITORIO,
      e mostrando in tal modo che CERTE AFFERMAZIONI si possano sottoporre a dibattito, COME SE NON RIGUARDASSERO QUESTIONI DI FEDE E DI MORALE, quelle sulle quali il Magistero della Chiesa invece si dovrebbe pronunciare SEMPRE IN MODO INFALLIBILE, (oltre che inequivocabile)  senza AMMETTERE ALCUNA DISCUSSIONE da parte della Chiesa Docente.
    Così era sempre stato per 19 secoli e mezzo.
    Ora non più ! Il Papa scende dalla Cattedra per sottoporre a dibattito (partendo da un'intervista) argomenti spinosissimi di Fede e Teologia morale .....si chiama PROGRESSO questo  ?
    Era previstoe voluto da Nostro Signore questo PROGRESSO  ?

    RispondiElimina
  43. sono perfettamente d'accordo

    RispondiElimina
  44. <span>il Papa si espone alle fuorvianti e pericolose interpretazioni di ciò che dice OGNI VOLTA CHE scende dalla Cattedra di Pietro, per parlare in modo colloquiale, INVITANDO (ADDIRITTURA) AL CONTRADDITTORIO,  
      e mostrando in tal modo che CERTE AFFERMAZIONI si possano sottoporre a dibattito, COME SE NON RIGUARDASSERO QUESTIONI DI FEDE E DI MORALE, quelle cioè sulle quali il Magistero della Chiesa invece si dovrebbe pronunciare SEMPRE IN MODO INFALLIBILE, (oltre che inequivocabile)  senza AMMETTERE ALCUNA DISCUSSIONE da parte della Chiesa Docente.  
    Così era sempre stato per 19 secoli e mezzo.  
    Ora non più ! Il Papa scende dalla Cattedra per sottoporre a dibattito (partendo da un'intervista) argomenti spinosissimi di Fede e Teologia morale .....si chiama PROGRESSO questo  ?  
    Era previsto e voluto da Nostro Signore questo PROGRESSO  ?</span>
    o per caso si chiama "Chiesa democratica e parlamentare" (tra poco demagogica.....seguendo la direzione del mondo che "si evolve" nel suo senso morale.....davvero verso ALTE direzioni)

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  45. Per qualcuno qui anche i documenti magistariali sono oggetto di critica...comunque credo che proprio la forma data a questa affermazione, cioè quella informale dell'intervista, voglia sottolineare come il comportamento preso da esempio sia proprio da considerarsi border line, assolutamente straordinario e da considerarsi volta per volta. Viceversa, la stessa affermazione scritta su un documento più "impegnativo", probabilmente avrebbe davvero aperto a interpretazioni estensive inaccettabili anche da parte di uomoni di chiesa "illuminati dallo Spirito.....". Proprio come la Lumen Gentium o da Sacrosanctum Concilium....

    RispondiElimina
  46. Federico, pochi giorni fa un sacerdote un uomo di Dio, molto colto e impegnato, che è stato uno dei miei maestri, mi ha detto che ha maturato la convinzione che il diavolo non esiste...  al momento non ho replicato, e non ce n'era neppure il tempo, ci stavamo congedando... ma sento il dovere morale di riprendere il discorso, con l'aiuto del Signore

    RispondiElimina
  47. Le argomentazioni del Sacerdote invece sono ASSAI piene di Speranza, il sacerdote cerca di indirizzare il cristiano verso quella STRADA SICURA che da pienezza e senso alla speranza crisitiana.

    E poi.. mi sai dire cosa intendi tu con il termine speranza? La speranza cristianamente intesa è quell'atteggiamento dell'uomo peccatore che non meritando il Paradiso perchè indegno di potervi entrare SPERA di essere giustificato <span>(reso giusto: GIUSTIFICATO)</span> per i meriti di Nostro Signore!
    Perchè quando VOI parlate di speranza o anche quando il mondo parla di speranza, sembra più una speranza immanentista (<span>di essere guari</span> se no dio è cattivo, <span>di vincere al totocalcio</span> se no dio non mi ama o di <span>incontrare una persona famosa</span> così dio mi vuole bene, ecc.).

    RispondiElimina
  48. Eh, Cristo nel deserto con chi parlava? Con un concetto? D'altronde cos'è il Diavolo se non il migliore tra le Intelligenze celesti che ha scelto la corruzione? E cosa fa il Diavolo se non cercare di corrompere le migliori intelligenze e i migliori frutti della Chiesa (Gesuiti docet)? La storia si ripete...

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  49. Ma lo dice Lui che è il Vicario di Cristo non un quaquaraqua qualsiasi!
    Boh!
    MD

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  50. Egregia Luisa,il fatto delle diverse interprtazioni al massimo mostra che qualcuno non voglia ascoltare il Papa  e che sempre questo qualcuno voglia fare il Papa.
    MD

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  51. E' impossibile risponderti! Ti fai le domande ti dai le risposte ed a chi non la pensa come te ( dal Papa in giù!) anatema sit!
    MD
    PS la dialettica di cui ti riempi la bocca è completamente diversa dalla dialogica. il Papa fa dialogica tu la meni con la dialettica ... ma sai di cosa stai parlando?

    RispondiElimina
  52. Non esattamente, un testo può essere scritto in modo chiaro o in modo vago o in mille modi intermedi. Se è chiaro, c'è poco da fraintendere, se è vago, si potrà facilmente interpretare in vari modi. Per vedere un testo chiaro in materia di sessualità, vedasi la Casti Connubii; sfido chiunque a non capire cosa intendesse Papa Pio XI. La speranza (intesa come virtù teologale), viene anche dal fatto di sapere che si può sapere cosa Dio voglia da noi e che è possibile vivere secondo la sua legge (giogo soave e peso leggero) con il suo aiuto tramite i sacramenti. O forse la disperazione esistenziale - oggi estesissima - non viene dal fatto che il peccatore moderno capisce che c'è qualcosa che non va nella propria vita (gli effetti del peccato) ma non riesce a comprendere come ritrovare la retta via perchè nessuno gli indica chiaramente il peccato, e di conseguenza non arriva al confessionale? Altro che medicina della misericordia!

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  53. siam sicuri che questo don Camillo è un prete?

    RispondiElimina
  54. infatti molti qui presenti dimostrano come la stragrande maggioranza dei cattolici, MAL-FORMATI da errate o ANNACQUATE E MONDANIZZATE CATECHESI, abbia perso del tutto il senso e il significato della SPERANZA CRISTIANA,   quella che fa dire a San Paolo:
            <span>Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù  !</span>
    <span>(Colossesi 3,1)</span>

    ormai la Chiesa NON ADDITA PIU' LA SANTITA' di Cristo come NOSTRA VITA E SPERANZA ; non parla più del Parradiso come nostra meta da porci GIA' FIN DA QUESTA VITA, in ogni PASSO E OGNI AZIONE che compiamo, ma si mette a disquisire quale sia, in mezzo al FANGO DEL PECCATO,      il fango meno fangoso  !
    Non si sogna ppiù di ricordarci come San Paolo dice:
    "Non sono più io che vivo, ma Cristo che vive in me!"
    "Tutto posso in colui che mi dà forza" 
    ...e questo lo chiama  "alto ideale"...?!?
    ma quale ideale sarebbe, forse inventato dall'uomo-auto-moralizzatore-kantiano  ??
    <span>questa è la via dei Santi</span>, che consegnano il loro cuore a Cristo perchè Lui lo occupi totalmente con la Sua Santità: non è un'idea o ideale umano troppo alto.....E' Gesù che VIENE COME SIGNORE DENTRO L'ANIMA:
    e la Santità (molto diversa dalla "moralità" del galantuomo) è  Opera sua della Sua Grazia, che fa risorgere i morti e trasforma i peccatori in Santi....
    e questo E'   OPERA  SUA, non è UNA CIMA inaccessibile alla quale i poveri "normali" peccatori non possono dare la scalata !

    Egli ha anche detto:

    <span>                      “Non sono venuto per i sani, ma per i malati” (Mc 2,17).</span>
    <span></span>.... e allora, perchè il Papa non raccomanda ai MALATI oppressi dal PECCATO grave DI
    rivolgersi a Gesù Cristo  che è Medico e Medicina per le anime  ?
    Questo è l'aspetto sconcertante e gravemente rattristante -mai visto prima- di tutta la faccenda  !
    e quale moralità può trasparire in mezzo alla via del FANGO  ?

    RispondiElimina
  55. <p>sullo strano tipo di "speranza", assolutamente materiale
    </p><p>(ovvero: "io speriamo che me la cavo", dalle malattie e dal male maggiore, chissà....dall'Inferno....)
    </p><p>molti qui presenti dimostrano come la stragrande maggioranza dei cattolici, MAL-FORMATI da errate o ANNACQUATE E MONDANIZZATE CATECHESI, abbia perso del tutto il senso e il significato della SPERANZA CRISTIANA,   quella che fa dire a San Paolo:
    </p><p>        <span>Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù  !</span>
    </p><p><span>(Colossesi 3,1)</span>
    </p><p> 
    </p><p>ormai la Chiesa NON ADDITA PIU' LA SANTITA' di Cristo come NOSTRA VITA E SPERANZA ; non parla più del Paradiso come nostra meta ultima e PREPARATACI DA DIO, dopo una vita vissuta PER LUI, amandoLo e servendoLO in ogni nostra azione, parola e pensiero;
    </p><p>META da porci GIA' FIN DA QUESTA VITA, in ogni PASSO E OGNI AZIONE che compiamo, ma si mette a disquisire quale sia, in mezzo al FANGO DEL PECCATO,      il fango meno fangoso  !
    </p><p>Non si sogna ppiù di ricordarci come San Paolo dice:
    "Non sono più io che vivo, ma Cristo che vive in me!"
    </p><p>"Tutto posso in colui che mi dà forza" 
    </p><p>...e questo lo chiama  "alto ideale"...?!?
    </p><p>ma quale ideale sarebbe, forse inventato dall'uomo-auto-moralizzatore-kantiano  ??
    </p><p><span>questa è la via dei Santi</span>, che consegnano il loro cuore a Cristo perchè Lui lo occupi totalmente con la Sua Santità: non è un'idea o ideale umano troppo alto.....E' Gesù che VIENE COME SIGNORE DENTRO L'ANIMA:
    e la Santità (molto diversa dalla "moralità" del galantuomo) è  Opera sua della Sua Grazia, che fa risorgere i morti e trasforma i peccatori in Santi....
    </p><p>e questo E'   OPERA  SUA, non è UNA CIMA inaccessibile alla quale i poveri "normali" peccatori non possono dare la scalata !
    </p><p>
    Egli ha anche detto:

