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giovedì 6 maggio 2010

Architettura sacra e chiesa di Padre Pio

FRANCESCO COLAFEMMINA, Il mistero della Chiesa di San Pio, edizioni Settecolori 2010

Francesco Colafemmina di
Fides et forma ha scritto un libro (cliccate sulla copertina per saperne di più, e per acquistarlo) col quale persegue il suo benemerito intento di essere 'pietra di inciampo' dell'attuale tendenza iconoclasta degli organismi episcopalconferenzisti. E, aiutato in questo dalla crescente indignazione che suscitano le stralunate realizzazioni chiesastiche di architetti prezzolati, il Nostro comincia a smuovere effettivamente le acque. Lo attesta l'interesse per l'argomento che hanno mostrato, intervistandolo, la rivista Panorama e il Giornale. Di seguito riportiamo il commento che Tornielli ne ha scritto nel suo blog. Come Tornielli - e senza avere ancor letto il libro - anche noi siamo istintivamente scettici quando ci si parla di simbologia massonica: sia perché in passato se ne son lette di cotte e di crude e certuni vedrebbero doppi sensi esoterici persino nelle istruzioni della lavatrice; sia perché la massoneria, per camuffare la propria impostura di possedere un antico sapere iniziatico, ha una tale bulimia nel saccheggiare simboli altrui, dalle sfingi egizie all'iconografia cristiana, che alla fine quasi tutto si presta a una lettura in chiave frammassona. Tuttavia, massonaggini a parte, come Tornielli e come Colafemmina ci chiediamo semplicemente: perché mai le chiese degli ultimi decenni devono necessariamente buttare a mare la chiara simbologia e i riferimenti di senso che le hanno caratterizzate per secoli, e integrare ambigui elementi decorativi o architettonici, che nessun fedele sente propri né adatti all'uso religioso? E soprattutto: perché le nuove chiese devono esser condannate a suscitare un sentimento estetico di invincibile repulsione? Ma lasciamo parlare Tornielli: Sul Giornale di oggi pubblico un’intervista a Francesco Colafemmina, studioso di arte sacra e autore di un libro che esce questa settimana, Il mistero della Chiesa di San Pio (edizioni Settecolori), nel quale analizza l’architettura e le simbologie presenti negli arredi sacri del nuovo santuario dedicato a San Pio da Pietrelcina. Come sapete pochi giorni fa il corpo del santo è stato definitivamente traslato nella cripta del santuario. Colafemmina evidenzia, nel suo lavoro, la presenza di alcune simbologie che appaiono più vicine alla sensibilità massonica che a quella cristiana. L’accusa non è nuova, ma fino ad oggi era rimasta relegata nell’ambito del tradizionalismo più polemico. 

Il libro di Colafemmina non mi pare interessato a sollevare sterili polemiche, quanto piuttosto pone un problema: che cos’è oggi l’arte sacra? Come la committenza controlla che la realizzazione delle nuove chiese sia rispondente allo spirito della liturgia e al messaggio evangelico? Personalmente credo che la presenza di quei simboli e di quei segni presenti nel nuovo santuario di San Giovanni Rotondo possano prestarsi a diverse letture e bisogna essere molto cauti per non correre il rischio di vedere anche ciò che non c’è: basti pensare che una rivista ultra-tradizionalista ha creduto di intravedere simboli massonici persino negli ornamenti di una vecchia mitria posseduta da Benedetto XVI prima ancora di diventare Papa e da lui indossata il giorno della messa d’inizio del pontificato. Quello che rimane certo è che in tante, troppe nuove chiese - costruite tenendo in conto più la notorietà dell’artista che l’effettiva corrispondenza della realizzazione al messaggio cristiano - il fedele si sente disperso, estraneo e non coglie subito quei segni che lo rimandano al Vangelo. La sottolineatura di questo rischio è ciò che più mi piace nel libro di Colafemmina. Ci si ritrova molto più facilmente a casa propria in qualche mediocre chiesetta di campagna che abbia più di cento anni, piuttosto che in tante costruzioni più recenti.

Fonte: blog di Tornielli C'è solo un punto dell'intervista pubblicata sul Giornale che ci lascia perplessi: dove si afferma che "Colafemmina non è tradizionalista". Ohibò, Francesco, difenditi dall'ingiuria!

81 commenti:

  1. Il termine "tradizionalista" non vuol dir nulla.
    Lo utilizziamo sempicemente per "interderci" tra di noi su quanto parliamo.
    Così come "movimento tradizionale", "ambito tradizionale", "cattolico tradizionale".
    Impropriamente è giusto usarlo. Ma solo "impropriamente", altrimenti diventa un partito.

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  2. ci vorrebbe un bel restyling per il santuario: baldacchino sopra l'altare, tabernacolo al centro, crocifisso degno di tal nome, un po' di candelieri, una bella baòaustrata e qualche tendone per attenuare quell'insensato uso della luce.... qualche damasco qua e là ed è fatta! ;)

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  3. Bhe, Placentinum...occorrerebbe anche "girare" la chiesa visto che entrando dal sagrato trovi l'altare alla tua destra!

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  4. sulla stessa parete dell'ingresso!

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  5. Redazione di Messainlatino.it6 maggio 2010 alle ore 13:29

    No: le parole hanno il significato semantico che la generalità attribuisce loro in un determinato ambito e momento storico. E attualmente tradizionalista (in ambito ecclesiale) significa precisamente: persona che propugna il ritorno alla tradizione liturgica e dottrinale anteriore alle riforme degli ultimi 45 anni. Più in generale, tradizionalista nella Chiesa è chi si rifà all'ininterrotta tradizione della Chiesa rifiutando innovazioni ad essa contrarie e incompatibili: in tal senso S. Pio X esaltava e proponeva a modello di cattolico proprio il tradizionalista.
    Dobbiamo quindi assumere con fierezza ed orgoglio questo titolo, anche per ribaltare il tentativo avversario di associare a quel termine l'idea di un becero nostalgico laudator temporis acti, chiuso in un aprioristico misoneismo ed estremista.

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  6. "...<span>becero nostalgico laudator temporis acti, chiuso in un aprioristico misoneismo ed estremista...<span>". Bisogna almeno darvi atto di sapere chi siete...è il primo passo per la guarigione essere consapevoli della propria malattia...</span></span>

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  7. SONO STATO TRE ANNI FA IN QUEL POSTO, POVERO ME, POVERI NOI TUTTI QUANDO, ENTRATI NELL' ''AULA LITURGICA'' PENSAVAMO DI STARE IN UN AREOPORTO.  L' ALTARE PICCOLO E QUASI ANONIMO, UNA MASSA BRONZEA SOPRA DI ESSO A SIGNIFICARE LA CROCE, A NOI SEMBRO' UN'AUTO PRESSATA DOPO UNA DELMOLIZIONE . SUBITO SCATTO' LA CACCIA ALLA RICERCA DEL TABERNACOLO ESSO ERA ,ED E' ,COLLOCATO IN UN LUOGO ANONIMO E NASCOSTO, UN LOCALE BRUTTO ED ESSENZIALE, DIFFICILMENTE RAGGIUNGIBILE, ENTRATI C'ERA UN AMORFO CIPPO NERO, FORSE UNA SCARPIERA DALLA FORMA SPAZIALE, IDENTIFICABILE COME TABERNACOLO DAL FATTO DI ESSERE PROSSIMO AD UNA SPECIE DI LAMPADA DI ALADINO IN STILE AVVENIERISTICO.MI COLPI' IL FATTO CHE NN CI FOSSE DA NESSUNA PARTE UN 'IMMAGINE DEL SIGNORE, DI MARIA O DI PADRE PIO.USCIMMO IN SILENZIO, NN CERTO UN SILENZIO DI PREGHIERA.

