Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede sulla banalizzazione della sessualità
A proposito di alcune letture di "Luce del mondo"
In occasione della pubblicazione del libro-intervista di Benedetto XVI, Luce del mondo, sono state diffuse diverse interpretazioni non corrette, che hanno generato confusione sulla posizione della Chiesa cattolica riguardo ad alcune questioni di morale sessuale. Il pensiero del Papa non di rado è stato strumentalizzato per scopi e interessi estranei al senso delle sue parole, che risulta evidente qualora si leggano interamente i capitoli dove si accenna alla sessualità umana. L’interesse del Santo Padre appare chiaro: ritrovare la grandezza del progetto di Dio sulla sessualità, evitandone la banalizzazione oggi diffusa.
Alcune interpretazioni hanno presentato le parole del Papa come affermazioni in contraddizione con la tradizione morale della Chiesa, ipotesi che taluni hanno salutato come una positiva svolta e altri hanno appreso con preoccupazione, come se si trattasse di una rottura con la dottrina sulla contraccezione e con l’atteggiamento ecclesiale nella lotta contro l’Aids. In realtà, le parole del Papa, che accennano in particolare ad un comportamento gravemente disordinato quale è la prostituzione (cfr. Luce del mondo, prima ristampa, novembre 2010, pp. 170-171), non sono una modifica della dottrina morale né della prassi pastorale della Chiesa.
Come risulta dalla lettura della pagina in questione, il Santo Padre non parla della morale coniugale e nemmeno della norma morale sulla contraccezione. Tale norma, tradizionale nella Chiesa, è stata ripresa in termini assai precisi da Paolo VI nel n. 14 dell’enciclica Humanae vitae, quando ha scritto che è "esclusa ogni azione che, o in previsione dell’atto coniugale, o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione". L’idea che dalle parole di Benedetto XVI si possa dedurre che in alcuni casi sia lecito ricorrere all’uso del profilattico per evitare gravidanze indesiderate è del tutto arbitraria e non risponde né alle sue parole né al suo pensiero. A questo riguardo il Papa propone invece vie umanamente e eticamente percorribili, per le quali i pastori sono chiamati a fare "di più e meglio" (Luce del mondo, p. 206), quelle cioè che rispettano integralmente il nesso inscindibile di significato unitivo e procreativo in ogni atto coniugale, mediante l’eventuale ricorso ai metodi di regolazione naturale della fecondità in vista di una procreazione responsabile.
Quanto poi alla pagina in questione, il Santo Padre si riferiva al caso completamente diverso della prostituzione, comportamento che la morale cristiana da sempre ha considerato gravemente immorale (cfr. Concilio Vaticano II, Costituzione pastorale Gaudium et spes, n. 27; Catechismo della Chiesa cattolica, n. 2355). La raccomandazione di tutta la tradizione cristiana – e non solo di quella – nei confronti della prostituzione si può riassumere nelle parole di san Paolo: "Fuggite la fornicazione" (1 Corinzi, 6, 18). La prostituzione va dunque combattuta e gli enti assistenziali della Chiesa, della società civile e dello Stato devono adoperarsi per liberare le persone coinvolte.
A questo riguardo occorre rilevare che la situazione creatasi a causa dell’attuale diffusione dell’Aids in molte aree del mondo ha reso il problema della prostituzione ancora più drammatico. Chi sa di essere infetto dall’Hiv e quindi di poter trasmettere l’infezione, oltre al peccato grave contro il sesto comandamento ne commette anche uno contro il quinto, perché consapevolmente mette a serio rischio la vita di un’altra persona, con ripercussioni anche sulla salute pubblica. In proposito il Santo Padre afferma chiaramente che i profilattici non costituiscono "la soluzione autentica e morale" del problema dell’Aids e anche che "concentrarsi solo sul profilattico vuol dire banalizzare la sessualità", perché non si vuole affrontare lo smarrimento umano che sta alla base della trasmissione della pandemia. È innegabile peraltro che chi ricorre al profilattico per diminuire il rischio per la vita di un’altra persona intende ridurre il male connesso al suo agire sbagliato. In questo senso il Santo Padre rileva che il ricorso al profilattico "nell’intenzione di diminuire il pericolo di contagio, può rappresentare tuttavia un primo passo sulla strada che porta ad una sessualità diversamente vissuta, più umana". Si tratta di un’osservazione del tutto compatibile con l’altra affermazione del Santo Padre: "questo non è il modo vero e proprio per affrontare il male dell’Hiv".
Alcuni hanno interpretato le parole di Benedetto XVI ricorrendo alla teoria del cosiddetto "male minore". Questa teoria, tuttavia, è suscettibile di interpretazioni fuorvianti di matrice proporzionalista (cfr. Giovanni Paolo II, enciclica Veritatis splendor, nn. 75-77). Un’azione che è un male per il suo oggetto, anche se un male minore, non può essere lecitamente voluta. Il Santo Padre non ha detto che la prostituzione col ricorso al profilattico possa essere lecitamente scelta come male minore, come qualcuno ha sostenuto. La Chiesa insegna che la prostituzione è immorale e deve essere combattuta. Se qualcuno, ciononostante, praticando la prostituzione e inoltre essendo infetto dall’Hiv, si adopera per diminuire il pericolo di contagio anche mediante il ricorso al profilattico, ciò può costituire un primo passo nel rispetto della vita degli altri, anche se la malizia della prostituzione rimane in tutta la sua gravità. Tali valutazioni sono in linea con quanto la tradizione teologico-morale della Chiesa ha sostenuto anche in passato.
In conclusione, nella lotta contro l’Aids i membri e le istituzioni della Chiesa cattolica sappiano che occorre stare vicini alle persone, curando gli ammalati e formando tutti perché possano vivere l’astinenza prima del matrimonio e la fedeltà all’interno del patto coniugale. Al riguardo occorre anche denunciare quei comportamenti che banalizzano la sessualità, perché, come dice il Papa, proprio questi rappresentano la pericolosa ragione per cui tante persone nella sessualità non vedono più l’espressione del loro amore. "Perciò anche la lotta contro la banalizzazione della sessualità è parte del grande sforzo affinché la sessualità venga valutata positivamente e possa esercitare il suo effetto positivo sull’essere umano nella sua totalità" (Luce del mondo, p. 170).
Che dire... è confortante quando una propria interpretazione riceve l'avallo del Sant'Uffizio.
e vaiii coi chiarimenti!!!! possibile che il Papa non riesca più a scrivere o dire cose già chare?
RispondiEliminaIL PAPA E' CHIARISSIMO E NESSUN CATTOLICO DEVE PERMETTERSI DI DIRE IL CONTRARIO !
RispondiEliminaDeo gratias, era necessaria questa nota. Inoltre è del tutto evidente che senza l'avallo del Santo Padre non avrebbe certo potuto essere diramata. Particolarmente felice la spiegazione riguardo alla teoria del cosiddetto "male minore" e alle possibili "interpretazioni fuorvianti di matrice proporzionalista", che già avevano suscitato mal di pancia nella FSSPX.
RispondiEliminaNon ritengo che Benedetto XVI possa essere arruolato da nessuno, è un passo avanti a tutti come dimostra il recentissimo discorso natalizio alla Curia romana.
Se il papa avesse taciuto, sarebbe stato molto meglio.
RispondiEliminaVisto che la Chiesa è sempre la Chiesa? ;) Complimenti alla redazione per non essersi fatta sviare e contagiare dagli atteggiamenti supermegaintransigenti che hanno gridato al tradimento della dottrina di sempre.
RispondiEliminaHai ragione, siamo più comprensivi con prostituti (o prostitute) e coi loro clienti che vogliono proteggersi; e che! adulterio, fornicazione e schiavitù sessuale sono categorie del medioevo!
RispondiEliminaCaro Camminante anch'io come te penso che se il Papa avesse taciuto sarebbe stato molto meglio. Tuttavia penso che questa dichiarazione della Dottrina della Fede sia molto utile a tappare la bocca a quei "teologi del demonio", che approfittando del passo falso del Papa hanno cominciato con i loro distinguo le loro mezze bugie e mezze verità come da decenni vanno facendo per distruggere la dottrina della Chiesa.
RispondiEliminaPenso che il Santo Padre si sia pentito dello scandalo dato (senza volerlo) ai semplici con le sue parole. E sta cercando di porre rimedio. Anche nel discorso alla Curia Romana c'è stato una affermazione della dottrina tradizionale. Diamo atto al Santo Padre di questo e preghiamo molto lo Spirito Santo e san Giuseppe protettore della Chiesa perchè lo illuminino a prendere di petto i problemi della Chiesa che si riducono ad uno: il modernismo di radice massonica e satanica. Questa gente deve essere smascherata nelle loro diaboliche manfrine nel campo della liturgia, della musica sacra, dell'esegesi, della morale, ecc. Devono essere cacciati a pedate dalle facoltà teologiche, dai seminari, dalle diocesi.
Coraggio Padre Santo spezzi le mascelle a questi lupi famelici che dilaniano la Sposa di Cristo, riprenda in mano il bastone del comando e anche la Sacra Tiara che con le Chiavi è simbolo della sua suprema autorità. Il Popolo Cristiano è con Lei Padre Santo.
Supermegaintransigenti? io credo che un prostituto (o una prostituta) che faccia "indossare" al cliente il preservativo non abbia affatto l'intenzione di proteggerlo in senso morale, ma proteggere la fonte di reddito per continuare a lavorare nel peccato e ottenere così facili guadagni. Evidentemente ragiono in maniera medievale, altrimenti non potrei spiegarmi come molti qui attraverso puri contorcimenti verbalteologici difendono ciò che era meglio tacere.
RispondiEliminaQuanto ad Enrico, che in altre situazioni ho molto apprezzato, piuttosto che autostimarsi, credo dovrebbe fare un esame di coscienza sulla causa di ciò che ha spinto alcuni validi commentatori (Pastorelli, Luisa e forse altri) ad andarsene disgustati o a ridurre fortemente i loro interventi.
Pienamente d'accordo: Pietro è Pietro. ciò non toglie che lo scandalo di molti sia stato forte (e la questione del preservativo è solo una delle tante presenti in Luce del mondo). Personalmente, e altre persone la pensano come me, l'attuale Santo Padre, per diverse sue uscite, si è rivelato una delusione o peggio, scandalo per la fede; persino un peccatore come me ha subito una bella batosta. Io non so se mi salverò, ma di sicuro Dio chiederà a lui conto delle sue parole.
RispondiEliminapastorelli e luisa erano due lettori veramente straordinari, come del resto i loro interventi... credo che abbiano edificato non poco molti commentatori di questo sito. me compreso, e mi riconosco incapace di commenti dell'altissimo livello culturale e della sagacia del prof Pastorelli, e della profondità e umanita della Luisa. voglio ringraziarli.
RispondiEliminaIn compenso ci teniamo tutti i modernisti di sempre e alcuni nuovi! persino il camminante -notoriamente rompiscatole- tende ora a volgere i suoi passi in altri lidi più accoglienti!
RispondiEliminaSeriamente, sta scritto:
"Percuoterò il pastore, e le pecore saranno disperse."
Caro camminante sono daccordo con te, al Papa sarà chiesto stretto conto di tutte le anime che si sono sentite tradite e hanno subìto scandalo nella fede. Con la stessa severità che il Papa invoca per la pedofilia gli sarà chiesto conto di chi nella Chiesa scandalizza i "piccoli" nella fede e penso ai vari teologoni modernisti, i vari liturgisti, i vari Cardinali ereticheggianti che ben conosciamo.....
RispondiEliminaPenso che il Papa si sia pentito, preghiamo per Lui perchè tragga le giuste conseguenze dalle sue riflessioni.
Ad es. chi ha formato i preti in questi ultimi 50 anni, perchè in tanti seminari è proibito portare la veste talare? perchè si perseguitano i seminaristi di tendenza tradizionale?
Padre Santo basta che lei dica qualcosa su questi argomenti, elogi pubblicamente l'uso dell'abito talare da parte dei sacerdoti, dica una bella Messa Tridentina in San Pietro, Lei parla tanto di relativismo e poi si fa infinocchiare da quattro cretini che vogliono continuare a fare i loro comodi facendo perdere tante anime.....
"Pietro ho pregato per te perchè non vacilli la tua FEDE e tu una volta ravveduto conferma i tuoi fratelli" è Gesù che te lo chiede per bocca di tante anime umili e semplici.
Camminante, lei può forse leggere nella mente di tutte le persone che si prostituiscono? Non metto in dubbio che ci sia anche chi agisce per tornaconto personale, fregandosene degli altri. Ma può valere al 100% per tutti? Sin nel profondo del loro essere?
RispondiEliminaCi rifletta bene, qui c'è in gioco la possibilità dell'uomo di volere il bene, di aprire, anche tramite un piccolo scrupolo di coscienza, uno spiraglio dal quale far entrare pientamente la luce di Dio.
Se poi chi ha difeso il papa è ricorso ai giochi di parole, non lo so, può darsi.
Ma stia tranquillo che anche dall'altra parte non mi sembra abbia riflettuto bene.
Perchè i loro ragionamenti potevano di per se andare bene, ma partivano da un presupposto sbagliato: che cioè il papa avesse (privatamente, direttamente o indirettamente, faccia lei) aperto al preservativo.
Cosa non vera.
<span>Camminante, lei può forse leggere nella mente di tutte le persone che si prostituiscono? Non metto in dubbio che ci sia anche chi agisce per tornaconto personale, fregandosene degli altri. Ma può valere al 100% per tutti? Sin nel profondo del loro essere?
RispondiEliminaCi rifletta bene, qui c'è in gioco la possibilità dell'uomo di volere il bene, di aprire, anche tramite un piccolo scrupolo di coscienza, uno spiraglio dal quale far entrare pientamente la luce di Dio.
Se poi chi ha difeso il papa è ricorso ai giochi di parole, non lo so, può darsi.
Ma stia tranquillo che anche dall'altra parte non mi sembra abbiano riflettuto bene.
Perchè i loro ragionamenti potevano anche di per se andare bene, ma partivano da un presupposto sbagliato: che cioè il papa avesse (privatamente, direttamente o indirettamente, faccia lei) aperto al preservativo.
Cosa non vera.</span>
Come on! Il Santo Padre non è stato chiarissimo. No vuol dire che non stiamo con lui e meno cattolico.
RispondiElimina<span>sono state diffuse diverse interpretazioni non corrette....</span>
RispondiEliminaesattamente come dopo il concilio: quel 21.mo concilio che invece di chiarire qualche punto importante della Dottrina, ha solo confuso le idee a tutti....
con l'aggravante che oggi ci sono sempre più numerose pecore arroganti che zittiscono quelle che chiedono chiarimenti e guida dicendo: "Smettetela di invocare il Pastore che vi aiuti a capire: fa benissimo a non rispondere alle suppliche" (così abbiamo letto più volte nei giorni scorsi....); cioè arrangiatevi, non pretendete di essere guidate sulla retta via, ogni via può andar bene e non state a disturbare il pastore !....addirittura su un blog ho letto uno che diceva: "Dovete lasciare in pace il Santo Padre, non lo tirate in ballo sulle questioni confuse....
chiedete aiuto solo ai Vescovi ! ...." figurarsi....:(
Pecore snobbate dall'alto e bastonate dalle compagne, nello smarrimento generale, dove pare che certe ora si trasformino in "lupo" feroce contro le pecore vicine....
Ma molti si chiedono ormai:
RispondiEliminase per capire le parole del Papa è sempre necessario che qualcuno ci dia la loro <span>giusta interpretazione, CHI sarà quell'autorità superiore al Papa che sia in grado di sciogliere i dubbi creati dalle sue parole variamente interpretabili ?</span>
può esistere una tale autorità ?
ovviamente no, ma è solo il Papa stesso, che potrebbe (dovrebbe) prevenire fin dall'inizio le errate interpretazioni dei suoi discorsi, e lo può fare solo a condizione che si svincoli per sempre da quel linguaggio di tipo "conciliare", facilmente equivocabile:
tornando semplicemente al SI' SI' NO NO, e dicendo "pane al pane, vino al vino".
<p>Pastorelli e simili, alcuni dei quali purtroppo ancora infestano queste combox, fanno la felicità dei modernisti, e danno forza a quelli che dipingono tutto il nostro mondo come una massa di esauriti presuntuosi che nemmeno sanno di cosa parlano. Si devono leggere assurde filippiche da personaggi che - con rispetto assoluto della nobilissima arte contadina - sono perfetti esempi di braccia sottratte all'agricoltura, attività che li renderebbe più lenti alllo scatto di nervi - se non altro per la fatica pregressa - e più riflessivi. Resto convinto del fatto che certi pseudotradizionalisti ragionano esattamente come i modernisti, basta cambiare gli aggettivi e poco altro dei loro slogan.
RispondiElimina</p><p>
</p><p>Detto questo, e con tutto l'amore e l'ammirazione che ho per il nostro Pontefice, credo che certi argomenti non possano essere trattati come se ci si trovasse ancora in un'aula universitaria. Il mondo della comunicazione ha le sue leggi e lui non è più solo il (pur bravissimo) Prof. Ratzinger. Personalmente - ma parlo per molti cattolici di mia conoscenza ben più seri e preparati di me - non avevo dubbi su cosa intendesse dire il Papa, anche senza aver letto il testo nel suo contesto. Ma nel mondo della dittatura del relativismo, degli imbecilli perfettamente descritti dal Prof. Introvigne e dei "tradizionalisti" che vogliono insegnare teologia al Papa - non si può dare nulla per scontato. Quanto alla chiarificazione della CDF, beh, già il fatto che si sia resa necessaria è una sconfitta comunicativa, e secondo il mio modestissimo parere hanno perso l'occasione di ribadire che il profilattico non è solo immorale in quanto contraccettivo, ma anche responsabile per l'epidemia di malattie sessualmente trasmesse in quanto moltiplica i comportamenti immorali rafforzati da una falsa sicurezza. Potevano anche illustrare meglio la differenza tra percezione soggettiva di un atto e sua gravità oggettiva. Si tratta di un banale calcolo statistico che basterebbe a dimostrare come il profilattico non è solo inefficace, ma GARANTISCE il contagio ai fornicatori abituali che ne fanno uso, stante l'impossibilità di bloccare ogni possibile infezione al 100% nel 100% dei casi (ma sarebbe immorale anche al 100% di efficacia). Se è efficace al 90% (ma lo è all'80-85% per ammissione dei produttori medesimi, ed è in realtà al 70-75%, ma siamo generosi) allora si deve moltiplicare la percentuale di efficacia presunta per il risultato della moltiplicazione dal secondo rapporto in poi: I rapporto: 90%, II rapporto:90x90=81%, III rapporto 81x90=72,9%, IV rapporto 72,9x90=65,6%, V rapporto 65,6x90=59,04%, VI rapporto 59,04x9=53,13%, VII rapporto 53,13x90=47,81 e così via. Insomma, dopo pochi rapporti si ha ucirca una probabilità SU DUE di infettarsi/infettare, e non è detto che "la volta buona" segua la "classifica" del calcolo probabilistico. In ambienti di assoluta promiscuità e/o violenza (circoli omosessuali, aree tribali Africane e così via) con ripetuti rapporti a rischio quotidiani, il condom ASSICURA l'epidemia facendo sentire il fornicatore sicuro e facendogli perciò moltiplicare detti comportamenti a rischio, aumentando a dismisura la percentuale di infezione. Prova ne siano i paesi che hanno dato retta o ceduto all'ONU e bombardano la popolazione di preservativi: AIDS incontrollabile. I paesi che hanno insistito più su fedeltà matrimoniale e castità hanno invece vabbattuto le infezioni dal 70 al 20% in media (Uganda su tutti).