    </p><p><span>                      “Non sono venuto per i sani, ma per i malati” (Mc 2,17).</span>
    </p><p><span></span>.... e allora, io semplice fedele  in preda allo SBALORDIMENTO, mi chiedo, insieme con milioni di sbalorditi (compresi gli atei e libertini, che non se lo aspettavano....)
    </p><p>           perchè il Papa non raccomanda ai MALATI oppressi dal PECCATO grave DI
    </p><p>rivolgersi a Gesù Cristo  che è Medico e Medicina per le anime  ?
    </p><p>Questo è l'aspetto sconcertante e gravemente rattristante -mai visto prima- di tutta la faccenda  !
    </p><p>e quale moralità può trasparire camminando in mezzo alla via del FANGO  ?
    </p>

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  56. <span>

    sullo strano tipo di "speranza", assolutamente materiale a cui qualcuno accenna
    (ovvero: "io speriamo che me la cavo", dalle malattie e dal male maggiore, chissà....dall'Inferno, ammesso che esista....)
    molti qui presenti dimostrano come la stragrande maggioranza dei cattolici, MAL-FORMATI da errate o ANNACQUATE E MONDANIZZATE CATECHESI, abbia perso del tutto il senso e il significato della SPERANZA CRISTIANA,   quella che fa dire a San Paolo:
            <span>Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù  !</span>
    <span>(Colossesi 3,1)</span>

    ormai la Chiesa NON ADDITA PIU' LA SANTITA' di Cristo come NOSTRA VITA E SPERANZA ; non parla più del Paradiso come nostra meta ultima e PREPARATACI DA DIO, dopo una vita vissuta PER LUI, amandoLo e servendoLO in ogni nostra azione, parola e pensiero;
    META da porci GIA' FIN DA QUESTA VITA, in ogni PASSO E OGNI AZIONE che compiamo, ma si mette a disquisire su quale sia, in mezzo al FANGO DEL PECCATO, .....  il fango meno fangoso  !
    Non si sogna più di ricordarci quello che San Paolo dice:  
    "Non sono più io che vivo, ma Cristo che vive in me!"
    "Tutto posso in COLUI che mi dà forza" 
    ...e questo lo chiama  "alto ideale" (affascinante, ma....forse per pochi)...?!?
    ma quale ideale sarebbe, forse uno inventato dall'uomo-auto-moralizzatore-kantiano  ??
    <span>questa è la via dei Santi</span>, che consegnano il loro cuore a Cristo perchè Lui lo occupi totalmente con la Sua Santità: non è un'idea o ideale umano troppo alto.....E' Gesù che VIENE COME SIGNORE DENTRO L'ANIMA:  
    e la Santità (molto diversa dalla "moralità" del galantuomo) è  Opera sua della Sua Grazia, che fa risorgere i morti e trasforma i peccatori in Santi....
    e questo E'   OPERA  SUA, non è UNA CIMA inaccessibile alla quale i poveri "normali" peccatori non possono dare la scalata !
     
    Egli ha anche detto:  

    <span>                      “Non sono venuto per i sani, ma per i malati” (Mc 2,17).</span>
    <span></span>.... e allora, io semplice fedele  in preda allo SBALORDIMENTO, mi chiedo, insieme con milioni di sbalorditi (compresi gli atei e libertini, che non se lo aspettavano....)
               perchè il Papa non raccomanda ai MALATI oppressi dal PECCATO grave DI
    rivolgersi a Gesù Cristo  che è Medico e Medicina per le anime  ?
    Questo è l'aspetto sconcertante e gravemente rattristante -mai visto prima- di tutta la faccenda  !
    e quale moralità può trasparire camminando in mezzo alla via del FANGO  ?  
    </span>

    RispondiElimina
  57. appunto ci bastavano quei pochi punti fermi che erano rimasti con le indicazioni di quei papi, e non era affatto necessario che LA FRANA dottrinale della Chiesa (l'antico Edificio preso a picconate fin dal 1962, specie nel 1969) procedesse in  modo desolante con questo libro, che non si è ANCORA assolutamente capito
        A CHE COSA DEBBA SERVIRE E A CHI DEBBA INTERESSARE, E PER QUALE FINE DI MIGLIORAMENTO    DELL'UOMO *    !

    ....chissà se i difensori dell'indifendibile ci sanno spiegare l'UTILITA' EFFETTIVA del libro tanto discusso, che da un punto di vista della PRUDENZA di un Pastore supremo, TUTTO dimostra finora che era meglio non fosse mai pubblicato.
    ------------------------
    *a tal proposito V.: "umanizzazione del sesso" e simili vaghe espressioni <span>per nulla cristianizzanti</span>, perchè prive del marchio di Cristo = ovvero quantomeno A-cristiane!....
    ......allora sarebbe pensabile una MORALITA'  SENZA CRISTO ? ? ?

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  58. « La plus grande ruse du démon est de faire croire qu'il n'existe pas» — Charles Baudelaire.

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  59. Don Camilo: influence, très probablement, de la philosophie idéaliste allemande: thèse, antithèse, synthèse… Avec le temps, tout peut se transformer en son contraire et les deux se réconcilier à un stade supérieur de l'évolution… On est loin, là, de la clarté du principe grec de non-contradiction…

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  60. <span>Don Camillo: influence, très probablement, de la philosophie idéaliste allemande: thèse, antithèse, synthèse… Avec le temps, tout peut se transformer en son contraire et les deux se réconcilier à un stade supérieur de l'évolution… On est loin, là, de la clarté du principe grec de non-contradiction…</span>

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  61. ...e :

    http://www.slate.fr/story/30465/benoit-XVI-sida-preservatif-le-pape-decapote-un-peu

    Da sapere che il condom, in francese in modo un pò volgare, si chiama "capote" ...

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  62. Eh oui! Avant, il y avait des contradictions (voir plus haut)). Maintenant il y a des évolutions… CQFD.
    J'oubliais: des évolutions et des… convergences… «Embrassons-nous, Folleville!»

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  63. Si j'avais une pièce comique à écrire sur la théologie d'aujourd'hui, je l'intitulerais : L'Apocatastase!
    Enfoncés, Labiche et Lefranc!

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  64. :-[  caro Bartimeo, dire che la prostituzione è peccato e che tentare un omicidio con il contagio è un peccato anche mortale, è dire la verità....ed è dare la vera SPERANZA.....l'uso del profilattico, soprattutto per l'Aids non risolve il problema, e questo è stato detto anche dal Papa nella medesima frase....

    l'errore di fondo che si continua a fare è quello di attribuire semmai al Papa cose che non ha detto, attribugliendogli un rinnegamento della dottrina cattolica, questo è il punto e non altro....non si darebbe MAI speranza ad un condannato alla dannazione eterna, MENTENDOGLI sul suo stato.... se invece si continua a GIUSTIFICARE la frase del Papa, allora si che gli si attribuirebbe qualcosa che non ha detto.... ;)

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  65. Vedo che citiamo i padri della Chiesa

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  66. Mi pare che qui si stia svicolando un po', francamente ammetto di non avere ancora letto il libro. Dalle frasi che dono state tratte, molte si prestano alle interprestazioni. Ha ragione Bartimeo, se il papa scende dalla cattedra e professa certe idee come teologo privato, può essere discusso e anche criticato.
    Il problema del profilattico è soltanto uno dei problemi. E' già stato trattato in un post di Messainlatino, il dovere di non cercare la conversione degli ebrei, anche se non esistono due vie di salvezza! Cosa vuol dire che gli ebrei che non si convertono saranno come minimo privati della visione beatifica. E' contraddire tutta la storia della Chiesa. Il povero Eugenio Zolli si rigirerà nella cassa! La questione dell'infalliblità che è travisata ed è diametralmente contraria a quanto sostiene Pio XII nell'enciclica Humani Generis.
    Purtroppo la formazione non tomista di Benedetto XVI porta a scrivere queste cose.

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  67. Disonestà Intellettuale3 dicembre 2010 alle ore 19:18

    Sempre presente!

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  68. ....e ora inviterei la Redazione e tutti coloro che si sentono di considerare "neutre" le parole del Papa a considerare l'effetto<span> deflagrazione</span> provocato da quelle affermazioni, che nessuno in realtà -neanche il Papa stesso- ha voluto o saputo spiegare nel tentativo di arginarne gli effetti dirompenti, come si può osservare dalle foto nel link riportato da un lettore nel thread successivo (Inno "En clara vox"....).

    http://3.bp.blogspot.com/_9PqyzeIHYWQ/TPfAHH9A1eI/AAAAAAAABH4/hS-ytyTAF3A/s1600/cam5.jpg

    guardate, vi prego, quelle immagini (propaganda di profilattici DENTRO LA/ LE CHIESE? ....  non so se ho capito bene, attendo conferme....)
    e poi provate a chiedervi se il libro del Papa ha raggiunto il vero buon fine per cui è stato scritto, (non ancora esplicitato) oppure no.....
    vedete se siete ancora capaci di inorridire di fronte alla Chiesa che frana rovinosamente a valle, (se certe immagini della Chiesa di Cristo allo sfacelo non vi lasciano indifferenti ).... o diciamo, se volete, il Gregge sempre più sbandato, trascinato da pastori ciechi alla rovina della Fede e della morale ....

    Santa Maria Mater Ecclesiae, ora pro nobis !

