Ordinazioni presbiterali all'ICRSS (Firenze)
A ciò si aggiungano questi dati significativi: nelle diocesi di Francia, quest'anno, il totale delle ordinazioni sarà di 83 sacerdoti. Il numero più basso mai raggiunto (erano dieci volte tanto subito prima del Concilio: 850 nel 1956!). Ci consola che, invece, le comunità più tradizionali sono le più attive e prolifiche: 10 nuovi preti alla comunità dell'Emmanuel, 3 alla comunità San Martino (cui appartiene il vescovo Aillet, per intenderci). Senza contare i dieci francesi ordinati quest'anno dalla FSSPX, i tre francesi della FSSP, e quelli dell'IBP e dell'ICRSS.
L'unica diocesi che ancora funziona in Francia è quella di Fréjus-Tolone. Sfido: il giorno prima dell'ordinazione il vescovo mons. Rey ha incoraggiato i suoi ordinandi a celebrare il più possibile in forma straordinaria, poiché quello, ha detto, è il desiderio del Papa. Con i suoi 13 ordinati biritualisti, la sola diocesi di Tolone totalizza il 15% delle ordinazioni diocesane e sorpassa di parecchio perfino Parigi, coi suoi milioni di abitanti. Ma soprattutto: assieme alle 13 ordinazioni presbiterali, Tolone ha avuto più di venti nuovi diaconi quest'anno (e parliamo di diaconi transeunti, intendiamoci, incamminati al sacerdozio). Questo significa che, l'anno prossimo, la diocesi filotradizionale di Tolone, da sola, ordinerà un quarto di tutti i preti di Francia.
In altri termini: è la forza dei numeri e la soluzione anagrafica che ci libereranno dei famigerati preti (e vescovi) 'del concilio'. Basta aspettare. Lasceranno macerie, ma almeno 'lasceranno'.
Enrico
Fonte: Perepiscopus
Cunctando regitur mundus.
RispondiEliminai dati si riferiscono alla Francia dove è vero che tra pochi anni non ci saranno più preti e vescovi "del concilio"; in Italia la devastazione postconciliare è inferiore alla Francia e anche se pure noi siamo sulla "buona strada"arrivare alla situazione francese ancora ce ne vuole.
RispondiEliminaIn sintesi: i francesi vedranno prima di noi l'alba!
dal sito di Paolo Rodari:
RispondiElimina"ecco di cosa si parlera nel seminario estivo di ratzinger....
Nel 2010 il tema è il Leitmotiv di tutta la carriera teologica del Papa: l’ermeneutica del Concilio Vaticano II.
Anche qui la domanda ritorna: chi è davvero Joseph Ratzinger? L’affossatore delle riforme innescate dal Concilio o il provvidenziale “fustigatore” di tutte le presunte storture da esso partorite? Da giovane Ratzinger partecipò come protagonista alle iniziative dell’ala riformista del Vaticano II. Ma, come spiegò a Vittorio Messori quando gli chiese conto del suo lavoro a fianco dei teologi progressisti negli anni Sessanta, “non sono cambiato io, sono cambiati loro”. Come a dire: il vero riformismo, nella chiesa, non è quello messo in campo dai teologi suoi amici dopo il Concilio, non è quello che recide il legame col passato e apre incondizionatamente al secolo. Il rinnovamento è riforma nella continuità. A Castel Gandolfo sarà presente una buona rappresentanza dell’intellighenzia teologica centroeuropea: dal nuovo “ministro dell’ecumenismo”, lo svizzero Kurt Koch, fino a Christoph Schönborn, il cardinale arcivescovo di Vienna che una settimana fa Ratzinger ha richiamato mostrandogli il volto dell’antico maestro"
ottimo post
RispondiEliminaGrazie
RispondiEliminaDopo la notte arriva sempre l'alba! Forse definire il Motu Proprio l'atto più importante di Papa Benedetto XVI mi sembra però un po' esagerato, ed anche irriguardoso nei confronti del Santo Padre. Nel Magistero credo che l'enciclica sia più importante del motu proprio, o no? Ma penso che l'autore del post volesse intendere l'atto più importante per noi.