</p>
cara annarita non è che il papa non sappia scrivere o dire,il problema è di chi lo ascolta e con che spirito lo ascolta. Se chi ascolta mette al primo posto l ideologia( indipendentemente dal colore)la difesa di una fazione, necessariamente ne esce una capacità di ascolto di comprensione distorta.preconcetta, pronta a quella critica che sa tanto di calunnia.Ne ha un esempio lampante in questi commenti "se il papa avesse taciuto" "penso che il papa si sia pentito" " il papa scandalo per la fede";commenti senza rispetto, poco cattolici, tanto cari verso la fsspx quanto inversamente cattivi verso colui che con i suoi atti ha liberalizzato la messa antica ha aperto dibattiti sul concilio che solo qualche anno faerano immaginabili ,ha dato spessore ed autorevolezza a problematiche come la difesa dei cristiani, ,ecc...ecc...ecc.Ringrazio enrico e la redazione per aver saputo dare la giusta interpretazione alle parole del papa,nel loro lavoro ho visto in concretezza quello che ha insegnato san Josemaria Escrivà:la fedeltà al romano pontefice implica un obbligo chiaro e determinato: conoscere il pensiero del Papa,espresso nelle encicliche o in altri documenti, e fare quanto è in noi perchè tutti i cattolici diano ascolto al magistero del Santo Padre, e adeguino a questi insegnamenti il loro agire nella vita.(forgia 633)
RispondiEliminaper finire:
RispondiEliminapoichè mi colloco sicuramente nella schiera di quegli imbecilli indicati da Introvigne e qui ricordati da Quirinus (v. sopra) e non capisco bene alcune (molte) affermazioni del Papa riprese dal libro in questione, vorrei sottoporre alla (corretta) interpretazione dei sapienti (non imbecilli come me) come Quirinus ed altri di buona volontà, una di quelle che mi ha creato notevole sconcerto.
Nel libro discusso , tra le altre cose, il Papa dice:
<span>"Il Papa stesso è attento, quando affronta certi argomenti, a parlare per i cristiani e a non mettere in risalto in maniera specifica la dimensione cattolica; per quest'ultima vi è un altro posto."
e riporto qui le parole di commento, che condivido pienamente, del prof. PASTORELLI (su fidesetforma)
"E' tra le affermazioni più gravi e sconcertanti che s'inconcontran nel libro. Dinnanzi ai non cattolici il Papa non deve parlar da Vicario di Cristo e capo dell'unica Chiesa da Lui fondata su Pietro. Come cattolico parla in altre cicostanze.
Andate e rendete discepole tutte le genti, ma mi raccomando non dite tutta la verità, nascondete quel che gli altri non voglion sentire. Strano e inaudito concetto di missione e di "carità!".</span>
<span>-----------------------------------
Mi chiedo anch'io (insieme a tanti cattolici "imbecilli") di fronte a una tale affermazione molto strana e inusitata nel passato, purtroppo, quale sia l'utilità di questo libro, e se tali affermazioni potranno illuminare le coscienze dei fedeli e anche dei non credenti.</span>
<span>per finire:
RispondiEliminapoichè mi colloco sicuramente nella schiera di quegli imbecilli indicati da Introvigne e qui ricordati da Quirinus (v. sopra) e non capisco bene alcune (molte) affermazioni del Papa riprese dal libro in questione, vorrei sottoporre alla (corretta) interpretazione dei sapienti (non imbecilli come me) come Quirinus ed altri di buona volontà, una di quelle che mi hanno creato notevole sconcerto.
Nel libro discusso , tra le altre cose, il Papa dice:
<span>"Il Papa stesso è attento, quando affronta certi argomenti, a parlare per i cristiani e a non mettere in risalto in maniera specifica la dimensione cattolica; per quest'ultima vi è un altro posto."
e riporto qui le parole di commento, che condivido pienamente, del prof. PASTORELLI (su fidesetforma) :
"E' tra le affermazioni più gravi e sconcertanti che s'inconcontran nel libro. Dinnanzi ai non cattolici il Papa non deve parlar da Vicario di Cristo e capo dell'unica Chiesa da Lui fondata su Pietro. Come cattolico parla in altre cicostanze.
Andate e rendete discepole tutte le genti, ma mi raccomando non dite tutta la verità, nascondete quel che gli altri non voglion sentire. Strano e inaudito concetto di missione e di "carità!".</span>
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Mi chiedo anch'io (insieme a tanti cattolici "imbecilli") di fronte a una tale affermazione molto strana, e inusitata rispetto al passato, purtroppo, quale sia l'utilità di questo libro, e se tali affermazioni potranno illuminare le coscienze dei fedeli e anche dei non credenti.</span></span>
<span>per finire:
RispondiEliminapoichè mi colloco sicuramente nella schiera di quegli imbecilli indicati da Introvigne e qui ricordati da Quirinus (v. sopra) e non capisco bene alcune (molte) affermazioni del Papa riprese dal libro in questione, vorrei sottoporre alla (corretta) interpretazione dei sapienti (non imbecilli come me) come Quirinus ed altri di buona volontà, una di quelle che mi hanno creato notevole sconcerto.
Nel libro discusso , tra le altre cose, il Papa dice:
<span>"Il Papa stesso è attento, quando affronta certi argomenti, a parlare per i cristiani e a non mettere in risalto in maniera specifica la dimensione cattolica; per quest'ultima vi è un altro posto."
e riporto qui le parole di commento, che condivido pienamente, del prof. PASTORELLI (su fidesetforma) :
"E' tra le affermazioni più gravi e sconcertanti che s'inconcontran nel libro. Dinnanzi ai non cattolici il Papa non deve parlar da Vicario di Cristo e capo dell'unica Chiesa da Lui fondata su Pietro. Come cattolico parla in altre cicostanze.
Andate e rendete discepole tutte le genti, ma mi raccomando non dite tutta la verità, nascondete quel che gli altri non voglion sentire. Strano e inaudito concetto di missione e di "carità!".</span>
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Mi chiedo anch'io (insieme a tanti cattolici "imbecilli") di fronte a una tale affermazione molto strana, e inusitata rispetto al passato, purtroppo, quale sia l'utilità di questo libro, e se tali affermazioni potranno illuminare le coscienze dei fedeli cattolici (sia di debole che di forte Fede) e anche dei non credenti.</span></span>
<span>per finire:
RispondiEliminapoichè mi colloco sicuramente nella schiera di quegli imbecilli indicati da Introvigne e qui ricordati da Quirinus (v. sopra) e non capisco bene alcune (molte) affermazioni del Papa riprese dal libro in questione, vorrei sottoporre alla (corretta) interpretazione dei sapienti (non imbecilli come me) come Quirinus ed altri di buona volontà, una di quelle che mi hanno creato notevole sconcerto.
Nel libro discusso , tra le altre cose, il Papa dice:
<span>"Il Papa stesso è attento, quando affronta certi argomenti, a parlare per i cristiani e a non mettere in risalto in maniera specifica la dimensione cattolica; per quest'ultima vi è un altro posto."
e riporto qui le parole di commento, che condivido pienamente, del prof. PASTORELLI (su fidesetforma) :
"E' tra le affermazioni più gravi e sconcertanti che s'incontran nel libro. Dinnanzi ai non cattolici il Papa non deve parlar da Vicario di Cristo e capo dell'unica Chiesa da Lui fondata su Pietro. Come cattolico parla in altre cicostanze.
Andate e rendete discepole tutte le genti, ma mi raccomando non dite tutta la verità, nascondete quel che gli altri non voglion sentire. Strano e inaudito concetto di missione e di "carità!".</span>
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Mi chiedo anch'io (insieme a tanti cattolici "imbecilli") di fronte a una tale affermazione molto strana, e inusitata rispetto al passato, purtroppo, quale sia l'utilità di questo libro, e se tali affermazioni potranno illuminare le coscienze dei fedeli cattolici (sia di debole che di forte Fede) e anche dei non credenti.</span></span>
Caro areki io sono un operaio ,di scarsa cultura e pochi studi che lavora come un asino per mandare avanti una meravigliosa famiglia,di conseguenza sono uno dei semplici di cui accennava pochi commenti fà,ebbene non so per quale misteriosa illuminazione ma ,in merito al libro del papa la pensavo come la congregazione .Forse l essere semplici ci insegna che le fette di prosciutto si mangiano e non si mettono negli occhi .Non se ne abbia male del mio parlare,ma seguo fiducioso gli insegnamenti di un grande santo che diceva: il tuo più grande amore, la tua massima stima, la tua più profonda venerazione, la tua obbedienza più sottomessa, il tuo massimo affetto,devono essere anche per il Vice Cristo in terra,per il Papa.Amalo veneralo, prega, mortificati- ogni giorno con più affetto-per il Romano Pontefice, pietra basilare della chiesa, che prolunga tra tutti gli uomini, nel corso dei secoli e sino alla fine dei tempi,il lavoro di santificazione e di governo che Gesù ha affidato a Pietro.(forgia 135 134)
RispondiElimina<span>Pastorelli e simili, alcuni dei quali purtroppo ancora infestano queste combox, fanno la felicità dei modernisti, e danno forza a quelli che dipingono tutto il nostro mondo come una massa di esauriti presuntuosi che nemmeno sanno di cosa parlano. Si devono leggere assurde filippiche da personaggi che - con rispetto assoluto della nobilissima arte contadina - sono perfetti esempi di braccia sottratte all'agricoltura, attività che li renderebbe più lenti alllo scatto di nervi - se non altro per la fatica pregressa - e più riflessivi. Resto convinto del fatto che certi pseudotradizionalisti ragionano esattamente come i modernisti, basta cambiare gli aggettivi e poco altro dei loro slogan. </span>
RispondiEliminanon mi meraviglio solo della Redazione, ma anche dei molti partecipanti a questo blog che hanno potuto apprezzare e magari trovar conferme o imparare qualcosa dagli interventi del Prof. Pastorelli e dalla partecipazione appassionata e sempre corretta di Luisa, che ci forniva apporti anche dal versante francofono, per il fatto che non ci sia stata alcuna reazione a questo inurbano e ingeneroso commento, forse stizzito per gli apprezzamenti precedenti...
Ovvio che ognuno può pensarla come vuole; ma alla parzialità ed alla sfacciataggine dovrebbe esserci un limite
Mamma mia Demetrio ... mi cita Escrivà!!!! Occhio alle pietre!
RispondiEliminaQui o Mons. lefebvre o sassi!
Il Papa deve tacere! E poi vi bagnate il becco con la Chiesa docente ecc ecc ecc ... andate avanti così ch ci troviamo De Capitani santo subito ...
MD
Mi associo! soprattutto sulla correttezza e sulla parzialità e sulla sfacciataggine di qualcuno.
RispondiEliminaMD
E' certo questa ironia graffiante e inopportuna, ma sempre vigile, a far salire il livello del blog....
RispondiEliminase parla così allora vuol dire che non ha letto nessuno degli interventi di Pastorelli. E non stia a rispondermi che l'ha fatto, perchè anche se fosse vero, non li avrebbe veramente compresi, visto quello che si permette di scrivere, e che dice molto sulla sua LUNGIMIRANZA...
RispondiEliminaSi si, va bene, non le rispondo, tranquillo eh?
RispondiEliminafa il pari con le battute brillanti del Signor Colafemmina! Se poi non sa sdrammatizzare e ridere ogni tanto ... ci sono anche gli psicologi!
RispondiEliminaMD
PS partono le pietre vedo!
Si è pentito? mah non mi risulta che abbia detto alcunchè! Per riparare deve scrivere o parlare! accusarsi e rettificare... queste "noticelle" non possono alleggerire la sua coscienza perchè si sa che fine fanno queste note, non vengono neanche lette! L'ingranaggio si è innescato e solo lui, più fermarlo!
RispondiEliminaPensa ad alleggerire la tua di coscienza!
RispondiEliminaMD
Dovrei imparare da te ... con certa gente argomento non conta!
RispondiEliminaBravo!
MD
vede? la sua risposta come del resto il suo intervento precedente si commentano da soli...io non ero agitato nello scrivere il post in risposta al suo: ero solo DISGUSTATO. Disgustato per il modo in cui si è parlato di ottimi bloggers. e poi, mi lasci aggiungere che anche se le persone come me(perchè io sento l'onore di appartenere a quella categoria di combox da lei citata) fanno la felicità dei modernisti, ebbene, me ne frego. Io non sto zitto quando vedo certe scempiaggini, e comunque la superbia che secondo lei abbiamo(io per me comunque ammetto di averla,ma rifiuto l'accusa di non sapere neanche bene di cosa parlo: lo so eccome! anche se a volte esagero nei miei commenti e lo faccio sempre provocatoriamente) ci deriva solo dal fatto di essere certi di stare dalla parte giusta sempre e comunque, in quanto cattolici. Perchè è questo che significa essere cattolico: sapere cos'è la verità e cosa non lo è.
RispondiEliminaEl tacon l'è pezor del buso ...... in tutti i sensi!
RispondiEliminaLa Congregazione per la Dottrina della Fede ( già in ermeneutica di continuità col Sant'Uffizio) dimostra l'ermeneutica di continuità di Benedetto XVI con se' stesso: ciò che è discontinuo è il buon senso che sembra mancare ad entrambi.
RispondiEliminaCaro demetrio...il Papa NON è il VICE Cristo.... perdoni la mia pignoleria, ma è importante fare questa distinzione per quanti, magari poco cattolici, non sanno: un conto è essere VICARIO di Cristo, il quale è PRESENTE E CONDUCE LA SUA CHIESA, il Papa NON lo sostituisce, ma lo rende presente nella gestione... altra cosa è essere VICE Cristo, ossia, se è VICE, il PADRONE E' ASSENTE e quindi il Papa, se ne è il VICE, sostituisce Cristo....
RispondiEliminaQuanto al resto sarei d'accordo con quanto dice, ed io stessa non ho avuto difficoltà a tradurre correttamente quelle parole, se nella Chiesa le OPINIONI non fossero da anni diventate il nuovo magistero moderno.... ma poichè le opinioni sono diventate una verità, quelle parole del Papa sono state strumento di diverse interpretazioni.... le posso fare nomi e cognomi di preti e catechisti convinti che il Papa in quelle parole abbia APERTO ALL'USO DEL PROFILATTICO FRA FIDANZATI E CONIUGI..sentondomi dire: "FINALMENTE, ERA ORA CHE LA CHIESA COMPRENDESSE, FINALMENTE ANCHE IL PAPA HA CAPITO!!"
perfino Cacciari alla puntata di Porta a Porta lo ha detto: "ERA INEVITABILE CHE ANCHE LA CHIESA MODIFICASSE LA CONCEZIONE DEL PROFILATTICO "..e c'era ospite il vescovo Paglia che scrollava, dispiaciuto, la testa come a dire: "AVETE CAPITO MALE!!"....
sono stata accusata di essere chiusa e bigotta solo per aver spiegato - o meglio ho tentato di spiegare - a queste persone che si stavano sbagliando.... anzi, sono convinta che la Nota Dottrinale sia stata compilata dopo quella puntata televisiva perchè credo di non essere stata la sola a pensare, durante la trasmissione: "MA COSA SI ASPETTA A FARE UNA NOTA UFFICIALE CON LA CORRETTA INTERPRETAZIONE?" ;)
Se "noi" non abbiamo questo "prosciutto" sugli occhi e sappiamo interpretare ciò che il Papa dice nel modo corretto, dobbiamo pensare alle centinaia di persone che NON riescono a scorgere la verità.... e non per colpa loro, ma semplicemente perchè, trattandosi di INTERPRETAZIONE, va da se che questo significa che saranno possibili più interpretazioni e a noi sta di scegliere quella corretta e giusta e quando la conoscenza catechetica non basta, è indispensabile che il Papa stesso si adoperi affinchè le sue parole NON prestino il fianco a false interpretazioni.... ;)
e se ciò dovesse accadere, ecco a cosa serve, anche, la CdF... a conferma la corretteza dell'interpretazione di un testo Pontificio....
Se un filosofo come Cacciari, un cardinale come Martini, e potremo fare altri esempi, hanno RINGRAZIATO IL PAPA PER QUESTA APERTURA AL PROFILATTICO.... è segno evidente che le sue parole non sono solamente state mal capite, ma che forse si sono prestate a diverse interpretazioni, altrimenti la CdF non si sarebbe scomodata!
Effettivamente c'è da porsi qualche domanda, se i nostri seminari attuali sfornano esempi profondi di umiltà e semplicità come quelli di certi sacerdoti che pretendono di insegnare al Santo Padre come fare il suo mestiere e non fanno che criticarlo non appena agisce in modo non conforme alla loro ideologia, vedendolo magari sprofondare dritto all'inferno... Sigh.
RispondiEliminaPur con il desiderio di un chiarimento - e percio' con qualche dubbio teso ad avere certezza, pero' - anch'io avevo inteso nel senso della Cdf, con riguardo poi al termine usato in tedesco - e mal tradotto in italiano - che escludeva l'uso come contraccettivo; devo pero' osservare che molte volte a proposito di interventi " pubblici " , resto meravigliato delle interpretazioni e conseguenti polemiche , atteso che io ho inteso in maniera diversa le parole ascoltate -o lette - . Evidentemente ciascuno intende cio' che vuole - magari anche per strumentalizzare secondo i propri fini; e mi confermo nell'idea di Cesare - espressa nel " de bello civili " : quae volumus ea libenter credimus et quae sentimus ipsi, reliquos sentire speramus".
