Grazie a Caterina, possiamo leggere questi brani dal libro-intervista a Benedetto XVI, Luce del mondo. Visto che la prima edizione è esaurita, ci consoliamo dell'attesa della seconda leggendo gli excerpta che seguono
Pag. 41/43: la questione della revoca della scomunica alla FSSPX (Fraternità Sacerdotale San Pio X)
- La revoca della scomunica è stata un errore?
Forse è il caso di fare qualche precisazione rispetto alla revoca della scomunica in sé; perchè sono state diffuse moltissime stupidaggini, perfino da presunti dotti teologici.
Non è vero che quei quattro vescovi, come spesso si è voluto sottendere, siano stati scomunicati a causa del loro atteggiamento negativo nei confronti del Concilio Vaticano II.
In realtà erano stati scomunicati perché avevano ricevuto la consacrazione episcopale senza il mandato del Papa.
E quindi si era proceduto secondo il relativo canone vigente, un canone già presente nell'antico Diritto ecclesiastico.
Secondo di esso [sic], la scomunica viene inflitta a coloro, che, senza mandato del Papa, conferiscono ad altri la consacrazione episcopale, ed anche a coloro che si lasciano consacrare.
Furono quindi scomunicati perchè avevano agito contro il Primato.
Esiste una situazione analoga in Cina; anche lì sono stati consacrati dei vescovi senza il mandato del Papa e per questo sono stati scomunicati.
Ora, non appena uno di questi vescovi dichiara di riconoscere il Primato in generale nonchè quello del Pontefice regnante in particolare, la sua scomunica viene revocata perché non più giustificata.
Questo è quello che stiamo facendo in Cina - e speriamo in questo modo di riuscire pian piano a risolvere lo scisma - e così abbiamo agito anche nei casi in questione.
In breve: per il fatto stesso di essere stati consacrati senza il mandato del Papa sono stati scomunicati; e per il fatto stesso di aver riconosciuto il Papa - anche se non lo seguono ancora in tutto - la loro scomunica è stata revocata.
In sé, è un processo giuridico assolutamente normale.
Devo dire a questo proposito che su questo punto il nostro lavoro di comunicazione non è riuscito bene.
Non è stato spiegato abbastanza perchè questi vescovi fossero stati scomunicati e perché poi, già solo per ragioni giuridiche, quella scomunica doveva essere revocata."
- Nell'opinione pubblica nacque l'impressione che Roma trattasse con riguardo gruppi conservatori di destra, mentre riducesse subito al silenzio esponenti liberali e di sinistra.
Si è trattato semplicemente di una situazione giuridica molto chiara. Il Vaticano II non c'entrava assolutamente nulla; e nemmeno altre posizioni teologiche.
Nel momento in cui questi Vescovi riconoscevano il Primato del Papa, giuridicamente dovevano essere liberati dalla scomunica; senza che per questo mantenessero i loro incarichi nella Chiesa e senza che per ciò stesso fosse accettata la posizione da loro assunta nei riguardi del Concilio Vaticano II".
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pag. 21/26 Sul Primato petrino e il ruolo del Pontefice
- Lei oggi è il Papa più potente di tutti i tempi. Mai prima d'ora la Chiesa Cattolica ha avuto tanti fedeli, mai un'estensione simile, letteralmente fino ai confini della terra.
Sono statistiche che certo hanno la loro importanza. Mostrano quanto la Chiesa sia vasta, quanto ampia sia in realtà questa comunità che abbraccia razze e popoli, continenti, culture e persone di ogni genere.
Ma il potere del Papa non è in questi numeri.
- Perchè no?
La comunione con il Papa è di tipo diverso, e naturalmente anche l'appartenenza alla Chiesa.
Tra quel miliardo e 200 milioni di persone ce ne sono molte che poi in realtà nel loro intimo non ne fanno parte.
Già ai suoi tempi, sant'Agostino diceva: molti che sembrano stare dentro, sono fuori; e molti che sembrano stare fuori, sono dentro.
In una questione come la fede e l'appartenenza alla Chiesa Cattolica, il dentro e il fuori sono intrecciati misteriosamente.
Stalin aveva effettivamente ragione quando diceva che il Papa non ha divisioni e non può intimare o imporre nulla.
Non possiede nemmeno una grande impresa, nella quale, per così dire, tutti i fedeli della Chiesa sarebbero suoi dipendenti o subalterni.
In questo senso, da un lato il Papa è una persona assolutamente impotente.
Dall'altro ha una grande responsabilità.
Egli è, in un certo senso, il capo, il rappresentante e allo stesso tempo il responsabile del fatto che quella fede che tiene uniti gli uomini sia creduta, che rimanga viva e che rimanga integra nella sua identità.
Ma unicamente il Signore ha il potere di conservare gli uomini nella fede.
- Per la Chiesa Cattolica il Papa è Vicarius Christi, il rappresentante di Cristo in terra. Ma lei veramente può parlare a nome di Gesù?
Nell'annuncio della fede e nell'amministrazione dei sacramenti, ogni sacerdote parla e agisce su mandato di Gesù Cristo, per Gesù Cristo.
Cristo ha affidato la sua Parola alla Chiesa.
Questa Parola vive nella Chiesa.
E se nel mio intimo accolgo e vivo la fede di questa Chiesa, se parlo e penso a partire da questa fede, allora quando annuncio Lui parlo "per Lui", anche se è chiaro che nel dettaglio possono sempre esserci delle insufficienze, delle debolezze.
Quel che conta è che io non esponga le mie idee ma cerchi di pensare e di vivere la fede della Chiesa, di agire su Suo mandato in modo obbediente.
- Il Papa è veramente "infallibile", nel senso in cui a volte lo presentano i mass media? E' cioè un sovrano assoluto il cui pensiero e la cui volontà sono legge?
Questo è sbagliato.
Il concetto dell'infallibilità è andato sviluppandosi nel corso dei secoli.
Esso è nato di fronte alla questione se esistesse da qualche parte un ultimo organo, un ultimo grado che potesse decidere.
Il Concilio Vaticano I - rifacendosi ad una lunga tradizione che risaliva alla cristianità primitiva - alla fine ha stabilito che quest'ultimo grado esiste.
Non rimane tutto sospeso!
In determinate circostanze e a determinate condizioni, il Papa può prendere decisioni in ultimo vincolanti grazie alle quali diviene chiaro cosa è la fede della Chiesa, e cosa non è.
Il che non significa che il Papa possa di continuo produrre "infallibilità".
Normalmente il Vescovo di Roma si comporta come qualsiasi altro vescovo che professa la propria fede, la annuncia ed è fedele alla Chiesa.
Solo in determinate condizioni, quando la tradizione è chiara ed egli sa che in quel momento non agisce arbitrariamente, allora il Papa può dire: "Questa determinata cosa è fede della Chiesa e la negazione ad essa non è fede della Chiesa".
In questo senso il Concilio Vaticano I ha definito la facoltà della decisione ultima: affinchè la fede potesse conservare il suo carattere vincolante.
- Il ministero petrino - così Lei spiegava - garantisce la concordanza con la verità e la tradizione autentica. La comunione con il Papa è presupposto per una fede retta e per la libertà. Sant'Agostino aveva espresso questa idea così: dove c'è Pietro, c'è la Chiesa, e lì c'è anche Dio. Ma è un'espressione che viene da altri tempi, oggi non è più valida....
In realtà l'espressione non è formulata in questi termini e non è di Agostino, ma ora non è questo il punto.
In ogni caso si tratta di un assioma antico della Chiesa Cattolica: dove c'è Pietro, c'è la Chiesa.
Ovviamente il Papa può avere opinioni personali sbagliate!
Ma come detto: quando parla come Pastore Supremo della Chiesa, nella consapevolezza della sua responsabilità, allora non esprime più la sua opinione, quello che gli passa per la mente in quel momento.
Il quel momento egli è consapevole della sua grande responsabilità e, al tempo stesso, della protezione del Signore; per cui egli non condurrà, con una siffatta decisione, la Chiesa nell'errore ma al contrario, garantirà la sua unione con il passato, il presente e il futuro e soprattutto con il Signore.
Questo è il nocciolo della faccenda e questo è quello che percepiscono anche le altre comunità cristiane.
- Durante un simposio svoltosi nel 1977 in occasione dell'80esimo compleanno di Paolo VI, Lei tenne una relazione su cosa e come dovrebbe essere un Papa. Citando il cardinale inglese Reginald Pole, disse che un Papa dovrebbe "considerarsi come il più piccolo degli uomini"; che dovrebbe ammettere "di non conoscere altro se non quell'unica cosa che gli è stata insegnata da Dio Padre attraverso Cristo".
Vicarius Christi, diceva, significa rendere presente il potere di Cristo come contrafforte al potere del mondo. E questo non sotto forma di qualsivoglia dominio, ma piuttosto portando questo peso sovrumano sulle proprie spalle umane. In questo senso, il luogo autentico del Vicarius Christi è la Croce.
Si, anche oggi ritengo che questo sia vero.
Il primato si è sviluppato fin dall'inizio come primato del martirio. Nei primi tre secoli, Roma, è stata fulcro e capitale delle persecuzioni dei cristiani. Tenere testa a queste persecuzioni e rendere testimonianza a Cristo fu il compito particolare della sede episcopale di Roma.
Possiamo considerare provvidenziale il fatto che, nel momento stesso in cui il Cristianesimo si riappacificò con lo Stato, l'impero si trasferisse a Costantinopoli, sul Bosforo.
Roma, per così dire, era divenuta provincia.
Così fu più facile per il Vescovo di Roma evidenziare l'indipendenza della Chiesa, la sua distinzione dallo Stato.
Non è necessario cercare sempre lo scontro, è chiaro, quanto piuttosto mirare al consenso, all'accordo. Ma sempre la Chiesa, il cristiano, e soprattutto il Papa deve essere cosciente del fatto che la testimonianza che deve rendere possa divenire scandalo, che non venga accettata e che quindi egli si trovi costretto nella condizione del testimone, di Cristo sofferente.
Il fatto che i primi Papi siano stati tutti martiri, ha il suo significato!
Essere Papa non significa porsi come un sovrano colmo di gloria, quanto piuttosto rendere testimonianza a Colui che è stato crocifisso, ed essere disposto ad esercitare il proprio ministero anche in questa forma, in unione a Lui.
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pag. 225/229 Maria, il culto a Maria e Fatima
- Al contrario del suo predecessore, Lei è considerato un teologo con un orientamento più cristologico che mariano. Eppure solo un mese dopo la Sua elezione Lei esortò i credenti radunati a Piazza san Pietro ad affidarsi alla Madonna di Fatima. Nel corso della sua visita a Fatima nel maggio 2010 usò parole spettacolari: l'avvenimento di 93 anni fa, quando il cielo si è aperto proprio sul Portogallo, è "come una finestra di speranza che Dio apre quando l'uomo Gli chiude la porta".
Proprio il Papa che il mondo conosce come il difensore della ragione ora dice: "La Vergine Maria è venuta dal Cielo per ricordarci la verità del Vangelo".
E' vero, sono cresciuto in una pietà anzitutto cristocentrica, come si era andata sviluppando tra le due guerre attraverso un rinnovato accostarsi alla Bibbia e ai Padri; in una religiosità che coscientemente ed in misura pronunciata veniva nutrita attraverso la Bibbia e dunque era orientata a Cristo.
Di questo però fa sempre parte certamente la Madre di Dio, la Madre del Signore.
Nella Bibbia, in Luca e Giovanni, compare relativamente tardi, ma in modo tanto più splendente, ed in questo senso è sempre appartenuta alla vita cristiana.
Nelle Chiese d'Oriente già molto presto Ella acquisì grande importanza, si pensi ad esempio al Concilio di Efeso del 431. E di continuo, attraverso tutta la storia, Dio se ne è servito come della luce perchè Egli possa condurci a sè.
In America Latina, ad esempio, il Messico è divenuto cristiano nel momento in cui è apparsa la Madonna di Guadalupe.
Allora gli uomini compresero: "Sì, è questa la nostra fede; con essa veramente arriviamo a Dio; in essa è trasformata e ricompresa tutta la ricchezza delle nostre religioni".
In America Latina, hanno portato le persone alla fede in ultimo due figure:
da una parte la Madre, dall'altra Dio che patisce, che patisce anche per tutto quello che di violento ciascuno di loro ha dovuto sopportare.
Così bisogna dire che la fede ha una storia. L'ha evidenziato il cardinale Newman. La fede si sviluppa. E di questo fa parte anche una manifestazione sempre più potente della Madre di Dio nel mondo, come guida, come luce di Dio, come la Madre attraverso la quale possiamo riconoscere il Padre e il Figlio.
Dio ci ha dato perciò dei segni; proprio nel XX secolo.
Nel nostro razionalismo e di fronte alle nascenti dittature, ci mostra l'umiltà della Madre che appare a dei bambini dicendo loro l'essenziale: fede, speranza, amore, penitenza.
E così capisco anche che le persone qui si trovino per così dire delle finestre. A Fatima ho visto centinaia di migliaia di persone che, attraverso quello che Maria aveva confidato a dei bambini, in questo mondo pieno di sbarramenti e chiusure, ritrovano in certo qual modo l'accesso a Dio.
- Il famoso "Terzo segreto di Fatima" venne pubblicato solo nell'anno 2000 dal cardinale Joseph Ratzinger si disposizione di Giovanni Paolo II. Il testo parla di un vescovo vestito di bianco, che cade a terra, ucciso da un gruppo di soldati che gli sparano vari colpi di arma da fuoco, scena questa che venne interpretata come prefigurazione dell'attentato subito da Giovanni Paolo II.
Ora Lei dice: "Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa".
Cosa intende? Significa che il messaggio di Fatima in realtà ancora non si è compiuto?
Nel messaggio di Fatima bisogna tenere distinte due cose: vi è da un lato un preciso avvenimento, rappresentato in forma di visione, dall'altro la cosa fondamentale, della quale si tratta.
