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Grazie al Maestro Aurelio Porfiri  per questa bella descizione della storia del meraviglioso Adeste fideles. Luigi C. 19-12-24 Ho più volte ...

lunedì 5 aprile 2010

Dalla tonsura all’invisibile il salto dei preti nel moderno


di Alessandro Zangrando

«Vede questo lembo di pelle scoperta? Mi ha salvato e protetto da tante tentazioni ». Il prete china un po’ la testa e mostra la «tonsura», i capelli rasati in cima alla testa a formare una chierica, l’area di una moneta da due euro. La Chiesa nella sua storia ha cercato di salvaguardare la santità e la moralità dei propri sacerdoti in tanti modi. Alcuni erano molto semplici e pratici, altri riguardavano in maniera più profonda la formazione e la vita spirituale. La maggior parte di queste soluzioni sono state frettolosamente abbandonate, considerate residui di un passato da abbattere tutto e presto. Ma qualcuno, dentro la Chiesa stessa, si sta chiedendo se non sia il caso di dare loro una spolveratina e riportarle in auge. Ma torniamo alla tonsura. Che cosa c’entra la tonsura con lo scandalo che sta scuotendo la Chiesa cattolica in questi giorni? C’entra, c’entra. Teologicamente la tonsura significa portare sul proprio corpo il segno dell’appartenenza a Dio. Una sorta di tatuaggio. Scomparsa persino fra i religiosi (benedettini ecc), anche gli ordini religiosi più conservatori non la prevedono più. Il sacerdote con la tonsura è sempre riconoscibile come tale (ammesso che la calvizie non gli abbia falcidiato la capigliatura...). E così se gli passava per la mente di fare visita a un bordello (ci si perdoni la brutalità), un prete ci pensava due volte, ché certo la tonaca poteva lasciarla in canonica ma la tonsura non se la poteva togliere. Certo, qualche bello spirito un po’ più intraprendente, tirava fuori il lucido da scarpe e se lo passava sul cocuzzolo così da nascondere la sua vera identità. Visto: la scappatoia si trova sempre? Certo, ma tutto diventava più macchinoso e rocambolesco. Insomma, prima di compiere passi sbagliati, uno ci pensava due volte. E poi la vecchia questione dell’abito religioso. Si sa che negli ultimi 50 anni, dopo il ’68, il clero ha vissuto la sua «rivoluzione», e da «visibile» è diventato «invisibile». Via i segni di riconoscimento, via subito l’abito religioso, ormai quasi scomparso anche fra gli ordini. «È scomodo », «Nessuno si veste più così», «La modernità ci impone di vestirci in borghese». Ecco, il prete che portava l’abito (la famosa tonaca) era subito distinguibile, come un carabiniere per la strada, un soldato in uniforme. Si allontanava con qualcuno? Veniva subito seguito con lo sguardo. Tentava di nascondersi? Tutto era più difficile con quell’ingombrante vestito nero, poco comodo per gli spostamenti. Era una sorta di obiettivo sempre puntato sul prete, la cui missione non si esauriva dopo poche ore, ma era sempre in servizio attivo. Insomma, nella Chiesa, una volta, tutto aveva un significato e una funzione. Non è un discorso reazionario. Non c i v u o l e l ’ a c u m e d i un’aquila per capire che un prete secolarizzato, blue jeans e maglietta, tutto meeting e telefonino, sempre davanti al computer a navigare su internet è ovviamente allontanato dalla sua funzione spirituale per andare dove non sa bene neppure lui, nella maggior parte dei casi. Lo dimostra la crisi della vocazioni e i casi quotidiani di preti deviati. «Vietato vietare», lo slogan del ’68 sembra essere stato assimilato in parte anche dalla Chiesa. La tolleranza verso il male è ancora peggio del male. Quella sì, è meglio vietarla.

in Corriere del Veneto, 2 aprile 2010

131 commenti:

  1. La tolleranza verso il male è ancora peggio del male.

    come dire:
    "Il medico pietoso fa la piaga cancrenosa"
    Viva la Verità !

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  2. Bravo, Alessandro. L'analisi è perfetta. Dopo aver abolito tutte le difese esterne ed interiori non ci possono essere che queste conseguenze, come succede per il corpo soggetto ad ogni malattia in mancanza di difese immunitarie.

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  3. Vietato vietare ... e non giudicare agigungerei io, visto che è quello che mi viene rinfacciato ogni volta che faccio notare quello che oggi non va ...

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  4. Vérités de bon sens… Mais la tonsure et l'habit (la soutane, en français) ne sont pas seulement des préservatifs de l'intégrité sacerdotale, se sont surtout — et aujourd'hui plus que jamais — des témoignages de consécration à Dieu et de puissants auxiliaires de l'apostolat.
    Les révolutionnaires antichrétiens ne s'y sont jamais trompés, qui ont toujours exigé du clergé qu'il abandonne ses habits distinctifs et disparaisse dans la foule anonyme.
    La visibilité de l'Église catholique (une de ses "notes" constitutives) exclut cette forme de clandestinité.

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  5. cara Pax,
    finalmente torniamo a sperare che un medico spirituale faccia la sua brava diagnosi del male di un'anima (vista anche come parte del Corpo Mistico) al fine di prescrivere la terapia che guarisce, senza sentirsi dire: "Non giudicare" !
    Quando mai uno si sognerebbe di dire a un medico:"Non ti permetto di farmi la diagnosi, perchè non devi giudicare il mio corpo!" ?
    Speriamo che si torni alla retta ragione, che fa aprire gli occhi sui confini tra bene e male,
    <span>mediante l'esercizio analitico del <span>giudizio</span> che una volta si chiamava discernimento, necessario a tener vigile la coscienza morale.</span>
    Che il risveglio si affermi e si estenda: la Verità ci farà liberi.

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  6. mi fa piacere leggere questo articolo dopo che feci notare che la tonsura è un segno distintivo della DIGNITA' SACERDOTAE e come dice ATALAIA sopra ,  un segno della

    visibilita' della CHIESA .
    Tutto è avvenuto dopo il CVII ..... inventata la MESSA A TAVOLINO ..... riformati gli Ordini Religiosi .
    PADRE PIO divenne furioso alla notizia che si volevano riformare gli ordini religiosi ''  E CHE FOGLIAMO RIFARE LA REGOLA DI SAN FRANCESCO ??? ,, parole sue ........

    avevo uno zio frate al SACRO CONVENTO . tutte le sere veniva a trovarci a casa con l' obbligo di rientrare prima del suono dell' AVE MARIA ....... 
    Quanti ne ho visti uscire dopo il '' ROMPETE LE RIGHE ,, di sera vestiti firmati ..........

    ma siamo troppo critici ..........  saranno andati ad evangelizzare il discoteca !!!!!!

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  7. sono daccordo che torni la tonsura, è un segno distintivo che pouò evitare molte nefandezze. resta però il problema dei calvi. come risolvere il propblema? magari con una chierica tatuata?

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  8. La tonsura era probabilmente un segno interiore più che esteriore: chi la praticava in gioventù l'aveva assimilata e la portava dentro di sé anche con la calvizie. Credo che sia bene insistere sul significato più profondo della tonsura rispetto all'idea che sia un marchio distintivo...

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  9. Scusate la domanda stupida; ma dopo la tonsura i capelli non ricrescono?

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  10. <span>Scusate la domanda stupida; ma dopo la tonsura i capelli non ricrescono? Bisogna cioè continuare a tagliarseli?
    </span>

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  11. <span>Scusate la domanda forse stupida; ma dopo la tonsura i capelli non ricrescono?
    </span>

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  12. Nobis quoque peccatoribus6 aprile 2010 alle ore 02:33

    Pensate se, in Italia, tutti i preti uscissero anche solo per un giorno in talare e i religiosi e le religiose nel proprio.

    FdS

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  13. Il 26 marzo  sono andata al Giuramento di un nutrito gruppo di giovani di 17 anni entrati nella scuola militare della Teuliè a Milano, fra questi anche mio figlio prestava giuramento....
    L'ORGOGLIO di indossare una DIVISA non era semplicemente una vanità esteriore, ma un vero PROGRAMMA DI VITA, una manifestazione non solo di orgogliosa appartenenza ma soprattutto L'IDEALE, la sua storia, l'impegno e il duro lavoro di un anno per indossarla con decoro e motivazione....
    Al passaggio poi della Bandiera storica della scuola che reca la scritta: VIA DIO, L'ITALIA E PIO IX che un gruppo di ragazzi di 16 anni nell'800 salvarono dalla distruzione, è diventato un passaggio di consegne associato al motto che cantato dice: "SIAMO RAGAZZI, IN ALTO VOLIAMO"
    ITERUM ALTE VOLAT  (cliccate qui per ascoltare il loro orgoglio sano)...

    Ordunque, mi son sempre chiesta cosa spingesse questi giovani, compreso mio figlio, ad assumersi un impegno così serio per la loro età e il senso del valore che danno ALLA DIVISA....il senso dell'appartenenza ad un corpo, gli ideali che a 16 anni fanno propri....ebbene non ci sono risposte sensazionali, il tutto avviene da qualcosa che abbiamo dentro di noi e da quel "Qualcuno"  che ci invita e ci richiama a dare un senso ed un valore alla nostra vita...

    Ecco che ho apprezzato maggiormente l'articolo che avete postato, la tonsura o la tonaca, così come la divisa ed anche il taglio dei capelli cortissimi per questi giovani militari... assumono lo stesso impegno, lo stesso valore, gli stessi significati seppur sappiamo che naturalmente per il sacerdozio, il religioso, parliamo di ideali diversi ma pur sempre comuni....con la Cresima si diceva: SIETE SOLDATI DI CRISTO! per un seminarista o un religioso esiste pertanto LA DIVISA che solo uno sprovveduto idealismo partigiano-modernista ha ritenuto erroneamente superfluo....
    Tagliando la DIVISA(=TALARE) si è di fatto voluto tagliare l'appartenenza ad una immagine di Chiesa che non si accetta più....non è forse vero che dopo il Concilio è proprio la sua immagine che si è voluta cambiare? e dunque via anche la divisa=talare ed ogni segno esteriore che potesse indurre il laico a pensare a quella Chiesa e piuttosto ad inventarne una nuova immagine, più moderna, più APERTA AL MONDO ED ALLE SUE ESPERIENZE....
    Questo gruppo di giovani mi hanno rafforzata nell'idea di quanto sia importante invece l'esteriorità e la TRADIZIONE....e di come questa non sia semplicemente associata ad un motto: ITERUM ALTE VOLAT, al contrario, è proprio l'esteriorità (la divisa, la Bandiera) che aiuta questi giovani a rendere vivo il motto e a comportarsi DIGNITOSAMENTE ed eroicamente perchè chi li guarda possa davvero CREDERE in ciò che fanno...
    Amati Sacerdoti! Rimettete l'abito, perchè anche l'occhio vuole la sua parte, e lo dicono i GIOVANI che cercano negli adulti I SEGNI esteriori di ciò che è nobile seguire e perseguire....

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  14. soldati di Cristo?! ahahah "il mio regno non è di questo mondo..."
    Cristo non ha bisogno di soldati ma di testimoni che lo seguano mettendo in pratica i suoi insegnamenti.
    siamo ancora al "Dio degli eserciti" .... assurdo!

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  15. Ride ben chi ride ultimo! il Dio degli esercito non è mai venuto meno, siamo in piena Battaglia contro le tenebre che avanzano non certo contro le persone, tenebre che a quanto pare hanno già offuscato la tua vista da farti dimenticare che siamo soldati così come descritto da san Paolo!
    Non combattiamo per conquistare il mondo! ma per salvare le nostre anime e quelle degli altri, Ezechiele cap. 3

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  16.  Mi tocca l'ingrato compito di far notare che la tonsura NON La PORTANO PIù non solo i preti della FSSPX, ma neppure i sedevacantisti

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  17. Egregio Lux,
    se i testimoni di Cristo sono quelli che negano che la ragione si trova nella Verità e che il rapporto ragione e Verità genera la Carità, se questi sono realmnte i tetsimoni da Lei esaltati , allora è Vero! Cristo dovrà chiedersi se quando tornerà troverà la fede! La ragione non è svincolata dalla Verità altrimenti la Veritàè diviene giustificatrice dell'irrazionalità!
    Mi stia bene nel suo attuale inferno ....
    Matteo Dellanoce

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  18. e infatti, dice S. Paolo, a proposito di ogni combattimento spirituale, del singolo cristiano e di tutta la Chiesa:
    "<span>noi non combattiamo contro carne e sangue ,ma contro<span> principati, potesta, dominatori di questa tenebra</span>..." (Ef 6, 12)</span>

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  19. e da quella risata insipiente si evince chiaramente lo sfacelo della Fede avvenuto in seguito alle catechesi fuorvianti oltre che pressappochiste, dopo che l'eccellente Catechismo di S. Pio X è stato messo in soffitta: li vediamo i risultati, presunzione direttamente proporzionale all'ignoranza !
    Ricordando tra l'altro, la definizione del Sacramento della Cresima e quali caratteristiche e facoltà imprime nel cristiano: provatelo a chiedere a un ragazzo cresimato odierno, se gli sia mai stata insegnata quella qualifica "soldato di Cristo" (la risata è più che normale, di fronte a un termine così antiquato) !