RispondiEliminaSarebbe giusto e opportuno che, per nobilitare questa arena pubblica di confronto su argomenti seri, che dà modo a tutti di approfondire concetti poco o male insegnati oggi nelle catechesi, e di chiarire questioni dottrinali e pastorali che travagliano la Chiesa da tanti anni,
RispondiEliminaper "purificare" il clima del blog, considerato da due anni stimabilissimo da tutti i lettori e osservatori per quella sua funzione informativa e didattica, nel difficile momento storico che travaglia la Chiesa intera,
il signor Quirinus, (con il cortese incoraggiamento della Redazione) anzichè usare allusioni indefinite e genericamente intimidatorie, ma intrise di efficace veleno demolitore sparso a iosa DALL' ALTEZZA inarrivabile del suo scranno, su tutti gli infestatori, indicasse esplicitamente uno per uno i commenti che secondo lui provengono da persone che dovrebbero, secondo lui, andare a rifornire l'agricoltura delle loro braccia, liberando così del tutto il presente stimabile blog dalla loro infestazione:
al buon fine di una bella e radicale opera di disinfestazione, così come si fa per le piante infestate da parassiti, o per le persone o ambienti invase da pidocchi, insetti devastanti, et similia.
Avanti con i nicks e i commenti da eliminare, di tutti coloro che formano la massa di esauriti presuntuosi.
Coraggio Quirinus, non sia generico: siamo solo all'inizio dell'epurazione di commentatori INDESIDERATI -perchè liberamente pensanti e parlanti- da lei auspicata a pro di questo blog:
dia dunque una mano alla buona opera di ripulitura.
Come lei dice, forse i modernisti dopo la disinfestazione saranno più tristi.
(chissà)
Il suo monotematesmo invece lo riduce in un "copia ed incolla di un blog antineocatecumenali!
RispondiEliminaMD
Alè, eccone un altro. Ma hanno riaperto le gabbie?
RispondiEliminaSe è per quello di liste di proscrizione ne sono state fatte e ne sono fatte continuamente anche nell'altro senso!
RispondiEliminaMD
Pastorelli esprimeva, correttamente, le propie opinioni, i propi dubbi, le propie perplessità, sia sulle parole del Papa, sia sull'interpretazione datane dalla Redazione.
RispondiEliminaPossibile che non si riesca a vedere la passione per la Verità sia in Pastorelli (ed altri) che nella Redazione? Possibile che tutto debba essere ridotto a scontro, a contrapposizione, anche quando si cerca di analizzare certe frasi che ad alcuni non sono sembrate chiarissime?
Possibile che non si riesca a percepire il livello teologico, alto, delle considerazioni del Pastorelli, e della Redazione?
Possibile che tutto si debba ridurre a chiacchiericcio pettegolaio, anche quando si parla di teologia?
E' possibile, è possibile.
E' possibile quando alcuni sono molto ferrati in teologia, come la Redazione e Pastorelli, ed altri lo sono meno, o, forse, per nulla.
E' possibile quando chi non è ferrato in teologia si mette a "discutere" temi teologici con la stessa grazia con la quale un elefante si muove in un negozio di cristalleria.
E così ci si scorda di un imperativo, valido per tutti, sempre: IN OMNIA CHARITAS
BUON NATALE
Mi associo!
RispondiEliminaMD
Gentile Roberto, la CdF che non è altro che l'ex Sant'Uffizio.... ha tutto il dovere e la legittimità di fare questo genere di NOTE.... delle volte mi chiedo se per taluni il nemico è chi STRUMENTALIZZA le parole del Papa oppure è il Papa stesso!! :-[
RispondiEliminase invochiamo il buon senso, cominciamo ad usarlo AIUTANDO il Pontefice in una interpretazione lineare con la sana Dottrina e non a fargli le pulci per ogni parola che dice.....
non propriamente così, ma questo era il senso che spiegava già padre Tomas Tyn o.p. quando spiegava le errate interpretazioni di chi attribuiva ai Pontefici cose mai dette.... padre Tyn non nascondeva la PREOCCUPAZIONE DI UNA RIVOLUZIONE NEL LINGUAGGIO ECCLESIALE atto a prestarsi a più interpretazioni, ma difendeva ciò che il Papa diceva attribuendo alle interpretazioni il problema della comprensione, e non alla volontà del Papa di cambiare dottrine in ciò che diceva....
preciso anche se certe malignità andrebbero ignorate:
RispondiElimina1. non parlo solo di neocatecumenali, ma di tutto ciò che accade nella alla mia Chiesa
2. non faccio mai cipia-incolla, perché parlo sempre da quel che le questioni mi suscitano al momento
3. il blog di cui parla non è 'antineocatecumenale', non è 'contro' o 'anti' nessuno... Esso denuncia, documentandoli e raffrontandoli col Magistero, gli errori e le difformità dalla Fede cattolica che gli insegnamenti e le prassi, nonché il sincretistico rito di quel movimento inculcano negli adepti. E ciò per vanificare la pubblicità ingannevole e la progaganada con strategie di marketing che possono trarre in inganno molti che non lo conoscono
Qui l'unico che gioisce della fuga di alcuni bloggisti è Bartimeo, i cui unici interventi sono le solite battute acide senza un minimo di argomentazione. Quanto al libro intervista del Papa, continuo a pensare che sia meglio leggere le sue encicliche. Le interviste non rientrano negli atti del suo magistero, se ne può fare a meno, rimanendo buoni cattolici.
RispondiEliminada parte nostra non ci sono mai state 'liste di proscrizione' perché è più che giusto rispettare il libero pensiero. Ma quando questo si traduce in stillicidi vari, insulti e battute ironiche ad ogni pià sospinto e solo quando si esprimono alcuni, allora non è più libero pensiero ma insulto e denigrazione, che non fa bene a nessuno, sotto qualunque etichetta si ponga
RispondiElimina<span>da parte nostra non ci sono mai state 'liste di proscrizione' perché è più che giusto rispettare il libero pensiero, al quale rapportarsi con argomenti di ragione. </span>
RispondiElimina<span>Ma quando questo si traduce in stillicidi vari, insulti e battute ironiche ad ogni pià sospinto e solo quando si esprimono alcuni, allora non è più libero pensiero ma insulto e denigrazione, che non fa bene a nessuno, sotto qualunque etichetta si ponga e non contribuisce ad alcuna discussione</span>
<span><span>da parte nostra non ci sono mai state 'liste di proscrizione' perché è più che giusto rispettare il libero pensiero, al quale rapportarsi con argomenti di ragione. </span>
RispondiElimina<span>Ma quando questo si traduce in stillicidi vari, insulti e battute ironiche ad ogni piè sospinto e solo quando si esprimono alcuni, allora non è più libero pensiero ma insulto e denigrazione, che non fa bene a nessuno, sotto qualunque etichetta si ponga e non contribuisce ad alcuna discussione.</span></span>
Un conto è la fine battuta ironica che ogni tanto può anche starci bene; un conto è l'ironia sistematica e distruttiva e la battuta graffiante in luogo del dialogo
De gustibus non disputandum est!
RispondiEliminaIo non mi rallegro per la dipartita di nessuno! E Lei dovrebbe pensarci molto prima di esprimere giudizi! In merito all'argomentare se rilegge gli interventi ne troverà di abbondanti!
Buon Natale!
MD
PS ogni parola che esce dalla bocca del Papa è Magistero ... non solo quelle che ci fanno comodo! E questa non è una battuta ne una affermazione ma un semplice argomento.
Sono assolutamente d'accordo con Lei. Non capisco l'incipit :" da parte nostra". In che senso?
RispondiEliminaMD
Concordo sull'ignorare le malignità. Ma cosa vuole io non ci riesco!
RispondiEliminaIn questo blog lei fa una valanga di copia ed incolla o di link provenienti dal suo blog. Lo vuole negare? Lo neghi! Ma non pretenda che gli altri la seguano!
Sul fatto che il suo blog non sia anti-contro ecc ecc ecc guardi non ho più lacrime ! Realmente se lei afferma di non essere contro i Neocatecumenali allora lasciamo perdere il "dialogo"!
MD
:-[ essendo stata assente per una settimana, quasi due, mi son "persa" certi eventi che, come sto leggendo, sembrano abbiano fatto decidere ad alcuni come il prof. Pastorelli a non intervenire più sul Blog....e perfino un'attacco al modo di gestire il Blog da parte della Redazione....
RispondiEliminaNon posso entrare in merito a questi argomenti oggetto di tali decisioni, ma posso dire con serenità che l'eliminazione del sano contraddittorio portato spesso avanti dal prof. Pastorelli, e il bacchettare la Redazione del Blog nel corretto scopo che si è prefisso di cercare di far incontrare gli elementi oggi in conflitto nella Chiesa, non sono mai indice di guadagno, bensì di grave perdita.....
A taluni difensori del Concilio sfugge il fatto che proprio quest'ultimo Concilio, nel suo "spalancare le porte" ( come se prima le porte della Chiesa fossero chiuse, sic! sic! ), ha aperto le porte invece al CONTRADDITTORIO.....
perfino il Papa nel suo libro sul Gesù di Nazareth aveva messo per iscritto nella Prefazione che QUELLE SUE RIFLESSIONI NON ERANO "MAGISTERO INFALLIBILE" e che chiunque avrebbe potuto CONFUTARLE....
senza dubbio una affermazione del genere, fatta proprio DA UN PONTEFICE su un libro che parla DELL'IDENTITA' DI GESU' NOSTRO SIGNORE, lascia perplessi e getta CONFUSIONE E SMARRIMENTO in molte anime già riccamente confuse in questo tempo di stravolgimenti culturali....
La Scolastica, come il tempo delle DISPUTE, senza dubbio non finiranno mai nella Chiesa finchè ci sarà il mondo, ma è fuori discussione che quanto la Chiesa ha già ben definito nelle discussioni passate non possono più essere oggetto di CONFUTAZIONI!
Un Pontefice che scrive un libro sull'identità di Nostro Signore Gesù Cristo o è ortodosso e dottrinale e dunque degno di infallibilità pensando a quante ANIME LO LEGGONO.... oppure, se si presta a confutazioni come egli ha detto nella Prefazione, è segno evidente di un ARBITRIO sull'identità del Cristo poco ortodosso.... non esistono infatti diverse identità sul Messia, Egli o è quello RIVELATO DALLA CHIESA E CHE IL PAPA DEVE DIFENDERE E TRASMETTERE, oppure rischiamo di perdere questa identità rinchiudendola nelle confutazioni e nelle opinioni PERSONALI, e con Lui ovviamente perdiamo la NOSTRA identità la quale proviene dal Cristo essendoci, in Cristo, rivestiti nel Battesimo....
ergo, morale della storia: tocca a noi rendere infallibile quel testo INTERPRETANDOLO NEL MODO CORRETTO....
Oggi si è aggiunto un secondo Libro nel quale il Papa, LEGITTIMAMENTE, forse anche un pò rimpiangendo il suo ruolo di professore e il contatto diretto che aveva con gli studenti, si presta ad una CHIACCHIERATA FRA "AMICI" sui diversi argomenti che nel nostro tempo vogliono conferme e chiarimenti....
Se dunque il Pontefice SI OFFRE AL CONTRADDITTORIO noi dobbiamo sottolineare che egli lo fa perchè ciò che dice E' ORTODOSSO, E' DOTTRINALE ED E' IN LINEA CON L'INSEGNAMENTO DELLA CHIESA..... ;)
forse oggi dobbiamo faticare un pò di più per far emergere questa VERITA', ma chi vuole occuparsi di questo sa perfettamente che ci vuole tempo e PAZIENZA....
Auspico, per questo santo Natale, che gli amici come il prof. Pastorelli, ripensino alla scelta di non voler più intervenire e con santa pazienza tornino ad offrirci il SANO CONTRADDITTORIO.... e ringrazio così anche la Redazione per la paziente TESSITURA di argomenti scottanti, non facili da affrontare, ma interessanti anche per il nostro ammaestramento!
Auguri a tutti e senza dimenticare i Cristiani perseguitati in Iraq per la fede nella Chiesa di Cristo Nostro Signore:
http://it.gloria.tv/?media=118402
Cito Magister http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1346021
RispondiElimina<span>"La nota dà pienamente ragione alle posizioni di Rhonheimer. Il quale però dice molto di più, specie dove riflette sull'enciclica "Humanae Vitae": altro tema al quale Benedetto XVI ha detto che "bisogna dedicarsi più e meglio".</span><span>
</span><span>
</span><span>Chi – come Luke Gormally della Pontificia Accademia per la Vita in una lettera aperta anch'essa affidata pochi giorni fa a www.chiesa – reclamava dalla congregazione un pronunciamento che chiudesse d'autorità la discussione e sedasse la "confusione" prodotta dalle parole del papa, non può che essere rimasto deluso.</span><span>
</span><span>
</span><span>La congregazione si è pronunciata, ma in direzione opposta. Anch'essa incoraggia a discutere e ad approfondire "più e meglio"."</span><span>
</span>
Purtroppo caro Mic non ci resta che guardave altrove... così la stucchevole ironia di Matteo potrà trovare conforto con vari ragazzini di cattoliciromani che invece di andare al liceo perdono tempo a postare insulti sandalizzati da aggettivi senza avere purtroppo la capacità intellettuale di argomentare adeguatamente! Per Enrico della Redazione, non capisco perchè non si è parlato del convegno dei Francescani dell'Immacolata.
RispondiEliminaovviamente intendevo da parte del blog, nelle persone dei suoi frequentatori esauriti presuntuosi...
RispondiEliminadevo arguire che quel "nostra" è fuori posto perché non siamo "di casa"?
<span>Un Pontefice che scrive un libro sull'identità di Nostro Signore Gesù Cristo o è ortodosso e dottrinale e dunque degno di infallibilità pensando a quante ANIME LO LEGGONO.... oppure, se si presta a confutazioni come egli ha detto nella Prefazione, è segno evidente di un ARBITRIO sull'identità del Cristo poco ortodosso.... non esistono infatti diverse identità sul Messia, Egli o è quello RIVELATO DALLA CHIESA E CHE IL PAPA DEVE DIFENDERE E TRASMETTERE, oppure rischiamo di perdere questa identità rinchiudendola nelle confutazioni e nelle opinioni PERSONALI, e con Lui ovviamente perdiamo la NOSTRA identità la quale proviene dal Cristo essendoci, in Cristo, rivestiti nel Battesimo.... </span>
RispondiElimina----------------------------
ottima precisazione, Caterina; lo stesso stato d'animo ho provato io quando ho sentito quell'invito fatto dal Papa al contraddittorio sulla figura di Gesù presentata nel suo llibro: sgomento in me e in altri fedeli.
Invece, su quella tua frase seguente:
<span>ergo, morale della storia: tocca a noi rendere infallibile quel testo INTERPRETANDOLO NEL MODO CORRETTO</span>
NO, Caterina: non concordo affatto !
COME POSSIAMO NOI pecore rendere infalllibile ciò che, enunciato dal Supremo Pastore senza alcun impegno di infallibilità, appunto non lo è ?
NOI semplici fedeli NOn abbiamo alcuna autorità per DARE infallibilità alle parole OPINABILI di un Pontefice: è solo LUI in persona che deve chiarire ciò che ha pronunciato in modo aperto a contraddittorio, e dunque OPINABILE.
Esattamente la stessa situazione che si presenta con la supplica di mons. Gherardini circa i punti controversi dei testi conciiliari, che SOLO IL PAPA HA IL MANDATO E IL DOVERE di chiarire con pronunciamento infallibile, autoritativo e veritativo.
Noi, cara Caterina, NON abbiamo il mandato del Papa !
<span><span>un Pontefice che scrive un libro sull'identità di Nostro Signore Gesù Cristo o è ortodosso e dottrinale e dunque degno di infallibilità pensando a quante ANIME LO LEGGONO.... oppure, se si presta a confutazioni come egli ha detto nella Prefazione, è segno evidente di un ARBITRIO sull'identità del Cristo poco ortodosso.... non esistono infatti diverse identità sul Messia, Egli o è quello RIVELATO DALLA CHIESA E CHE IL PAPA DEVE DIFENDERE E TRASMETTERE, oppure rischiamo di perdere questa identità rinchiudendola nelle confutazioni e nelle opinioni PERSONALI, e con Lui ovviamente perdiamo la NOSTRA identità la quale proviene dal Cristo essendoci, in Cristo, rivestiti nel Battesimo.... </span>
RispondiElimina----------------------------
ottima precisazione, Caterina; lo stesso stato d'animo ho provato io quando ho sentito quell'invito fatto dal Papa al contraddittorio sulla figura di Gesù presentata nel suo llibro: sgomento in me e in altri fedeli.
Invece, su quella tua frase seguente:
<span>ergo, morale della storia: tocca a noi rendere infallibile quel testo INTERPRETANDOLO NEL MODO CORRETTO</span>
NO, Caterina: non concordo affatto !
COME POSSIAMO NOI pecore rendere infalllibile ciò che, enunciato dal Supremo Pastore senza alcun impegno di infallibilità, appunto non lo è ?
NOI semplici fedeli NOn abbiamo alcuna autorità per DARE infallibilità alle parole OPINABILI di un Pontefice: è solo LUI in persona che deve chiarire ciò che ha pronunciato in modo aperto al contraddittorio, e dunque OPINABILE.
Esattamente la stessa situazione che si presenta con la supplica di mons. Gherardini circa i punti controversi dei testi conciiliari, che SOLO IL PAPA HA IL MANDATO E IL DOVERE di chiarire con pronunciamento infallibile, autoritativo e veritativo.
Noi, cara Caterina, NON abbiamo il mandato del Papa !</span>
NOI siamo Chiesa discente e lui, solo lui rappresenta la somma Autorità della Chiesa Docente.
<span><span><span>un Pontefice che scrive un libro sull'identità di Nostro Signore Gesù Cristo o è ortodosso e dottrinale e dunque degno di infallibilità pensando a quante ANIME LO LEGGONO.... oppure, se si presta a confutazioni come egli ha detto nella Prefazione, è segno evidente di un ARBITRIO sull'identità del Cristo poco ortodosso.... non esistono infatti diverse identità sul Messia, Egli o è quello RIVELATO DALLA CHIESA E CHE IL PAPA DEVE DIFENDERE E TRASMETTERE, oppure rischiamo di perdere questa identità rinchiudendola nelle confutazioni e nelle opinioni PERSONALI, e con Lui ovviamente perdiamo la NOSTRA identità la quale proviene dal Cristo essendoci, in Cristo, rivestiti nel Battesimo.... </span>
RispondiElimina----------------------------
ottima precisazione, Caterina; lo stesso stato d'animo ho provato io quando ho sentito quell'invito fatto dal Papa al contraddittorio sulla figura di Gesù presentata nel suo libro: sgomento in me e in altri fedeli.
