Le frasi del Papa sul preservativo continuano a suscitare reazioni. Si tratta - il dato è oggettivo - di affermazioni inedite da parte di un pontefice (sia pure raccolte in un testo non magisteriale); la questione controversa è se la novità traduca anche un mutamento della dottrina tradizionale, o se sia semplicemente il trarne le conseguenze, alla luce anche di altri principi come quello del male minore. In soldoni: per il Papa il preservativo è diventato in alcuni casi permesso, o continua ad essere sempre moralmente illecito, per quanto 'giustificato' in alcuni casi dall'esigenza di evitar mali maggiori?
E' interessante ed istruttiva una disamina delle reazioni nel mondo. Buona parte dei media e degli ambienti laicisti o progressisti hanno senz'altro sposato la tesi di una riconosciuta liceità dello strumento profilattico (magari lamentando l'insufficienza o la tardività dell'apertura papale). E poiché gli estremi si toccano (come nell'ermeneutica della rottura applicata al Concilio), anche i sedevacantisti - dichiarati o in pectore - hanno entusiasticamente appoggiato quell'interpretazione che comprova, ai loro occhi, l'eresia di 'don' Ratzinger. Ma anche molti fedeli ortodossi, in piena buona fede, hanno accolto con preoccupazione, se non rigetto, le parole del Papa: chi temendo (e certo a ragione) le interpretazioni distorte, e chi ritenendole con rammarico (e con ben minor ragione) fondate.
Come abbiamo già avuto modo di censire nel nostro precedente post dedicato all'argomento, il mondo tradizionale in gran maggioranza ha reagito con misurato ma sostanziale favore a quelle frasi, non rinvenendo in esse nulla di contrario alla dottrina di sempre. Gli istituti tradizionalisti in comunione con Roma non si sono, a nostra conoscenza, espressi; per contro la FSSPX, sull'onda dell'emozione, aveva emanato un comunicato di critica, nel quale citava le frasi delle encicliche papali sul tema della contraccezione. Citazioni ictu oculi inconferenti, visto che il Papa si è ben guardato dal contraddire quei principi.
Evidentemente alla Fraternità devono essersi accorti di questo passo falso, malfondato esegeticamente prima ancora che teologicamente, e si sono quindi affidati alla penna di un loro teologo, l'abbé Matthias Gaudron, già rettore del seminario di Zaitzkofen e ora consultore della Commissione teologica per i colloqui con Roma. In un articolo oggi apparso sul sito ufficiale della Fraternità, intitolato Luci ed ombre nel libro-intervista di Benedetto XVI, egli affronta il tema contraddicendo, di fatto, il precedente comunicato e sviluppando un ben differente argomento: E' sleale, osserva, affermare che il Papa abbia dichiarato la liceità del profilattico. Le frasi di Benedetto XVI tuttavia avrebbero potuto essere più chiare e nette, per evitare la confusione che ne è seguita nello spirito di molti.
E su quest'ultimo punto, giudicando post hoc, non possiamo che esser d'accordo: a noi il Papa appare essere stato molto chiaro, ma a giudicare da certe reazioni è giocoforza ammettere che avrebbe dovuto esserlo di più.
Riportiamo la parte dell'articolo dell'abbé Gaudron inerente la questione in discorso, tradotta a nostra cura.
Enrico
Ha il Papa consentito l'uso del preservativo?
In realtà, il Papa ha semplicemente detto che si può vedere nell'uso di preservativi da parte di un prostituto, con l'intento di prevenire la trasmissione dell'HIV, un primo passo verso la sua propria moralizzazione e responsabilizzazione. Si potrebbe dire, nella stessa direzione, che la decisione presa da un rapinatore omicida di limitare in futuro le proprie attività al ladrocinio, per non attentare alla vita del prossimo, potrebbe essere considerata soggettivamente come un primo passo verso la sua moralizzazione. Concludere da ciò che il latrocinio diverrebbe pertanto moralmente giustificabile, è altrettanto sleale che le affermazioni di alcuni vescovi e teologi, secondo i quali Benedetto XVI avrebbe finalmente aperto la porta ai contraccettivi.
Tuttavia, si deve osservare che il riferimento del Papa a dei "casi particolari" fornisce una certa base per queste interpretazioni. Egli avrebbe dovuto, in effetti, sfruttare la domanda di Peter Seewald che gli domandava se la Chiesa non è "per principio contro l'uso di preservativi", per rimuovere ogni dubbio. Invece risponde semplicemente, che la Chiesa non considera il preservativo come "una soluzione vera e morale" [e... non basta questo?], anche se in "un caso o nell'altro", esso potrebbe "costituire un primo passo sulla strada di una sessualità vissuta diversamente, una sessualità più umana". (p.161 [dell'edizione francese]). Per parlare educatamente, è una frase debole. Che la sessualità non possa essere vissuta in modo conforme alla volontà di Dio e degno della natura umana se non unicamente nel matrimonio, e che qui il preservativo o altri mezzi di contraccezione artificiali siano da respingere moralmente, questo naturalmente non è certo negato dal Papa, ma non è nemmeno espresso più chiaramente, come pur sarebbe ben necessario di questi tempi. Pertanto, e a causa della sua volontà di andare il più possibile incontro al mondo secolarizzato senza ferire nessuno, condivide con i media qualche responsabilità nella confusione e delusione che le informazioni di questi ultimi giorni hanno provocato tra i cattolici fedeli.
Bastava leggere il passo incriminato senza pregiudizi per capire il senso delle parole del Papa, senza buttargli fango addosso come ho visto fare da troppi cattolici in modo totalmente indecoroso.
RispondiEliminaC'è una cosa che non capisco (veramente): nel suo primo comunicato la FSSPX cita la Humanae Vitae tra i documenti del magistero papale. Dunque accetta il magistero di Paolo VI? E lo accetta in toto o solo in alcune sue parti, e in questo caso con quale criterio?
RispondiEliminaEh, i lefebvriani, veri nemici!
RispondiEliminaLa voce dei teologi della FSSPX, come ho già avuto modo di notare in altri commenti, mi appare sempre molto equilibrata e confortante.
RispondiEliminaDa un lato è l'unica realtà sacerdotale tradizionale che abbia il coraggio di prendere una posizione quando ciò appare estremamente necessario a causa della confusione dei fedeli (non vorrei ripetermi, ma anche in questi giorni le realtà "Ecclesia Dei" mi sembrano state piuttosto timide...correggetemi se mi è sfuggito qualche intervento significativo).
Dall'altra mi pare che i teologi della FSSPX, pur nella doverosa e auspicata intransigenza, abbiano sempre un equilibrio veramente cattolico. Cosa che, purtroppo, manca a moltissimi che sono vicini alla Tradizione. Ho seguito un po' tutti i Blog tradizionali in questi giorni e ho letto in più d'uno delle "sparate" veramente assurde, contrarie alla logica e al buon senso prima che alla dottrina. Questioni delicatissime, che da sempre impegnano i moralisti nella ricerca faticosa della verità, spaccate in quattro col macete; sedevacantismo pratico diffuso a larghe mani (se ci si ricordasse più spesso che il Sedevacantismo è una falsa soluzione ad un problema reale che sfocia necessariamente nel millenarismo, lo si eviterebbe come il peccato mortale).
Ho letto tutto l'articolo su DICI e sottoscrivo.
Quello della Tradizione, UNICO CRITERIO! Quando il Papa conferma (non crea o inventa o reinterpreta) nella Fede di Sempre, compreso in questo contesto Paolo VI!
RispondiEliminaa conclusione della sua personale lettura del libro del papa, ecco le interessanti riflessioni di F. Colafemmina, il quale ne trae l'impressione che il libero sia destinato soprattutto ai NON-cattolici:
RispondiEliminaChiusa l'ultima pagina la sensazione finale è che "Luce del mondo", il libro intervista di Benedetto XVI non sia tanto indirizzato ai cattolici, quanto al "mondo" che porta già nel titolo.
.......
La funzione coincide dunque con quell'intento di promuovere una "nuova evangelizzazione" di cui aveva parlato Mons. Fisichella il giorno della sua presentazione in Vaticano. Una evangelizzazione che deve partire questa volta non direttamente dal Vangelo ma da colui che lo annuncia e dall'istituzione in cui Cristo vive, ossia il Papa e la Chiesa. Abbattere i muri del pregiudizio, ridurre le distanze del disagio causato dall'impatto tragico degli scandali pedofili, recuperare la fiducia del mondo, delle istituzioni, degli uomini di cultura, dei lettori credenti e non credenti di questa terra: questo è l'obiettivo di "Luce del mondo". Non è detto, tuttavia, che a questo obiettivo corrispondano analoghi risultati.
Mutatis mutandis, a me sembra che succeda un pò come i documenti del Concilio V.II. Per il fatto che siano in certi punti ambigui ci sia bisogno di interpretazione. Lo stesso dicasi del libro del Pontefice regnante circa la parte in questione. C'è o non c'è ambiguità nel suo scritto? Certo che c'è altrimenti non ci sarebbero volute le miriadi interpretazioni provenienti da modernisti e tradizionalisti. Per il fatto poi che il libro non investe la magisterialità è vero a metà. Perchè io che sono padre trasmetto ai miei figli la vera dottrina circa l'argomento profilattico, per poi con amici le sera smentisco in parte l'insegnamento che credo e che trasmetto ai miei figli, non me la posso certo cavare dicendo che i due ambiti (quello di una serata con gli amici e quello morale di insegnamento ai miei figli) sono di natura diversi. I miei figli rimarrebbero confusi. Detto questo penso che il Papa (lunga vita a Lui) sia stato consigliato e pressato da dei suoi collaboratori per "concedere" qualcosa al mondo. In Iesu et Maria.
RispondiEliminaOvviamente Lui ha ceduto.
RispondiEliminaCarissmo Enrico,
RispondiEliminaanzitutto un ringraziamento per il commento che ne avevi fatto, forse l'unico (in italiano) veramente corretto.
Purtroppo anche la FSSPX ha dato addosso al Papa, non intendendo ciò che realmente egli ha affermato. Sono ben contento che almeno un teologo - non a caso tedesco (infatti il testo tedesco è stato tradotto in italiano con qualche errore di troppo; si veda ad es. il termine "begruenden" tradotto con "giustificato") - abbia preso le distanze dal comunicato della Casa Generalizia, per non parlare di quello del Distretto italiano, presente sul rispettivo sito, chiaramente ingiusto nell'interpretazione delle affermazioni papali.
Il fatto che molti cattolici, compresi quelli della FSSPX, dopo solo qualche giorno dalla pubblicazione del libro, abbia subito criticato la posizione del Papa non mi sembra un buon indizio... Sembra che non si aspetti altro per dare addosso al Sommo Pontefice e questo non è certamente cattolico.
Vorrei anche segnalare due articoli interessanti in lingua inglese sul sito della rivista The Remnant.
Reverendo,è qui uno dei problemi! oggi come oggi un laico, per primo il sottoscritto, ha la brutta impressione che la gerarchia sacerdotale, a tutti i livelli, se ne freghi un tantinello dello scandalo che possono arrecare ai fedeli. Prendiamo la solita questione: l'applicazione del MP.