RispondiEliminaRicordo quel sette luglio del 2007, l'impossibilità di capire realmente cosa fosse successo, a pochi giorni da quel perentorio documento sulla chiesa e sulle comunità ecclesiali della cong. della dottrina. Il documento nella sola versione latina, l'ostruzionismo e il gelo generale, lo smarrimento della cei e la totale levata di scudi di gran parte degli uomini di chiesa. Si disse fosse stato un documento per i soli lefreviani laici, che , con tale permesso , avendo la messa tridentina, sarebbero tornati in comunione con la chiesa.Si disse che quel documento doveva essere interpretato dagli episcopati nel suo vero senso e che, così com'era, non poteva essere accettato. Si gridò alla restaurazione ed al rifiuto del Vaticano II. Poi le prime richieste di messe e ,come prima, più di prima, titanica opposizione e ancora tanta persecuzione.
RispondiEliminaIo mi chiedo, questi vescovi iper-progressisti, non si domandano come mai da altre parti, dove c'è più continuità col passato, i seminari non sono pieni di ragnatele, e null' altro, come da loro?
RispondiEliminaNon pensano che ciò è proprio quello che qualcuno, LAGGIU', vuole e ci gode?
ma....caro Guido, secondo lei,
RispondiEliminaci credono ancora quei vescovi, che esista un regno-di-LAGGIU' e che sia popolato da certi personaggi, potenti nemici di Cristo e della Chiesa, che di continuo danno l'assalto ad essa e alle anime per portarle "laggiù" per sempre ?....
ne parlano mai, i pastori di oggi e i preti, da 45 anni, del pericolo di andar a finire laggiù ? ....o piuttosto tutto l'argomento "laggiù" in blocco è stato trasferito, tra arcolai e pizzi delle nonne, LASSU' nelle soffitte, tra i libri di fiabe che non si usano più....
già, perchè ormai siamo adulti e disincantati e sappiamo tutto del mondo e dell'ultramondo, di ciò che era vero fino a cent'anni fa e di ciò che dev' essere revisionato e corretto, o .... di storielle antiche da "superare", e verità "rinnovabili" per poter presentare il Vangelo "in chiave moderna", commestibile per l'uomo d'oggi, in rapida evoluzione....!
Lo ricordo anch'io: erano mesi che l'atto era nell'aria; respiravamo il clima dell'attesa e eravamo ben consapevoli che subito dopo il 7 luglio e prima del 14 settembre avremmo dovuto lavorare, soffrire ma potevamo entrare in gioco. Molte circostanze fortuite -o meglio provvidenziali-, tante difficoltà, amarezze, umiliazioni, ma anche conquiste e amicizie preziose....
RispondiEliminaMi pare evidente che <span>il Signore mandi vocazioni alle diocesi che " se le meritano" !!!</span><span> ;) </span>
RispondiEliminaChe bello, la diocesi di Frejus-Tolone presto esporterà sacerdoti in tutte le disastrate e aride diocesi francesi.
RispondiEliminaE dal momento che in certi uffici romani non interessa molto il contenuto ma i numeri... va da sè che non potranno fingere di non vedere la realtà francese ancora per molto.
A piccoli ma inesorabili passi la Barca sta correggendo la rotta !
Non è una questione sulla gerarchia delle fonti di produzione giuridica: è sempre molto difficile dire cosa è "più importante", tuttavia per leggere la cifra dell'attuale pontificato non si può che partire dal motu proprio S.P. e dalla remissione della scomunica ai quattro vescovi della FSSPX. Il suo modo di vedere la Chiesa è in quegli atti.
RispondiEliminaDi questo non sono convinto io, credo che tutti gli osservatori attenti - comunque la pensino - se ne rendano conto. Detto questo preciso che sono un attento lettore ed estimatore delle encicliche di Benedetto XVI.
Queste sono le cose che interessano a Roma:
RispondiEliminaSuore tra trucchi e whiskeyRoma, corso per avvicinarsi ai giovani
"Animazione vocazionale per suore" così si chiama il corso organizzato a Roma dall'Istituto Superiore di Scienze Religiose del Regina Apostolorum. L'incontro internazionale prevede sette giorni di preghiera, ascolto, dialogo, e condivisione di esperienze ma anche l'approccio, per le religiose, a cosmetici e alcolici. Gli organizzatori spiegano che è necessario per la nuova evangelizzazione, "dare spLe religiose di certo non si daranno alla bella vita, solo cercheranno di comprendere meglio l'universo dei più giovani. Le suore di tutto il mondo si riuniranno a Roma per una settimana per diventare "animatrici dei giorni nostri". Il Concilio Vaticano II ha sottolineato la necessità di un "impegno universale di tutti gli uomini e le donne di buona volontà, laici e consacrati, per una nuova evangelizzazione".