Il punto non era soddisfare una curiosità. In questo caso avremmo dovuto pubblicare il testo molto prima! No, il punto è lasciare intendere un momento critico nella storia: quello nel quale si scatena tutta la forza del male che si è cristallizzata nelle grandi dittature e che, in altra forma, agisce anche oggi.
Si trattava poi della risposta a questa sfida. Questa risposta non consiste in grandi azioni politiche, ma ultimamente può giungere solo dalla trasformazione dei cuori: attraverso la fede, la speranza, l'amore e la penitenza. In questo senso il messaggio di Fatima non è concluso, anche se le due grandi dittature sono scomparse.
Rimane la sofferenza della Chiesa, resta la minaccia agli uomini e con essa permane anche la questione della risposta; rimane perciò anche l'indicazione che ci ha dato Maria.
Anche ora vi sono tribolazioni. Anche oggi il potere minaccia di calpestare la fede in tutte le forme possibili. Anche oggi è perciò necessaria la risposta della quale la Madre di Dio ha parlato ai bambini.
- La sua predica del 13 maggio a Fatima ha toni drammatici: "L'uomo ha potuto scatenare un ciclo di morte e di terrore", ha detto, "ma non riesce ad interromperlo...".
Quel giorno, di fronte a mezzo milione di persone espresse una supplica che in fin dei conti è impressionante: " Possano questi sette anni che ci separano dal centenario delle Apparizioni, affrettare il preannunciato trionfo del Cuore Immacolato di Maria a gloria della Santissima Trinità".
Significa che il Papa, che detiene un mandato profetico, ritiene possibile che nell'arco dei prossimi sette anni la Santa Madre di Dio si manifesterà in un modo che equivarrà ad un trionfo?
Ho detto che il "trionfo" si avvicinerà.
Dal punto di vista contenutistico è la stessa cosa di quando preghiamo che venga il Regno di Dio. E' una parola che non va intesa come se io mi aspetti che adesso avvenga una grande svolta e la storia improvvisamente cambi radicalmente corso: sono forse troppo razionalista per questo; volevo dire che la potenza del male deve essere sempre di nuovo arrestata; che sempre nella forza della Madre si mostra la forza di Dio stesso, e la tiene viva.
La Chiesa è sempre chiamata a fare ciò per cui Abramo pregò Dio, e cioè avere cura che vi siano abbastanza giusti per tenere a freno il male e la distruzione.
Ho voluto dire che le forze del bene possono sempre crescere di nuovo. In questo senso i trionfi di Dio, i trionfi di Maria sono silenziosi, e tuttavia reali.
Sul ministero pietrino avevo letto solo questa anticpazioni: http://www.famigliacristiana.it/costume--societa/Cultura/Letto/articolo/la-luce-di-benedetto-xvi.aspx e devo dire la verità, mi ero un po' preoccupato. Adesso che ho letto le stesse frasi nel loro contesto ho tirato un sospiro di sollievo.
RispondiEliminaper questo <span>sono stati scomunicati</span>
RispondiElimina<span></span>
la scomunica è automatica, nessuno li scomunica, ma chi disatende il _diritto si scomunica da solo
<span>i vescovi disubbedienti</span>
RispondiElimina<span>per questo <span>sono stati scomunicati</span>
la scomunica è automatica, nessuno li scomunica, ma chi disatende il Diritto si scomunica da solo</span>
trascrivo solo la parte del ruolo del pontefice, che mi ha immediatamente suscitato le chiose inserite, che credo siano le immediate impressioni di ogni credente
RispondiElimina[...]
Stalin aveva effettivamente ragione quando diceva che il Papa non ha divisioni e non può intimare o imporre nulla.
Non possiede nemmeno una grande impresa, nella quale, per così dire, tutti i fedeli della Chiesa sarebbero suoi dipendenti o subalterni.
In questo senso, da un lato il Papa è una persona assolutamente impotente. [Secondo le categorie umane di natura imprenditoriale, che non sono neppure da prendere in considerazione, perché l'obbedienza vien data in ragione dell'Autorità non della subalternità. E impotente neppure tanto, perché ricopre un ruolo di guida suprema, guida spirituale, d'accordo, ma questa è la sfera di cui si dovrebbe parlare, che non ha nulla ma che fare con lo Stato o con l'impresa...]
Dall'altro ha una grande responsabilità. [Oltre che una responsabilità è un potere che gli viene da Dio]
Egli è, in un certo senso, il capo, il rappresentante e allo stesso tempo il responsabile del fatto che quella fede che tiene uniti gli uomini sia creduta, che rimanga viva e che rimanga integra nella sua identità. [Custode, ma anche garante e difensore]
Ma unicamente il Signore ha il potere di conservare gli uomini nella fede. [E il Papa, per suo mandato, di confermarle o correggerle]
<span>trascrivo solo la parte del ruolo del pontefice, che mi ha immediatamente suscitato le chiose inserite, che credo siano le immediate impressioni di ogni credente
RispondiElimina[...]
Stalin aveva effettivamente ragione quando diceva che il Papa non ha divisioni e non può intimare o imporre nulla.
Non possiede nemmeno una grande impresa, nella quale, per così dire, tutti i fedeli della Chiesa sarebbero suoi dipendenti o subalterni.
In questo senso, da un lato il Papa è una persona assolutamente impotente. [Secondo le categorie umane di natura imprenditoriale, che non sono neppure da prendere in considerazione, perché l'obbedienza vien data in ragione dell'Autorità non della subalternità. E impotente neppure tanto, perché ricopre un ruolo di guida suprema, guida spirituale, d'accordo, ma questa è la sfera di cui si dovrebbe parlare, che non ha nulla ma che fare con lo Stato o con l'impresa...]
Dall'altro ha una grande responsabilità. [Oltre che una responsabilità è un potere che gli viene da Dio]
Egli è, in un certo senso, il capo, il rappresentante e allo stesso tempo il responsabile del fatto che quella fede che tiene uniti gli uomini sia creduta, che rimanga viva e che rimanga integra nella sua identità. [Custode, ma anche garante e difensore]
Ma unicamente il Signore ha il potere di conservare gli uomini nella fede. [E il Papa, per suo mandato, di confermarle o correggerle]</span>
Ma infatti io credo che sia importantissimo andare sempre AI TESTI INTEGRALI....certe estrapolazioni ci avrebbero dovuto già insegnare la pericolosità di una interpretazione ambigua ;)
RispondiEliminaVorrei sottolineare alcuni aspetti alle parole integrali del Papa....
RispondiEliminadal libro intervista con Benedetto XVI emerge, sul caso mns. Lefebvre, una visione assai diversa....
in passato, quando il Papa revocò la scomunica, tutti dissero che si trattava esclusivamente di un atto di misericordia....ma Benedetto XVI rompe gli indugi e dice che fu un atto di giustizia, lo definisce addirittura, questa revoca, UN ATTO DOVUTO... ;) e finalmente fa cadere uno dei luoghi comuni: la scomunica non fu data per la negazione del Concilio, il Concilio sia con la scomunica quanto poi la revoca, NON C'ENTRAVA NULLA.... parola di Benedetto XVI....
Riguardo alla questione del primato petrino e dell'infallibilità del Pontefice, faccio notare come il Papa richiama il Vaticano Primo senza se e senza ma... e sottolinea l'importanza di quella affermazione dogmatica e che dunque il Papa esiste proprio per DEFINIRE L'ULTIMA PAROLA su qualsiasi soluzione dottrinale e dogmatica da prendersi all'interno della Chiesa....
Riguardo al Terzo segreto di Fatima, confesso le mie perplessità....se notate bene il Papa non risponde direttamente alle domande, ma ci gira un pò attorno.... :-D senza dubbio il motivo c'è e si legge e si percepisce: abbiamo bisogno dell'aiuto di Maria Santissima perchè siamo in una brutta situazione....
per comprendere le spiegazioni del Papa su questo argomento che riguarda il futuro, occorre leggersi da pag. 69 a pag.78
In queste 10 pagine il Papa risponde ad una serie di domande che riguardano anche la situazione climatica della terra e il recente monito apocalittico degli scienziati i quali hanno decretato che se entro dieci anni il clima aumenterà e noi non avremmo fatto nulla per modificare i nostri consumi dannosi, avremo una situazione gravissima DI NON RITORNO....
Il Papa, assai ottimista, spiega perfettamente i problemi avvertendo che "Il fatto che non rimarremmo qui per sempre ce lo dicono le Scritture...." :-D e dunque spiega la falsa interpretazione DEL PROGRESSO E DELLA LIBERTA'.....un capitolo davvero da meditare, dal quale emerge un Pontefice veramente MAESTRO DI VITA non arenata sulla terra, ma che si proietta nella vita eterna...
Passerò ad Enrico anche queste pagine che mi sembrano molto importanti ed interessanti per leggere correttamente le risposte date sul Terzo segreto di Fatima....
Il suo ottimismo mi scoraggia gentile Caterina, lei ci mette in guardia da una interpretazione affrettata e a non fidarci delle estrapolazioni delle affermazioni del Santo Padre prese dai media. Il libro parla da solo, se così si può dire, quì non servono nè le estrapolazioni arbitrarie nè le interpretazioni malevole: basta semplicemente leggere.....Le pare possibile che proprio il Santo Padre si esprima così sibillinamente sulla santa comunione? Sì all'inginocchiatoio e sì alla comunione in bocca, per evitare appropriazioni sacrileghe in Basilica o a piazza San Pietro, ma poi ecco giungere la contraddizione: non ho nulla in contrario che si riceva in mano la comunione, io ho fatto così e l'ho ricevuta così. Accidenti! Tutte le belle pubblicazioni in difesa della comunione ricevuta in modo tradizionale e che speravano, molto ingenuamente, un certo appoggio e comprensione del Vicario di Cristo....ricevono uno schiaffo umiliante. Si è letto bene ciò che si dice sul primato petrino? Si è letto bene dove i "tradizionalisti" legati al vecchio messale sono identificati come "un piccolo gruppo"...Un piccolo gruppo! Così, tanto per dire....siamo insignificanti, ne vero?
RispondiEliminaMi pare che il libro non abbia proprio bisogno di interpreti esterni, pronti a mettere le pezze sui buchi. Luce del mondo? Un colabrodo. Comunque, non tutto è negativo in detto libro, ma se ne poteva fare a meno, forse è servito a rassicurare i tanti vescovi preoccupati di avere un Papa troppo "conservatore".
La sassaiola che si è scatenata contro il Papa alla luce di quattro excerpta ammanniti dai giornali di mezzo mondo secondo il loro discutibile gusto era fuori luogo. Molti nervi sensibili sono scoperti, è vero, e la paura - o, se preferite, i timori - gioca sempre una considerevole parte in questi casi. Mi sembra che le parole di Caterina siano sagge.
RispondiEliminainfatti, ogni disobbediente a Cristo si scomunica da solo. Tuttavia il Papa non ha detto da nessuna parte che i vescovi della FSSPX sono disobbedienti o che sono scomunicati per questo... se si dovessero scomunicare tutti i vescovi disobbedienti, la Chiesa rimarrebbe molto ma molto sguarnita...
RispondiEliminami chiedo come mai e cui prodest tutta questa ostinata malevolenza contotro la FSSPX, che ritorna sempre con le stesse affermazioni, confutate più di una volta, ma ricorrenti nella loro falsità, come dei macigni buttati lì sulla strada della riammissione piena...
?????????????????
RispondiEliminanon capisco a quali passi si riferisce..... :( =-O
caro ospite.... io sto leggendo LA SUA INTERPRETAZIONE, le parole del Papa, almeno queste riportate integralmente dal libro, non mi risultano stiano dicendo quanto da lei riportato....
Continuo a sostenere, dal mio canto, ciò che dissi all'inizio di questa avventura del libro, ossia, a me resta comunque sia INOPPORTUNO ed imprudente che un Pontefice tratti certi argomenti, soprattutto dottrinali, a mo di intervista attraverso la quale è palese che egli si esprima CON LE SUE OPINIONI le quali, dice per altro il Papa, potrebbero anche essere SBAGLIATE!
queste affermazioni possono gettare i fedeli e i lettori anche non cattolici, nell'oscurità, nella confusione e nelle ulteriori false interpretazioni.... e lei stesso, caro ospite, è un esempio, LEGITTIMO E COMPRENSIBILE, di questa confusione....
Tuttavia non mi sembra però neppure illegittimo che il Papa usi ogni mezzo per rivolgersi anche ai più lontani, usando un linguaggio meno ecclesiale e più diretto....l'imprudenza e l'inopportunità infatti non sono sinonimo di eresia o di "tutto sbagliato", sta a noi cercare una LETTURA OTTIMISTA ed aiutare gli altri alla comprensione più magisteriale possibile...
;)
Caterina,
RispondiEliminanon ha letto le chiose al primato petrino, inserite come immediata riflessione proprio sul teso integrale gentilente fornito?
Sono interpretazioni o perplessità di un fedele cattolico?
<span>..."a me resta comunque sia INOPPORTUNO ed imprudente che un Pontefice tratti certi argomenti, soprattutto dottrinali, a mo di intervista attraverso la quale è palese che egli si esprima CON LE SUE OPINIONI le quali, dice per altro il Papa, potrebbero anche essere SBAGLIATE!" Scrive Caterina
RispondiElimina</span>
Scusate ma il Papa può, in materia dottrinale, esprimere le PROPRIE opinioni?
l'ordinazione episcop. senza mandato pontificio, (anzi contro la volontà del Papa GPII) è già un atto di disobbedienza. Mica c'è bisogno che papaBen. stia a ripetere queste cose? Bello difendere la FSSPX! però la FSSPX continua ad attaccare il Papa. Di fatto è così. vedete sanpiox.it: non uno, ma ben 3 comunicati fsspx ancora sul caso del condom e in chiara contestazione di papaBen. Quando la smetteranno a far da correttori pubblicii del Papa? Aveva ragione Paolo VI quando disse a Mons. Lefebvre: "Volete prendere il mio posto?".
