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martedì 8 giugno 2010

Salmo 3

Salmo 3

Dómine quid multiplicáti sunt qui tribulant me? * multi insúrgunt advérsum me.

Signore, perché si sono moltiplicati coloro che mi arrecano tribolazione? * Molti si sollevano contro di me.

Multi dicunt ánimæ meæ: * Non est salus ipsi in Deo eius.
Molti dicono all’anima mia: * "Non c'è salvezza per lui nel Dio suo".
Tu autem, Dómine, suscéptor meus es, * glória mea, et exáltans caput meum.
Tu invece, Signore, sei colui che si assume [la mia difesa], * [sei] la mia gloria, e colui che mi fa levare alto il capo.
Voce mea ad Dóminum clamávi: * et exaudívit me de monte sancto suo.
Con la mia voce al Signore ho gridato, * e mi ha esaudito dal suo monte santo.
Ego dormívi, et soporátus sum: * et exsurréxi, quia Dóminus suscépit me.
Io me ne sono stato tranquillo e mi sono addormentato: * e mi sono alzato, perché il signore mi ha accolto.
Non timébo míllia pópuli circumdántis me: * exsúrge, Dómine, salvum me fac, Deus meus.Non temerò miriadi di popolo che mi circonda: * sorgi, Signore, fammi salvo, Dio mio.
Quóniam tu percussísti omnes adversántes mihi sine causa: * dentes peccatórum contrivísti.
Perché tu hai percosso tutti quelli che mi avversano senza ragione: * i denti dei peccatori hai spezzato.
Dómini est salus: * et super pópulum tuum benedíctio tua.
Del Signore è la salvezza: * e sul tuo popolo la tua benedizione

Commento di S. Alfonso

Questo salmo porta il titolo: Psalmus David cum fugeret a facie Absalon filii sui: onde secondo il sentimento comune s'intende letteralmente di Davide che fuggiva dal suo figlio Assalonne che lo perseguitava. Ma secondo il senso mistico, dicono s. Girolamo, s. Agostino, Beda, Teodoreto ed altri, che nella persona di Davide si riconosce la persona di Gesù Cristo sì a riguardo della sua passione, come della sua risurrezione. Si avverta qui di nuovo che in tutti i salmi, ove letteralmente si parla de' nemici da cui era Davide perseguitato in questa terra, spiritualmente s'intende di tutti i nemici che noi abbiamo interni ed esterni, e specialmente de' demonj, che c'insidiano l'eterna salute e sono i nemici più potenti e nocivi.

Domine, quid multiplicati sunt qui tribulant me? multi insurgunt adversum me. Signore, perché sono moltiplicati i miei persecutori? molti insorgono contra di me.

Multi dicunt animae meae: Non est salus ipsi in Deo eius. Mi dicono che non vi è salute per me, ancorché io confidi nel mio Dio.

Tu autem, Domine, susceptor meus es, gloria mea exaltans caput meum. Ma voi, Signore, siete il mio protettore e la gloria mia, cioè la causa della mia gloria; voi siete quello che mi consolate e fate che, dove io andava col capo dimesso per la mestizia, ora lo possa alzare con allegrezza.

Voce mea ad Dominum clamavi; et exaudivit me de monte sancto suo. Io colle preghiere ho gridato al Signore, ed egli mi ha esaudito dal suo s. monte, cioè dall'alto suo cielo.

Ego dormivi et soporatus sum, et exsurrexi; quia Dominus suscepit me. In mezzo alla persecuzione io ho dormito quieto con un dolce sopore; e poi mi sono svegliato con pace, vedendo che il Signore mi ha preso sotto la sua protezione. Questo verso misticamente si applica a Gesù Cristo per quel tempo in cui volle giacer sulla croce per lasciarvi la vita, e poi volle risorgere dalla morte per la potenza della sua divinità.

Non timebo millia populi circumdantis me; exsurge, Domine, salvum me fac Deus meus. Io non temerò tutta la turba del popolo che mi assedia: sorgete dunque, mio Signore e Dio, e salvatemi.

Quoniam tu percussisti omnes adversantes mihi sine causa; dentes impiorum contrivisti. Giacché in altri miei pericoli voi avete percossi tutti coloro che senza ragione si sono congiurati contro di me ed avete franti i denti degli empj. Nell'ebreo si legge: Quoniam tu percurristi omnes hostes meos in maxilla, dentes impiorum contrivisti. Ma i settanta, in vece della parola in maxilla, tradussero sine causa: dice il Bellarmino che i settanta tradussero così perché avessero essi i testi ebraici più purgati di quelli che abbiamo noi.

Domini est salus, et super populum tuum benedictio tua. Del Signore è il dar la salute a chi vuole; e sovra del vostro popolo, Signore, scenda la vostra benedizione. Nel testo ebreo si legge Domino salus, cioè che la salute dee riferirsi a Dio e che noi solo da esso dobbiamo sperarla; questa salute poi è la benedizione che dona il Signore a' suoi servi, mentre il benedire di Dio è beneficare.

2 commenti:

  1. ma salus non sarebbe meglio tradurlo con salvezza ? 

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  2. Don Alfredo Morselli11 giugno 2010 alle ore 00:09

    Guardi che è stato propio tradotto con "salvezza"

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