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  8. davvero? non lo sapevo... va bè, è così bella che non credo nessuno obbietterà se si butta giù anche un muro....

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  9. Concordo con la Redazione sul termine, sull'uso e sul termine proprio "tradizionalisti".....
    il problema è "questo momento storico" poichè fino a 40 anni fa TUTTA LA CHIESA ERA TRADIZIONE e non "tradizionalista".... negli anni '70, come per altro spiegava l'allora card. Ratzinger, si è coniato il termine "progressista-tradizionalista-conservatore, ecc...." MA PRIMA NON ERA COSI'... il termine tradizionalista è andato pian piano ad essere usato in senso dispregiativo soprattutto per sottolineare "i cattivi scomunicati lefebvriani"....
    Oggi il termine ha un senso, o meglio, sta riprendendo possesso del suo legittimo senso, anche se c'è ancora da spurgare...

    Interessante fu invece l'intervista concessa da Giovanni Paolo II a Frossard se non erro, nel suo libro, nel quale gli chiedeva se lui si considerava un "CONSERVATORE" e che se senso avesse oggi, essere conservatori nella Chiesa, Giovanni rispose all'incirca così (cito a braccio, il libro è già nello scatolone del trasferimento...): - Certo che il Papa E' UN CONSERVATORE! Deve esserlo, perchè ciò che insegna non è frutto delle sue opinioni, ma è DEPOSITO DELLA FEDE E DELLA TRADIZIONE che cammina al passo con i tempi! Tutti i fedeli nella Chiesa, tutte le membra devono sentirsi - conservatori -  di una Tradizione e di una Dottrina che siamo chiamati a trasmettere e non ad inventare. Conserviamo l'insegnamento della Chiesa che matura in ogni tempo, siamo come l'Antico e il Nuovo Testamento, uniamo cose antiche e aspetti nuovi in continua comunione....-

    Sto leggendo il libro di Francesco....ve lo consiglio....molte interessanti ed ottime citazioni..... ;)
    ....vi dono questa citazione a pag.45

    "Se l'infame nemico del genere umano, per contrastare il più possibile i vostri tentativi, qualche volta si adopererà a che la peste del male avanzante sia nascosta fra le gerarchie religiose del secolo, vi prego di non perdervi d'animo, ma di camminare nella casa di Dio con l'accordo, la preghiera e la verità che sono le armi della Nostra milizia"

    Non sono parole di un "uomo", ma di un Pontefice... Pio VI nella sua "inscrutabili divinae" del 25.12. 1775

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  10. REDAZIONE, MI SCUSO SE SCRIVO QUA E SE MI ARROGO DI SCRIVERE IN GRASSETTO, MA NN SO CM ALTRO FARE: è DECEDUTO IL MIO CONCITTADINO SIGNORE CARDINALE LUIGI POGGI, STRENUO AMANTE DELLA TRADIZIONE E ASSIDUO NEL CELEBRARE LA MESSA DI SEMPRE. SABATO SARà TUMULATO NELLA BASILICA DI SANT'ANTONINO A PIACENZA. NOTO CHE I GIORNALI LOCALI NON DICONO NULLA IN MERITO AL SUO "TRADIZIONALISMO" E CHE NEMMENO è PREVISTA UNA MESSA GREGORIANA DI SUFFRAGIO. TROVO STRANO CHE EGLI NON ABBIA DATO DISPOSIZIONE ALCUNA SULLA MODALITà DELLE SUE ESEQUIE. SE SI POTESSE COMUNQUE FAR QUALCOSA PER RENDERE GIUSTIZIA A QUESTO SANT'UOMO CAMPIONE DELL'ORTODOSSIA.....

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  11. Sunt lacrimae rerum6 maggio 2010 alle ore 15:05

    Concordo con la precisazione sul termine "tradizionalista" della Redazione , prima, e di Caterina, poi.
    Ritengo che la definizione " tradizionalista" debba essere opportunamente rivalutata incominciando dai nostri siti.
    Essere tradizionalista è l'opposto del conservatorismo.
    "Tradere" è un verbo latino  particolarmente attivo : consegnare, andare avanti, dare ecc ecc
    L'opposto del conservatorismo,
    Difatti noi stiamo osservando nell'ambito ecclesiale, così pure in quello politico, che coloro che hanno operato la rivoluzione ad un certo punto per cercare di mantenerla diventano psicopaticamente conservatori non permettendo alcuna deroga alle precedenti novazioni.
    Che di rivoluzione liturgica , quella post conciliare, si sia trattato non ombra di dubbio.
    Quante volte abbiamo lamentato che i novelli conservatori abbiano preso, quasi a simbologia, alcuni aspetti, anche quasi irrilevanti, della precedente impostazione che essi avevano contribuito a rivoluzionare.
    Gli arredi liturgici, come ad esempio l'accantonata pianeta, sono stati pesantemente odiati dai novatori ora conservatori.
    Ne abbiamo avuto una riprova, in un blog precedente a Messainlatino, dove un lettore ha sinceramente scritto " Quando vedo una pianeta esco dalla chiesa".
    La pianeta come la veste talare sono diventate, nella mente degli ex rivoluzionari, ora conservatori, come dei mostri da incenerire.
    Parimenti anche l'assetto architettonico delle nuove chiese ( oltre che l'arredamento interno delle chiese precedenti il Concilio) è stato totalmente rivoluzionato tanto da diventare "icona" della nuova ecclesiologia.
    Per avere le commissioni di lavori gli architetti, che debbono mangiare quotidianamente, hanno dovuto adeguarsi alla nuova concezione "democraticamente" imposta da coloro che ancora sembrano comandare nella chiesa : i conservatori della rivoluzione, i guardiani del post concilio rivoluzionario.
    " Che posso fare? Io tengo famiglia debbo mantere lo studio ..." dicono all'unisono gli architetti schiavi di coloro che sono convinti di avere vinto e che commissionano loro le nuove chiese.
    Per i conservatori nulla può essere messo in discussione dei loro dictat.
    Nulla può o deve riferirsi al corso ecclesiale antecedente lo sfascio post conciliare.
    Iniziative editoriali come questa del Dott, Colafemmina vanno sostenute e fatte conoscere : esse mettono in discussione le proposizioni dittatoriali dei conservatori facendo conoscere agli ignari fedeli quello che nel campo dell'arte sacra la Chiesa ha insegnato per secoli, prima del trionfo di " coloro che credono di aver vinto" .
    Perchè la Messa Tridentina fa tanta paura?
    Perchè dalla visione teocentrica basata sulla contemolazione della Croce possono nascere i salutari quesiti capaci, poco alla volta, di abbattere il muro di separazione che era frammezzo fra l'insegnamento immutabile della Chiesa i sempre e le mode retoriche e sterili di "coloro che credono di aver vinto".