--------</span></span>
<span><span>Invece, su quella tua frase seguente:
<span>ergo, morale della storia: tocca a noi rendere infallibile quel testo INTERPRETANDOLO NEL MODO CORRETTO</span>
NO, Caterina: non concordo affatto !
COME POSSIAMO NOI pecore rendere infallibile ciò che, enunciato dal Supremo Pastore senza alcun impegno di infallibilità, appunto non lo è ?
NOI semplici fedeli NOn abbiamo alcuna autorità per DARE infallibilità alle parole OPINABILI di un Pontefice: è solo LUI in persona che deve chiarire ciò che ha pronunciato in modo aperto al contraddittorio, e dunque OPINABILE.
Esattamente la stessa situazione che si presenta con la supplica di mons. Gherardini circa i punti controversi dei testi conciiliari, che SOLO IL PAPA HA IL MANDATO E IL DOVERE di chiarire con pronunciamento infallibile, autoritativo e veritativo.
Noi, cara Caterina, NON abbiamo il mandato del Papa !</span>
NOI siamo Chiesa discente e lui, solo lui rappresenta la somma Autorità della Chiesa Docente.</span>
Cara Caterina!
RispondiEliminaun conto è portare contributi a ciò che dice il Papa. Quindi ampliare ed approfondire il punto di partenza che altro non è che una domanda che proviene, diciamo così, dal "mondo". Un'altro conto è contra-dicere ciò che dice il Papa. E' una distinzione non solo metodologica ma soprattutto contenutistica. La risposta alla domanda la andiamo a cercare in ciò che riconosciamo ( la verità) al fine di rendere sempre più chiaro il Mistero ( Giovanni Paolo II parla di "enigma uomo"). Ciò, questo arricchimento, è reso possibile grazie alle istanze che vengono dal mondo.
Ahimè! certuni partono invece dall'eliminazione della domanda. Ciò non fa che:
uno trasformare la Verità in qualcosa di statico e di conseguenza in un idolo da adorare fideisticamente.
due trasformare la domanda stessa in risposta.
Se ci pensi sia uno che due sono posizioni identiche perchè generano latria e non Carità! Latria di qualcosa e non amore di, per, con ed in Qualcuno.
Cosa vuoi! In un post su l'argomento VII avevo sottolineato ( in difesa di introvigne. Che di certo non ha bisogno della mia difesa, va da sè!) che le posizioni sono tre. Ci sono i pre-conciliarist, i post-conciliaristi ( impegnati in una battaglia all'ultimo sangue tra di loro. Una lotta per il potere) e ci sono i conciliaristi tout-court che sulla scia dei Papi cercano di farne dei "due uno" in una logica di servizio.
Io credo che la terza posizione sia la giusta e per questa mi impegno. A modo mio si dirà! vero! Ma di fronte alla trasformazione della verità in idolo beh! qualche bastonata ironica a volte non guasta!
Molto semplice!
Buon Natale a te ed ai tuoi!
Matteo Dellanoce
:-[ ma perchè "in direzione opposta?" NON E' VERO!!!!
RispondiEliminaè vero invece che la Nota della CdF porta a discutere SULLA CORRETTA ANALISI DELLA DOTTRINA MORALE IN TEMA DELLA CORRETTA SESSUALITA'.... è davvero cavilloso o peggio, pericolosamente arbitrario, interpretare CON LE OPINIONI PERSONALI una realtà che non è una novità, ossia IL DISCUTERE....ma è la NORMALITA'.... chi pensasse che in passato nella Chiesa SI OBBEDIVA E SENZA DISCUTERE è in errore.... senza dubbio si obbediva di più, ma quanto al DISCUTERE era all'ordine del giorno, basti pensare a san Tommaso d'Aquino e ai suoi tempi che infuocavano gli incontri nelle Università... che infuocavano le dispute fra SANTE COLONNE COME L'AQUINATE E IL BONAVENTURA... che in quei tempi venivano perfino poste L'UNO CONTRO L'ALTRO... ;)
la "direzione opposta" dipende molto dalle nostre personali opinioni avanzate spesso CONTRO L'OPERATO DEL PONTEFICE....
erroneamente tendiamo in questi tempi ad associare ciò che dice il Papa con ciò che PIACEREBBE A NOI DI SENTIRE.... se ciò che dice NON ci soddisfa, allora è lui ad andare nella "direzione opposta" o al peggio, ci va chi non ha capito nulla, in questo caso ora la colpa cade alla CdF.... insomma, sembra davvero che si abbia bisogno continuamente DI UN CAPRO ESPIATORIO....
Che si debba ampliare la Humanae Vitae, discuterla, allungarla, ARRICCHIRLA.... è legittimo e sacrosanto dal momento che quando Paolo VI la firmava, l'HIV non era ancora scoppiato e la prostituzione, specialmente maschile e la stessa omosessualità dell'ORGOLGIO GAY era ancora contenuta, nascosta... e non la prassi di una cultura abominevole che in pochi anni ha stravolto perfino la Costituzione Spagnola nella quale sono stati cancellati i termini di PADRE E MADRE....
ma è in QUESTA DIREZIONE che la Nota va letta e non in un senso unico DEVIATO.....
ed è questo che dice la Nota sostanzialmente, ed è questo che voleva dire il Papa se soltanto si evitasse di estrapolargli singoli righi per stravolgerne l'intero pensiero.... ;)
Don camillo ... non fare la maestrina verginella perchè in quanto ad insulti più o meno mascherati, soprattutto al Santo Padre, ( tra l'altro anonimamente mascherati dietro ad un nick!) nei distribuisci a vagonate!
RispondiEliminaTi auguro buon Natale ed una rapida resipiscenza.
Matteo Dellanoce
Rivendico anch'io di aver dato su questo stesso blog un'interpretazione delle parole del Papa simile a quella che ora dà la CDF. Ma non perché io abbia particolari meriti intellettuali: il discorso del Papa era chiaro e chiunque poteva coglierlo se lo esaminava spassionatamente. Che poi il Papa non debba parlare, o debba limitarsi a enunciazioni tipo soggetto+verbo+complemento per non essere frainteso, mi pare facezia incommentabile.
RispondiEliminaTenuto presente, inoltre in aggiunta all'ottima risposta di Caterina, che, diciamo così, una enciclica su tematiche scientifiche rischia di diventare "obsoleta" con una rapidità inimmaginabile viste le scoperte ( soprattutto tecniche) che oggi vengono fatte.
RispondiEliminaottimo caterina!
Matteo Dellanoce
:) Concordo con quanto dici caro Bartimeo.... il pericoloso atteggiamento del "contra-dicere" ciò che il Papa dice, mi sembra essere quella ricerca del "capro espiatorio" a cui accennavo nell'intervento più sotto.... mentre siamo chiamati al sano contraddittorio che ci permette appunto di SCAVARE e trovare la VERITA', non possiamo appunto sostenere chi INTERPRETA CIO' CHE IL PAPA DICE FACENDOGLI DIRE CIO' CHE NON DICE...
RispondiEliminatuttavia è anche palese che se persone imponenti come il laicista e filosofo Cacciari, spesso INVITATO negli incontri UFFICIALI diocesani a fare il contraddittorio.... e persone come il cardinale Martini sostengono che il Papa si è aperto all'uso del profilattico, bè allora vuol dire che quelle parole o sono state MAL TRADOTTE e allora ben venga la Nota della CdF oppure davvero il Papa ha fatto il passo più lungo della gamba facendo delle affermazioni ambigue... non si scappa.... e noi, io, naturalmente STIAMO CON IL PAPA OFFRENDO AL MONDO LA CORRETTA INTERPRETAZIONE ALLE SUE PAROLE....
Ricambio gli Auguri di Natale....
No. Semplicemente una chiarificazione cui si può rispondere senza sentirsi accerchiati, attaccati o denigrati!
RispondiEliminaNostra poteva essere "di noi tradizionalisti", di "noi donne", di noi anticatecumenali, ecc ecc ecc. La ringrazio per la risposta!
Matteo Dellanoce
Questo è il motivo per cui credo che da dopo la "Luce d<span>a</span>l Mondo" questo forum si è sfasciato! Oramai o si fa finta di niente e si prendono tutte le parole di B16 come oro colato, (Matteo) o semi oro colato (Caterina), oppure si muove una critica legittima ad un pontefice che ha detto una, non troppo velata, eresia, nel qual caso unanime è la reazione: si è subiti bollati come sedevacantisti, o pazzi. Ebbene lo ripeto! Sulla questione del preservativo il Pontefice ha detto una cosa appositamente, APPOSITAMENTE, imprudente per CERCARE far riconciliare il "mondo" con la chiesa cattolica... il quale "mondo" ha accolto FESTANTE questa "apertura" (la nota, dopo una ulteriore lettura) alla fine ha ridetto le stesse cose del Papa), ma sulla questione della preghiera del Venerdì Santo e sulla salvezza del degli ebrei ha detto una grossa e gravissima ERESIA! Che non è stata nè smentita nè rettificata! Anche i Lefebvriani PURTROPPO hanno fatto finta di niente!
RispondiEliminaIl danno di questo libro è appena iniziato!
è sbagliatissimo, mi pare l'invito alla discussione su questioni fondamentali di Fede e di Morale, quel campo delicatissimo, gravido di conseguenze per la salus animarum,
RispondiEliminaladdove per 2000 anni i Papi si erano espressi, come di dovere secondo la loro autorità di Vicario di Cristo, sempre con Magistero infallibile<span>, non con discorsi opinabili ed aperti al pubblico dibattito.</span>
Non vedi, Caterina, che proprio questa è la tremenda novità, introdotta dal CVII, che ha fatto sì che la Cattedra di Pietro, da Sede Santa qual era, <span>di insegnamento della Verità Eterna, diventasse un parlamento liberale ?</span>
...e <span> </span>questo anche perchè i papi hanno scelto spesso di scendere dalla Cattedra e mettersi a colloquiare con giornalisti, editori e mondani opinionisti, vestendosi anch'essi da opinion-leaders, come ha fatto questo Papa con l'ultimo libro, presentandosi come un saggista tra i tanti ( confondendo però le idee, perchè il libro reca l'intestazione al nome papale, e non al dott. J. Ratzinger) ?
Non vedi che la <span>causa prima</span> della confusione che dilaga sta proprio in quella precisa VOLONTA' DI SCENDERE dalla Cattedra e NON parlare più da Papa, ovvero come Pietro, ma solo come un Simone qualsiasi, un uomo (sia pur sommo teologo-filosofo) tra i tanti sulla terra ?
Questo è il motivo per cui credo che da dopo la "Luce d<span>a</span>l Mondo" questo forum si è sfasciato! Oramai o si fa finta di niente e si prendono tutte le parole di B16 come oro colato, (Matteo) o semi oro colato (Caterina), oppure se si muove una critica legittima ad un pontefice che ha detto una, non troppo velata, eresia, nel qual caso unanime è la reazione: si è subiti bollati come sedevacantisti, o pazzi. Ebbene lo ripeto! Sulla questione del preservativo il Pontefice ha detto una cosa appositamente, APPOSITAMENTE, imprudente per CERCARE far riconciliare il "mondo" con la chiesa cattolica... il quale "mondo" ha accolto FESTANTE questa "apertura" (la nota, dopo una ulteriore lettura, alla fine ha ridetto le stesse cose del Papa), ma sulla questione della preghiera del Venerdì Santo e sulla salvezza del degli ebrei ha detto una grossa e gravissima ERESIA! Che non è stata nè smentita nè rettificata! Anche i Lefebvriani PURTROPPO hanno fatto finta di niente!
RispondiEliminaIl danno di questo libro è appena iniziato!
:) caro "pecore indifese", posso rispondere al tuo dubbio offrendoti l'incoraggiamente ad approfondire la reazione dei SANTI nel proprio tempo, quando dovevano rispondere a tematiche difficili.....
RispondiEliminanon posso che suggerire santa Caterina da Siena....
l'infallibilità è ANCHE NOSTRA, DEI LAICI quando appunto ci esprimiamo correttamente nell'ortodossia avanzata dall'insegnamento della Chiesa.... ;)
ogni BATTEZZATO che esercita laicamente il proprio sacerdozio - da non confondersi con il Ministero Ordinato - ha ricevuto il MANDATO per operare nel mondo e nel proprio stato, in termini di infallibilità....
Il concetto del CONTRADDITTORIO, molto usato per esempio da san Tommaso d'Aquino e dalla stessa santa Caterina da Siena, non inificiano il senso d'infallibilità dottrinale, al contrario, se è ben fatto, questo rafforza la Verità ed aiuta a farla emergere....
Il Papa non ha chiesto il contraddittorio per avanzare l'immagine o l'identità di un Cristo DIVERSO da quello insegnato dalla Chiesa, al contrario.... egli ha offerto quel contraddittorio per dimostrare CHE NON C'E' UN 'ALTRA IDENTITA' DI NOSTRO SIGNORE....basta leggere il libro per comprenderlo.... :)
per questo ho anche scritto:
Se dunque il Pontefice SI OFFRE AL CONTRADDITTORIO noi dobbiamo sottolineare che egli lo fa perchè ciò che dice E' ORTODOSSO, E' DOTTRINALE ED E' IN LINEA CON L'INSEGNAMENTO DELLA CHIESA.....
pensa a santa Caterina da Siena quando difendeva il legittimo Pontefice mentre, un'altro santo domenicano difendeva l'antipapa..... :-D
pensiamo ai tempi di ARIO quando furono i LAICI che INFALLIBILMENTE difesero la corretta dottrina aiutando i Vescovi a non perdere del tutto l'ortodossia dell'insegnamento della Chiesa.....
Il Papa ha il suo proprio mandato, senza dubbio, ma a noi Egli ha dato il mandato anche AD AFFRONTARE IL CONTRADDITTORIO sostenendo la corretta dottrina.... ;)
Un bel tacer non fu mai scritto!
RispondiEliminaSono d'accordo con te e rilancio: la crisi è appunto della comprensione del linguaggio e dell'uso della logica. E' diventato veramente difficile comunicare a tutti i livelli, siamo tutti pieni di precomprensioni e anche le argomentazioni lineari e logiche rischiano di diventare un insopportabile mucchio di parole da "interpretare"... e a questo dànno ovviamente man forte i vari media che non aspettano altro che il cavillo, la mezza parola, la mezza virgola per cercare lo scoop e far dire agli altri quello che non volevano dire e gettare, quanto meno, confusione nelle persone dotate di un minimo di buona volontà.
RispondiEliminaP.S.
RispondiEliminal'infallibilità NON è nelle persone nè nella persona del Pontefice, ma è NELLE ESPRESSIONI DOTTRINALI che chiunque, dal Papa al laico, si fanno nell'ortodossia del Magistero Ecclesiale e BIMILLENARIO.....
;)
esatto.... ;) e aggiungiamo caro Bartimeo, che TUTTE LE ENCICLICHE, passate, presenti e future, non sono mai una espressione STATICA, al contrario, esse, POGGIANDOSI appunto su affermazioni dottrinali INDISCUTIBILI, si offrono invece proprio a quell'apertura auspicata dal Concilio che in un SANO CONTRADDITTORIO, intendono portare agli Uomini LA VERITA'.....
RispondiEliminaEh, già, I lefebvriani non sono abastanza antipapisti, si sa che hanno "mollato". Per fortuna c'è sempre un puro più puro che ti epura, come diceva Pietro Nenni a proposito dei comunisti mandati nei gulag da altri comunisti.
RispondiEliminaAbbiamo la nuova "regola per sentire nella Chiesa" da sostituirsi a quelle degli Esercizi di S. Ignazio: chi non parla male del Papa a prescindere, chi legge e ascolta quello che il papa scrive e dice, chi cerca di capire e non pensa di avere la colombella dello Spirito Santo sulla spalla come S. Tommaso D'Aquino, chi magari riesce pure a capirlo, il Magistero, e magari anche altro, è "modernista". Siamo a posto.
Meno male che mi aspetta una scorpacciata di liturgie tradizionali solenni da qua a tutta l'Epifania, che mi aiuteranno a dimenticare come possano essere associate all'ottusità invece che al vero e al bello su cui tanto insiste Benedetto XVI (e i Papi prima di lui, anche quelli non approvati dai sant'uffizi privati del web). E speriamo che questi non facciano fallire il Summorum Pontificum uccidendo in culla i tanti bei segnali di rinascita che vengono da tutto il mondo.
Direi di più: qualcuno tutte le volte che il Papa dice qualcosa pretenderebbe che ricapitolasse tutto il discorso il che renderebbe il testo temporalmente lungo 2000 anni! E chi lo ascolta più!!!
RispondiEliminaMD
<p>Eh, già, I lefebvriani non sono abastanza antipapisti, si sa che hanno "mollato". Per fortuna c'è sempre un puro più puro che ti epura, come diceva Pietro Nenni a proposito dei comunisti mandati nei gulag da altri comunisti.
RispondiElimina</p><p>
</p><p>Abbiamo la nuova "regola per sentire nella Chiesa" da sostituirsi a quelle degli Esercizi di S. Ignazio: chi non parla male del Papa a prescindere, chi legge e ascolta quello che il papa scrive e dice, chi cerca di capire e non pensa di avere la colombella dello Spirito Santo sulla spalla come S. Tommaso D'Aquino, chi magari riesce pure a capirlo, il Magistero, e magari anche altro, è "modernista". Siamo a posto.
</p><p>
</p><p>Meno male che mi aspetta una scorpacciata di liturgie tradizionali solenni da qua a tutta l'Epifania, che mi aiuteranno a dimenticare come possano essere associate all'ottusità invece che al vero e al bello su cui tanto insiste Benedetto XVI (e i Papi prima di lui, anche quelli non approvati dai sant'uffizi privati del web). E speriamo che questi non facciano fallire il Summorum Pontificum uccidendo in culla i tanti bei segnali di rinascita che vengono da tutto il mondo.
</p>
Don Camnillo. Quale sarebbe la critica legittima? Dire che il Papa ha detto una eresia è una critica legittima? Ma lascia stare!
