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Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

domenica 24 ottobre 2010

Ricette scadute si insinuano al Sinodo per il Medio Oriente

Dall'elenco delle 44 propositiones elaborate al Sinodo per le Chiese orientali, eccone una che non ci piace proprio per niente. Chi non impara dall'esperienza, propria o altrui, è destinato a commettere di nuovo gli stessi errori:

Propositio 39

Liturgia

La ricchezza biblica e teologica delle liturgie orientali è al servizio spirituale della Chiesa universale. Ciononostante sarebbe importante e utile rinnovare i testi e le celebrazioni liturgiche laddove ce n'è bisogno, perché rispondano meglio ai bisogni e alle attese dei fedeli sulla base di una conoscenza sempre più approfondita della tradizione [la vecchia mania dell'archeologismo...] e adattata al linguaggio di oggi e alle diverse categorie d'età [per inciso: bella contraddizione con quel preteso 'ritorno alle fonti': è ben difficile che 'una conoscenza più approfondita della tradizione' faccia scoprire che in tempi apostolici c'eran riti diversi per giovani e vecchi].


Sui movimenti, per contro, la seguente proposizione appare piuttosto un 'altolà':

Propositio 17

Nuovi movimenti ecclesiali

Molti Padri [non tutti? ci si aspetterebbe la formula "I padri"] riconoscono che i nuovi movimenti ecclesiali di tradizione occidentale, sempre più presenti nelle Chiese del Medio Oriente, sono un dono dello Spirito alla Chiesa intera. [Fin qui la frase fatta elogiativa. Ma da qui in poi comincia il "però..."] Affinché questi movimenti siano ricevuti come un carisma per l'edificazione della Chiesa, i membri di questi movimenti sono tenuti a vivere il carisma proprio tenendo conto della cultura, della storia, della liturgia e della spiritualità della Chiesa locale.

Per raggiungere questo obiettivo, tali movimenti sono vivamente pregati di operare in unione con il Vescovo locale e secondo le sue direttive pastorali [riconoscimento esplicito del fatto che normalmente, o almeno spesso, non lo fanno]. Sarebbe auspicabile che la gerarchia cattolica in ogni Paese del Medio Oriente abbia una posizione pastorale comune rispetto ai movimenti in questione, al loro inserimento e alla loro attività pastorale [come dire: uniamoci per controllarli meglio].


Questa la nostra analisi su due questioni specifiche sollevate al Sinodo. Se invece volete un reportage d'insieme, ma soporifero, ché in molte parole non dice quasi nulla di concreto, leggetevi quanto riferisce Radio vaticana (vedi qui), di cui dà già il tono l'incipit zuccheroso: "Pace, speranza, comunione: il Sinodo per il Medio Oriente basa su questi tre princìpi le sue 44 Proposizioni finali...".

Enrico

62 commenti:

  1. Il sinodo altro non é che un'assise progressista dove lo spirito Di morte del concilio soffia per distruggere il poco rimasto in piedi. Assemblea inutile, pletorica, violenta, arrogante. In cui le proposizioni principali sono state il rinnovamento della liturgia e la condanna di Israele. Ma che si vergognino, impudichi.

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  2. <span>Dopo la distruzione della liturgia "gregoriana" si passa a quella orientale.... Vedremo di cosa saranno capaci i "novelli Bugnini" all'opera... saranno questi i "frutti" di una chiesa che pur di "piacere" al mondo e di apparire “aggiornata”, continuerà a svendere 2000 anni di Tradizione?

    E con la scusa di "una coscienza sempre più approfondita della tradizione"? Cioè di quella cosiddetta tradizione 'vivente' -non viva- che, come osserva mons. Gherardini è mutevole secondo le mode del tempo e quindi non è più portatrice dei principi Fondanti della vera Fede, allontanandosi dalla Verità, che ha Nome Gesù Cristo?

    Ne abbiamo viste le conseguenze nel corso degli ultimi 40 e ormai più anni...</span>

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  3. Ma perché non ti vergogni tu, impudico?

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  4. leggere questa proposizione ( e prima ancora l'intervento del Patriarca copto cattolico che parlava delle stesse cose) fa rabbrividire. Dopo aver distrutto il rito romano e più in generale i riti latini, ora si vogliono distruggere pure i riti orientali. Già le Chiese cattoliche orientali,  in passato hanno subito influenze liturgico-pastorali latine non sempre positive; ora si vuole imitare i latini nella distruzione.
    Interessante notare come i vescovi ortodossi siano acerrimi nemici di ogni mutazione, mentre i vescovi cattolici-orientali si siano lasciati stregare dalle sirene latine e conciliari delle riforme.

    Eppure è ancora ben presente ciò che in Russia ha provocato, qualche secolo fa, una rifoma liturgica che riguardava più o meno il numero delle dita con cui farsi il segno della croce!!!
    Anche la Chiesa cattolica siro-malabarese qualche anno fa fece una riforma, e il risultato è che ora è spaccata in due: da una parte i novatori coi loro nuovi riti, dall'altra i "conservatori".
    Se tale proposizione dovesse trovar seguito si scaverebbe un ulteriore fossato con l'ortodossia.

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  5. Un'altra proposizione che presta il fianco a possibil insierimenti indebiti


    <p><span>Propositio 31</span>
    </p><p><span>Operatori pastorali</span>
    </p><p><span> </span>
    </p><p><span>Per la formazione di quadri e operatori pastorali nei diversi ambiti, si propone di fondare e di sviluppare Centri di formazione inter-ecclesiale in ogni Paese. Si raccomanda che tali Centri utilizzino i nuovi mezzi audio-visivi di comunicazione. Il materiale prodotto dovrebbe essere disponibile in Internet e in DVD, per permettere la massima diffusione con la minima spesa.</span>

    </p><p> 
    </p><p>Ci si DEVE chiedere: chi saranno i formatori? Saranno a loro volta formati dalla Chiesa o saranno i soliti catechisti neocatecumenali, formati solo con isegnamenti e prassi del cammino nc (che nelle nostre diocesi ormai sono i cosiddetti "testimoni" cui è affidata la catechesi di piccoli giovani e adulti)???</p>

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  6. <span>Un'altra proposizione che presta il fianco a possibil inserimenti indebiti  
     <span>Propositio 31</span>  

    <span>Operatori pastorali</span>
    <span> </span>  <span>Per la formazione di quadri e operatori pastorali nei diversi ambiti, si propone di fondare e di sviluppare Centri di formazione inter-ecclesiale in ogni Paese. Si raccomanda che tali Centri utilizzino i nuovi mezzi audio-visivi di comunicazione. Il materiale prodotto dovrebbe essere disponibile in Internet e in DVD, per permettere la massima diffusione con la minima spesa.</span>  

    Ci si DEVE chiedere: chi saranno i formatori? Saranno a loro volta formati dalla Chiesa o saranno i soliti catechisti neocatecumenali, formati solo con isegnamenti e prassi del cammino nc (che nelle nostre diocesi ormai sono i cosiddetti "testimoni" cui è affidata la catechesi di piccoli giovani e adulti)???
    </span>