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  20. <span>e da quella risata insipiente si evince chiaramente lo sfacelo della Fede avvenuto in seguito alle catechesi fuorvianti oltre che pressappochiste, dopo che l'eccellente Catechismo di S. Pio X è stato messo in soffitta: li vediamo i risultati, presunzione direttamente proporzionale all'ignoranza ! 
    Ricordando tra l'altro, la definizione del Sacramento della Cresima e quali caratteristiche e facoltà imprime nel cristiano: provatelo a chiedere a un ragazzo cresimato odierno, se gli sia mai stata insegnata quella qualifica "soldato di Cristo" (la risata è più che normale, di fronte a un termine giudicato così "antiquato") !</span>

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  21. Ebbene?

    Molti regolari comunque l'hanno ripristinata.

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  22. un prete che non ha messo il cervello nel frullatore... e neanche il clergyman6 aprile 2010 alle ore 16:43

    I chierici che hanno abusato e violentato i minori non appartengono tutti alla generazione dei senza tonsura e senza tonaca. Anzi. E questo, sia dal punto di vista anagrafico, sia dal punto di vista della formazione ricevuta. Lo dimostra proprio il caso Irlanda. Chi scrive è stato alunno del Pontifical Irish College (amo e sono grato agli irlandesi, sia chiaro) e sa che molte violenze sono state perpetrate all'interno di quegli autentici lager che erano le case di recupero e rieducazione (il termine non è un po' sospetto?) chiamate Magdalene. Ci sono testimonianze agghiaccianti di ragazze ridotte praticamente in schiavitù da quelle suore con i cappelloni che voi tanto amate (si spera solo i cappelloni). Testimonianze di ragazze che, quando osavano dire "perché?", venivano mandate dal confessore il quale le palpava (ma si sa, stavano scacciando il demonio che, notoriamente, alberga nelle parti intime) e si masturbava sui loro vestiti. Ragazze che allora avevano vent'anni e oggi ne anno ottanta... Fate voi i conti. Beh, se non siete in grado ve lo dico io: siamo negli anni Quaranta. Sì, avete capito bene. Queste donne, degnissime di fede, raccontano che spesso la masurbazione di questi eroi della liturga avveniva poco prima del Santo Sacrificio. Una masturbazione rituale, potremmo dire. Allo stesso modo gli abusi commessi successivamente, e questo anche in Germania, sono stati compiuti da preti che avevano ricevuto la formazione pre-conciliare, quella formazione che, a giudicare dai vostri testi, sembra la medicina di cui ha parlato il Papa nell'omelia dell'ultima Veglia pasquale. Un'altra considerazione su quei cripto-lefebriani che, anziché stare in parrocchia il sabato, se ne vanno in giro a fare i cerimonieri della venerabilissima (sono il primo a dichiararlo) Messa di S. Pio V. Magari i loro confratelli non indosseranno mai la talare, ma il sabato stanno con gli adolescenti a giocare a pallone, a sporcarsi quei jeans che voi tanto vituperate per tenere i ragazzi legati alla parrocchia. E magari tra due calci a un pallone e un'amabile catechesi, "ci scappa" anche qualche decina del Santissimo Rosario. Ebbene sappiatelo: molti (non so quanti) di quei cripto-lefebriani non sono tanto cripto-ricchioni. Già, la loro effemminatezza è ributtante. O non sapete che il CJC afferma che il candidato agli ordini sacri dev'essere un VIR baptizatus? Vir, da cui l'aggettivo virile. Casto, ma sempre virile. Hai ragione Caterina63, siamo in battaglia, e io dimostrerò che molti di questi preti sono solo talare e ricchioni...pardonne, volevo dire rocchetti...         

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  23. un prete che non ha messo il cervello nel frullatore... e neanche il clergyman6 aprile 2010 alle ore 17:06

    <p><span><span>I chierici che hanno abusato e violentato i minori non appartengono tutti alla generazione dei senza tonsura e senza tonaca. Anzi. E questo, sia dal punto di vista anagrafico, sia dal punto di vista della formazione ricevuta. Lo dimostra proprio il caso Irlanda. Chi scrive è stato alunno del Pontifical Irish College (amo e sono grato agli irlandesi, sia chiaro) e sa che molte violenze sono state perpetrate all'interno di quegli autentici lager che erano le case di recupero e rieducazione (il termine non è un po' sospetto?) chiamate Magdalene. Ci sono testimonianze agghiaccianti di ragazze ridotte praticamente in schiavitù da quelle suore con i cappelloni che voi tanto amate (si spera solo i cappelloni). Testimonianze di ragazze che, quando osavano dire "perché?", venivano mandate dal confessore il quale le palpava (ma si sa, stava scacciando il demonio che, notoriamente, alberga nelle parti intime) e si masturbava sui loro vestiti. Ragazze che allora avevano vent'anni e oggi ne hanno ottanta... Fate voi i conti. Beh, se non siete in grado ve lo dico io: siamo negli anni Quaranta. Sì, avete capito bene. Queste donne, degnissime di fede, raccontano che spesso la masurbazione di questi eroi della liturga avveniva poco prima del Santo Sacrificio. Una masturbazione rituale, potremmo dire. Allo stesso modo gli abusi commessi successivamente, e questo anche in Germania, sono stati compiuti da preti che avevano ricevuto la formazione pre-conciliare, quella formazione che, a giudicare dai vostri testi, sembra la medicina di cui ha parlato il Papa nell'omelia dell'ultima Veglia pasquale. Un'altra considerazione su quei cripto-lefebriani che, anziché stare in parrocchia il sabato, se ne vanno in giro a fare i cerimonieri della venerabilissima (sono il primo a dichiararlo) Messa di S. Pio V. Magari i loro confratelli non indosseranno mai la talare, ma il sabato stanno con gli adolescenti a giocare a pallone, a sporcarsi quei jeans che voi tanto vituperate per tenere i ragazzi legati alla parrocchia. E magari tra due calci a un pallone e un'amabile catechesi, "ci scappa" anche qualche decina del Santissimo Rosario. Ebbene sappiatelo: molti (non so quanti) di quei cripto-lefebriani non sono tanto cripto-ricchioni. Già, la loro effemminatezza è ributtante. O non sapete che il CJC afferma che il candidato agli ordini sacri dev'essere un VIR baptizatus? Vir, da cui l'aggettivo virile. Casto, ma sempre virile. Hai ragione Caterina63, siamo in battaglia, e io dimostrerò che molti di questi preti sono solo talare e ricchioni...pardonne, volevo dire rocchetti...         </span></span></p>

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  24. Che dire? Un intervento equilibrato, circostanziato, provato, documentato e soprattutto ispirato dal solito amore per la Tradizione di Santa Romana Chiesa: complimenti!

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  25. Ottimo articolo del dottor Zangrando!

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  26. ...e aggiungo: meno male che i ragazzi si tengono vicini con qualche pallonata fra cui ci scappa pure una decina! Un'invenzione postconciliare?  Un bel film che può distendere i nervi e gli animi così esacerbati probabilmente dalla celebrazione poco gioiosa della Santa Pasqua di Risurrezione: Il Dubbio. Sempre che non si abbia in uggia la visione delle cuffiette ottocentesche delle suore.... Cordialità.

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  27. Senza nomi, cognomi, date e denunce un post del genere è equivalente ai libri di D. Brawn!
    Matteo Dellanoce
    PS ho vissuto in collegio per 15 anni .... mai successo niente!

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  28. "Pignoleria" per pignoleria: NON è vero. Talvolta frequento la parrocchia personale della Trinità dei Pellegrini (incidentalmente: venerdì santo per l'adorazione della Croce non c'erano più posti a sedere e sono stato lieto di stare due ore e dieci in piedi, tra tanti giovani ed anche signore e ragazze - anche poco più di bambine - con il velo muliebre e tutti devotamente in ginocchio ad adorare il simbolo del nostro riscatto) e lì (Fraternità Sac. San Pietro) molti sono i tonsurati!

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  29. un prete che non ha messo il cervello nel frullatore... e neanche il clergyman6 aprile 2010 alle ore 18:48

    Caro Bartimeo, su ciò che avveniva nelle famigerate case Magdalene ci sono, COME HO SCRITTO, testimonianze agghiaccianti che si possono trovare anche in rete. Molte di quelle donne sono ancora vive e, a distanza di sessant'anni, raccontano con dovizia di particolari quello che hanno subito. E, se pemetti, hanno subito loro quel trattamento ripugnante, non tu. E sono io il primo a rallegrarmi che a te non è mai successo niente. Cerca su google sex in a cold climate e scoprirai che non è un romanzo di quel demente di Dan Brown. Le facce di quelle donne, quello che raccontano è semplicemente straziante. E poi, onestamente, come fai a non sapere delle Magdalene Laundries? Dovresti sapere che il Papa ha scritto agli irlandesi non solo per la pedofilia ma anche per le violenze morali subite da queste donne. In ogni caso, visto che oggi è il terzo giorno infra octavam paschae, ti auguro una santa e gioiosa Pasqua. Surrexit Dominus vere!    
         

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  30. Comunque, un prete che continua a chiamare ricchioni i ricchioni mi piace. Anche in clergyman

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  31. Il bilioso prete in jeans mi provoca sentimenti contrastanti: molte delle cose che dice sono in parte giuste, tuttavia la bile le guasta. Se conosce "cerimonieri" recchioni, come dice lui, li denunci all'Ordinario soprattutto se danno scandalo, altrimenti taccia e soprattutto non accusi di criptolefrebvrismo chi celebra la Messa di sempre. Salvo che non ci ritenga tali tutti (qualcuno qui magari lo è, io no, pur riconoscendo i meriti storici di mons. Lefebvre), a partire dal Romano Pontefice, il Papa Benedetto XVI. Le parole che usa lo fanno partecipe di una campagna che, partendo dalla giusta esigenza di purificare la Chiesa da tanti uomini di chiesa che l'hanno sporcata, è <span>nei fatti</span> e forse negli intenti anticattolica ed anticristiana, desiderosa di marginalizzare la Chiesa ed i suoi insegnamenti in campo morale. Guarda caso una campagna orchestrata da chi vuole massima apertura a unioni e matrimoni omosex, caro prete VIR, per non parlare di eutanasia, piena libertà di aborto anche farmacologico e quant'altro è doveroso accettare per non essere retrivi e papolatrici come noi che ancora crediamo alle "bubbole" che tre secoli di illuminismo non ci hanno ancora estirpato dalle menti e dai cuori. Pensaci, prima di ringhiare.

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  32. un prete che non ha messo il cervello nel frullatore... e neanche il clergyman6 aprile 2010 alle ore 19:24

    Carissimo dottor Moscardò, io amo la Tradizione cattolica. Lo dimostrano le seguenti cose: ho sempre usato la maiuscola all'inizio di certe parole; ho definito venerabilissimo il rito di S. Pio V; ho chiamato la Messa Santo Sacrificio; ho detto che il Rosario è Santissimo. E poi, per essere precisi, non ho scritto che i ragazzi si tengono vicini con qualche pallonata. Ho scritto, in maniera ironica (l'ironia è per gli intelligenti e accetto la tua), che molti preti in jeans RIESCONO A FAR PREGARE IL SS. ROSARIO ai ragazzi all'interno di un sabato "oratoriano" vissuto in fraternità e gioia, quella gioa che la "mater omnium vigiliarum" mi ha dato. Vedi, dottor Moscardò, quando posso faccio la Prex Eucharistica II o III in latino. Le so a memoria, come so a memoria quello che secondo voi è l'unico Canon Missae, la struggente (ogni volta che si fa la memoria di un santo menzionato in essa la faccio; domanda: amo la Tradizione?) Prex Eucharistica I. E quello che ho affermato di certi preti che sembrano aver ricevuto il sacerdozio (a proposito, si può dire anche presbiterato visto che Sua Santità usa anche il termine Presbitero) solo per fare i cerimonieri lo ripeto: perchè il sabato non se ne stanno in parrocchia anzichè andare in giro per il globo terracqueo a fare... NIENTE! E ripeto anche che la loro "gaiezza" è ributtante.  Haec dies, quam fecit Dominus: exultemus, et laetemur in ea! Alleluja!
    Santa Pasqua, Luis!        

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  33. un prete che non ha messo il cervello nel frullatore... e neanche il clergyman6 aprile 2010 alle ore 20:00

    Caro Rutilio, facciamo un po' di chiarezza. E senza bile. Prima cosa: IO NON POSSIEDO NEANCHE UN PAIO DI JEANS. Non mi piacevano neanche da ragazzo. Li ho sempre considerati pantaloni da lavoro, freddi d'inverno e insopportabili d'estate. Seconda cosa: io non considero un cripto-lefebriano chi AMA la VENERABILISSIMA messa di S. Pio V, ma ho dato del cripto-lefebriano a chi pare dilettarsi solo di cerimonie, ermellini e cappe, e ha un "aplomb" quantomeno sospetto. Terza cosa: mi dispiace che tu non abbia capito che sto dalla parte del Papa e che mai vorrei che la Chiesa, ormai unica autorità morale, fosse messa a tacere. Quarta cosa: hai detto bene, sono un PRETE VIR, che crede fortemente nella castità, ma sempre VIR. In questo hai detto bene: non sei lontano dal Regno dei cieli... Senza  bile, ovviamente... altrimenti dove sarebbe il miele della Terra Promessa!        