RispondiEliminaIo ho interpretato le parole del Papa sul Primato Petrino, con quanto insegna anche la Provvidenza Divina nel suo Dialogo con santa Caterina da Siena che potrete ascoltare qui:
RispondiEliminahttp://it.gloria.tv/?media=112231
;) non mi risulta vi sia uno scollamento....
certo Caterina... ed è altrettanto imprudente e inopportuno prender di petto il Papa come fa la FSSX d'Italia che ha messo on-line ben 3 comunicati sul caso condom, dove chiaramente il Papa non fa bella figura. Facciamo 2 pesi e 2 misure? S.Caterina ora pro nobis!
RispondiEliminaNO, se le facesse passare come tema e materia dottrinale, si, se sta facendo una chiacchierata fra amici....
RispondiEliminaquesto è legittimo per il Papa, ma a mio parere inopportuno ed imprudente e tuttavia LECITO....inoltre non mi sembra affatto CHE LE CONCLUSIONI di quelle parole del Papa conducano ad una falsa dottrina sul Primato....
certo è che se estrapolo un rigo e su quello ci voglio COSTRUIRE UN GIUDIZIO globale, è ovvio che posso far dire al Papa ciò che non ha detto, per questo, ripeto, è opportuno MANTENERE IL TESTO DELLE RISPOSTE INTEGRALMENTE..... senza fare la vivisezione alle frasi....
;)
Non è che il testo integrale mi conforti poi così tanto! Questa lezioncina sull'infallibilità del Papa non spetta al PAPA darla. Un Papa che parla del Papa in terza persona fa malevolmente comprendere che sì, Joseph Ratzinger la pensa delle volte come il Papa (come San Pietro) ma ci possono essere delle volte che le sue opinioni possono essere espresse in "rottura" e tutto comunque deve andare bene e VA BENE comunque perchè parla Joseph. Il Cambio del nome (che IMPOSE N.S. Gesù Cristo a Simone il pescatore), è un cambio ONTOLOGICO non anagrafico come a dire tu NON sei più Simone, tu non sei più Joseph tu sei Pietro IL PASTORE IL CAPO DELLA CHIESA, tu SEI BENEDETTO (XVI)! Tu, dice Gesù, sei Pietro e tu ora sei MIO vicario, sei un altro ME! Il tuo parlare quindi sarà SOLO PER CONFERMARE il tuoi, i miei fratelli! E BASTA!
RispondiEliminaQuesto calabraghismo lo pagheremo noi, oltre Tevere in prima persona.
Leggere queste dichiarazioni come se fossero un trattato di dogmatica o di diritto canonico, e criticarle di conseguenza, è sbagliato. Il Papa in questo libro-intervista parla a un pubblico non specialistico, non cattolici e non credenti compresi, e utilizza un linguaggio non tecnico, cercando di tradurre in maniera comprensibile a tutti concetti complessi. Sbaglia il Papa ad agire in questo modo? Ma Gesù Cristo, che sapeva essere profondo con i dottor sottili della Legge e semplice e piano con le folle indotte, non agiva per caso nello stesso modo?
RispondiEliminasi mette l'accento sulla disobbedienza e si dimentica di proposito lo 'stato di necessità' nel quale tuttora, se non peggio, ci troviamo... Inoltre trascura il fatto che Mons. Lefebvre è sempre stato "una cum" il Papa nella liturgia, mentre nelle sue ordinazioni, si è limitato a conferire l'ordine, ma non la giurisdizione, che appartiene al Papa
RispondiEliminama sta riproponendo vecchissimi discorsi, già confutati miriadi di volte.
Deve forse portare l'acqua al suo mulino di obbedienti solo formali?
<span>Non è che il testo integrale mi conforti poi così tanto! Questa lezioncina sull'infallibilità del Papa non spetta al PAPA darla. Un Papa che parla del Papa in terza persona fa malevolmente comprendere che sì, Joseph Ratzinger la pensa delle volte come il Papa (come San Pietro) ma ci possono essere delle volte che le sue opinioni possono essere espresse in "rottura" e tutto comunque deve andare bene e VA BENE comunque perchè parla Joseph. Il Cambio del nome (che IMPOSE N.S. Gesù Cristo a Simone il pescatore), è un cambio ONTOLOGICO non anagrafico come a dire tu NON sei più Simone, tu non sei più Joseph tu sei Pietro IL PASTORE IL CAPO DELLA CHIESA, tu SEI BENEDETTO (XVI)! Tu, dice Gesù, sei Pietro e tu ora sei MIO vicario, sei un altro ME! Il tuo parlare quindi sarà SOLO PER CONFERMARE il tuoi, i miei fratelli! E BASTA!
RispondiElimina</span>
Gentile "attenzione-attenzione",
RispondiEliminaio non faccio nè l'avvocato della FSSPX, men che meno ho ricevuto il mandato per difendere il Pontefice nelle sue legittime espressioni :)
Mi appare tuttavia importantissimo sottolineare che il Papa ha schiacciato uno dei luoghi comuni attraverso il quale e per ben 30 anni, si diceva che la scomunica alla FSSPX riguardava la loro negazione al Concilio.... il Papa ha chiarito, oserei dire definitivamente, questo passo: il Vaticano II NON C'ENTRA NULLA! e quella scomunica, avendo essi RICONOSCIUTO IL RUOLO PETRINO, ANDAVA TOLTA, questo dice il Papa pur ammettendo che i problemi non sono tutti risolti...
Cercare dell'altro, in quelle parole, mi appare contraddire lo stesso Pontefice che era ben consapevole che le sue parole lanciate in una intervista e al di fuori della prassi ecclesiastica magisteriale, avrebbero provocato discussioni, disapprovazioni o applausi...
La questione sui profilattici a mio parere, contiene un errore da parte del Papa: ossia, avrebbe doviuto concludere quei passi parlando di PECCATO.... E DI PECCATO MORTALE....san Paolo dice: "TUTTO MI E' LECITO, MA NON TUTTO GIOVA" ed è come se il Papa, nell'intervista, si fosse fermato più sul concetto di ciò che è lecito per evitare un male maggiore...
ma se leggiamo tutto il contesto (che fra qualche giorno darò integralmente ad Enrico) della domanda e delle risposte, il Papa ha anche parlato di come esso NON GIOVI....solo che i progressisti da una parte e i più tradizionalisti dall'altra, tendono ad estremizzare ed isolare le parole del Papa con il risultato che per i progressisti IL PROFILATTICO E' LECITO, punto!
e per gli altri esso RESTA SEMPLICEMENTE VIETATO....
è ovvio pertanto dire che il profilattico, soprattutto per i credenti è e resta ILLECITO, è questo che avrebbe dovuto dire il Papa, in tal modo non si sarebbe prestato il fianco alle doppie interpretazioni e la Dottrina Cattolica avrebbe avuto l'ultima parola, come era giusto che fosse...
;)
<span>si mette l'accento sulla disobbedienza e si dimentica di proposito lo 'stato di necessità' nel quale tuttora, se non peggio, ci troviamo... Inoltre trascura il fatto che Mons. Lefebvre è sempre stato "una cum" il Papa nella liturgia, mentre nelle sue ordinazioni, si è limitato a conferire l'ordine, ma non la giurisdizione, che appartiene al Papa
RispondiEliminama sta riproponendo vecchissimi discorsi, già confutati miriadi di volte.
Deve forse portare l'acqua al suo mulino di obbedienti solo formali?</span>
I comunicati della FSSPX arrivano dopo giorni di battage mediatico e non fanno altro che precisare quel che tutti i cattolici pensano e alcuni esprimono con rispetto ma con dolore e sconcerto
sul condom hanno parlato cani e porci, non vedo perché l'unica a non poter parlare e che di certo non appartiene alla categoria generale in precedenza indicata, debba essere proprio la FSSPX... oibò! hanno osato parlare anche loro! e per di più a dire cose autenticamente e inequivocabilmente cattoliche! Che scandalo!
RispondiEliminaNon è necessario essere lefebfriani per dire queste cose, basta essere solo obiettivi e cattolici per davvero e non solo 'etichettati' come tali...
Mi perdoni Alexander,
RispondiEliminama se il Papa in queste risposte ha chiarito la questione della scomunica ai 4 vescovi della FSSPX e la sua "dovuta" revoca, non è forse una pagina di dogmatica e di Diritto canonico?
:-D
Non è forse stata volontà del Papa il parlarne in una intervista?
Parlare ad un pubblico "non specialistico" vuol dire che noi non dobbiamo leggerlo ed ignorarne le risposte? ;)
Siamo forse privati del grado di intendere e di comprendere cosa dice un Pontefice in tema etico e morale, dogmatico e di Diritto, di fatti riguardanti Fatima ed altro?
E' il Papa che invita al dialogo attraverso un CONTRADDITTORIO, sta a noi fare in modo che tale dialogo converga quanto è più possibile ad essere un corpo unico con l'autentica dottrina....
Datti una calmata! E' stato B16 che ha permesso che sia pubblicamente criticato, visto che NON "parla da Papa", prenditela con LUI!, La FSSPX fa un servizio alla Verità nel dichiarare quel cha ha dichiarato! Non offende NESSUNO richiama alla dottrina di SEMPRE quella che B16 conosce e dovrebbe senza se, senza ma o tuttavia, PROCLAMARE senza paura!
RispondiEliminaHo l`impressione che il Papa, in questo libro, reagisce alle reazioni del mondo, va incontro all`opinione del mondo, come se volesse non dico accattivarsela, ma placarla. È giusto farlo?
RispondiEliminaPer la revoca delle scomuniche ai vescovi della FSSPX: se avessi saputo non l`avrei tolta a Williamson.
Per Ratisbona: se avessi immaginato non avrei pronunciato quelle parole.
Per il condom, idem va incontro a chi si era espresso con violenza contro di lui dopo la sua intervista nell`aereo che lo portava in Africa, e dice che in questo o quel caso e fa quel tanto discusso esempio.
<span>Ho l`impressione che il Papa, in questo libro, reagisce alle reazioni del mondo, va incontro all`opinione del mondo, come se volesse non dico accattivarsela, ma placarla. È giusto farlo?
RispondiEliminaPer la revoca delle scomuniche ai vescovi della FSSPX: se avessi saputo non l`avrei tolta a Williamson.
Per Ratisbona: se avessi immaginato quelle razioninon avrei pronunciato quelle parole.
Per il condom, idem va incontro a chi si era espresso con violenza contro di lui dopo la sua intervista nell`aereo che lo portava in Africa, e dice che in questo o in quel caso e fa quel tanto discusso e discutibile esempio.</span>
<span>sul condom hanno parlato cani e porci, non vedo perché l'unica a non poter parlare e che di certo non appartiene alla categoria generale in precedenza indicata, debba essere proprio la FSSPX... oibò! hanno osato parlare anche loro! e per di più a dire cose autenticamente e inequivocabilmente cattoliche! Che scandalo!
RispondiEliminaNon è necessario essere lefebfriani per dire queste cose, basta essere solo obiettivi e cattolici per davvero e non solo 'etichettati' come tali...</span>
se il Papa non fa bella figura, è la cosa mi addolora persino a doverlo riconoscere, non è che forse se l'è imprudentemente cercata?
Chiedo a tutti se cercare di difenderlo a tutti i costi, anche di fronte all'evidenza per ogni mente ragionevole, non sia un rimedio peggiore del male già fatto, perché innesca certe esasperazioni mooolto strumentali
<span><span>Ho l`impressione che il Papa, in questo libro, reagisce alle reazioni del mondo, va incontro all`opinione del mondo, come se volesse non dico accattivarsela, ma placarla. È giusto farlo?
RispondiEliminaPer la revoca delle scomuniche ai vescovi della FSSPX: se avessi saputo non l`avrei tolta a Williamson.
Per Ratisbona: se avessi immaginato quelle reazioni non avrei pronunciato quelle parole.
Per il condom, idem va incontro a chi si era espresso con violenza contro di lui dopo la sua intervista nell`aereo che lo portava in Africa, e dice che in questo o in quel caso e fa quel tanto discusso e discutibile esempio.</span></span>
<span><span>sul condom hanno parlato cani e porci, non vedo perché l'unica a non poter parlare e che di certo non appartiene alla categoria generale in precedenza indicata, debba essere proprio la FSSPX... oibò! hanno osato parlare anche loro! e per di più a dire cose autenticamente e inequivocabilmente cattoliche! Che scandalo!
RispondiEliminaNon è necessario essere lefebfriani per dire queste cose, basta essere solo obiettivi e cattolici per davvero e non solo 'etichettati' come tali...</span>
se il Papa non fa bella figura, e la cosa mi addolora persino a doverlo riconoscere, non è che forse se l'è imprudentemente cercata?
Chiedo a tutti se cercare di difenderlo a tutti i costi, anche di fronte all'evidenza per ogni mente ragionevole, non sia un rimedio peggiore del male già fatto, perché innesca certe esasperazioni mooolto strumentali</span>
il problema Caterina è che fa troppe chiacchierate tra amici, come possono fare le persone qualunque e non parla ex cathedra per confermare e anche correggere... inoltre il problama non è tanto l'intervista e la chiacchierata tra amici, che alla fine è una cosa di per sé positiva, sono gli argomenti assolutamente "non qualunque" che sono stati dati in maniera inopportuna e impropria in pasto anche ai non amici, sconcertando gli amici veri...
RispondiEliminac'è poco da fare la vivisezione delle frasi, le mie chiose sono immediatamente conseguenti a quel che è detto (nel testo gentilmente fornito) senza nessuna estrapoalzione
RispondiEliminaE' esatto "attenzione",
RispondiEliminacome ho risposto anche ad Alexander sotto, è il Papa stesso che si è voluto mettere nelle condizioni di un contraddittorio, è dunque inaccettabile che gli unici a tacere dovrebbero essere i Tradizionalisti....mentre ai progressisti sarebbe consentito di intervenire e per altro facendo affermazioni ancor più errate come la benedizione del profilattico o riducendo la discussione morale a questo....