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  7. Comprendo l'ardore di chi si appassiona e non faccio il moralista tipico dei consigli pastorali parrocchiali, quello che taccia di essere polemico chiunque muova un qualsiasi rilievo al "sentimento comunitario", colpevolizzando ogni distinzione come "ferita alla comunione" e mettendo subito ai voti la proposta, facendo della "democrazia" la "verità" e sacrificando la Verità alla maggioranza=metà più uno...
    No, non voglio portare questo stile, nè tanto meno polemizzare.
    Però delle propositiones di un Sinodo importantissimo quanto deliberatamente silenziato, della fatica di dire nel modo giusto, del "non dire senza tacere", del sapersi sotto tiro e pronti ad essere impallinati e dei convitati di pietra, degli Innominati che contano assai più delle vicende di Renzo, Lucia, frà Cristoforo, donna Prassede, Azzeccagarbugli, don Abbondio, don Rodrigo e bravi vari, beh -di queste propositiones dicevo- non si può ridurle a così poco, cercando di vedere quanto limitino le mosse al CNC o quando possano diventare un vulnus per la purezza liturgica orientale... Bisogna comprendere la sofferenza di chi sa di essere alle prese con il Male assoluto e di poter confidare solo sulla Provvidenza. Di chi vede morire o fuggire i fratelli e non può che sperare nella fedeltà di Dio. Di chi conosce benissimo il nemico e prega per la sua conversione e non per la sua morte. Il cristiano sa il valore della croce. Chi è di Cristo non è innanzitutto "anti". E non si lascia ingannare sulle esigenze della Verità, smascherando i falsari e le false soluzioni. In ogni contesto. Ai tempi della seconda guerra mondiale il problema stava soprattutto nelle stanze del potere tedesco, ma il problema non era la Germania e nemmeno potevano esserlo tutti i tedeschi. E' così ancora oggi. C'è un problema. Un grossissimo problema, diabolico. Ma non lo possiamo associare a tutti quelli che parlano una lingua o professano una religione, per quanto essa possa essere farcita di eresie. Vale anche il viceversa: questa consapevolezza, che ci impone di non poter essere acriticamente "anti" verso religioni, popoli e nazioni ci permette con la stessa serenità di non dover accettare tutto in blocco quel che di errato e malvagio esiste in questi. Perciò, con tutte le cautele del caso, sappiamo che l'amore del nemico non ci impedisce di identificarlo come nemico. E di confidare in Dio e nel vangelo piuttosto che nel potere umano, soprattutto quando esso scivola nel diabolico, come accaduto in Germania, in Russia ed ora in qualche deriva politico-economica, che si fa scudo del paravento religioso, ma che con Dio c'entra come ogni idolatria, cioè niente. Faccio fatica a scrivere di più, su un blog. Figurarsi la fatica di esporsi di più in un Sinodo. Ma sono stati bravi. Lo Spirito soffiava forte.             

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  8. Finalmente, la salvación de la humanidad está cifrada en la celebra­ción del santo sacrificio de la misa, porque todo el esfuerzo del malvado anticristo se orientará a quitar de la santa Madre Iglesia este santo misterio, en el que se maneja el precioso cuerpo de Jesucristo, en memoria de su santa pasión, por medio de la cual los fieles cristianos de buena vida, aunque sean igno­rantes y sin ciencia, podrán ver las astucias y malicias del mal vado anticristo y de sus seguidores.
    San VICENTE FERRER

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  9. saranno stati bravi nei confronti del cosiddetto 'nemico' e nell'analisi, dolorosa, dei problemi politici o politoco-religiosi (trattandosi di paesi teocratici).
    Nelle proposizioni indicate sopra, non si tratta di 'amore al nemico', ma di amore per la Verità e per una identità cristiana che rischia di essere adulterata

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  10. <span>ranno stati bravi nei confronti del cosiddetto 'nemico' e nell'analisi, dolorosa, dei problemi politici o politico-religiosi (trattandosi di paesi teocratici).  
    Nelle proposizioni indicate sopra, non si tratta di 'amore al nemico', ma di amore per la Verità e per una identità cristiana che rischia di essere adulterata</span>

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  11. <span>Saranno stati bravi nei confronti del cosiddetto 'nemico' e nell'analisi, dolorosa, dei problemi politici o politoco-religiosi (trattandosi di paesi teocratici).  
    Nelle proposizioni indicate sopra, non si tratta di 'amore al nemico', ma di amore per la Verità e per una identità cristiana che rischia di essere adulterata</span>

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  12. <span>Saranno stati bravi nei confronti del cosiddetto 'nemico' e nell'analisi, dolorosa, dei problemi politici o politico-religiosi (trattandosi di paesi teocratici).    
    Nelle proposizioni indicate sopra, non si tratta di 'amore al nemico', ma di amore per la Verità e per una identità cristiana che rischia di essere adulterata</span>

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  13. sono stati bravi ?
         chi  ?  in che senso bravi?

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  14. che significa "lo Spirito soffiava forte" ?
       quale Spirito ? da quale direzione  ? .....e diretto VERSO QUALE direzione ?

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  15. Ritengo doversoso che le propositiones siano lette tutte insieme, non facendone spezzatino.
    Rimarco che questo Sinodo è stato molto temuto da chi lo ha silenziato, salvo captarne ogni minima scossettina, come un sismografo, quando iniziava a tremare la terra sotto i piedi. 
    L'Innominato è destinato a convertirsi, ma per intanto agisce nell'ombra, facendo fare il lavoro sporco a Don Rodrigo e facendo sporcar le mani ai bravi. Almeno finchè non verrà la peste... E chi conosce la storia ha tanta fede nella sua conversione, quanto realistico timore del suo attuale potere malvagio. Accettando ciò che Dio ci porrà davanti, innanzitutto per la nostra conversione, per le nostre nozze, con Gesù, ai piedi della croce, con Maria.
    Districarsi in questo ginepraio non è facile, soprattutto se a farsi male, in caso di errore nel dire più del necessario, non è chi parla, facendo anche bella figura, ma chi si prende le mazzate, là dove sta... Ci sono tanti modi di prenderle, come è toccato a Mons. Padovese e come tocca a tanti altri, anche se non muoiono. E noi abbiamo innanzitutto il compito di non farci ingannare, perchè iniziare a capire bene i personaggi ed i ruoli, pro e contro, nella distinzione dei modi di essere "contro" -pur essendolo inequivocabilmente- farà di noi il sale della terra e non sabbia arida poco adatta a far fruttificare il seme.    
       

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  16. a me non sembra di essere pro o contro nessuno e sono d'accordo sulla necessità della visione d'insieme.
    Ma il quadro che abbiamo davanti delle questioni sinodali è vasto articolato e complesso. 
    Tuttavia le proposizioni estrapolate sono quelle che riguardano la 'pastorale' e abbiamo tutti compreso a nostre spese (nel senso di Chiesa, intendo) quanto la pastorale possa essere foriera di contaminazioni e cambiamenti che non sono vero rinnovamento, ma selvaggio cambiamento nella sostanza.
    l'Unità nella diversità è cosa buona e giusta, e di certo arricchente, ma non quando ci sono in campo 'diversità' che fagocitano anziché generare unione...

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  17. Buttando un occhio alla TV mentre si celebra la Messa di chiusura del Sinodo, ho visto tra le fila dei 'curiali' l'Arcivescovo di Martirano. Sarà mica lui ad aver suggerito qualche marone ai Maroniti?

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  18. E logico e coerente che questo blog, e chi lo gestisce, abbia messo l`accento su ciò che riguarda la Liturgia.
    Non è possibile girare lo sguardo da un`altra parte e non guardare ciò che sta GIÀ sta  succedendo in quelle Terre, e che tocca il cuore della Fede di chi vi vive.
    Non si può non essere allarmati leggendo certe proposizioni e osservando il cambiamento di certi Padri, in pochi anni.
    Ci sono le parole ci sonoi fatti.
    Tre anni fa i Padri hanno scritto una lettera al cnc,nella quale dicono: 

    <span>"In seguito alla Lettera che il Papa Benedetto XVI vi ha indirizzato il 12.1.2006, e a quella della Congregazione del Culto Divino del 1.12.2005, vi domandiamo di prendere posto nel cuore della parrocchia nella quale annunciate la Parola di Dio, evitando di fare un gruppo a parte. Vorremmo che poteste dire con S. Paolo: " Mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero" (I Cor 9, 19). </span>

    <p>II principio al quale dobbiamo tutti insieme restare fedeli e informare la nostra azione pastorale dovrebbe essere ”una parrocchia e una Eucaristia”. II vostro primo dovere perciò, se volete aiutare i fedeli a crescere nella fede, è di radicarli nelle parrocchie e nelle proprie tradizioni liturgiche nelle quali sono cresciuti da generazioni.
    In Oriente, noi teniamo molto alla nostra liturgia e alle nostre tradizioni. E' la liturgia che ha molto contributo a conservare la fede cristiana nei nostri paesi lungo la storia. Il rito è come una carta d'identità e non solo un modo tra altri di pregare. Vi preghiamo di aver la carità di capire e rispettare l'attaccamento dei nostri fedeli alle proprie liturgie."