RispondiEliminaSemplicemente: per uno o due organizzatori incavolati (ovvero che hanno superato la fase di scandalo) quanti fedeli rimangono scandalizzati dal comportamento di un vescovo o di un sacerdote che vanno contro la legge?
Quindi: per uno o due che riescono ad argomentare,controbattere o confutare una tesi piuttosto che un altra quanti semplici, o meglio, "piccoli in Spirito" restano scandalizzati e confusi?
Un errore immenso della gererchia e del comune pensare odierno è che negli ultimi 50 anni i fedeli, dal catechista al fruttivendolo all'angolo, siano diventati di botto teologi, canonisti o storici della Chiesa con la stessa facilità e con gli stessi effetti con cui si schiaccia il pulsante " on-off".
Vogliamo renderci conto che è una ridicola illusione questa? e spero che possa essere un errore questo di cui sto parlando,perchè, si trattasse mai di un fatto voluto...Beh! non basterebbero le macine e gli abissi del mare non sarebbero abbastanza profondi per qualcuno
Sono contento di questa precisazione anche perchè si conferma coerente con quello che - prima facie - sembrava il proposito del S. Padre. Tra l'altro sono anche contento perchè è una significativa risposta - da fonte insospettabile - a quei profeti di sventura che - sedevacantisti e ultratradizionalisti - millantavano supposti cambiamenti totali del magistero. Vedi anche molti commenti sul nostro blog.
RispondiEliminaPS: questo non vuol dire ovviamente che certi rischi - pratici - alle parole del S. Padre ci possano essere, visto le interpretazioni fuorvianti che ci sono state da parte modernista. Il rischio del "piano inclinato" 8trasorma piano piano un eccezione in regola) c'è sempre.
RispondiEliminaNon so perchè ma non mi è uscito il nick nel mio commento...pardon! sono Simone comunque
RispondiEliminaBravo don Camillo. Ma la Tradizione cos'è? Solo una pila di carte stampate? O non anche esseri umani? E un essere umano in particolare, sopra tutti gli altri? Ma se poi diciamo che questo essere umano snocciola a intermittenza cose giuste e invenzioni inaccettabili, come la mettiamo?
RispondiEliminaPare anche a me.
RispondiEliminaNel distretto italiano non ci sono degli sprovveduti e peggio degl incompententi, hanno commentato gli ampi stralci riportati sull'Osservatore. L'Osservatore ha fatto una scelta (a quanto pare suscettibile di ulteriori malivoli interpretazioni) e su quella scelta si sono fatte le prime dichiarazioni (doverose urgenti e necessarie). La casa Generalizia ha letto il TUTTO libro e serenamente ha dato un comunicato più pieno e competente evidenziando poi tra l'altro le stesse anomalie (gravissime) e cercando (per quel che si è potuto) di interpretare in modo cattolico il tutto.
RispondiEliminaGrazie
RispondiEliminaEnrico
Loro no. Ma il loro fans club fa proprio pena.
RispondiEliminami sembra che, ancora una volta, sia diventata questione se "credere" a chi ne dà l'una o l'altra interpretazione. Chi è più degno di fede? :(
RispondiEliminaChe il papa odierno cerchi di spiegare e non ci riesca sempre è un dato di fatto che può succedere a chiunque. Che spesso venga frainteso e susciti polemiche significa che le sue parole sono seguite e questo è importante e positivo. Premesso che essere a quel livello significa camminare in punta di spilli sapendo di essere sugli occhi di tutti e che ogni sospiro è interpretato, comunque comunque tante parole ed interviste e libri danno purtroppo da pensare poichè mentre scrive o fa scrivere vengono massacrati cristiani in lungo ed in largo e le sue parole sembrano prevalentemente rivolte a fatti attuali che toccano delle percentuali misere di esseri umani (i prostituti) che hanno ancora (in linea teorica) una gran pezzo di strada da fare per arrivare ad un cristianesimo vissuto. Un po' più di pragmatismo tedesco sarebbe necessario per soffermarsi su situazioni ben più drammatiche che imperversano nel mondo.
RispondiEliminaMa i fedeli sono diventati tutti teologi; oggi il mondo cattolico è diventato come la Costantinopoli dove, non ricordo chi diceva, " il macellaio e lo scaricatore di porto discutono di teologia al mercato".
RispondiEliminaA chi crediamo? In dubio pro pontifice e leggiamo i docc., le dichiarazioni e....anche le interviste secondo l'ermeneutica della continuità :-) . O no?
RispondiEliminaAltrimenti saremmo seguaci dei modernisti della Scuola di Bologna di Alberigo....
luigi C
Se in "un caso o nell'altro", l'uso del condom potrebbe "costituire un primo passo sulla strada di una sessualità vissuta diversamente, una sessualità più umana", è ovvio che Benedetto XVI manifesta la sua intenzione di consigliare il condom per evitare il male maggiore della possibile contrazione dell'HIV. Nessuno ha mai detto che il Papa approvi il preservativo: la critica verteva sul fatto che, con il suo apprezzamento, di fatto lo consigliava come male 'minore'. La questione era questa: è lecito o no consigliare questo 'male minore' ? E la risposta è NO. L'esempio del rapinatore omicida non c'azzecca nulla con il caso in questione. Il rapinatore semplicemente smette di far il male maggiore, senza per questo usare alcun mezzo cattivo. Invece nel caso di chi usa il condom, il rischio di morte viene evitato con l'uso, appunto, di un mezzo cattivo. Ora, il Papa dice che chi usa questo mezzo cattivo è sulla via della moralità!!!! No, i media non si sono sbagliati, purtroppo.
RispondiEliminaIn più, c'e da considerare che questo discorso 'condomiano' va integrato con quanto Papa Ratzinger dice dell'Humanae vitae, e cioé che <span>“Le prospettive della "Humanae vitae restano valide, ma altra cosa è trovare strade umanamente percorribili.” La dottrina cattolica espressa da quell'Enciclica sarebbe dunque una strada "non umanamente percorribile", e l'Enciclica dovrebbe essere aggirata e annientata de facto con i soliti intrallazzi pastorali. Sono parole gravissime, che sono state notate nel Comunicato della Casa generalizia di Menzingen, ma che l'abbé Matthias Gaudron non cita.</span>
<span>In compenso, l'abbé Gaudron rileva come Benedetto XVI parlando dei metodi naturali, li giustifica sic et simpliciter, senza le essenziali norme che debbono regolarne l'uso, mancando le quali esi diventano veri e propri metodi contraccettivi, immorali come quelli 'non naturali. L'abbé Gaudron si limita diplomaticamente a parlare di "una certa attenuazione della morale cattolica" da parte di Benedetto XVI. </span>
<span>Io invece non uso nessuna diplomazia quando è in gioco la verità cattolica e la salvezza delle anime. E mai lo farò.</span>
<span> </span>
..........vorrei vedere il papa in confessionale a confessare...come padre Pio ....o Leopoldo Mandic.....forse non avrebbe tempo di scrivere libri sensa senso.......e poi non mi permetterei mai entrare nell'intimita' di nessuno!!!!
RispondiEliminaN.B. L''ospite' delle h. 20.31.15 sono io.
RispondiElimina<p>Mi sembra che l`articolo del teologo dela FSSPX conferma comunque l`idea di chi pensa che il Papa con le sue frasi ( e i suoi esempi) ha suscitato confusione, non è stato abbastanza chiaro e categorico, ha dato luogo a diverse interpretazioni, come si può negare che il Papa, che non si era mai espresso in quei termini in precedenza, abbia fatto un passo sul cammino tracciato da chi prima dl lui aveva aperto al condom, o allora, perfino una persona come Luigi Accattoli, che ha presentato il libro, è da annoverare nell`albo degli imbecilli introvigniani.
RispondiElimina</p><p>Vi ricordo che il Papa ha, dal 2006, il rapporto sull`uso del condom consegnato alla CDF dal card. Barragan e che è a lui che spetta la "decisione" finale, non penso che abbia scelto di confidarla ad un libro colloquiale e continuo a pensare che scegliere quel canale per parlare di un tema così scottante e sensibile è stato imprudente.
</p><p>Condivido in toto la conclusione del teologo lefebvriano
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RispondiElimina<p>Mi sembra che l`articolo del teologo dela FSSPX conferma comunque l`idea di chi pensa che il Papa con le sue frasi( e i suoi esempi) ha suscitato confusione, non è stato abbastanza chiaro e categorico, ha dato luogo a diverse interpretazioni, come si può negare che il Papa, che non si era mai espresso in quei termini in precedenza, ha fatto un passo sul cammino tracciato da chi prima dl lui aveva aperto al condom, o allora, perfino una persona come Luigi Accattoli, che ha presentato il libro, è da annoverare nell`albo degli imbecilli introvigniani.
</p><p>Vi ricordo che il Papa ha, dal 2006, il rapporto sull`uso del condom consegnato alla CDF dal card. Barragan, e che è a lui che spetta la "decisione" finale, non penso che abbia scelto di confidarla ad un libro colloquiale e continuo a pensare che scegliere quel canale per parlare di un tema così scottante e sensibile è stato imprudente.
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<p>Mi sembra che l`articolo del teologo dela FSSPX conferma comunque l`idea di chi pensa che il Papa con le sue frasi( e i suoi esempi) ha suscitato confusione, non è stato abbastanza chiaro e categorico, ha dato luogo a diverse interpretazioni, come si può negare che il Papa, che non si era mai espresso in quei termini in precedenza, ha fatto un passo sul cammino tracciato da chi prima dl lui aveva aperto al condom, o allora, perfino una persona come Luigi Accattoli, che ha presentato il libro, è da annoverare nell`albo degli imbecilli introvigniani.
RispondiElimina</p><p>Vi ricordo che il Papa ha, dal 2006, il rapporto sull`uso del condom consegnato alla CDF dal card. Barragan, e che è a lui che spetta la "decisione" finale, non penso che abbia scelto di confidarla ad un libro colloquiale e continuo a pensare che scegliere quel canale per parlare di un tema così scottante e sensibile è stato imprudente.
</p><p>Condivido in toto la conclusione del teologo lefebvriano
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RispondiEliminaMi sembra che l`articolo del teologo dela FSSPX conferma comunque l`idea di chi pensa che il Papa con le sue frasi( e i suoi esempi) ha suscitato confusione, non è stato abbastanza chiaro e categorico, ha dato luogo a diverse interpretazioni, come si può negare che il Papa, che non si era mai espresso in quei termini in precedenza, ha fatto un passo sul cammino tracciato da chi prima dl lui aveva aperto al condom, o allora, perfino una persona come Luigi Accattoli, che ha presentato il libro, è da annoverare nell`albo degli imbecilli introvigniani.
Vi ricordo che il Papa ha, dal 2006, il rapporto sull`uso del condom consegnato alla CDF dal card. Barragan, e che è a lui che spetta la "decisione" finale, non penso che abbia scelto di confidarla ad un libro colloquiale e continuo a pensare che scegliere quel canale per parlare di un tema così scottante e sensibile è stato imprudente.