    RispondiElimina
  69. http://santopapabentoxvi.blogspot.com/2010/12/diocese-de-goias-divulga-camisinha-e.html

    e se qualcuno tiene ancora aperte le <span>orecchie dell'anima,</span> giova ricordare<span> </span>ripetiamo il monito di San Paolo:

    Non facciamo il male perché ne venga un bene”
    (Rom 3,8)

    RispondiElimina
  70. <span>http://santopapabentoxvi.blogspot.com/2010/12/diocese-de-goias-divulga-camisinha-e.html  
     
    e se qualcuno tiene ancora aperte le <span>orecchie dell'anima,</span> giova ricordare il monito di San Paolo:  
     
    Non facciamo il male perché ne venga un bene”  
    (Rom 3,8)</span>

    RispondiElimina
  71. Il modernismo è satanico3 dicembre 2010 alle ore 19:57

    Medjugorje: messaggio della Madonna del 25 maggio 2010

    “Cari figli, Dio vi ha dato la grazia di vivere e proteggere tutto il bene che è in voi ed attorno a voi e di esortare gli altri ad essere migliori e più santi, ma satana non dorme e attraverso il (suo) modernismo vi devia e vi guida sulla sua via. Perciò figlioli, nell’amore verso il mio cuore Immacolato amate Dio sopra ogni cosa e vivete i suoi comandamenti. Cosi la vostra vita avrà senso e la pace regnerà sulla terra. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

    RispondiElimina
  72. Il modernismo è satanico3 dicembre 2010 alle ore 20:00

    Questa dichiarazione assurda del Papa è deviante. Dio abbia pietà di lui e di NOI!

    RispondiElimina
  73. in tutta codesta discussone, peraltro a tratti molto dotta, c'è un vizio fondamentale: si parla di un semplice oggetto , che è strumento inerte nelle mani di una persona la quale può farne ciò che vuole (anche i gavettoni!) , come se avesse una sua (im)moralità intrinseca e autonoma.  Ciò che va contro la morale, non è l'uso del preservativo: ciò che va contro la morale, è la volontà disordinata di impedire il concepimento della prole (con qualunque mezzo, e anche se si adottasse un mezzo, per ignoranza, del tutto inefficace) all'interno di un matrimonio, sia esso sacramentale per i credenti sia naturale e civile per i non credenti. Al di fuori di questo caso, ogni uso voluttuario della genitalità è di per sé moralmente disordinato, e non diventa lecito né con né senza l'interposizione di un oggetto. Questo è il dato primario. Poi vengono le considerazioni secondarie; come deve essere giudicata la volontà, pur nella promiscuità sessuale, di non aumentare  la difffusione di certi contagi ? Come deve essere giudicata la volontà di non dare origine a una persona umana della quale, qualore fosse concepita,  non si avrebbe alcuna intenzione di riconoscere lo statuto ontologico ?

    RispondiElimina
  74. ma può essere interpretato in maniera diversa dallo scritto!
    MD

    RispondiElimina
  75. Don Camillo ... sveglia! Ci sono i cattolici, i cristiani, i non cristiani, gli atei, glia agnostici, gli gnostici, i libertari, i liberali ... ma quando cavolo mai me li converti?
    La speranza è qualcosa di concreto grazie alla divinumanità di Cristo! Ma smettila di mandare gente all'inferno!
    Non ti accorgi di quanto tu ti stia GIUSTIFICANDO ( facendoti giusto)!
    La giustificazione lasciala a Dio e non all'uomo! Tra te ed un calvinista io incomincio a non vedere differenze! E mi sembra meglio il calvinista ...
    MD

    RispondiElimina
  76. Come al solito non hai letto il post ed hai voluto pistoleggiare!
    Il Papa ha gettato la rete della speranza a chi vive senza speranza o nella "gaudente disperazione!.
    Paccosa e tautologica come al solito!
    Ciao
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  77. D'altra parte certa roba non può che essere apprezzata che da un neo-nazi!
    MD

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  78. ma lei finge di non vedere che il sedicente neo-nazi apprezza anche il (presunto) messaggio della Madonna: come mai, secondo lei  ?

    RispondiElimina
  79. Ma accogliamo chi lo fa per trasfigurarlo in benedetto!
    MD

    RispondiElimina
  80. Questo non sa leggere!
    Bartimeo non ha detto quello che sto fenomeno dice!
    Redazione! Occhio! Girano dei poco di buono che vogliono far passare per neo-nazi il blog ed il Papa .. fare pulizia. Grazie!
    MD

    RispondiElimina
  81. Poi con rispetto parlando ... di trinciatori di giudizi qui non ne manca uno! Soprattutto al femminile!
    Siete pallosi!
    Ma decisamente pallosi!
    MD

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  82.             "Dio non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva."
    ....che SI CONVERTA E VIVA.

    RispondiElimina
  83. S. Paolo, 1Corinzi 6,9-10

    O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio?
    Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.

    RispondiElimina
  84. <span>S. Paolo, 1Corinzi 6,9-10  : 
    O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio?  
    Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.  </span>

    RispondiElimina
  85. <span>S. Paolo, 1Corinzi 6,9-10  :
     
    O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio?  
    Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.  </span>

    RispondiElimina
  86. Certamente, c'è perfino chi interpreta i Vangeli in modo tale da rifiutare la risurrezione corporale di Gesù (ad esempio motivando tale interpretazione col fatto che mancano testimonianze dirette di testimoni oculari presenti al momento in cui il Signore uscì dalla tomba).

    Pur rimanendo vero che ogni testo può essere interpretato in maniera diversa dallo scritto, penso utile aggiungere un altro dettaglio:

    Se la Sibilla emette il parere "IBIS REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO" posso essere (quasi) certo del fatto che la frase sia volutamente ambigua; comunque vada a finire il soldato, il responso si può considerare corretto e si salva l'onore dell'oracolo.

    Se invece leggo la frase di frà Martino (quello che perse la cappa) "PORTA PATENS ESTO NULLI. CLAUDATUR HONESTO" anche se vedo la punteggiatura, dovrei interpretare pensando bene, secondo quello che dovrebbe essere l'intenzione di un pio monaco e leggere in maniera diversa dallo scritto "PORTA PATENS ESTO. NULLI CLAUDATUR HONESTO".

    Se invece alla luce del VI comandamento e di 2000 anni di tradizione, insegnamento e prassi della e nella Chiesa leggo la Casti Connubii in maniera diversa dallo scritto in modo tale da dire che si possa permettere il preservativo in alcuni casi o che i "metodi naturali" si possono usare semper et ubique sic et simpliciter per scegliere volontariamente di avere un solo figlio perchè le mie vacanze le voglio alle Maldive, beh, allora l'unico commento è che non so leggere.

    Se nel libro intervista leggo che ci saranno sempre "minoranze intimamente persuase della giustezza" delle prospettive dell'Humanae Vitae e che le prospettive dell'enciclica restano valide "ma altra cosa è trovare strade umanamente percorribili", posso interpretare il testo nel senso che la legge divina è troppo difficile per poter essere vissuta da tutti. Ovviamente questa è un'interpretazione erronea, perchè espressamente condannata più volte dal Magistero. Devo interpretare in un altro modo, ma il rischio è che mi confonda. O che confonda qualcun altro. E allora mi chiedo, qual'è il metodo migliore per interpretare un testo ambiguo in una materia importante, come questa, per la salvezza delle anime? Suggerirei una parola che comincia per "T". E comunque la cosa migliore sarebbe non dover disquisire di testi ambigui, ma questo ormai è il nostro pane quotidiano e da adesso cercherò di non fare più commenti su questo tema.

    La vera dimostrazione di come tutto si possa interpretare in 1000 modi è comunque che io abbia risposto al tuo ultimo commento con questo. Chissà perchè, ho interpretato il tuo rigo in modo da pensare che questa spatafiala sia in qualche modo rilevante. Boh.

    RispondiElimina
  87. Bartimeo mi dice:

    <span>Come al solito non hai letto il post ed hai voluto pistoleggiare!  
    Il Papa ha gettato la rete della speranza a chi vive senza speranza o nella "gaudente disperazione!.  
    Paccosa e tautologica come al solito!  
    Ciao </span>
    <span></span> 
    <span>****************************************</span>

    :-[  Bartimeo....a parte la tua gentilezza sempre più vistosa, la prostituzione che si sollazza del profilattico NON è in preda allo sconforto, men che meno alla disperazione, e se gli vai a dire ad un trans, ad un viados, che sono dei disperati, forse ti ci scappa il martirio.... don Benzi riusciva a  salvare qualche prostituta di quelle sbattute sui marciapiedi contro la loro volontà, ma della maggioranza diceva che la CULTURA DI OGGI li ha convinti che è un mestiere che PAGA BENE e che è una LIBERTA', LIBERA SCELTA.....

    i viados che vengono da noi dal Brasile hanno MOGLIE E FIGLI a casa loro e vengono qui per prostituirsi LIBERAMENTE PERCHE' SI FANNO PIU' SOLDI.....lo ritengono UN LAVORO DIGNITOSO, COME UN ALTRO....
    In Olanda certa prostituzione è legalizzata.... in Italia ogni tanto qualcuno ci prova a legalizzarla....

    Allora, se il Papa parla  A TUTTI, a questa parte di "tutti" occorreva parlare del PECCATO MORTALE DELLA LORO SCELTA ALTRETTANTO LIBERA.... perchè quando si parla dell'aborto si sottolinea che è un omicidio e che c'è la scomunica, mentre per l'uso del profilattico si ha quasi paura di dire le cose come stanno?

    Se il Papa parlava invece solo AD UNA PARTE di peccatori, allora occorre dire che il discorso non riguarda chi LIBERAMENTE SCEGLIE DI PROSTITUIRSI perchè tanto è un discorso che cadrà, per loro, nel vuoto....tanto più che hanno capito che il profilattico è così legittimo visto che moltissimi hanno l'AIDS....