    </p><p><span>Sappiamo come i nc stanno circonvenendo la loro sottomissione al vescovo, prevista dallo statuto, facendo in modo che il vescovo trasformi la  pastorale diocesana in pastorale nc, laddove il vescovo è ostile il cnc chiude e i nc se ne vanno in terre più ospitali.</span>
    </p><p><span><span>In Terra Santa, e malgrado questa lettera, i neocat stanno già inquinando le comunità locali, imponendo le loro prassi, e non è sorprendente, perchè il cnc non si adatta, rifiuta di cambiare forma  e sostanza di ciò che è stato rigidamente codificato dai suoi iniziatori che continuano anno dop anno a dare le loro direttive, che saranno poi fedelmente applicate.</span></span>
    </p><p><span><span>Allora se certe frasi dei Padri del Sinodo possono far sperare in una loro consapevolezza e dunque in un controllo attivo,  nei fatti, purtroppo sappiamo e vediamo che in questi anni il controllo non c`è stato, ma bensì una una penetrazione e impiantazione sempre  più mortifera per le tradizioni e le Liturgie di quelle terre.</span></span>
    </p><p> 

    </p>

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  19. <span>
    <span>E logico e coerente che questo blog, e chi lo gestisce, abbia messo l`accento su ciò che riguarda la Liturgia.  
    Non è possibile girare lo sguardo da un`altra parte e non guardare ciò che sta GIÀ sta  succedendo in quelle Terre, e che tocca il cuore della Fede di chi vi vive.  
    Non si può non essere allarmati leggendo certe proposizioni e osservando il cambiamento di certi Padri, in pochi anni.  
    Ci sono le parole e ci sono i fatti.  
    Tre anni fa i Padri hanno scritto una lettera al cnc, nella quale dicevano:   
     
    <span>"In seguito alla Lettera che il Papa Benedetto XVI vi ha indirizzato il 12.1.2006, e a quella della Congregazione del Culto Divino del 1.12.2005, vi domandiamo di prendere posto nel cuore della parrocchia nella quale annunciate la Parola di Dio, evitando di fare un gruppo a parte. Vorremmo che poteste dire con S. Paolo: " Mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero" (I Cor 9, 19). </span>  
    I principio al quale dobbiamo tutti insieme restare fedeli e informare la nostra azione pastorale dovrebbe essere ”una parrocchia e una Eucaristia”. II vostro primo dovere perciò, se volete aiutare i fedeli a crescere nella fede, è di radicarli nelle parrocchie e nelle proprie tradizioni liturgiche nelle quali sono cresciuti da generazioni.  

    In Oriente, noi teniamo molto alla nostra liturgia e alle nostre tradizioni. E' la liturgia che ha molto contributo a conservare la fede cristiana nei nostri paesi lungo la storia. Il rito è come una carta d'identità e non solo un modo tra altri di pregare. Vi preghiamo di aver la carità di capire e rispettare l'attaccamento dei nostri fedeli alle proprie liturgie." 

    <span>Sappiamo come i nc stanno circonvenendo la loro sottomissione al vescovo, prevista dallo statuto, facendo in modo che il vescovo trasformi la  pastorale diocesana in pastorale nc, laddove il vescovo è ostile il cnc chiude e i nc se ne vanno in terre più ospitali.</span>
    <span><span>In Terra Santa, e malgrado questa lettera, i neocat stanno già inquinando le comunità locali, imponendo le loro prassi, e non è sorprendente, perchè il cnc non si adatta, rifiuta di cambiare forma  e sostanza di ciò che è stato rigidamente codificato dai suoi iniziatori che continuano anno dop anno a dare le loro direttive, che saranno poi fedelmente applicate.</span></span>
    <span><span>Allora, se certe frasi dei Padri del Sinodo possono far sperare in una loro consapevolezza e dunque in un controllo attivo,  nei fatti, purtroppo sappiamo e vediamo che in questi anni il controllo non c`è stato, ma bensì una penetrazione e impiantazione sempre  più mortifera per le tradizioni e le Liturgie di quelle terre.</span></span> 


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  20. <span>
    <span>E logico e coerente che questo blog, e chi lo gestisce, abbia messo l`accento su ciò che riguarda la Liturgia.  
    Non è possibile girare lo sguardo da un`altra parte e non guardare ciò che sta GIÀ sta  succedendo in quelle Terre, e che tocca il cuore della Fede di chi vi vive.  
    Non si può non essere allarmati leggendo certe proposizioni e osservando il cambiamento di certi Padri, in pochi anni.  
    Ci sono le parole e ci sono i fatti.  
    Tre anni fa i Padri hanno scritto una lettera al cnc,nella quale dicono:   
     
    <span>"</span>In seguito alla Lettera che il Papa Benedetto XVI vi ha indirizzato il 12.1.2006, e a quella della Congregazione del Culto Divino del 1.12.2005, vi domandiamo di prendere posto nel cuore della parrocchia nella quale annunciate la Parola di Dio, evitando di fare un gruppo a parte. Vorremmo che poteste dire con S. Paolo: " Mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero" (I Cor 9, 19).   
    <span>II principio al quale dobbiamo tutti insieme restare fedeli e informare la nostra azione pastorale dovrebbe essere ”una parrocchia e una Eucaristia”. II vostro primo dovere perciò, se volete aiutare i fedeli a crescere nella fede, è di radicarli nelle parrocchie e nelle proprie tradizioni liturgiche nelle quali sono cresciuti da generazioni.  </span>


    In Oriente, noi teniamo molto alla nostra liturgia e alle nostre tradizioni. E' la liturgia che ha molto contributo a conservare la fede cristiana nei nostri paesi lungo la storia. Il rito è come una carta d'identità e non solo un modo tra altri di pregare. Vi preghiamo di aver la carità di capire e rispettare l'attaccamento dei nostri fedeli alle proprie liturgie."
    <span>Sappiamo come i nc stanno circonvenendo la loro sottomissione al vescovo, prevista dallo statuto, facendo in modo che il vescovo trasformi la  pastorale diocesana in pastorale nc, laddove il vescovo è ostile il cnc chiude e i nc se ne vanno in terre più ospitali.</span>
    <span><span>In Terra Santa, e malgrado questa lettera, i neocat stanno già inquinando le comunità locali, imponendo le loro prassi, e non è sorprendente, perchè il cnc non si adatta, rifiuta di cambiare forma  e sostanza di ciò che è stato rigidamente codificato dai suoi iniziatori che continuano anno dop anno a dare le loro direttive, che saranno poi fedelmente applicate.</span></span>
    <span><span>Allora se certe frasi dei Padri del Sinodo possono far sperare in una loro consapevolezza e dunque in un controllo attivo,  nei fatti, purtroppo sappiamo e vediamo che in questi anni il controllo non c`è stato, ma bensì una una penetrazione e impiantazione sempre  più mortifera per le tradizioni e le Liturgie di quelle terre.</span></span>  
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  21. <span>
    <span>E logico e coerente che questo blog, e chi lo gestisce, abbia messo l`accento su ciò che riguarda la Liturgia.  Non è possibile girare lo sguardo da un`altra parte e non guardare ciò che sta GIÀ sta  succedendo in quelle Terre, e che tocca il cuore della Fede di chi vi vive.  Non si può non essere allarmati leggendo certe proposizioni e osservando il cambiamento di certi Padri, in pochi anni.  
    Ci sono le parole ci sonoi fatti.  
    Tre anni fa i Padri hanno scritto una lettera al cnc,nella quale dicono:   
     