RispondiEliminaMD
Caro Don Camillo, anche questo tuo modo di fare, che è ironico fino ad un certo punto, non appare altro se non un aut-aut a chiunque non agisca come te o chi è in linea con il tuo pensiero.
RispondiEliminaL' "insaziabilità", o meglio la scontentezza a prescindere, può essere qualcosa di positivo e costruttivo? Ebbene in questa vicenda si sono fatte presenti varie posizioni, sia nella blogsfera (specchio della vita concreta) sia altrove. Questa apoditticità, però, espressa non solo da te, a cosa contribuisce? Il giudizio di "eresia" distribuito largamente a chiunque non volgia abolire tutto ciò che c'è stato dal 1962 in poi, senza fare granchè distinzioni, può essere positivo? Lo stesso dicasi per il pregiudizio di "ritorno" secondo cui questa mia posizione sarebbe essa stessa pregiudiziale, in quanto se "qualcuno obietta qualcosa è subito tacciato di sedevancantismo". A me, sinceramente, non sembra affatto che molti facciano legittime obiezioni, ma agguerrite sentenze! Non "a favore del Papa e del Papato", ma a favore della propria concezione di "Papa e Papato", la quale potrebbe anche non essere infallibile!
"Non è abbastanza", è la frase più udita in certi ambienti. Non è mai abbastanza! Il che fa sorridere, visto che prima nè questo blog, nè le realtà a cui esso si riferisce sarebbero mai stati non solo pensabili ma addirittura IPOTIZZABILI!
Questo E' UN DATO DI FATTO, non è "papismo". Il dato di fatto che fa il paio con la azione, seppur inevitabilmente "iniziale", di "restaurazione" che si sta portando avanti con fatica.
Ecco che invece di fare quadrato, perchè è un apriorità, si pensa di attaccare. Perchè quello che si fa non è abbastanza, come se la situazione fosse tale da poter operare con tranquillità...! E quindi per questo si fosse "colpevoli" di lassismo..
Invece di aiutare, è vero, si preferisce attaccare. Anche in situazioni in cui possono emergere i limiti umani del Nocchiero.
Questo è tradizionalismo?
don Camì....cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto..... :-D
RispondiEliminaLa stessa beata Caterina Emmerick, pur descrivendo una situazione di gravissima apostasia nella Chiesa e pur mettendo in luce LE DIFFICOLTA' DEI PONTEFICI DI QUESTI TEMPI, ha sempre ribadito nelle sue Visioni la loro sana ortodossia....
siamo chiamati a NON PERDERE LA FEDE e a sotenerla CON PIETRO....e non a fare le puilci al Pontefice.....
ti abbraccio ai piedi della Culla Divina con Maria e san Giuseppe.... mi vedrai lì, ultima pastorella in fondo al Presepe, portare ai suoi piedi i miei dubbi ed ogni mio difetto e a confidare SOLO IN LUI....e con la Madre "a serbare questi eventi anche pontifici, nel profondo del cuore...."
Molti qui riaffermano la propria stima per D. Pastorelli, <span>con parole di vivo rammarico per la sua assenza (Caterina ecc.). Bene: ciò mi riconforta.</span>
RispondiEliminaA proposito del libro infelice del Papa, il nostro stimato prof. Dante, circa <span>l'affermazione del Papa, </span>da lui riportata, letta sul libro:
<span>"Il Papa stesso è attento, quando affronta certi argomenti, a parlare per i cristiani e a non mettere in risalto in maniera specifica la dimensione cattolica; per quest'ultima vi è un altro posto."
ha commentato:
"E' tra le affermazioni più gravi e sconcertanti che s'incontran nel libro. Dinnanzi ai non cattolici il Papa non deve parlar da Vicario di Cristo e capo dell'unica Chiesa da Lui fondata su Pietro. Come cattolico parla in altre cicostanze.....</span>
<span>Se prima avevo avevo dei dubbi sull'utilità di questo libro, ora
mi chiedo quanto male farà ai fedeli."</span>
---------------
Concordo in pieno con questi dubbi e col timore di gravi conseguenze del libro sulla salus animarum dei cattolici di tutto l'orbe, e anche, -per riflesso di quel Faro di Verità Eterna che la Cattedra di Pietro era da 2000 anni su tutto il mondo- delle anime di chi cattolico non è.
<span>Molti qui riaffermano la propria stima per D. Pastorelli, <span>con parole di vivo rammarico per la sua assenza (Caterina ecc.). Bene: ciò mi riconforta.</span>
RispondiEliminaA proposito del libro infelice del Papa, il nostro stimato prof. Dante, circa<span>l'affermazione del Papa, </span>da lui riportata, letta sul libro:
<span>"Il Papa stesso è attento, quando affronta certi argomenti, a parlare per i cristiani e a non mettere in risalto in maniera specifica la dimensione cattolica; per quest'ultima vi è un altro posto."
ha commentato:
"E' tra le affermazioni più gravi e sconcertanti che s'incontran nel libro. Dinnanzi ai non cattolici il Papa non deve parlar da Vicario di Cristo e capo dell'unica Chiesa da Lui fondata su Pietro. Come cattolico parla in altre cicostanze.....</span>
<span>Se prima avevo avevo dei dubbi sull'utilità di questo libro, ora
mi chiedo quanto male farà ai fedeli."</span>
---------------
Concordo in pieno con questi dubbi e col timore di gravi conseguenze del libro sulla salus animarum dei cattolici di tutto l'orbe, e anche, -per riflesso di quel Faro di Verità Eterna che la Cattedra di Pietro era da 2000 anni ed ILLUMINAVA così veramente tutto il mondo- delle anime di chi cattolico non è.</span>
Ma Caterina Cara, ma la grande "apostasia" profetata dalla Parola di Dio secondo te da dove parte?... ma si consoliamoci... con il bicchiere mezzo pieno... beviamoci su, così ci renderemmo conto che B16 non è vecchio ma un giovanotto, anzi un adolescente, ed è pieno di soldi!
RispondiEliminaCaro don Camillo, perché sto aspettando una relazione da chi al convegno c'è andato. Altrimenti, dovrò provvedere io su resoconti de relato.
RispondiEliminaQuanto al tono delle discussioni, comincio ad averne abbastanza. Ho appena redarguito via mail qualcuno dei più esagitati. Ora staremo a vedere, ma devo dire, come Totò, che ogni limite ha una pazienza.
Enrico
<span>"Alè, eccone un altro. Ma hanno riaperto le gabbie? "</span>
RispondiEliminaEh, cosa vuole, senza le gabbie della logica razionale, si può andare bene dappertutto ......
Caro Don Camillo,
RispondiEliminaavrei voluto risponderti a tono. Ma ho scoperto di aver esaurito il bonus di possibili interventi! E che, forse, al male non si deve rispondere con altro male! anche se qualche bastonata Cristo la ha data.
Visto la impossibilità a proseguire mi limito ad augurarti un Santo Natale ed un inizio d'anno un pochino più illuminato ed illuminante! Mi sembra che, andando così contro il Papa, più che don Camillo tu rischi di venir confuso per Peppone!
Buon Natale a Voi tutti anche e sopratutto alla Redazione!
Matteo Dellanoce
Se il Papa fosse chiarissimo, non ci sarebbe bisogno di note fiume per spiegarne le intenzioni. Mi spiace, ma il sì sì, no no non abita più nei sacri palazzi dai tempi bui del vat.II
RispondiEliminaho constatato che non sono io sola a mettere link e anche inserire testi dal nostro (non mio) blog, cosa di cui più di una volta sono rimasta sorpresa.
RispondiEliminaCerto, alcune volte l'ho fatto anch'io, quando ce n'era pertinenza... le dà forse fastidio? Per quale motivo?
Mi sembra che si stia delineando una corrente di "Tradizionalisti" che sta tentando di assimilare ai progressisti e con molta improprietà e sommo arbitrio, tenta di mettere a tacere tutti coloro che, secondo loro non farebbero quadrato intorno al Papa, solo perché si pongono alcuni interrogativi di fronte a tante belle parole cui non corrispondono fatti e ciò provoca quanto meno sofferenza, oltre che ragionato sconcerto che non elimina il rispetto la comunione in Cristo e la preghiera...
Il tuo nervosismo, ti tradisce! Ma tu sei scandalizzato quanto noi... solo che hai fatto una scelta... l'obbedienza alla Starace! io ho promesso l'obbedienza solo alla Verità!
RispondiEliminaCondivido quanto afferma Stefano78. Quel che infastidisce non è la critica a questa o quell'affermazione nel libro-intervista del Papa: l'ha detto lui stesso che è criticabile; bensì il tono, l'invettiva, lo stracciar di vesti.
RispondiEliminaIo ho scritto un post fortemente perplesso, e quindi critico, della frase del Papa sulla preghiera del venerdì santo, frase che mi disturba sia per il contenuto poco in linea con la Tradizione sia per la contraddizione che contiene (contraddizione che, se non altro, ha il pregio di inficiare la portata altrimenti innovativa dell'altra affermazione). Ma non credo di aver superato i limiti (e se l'ho fatto, correggetemi) di una critica rispettosa e puntuale.
Non mi scandalizza il fatto che molti non si siano trovati nelle parole del Papa sul preservativo, che io invece ritengo giustificate e, anzi, opportune e benvenute; o su quelle inerenti la tiara (che pure a me non piacciono) e così via. Se il Papa ha rilasciato un'intervista, ossia un testo non magisteriale, in fondo proprio a quello mirava: a suscitare dibattiti e attirare l'attenzione su temi che meritano di essere approfonditi, e così fatti propri, da tutti. Perché l'alternativa era questa, ad es. sul profilattico: lasciare che tutti, come succede dal 1968, se ne infischino allegramente dell'insegnamento della Chiesa, salvo ricordarsene quando devono dare esempi di bigottismo e inumanità della Chiesa.
Ma quello che addolora me, e molti, è leggere giudizi sbrigativi e condanne di novelli savonarola. E pensare che questa volta perfino la FSSPX è stata molto cauta nei giudizi. Tutto si può dire, lo sapete, ma est modus in rebus.
Enrico
dovresti solo vergognarti per come hai definito Pastorelli. Va a zappare patate, che è meglio ...
RispondiEliminaGentile Signora,
RispondiEliminatemo che il Pontefice sia diutunamente impegnato a farsi strumentalizzare in direzione contraria alla sana Dottrina, con buona pace di Padre Tyn, che, in epoche che appaiono abissalmente lontane dalla nostra, poteva ancora illudersi che la crisi fosse unicamente di natura linguistica. Che poi tocchi a noi aiutare il Papa nell'ermeneutica del magistero è affermazione paradossale che mostra l'abisso nel quale la Chiesa docente sta precipitando: siamo quasi al rovesciamento delle essenze.
Caro Enrico, deve esserti sfuggito che avevo messo un link a questa mia relazione ed anche altri lo avevano inserito
RispondiEliminahttp://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2010/12/una-prima-sintesi-del-convegno-di-roma.html
L'utilita' della nota e' confermata dal titolo della Repubblica <span>"La marcia indietro di Ratzinger (sic!) smentita l'apertura al profilattico".</span>
RispondiElimina<span></span>
Apprezzabile lo specifco riferimento della CdF a due comandamenti (V e VI).
Mi dispiace molto che Dante Pastorelli e Luisa non partecipino piu' alle discussioni su questo blog. Deploro cadute sull'insulto personale che ci e' capitato qui di leggere.
FdS
Salute a tutti lor signori.
RispondiEliminaA prescindere dal tema trattato, vedo che il filo della discussione corre anche su un OT riguardante il tono d'espressine delle proprie opinioni e, anche la partecipazione o meno di persone che fino a poco tempo fa portavano il loro contributo al blog.
Sui modi di esprimersi già precedentemente deplorati dalla redazione non posso che trovarmi d'accordo. Modi di esprimersi su cui ho sempre dichiarato la mia avversione, attirandomi (ma non ce ne era bisogno) le antipatie di molti.
Per quel che riguarda il livello contenutistico devo testimoniare, a onor del vero, che dei contributi e della persona del Professor Pastorelli ne sento la mancanza. Pur trovandomi spesso e forse più in disaccordo con quanto egli esprimeva, non posso esimermi dal dover dare atto che i contenuti da egli espressi, poggiavano su una solida base di preparazione, di qualità umane e a di partecipazione vissuta nella vita reale delle tematiche affrontate. Quindi il semplice fatto della diversità di vedute non può e non deve bastare a non esprimere l'apprezzamento verso le qualità culturali ed umane del Professor Pastorelli. Qualità come la coerenza -pur se a volte un poco cocciuta- di questi tempi non se ne trova a iosa, così come per la chiarezza ad esprimere le proprie posizioni senza nascondersi, come si suol dire, dietro ad un dito, insomma di colui che di piedi nella scarpa ne vuole mettere solo uno, badando a mettere il piede giusto nella scarpa giusta.
Degli altri sinceramente non me ne ero manco accorto dell'assenza.
Caro Roberto, se è paradossale che dei laici "aiutino" ALLA COMPRENSIONE di ciò che dice il Papa o insegna, allora lei straccia dalla Tradizione i 400 anni di eresia ariana dove furono i laici a difendere la Verità.... e dimentica che in ogni epoca Nostro Signore non ha suscitato i SANTI per vederli idolatrati sugli altari, ma bensì per COMPRENDERE LA VERA INTERPRETAZIONE DEL MAGISTERO e come ben sa NON tutti i Papi sono stati santi.... non tutti i Papi sono stati perfetti, ma di tutti i Pontefici legittimi SOLO QUESTI ULTIMI STANNO ESAGERATAMENTE SUBENDO UN DURO ATTACCO DI CHI PRETENDE FARSI PALADINO DELLA TRADIZIONE..... e questo si che è veramente un paradosso antipatico ed indigesto!
RispondiEliminala "buona pace" di padre Tyn o.p. è anche la NOSTRA buona pace, io ci credo alla COMUNIONE DEI SANTI, lei no?! ;)
e tocca a noi aiutare il Papa a cominciare dai Vescovi.... la Gerarchia è piramidale, ma l'infallibilità appartiene a TUTTE LE MEMBRA CORRETTAMENTE INDIRIZZATE....CON IL PAPA E MAI SENZA DI LUI....
Santa Catewrina da Siena è un ottimo ed attuale esempio, così come san Padre Pio.... ascoltiamoli, mettiamoci alla loro scuola e IN QUESTA SCUOLA DEI SANTI interpretiamo ciò che il Papa dice ed insegna....
dove sta dunque il paradosso?
Buon Natale!
Caro Enrico, sono in totale, completa sintonia con te, con la tua fatica (proprio di questo si tratta!) e con i tuoi metodi! Addolora molto vedere vanificate tante possibilità. Come al solito noi uomini ci mettiamo del nostro, e anche quando sarebbe necessario andare al "necessario", lascindo il superfluo, riusciamo a farci condizionare dal nostro "voler fare".... Ma senza di Lui non possiamo far nulla!
RispondiEliminacaro don Camillo l'apostasia NON parte dal Pontefice..... ;)
RispondiEliminaciò che è accaduto non è facilmente decifrabile, ma da alcuni anni i nodi stanno venendo al pettine e su questi si sta lavorando.....
Concordo con te che ci si aspetta dal Papa atti più marcati, ma in mancanza di questi mi accontento, per ora, di quel poco che mi offre come per esempio i forti moniti fatti nel Discorso alla Curia nei quali il Papa denuncia questa apostasia....
è poco? forse si, per altri no.... in tal caso preferisco guardare il bicchiere mezzo pieno non per illudermi, ma per seguire Cristo che mi dice: ad ogni giorno basta la sua pena, e ben sapendo che la Chiesa in sè, UNA E SANTA, avrà SEMPRE il bicchiere mezzo pieno perchè appunto ha già vinto!
Enrico, ti capisco, comprendo il tuo disagio tuttavia riguardo all'affermazione palesemente eretica, concretizzata con la formulazione della Preghiera del Venerdì santo (a cui ha palesemente dato la spiegazione eretica nel libro), se noi che siamo "col bollino" non denunciamo questa eresia, non potrà farlo nessun altro! I lefebvriani, sono "bruciati" non posso aprire la questione perchè hanno i fucili puntati, ma noi no! Si è parlato per settimane sulla questione del preservativo, è già ho espresso la mia opinione, ma è certamente meno grave di questa eresia, perchè tale è!
RispondiEliminaChe dobbiamo fare? si chiude (perchè alla fine alcuni se ne sono già andati ed anche io me ne andrò) lasciando spazio a minorenni esaltati (cfr. cattoliciromani)? o si evidenzia questo "imperdonabile" errore? Il blog dopo la Luce dal mondo, è davanti ad una scelta! Un salto di qualità o un ripiegarsi al compromesso! ti prego Enrico qui è in gioco la FEDE!
Come la redazione di Messainlatino mi sono anch'io felicitato per il contenuto della Nota vaticana che conferma quel che era chiaro per chiunque in bona fede e cioè che <span>“In realtà, <span>le parole del Papa</span>, che accennano in particolare ad un comportamento gravemente disordinato quale è la prostituzione (cfr. Luce del mondo, prima ristampa, novembre 2010, pp. 170-171), <span>non sono una modifica della dottrina morale né della prassi pastorale della Chiesa</span>.”</span>
RispondiEliminaPuò dispiacere che certuni cerchino di fare apposta di trasformare intezionalmente quel che il Santo Pontefice dice o scrive per mandare avanti la loro propria agenda ideologica: in questo senso, quel che è avvenuto ha permesso di vedere sulla scena mediatica le posizioni di quelli che sono sempre pronti ad attaccare il Papa, quelli che hanno cercato di tirare l'acqua al loro mulino e quelli che sono rimasti fedeli in buona fede a quel che sapevano essere parole di buon senso e di profonda dottrina.
