Mons. Nicola Bux ha tenuto una conferenza lo scorso 28 aprile, in preparazione alla celebrazione della S. Messa gregoriana da parte del Cardinale Carlo Caffarra.
La Televisione privata Ètv ha intervistato il noto teologo e liturgista che tanto sta facendo per l'autentico rinnovamento liturgico. Sul canale Youtube di 12porte - trasmissione ufficiale settimanale della diocesi di Bologna - è già disponibile, in eccezionale anteprima, il servizio che sarà diffuso via etere questa sera. Ringraziamo Mons. Andrea Caniato, responsabile della trasmissione, per la graditissima anticipazione.
Nella conferenza tenuta recentemente a Torino, mons Bux disse di tenere vivo il dibattito e l' interesse sulla liturgia stadizionale tramite internet, quindi ne approfitto per dire a gran voce:
RispondiEliminaVOGLIAMO BUX VESCOVO A TORINO!
guido - torino
Io lo voglio Arcivescovo (quindi Cardinale) a Palermo! :-P
RispondiEliminaMa Bux non è Monsignore... perché usurpa un titolo non suo?
RispondiEliminaBellissima l'intervista che vi consiglio vivamente:
RispondiEliminahttp://disputationes-theologicae.blogspot.com/
davvero??? =-O
RispondiEliminaCaro Linus che ne sai se è o non è monsignore. Non è il titolo comunque che conta sono le sue idee che valgono, sono le idee anche di un certo Benedetto XVI che è guarda caso il Sommo Pontefice......
RispondiEliminaPotrebbe perà uisare la talare invece che un brutto clergynan,
RispondiEliminaE se non è il titolo che conta, perchè usarne (usurparne?) uno che non si ha?
RispondiEliminaMons. Bux è "Monsignore"
RispondiEliminaIl card. Caffarra ha reso un grande servizio alla tradizione. Lo rendano anche i gruppi tradizionalisti. Invece di far celebrare pontificali di difficile comprensione, facciano celebrare, anche da vescovi e cardinali, la Santa Messa dialogata. Anche chi non vi ha mai assistito saprà valutare i tesori che in Essa sono contenuti ad iniziare dal salmo 42 recitato ai piedi dell'altare con il suo meraviglioso incipit :"Introibo ad altare Dei".
RispondiEliminaCe ne fossero di Arcivescovi e Cardinali come Caffarra, cui va tutta la stima l'apprezzamento e il sostegno possibile. Ciò non toglie che si ha qualcosa da dire va detto (e - guarda caso - nel "post" con il video della Messa di Bologna non è possibile fare commenti...!!!).
RispondiEliminaLa Messa celebrata a Bologna è una Messa, a dir poco "fantasiosa": da quando in qua un Vescovo celebra la Messa cantata con l'incenso, come se fosse un semplice Prete (a capo scoperto, con le tabelle sull'altare al posto del Canone ecc...)? La Messa del Vescovo è Pontificale (in canto) o Prelatiza (letta). Se la prima non era possibile, una Messa Prelatizia sarebbe stata più che dignitosa e ricca di significato. Che rispetto della tradizione c'è nell'accomodarsi la Messa alle proprie idee personali?
Ripeto: il Card. Caffarra è un grande Arcivescovo, tra i migliori che abbiamo, ma chi ha organizzato quella Messa, lo ha fatto "non servendo la liturgia", bensì "servendosene", al pari dei conciliaristi.
E già! Mancava il pelouovista!
RispondiEliminaFossi il Crad. Cafarra dopo questo post manderei a ramengo i tradizionalisti!
MD
E già! Mancava chi insulta "aggratis"!
RispondiEliminaL'Arcivescovo di Bologna merita stima e rispetto. Lo ribadisco. Ciò non toglie che chi ha qualcosa da dire lo deve dire e, soprattutto, non si tratta di "pelo nell'uovo". Non è la minuzia rubricale che non è stata rispettata, ma l'impostazione stessa della Messa, adattata alle esigenze del caso, invece di adattare il caso alla forma appropriata di Messa.
Troppo facile mostrarsi infastiditi per una critica. Se si ha coraggio (e competenza) si argomenti piuttosto!
quando vedo bux penso: possibile che il preteso più grande esperto della liturgia tridentina, che dice tante belle parole, sia uno che non è in grado di celebrare correttamente una Messa bassa?
RispondiEliminaChe barba, che noia, che noia, che barba!
RispondiEliminaL'argomento è presto detto. Siamo in epoca di emergenza e non c'è posto per i fanatici del Trimeloni. Si fa quel che si può. Rimboccarsi le mani, prego, invece di criticare.
RispondiEliminaChe barba, che noia, che barba, che scatole ....
RispondiEliminaTutti professori sti tradizionalisti!
Manco uno che fa il discepolo!
MD
...purché la redazione censuri anche chi "critica le critiche", se questo è un blog serio. Non sono un fanatico del Trimeloni, anzi tutt'altro! La questione è molto più seria (di fatto si è applicata una forma di Messa inesistente). Possibile che non lo comprendiate? Credo di sì, perché nessuno mi ha sconfessato. Ci si limita a criticare "acriticamente". Fa così "schifo" la Messa letta al punto da doversi inventare qualcosa di nuovo e contrabbandarlo per Tradizione??? Rispondete a questo, se siete uomini!
RispondiEliminaRedazione!!!! fuori gli attributi!
RispondiEliminaMD
PS ma, così per curiosità, in quelle Messe che Lei critica non c'è transustanzazione?
Se la questione è solo la Transustanziazione, quella c'è anche nella Messa di Paolo VI, dunque perché insistere tanto con la Messa di sempre? Perché amiamo e difendiamo la Tradizione, che ci porta anche ad esprimere, <span>pur nel complessivo consenso</span>, qualche nota di <span>legittima e costruttiva</span> critica, che va rispettata e non derisa in nome di un buonismo sterile o, peggio, dannoso! E la critica è stata "postata" con il giusto garbo, prima di essere stati costretti ad "alzare i toni" in risposta agli attacchi che l'intervento ha suscitato. Va da sé che ricostruire dopo una demolizione è difficile, ma non è tacendo gli errori (e quello che è stato commesso non è de minimis) che si contribuisce a ricostruire.
RispondiEliminaE per fortuna che non ha scritto ORRORI!!!!
RispondiEliminaMD
PS che sia legittima non si mette in dubbio che sia costruttiva ho qualche dubbio!
...se è legittima, perché infastidisce tanto? Sul dubbio che sia costruttiva, la risposta è positiva nella misura in cui le critiche si accettano per migliorare se stessi, invece di mostrarsi spocchiosamente infastiditi. La redazione, addirittura, invita a rimboccarsi le maniche invece di criticare. Stiano tranquilli: lo facciamo e cerchiamo di farlo mettendo a frutto ciò che sappiamo e imparando di chi ne sa più di noi giorno dopo giorno. Perdonate se abbiamo commesso il reato di Lesa Maestà!!! Se non perdonerete...poco ci cale!
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