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  34. Il solito  giochino sporco! Ed è quello di far passare la colpa di singoli per la colpa di tutti! e QUESTA è UNA PORCATA NEL MERITO E NEL METODO!
    Ergo, ribadisco, NOMI, COGNOMI, DATE, FATTI, CONDANNE ECC ECC ECC!
    Poi, va da sè. google o wiki ... chi c'è dietro loro? Chi si nasconde dietro i siti? ECC ECC ECC
    Altrimenti è più serio D. Brawn!
    Stammi bene ed occhio! Non avere messo il cervello nel frullatore non è comunque segno di non aver un cervello frullato!
    Buona Pasqua .... anche se il tuo post puzza di vendetta! Subito qualche toro?
    Matteo

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  35. Un difetto di questo blog, in effetti, è che mette sullo stesso piano sterili amanti della pompa e, a mio avviso, saggi nostalgici di una Tradizione drammaticamente gettata alle ortiche dal CVII. Sono sempre stato convinto che la superiorità della Messa di San Pio V non dipende dagli ermellini ed ombrellini (anche se male non fanno se servono a ricordarci la strada dalla quale siamo arrivati lungo i secoli) ma dal suo significato sacrificale e dal senso del sacro che la pervade e che ha educato generazioni e generazioni di cattolici. Detto questo, un prete "virile" che non ha bisogno di rincorrere le mode ed esibire ed esercitare i suoi attribui per dimostrare di essere maschio, ben venga. D'altronde, c'è qualcuno più virile di BXVI in questo periodo?

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  36. ma per favore bartimeo, lascia perdere di mandare gente all'inferno, non nme hai le facoltà

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  37. caro fatti e parole
    i testi di riferimento per fare catechismo sono: Il catechismo della Chiesa Cattolica e il Compendio. Solo questi sono i testi ufficiali da utiklizzare. Il o la catechista che non li usa non fa il suo dovere di mandato/a e disubbidisce al magistero.

    RispondiElimina
  38. «Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, che merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E, se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste» (Mt 5, 43-48).
    ergo..

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  39. Che dire Lux ... non solo non sai leggere ma usi la scrittura contro di te!
    Primo. Io non ho mandato all'inferno nessuno. Ho semplicemente mandato all'inferno dei comportamenti! Ergo: siamo dotati di discernimento e questo ci permette di ditinguere il bene dal male! Poi a Dio la misericordia. Non di certo a Lux o a De Capitani ...
    Secondo. Si amano i nemici ma non le azioni dei nemici. Quindi si ama il nemico che è colui che ERRA! Se non ci arrivi fatti fare una esegesi dal De Capitani che, attraverso Mao o Che ti dirà che invece noi dobbiamo amere i comportamenti dei nostri nemici.
    Comunque vedo che anche a te piace la canzoncina di Vecchioni ... devo solo capire se ne sei il soggetto o l'oggetto!
    Infine, in amicizia, ho scritto "attuale inferno" e questo sta a significare un inferno in terra! Impara a leggre, studia, aggiornati e non rompere le scatole!
    Con tanta amicizia e Pietà cristiana... che non c'entra nulla con il prete dentifricio!
    Matteo

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  40. <p><span><span>Sabaoth</span><span> = Dio degli eserciti o Dio dell'universo. Acclamazione che nella Messa in italiano è stata tradotta giustamente in “Dio dell’Universo”, trae origine dal <span> </span>trisagio del profeta Isaia. <span> </span>Saba significa milizia ma anche "moltitudine di cose". Molte parole ebraiche infatti hanno più significati.</span></span>
    </p><p><span><span>Signore delle schiere</span><span> o Signore degli eserciti è detto soprattutto in riferimento agli <span>Ebrei</span>, alle schiere <span>angeliche</span> o a quelle degli esseri viventi sulla terra.</span></span>
    </p><p><span><span>Non stiamo parlando di “Militari – soldati” con fucili o bombe a mano pronti a uccidere il prossimo che “non è come me”, magari in nome di un “ideale” non ben definito!</span></span>
    </p><p><span><span>Gesù insegna ben altro che la guerra!</span></span></p>

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  41. Per Caterina 63.
    Cara Caterina, sono Soldato da 37 anni ed ho "girato il mondo" (non in prima classe e spesso rischiando la pelle). Se tuo figlio farà la mia stessa strada (Teuliè e Nunziatella sfornano anche ottimi professionisti civili, infatti) capirà quanto complesso e bello sia il nostro mondo ed imparerà ad essere molto più tollerante verso gli altri di tanti che, come Lux, esibiscono uno stantio antimilitarismo di maniera su cui appoggiare la loro traballante fede o, al contrario, blaterano a vanvera di scontri di civiltà solo per sedare il loro onanismo bellicista, da strateghi da salotto. Congratulazioni per tuo figlio.

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  42. ....ad onor del vero....senza nulla togliere che non sono i numeri che contano, anche un solo innocente e bambino, violentato e abusato fa vomitare e fa morire di dolore Gesù sulla Croce specialmente se a compiere tale delitto è un prete....chiedo al presunto (perchè tanta paura di firmarsi? mica è tradizionalista! *DONT_KNOW* ) prete di togliere davvero il cervello dal frullatore se le sue fonti sono i romanzi....

    Magdalene: una mistificazione storica da Leone d'Oro
    il resto leggetelo qui: http://www.loccidentale.it/autore/assuntina+morresi/magdalene:+una+mistificazione+storica+da+leone+d'oro.006721

    *****

    Caro Ospite, grazie :)
    io ho sposato 25 anni fa un militare ed ho girato solo l'Italia (7 traslochi con l'ultimo che faremo a luglio), ma comprendo quanto vuoi dire eheheheheheh ;)


    Caro Lux....e chi ha detto che NOI parliamo della guerra degli uomini?
    la battaglia è già ingaggiata fra le forze del Bene e quelle del Male  E NOI CI STIAMO DENTRO fino al collo, siamo nel mezzo e forse anche verso la fine...Cristo ha già vinto LA GUERRA e non a caso san Michele Arcangelo è sempre stato raffigurato come un soldato, ed è chiamato dalla Scrittura CAPO DELLE MILIZIE CELESTI, DELL'ESERCITO DELLE MILIZIE...

    Il Signore usa segni e simboli che gli uomini possano comprendere, ma è san Paolo e la Chiesa con Lui a spiegarci i termini TEOLOGICI di come questa battaglia viene da noi combattuta...ma è sempre di battaglia che si parla, di eserciti, di SENTINELLE, di scudi, di MARTIRI, di un Dio VINCITORE...
    se leggi attentamente il CCC infatti c'è anche scritto dell'uso legittimo delle armi quale DIRITTO ALLA DIFESA....
    Amen!

    RispondiElimina
  43. Il Concilio Vaticano II, autentico dono di Dio6 aprile 2010 alle ore 22:40

    Sì ma dopo tutti questi discorsi, questo parroco vuole stare in parrocchia o vuole continuare a cazzeggiare per l'italia a fare il cerimoniere alla messa antica e sorpassata? Perché o in talare o in jeans così fa solo danno alla chiesa! Condivido tutto ciò che ha scritto e detto: <span>un prete che non ha messo il cervello nel frullatore... e neanche il clergyman</span>

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  44. un prete che non ha messo il cervello nel frullatore... e neanche il clergyman6 aprile 2010 alle ore 22:42

    <p><span><span>Carissimo dottor Moscardò, io amo la Tradizione cattolica. Lo dimostrano le seguenti cose: ho sempre usato la maiuscola all'inizio di certe parole; ho definito venerabilissimo il rito di S. Pio V; ho chiamato la Messa Santo Sacrificio; ho detto che il Rosario è Santissimo. E poi, per essere precisi, non ho scritto che i ragazzi si tengono vicini con qualche pallonata. Ho scritto, in maniera ironica (l'ironia è per gli intelligenti e accetto la tua), che molti preti in jeans RIESCONO A FAR PREGARE IL SS. ROSARIO ai ragazzi all'interno di un sabato "oratoriano" vissuto in fraternità e gioia, quella gioia che la "mater omnium vigiliarum" mi ha dato. Vedi, dottor Moscardò, quando posso faccio la Prex Eucharistica II o III in latino. Le so a memoria, come so a memoria quello che secondo voi è l'unico Canon Missae, la struggente (ogni volta che si fa la memoria di un santo menzionato in essa la faccio; domanda: amo la Tradizione?) Prex Eucharistica I. E quello che ho affermato di certi preti che sembrano aver ricevuto il sacerdozio (a proposito, si può dire anche presbiterato visto che Sua Santità usa anche il termine Presbitero) solo per fare i cerimonieri lo ripeto: perchè il sabato non se ne stanno in parrocchia anzichè andare in giro per il globo terracqueo a fare... NIENTE! E ripeto anche che la loro "gaiezza" è ributtante.  </span></span><span>Haec dies, quam fecit Dominus: exultemus, et laetemur in ea! </span><span>Alleluja!  </span><span>
    <span>Santa Pasqua, Luis!        </span></span>
    </p>

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  45. un prete che non ha messo il cervello nel frullatore... e neanche il clergyman6 aprile 2010 alle ore 22:44

    <span>Caro Rutilio, facciamo un po' di chiarezza. E senza bile. Prima cosa: IO NON POSSIEDO NEANCHE UN PAIO DI JEANS. Non mi piacevano neanche da ragazzo. Li ho sempre considerati pantaloni da lavoro, freddi d'inverno e insopportabili d'estate. Seconda cosa: io non considero un cripto-lefebriano chi AMA la VENERABILISSIMA messa di S. Pio V, ma ho dato del cripto-lefebriano a chi pare dilettarsi solo di cerimonie, ermellini e cappe, e ha un "aplomb" quantomeno sospetto. Terza cosa: mi dispiace che tu non abbia capito che sto dalla parte del Papa e che mai vorrei che la Chiesa, ormai unica autorità morale, fosse messa a tacere. Quarta cosa: hai detto bene, sono un PRETE VIR, che crede fortemente nella castità, ma sempre VIR. In questo hai detto bene: non sei lontano dal Regno dei cieli... Senza  bile, ovviamente... altrimenti dove sarebbe il miele della Terra Promessa!        </span>

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  46. un prete che non ha messo il cervello nel frullatore... e neanche il clergyman6 aprile 2010 alle ore 23:47

    Caro Matteo, la vendetta non mi appartiene e poi non capisco per cosa dovrei vendicarmi. Semplicemente, rigetto con tutto lo sdegno di cui sono capace queste due tesi: A) con la tonsura e la tonaca nessuno violentava nessuno; B) siccome non c'è più la tonsura "per colpa"del Vaticano II, ecco che "il concilio degli eretici" è il principale responsabile del dilagare della pedofilia. Queste due tesi, dear Matthew, sono inaccettabili. La tragica esperienza di tante donne, rinchiuse in queste case di rieducazione (l'espressione fa venire i brividi) è una prova schiacciante della falsità della prima tesi. Ti ho indicato un documentario che descrive con dovizia di particolari quello che accadeva; sono le stesse donne a raccontare la loro disperante e ripugnante esperienza. Guardalo, e capirai che Dan Brawn non c'entra un bel niente. Guardalo, e se hai un cuore, se non lo hai messo nel frullatore, prega per queste donne che da allora non hanno più messo piede in chiesa. In quel documentario ci sono i nomi e le date che tu mi chiedi. D'altra parte anche il Santo Padre, quando ha incontrato i vescovi irlandesi, si è voluto informare sulle violenze commesse in questi "paradisi terrestri". Ne hanno parlato i più noti vaticanisti. Forse non hai letto i giornali in quei giorni. Eri troppo impegnato a reggere la magnifica coda di qualche prelato. Può succedere. Lo capisco. Eppoi io non sto condannando generazioni e generazioni di preti. Non sto facendo una porcata. So bene che la stragrande maggioranza dei preti pre-conciliari non si è macchiata di simili nefandezze. Non ho mai affermato ciò. Come so che nessuno, dico nessuno dei preti giovani miei coetanei che conosco, e ne conosco una caterva, ha problemi di pedofilia o efebofilia. Magari questi preti non conoscono il latino, e ti assicuro che questo non mi fa saltare di gioia come un goal di Del Piero, ma sono puliti.  E qui ho smantellato la seconda tesi. Quanto al mio cervello, sta benissimo. Ha un solo problema: preferisce essere ferito dalla verità, che consolato dalla menzogna. E lascia perdere Dan Peterson, scusa volevo dire Dan Brawn, ché siamo nell'Ottava di Pasqua... anzi infra octavam paschae.                

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  47. un prete che non ha messo il cervello nel frullatore... e neanche il clergyman7 aprile 2010 alle ore 00:50

    Cara Caterina, le mie fonti non sono i romanzi o il film a cui rimanda il tuo link. C'è un documentario che è praticamente la storia-denuncia di quattro donne, ormai anziane, il cui volto è segnato non solo dalle rughe, ma anche da una serie di violenze inaccettabili. Il film non l'ho neanche visto. Te lo giuro sulla corona del Rosario che prego (quasi) tutti i giorni. Inoltre sono stato alunno del Pontificio Collegio Irlandese. So quello che dico. Quanto alla presunta paura di firmarmi, quella non esiste. Mi chiamo don Maurizio e ho 39 anni, studio S. Scrittura e sono di Pescara. Vuoi sapere altro? Non c'è problema. TU ordini e IO eseguo. Come al militare. Tanto tu sei abituata... Ancora due cose. Amo la Tradizione e non avrei alcun problema a celebrare la Santa Messa di Papa Ghislieri. Adoro il latino. Celebro la Liturgia Horarum, ma non faccio il rosario in latino perché è decisamente più veloce. Preferisco recitarlo in italiano, così mi fa stare con Maria SS. almeno mezz'ora. Conosco a memoria la Prex Eucharistica I, II e III. Ma, allo stesso tempo, AMO IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II. Alcuni paragrafi li so a memoria, come qualche canto di Dante. Insomma, cara Caterina, potrai vedermi celebrare more antiquo, ma non mi vedrai mai con certi rocchetti da Regina Coeli (non l'antifona mariana di questo tempo). Gioiosa pasqua a te e alla tua famiglia "castrense". P. S. le mie letture non religiose di solito sono letture amene, anche perchè la vita è breve...