Condivido in toto la conclusione del teologo lefebvriano .
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Giustifica in alcuni casi il preservativo e ammette di aver sbagliato togliendo la scomunica a un vescovo negazionista: il Papa smentisce chi lo immagina teologo rigido e nostalgico custode di verità astratte
RispondiEliminama non ne avete abbastanza sia del preservativo che della FFSPX?
RispondiEliminaApprezzo molto tutti e tre gli interventi provenienti dalla Fraternità San Pio X circa la questione profilattico e l'intervista del Santo Padre, Ci troviamo davanti ad una questione delicata e quindi la Fraternità a mio parere ha esposto e chiarito quello che c'era da dire, penso che la questione non puo' essere spiegata ulteriormente, entrano in gioco troppi fattori.
RispondiEliminaTuttavia quello che torno a ripetere è che il libro intervista secondo me non è stato utile (naturalmente il Signore saprà trarre del bene anche da questa faccenda). Sono del parere di Padre Scalese nel suo blog "Senza peli sulla lingua" e il Prof. Colafemmina nel suo blog "fides et forma".
Mi spiego: questo libro è in continuità con la teologia ratzingheriana a sua volta legata a quei teologi che alla vigilia del Vat. II hanno tentato un "dialogo" con la modernità, pensando che il mondo "moderno" abbia valori in sè e che chi annuncia il messaggio cristiano si debba adattare al mondo moderno....... il problema sta fino a che punto bisogna adattarsi......
Mi chiedo "adattarsi" vuol dire mutare la dottrina trasmessaci dagli apostoli e da Gesù?
Non si corre il pericolo che con tutto questo adattamento il cristianesimo perda la sua specificità.......
don. Bernardo
(segue)
Don Camillo - è veramente "don"? - mi dispiace ma nel famoso comunicato, in verità molto pacato nei toni, si attribuisce al SAnto Padre di aver considerato lecito in alcune gravi circostanze l'uso del preservativo. Ma questo il Papa semplicemente non l'ha detto; ha al contrario affermato tale uso non è per la Chiesa un modo né autentico né morale per risolvere il problema del contagio.
RispondiEliminaLe "doverose, urgenti e necessarie prime dichiarazioni" non hanno fatto altro che mettere legna sul fuoco all'impressione volutamente montata dai media e altrettanto volutamente salutata come "liberazione" da cattolici modernisti. Se dunque si può ritenere che il Papa forse poteva essere più prudente nel toccare certi argomenti in un libro-intervista, altrettanto lo si deve dire alla FSSPX: occorre più prudenza nel rilasciare dichiarazioni contro il Papa, che oltrettutto si rivelano senza troppo fondamento.
(seguito)
RispondiEliminaGesù quando ha predicato il Vangelo ha certamente seguito l'ottica dell'incarnazione: si è inserito in un contesto particolare, con un lingua, una cultura...... ma è anche vero che Gesù ha rotto certi schemi, non ha fatto sconti quando si trattava di dire la Verità, è andato controcorrente, ha predicato un Vangelo scomodo.
Questo hanno fatto tutti i santi che non si sono adattati alla mentalità mondana, ma hanno risposto ai bisogni dei loro contemporanei con i valori perenni del Vangelo...... (penso ad un San Francesco, a un don Bosco, San Benedetto: erano tutti ancorati al Cielo).
Penso che il tentativo del "dialogo arrendevole" con il mondo del Concilio Vat. II e soprattutto del post Concilio non porti ad un bilancio positivo, il mordente ed il fascino del cristianesimo paiono sbiaditi negli scritti di certi teologi e (lo dico con il massimo rispetto per il Santo Padre) anche in certi libri intervista fatti per i non cattolici.....
E' come se il Papa fosse prigioniero della sua impostazione teologica e si sforza in tutti i modi di mostrarne la validità, come se volesse rianimare un "cadavere". Il "cadavere" non è naturalmente la Santa Chiesa che è invincibile, ma è la "Nouvelle Teologhie" che stava nella testa di molti periti del Vaticano II. Questi periti al Vat. II hanno fatto quasi tutti naufragio nella fede (Kung, Schillebeecx, Rahner....), l'unico che si salva è prorpio il teologo Ratzinger......
don Bernardo
(segue)
Dimenticavo... Andate a leggere la dichiarazione del Superiore del Distretto italiano della FSSPX intervistato da Bruno Volpe su Pontifex. A differenza del suo confratello tedesco, dimostra di non aver capito molto delle affermazioni del Papa...
RispondiElimina(concludo)
RispondiEliminaIl "dialogo" con i "fratelli mussulmani" dove ci ha portato? Vediamo come trattano i cristiani in Pachistan.... come stanno trattando la nostra sorella di fede Asia Bibi che rischia di essere impiccata, e noi andiamo disquisendo di "prostituti" e "prostitute" e non troviamo il tempo per protestare contro leggi ingiuste contro quella della blasfemia......
il "dialogo" con gli Ebrei dove sta portando? Leggo nel Vangelo che Gesù ha detto di essere venuto in primo luogo "per le pecore disperse della casa di Israele" e che San Paolo predicava anche nelle Sinagoghe e proprio dai "fratelli maggiori" ha avuto mote feroci persecuzioni. In nome del dialogo abbiamo riscritto molte preghiere che venivano dalla tradizione. Mi domando se non riscriveremo anche buona parte del Nuovo Testamento.....
Il "dialodo" con il mondo "ateo" ci ha regalato "splendide" leggi: aborto, divorzio e presto l'eutanasia e i pacs....
Infine il "dialogo" coi protestanti ci ha portato alla protestantizzazione del messale e della liturgia...... piuttosto che una traduzione dal latino si è fatto un tradimento, travisamento e trasformazione di parecchi testi e creato dei nuovi che non rispecchiano la fede di sempre......
Non parliamo poi dei risultati di questo "dialogo" in campo artistico (chiese nuove) e musicale......
Chiedo scusa se per brevità non ho potuto argomentare meglio. Ci tengo a sottolineare che prego per il Santo Padre, e prego perché tutta la Chiesa sia fedele a Gesù suo capo invisibile, mentre il Santo Padre è capo visibile e Vicario di Gesù.
don Bernardo
(fine)
..........vero TRADIMENTO.......in liturgia!!!!!! Ecco cosi' doveva intitolarsi il libro!!!!! Altroche' preservativi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaInfatti, questa parte è ben più grave e mi ha molto scandalizzato. I "metodi naturali" possono celare una mentalità contracettiva che inficia la castità coniugale anche in assenza di profilattico; infatti non sono ammessi dalla Chiesa sic et simpliciter. La risposta nella quale si inserisce quella frase è ben più grave della frase finora dibattuta, occasione di scandalo e grande sconforto per chi ancora pensava che la legge di Dio vale per tutti e che i fedeli andassero confermati nella fede. Invece, per trovare soluzioni percorribili, il Papa (?) sembra invocare l'aiuto della sessuologia e antropologia contemporanea. Leggere per credere.
RispondiEliminaSpero che dopo queste precisazioni , chi nel recente passato aveva accusato il santo padre di chissà quali eresie ,e per giunta chiedeva lumi ai sacerdoti della fsspx , (come se il papa fosse l ultimo dei sacerdoti!)abbiano il CORAGGIO e l umiltà di pentirsi di tutte le cretinate dette, pensate, e di conseguenza cerchino una sana penitenza:Suggerisco pane ed acqua per tre giorni.
RispondiEliminascusate il commento ospite delle 21 e 58 è mio
RispondiEliminapurtroppo anche in questo caso è risultato evidente che anche tra i cattolici tradizionalisti ci sono individui infami e vigliacchi che come i più ottusi nemici della chiesa, non vedono l ora appena se ne presenta l occasione ,di attaccare il Santo padre pur d avere qualche minuto di gloria, o qualche plauso per la propria bottega.
RispondiEliminapane ed acqua per tre giorni....... è proprio quello che ti ci vuole
RispondiEliminaVedo che si attacca il Papa anche sui metodi naturali. I signori in questione dovrebbero organizzare seminari insieme ai neocat, che sono sostanzialmente contro il loro uso. Sono felice l'apertura degli ultratradizionalisti alle posizioni di Kiko :-)
RispondiElimina"individui infami e vigliacchi" ......... mi pare che è scritto da qualche parte che: "chi dice pazzo al proprio fratello meriti......"
RispondiEliminaQui non ci sono cristiani tradizionalisti o ultratradizionalisti, ma semplicemente cattolici che hanno diritto di ascoltare la Verità dal Vicario di Cristo....... e che da lui si attendono il parlare chiaro: "sì, sì, no, no..... il di più viene dal...."
e chi è un teologo?
RispondiEliminama chi è questo monsignor scolafemmina?
RispondiEliminaCirca i "metodi naturali" in seminario (negli anni ottanta ho frequentato un normale seminario regionale italiano) mi avevano insegnato anche a me che i metodi naturali si possono usare solo a determinate condizioni, essendo la procreazione una delle finalità irrinubciabili del matrimonio (altro è il caso di chi non può avere figli).....
RispondiEliminaO sciupafemmina, malafemmina, rubafemmina... scolafemmina mi mancava... quanto al mon(signore) lo riservo all'ospite, solo che al mon toglierei il "signore" e aggiungerei il prefisso "tri"...
RispondiEliminaFrancesco, impagabile! :D
RispondiEliminaI metodi naturali non si possono usare come fossero un preservativo cattolico. Non me lo sono certo inventato io, ma potranno certamente confermarlo i sacerdoti che leggono.
RispondiEliminaE' come dici. Una coppia che permanentemente escludesse il bene della procreazione, anche con i metodi naturali, andrebbe contro una finalità fondamentale del matrimonio-sacramento.....
RispondiEliminaChe fo Francesco, cancello l'insulto? E' che è così bella la replica...
RispondiEliminaEnrico
Demetrio, cambia registro linguistico!
RispondiEliminaEnrico
Le ha capite, e come! Io avrei detto le stesse ed identiche cose!
RispondiEliminaLascia lascia... è divertente! Aggiunge un tocco di simpatia alla discussione seriosa sul condom... 8-)
RispondiEliminaCredo che per comprendere il senso generale del messaggio del Santo Padre nel suo ultimo libro ci venga incontro Mons. Bruno Forte (che cito via blog amici di Papa Ratzinger"), che invece di parlare di contraccettivi si concentra sul dialogo con la modernita' e financo il "secolarismo".
RispondiEliminaIl giudizio sul mondo contemporaneo e sulla modernità occidentale non è quello che molti si aspetterebbero: “La modernità non consiste solo di negatività - afferma Benedetto XVI -. Se così fosse non potrebbe durare a lungo. Essa ha in sé grandi valori morali Là dove essi sono difesi - e devono essere difesi dal Papa - c’è adesione in aree molto vaste” (40).
L’atteggiamento che ne consegue è quello della simpatia e della stima verso la complessità culturale odierna: “A me sembra importante non vedere soltanto il negativo. Dobbiamo percepirlo con estrema acutezza, ma dobbiamo anche vedere tutte le possibilità di bene che ci sono: le speranze, le nuove possibilità” (96).