Gli organizzatori del corso spiegano che tra ombretti e cocktail, le religiose "consacrate dallo Spirito, faranno arrivare all'intera società il messaggio sempre attuale della salvezza di Cristo, attraverso il carisma proprio di ogni congregazione". Tra i temi trattati nel corso: da Internet al convento; promotori vocazionali tra i cosmetici e i pub; le qualità essenziali dell’animatrice vocazionale; capire la ragazza dei nostri giorni; ridare la speranza; natura, finalità e ostacoli nella pastorale vocazionale; la direzione spirituale; i sacramenti e la preghiera.eranza ai giovani" avvicinandosi al loro mondo
Ritrasmetto scusandomi per l'errore di trascrizione
RispondiElimina<span><span>Queste sono le cose che interessano a Roma:
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"Suore tra trucchi e whiskey</span>
<span>Roma, corso per avvicinarsi ai giovani
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<span>Animazione vocazionale per suore" così si chiama il corso organizzato a Roma dall'Istituto Superiore di Scienze Religiose del Regina Apostolorum. L'incontro internazionale prevede sette giorni di preghiera, ascolto, dialogo, e condivisione di esperienze ma anche l'approccio, per le religiose, a cosmetici e alcolici. Gli organizzatori spiegano che è necessario per la nuova evangelizzazione, "dare speranza ai giovani" avvicinandosi al loro mondo.</span>
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<span>Le religiose di certo non si daranno alla bella vita, solo cercheranno di comprendere meglio l'universo dei più giovani. Le suore di tutto il mondo si riuniranno a Roma per una settimana per diventare "animatrici dei giorni nostri". Il Concilio Vaticano II ha sottolineato la necessità di un "impegno universale di tutti gli uomini e le donne di buona volontà, laici e consacrati, per una nuova evangelizzazione". Gli organizzatori del corso spiegano che tra ombretti e cocktail, le religiose "consacrate dallo Spirito, faranno arrivare all'intera società il messaggio sempre attuale della salvezza di Cristo, attraverso il carisma proprio di ogni congregazione". Tra i temi trattati nel corso: da Internet al convento; promotori vocazionali tra i cosmetici e i pub; le qualità essenziali dell’animatrice vocazionale; capire la ragazza dei nostri giorni; ridare la speranza; natura, finalità e ostacoli nella pastorale vocazionale; la direzione spirituale; i sacramenti e la preghiera.</span>
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Dopo la lettura di certe cose, ribadisco e aumento il mio amore per le Francescane e le Clarisse dell'Immacolata...
RispondiEliminaWow! beh ma non è sufficiente questo per avvicinare i giovani.
RispondiEliminaIo suggerisco anche un corso intensivo del turpiloquio e della parolaccia tanto in voga tra i giovani.
A fine corso avremo suore sbronze, che si esprimono come uno scaricatore di porto ma con un viso ben truccato.
Ragazzi "convertiti" zero, ma tante suore in crisi vocazionale e con nostalgia della bottiglia. STUPENDO !!!
eh già....proprio così, Mantovano !
RispondiEliminasu tutti i fronti, di tutto, di più...
:(
Il "vangelo" secondo Pretty Woman... "seguitemi: vi farò pescatori di..cirrotici".
RispondiEliminacontinua la sagra degli sfigati..
..è come se Rita Levi Montalcini (e ci scusiamo con lei dell'esempio), per trovar giovani discepoli per la sua scuola, mettesse in mostra l'ombelico. I 'ggiovani, anziché apprezzare il giovanilismo della signora Premio Nobel, se ne terrebbero tutti alla larga. Se invece facesse lezioni di biologia molecolare, almeno gli interessati arriverebbero..
http://blog.messainlatino.it/2009/10/una-manica-di-sfigati.html
Da dov'è tratto questo testo? Subito Enrico ci scriva un post dei suoi!