    Sei tu che non leggi neppure quel che scrivo perchè sei talmente condizionato dai tuoi giudizi che non ti sei neppure accorto che sto sostenendo da tempo l'arricchimento offerto da Enrico....il che non significa che tutti gli altri hanno torto, neppure il Papa lo direbbe visto che ha offerto il suo libro proprio perchè si potesse discutere....

    e dovresti spiegare come mai un cardinale Martini ha sostenuto che "finalmente il Papa si è aperto, ma non ne dubitavo, conoscevo la sua sensibilità", quando sappiamo bene che tale cardinale ha idee ben diverse sull'argomento NON condivise dal Magistero della Chiesa in tema morale....

    Che tutti dobbiamo sforzarci di leggere le parole del Papa NEL MAGISTERO è fuori discussione, ma che si aiuti ad approfondire dove sta l'inghippo DI FACILI E DIVERSE INTERPRETAZIONI, è un dovere....

    Fai Buona Festa per l'Immacolata

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  88. è un lefebvriano di sinistra travestito da cattolico di destra

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  89. perché abbiamo problemi con il sesso

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  90. caro Atalaia, è vero !
    quelle convergences mi ricordano tanto le memorabili  "convergenze parallele" dell'on. Moro, il "compromesso storico" tra DC e PC, i vari abbracci tra diavolo e acqua santa a cui abbiamo assistito nel corso del sec. 20.mo....e via dicendo: tutti frutti dello stesso albero, l'illusione liberale, che ha sedotto anche la Santa Chiesa !
    non a caso abbiamo visto anni fa pubblicare un prodotto di questa mentalità abbraccista, quel libro di un dom dal titolo "Il diavolo mio fratello", che in tempi passati sarebbe stato messo all<span>'Indice dei libri proibiti,</span> senza passare per gli editori !....
    ....a via di continue SINTESI TUTTO VIENE CREDUTO POSSIBILE, anche la conversione dell'Inferno con satana, demoni e dannati: l'eresia di Origene, appunto l'APOCATASTASI.
    Si è scivolati su questa china, dal Concilio in poi, arrivando sempre più spesso ad invertire il Bene e il  male, relativizzando dottrina e morale: si cerca una via di mezzo tra Bene e male, tra Vero e falso, veniamo  indotti a credere che il nero sia "una diversa forma" di bianco.
    Non si crede più ad una Verità assoluta da riaffermare costantemente, come la Chiesa, che ne è DEPOSITARIA, aveva sempre fatto fino al 1962:  da allora essa si è messa  "a cercare la Verità" insieme con i miscredenti di ogni provenienza, con tutti i propagatori di eresie e i seguaci degli dèi falsi e bugiardi, come se non la possedesse più in modo certo: infatti non l'annuncia più a voce ALTA E CHIARA, temendo di essere accusata di integralismo,  e vuole solo DIALOGARE, ascoltare il mondo e le sue diverse verità -chiamate "segni dei tempi"- le mille carnali e mutevoli convinzioni umane, mettendo la lucerna sotto il moggio, NON PIU' bene in vista, come Nostro Signore aveva raccomandato !
    Vuole essere "comprensiva" lasciando che ognuno segua la sua strada, la sua personale idea di verità, bontà e felicità.....
    e così la Chiesa va a sedersi sui banchi come docile DISCEPOLA DEL MONDO, acquiescente alle sue voglie, non più Maestra a Nome di Nostro Signore.....
    E' alla continua ricerca di un impossibile compromesso, di una VIA DI MEZZO, fallace e ingannevole, tra Verità e le illusioni e menzogne dell'umano intelletto.
    E andando avanti così, di sintesi in sintesi, UN ABBRACCIO DOPO L'ALTRO, fa credere a tutti noi - mentre si va così sempre più offuscando la sua vista - che la menzogna sia una "diversa verità": gravissima perdita, da quando ha perso l'aggancio sicuro alla Verità Eterna, che NON MUTA col mutare delle cose umane e mondane.
    Deriva relativista, marasma della Fede.
    Ci resta l'unica certezza del "Non praevalebunt" (mentre però il maremoto continua e incalza sballottando paurosamente la Barca....)

    RispondiElimina
  91. .....ma il Papa per primo ha il sacrosanto dovere di dire SEMPRE SOLO la Verità, TUTTA LA VERITA' INTEGRALMENTE, senza sottintesi, senza espressioni ambivalenti, che si prestano a false interpretazioni.
    Se il Papa è il custode della DOTTRINA CATTOLICA ed è ad essa vincolato, DEVE RIBADIRLA ogni volta con chiarezza, DEVE RIAFFERMARE sempre e soltanto la Verità ininterrottamente sostenuta dal Magistero perenne, secondo il Depositum Fidei  INALTERATO  e non vedute personali, che siano di un teologo o di Papa in veste di dottore privato, che tende -O solo PARE - a discostarsi da quel Depositum, affermando preventivamente:   “Ognuno è libero di contraddirmi”   !
    NON HA senso, NON E' compito di un Papa quello di proporre un DIBATTITO SULLA MORALE ! lo capisci Caterina che questo è l'aspetto grave che sta a monte di questo disastro mediatico ?
    Il Papa non puo' DECIDERE DI METTERSI L'ABITO di un qualsiasi mondano opinion-leader o CONDUTTORE DI DIBATTITI su questioni gravissime che ricadono sulla salus animarum, facilmente in negativo, NON PUO' faarlo !
    è precisamente un'operazione fuorviante e pericolosa quella di voler presentare un'opinione tra mille, RINUNCIANDO AD INSEGNARE: come fai a non vedere questo pericolo insito nella stessa idea di scrivere un libro di quel genere, che per sua STESSA natura conduce ai travisamenti dottrinali e traviamenti morali e spirituali?
    Il Papa<span> deve parlare sempre e solo ex cathedra</span> su questioni di Fede e di Morale, giovandosi in tal modo dell'assistenza dello Spirito Santo, che gli assicura l'infallibilità del pronunciamento di Magistero; altrimenti, SE si mette a parlare scendendo dalla cattedra, e salendo però su quelle MEDIATICHE (INTERVISTE-LIBRI, discorsi a braccio su cose gravi....),
    questa assistenza NON ci sarà, come in questo libro non c'è :....e tutto il Gregge ne subirà fatale sbandamento !

    RispondiElimina
  92. <span>.....ma il Papa per primo ha il sacrosanto dovere di dire SEMPRE SOLO la Verità, TUTTA LA VERITA' INTEGRALMENTE, senza sottintesi, senza espressioni ambivalenti, che si prestano a false interpretazioni.  
    Se il Papa è il custode della DOTTRINA CATTOLICA ed è ad essa vincolato, DEVE RIBADIRLA ogni volta con chiarezza, DEVE RIAFFERMARE sempre e soltanto la Verità ininterrottamente sostenuta dal Magistero perenne, secondo il Depositum Fidei  INALTERATO  e non vedute personali, che siano di un teologo o di Papa in veste di dottore privato, che tende -O solo PARE - a discostarsi da quel Depositum, affermando preventivamente:   “Ognuno è libero di contraddirmi”   !  
    NON HA senso, NON E' compito di un Papa quello di proporre un DIBATTITO SULLA MORALE ! lo capisci Caterina che questo è l'aspetto grave che sta a monte di questo disastro mediatico ?  
    Il Papa non puo' DECIDERE DI METTERSI L'ABITO di un qualsiasi mondano opinion-leader o CONDUTTORE DI DIBATTITI su questioni gravissime che ricadono sulla salus animarum, facilmente in negativo, NON PUO' farlo, non gli è consentito <span>proprio </span>dal suo essere VICARIO DI CRISTO !  
    è precisamente un'operazione fuorviante e pericolosa quella di voler presentare un'opinione tra mille, RINUNCIANDO AD INSEGNARE: come fai a non vedere questo pericolo insito nella stessa idea di scrivere un libro di quel genere, che per sua STESSA natura conduce ai travisamenti dottrinali e traviamenti morali e spirituali?  
    Il Papa<span> deve parlare sempre e solo ex cathedra</span> su questioni di Fede e di Morale, giovandosi in tal modo dell'assistenza dello Spirito Santo, che gli assicura l'infallibilità del pronunciamento di Magistero; altrimenti, SE si mette a parlare scendendo dalla cattedra, e salendo però su quelle MEDIATICHE (INTERVISTE-LIBRI, discorsi a braccio su cose gravi....),  
    questa assistenza NON ci sarà, come in questo libro <span>non c'è </span>:....e tutto il Gregge ne subirà fatale sbandamento !</span>

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  93. <span>.....ma il Papa per primo ha il sacrosanto dovere di dire SEMPRE SOLO la Verità, TUTTA LA VERITA' INTEGRALMENTE, senza sottintesi, senza espressioni ambivalenti, che si prestano a false interpretazioni.    
    Se il Papa è il custode della DOTTRINA CATTOLICA ed è ad essa vincolato, DEVE RIBADIRLA ogni volta con chiarezza, DEVE RIAFFERMARE sempre e soltanto la Verità ininterrottamente sostenuta dal Magistero perenne, secondo il Depositum Fidei  INALTERATO  e non vedute personali, che siano di un teologo o di Papa in veste di dottore privato, che tende -O solo PARE - a discostarsi da quel Depositum, affermando preventivamente:   “Ognuno è libero di contraddirmi”   !    
    NON HA senso, NON E' compito di un Papa quello di proporre un DIBATTITO SULLA MORALE ! lo capisci Caterina che questo è l'aspetto grave che sta a monte di questo disastro mediatico ?    
    Il Papa non puo' DECIDERE DI METTERSI L'ABITO di un qualsiasi mondano opinion-leader o CONDUTTORE DI DIBATTITI su questioni gravissime che ricadono sulla salus animarum, facilmente in negativo, NON PUO' farlo, non gli è consentito <span>proprio </span>dal suo essere VICARIO DI CRISTO !    
    è precisamente un'operazione fuorviante e pericolosa quella di voler presentare un'opinione tra mille, RINUNCIANDO AD INSEGNARE: come fai a non vedere questo pericolo insito nella stessa idea di scrivere un libro di quel genere, che per sua STESSA natura conduce ai travisamenti dottrinali e traviamenti morali e spirituali?    
    Il Papa<span> deve parlare sempre e solo ex cathedra</span> su questioni di Fede e di Morale, giovandosi in tal modo dell'assistenza dello Spirito Santo, che gli assicura l'infallibilità del pronunciamento di Magistero; altrimenti, SE si mette a parlare scendendo dalla Cattedra di Pietro, l'Unica dalla quale può e DEVE parlare in modo SACRO E SANTO, e salendo invece su quelle MEDIATICHE (INTERVISTE-LIBRI, discorsi a braccio su cose di grave portata....),    
    questa <span>Divina Assistenza NON ci sarà</span>, come in questo libro <span>non c'è </span>:....e tutto il Gregge ne subirà fatale sbandamento !</span>

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  94. Ringrazio il caro Don che ha espresso perfettamente la morale naturale e cattolica e mi fa un po tenerezza il bravo Enrico che a tutti i costi vuole salvare una espressione pericolosa del Santo Padre. Non capisco perché non ha voluto rileggere il suo testo, L'interpretazione del bravo Enrico la dovrebbe spiegare alla cara signora Carla Bruini che ha ringraziato il Santo Padre di permettere il preservativo....