“E’ importante che cerchiamo di vivere e di pensare il cristianesimo in modo tale che assuma la modernità buona e giusta” (87). L’urgenza di portare a tutti la buona novella è inseparabile per il Papa da questa attenzione serena e fiduciosa, pur se mai scevra del necessario discernimento: “La questione è: in che cosa il secolarismo ha ragione? In che cosa la fede deve far proprie le forme e le immagini della modernità, e in che cosa deve invece opporre resistenza?”(88). Si gioca in questo dialogo positivo con la cultura del “villaggio globale” la stessa missione di cui il Papa sa di essere incaricato: “Affrontare con rinnovate forze la sfida dell’annuncio del Vangelo al mondo, impiegare tutte le nostre forze perché vi giunga, fa parte dei compiti programmatici che mi sono stati affidati” (185)
Giorni or sono una persona ben ascoltata nei sacri palazzi mi confermava che in Segreteria di Stato c'e' una certa preoccupazione per la visione negativa che i media hanno del messaggio di Benedetto XVI (ho incassato senza batter ciglio).
Che quindi la "Luce del mondo" appartenga a una controffensiva mediatica del Vaticano? Quindi essenzialmente diretta al cortile dei gentili?
FdS
Perchè, per capire che il libro è destinato a lettori di varia natura, specie non cattolici o cattolici lontani dalla Chiesa, serve essere un teologo?
RispondiEliminaed è un buon messaggio, questo diretto ai gentili, ma che con le sue ambiguità rischia di confondere la debole fede dei semplici e non la conferma ?
RispondiElimina<span>ed è forse un buon messaggio,</span>
RispondiElimina<span> o può riuscire nel suo scopo di evangelizzare la modernità, quello che, per rivolgersi ai gentili= mondo secolarizzato e materialista, usando il linguaggio che ad esso PIACE DI PIU', accomodante e permissivo, non quello della penitenza, mortificazione e conversione, quello della Croce, (che la Santa Chiesa aveva sempre usato<span> con tutti, credenti e non credenti, </span>fino al 1962) e usando espressioni ambigue col non chiaro discernimento bene/male, rischia di confondere la fede dei semplici (la<span> stragrande maggioranza dei cattolici) </span>e non la ri-conferma ?</span>
<span><span>ed è forse un buon messaggio,</span>
RispondiElimina<span>o può riuscire nel suo scopo di evangelizzare la modernità, quello che, per rivolgersi ai gentili=mondo secolarizzato e materialista, usando il linguaggio che ad esso PIACE DI PIU', accomodante e permissivo, non quello della penitenza, mortificazione e conversione, quello della Croce, (che la Santa Chiesa aveva sempre usato<span> con tutti, credenti e non credenti, </span>fino al 1962) e usando espressioni ambigue col non chiaro discernimento bene/male, rischia di confondere la fede dei semplici (la<span> stragrande maggioranza dei cattolici) </span>e non la ri-conferma ?</span></span>
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RispondiEliminaIl suo commento, FdS, tende a confermare ciò che scrivevo ieri in un altro thread e che mi permetto di riportare qui, dicevo ieri che ho l`impressione che il Papa, in questo libro, reagisce alle reazioni del mondo, va incontro all`opinione del mondo, come se volesse non dico accattivarsela, ma placarla. È giusto farlo?
Per la revoca delle scomuniche ai vescovi della FSSPX: se avessi saputo non l`avrei tolta a Williamson.
Per Ratisbona: se avessi immaginato quelle reazioni non avrei pronunciato quelle parole.
Per il condom, idem va incontro a chi si era espresso con violenza contro di lui dopo la sua intervista nell`aereo che lo portava in Africa, e dice che in questo o in quel caso e fa quel tanto discusso e discutibile esempio.
Ma chi scrive quel libro è e resta comunque il nostro Papa, il Pastore universale della Chiesa che dunque in primis parla o dovrebbe parlare a noi, non so se la strategia comunicativa ( se di questo si tratta) è e sarà pagante presso i media e la loro visione negativa del Papa, ne dubito fortemente, come sarei più che perplessa se il Papa avesse veramente accettato quell`intervista con quello scopo.
Comunque chi poi sul terreno deve spiegare, a chi afferma che la Chiesa approva il condom, che si sbaglia, che il Papa non ha detto quello, che sì c`è stato un passo e un`apertura (c`è ancora chi lo nega?) ma che la Chiesa non ha cambiato la sua Dottrina morale, chi deve poi lanciarsi in spiegazioni improbabili sul prostituto-a e affrontare gli sguardi increduli, divertiti e ironici del suo interlocutore, siamo noi, sono io, e ne avrei fatto volontieri a meno.
</span>
Per chi afferma che non c`è stata nessuna novità, che il Papa non ha detto nulla di nuovo ( e per chi legge il francese) ecco il commento del vaticanista del "Figaro":
RispondiEliminahttp://blog.lefigaro.fr/religioblog/2010/11/pape-palabres-et-preservatifs.html
Concordo. per questo mi stupisco quando vedo semplici laici andare contro al Santo Padre che ha passato una vita a studiare teologia (senza contare una vita passata a tu per tu con Dio ... passatemi il termine) ... insomma io non me lo permetterei mai proprio perchè avere la sua stessa cultura ce ne vuole. Ma tutti si sentono in diritto di giudicare ... anche chi magari si limita a leggere il catechismo e qualche documento magisteriale.
RispondiElimina<span>chi poi sul terreno deve spiegare....chi deve poi lanciarsi....</span>
RispondiElimina.....terreno <span>gravemente sdrucciolevole,</span> ahimè, quello in cui noi fedeli comuni siamo costretti a camminare, combattendo la buona battaglia, confortando i nostri vicini più deboli spesso di noi, per aiutarli nel discernimento del Bene dal male, nel custodire la Fede, in mezzo ai mille assalti del materialismo e del relativismo mondano edonista e amorale:
gravosa MILIZIA QUOTIDIANA, alla quale il Papa, con questo libro non ha dato nessun vero aiuto, favorendo lo scivolamento sul fango di temi scabrosi che non ricevono alcun chiarimento, ma lasciano tutto nell'indeterminatezza, nell'astratta enunciazione di casi "clinici" morali e spirituali non visti nè curati DA VICINO, ma solo<span> ipotetici, manualistici</span>.....e gli uomini reali, alle prese con la coscienza offuscata circa il PECCATO persistente nella loro vita RIMANGONO così alla mercè del diffuso LASSISMO MORALE moderno (che da decenni ormai si aggrava....)
Chi ha gettato fango contro il Santo Padre, l'umiltà non sa proprio dove sia visto che si ritengono più "illuminati" di chi studia teologia da una vita. Figuriamoci se digiunano per questo 3 giorni ... pensando di avere ragione.
RispondiEliminaBè allora dovrebbero ricordarlo alla maggior parte dei cattolici praticanti, che quando non usano la pillola stessa, usano i metodi naturali come contraccezione. Una volta era la normalità vedere famiglie con 4, 5 figli, oggi sono rarissimi anche nella chiesa ... quindi 2+2=4
RispondiEliminaanche perché si continua a parlare di morale, comprese casistiche ripugnanti, e non si parte - se non di striscio e solo come 'umanizzazione' - del valore della sessualità, strettamente legata al valore della vita, vita che ci è data dal Creatore ed è un dono da vivere come risposta alla Sua chiamata e dialogo vivo con Lui
RispondiElimina<span>anche perché si continua a parlare di morale, comprese casistiche ripugnanti, e non si parte - se non di striscio e solo come 'umanizzazione' - del valore della sessualità, strettamente legata al valore della vita, vita che ci è data dal Creatore ed è un dono da vivere come risposta alla Sua chiamata e dialogo vivo con Lui</span>
RispondiEliminaperché nessuno parla mai del rapporto sponsale, come 'specchio' di quello intimo e profondo del Signore con la Sua Chiesa e con ogni anima? Certo non lo si può dire la 'cortile dei gentili' perché "non si possono dare le cose sacre ai porci", ma ai figli bisognerebbe ricordarlo e spesso perché non lo dimentichino le nuove generazioni
Considerando anche che chi nel cnc ha 6,7,8,...11 figli come gridava Kiko Arguello al Papa in San Pietro,a meno di essere benestante, e di poter usufruire a pagamento degli aiuti necessari, diventa dipendente della generosità della sua comunità, la prole numerosa contribuisce così a rinforzare quei numeri tanto sventolati con orgoglio e i legami di dipendenza degli adepti al cnc.
RispondiEliminadov'è che si va 'contro' il Santo Padre, se non si fa altro che riflettere soffrendo sul fatto che, per parlare 'al cortile dei gentili' non conferma ma disorienta noi fedeli?
RispondiEliminaLuisa, scusami.
RispondiEliminaMa si continua a dire che il "mondo" non va "considerato" (giustamente), che non si deve venire a patti col "mondo" (e chi l'ha fatto?), che coloro che "interpretano" le parole del papa pro-mondo sono appunto eterodossi, ecc, ecc, ecc... Ma poi come conferma che il Papa abbia eventualmente detto qualcosa di nuovo chi si prende? Proprio il "mondo"! Proprio il "pensiero del mondo"! Proprio coloro che fanno della mistificaizone "ad usum delphini", il mestiere della vita! Cioè, si riconosce che gli strumentalizzatori sono quello che sono, però li si chiama a "testimonio" per accreditare un Papa "nuovo"...
Ora i "vaticanisti" (categoria peraltro fittizia!) possono essere presi a testimone che il Papa ha detto cose "Nuove". Lo stesso dicasi per chi presenziava alla presentazione del LIbro. Lo stesso dicasi per le nutrite schiere di novatores che addirttura andava oltre (come sono soliti fare).
Questo ovviamente è ritenuto "vero sempre e a prescindere". I commentatori non sbagliano! Il Papa ha detto "cose nuove"! Forse l'infallibiltà si è trasferita ai media? :)
Scherzi a parte, è molto avventato, a mio parere, dare credito immediato a versioni discordanti. In primo luogo perchè anche questo Teologo della SPX mette bene in luce quale sia la situazione reale. In secondo luogo perchè in teoria (e dico in teoria), noi fedeli prima di tutti dovremmo trovare una chiarificazione se essa non è lampante. Come in questo caso.
Ciò che risulta chiaro è sia la "non necessità" del Libro, il suo valore di "dialogo col mondo" (quindi usando alcuni metodi "utili" per attuare questo "dialogo"), sia la non nettezza di certi brani.
Ma, lo ripeto, da qui a dire che il Papa dice cose nuove, cambia addirittura dottrina, ecc, ecc, ce ne corre.
insiste a vedere fango lanciato contro il Santo Padre... il fangono lo lanciano i nemici: quelli esterni attraverso i media strumentalizzati e quelli interni nel segreto delle loor conventicole.
RispondiEliminaI fedeli che usano la ragione e quel po' di fede che gli è rimasta, non fanno altro che supplicare indicazioni chiare e autoritative
<span>insiste a vedere fango lanciato contro il Santo Padre... il fango lo lanciano i nemici: quelli esterni attraverso i media strumentalizzati e quelli interni nel segreto delle loor conventicole.