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  12. Era un buon cardinale ed un uomo di fede. Ma la sua fedeltà alla Tradizione se l'è tenuta parecchio nascosta, salvo uscire allo scoperto lo scorso anno. Non l'abbiamo avuto mai vicino, ed uso il plurale per indicare tutti i gruppi legati all'antica liturgia, a cominciar da Una Voce. Se ci ha aiuitato con la preghiera non so, certo ci ha fatto mancare il suo appoggio in questi 40 anni di resistenza e atività. RIP

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  13. Ricordiamoci che il Tradizionalismo è anche un sistema filosofico-religioso pernicioso e che la Chiesa ha condannato. Per cui bisogna sempre star attenti ad usar termini ambivalenti o equivoci. Non amo definirmi tradizionalista (aggettivo-sostantivo raccoglitore di troppe posizioni da cui mi tengo lontano). A me basta definirmi cattolico. Altro è parlar di liturgia tradizionale o classica e retta dottrina e sana teologia.

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  14. Nobis quoque peccatoribus6 maggio 2010 alle ore 16:16

    I neoterici di oggi, specie se mitrati, nulla temono piu' della Tradizione. In particolare, che vi siano cattolici in grado di citare gli insegnamenti di sempre della Chiesa, ovvero anche quelli ufficiali attuali, ma che per loro sono solo convenzioni mutabili.

    FdS

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  15. cero però.... il dispiacere di vedere per lui una cerimonia di tumulazione che sarà senz'altro squallida... magari non avrà neanche un epitaffio scritto in lingua latina... e poi è vero che mancò il suo appoggio, ma devo dire che è dal 2005 che era malato... il motu proprio è del 2007 e prima parlare di tradizone era tabù... insomma... anche Lèonard lo esaltiamo tutti, ma non mi sembra sia uscito tanto in fretta allo scoperto...

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  16. caro "sunt", concordo su tutto, ma.... ricordiamo che "coloro che credono di aver vinto" continuano a stra-vincere di fatto, ahimè!
    Infatti: ignoranza e censura forgiano lo schiavo perfetto, quello che non sa di esserlo!

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  17. o no... anche qui questo pseudo libro di un pseudo critico d'arte. ma basta con stè scempiaggini! parliamo d cose serie

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  18. Francesco Colafemmina6 maggio 2010 alle ore 17:17

    Ringrazio tutti, anche multinick (al quale vorrei precisare che non sono un critico d'arte, ma se leggesse il libro potrebbe esprimere una opinione fondata). 

    Quanto al tradizionalista mi piacerebbe che onde evitare la tipica duplicità dialettica fra ismi, ci si potesse identificare nel concetto di "cattolici integrali" o "cattolici tradizionali" ovvero cattolici che cercano di portare la propria fede nella sua integrità e restando in devota aderenza a quanto ci è stato tramandato dai nostri padri. Non si tratta di una mera ideologia o dell'adesione ad una "fazione" interna alla chiesa ma di un indirizzo spirituale della propria esistenza che tanti frutti può dare perché è indubbio che nelle nostre radici e nella fede vissuta dai padri ci sia molta più sincerità ed autenticità di quanta ce n'è in un certo spiritualismo egocentrico ed autodeterminato tipico di quel cristianesimo "adulto" tante volte stigmatizzato dal Santo Padre.

    Ciò detto spero che chi lo vorrà potrà apprezzare questo piccolo contributo all'analisi delle degenerazioni in tema di arte e architettura sacra. Il saggio è infatti dedicato ad un tema specifico ma si propone di indagare un modus operandi diffuso, confutandolo. Inoltre ho aggiunto una appendice dedicata all'analisi del pensiero di Romano Amerio in merito alle variazioni nell'arte e nell'architettura nel postconcilio. 

    Un caro saluto a tutti!

    Francesco (cattolico tradizionale ed integrale)

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  19. Francesco Colafemmina6 maggio 2010 alle ore 17:17

    <span>Ringrazio tutti, anche multinick (al quale vorrei precisare che non sono un critico d'arte, ma se leggesse il libro potrebbe esprimere una opinione fondata).   
     
    Quanto al tradizionalista mi piacerebbe che onde evitare la tipica duplicità dialettica fra ismi, ci si potesse identificare nel concetto di "cattolici integrali" o "cattolici tradizionali" ovvero cattolici che cercano di portare la propria fede nella sua integrità e restando in devota aderenza a quanto ci è stato tramandato dai nostri padri. Non si tratta di una mera ideologia o dell'adesione ad una "fazione" interna alla chiesa ma di un indirizzo spirituale della propria esistenza che tanti frutti può dare perché è indubbio che nelle nostre radici e nella fede vissuta dai padri ci sia molta più sincerità ed autenticità di quanta ce n'è in un certo spiritualismo egocentrico ed autodeterminato tipico di quel cristianesimo "adulto" tante volte stigmatizzato dal Santo Padre.  
     
    Ciò detto spero che chi lo vorrà potrà apprezzare questo piccolo contributo all'analisi delle degenerazioni in tema di arte e architettura sacra. Il saggio è infatti dedicato ad un tema specifico ma si propone di indagare un modus operandi diffuso, confutandolo. Inoltre ho aggiunto una appendice dedicata all'analisi del pensiero di Romano Amerio in merito alle variazioni nell'arte e nell'architettura nel postconcilio.   
     
    Un caro saluto a tutti!  
     
    Francesco (cattolico tradizionale ed integrale)</span>

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  20. e invece lei chi è, un vero critico, per poter affermare che Colafemmina non lo è ?
    ha titoli culturali e/o accademici per poterlo bocciare ?

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  21. "..beceri nostalgici laudatores rerum novarum, chiusi in un aprioristico disprezzo per la Tradizione e il passato della Chiesa ante Vaticano II ed estremisti"...purtroppo inconsapevoli della loro malattia,che già tanti danni ha causato, con ben poca speranza di guarigione, visto che, benchè la diagnosi sia  stata posta, le cure non sono ancora avviate.

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  22. <span>
    <span>Suggerisco a chi ci legge di andare sul blog di Francesco Colafemmina che personalmente ringrazio per tutto l`impegno e l`energia che sta mettendo in difesa dell`architettura sacra, con  grande competenza e serietà. 
    Andate alla ricerca dei suoi post consacrati agli scempi architetturali che son stati tollerati anzi consapevolmente e fieramente commissionati ad architetti e  artisti non cattolici, a beneficio esclusivo dell`ego dell`artista e di quello del  vescovo, che sembra aver rinunciato al suo ruolo di guida teologica a meno che....il risultato finale corrisponda alla sua visione e temo che sia il caso.</span></span>

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  23. Francesco Colafemmina6 maggio 2010 alle ore 17:49

    Caro Multinick,

    sappi che il ricavato del libro sarà devoluto ad istituzioni cattoliche per espressa volontà dell'editore e dell'autore. Punto. Il resto sono tipiche diffamazioni di gente invidiosa...