    <span>"</span>In seguito alla Lettera che il Papa Benedetto XVI vi ha indirizzato il 12.1.2006, e a quella della Congregazione del Culto Divino del 1.12.2005, vi domandiamo di prendere posto nel cuore della parrocchia nella quale annunciate la Parola di Dio, evitando di fare un gruppo a parte. Vorremmo che poteste dire con S. Paolo: " Mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero" (I Cor 9, 19).   
    <span>II principio al quale dobbiamo tutti insieme restare fedeli e informare la nostra azione pastorale dovrebbe essere ”una parrocchia e una Eucaristia”. II vostro primo dovere perciò, se volete aiutare i fedeli a crescere nella fede, è di radicarli nelle parrocchie e nelle proprie tradizioni liturgiche nelle quali sono cresciuti da generazioni.  </span>


    In Oriente, noi teniamo molto alla nostra liturgia e alle nostre tradizioni. E' la liturgia che ha molto contributo a conservare la fede cristiana nei nostri paesi lungo la storia. Il rito è come una carta d'identità e non solo un modo tra altri di pregare. Vi preghiamo di aver la carità di capire e rispettare l'attaccamento dei nostri fedeli alle proprie liturgie." 

    <span>Sappiamo come i nc stanno circonvenendo la loro sottomissione al vescovo, prevista dallo statuto, facendo in modo che il vescovo trasformi la  pastorale diocesana in pastorale nc, laddove il vescovo è ostile il cnc chiude e i nc se ne vanno in terre più ospitali.</span>
    <span><span>In Terra Santa, e malgrado questa lettera, i neocat stanno già inquinando le comunità locali, imponendo le loro prassi, e non è sorprendente, perchè il cnc non si adatta, rifiuta di cambiare forma  e sostanza di ciò che è stato rigidamente codificato dai suoi iniziatori che continuano anno dop anno a dare le loro direttive, che saranno poi fedelmente applicate.</span></span>
    <span><span>Allora se certe frasi dei Padri del Sinodo possono far sperare in una loro consapevolezza e dunque in un controllo attivo,  nei fatti, purtroppo sappiamo e vediamo che in questi anni il controllo non c`è stato, ma bensì una una penetrazione e impiantazione sempre  più mortifera per le tradizioni e le Liturgie di quelle terre.</span></span>  
    </span></span>

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  22. E mentre al Sinodo si auspica una rinfrescata alle liturgie e ai riti orientali, cosa che faranno molto presto perchè se ne hanno parlato..., è segno che hanno già tutto pronto e da tempo..., gli Ortodossi se la ridono e ancora una volta, a buon ragione, ci prendono in giro per questa capacità che abbiamo, noi cattolici, di demolire e rinnegare la Tradizione.
    E' questa la "polifonia" di voci che fa una e santa e bella la Chiesa? Già! Ciascuno fa i cavoli propri....
    Ridete pure cari Ortodossi, avete proprio ragione a ridere, noi si continua ancora a farci del male. Grazie Santo Padre per questo Sinodo.................

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  23. E' lo spirito del concilio che soffia sempre forte e continua a sradicare, come violento tifone, ogni cosa che trova al suo passaggio. La chiesa è ancora scossa, in ogni sua espressione, e non si sa quando questa follia collettiva finirà. Già che questi vescovi e patriarchi orientali si sentono tanto moderni, comincino a cambiare il loro abbigliamento che li rende ridicoli. Ma quello che è peggio è che il papa è sorridente e soddisfatto in mezzo a loro. D'altra parte è uomo del concilio e vuole portare avanti l'aggiornamento a tutti i costi, anche ad oriente. Non facciamoci prendere dalle illusioni del motu proprio, che poi a leggerlo bene, insinua la distruzione del vecchio rito quando auspica  l'infkuenza del nuovo nel vecchi e viceversa. Urliamo anche noi come l'apostolo Pietro:"Domine, salva nos, perimus". Intanto viene fatto cardinale un tipo che aveva dubbi sulla resurrezione di NSGC!!!!!!

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  24. se i cattolici orientali sono sopravvissuti a secoli di persecuzioni si deve soltanto alla forza che hanno ricevuto dalle loro liturgie millenarie, distruggerle, col pretesto di "rinnovarle e adattarle", significherebbe semplicemente cancellare i cristiani da quella terre...

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  25. <span>se i cattolici orientali sono sopravvissuti a secoli di persecuzioni si deve soltanto alla forza che hanno ricevuto dalle loro liturgie millenarie, distruggerle, col pretesto di "rinnovarle e adattarle", significherebbe semplicemente cancellare i cristiani da quelle terre...</span>

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  26. Tu vuoi litigare, ma io non voglio...
    Non farai parte di quelli che vogliono sollevare polveroni per oscurare la luce di questo sinodo?
    Perchè ogni riserva sul CNC, sul CVII o su altri errori del passato, sono davvero così importanti di fronte a migliaia di morti, sofferenze, ingiustizie ed una situazione potenzialmente esplosiva per il mondo intero?
    E non è proprio la ricchezza del cristianesimo, la sua pazienza, il suo realismo, ad offrire a Dio, in unione al suo sacrificio, le nostre povere vite e possibilità, la nostra consapevolezza di peccatori davanti all'altare, all'Agnello Immolato, al nostro unico Redentore?    

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  27. Eccote... il solito pastrocchio liturgo-progressista, ma possibile che questa gente non sappia proporre altro che demolizione delle liturgie! E che diamine! I cristiani del medio oriente sono sopravvissuti al feroce Saladino, ai turchi ottomani, al fondamentalismo islamico, ecc., proprio perché attaccatissimi ai loro riti, e ora arriva il  cardinale di turno che con colpo solo spazza quel poco che restava...

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  28. <p> 
    </p><p>I problemi sollevati da "micapizzaefichi" li conosco attraverso i mei amici che hanno scelto di lasciare la loro terra  e parte  della loro famiglia, informazioni di prima mano dunque .
    </p><p>Non si può,  e a mio avviso non si deve, portando il discorso sulla situazione  complessa, complicata  e drammatica, vissuta da chi vive in quelle terre, deviare il discorso e distogliere l`attenzione da ciò che si sta tramando ai danni della tradizione e della Liturgia di quei popoli. 
    </p><p>Non ripeto ciò che ho riportato più sopra detto dai Padri,  ma sarebbe veramente grave se mettere in avanti la situazione drammatica politica e sociale di quelle terre, il che è giusto e normale, e concentrarsi unicamente sui problemi ad essa legati, mettendo in secondo piano se non trascurando e ignorando la pratica della Fede, permettesse ad alcuni di agire tranquillamente per inquinare le Liturgia e Tradizioni locali, ciò che sta già avvenendo.
    </p><p>Un pò come qui  in Occidente dove il cnc, mettendo in avanti la crisi morale e della famiglia e ponendosi  come un modello  e un esercito  al servizio  di queste cause (tutto da verificare), dietro, porta in avanti, diffonde e impone le sue prassi che cozzano con quelle cattoliche.
    </p><p>Allora per favore, pur nella consapevolezza di ciò che vivono quelle popolazioni, martoriate, minacciate, NON diluiamo, non deviamo  il discorso dalla LORO Liturgia, dalle LORO tradizioni.
    </p><p>Non sarebbe di certo rendere loro un servizio.
    </p>

