C'erano una volta delle operaie tutte lavoro, fede socialista e sindacato; e c'era un padrone cattivo. Un giorno, le lavoratrici si misero in sciopero e si asserragliarono nella fabbrica. Qualcuno (il padrone stesso, a quanto si dice) appiccò il fuoco e 129 donne trovarono atroce morte. Era l'8 marzo 1908, a New York. Due anni dopo, la leggendaria femminista tedesca Clara Zetkin propose, al Congresso socialista di Copenaghen, che l'8 marzo, in ricordo di quelle martiri sociali, fosse proclamato "giornata internazionale della donna".
Storia molto commovente, letta tante volte in libri e in giornali, fatta argomento di comizi, di opuscoli di propaganda, di parole d'ordine per le sfilate e le manifestazioni: prima del femminismo e poi di tutti. Sì, storia commovente. Con un solo difetto: che è falsa. Eh già, nessun epico sciopero femminile, nessun incendio si sono verificati un 8 marzo del 1908, a New York. Qui, nel 1911 (quando già la "Giornata della donna" era stata istituita), se proprio si vogliono spulciar giornali, bruciò, per cause accidentali, una fabbrica, ci furono dei morti, ma erano di entrambi i sessi. Il sindacalismo e gli scioperi non c'entravano. E neanche il mese di marzo. Piuttosto imbarazzante scoprire di recente (e da parte di insospettabili quanto deluse femministe) che il mitico 8 marzo si basa su un falso che, a quanto pare, fu elaborato dalla stampa comunista ai tempi della guerra fredda, inventando persino il numero preciso di donne morte: 129... Ma è anche straordinario constatare quanto sia plagiabile proprio quella cultura che più si dice "critica", che guarda con compatimento (per esempio) chi prenda ancora sul serio quelle "antiche leggende orientali" che sarebbero il Natale, la Pasqua, le altre ricorrenze cristiane. E, dunque, a qualcuno che facesse dell'ironia sulle vostre, di feste e pratiche religiose (messa, processioni, pellegrinaggi), provate a ricordargli quanti 8 marzo ha preso sul serio, senza mai curarsi di andare a controllare che ci fosse dietro.
per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
Pagine
- Home page
- Elenco SS. Messe Tradizionali in Italia e nel mondo
- Reportage di MiL (argomenti vari)
- Echi Tridentini (film, libri e cucina)
- Imparare a celebrare la S. Messa V.O.
- Messali, messalini e libri consigliati (vari)
- Rubriche e Principali post di MiL
- La trahison des clercs (chierici traditori)
- Speciale Liturgia Tradizionale (testi fondamentali)
- Web: Mons. Favella, humour, fede e tradizione
- Sondaggio DOXA 2009
- DONAZIONI
- CONTATTI
Post in evidenza
L'arcidiocesi del Belgio include una "delegata episcopale" donna nella preghiera eucaristica durante la messa
News terribili (ridicole, se non fossero tragiche) dalla Chiesa del Belgio. Dopo la lunga lista dei morti avremo anche la lista dei dipenden...
martedì 9 marzo 2010
8 marzo: un falso storico
L'8 marzo delle donne è passato, e così possiamo rivelare un segreto senza guastar la festa a nessuna. Ecco come Vittorio Messori ricostruisce l'origine di questa ricorrenza:
Fonte: Totus tuus
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
<span><span>Questo intervento di Messori è un esempio di negazionismo antifemminista che ha ripercussioni liturgiche nell’esclusione delle donne da ogni funzione celebrativa e liturgica. Un esempio tipico è la crescente insofferenza verso il ruolo di ministranti delle bambine: il servizio all’altare sarebbe riservato ai ragazzi, perché “in quel luogo” si preparano le vocazioni ecclesiastiche di cui la Chiesa ha bisogno. Questa involuzione si cela dietro un discorso “differenzialista”, che porta a una separazione fisica sempre più netta tra ragazze e ragazzi, confinando le donne nei cosiddetti compiti “femminili” da svolgere nella Chiesa.: accoglienza e pulizia, ma niente liturgia. </span></span>
RispondiElimina<p><span><span>Tutto in controtendenza rispetto alla novità conciliare, che invece aveva invitato le comunità cristiane a riscoprire valore e significato del sacerdozio comune e, in prospettiva, a dare vita a nuove forme liturgiche senza tempio né altare.</span></span></p>
Ma è possibile che queste chiacchierone supponenti debbano ficcarsi dovunque a dire la loro? Donne andate a cuocere le bistecche e uomini andate a zappare, che non c'è alcun bisogno delle vostre ciance. L'umiltà è la prima qualità che chiede Dio; l'orgoglio, la presunzione, la smania di apparire è il primo vizio che inculca il demonio.