    :-P

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  24. Francesco Colafemmina6 maggio 2010 alle ore 17:50

    P.s. prima di parlare di un libro occorre leggerlo. Altrimenti meglio tacere!  =-X

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  25. <span><span>« </span><span>Le nom de tradition ne veut pas dire la transmission de n’importe</span><span> </span><span>quoi . C’est la transmission du beau et du vrai. Le nom de révolution ne veut pas dire brusque changement quel qu’il soit [1969…</span><span>]. Il signifie</span><span> </span><span>quelque chose comme cela, et, de plus, autre chose : l’abaissement</span><span> </span><span>du supérieur par l’inférieur » (Charles Maurras, Barbarie et Poésie,</span><span> 1925).</span></span>

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  26. Tornielli si chiede se la committenza controlla se i progetti van bene per la liturgia.

    E' questo ilproblema:
    i progetti di chiese-saloni-anfiteatri-salaconferenze vanno benissimo per una liturgia (quella nova) celebrata e vissuta come riunione di una comunità e basta.

    Il problema è la liturgia, non il contenitore che gli si costruisce intorno.

    A una liturgia sciatta, asacrale, amorfa, corrispondono edifici sciatti, asacrali, amorfi.

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  27. Aspettiamo con ansia un Suo libro sulla bellezza liturgica della Chiesa di San Pio a S. Giovanni Rotondo.
    Comunque sul "far cassa" è caduto molto in basso...allora tutti i libri servono solo per far cassa, compresi quelli di emerite eminenze.

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  28. :) esatto Dante, come diceva Benedetto XV:

    «Questa è la fede cattolica; chi non la crede fedelmente e fermamente non potrà essere salvo»(28); o si professa intero, o non si professa assolutamente. Non vi è dunque necessità di aggiungere epiteti alla professione del cattolicesimo; a ciascuno basti dire così: «Cristiano è il mio nome, e cattolico il mio cognome»; soltanto, si studi di essere veramente tale, quale si denomina.

    "AD BEATISSIMI APOSTOLORUM" di Papa Benedetto XV

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  29. ieri a "vite straordinarie" si parlava di Giovanni Paolo II, è stato il Papa che mi ha accompagnato da quando ero un bambino a quando ero già un ultratrentenne. Ci sono state immagini molto toccanti, alcune commoventi, ad esempio quando durante il suo ultimo venerdì Santo, stringeva a sè il crocifisso, mi ha trasmesso vero amore per il Cristo. Onore al Wojtyla da questo punto di vista; per altre cose a distanza di qualche anno, e a seguito del mio percorso di riconversione nonchè di scoperta della tradizione, sono rimasto davvero allibito, un pò di luci e qualche ombra , almeno dal mio punto di vista; tra le ombre, sicuramente la sua indifferenza e la sua indolenza di fronte ad evidenti scempi e ad evidenti segnali di eresia come nel caso dei simboli massonici che tappezzano l'orrenda ed inquietante struttira di renzo piano a san giovanni rotondo! 

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  30. :-D ....gentilissimo miltinuck gliel'ha suggerita Campanella la risposta? strano, ne avete data una uguale senza leggere a pag. 215 del libro....vada a leggere e comprenderà che il fine non è la cassa....
    Strano che con tutte le cassette distributrici di santini di padre Pio DENTRO AL GIRO DEI PELLEGRINI a piedi....sparse qua e la.... e delle centinaia di bancherelle poste fuori, nessuno se ne lamenta...

    Ma, superando questa classica contestazione che si fa di solito quando non si hanno risposte, il libro lei lo ha letto?
    Non è vero che ci scandalizza della stella ad otto o a dieci punte, legga il libro....

    La stella a 8 punte nasce nell'antichità per identificare la dèa babilonese Ishtar.... successivamente con il cristianesimo, viene usata per superare il paganesimo e le sue divinità e viene usata per onorare la Vergine Maria, colei che è MADRE DI DIO, soprattutto in Oriente Maria verrà spesso dipinta nelle icone con questa stella....così come tale simbolo rappresenta il Pianeta Venere....
    questo non lo riprendo dal libro... ma per far capire che il libro non sta giudicando questi simboli, ma pone delle domande nel loro utilizzo OGGI all'interno di un contesto completamente diverso...

    Una pistola può essere usata per difendersi, oppure per compiere una rapina....la colpa non è dell'oggetto in sè, ma dell'uso che se ne fa...
    ergo, si legga il libro e poi apra un dibattito per spiegarci la sua... ;)

    RispondiElimina
  31. :-D ....gentilissimo miltinuck gliel'ha suggerita Campanella la risposta? strano, ne avete data una uguale senza leggere a pag. 215 del libro....vada a leggere e comprenderà che il fine non è la cassa....
    Strano che con tutte le cassette distributrici di santini di padre Pio DENTRO AL GIRO DEI PELLEGRINI a piedi....sparse qua e la.... e delle centinaia di bancherelle poste fuori, nessuno se ne lamenta...

    Ma, superando questa classica contestazione che si fa di solito quando non si hanno risposte, il libro lei lo ha letto?
    Non è vero che ci scandalizza della stella ad otto o a dieci punte, legga il libro....

    La stella a 8 punte nasce nell'antichità per identificare la dèa babilonese Ishtar.... successivamente con il cristianesimo, viene usata per superare il paganesimo e le sue divinità e viene usata per onorare la Vergine Maria, colei che è MADRE DI DIO, soprattutto in Oriente Maria verrà spesso dipinta nelle icone con questa stella....così come tale simbolo rappresenta il Pianeta Venere....
    questo non lo riprendo dal libro... ma per far capire che il libro non sta giudicando questi simboli, ma pone delle domande nel loro utilizzo OGGI all'interno di un contesto completamente diverso...

    Una pistola può essere usata per difendersi, oppure per compiere una rapina....la colpa non è dell'oggetto in sè, ma dell'uso che se ne fa...
    ergo, si legga il libro e poi apra un dibattito per spiegarci la sua... ;)

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  32. :-D ....gentilissimo miltinuck gliel'ha suggerita Campanella la risposta? strano, ne avete data una uguale senza leggere a pag. 215 del libro....vada a leggere e comprenderà che il fine non è la cassa....
    Strano che con tutte le cassette distributrici di santini di padre Pio DENTRO AL GIRO DEI PELLEGRINI a piedi....sparse qua e la.... e delle centinaia di bancherelle poste fuori, nessuno se ne lamenta...

    Ma, superando questa classica contestazione che si fa di solito quando non si hanno risposte, il libro lei lo ha letto?
    Non è vero che ci scandalizza della stella ad otto o a dieci punte, legga il libro....

    La stella a 8 punte nasce nell'antichità per identificare la dèa babilonese Ishtar.... successivamente con il cristianesimo, viene usata per superare il paganesimo e le sue divinità e viene usata per onorare la Vergine Maria, colei che è MADRE DI DIO, soprattutto in Oriente Maria verrà spesso dipinta nelle icone con questa stella....così come tale simbolo rappresenta il Pianeta Venere....
    questo non lo riprendo dal libro... ma per far capire che il libro non sta giudicando questi simboli, ma pone delle domande nel loro utilizzo OGGI all'interno di un contesto completamente diverso...