Sul sito di Magister di oggi v'è un eccellente articolo scrito dal prof. dr. <span>Rhonheimer che inquadra le problematiche contemplate: in due parole, il cambiamento che sta avvenendo, cioè la sedicente "originalità" della posizione del Papa in "Luce del Mondo" non riguarda un cambiamento della Dottrina della Chiesa in questa materia morale, ma bensì un cambiamento nelle spiegazioni del perchè di questa Dottrina, facendolo spostare da semplici considerazioni di ordine meccanico sul come dovrebbe essere un atto sessuale a considerazioni, a mio parere più pertinenti perchè più vicine allo spirito della Humanae Vitae, sulla volontà finale di chi le compie(il che include ma di gran lunga non si limita all'intenzione). Evoluzione che permette ora di qualificare moralmente, ad esempio, qualcuno che usasse dei metodi naturali con spirito in realtà contraccettivo.</span>
Vorrei chiudere, il mio intervento, per sottolineare quanto apprezzo l'evoluzione di questo blog da qualche tempo, dove lo scambio di idee razionali sembra diventare più importante che l'esibizione di emozioni e di umori. Ciò può solo essere positivo per rendere il punto di vista della più genuina tradizione cattolica udibile aldilà di un pubblico ristretto. Grazie ! I.P.
caro Enrico,
RispondiEliminaadesso, con gli inteventi di Tripparolo e quello di SdC puoi metterti due bei fiori all'occhiello, alla faccia degli esauriti e presuntuosi dei quali prosegue l'opera di disinfestazione!
<span>caro Enrico,
RispondiEliminaadesso, con gli inteventi di Tripparolo e quello di SdC puoi metterti due bei fiori all'occhiello, alla faccia degli esauriti e presuntuosi dei quali a quanto pare l'opera di disinfestazione in questo clima di cristianesimo adulto proseguirà! </span>
Se posso darti un piccolo avvertimento fraterno: attento a non confondere nei tuoi interlocutori l'acquiescenza interessata mascherata da obbedienza: è questa la VERA differenza tra chi ama e vive la Tradizione e i "Tradizionalisti" di nuovo conio o quelli di vecchio conio che appartengono a centri di potere di cui si seguono le direttive di scuderia...
Signora, abbia bonta della mia ignoranza, ma non intendo.
RispondiEliminaPotrebbe riformulare con parole più terra terra in modo da venire incontro alla mia ignoranza?
Anticipatamente La ringrazio.
Dolce Enrico,
RispondiEliminaa titolo di completezza e condividendo il post della cara Mic,
aggiungo al consiglio le seguenti postille:
esauriti/e e presuntuosi/e ma soprattutto superbe/i.
Buon Natale
Matteo Dellanoce
Io credo che il santo Padre non sia ingenuo come certi si illudono e pensando che in realtà sia persona molto dotta ed intelligente, quando esce con certe affermazioni, le abbia prima ben ponderate. Dunque perchè dovrebbe pentirsi di ciò che dice se ci crede? (questo per Areki che auspicava ad un pentimento). Tutte le note esplicatice della Congregazione per la fede, offendono l'intelligenza di Benedetto XVI che è in pieno possesso della sua capacità di intendere e volere. Basta con questa tiritera del: "il Papa non intendeva questo o quello..." Abbiamo un Papa estremamente inelligente e credo che dica semplicemente ciò che pensa, per questo da scandalo. Se potessimo pensare anche solo una volta che il Papa è uno stolto non saremo scandalizzati. Se si espone con i suoi libri a novità dottrinali e morali, a mio parere lo fa con consapevolezza.
RispondiEliminaAnnarita....parlando del Papa che lancerebbe dai libri NOVITA' DOTTRINALI, non gli fai un bel favore.... e non aiuti affatto alla comprensione perchè il Papa NON sta affatto inventando "novità dottrinali".....
RispondiElimina;)
Quirino, riscrivi il commento senza la prima parte. Questo lo cancellerò.
RispondiEliminaFrancesco
La fede è "difesa" non in un unico modo. L'autenticità di questa "difesa" sembra imprescindibilmente legata a modi aggressivi e non obiettivi. E' davvero impensabile che si debba stare davanti a continui aut-aut, fatti da molti e fatti sempre secondo una concezione soggettiva della situazione. Altro aut-aut questo qui, che vorrebbe far pensare ad un azzeramento dell'impegno e delle fatiche fin qui compiute, certamente con i nostri errori umani, perchè? Perchè bisognerebbe attaccare il Papa dadnogli dell'Eretico? Pena la "perdita della fede"? E questo ovviamente senza volersi "affaticare" nell'approfondimento di quello che il Papa dice e intende dire.
RispondiEliminaDando per scontato che un Uomo DEVE essere sempre comprensibile in immediato, che la sua comunicazione DEVE essere sempre diretta. Questo a prescindere da ogni contesto e situazione.
Questi ragionamenti mi rattristano molto, perchè denotano quella chiusura e quella aggressività che non mi fanno vedere una "battaglia per la fede" ma una "battaglia per una idea"...
<p><span><span>A titolo di completezza e
RispondiEliminaaggiungo le seguenti postille:
esauriti/e e presuntuosi/e ma soprattutto superbe/i.
Buon Natale
Matteo Dellanoce</span></span></p>
Quirinus sei proprio sicuro che le probabilità stiano così?
RispondiEliminaAllora con il tuo ragionamento se gioco un numero ritardatario al lotto avrei molte più probabilità di vincere rispetto a puntare un numero uscito la volta precedente! Gli esperti dicono che ogni estrazione non ha memoria della precedente. Ma valli a capire questi esperti!
Purtroppo le devo rispondere! Invece di strapparsi le vesti, perchè non cerca di domandare, di compredere di cosa si sta parlando! Parla senza cognizione come un bambino che non comprendendo l'argomento degli adulti comunque deve dire qualcosa! Insomma! Il Papa ha detto e formulato una eresia è la imposta in un messale Cattolico che nulla ha di eretico! Ovviamente un blog non ha in se le caratteristiche di un centro studi, tuttavia può innescare un dibattito che può aiutare a comprendere per correggere. Quaranta anni fa un fatto del genere non sarebbe passato inosservato teologi, vescovi avrebbero IMMEDIATAMENTE gridato allo scandalo e chiesto smentite se non la deposizione del Papa, ora non più! Ecco perchè è urgente una presa di posizione, sicuramente piccola ed insignificante, ma necessaria.
RispondiElimina<span><span><span>
RispondiElimina<span>Insomma la Congregazione per la Dottrina della Fede interviene per dare un'interpretazione autorevole ad un testo non magisteriale, assegnandoli così quel valore che gli mancava: sarebbe interessante sapere quale grado di approvazione pontificia ha ricevuto tale nota. Comunque dobbiamo registrare 1) la segreteria di Stato tramite l'Osservatore Romano ha fatto filtrare nel giorni del Concistoro una traduzione parziale e abborracciata; 2) grazie a ciò tutto il mondo tramite i mass-media ha registrato quella che è stata fatta passare ad arte come una “svolta sul preservativo” (titolo de “Il Giornale”); 3) nessuno ha parlato del Concistoro né del pre-Concistoro dove sono state dette cose molto importanti; 4) si corre ai ripari e giustamente ci si affida alla Congregazione per la Dottrina della Fede che sforna il testo attuale il quale avrà una risonanza immensamente inferiore dal punto di vista dell’informazione. Conclusioni della vicenda: 1) occorre maggiore prudenza nel trattare certi argomenti: ne va del bene delle anime; 2) in Vaticano si registra un’evidente incapacità di gestire il mondo dell’informazione; 3) in Segreteria di stato qualcuno pasticcia per colpa o per dolo; 4) il papa non dia interviste né sull’aereo durante i viaggi né in altro modo: è un genere che non gli appartiene ed è alquanto pericoloso.</span>
</span></span></span>
cara Caterina,
RispondiEliminala novità ahimè si profila quando ad es. suggerisce che, p<span>ur rimandendo il valore della HV, conviene tuttavia cercare altre strade, </span><span>"umanamente percorribili.....":</span>
<span>"Le prospettive dell'Humanae Vitae restano valide, ma altra cosa è trovare strade umanamente percorribili".</span>
<span>(pg.206)</span>
<span></span><span>lasciando intendere quindi che la strada dell'obbedienza alla Legge di Dio, che Gesù è venuto A COMPLETARE, NON AD ABOLIRE, non fosse umanamente percorribile !</span>
questa è la novità tremenda, che viene introdotta in modo "felpato", (con quel "ma altra cosa", parole di "proposta alternativa", simili ad un tuttavia... <span>che socchiudono la porta delle coscienze, già magari tormentate dalle lotte interiori per vincere le tentazioni, già pronte a cedere, ad ogni permissivismo che attenui la faticosa militia contro il peccato....) ;</span><span> questo socchiudere impercettibile si compie senza che la stragrande maggioranza dei cattolici, o lettori o recettori lontani, distratti fedeli minimi in ogni angolo del mondo, se ne accorga e ne percepisca la reale "novità", appunto: questo è l'aspetto più grave e preoccupante di tutto l'andamento soft e astratto, rispetto alle realtà concrete dei singoli individui, di quella "conversazione" (infatti se ne lamentarono i sacerdoti impegnati in prima linea nei confessionali, poichè la materia trattata in quel punto è piuttosto da confessionale che da intervista).</span>
Poi ci sarebbero gli altri punti di cedimento, ben più gravi, come ha rilevato qualcuno.
L'intero contenuto esposto appare dunque una "conversazione" della quale non si è ancora capita nè la necessità, nè l'utilità.
Ma tu Caterina, sai dire, per favore, a quale BUON FINE mira questo libro ?
Dunque questa preghiera conterrebbe un'eresia, giusto?
RispondiEliminaOremus et pro Iudaeis
Ut Deus et Dominus noster illuminet corda eorum, ut agnoscant Iesum Christum salvatorem omnium hominum.
Oremus. Flectamus genua. Levate.
Omnipotens sempiterne Deus, qui vis ut omnes homines salvi fiant et ad agnitionem veritatis veniant, concede propitius, ut plenitudine gentium in Ecclesiam Tuam intrante omnis Israel salvus fiat. Per Christum Dominum nostrum. Amen.
<span>Guido,
RispondiEliminasono due cose diverse, l'estrazione del lotto e i rischi del preservativo. Spiegare a fondo il discorso dietro la formula di quirinus ci porterebbe lontano. Comunque sia, l'efficacia del preservativo nel bloccare le infezioni è data all'85% circa, e quirinus, per semplificare, ha concesso il 90. Ora, questo vuol dire un 10% di possibilità, che la stessa persona, usando lo stesso mezzo e facendo la stessa cosa, contragga/trasmetta l'AIDS al PRIMO COLPO. Vuol dire 1 su 10, a salire al ripetersi del comportamento, come una roulette russa con la pistola a tamburo fatto girare a caso con un solo colpo. E' sempre lo stesso tamburo che gira! (e anzi, stando alle percentuali di fabbrica, col preservativo sono 2 su 10 a salire!) . Nel lotto, la possibilità di fare 6 è 1 su oltre 600 MILIONI, sarebbe una percentuale non di 80-90% ma di 0 virgola, seguito da parecchi zeri più qualcosina. Il fatto è che col lotto è sempre la prima volta se non si giocano gli stessi numeri, e anche se si giocassero gli stessi ci vorrebbero comunque milioni di tentativi, e un numero in ritardo di MILIONI di settimane. Questo senza sapere come funziona il programma che seleziona i numeri. Tra l'altro le vincite di piccole somme non sono infrequenti, proprio per il ragionamento a decrescere delle possibilità di sbaglio. Per essere paragonabili con l'esempio di quirinus, il 6 corrisponde a prender l'AIDS e uno dovrebbe poter giocare OGNI VOLTA almeno il 10 per cento delle combinazioni che possono uscire, che vuol dire giocare decine di milioni di combinazioni ogni volta. Forse lui te lo saprebbe spiegare meglio, con una un sacco di numeri e grafici, ma spero di essere stato di qualche aiuto.</span>
<span>"Le prospettive dell'Humanae Vitae restano valide, ma altra cosa è trovare strade umanamente percorribili...PER RAGGIUNGERLE".</span>
RispondiEliminaNon si potrebbe intendere questo? E se no Perchè? Leggendo il Libro a me è venuto in mente. Sarà perchè come dice don camillo sono un bambino capriccioso?
Condivido la sintesi. Ma secondo me si è fatto molta poca "attenzione" ai risvolti di ATTACCO AL PAPA che in ultima analisi hanno avuto i comportamenti della comunicazione vaticana! Ha ottenuto, ANCHE DA NOI (SIC!) che si parlasse solo di questo disgraziatissimo preservativo, e la manipolazione delle anticipazioni a me è sembrato tutto fuorchè "colposa".. Il Concistoro era importantissimo, soprattutto per gli insegnamenti e i temi trattati: si è ottenuto di IGNORARLO, sia da parte del mondo che DA NOI! Inoltre certamente le interviste giornalistiche possono non essere il "forte" del Papa, ma anche e soprattutto chi lo attacca da dentro gli da il carico non da 11 ma da 1000!
RispondiEliminaOra si affievoliscono, e non per tutti, le polemiche intorno al preservativo e si accendono quelle intorno ad altre frasi! Magari si costringerà la CDF ad altri interventi, così il risultato di chi rema contro sarà più grande!
E noi, che avremmo potuto "precedere" la CDF abbiamo acconsentito a chi vuole il casino!
Ma mi chiedo: non c'è altro modo per confrontarsi se non l'offendersi o apostrofare gli altri in vari modi? MAH!
RispondiEliminaMolti di coloro che non scrivono qui hanno "preceduto" la CDF, compreso Enrico e lo hanno fatto con garbo e senza alcun casino, a parte qualche espressione di maggiore critica meno garbata ma in sicura minoranza.
RispondiEliminaI 'casini' nascono quando si vogliono far passare riflessioni e garbate critiche per attacchi al Papa, dando addosso alle persone, come qualcuno più su, che mi ha fatto gli auguri di Natale tacciandomi di superbia (non riferendosi solo a me ma anche ai diversi assenti che molti non rimpiangono).
Ora, quanto alla mia superbia me la dovrò vedere col mio Signore; ma che ogni volta che io intervengo questa garbata (!) persona col suo codazzo metta il suo codicillo nei miei confronti non è gradevole... lo si può anche ignorare, ma è uno stillicidio e non crea un bel clima... è questo il vero casino, non i pareri difformi anche fra noi, che tra persone civili alimentano il dialogo, e non la polemica sterile e forse anche voluta e di fatto tollerata pensando che le cause del disordine siano le persone non necessariamente "allineate", che pensano con la loro testa e parlano col loro cuore cattolico senza ombra di dubbi. Cercate di individuare con più accortezza le cause del disordine se ci tenete a mantenere il livello di autorevolezza che vi siete -e ben a ragione - guardagnato finora.
La Redazione probabilmente pensa che 'tollerare' certe boutade sia segno di apertura... Il vero segno di apertura è ospitare pareri difformi motivati e regolarmente confutati, non i fomentatori di 'casini', che non dico di buttar fuori, ma almeno di 'moderare' intervenendo quando esagerano, come accade praticamente sempre...
Forse questo parlar schietto mi costerà i favori della redazione e di molti benpensanti. Pensavo di travarmi "a casa mia", ma temo che non sia più così... Mi spiace solo per le molte persone con cui sono in sintonia
La vedo cultrice di storia ecclesiastica ..... e alla sua conoscenza dell'arianesimo mi appello facendole notare che se i laici avessero aiutato alla comprensione dell'ereticante sentenziare di Papa Liberio, tutta la Chiesa professerebbe ora il verbo ariano; uno sparuto manipolo si oppose allora, resistendo alle pressioni che procedevano dal custode della fede e dall'imperatore: credo che a ciò siamo noi oggi nuovamente chiamati. E'vero: non tutti i Papi furono santi, anzi molti furono moralmente assai represenbili; tuttavia anche quelli meno conformi all'ideale sacerdotale e petrino difesero sempre il Deposito della Fede, anche a costo di suscitare lotte intercristiane e persecuzione dei buoni. Scenario completamente diverso è quello che tocca a noi oggi, stupefatti, contemplare nella sequenza degli ultimi quattro pontificati - mistero sconvolgente e terrribile: la inesausta ansia di compiacere il mondo, negando, tacendo, dissimulando, glossando, correggendo, attenuando, contraddicendo ciò che costituì il perenne, immutabile insegnamento ecclesiale; questo determina la reazione di coloro che non possono, non debbono e non vogliono assecondare questa ereticale deriva. La Gerarchia è piramidale, ma la base poggia sul senso comune, che non può accettare che sia simultaneamente vera una cosa ed il suo contrario.
RispondiEliminaRicambio i voti natalizi.
Con tutti 'sti discorsi complicatissimi ne so meno di prima.
RispondiEliminaAl finale il preservativo si può o non si può usare?
Io appena appena so leggere e scrivere perchè ai miei tempi era già tanto quando si faceva la terza elementare; ma poi ho studiato qualche cosa da autodidatta ma non a sufficienza. Però fatico molto a comprendere, per esempio, il ragionamento che ha fatto Quintilius con cui affermava che il preservato DIFFONDE l'Aids anzichè contenerlo. A me sembra un arzigogolo privo di ogni e qualsiasi ragionevolezza, detto così in pratica spicciola. Poi da parte mia posso dire che utilizzando il preservativo dopo avere avuto due figli, mio fratello è riuscito a non averne più. Se il preservativo è srevito a non avere figli avrà pure una sua utilità nel preservare dall'Aids ed altre malattie a trasmissione sessuale.
Grazie
<p><span>Molti di coloro che non scrivono qui hanno "preceduto" la CDF, compreso Enrico e lo hanno fatto con garbo e senza alcun casino, a parte qualche espressione di maggiore critica meno garbata ma in sicura minoranza. </span>
RispondiElimina<span>I 'casini' nascono quando si vogliono far passare riflessioni e garbate critiche per attacchi al Papa, dando addosso alle persone, come qualcuno più su, che mi ha fatto gli auguri di Natale tacciandomi di superbia (non riferendosi solo a me ma anche ai diversi assenti che molti non rimpiangono). </span>
<span>Ora, quanto alla mia superbia me la dovrò vedere col mio Signore; ma che ogni volta che io intervengo questa garbata (!) persona col suo codazzo metta il suo codicillo nei miei confronti non è gradevole... lo si può anche ignorare, ma è uno stillicidio e non crea un bel clima... è questo il vero casino, non i pareri difformi anche fra noi, che tra persone civili alimentano il dialogo, e non la polemica sterile e forse anche voluta e di fatto tollerata pensando che le cause del disordine siano le persone non necessariamente "allineate", che pensano con la loro testa e parlano col loro cuore cattolico senza ombra di dubbi. Cercate di individuare con più accortezza le cause del disordine se ci tenete a mantenere il livello di autorevolezza che vi siete -e ben a ragione - guardagnato finora. </span>
<span>La Redazione probabilmente pensa che 'tollerare' certe boutade sia segno di apertura... Il vero segno di apertura è ospitare pareri difformi motivati e regolarmente confutati, non i fomentatori di 'casini', che non dico di buttar fuori, ma almeno di 'moderare' intervenendo quando esagerano, come accade praticamente sempre... </span>
<span>Forse questo parlar schietto mi costerà i favori della redazione e di molti benpensanti. Pensavo di travarmi "a casa mia", ma temo che non sia più così... Mi spiace solo per le molte persone con cui sono in sintonia.</span>
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Molti di coloro che non scrivono qui hanno "preceduto" la CDF, compreso Enrico e lo hanno fatto con garbo e senza alcun casino, a parte qualche espressione di maggiore critica meno garbata ma in sicura minoranza.