E' sbagliato difenderlo a "tutti i costi", non abbiamo ricevuto il Battesimo per questo.... :-D
L'importante è che noi lo leggiamo con una interpretazione ONESTA E NEL CONTESTO delle risposte e non esclusivamente attraverso una frase estrapolata....
grazie Caterina per aver postato questi brani!
RispondiEliminaDatevi una calmata!
RispondiElimina1)non c'è nessun stato di necessità: nessun'autorità in unione con il Papa l'ha dichiarata e se ognuno potesse inventarsi il proprio stato di necessità quanto più l'aggrada, saremmo in protetstantesimo e non in cattolicesimo
2) sottolineo questa frase magnifica di BXVI: "<span>Nel momento in cui questi Vescovi riconoscevano il Primato del Papa, giuridicamente dovevano essere liberati dalla scomunica;</span><span> senza che per questo mantenessero i loro incarichi nella Chiesa </span><span>e senza che per ciò stesso fosse accettata la posizione da loro assunta nei riguardi del Concilio Vaticano II".</span>
Caterina, hai scoperto l'acqua calda: tutti sanno che la scomunica era dovuta a disobbedienza caratterizzata e gravissima come quella di consacrare vescovi senza essere in comunione con il Pontefice.
RispondiEliminaResta il fatto che la FSSPX (in quanto organismo) è formalmente sempre al di fuori della Chiesa, da dove la sospensione a divinis di tutti i suoi presbiteri ed episcopi, anche se i suoi membri simpatizzanti laici fanno sempre parte della Santa Chiesa Cattolica e quindi sottomessi al CJC.
Naturalmente possiamo scrivere un trattato di dogmatica a partire dalle parole del Papa, ma non dobbiamo incolpare il Papa di non averlo fatto se in quel momento non era sua intenzione farlo. Io poi personalmente mi colloco all'interno delle folle indotte e non ho dunque critiche da muovere all'operazione (che non esclude e anzi postula trattazioni più precise e tecniche, ci mancherebbe).
RispondiEliminaPAOLO VI tanto buone e tanto umile , quando gli pareva dialogava .
RispondiElimina.... con le unghie .!!!!!!
<span>1)non c'è nessun stato di necessità</span>
RispondiEliminahahhahahhah!
cari bloggers simpatizzanti per mons. Lefebvre: vi prendete la iibertà di girare e rigirare Ben16 come una frittata... E guai a chi vi tocca questa libertà. Ma ecco che mons. Lefebvre e discepoli sono intoccabili, e reagite di brutto a chi fa notare qualcosa... Caso di necessità? certo... per Lefebvre (lettera 28-8-1987), la Cattedra di Pietro era occupata da "anticristi"! Sì, così ha scritto mons. Lefebvre (cf. Lettera aperta ai cattolici perplessi). Dunque anticristi Paolo VI e GPII ! che bravo monsignore!
RispondiEliminaAd un certo sac. tedesco Alberto Drexel (morto nel 1977), uno pseudo-mistico, Gesù avrebbe detto che Lefebvre era nel giusto, che la Fede è più importante dell'obbedienza... Era davvero Gesù a dire queste cose? Ho i miei dubbi.
Non è affatto vero caro "ragionate prima di parlare".... ;)
RispondiEliminail mio approccio di conoscenza della FSSPX fu di un vescovo oggi cardinale che pubblicamente disse - non dal pulpito, ma parlando con un gruppo di catechisti dopo un incontro pastorale - che essi erano il "fumo di Satana" e che Paolo VI intendeva indicare mons. Lefebvre e i suoi seguaci quali disobbedienti e NEMICI DEL CONCILIO per questo Giovanni Paolo II DOVETTE SCOMUNICARLI e che Lefebvre per opporsi al Concilio ordinò i 4 vescovi.....
Non fu solo il mio approccio.... basti ascoltare le risposte che danno moltissimi parrocchiani sulla situazione della FSSPX....a parte il fatto che non sanno manco di cosa si parli, ma appena messo a fuoco, dicono: "sono stati scomunicati perchè sono nemici del Concilio".... provare per credere!
appena il Papa tolse quella scomunica, non pochi Vscovi parlarono di un ATTO DI MISERICORDIA del Papa, e che i lefebvriani avrebbero DOVUTO ACCETTARE IL CONCILIO per rendere efficace quella revoca...
A suo tempo non ho evitato la scure sostenendo che si sbagliavano e che quella revoca era anche un ATTO DI GIUSTIZIA dal momento che essi riconoscono il Primato Petrino e il Concilio non è un super dogma....
la FSSPX NON E' FUORI DELLA CHIESA
dice il Papa:
Nel momento in cui questi Vescovi riconoscevano il Primato del Papa, giuridicamente dovevano essere liberati dalla scomunica; senza che per questo mantenessero i loro incarichi nella Chiesa e senza che per ciò stesso fosse accettata la posizione da loro assunta nei riguardi del Concilio Vaticano II".
;) ....
sono senza dubbio "senza incarichi" ma non è a caso che il Papa poco dopo dice:
"La comunione con il Papa è di tipo diverso, e naturalmente anche l'appartenenza alla Chiesa.Tra quel miliardo e 200 milioni di persone ce ne sono molte che poi in realtà nel loro intimo non ne fanno parte.Già ai suoi tempi, sant'Agostino diceva: molti che sembrano stare dentro, sono fuori; e molti che sembrano stare fuori, sono dentro.In una questione come la fede e l'appartenenza alla Chiesa Cattolica, il dentro e il fuori sono intrecciati misteriosamente."
perché ci sia uno stato di necessità non c'è bisogno che vanga proclamato da qualcuno, basta guardarsi intorno e soprattutto leggere certi commenti
RispondiEliminascoraggiato può avere tutti i dubbi che vuole, ma non può accusare cattolici obiettivi, che definisce arbitrariamente simpatizzanti di Lefebvre, di girarsi e rigirarsi il Papa... ci dovrebbe anche dire dove e come lo hanno fatto e ci dovrebbe anche dire se è normale che un Papa agganci una scomunica ad un parere storico e non ad un dogma di fede e ci si permette semplicemente di osservarlo secondo ragione, secondo il Magistero e con molto rispetto
RispondiEliminaCaterina, i membri della FSSPX ed i loro simpatizzanti non sono (mai) stati scomunicati (salvo chi consacrò dei vescovi senza il dovuto assenso papale): in quanto cattolici rimangono tutti sottomessi al CJC, come tutti i cattolici.
RispondiEliminaI presbiteri e gli episcopi della FSSPX rimangono tutti sospesi a divinis, cioè non hanno nessun incarico nella Chiesa e rappresentano solo loro stessi e tutti i loro atti rimangono sempre sotto la giurisdizione del CJC.
Quanto alla FSSPX, in quanto persona morale, non è riconosciuta dalla Chiesa e quindi rimane fuori.
Anche se fa sgrinchiare i denti ai "don" camillo di turno, questa è la situazione.
non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere:
RispondiEliminae del resto il fumo che ACCECA moltissimi, è dilagato, dai tempi di Paolo VI che se ne accorse tardi, ormai fino ai più riposti angoli della Santa Chiesa, iniziando dai vertici, COME disse la Madonna a Fatima, nel 3. segreto (nella parte<span> mai pubblicata,</span> ma ben nota a molti cardinali, tra i quali Ciappi e Oddi, che parlarono di "gravi negligenze delle alte Gerarchie della Chiesa" preannunciate dalla Madonna, che l'avrebbero portata al degrado della Fede e della morale...)
Per saperne di più, da fonti non asservite al regime modernista insediato ai vertici da 45 anni, leggere qui
<span>scoraggiato può avere tutti i dubbi che vuole, ma non può accusare cattolici obiettivi, che definisce arbitrariamente simpatizzanti di Lefebvre, di girarsi e rigirarsi il Papa... ci dovrebbe anche dire dove e come lo hanno fatto e ci dovrebbe anche dire se è normale che un Papa agganci una scomunica ad un parere storico e non ad un dogma di fede e ci si permette semplicemente di osservarlo secondo ragione, secondo il Magistero e con molto rispetto</span>
RispondiEliminaadesso tira fuori il terniìne "anticristi"e mi suona strano, dal momento che monsignore e i cattolici della Fraternità hanno sempre celebrato "una cum" questi cosiddetti anticristi... tuttavia che forze anticristiche furoreggino in Curia e altrove non c'è alcun dubbio e non ci vuole nemmeno mons. Lefebvre per accorgersene!
<span>ci gira un pò attorno.</span>
RispondiEliminasolo "un po'" ??
....diciamo che lo GLISSA completamente, seguendo l'orientamento prevalente nelle Gerarchie, fin da Papa Giovanni XXIII, che dopo averlo letto disse: "Non riguarda il mio pontificato" e ordinò di metterlo PER SEMPRE sotto chiave !
<span>non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere:
RispondiEliminae del resto il fumo che ACCECA moltissimi, è dilagato, dai tempi di Paolo VI che se ne accorse tardi, ormai fino ai più riposti angoli della Santa Chiesa, iniziando dai vertici, COME disse la Madonna a Fatima, nel 3. segreto (nella parte<span> mai pubblicata,</span> ma ben nota a molti cardinali, tra i quali Ciappi e Oddi, che parlarono di "gravi negligenze delle alte Gerarchie della Chiesa" preannunciate dalla Madonna, la quale ammonì su come esse avrebbero portato la Chiesa al degrado della Fede, della Liturgia e della morale...)
Per saperne di più, da fonti non asservite al regime modernista insediato ai vertici da 45 anni,leggere qui</span>
sono totalmente d'accordo. Non è che oggi mi svegio e decido che sono il Papa, e poi domani decido che faccio il Papa. quersto complica le cose e confonde, e non conferma, i fedeli. devo dire che questa intervista mi ha molto deluso. ma davvero il Papa non ha di meglio da fare che rilasciare interviste e scrivere libri. E' di questo che abbiamo bisogno?
RispondiEliminail Papa continua a fare il grave errore di <span>parlare per conversazioni e interviste,</span> anzichè in occasioni solenni, in modo autorevole, essenziale, INEQUIVOCABILE, il più possibile EX CATHEDRA:
RispondiEliminae come ha ben sottolineato qualcuno, cara Caterina,
LA Cattedra di Pietro è la Cattedra della Verità eterna, NON UN PARLAMENTO liberale,
dove si debba sottoporre a discussione democratica qualsiasi argomento, in particolare della Dottrina o della Morale cattolica: altrimenti ci avviamo al CAOS definitivo, con il crollo totale dell'Autorità Sacra di Pietro, il Vicario di Cristo !
<span>il Papa continua a fare il grave errore di <span>parlare per conversazioni e interviste,</span> anzichè in occasioni solenni, in modo autorevole, essenziale, INEQUIVOCABILE, il più possibile EX CATHEDRA:
RispondiEliminae come ha ben sottolineato qualcuno, cara Caterina,
LA Cattedra di Pietro è la Cattedra della Verità eterna, NON UN PARLAMENTO liberale,
dove si debba sottoporre a discussione democratica qualsiasi argomento, in particolare della Dottrina o della Morale cattolica: altrimenti ci avviamo al CAOS definitivo, con il crollo totale dell'Autorità Sacra di Pietro, il Vicario di Cristo !</span>
<span>il Papa continua ad esporre le sue parole ai fraintendimenti con l' errore di esprimersi in<span> conversazioni e interviste,</span> anzichè in occasioni solenni, in modo autorevole, essenziale, INEQUIVOCABILE, il più possibile EX CATHEDRA:
RispondiEliminae come ha ben sottolineato qualcuno, cara Caterina,
LA Cattedra di Pietro è la Cattedra della Verità eterna, NON UN PARLAMENTO liberale,
dove si debba sottoporre a discussione democratica qualsiasi argomento, in particolare della Dottrina o della Morale cattolica: altrimenti ci avviamo al CAOS definitivo, con il crollo totale dell'Autorità Sacra di Pietro, il Vicario di Cristo !</span>
Sì "attenzione": questo è quel che fanno i protestanti.
RispondiEliminaMa non i cattolici
Mia cara Caterina sono anni che tu cerchi chi tappare i buchi e giustificare B16, leggendo in modo Tradizionale le sue parole che sono e che vogliono essere NON tradizionali! METTITI l'anima in pace! Questo libro fa vedere chiaramente quali sono e soprattutto quali sono state le sue intenzioni reali dietro a concetti CHIAVE ambigui e fumosi! Questo libro ha dato la chiave di lettura non solo del suo pontificato ma di tutto il suo operato a guida della Congregazione che ha per anni presieduto.
RispondiElimina<span>Benedetto XVI E' UN MODERNISTA CONSERVATORE!</span>
E' il modernismo che ha messo l'utile al posto del sacro e del vero!
Per cui è bello e UTILE il Cammino Neocatecumenale altissima espressione evolutiva del Vaticano II e nello stesso tempo è UTILE la FSSPX (che inevitabilmente farà "entrara") perchè richiama alla Tradizione!
Per cui, se è maggiormente UTILE mostrare una Chiesa piena di gente che sventola le bandiere in piazza, "non lecite" saranno quelle richieste di giudizio circa la validità e veridicità di quel gruppo o movimento invocato da anni dal popolo di Dio SCANDALIZZATO, perchè se "l'ottimo è amico dell'utile" ottimissimi saranno quindi quei mezzi che permetteranno la realizzazione di questo piano, chissenefraga poi se questi gruppi generano violenze e lavaggi del cervello.
Poi se avete pazienza vi prego di leggere questa ottima introduzione che fu al tempo ASSAI PROFETICA!
"<span>se è normale che un Papa agganci una scomunica ad un parere storico" ??? "attenzione " porta poco attenzione al tema del post e al suo contenuto, visto che è appurato che la scomunica era dovuta a disobbedienza patente dovuta a consecrazione illecita di vescovi e non ad un parere storico. Onestà intellettuale, dove ti sei nascosta?</span>
RispondiEliminaAlmeno io non ne avrei avuto bisogno.