    Una pistola può essere usata per difendersi, oppure per compiere una rapina....la colpa non è dell'oggetto in sè, ma dell'uso che se ne fa...
    ergo, si legga il libro e poi apra un dibattito per spiegarci la sua... ;)

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  33. <span>
    <p>Già caro Antonello, è proprio così.
    </p><p>Bisogna ricordare però che la tradizione e la storia ci dicono che era il popolo a costruirsi le chiese secondo il proprio gusto. Addirittura c’era anche una sorta di concorrenza a chi la realizzava più bella del vicino. Ricordiamoci che anche in passato si demolivano le antiche chiese per costruirne delle altre…
    </p><p>Oggi ci sono queste “specie di chiese”…
    </p><p>ma non sarà che alla gente del luogo piaccia così come l’hanno realizzata?
    </p><p>A ciascuno la sua chiesa e… d'altronde ognuno si merita la chiesa che ha.
    </p><p>Se a me non piace non vuol dire che per forza deve non piacere agli altri o che debba essere demolita o demonizzata per questo. Certo è che dalle mie parti una chiesa come questa non sarebbe mai sorta (un po’ per l’alto costo insostenibile e un po’ perché lungi dai nostri gusti). Da noi, infatti, quando si vuole fare o solo modificare qualcosa si interpella il popolo e insieme ad esso si decide il da farsi. Ma sinceramente non mi scandalizzo, ne tanto meno mi sento di gettare nel rogo quelli che operano diversamente.
    </p><p>Ricordo, una volta (lontano dall’Italia), mi ritrovai in una sorta di capannone industriale ricoperto con la famigerata eternit, senza pavimento e con un’altare miserello, un tabernacolo di legno a forma di piccola barca poggiato su di una mensola malamente attaccata alla parete… restai attonito a vedere tale squallore… ma dopo che quel luogo si è riempito all’inverosimile di fedeli e ho potuto notare la genuinità di quel popolo orante; poverissimo e ricco di fede e di amore per il Signore, mi sono ricreduto. Non tutti hanno possibilità di realizzare opere grandiose.
    </p><p><span><span>Quello che dobbiamo guardare sono i frutti…</span></span>
    </p></span>
    <p> 

    </p><p> </p>

    RispondiElimina
  34. proprio così: null'altro può essere all'origine di una stroncatura insipiente e soprattutto immotivata!

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  35. Gentile Antonello sarei d'accordo se il concetto di "Messa nuova" fosse davvero quello...
    tuttavia da come celebra la Messa NOM il Pontefice mi sembra che non ci sia alcuna giustificazione per creare queste chiese che sono davvero una oscenità anticattolica....e non parlo di gusto attenzione, quello non si discute, ma uno va in Chiesa per TROVARE DIO non per sentirsi comodo, o per INTERPRETARE cosa ci volesse dire l'artista, questo lo si può fare in un secondo momento....

    Il problema è che prima nella Chiesa (nella costruzione di una chiesa) ciò che era importante era TROVARE DIO, GESU'-OSTIA-SANTA... oggi questa priorità è andata all'ultimo posto...

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  36. <p><span>Già caro Antonello, è proprio così. </span>
    </p><p><span>Bisogna ricordare però che la tradizione e la storia ci dicono che era il popolo a costruirsi le chiese secondo il proprio gusto. Addirittura c’era anche una sorta di concorrenza a chi la realizzava più bella del vicino. Ricordiamoci che anche in passato si demolivano le antiche chiese per costruirne delle altre… </span>
    </p><p><span>Oggi ci sono queste “specie di chiese”… </span>
    </p><p><span>ma non sarà che alla gente del luogo piaccia così come l’hanno realizzata? </span>
    </p><p><span>A ciascuno la sua chiesa e… d'altronde ognuno si merita la chiesa che ha. </span>
    </p><p><span>Se a me non piace non vuol dire che per forza deve non piacere agli altri o che debba essere demolita o demonizzata per questo. Certo è che dalle mie parti una chiesa come questa non sarebbe mai sorta (un po’ per l’alto costo insostenibile e un po’ perché lungi dai nostri gusti). Da noi, infatti, quando si vuole fare o solo modificare qualcosa si interpella il popolo e insieme ad esso si decide il da farsi. Ma sinceramente non mi scandalizzo, ne tanto meno mi sento di gettare nel rogo quelli che operano diversamente.</span>
    </p><p><span>Ricordo, una volta (lontano dall’Italia), mi ritrovai in una sorta di capannone industriale ricoperto con la famigerata eternit, senza pavimento e con un altare miserello, un tabernacolo di legno a forma di piccola barca poggiato su di una mensola malamente attaccata alla parete… restai attonito a vedere tale squallore… ma dopo che quel luogo si è riempito all’inverosimile di fedeli e ho potuto notare la genuinità di quel popolo orante; poverissimo ma ricco di fede e di amore per il Signore, mi sono ricreduto. Non tutti hanno possibilità di realizzare opere grandiose.</span>
    <span>Quello che dobbiamo guardare sono i frutti…</span></p>

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  37. <span>proprio così: null'altro può essere all'origine di una stroncatura insipiente e soprattutto immotivata! è il tipico comportamento degli saccenti (che ignorano volontariamente con disprezzo certi contenuti da loro criticati), i quali, meno sanno e più pretendono di insegnare a tutti: il solito mix micidiale per la vera cultura, ignoranza+presunzione....</span>

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  38. <span>proprio così: null'altro può essere all'origine di una stroncatura insipiente e soprattutto immotivata! è il tipico comportamento dei saccenti (che ignorano volontariamente con disprezzo certi contenuti da loro aborriti "a prescindere"), i quali, meno sanno e più pretendono di insegnare a tutti: il solito mix micidiale per la vera cultura, ignoranza+presunzione....</span>

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  39. <span>proprio così: null'altro può essere all'origine di una stroncatura insipiente e soprattutto immotivata! è il tipico comportamento dei saccenti (che ignorano volontariamente con disprezzo certi contenuti da loro aborriti "a prescindere"), i quali, meno sanno e più pretendono di insegnare a tutti: il solito mix micidiale per la vera cultura, ignoranza+presunzione....</span>

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  40. Oltre al libro dell'amico Francesco Colafemmina, che comprerò, checché ne dica Tornielli sul Giornale non son da passar sotto silenzio gli studi di Franco Adessa. Saran pure "apocalittici", come dice Tornielli, ma sono informati e servono ad aprir gli occhi. A tutti. Non solo a coloro che negano la realtà ben visibile, ma anche a chi ammette che sì, la massoneria esiste e lavora, ma, però, insomma non mettiamola ovunque. E invece è una piovra che tutto avvolge nelle sue spire  e dove non è arrivata arriverà. E fa proprio come il diavolo la cui maggior astuzia, com'ebbe a dire uno che se ne intendeva, è far credere di non esistere. Ed siam sicuri di non essere in tempi apocalittici?

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  41. Solo segnali?

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  42. però, Caterina,
    non bisogna dimenticare, come spesso qualcuno ha sottolineato, che chi celebra con la giusta devozione come il Papa, lo fa perchè HA GIA' alle spalle quel retroterra teologico e culturale pre-conciliare al quale la sua sensibilità si è formata e per questo VI PUO' tornare ad immergersi; ma quelli che sono cresciuti con le "nuove teologie", i nuovi seminari e le liturgie innovative (con)seguenti al Messale riformato, potranno farlo facilmente ?
    Dicevamo allora che non è solo questione di latino da (ri)studiare ....
    Se non ci fosse stato il NOM, io penso che le chiese-edifici non avrebbero subito questo stravolgimento di forme del SACRO, che è stato eclissato agli occhi dei fedeli, nello schiaccimento della Liturgia sull'orizzonte umano caduco e mutevole, come le mode: le forme si sono messe al passo coi tempi, allineandosi alla sensibilità e al gusto moderno, così come la Messa riformata !
    Le chiese hanno preso la forma che il gusto moderno e secolarizzato ormai richiedeva a gran voce, dal '68 in poi !