RispondiEliminaNon diticare le Discepole del Ceancolo, le Sorelle e le OBlate della FSSPX, la Clarisse cappuccine tradizionalsite, le carmelitane tradizionaliste ed i vari istituti femminili e maschili legati alla FSSPX ed anche ad altri contesti, compresi alcuni che voi definireste "sedevacantisti".
RispondiEliminaper ospite delle 19.31
RispondiEliminaquesto è il link al testo
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo485852.shtml
No, si intendeva il più importante in termini assoluti. Per accorgersene, basta pensare al grado di opposizione, discussione e polemica che ha ingenerato. Al più, possiamo dire che se la gioca (ma ha certo portata più generale) con la revoca delle scomuniche.
RispondiEliminaIn generale, si tratta di gesti attuativi del programma sotteso al pontificato, e programmaticamente delineato nell'allocuzione del 22 dicembre 2005: l'ermeneutica del Concilio.
.."noi" tendiamo a definire sedevacantista solo chi effettivamente si definisce "sedevacantista" (sia quelli del formaliter, che quelli del materialiter..)
RispondiEliminaIl sottoscritto per tutta quell'estate si chiedeva se fosse davvero l'unico, in tutta la sua diocesi, ad essere interessato ad uin'ipotetica applicazione del motu proprio.
RispondiEliminaE invece, dopo tre anni, e temprati dai combattimenti, siamo qui: con un gruppo stabile, anzi 'solido', e un blog che, come dice Carradori, è una spina nel fianco dei vescovi progressisti.
Quindi: chi si sente solo o isolato nell'amore per la Tradizione non si scoraggi: tempora bona venient.
<span>Il sottoscritto per tutta quell'estate si chiedeva se fosse davvero l'unico, in tutta la sua diocesi, ad essere interessato ad uin'ipotetica applicazione del motu proprio.
RispondiEliminaE invece, dopo tre anni, e temprati dai combattimenti, siamo qui: con un gruppo stabile, anzi 'solido', e un blog che, come dice Carradori, è una spina nel fianco dei vescovi progressisti.
Quindi: chi si sente solo o isolato nell'amore per la Tradizione non si scoraggi: tempora bona venient.</span>
Enrico
3 anni del PER ORA più importante atto del pontificato di Benedetto XVI...... ;)
RispondiEliminaLe ordinazioni della Fraternità non sono affatto frutto del Motu Proprio, come potrebbe sembrare dall'articolo e dalle foto allegate.
RispondiEliminaFSSPX e altre comunità tradizionaliste hanno operato prima ed indipendentemente dal MP.
Scusate.. ma da 'ggiovane ritengo fortemente offensiva quest'idea per cui, per parlare con "noi", uno debba conoscere make up e cocktails..
RispondiEliminaMa sono normodotati?.. No, scusate, veramente: fermi un attimo!.. Ma veramente ci credono una manica di truzzoni? Credono di "affascinarci" facendo i "fighi" bevendo (magari con *burp* finale) e consigliando a Claudia e a Lesbia come truccarsi??..
1. per quelle cose, ci arrangiamo da soli. E molto meglio di uno che "l'ha imparato a scuola", se permettono.. "noi" l'abbiamo "dentro", "dalla strada"...
2. Come fai ad affascinare una ragazza ad una vita consacrata... passando per alcool e trucchi che, francamente, in convento NON si usano? Il giochetto non regge, insomma.. se ne accorgono tutti che è una fregatura: oh suora! vieni qui, truccata, a farti di strawberry daiquiri.. e poi mi proponi una vita dove devo rinunciare a me stessa, obbedire alla superiora, e alzarmi alle 6.30 per le lodi mattutine?... Bevi, bevi, vah!..
Senza contare che tutte le potenziali Edith Stein (prima della conversione) dei giorni nostri, intelligenti, colte, emancipate, indipendenti, lavoratrici.. quelle secondo voi si lasciano affascinare da una suora che beve?.. Decisamente no, anzi.. ne biasimerebbero la ridicola minorità.
Si parte sempre dal presupposto che siamo "noi" a dover fare, sbrigare, inventare, ricreare.. semrpe diversi, sempre più in basso.. oh ma tornare a immergersi completamente in Cristo, nel Suo Mistero.. quello non viene in mente mai a nessuno oltre che a Padre Manelli?