RispondiEliminaI 'casini' nascono quando si vogliono far passare riflessioni e garbate critiche per attacchi al Papa, dando addosso alle persone, come qualcuno più su, che mi ha fatto gli auguri di Natale tacciandomi di superbia (non riferendosi solo a me ma anche ai diversi assenti che molti non rimpiangono).
Ora, quanto alla mia superbia me la dovrò vedere col mio Signore; ma che ogni volta che io intervengo questa garbata (!) persona col suo codazzo metta il suo codicillo nei miei confronti non è gradevole... lo si può anche ignorare, ma è uno stillicidio e non crea un bel clima... è questo il vero casino non i pareri difformi che è normale ci siano anche fra noi e, tra persone civili alimentano il dialogo, e non la polemica sterile, forse anche da alcuni voluta e di fatto tollerata dalla redazione. Come fate a credere che le cause del disordine siano le persone non necessariamente "allineate", che pensano con la loro testa e parlano col loro cuore cattolico senza ombra di dubbi? Cercate di individuare con più accortezza le vere cause del disordine se ci tenete a mantenere il livello di autorevolezza che vi siete -e ben a ragione- guadagnato finora.
La Redazione probabilmente pensa che 'tollerare' certe boutade sia segno di apertura... Il vero segno di apertura è ospitare pareri difformi motivati e regolarmente confutati, non i fomentatori di 'casini', che non dico di buttar fuori, ma almeno di 'moderare' intervenendo quando esagerano, come accade praticamente sempre...
Forse questo parlar schietto mi costerà i favori della redazione e di molti benpensanti. Pensavo di travarmi "a casa mia", ma temo che non sia più così... Mi spiace solo per le molte persone con cui sono in sintonia.
<span>Molti di coloro che non scrivono qui hanno "preceduto" la CDF, compreso Enrico e lo hanno fatto con garbo e senza alcun casino, a parte qualche espressione di maggiore critica meno garbata ma in sicura minoranza.
RispondiEliminaI 'casini' nascono quando si vogliono far passare riflessioni e garbate critiche, su questioni su cui si può discutere, per attacchi al Papa, dando addosso alle persone, come qualcuno più su, che mi ha fatto gli auguri di Natale tacciandomi di superbia (non riferendosi solo a me ma anche ai diversi assenti che molti non rimpiangono).
Ora, quanto alla mia superbia me la dovrò vedere col mio Signore; ma che ogni volta che io intervengo questa garbata (!) persona col suo codazzo metta il suo codicillo nei miei confronti non è gradevole... lo si può anche ignorare, ma è uno stillicidio e non crea un bel clima... è questo il vero casino non i pareri difformi che è normale ci siano anche fra noi e, tra persone civili alimentano il dialogo, e non la polemica sterile, forse anche da alcuni voluta e di fatto tollerata dalla redazione. Come fate a credere che le cause del disordine siano le persone non necessariamente "allineate", che pensano con la loro testa e parlano col loro cuore cattolico senza ombra di dubbi? Cercate di individuare con più accortezza le vere cause del disordine se ci tenete a mantenere il livello di autorevolezza che vi siete -e ben a ragione- guadagnato finora.
La Redazione probabilmente pensa che 'tollerare' certe boutade sia segno di apertura... Il vero segno di apertura è ospitare pareri difformi motivati e regolarmente confutati, non i fomentatori di 'casini', che non dico di buttar fuori, ma almeno di 'moderare' intervenendo quando esagerano, come accade praticamente sempre...
Forse questo parlar schietto mi costerà i favori della redazione e di molti benpensanti. Pensavo di trovarmi "a casa mia", ma temo che non sia più così... Mi spiace solo per le molte persone con cui sono in sintonia. </span>
Non credo che sia questo il posto giusto per discutere di calcolo delle probabilità, che conosco abbastanza bene. Il ragionamento di Quirinus sarebbe esatto se N coppie avessero <span>contemporaneamente</span> rapporti col preservativo. Poiché gli eventi si possono ritenere indipendenti risulta corretto moltiplicare le probabilità dei singoli eventi ottenendo la probabilità p^N che a nessuna delle coppie sia successo ... quanto non desiderato. Il problema è differente quando si considera una sola coppia ed interviene il tempo, perché se dopo la prima volta non è successo niente, alla seconda volta la probabilità ritorna al valore iniziale del singolo evento, cioè 90%, in quanto non resta memoria della volta precedente. E' senza dubbio un argomento poco chiaro e fonte di discussioni interminabili, però gli esperti tutte le volte che un numero del lotto (non parlavo del superenalotto) su una determinata ruota ritarda molto ripetono che la probabilità di estrazione del numero resta sempre 1/90 se primo estratto, o 1/18 se tra i 5 della ruota. Il fatto che le probabilità elementari siano poco o molto diverse nei due casi non ha alcuna importanza ai fini del ragionamento.
RispondiEliminaMi scuso con il moderatore per l'evidente OT e faccio a tutti gli auguri di Buon Natale
<span>Molti di coloro che non scrivono più qui hanno "preceduto" la CDF, compreso Enrico e lo hanno fatto con garbo e senza alcun casino, a parte qualche espressione di maggiore critica meno garbata ma in sicura minoranza.
RispondiEliminaI 'casini' nascono quando si vogliono far passare riflessioni e garbate critiche, su questioni su cui si può discutere, per attacchi al Papa, dando addosso alle persone, come qualcuno più su, che mi ha fatto gli auguri di Natale tacciandomi di superbia (non riferendosi solo a me ma anche ai diversi assenti che molti non rimpiangono).
Ora, quanto alla mia superbia me la dovrò vedere col mio Signore; ma che ogni volta che io intervengo questa garbata (!) persona col suo codazzo metta il suo codicillo nei miei confronti non è gradevole... lo si può anche ignorare, ma non quando diventa uno stillicidio e non crea un bel clima... è questo il vero casino non i pareri difformi che è normale ci siano anche fra noi e, tra persone civili alimentano il dialogo, e non la polemica sterile, forse anche da alcuni voluta e di fatto tollerata dalla redazione. Come fate a credere che le cause del disordine siano le persone non necessariamente "allineate", che pensano con la loro testa e parlano col loro cuore cattolico senza ombra di dubbi? Cercate di individuare con più accortezza le vere cause del disordine se ci tenete a mantenere il livello di autorevolezza che vi siete -e ben a ragione- guadagnato finora. La Redazione probabilmente pensa che 'tollerare' certe boutade sia segno di apertura... Il vero segno di apertura è ospitare pareri difformi motivati e regolarmente confutati, non i fomentatori di 'casini', che non dico di buttar fuori, ma almeno di 'moderare' intervenendo quando esagerano, come accade praticamente sempre...
Forse questo parlar schietto mi costerà i favori della redazione e di molti benpensanti. Pensavo di trovarmi "a casa mia", ma temo che non sia più così... Mi spiace solo per le molte persone con cui sono in sintonia. </span>
Se mi permette, dovrebbe considerare la differenza sostanziale che c'è tra "spazio di discussione" e "pagina pubblicitaria".
RispondiEliminaE all'interno della "pagina pubblicitaria", la differenza sostanziale che c'è tra "pubblicità progresso" e la pubblicità ai prodotti da "discount" (perchè quelli del supermercato hanno almeno una certa qualità)...
Non ti costa nessun favore, Mic. C'è in effetti qualcuno che non sa sostenere uno scambio civile, e sarà inevitabile assumere provvedimenti.
RispondiEliminaEnrico
Cara Caterina la ringrazio per la precisazione riguardante un mio precedente commento, concordo pienamente con quanto da lei detto,immagino che il traduttore del libro da cui ho tratto la frase abbia forzato la traduzione dallo spagnolo.per quanto riguarda il resto del suo commento sono quasi d accordo con lei, persone come martini, Cacciari,e altri non è che non capiscano(sono troppo preparati)ma sottilmente scelgono l interpretazione più lontana più irreale e con la dimestichezza che possiedono nell uso dei massmedia fanno passare uno scritto lontanissimo dal loro pensare a favore loro e dell ideologia che loro rappresentano Ringraziandola per la pacatezza, la chiarezza e i modi gentili ed educati nel correggere l errore, le auguro un felice Natale.
RispondiEliminaMa, caro "pecore indifese", il Papa non ha lanciato affatto UNA NOVITA' DOTTRINALE..... :-[
RispondiEliminaNON ha detto che per combattere l'HIV è utile usare il profilattico.....
se da cattolici non comprendiamo questo, non prendiamocela con il Papa....
grazie per il consiglio. Mi spiace non poterne far tesoro poiché la pubblicità e il marketing non sono il mio forte. In ogni caso le faccio notare che normalmente sono solita parlare di Magistero e cose riguardanti la vita di Fede e non vedo questi temi assimilabili in alcun modo né ai prodotti da "discount" né ad un falso "progresso", che in realtà produce regressione, snaturamento e non altro...
RispondiElimina<span>grazie per il consiglio. Mi spiace non poterne far tesoro poiché la pubblicità e il marketing non sono il mio forte né hanno a che vedere con gli argomenti di questo blog, neppure per analogia. In ogni caso le faccio notare che normalmente sono solita parlare di Magistero e cose riguardanti la vita di Fede e non vedo questi temi assimilabili in alcun modo né ai prodotti da "discount" né ad un falso "progresso", che in realtà produce regressione, snaturamento e non altro...</span>
RispondiEliminaEnrico ti ringrazio e spero in una maggiore serenità e rispetto per le persone. Buon lavoro: so quanto non sia facile. Coraggio e alla prossima
RispondiEliminaQuakcuno che non vi segue evidentemente!
RispondiEliminaMD
Ovviamente questa dichiarazione dell'ex Santo Uffizio avrà la stessa risonanza mediatica che ha ottenuto l'intervista fatta al Papa. Tutti i giornali del mondo ne stanno già parlando. Si sa che l'"uomo globale medio" e pure il cattolico medio non pensano ad altro che a leggere i documenti della Congregazione per la Dottrina della Fede per meglio interpretare le parole del Santo Padre.....
RispondiEliminaIo, se potessi essere ascoltato, vorrei domandare una cosa al Papa ed alla suddetta congregazione romana; <span>vorrei domandare se è moralmente lecito fabbricare profilattici e se fanno bene quei farmacisti cristiani che si rifiutano di venderli ( come tra l'altro aveva chiesto loro Giovanni Paolo II). Infatti, se un farmacista cattolico non vende preservativi, cosa succede se ein prostituter, con l'intento di non infettare i suoi potenziali clienti, si presenta a lui domandandogli un pacchetto di condom ?</span> Suppongo che in questo caso il povero farmacista cattolico si renderebbe correo di un eventuale attentato alla salute ed alla vita dei poveri clienti del prostituto in questione. Quindi fanno bene i produttori di profilattici a fabbriccare questi benedetti ( è forse a questo punto il caso di usare questo termine) sacchetti di lattice oppure non devono commercializzarli affatto? Mi sa che in base alla dottrina ratzingeriana sia d'obbligo produrli.
<span>Ovviamente questa dichiarazione dell'ex Santo Uffizio avrà la stessa risonanza mediatica che ha ottenuto l'intervista fatta al Papa. Tutti i giornali del mondo ne stanno già parlando. Si sa che l'"uomo globale medio" e pure il cattolico medio non pensano ad altro che a leggere i documenti della Congregazione per la Dottrina della Fede per meglio interpretare le parole del Santo Padre.....
RispondiEliminaIo, se potessi essere ascoltato, vorrei domandare una cosa al Papa ed alla suddetta congregazione romana: <span>Santità,</span><span> è moralmente lecito fabbricare profilattici? E fanno bene quei farmacisti cristiani che si rifiutano di venderli ( come tra l'altro aveva chiesto loro Giovanni Paolo II) ? Infatti, quando ad un farmacista cattolico che non vende preservativi si presenta ein Prostituierter che, con l'intento di non infettare i propri potenziali clienti, gli domanda un pacchetto di condom, qual'è la responsabilità morale del farmacista?</span> Suppongo che in questo caso il povero farmacista cattolico si renda correo di un eventuale attentato alla salute ed alla vita dei poveri clienti del prostituto in questione. Quindi fanno bene i produttori di profilattici a fabbriccare questi benedetti ( è forse a questo punto il caso di usare questo termine) sacchetti di lattice oppure non devono commercializzarli affatto? Mi sa che sulla base della dottrina ratzingeriana sia d'obbligo produrli. </span>
Fra un po' di sofisma in sofisma si attribuirà al Papa di aver detto che la prostituzione è morale e dovere di ogni buon cattolico... Ma secondo voi allora quando la Chiesa dice per esempio "avete fatto la legge sull'aborto, almeno concedete ai medici che non sono d'accordo la possibilità di fare obiezione di coscienza", giustifica l'aborto e dice che è lecito? O non dovrebbe nemmeno chiedere l'obiezione di coscienza per non dare l'impressione ai semplici e agli sprovveduti di approvare la legge sull'aborto?
RispondiEliminaIl sofista lo fai tu. Io ho solo domandato se è moralmente lecito fabbricare e vendere preservativi.
RispondiEliminaProprio così. Però Pastorelli ce lo siamo tolto dalle spese.
RispondiElimina"Un tizio che ben conoscete e simili, alcuni dei quali purtroppo ancora infestano queste combox, fanno la felicità dei modernisti, e danno forza a quelli che dipingono tutto il nostro mondo come una massa di esauriti presuntuosi che nemmeno sanno di cosa parlano. Si devono leggere assurde filippiche da personaggi che - con rispetto assoluto della nobilissima arte contadina - sono perfetti esempi di braccia sottratte all'agricoltura, attività che li renderebbe più lenti alllo scatto di nervi - se non altro per la fatica pregressa - e più riflessivi. Resto convinto del fatto che certi pseudotradizionalisti ragionano esattamente come i modernisti, basta cambiare gli aggettivi e poco altro dei loro slogan.
RispondiEliminaDetto questo, e con tutto l'amore e l'ammirazione che ho per il nostro Pontefice, credo che certi argomenti non possano essere trattati come se ci si trovasse ancora in un'aula universitaria. Il mondo della comunicazione ha le sue leggi e lui non è più solo il (pur bravissimo) Prof. Ratzinger. Personalmente - ma parlo per molti cattolici di mia conoscenza ben più seri e preparati di me - non avevo dubbi su cosa intendesse dire il Papa, anche senza aver letto il testo nel suo contesto. Ma nel mondo della dittatura del relativismo, degli imbecilli perfettamente descritti dal Prof. Introvigne e dei "tradizionalisti" che vogliono insegnare teologia al Papa - non si può dare nulla per scontato. Quanto alla chiarificazione della CDF, beh, già il fatto che si sia resa necessaria è una sconfitta comunicativa, e secondo il mio modestissimo parere hanno perso l'occasione di ribadire che il profilattico non è solo immorale in quanto contraccettivo, ma anche responsabile per l'epidemia di malattie sessualmente trasmesse in quanto moltiplica i comportamenti immorali rafforzati da una falsa sicurezza. Potevano anche illustrare meglio la differenza tra percezione soggettiva di un atto e sua gravità oggettiva. Si tratta di un banale calcolo statistico che basterebbe a dimostrare come il profilattico non è solo inefficace, ma GARANTISCE il contagio ai fornicatori abituali che ne fanno uso, stante l'impossibilità di bloccare ogni possibile infezione al 100% nel 100% dei casi (ma sarebbe immorale anche al 100% di efficacia). Se è efficace al 90% (ma lo è all'80-85% per ammissione dei produttori medesimi, ed è in realtà al 70-75%, ma siamo generosi) allora si deve moltiplicare la percentuale di efficacia presunta per il risultato della moltiplicazione dal secondo rapporto in poi: I rapporto: 90%, II rapporto:90x90=81%, III rapporto 81x90=72,9%, IV rapporto 72,9x90=65,6%, V rapporto 65,6x90=59,04%, VI rapporto 59,04x9=53,13%, VII rapporto 53,13x90=47,81 e così via. Insomma, dopo pochi rapporti si ha ucirca una probabilità SU DUE di infettarsi/infettare, e non è detto che "la volta buona" segua la "classifica" del calcolo probabilistico. In ambienti di assoluta promiscuità e/o violenza (circoli omosessuali, aree tribali Africane e così via) con ripetuti rapporti a rischio quotidiani, il condom ASSICURA l'epidemia facendo sentire il fornicatore sicuro e facendogli perciò moltiplicare detti comportamenti a rischio, aumentando a dismisura la percentuale di infezione. Prova ne siano i paesi che hanno dato retta o ceduto all'ONU e bombardano la popolazione di preservativi: AIDS incontrollabile. I paesi che hanno insistito più su fedeltà matrimoniale e castità hanno invece vabbattuto le infezioni dal 70 al 20% in media (Uganda su tutti)."
Pentiti tu, prete eretico e satanasso!
RispondiEliminaCara Mic.
RispondiEliminaCondivido solo parzialmente questo tuo messaggio.
Perchè come rilevato più sopra, i problemi non nascono dalle legittime obiezioni e domande, ma dagli attacchi. Io non credo che minimizzarli o giustificarli sempre sia positivo. Anzitutto perchè non passano inosservati, manco se uno li ignora. Poi perchè non credo che il tradizionalismo debbe per forza di cose essere esente da critiche sempre e comunque. Non credo che sia giusto che la risposta di un certo tipo di tradizionalista sia sempre: o è così come dico o hai pregiudizi, fai compromessi, non chiami le cose colo loro nome, hai paura, non conosci, non sai, ecc, ecc..
Possibile che certo tradizionalismo non possa essere criticato? E quando criticato la risposta sia un muro che considera ogni critica un pregiudizio! Attenzione! Non sto generalizzando ma sto parlando di CERTO tradizionalismo. Che in ultima analisi, ad un certo punto sbatte i tacchi e se ne va! O è così, o me ne vado.