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  29. <span>


    I problemi sollevati da "micapizzaefichi" li conosco attraverso i mei amici che hanno scelto di lasciare la loro terra  e parte  della loro famiglia, informazioni di prima mano dunque .
    Non si può,  e a mio avviso non si deve, portando il discorso sulla situazione  complessa, complicata  e drammatica, vissuta da chi vive in quelle terre, deviare il discorso e distogliere l`attenzione da ciò che si sta tramando ai danni della tradizione e della Liturgia di quei popoli.
    Non ripeto ciò che ho riportato più sopra detto dai Padri,  ma sarebbe veramente grave se mettere in avanti la situazione drammatica politica e sociale di quelle terre, il che è giusto e normale, e concentrarsi unicamente sui problemi ad essa legati, mettendo in secondo piano se non trascurando e ignorando la pratica della Fede, permettesse ad alcuni di agire tranquillamente per inquinare le Liturgia e Tradizioni locali, ciò che sta già avvenendo.
    Un pò come qui  in Occidente dove il cnc, mettendo in avanti la crisi morale e della famiglia e ponendosi  come un modello  e un esercito  al servizio  di queste cause (tutto da verificare), dietro, porta in avanti, diffonde e impone le sue prassi che cozzano con quelle cattoliche.
    Allora per favore, pur nella consapevolezza di ciò che vivono quelle popolazioni, martoriate, minacciate, NON diluiamo, non deviamo  il discorso dalla LORO Liturgia, dalle LORO tradizioni.
    Non sarebbe di certo rendere loro un servizio.  
    </span>

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  30. <span><span><span>"In Oriente, noi teniamo molto alla nostra liturgia e alle nostre tradizioni. E' la liturgia che ha molto contributo a conservare la fede cristiana nei nostri paesi lungo la storia"</span></span></span>

    E proprio per questo la voglion modificare...

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  31. Non devon ridere, devon piangere! Speriamo che la Chiesa Ortodossa superi i suoi orgogliosi limiti e gli errori e torni all'unità con Roma, ma con patti chiari: nessuna rivoluzione liturgica.

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  32. <span><span>Siamo uniti dalla fede in un Dio unico e dal comandamento che dice: fa il bene ed evita il male???</span></span><span> Forse L´Arcangelo Gabriele ha raccontato delle bugie a problemi di memoria… comunque Cristiani e Musulmani non adorano lo stesso Dio! Nelle due religioni, Dio è definito in maniera differente e ha attributi differenti e contraddittori. L’idea di Dio tra le due religioni sono incompatibili. Allah ha radici nel paganesimo pre-Islamico. Alla Mecca erano venerati 360 idoli (dèi) ai tempi di Maometto. Il dio supremo della tribù Qu'raysh... dalla quale proveniva Maometto era Allah. Il nome del padre di Maometto era Abd-Allah, che significa “schiavo di Allah”. Ciò sostiene la nozione che il concetto di Allah ha le sue radici nelle divinità pagane.</span><span> </span><span>Esiste una legge della logica chiamata “Legge della non-contraddizione”, che afferma che due cose contraddittorie non possono essere vere entrambe. Almeno una delle due deve essere falsa. Questo punto di tensione riguardo alla natura di Dio tra le due religioni è così grande che è chiaro che quello di almeno una delle due deve essere falso! </span>
    <span>O la Trinità è una descrizione corretta di Dio come proclamato dal Cristianesimo, o è una falsa descrizione di Dio come dichiarato dal Corano! Il Corano, descrive un Dio completamente diverso dal Dio della Bibbia. </span>
    <span>Allah è descritto come un'entità spirituale distante, mentre il Dio della Bibbia è un Padre per i suoi figli. Allah non ama i peccatori, mentre invece il Dio della Bibbia ha dimostrato il suo amore per noi in quanto che mentre eravamo peccatori Gesù è morto per noi. Allah non ha un Figlio... eppure ha delle figlie... e non cerca di salvare il peccatore ma si limita ad avere compassione solo di chi è sufficientemente giusto; è capriccioso, e inoltre odia i Cristiani e gli Ebrei (cfr. 1 Sura 5:51, Al Hil-ali, v. 54, Jusuf ali). </span>
    <span><span>Siamo uniti dalla fede in un Dio unico? Mahh.. </span></span><span>se la Bibbia è vera - Allah non è Dio, Maometto non era il suo profeta, e il Corano non è la Parola di Dio.</span><span>

    Vince-68</span><span></span>

    RispondiElimina
  33. Version:1.0 StartHTML:0000000105 EndHTML:0000005509 StartFragment:0000002614 EndFragment:0000005473

    <span><span>Siamo uniti dalla fede in un Dio unico e dal comandamento che dice: fa il bene ed evita il male???</span></span><span> Forse L´Arcangelo Gabriele ha raccontato delle bugie a problemi di memoria… comunque Cristiani e Musulmani non adorano lo stesso Dio! Nelle due religioni, Dio è definito in maniera differente e ha attributi differenti e contraddittori. L’idea di Dio tra le due religioni sono incompatibili. Allah ha radici nel paganesimo pre-Islamico. Alla Mecca erano venerati 360 idoli (dèi) ai tempi di Maometto. Il dio supremo della tribù Qu'raysh... dalla quale proveniva Maometto era Allah. Il nome del padre di Maometto era Abd-Allah, che significa “schiavo di Allah”. Ciò sostiene la nozione che il concetto di Allah ha le sue radici nelle divinità pagane.</span><span> </span><span>Esiste una legge della logica chiamata “Legge della non-contraddizione”, che afferma che due cose contraddittorie non possono essere vere entrambe. Almeno una delle due deve essere falsa. Questo punto di tensione riguardo alla natura di Dio tra le due religioni è così grande che è chiaro che quello di almeno una delle due deve essere falso! </span>
    <span>O la Trinità è una descrizione corretta di Dio come proclamato dal Cristianesimo, o è una falsa descrizione di Dio come dichiarato dal Corano! Il Corano, descrive un Dio completamente diverso dal Dio della Bibbia. </span>
    <span>Allah è descritto come un'entità spirituale distante, mentre il Dio della Bibbia è un Padre per i suoi figli. Allah non ama i peccatori, mentre invece il Dio della Bibbia ha dimostrato il suo amore per noi in quanto che mentre eravamo peccatori Gesù è morto per noi. Allah non ha un Figlio... eppure ha delle figlie... e non cerca di salvare il peccatore ma si limita ad avere compassione solo di chi è sufficientemente giusto; è capriccioso, e inoltre odia i Cristiani e gli Ebrei (cfr. 1 Sura 5:51, Al Hil-ali, v. 54, Jusuf ali). </span>
    <span><span>Siamo uniti dalla fede in un Dio unico? Mahh.. </span></span><span>se la Bibbia è vera - Allah non è Dio, Maometto non era il suo profeta, e il Corano non è la Parola di Dio.</span><span>

    Vince-68</span><span></span>

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  34. <span></span><span></span>