è inutile, Cajetan...fiato sprecato:
RispondiEliminanon hanno più la benchè pallida idea di che cosa sia la
VITA INTERIORE !
è ancora la mentalità sessantottina a farla da padrone, quando gli over 30 venivano chiamati "matusa", dai teen agers della contestazione globale: insistono a tirar fuori quegli schemi mentali ormai sfati e putrefatti.....e non lo vogliono capire, questi "animatori" (de che?....) mondani, che il giovane in cerca di orientamento aspetta di vedere o sentire se e dove il Signore lo/la chiama, ed hanno fame e sete di Dio, altrimenti perchè vanno a farsi orientare ?
animatori. come se la voce di Dio che si avvicina ad un giovane per indicargli la strada che ha scelto per lui, fosse una....voce inanimata !
e ci risiamo: come gli "animatori liturgici" che devono dar vita alla Messa, se no è troppo "triste"...non se ne può più di questi burattinai del sacro che devono sempre frapporsi in cento modi tra l'anima e il suo Dio chela chiama "per nome"! UFFF ! !
:-(
<span>è inutile, Cajetan...fiato sprecato:
RispondiEliminanon hanno più la benchè pallida idea di che cosa sia la
VITA INTERIORE !
è ancora la mentalità sessantottina a farla da padrone, quando gli over 30 venivano chiamati "matusa", dai teen agers della contestazione globale: insistono a tirar fuori quegli schemi mentali ormai sfatti e putrefatti.....e non lo vogliono capire, questi "animatori" (de che?....) mondani, che il giovane in cerca di orientamento aspetta di vedere o sentire -in interiore homine- se e dove il Signore lo/la chiama, ed hanno fame e sete di Dio, altrimenti perchè vanno a farsi orientare ?
animatori: come se la voce di Dio che si avvicina ad un giovane per indicargli la strada che ha scelto per lui, fosse una....voce inanimata !
e ci risiamo: come gli "animatori liturgici", che devono dar vita alla Messa, se no è troppo "triste", come un pupazzo senz'anima...</span>
<span>e non se ne può più di questi burattinai del sacro che devono sempre frapporsi in cento modi tra l'anima e il suo Dio che la sa ben chiamare "per nome"! </span>
<span>UFFFaa ! !
:( </span>
la forza dei numeri e la soluzione anagrafica....
RispondiEliminabeh, ammiro la ferma fiducia, ma la condivido solo in parte: sarebbe troppo bello che lo scioglimento della penosa attesa di un ricambio generazionale, provenisse semplicemente dalle "bocce ferme" presumibilmente intorno al compimento del prossimo "lustro".
A tal proposito -numeri e ricambio- vorrei dirvi ( e passerò per "guastafeste"...):
non avete fatto i conti con i prolifici neocat e con gli epigoni di Kiko: o ne sottovalutate la potenza e gli appoggi in alto loco ?
:=(
<span>a forza dei numeri e la soluzione anagrafica....
RispondiEliminabeh, ammiro la ferma fiducia, ma la condivido solo in parte: sarebbe troppo bello che lo scioglimento della penosa attesa di un ricambio generazionale, provenisse semplicemente dalle "bocce ferme" presumibilmente intorno al compimento del prossimo "lustro".
A tal proposito -numeri e ricambio- vorrei dirvi ( e passerò per "guastafeste"...):
non avete fatto i conti con i prolifici neocat e con gli epigoni di Kiko: o ne sottovalutate la potenza e gli appoggi in alto loco ?
*DONT_KNOW* </span>
In questa santissima e provvidenziale ricorrenza....nascono i CORDINAMENTI a livello regionale per l'applicazione del MP ;)
RispondiEliminacliccate qui:
<span>www.b16network.com</span><span> </span>
<span></span>
<span>e...prendiamo il Rosario amici....senza stancarci mai, preghiamo!!!</span>
ma sì, continuiamo a sperare....e ben venga anche il refuso di Caterina: cor-dinamento, fatto col cuore !
RispondiElimina:) ....ora voglio vedere se si parla della mia regione (più facile che un cammello passi nella cruna di un ago, ve lo garantisco !....)