Perdonami, ma le provocazioni quando palesi si possono anche IGNORARE. Prima della moderazione della redazione può esserci anche la nostra. Non credi? Anche perchè noi siamo stati 2 anni e più in mezzo a post con attacchi che però abbiamo lasciato passare! Forse eravamo conniventi?
Le cause del disordine non sono le "Persone non allineate", e con questo fai pensare che chi la pensa diversamente è un "allineato", bensi gli attacchi e le aggressioni a CHIUNQUE, senza poter analizzare le cose e i fatti concependo altre interpretazioni non DI COMODO ma con l'obiettivo di COMPRENDERE e di contestualizzare.
Mic, io ho seri problemi nel comprendere certo tradizionalismo quando la situazione che si prospetta davanti ai fatti che viviamo sembra andare in questa direzione:
a. Il Papa dice e tollera eresie
b. Il Papa non governa
c. Il Papa (i Papi) è modernista
d. E' totalmente inutile e ininfluente farsi domande sulla Mensa del Papa
e. La Mens del Papa è modernsita.
Questo "metodo", veemente, mi mette in seria difficoltà, e mette in seria difficoltà anche chi non ha strumenti come noi. Si dovrebbe capire, finalmente, che queste pagine non sono una stanza chiusa. Sono agorà pubbliche. Non sono luoghi in cui NOI diciamo chi entra e chi no, ma sono luoghi di incontro e di approfondimento trasversale. Non si può non tenere conto di questo, a mio avviso.
E non si può non tenere conto che epiteti e attacchi, soprattutto alla persona del Papa, epiteti che non sono affatto "critiche più forti", possono geenrare turbamento e sconcerto, soprattutto in chi Spera nella novità della Tradizione.
Sarebbe necessario che certo tradizionalismo si mettesse in testa che questa responsabilità per chi agisce in un certo modo esiste!
L'ospite sopra sono io
RispondiElimina"hai fatto una scelta... l'obbedienza "
RispondiEliminaIo direi non "una" ma "LA" scelta.
L'unica, la migliore!
tutte queste inutili quisquilie statistiche poco c'entrano col cuore del problema
RispondiEliminaStefano, in linea di massima mi trovo d'accordo con te. Comunque io parlavo di attacchi rivolti a 'certe' persone che non riescono a intervenire senza un flare di commenti ironici e graffianti. E inoltre non ritenevo maggioritari e comunque sono pur sempre confutabili i commenti del genere a cui ti riferisci...
RispondiEliminaInoltre forse è eccessivo considerare un attacco al Papa, per esempio quello di chi nota una certa 'desistenza' dal governo... il primo è stato autorevolmente ma con grande rispetto Romano Amerio.
La persona del Papa non viene in alcun modo scalfita, ma si mettono in luce i problemi seri di questo nostro tempo della Chiesa. E non è la critica fondata costruttiva e rispettosa ciò che fa male alla Tradizione (non Tradizionalismo), sono i silenzi!
domanda essenziale e ineludibile rispetto al cuore del problema ;)
RispondiElimina<span>Stefano, in linea di massima mi trovo d'accordo con te. Comunque io parlavo di attacchi rivolti a 'certe' persone che non riescono a intervenire senza un flare di commenti ironici e graffianti. E inoltre non ritenevo maggioritari e comunque sono pur sempre confutabili i commenti del genere a cui ti riferisci...
RispondiEliminaInoltre ancora forse è eccessivo considerare un attacco al Papa, per esempio, l'osservazione di chi nota una certa 'desistenza' dal governo... il primo è stato autorevolmente ma con grande rispetto Romano Amerio.
La persona del Papa non viene in alcun modo scalfita, ma si mettono in luce i problemi seri di questo nostro tempo della Chiesa. E non è la critica fondata costruttiva e rispettosa ciò che fa male alla Tradizione (non Tradizionalismo), sono i silenzi! </span>
<span>E non si può non tenere conto che epiteti e attacchi, soprattutto alla persona del Papa, epiteti che non sono affatto "critiche più forti", possono geenrare turbamento e sconcerto, soprattutto in chi Spera nella novità della Tradizione. </span>
RispondiEliminaquesti, spetta alla Redazione eliminarli
<span><span>E non si può non tenere conto che epiteti e attacchi, soprattutto alla persona del Papa, epiteti che non sono affatto "critiche più forti", possono geenrare turbamento e sconcerto, soprattutto in chi Spera nella novità della Tradizione. </span>
RispondiEliminaquesti, spetta alla Redazione eliminarli, distinguendo con il giusto discernimento, i veri attacchi dalle critiche costruttive. Rioeto che, oggi, i danni maggiori derivano dai silenzi, avendo costantato cosa è venuto fuori dal 'silenzio' imposto su certi argomenti da oltre 40 anni... ma succede ancora oggi, purtroppo</span>
<span><span>E non si può non tenere conto che epiteti e attacchi, soprattutto alla persona del Papa, epiteti che non sono affatto "critiche più forti", possono geenrare turbamento e sconcerto, soprattutto in chi Spera nella novità della Tradizione. </span>
RispondiEliminaquesti, spetta alla Redazione eliminarli, distinguendo con il giusto discernimento, i veri attacchi dalle critiche costruttive. </span>
<span>Ripeto che, oggi, i danni maggiori derivano dai silenzi, avendo constatato cosa è venuto fuori dal 'silenzio' imposto su certi argomenti da oltre 40 anni... ma succede ancora oggi, purtroppo</span>
<span><span><span>E non si può non tenere conto che epiteti e attacchi, soprattutto alla persona del Papa, epiteti che non sono affatto "critiche più forti", possono geenrare turbamento e sconcerto, soprattutto in chi Spera nella novità della Tradizione. </span>
RispondiEliminaquesti, spetta alla Redazione eliminarli -se lo ritiene- distinguendo con il giusto discernimento, i veri attacchi dalle critiche costruttive. </span>
<span>Ripeto che, oggi, i danni maggiori derivano dai silenzi, avendo constatato cosa è venuto fuori dal 'silenzio' imposto su certi argomenti da oltre 40 anni... ma succede ancora oggi, purtroppo</span></span>
la prima parte del commento non è stata cancellata...
RispondiEliminaMa Humanae Vitae e altre encicliche non sono su tematiche scientifiche, bensì MORALI. E la Morale - in quanto viene da Dio - è immutabile e non può essere corretta da nessuna scienza umana anche se "moderna", scienza umana che oggi dice una cosa e domani - corretta da nuove scoperte - ne dice altre diverse.
RispondiEliminaQuindi anche se all'epoca della Hum. Vitae non c'era il problema HIV e altri problemi "ideologici" che distorcono la sessualità umana ciò non modifica di una virgola la validità perpetua dell'insegnamento morale di quella enciclica. L'unico allargamento può essere nell'estendere ai nuovi "problemi" l'illiceità morale di determinati comportamenti.
<span>Ma Humanae Vitae e altre encicliche non sono su tematiche scientifiche, bensì MORALI. E la Morale - in quanto viene da Dio - è immutabile e non può essere corretta da nessuna scienza umana anche se "moderna", scienza umana che oggi dice una cosa e domani - corretta da nuove scoperte - ne dice altre diverse.
RispondiEliminaQuindi anche se all'epoca della Hum. Vitae non c'era il problema HIV e altri problemi "ideologici" che distorcono la sessualità umana ciò non modifica di una virgola la validità perpetua dell'insegnamento morale di quella enciclica. L'unico allargamento può essere nell'estendere ai "nuovi" problemi l'illiceità morale di determinati comportamenti.</span>
Tra le novità Caterina c'è anche quella che, se un sacerdote ha una relazione con una donna, se è vero amore è bene che faccia una famiglia con lei. Come se un sacerdote non fosse tale in eterno. Chi ha già letto buona parte del libro mi ha riferito ciò, io non l'ho letto, ma se questa affermazione del Papa è vera è una novità.
RispondiEliminaNon si può usare MAI.
RispondiEliminaVorrei inserire ciò che la stess F.S.S.P.X. ha commentato sul libro di Benedetto XVI - prima parte
RispondiElimina<span>Comunicato della Casa Generalizia
della Fraternità San Pio X
</span>
<span>Nota sulle affermazioni di Benedetto XVI
a proposito dell’uso del preservativo
</span>
<span>26 novembre 2010
</span>
<span>
In un libro intervista intitolato <span>Luce del mondo</span>, pubblicato in tedesco e in italiano il 23 novembre 2010, e che verrà pubblicato in francese e in inglese il 3 dicembre, Benedetto XVI ammette per la prima volta l’uso del preservativo «in certi casi», «per ridurre i rischi di contagio» dal virus dell’aids. Queste affermazioni errate richiedono di essere chiarite e corrette, poiché i loro effetti disastrosi – che una campagna mediatica non ha mancato di amplificare – causano scandalo e scompiglio tra i fedeli
<span>1. Ciò che ha detto Benedetto XVI</span>
Alla domanda «la Chiesa cattolica non è fondamentalmente contro l’uso del preservativo?», il Papa risponde, secondo la versione originale tedesca: «In certi casi, quando l’intenzione è di ridurre il rischio di infezione, questo può essere quanto meno un primo passo per aprire la via ad una sessualità più umana, vissuta diversamente». Per chiarire la sua affermazione, il Papa dà un solo esempio, quello di un «prostituto». Egli considera che, in questo caso particolare, può trattarsi «di un primo passo verso una moralizzazione, un inizio di responsabilità che permette di prendere coscienza che non tutto è permesso e che non si può fare tutto ciò che si vuole».
Si tratta dunque del caso di qualcuno che, commettendo già un atto contro natura, per dei fini venali, avrebbe cura – in più – di non infettare mortalmente il suo cliente.
<span>2. Ciò che ha voluto dire, secondo il suo portavoce</span>
Queste dichiarazioni del Papa sono state intese, dai media e dai movimenti militanti in favore della contraccezione, come una «rivoluzione», una «svolta» o quantomeno una «breccia» nell’insegnamento morale costante della Chiesa sull’uso dei mezzi contraccettivi. È per questo che il portavoce del Vaticano, Padre Federico Lombardi, ha diramato una nota esplicativa, il 21 novembre, dove si può leggere: «il Papa considera una situazione eccezionale in cui l’esercizio della sessualità rappresenti un vero rischio per la vita dell’altro. In tal caso, il Papa non giustifica moralmente l’esercizio disordinato della sessualità, ma ritiene che l’uso del profilattico per diminuire il pericolo di contagio sia “un primo atto di responsabilità”, “un primo passo sulla strada verso una sessualità più umana”, piuttosto che il non farne uso esponendo l’altro al rischio della vita».
Per essere esatti, qui occorre notare che il Papa parla non solo di «un primo atto di responsabilità», ma anche di un «primo passo verso la moralizzazione». Nello stesso senso, il Cardinale Georges Cottier, che fu teologo della Casa Pontificia sotto Giovanni Paolo II e all’inizio del pontificato di Benedetto XVI, aveva dichiarato, in occasione di un’intervista all’Agenzia Apcom, il 31 gennaio 2005: «In alcune situazioni particolari – e penso agli ambienti in cui circola la droga o agli ambienti in cui regnano una grande promiscuità umana e una grande miseria, come in certe zone dell’Africa o dell’Asia – in tali casi, l’utilizzo del preservativo può essere considerato legittimo».
Legittimità dell’uso del preservativo visto come un passo verso la moralizzazione, in certi casi, questo è il problema posto dalle affermazioni del Papa in <span>Luce del mondo</span>.
</span>
Ecco la seconda parte
RispondiElimina<span><span>3. Ciò che Benedetto XVI non ha detto e che i suoi predecessori hanno sempre detto</span>
«<span>Nessuna “indicazione” o necessità può trasformare un’azione intrinsecamente immorale in un atto morale e lecito</span>.» (Pio XII, Allocuzione alle ostetriche, 29 ottobre 1951)
«<span>Nessuna ragione certamente, per grave che sia, può far sì che ciò che è intrinsecamente contro natura diventi conforme alla natura e onesto</span>.» (Pio XI, Enciclica <span>Casti connubii</span>).
Ora, l’uso dei preservativi è contro natura per il fatto che distoglie l’atto umano dal suo fine naturale. La loro utilizzazione resta dunque sempre immorale.
Alla domanda chiara del giornalista: «la Chiesa cattolica non è fondamentalmente contro l’uso del preservativo?», il Papa risponde con una situazione eccezionale e non ricorda che la Chiesa è sempre fondamentalmente contraria all’uso dei preservativi.
Ora, che l’uso del preservativo sia un’azione intrinsecamente immorale e materia di peccato mortale, è un punto costante nell’insegnamento tradizionale della Chiesa, per esempio in Pio XI e Pio XII, e perfino nel pensiero di Benedetto XVI che dice al giornalista che lo interroga: «Evidentemente, la Chiesa non considera il preservativo come una soluzione reale, né morale», ma nondimeno il Papa ammette «in certi casi».
Questo è invece inammissibile agli occhi della fede: «Nessuna ragione certamente – insegna Pio XI nella <span>Casti connubii</span> (II, 2) -, per grave che sia, può far sì che ciò che è intrinsecamente contro natura diventi conforme alla natura e onesto». Cosa che ricorda Pio XII nella sua allocuzione alle ostetriche, del 29 ottobre 1951: «Nessuna “indicazione” o necessità può trasformare un’azione intrinsecamente immorale in un atto morale e lecito.». Cosa che affermava San Paolo: «Non facciamo il male affinché venga il bene» (Rm 3, 8).
Benedetto XVI sembra considerare il caso di questo prostituto secondo i principi della «morale di gradualità», che vuole permettere certi delitti meno gravi per condurre progressivamente chi commette delitti estremi all’innocuità. Indubbiamente, questi delitti minori non saranno morali, ma il fatto che facciano parte di un cammino verso la virtù li rende leciti.
Ora, <span>quest’idea è un grave errore, perché un male minore resta un male, quale che sia il segno di miglioramento che comporta</span>.
«In verità, insegna Paolo VI nell’<span>Humanae vitae </span>(n° 14), se è lecito, talvolta, tollerare un minor male morale al fine di evitare un male maggiore o di promuovere un bene più grande, non è lecito, neppure per ragioni gravissime, fare il male, affinché ne venga il bene (cfr. Rm 3, 8), cioè fare oggetto di un atto positivo di volontà ciò che è intrinsecamente disordine e quindi indegno della persona umana, anche se nell’intento di salvaguardare o promuovere beni individuali, familiari o sociali».
Tollerare un male minore non equivale a rendere questo male «legittimo», né a iscriverlo in un processo di «moralizzazione». Nell’<span>Humanae vitae</span> (n° 14), si ricorda che: «È quindi un errore pensare che un atto coniugale, reso volutamente infecondo, e perciò intrinsecamente non onesto, possa essere coonestato dall’insieme di una vita coniugale feconda», ugualmente bisogna dire che è un errore proporre l’idea che il preservativo, in sé non onesto, possa essere reso onesto dal cammino sperato verso la virtù di un prostituto che lo utilizza.
All’opposto di un recupero che condurrebbe da un peccato «più mortale» ad uno «meno mortale», [...]
Terza parte
RispondiElimina<span><span>4. Ciò che i cattolici hanno bisogno di sentire dalla bocca del Papa</span>
Certo, un libro intervista non può essere considerato un atto del Magistero, a fortiori quando si allontana da ciò che è stato insegnato in maniera definitiva e invariabile. E tuttavia è certo che i medici e i farmacisti che rifiutano coraggiosamente di prescrivere e di consegnare preservativi e contraccettivi per fedeltà alla fede e alla morale cattoliche, e più generalmente tutte le famiglie numerose legate alla Tradizione, hanno un bisogno imperioso di ascoltare che l’insegnamento perenne della Chiesa non cambia col cambiare del tempo. Essi si aspettano tutti il richiamo fermo che la legge naturale, al pari della natura umana in cui è scolpita, è universale.
Ora, in <span>Luce del mondo</span> si trova un’affermazione che relativizza l’insegnamento dell’<span>Humanae vitae</span>, indicando coloro che lo seguono fedelmente come delle «minoranze profondamente convinte» che offrono ad altri «un modello affascinante da seguire». Come se l’enciclica di Paolo VI fissasse un ideale quasi fuori portata; cosa di cui s’era già persuasa la grande maggioranza dei vescovi per meglio far scivolare questo insegnamento sotto il moggio – esattamente dove Cristo ci vieta di mettere la «luce del mondo» (Mt 5, 14).
L’esigenza evangelica diverrebbe malauguratamente l’eccezione destinata a confermare la regola generale del mondo edonista in cui viviamo? Questo mondo al quale il cristiano non deve conformarsi (cfr. Rm 12, 2), ma che deve trasformare come «il lievito nella pasta» (Mt 13, 33), e a cui deve dare il gusto della Saggezza divina come «il sale della terra» (Mt 5, 13).
Menzingen, 26 novembre 2010</span>
Pg 134 - 135 del libro Luce del mondo.
RispondiEliminaDecontestualizzare una frase dal contesto, egregio pecore indifese, non è una azione di giustizia ma semmai di ingiustizia informativo è, per dirla con Habermans, agire strategico.
La risposta in questione va contestualizzata ( oltre che nel senso generale dellibro) al capitolo (che tratta di ecumene e dialogo con l'Islam) ed in riferimento alla domanda che citava frasi del Metropolita Agostino e del vescovo luterano Friedrich che, in sintesi, riconoscono al Papa non (ancora) un primato in senso stretto ma, con sicurezza, vista la sua autorevolezza, il ruolo di portavoce ( parlare per tutti) della cristianità. In questo senso e su questioni che vanno oltre il dialogo ecumenico strictu sensu ad esempio quelle riguardantti la vita ( aborto ed eutanasia) o questioni che riguardano le persecuzioni nel mondo il Papa proprio perchè parla di cristiani non usa il termine cattolici. Mi sembra una azione non di politically correctness ma di agire comunicativo in senso habermansiano! Un riconoscimente al Papa di autorità morale e non (ancora) religiosa.
Chiudo con un esempio. Di fronte al genomicidio di cristiani in Darfur, cristiani di qualsiasi appartenenza, il Papa denuncia, a nome di tutti l'atrocità e non a nome della Chiesa Cattolica solo. Questo mi sembra un riconoscimento pratico sicuramente non di sostanza del ruolo del Papa. Una prassi ecumenica, un primo passo di comunione "pratica" tra realtà che, come il Papa ricorda nel resto del libro, su altri temi sono ancora, ahimè, molto distanti.
Matteo Dellanoce