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  95. Apro il computer e leggo il messagio di défaillance...ebbene senza dubbio un amico con cui ho parlato ieri metterebbe un "mi piace" tanto ritrovo le stesse riflessioni. 
    Questo mio amico, come me vive, in un ambiente scristianizzato, dove i cattolici in minoranza se ne stanno zitti, e non possono nemmeno contare sulla parola  dei loro pastori che se se stanno zitti pure loro, salvo ad uscire da loro riserbo se c`è qualche legge sociale da difendere, ma  non a difesa della famiglia o della vita nascente, zitti sul Magistero del Papa, salvo per relativizzarlo o contestarlo, ebbene il mio amico ha visto uscire dal loro silenzio diversi vescovi per dire tutto il bene che pensavano delle parole del Papa su condom e sull`Humanae vitae, il che gli è parso molto"sospetto", questo improvviso sostegno al Papa lo ha fatto riflettere e mi ha detto:
    " mi dico che formalmente è il teologo che ha parlato che può dunque essere discusso come chiunque, ma quel teologo è anche il Papa al quale è dovuto l`assentimento dell`intelligenza e l`adesione al suo insegnamento ordinario  e questo a beneficio di tutta la Chiesa. Ma per quanto possano essere interessanti le opinioni del Papa non magisteriali, mi domando se non si rischia di arrivare ad una confusione di ruoli e che questa confusione finisca per nuocere all`acioglienza  del Magisterio ordinario , e mi ha citato l`Humanae vitae ad esempio."
    Il mio amico ha concluso dicendomi che si interrogava sull`opportunità  che un Papa si esprimi al difuori del suo ruolo di Papa.
    Visto la confusione che hanno provocato e continueranno  a provocare certi passaggi del libro del Papa, la domanda merita di essere posta.

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  96. <span>Apro il computer e leggo il messagio di défaillance...ebbene senza dubbio un amico con cui ho parlato ieri metterebbe un "mi piace" tanto ritrovo le stesse riflessioni.   
    Questo mio amico, come me, vive in un ambiente scristianizzato dove i cattolici in minoranza se ne stanno zitti e non possono nemmeno contare sulla parola  dei loro pastori che se se stanno zitti pure loro, salvo ad uscire da loro riserbo se c`è qualche legge sociale da difendere, ma non a difesa della famiglia o della vita nascente, zitti sul Magistero del Papa, salvo per relativizzarlo o contestarlo, ebbene il mio amico ha visto uscire dal loro silenzio diversi vescovi per dire tutto il bene che pensavano delle parole del Papa sul condom e sull`Humanae vitae, il che gli è parso molto "sospetto".</span>
    <span> Questo improvviso ed entusiasta sostegno al Papa lo ha fatto riflettere e mi ha detto:  
    " mi dico che formalmente è il teologo che ha parlato che può dunque essere discusso come chiunque, ma quel teologo è anche il Papa al quale è dovuto l`assentimento dell`intelligenza e l`adesione al suo insegnamento ordinario  e questo a beneficio di tutta la Chiesa. Ma per quanto possano essere interessanti le opinioni del Papa non magisteriali, mi domando se non si rischia di arrivare ad una confusione dei ruoli e che questa confusione finisca per nuocere all`accoglienza  del Magisterio ordinario, e mi ha citato l`Humanae vitae come esempio."  
    Il mio amico ha concluso dicendomi che si interrogava sull`opportunità  che un Papa si esprimi al difuori del suo ruolo di Papa.  
    Visto la confusione che hanno provocato e continueranno  a provocare certi passaggi del libro del Papa, la domanda merita di essere posta. 
    </span>

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  97. Fosse solo la Signora Sarkozy a dirlo ed a ringraziare il Papa per la sua apertura, sono le guide di anime a farlo, sono cardinali, vescovi e sacerdoti vescovi, è un card. Martini che dichiara:"finalmente il Papa si è aperto, ma non ne dubitavo, conoscevo la sua sensibilità".
    Mi sembra sia cieco e sordo colui che  nega ancora che quello è il messaggio che passa, il messaggio che coloro che ne ne infischiano in tempo normale del  Magistero del Papa, ignorato o contestato,  stanno imponendo come se fosse Magistero, come se fosse la nuova posizione della Chiesa.

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  98. <span>Fosse solo la Signora Sarkozy a dirlo ed a ringraziare il Papa per la sua apertura, sono le guide di anime a farlo, sono cardinali, vescovi e sacerdoti, è un card. Martini che dichiara:"finalmente il Papa si è aperto, ma non ne dubitavo, conoscevo la sua sensibilità".  
    Mi sembra sia cieco e sordo colui che  nega ancora che quello è il messaggio che passa, il messaggio che coloro che ne ne infischiano in tempo normale del  Magistero del Papa, ignorato o contestato,  stanno imponendo come se fosse Magistero, come se fosse la nuova posizione della Chiesa. 
    </span>

    RispondiElimina
  99. Ma va là! Don Camillo è in realtà Don Giorgio de Capitano: viene qui apposta per fare il troll con i suoi commenti eccessivi. In due parole vuol far apparire questo blog come un covo di oltranzisti con cervellino di gallina! E ci riesce.

    RispondiElimina
  100. Ho compreso la malvagità di queste dichiarazioni private del Papa ascoltando encomi entusiastici di un prete che vive una vita privata fuori dalla parrocchia in cui lavora in modo ineccepibile, assolutamente IMMORALE! Mi ha detto "questo è il Papa dei nostri tempi, lui non poteva dire quello che in realtà pensava" e mi ha assicurato che avrebbe detto ai giovani (un gruppo assai numeroso) di usate il preservativo perchè sa che "è anche il volere del PAPA" perchè "non poteva dire tutto siccome circondato da gente malvagia e senza cuore (sic.)"!

    Utilizzando un esempio nel dopo concilio si è formata una frattura nella diga che Dio ha posto contro le potenze del male, noi tradizionalisti si è gridato al PERICOLO, con queste dichiarazioni (e altre simili) l'acqua malvagia del male ha incominciato a zampillare dalla frattura e a diffondersi tra il popolo di Dio, ma tutti ridono e continuano a darsi ai piaceri del mondo. I falsi tradizionalisti dicono: cosa può essere una frattura, un po' di acqua, difronte ad una possente diga "ferma e salda" "mettiamoci tuttalpiù un salvagente, non si sa mai!". Ma cosa può fare un salvagente difronte ad una rovinosa alluvione?

    Le conseguenze di queste parole sprovvedute del Papa sono solo l'inizio, solo Dio sa quanto male stanno facendo alle anime. Ma come salvarci da questa alluvione che certamente verrà?

    Bisogna ORA trovare un punto alto, lasciare le nostre false sicurezze e aggrapparci saldamente alla rocca che è la Tradizione barriera invincibile e là piccolo gregge quando la diga sarà abbattuta e l'acqua del male ci avrà circondato alzare il capo perchè ri-vedremo il Pastore che viene a salvarci!

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  101. <span>Ho compreso la malvagità di queste dichiarazioni private del Papa ascoltando encomi entusiastici di un prete che vive una vita privata fuori dalla parrocchia in cui lavora in modo ineccepibile, assolutamente IMMORALE! Mi ha detto "questo è il Papa dei nostri tempi, lui non poteva dire quello che in realtà pensava" e mi ha assicurato che avrebbe detto ai giovani (un gruppo assai numeroso) di usate il preservativo perchè sa che "è anche il volere del PAPA" perchè "non poteva dire tutto siccome circondato da gente malvagia e senza cuore (sic.)"!  
     
    Utilizzando un esempio nel dopo concilio si è formata una frattura nella diga che Dio ha posto contro le potenze del male, noi tradizionalisti si è gridato al PERICOLO, con queste dichiarazioni (e altre simili) l'acqua malvagia del male ha incominciato a zampillare dalla frattura e a diffondersi tra il popolo di Dio, ma tutti ridono e continuano a darsi ai piaceri del mondo. I falsi tradizionalisti dicono: cosa può essere una frattura, un po' di acqua, difronte ad una possente diga "ferma e salda" "mettiamoci tuttalpiù un salvagente, non si sa mai!". Ma cosa può fare un salvagente difronte ad una rovinosa alluvione?  
     
    Le conseguenze di queste parole sprovvedute del Papa sono solo l'inizio, solo Dio sa quanto male stanno facendo alle anime. Ma come salvarci da questa alluvione che certamente verrà?  
     
    Bisogna ORA trovare un punto alto, lasciare le nostre false sicurezze e aggrapparci saldamente alla rocca che è la Tradizione barriera invincibile e là piccolo gregge quando la diga sarà abbattuta e l'acqua del male ci avrà circondato alzare il capo perchè ri-vedremo il Pastore che viene a salvarci!</span>

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  102. Abbraccismo, entièrement d'accord.