EliminaMa mi sembra che la differenza fisica sia una evidenza! Poi se lei si limita ad accoglienza e pulizia...le mie "donne" mi hanno educato!
RispondiEliminaIl sacerdozio comune non vuol dire indifferenza ma testimonianza in ogni "posto" nel quale siamo messi!
Matteo Dellanoce
Quindi la morale sarebbe: se qualcuno ti ricorda di essere stato ingenuo e credulone..rinfacciagli che l'8 marzo lo è stato anche lui? =)
RispondiEliminaQuello che spiace è che l'8 marzo è la festa di S. Giovanni di Dio e nessuno ormai si ricorda di lui...un po' come per i santi Cirillo e Metodio il 14 febbraio!
RispondiEliminaALLA SIGNORA LOLLARDA. Io non esibirei troppo l'epiteto di Lollarda. Leggendo il saggio "I fanatici dell'Apocalisse" di Norman Cohn, ci si accorge che l'eresia medievale non era un fatto di pure scelte teoriche, ma spesso era la versione religiosamente configurata di un anarchismo molto pericoloso e con punte di grande violenza ( come nel caso dei "Circumcellioni" contro cui sant'Agostino cambiò la sua precedente posizione di "laissez faire" nel "compelle intrare" poi divenuto proverbiale ) Se a "lollardi" sostituissimo il termine "zeloti", "brigatisti", oppure "talebani" sarebbe contenta?.
RispondiEliminaSul problema della donna le affermazioni "politicamente corrette" che girano sui mass-media sono spesso assai superficiali. La guerra non è certo un bella cosa: sangue, sofferenze, ferite talora orrende; sta di fatto però che fino a ieri in guerra sono andati solo gli uomini. 1915-1918: 8 milioni di morti maschi: quante donne? L'uomo ha pagato cara la sua "superiorità" ("Prima le donne e i bambini!" ). Tra maschio e femmina non c'è differenza assoluta, tant'è vero che l'uomo ha le mammelle, sia pure atrofizzate. Tuttavia la differenza c'è: gli ormoni configurano corpo e psiche femminile al fine della gestazione e ACCOGLIENZA DELLA VITA. Nel maschi prevale percentualmente il fattore PF ( PENETRARE CON FORZA); nella femmina il fattore AT ( ACCOGLIERE CON TENEREZZA ). Ipotizzo che il sacerdozio rappresenti la FORZA DIVINA CHE DA' LA VITA, che dunque sia ben rappresentato dall'elemento maschile, mentre l'atteggiamento dell'ACCOGLIENZA DELLA VITA che viene dall'alto corrisponda al femminile. Esempi nel Vangelo? Il Magnificat e le nozze di Cana. Il fatto è che nella visione moderna la vita sale solo dal basso verso l'alto; non si concepisce la vita che dall'alto scnde verso il basso; per cui essere esclusi dall'ascesa è oppressione e morte. L'antropologia del Vangelo è un'altra. Nessuno dice che una singola donna possa essere più intelligente e atta al comando dell'uomo; tuttavia negli ambienti in cui prevalgono numericamente, le donne danno all'insieme una coloritura particolare. Lo dico per la mia esperienza di insegnante di Lettere di cui nove alle medie inferiori, dove l'elemento femminile è assolutamente è preponderante.
per me l'uso delle chierichette, per lo più lungochiomate, non va bene: rappresentano l'elemento "terra lussureggiante", non il "sacro" che scende dal cielo. Ciò non toglie che la creatura più alta sia Maria.
Non mi prenda per antifemminista: ho cercato a lungo e sposato una donna intellligente e in gamba, e ho due figlie intelligenti e in gamba.
ERRATA CORRIGE. 1915-18: 680.000 morti ( maschi ) e 8 milioni di feriti e mutilati.