<span>ma sì, continuiamo a sperare....e ben venga anche il refuso di Caterina: cor-dinamenti, cioè fatti col cuore !
RispondiElimina:) ....ora voglio vedere se si parla della mia regione (più facile che un cammello passi nella cruna di un ago, ve lo garantisco !....)</span>
I kikiani hanno le loro fondamenta basate su Kiko che, come tutti noi, è un mortale.
RispondiEliminaTutti costruiscono una casa, c'è chi si accontenta di costruirla sulla sabbia chi, invece, lo fa sulla roccia. Alla prima tempesta vedremo quanto reggerà la casa di Kiko. La Tradizione ha sempre retto ad ogni tipo di catastrofe.
ehm.... :( ...Caterina, mi pare che nel link che hai segnalato c'è qualcosa che non va !
RispondiEliminaè certissimo che la Tradizione vincerà: ma dopo quante tribolazioni e persecuzioni, lo dobbiamo ancora vedere e sperimentare, temo ! e Kiko ha preparato i suoi successori, che combatteranno la Tradizione con ogni mezzo, soprattutto occupando i mezzi di (dis)informazione e algtri posti che contano....
RispondiElimina<span>è certissimo che la Tradizione vincerà: ma dopo quante tribolazioni e persecuzioni, lo dobbiamo ancora vedere e sperimentare, temo ! e Kiko ha preparato i suoi successori, che combatteranno la Tradizione con ogni mezzo, soprattutto occupando i mezzi di (dis)informazione e altri posti che contano....; realisticamente penso che lo scioglimento del dramma attuale si avrà solo tra un secolo e mezzo.</span>
RispondiEliminaAnche se la notizia inizialmente mi ha lasciato perplesso, penso che non si debbano trarre conclusioni affrettate, ad esempio immaginarsi le suore come "make-up consultants". L'iniziativa parte dal Regina Apostolorum, università dei Legionari di Cristo, noti per la loro rigorosa disciplina e per una pastorale vocazionale per nulla incline a piegarsi alle mode.
RispondiEliminaForse il corso intende presentare i molteplici aspetti della vita giovanile, fatta anche di alcol e trucchi, per dare ai partecipanti una miglior conoscenza del mondo cui andranno ad annunciare la buona novella. Insomma: conoscerli meglio per evangelizzarli meglio.
Leggete però bene il testo originale di annuncio del corso:
RispondiElimina<img></img> <img></img> <img></img>
<p>La Chiesa cattolica guarda al futuro con grande speranza. Il Concilio Vaticano II ha sottolineato la necessità di un impegno universale di tutti gli uomini e le donne di buona volontà, laici e consacrati, per una nuova evangelizzazione.
</p><p>In questo contesto di rinnovato entusiasmo, all’inizio del Terzo Millennio, la vita consacrata femminile riveste un’importanza fondamentale.
</p><p>La religiosa è portatrice dei valori più caratteristici della natura umana. Consacrata dallo Spirito, fa arrivare all’intera società il messaggio sempre attuale della salvezza di Cristo, attraverso il carisma proprio di ogni congregazione.
</p><p>Per questa ragione, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum ha organizzato un Incontro internazionale di animazione vocazionale, riservato alle religiose.
Sarà una settimana di preghiera, d’ascolto, di dialogo, di condivisione di esperienze internazionali. Si terrà a Roma dal 19 al 24 luglio 2010, nella sede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, in via degli Aldobrandeschi 190, dalle ore 9.30 alle 18.15.
“La proposta di organizzare un Incontro internazionale di animazione vocazionale – spiegano gli organizzatori – nasce dal grande senso di fiducia che abbiamo in Dio. E’ Lui il padrone della messe. Tuttavia è necessario pregare e lavorare bene. L’opera della pastorale vocazionale dev’essere svolta dalle congregazioni religiose con cura minuziosa, in particolare nelle situazioni odierne, in cui lo scoraggiamento ha fatto strada e la sfiducia ha sostituito la speranza. Si deve soltanto avere fiducia nel padrone della messe e, quindi, alzare lo sguardo, poiché il campo è già pronto per la mietitura”.