    RispondiElimina
  103. Entièrement d'accord, là aussi. Le Pape, à mon humble avis, n'a pas à donner d'interview, dans l'illusion qu'il touchera ainsi plus de monde, ni dans un avion ni ailleurs. Je suis d'une famille de journalistes, j'ai fait du journalisme moi-même; je sais de quoi je parle.

    RispondiElimina
  104. Que va faire le Pape, maintenant, devant ce désastre?
    Est-ce qu'il va remonter sur sa Chaire et dire: «Mes chers amis, vous n'avez rien compris! Ni les uns ni les autres!»
    Est-ce qu'il va contredire le cardinal Martini? Mme Carla Bruni? L'OMS? La planète entière?

    La fonction de Pape est-elle compatible avec le journalisme et l'essayisme théologique?

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  105. mysterium iniquitatis4 dicembre 2010 alle ore 14:25

    naturalmente secondo il <span>goliarda</span> che appone la sua firma di falso gradimento, da bravo somaro che scherza con le cose sante (Vangelo e lettere  di s. Paolo), anche Nostro Signore " fa ridere i polli " , vero  ? ?
    ed è l'ennesima prova del colmo dell'empietà e degli sputi e del fango dai quali viene bersagliato oggi Nostro Signore, nella Santa Chiesa, che è iSua Sposa e  Suo corpo Mistico, <span>al suo stesso interno:</span> membra che si fanno nemici e persecutori violenti e blasfemi di altre membra e di Gesù Cristo stesso,
    baraonda infernale in crescendo che assedia la Chiesa dal suo interno, dopo aver DETRONIZZATO LA VERITA' ETERNA dalle coscienze, oltre che dai Tabernacoli allontanati dall'Altare,
    mentre il 90 % dei cattolici NON se ne accorge affatto, pensando che sia un "leggero" gioco politico di "forze contrapposte" che -mediante una sintesi ulteriore (al solito...<span>.secondo trappola hegeliana)</span> si possono incontrare in una fantomatica via di mezzo, che provocherà di nuovo il perverso meccanismo degli oppostismi.....
    ......e così via, finchè Dio stesso non interverrà a dire il suo "BASTA" !

    RispondiElimina
  106. Le pire, à mes yeux, est: que vaudra désormais la parole du Pape pour le monde entier qu'il s'agissait de séduire?

    RispondiElimina
  107. Ancora altre precisazioni, discussioni, altri interventi ....per un testo che alcuni dicono essere lampante di chiarezza:

    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1345841

    E se fosse il Papa ad interevnire  dalla sua cattedra per porre fine alla confusione? 
    Anche se facendolo dovesse sollevare un ri-polverone ?

    RispondiElimina
  108. <span>Luisa</span><span></span><img></img>
    <span>Ancora altre precisazioni, discussioni, altri interventi ....per un testo che alcuni dicono essere lampante di chiarezza:  
     
    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1345841  
     
    E se fosse il Papa ad intervenire  dalla sua cattedra per porre fine alla confusione?   
    Anche se, facendolo, dovesse sollevare un ri-polverone ? 
    </span>

    RispondiElimina
  109. Ancora altre precisazioni, discussioni, altri interventi ....per un testo che alcuni dicono essere lampante di chiarezza:  
     
    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1345841  
     
    E se fosse il Papa ad intervenire  dalla sua cattedra per porre fine alla confusione?   
    Anche se facendolo dovesse sollevare un ri-polverone ?

    RispondiElimina
  110. <span>Luisa</span><span></span><img></img>
    <span>Ancora altre precisazioni, "chiarificazioni",  discussioni, altri interventi ....per un testo che alcuni dicono essere lampante di chiarezza:    
       
    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1345841    
       
    E se fosse il Papa ad intervenire  dalla sua cattedra per porre fine alla confusione?     
    Anche se facendolo dovesse sollevare un ri-polverone ?</span>

    RispondiElimina
  111. <span></span><span>Ancora altre precisazioni, "chiarificazioni", discussioni, altri interventi ....per un testo che alcuni dicono essere lampante di chiarezza:    
       
    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1345841    
       
    E se fosse il Papa ad intervenire  dalla sua cattedra per porre fine alla confusione?  Anche se facendolo dovesse sollevare un ri-polverone ?</span>

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  112. mysterium iniquitatis4 dicembre 2010 alle ore 15:15

    speriamo che la rottura di quella diga citata da don Camillo (come rappresentata nella foto) non segnali che sia già arrivato quel momento storico che San Paolo indica con il katechon che deve essere tolto di mezzo:
    <span>"È</span><span> </span><span>necessario che - l’ostacolo - </span><span>sia tolto di mezzo</span><span>" (2 Ts 2,7). </span>
    ....se così fosse, che Dio ci aiuti !
    ( v. proposte di analisi del testo paolino al riguardo
    <span>2 TESSALONICESI 2,1-11 : L’Apostasia e l’Anticristo, una Catechesi sull'Apocalisse di don Guglielmo Fichera; mi pare, alla luce degli eventi incalzanti, di tipo sempre meno "luminoso", un testo che non permette di "riposare sugli allori"....)</span>

    RispondiElimina
  113. Ormai CARA LUISA, ci sono anche le FOTO che provano che il PAPA è d'accordo con i preservativi: va a vedere sul sito di Capitani!
    Se anche Giuseppe (che siede sul TRONO DI PIETRO) <span>si fa fotografare così</span> non c'è più scampo!

    E tutti i PICCOLI sono già scandalizzati, dove sono le parole di VERITA? Quando <span>non c'è più SI e non c'è più NO</span>?
    <span>Mgr Lefebvre</span> aveva visto e capito tutto fin dall'inizio (ma KIKO ha lottato per introdurre un nuovo credo).
    Chi ci può aiutare? Chi può rispondere a questa DESOLAZIONE di tutte le DESOLAZIONI? A quando una nuova Chiesa, un nuovo Pietro?

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  114. mysterium iniquitatis4 dicembre 2010 alle ore 15:18

    ma PERCHE', dunque, il papa non si decide a fare chiarezza, ben sapendo di aver provocato confusione ?

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  115. mysterium iniquitatis4 dicembre 2010 alle ore 15:19

    <span>ma PERCHE', dunque, il Papa non si decide a fare chiarezza, ben sapendo di aver provocato confusione, lasciando tante, troppe verità sottintese ?</span>

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  116. mysterium iniquitatis4 dicembre 2010 alle ore 15:38

    <span>speriamo che la rottura di quella diga citata da don Camillo (come rappresentata nella foto) non segnali che sia già arrivato quel momento storico che San Paolo indica con il katechon che deve essere tolto di mezzo:  
    <span>"È</span><span> </span><span>necessario che - l’ostacolo - </span><span>sia tolto di mezzo</span><span>" (2 Ts 2,7). </span>  
    ....se così fosse, che Dio ci aiuti !  
    ( v. proposte di analisi del testo paolino al riguardo:   
    <span>2 TESSALONICESI 2,1-11 : L’Apostasia e l’Anticristo, una Catechesi sull'Apocalisse di don Guglielmo Fichera; mi pare, alla luce degli eventi incalzanti, sempre meno "luminosi", un testo che non permette di "riposare sugli allori"....)</span></span>

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  117. mysterium iniquitatis4 dicembre 2010 alle ore 15:47

    probabile significato da attribuire al katechon (l'impedimento da togliere, che è/era qualcosa di positivo):
       .... <span><span>come Gesù venne al mondo quando l’impero romano dominava tutto,</span></span><span><span> </span></span><span><span>così l’anticristo verrà quando i popoli cesseranno di stare soggetti all’<span>autorità spirituale della Chiesa di Roma.</span></span></span>
    (linkl cit.)

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  118. Per favore, non esageriamo!
    C`è chi più sopra ha detto che don Camillo è in realtà "don" Capitani!! Don Camillo smentirà...
    Quell`orribile foto è un fotomontaggio.
    Penso che si possa, e si debba, argomentare, anche esprimendo il proprio dissenso, senza mai dimenticare di chi stiamo parlando cioè del Papa!

    RispondiElimina
  119. E' vergognosa (e calunniosa) la DICHIARAZIONE infamante della "Verità". Non sono Di CAPITANO! E posso provarlo.
    Chiedo alla MODERAZIONE di cancellare quest'intervento IPOCRITA e firmato dai nemici della Tradizione di SEMPRE!

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  120. ECCOME ho smentito! Chi odia la TRADIZIONE di sempre non vuole che i PICCOLI come noi possano esprimersi.
    Quanto alle foto sono su internet e NON POSSONO essere un fotomontaggio (anche il Papa ha charamente fatto l'APOLOGIA del preservativo nel suo libro).

    RispondiElimina
  121. Dici cose vere (e benedette), caro mysterium iniquitatis, ormai SONO ALLA FRUTTA.
    <span>L'anticristo si è seduto nella coppa della meretrice di BABILONIA</span>: i tempi sono consumati.
    Come fare per uscire da questa contingenza nebbiosa, dove anche chi DOVREBBE DIRE LA VERITA confonde invece le idee dei piccoli, come denunzia la nostra cara Luisa?

    RispondiElimina
  122. Luisa stai attenta questo sedicente Don Camillo non è il sottoscritto!

    Questo troll credo che abbia in realtà molti nomi oppure molti amici come: NEO-NAZI, Fai proprio ridere i polli! Disonestà Intellettuale!

    Io sono riconoscibile perchè non ho chiuso alla vista pubblica i miei interventi che si trovano digitalizzando: Visualizza dettagli, e che, con il tempo, delle volte cancello.

    Ovviamente non sono don Capitani, che sinceramente rispetto (almeno le sue cose "sinistre" le dice apertamente NON come molti cardinali).