    <span><span>Siamo uniti dalla fede in un Dio unico e dal comandamento che dice: fa il bene ed evita il male???</span></span><span> Forse L´Arcangelo Gabriele ha raccontato delle bugie a problemi di memoria… comunque Cristiani e Musulmani non adorano lo stesso Dio! Nelle due religioni, Dio è definito in maniera differente e ha attributi differenti e contraddittori. L’idea di Dio tra le due religioni sono incompatibili. Allah ha radici nel paganesimo pre-Islamico. Alla Mecca erano venerati 360 idoli (dèi) ai tempi di Maometto. Il dio supremo della tribù Qu'raysh... dalla quale proveniva Maometto era Allah. Il nome del padre di Maometto era Abd-Allah, che significa “schiavo di Allah”. Ciò sostiene la nozione che il concetto di Allah ha le sue radici nelle divinità pagane.</span><span> </span><span>Esiste una legge della logica chiamata “Legge della non-contraddizione”, che afferma che due cose contraddittorie non possono essere vere entrambe. Almeno una delle due deve essere falsa. Questo punto di tensione riguardo alla natura di Dio tra le due religioni è così grande che è chiaro che quello di almeno una delle due deve essere falso! </span>
    <span>O la Trinità è una descrizione corretta di Dio come proclamato dal Cristianesimo, o è una falsa descrizione di Dio come dichiarato dal Corano! Il Corano, descrive un Dio completamente diverso dal Dio della Bibbia. </span>
    <span>Allah è descritto come un'entità spirituale distante, mentre il Dio della Bibbia è un Padre per i suoi figli. Allah non ama i peccatori, mentre invece il Dio della Bibbia ha dimostrato il suo amore per noi in quanto che mentre eravamo peccatori Gesù è morto per noi. Allah non ha un Figlio... eppure ha delle figlie... e non cerca di salvare il peccatore ma si limita ad avere compassione solo di chi è sufficientemente giusto; è capriccioso, e inoltre odia i Cristiani e gli Ebrei (cfr. 1 Sura 5:51, Al Hil-ali, v. 54, Jusuf ali). </span>
    <span><span>Siamo uniti dalla fede in un Dio unico? Mahh.. </span></span><span>se la Bibbia è vera - Allah non è Dio, Maometto non era il suo profeta, e il Corano non è la Parola di Dio.</span><span>

    Vince-68</span><span></span>

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  35. Version:1.0 StartHTML:0000000105 EndHTML:0000005509 StartFragment:0000002614 EndFragment:0000005473

    <span><span>Siamo uniti dalla fede in un Dio unico e dal comandamento che dice: fa il bene ed evita il male???</span></span><span> Forse L´Arcangelo Gabriele ha raccontato delle bugie a problemi di memoria… comunque Cristiani e Musulmani non adorano lo stesso Dio! Nelle due religioni, Dio è definito in maniera differente e ha attributi differenti e contraddittori. L’idea di Dio tra le due religioni sono incompatibili. Allah ha radici nel paganesimo pre-Islamico. Alla Mecca erano venerati 360 idoli (dèi) ai tempi di Maometto. Il dio supremo della tribù Qu'raysh... dalla quale proveniva Maometto era Allah. Il nome del padre di Maometto era Abd-Allah, che significa “schiavo di Allah”. Ciò sostiene la nozione che il concetto di Allah ha le sue radici nelle divinità pagane.</span><span> </span><span>Esiste una legge della logica chiamata “Legge della non-contraddizione”, che afferma che due cose contraddittorie non possono essere vere entrambe. Almeno una delle due deve essere falsa. Questo punto di tensione riguardo alla natura di Dio tra le due religioni è così grande che è chiaro che quello di almeno una delle due deve essere falso! </span>
    <span>O la Trinità è una descrizione corretta di Dio come proclamato dal Cristianesimo, o è una falsa descrizione di Dio come dichiarato dal Corano! Il Corano, descrive un Dio completamente diverso dal Dio della Bibbia. </span>
    <span>Allah è descritto come un'entità spirituale distante, mentre il Dio della Bibbia è un Padre per i suoi figli. Allah non ama i peccatori, mentre invece il Dio della Bibbia ha dimostrato il suo amore per noi in quanto che mentre eravamo peccatori Gesù è morto per noi. Allah non ha un Figlio... eppure ha delle figlie... e non cerca di salvare il peccatore ma si limita ad avere compassione solo di chi è sufficientemente giusto; è capriccioso, e inoltre odia i Cristiani e gli Ebrei (cfr. 1 Sura 5:51, Al Hil-ali, v. 54, Jusuf ali). </span>
    <span><span>Siamo uniti dalla fede in un Dio unico? Mahh.. </span></span><span>se la Bibbia è vera - Allah non è Dio, Maometto non era il suo profeta, e il Corano non è la Parola di Dio.</span><span>

    Vince-68</span><span></span>

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  36. <span><span>Siamo uniti dalla fede in un Dio unico e dal comandamento che dice: fa il bene ed evita il male???</span></span><span> Forse L´Arcangelo Gabriele ha raccontato delle bugie a problemi di memoria… comunque Cristiani e Musulmani non adorano lo stesso Dio! Nelle due religioni, Dio è definito in maniera differente e ha attributi differenti e contraddittori. L’idea di Dio tra le due religioni sono incompatibili. Allah ha radici nel paganesimo pre-Islamico. Alla Mecca erano venerati 360 idoli (dèi) ai tempi di Maometto. Il dio supremo della tribù Qu'raysh... dalla quale proveniva Maometto era Allah. Il nome del padre di Maometto era Abd-Allah, che significa “schiavo di Allah”. Ciò sostiene la nozione che il concetto di Allah ha le sue radici nelle divinità pagane. Esiste una legge della logica chiamata “Legge della non-contraddizione”, che afferma che due cose contraddittorie non possono essere vere entrambe. Almeno una delle due deve essere falsa. Questo punto di tensione riguardo alla natura di Dio tra le due religioni è così grande che è chiaro che quello di almeno una delle due deve essere falso! </span>
    <span>O la Trinità è una descrizione corretta di Dio come proclamato dal Cristianesimo, o è una falsa descrizione di Dio come dichiarato dal Corano! Il Corano, descrive un Dio completamente diverso dal Dio della Bibbia. </span>
    <span>Allah è descritto come un'entità spirituale distante, mentre il Dio della Bibbia è un Padre per i suoi figli. Allah non ama i peccatori, mentre invece il Dio della Bibbia ha dimostrato il suo amore per noi in quanto che mentre eravamo peccatori Gesù è morto per noi. Allah non ha un Figlio... eppure ha delle figlie... e non cerca di salvare il peccatore ma si limita ad avere compassione solo di chi è sufficientemente giusto; è capriccioso, e inoltre odia i Cristiani e gli Ebrei (cfr. 1 Sura 5:51, Al Hil-ali, v. 54, Jusuf ali). </span>
    <span><span>Siamo uniti dalla fede in un Dio unico? Mahh.. </span></span><span>se la Bibbia è vera - Allah non è Dio, Maometto non era il suo profeta, e il Corano non è la Parola di Dio.</span><span>

    </span><span>Vince-68</span>

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  37. <span><span>Siamo uniti dalla fede in un Dio unico e dal comandamento che dice: fa il bene ed evita il male? </span></span>
    <span>Forse L´Arcangelo Gabriele ha raccontato a problemi di memoria… comunque Cristiani e Musulmani non adorano lo stesso Dio! Nelle due religioni, Dio è definito in maniera differente e ha attributi differenti e contraddittori. L’idea di Dio tra le due religioni sono incompatibili. </span>
    <span>Allah ha radici nel paganesimo pre-Islamico. Alla Mecca erano venerati 360 idoli (dèi) ai tempi di Maometto. Il dio supremo della tribù Qu'raysh... dalla quale proveniva Maometto era Allah. Il nome del padre di Maometto era Abd-Allah, che significa “schiavo di Allah”. Ciò sostiene la nozione che il concetto di Allah ha le sue radici nelle divinità pagane. Esiste una legge della logica chiamata “Legge della non-contraddizione”, che afferma che due cose contraddittorie non possono essere vere entrambe. Almeno una delle due deve essere falsa. Questo punto di tensione riguardo alla natura di Dio tra le due religioni è così grande che è chiaro che quello di almeno una delle due deve essere falso! </span>
    <span>O la Trinità è una descrizione corretta di Dio come proclamato dal Cristianesimo, o è una falsa descrizione di Dio come dichiarato dal Corano! Il Corano, descrive un Dio completamente diverso dal Dio della Bibbia. </span>
    <span>Allah è descritto come un'entità spirituale distante, mentre il Dio della Bibbia è un Padre per i suoi figli. Allah non ama i peccatori, mentre invece il Dio della Bibbia ha dimostrato il suo amore per noi in quanto che mentre eravamo peccatori Gesù è morto per noi. Allah non ha un Figlio... eppure ha delle figlie... e non cerca di salvare il peccatore ma si limita ad avere compassione solo di chi è sufficientemente giusto; è capriccioso, e inoltre odia i Cristiani e gli Ebrei (cfr. 1 Sura 5:51, Al Hil-ali, v. 54, Jusuf ali). </span>
    <span><span>Siamo uniti dalla fede in un Dio unico? Mahh.. </span></span><span>se la Bibbia è vera - Allah non è Dio, Maometto non era il suo profeta, e il Corano non è la Parola di Dio!!!</span><span>