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  48. Egregio,
    non hai risposto al mio post!
    Non mi sono riferito a tonsure ed altro. Mi riferisco ad una chiara decontestualizzazione del tuo post.
    Te la spiego in due parole. Uno dimentichi di dire che cosa era la società irlandese del tempo. Due dimentichi di dire che cosa ha fatto in quei tempi e per quei "figli di Dio" abbandonati la Chiesa e gli uomini di Chiesa. Quindi il tuo prendere e citare queste 4 ( dicesi quattro se ho ben capito) disgraziate a paradigma di un modello ecclesiale è una PORCATA NEL METODO E NEL MERITO.
    Ergo al tuo sdegno associa il mio ribrezzo per chi fa della faciloneria informativa nonostante porti il clergyman!
    Infine mi sembra che ti sia stato citato un articolo ( che evidentemente non hai letto) a dimostrazione che la storia della lavanderia è una balla!
    Stammi bene!
    Matteo

    RispondiElimina
  49. Documentario come quello di Al Gore sull'inquinamento? Oppure come quello sulla pedofilia trasmesso da Santoro un annetto fa?
    Dai! Da bravino leggi le Sacre Scritture impegnati nel Rosario frequenta la Messa e dopo carosello a letto! La TV è cattiva maestra!
    Matteo
    PS Tu ordini ed io eseguo sta per obbedienza ... MI SEMBRA CHE UN PRETE VIVA NELL'OBBEDIENZA. o NO?

    RispondiElimina
  50. <span><span>"Sarà meglio andare un po' cauti nel giudicare troppo severamente gli uomini di Chiesa del passato: in fin dei conti, con tutti i loro errori e i loro peccati hanno saputo far arrivare il cristianesimo fino a noi. Umanamente parlando, non possiamo ancora dire se noi, con tutte le nostre bravure, riusciremo nella stessa impresa in rapporto all'umanità futura. "</span></span>
    <span><span><span>Giacomo Biffi, La sposa Chiacchierata, Jaca Book, Milano 1998, pp. 132, 11,36 Euro</span>
     
    </span>
    </span>

    RispondiElimina
  51. <span>
    <p>

    </p><p><span><span>
    <p>Un salto sulla sedia
    </p><p><span><span></span></span>

    <p><span><span>Amo la Tradizione e non avrei alcun problema a celebrare la Santa Messa di Papa Ghislieri.</span></span><span><span> </span></span>
    </p>
    </p></span>
    </span>
    <p> 
    </p>



    <p>Come come ? ho letto bene ? la Messa che lei dice è quella antica, la…. La tridentina o gregoriana, vero ?
    </p><p>Ma allora questa è una notizia favolosa, caro don Maurizio !
    </p><p>Ho fatto un salto sulla sedia quando l’ho letta ….
    </p>

    </p></span>

    RispondiElimina
  52. <span><span></span></span>


    <span>Un salto sulla sedia...:</span>
    <span></span>
    <p><span>Amo la Tradizione e non avrei alcun problema a celebrare la Santa Messa di Papa Ghislieri.</span><span><span><span> ...</span></span></span>
    </p><p> 

    <p><span>
    </span>
    </p>




    </p>


    <span>Come come ? ho letto bene ? la Messa che lei sta citando è quella antica, la…. la tridentina o gregoriana, vero ?  
    </span>
    <span>Ma allora questa è una notizia favolosa, caro don Maurizio !  
    </span>

    <span>Ho fatto un salto sulla sedia quando l’ho letta ….</span>
    <span>

    <span>Lei ama la Tradizione ? lei “adora il latino” ? Davvero…? </span>
    <span>Lei allora non sa che in<span>  </span>tutto l’Abruzzo la Messa VO è VIETATISSIMA, ed è vietato pronunciare anche le sole parole Motu Proprio ? (ciò comporta infatti la denuncia e l’accusa ipso facto davanti ai tribunali parrocchial-diocesani di peccato mortal-ecclesiale contro la suprema e indiscutibile autorità dogmatica, spirituale e paastorale del Concilio VaticanoII !....); e lei che vive a Pescara, non sa ancora questo ? che tutti, proprio TUTTI i vescovi di questa regione sono ostilissimi al MP e alla Messa VO: niet, nada, forbidden, nisba !….;</span>
    <span>oppure lei, con vera ed eroica libertà interiore, non dà alcun peso a tali intimidazioni e divieti di informare le parrocchie sul MP<span>  </span>? Ma…se è davvero così, allora, don Maurizio, io vengo lì, pochi o tanti km che io debba percorrere<span>, io vengo, io volo a Pescara</span> !!</span>
    <span>Chiamo tutti, vengo con L’A.R.P.A., con la Panoramica, con la SATAM….col treno (linea Roma-Pescara e anche con  la Sangritana), da Avezzano, dall’Aquila, da Castelvecchio Subequo, da Mosciano e Rosciano, da Cepagatti e da Villanova….; vengo col <span>motoscafo coast-to-coast</span> da Vasto, da Giulianova, da Silvi, Francavilla; dalle sorgenti dell’Aterno e da quelle del Tronto e del Sangro, via fiume, vengo col battello; vengo coi camper e coi land-rover, vengo con armi e bagagli, vengo con figli, cugini e canarini; mi trasferisco, trasloco per sempre a Pescara; faccio venire i miei amici dal Canada, facendo scalo all’Aeroporto d’Abruzzo, lì a Sambuceto poi, davanti all’Auchan (ha presente?), li raduno tutti e li porto tutti da lei, don Maurizio !…prima però andremo a chiamare quel povero Eraclio e i suoi amici costretti a sentire la Messa antica, rinchiusi (simili a sovversivi, cospiratori risorgimentali) come strani profughi dentro una stanzetta d’hotel a Pescara (sì, proprio lì, non lo sapeva ? beh adesso lo sa!....) Non ha che da farmi un cenno, don Maurizio, e siamo tutti da lei felici, appassionati fedeli della Messa VO e riconoscenti a Dio che ci sia in questa<span>  </span>povera narcotizzata regione un prete, uno solo, sveglio, aperto e liberal come lei! Deve solo dirmi in quale fortunata parrocchia lei abitualmente celebra (con<span>  </span>la benedizione e il benestare dell’Ecc.mo Vescovo…?) ! Qual è dunque questa felicissima chiesa di [...]

    RispondiElimina
  53. <span><span>Un salto sulla sedia...:</span>  
    <span></span> 


    <span>Amo la Tradizione e non avrei alcun problema a celebrare la Santa Messa di Papa Ghislieri.</span><span><span><span> ...</span></span></span> 
    <span><span>Come come ? ho letto bene ? la Messa che lei sta citando è quella antica, la…. la tridentina o gregoriana, vero ? </span></span>


    <span>Ma..... ma questa è una notizia favolosa, caro don Maurizio !</span> 
    <span>Ho fatto un salto sulla sedia quando l’ho letta ….</span>
    <span></span><span><span>Lei ama la Tradizione ? lei “adora il latino” ? Davvero…? </span>  
    <span>Lei allora non sa che in<span>  </span>tutto l’Abruzzo la Messa VO è VIETATISSIMA, ed è vietato pronunciare anche le sole parole Motu Proprio ? (ciò comporta infatti la denuncia e l’accusa ipso facto davanti ai tribunali parrocchial-diocesani di peccato mortal-ecclesiale contro la suprema e indiscutibile autorità dogmatica, spirituale e paastorale del Concilio VaticanoII !....); e lei che vive a Pescara, non sa ancora questo ? che tutti, proprio </span><span>TUTTI i vescovi di questa regione sono ostilissimi al MP e alla Messa VO: niet, nada, forbidden, nisba !….;  </span>
    <span>oppure lei, con vera ed eroica libertà interiore, non dà alcun peso a tali intimidazioni e divieti di informare le parrocchie sul MP<span>  </span>?  </span></span>
    <span><span>Ma…se è davvero così, allora, don Maurizio, io vengo lì, pochi o tanti km che io debba percorrere<span>, io vengo, io volo a Pescara</span> !!</span>  
    <span>Chiamo tutti, vengo con L’A.R.P.A., con la Panoramica, con la SATAM….col treno (linea Roma-Pescara e anche con  la Sangritana), da Avezzano, dall’Aquila, da Castelvecchio Subequo, da Mosciano e Rosciano, da Cepagatti e da Villanova….; vengo col <span>motoscafo coast-to-coast</span> da Vasto, da Giulianova, da Silvi, Francavilla; dalle sorgenti dell’Aterno e da quelle del Tronto e del Sangro, via fiume, vengo col battello;vengo coi camper e coi land-rover, vengo con armi e bagagli, vengo con figli, cugini e canarini; mi trasferisco, trasloco per sempre a Pescara; faccio venire i miei amici dal Canada, facendo scalo all’Aeroporto d’Abruzzo, lì a Sambuceto poi, davanti all’Auchan (ha presente?), li raduno tutti e li porto tutti da lei, don Maurizio !…prima però andremo a chiamare quel povero Eraclio e i suoi amici costretti a sentire la Messa antica, rinchiusi (simili a sovversivi, cospiratori risorgimentali) come strani profughi dentro una stanzetta d’hotel a Pescara (sì, proprio lì, non lo sapeva ? beh adesso lo sa!....) Non ha che da farmi un cenno, don Maurizio, e siamo tutti da lei felici, appassionati fedeli della Messa VO e riconoscenti a Dio che ci sia in questa<span>  </span>povera narcotizzata regione un prete, uno solo, sveglio, aperto e liberal come lei! Deve solo dirmi in quale fortunata parrocchia lei abitualmente celebra (con<span>  </span>la benedizione e il benestare [...]

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  54. <span><span>Un salto sulla sedia...:</span>    
     
    <span>Amo la Tradizione e non avrei alcun problema a celebrare la Santa Messa di Papa Ghislieri.</span><span><span><span> ...</span></span></span>   
    <span><span>Come come ? ho letto bene ? la Messa che lei sta citando è quella antica, la…. la tridentina o gregoriana, vero ? </span></span>  
     
     
    <span>Ma..... ma questa è una notizia favolosa, caro don Maurizio !</span>   
    <span>Ho fatto un salto sulla sedia quando l’ho letta ….</span>  
    <span></span><span><span>Lei ama la Tradizione ? lei “adora il latino” ? Davvero…? </span>    
    <span>Lei allora non sa che in<span>  </span>tutto l’Abruzzo la Messa VO è VIETATISSIMA, ed è vietato pronunciare anche le sole parole Motu Proprio ? (ciò comporta infatti la denuncia e l’accusa ipso facto davanti ai tribunali parrocchial-diocesani di peccato mortal-ecclesiale contro la suprema e indiscutibile autorità dogmatica, spirituale e paastorale del Concilio VaticanoII !....); e lei che vive a Pescara, non sa ancora questo ? che tutti, proprio </span><span>TUTTI i vescovi di questa regione sono ostilissimi al MP e alla Messa VO: niet, nada, forbidden, nisba !….;  </span>  
    <span>oppure lei, con vera ed eroica libertà interiore, non dà alcun peso a tali intimidazioni e divieti di informare le parrocchie sul MP<span>  </span>?  </span></span>  
    <span><span>Ma…se è davvero così, allora, don Maurizio, io vengo lì, pochi o tanti km che io debba percorrere<span>, io vengo, io volo a Pescara</span> !!</span>    
    <span>Chiamo tutti, vengo con L’A.R.P.A., con la Panoramica, con la SATAM….col treno (linea Roma-Pescara e anche con  la Sangritana), da Avezzano, dall’Aquila, da Castelvecchio Subequo, da Mosciano e Rosciano, da Cepagatti e da Villanova….; vengo col <span>motoscafo coast-to-coast</span> da Vasto, da Giulianova, da Silvi, da Francavilla; dalle sorgenti dell’Aterno-Pescara e da quelle del Tronto e del Sangro, via fiume, vengo col battello; vengo coi camper e coi land-rover, vengo con armi e bagagli, vengo con figli, cugini e canarini; mi trasferisco, trasloco per sempre a Pescara; faccio venire i miei amici dal Canada, facendo scalo all’Aeroporto d’Abruzzo, lì a Sambuceto poi, davanti all’Auchan (ha presente?), li raduno tutti e li porto tutti da lei, don Maurizio !…prima però andremo a chiamare quel povero Eraclio e i suoi amici costretti a sentire la Messa antica, rinchiusi (simili a sovversivi, cospiratori risorgimentali) come strani profughi dentro una stanzetta d’hotel a Pescara (sì, proprio lì, non lo sapeva ? beh adesso lo sa!....) Non ha che da farmi un cenno, don Maurizio, e siamo tutti da lei felici, appassionati fedeli della Messa VO e riconoscenti a Dio che ci sia in questa<span>  </span>povera narcotizzata regione un prete, uno solo, sveglio, aperto e liberal come lei! </span></span></span>
    <span><span><span>Deve solo [...]