RispondiEliminaI fedeli che usano la ragione e quel po' di fede che gli è rimasta, non fanno altro che supplicare indicazioni chiare e autoritative</span>
<span>Luisa, scusami.
RispondiEliminaMa si continua a dire che il "mondo" non va "considerato" (giustamente), che non si deve venire a patti col "mondo" (e chi l'ha fatto?), che coloro che "interpretano" le parole del Papa pro-mondo sono appunto eterodossi, ecc, ecc, ecc... Ma poi come conferma che il Papa abbia eventualmente detto qualcosa di nuovo chi si prende? Proprio il "mondo"! Proprio il "pensiero del mondo"! Proprio coloro che fanno della mistificaizone "ad usum delphini", il mestiere della vita! Cioè, si riconosce che gli strumentalizzatori sono quello che sono, però li si chiama a "testimonio" per accreditare un Papa "nuovo"...
Ora i "vaticanisti" (categoria peraltro fittizia!) possono essere presi a testimone che il Papa ha detto cose "Nuove". Lo stesso dicasi per chi presenziava alla presentazione del LIbro. Lo stesso dicasi per le nutrite schiere di novatores che addirttura andavano oltre (come sono soliti fare).
Questo ovviamente è ritenuto "vero sempre e a prescindere". I commentatori non sbagliano! Il Papa ha detto "cose nuove"! Forse l'infallibiltà si è trasferita ai media? :)
Scherzi a parte, è molto avventato, a mio parere, dare credito immediato a versioni discordanti. In primo luogo perchè anche questo Teologo della SPX mette bene in luce quale sia la situazione reale. In secondo luogo perchè in teoria (e dico in teoria), noi fedeli prima di tutti dovremmo trovare una chiarificazione se essa non è lampante. Come in questo caso.
Ciò che risulta chiaro è sia la "non necessità" del Libro, il suo valore di "dialogo col mondo" (quindi usando alcuni metodi "utili" per attuare questo "dialogo"), sia la non nettezza di certi brani.
Ma, lo ripeto, da qui a dire che il Papa dice cose nuove, cambia addirittura dottrina, ecc, ecc, ce ne corre</span>
Stefano,
RispondiEliminaLuisa vuol dire un'altra cosa, che è anche l'argomento delle mie modeste considerazioni ed è il risultato del commento del padre della FSSPX: se il mondo ha capito una cosa diversa da quella che il Pontefice voleva dire, non sarebbe il momento opportuno per chiarire il vero contenuto di quelle frasi?
Il problema non é: il Papa voleva dire questo o quest'altro.
Il problema è: le frasi del Papa sono un tantino ambigue, riprendono tematiche già affrontate da Cardinali ultra progressisti come Daneels e Martini, sono una vera e propria apertura al condom in un caso particolare. Ciò detto se, pur costituendo un'apertura o meglio una "giustificazione del condom" in casi specifici (senza che al di là di quello della prostituzione, questi casi vengano meglio dettagliati), se, dicevo, il magistero non è cambiato, non siamo noi a doverlo dire, nè tantomeno la FSSPX, bensì il Papa stesso.
Lasciare aperta la strada a fraintendimenti, porgere il fianco al mondo, è questo il vero rischio che ormai si è già corso. Così si è creato un grave vulnus che nessuna smentita potrà sanare.
Ci si può concentrare sul fatto in sè, sulla giustezza o meno di questa apertura, sulla sua aderenza o meno agli indirizzi di prevenzione dell'HIV precedentemente propagandati dalla Chiesa cattolica, rimangono però fermi 2 punti:
a. Il passo dell'intervista rappresenta una novità: il Papa nel 2009 aveva detto che i preservativi aumentano il problema, mentre oggi nel 2010, afferma che in alcuni casi possono costituire l'avvio di una moralizzazione pur non essendo una soluzione morale o reale (sic!).
b. Il passo dell'intervista si è prestato ad interpretazioni larghe o ristrette, ciononostante di interpretazioni si è trattato, perché il passo è ellittico e risente dello stile colloquiale.
ERGO: servirebbe un chiarimento da parte della Chiesa. Chiarimento che non arriverà perché se così fosse si scatenerebbe di nuovo la tempesta sul Papa come nel 2009!
Caro Francesco, che le frasi del Papa non siano nette non ci piove. Ad una attenta analisi emergono così.
RispondiEliminaMa, permettimi di dissentire sul fatto che questo sia "provato" dalla "malcomprensione del mondo". Tu dice "se il mondo ha capito così...". Se il mondo capisce quello che gli pare, non è necessariamente (anzi, quasi mai) responsabilità di chi, da Papa o da Cattolico, esprime la sua Fede e la propone. Al di la dei nostri limiti umani, è il contenuto intrinseco della Fede a non essere "del mondo". "Le tenebre non l'hanno accolta", dice S. Giovanni. Quindi, il discrimine per determinare un "problema" nell'esposizione del Papa io non lo trovo nella "reazione" del "mondo". Sia di plauso che di condanna. Il "mondo" plaude o condanna indipendentemente dall'argomento, ma dipendentemente da quanto questo possa essere strumentalizzato nell'uno o nell'altro caso.
Vorrei rispondere ai tuoi punti, anche se immagino non sarai d'accordo.
a) Alla luce anche di questo articolo del Teologo della SPX, continuo nella mia ottusità a non credere che il Papa abbia detto "Novità". L'unica novità che vedo in questa intervista sta nel MODO di trattare l'argomento. Modo che anche io non credo opportuno. Ma questo è un altro discorso. Se noi spostiamo il fulcro della risposta del Papa, come si fece nel 2009, a questo disgraziatissimo "profilattico", allora potremmo pensare che c'è una novità. Ma il fulcro del discorso del Papa, come anche tu hai tradotto, non è il presevativo. Che continua a definire come "non risolutore", e come "non morale" (più di così? Se una cosa non è morale, non è nè lecita nè giustificata! O no? Forzo le parole del Papa per difenderlo?). Il fulcro è "l'inizio della responsabilizzazione". Il "SENSO DI COLPA". Questo rende un caso "giustificato". E questo è un discorso che può riguardare solo il cuore della persona. E' del foro interno, non del foro esterno. Quindi è naturale che il discorso NON PUO' minimamente essere fatto scivolare in tutta quella serie di fandonie che il "mondo" ha iniziato a dire sulla "permissione del profilattico" etcetera... Il Papa fa notare che nel momento in cui chi è affetto da HIV conclamato (quindi non c'entrano tutti quei "distinguo" su altri "casi eccezionali", che poi diventano tutti!) inizia ad avere un SENSO DI COLPA perchè comincia a capire che "Non tutto è lecito" (guarda un po'! Il senso di colpa comincia proprio capendo che quello che il peccatore fa NON E' LECITO! L'esatto contrario di quello che dice il "mondo", ovvero che c'è una apertura alla "Liceità"!), e che il suo stato di peccato mortale plurimo sta per uccidere un altro! Dunque INIZIA a maturare il senso di colpa, il "deliberato consenso" al peccato diminuisce e cerca di non uccidere chi sta peccando con lui. Peccato è, e peccato rimane! Dove si noti che è un peccato "giustificato" rispetto ad un altro, che è "accettabile" rispetto ad un altro, per me è un mistero!
b) Sono assolutamente d'accordo. E qui sta il problema. Non oltre.
Riguardo il chiarimento, io credo invece che sarebbe proficuo, non tanto su questo o su quel tratto del libro ma sul METODO del libro nel trattare gli argomenti, magari ribadendo che nessuno sposta di una virgola le posizioni ecclesiali in dottrina e morale.
Probabilmente non verrà, e forse sarà meglio. SE per esempio dovesse essere gestito dai media vaticani, sarebbe un altro disastro peggiore, visti i precedenti di attacco interno al Papa. Non ultimo questo.
Con stima.
Stefano
No, io non dico "se il mondo ha capito così... allora" no. Io dico, tenendo presente che il "mondo" non capisce le cose della Chiesa se non sono dette in un certo modo:
RispondiElimina1. che necessità c'era di prestare il fianco al mondo?
2. perché non si è corsi subito ai ripari?
Il mondo è in fondo anche "il mondo dell'informazione" e visto che non tutti vanno su internet a leggere i discorsi del Papa e non tutti acquistano il libro del Papa (peraltro caruccio... 19,50), le informazioni vengono filtrate dai media e fanno danni sulle anime dei cattolici.
Tra venire a patti con il mondo e cercare di chiarire al mondo le idee sbagliate intorno alla dottrina cattolica intercorre un'enorme differenza. Direi anzi che il secondo punto è un dovere per la Chiesa e quindi anche per il Papa. Il mondo attribuisce alla Chiesa la convinzione che infettare un'altra persona è meno grave che usare il preservativo? Il Papa spiega al mondo che secondo la dottrina cattolica c'è un modo molto efficace oltre che molto morale per evitare le infezioni trasmesse sessualmente, ed è quello di essere fedeli al proprio coniuge. Poi, se uno vuole vivere nel peccato, almeno cerchi di non infettare se stesso e gli altri, è lapalissiano. Il mondo da questo discorso deduce arbitrariamente che il Papa dà il via libera all'uso del preservativo? Si chiarirà ulteriormente. Ma un fraintendimento c'era già in partenza, e forse anche più grave.
RispondiEliminaè mai possibile che il fedele medio di scarsa o nulla cultura teologica DEBBA acquistare un libro del Papa, così pieno di ambigue enunciazioni,
RispondiElimina- per apprendere <span>CHE COSA, QUALE nuova verità di fede o di morale ?</span>
- E POI cercare in giro sul web (?....o nelle biblioteche o nelle parrocchie inidonee a tal compito) o aspettare che -di fronte ai gravi equivoci suscitati da tali ambigue formulazioni- gli venga ammannita la GIUSTA INTERPRETAZIONE di quelle parole così equivoche ?
e DA QUALE AUTORITA' DOCENTE ?
una autorità superiore al papa ?
che spieghi in modo esaustivo e CHIARO, NON PIU' DISCUTIBILE, ciò che il Papa ha detto in modo incomprensibile e ammbivalente ?
esiste forse da qualche parte nel mondo ?