RispondiEliminaIn merito il papa (?) dice, in merito all'uso papale dell'"io" e i del "noi", dopo aver liquidato definitivamente il triregno (cit. "era rimasta nello stemma papale, e adesso è sparita anche da lì"):
"Non ho cancellato l'"io", ma ho lasciato entrambi, l'"io" e il "noi". Infatti, su molti argomenti non dico solo quello che è venuto in mente a Joseph Ratzinger, ma parlo a partire dalla comunitarietà, dal carattere comunitario della Chiesa. In un certo qual modo, parlo in intima comunione con i credenti ed esprimo ciò che tutti noi siamo e quello a cui insieme drediamo. Quindi, il "noi" non ha il valore di plurale maiestatis, ma indica il giusto peso che si vuole dare alla realtà del parlare a partire dagli altri, per mezzo degli altri e congli altri. Ma quando si dice qualcosa di personale, bisogna anche utilizzare l'"io". Quindi utilizzo sia l'"io", sia il "noi"." (p. 124)
Così bisogna, a quanto parrebbe, abituarsi a dover saper fare il distinguo tra Simone e Pietro. E questo diminuirebbe l'imperante confusione?
Del resto mi sembra che la discussione più devastante di questo libro sia il commento sull'Humanae Vitae nell'ambito della regola generale e cioè non nel caso eccezionale che ha fatto consumare - già ora - chili di toner:
"Le prospettive della "Humanae Vitae" restano valide, ma altra cosa è trovare strade umanamente percorribili. Credo che ci saranno sempre delle minoranze intimamente persuase della giustezza di quelle prospettive e che, vivendole, ne rimarranno pienamente appagate così da diventare per altri affascinante modello da seguire. Siamo peccatori. Ma non dovremmo assumere questo fatto come istanza contro la verità, quando cioè quella morale alta non viene vissuta. Dovremmo cercare di fare tutto il bene possibile, e sorreggerci e sopportarci a vicenda. Esprimere tutto questo anche dal punto di vista pastorale, teologico e concetuale nel contesto dell'attuale sessuologia e ricerca antropologica è un grande compito al quale bisogna dedicarsi più e meglio".
Io faccio parte di questa affascinante minoranza che vuole vivere secondo la legge di Dio e non mi sembra di essere oltre l'orizzonte dell'"umanamente percorribile". Semmai avrei potuto vivere meglio con un po' più di sostegno da parte della Chiesa docente, ma purtroppo in questa materia il silenzio è assordante. E ora purtroppo capisco perchè: parrebbe che chi dovrebbe docere avrebbe bisogno dell'aiuto di sessuologhi e antropologhi moderni per poter spiegare la castità coniugale. Capisco che il silenzio sia assordante e l'eteroprassi la norma.
E questa sarebbe il "rinnovamento nella continuità dell'unico soggetto-Chiesa" dell'ermeneutica della riforma? La continuità tra la <span>Casti connubii</span> e il "contesto <span>dell'attuale sessuologia e ricerca antropologica</span>"?
Mia cara Caterina sono anni che tu cerchi chi tappare i buchi e giustificare B16, leggendo in modo Tradizionale le sue parole che sono e che vogliono essere NON tradizionali! METTITI l'anima in pace! Questo libro fa vedere chiaramente quali sono e soprattutto quali sono state le sue intenzioni reali dietro a concetti CHIAVE ambigui e fumosi! Questo libro ha dato la chiave di lettura non solo del suo pontificato ma di tutto il suo operato a guida della Congregazione che ha per anni presieduto.
RispondiElimina<span>Benedetto XVI E' UN MODERNISTA CONSERVATORE!</span>
E' il modernismo che ha messo l'utile al posto del sacro e del vero!
Per cui è bello e UTILE il Cammino Neocatecumenale altissima espressione evolutiva del Vaticano II e nello stesso tempo è UTILE la FSSPX (che inevitabilmente farà "entrara") perchè richiama alla Tradizione!
Per cui, se è maggiormente UTILE mostrare una Chiesa piena di gente che sventola le bandiere in piazza, "non lecite" saranno quelle richieste di giudizio circa la validità e veridicità di quel gruppo o movimento invocato da anni dal popolo di Dio SCANDALIZZATO, perchè se "l'ottimo è amico dell'utile" ottimissimi saranno quindi quei mezzi che permetteranno la realizzazione di questo piano, chissenefraga poi se questi gruppi generano violenze e lavaggi del cervello.
Poi se avete pazienza vi prego di leggere questa ottima introduzione che fu al tempo ASSAI PROFETICA! <span></span>
<span>Almeno io non ne avrei avuto bisogno.
RispondiEliminaIn merito il papa (?) dice, a proposito dell'uso papale dell'"io" e i del "noi", dopo aver liquidato definitivamente il triregno (cit. "era rimasta nello stemma papale, e adesso è sparita anche da lì"):
"Non ho cancellato l'"io", ma ho lasciato entrambi, l'"io" e il "noi". Infatti, su molti argomenti non dico solo quello che è venuto in mente a Joseph Ratzinger, ma parlo a partire dalla comunitarietà, dal carattere comunitario della Chiesa. In un certo qual modo, parlo in intima comunione con i credenti ed esprimo ciò che tutti noi siamo e quello a cui insieme crediamo. Quindi, il "noi" non ha il valore di plurale maiestatis, ma indica il giusto peso che si vuole dare alla realtà del parlare a partire dagli altri, per mezzo degli altri e congli altri. Ma quando si dice qualcosa di personale, bisogna anche utilizzare l'"io". Quindi utilizzo sia l'"io", sia il "noi"." (p. 124)
Così bisogna, a quanto parrebbe, abituarsi a dover saper fare il distinguo tra Simone e Pietro. E questo diminuirebbe l'imperante confusione?
Del resto mi sembra che la discussione più devastante di questo libro sia il commento sull'Humanae Vitae nell'ambito della regola generale e cioè non nel caso eccezionale che ha fatto consumare - già ora - chili di toner:
"Le prospettive della "Humanae Vitae" restano valide, ma altra cosa è trovare strade umanamente percorribili. Credo che ci saranno sempre delle minoranze intimamente persuase della giustezza di quelle prospettive e che, vivendole, ne rimarranno pienamente appagate così da diventare per altri affascinante modello da seguire. Siamo peccatori. Ma non dovremmo assumere questo fatto come istanza contro la verità, quando cioè quella morale alta non viene vissuta. Dovremmo cercare di fare tutto il bene possibile, e sorreggerci e sopportarci a vicenda. Esprimere tutto questo anche dal punto di vista pastorale, teologico e concetuale nel contesto dell'attuale sessuologia e ricerca antropologica è un grande compito al quale bisogna dedicarsi più e meglio".
Io faccio parte di questa affascinante minoranza che vuole vivere secondo la legge di Dio e non mi sembra di essere oltre l'orizzonte dell'"umanamente percorribile" (forse anche perchè Nostro Signore impone gioghi soavi e croci leggere a chiunque voglia ricevere la grazia che Lui stesso ci dona. Non così l'avversario). Semmai avrei potuto vivere una vita migliore con un po' più di sostegno da parte della Chiesa docente, ma purtroppo in questa materia il silenzio è assordante. E ora purtroppo capisco perchè: parrebbe che chi dovrebbe docere avrebbe bisogno dell'aiuto di sessuologhi e antropologhi moderni per poter spiegare la castità coniugale. Capisco che il silenzio sia assordante e l'eteroprassi la norma.
E questa sarebbe il "rinnovamento nella continuità dell'unico soggetto-Chiesa" dell'ermeneutica della riforma? La continuità tra la <span>Casti connubii</span> e il "contesto <span>dell'attuale sessuologia e ricerca antropologica</span>"?</span>
Mia cara Caterina sono anni che tu cerchi chi tappare i buchi e giustificare B16, leggendo in modo Tradizionale le sue parole che sono e che vogliono essere NON tradizionali! METTITI l'anima in pace! Questo libro fa vedere chiaramente quali sono e soprattutto quali sono state le sue intenzioni reali dietro a concetti CHIAVE ambigui e fumosi! Questo libro ha dato la chiave di lettura non solo del suo pontificato ma di tutto il suo operato a guida della Congregazione che ha per anni presieduto.
RispondiElimina<span>Benedetto XVI E' UN MODERNISTA CONSERVATORE!</span>
E' il modernismo che ha messo l'utile al posto del sacro e del vero!
Per cui è bello e UTILE il Cammino Neocatecumenale altissima espressione evolutiva del Vaticano II e nello stesso tempo è UTILE la FSSPX (che inevitabilmente farà "entrara") perchè richiama alla Tradizione!
Per cui, se è maggiormente UTILE mostrare una Chiesa piena di gente che sventola le bandiere in piazza, "non lecite" saranno quelle richieste di giudizio circa la validità e veridicità di quel gruppo o movimento invocato da anni dal popolo di Dio SCANDALIZZATO, perchè se "l'ottimo è amico dell'utile" ottimissimi saranno quindi quei mezzi che permetteranno la realizzazione di questo piano, chissenefraga poi se questi gruppi generano violenze e lavaggi del cervello.
Poi se avete pazienza vi prego di leggere questa ottima introduzione che fu al tempo ASSAI PROFETICA!
<span><span>Almeno io non ne avrei avuto bisogno.
RispondiEliminaIn merito il papa (?) dice, a proposito dell'uso papale dell'"io" e i del "noi", dopo aver liquidato definitivamente il triregno (cit. "era rimasta nello stemma papale, e adesso è sparita anche da lì"):
"Non ho cancellato l'"io", ma ho lasciato entrambi, l'"io" e il "noi". Infatti, su molti argomenti non dico solo quello che è venuto in mente a Joseph Ratzinger, ma parlo a partire dalla comunitarietà, dal carattere comunitario della Chiesa. In un certo qual modo, parlo in intima comunione con i credenti ed esprimo ciò che tutti noi siamo e quello a cui insieme crediamo. Quindi, il "noi" non ha il valore di plurale maiestatis, ma indica il giusto peso che si vuole dare alla realtà del parlare a partire dagli altri, per mezzo degli altri e congli altri. Ma quando si dice qualcosa di personale, bisogna anche utilizzare l'"io". Quindi utilizzo sia l'"io", sia il "noi"." (p. 124)
Così bisogna, a quanto parrebbe, abituarsi a dover saper fare il distinguo tra Simone e Pietro. E questo diminuirebbe l'imperante confusione?
Del resto mi sembra che la discussione più devastante di questo libro sia il commento sull'Humanae Vitae nell'ambito della regola generale e cioè non nel caso eccezionale che ha fatto consumare - già ora - chili di toner:
"Le prospettive della "Humanae Vitae" restano valide, ma altra cosa è trovare strade umanamente percorribili. Credo che ci saranno sempre delle minoranze intimamente persuase della giustezza di quelle prospettive e che, vivendole, ne rimarranno pienamente appagate così da diventare per altri affascinante modello da seguire. Siamo peccatori. Ma non dovremmo assumere questo fatto come istanza contro la verità, quando cioè quella morale alta non viene vissuta. Dovremmo cercare di fare tutto il bene possibile, e sorreggerci e sopportarci a vicenda. Esprimere tutto questo anche dal punto di vista pastorale, teologico e concetuale nel contesto dell'attuale sessuologia e ricerca antropologica è un grande compito al quale bisogna dedicarsi più e meglio".
Io faccio parte di questa affascinante minoranza che vuole vivere secondo la legge di Dio e non mi sembra di essere oltre l'orizzonte dell'"umanamente percorribile" (forse anche perchè Nostro Signore impone gioghi soavi e croci leggere a chiunque voglia ricevere la grazia che Lui stesso ci dona. Non così l'avversario). Semmai avrei potuto vivere una vita migliore con un po' più di sostegno da parte della Chiesa docente, ma purtroppo in questa materia il silenzio è assordante. E ora purtroppo capisco perchè: parrebbe che chi dovrebbe docere avrebbe bisogno dell'aiuto di sessuologhi e antropologhi moderni per poter spiegare la castità coniugale. Mica strano che l'eteroprassi sia la norma.
E questo sarebbe il "rinnovamento nella continuità dell'unico soggetto-Chiesa" dell'ermeneutica della riforma? La continuità tra la <span>Casti connubii</span> e il "contesto <span>dell'attuale sessuologia e ricerca antropologica</span>"?</span></span>
infatti in quel discorso è palesemente SCESO DALLA CATTEDRA DI PIETRO, per parlare in modo "colloquiale", come un qualsiasi passante, dotto quanto si vuole, ma "uomo qualunque tra la folla", che un giornalista incontri un mattino in Galleria a Milano o in una piazza di città italiana per sottoporgli pungenti quesiti, ai quali lui risponderà con una buona dose di nonchalance, avendo già detto tempo fa - riguardo ai suoi libri in generale - "Ognuno è libero di criticarmi"; tuttavia il libro è intestato al nome del Papa, Benedetto XVI (non Joseph Ratzinger, dottore privato), il che è una contraddizione palese:
RispondiEliminaQUALE E', infatti, ci chiediamo, il grado di AUTOREVOLEZZA CON CUI FA quelle affermazioni ?
QUALE il grado DI ASSENSO O DI OBBLIGO che un fedele deve prestarvi ?
Non ci è dato sapere, come spesso accade ormai da anni: certamente non si sta gfiovando dell'infallibilità;
MA ALLORA, mi dici, Caterina, A CHI E' destinato quel testo, QUAL E' LA SUA FINALITA' ULTIMA ?
I fedeli di tutto il mondo avrebbero ven il diritto di saperlo: ricorda come un tempo (sempre più remoto alle nostre spalle) il Papa parlava
Urbi et orbi, se doveva dire qualcosa di importante, e non, come ha detto qualcuno (sul blog di Colafemmina) , stando vicino a noi, nei nostri salotti, accanto al caminetto, in raccolta, sommessa e leggera conversazione, come un nonno bonario, di cui non bisogna aver troppo timore reverenziale, e di cui si può tenere o non tener conto, a piacere !