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  55. Caro amico,
     ha solo detto che lo farebbe ... però è una bella sfida! Vediamo se lo fa! Sai studia non vorrei ci fosse di mezzo la carriera . Comprensibile, va da sè, come ci ricorda San Benedetto "Non anteporre nulla a Cristo"!
    Matteo

    RispondiElimina
  56. <span>Mi dica dunque che non è solo un sogno, don Maurizio, che lei abbia dichiarato di amare la Tradizione e il latino(....?<span> *DONT_KNOW*  ?<span>...)</span></span></span>
    ...perchè se tutto quel che lei ha affermato come apertura a 360° ("mi vedrai celebrare more antiquo"...mi vedrai qua....e mi vedrai là...") non son altro che belle storie, cose "che si dicono tanto per dire"......allora, non mi resta che dire, parafrasando il sommo Vate:

    <span>«Qui si convien lasciare ogni illusione
    ogni speranza convien che qui sia morta" !</span>

    RispondiElimina
  57. <span><span>Mi dica dunque che non è solo un sogno, don Maurizio, che lei abbia dichiarato di amare la Tradizione e il latino(....?<span>  *DONT_KNOW*   ?<span>...)</span></span></span>  </span>
    <span>(precisando però, poco più sotto, in bel grassetto: AMO IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II....,<span> mostrando bene come</span><span> la grafica e le differenze visuali sono moolto significative ed eloquenti, al di là delle parole in se stesse...)</span></span>
    <span>...perchè se tutto quel che lei ha affermato come apertura a 360° ("mi vedrai celebrare more antiquo"...mi vedrai qua....e mi vedrai là...") non son altro che belle storie, cose "che si dicono tanto per dire"......allora, non mi resta che dire, parafrasando il sommo Vate:  
     
    <span>«Qui si convien lasciare ogni illusione  
    ogni speranza convien che qui sia morta" !</span></span>

    RispondiElimina
  58. <span>Anche perché, vede, don Maurizio, quando io leggo che un prete, (o un qualsiasi cristiano), per avvalorare ciò che sta affermando, ha bisogno di dire:</span>
    <span>  </span>
    <span><span>"Te lo giuro sulla corona del Rosario</span></span><span><span> che prego (quasi) tutti i giorni.</span>”,</span>
    <span><span>....allora fa pensare che teme fortemente di non essere creduto….;</span></span>

    <span><span>e beh… caro don Maurizio, se permette, io mi chiedo con un certo sgomento, come può un prete aver dimenticato il 2. comandamento e ciò che Nostro Signore dice così senza mezzi termini:</span></span>
    <span><span> </span></span>
    « Avete inteso che fu detto agli antichi: "Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti!". Ma io vi dico: non giurate affatto [...].
    Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno » (Mt<span> </span>5,33-34.37).

    <span><span>(cfr.: <span> </span>http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c1a2_it.htm)</span></span>

    RispondiElimina
  59. <span><span>Anche perché, vede, don Maurizio, quando io leggo che un prete, (o un qualsiasi cristiano), per avvalorare ciò che sta affermando, ha bisogno di dire:</span>  
    <span>  </span>  
    <span><span>"Te lo giuro sulla corona del Rosario</span></span><span><span> che prego (quasi) tutti i giorni.</span>”,</span>  
    <span><span></span></span></span>
    <span><span><span>(...facendo così pensare che teme fortemente di non essere creduto….),</span></span>  
     
    <span><span>e beh… caro don Maurizio, se permette, io mi chiedo con un certo sgomento, come può un prete aver dimenticato il 2. comandamento e ciò che Nostro Signore dice così senza mezzi termini:</span></span>  
    <span><span> </span></span>  
    « Avete inteso che fu detto agli antichi: "Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti!". Ma io vi dico: non giurate affatto [...].  
    Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno » (Mt<span> </span>5,33-34.37).  
     
    <span><span>(cfr.: <span> </span>http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c1a2_it.htm)</span></span></span>

    RispondiElimina
  60. <p>CCC 2150 Il secondo comandamento proibisce il falso giuramento. Fare promessa solenne o giurare è prendere Dio come testimone di ciò che si afferma. E' invocare la veracità divina a garanzia della propria veracità. Il giuramento impegna il nome del Signore. “Temerai il Signore Dio tuo, lo servirai e giurerai per il suo nome” ( Dt 6,13 ).
    </p><p> 
    </p><p>CCC 2154 Seguendo san Paolo, [Cf 2Cor 1,23; Gal 1,20 ] la Tradizione della Chiesa ha inteso che la parola di Gesù non si oppone al giuramento, allorché viene fatto per un motivo grave e giusto (per esempio davanti ad un tribunale). “Il giuramento, ossia l'invocazione del di Dio a testimonianza della verità, non può essere prestato se non secondo verità, prudenza e giustizia” [ Codice di Diritto Canonico, 1199, 1].
    Non ho dimenticato il secondo comandamento e, se permette , conosco il testo del Vangelo  meglio di lei, visto che  l'ho studiato in greco, latino, italiano, inglese, francese. Poi conosco molto bene non solo il CCC (sa che si cita così?), ma anche il Catechismo Romano che, come lei certamente saprà, era indirizzato ai parroci. Io, nel mio testo postato a Caterina, ho giurato sulla corona del SS. Rosario di non aver mai visto il film Magdalene, a cui un suo link rimandava. L'ho fatto per un motivo che io ritenevo giusto (essere credibile perchè quel film non l'ho mai visto), oppure lei sa cosa è giusto secondo la mia coscienza? Quindi si riservi il suo sgomento per cose più gravi. Per quanto riguarda la messa more antiquo a Pescara, sono certissimo (non glielo giuro, potrebbe avere un infarto...pardonne essere preso da sgomento =-O ) che fino a qualche tempo fa si celebrava la Santa Messa in forma straordinaria una volta al mese nella chiesa sul mare dedicata a S. Pietro. Le prometto (effettivamente in questo caso il verbo promettere è meglio dal punto di vista teologico del verbo giurare) che mi informerò e appurerò se le cose effettivamente stanno come le descrive lei. Un'ultima cosa. La prego non MI citi il vate (r). Ho una certa ripugnanza per i testi di quel mentecatto, la cui unica cosa poetica era la provenienza dalla terra d'Abruzzo. Preferisco Dante, ma anche il rosminiano Clemente Rebora. Loro sì che mi aiutano a vivere una gioiosa Pasqua. Gioiosa Pasqua che auguro anche a lei mio egregio conterraneo.   
    </p><p> </p>

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  61. Chiariamo alcune cose. Sono stato alunno del Collegio Irlandese e ho cenato con il segretario personale del Presidente dell'Eire. Sai cos'è l'Eire e perché si sice così? Quindi la storia della meritoria presenza cattolica in Irlanda la conosco molto bene. So bene che l'Irlanda non sarebbe quello che è senza il cristianesimo. Proprio per questo so che cosa fossero quei "paradisi terrestri". Il documentario dura più o meno cinquanta minuti, questo è il motivo per cui c'è la testimonianza di SOLO, come affermi tu, 4 donne. La storia delle lavanderie non è una balla. E, te lo ripeto, ho voluto smontare certe tesi. Ma io non vivo per convincere te e, sopratutto, forse qualcuno dovrebbe spiegartelo, tu non sei il successore di Torquemada, perchè il successore di Torquemada c'è e si chiama Levada, Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Inoltre, a me sembra, tu non hai la patente di guida spirituale di tutti quelli che intervengono in questo lodevole blog. In ogni caso ci tengo a informarti che trascorro le mie serate tra preghiere, impegni pastorali, amene letture e qualche partita di CL. A proposito, dopo tre anni abbiamo una squadra in semifinale. Non ho alcuna intenzione di andare a letto dopo Carosello, anche perché (purtroppo!) non c'è più. Di nuovo buona Pasqua.   

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  62. Bravo! Ottime frequentazioni!
    Con una postilla! Io non sono ne Torquemada ne guida spirituale ( mica sono un prete!). Di certo una cosa mi tranquillizza: tu stai un passo alla volta facendo emergere quanto inconveniente sia stato il tuo post! ( oltre a far venire fuori la tua autentica capacità di carità cristiana)
    Inizi ora a contestualizzare e questo ti rende merito!
    Quindi il post originale doveva suonare così: L'EIRE ( di cui io conosco bene la storia in quanto ecc ecc) non può non rendere onore alla Chiesa Cattolica per quanto ha fatto per quelle miglia, anzi decine di migliaia di bambini e bambine abbandonati dalla società ecc ecc ecc Tuttavia come le tutte le "istituzioni " frequentate da uomini tra di questi alcuni delinquenti hanno commesso gravi violenzesu alcuni bambini ecc ecc . Così:
    1 contestualizzi
    2 Fai risultare le mancanze di chi oggi attacca la Chiesa
    3 non ti nasocondi dietro ad un dito
    4 non fai la figura del figo tutto di un pezzo
    Sai non sono Torquemda e neanche un prete ma, con dispiacere, devo constatare che, come al solito, certo clerume si arroga il diritto di detenere la verità ( v minuscola) e di considerare i laci come dei cretini cui dispensare consigli su come stare al mondo!
    Forse, forse se riscopriste l'arte dell'umiltà e vi affidaste a chi questo mondo è costretto a frequentarlo ed a sopravviverci nella quotidianità allora avreste più armi per fare dell'apologia come "Dio comanda".
    Ma si sa! !Per chi AMA IL VII" funziona il metodo del Marchese del Grillo: "Perchè io son io e vuoi non siete un pisello".
    Matteo Dellanoce
    Uno che non è mai andato a cena con pezzi grossi!
    PS la semifinale di 7 anni fa mi da dolci e piacevoli ricordi!
    PS Di Caroselli ne fanno ancora tantissimi. Vai a letto, riposa e punta la sveglia alle 3 e 30 come fanno gli eremiti ( loro sì grandi guide spirituali) ed inizia la giornata con 4 o 5 ore di preghiera meglio che la Champions Legue e la frequentazione della rete!
    PS mi sembra che l'articolo in questione che non hai smentito dica che le lavanderie erano tutte balle!

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  63. bartimeo, sia chiaro che la tua opinione vale quanto la mia nulla di più. Perciò evita di commentare i miei interveniti tu che sai dire soltanto molto bene: ERGO

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  64. ma come si fa ad essere catechisti usando ancora un linguaggio medioevale? Battaglie, soldati vittorie imminenti ecc... aiuto! Ma con la Risuerrezione non è stata vinta  DEFINITIVAMENTE la morte? Santo cielo ma quale vescovo ha dato il mandato a certa gente che rema contro, creando non poche confusioni e predicando il Vangelo a sua propria misura?

    RispondiElimina
  65. Lux il relativista fallo a casa tua! Rispondi nel merito e non fare il fenomeno!
    ERGO: Io rispondo a chi, come, quando e se ho voglia e sopratutto se leggo strafalcioni!RI-ERGO: studia!
    Stammi bene!
    Matteo
    PS cosa fai! Mi picchi o lo dici a De Capitani se ti rispondo?

    RispondiElimina
  66. la battagli contro le forze del male non ha mai fine!
    Ma dai! Ah già! Dalle tue parti l'inferno non va di moda, il diavolo è freudianamente costruito, il peccato è una barzelletta per sciocchi!
    Ma da chi sei andato a dottrina? Da De Capitani, Farinella, Galli o chi?
    Matteo

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  67. Lux, ma più semplicemente, perché non vai a sfogare frustrazioni e ignoranza in qualche altro sito? Ce ne sono tantissimi...

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  68. un prete che come tanti altri (preti e laici) è costretto a frequentare questo mondo...7 aprile 2010 alle ore 12:28

    Buon giorno, <span>pater mi pater mi, currus Israhel et auriga eius</span>! Buon giorno! Ti smentisci, Matteo mio! Prima affermi che non sei guida spirituale di alcuno, perchè non investito del Santo Sacramento dell'0rdine, poi, però, mi dici che cosa devo fare di notte... e anche al mattino! Nient'altro? Posso sapere, di grazia, se dopo pranzo mi è lecito, licet mihi, ascoltare Dante con l'emmepi3? Attendo con ansia i tuoi consigli... Ma che ingenuo che sono! Tu mica vuoi fare la guida spirituale... Buona giornata, pater mi!
    P. S. Ho capito che sei milanista e questo ti rende più simpatico ai miei occhi perché vedi, come teologi prediligo Sant'Agostino e San Bonaventura, ma per quanto riguarda il rettangolo verde, sono moggiano fino alle midolla... Di nuovo buona giornata, magister mi...   

    RispondiElimina
  69. Mi sorprende moltissimo, don Maurizio, (se è lei Ospite lo stesso prete di ieri che "non ha messo nel frullatore" ecc...con tale nick, che a me si sta rivolgendo...), che lei non abbia riconosciuto affatto i versi che le ho citato (avvertendo che erano una parafrasi) come ricalcati su quelli del sommo Dante, che lei così colto dice di amare tanto da conoscerlo a memoria! Mai avrei pensato di chiamare "sommo" quell'altro famoso, (che anch'io aborro da sempre....)  !
    Dunque lei non ha ricordato i versi famosi del 3. Canto dell'Inferno, quando Virgilio avvisa Dante (prima di entrare nell'oscura porta):
    <span>«Qui si convien lasciare ogne sospetto;
    ogne viltà convien che qui sia morta."  </span>
    (Come mai ? strano per un cultore appassionato....) !
    Sappia che sempre ed esclusivamente e universalmente Dante io chiamerò "sommo vate", nessun altro. Per il resto, prendo nota. Distinti saluti.

    RispondiElimina
  70. Nobis quoque peccatoribus7 aprile 2010 alle ore 14:02

    E' un dato di fatto che i responsabili del CVII celebrassero tutti il Rito di S. Pio V. Ma poi comunque sono stati rivelati i pensieri di molti cuori.