    </span><span>Vince-68</span>

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  38. Version:1.0 StartHTML:0000000105 EndHTML:0000005510 StartFragment:0000002797 EndFragment:0000005474

    <span><span>Siamo uniti dalla fede in un Dio unico e dal comandamento che dice: fa il bene ed evita il male? </span></span>
    <span>Cristiani e Musulmani non adorano lo stesso Dio! Nelle due religioni, Dio è definito in maniera differente e ha attributi differenti e contraddittori. L’idea di Dio tra le due religioni sono incompatibili. </span>
    <span>Allah ha radici nel paganesimo pre-Islamico. Alla Mecca erano venerati 360 idoli (dèi) ai tempi di Maometto. Il dio supremo della tribù Qu'raysh... dalla quale proveniva Maometto era Allah. Il nome del padre di Maometto era Abd-Allah, che significa “schiavo di Allah”. Ciò sostiene la nozione che il concetto di Allah ha le sue radici nelle divinità pagane. Esiste una legge della logica chiamata “Legge della non-contraddizione”, che afferma che due cose contraddittorie non possono essere vere entrambe. Almeno una delle due deve essere falsa. Questo punto di tensione riguardo alla natura di Dio tra le due religioni è così grande che è chiaro che quello di almeno una delle due deve essere falso! </span>
    <span>O la Trinità è una descrizione corretta di Dio come proclamato dal Cristianesimo, o è una falsa descrizione di Dio come dichiarato dal Corano! Il Corano, descrive un Dio completamente diverso dal Dio della Bibbia. </span>
    <span>Allah è descritto come un'entità spirituale distante, mentre il Dio della Bibbia è un Padre per i suoi figli. Allah non ama i peccatori, mentre invece il Dio della Bibbia ha dimostrato il suo amore per noi in quanto che mentre eravamo peccatori Gesù è morto per noi. Allah non ha un Figlio... eppure ha delle figlie... e non cerca di salvare il peccatore ma si limita ad avere compassione solo di chi è sufficientemente giusto; è capriccioso, e inoltre odia i Cristiani e gli Ebrei (cfr. 1 Sura 5:51, Al Hil-ali, v. 54, Jusuf ali). </span>
    <span><span>Siamo uniti dalla fede in un Dio unico? Mahh.. </span></span><span>se la Bibbia è vera - Allah non è Dio, Maometto non era il suo profeta, e il Corano non è la Parola di Dio!!!</span><span>

    </span><span>Vince-68</span>

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  39. <span><span>Siamo uniti dalla fede in un Dio unico e dal comandamento che dice: fa il bene ed evita il male? </span></span>
    <span>Cristiani e Musulmani <span>non</span> adorano lo stesso Dio! Nelle due religioni, Dio è definito in maniera differente e ha attributi differenti e contraddittori. L’idea di Dio tra le due religioni sono incompatibili. </span>
    <span>Allah ha radici nel paganesimo pre-Islamico. Alla Mecca erano venerati 360 idoli (dèi) ai tempi di Maometto. Il dio supremo della tribù Qu'raysh... dalla quale proveniva Maometto era Allah. Il nome del padre di Maometto era Abd-Allah, che significa “schiavo di Allah”. Ciò sostiene la nozione che il concetto di Allah ha le sue radici nelle divinità pagane. Esiste una legge della logica chiamata “Legge della non-contraddizione”, che afferma che due cose contraddittorie non possono essere vere entrambe. Almeno una delle due deve essere falsa. Questo punto di tensione riguardo alla natura di Dio tra le due religioni è così grande che è chiaro che quello di almeno una delle due deve essere falso! </span>
    <span>O la Trinità è una descrizione corretta di Dio come proclamato dal Cristianesimo, o è una falsa descrizione di Dio come dichiarato dal Corano! Il Corano, descrive un Dio completamente diverso dal Dio della Bibbia. </span>
    <span>Allah è descritto come un'entità spirituale distante, mentre il Dio della Bibbia è un Padre per i suoi figli. Allah non ama i peccatori, mentre invece il Dio della Bibbia ha dimostrato il suo amore per noi in quanto che mentre eravamo peccatori Gesù è morto per noi. Allah non ha un Figlio... eppure ha delle figlie... e non cerca di salvare il peccatore ma si limita ad avere compassione solo di chi è sufficientemente giusto; è capriccioso, e inoltre odia i Cristiani e gli Ebrei (cfr. 1 Sura 5:51, Al Hil-ali, v. 54, Jusuf ali). </span>
    <span><span>Siamo uniti dalla fede in un Dio unico? Mahh..<span> </span></span></span><span><span>se la Bibbia è vera Allah non è Dio, Maometto non era il suo profeta, e il Corano non è la Parola di Dio!!!</span></span><span>

    </span><span>Vince-68</span>

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  40. Redazione di Messainlatino.it24 ottobre 2010 alle ore 12:55

    Sinceramente non comprendo perché la critica a smanie di aggiornamento della liturgia orientale possa essere considerata una critica al sinodo tout court o peggio ancora alle chiese sorelle di rito orientale. Questo sinodo è stato opportuno soprattutto per dare un segnale di attenzione, e per far conoscere ai più, la terribile situazione dei cristiani in Medio Oriente, che vivono persecuzioni musulmane paragonabili a quelle pagane di Diocleziano, anzi peggiori, tanto che un continente si sta letteralmente svuotando di cristiani.
    Ciò detto, non possiamo non trovare stupefacente quella proposizione 39. Sanno anche le pietre che specie nei momenti di difficoltà, di esilio, di straniamento, aggrapparsi non solo alla Tradizione con la maiuscola, ma perfino alle tradizioni spicciole è l'ultima salvezza del perseguitato e del fuggiasco. Pensiamo ai nostri emigrati che organizzavano feste per i santi patroni dei paesi d'origine, o preparavano i dolci tradizionali delle feste...
    Quando i Greci si son trovati per 4 secoli sotto il tallone musulmano, o i Russi sotto il comunismo, han forse ritenuto opportuno 'aggiornare' i loro riti (che so: tradurre i testi liturgici in demotico, o in turco, i primi; integrare concetti di lotta di classe, i secondi)?
    E questo senza considerare il monito esemplare dei disastrosi effetti di chi c'è già passato e in condizioni ambientali ben più favorevoli, ossia noi latini.
    Enrico

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  41. .........questi signori sono ubriachi di brutto........!!!!!!!!!!!!!!!

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  42. Ma fammi il favore, non hai nemmeno letto quello che questi signori dall'alto dei loro troni hanno proclamato.
    Sempre a criticare Israele, ma per favore... tanto comunque ormai non manca molto che il poco della chiesa che si è salvato vada a rotoli, per non dire altro.

    RispondiElimina
  43. Non basta una  lunga serie  di  passaggi corretti ad assicurare la giusta soluzione del problema.
    Se nell'ultimo passaggio un meno viene sostituito per errore ad un più, la soluzione finale è errata.
    L'art. 39 è appunto il meno sostituito al più.
    Questp basta per dire che il risultato a cui è giunto il Sinodo è errato.
    Mi domando: il magister farà  la salutare correzione o aspetterà che il Vero si imponga, grazie alla sua forza, da sé stesso?