NON è questo che il Gregge si aspetta dal Papa !
ragionate prima di parlare sta falsando i termini del mio discorso: il Papa si è già pronunciato sulla scomunica e sulla portata di quella -se non giustificata necessitata- disobbedienza iniziale dell'ordinazione: La mia osservazione riguardava la dichiarazione ultima: "se avvessi saputo che Williamson era negazionista non avrei revocato la scomunica" (il che tra l'altro è inesatto perché non è negazionista ma riduzionista, ma transeat). Ovvio che in questo caso la scomunica viene agganciata ad un parere su un fatto storico (lo sterminio, esecrabile per quanto si vuole, ma non di portata teologico-dogmatica) e non su una verità di fede né sulla supposta disobbedienza perché era già sanata dalla dichiarata posizione dei vescovi...
RispondiEliminanon rimescoli le carte, di nuovo per favore e non me lo faccia ripetere fino alla nausea
caro "attenzione" (ore 13:26) non sono io a tirar fuori "anticristi". Lo ha scritto mons. Lefebvre: veda lettera di monsignore del 28 agosto 1987, citata in M.Lefebvre, "Lettera ai cattolici perplessi", 2a edizione italiana , FSSPX 1998, p. 7.
RispondiElimina"Essendo la cattedra di Pietro e i posti d'autorità di Roma occupati da degli anticristi", ecc. Chiaro?
Dunque, secondo Mons. Lefebvre (prego per lui), GPII : un anticristo! La logica è stringente.
Ecco così spiegato lo stato di necessità dal punto di vista di monsignore.
<span>il Papa va incontro all`opinione del mondo, </span>
RispondiEliminaesatto !
<span>infatti in quel discorso è palesemente SCESO DALLA CATTEDRA DI PIETRO, per parlare in modo "colloquiale", come un qualsiasi passante, dotto quanto si vuole, ma "uomo qualunque tra la folla", che un giornalista incontri un mattino in Galleria a Milano o in una piazza di città italiana per sottoporgli pungenti quesiti, ai quali lui risponderà con una buona dose di nonchalance, avendo già detto tempo fa - riguardo ai suoi libri in generale - "Ognuno è libero di criticarmi"; tuttavia il libro è intestato al nome del Papa, Benedetto XVI (non Joseph Ratzinger, dottore privato), il che è una contraddizione palese:
QUALE E', infatti, ci chiediamo, il grado di AUTOREVOLEZZA CON CUI FA quelle affermazioni ?
QUALE il grado DI ASSENSO O DI OBBLIGO che un fedele deve prestarvi ?
Non ci è dato sapere, come spesso accade ormai da anni: certamente non si sta gfiovando dell'infallibilità;
MA ALLORA, mi dici, Caterina, mi sapete dire tutti, A CHI E' destinato quel testo, QUAL E' LA SUA FINALITA' ULTIMA ?
I fedeli di tutto il mondo avrebbero ben il diritto di saperlo: ricordate come un tempo (sempre più remoto alle nostre spalle) il Papa parlava
Urbi et orbi, se doveva dire qualcosa di importante, e non, come ha detto qualcuno (sul blog di Colafemmina) , stando vicino a noi, nei nostri salotti,accanto al caminetto, in raccolta, sommessa e leggera conversazione, come un nonno bonario, di cui non bisogna aver troppo timore reverenziale, e di cui si può tenere o non tener conto, a piacere !
NON è questo che il Gregge si aspetta dal Papa !</span>
<span><span>il Papa va incontro all`opinione del mondo, </span>
RispondiEliminaesatto !
<span>infatti in quel discorso è palesemente SCESO DALLA CATTEDRA DI PIETRO, per parlare in modo "colloquiale", come un qualsiasi passante, dotto quanto si vuole, ma "uomo qualunque tra la folla", che un giornalista incontri un mattino in Galleria a Milano o in una piazza di città italiana per sottoporgli pungenti quesiti, ai quali lui risponderà con una buona dose di nonchalance, avendo già detto tempo fa - riguardo ai suoi libri in generale - "Ognuno è libero di criticarmi"; tuttavia il libro è intestato al nome del Papa, Benedetto XVI (non Joseph Ratzinger, dottore privato), il che è una contraddizione palese:
QUALE E', infatti, ci chiediamo, il grado di AUTOREVOLEZZA CON CUI FA quelle affermazioni ?
QUALE il grado DI ASSENSO O DI OBBLIGO che un fedele deve prestarvi ?
Non ci è dato sapere, come spesso accade ormai da anni: certamente non si sta giovando dell'infallibilità, non la sta IMPEGNANDO: è un discorso piuttosto "disimpegnato"....
MA ALLORA, mi dici, Caterina, mi sapete dire tutti, A CHI E' destinato quel testo, QUAL E' LA SUA FINALITA' ULTIMA ?
I fedeli di tutto il mondo avrebbero ben il diritto di saperlo: ricordate come un tempo (sempre più remoto alle nostre spalle) il Papa parlava
Urbi et orbi, se doveva dire qualcosa di importante, e non, come ha detto qualcuno (sul blog di Colafemmina) , stando vicino a noi, nei nostri salotti,accanto al caminetto, in raccolta, sommessa e leggera conversazione, come un nonno bonario, di cui non bisogna aver troppo timore reverenziale, e di cui si può tenere o non tener conto, a piacere !
NON è questo che il Gregge si aspetta dal Papa !</span></span>
<span><span>il Papa va incontro all`opinione del mondo, </span>
RispondiEliminaesatto !
<span>infatti in quel discorso è palesemente SCESO DALLA CATTEDRA DI PIETRO, per parlare in modo "colloquiale", come un qualsiasi passante, dotto quanto si vuole, ma "uomo qualunque tra la folla", che un giornalista incontri un mattino in Galleria a Milano o in una piazza di città italiana per sottoporgli pungenti quesiti, ai quali lui risponderà con una buona dose di nonchalance, avendo già detto tempo fa - riguardo ai suoi libri in generale - "Ognuno è libero di criticarmi"; tuttavia il libro è intestato al nome del Papa, Benedetto XVI (non Joseph Ratzinger, dottore privato), il che è una contraddizione palese:
QUALE E', infatti, ci chiediamo, il grado di AUTOREVOLEZZA CON CUI FA quelle affermazioni ?
QUALE il grado DI ASSENSO O DI OBBLIGO che un fedele deve prestarvi ?
Non ci è dato sapere, come spesso accade ormai da anni: certamente non si sta giovando dell'infallibilità, non la sta IMPEGNANDO: è un discorso piuttosto "disimpegnato"....
MA ALLORA, mi dici, Caterina, mi sapete dire tutti, A CHI E' destinato quel testo, QUAL E' LA SUA FINALITA' ULTIMA ?
I fedeli di tutto il mondo avrebbero ben il diritto di saperlo: ricordate come un tempo (sempre più remoto alle nostre spalle) il Papa parlava
Urbi et orbi, se doveva dire qualcosa di importante, e non, come ha detto qualcuno tutto compiaciuto di tale atteggiamento colloquiale (sul blog di Colafemmina e altrove) , stando vicino a noi, nei nostri salotti, accanto al caminetto, in raccolta, sommessa e leggera conversazione, come un nonno bonario, di cui non bisogna aver troppo timore reverenziale, e di cui si può tenere o non tener conto, a piacere !
NON è questo che il Gregge si aspetta dal Papa !</span></span>
Grazie a te ed alla Redazione :)
RispondiEliminaho letto e ho letto anche la motivazione. Non condivido ma comprendo... e deve aver compreso anche Benedetto XVI se ha revocato la scomunica e se ha consderato mai abrogato il Santo Sacrificio... questo è un fatto!
RispondiEliminadon Camillo, scusi, vorrei leggere quella pagina di Crismon, ma non riesco ad accedere: bisogna registrarsi ? se mi può indicare come fare, grazie
RispondiEliminaMi sa che la risposta di BXVI è molto più sfumata circa Williamson: bisognerebbe leggere tutta l'intervista riguardante questo caso particolare: forse Caterina può mettercela a disposizione, visto che non ho il libro.
RispondiEliminaAd ogni modo dalla Apcom del 23 novembre appariva questo:
<span>Il vescovo lefebvriano negazionista Richard Williamson "è una figura particolare in quanto non è mai stato cattolico nel senso proprio del termine. Era anglicano e dagli anglicani è passato direttamente a Lefebvre". Lo scrive il Papa nel libro-intervista 'Luce del mondo', presentato oggi in Vaticano. "Significa che non ha mai vissuto in comunione con tutta la Chiesa universale, in comunione con il Papa".</span>
<span>In riferimento alle affermazioni negazioniste della Shoah pronunciate da Williamson e facilmente rinvenibili sul web, il Papa afferma: "Si sarebbe innanzitutto dovuto separare il caso Williamson dagli altri, ma purtroppo nessuno di noi ha guardato su internet e preso coscienza di chi si trattava".</span>
Mi domando sopratutto come prenderanno questa frase i Lefebvriani :
RispondiElimina<span><span>"è una figura particolare in quanto non è mai stato cattolico nel senso proprio del termine. Era anglicano e dagli anglicani è passato direttamente a Lefebvre".</span></span>
Se è vera, Caterina potrà confermarcelo, mi sembra come minimo stupefacente, devo dedurne che per il Papa i Lefebvriani non sono cattolici?
Predica di Mons. Fellay per i 40 anni della Fraternità
RispondiEliminahttp://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=268:predica-di-mons-fellay-per-i-40-anni-della-fraternita&catid=34:info-sulla-fsspx&Itemid=56
Predica di Mons. Fellay per i 40 anni della Fraternità
RispondiEliminahttp://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=268:predica-di-mons-fellay-per-i-40-anni-della-fraternita&catid=34:info-sulla-fsspx&Itemid=56
Alexander, contra factum (nel senso di soggetto aduso al consumo di psicotropici) non est argumentum.
RispondiEliminaecco il paradosso: adesso i protestanti sono coloro che ragionano e valutano secondo il Magistero di sempre!
RispondiEliminase Williamson da Anglicano è passato dierttamente a Lefebvre, innanzitutto dov'è l'equazione Lefebvre=non cattolico.
RispondiEliminaInoltre ha presente quel luterano che volendosi convertire al cattolicesimo, dopo aver vinto molte perplessità e non riconoscendo il cattolicesimo nel neo-protestantesimo attuale dal quale voleva uscire, non ha trovato di meglio che convertirsi alla FFSPX?
leggi qualche post più su
RispondiElimina<span>se Williamson da Anglicano è passato direttamente a Lefebvre, innanzitutto dov'è l'equazione Lefebvre=non cattolico. E comunque i lefebvriani non vengono dall'anglicanesimo, ma non hanno mai abbandonato il cattolicesimo
RispondiEliminaInoltre ha presente quel luterano che volendosi convertire al cattolicesimo, dopo aver vinto molte perplessità e non riconoscendo il cattolicesimo nel neo-protestantesimo attuale dal quale voleva uscire, non ha trovato di meglio che convertirsi alla FFSPX?</span>
<span>don Camillo, scusi, vorrei leggere quella pagina di Crismon, ma non riesco ad accedere: bisogna registrarsi ? se mi può indicare come fare, grazie</span>
RispondiElimina<p><span>A proposito della scomunica tolta ai vescovi lefebvriani, il Papa smentisce la sua precedente versione. In un primo momento affermava che s'era trattato di un atto di misericordia. Ora afferma che la scomunica era stata comminata non perché quei vescovi s'opponessero al Vaticano II ma perché erano stati consacrati senza mandato pontificio e, quindi, per un mancato riconoscimento del primato petrino. Avendo essi riconosciuto il primato petrino era logico e giusto liberarli da quel peso. Dunque atto di giustizia, non di misericordia.</span>
RispondiElimina</p><p><span>Afferma, altresì che la scomunica era prevista dall'antico Codice di Diritto Canonico. </span>
</p><p><span>Non dice il Papa a quale Codice si riferisce. Certo non a quello del 1917 che prevedeva solo la sospensione a divinis per le consacrazioni episcopali illecite. La scomunica fu introdotta da Pio XII nel 1953 per arrestare la ribellione della chiesa patriottica cinese.</span>
</p><p><span>Il Papa paragona, erroneamente, la posizione di mons. Lefebvre e della sua Fraternità proprio alla chiesa cinese. Ma la chiesa cinese non riconosceva il primato del Papa ed ai vescovi venne trasmesso illecitamente e invalidamente il potere di giurisdizione, ed in questo è lo scisma: la creazione di una gerarchia parallela indipendente dal Papa.</span>
</p><p><span>Mons. Lefebvre non ha creato una gerarchia parallela, perché ha conferito il solo potere di ordine, senza quello di giurisdizione. Inoltre, se si va a leggere quanto ordinò ai nuovi vescovi, si vedrà bene ch'egli voleva esplicitamente ch'essi restassero attaccati alla Chiesa Romana, al Santo Padre, alla Sede di Pietro, anche se in un momento di smarrimento essi potevan sembrare non obbedienti. </span>
</p><p><span>Grandi teologi del passato confermano che lo scisma esiste solamente quando si crea una chiesa a sé stante, con gerarchia parallela. Ed in questo senso si pronunciarono a suo tempo, nell'88, i cardinali Cassidy e Castillo LLara, il quale ultimo era il Presidente del Pontificio Consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi. E ricordo che allo scisma, e tanto meno all'eresia, mai peraltro contestata, non credevano i cardinali Palazzini, Oddi, Stickler, Thiandoum ecc.</span>
</p><p><span>Si contradddice il Papa quando poi sostiene che, se avesse saputo del "negazionismo" (in realtà riduzionismo) di mons. Williamson, non gli avrebbe tolto la scomunica. Ohibò! Ma esser riduzionisti significa negare il Primato di Pietro?</span>
</p><p><span>Altre cose via via verranno sottolineate.</span>
</p><p><span>Ma questo è già sufficiente, insieme a quanto s'è già scritto, a giudicar il libro di Benedetto XVI non solo inutile, ma spesso superficiale e pericoloso perché fuorviante.</span>
</p><p><span> </span>
</p>
Si potrebbe dire che è diventato cattolico, che si è convertito al cattolicesimo, ma che ha scelto di aderire alla FSSPX, perchè lì ha trovato ciò che cercava, è triste, se ci pensiamo, che un luterano, un protestante, vedendo le nostre liturgie così protestantizzate, l`insegnamento di tanti pastori annacquato e tutto teso verso ciò che unisce anche a costo di dimenticare ciò che separa, non trovino nella Chiesa guidata dal Successore di Pietro risposta alla loro ricerca nel loro cammino di conversione, e trovino rifugio, accoglienza e serenità là dove sono sicuri che la Dottrina e la Liturgia cattoliche sono conservate e trasmesse.