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  43. <span>però, Caterina,  
    non bisogna dimenticare, come spesso qualcuno ha sottolineato, che chi celebra con la giusta devozione come il Papa, lo fa perchè HA GIA' alle spalle quel retroterra teologico e culturale pre-conciliare al quale la sua sensibilità si è formata e per questo VI PUO' tornare ad immergersi; ma quelli che sono cresciuti con le "nuove teologie", i nuovi seminari e le liturgie innovative (con)seguenti al Messale riformato, potranno farlo facilmente ?  
    Dicevamo allora che non è solo questione di latino da (ri)studiare ....  
    Se non ci fosse stato il NOM, io penso che le chiese-edifici non avrebbero subito questo stravolgimento di forme del SACRO, che è stato eclissato agli occhi dei fedeli, nello schiacciamento della Liturgia sull'orizzonte umano caduco e mutevole, come le mode: le forme si sono messe al passo coi tempi, allineandosi alla sensibilità e al gusto moderno, così come la Messa riformata !  
    Le chiese hanno preso la forma che il gusto moderno e secolarizzato ormai richiedeva a gran voce, dal '68 in poi !</span>

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  44. ....fa come il diavolo, infatti:
    similes cum simillibus....

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  45. Eraclio, cerca di essere un poco più obiettivo e vedrai meglio le cose.

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  46. <span>
    </span>
    È una cosa che mi sconvolge profondamente anche il solo immaginare che membri del clero, vescovi, cardinali e forse anche Papi,possano essere stati o siano framassoni. 
    Come si può esser cattolico e essere framassone?
    La framassoneria esclude i dogmi, per i framassoni Gesù era un profeta, non il Figlio di Dio, come può un cattolico aderire alla framassoneria? Come può farlo un Pastore? Se non perchè partecipa al disegno di distruzione della Chiesa cattolica, dell`annientamento della religione cattolica a beneficio di una religione universale?
    Ê troppo facile spazzare via i documenti di don Villa o di Franco Adessa, dicendo che son dei nemici della Chiesa, personalmente non sono una credulona, leggo, mi informo più lontano, approfondisco, confronto, ma non posso di certo chiudere gli occhi di fronte a certe informazioni, foto, documenti che mi suscitano molte domande, il dubbio che certe informazioni suscitano e che taluni vorrebbero fosse solo un veleno, può anche essere un motore che stimola la ricerca,la riflessione e aiuta a mantenere gli occhi aperti...come dice Dante!

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  47. Francesco vai dritto per la tua strada, Padre Pio guida i tuoi passi!

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  48. Sunt lacrimae rerum6 maggio 2010 alle ore 20:34

    Ho ordinato alcune copie del libro del Dott. Colafemmina.
    Spero che arrivino in tempo per regalarle, oltre che a me, al presidente dell'Ordine degli Archietti della mia provincia ed a altri.
    Non lo regalerò, invece, ai curiali : non l'apprezzeranno !
    Tre  domande.
    1) Nessuno dei prelati, cardinali o vescovi, che hanno celebrato nel nuovo tempio ha avuto da ridire che i banchi sono privi di inginocchiatoi? Oltretutto la chiesa, essendo un Santuario legato alla spiritualità cappuccina, dovrebbe prevdere anche le Adoriazioni Eucaristiche, con la Benedizione Eucaristica. Lasciamo perdere la celebrazione della Messa secondo il Novus Ordo, chin cui non sarebbe obbligatorio inginocchiarsi durante la Consacrazione e dopo la Santa Comunione, ma escludere ai fedeli  di inginocchiarsi durante le altre liturgie soprattutto quelle eucaristiche è ingegno e blasfemo !
    Scandaloso che il vescovo, il principale liturgo, non abbia avuto niente da ridire !
    2) Da qualche parte ho letto che l'attuale Ordinario ha fatto rimuovere l'orripilante croce Pommodoro, sotituita con una decisamente più devozionale, messa nei pressi dell'altare. E' vero ? Fino a quando ?
    3) L'altare, consacrato, a forma di piramide rovesciata contiene le Reliquie dei Santi, come anche il nuovo Pontificale Romano prevede?
    Considerata l'enorme spesa occorsa per la realizzazione della nuova chiesa è impossibile prevederne alcune modifiche strutturali.
    Alcuni miglioramenti devozionali però possono essere fatti.
    Non dimentichiamo che grazie alla fede e alla devozione un'ex fabbricato industriale, nei pressi di Rimini, è stato trasformato in una chiesa degna di questo nome, con tanto di campane e di organo tubolare.
    Lo zelo che i  sacerdoti di Spadarolo mettono per le cose di Dio è encomiabile.
    Il discusso santuario di San Giovanni Rotondo potrà essere migliorato dall'aggiunta delle statue devozionali della Madonna Immacolata, di San Michele Arcangelo e di altri Santi oltre che la sostituzione, in toto, dell'altare e del tabernacolo nero...
    Speriamo che i Santi dell'Ordine Cappuccino e San Pio da Pietrelcina ispirino ai frati migliori propositi per il futuro e perdonino il monsignore, sempre attivo e introdotto... per quello che ha osato fare !

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  49. Sunt lacrimae rerum6 maggio 2010 alle ore 20:39

    Dimenticavo.
    Il grandioso Organo opera della Ditta Pinchi pare che non funzioni bene.
    Dicono che una ditta tedesca dovrebbe restaurarlo.
    Oltretutto la Ditta Pinchi dopo quel lavoro pare che sia fallita.
    Ce ne dispiace immensamente : si tratta di una delle più rinomate case organare italiane.
    Speriamo che possa riprendere l'attività al più presto !

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  50. Redazione di Messainlatino.it6 maggio 2010 alle ore 22:41

    Caro Dante, certo il termine tradizionalista può assumere vari signigìficati. Ma onestamente, l'eresia tradizionalista di cui tu parli, chi la ricorda più? Per contro, il termine tradizionalista per designare 'quelli come noi' è ormai diffuso dappertutto (e ancor più all'estero, specie in inglese e francese). Quindi: visto che il significato alle parole lo danno i consociati, assumiamo orgogliosamente quel termine che, volente o nolente, ci viene dato. Come fecero gli impressionisti, i fauvisti, perfino i gay: termini usati in un primo momento in senso spregiativo e poi, grazie alla loro assunzione da parte degli interessati, divenuti anodini.
    E infine, ricordiamoci quanto diceva S. Pio X (Notre charge apostolique): i veri amici del popolo sono i tradizionalisti. Se il Santo Pontefice lodava dunque quel termine, vorremo noi rigettarlo?