    Comunque non si puo' giudicare tutto da alcuni episodi, sia pur gravi come quelli irlandesi. Anche S. Alfonso Maria de Liguori non ha mancato di stigmatizzare l'irriverenza con cui non pochi preti suoi contemporanei celebravano la Messa tridentina. Ma cio' non puo' scalfire la dottrina e la liturgia di una Chiesa che ha originato schiere di Santi e di devoti fedeli, aggrappati al S. Sacrificio della Messa come supremo rimedio e ausilio contro il peccato, un Rito che esprime senza dubbi e tentennamenti le verita' di Fede.
    La battaglia di oggi e' una battaglia per l'affermazione della Santita', cio' che i nemici della Chiesa temono perche' privi di armi contro di essa. La Chiesa e' gia' santa e piena di santi nel proprio seno. L'inimica vis aborre la Chiesa trionfante.

    FdS

    RispondiElimina
  71. Ma quello non c'entra nulla con la Spiritualità! E' semplicemente un consiglio che deriva, ad esempio, dalla Regola di San Benedetto! Fra l'altro limita l'utilizzo del vino a 250 cc al giorno!
    Ora il confondere un consiglio pratico con un consiglio spirituale mi fa dubitare sulla autentica tua identità. Non potresti postare anche un cognome, una parrocchia, un seminario cui contattarti?
    sai per evitare fraintendimenti....
    Ciao
    Matteo
    Magister è solo Cristo. Io mi sono limitato a riportare una citazione di una Regola di quei padri che dovrebbero esserti amici! Ma li conosci? Oppure è come Dante! Lo senti ma non lo ascolti!
    PS salutami i pezzi grossi che frequenti ..

    RispondiElimina
  72. Semplice ... non avrebbe soddisfazione tra i suoi pari ... roba di cintola in giù!
    Matteo

    RispondiElimina
  73. spengete la luce (elettrica)

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  74. Ma dai aprutiensis .... vorrai mica offendere un sì grande saggio! studia sacra scrittura mica "micio micio bau bau"! Poi, sai, frequenta i pezzi grossi, bisogna genuflettersi a Lui per il dono che ci fa a confondersi con il volgo di cui noi facciamo parte!
    Poi, non so se hai notato, non risponde nel merito! Mah! Amante del Vaticano II quella bellissima relatà pastorale e non dogmatica!
    Matteo

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  75. Credo sia da leggere!7 aprile 2010 alle ore 14:43

    <span>
    <p><span><span>http://www.queriniana.it/teologia.asp?IDTeologia=100</span></span>
    </p></span>

    RispondiElimina
  76. Credo sia da leggere!7 aprile 2010 alle ore 14:55

    Perché voi che siete tradizionalisti sfegatati litigate tra voi utilizzando toni che sono davvero nefasti e poco educativi? Non dovreste essere d'esempio, considerato che vi ritenete i salvatori della chiesa? 

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  77. Veramente, i tradizionalisti sfegatati, come li chiami tu, non litigano tra loro, semplicemente litigano contro i debunker che, come te, pretendono d'insegnarci quanto conosciamo già bene. Impara l'umiltà, prima, e poi parla.

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  78. Certo, ma puntualmente si ritagliano.

    RispondiElimina
  79. Ha proprio ragione, lux: che idioti i Padri della Chiesa a definire il Cristiano come miles Christi! Evidentemente nelle loro veglie notturne non leggevano mai il Vangelo, ma le opere di Giulio Cesare!

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  80. un prete che come tanti altri (preti e laici) è costretto a frequentare questo mondo...7 aprile 2010 alle ore 15:23

    Caro  Matteo, dire che devo puntare la sveglia alle 3 e mezzo e fare come certi eremiti, che devo iniziare la giornata con  4-5 ore di preghiera equivale a fare il mio padre spirituale. Dire a uno che deve pregare 4-5 ore non è un semlice consiglio pratico. O vuoi che sentiamo il parere di un qualunque monaco, occidentale o orientale? E' vero: tu non puoi essere maestro di nessuno, perché mistifichi la realtà. Attribuisci il significato di meramente pratico a ciò che meramente pratico non è. Il tuo problema è che conosci un po' di catechismo di San Pio X e basta. Certo, è sufficiente per andare in Paradiso ma non per valutare la consapevolezza altrui. Altro che Padri e Madri! Tu hai letto dei Padri solo ciò che viene riportato in certi compendi, qualche citazione qua e là. Potrei annientarti sul campo della teologia e della spiritualità. Ma competere con te sarebbe poco gratificante, come se il Barcellona di Messi sfidasse il Portogruaro. Salutami i Padri, i teologi e gli studiosi che sfrequenti... Come dici? Non conosci nessuno? Vabbè, non ti crucciare... Almeno sai com'è fatto un ermellino... E' un buon inizio... Quanto alle mie credenziali, ti basti sapere che ho studiato lettere, teologia e, ciliegina sulla torta, ho fatto il Biblico. E' proprio vero: Barcellona-Portogruaro...       

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  81. un prete che come tanti altri (preti e laici) è costretto a frequentare questo mondo...7 aprile 2010 alle ore 15:28

    <p><span><span>Caro  Matteo, dire che devo puntare la sveglia alle 3 e mezzo e fare come certi eremiti, che devo iniziare la giornata con  4-5 ore di preghiera equivale a fare </span></span><span>il mio padre spirituale</span><span><span>. Dire a uno che deve pregare 4-5 ore </span></span><span>non è un semlice consiglio pratico</span><span><span>. O vuoi che sentiamo il parere di un </span></span><span>qualunque monaco</span><span><span>, occidentale o orientale? E' vero: tu non puoi essere maestro di nessuno, perché mistifichi la realtà. Attribuisci il significato di meramente pratico a ciò che meramente pratico non è. Il tuo problema è che conosci un po' di catechismo di San Pio X e basta. Certo, è sufficiente per andare in Paradiso ma non per valutare la consapevolezza altrui. Altro che Padri e Madri! Tu hai letto dei Padri solo ciò che viene riportato in certi compendi, qualche citazione qua e là. Potrei annientarti sul campo della teologia e della spiritualità. Ma competere con te sarebbe poco gratificante, come se il Barcellona di Messi sfidasse il Portogruaro. Salutami i Padri, i teologi e gli studiosi che frequenti... Come dici? Non conosci nessuno? Vabbè, non ti crucciare... Almeno sai com'è fatto un ermellino... E' un buon inizio... Quanto alle mie credenziali, ti basti sapere che ho studiato lettere, teologia e, ciliegina sulla torta, ho fatto il Biblico. E' proprio vero: Barcellona-Portogruaro...</span></span><span></span></p>

    RispondiElimina
  82. Però, questo qua annienta col soffio della sua bocca, proprio come il Maestro!
    e nel frattempo si diletta di calcio! perdinci! superpriest!

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  83. un prete che come tanti altri (preti e laici) è costretto a frequentare questo mondo...7 aprile 2010 alle ore 16:00

    Caro aprutiensis, sono don Maurizio, non mi nascondo. Ovviamente lei ha citato il canto terzo dell'Inferno, quello della porta infernale. Quando ho letto la parola Vate (Matteo, sai che il nostro "scrittore" più famoso è noto come il vate?), vista la sua origine abruzzese (lei è aprutiensis), ho associato i versi riportati sotto, SENZA LEGGERLI, a D'Annunzio. Mi è venuto il sangue al cervello pensando a quel demente e, ripeto, NON ho letto i VERSI. Ho semplicemente sorvolato su quei versi. Questo è stato il mio errore. D'ora in poi le prometto (quante promesse le sto facendo oggi!) che leggerò ogni sua parola con attenzione. SE LO MERITA, visto che ama Dante e detesta D'Annunzio. Ovviamente non solo per questo. Distinti saluti.

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  84. Anche perché quella robbbaccia s'era già letta da un po'.

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  85. Ripensavo ai primi interventi di Don Maurizio; mi dispiace che tenda un po' a arruffare le argomentazioni, anche perché -mi pare d'aver capito- ha carattere sanguigno, ed è a suo modo sincero anche se la sua impostazione è veramente partigiana.
    Anch'io sono vir e apprezzo il disprezzo ;) per chi pratica il turpe vizio; eppure non mi dispiacciono le trine e i rocchetti; i bei paramenti. E' chiaro che il nostro interlocutore si riferiva a chi a tali cose attinge solo per mettersi in mostra e sfarfallare. E su questo ha ragione da vendere, ma -si badi molto bene- che chi farfalleggia non è amante della Tradizione perché Tradizione è una dimensione della spiritualità, dell'esser cattolico fino in fondo; chi ama la Tradizione si sforza, dal basso della sua imperfezione, di fuggire il peccato. Il peso di una fede (e di una liturgia) affidataci dalle lacrime popolari, dal sangue dei martiri (antichi e recenti), dal lavoro dei nostri ante nati ci richiama con ulteriore cogenza ad un rispetto e una fedeltà maggiore; e questo è il senso che ha oggi riflettere sulla tonsura. Mi piacerebbe che dopo tante parole, qualche ironia, molte stoltezze e poca carità rimanesse questo concetto. I modernisti son soliti dare etichette, criticare le trine, la cura e il "pignolismo" per le rubriche e i gesti. Ma non basta sapere a memoria le preghiere tradizionali come ci dice Don Maurizio per poter giudicare la spiritualità della Tradizione: le parole possono rimanere tali, pronunciate dalle labbra ma non comprese col cuore: ci si avvicini con amore e senza preconcetti alla divina liturgia del venerabile Rito di sempre, si preghi come hanno sempre fatto in ogni frangente i cristiani, ci si senta nani che ammirano il divino orizzonte dall'alto delle spalle di un vecchio gigante. A maggior gloria di Dio.

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  86. ahahahah la dottrina.......la dottrinaaaaaaaaaaa oddio ancora con stè cose medioevali. Fatti ci volgiono non parole. non basta essere ligi alla Legge se poi in concreto il comportamento non cambia e non c'è la conversione . ERGO ERGO ERGO

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  87. Non so nulla !La mia profonda ignoranza mi permette solo di distinguere chi è diventato prete per vocazione, chi è diventato prete per fare carriera e chi è diventato prete perchè la vocazione l'aveva la mamma!
    Guarda un po'! Un po' vate lo sono anche'io! Mi sa che appartieni alla terza categoria!
    Impara l'arte dell'umiltà!
    Matteo

    RispondiElimina
  88. Vero Lux! La rete ci permette di fare solo parole! ma, o mio caro amico, senza dottrina la conversione è fatto vuoro! Anzi direi decisamente protestante!
    Con simpatia si intende e tanta Carità cristiana!
    Matteo

    RispondiElimina
  89. Pover* Lux! Ridott* alla risata isterica! ma schiumi anche dalla bocca?

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  90. e vorrei precisare, caro Ospite: non "litigano", bensì difendono con tenacia la Verità così come Essa si è rivelata ed è tramandata fedelmente nei secoli, senza manipolazioni o detrazioni di un solo iota, contro tutti gli assalti dei falsi interpreti, tesi ad inquinarla e/o soffocarla mediante l'abbraccio mortale (detto spesso "inclusività"...)
    delle loro menzogne ed eresie !
    Nei primi secoli infatti erano intense e frequenti tali sante battaglie che prendevano il nome di CONTROVERSIE DOTTRINALI E CONFUTAZIONI di FALSE DOTTRINE, POLEMICHE RIVOLTE AGLI ERETICI (es.: "<span>Adversus haereses<span>", di Ireneo di Lione; discorsi svolti con passione per la Verità, solo per la gloria di Dio, e sempre con la s<span>peranza che i superbi eretici si convertissero</span>...: mai gli apologeti cristiani osavano pensare che la Chiesa dovesse scendere a patti sulla Verità eterna e sui fondamenti della Dottrina di Cristo, come pare, da certi sinistri "scricchiolii", dapprima solo "pragmatici", poi scivolanti verso "teorie", che stia accadendo -qua e là- da qualche tempo, seguendo la nefasta idea di "incontrarsi" a mezza strada con gli erranti....</span></span>

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  91. un prete che come tanti altri (preti e laici) è costretto a frequentare questo mondo...7 aprile 2010 alle ore 18:12

    <span>"Potrei annientarti sul CAMPO della teologia e della spiritulità". Questo ho scritto. Mi riferivo a un eventuale certamen teologico. Sì, mi diletto di calcio. Allora? Che vuoi? E "ho pescato"(verbo evangelico) tanti ragazzi ANCHE grazie a questa passione. E' forse proibito dal Codice? Siamo curiosi, molto curiosi, di vedere come pescheranno i ragazzi i preti rock and kapp (rocchetti e cappe). Wow! Questa mi è venuta davvero bene! I preti R&K... generazione di fenomeni... Ti saluto, ironia banale.  </span>

    RispondiElimina
  92. le "care" sorelle della s.Paolo mi hanno preteso 149 euro per la Liturgia delle ore aggiornata... , ladre

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  93. Questo c'entra come i cavoli a merenda, ma tant'è!

    RispondiElimina
  94. mi pare di ricordare, tra l'altro, che il termine "debunker" era usato spesso dal blogger Nike (da tempo assente...), in contesti simili di ripetute confutazioni di loquaci e irriducibili mistificatori: non ne conosco l'esatto significato, ma lo intuisco ! 
    :)

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  95. un prete che come tanti altri (preti e laici) è costretto a frequentare questo mondo...7 aprile 2010 alle ore 18:48

    Giusto. Ad maiorem dei gloriam. Apprezzo moltissimo il tuo post e ti ringrazio. Io ho provato a smentire due tesi, che non voglio ripetere qui perché sono un po' stanco, come te credo, dopo tante parole. E' vero, Luis, sono sanguigno e sincero. Mi ha sempre contraddistinto la passione per la verità. Questa passione alla fine mi ha spinto a fami prete. E per amore della verità e della giustizia ho sempre difeso coloro che, mossi da pietà cristiana, rivendicavano il diritto (perché di un diritto si tratta) di avere la Messa di San Pio V. Inoltre, io vado in estasi quando ascolto il canto gregoriano, per cui capisco chi ha nostalgia di quella venerabile liturgia. Spero fortemente che cessi ogni contrapposizione di carattere ideologico, e che l'amore che abbiamo per la sposa di Cristo rafforzi la comunione, anziché spegnerla. Tuo in Cristo. Surrexit Dominus vere! Alleluja!