RispondiElimina<span>Si potrebbe dire che è diventato cattolico, che si è convertito al cattolicesimo, ma che ha scelto di aderire alla FSSPX, perchè lì ha trovato ciò che cercava, però è triste, se ci pensiamo, e dovrebbe farci riflettere, che un luterano, un protestante, vedendo le nostre liturgie così protestantizzate, l`insegnamento di tanti pastori annacquato e tutto teso verso ciò che unisce anche a costo di dimenticare ciò che separa, pastori tesi a togliere gli ostacoli che ci separano dai notri fratelli separati (Bugnini docet), non trovi nella Chiesa guidata dal Successore di Pietro risposta alla sua ricerca, nel suo cammino di conversione, ma trovi quella adeguazione, accoglienza e serenità, là dove è certo, sa, che la Dottrina e la Liturgia cattoliche sono conservate e trasmesse.</span>
RispondiEliminaVeramente ogni volta che nel Vangelo si parla di Pietro lo si fa sempre e solo quando Simone invece di seguire Gesu' fa di testa sua....
RispondiEliminaChiede l'ospite delle 15:21 "<span>devo dedurne che per il Papa i Lefebvriani non sono cattolici?".</span>
RispondiEliminaIl Papa non dice che i Lefebvriani non sono cattolici ma che Mgr Williamson "<span> non ha mai vissuto in comunione con tutta la Chiesa universale, in comunione con il Papa".</span>
Se ne deduce piuttosto che un Lefebvriano non è "<span>cattolico nel senso proprio del termine" perchè non vive "</span><span> in comunione con tutta la Chiesa universale, in comunione con il Papa".</span>
Ma questo ben lo sappiamo: i Lefebvriani sono cattolici ai sensi dell CJC ma non 100% al livello della loro fede vista la loro assenza di perfetta comunione con tutta la Chiesa cattolica.
E dopo esservi cuccati il condom Benedetto, beccatevi ora, in ermeneutica di continuità, il Vicariato di Cristo esteso a tutto il clero; attendo in fiduciosa pazienza pure l'estensione universale dell'infallibilità (seppure da esercitare in rito straordinario, su autorizzazione del vescovo diocesano). Mi sia consentito però di rimproverare, umilmente e rispettosamente, a Sua Santità la sua sfacciata predilizione clericale, così poco accordata alla nozione, lumengenzica, e profondamente biblica, di Chiesa-popolo di Dio; vale a dire: vorrà concedere qualcosa anche a noi, o i laici vengono buoni solo al momento di pagare? Ermeneutica della continuità! Ermeneutica della continuità!! Ermeneutica della continuità!!!
RispondiEliminanon esiste la comunione all'1% o al 100%. La Comunione, che è in Cristo e non in altro, o c'è o non c'è.
RispondiEliminaLa Fraternità di San Pio X celebra "una cum" il Papa, accetta il primato Petrino, non ha più la scomunica, non ha mai rinnegato un'acca della dottrina cattolica...
Il caso di "comunione imperfetta" è stato coniato per quelle Confessioni cristiane, inopinatamente diventate "Chiese sorelle" al pari della Chiesa Ortodossa, eretiche dall'epoca della Riforma... e nelle quali oggi il falso ecumenismo afferma ci sono 'elementi di salvezza', come se la Salvezza possa venire da chi sfigura e deforma la Persona e l'Opera del Signore... I cuori li giudica solo Lui, ma la Tradizione è il nostro Faro e punto di riferimento...
Non si può nemmeno lontanamente fare alcuna analogia con la Fraternità a meno che non si sia in mala fede e si tirino fuori in continuazione sofismi e argomenti capziosi.
Il fatto che il Papa dica quella frase nel contesto che conosciamo, non è garanzia di verità, perché Williamson deve la comunione con la Chiesa universale (che si spera sia quella cattolica e non la macedonia delle chiese) e anche la comunione col Papa, che celebra in ogni Santo Sacrificio, al suo sacerdozio cattolico e non ad altro (tipo qualche parere, per quanto opinabile, su fatti storici)
checcentra il Crismon
RispondiElimina<span>non esiste la comunione all'1% o al 100%. La Comunione, che è in Cristo e non in altro, o c'è o non c'è.
RispondiEliminaLa Fraternità di San Pio X celebra "una cum" il Papa, accetta il primato Petrino, non ha più la scomunica, non ha mai rinnegato un'acca della dottrina cattolica...
Il caso di "comunione imperfetta" è stato coniato per quelle Confessioni cristiane, inopinatamente diventate "Chiese sorelle" al pari della Chiesa Ortodossa, eretiche dall'epoca della Riforma... e nelle quali oggi il falso ecumenismo afferma ci sono 'elementi di salvezza', come se la Salvezza possa venire da chi sfigura e deforma la Persona e l'Opera del Signore... I cuori li giudica solo Lui, ma la Tradizione è il nostro Faro e punto di riferimento...
Non si può nemmeno lontanamente fare alcuna analogia con la Fraternità a meno che non si sia in mala fede e si tirino fuori in continuazione sofismi e argomenti capziosi.
Il fatto che il Papa dica quella frase nel contesto che conosciamo, non è garanzia di verità, perché Williamson deve la comunione con la Chiesa universale (che si spera sia quella cattolica e non la macedonia delle chiese) e anche la comunione col Papa, che celebra in ogni Santo Sacrificio, al suo sacerdozio cattolico e non ad altro (tipo qualche parere, per quanto opinabile, su fatti storici)</span>
La FSSPX è talmente fuori che la penitenzieria Apostolica ha concesso a sacerdoti della Fraternità San Pio X di assolvere <span>LECITAMENTE</span>, <span>VALIDAMENTE</span>, peccati RISERVATI alla sede Apostolica di Pietro!
RispondiEliminaPrima di parlare documentati!
E poi io non digrigno i denti, piuttosto siete voi che vi rotete il fegato perchè vi state rendendo conto che il giorno in cui verranno "canonizzati" (che cioè verranno inquadrati canonicamente) SI AVVICINA!.
Finalmente quasi tutti i frequentatori di questo blog hanno gettato, per dir così, la maschera. Altro che auguri, preghiere e deliqui per il papa: appena scrive qualcosa che non gli piace il povero Benedetto XVI viene trattato con sufficienza, più spesso con astio, non importa quanto piagnucoloso e quanto sfrontato. Veramente mi chiedo cosa abbiano da dire alla gente i vari don Camillo e compagnia: che chi non pensa come loro andrà all'inferno? Te lo immagini che paura e che ondata di conversioni alla fraternità di S. Pio X! (l'unica cosa che sembra interessare la maggior parte degli scriventi, come se nel panorama 'cattolico' della Chiesa non ci fosse altro)
RispondiEliminaCi sono elementi di salvezza nella FSSPX, senza alcun dubbio.
RispondiEliminaLa sua ironia che si vorrebbe sottile , o forse no, rivela solo la sua ignoranza e il suo astio contro la FSSPX.
RispondiEliminaLa FSSPX è cattolica, non è un`altra chiesa, non professa un`altra religione.
La sua unione non è ancora piena e intera, ma quel giorno verrà, per il massimo beneficio della Chiesa tutta.
che significa "elementi di salvezza" ?
RispondiEliminaCerchi lei di ragionare prima di parlare o, meglio, scrivere cavolate.
RispondiElimina<span>La sua ironia che si vorrebbe sottile , o forse no, rivela solo la sua ignoranza e il suo astio contro la FSSPX.
La FSSPX è cattolica, non è un`altra chiesa, non professa un`altra religione.
Come scrive "attenzione", </span><span><span>la Fraternità di San Pio X celebra "una cum" il Papa, accetta il primato Petrino, </span></span><span>la sua unione, forse, non è ancora piena e intera, ma quel giorno verrà, per il massimo beneficio della Chiesa tutta.</span>
quando fu tolta la scomunica ai quattro vescovi lefebvriani, tra cui Williamson – che uno di loro aveva certe posizioni riguardo la shoah. L’episodio è “particolarmente doloroso”, ma “non lo avevamo previsto”. “Altrimenti non avrei revocato la scomunica”, dichiara il papa, che parla di problemi di comunicazione interni al Vaticano. “Si sarebbe innanzitutto dovuto separare il caso Willimason dagli altri”, ma “nessuno di noi ha guardato su internet” per capire con “quale tipo di persona avevamo a che fare”, ammette Benedetto XVI.
RispondiEliminanon deviare l'inervento. quei vescovi si sono scomunicati da soli. questo è accaduto
RispondiEliminama quanto è loquace signora!
RispondiEliminae ora lo vogliono pure cardinale
RispondiEliminagià anticristi, annamo bene
RispondiEliminail libro serve solo per fare cassa e per creare confusioni. Come diceva don Camillo: io sono prete quando sono sveglio e quando dormo. così il Papa è sempre il Papa, cosa ne sa la gente semplice di distinguere magistero, ionfallibilità da conversazione?
RispondiEliminabasta, il pensiero del Dr. Ratzinger non è indipendente dal pensiero del Papa
purtroppo nel panorama della Chiesa c'è altro, eccome!... e questo ulteriore 'benpensante' cattolico fa finta di non notare che, se qui si è parlato della FSSPX è perché persone come lui non hanno fatto altro che infilare nella discussione, molto piena anche di altri spunti, insinuazioni malevole contro la FSSPX... crede che non preghi ogni giorno per il Papa chi non tace <span>contraddizioni e manchevolezze, ma lo fa con lo spirito di figli che vogliono essere confermati e non disorientati?</span>
RispondiElimina<span>purtroppo nel panorama della Chiesa c'è altro, eccome!... e questo ulteriore 'benpensante' cattolico fa finta di non notare che, se qui si è parlato della FSSPX è perché persone come lui non hanno fatto altro che infilare nella discussione, molto piena anche di altri spunti, insinuazioni malevole contro la FSSPX... crede che non preghi ogni giorno per il Papa chi non tace, e soffrendoci, <span>contraddizioni e manchevolezze, ma lo fa con spirito di figli che vogliono essere confermati e non disorientati?</span></span>
RispondiEliminaVicario di Cristo, ma non superman. Esposto agli errori, come quello che il Papa riconosce nella gestione del caso del vescovo negazionista lefebvriano Williamson, dicendo che se avesse saputo delle sue posizioni non gli avrebbe tolto la scomunica.
RispondiEliminaCapace di parlare con grande semplicità delle sue possibili dimissioni: «Se un Papa si rende conto con chiarezza che non è più capace, fisicamente, psicologicamente e spiritualmente, di assolvere ai doveri del suo ufficio, allora ha il diritto e, in alcune circostanze, anche l’obbligo, di dimettersi».
Vicario di Cristo, ma non superman. Esposto agli errori, come quello che il Papa riconosce nella gestione del caso del vescovo negazionista lefebvriano Williamson, dicendo che se avesse saputo delle sue posizioni non gli avrebbe tolto la scomunica.
RispondiEliminaCapace di parlare con grande semplicità delle sue possibili dimissioni: «Se un Papa si rende conto con chiarezza che non è più capace, fisicamente, psicologicamente e spiritualmente, di assolvere ai doveri del suo ufficio, allora ha il diritto e, in alcune circostanze, anche l’obbligo, di dimettersi».
<span>"Voi siete il sale della terra: ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.</span>
RispondiElimina<span>Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce </span><span>a tutti quelli che sono nella casa. </span>
<span>Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli."</span>
<span><span>"Voi siete il sale della terra: ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.</span>
RispondiElimina<span>Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce </span><span>a tutti quelli che sono nella casa. </span>
<span>Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli."</span></span>
"Don" Camillo crede alle favole: "<span>penitenzieria Apostolica ha concesso a sacerdoti della Fraternità San Pio X di assolvere <span>LECITAMENTE</span>, <span>VALIDAMENTE</span>, peccati RISERVATI alla sede Apostolica di Pietro". Che questa sia una delle storielle raccontate da Mgr Fellay a Rimini per calmare le sue truppe, lo sappiamo tutti: io chiedo di vedere questi documenti... ma immagino che sono così segreti che ci si deve fidare di chi lo ha detto gli occhi chiusi.</span>
RispondiEliminaEppure, l'intervista del Papa dimostra esattamente il contrario....
Che linguaggio hai Luisa! "cavolate", "ignoranza", "astio", "cerchi di ragionare prima di parlare", "ironia che si vorrebbe sottile"
RispondiEliminaEd il moderatore accetta questo linguaggio da carrettiere che utilizzi con chi non la pensa come te?
sarò cinico, (o imbecille, come il buon Introvigne etichetta tutti i fedeli smarriti di fronte a queste parole molto accomondanti al mondo).... ma mi pare che questo libro abbia aumentato il BUIO nelle coscienze, anzichè fare luce !
RispondiEliminaDove, in quale punto si parla di SANTITA' ?
in quale passaggio si dice che solo Gesù Cristo E' LUCE DEL MONDO, ed è innalzato sulla Croce PER LA SALVEZZA DEL MONDO, per espiare il peccato del mondo e sollevare gli uomini alla Vita Divina, nella Santità Infinita della Trinità Beatissima ?
Dove si ricorda che i "nostri corpi sono templi dell Spirito Santo" ?
