Il cattolicesimo è duro a morire, a Thiberville, nonostante i conati del vescovo di Evreux, mons. Nourrichard.
Il suo comunicato è rimasto, come era giusto che fosse, lettera morta. L'abbé Michel è rimasto al suo posto; la chiesa parrocchiale è sempre piena alle numerose celebrazioni; i battesimi abbondano (sette in sette giorni, come mostra l'avviso parrocchiale qui sopra riprodotto); la popolazione, in prima linea, non intende piegarsi allo strapotere progressista. E tutto questo, nella legalità: l'appello contro l'assurda decisione della Congregazione per il clero è in preparazione.
Ecco un reportage televisivo sulla situazione. Per l'occasione, il vescovo si è finalmente infilato addosso un clergyman; apprezziamo lo sforzo: non dev'essere stato da poco, date le sue abitudini vestimentarie...
Il suo comunicato è rimasto, come era giusto che fosse, lettera morta. L'abbé Michel è rimasto al suo posto; la chiesa parrocchiale è sempre piena alle numerose celebrazioni; i battesimi abbondano (sette in sette giorni, come mostra l'avviso parrocchiale qui sopra riprodotto); la popolazione, in prima linea, non intende piegarsi allo strapotere progressista. E tutto questo, nella legalità: l'appello contro l'assurda decisione della Congregazione per il clero è in preparazione.
Ecco un reportage televisivo sulla situazione. Per l'occasione, il vescovo si è finalmente infilato addosso un clergyman; apprezziamo lo sforzo: non dev'essere stato da poco, date le sue abitudini vestimentarie...
Fonte: link
<span> la popolazione, in prima linea, non intende piegarsi allo strapotere progressista.</span>
RispondiElimina..............
magari in Italia i parroci avessero lo stesso coraggio e la stessa determinazione!
magari i fedeli potessero contare su di loro per sentirsi guidati e protetti nel desiderio di seguire la sana dottrina e la corretta liturgia, secondo le intenzioni del Papa !
magari si volessero aprire occhi e orecchie anche qui da noi per capire qual è la vera volontà di Dio sul raddrizzamento della Chiesa e capire quali sono i ribelli che devono ritornare all'obbedienza a Dio e al Papa!
Ma purtroppo in Italia si continua a dire e a persuadere i fedeli che i ribelli sono solo i fedeli alla Tradizione bimillenaria e che gli obbedienti sono i sudditi acritici dei vescovi ostili al Papa!
IN Italia il 99% dei fedeli nelle parrocchie non si pone neanche il problema di SAPERE quale sia il programma di restaurazione seguito dal Papa, e quali siano i nuovi doveri del cattolico che voglia sostenerlo e seguirlo.
Esclusi i lettori attenti e consapevoli di questo blog, io penso che in Italia l'esempio di Thiberville non conti assolutamente nulla, e sia (per ora...) solo un curioso episodio di cronaca, con protagonisti un po' eccentrici del lontano Nord-Europa, che non hanno nulla da insegnarci, perchè da noi "tutto va bene così": i fedeli restano soffocati (nell'ignoranza) dal clero modernista, i preti di buona volontà come l'abbè Michel costretti a nascondersi, a piegare la testa ai tiranni, a rinunciare ad ogni velleità di cura pastorale tradizionale al seguito del Santo Curato d'Ars....
(se "uno il coraggio non ce l'ha, non se lo può dare...")
già, ora qui per l'occasione "l'abito fa il monaco", certo: quando è necessario "farsi ubbidire" usando il pungo di ferro, allora sì che si possono metter da parte i look tardo-hippy-JCsuperstar, perchè -almeno nell'aspetto- bisogna recuperare un minimo di credibilità come autorità preposta alla diocesi !
RispondiEliminae come sempre riscontriamo: si esce dal "vietato vietare" nel momento in cui bisogna "vietare dall'alto" ogni piccolo moto e respiro della Tradizione che risorge; e per vietare efficacemente tali "moti dal basso", allora si indossa il look che dimostri "chi è che comanda" nell'esercizio delle sue funzioni (non in libera uscita con lo champagne....)
-------
a voler essere clementi.....
speriamo che iniziando dalla disciplina esteriore dell'abito, la persona col tempo possa tornare a quella interiore completa riguardante il suo ruolo di pastore, che pasce il gregge con giustizia e carità, non per amore del potere: ma ciò richiederebbe un cambio di mentalità radicale, un "tocco di Grazia"....(mai dire mai)
<span>già, ora qui per l'occasione "l'abito fa il monaco", certo: quando è necessario "farsi ubbidire" usando il pugno di ferro, allora sì che si possono metter da parte i look tardo-hippy-JCsuperstar, perchè -almeno nell'aspetto- bisogna recuperare un minimo di credibilità come autorità preposta alla diocesi !