    RispondiElimina
  44. come concili, di grazia, l'Agnello immolato che nomini con tanta disinvoltura col rituale inventato da Arguello, che corrismo il rischio vada a sostituire anche millenarie Liturgie orientali, come purtroppo in larga parte sta facendo con quella latina?

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  45. <span>come concili, di grazia, l'Agnello immolato che nomini con tanta disinvoltura col rituale inventato da Arguello, che corriamo il rischio vada a sostituire anche millenarie Liturgie orientali, come purtroppo in larga parte sta facendo con quella latina?</span>

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  46. stai strumentalizzando la situazione dolorosa e drammatica dei cristiani d'oriente, che purtroppo ben conosciamo per stornare l'attenzione dai rischi seri che abbiamo evidenziato per la Liturgia. 
    Non è una fissazione, ma consapevolezza che la Liturgia, che è l'autentico culto a Dio e Opus Dei su di noi, Azione umano-Divina di Cristo Signore, è il cuore della nostra Fede e l'unica vera porta della Salvezza. Imbastardire la Liturgia significa imbastardire la Fede (lex orandi lex credendi), come già sta accadendo.
    Chi ne è consapevole non può rimanere indifferente. Oltre, naturalmente a rigugiarsi nella preghiera, non si può tuttavia tacere... 

    RispondiElimina
  47. nessuno farà alcuna correzione NE' tantomeno alcuna precisazione, come sarebbe GIUSTO E OPPORTUNO a scanso di equivoci ;
    tutto rimarrà magnificamente equi-valente ed equi-distante tra due eventuali diverse (e opposte) interpretazioni....come sempre, come ormai è consuetudine, da 48 anni (--> vietato usare l'"arma del rigore""....).
    E le pecore diventano sempre più strabiche, nel seguire il ping pong interminabile....della lancetta che si muove tra i due poli della  possibilità:
    ora  vien qui....ora là....ora qui ......ora là....
    (e l'ambiguità regna incontrastata)

    RispondiElimina
  48. <span>nessuno farà alcuna correzione NE' tantomeno alcuna precisazione, come sarebbe GIUSTO E OPPORTUNO a scanso di equivoci ;  
    tutto rimarrà magnificamente equi-valente ed equi-distante tra due eventuali diverse (e opposte) interpretazioni....come sempre, come ormai è consuetudine, da 48 anni (--> vietato usare l'"arma del rigore""....).  
    E le pecore diventano sempre più strabiche, nel seguire il ping pong interminabile....della lancetta che si muove tra i due poli della  possibilità:  
    ora  vien qui....ora là....ora qui ......ora là....  
    (e l'ambiguità regna, incontrastata sovrana)</span>
    :(
    <span></span><span><span> – </span>Edit</span><span><span> – </span>Moderate</span>

    RispondiElimina
  49. Marini,,, marini .....marini.--- ma non ci sarà nessuno che gli da un sanpiertino in faccia? a scusate marini il vecchio ovviamente

    RispondiElimina
  50. Marini,,, marini .....marini.--- ma non ci sarà nessuno che gli da un sanpiertino in faccia? a scusate marini il vecchio ovviamente

    RispondiElimina
  51. Se il papa non interviene, ne è responsabile, come accadde 40 anni fa. Allora aveva la scusa di essere giovane e inesperto, ma ora no.

    RispondiElimina
  52. Temo invece un esodo di cattolici orientali all'interno delle chiese ortodosse. i riti orientali riformati verranno seguiti da pochi. almeno spero.

    RispondiElimina
  53.                     Historia magistra vitae
    ....ma
    pare che oggi nessuno voglia  più dar credito a questa massima di sapienza antica e perenne risalente a Cicerone....

    RispondiElimina
  54. dunque si avalla - con incredibile perseveranza nell'errore - l'INSANO ARCHEOLOGISMO LITURGICO già condannato da Pio XII  ?
    .....E NESSUNO  si muove a fermare costoro  ?
    e tutto questo sarebbe  fatto e permesso in nome della  CONTINUITA'  ? 
                           QUALE   CONTINUITA'  ?
    :(

    RispondiElimina
  55. se tutto continuerà così, tra poco non resterà che dire:
        "errare humanum est...." con il seguito.

    2000 anni di Tradizione sono diventati merce negoziabile:   in nome del dialogo....e per "trovare ciò che ci unisce" ?
    allora, tutto continua ciò che apparve chiaro 41 anni fa, in quel nigro dies notanda lapillo: Concilium docet.

    RispondiElimina
  56. <span>                 Historia magistra vitae  
    ....ma  
    pare che oggi nessuno voglia  più dar credito a questa massima di sapienza antica e perenne risalente a Cicerone.</span>

    RispondiElimina
  57. <span>se tutto continuerà così, tra poco non resterà che dire:  
        "errare humanum est...." con il seguito.  
     dunque 2000 anni di Tradizione sono diventati merce negoziabile:   in nome del dialogo....e per "trovare ciò che ci unisce" ?  
    allora, tutto continua.... ciò che apparve chiaro 41 anni fa, in quel nigro dies notanda lapillo: </span>
    <span>Concilium docet.</span>

    RispondiElimina
  58. Che dire? Il mio parere è stato già ampiamente espresso da altri forumisti...mi permetto solo di aggiungere: quelli che, Dio non voglia, saranno lì a riformare i bellissimi riti orientali, hanno ben sotto gli occhi cos'è successo con la "riforma" del rito latino: se perseguono questa strada, nonostante il disastro visibile in ogni parrocchia e cattedrale, la loro cattiva fede è lampante. Ma è chiaro che il Santo Padre, così attaccato alla continuità, fermerà tutti questi attentati sul nascere e non permetterà che si faccia scempio dei cattolici di quelle terre...

    RispondiElimina
  59. che carucci gli orientali all'altare della confessione stamani, a concelebrare col Pontefice.
    Chissà se hanno osato il confronto coi loro venerandi riti...e immaginato una riforma...
    Facessero un giro nelle nostre parrocchie ordinarie per rendersi conto cosa significherebbe toccare un iota...cade tutto l'alfabeto!

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  60. <span> è chiaro che il Santo Padre, così attaccato alla continuità, fermerà tutti questi attentati sul nascere</span>
    ....scusi, Milanese, da che cosa lei trae codesta certezza e chiarezza di STOP prossimi alle avanzate riformanti-moderniste ?
    me ne può offrire un palese exemplum, di attentati simili già fermati o stroncati sul nascere con .....fermezza, appunto ? o forse, ahimè, c'è da temere che egli faccia <span>proposte</span>, non imposizioni o divieti netti e inderogabili  ?
    se poi vogliamo esprimere la (ennesima) speranza circa il dolente tasto, allora posso concordare....
    (una Speranza da indirizzare più in Alto....)

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  61. <span> uno che giá da qualche tempo sta facendo “danni” tra gli “orientali”.  </span>
               danni.....  tra gli orientali..... ?  soltanto  ? ?
    ahahahahah.....ma noi occidentali siamo al sicuro, abitiamo in un edificio   "antisismico", vero  ?
        ahi  ahi......ahimè, povera Chiesa, quanti ciechi al tuo interno....e quanti ingenui,  illusi con gli occhi bendati, che guardano lontano e non riescono a vedere vicino, ciò che accade a pochi chilometri  (o anche solo pochi metri)  da loro !
    ...nessuno di tanti ottimisti occidentali riesce a chiedersi DOVE sia l'EPICENTRO geografico e soprattutto STORICO di questo terremoto che si ripete, ripartendo sempre dallo stesso punto : come mai ?

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  62. L'esempio l'ha dato la chiesa latina: si possono toccare (stravolgere) riti millenari..se l'abbiamo fatto noi ormai ossono farlo tutti... al peggio non cìè mai fine.

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