<span>è mai possibile che il fedele medio di scarsa o nulla cultura teologica DEBBA acquistare un libro del Papa, così pieno di ambigue enunciazioni,
RispondiElimina- per apprendere <span>CHE COSA, QUALE nuova verità di fede o di morale ?</span>
- E POI cercare in giro sul web (?....o nelle biblioteche o nelle parrocchie inidonee a tal compito) o aspettare che -di fronte ai gravi equivoci suscitati da tali ambigue formulazioni- gli venga ammannita la GIUSTA INTERPRETAZIONE di quelle parole così equivoche ?
e DA QUALE AUTORITA' DOCENTE ?
una autorità superiore al papa ?
che spieghi in modo esaustivo e CHIARO, NON PIU' DISCUTIBILE, ciò che il Papa ha detto in modo incomprensibile e ambivalente ?
ed esiste forse da qualche parte nel mondo tale AUTORITA' DOCENTE superiore al Papa, che non si è mostrato affatto nè chiaro nè autorevole, essendo disposto in tutte queste sue pubblicazioni al contraddittorio (come ha evidenziato Caterina, lodandolo...!....come se il Papa fosse un qualsiasi opinionm-leader tra i mille del mondo profano, dicendo egli stesso: "Ognuno è libero di criticarmi", criterio ovviamente valido per TUTTI QUESTI TESTI che NON SONO DI MAGISTERO...) ? ?</span>
<span>è mai possibile che il fedele medio di scarsa o nulla cultura teologica DEBBA acquistare un libro del Papa, così pieno di ambigue enunciazioni,
RispondiElimina- per apprendere <span>CHE COSA, QUALE nuova verità di fede o di morale ?</span>
- E POI cercare in giro sul web (?....o nelle biblioteche o nelle parrocchie inidonee a tal compito) o aspettare che -di fronte ai gravi equivoci suscitati da tali ambigue formulazioni- gli venga ammannita la GIUSTA INTERPRETAZIONE di quelle parole così equivoche ?
e DA QUALE AUTORITA' DOCENTE ?
una autorità superiore al papa ?
che spieghi in modo esaustivo e CHIARO, NON PIU' DISCUTIBILE, ciò che il Papa ha detto in modo incomprensibile e ambivalente ?
ed esiste forse da qualche parte nel mondo tale AUTORITA' DOCENTE superiore al Papa, che non si è mostrato affatto nè chiaro nè autorevole, essendo disposto in tutte queste sue pubblicazioni al contraddittorio (come ha evidenziato Caterina, lodandolo...!....come se il Papa fosse un qualsiasi opinion-leader tra i mille del mondo profano, invitandoci egli stesso al dibattito, NON ALL'APPRENDIMENTO, ( come la CHIESA DISCENTE dovrebbe fare rimanendo in religioso ascolto della CHIESA DOCENTE ), con quelle parole: </span>
<span></span><span>"Ognuno è libero di criticarmi", criterio ovviamente valido per TUTTI QUESTI TESTI che NON SONO DI MAGISTERO...) ? ?</span>
Concordo, le anticipazioni malvenute dell`OR hanno scatenato un polverone, un coro-frastuono che ha applaudito con entusiasmo il Papa nuovo, il Papa che si apre, un chiarimento, che pur non solo è "souhaitable"ma necessario, rischia di non venire perchè solleverà un polverone all`incontrario, fatto di rabbia, lasciando in sospeso dubbi e confusioni e le diverse interpretazioni che, e lo dico a Stefano, non sono solo il fatto dei media o di vaticanisti, ma di cardinali, vescovi e sacerdoti.
RispondiEliminaE che cosa ci dicono? Ci dicono che la Dottrina è un ideale, ma che poi bisogna confrontarsi con la realtà e ci dicono che il Papa, come altri prima di lui, ha finalmente, sì, finalmente, giustificato l`uso del condom, e non tutti dicono che è in certe situazioni.
È forse questo uno dei risultati di questa campagna mediatica?
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RispondiElimina<span>Concordo, le anticipazioni malvenute dell`OR hanno scatenato un polverone, un coro-frastuono che ha applaudito con entusiasmo il Papa nuovo, il Papa che si apre, un chiarimento, non solo "souhaitable" ma necessario, rischia di non venire perchè solleverà un polverone all`incontrario, fatto di rabbia, lasciando in sospeso dubbi e confusioni e le diverse interpretazioni che, e lo dico a Stefano, non sono solo il fatto dei media o di vaticanisti, ma di cardinali, vescovi e sacerdoti.
E che cosa ci dicono? Ci dicono che la Dottrina è un ideale, ma che poi bisogna confrontarsi con la realtà e ci dicono che il Papa, come altri prima di lui, ha finalmente, sì, finalmente, giustificato l`uso del condom, e non tutti dicono che è in certe situazioni.
È forse questo uno dei risultati di questa campagna mediatica?</span></span>
<span>"E’ importante che cerchiamo di vivere e di pensare il cristianesimo in modo tale che assuma la modernità buona e giusta”…</span>
RispondiElimina<span>"la modernità buona e giusta" ? Qu'est-ce que c'est que ça? N'est-ce pas, justement, ce qui en elle subsiste de christianisme, ou, plus généralement parlant, d'esprit religieux, d'esprit traditionnel (quelle que soit la tradition)?</span>
Quant à la modernité en elle-même, elle se caractérise par le sécularisme, dont il n'y a absolument rien de bon à tirer, car le sécularisme n'est rien d'autre que l'antichristianisme et l'antitraditionnalisme.
Mais il y a plus.
<span>“La modernità non consiste solo di negatività - afferma Benedetto XVI -. Se così fosse non potrebbe durare a lungo.»</span>
Précisément! La modernité ne va plus durer longtemps, car la modernité, comme on dit trivialement, c'est "le monde à l'envers", ou, si l'on préfère, le monde désaxé, et c'est ce monde à l'envers et désaxé qu'ont voulu, et que veulent encore tous les «modernes». C'est pour cela que je n'hésite pas à dire, avec saint Louis-Marie Grignion de Monfort, avec le cardinal Billot et beaucoup d'autres, que ce monde moderne est près de sa fin.
<span>
RispondiElimina<span>Concordo, le anticipazioni malvenute dell`OR hanno scatenato un polverone, un coro-frastuono che ha applaudito con entusiasmo il Papa nuovo, il Papa che si apre, un chiarimento, non solo "souhaitable" ma necessario, rischia di non venire perchè solleverà un polverone all`incontrario, fatto di rabbia, allora resteremo con il polverone in sospeso fatto di dubbi e confusione e le diverse interpretazioni che, e lo dico a Stefano, non sono solo il fatto dei media o di vaticanisti, ma di cardinali, vescovi e sacerdoti.
E che cosa ci dicono? Ci dicono che la Dottrina è un ideale, ma che poi bisogna confrontarsi con la realtà e ci dicono che il Papa, come altri prima di lui, ha finalmente, sì, finalmente, giustificato l`uso del condom, e non tutti dicono che è in certe situazioni.
È forse questo uno dei risultati di questa campagna mediatica?</span></span>
<span><span>"E’ importante che cerchiamo di vivere e di pensare il cristianesimo in modo tale che assuma la modernità buona e giusta” (<span>Benedetto XVI</span>).</span>
RispondiElimina<span>"La modernità buona e giusta" ? Qu'est-ce que c'est que ça? N'est-ce pas, justement, ce qui en elle subsiste de christianisme, ou, plus généralement parlant, d'esprit religieux, d'esprit traditionnel (quelle que soit la tradition)?</span>
Quant à la modernité en elle-même, elle se caractérise par le sécularisme, dont il n'y a absolument rien de bon à tirer, car le sécularisme n'est rien d'autre que l'antichristianisme et l'antitraditionnalisme.
Mais il y a plus.
<span>“La modernità non consiste solo di negatività - afferma Benedetto XVI -. Se così fosse non potrebbe durare a lungo.»</span>
Précisément! La modernité ne va plus durer longtemps, car la modernité, comme on dit trivialement, c'est «le monde à l'envers», ou, si l'on préfère, le monde désaxé (un monde sans Dieu ou qui le rejette est un monde désaxé), et c'est ce monde à l'envers et désaxé qu'ont voulu, et que veulent encore tous les «modernes», depuis les «philosophes» des prétendues «Lumières» jusqu'à nos sophistes d'aujourdhui. C'est pour cela que je n'hésite pas à dire, avec saint Louis-Marie Grignion de Monfort, avec le cardinal Billot et beaucoup d'autres, même non catholiques comme René Guénon, que ce monde moderne est près de sa fin.</span>
Ed aggiungo: noi a trastullarci con i condom e gli altri, non hanno paura, i figli, di metterli al mondo. PERSINO pIERO ANGELA consiglia i materialisti, di avere il coraggio di mettere figli al mondo, altrimenti, nel giro di poche generazioni, si consegnerà il mondo in mano algi integralisti di tutte le fedi. Spero i che i miei pronipoti siano tra gli integralisti cattolici-
RispondiElimina10 MOTIVI PER I QUALI IL PROGRESSISMO "Cattolico" è destianto a sparire dalla faccia della terra in meno di tre/quattro generazioni.
RispondiEliminahttp://gkupsidedown.blogspot.com/2010/11/10-reasons-why-modernist-christianity.html
Ne ho parlato qualche tempo fa.
RispondiEliminaPURTROPPO!
RispondiEliminaALmeno nella Tradizione i figli si fanno!
Proprio considerazione come quella precedente, è il segno che, salvo un aiuto divino, (
<span> le sécularisme n'est rien d'autre que l'antichristianisme et l'antitraditionnalisme. </span>
RispondiEliminaottimo, Atalaia: infatti il mondo moderno, impregnato di carnalità, immerso nella propria concupiscenza -avere, potere, godere- dimostra il suo crescente "cupio dissolvi": è carne mortale che cerca di sfamare le proprie voglie mortali, illudendosi di sfuggire alla caducità e alla morte che lo incalza, rifugiandosi nella moltiplicazione dei piaceri, che invece lo consumano, e avverando così la Parola di Gesù:
<span> E' lo Spirito che dà vita, la carne non giova a nulla .</span>
<span><span>le sécularisme n'est rien d'autre que l'antichristianisme et l'antitraditionnalisme. </span>
RispondiEliminaottimo, Atalaia: infatti il mondo moderno, impregnato di carnalità, immerso nella propria concupiscenza -avere, potere, godere- dimostra il suo crescente "cupio dissolvi": è carne mortale che cerca di sfamare la fame dell'anima (infinita sete di Dio) saziando le proprie voglie mortali, illudendosi di sfuggire alla caducità e alla morte che lo incalza, rifugiandosi nella moltiplicazione dei piaceri, che invece lo consumano, e avverando così quella Parola di Gesù:
<span> E' lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla .</span></span>
<span>assuma la modernità buona e giusta” ....?</span>
RispondiEliminama quale giustizia, quale bontà è stata mai intrinseca al mondo ?
anch'io dissento profondamente da queste parole illusorie, poichè ho sempre in mente quella
nota Sequenza allo Spirito Santo che Lo invoca:
<span>....Senza la Tua forza, nulla è nell'uomo, nulla senza colpa !</span>
e Gesù dice anche: "Senza di Me non potete far niente",
"Chi non raccoglie con Me, disperde".
<span><span>assuma la modernità buona e giusta” ....?</span>
RispondiEliminama quale giustizia, quale bontà è stata mai intrinseca al mondo ?
anch'io dissento profondamente da queste parole illusorie, poichè ho sempre in mente quella
nota Sequenza allo Spirito Santo che Lo invoca:
<span>....Senza la Tua forza, nulla è nell'uomo, nulla senza colpa !</span>
e Gesù dice anche: "Senza di Me non potete far niente",
"Chi non raccoglie con Me, disperde".</span>
<span> a Mons. Bruno Forte,</span>
RispondiElimina<span> LIBERA NOS </span>
<span>DOMINE </span>
<span>
RispondiEliminaLasciare aperta la strada a fraintendimenti, porgere il fianco al mondo, è questo il vero rischio che ormai si è già corso. Così si è creato un grave vulnus che nessuna smentita potrà sanare.