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  51. <p><span><span>Ricordiamoci che la chiesa è stata consacrata nel 2004… già da subito ci furono lamentele…</span></span>
    </p><p><span><span>Per un approfondimento suggerisco questo sito con tanto di video: <span>http://www.padrepioesangiovannirotondo.it/nuova_chiesa_di_renzo_piano.htm</span></span></span><span></span>
    </p><p><span><span>Solo un assaggio: “Due anni fa la rivista “Chiesa Viva”  pubblicava un dossier dell’ing. Franco Adessa: </span><span></span></span>
    </p><p><span><span>Una “nuova chiesa” per San Padre Pio – Tempio massonico</span><span>? </span><span></span></span>
    </p><p><span><span>Si tratta di una  rivista diretta da don Luigi Villa, sacerdote battagliero, di profonda cultura, con il difetto di vedere la massoneria dappertutto, anche nelle alte sfere della Chiesa post-conciliare.  </span><span></span></span>
    </p><p><span><span>In essa si insinua che la Chiesa di San Pio da Pietrelcina possa essere un “tempio massonico". </span></span><span></span></p>

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  52. ............orribile......sono scappato fuori di quella chiesa..che fa' schifo!!!!!!!!!!!! Quando ho visto dove hanno sistemato il Santissimo nel Tabernacolo.....con quel ventilatore che fa' rumore..forse quel rumore sara' l'unica preghiera...per il nostro Signore!!!!!!! Fuori di testa!!!! Roba da matti!!!!!!!!!!!! Mai piu'.....ci vado li'!!! E' una vergogna!!!!!.......e poi.....a quei signori...piace il dio denaro!!!!!!!!!!!!!!!

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  53. multinick/lux: 7/21

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  54. Sono stato tempo fa nel palasport di Renzo Piano. Bello, mancano il tabellone segnapunti. Ottimo e funzionale nelle aperture, d'impatto l'UfoRobot che cala dall'alto... una hostess (sì ho incontrato del personale del genere) mi chiese, con malcelato orgoglio cosa ne pensassi. Le dissi che era molto meglio la Chiesa. "Ah, quell'altra!" mi disse smorfiando lei....

    Sul termine tradizionalista -premesso che per comodità mi capita di usarlo- sono molto in sintonia con Dante Pastorelli: perché dobbiamo esser noi, che siamo i cattolici di sempre, ad aggettivarci coll'etichetta che ci affibbiano  gli avversarii (ed in cui è presente la desinenza -ista o -ismo che non è un granché!)?
    Cattolico, basta, se vuoi: cattolico di Tradizione.
    Anche sul termine Vetus Ordo che viene comunemente usato sarebbe bene abbandonarlo: è un termine mai usato ufficialmente e coniato per relationem al Novus Ordo. Quindi è bene starne lontani. Io la penso così: S. Messa (di sempre), iuxta traditionem, al massimo more antiquo.

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  55. <span>Sono stato tempo fa nel palasport di Renzo Piano. Bello, mancano il tabellone segnapunti e le cheerleaders. Ottimo e funzionale nelle aperture, d'impatto l'UfoRobot che cala dall'alto... una hostess (sì, ho incontrato del personale del genere) mi chiese, con malcelato orgoglio cosa ne pensassi (era stato aperto da poco). Le dissi che era molto meglio la Chiesa. "Ah, quell'altra!" mi disse smorfiando lei....  
     
    Sul termine tradizionalista -premesso che per comodità mi capita di usarlo- sono molto in sintonia con Dante Pastorelli: perché dobbiamo esser noi, che siamo i cattolici di sempre, ad aggettivarci coll'etichetta che ci affibbiano  gli avversarii (ed in cui è presente la desinenza -ista o -ismo che non è un granché!)?  
    Cattolico, basta, se vuoi: cattolico di Tradizione.  
    Anche sul termine Vetus Ordo che viene comunemente usato sarebbe bene abbandonarlo: è un termine mai usato ufficialmente e coniato per relationem al Novus Ordo. Quindi è bene starne lontani. Io la penso così: S. Messa (di sempre), iuxta traditionem, al massimo more antiquo ma è limitativo perché è la via del futuro.</span>

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  56. Entrando in quella Chiesa si avverte  negatività.

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  57. <p><span><span>Caro Cattedre, non preoccuparti dei miei titoli…non hanno molta importanza in questa precisa circostanza. E comunque non è necessario avere titoli o riconoscimenti per essere cattolici equilibrati e avere un minimo d buon senso. Tuttavia, per la cronaca e per soddisfare al tua curiosità, ti posso dire che ne ho uno proprio in Arte e Architettura Sacra, se ti va bene, conseguito in una pontificia facoltà teologica importante (se vuoi te ne mando fotocopia autenticata). Ma non ne faccio sfoggio, e forse a te non basta…</span></span>
    </p><p><span><span>Caro Cattedre le illazioni contro la chiesa di Padre Pio non sono nuove; sono dicerie trite e ritrite già sentite e lette anni prima di oggi. Non sono notizie originali di prima mano… Altri infatti anni addietro parlarono di “tempio massonico” (si confrontino, per esempio, le idee e gli scritti di don Villa che vede massoni dappertutto così come qualcuno avverte “negatività” entrando nelle chiese moderne…). </span></span>
    </p><p><span><span>Allo stato delle cose e agli occhi di un cattolico razionale, tutto ciò fa solo sorridere. Alla gente poco importa dei pareri o delle interpretazioni dei simboli. I risultati sono che la “famigerata” chiesa o se volete “aeroporto” è sempre piena! Triste è invece sentire le picconate che provengono dall’interno della chiesa stessa dopo che ormai si sono placate le dicerie esterne… Dunque nulla di nuovo sotto il sole…. o se vuoi è semplicemente la scoperta dell’acqua calda che lascia il tempo che trova. Nessuna persona intelligente può credere che progettisti, artisti, frati, vescovi e fedeli si siano messi d’accordo per realizzare un tempio anticristiano. Allora perché insinuare queste malignità tra i fedeli se non per ricavarne qualcosa, sia pure a fini caritativi? </span></span>
    </p><p><span><span>Vabbè che siamo nell’era del gossip. Ma non prendiamoci in giro, con cavolate, per favore!</span></span></p>

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  58. <p><span><span>Caro Cattedre, non preoccuparti dei miei titoli…non hanno molta importanza in questa precisa circostanza. E comunque non è necessario avere titoli o riconoscimenti per essere cattolici equilibrati e avere un minimo d buon senso. Tuttavia, per la cronaca e per soddisfare al tua curiosità, ti posso dire che ne ho uno proprio in Arte e Architettura Sacra, se ti va bene, conseguito in una pontificia facoltà teologica importante (se vuoi te ne mando fotocopia autenticata). Ma non ne faccio sfoggio, e forse a te non basta…</span></span>
    </p><p><span><span>Caro Cattedre le illazioni contro la chiesa di Padre Pio non sono nuove; sono dicerie trite e ritrite già sentite e lette anni prima di oggi. Non sono notizie originali di prima mano… Altri infatti anni addietro parlarono di “tempio massonico” (si confrontino, per esempio, le idee e gli scritti di don Villa che vede massoni dappertutto così come qualcuno avverte “negatività” entrando nelle chiese moderne…). </span></span>
    </p><p><span><span>Allo stato delle cose e agli occhi di un cattolico razionale, tutto ciò fa solo sorridere. Alla gente poco importa dei pareri o delle interpretazioni dei simboli. I risultati sono che la “famigerata” chiesa o se volete “aeroporto” è sempre piena! Triste è invece sentire le picconate che provengono dall’interno della chiesa stessa dopo che ormai si sono placate le dicerie esterne… Dunque nulla di nuovo sotto il sole…. o se vuoi è semplicemente la scoperta dell’acqua calda che lascia il tempo che trova. Nessuna persona intelligente può credere che progettisti, artisti, frati, vescovi e fedeli si siano messi d’accordo per realizzare un tempio anticristiano. Allora perché insinuare queste malignità tra i fedeli se non per ricavarne qualcosa, sia pure a fini caritativi? </span></span>
    </p><p><span><span>Vabbè che siamo nell’era del gossip. Ma non prendiamoci in giro, con cavolate, per favore!</span></span></p>

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  59. Non so chi esalti Leonard, certo non io: guardo e dico ch'è meno peggio di tanti altri. Il venerando card. Poggi è stato un uomo di vita santa, ma ha taciuto quando doveva levar la voce: fra l'altro non aveva niente da perdere. Avrà avuto le sue ragioni, che spero valide, per il suo silenzio su tanti aspetti negativi della vita della Chiesa. Ora auguriamoci che sia nella pace del Signore e che da lassù lavori per la nostra causa.