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  96. un prete che come tanti altri (preti e laici) è costretto a frequentare questo mondo...7 aprile 2010 alle ore 18:57

    <p><span><span>Giusto. Ad maiorem Dei gloriam. Apprezzo moltissimo il tuo post e ti ringrazio. Io ho provato a smentire due tesi, che non voglio ripetere qui perché sono un po' stanco, come te credo, dopo tante parole. E' vero, Luis, sono sanguigno e sincero. Mi ha sempre contraddistinto la passione per la verità. Questa passione alla fine mi ha spinto a fami prete. E per amore della verità e della giustizia ho sempre difeso coloro che, mossi da pietà cristiana, rivendicavano il diritto (perché di un diritto si tratta) di avere la Messa di San Pio V. Inoltre, io vado in estasi quando ascolto il canto gregoriano, per cui capisco chi ha nostalgia di quella venerabile liturgia. Spero fortemente che cessi ogni contrapposizione di carattere ideologico, e che l'amore che abbiamo per la sposa di Cristo rafforzi la comunione, anziché spegnerla. Tuo in Cristo. Surrexit Dominus vere! Alleluja!</span></span><span> </span>
    </p><p><span> </span></p>

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  97. Egregio Ospite,
    perchè il resto cosa c'entra?
    Matteo

    RispondiElimina
  98. Mah! C'è una corrente di Musica cristiana contemporanea che è decisamente meglio di certo seghismomentale di certi chiericicheamanoVASCO! Ad esempio gli Opeliu il cui leader è Mario Maneri! Alcuni testi sono scaricabili gratuitamente e sicuramente sono ( faccio ancora il vate) megli di certe omelie da "cattedratico che cena con i pezzi grossi" che si è messo a sbrodolare in questo benedetto blog!
    Ciao prete!
    Matteo

    RispondiElimina
  99. Certo che uno che è spinto da una passione a fare il prete mi lascia alquanto baisto! Di solito si fa il prete ( come il marito, la moglie ecc ecc ) non per un fatto personale ( il mio IO uber alles) ma come risposta ad una chiamata. Una questione di obbedienza! Ah! Già! Come ben ricordi in un post un po' di sopra l'obbedienza è roba da militari!
    In estasi non ci si va per il canto gregoriano ( dai lo sanno anche oi sassi che è riduzionismo sentimentalista o al massimo estetico della spiritualità!)! Roba da spiritismo ... ma non eri mica pronto a dare lezioni di spiritualità!
    Certo che se la smettessi di decantarti forse le contrapposizioni IO-deologiche smetterebbero!
    Ah! Dimenticavo!
    Stammi bene!
    Matteo

    RispondiElimina
  100. Ecco, usavi il breviario ti faceva bene alla tasca e soprattutto all'animella...

    RispondiElimina
  101. un prete che come tanti altri (preti e laici) è costretto a frequentare questo mondo...7 aprile 2010 alle ore 21:15

    Carissimo Elia de noantri (se non l'avessi capito espressone in dialetto romanesco ), devo darti una cattiva notizia: i miei non volevano che diventassi prete, avevano altri progetti per me. Questo vaticinio è andato male. E come al gratta e vinci, ritenta, sarai più... Non so che dire. Mi trovo a discutere con uno che, senza sapere nulla del mio passato, "ipotizza" una vocazione forzata da mammina. Complimenti! Sei un genio... sempre de noantri, ovviamente. Però, in tutta questa storia triste come il tuo discernimento SULLA VOCAZIONE ALTRUI, c'è un aspetto positivo. Io mi sto divertendo. E' vero, dovrei essere più umile, ma mi sto divertendo un mondo. Hai mai pensato di darti al cabaret? Certo, per stare su un palcoscenico non basta l'ermellino alla Wanda Osiris, bisognerebbe anche sapere qualcosa. Ti dico un'ultima cosa: non risponderò più ai tuoi acutissimi post. Puoi scrivere tutto quello che vuoi, scomunicare ( ma de che! Evviva il dialetto romanesco!) tutta la gente che non ti aggrada, mandare all'inferno tutti quelli che secondo te sono reprobi e degni di dannazione, io non ti risponderò. E' l'Ottava di Pasqua e la voglio trascorrere serenamente. E, soprattutto, il Barcellona deve sfidare l'Inter. Addio, Portogruaro. Ti lascio alla prima divisione, anche se, neanche là portano l'ermellino...    

    RispondiElimina
  102. UN prete?
    Mah!
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  103. Dimenticavo ... la Messa non è un diritto! E' un dovere!
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  104. Redazione di Messainlatino.it7 aprile 2010 alle ore 23:57

    Bartimeo, datti una calmata. Insultare altri commentatori è inaccettabile. E qui non si applica l'esimente della provocazione.

    RispondiElimina
  105. Redazione di Messainlatino.it7 aprile 2010 alle ore 23:58

    Ammonizione ad entrambi.

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  106. un prete che come tanti altri (preti e laici) è costretto a frequentare questo mondo...8 aprile 2010 alle ore 00:59

    Ringrazio la Redazione. Ha dato prova di equanimità e coerenza. Allo stesso modo chiedo scusa per i toni, a volte eccessivamente sarcastici, che ho usato nei confronti di alcuni utenti. Ma non sono arrivato agli insulti di qualcuno. Mi impegno per il prossimo futuro, per quel che dipende dalle mie possibilità, a creare un clima più disteso e sereno. Anche perché ci guadagniamo tutti. Buona notte e buona Pasqua alla Redazione di Messainlatino.it. 

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  107. Sai che non esiste l'autoassoluzione?
    Matteo

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  108. In che cosa consisteva l'insulto? Ho citato un detto che dalle mie parti si usa molto! Era metaforico!
    Mah! A volte non capisco il metro di giudizio!
    Matteo

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  109. ...appunto, pur rimanendo non convinto affatto dalle sue argomentazioni, la invito a attuare quel diritto che le persone di sensibilità tradizionale richiedono attuato: celebri con animo e cuore puro la S. Messa iuxta traditionem; lo canti il gregoriano, invece di limitarsi ad ascoltarlo. Lo dica, submissa voce, quel canone romano che sa a memoria... vedrà che per un gesto di carità verso le anime di sua cura le verrà ripagato tanto (non dagli uomini ma dal Signore).

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  110. <p><span><span> </span>
    <p><span>Lo schiavo che diventa re». Lo schiavo che regna è il prelato, schiavo del peccato, gonfiato dallo spirito di superbia, una scimmia sul tetto, che sta a capo del popolo di Dio, e del quale Salomone dice: «Un leone ruggente, un orso affamato, un principe malvagio sono a capo di un popolo povero» (Pro 28,15). Il prelato della chiesa, schiavo che regna e principe malvagio, è un leone che rugge con la sua superbia, un orso affamato con le sue rapine, che spoglia il misero popolo. E osserva che questo sventurato è ancora più crudele dell'orso affamato. Infatti sappiamo dalla Storia Naturale che l'indole dell'aquila e dell'orso è tale che mai fanno rapine nella zona dove hanno fatto il nido o scelto la caverna. O servo iniquo, risparmia almeno i tuoi fedeli, tra i quali hai posto il nido del tuo sterco e l'antro della tua cecità! Questo schiavo fa ai suoi sudditi ciò che fa l'avvoltoio ai suoi pulcini. Dice la Storia Naturale che l'avvoltoio spinge fuori dal nido il suoi pulcini prima che siano in grado di volare, e fa questo per avversione verso i suoi pulcini, avversione insita nella sua natura, originata dalla voracità: quando è affamato fa molte prede e allora incomincia ad essere geloso dei piccoli che vede crescere e ingrassare. L'avvoltoio deve il nome al suo volo lento (lat. vultur, avvoltoio, e volatus tardus, volo lento), ed è a motivo della grandezza del corpo che non può avere un volo rapido. L'avvoltoio raffigura il prelato della chiesa il quale, ostacolato dalle cose temporali, non è in grado di levarsi in volo verso le cose celesti e staccarsi così dalle terrene. Egli, con il cattivo esempio della sua vita, scaccia i suoi sudditi; ancor prima che possano volare, che siano cioè in grado di disprezzare il mondo e di amare le cose del cielo, egli li getta fuori dal nido della fede e li fa desistere dai loro buoni propositi. Ahimè, quanti cristiani si sono convertiti all'eresia, dopo aver disprezzato, per il cattivo esempio dei prelati, il nido della fede, del quale dice Giobbe: «Io morirò nel mio piccolo nido» (Gb 29,18). E poiché per l'invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo (cf. Sap 2,24), questo prelato invidia i suoi sudditi, i suoi parrocchiani, quando li vede prosperare nell'abbondanza.<span>    </span>«L'invidioso dimagrisce a motivo dell'abbondanza degli altri» (Orazio). Se si tormenta a motivo della felicità dei suoi, a chi mai potrà augurare felicità? Di quale felice evento potrà mai rallegrarsi? Chi è malvagio verso i suoi, come potrà essere buono verso gli estranei? (cf. Eccli 14,5). Ecco dunque che per colpa di questo schiavo viene rovinata la chiesa di Gesù Cristo.«Lo stolto rimpinzato di cibo». Anche questo è figura del prelato della chiesa, goloso e lussurioso, del quale è detto nei Proverbi: «Chi ama i piaceri e il vino non arricchirà» (Pro 21,17). E a costui dice ancora Salomone: «O Lemuel, non dare, non dare vino ai re, perché non c'è più alcun segreto dove regna l'ubriachezza; se bevono si dimenticano dei loro giudizi, cioè dei benefici, e tradiscono la causa dei figli dei poveri» (Pro 31,4-5).Lemuel s'interpreta «in lui c'è Dio», ed è figura del prelato, nel quale c'è Dio a motivo della dignità del suo ufficio e - voglia il cielo - anche per la santità della vita. A questo prelato viene detto due volte, perché se lo imprima bene nella mente, il comando: «Non dare, non dare ai re il vino». Qui per re s'intendono tutti i fedeli cristiani, membra del sommo Re, ai quali, o prelato, non devi dare il vino, che è figura dei vizi della gola e della lussuria, non devi cioè corromperli con il cattivo esempio della tua vita.«Non devi - ripeto - dare il [...]

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  111. <span>Non dare il vino perché, ubriacàti dall'esempio della tua vita dissoluta, non dimentichino i giudizi di Dio e con iniquo giudizio tradiscano la causa dei figli dei poveri che domandano sia fatta loro giustizia. <span> </span>Quando duole il capo, anche tutte le altre membra soffrono. Se si secca la radice, si seccano anche i rami. Infatti sta scritto nei Proverbi: «Se viene meno la profezia, il popolo diviene sfrenato» (Pro 29,18): se viene meno l'esempio della vita e l'insegnamento della verità da parte del prelato, anche il popolo si corrompe, perché vengono dimenticati i giudizi di Dio e viene tradita la causa dei poveri. Ecco quale rovina si abbatte sul popolo a causa della vita dissoluta del prelato, il quale, quando è sazio di cibo, si dimentica di Dio e del popolo che gli è affidato. Egli, come è scritto nei Proverbi, si comporta come la donna adultera, «la quale mangia e, pulendosi la bocca, dice: Non ho fatto niente di male» (Pro 30,20). Anche il prelato, nonostante tutto il male che ha operato, davanti agli uomini vuole apparire santo e giusto.</span>
    <p><span>(Sant'Antonio di Padova - Sermones - Dom. IX p. pent, §. 7)</span></p>

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  112. don Messi (il Messi...a del Nou Camp)8 aprile 2010 alle ore 12:27

    Cari amici, fare il copia e incolla dal blog di P. Alessandro Ratti (Cantuale Antonianum) è segno di grande cultura, non trovate? Certo, altra cosa sarebbe possedere i Sermones S. Antonii Patavini ad fidem codicum recogniti, curantibus Beniamino Costa, Leonardo Frasson, Ioanne Luisetto, coadiuvante Paulo Marangon (Patavii 1979), cioè l'edizione critica di tutti i discorsi del Santo pubblicata dalla Messaggero. Sono tre preziosissimi volumi che hanno un solo, leggerissimo (direbbe il ragionier Fantozzi) problema: il latino. Sono rigorosamente in latino, dal primo all'ultimo rigo. Per questo, altra cosa ancora sarebbe essere in grado di leggerli. Ma lo capisco, non si può avere tutto... Eppoi, il copia e incolla è un buon inizio. Buona FERIA QUINTA INFRA OCTAVAM PASCHAE a tutti!       

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  113. ...èccone n'artro....