.... dove si ripete che Gesù ha detto : "Siate PERFETTI, COM'E' PERFETTO IL Padre Vostro Celeste" ?qualcuno mi dica se c'è un invito alla santità, a quel figlio di Dio fatto Uomo che dice
a TUTTI GLI UOMINI DI TUTTI I TEMPI:
"Venite a Me, voi tutti, che siete affaticati e stanchi, ed Io vi ristorerò:
il Mio giogo è soave, il Mio peso è leggero!"
Questo ha detto Nostro Signore, NON CHE LA SUA VIA FOSSE SOLO UNA REALTA' AFFASCINANTE, ma irraggiungibile !
Mi piace molto ...
RispondiEliminaMD
No, non sei nè cinico nè imbecille: semplicemente non hai letto il libro!
RispondiElimina<span>sarò cinico, (o imbecille, come il buon Introvigne etichetta tutti i fedeli smarriti di fronte a queste parole molto accomondanti al mondo).... ma mi pare che questo libro abbia aumentato il BUIO nelle coscienze, anzichè fare luce !
RispondiElimina....ma dove, in quale punto si parla di SANTITA' ?
in quale passaggio si dice che solo Gesù Cristo E' LUCE DEL MONDO, ed è innalzato sulla Croce PER LA SALVEZZA DEL MONDO, per espiare il peccato del mondo e sollevare gli uomini alla Vita Divina, nella Santità Infinita della Trinità Beatissima ?
Dove si ricorda che i "nostri corpi sono templi dell Spirito Santo" ?
.... dove si ripete che Gesù ha detto : "Siate PERFETTI, COM'E' PERFETTO IL Padre Vostro Celeste" ?qualcuno mi dica se c'è un invito alla santità, a quel Figlio di Dio fatto Uomo che dice
a TUTTI GLI UOMINI DI TUTTI I TEMPI, non solo rivolgendosi ai "già-buoni", ma ai malati, ai peccatori, per sollevarli dal loro fango, NON PER LASCIARLI lì, illudendoli che in quella via fangosa si potesse iniziare un cammino "morale":
"Venite a Me, voi tutti, che siete affaticati e stanchi, ed Io vi ristorerò:
il Mio giogo è soave, il Mio peso è leggero!"
Questo ha detto Nostro Signore, NON CHE LA SUA VIA FOSSE SOLO UNA REALTA' AFFASCINANTE, ma irraggiungibile !</span>
<span>Egli ha detto a tutti: "Chi vuol venire dietro a Me, prenda ogni giorno la sua croce E MI SEGUA !"</span>
<span>NON L'HA DETTO solo a pochi super-uomini, ma a tutti, perchè tutti abbiamo bisogno della sua Croce Redentrice: Gesù, Via, Vita e Resurrezione nostra, che cambia il nostro cuore di pietra (e carne di peccato) per fare di noi dei figli di Dio, redenti dalla Sua Grazia, NON grazie a nostri sforzi di moralità, inutili perchè "la carne non giova a nulla" !</span>
<span>.....e quale sarebbe la "via umanamente percorribile" ?</span>
<span>una via di salvezza umana, una salvezza ALTERNATIVA.....che può fare a meno di Gesù Salvatore ? </span>
<span>è mai possibile questo, che per l'uomo, corrotto dal peccato ci sia una via di moralità "diversa", più comoda e migliore di quella SANTA CROCE con cui Gesù ha redento il mondo ?</span>
<span></span>
Si tratta molto più semplicemente di figli che vogliono ascoltare solo quello che gli fa comodo
RispondiEliminaNon toccate la nostra Caterina! Magari i suoi interventi sono un pochetto lunghi, ma sempre preziosi!
RispondiElimina<span>No, non sei nè cinico nè imbecille: semplicemente non hai letto il libro!</span>
RispondiEliminaIn questo caso, un buon esempio di elemento di salvezza nella FSSPX potrebbe essere la devozione mariale mostrata dal fatto che hanno fatto spesso dei "bouquets" di rosarii.
RispondiEliminaE se invece fosse un <span><span> TRADIZONALE (non ISTA) LUNGIMIRANTE </span></span>?
RispondiEliminaVi dovreste vergognare, questi giudizi che sono temerari, la dichiarazione pubblica di Mons. Fellay è vera e inoltre NON è stata smentita dalla Penitenzieria Apostolica la quale, se fosse stata una menzogna, l'avrebbe certamente, per la sua ALTISSIMA missione, pubblicamente dichiarata!
RispondiEliminaLa vostra bile trabbocante vi ha accecato, il sacramento della Penitenza è tra tutti il più santo e santificante e se è stato dato il permesso, significa che la Fraternità è stata considerata degna dalla Sede Apostolica di salvare le anime!
O pena e vergogna per queste vostre basse insinuazioni!
Ma che la pianti con la sua ironia veramente pietosa e vergognosa. E non si permetta di usare per i suoi stolti commenti la Vergine Santissima e i Rosari a lei rivolti.
RispondiElimina"Don" Camillo, ma da quando in qua bisogna dare smentite a tutte le baggianate che sono dette in giro? In questo campo l'atteggiamento giusto è quello di portare prove, documenti o testimonianze ineccepibili e neutre. Finchè questi non ci sono si rimane nell'ambito dei soliti chiacchiericci, di cui alcuni ambienti si dilettano con ghiottoneria.
RispondiEliminaE non farti martello in testa: il permesso di confessare non è MAI stato dato e dipende dall'Ordinario del luogo, non dalla Sacra Penitenzieria.
Come volevasi dimostrare, aggiungo arrogante e presuntuso a chi è talmente imbevuto di sè stesso che non si rende nemmeno conto di avere scelto un nick che gli è stato semplicemente riservito con il debito contorno, la sua ironia sugli elementi di salvezza nella FSSPX aggravata ancora dal suo esempio sui Rosari alla Santa Vergine pregati dai Lefebrriani, non merita altro che gli aggettivi con i quali l` ho qualificata.
RispondiEliminaIo devo giudicare, perchè se non giudico ciò che è bene e ciò che è male, IO vado all'inferno! Se non argino con la predicazione con la sana dottrina l'onda anomala generata da quelle parole assurde e fuori posto di un povero uomo che evidentemente è stanco di fare il PAPA, io condanno i miei giovani ad essere schiavi di questo mondo e dopo schiavi dell'inferno! Ma che ne sapete voi di cosa succede nei confessionali, cosa ne sa B16 che snocciola "casi" imprecisi e vaghi quando è evidente che LUi dentro il confessionale c'è stato ben poco. Questo IO predico sacrificio, rinuncia, mortificazione, penitenza per salvare le anime! non certo i preservativi che ti salvano FORSE dal contagio ma NON ti salvano l'anima! Ripeto: sacrificio, rinuncia, mortificazione, penitenza per mortificare le "fami disordinate interiori"ma quando questi "dotti" papi Conciliari incominceranno a fare i parroci del Mondo?
RispondiElimina<span>
RispondiElimina<span>Ma che la pianti con la sua ironia veramente pietosa e vergognosa. E non si permetta di usare per i suoi commenti la Vergine Santissima e i Rosari a lei rivolti. </span></span>
Ne appello al moderatore: è innammissibile che si tratti in modo così volgare (pietoso, bergognoso, stolto) un participante a questo blog per il semplice fatto di avere delle opinioni più sfumate di questo sedicente Luisa!
RispondiElimina<span>Vi dovreste vergognare, questi giudizi che sono temerari, la dichiarazione pubblica di Mons. Fellay è vera e inoltre NON è stata smentita dalla Penitenzieria Apostolica la quale, se fosse stata una menzogna, l'avrebbe certamente, per la sua ALTISSIMA missione, pubblicamente dichiarata!
RispondiEliminaLa vostra bile trabbocante vi ha accecato, il sacramento della Penitenza è tra tutti il più santo e santificante e se è stato dato il permesso, significa che la Fraternità è stata considerata degna dalla Sede Apostolica di salvare le anime!
Ho pena e vergogna per queste vostre basse insinuazioni!</span>
E' sempre la più ottusa e la più cocciuta di Messainlatino, la nostra brava luisa!
RispondiEliminaVolgare?
RispondiEliminaAllora lei non sa che cosa è la volgarità!
La volgarità è fare ironia sprezzante sulla FSSPX, peggio ancora che volgarità è il permettersi di alludere ai Rosari pregati dai Lefebvriani, e NON SOLO, aggiungendo ironia all`ironia.
Sì confermo che la sua ironia è, e glielo dico anche in francese, "pitoyable" et "honteuse", ragioni prima di parlare e ragioni anche prima di dire agli altri di ragionare scegliendosi quel nick presuntusoso.
Ah....ancora , il "questo sedicente Luisa" è una vera Luisa.
Esagerato!
RispondiEliminaMD
riguardo agli utlimi due commenti, si tratta più semplicemente ancora di persone che cavalcano la situazione per contestare i tradizionalisti e sminuire, ma solo con battute becere perché non hanno argomenti, ciò che essi dicono
RispondiEliminama non si vergogna a strumentalizzare quel che ho detto delle confessioni cristiane per attribuirlo alla Fraternità che è cattolica al cento per cento? e tira fuori la devozione di rosari, quando custodisce una Tradizione integra ed una Liturgia che è il vero culto a Dio?
RispondiEliminail termine cavolata è riferito al fatto che lei si permette di<span> strumentalizzare subdolamente quel che ho detto delle confessioni cristiane per attribuirlo alla Fraternità che è cattolica al cento per cento</span>
RispondiEliminaE arriva a<span> tirar fuori come elemento di salvezza la devozione di rosari, quando la FSSPX custodisce una Tradizione integra ed una Liturgia che è il vero culto a Dio?</span>
ricominciamo con gli insulti, quando i commenti un po' reattivi ma civili vengono stimolati a causa di subdole e sturmentali insinuazioni?
RispondiEliminaHo citato il rosario, "attenzione delle 10:52", perchè è un caso dove, pregando la Santissima Vergina non comemttono nessuna disobbedienza nè formale nè materiale. Nel caso della Santa Liturgia, ogni volta che è detta è commesso un peccato di disobebdienza ch ela rende illecita anche se valida, visto proprio che i membri della FSSPX sono sempre cattolici sottomessi al CJC ( ma non la FSSPX stessa in quanto persona morale, ovviamente) : quindi essa non può essere un elemento di salvezza se non per i membri od i simpatizzanti mal informati non per colpa loro per la quale la Chiesa "compensa".
RispondiEliminaNel caso del sacramento della riconciliazione si compie poi un peccato ancora più grande, perchè non avendo il mandato dell'Ordinario del luogo, quel sacramento oltre ad essere illecito è anche invalido (salvo in caso di estremam urgenza comem morte imminente dove lal Chiesa "compensa"), quindi in questo caso si procede solo ad un "simulacro" di confessione che è un peccato gravissimo soprattutto dalla parte di un sacerdote ordinato.
Altri elementi di salvezza potrebbero essere il battesimo, il saluto al Santo Sacramento, i varî ed eccelelnti esercizi di pietà che si praticano nella FSSPX, come la Via Crucis, la preghiera pro pontefice nostro è secondo me, in questo caso, estremamente importante, perchè può essere l'inizio di un percorso di conversione verso la completa adesione all'unità cum Petro et sub Petro.
le sue sedicenti opinioni sfumate, sono sofismi e subdole capziosità contro la tradizione e non mi pare ci sia niente di vergognoso stolto e volgare nel farglielo notare.
RispondiElimina<span>Ho citato il rosario, "attenzione delle 10:52", perchè è un caso dove i membri e simpatizzanti della FSSPX, pregando la Santissima Vergina, non commettono nessuna disobbedienza nè formale nè materiale. </span>
RispondiElimina<span>Nel caso della Santa Liturgia, ogni volta che è detta è, invece, commesso un peccato di disobbedienza che la rende illecita anche se valida, visto che i membri della FSSPX sono sempre cattolici sottomessi al CJC (ma non la FSSPX stessa in quanto persona morale che resta extra-Ecclesiam, ovviamente) : quindi la Santa Liturgiua non può essere un elemento di salvezza se non per i membri o i simpatizzanti mal informati senza colpa loro e per i quali la Chiesa "compensa".
Nel caso del sacramento della riconciliazione si compie poi un peccato ancora più grande, perchè non avendo il mandato dell'Ordinario del luogo, quel sacramento oltre ad essere illecito è anche invalido (salvo in caso di estrema urgenza come morte imminente quando la Chiesa "compensa"), quindi in questo caso si procede solo ad un "simulacro" di confessione che è un peccato gravissimo soprattutto dalla parte di un sacerdote ordinato. Quindi questi non può essere un elemento di salvezza.
Altri elementi di salvezza potrebbero essere il battesimo, il saluto al Santo Sacramento, i varî ed eccellenti esercizi di pietà che si praticano nella FSSPX, come la Via Crucis, la preghiera "pro pontefice nostro" è secondo me, in questo caso, estremamente importante, perchè può essere l'inizio di un percorso di conversione verso la completa adesione alla piena unità con la Chiesa Cattolica cum Petro et sub Petro.</span>
sulla riconciliazione è stato detto che ci si può confessare senza problemi
RispondiEliminami meraviglia che negli 'elementi di salvezza' non cita la S. Messa e la custodia del 'Depositum fidei' integro e dimentica che ha usato impropriamente un concetto 'elementi di salvezza' usato per le chiese protestanti... è questo accostamento che ci suona male e anche tutti i suoi impropri distinguo, che dimostrano la sua avversione aalla Fraternità
"<span>sulla riconciliazione è stato detto che ci si può confessare senza problemi ": è stato detto da chi e dove? Meglio il CJC83 al quale tutti i cattolici sono sottomessi.</span>
RispondiEliminaQuanto alla Santa Messa Le ho spiegato nel post precedente perchè in questo caso non può essere "elemento di salvezza".
Quanto al Depositium Fidei senza dubbio può diventare "elemento di salvezza" se vissuto nell'interpretazione che ne dà il Magistero della Chiesa.
Non mi pare ....
RispondiEliminaMD
Redazione! perchè censurate il mio "mi piace molto"?
RispondiEliminaDe gustibus non disputandum ...
MD
Come sempre
RispondiEliminaHahaha
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