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  60. Potrei rispondere: chi è più oggi al corrente da quell'affermazione di S. PIo X? Ma sarebbe una battuta dozzinale. Io niente rigetto, solo amo la chiarezza, ed i termini Tradizionalismo e derivati sono equivoci. Ho fatto solo l'esempio dell'errore  filosofico-teologico proprio per indicare la perniciosità della mancanza di chiarezza. Quanto a quell'errore, esso, con la sua svalutazione della ragione come strumento di conoscenza per pervenire alla Verità, ed il conseguente fideismo e irrazionalismo e sentimentalismo ecc., intride il Modernismo ed il neo.modernismo, tanto che sui suoi contenuti s'abbatté la condanna di Pio X nella Pascendi e successivamente di Pio XII nell'Humani Generis. E siamo proprio sicuri che non intride i tanti movimenti pseudo-carismatici di oggi? Non sono forse questi movimenti a riallacciarsi alla "tradizione" della Chiesa primitiva"? E i progressisti non si sentono depositari della Tradizione che tendono a rendere "vivente" in modo alquanto originale?
    Inoltre, chiarezza vuole che si metta in luce come il Tradizionalismo sia un contenitore di tutto e del contrario di tutto. Ci sarebbe da dilungarsi troppo e non è il caso. Inoltre ci son persone, tra cui qualche "ospite" di me ben più dotto in materia per approfondire adeguatamente il tema. Dico solo che si definiscon tradizionalisti tanti gruppuscoli politici che fan della religione un instrumentum regni. I controrivoluzionari da operetta che, come ho ricordato altrove, in altro commento, morivan per l'interdizione della Messa antica e poi nelle chiese dove si celebra non si son visti mai o quasi da anni ed anni (parlo ovviamente della mia non modica esperienza); gli pseudo-vandeani per cui la Messa alle 10  è impraticabile perché loro, giovani, il sabato sera fan le ore piccole; movimenti politici più consistenti, ma sempre ai margini della vita nazionale, che hann'anche qualche sito "tradizionalista" e sproloquian di catto-fascismo; preti folcloristici i quali dichiaran che la talare è in fondo una camicia nera allungata; nostalgici degli Asburgo, dei Lorena, dei Borboni, ecc. ecc.
    I problemi esistono e son gravi. La confusione che regna in campo "tradizionalista" è notevole anche in ambito esclusivamente religioso (e che poi non lo è per troppe ed evidenti implicazioni politiche e sociali): Istituti Ecclesia Dei, FSSPX, sedevacantisti e sedeprivazionisti, nuclei autocefali con antipapi e loro corti e centinaia di vescovi vaganti, latifondisti misticheggianti ed accusati a torto o a ragione di eresia. E via tragicamente sorridendo.
    Capisco che per motivi di immediata comprensione s'è portati ad usare certi termini e definizioni. Non me ne scandalizzo affatto ed accade anche a me utilizzarli, magari virgolettando. Ma il pericolo del caos c'è. E comporta notevole capacità di discernimento.
    Si potrebbe indire un convegno o un congresso e rivendicare solo a "noi" la definizione di tradizionalisti? E gli altri vi rinuncerebbero? E sempre i nemici farebbero di tutta l'erba un fascio, anche littorio.
    Finché non sarà fatta chiarezza, saran posti paletti ben precisi - operazione che ritengo impossibile per l'oggi e per il domani prossimo - preferisco non entrar in un calderone soffocante e mantenere, anche in solitudine, la mia libertà ed identità: Cattolico, Apostolico, Romano.

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  61. Le statue e le tele i preti le han tolte nelle chiese che ne eran ornate e l'han vendute.

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  62. L'organo settecentesca della mia chiesetta,  opera del Tronci, è sempre magnificamente funzionante.

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  63. A volte sembran difetti e son pregi di vista lunga. I vari personaggi indicati da mons, Villa come affiliati alla massoneria o ad essa contigui, non han mai smentito o querelato.

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  64. Mandateci Amorth!

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  65. Con tanti esorcisti che hanno i frati ci pensassero loro.

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  66. Mah, stando a certe cronache, l'opera d'un esorcista svuoterebbe il loro convento. Ma a me poco importa: faccian li frati lor arte. S. Pio chi vuole, può invocarlo da casa. Controvoglia, per assecondar mia moglie, molti anni fa, di ritorno dal mare pugliese mi recai a S. Giovanni Rotondo. Un mercato ed un paganesimo mai visti anche all'interno della chiesa e sulla  tomba del Padre. Promisi a me stesso che non ci sarei più tornato. Promessa mantenuta.

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  67. Sunt lacrimae rerum7 maggio 2010 alle ore 18:03

    Qualcuno riesce a darmi una risposta se la rimozione della croce del Pomodoro sia , come spero, definitiva ?

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  68. Lux, queste parole da lui sono come il proverbiale "bue che dice cornuto all'asino" (senza offesa a eraclio73).

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  69. Può darsi che il Pomodoro sia stato messo a seccare al sole.

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  70. Bella risposta di Dante! :-D
    Anche se però è giusto aggiungere che a volte ignorare chi ti insulta è la soluzione migliore.

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  71. Bono il pomodoro soleggiato!!! :-P
    Li fa pure mia nonna, poi li mangiamo con la focaccia all'olio!

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  72. In occasione della traslazione del corpo del Santo hanno intervistato un frate giovane che sopra al saio indossava un ridicolo giubbotto di pelle da motociclista metallaro. Per carità, anche a me piacciono il metal e le moto, ma un simile giubbotto addosso a un frate...

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  73. A volte il silenzio nasconde la volontà di non lavare in pubblico i panni che si sa che son ben sporchi.

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  74. sarà stato un frate motociclista ahahahaha

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  75. buoni i pomodori essicati.....

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  76. Può essere vera l'una come l'altra cosa, Dante. Il problema è che è molto difficile capire chi semplicemente ignora per indolenza da chi invece finge di non vedere per coda di paglia.

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  77. I dubbi così aumentano.

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  78. E allora meglio pensare alle certezze. :-)

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  79. Ai documenti.

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  80. Si scherza, si scherza ... ma alla fine non si è capito se almeno quella  croce è stata spazzata via da questa 'chiesa'!

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