Tra i temi trattati nel corso: da Internet al convento; promotori vocazionali tra i cosmetici e i pub; le qualità essenziali dell’animatrice vocazionale; capire la ragazza dei nostri giorni; ridare la speranza; natura, finalità e ostacoli nella pastorale vocazionale; la direzione spirituale; i sacramenti e la preghiera.
Tutto su:
http://www.uprait.org/index.php?option=com_content&view=article&id=768%3Aanimazione-vocazionale&catid=138%3Afunzioni-e-comunicati-stampa&lang=it
La descrizione che ne dà il TGCOM è esagerata, d'altronde immagino quale sia il loro livello di preparazione religiosa ( dei giornalisti tgcom); sono andato a controllare perchè secondo me è una cosa seria ( è organizzata dai Legionari di Cristo).</p>
<span>Grazie molte per le cifre riguardanti i sacerdoti ordinati in Francia;nel seminario di Orléans,che raggruppa diverse diocesi,c'é un solo seminarista per tutta la diocesi del Berry (Bourges),ma un vescovo francese, alla lettura della s Messa che citava il passaggio degli operai della messe, ha detto testualmente che non dobbiamo affatto preoccuparci del calo delle vocazioni,perché ne mancavano già al tempo di Gesù!!Anzi,é buon segno,bisogna esserne felici!Ha infatti 'dimenticato' di commentare il versetto seguente:pregate il padrone della messe..Comunque sabato scorso a Ars sono stati ordinati ben dieci preti e quindici diaconi della Congregazione San Giovanni,dal Card.Caffarra,venuto per l'occasione, e celebrano solo la Messa di Paolo VI, ma come si deve,senza abusi. Come mai non rientrano nelle vostre statistiche? Eppure ricordo di aver già scritto un commento al riguardo recentemente,é solo per dire che al mondo non c'é solo Kiko..
RispondiElimina</span>
Cara Maria Carla sono contento anche per i sacerdoti ordinati ad Ars, anche io celebravo fino al 2007 solo la messa di Paolo VI e dopo ho scoperto anche la forma extraordinaria del rito romano, spero che anche i sacerdoti ordinati ad Ars la scoprano, naturalmente se Dio lo vuole......
RispondiEliminadon bernardo
<span>Rodari addomestica un po', come pure il card. Ratzinger. Il quale, non mi stancherò di ripeterlo, dopo l'approvazione di Gaudium et Spes e d'altri documenti, gridò di gioia: Finalmente abbiamo il contro-Sillabo. Dunque, per la verità storica, gli altri suoi sodali progressisti continuarono sulla strada del contro-Sillabo - ermeneutica della rottura - lui negli anni '70 cominciò a veder i danni che aveva contribuito a creare ed iniziò a rivolgersi verso l'ermeneutica della continuità, specie dopo aver toccato con mano un fatto mai accaduto nelle storia della Chiesa: la tragica rottura liturgica.</span>
RispondiEliminaTra le comunità collegate alla S. Pio X ricorda anche le Consolatrici del Sacro Cuore di Vigne di Narni.
RispondiEliminaLe Discepole del Cenacolo oggi come oggi non so se siano più tanto vicine alla S. Pio X: SI SI NO NO non porta più la firma di don Emanuele du Chalard, il che è significativo. Ch'io sappia dietro c'è don Nitoglia, che ha lasciato i sedevacantisti di Verrua.
C'è bisogno di un corso per capire i guasti provocati dall'alcool o, sulla pelle e agli occhi, da certi trucchi? O insegneranno la psicologia del trucco e della bottiglia?
RispondiElimina:( boh! non so perchè rimanda a Messainlatino... io copio la url del sito, ci riprovo:
RispondiEliminahttp://www.b16network.com/
forse con l'http davanti ora funziona.... :)
si, ora funziona..... :-D
RispondiEliminaI vescovi sono diventati contabili, amministratori di beni terreni, procacciatori di affari: è quanto si evince dalla lettura dei quotidiani. Essi si curano abbastanza poco di trovare le forme per incrementare le vocazioni religiose. In pratica a fronte di un Papa, punto focale su cui far convergere iniziative, idee, informazioni per meglio condurre l'azione apostolica, ci ritroviamo il BVI che deve supplire all'incapacità di molti suoi vescovi ed essere lui stesso il promotore di quegli atti volti a risvegliare le coscienze assopite da tanto buonismo, superficialità e spirito da fai-da-te. Il MP è stato uno di quegli atti che qualcuno (soprattutto i vescovi) ha licenziato come un contentino ai vecchi nostalgici e che invece ha suscitato l'interesse e la devota partecipazione dei giovanissimi (oltre il 60 % dei presenti alla Messa Tridentina che io frequento) con la scoperta del vero valore del Sacrificio Sacro che si celebra.