Ed è una prassi che, con il VII è diventata pane quotidiano.</span>
E quali sarebbero le verità astratte?
RispondiEliminacaro Rafminimi,
RispondiEliminae secondo lei, coloro che vivono in quella diocesi, che cosa dovrebbero fare ?
<span>il Problema secondo me no sta in quello que ha detto il Papa nel libro, correttamente tradotto si capisce bene, il vero problema e il chiarimento posteriore che fa P. Lombardi dopo, secondo lui, di parlare con il Santo Padre, e che stende l'uso del condone alle prostitute, questo al meno a me ha prodotto un senso di sconforto ed smarrimento. </span>
RispondiEliminaSe poi fosse vero anche che il mondo premoderno era libero dalla carnalità e dalla concupiscenza, l'invettiva di Atalaia sarebbe ancora più convincente.
RispondiEliminaSe poi fosse anche vero che il mondo antico era libero da concupiscenza e carnalità e se fosse falso che Guénon era un massone e un infedele, l'invettiva di Atalaia avrebbe persino senso.
RispondiElimina<span><span>è mai possibile che il fedele medio di scarsa o nulla cultura teologica DEBBA acquistare un libro del Papa, così pieno di ambigue enunciazioni,
RispondiElimina- per apprendere <span>CHE COSA, QUALE nuova verità di fede o di morale ?</span>
</span></span>
- Excuse me! Scusi, lei è di qua?
- Dica.
- è di qua?
- Si, sono di qua. Perchè, m'ha ciapa' per un tedesco?
- Ah, è tedesco? Dunque, excuse me, bitte schòn... Noio...
- Se ghe?
- Noio... volevam... volevàn savoir... l'indiriss... ja...
- Eh, ma bisogna che parliate l'italiano, perchè io non vi capisco.
- Complimenti! Parla italiano: bravo! Dunque: noi vogliamo sapere, per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare per apprendere la nuova verità di fede e di morale? Sa, è una semplice informazione...
- Sentite...
- Signorsì, signore.
- ... se volete andare al manicomio...
- Sissignore.
- ... vi accompagno io.
- Sissignore.
- Ma guarda un po' che roba! Ma da dove venite voi, dalla Val Brembana?
- Non ha capito una parola...
c'è una differenza ed è fondamentale: i modernisti della Scuola di Bologna et similia hanno della Chiesa una visione rifondativa conciliare estrema, chi ama la Tradizione secondo una continuìtà autentica e non solo proclamata a parole e insegnamenti (omelie, discorsi...) ma smentita da fatti e da altre parole in libertà (intervista-dialogo col mondo), si richiama al Magistero di Sempre, tra cui anche qualcosa del concilio. Infatti il V2 non è rinnegato in toto, ma ne sono riconosciute le ambiguità e relative conseguenze
RispondiElimina<span>c'è una differenza ed è fondamentale: i modernisti della Scuola di Bologna et similia hanno della Chiesa una visione rifondativa conciliare estrema, invece chi ama la Tradizione secondo una continuìtà autentica e non solo proclamata a parole e insegnamenti (omelie, discorsi...) ma smentita da fatti e da altre parole in libertà (intervista-dialogo col mondo), si richiama al Magistero di Sempre, tra cui anche qualcosa del concilio. Infatti il V2 non è rinnegato in toto, ma ne sono riconosciute le ambiguità e relative conseguenze</span>
RispondiEliminaI pregiudizi li leggo in chi ha scritto, scegliendo quel nick molto impegnativo che immagino voglia dire "le Marie nella Chesa"(?).
RispondiEliminaForse, anzi, senza dubbio, taluni hanno usato parole e toni eccessivi, ma si sa da quali fonti provengono quegli attacchi, ma chi ha esposto i suoi dubbi, perplessità e incomprensioni, chi ha reagito a quelle frasi sul condom ( e sull`Humanae vitae) lo ha fatto a partire dalla sua coscienza cristiana, formata dal Magistero perenne della Chiesa, lo ha fatto di certo non con piacere ma con amarezza, ha espresso la sua opinione non solo sull`opportunità di trattare quel tema in un libro ma anche sulle parole ed esempio scelti.
Chi può negare che quelle parole stanno ancora suscitando confusione, manipolazioni e interpretazioni varie?
È giusto che ciò succeda su temi così importanti?
È comunque interessante vedere chi nutre VERI pregiudizi su Benedetto XVI, chi lo contesta come persona e nel suo Magistero, trasformarsi in un ipocrita suo supporter, applaudendo la novità, l`apertura, l`"assouplissement" (ammorbimento?) del Papa, che non è poi così rigido e retrogrado.
È logico vedere costoro schernire i cattolici che si son detti sconcertati da quelle parole del Papa, è più triste vedere cattolici, non considerati progressisti o adulti, unirsi a questi ipocriti ammiratori per dare adosso a chi non fa che sprimere con sincerità e amarezza il suo sconcerto e incomprensione.
Che restano tali anche dopo attenta lettura di certi passaggi.
Signora Luisa è un disco che ripete sempre le stesse cose. Se non riesce a comprendere il perchè di certi discorsi del Santo Padre non posso farci niente. Buon proseguimento.
RispondiEliminaSi inisisto, basta andare a leggere i commenti nel post precedente anche su questo blog sullo stesso argomento.
RispondiEliminaE lei forse non ripete sempre le stesse cose? Senza argomentare in modo serio ?
RispondiEliminaComunque sappia che i suoi facili giudizi e pregiudizi riguardano anche persone che non solo sanno perfettamente leggere e hanno capito ciò che il Papa ha scritto ( capire non significa approvare) ma hanno anche responsabilità importanti nell`ambito cattolico.
Non intendo affatto convincerla e non mi interessa farlo, ma le sue frasette facili e sprezzanti hanno poco peso se confrontati alle reazioni serie di persone competenti.
Troverà, se è interessata, diverse reazioni a questo link:
"Fuoco amico su Benedetto XVI. Per colpa di un preservativo"
Le aperture del papa all'uso del profilattico provocano le vivaci reazioni di alcuni ferventi "ratzingeriani". Tra essi il gesuita Joseph Fessio, suo editore in America, e autorevoli membri della Pontificia Accademia per la Vita. Ecco le loro critiche di Sandro Magister
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1345793
<p>
RispondiElimina</p><p>
</p><p>Fuoco amico su Benedetto XVI. Per colpa di un preservativo
</p><p>Le aperture del papa all'uso del profilattico provocano le vivaci reazioni di alcuni ferventi "ratzingeriani". Tra essi il gesuita Joseph Fessio, suo editore in America, e autorevoli membri della Pontificia Accademia per la Vita. Ecco le loro critiche <span>
</span>di Sandro Magister<span>
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</p><p>http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1345793
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Pensando che non tutti rileggono i primi commenti riporto qui un link che ho già messo, stamattina, all`inizio del thread:
RispondiElimina<span>
Fuoco amico su Benedetto XVI. Per colpa di un preservativo
Le aperture del papa all'uso del profilattico provocano le vivaci reazioni di alcuni ferventi "ratzingeriani". Tra essi il gesuita Joseph Fessio, suo editore in America, e autorevoli membri della Pontificia Accademia per la Vita. Ecco le loro critiche <span>
</span>di Sandro Magister<span>
</span>http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1345793
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RispondiElimina<span>Pensando che non tutti rileggono i primi commenti riporto qui un link che ho già messo, stamattina, all`inizio del thread:
<span>"Fuoco amico su Benedetto XVI. Per colpa di un preservativo"
Le aperture del papa all'uso del profilattico provocano le vivaci reazioni di alcuni ferventi "ratzingeriani". Tra essi il gesuita Joseph Fessio, suo editore in America, e autorevoli membri della Pontificia Accademia per la Vita. Ecco le loro critiche <span>
</span>di Sandro Magister<span>
</span>http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1345793 </span></span></span>
Ancora una persona che ha capito che cosa ha detto il Papa:
RispondiElimina<span>http://www.corriere.it/esteri/10_dicembre_01/lotta-aids-bruni-papa_9ae5b444-fd25-11df-a940-00144f02aabc.shtml</span>
E la reazione di Carla Bruni Sarkozy vi piace? Piacerà al Papa?
RispondiElimina<span><span>http://www.corriere.it/esteri/10_dicembre_01/lotta-aids-bruni-papa_9ae5b444-fd25-11df-a940-00144f02aabc.shtml</span> </span>
Se il Papa accompagna con il suo silenzio tutte queste interpretazioni dobbiamo dedurne che acconsente?
a) Trasferirsi, se possibile altrove;
RispondiEliminab) una serie di cose di cui parlare in privato, diciamo equivalenti/equipollenti a ciò che faccio io.
Badate bene, che, io, don Brunello Forte, lo ho incontrato di persona.
e chi sarebbe il vescovo negazionista? Non esiste un vescovo "negazionista"
RispondiElimina<span>Se il Papa accompagna con il suo silenzio tutte queste interpretazioni dobbiamo dedurne che acconsente?</span>
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda ho deciso di non occuparmi più di cosa predica, dice o fa la gerarchia di questa nuova Chiesa. Per quanto mi rimane da vivere intendo seguire, come e se mi sarà possibile, la dottrina cattolica quale mi è stata insegnata da sacerdoti e vescovi sicuramente cattolici.
Porre domande agli attuali rappresentanti di questa Chiesa in continua traformazione da cinquant'anni a questa parte è semplicemente inutile. Dal Vaticano II in poi portano avanti pertinacemente un processo di trasformazione della Chiesa fondata da Gesù Cristo in altro.
Hanno già cambiato tutto, o quasi.
Si santifichino loro per mezzo di questo nuovo mezzo e con loro chi li ritiene ispirati dallo Spirito Santo e ritiene di doversi adeguare ai loro insegnamenti.
Come Manzoni fa dire a fra Cristoforo: 'verrà un giorno...'. Verrà per tutti. Dio giudicherà.
Ah! Beh! La Carla ... nulla da ridire nel merito!
RispondiElimina>Cioè si citano i "dissenzienti" della Fraternita e li si affianca alla Carla!
Si capisce che la pensano alla stessa maniera. IL Papa dice una cosa e loro la interpretano a modo loro!
MD
Il Papa non acconsente .. solo non dà importanza a trombe, trombini e tromboni!
RispondiEliminaLui è coerente! Gli altri contraddittori!
MD
<span>Lui è coerente! Gli altri contraddittori! </span>
RispondiEliminaSul fatto che sia coerente non ho il minimo dubbio.
Circa la contraddittorietà degli 'altri' bisogna vedere a chi ci si riferisce. Ma oltre alla contraddittorietà c'è anche tanta confusione, e sono certamente in preoccupante stato confusionale coloro che si sforzano di capire, in base alle affermazioni non dimostrate da chi sarebbe in dovere di farlo, la continuità nel solco della tradizione del vaticano II, di quanto da esso derivato, e degli ultimi quattro pontificati.
Contraddittorietà è ... contra dicere! Ed il Papa non lo fa mai al massimo si impegna per il cum-scire!