RispondiEliminae come sempre riscontriamo: si esce dal "vietato vietare" nel momento in cui bisogna "vietare dall'alto" ogni piccolo moto e respiro della Tradizione che risorge; e per vietare efficacemente tali "moti dal basso", allora si indossa il look che dimostri "chi è che comanda" nell'esercizio delle sue funzioni (non in libera uscita con lo champagne....)
-------
a voler essere clementi.....
speriamo che iniziando dalla disciplina esteriore dell'abito, la persona col tempo possa tornare a quella interiore completa riguardante il suo ruolo di pastore, che pasce il gregge con giustizia e carità, non per amore del potere: ma ciò richiederebbe un cambio di mentalità radicale, un "tocco di Grazia"....(mai dire mai)</span>
<span>già, ora qui per l'occasione "l'abito fa il monaco", certo: quando è necessario "farsi ubbidire" usando il pugno di ferro, allora sì che si possono metter da parte i look tardo-hippy, perchè -almeno nell'aspetto- bisogna recuperare un minimo di credibilità come autorità preposta alla diocesi !
RispondiEliminae come sempre riscontriamo: si esce dal "vietato vietare" nel momento in cui bisogna "vietare dall'alto" ogni piccolo moto e respiro della Tradizione che risorge; e per vietare efficacemente tali "moti dal basso", allora si indossa il look che dimostri "chi è che comanda" nell'esercizio delle sue funzioni (non in libera uscita con lo champagne....)
-------
a voler essere clementi.....
speriamo che iniziando dalla disciplina esteriore dell'abito, la persona col tempo possa tornare a quella interiore completa riguardante il suo ruolo di pastore, che pasce il gregge con giustizia e carità, non per amore del potere: ma ciò richiederebbe un cambio di mentalità radicale, un "tocco di Grazia"....(mai dire mai)</span>
Vi invito ad iscriversvi al gruppo su fecebook!
RispondiEliminahttp://www.facebook.com/home.php#!/pages/Abbe-Francis-Michel-Cure-de-Thiberville/245780040101?v=wall
un bel gesto di solidarietà verso questo prete diocesano che merita veramente tutta la nostra solidarietà di cattolici!
grazie!
Sul primo promunciamento romano, non definitivo, ha pesato molto la pressione esercitata dalla CEF; di fronte però alla determinazione dei fedeli anche le loro esigenze potrebbero controbilanciare le pur possenti pressioni a loro sfavorevoli.
RispondiEliminaSe i fedeli persistono nelle loro determinazioni, con prudenza e rispetto ma con fermezza granitica, potranno avere la meglio sulle pur sproporzionate forze loro avverse. In questo modo Thiberville potrebbe diventare un "caso" sui generis ed anche emblematico ed "esportabile" altrove che Roma non lascerebbe certo diventare una bomba ad orologeria, e si adopererebbe presso la CEF per una soluzione soft; la CEF fa quadrato intorno all'Ordinario di Evreaux, e mette in campo la sua mole e il suo peso. Mole e peso che però non permise a Golia di uscire vincitore di fronte a Davide.
Cerchiamo di essere più chiari! Il cardinale André Armand Vingt-Trois è il regista! Un vescovino così insulso come questo fa la voce grossa perchè di dietro c'è lui! E' sempre lui che davanti a Notre Dame a sfregio dei tradizionalsiti parigini poche settimane fa ha fatto parlare ad un rabino su quanto è bello e importante il Vaticano II.
RispondiElimina<span>Cerchiamo di essere più chiari! Il cardinale André Armand Vingt-Trois è il regista! Un vescovino così insulso come questo fa la voce grossa perchè di dietro c'è lui! E' sempre lui che DENTRO a Notre Dame a sfregio dei tradizionalsiti parigini poche settimane fa ha fatto parlare un rabino su quanto è bello e importante il Vaticano II.</span>
RispondiEliminason messi male se per decantare le bellezze del vaticano II devono chiamare un rabbino.
RispondiEliminaCos'è loro non hanno più argomenti per incensare l'ultimo concilio?
o forse serve a mostrare di quali e quanti supporters (interni ed esterni) gode il Potere egemone insediatosi fin dal 1962 negli "alti seggi" del Vaticano !
RispondiEliminaAvanti e in alto!
RispondiElimina<span>si adopererebbe presso la CEF per una soluzione soft; </span>
RispondiElimina?
mmh....
*DONT_KNOW*
Doverosamente eseguito Reverendo!
RispondiEliminaPosto parte del commento di CORAGGIO E PAURA : è stupendo e vale la pena di rileggerlo !