RispondiEliminaDicono che il vescovo Mani abbia trasformato gran parte del Seminario in pensionato universitario; così si che la Chiesa si apre ai giovani, altro che favorire le vocazioni che danno poco reddito!
RispondiEliminaIl Vangelo secondo Pretty Woman: "seguitemi, e vi farò perscatori di cirrotici".
RispondiEliminaI mezzi di informazione li occupano già, vedi ad esempio Radio Vaticana, da qui il silenzio su tutte le anomalie neocat e l`accento messo, quando non è esaltazione, sui loro numeri, leggiamo e vediamo che si fanno portavoce del pensiero kikiano...c`è bisogno di una persona che testimonia la sua vocazione? prendiamo un neocat! Parliamo della nuova evangelizzazione? interroghiamo un neocat. Scriviamo sulla famiglia? diamo in esempio una famigiia neocat.
RispondiEliminaE vedremo l`anno prossimo alla GMG di Madrid tutto il potere di Kiko Arguello che sta già mobilitando le sue truppe, che avranno diritto a corsie preferenziali, e prendendo in mano l`organizzazione di quella che dovrà risultare come l`ennesima manifestazione dell`orgoglio neocatecumenale!
La Gaudiun et Spes e i documenti conciliari a questa raccordati non mi sembrano un "contro-Sillabo" e tale affermazione dell'allora giovin futuro Papa mi sembra esagerata al pari di quelle di certi cripto-sedevacantisti che considerano arbitrariamente il Concilio Vaticano II invalido.
RispondiEliminaQuest'anno alla Comunità San Martino ci sono state 3 ordinazioni sacredotali ma ben 10 diaconali: il che vuol dire che l'anno prossimo ci saranno 10 ordinazioni presbiterali ( ed altre 9 diaconali). In concluisone tra la diocesi di Tolone ed il CSM un minimo di UN TERZO dei preti ordinati in Francia saranno stati formati come ogni sacerdote dovrebbe.
RispondiEliminaEfficacissima e puntualissima spigolatura di Cajètan!
RispondiEliminaBasta da sola a demolire e liquidare la stupida iniziativa.
ragazzi non convertite, suore rintegamìte....
RispondiEliminaCi sono Vescovi convinti - complice la teologia neomodernista - che le scelte degli ultimi anni non abbiano nulla a che fare col calo vocazionale e che la crisi del clero sia un segno inviato dallo Spirito Santo per dare inizio ad una nuova Chiesa senza sacerdoti. Un Vescovo dalle mie parti aveva cominciato a nominare alcuni diaconi permanenti "capi comunità", un titolo e un ruolo inesistenti nel diritto canonico. Di fronte alle perplessità di un parroco, che gli ricordava che il diacono deve dipendere dal parroco, questi rispose: "Ma tu non capisci: io sto preparando l'avvento di una Chiesa senza preti". Il sacerdote, per fortuna, era un po' più intelligente di lui: "Eccellenza, forse lei non si rende conto che, senza preti, non ci sarebbe più neppure la Chiesa".
RispondiEliminaApprofitto per ringraziare la redazione per questa opportunità che ci offre di radunarci qui a condividere le nostre gioie e le nostre amarezze, consapevoli che non siamo soli, noi tradizionalisti, e che non siamo in pochi. I progressisti hanno paura della nostra avanzata! Sappiano che "noi siamo Chiesa", la Chiesa di sempre!
RispondiEliminaNon "dicono", caro Welcome, lo ha detto lui stesso in uno degli scorsi numeri de "Il Portico". Meno male che almeno lo ha intitolato a Sant'Efisio, martiri gloriosu.
RispondiEliminaSono soprattutto i derelitti, come gli alcolisti, ad avere più bisogno di amore.
RispondiEliminaDon Curzio Nitoglia non è più sedevacantista e collabora oggi, da semplice cappellano, con la FSSPX.
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