    Sono sacerdote validamente ordinato e svolgo il mio ministero serenamente, le cose che dico qui le ho sempre dette pubblicamente durante le mie omelie e catechesi per adulti e giovani in una comunissima e ordinaria PARROCCHIA. Sono conosciuto personalmente dalle Blogger LDCaterina63, che è mia carissima amica già da anni ed è stata sempre lei a garantire con la Redazione circa le mie credenziali sacerdotali che rimangono comunque anonime per mia scelta!

    ps Non sono delle FSSPX!

    RispondiElimina
  123. @ REDAZIONE


    Chiedo alla REDAZIONE di bannare il troll che prende diversi nomi compreso quello di don Camillo.
    Grazie

    RispondiElimina
  124. Ma che la pianti, ridicolo troll!

    RispondiElimina
  125. @ Redazione

    qualcuno trolleggia con il mio nome!

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  126. Fa piacere vedere un barlume di onestà in te, Luisa! Per la prima volta riconosci che quel che tu scrivi è ridicolo: infatti ho solo espresso quel che tu ripeti cocciutamente ed ottusamente senza sosta! ....  e anche Don Camillo e mysterium iniquitatis=tutti uniti

    RispondiElimina
  127. Non so se è uno o più, ma Enrico certamente ci riferirà!

    RispondiElimina
  128. Bene, le maschere cadono, il suo giochetto è finito.

    RispondiElimina
  129. Il mio di certo, il tuo no: tu non puoi impedirti di scriverle queste cose da troll!
    E neanche "Don Camillo" e Tutti Uniti con tutti i suoi alias non ce la fanno a non scrivere roba da troll...

    RispondiElimina
  130. Mysterium Iniquitatis, le tue considerazioni sono molto realiste, tuttavia, io personalmente non cedo alla tentazione di affiliarmi a profezie millenaristiche come mi guardo bene dal divugare, per quel che è possibile, profezie mariane che ben inteso, rispetto e venero. Cerco di utilizzare la Ragione che illuminata dalla fede ci fa vedere spetatamente "l'oltre" e oggi tutto è molto chiaro. Non mi riguardano le progliezioni del futuro perchè la tradizione mi dice che "il futuro è il campo del diavolo" io so che il mondo e la su storia presente e futura è nelle mani onnipotenti di Dio, questo mi basta. Cerco di vivere SEMPRE in grazia di Dio perchè ogni giorno per me (per noi) potrebbe essere l'ultimo. E Basta!

    RispondiElimina
  131. <span>

    Ah, ecco qui finalmente la roccia granitica su cui fondare la presunta liceità del ‘consiglio papale del condom’: “
    <span>S. Alfonso: "Appoggiati sull'autorità di S. Agostino, diciamo che è probabilmente permesso consigliare un male minore per evitarne uno maggiore al quale va a gettarsi senz'ombra di dubbio il prossimo, perché allora chi consiglia non provoca il male, ma il bene, consigliando di scegliere il male minore, <span>quand'anche fosse di natura differente”</span> .” </span>
    </span>

    RispondiElimina
  132. <span>


    Ah, ecco qui finalmente la roccia granitica su cui fondare la presunta liceità del ‘consiglio papale del condom’: “
    <span>S. Alfonso: "Appoggiati sull'autorità di S. Agostino, diciamo che è probabilmente permesso consigliare un male minore per evitarne uno maggiore al quale va a gettarsi senz'ombra di dubbio il prossimo, perché allora chi consiglia non provoca il male, ma il bene, consigliando di scegliere il male minore, <span>quand'anche fosse di natura differente”</span> .” </span><span></span>


    “Probabilmente”
    e poi premete il grilletto: probabilmente il colpo non sarà in canna…”
    No, grazie: preferisco il Palazzini e la sua solida e precisa dottrina, che porta alla vita eterna.
    : e che facciamo, giochiamo con le anime alla roulette russa? “Cari fedeli, inserite una cartuccia nel tamburo, fatelo girare, puntate il revolver alla tempia</span>

    RispondiElimina
  133. <span>

    Ah, ecco qui finalmente la roccia granitica su cui fondare la presunta liceità del ‘consiglio papale del condom’: “
    <span>S. Alfonso: "Appoggiati sull'autorità di S. Agostino, diciamo che è probabilmente permesso consigliare un male minore per evitarne uno maggiore al quale va a gettarsi senz'ombra di dubbio il prossimo, perché allora chi consiglia non provoca il male, ma il bene, consigliando di scegliere il male minore, <span>quand'anche fosse di natura differente”</span> .” </span>
    </span>

    RispondiElimina
  134. mysterium iniquitatis4 dicembre 2010 alle ore 18:41

    meglio così.

    RispondiElimina
  135. <span>


    Ah, ecco la roccia granitica su cui fondare la presunta liceità del ‘consiglio papale del condom’: “
    <span>S. Alfonso: "Appoggiati sull'autorità di S. Agostino, diciamo che è probabilmente permesso consigliare un male minore per evitarne uno maggiore al quale va a gettarsi senz'ombra di dubbio il prossimo, perché allora chi consiglia non provoca il male, ma il bene, consigliando di scegliere il male minore, <span>quand'anche fosse di natura differente”</span> .” </span><span></span>
    Dunque, vediamo un po’: “Appoggiati sull’autorità di S. Agostino”: il quale però non è certo infallibile, e che non è di per sè Magistero della Chiesa…
    “Diciamo che è probabilmente permesso…”: e che facciamo, giochiamo con le anime ad una versione peggiorata della roulette russa? “Cari fedeli, inserite tre o quattro cartucce nel tamburo, fatelo girare, puntatevi il revolver alla tempia e poi premete il grilletto: probabilmente il colpo non sarà in canna…”.
    Non è morale dare consigli insicuri alle anime in materia di peccato grave, e quindi con rischio di dannazione eterna!
    No, grazie: io sto con il Palazzini e la sua solida, certa e precisa dottrina cattolica, quella che porta alla vita eterna.


    </span>

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  136. Redazione di Messainlatino.it4 dicembre 2010 alle ore 23:17

    Provveduto.

    RispondiElimina
  137. Redazione di Messainlatino.it4 dicembre 2010 alle ore 23:52

    L'usurpatore di identità era uno. Chi si diverte a metter 'mi piace' con nomi offensivi erano altri. Non credo necessario arrivare ad una registrazione obbligatoria, anche se certo si possono verificare incresciosi episodi come quello odierno.
    Enrico 

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  138. Redazione di Messainlatino.it4 dicembre 2010 alle ore 23:55

    Una preghiera, cara 'Mysterium'. Visto lo scorazzare di troll che oggi hanno usurpato identità altrui, per facilitare i nostri controlli vorresti per favore sceglierti un nick definitivo ed a quello attenerti, anziché cambiarlo di continuo anche più volte al giorno? Grazie.
    Enrico

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  139.    Premetto che non mi considero né un conservatore (in politica) né un tradizionalista (in religione o in teologia), almeno nelle accezioni più correnti di questi due termini. Tanto perché ci capiamo, e a rischio di scandalizzarvi (ma poi non credo, perché siete intelligenti): voto a sinistra.
       Semplicemente, sono un cattolico, che ringrazia Dio del dono supremo della fede; che è pronto, se Dio vorrà, a dar la vita per la fede cattolica; un peccatore che vorrebbe, colla grazia di Gesù nostro Signore, lottare contro il peccato.
       Ebbene, devo ammettere che le parole del Santo Padre, così come sono state riportate e commentate dalla stampa internazionale, m'hanno messo addosso una grande ansia; diciamo pure che m'hanno scandalizzato.

       Ecco come ragionerei io:

       1) Dal punto di vista dottrinale: i metodi contraccettivi artificiali sono "intrinsece mali", moralmente cattivi in sé stessi, e dunque mai, per nessun motivo e in vista di nessun fine buono (un bene pur grandissimo da ottenere, un male pur gravissimo da evitare), possono diventar leciti. Il fine buono non li coonesta, giacché "non sunt facienda mala ut eveniant bona".
       Se una prostituta, o, su un piano di gravità certo minore -- ma pur sempre nell'àmbito del peccato mortale --, una donna e un uomo che non siano sposati tra loro, hanno un rapporto sessuale, essi peccano mortalmente contro la castità (di fornicazione); se poi uno di loro espone il suo complice a un rischio di contagio, è chiaro che al peccato di lussuria se n'aggiunge un altro, pure mortale, contro la carità. Ma questo, per le ragioni dette (e "iota unum non praeteribit a lege"!), non può giustificare l'uso dei contraccettivi: sebbene il fine di preservare l'altro dal contagio sia in sé certo buono, e sul piano soggettivo possa rappresentare il segno d'un principio di conversione e di resipiscenza, oggettivamente non può coonestare un'azione intrinsecamente cattiva, perché il fine (buono) NON giustifica il mezzo (cattivo). Nel caso nostro, dunque, ci troveremmo in presenza di due peccati mortali distinti.
       Diverso, naturalmente, è il caso d'un rapporto sessuale contronaturale (sia omosessuale sia eterosessuale). È chiaro infatti che, mentre il rapporto in sé stesso è sempre illecito (e più grave della fornicazione), tuttavia l'uso del profilattico, ugualmente considerato in sé stesso, non v'aggiunge nessun'ulteriore malizia: non si può togliere una finalità procreativa a un atto che, già per la sua stessa natura, non l'ha e non la può avere.
       Quindi: in un rapporto illecito ma naturale, il profilattico, considerato in sé stesso, è SEMPRE illecito, e aggiunge al peccato un altro peccato; in un rapporto contronaturale, l'uso del profilattico, considerato (badiamo bene!) in sé stesso, è lecito, e può diminuire la gravità dell'atto (togliendo o diminuendo il rischio di contagio per sé e per il complice).
       Tutto questo, naturalmente, sul piano della verità obiettiva. Tutti sappiamo, poi, che esistono la coscienza erronea e l'errore invincibile e simili cose (come diceva il mio parroco, l'ignoranza è l'ottavo sacramento).