RispondiElimina" magari in Italia i parroci avessero lo stesso coraggio e la stessa determinazione!
magari i fedeli potessero contare su di loro per sentirsi guidati e protetti nel desiderio di seguire la sana dottrina e la corretta liturgia, secondo le intenzioni del Papa !
magari si volessero aprire occhi e orecchie anche qui da noi per capire qual è la vera volontà di Dio sul raddrizzamento della Chiesa e capire quali sono i ribelli che devono ritornare all'obbedienza a Dio e al Papa!
Ma purtroppo in Italia si continua a dire e a persuadere i fedeli che i ribelli sono solo i fedeli alla Tradizione bimillenaria e che gli obbedienti sono i sudditi acritici dei vescovi ostili al Papa!
IN Italia il 99% dei fedeli nelle parrocchie non si pone neanche il problema di SAPERE quale sia il programma di restaurazione seguito dal Papa, e quali siano i nuovi doveri del cattolico che voglia sostenerlo e seguirlo.
Esclusi i lettori attenti e consapevoli di questo blog, io penso che in Italia l'esempio di Thiberville non conti assolutamente nulla, e sia (per ora...)
certo che se l'unica cosa che si puo' fare é iscriversi a Facebook anche noi siamo presi malino..non si potrebbe fare qualcos'altro? vedo con gioia che in questa bella (ex)parrocchia francese sono previste preghiere di riparazione..queste si molto potenti e efficaci! anche noi,nel nostro piccolo,una lettera al parroco con un' Ave Maria..preghiamo anche x questo vescovo,la carità l'impone..
RispondiEliminaFatto!
RispondiEliminapreghiamo anche x questo vescovo,la carità l'impone..
RispondiEliminaSi deve pregare per la diocesi tutta: ricorda che dove c'e' divisione e' è perche' sussiste un'altra presenza...
Ma possibile che due coetanei, che hanno frequentato il seminario insieme, e che quindi si conoscono a fondo e, in teoria, dovrebbero essere fratelli e amici, non trovino un accordo? Che quello che ha fatto "carriera" si imponga in virtu' di un potere affidatogli e che colui che gli e' sottoposto questo potere non lo riconosca? Cosa c'e' di mezzo? La messa in latino? Nooooo.
Ma quando mai un prete puo' pretendere di essere inamovibile a vita? Se lo fa deve avere delle buone, buonissime ragioni... Ma non si potrebbero abbandonare le ideologie, per una volta, e ragionare su questo
l'ospite ultimo arriva talmente ultimo da non essersi accorto che la posta in gioco è ben diversa da un pò di latinorum o da una presunta esigenza di inamovibilità da parte dell'abbè in questione.
RispondiEliminaDice bene l'ultimo ospite: bisognerebbe abbandonare le ideologie e ragionare. Se sei così bravo vaglielo a spiegare tu al vescovo di Evreaux.
E già che ci sei ricordagli pure che i fedeli non sono una massa di imbecilli; perché la volontà di una intera parrocchia, tra l'altro floridissima rispetto a tutte le altre parrocchie vicine, non solo non viene tenuta in considerazione ma viene ignorata sistematicamente?
infatti, caro ospite non ultimo:
RispondiEliminanon si riesce più a far aprire gli occhi sui fatti che vediamo, da quando si è perso completamente di vista <span>il reale significato (</span>o vengono bellamente invertiti, con i loro contrari, i significati) di tutte le parole più usate e abusate, tra le quali "ideologia": sicuramente l'ospite ultimo (alias Mirò) non sa neanche che cosa esattamente sia l'ideologia, ed è pronto ad affibbiare tale qualifica -sic et simpliciter- a tutti coloro che amino la Tradizione e che siano pronti a testimoniare la loro fedeltà a Cristo fino alla Croce (in tutte le manifestazioni di martirio= testimonianza che ciò comporta oggi); è questa integra fedeltà a Cristo e al Vangelo -senza compromessi simil-politici- che oggi viene anche chiamata "IDEOLOGIA", dai fautori di una via di mezzo tra Verità e menzogna !
<span>infatti, caro ospite non ultimo:
RispondiEliminanon si riesce più a far aprire gli occhi sui fatti che vediamo, da quando si è perso completamente di vista <span>il reale significato (</span>o vengono bellamente invertiti, con i loro contrari, i significati) di tutte le parole più usate e abusate, tra le quali "ideologia": sicuramente l'ospite ultimo (alias Mirò...) non sa neanche che cosa esattamente sia l'ideologia, ed è pronto ad affibbiare tale qualifica -sic et simpliciter- a tutti coloro che amino la Tradizione e che siano pronti a testimoniare la loro fedeltà a Cristo fino alla Croce (in tutte le manifestazioni di martirio= testimonianza che ciò comporta oggi); è questa integra fedeltà a Cristo e al Vangelo -senza compromessi simil-politici- che oggi viene anche chiamata "IDEOLOGIA", dai fautori di una via di mezzo tra Verità e menzogna !</span>