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  114. <p><span><span><span>L’uomo per ritrovare se stesso, fare sintesi salvifica della propria vita deve accogliere con tutto se stesso il Verbo incarnato che ci porta al Padre, al mondo della sua <span>r</span>isurrezione, attraverso la Croce.</span></span></span>
    </p><p><span><span><span>E’ sulla Croce che Cristo ha realizzato la sintesi decisiva della sua vita e della vita dell’intera umanità: ha manifestato e vissuto la pienezza dell’Amore divino paterno nella dedizione obbediente fi­liale che porta il peso di tutta la solidarietà umana fraterna ribel­le per riconciliarla al Padre:</span></span></span>
    </p><p><span><span><span>GS 38: “Cristo ci insegna con il suo esempio che è necessario anche portare la Croce; quella che dalla carne e dal mondo viene messa sulle spalle di quanti cercano la pace e la giustizia”.</span></span></span></p>

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  115. <p><span><span><span>E solo partecipando della Croce di Cristo il cristiano farà sinte­si salvifica della sua vita:</span></span></span>
    </p><p><span><span><span>GS 37: “Tutta intera la storia umana è in­fatti pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tene­bre; lotta cominciata fin dall’origine del mondo, che durerà, come dice il Signore, fino all’ultimo giorno. Inserito in questa batta­glia, l’uomo deve combattere senza sosta per poter restare unito al bene, ne può conseguire la sua interiore unità se non a prezzo di grandi fatiche, con l’aiuto della grazia di Dio. Se dunque si chiede come può essere vinta tale miserevole situa­zione, i cristiani per risposta affermano che tutte le attività che sono messe in pericolo quotidianamente dalla superbia e dall’amore disordinato di se stessi, devono venire purificate e rese perfette per mezzo della Croce e della Risurrezione di Cristo. Redento infatti da Cristo e diventato nuova creatura dello Spi­rito Santo, l’uomo può e deve amare anche le cose che Dio ha creato. Da Dio le riceve, le guarda come se al presente uscissero dalle mani di Dio. Di esse ringrazia il Benefattore e, usando e godendo delle creature in povertà e libertà di spirito, viene introdotto al vero possesso del mondo, quasi al tempo stesso niente abbia e tutto possegga: «tutto infatti è vostro: ma voi siete di Cristo, Cristo di Dio» (l Cor 5, 22)”.</span></span></span></p>

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  116. <p><span><span><span>“La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti”(Ef 6,12); che </span></span></span>
    </p><p><span><span><span>“II vostro nemico, il diavolo come leone ruggente va in giro cercando chi divorare”(1 Pt 5,8).</span></span></span>
    </p><p><span><span><span>Ma fatta questa analisi onesta della situa­zione, la serietà dell’impegno, tutta l’attenzione viene indirizzata a Cristo, il suo sacrificio: si tratta unicamente di restare saldi nella fede; essere temperanti, essere vigilanti, cioè aderire a Cristo, restare nella sua luce e nel suo amore, nel discernere ciò che vi si oppone.</span></span></span>
    </p><p><span><span><span>Più diffuse sono le istruzioni di Paolo (Ef 6,10-17), circa l’armatura di Dio che il cristiano è invitato ad indossare ed usare, “perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo avere superato tutte le prove”(13):</span></span></span>
    </p><p><span><span><span>“State saldi dunque: attorno ai fianchi, la verità”:</span></span></span></p>

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  117. <p><span><span><span>La verità di Dio, la sua verità paterna e filiale che Cristo ci manifesta, che il Van­gelo annuncia, deve essere assunta, perché essa rende vera la nostra esistenza, facendola corrispondere al progetto di Dio: una vita vera, filia­le, conformata a Cristo, la Verità di Dio e dell’uomo.</span></span></span>
    </p><p><span><span><span>“indosso, la corazza della giustizia”:</span></span></span>
    </p><p><span><span><span>La giustizia di Cristo rende a sua volta giusti chi a Lui aderisce nella fede, ci protegge come corazza dal male.</span></span></span>
    </p><p><span><span><span>“<span>i piedi calzati e pronti</span> a propagare il vangelo della pace”:</span></span></span>
    </p><p><span><span><span>Il cristiano partecipa della vittoria di Cristo dimostrando la sua disponibilità, anche in mezzo alle prove, ad annunciare il Vangelo della pace, in quanto Cristo è già la sua pace; anche in mezzo alle guerre si dimostra uomo di pace.</span></span></span></p>

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  118. <span>Visto che parli di regole e di copia ed incolla come vedrai non ho ne messo un cappello introduttivo ne firmato il post come mio!
    Ergo non mi sono arrogato nessun merito!
     Ergo, visto che sei prete, evita di fare il professorino la Chiesa in questo momento non ne ha decisamente bisogno, al massimo ha bisogno di martiri!
    Matteo
    PS sapere il latino  non è sufficente per sapere essere uomo figurati prete!</span>

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  119. Veramente fino a "quel maledetto Concilo",  che non è il remake di Quella sporca dozzina (solita domanda: sai cos'è?) la conoscenza  del latino era necessaria per diventare prete. Anzi, per essere precisi, i documenti di "quel maledetto Concilio", che non è neanche il remake di Quella sporca ultima meta, "riaffermarono la necessità che la lingua latina nelle celebrazioni fosse dappertutto conservata e incoraggiata" (dalla presentazione di un sito a noi molto vicino...). Però su una cosa hai ragione: discutere con te (si fa per dire, Portogruaro) è tutt'altra cosa rispetto al martirio: è uno spasso impagabile. Dacci dentro, Portogruaro! :)    

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  120. Bello spassarsela sulle spalle degli altri ... già! Però quando gli altri  se la spassano sulle  tue li minacci di denuncia! Urca!Che "uomo" coerente! Sarai mica anglicano!? Chi tocca il re muore!
    Ma vai a fare il prete in confessionale e scendi dal trono su cui ti sei autocollocato! Gente come te allontana i piccoli dalla Chiesa: fatti un tuffo di umiltà! E ringrazia chi ti ha persmesso di studiare intanto che faticava e fatica per mantenerti!
    Matteo

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  121. <p><span>E' vero che devo fare un bagno di umiltà ma non è vero che non sono coerente</span><span>. Ti spiego perché. Io non so quale sia il tuo stato di vita. Poniamo il caso che tu sia sposato e io lo sappia . Mai mi permetterei di dirti, partendo da un tuo post: ma è sicuro che sei sposato? O ancora: mi sa che è stata tua madre a sceglierti la moglie. Sarebbe molto grave, sarebbe un giudizio gratuito visto che non conosco il tuo passato. E anche se lo conoscessi, sarebbe anti-evangelico, profondamente anti-evangelico, dare un giudizio morale su una scelta così importante, che comporta sacrifici e rinunce. E' quanto ha provato a farti capire la redazione la scorsa notte. E allora te lo ripeto: se ti permetti di valutare le mie scelte di vita ti denuncio. Chiaro? E poi continui a dirmi come dovrei fare il prete. Prendiamo la tua ultima fatica letteraria. Mi hai scritto: Ma vai a fare il prete in confessionale e scendi dal trono su cui ti sei autocollocato! Gente come te allontana i piccoli dalla Chiesa: fatti un tuffo di umiltà! E ringrazia chi ti ha persmesso (ho fatto il copia e incolla ed è venuto fuori PERSMESSO) di studiare intanto (qui "intanto che" è sintatticamente osceno) che faticava e fatica per mantenerti! Per questo, ovviamente, non ti denuncio. Anzi, ti sono riconoscente, perché neanche Totò (complimenti!) riesce a farmi divertire tanto. Il prete in confessionale, come dici tu, lo faccio. Quanto al rapporto tra fatica e studio, ti consiglio di leggere la lettera struggente che San Girolamo (in latino Hieronymus, che è a sua volta dal greco e significa "nome sacro") scrive a Rufino, nella quale parla della fatica immane che ha fatto per imparare l'hebraica veritas. In questa lettera San Girolamo parla di tante lacrime versate a causa della spigolosità della lingua ebraica,  lacrime senza le quali la Chiesa, vorrei ricordartelo, non avrebbe avuto la Vulgata (che come saprai non è il quotidiano che leggeva papa Damaso). Tutto questo per dirti che lo studio non è esattamente 'na passeggiata de salute... Adesso ti saluto, e mi raccomando, Portogruaro, dacci dentro!   Intanto noi ci prepariamo per la semifinale... </span></p>

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  122. uno. il mo non è un giudizio ma un dubbio! Ricordi San Tommaso ed il suo agere sequitur esse? Bene in base all'agere ho dei dubbi e non certezze sull'esse!
    Secondo. Uno che minaccia di denunciare ha dei problemi. Per almeno un paio di buoni motivi. Non è sicuro di sè e quindi ha bisogno di qualcuno che ne tuteli l'integrità. E' debole nelle sue convinzioni ed incapace di portare avanti le proprie motivazioni. Anzi la denuncia diventa una sorta di riparazione ai propri dubbi. Siccome lo ha detto il giudice allora è così! IO non ho quei problemi e qualsiasi eventuale dubbio su di me non fa che fortificarmi. Fermo restando una confutazione di tipo razionale o giù di lì!
    Due. la parola denuncia in bocca ad uno che ha appena scritto un post pieno di Evangelo dimentica il comandamento dell'amore. Soprattutto, visto la frequenza del confessionale, dovrebbe conoscere la parola perdono. Ma, va da sè, di fronte ad una eventuale ( comunque da dimostrare) offesa, il VIR che non adest a questo punto di fronte a nessuno, ha bisogno delle minacce per avere ragione.
    Terzo. La tua coerenza è, con i punti uno e due, andata a farsi benedire! E speriam che la benedizione funzioni.
    Quarto. La fatica dello studio è tale se chi ha acquisito conoscenza la dona al prossimo mettendosi al suo servizio e non dileggiandolo o mortificandolo ( cosa che ti riesce bene!) perchè fa la fatica della "miniera".
    Quinto. Ti ho già dato troppo spazio! E, sai come si dice e si sta dicendo, tra passaporti falsi e nuove intercettazioni ( oltre ad una valanga di soldi con il petrolio!) non è che i fenomeni neroazzurri facciano una gran bella figura!
    Quinto. Preferisco decisamente il popolino! Dove ci si scazzotta per avere ragione ma poi, come gli alpini, ci si abbraccia davanti a del buon rosso ( magari del Tripparolo) e la vita va avanti senza rancori. Magari non sappiamo l'esegesi e l'ebraico ma ci ricordiamo di quel passo del Vangelo in cui ci dicono di non presentarci davanti a Dio se abbiamo qualche pendenza con qualcuno.
    Sesto. Se fossi della tua nobil stirpe ti negherei il mio perdono in maniera da metterti nella condizione di avere dei problemi durante l'elevazione o l'eucarestia....sempre per via del Vangelo. Ma ho l'arroganza di appartenere alla stirpe dei semplici, gli ignoranti e di conseguenza ti perdono. Fai pure tutte le consacrazioni del caso senza problemi.
    Settimo. Sei decisamente un soggetto deludente. Tutta la tua sapienza la usi contro il prossimo e non per il prossimo. Cosa vuoi! E' oggi sempre più difficile trovare i Curato d'Ars! Ma ci sono e si trovano ... generalmente non in rete ! Di solito hanno molto da fare faccia a faccia!
    Ottavo. Stammi bene-
    Nono auguri per il tuo futuro.
    Decimo: Ama il prossimo tuo come te stesso ...
    Denunciami pure. E' il momento giusto per la Chiesa avere dei preti che si comportano come te!
    Matteo

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  123. Redazione di Messainlatino.it8 aprile 2010 alle ore 23:17

    La piantate voi due? Capisco vi divertiate parecchio, ma questo non è un talk show e, sinceramente, interessano poco queste vostre reciproche psicanalisi.

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  124. Giusto, redazione. Io mi fermo qui. E concludo con parole di pace:  nella S. Messa mi ricorderò di Matteo il quale, in ogni caso, pur non essendo A. Manzoni, è un buon cattolico, e non un soggetto deludente. P. S. Sono moggiano fino alle midolla. Va da sé che i nerazzurri non mi risultano simpaticissimi, gli scudetti sono ma non resteranno 29, presto metteremo la terza stella.     

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  125. Anche io! Pur nella consapevolezza di non avere a che fare con il Curato d'Ars, non posso negare che quando celebri ci sia transustanzazione!
    Matteo
    PS io di coppe con le orecchie grandi ne ho alzate 7!

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  126. ...era riferito ad un intervento ormai rimasto molto sopra ma vale per qualsiasi intervento di lux...

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  127. perché criptolefebrvriano sarebbe un prete che va a fare da cerimoniere, non sta in oratorio ed è effeminato? non conosco alcun prete veramente lefebvriano (quindi della FSSPX) che abbia tali caratteristiche: non ne vedo uno che appaia poco virile, li vedo giocare con i ragazzi, organizzare campi uscite etc. etc., e nelle cerimonie cercano di far bene come hanno imparato senza alcuna affettazione (al massimo, in linea generale si può dire che abbiano il difetto contrario!). Quindi ammetto volentieri che la razza di preti di cui parla il nostro VIR esiste, ma non capisco cos'abbiano di lefebvriano! Se ne vuole la prova, faccia un giro in qualsiasi priorato, e misurerà la differenza di spessore... specialmente dottrinale

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  128. <span>La tolleranza verso il male è ancora peggio del male. </span>
    <span></span>
    <span>E' vero!</span>
    <span></span>
    <span>Però la mancanza di tolleranza verso i pronipoti degli erranti (ebrei, protestanti, comunisti e massoni)</span>
    <span>ha spinto la Chiesa all'opposto estremo: il relativismo, l'ecumenismo ed il sincretismo...</span>
    <span></span>
    <span>Sarebbe bastato dire: errano, amiamoli, schiviamoli e preghiamo per loro</span>
    <span>Invece prima li hanno bruciati al rogo e poi ci hanno pregato insieme</span>
    <span></span>
    <span>E oggi si domandano il perché del terremoto di Assisi...</span>

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