                       CONTINUA

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  140. (CONTINUAZIONE DEL MESSAGGIO PRECEDENTE)

    2) Che cos'ha detto il Santo Padre?
       Non lo so, perché non ho letto il libro.
       Ma è probabile che abbia detto cose in sé giuste.
       Riferendomi al passo oggetto di questa discussione, ecco come si potrebbe interpretare, in sensi che sarebbero comunque perlomeno accettabili:
       a) Con riferimento a un "prostituto" (maschio), cioè, probabilmente, a un rapporto omosessuale: in questo caso, l'uso del profilattico non aggiunge nessun peccato ulteriore, anzi ne toglie uno gravissimo (sebbene, è ovvio, l'atto resti gravissimamente illecito).
       È probabile che, come ho letto, il papa avesse appunto in mente, quando scriveva in tedesco, un "prostituto": anche perché solo un uomo può usare un preservativo (non si parla di contraccettivi chimici, mi sembra).
       b) Con riferimento a una situazione soggettiva, d'un povero peccatore (uomo o donna che sia) per il quale, ripeto soggettivamente, la preoccupazione d'evitar la morte sua o del suo complice può essere, nella sua abiezione, un principio di riscatto morale. L'atto è oggettivamente immorale, e è chiaro che il suo dovere sarebbe, semplicemente, quello d'astenersi dal rapporto sessuale; ma, sotto l'aspetto soggettivo, quella precauzione può molto facilmente esser percepita come buona, e certo buono è il suo fine.
       c) Infine, con riferimento al principio del male minore. Qui il discorso diventa, mi pare, più sottile e difficile. Io non so se mi sentirei di dire che questo principio possa essere invocato in casi come questi; ma neanche son sicuro del contrario.

       Se d'altra parte il papa avesse detto, e voluto dire, che in certi casi (diversi da quello d'un rapporto contro natura) il profilattico sia moralmente giustificato, insomma lecito, a parer mio avrebbe sbagliato.
       Ma probabilmente egli s'è solo espresso male, o piuttosto è stato mal tradotto, o mal capito.
       In ogni caso, è certo che in un libro egli parla come "doctor privatus": non si tratta dunque d'un atto del magistero pontificio.

       Oltre a questa frase tanto discussa, il Santo Padre ha detto poi altre cose, giustissime, sulla sessualità umana, sul suo valore e significato, eccetera.

                                       CONTINUA

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  141.    (CONTINUAZIONE DEL MESSAGGIO PRECEDENTE, E FINE, CON TANTE SCUSE PER LA LUNGAGNATA!)

       3) Sicché, diamo per iscontato che il Santo Padre abbia voluto dire cose giuste e vere, perfettamente in linea colla "Casti connubii" e coll' "Humanae vitae".
       Sennonché, che è successo?
       Un fatto, mi sembra, d'una gravità estrema.
       I giornali e i mezzi di massa di quest'Occidente ch'è peggio, secondo me, del comunismo e del fascismo hanno sùbito interpretato la frase nel senso più largo possibile: ci sono dei casi in cui il preservativo è lecito; questi casi potrebbero anche esser molti; anzi, meglio ancora: in fin de' conti, il papa fa marcia indietro rispetto a Pio XI e a Paolo VI, e annulla la vecchia condanna.
       Avrete letto i titoli dei giornali.
       E la signora Bruni nei Sarkozy ringrazia il Santo Padre per le sue "aperture".
       È inutile prendersela coi giornalisti, o colla signora Bruni o coll'uomo della strada: ci potrà anche essere stata mala fede, ma tutti sappiamo che non hanno certo l'abito mentale delle distinzioni sottili e precise e rigorose: viviamo, ahimè ahimè ahimè, in una società di massa.
       La formulazione poco chiara delle parole del papa, probabilmente una cattiva traduzione, in generale una pessima politica della comunicazione colla stampa (e s'è visto più volte), hanno prodotto il disastro,
       Dopo di che, si poteva comunque rimediare. La solerte sala stampa della Santa Sede poteva, a parer mio doveva, intervenire e precisare: "Avete capito male; le parole del Santo Padre non cambiano nulla della dottrina della Chiesa". Bisognava sforzarsi di spiegare, di chiarire, di distinguere.
       E invece, la sala stampa è intervenuta, sì, ma per dir che? Non che non è cambiato nulla, ma, se ho capito bene, ch'è cambiato poco: dunque qualcosa è pur cambiato. Che cosa? Non si sa.

       Preghiamo Dio, davvero, perché non solo le parole del papa siano affatto immuni da ogni macchia d'errore, ma sia anche evitato, a questa povera umanità smarrita e confusa, il grave scandalo che può nascere dall'incomprensione.
       Non basta dir la verità, e dirla tutta. Bisogna anche che, nella sua interezza, essa sia capita.

       Scusate la pappolata.

       E soprattutto, "oremus pro pontifice nostro Benedicto".

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  142. piccola psico-notazione sulle dinamiche dialogiche virtuali
    Il fastidioso troll, seppure opportunamente bloccato (poichè intenzionato a vanificare gli interventi altrui) ha ottenuto comunque una grande soddisfazione: quella di far apparire come volgari trolls, disturbatori pari a lui, altri interlocutori che usano vari nick NON per confondere i lettori, MA per puntare l'attenzione sui temi esposti, più che sulla propria persona (cfr.: "Non voler sapere chi l'ha detto ma poni mente a ciò che è detto.)
    Così va il mondo.

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  143. <span>piccola notazione sulle dinamiche dialogiche virtuali.
    Il fastidioso troll, seppure opportunamente bloccato (poichè intenzionato a vanificare gli interventi altrui) ha ottenuto comunque una grande soddisfazione: quella di far apparire come volgari trolls, disturbatori pari a lui, altri interlocutori che usano vari nick NON per confondere i lettori, MA per puntare l'attenzione sui temi esposti, più che sulla propria persona (cfr.: "Non voler sapere chi l'ha detto ma poni mente a ciò che è detto.)  
    </span>

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  144. Penso che fra coloro che usano diversi nick vi sono coloro che scelgono nick che tendono a mettere in luce la problematica in causa che è l`oggetto dei loro commenti,  fra coloro che fanno questa scelta vi sono commenti che in modo palese non hanno niente in comune con quelli di un troll o di un disturbatore o provocatore.
    Se poi questo modo di fare complica la vita dei moderatori non lo so, sembrerebbe di sì.

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  145. Al di là di tutto, il vero bersaglio delle critiche è Benedetto XVI in persona.

    "Il nostro Santo Padre dovrebbe smettere di parlare di sesso aberrante, e parlare di più di Gesù", ci ha scritto perentoria Christine Vollmer, presidente della Alliance for Family con sede a Miami negli Stati Uniti e membro della Pontificia Accademia per la Vita.

    Un altro membro autorevole di questa accademia, il professor Luke Gormally, già direttore del Linacre Centre for Healthcare Ethics di Londra e docente alla Ave Maria School of Law di Ann Arbor, Michigan, ha rimproverato al papa di voler parlare da semplice teologo in materie "sulle quali non ha una particolare competenza". Con queste conseguenze:

    "A molte persone che conosco, ciò sembra essere sia irresponsabile, poiché crea confusione nella gente comune circa l'esercizio del magistero papale, sia troppo comodo, perché questo è il caso di un papa che si ritira in una sua 'zona tranquilla' di scrittura e di parola, trascurando i compiti urgenti del governare".

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  146. così pare, Luisa: spesso quei nick per chi li usa sono dei veri "titoli" dell'argomento trattato, che in qualche modo ne rappresentano il "succo"; ma questo metodo espositivo è stato considerato (e forse "sopportato") come atteggiamento disturbante simil-trollesco....

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  147. Redazione di Messainlatino.it5 dicembre 2010 alle ore 15:16

    Non mi par proprio di aver detto quello (ossia che commentatori seri appaiano come troll o disturbatori). Ho solo spiegato che, per favorire i controlli, adottare un nick, e mantenerlo, sarebbe opportuno.
    Enrico

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  148. Son d'accordo colla critica contenuta nelle parole dell'ultimo capoverso del messaggio di don Camillo.

    Ma insomma, sta succedendo qualcosa d'una gravità inaudita: i giornali di tutto il mondo scrivono che forse, chissà, il papa ha cambiato la dottrina della Chiesa (e su un punto così importante, e in una materia in cui l'insegnamento del magistero è così fermo e vincolante!); il papa, o i suoi collaboratori (la sala stampa, ecc.), tacciono, o, peggio ancora, balbettano precisazioni confuse, che aggravano il disorientamento.
    E dire che altre volte, quando c'erano preoccupazioni di natura politica a mio parere molto meno nobili (o perlomeno opinabili!), la precisazione arrivò sùbito, puntigliosa!

    Mi sembra che la situazione sia simile a quella degli ultimi anni di Giovanni Paolo II: un papa malato (quello) o comunque anziano (questo), che fa, comprensibilmente, fatica a seguire quel che succede; intorno a lui, mancanza di direttive chiare, confusione d'idee, forse lotte di tendenze.

    Ma qui, ripeto, si tratta della dottrina della Chiesa, non di cose opinabili!

    I metodi contraccettivi artificiali sono o no "intrinsece mali"?

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  149. Il cedimento su questa questione morale E' ASSOLUTAMENTE un MALE, ma il cedimento sulla FEDE per la questione ebraica è MOLTO, MA MOLTO, MA MOLTO più grave! Cioè su una sorta di "salvezza escatologica" di una salvezza  in extremis del popolo giudaico che verrebbe salvato, secondo i Papi post-conciliari, quando ritorna Gesù per la seconda volta. Questione aperta NON supportata ne dalla Sacra Scrittura ("il loro peccato è inescusabile" dirà San Paolo), ne dai Padri della Chiesa, ne dal magistero perenne fino al V2. Ma è meglio tacere, no?!

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  150. <p> 
    </p><p>Penso che fra coloro che usano diversi nick vi sono coloro che scelgono nick che  tendono a mettere in luce la problematica in causa che è l`oggetto dei loro commenti, commenti che in modo palese non hanno niente in comune con quelli di un troll.
    </p><p>Se poi questo modo di fare complica la vita dei moderatori non lo so.
    </p>

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