RispondiEliminaDifferenza enorme! Uno Vicario gli altri Farisei con il Vangelo (con rispetto parlando ed con la comprensione della redazione!).
MD
Non mi risulta che abbia capito ... non è che qualcuno la stia "piegando" alla propria volontà?
RispondiEliminaMD
A volte basterebbe sfilarselo ....
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Tradotto lei dice che il mondo capirebbe le cose di Chiesa se fossero dette come Lei le dice?
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Beh! Metodologicamente il mondo è cambiato. Siam al 2.0!
RispondiEliminaAnche il Card. Ratzinger si è adattato ( non darwinianamente!). O sbaglio?
Matteo Dellanoce
<span>il mondo antico era libero da concupiscenza e carnalità…</span>
RispondiEliminaQui a dit pareille bêtise?
Par ailleurs, en quoi mon commentaire est-il une <span>invettiva?!!!</span>
Cher Monsieur, évitez de dire n'importe quoi.
<span><span>il mondo antico era libero da concupiscenza e carnalità…</span>
RispondiEliminaQui a dit pareille bêtise?
Par ailleurs, en quoi mon commentaire est-il une <span>invettiva?!!!</span>
Cher Monsieur, évitez de dire n'importe quoi.</span>
Ergo, bah, beh, bih, boh, buh!
RispondiEliminaDM
<span>Ergo, bah, beh, bih, boh, buh!
RispondiEliminaDM</span>
<span>Ergo, bah, beh, bih, boh, buh!
RispondiEliminaDM</span>
D'«adaptation» en «adaptation», on en arrive à la parfaite inconsistance. Est-ce le but recherché?
RispondiEliminaè Cristo che si adatta al mondo o il mondo che si deve 'adattare' a Cristo?
RispondiEliminaChi tace acconsente sempre! perchè quando vogliono, la BOCCA la aprono, eccome! SI PRECIPITANOOOOOOO... Chi si scorda la ridicola faccenda della "tiara" nel drappo del balcone papale? P. Lombardi fece le capriole per agguantare il microfono IL GIORNO DOPO è rassicurare il clero-episcopato-cardinalato modernista (gli amici) che tutto era uno sbaglio!
RispondiElimina<span>Chi tace acconsente sempre! perchè quando vogliono, la BOCCA la aprono, eccome! </span>
RispondiEliminaEcome se la aprono!...
Bartimeo, soffri tremendamente di bispensiero tipica malattia dei liberal-conservatori come te.
RispondiEliminaindubbiamente il mondo cambia di continuo :
RispondiEliminaStat Crux dum volvitur orbis
.... volubili sono gli uomini, le loro mode e ideologie: nel ciclo inarrestabile della materia, il mondo cammina verso la morte, per subire -alla fine dei tempi- una trasformazione PER e nell'eternità, passando a "cieli nuovi e terre nuove", nella vita soprannaturale che non finirà mai.
In questo mondo transeunte, che si evolve vivendo (dal Big Bang fino alla sua fine futura) nello spazio-tempo,<span> sottomesso al panta rei</span>, e trascinato a cambiamenti perpetui,
OGGI COME SEMPRE, dall'anno 33 fino alla fine della storia,
solo la Cattedra di Pietro è la Cattedra della Verità Eterna, CHE NON E' SOGGETTA AL PANTA REI !
dunque il Papa, in quanto Vicario di Cristo, che siede su quella Cattedra E DA ESSA INSEGNA E CONSEGNA AI SECOLI la Verità Eterna rivelata in Cristo Signore, NON PUO' ADATTARSI A NESSUNA MODA o mentalità in continua metamorfosi, DEL MONDO !
cfr.:
* I cieli e la terra passeranno, ma le Mie Parole NON PASSERANNO
* Siate nel mondo, MA NON DEL MONDO !
Vedo che c`è chi butta giù commenti che sono un concentrato di inesattezze, e anche falsità, ma che si guarda bene dal rispondere alle domande, senza dubbio perchè non saprebbe o non vorrebbe dire quali sono le "verità astratte" che il Papa conserverebbe nostalgicamente.
RispondiEliminaE tu come lo fai adattare il mondo a Cristo? scomunicandolo o invitandolo al dialogo come fa Benedetto XVI?
RispondiEliminaIl Papa prende la rete e la butta nel mondo per raccogliere più pesci possibile! Inoltre cerca di rendere le maglie sempre più fitte in maniera che i più/tutti abbiano la possibilità di salvarsi. Altrimenti che cristiani siamo se non smettiamo mai di tentare di salvare il prossimo?
MD
salvare il prossimo significa ACCETTARE CHE CONTINUI A PECCARE ?
RispondiElimina<p>....Gesù Cristo ha invitato al "dialogo" ?
RispondiElimina</p><p>In realtà ha detto chiaramente :
"Andate i<span>n tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato";</span>
</p><p><span> "Andate n tutto il mondo, fate discepoli ovunque, battezzate e insegnate tutto quello che io ho insegnato a voi."</span>
</p><p>--------
</p><p>NON HA DETTO: "DIALOGATE", MA:
</p><p> "....<span> <span>insegnate tutto quello che io ho insegnato a voi."</span></span>
</p>
attendo risposte alla domanda: e tu come lo fai adattare il mondo a Cristo?
RispondiEliminaeconda doamda: e tu come fai ad insegnare se prima non "riempi l'aula"?
Terza domanda: e come la riempi l'aula? Con il cartello qui non entrano: ebrei, islamici, induisti, protestanti, omosessuali, lesbiche, prostitute e prostituti ecc ecc ecc? Oppure non è meglio un cartello con scritto: abbiamo qualcosa da dire anche a Voi e venamo da Voi a dirvelo? in casa vostra nelle vostre "miserie"?
Attendo risposte. E non slogan
MD
PS Salvare il prossimo non significa accettare che continui a peccare ma convivere con il suo peccato, farsene carico e cercare di eliminarlo. Non condannarlo!
" Io non sono come gli altri", diceva il fariseo. Tu, invece, cristiano, sei gli altri, sei una sola cosa con tutti, non puoi contrapporti ad alcuno. Posso non aver peccato io personalmente, ma io debbo sentirmi solidale con ogni peccatore, assumendomi la sua responsabilità davanti al Signore; come la ha assunta Cristo. Non esistono gli altri. Tanto più sono cristiano tanto più debbo sentirmi una sola cosa con tutti... non possiamo rifiutare di essere i pochi che salvano i molti, non possiamo non sentirci veramente responsabili per tutti, perchè non siamo ai margini della storia, non siamo al di furoi del mondo.
RispondiEliminail mondo deve solo CONVERTIRSI A CRISTO, ACCETTANDO DA LUI il perdono dei peccati e la salvezza, e la Grazia Santificante, con la quale collaborare in pensieri, parole e opere, fuggendo il peccato !
RispondiEliminae questo NON SI CHIAMA ADATTAMENTO: è <span>conversione, cambiamento del cuore, </span>per mezzo della Grazia Soprannaturale, non è uno sforzo "produttivo" dell'homo faber, ma una UMILE invocazione di salvezza, come quella del centurione:
Non sum dignus......sed.....
che riconosce di dover ATTENDERE IL DONO Divino della <span>salvezza e santificazione</span>, che viene DALL'ALTO, non di poterlo costruire orgogliosamente con un processo di adattamento naturalistico (all'ambiente?.....):
è <span> </span>ACCOGLIERE il Signore che viene in me e vuole cambiarmi in profondità, mettendo nella sua Morte di Croce l'uomo vecchio, carico di peccati e donandomi la Sua Vita di Grazia, mediante i Sacramenti della Penitenza e della Eucaristia, che ridonano all'anima la Vita soprannaturale persa col peccato:
<span>v.:</span>
<span>"Io sono la resurrezione e la vita: chi crede in me anche se muore vivrà; chiunque vive e crede in me non morirà in eterno.".</span>
"Chi ama la sua vita la perderà. Chi perde la sua vita per amore mio la ritroverà".
Se non si rinuncia all'uomo vecchio, carnale, RICEVENDO la Vita di Grazia, NON si diventa uomini nuovi, RISORTI CON CRISTO.
Come al solito: non si risponde alle domande che sono chiare e non ambigue ma si incomincia a fare dello slogan ... con quelli che non hanno mai conosciuto Cristo come la mettiamo? Ad esempio! E con quelli che lo hanno conosciuto "distorto" come la mettiamo? Attendo risposte anche "pratiche" perchè l'apologia è sia teoretica ma anche e sopratutto pratica.
RispondiEliminaMi sono accorto di non aver scritto Don Divo Barsotti nel post di sopra. Mi scuso per l'involontaria dimenticanza.
MD
J'aurais également pu citer Joseph de Maistre, ex-franc-maçon lui aussi, dont le fameux ouvrage Du Pape était un des livres de chevet du bienheureux Pie IX.
RispondiEliminaLa convergence de tous ces grands esprits ne donne-t-elle pas à réfléchir?
<span><span><span>Très intéressant le texte ci-dessous du cardinal Joseph Ratzinger, du 29 mai 1988:</span></span></span>
RispondiElimina<span><span><span>« Rechercher une solution au problème de l’infection en faisant la promotion de l’utilisation du préservatif consisterait à s’embarquer dans une voie qui n’est pas seulement insuffisamment fiable du point de vue technique, mais qui est surtout et par-dessus tout inacceptable [c'est moi qui souligne] du point de vue moral. Une telle proposition en vue du safe sex [sexe sans danger] ou à tout le moins du safer sex [sexe moins dangereux] — comme on dit — ignore la vraie cause du problème, à savoir la permissivité qui, dans le domaine du sexe comme dans celui lié à d’autres formes d’abus, corrompt la fibre morale du peuple. »</span></span></span>
Depuis, n'est-ce pas, l'eau a coulé sous les ponts du Tibre et la doctrine s'est adaptée au nouveau cours des choses… Panta rei!
Bartimeo, il mondo si cerca di farlo adattare a Cristo così come la Chiesa ha fatto fino al 1958. Seguendo cioè il suo mandato che sopra ti è stato ricordato:
RispondiElimina"Andate i<span>n tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato";</span>
<span> "Andate n tutto il mondo, fate discepoli ovunque, battezzate e insegnate tutto quello che io ho insegnato a voi."</span>
A tutti coloro che professano religioni false e bugiarde. A islamici, giudei, induisti, ecc. Senza ingannarli dicendo che possono esserci altre vie di salvezza che non passano da Gesù Cristo. Cercando di convertire e dicendo chiaramente loro che sono in errore gravissimo, anche coloro che si sono staccati dalla Chiesa negandone tutti i sacramenti. Il peccato, che tale va chiamato, va condannato senza se e senza ma, sempre, perchè il peccato conduce alla dannazione eterna.
Questa è la vera carità.
Questo ha fatto fino al concilio vaticano ii la Chiesa e questo le ha consentito di diffondersi, malgrado ogni ostacolo e ogni persecuzione. Lo sfacelo è iniziato quando non ha più usato parole chiare e comprensibili da tutti.
<span>Inaccettabile</span>
RispondiElimina