RispondiEliminaNessuno dice che una singola donna NON possa essere più intelligente...
che cavolate! solo l'aver paragonato la festa dell'8 marzo con le feste liturgiche .. ma che razza di paragone è?
RispondiEliminasi voleva mettere in risalto l'infondatezza dell'origine della Festa? ok ma dimentichiamo quante infondatezze ci sono nelle nostre feste? o quanti falsi abbiamo prodotto per dimostrare la potenza della nostra chiesa? suvvia siamo seri e lasciamo da aprte questi sterili discorsi. Il signor Messori ama fare scoop ogni tanto per farsi un po di ublbicità... ma dimentica che anche lui qualche volta ha fatto ricorso a "falsi" (mi ricordo quando fu denunciato per plagio per un suo libro dato per originale, mentre era stato scopiazzato da altri...).
chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Campane
Redazione, attenzione
RispondiEliminale pie donne del blog potrebbero accusarvi di "misoginia"
perché cercare nella Chiesa cattolica quello che può trovare già nelle protestanti? Si faccia protestante e buonanotte....diffidare sempre delle imitazioni....saluti
RispondiEliminaMessori smonta la vulgata dell'8 di Marzo.
RispondiEliminaSe c'è da contestargli qualcosa lo si contesti sul piano storico.
La Chiesa, la liturgia ecc. c'entran come cavolo lollardo (condito con arsenico, cioè) a merenda.
C'entra invece la mimosa, un fiore che, s'io fossi donna, aborrirei, cui ben s'addicono certi versi di Ada Negri:
E se ne va così la tua bellezza,
come una nube e come un sogno muori,
o fiorita di marzo, o giovinezza.
Certo che le donne...hanno Maria e loro scelgono o Eva o il Borqa!
RispondiEliminaMistero...diabolico!
Matteo Dellanoce
Ada Negri...musa del lodigino!
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
PS la Chiesa ha sfornato Sante! Non mi risulta che tra i protestanti, tranne qualche papessa un po' bevutina al volante, sia possibile trovarne!
Non entro nel merito nelle questioni inerenti l'otto Marzo. Quanto alla inopportunità per le bambine del servizio all'altare, essa deriva semplicemente dal fatto che i chierichetti sono laici che sostituiscono nel servizio i chierici che hanno ricevuto gli ordini minori (per la forma straordinaria), riservati agli uomini in quanto gradi di preparazione al sacerdozio. Con la Ministeria quaedam, come è noto, gli ordini minori sono stati sostituiti dai ministeri istituiti del lettorato e dell'accolitato, non più riservati ai soli candidati al sacerdozio (naturalmente i seminaristi li ricevono comunque come tappe di preparazione al diaconato), ma estesi a tutti gli uomini anche non seminaristi, compresi i diaconi permanenti. Dunque, per concludere, essendo questi ordini e ministeri delle "emanazioni" - per così dire - del sacerdozio, sembra storicamente inopportuno che le donne salgano all'altare. Come si vede, non è un discorso strettamente legato alle vocazioni. Da parte di qualcuno allora si metterà in discussione il sacerdozio ordinato conferito ai soli uomini, ma questo è un altro discorso...
RispondiEliminaQuanto al sacerdozio comune dei fedeli, ben venga la sua riscoperta da parte del Concilio Vaticano II, naturalmente armonizzato con il sacerdozio ministeriale (voluto da N. S. Gesù Cristo: come spiegare, altrimenti, la potestà da Lui conferita agli Apostoli di rimettere i peccati - Gv. 20, 22 - prerogativa evidentemente divina data a degli uomini?). Quanto alle nuove forme liturgiche senza altare (o meglio con altare sul quale viene intronizzata la Bibbia) e di fatto senza tempio, esistono già da circa cinquecento anni...
Delirium.
RispondiEliminaNo! Che l'8 Marzo è la solita menzogna creata ad arte per mettere contro chi invece è nato per stare insieme. L'uomo e la donna!
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Tremens...
RispondiEliminaMah, non capisco tutta questa furia contro un articolo di divulgazione storica... non stiamo certo dicendo che l'otto marzo sia una festa da abolire, diciamo solo che ha origine da una menzogna e dal fanatismo politico. Io personalmente festeggio l'otto marzo regalando mazzi di fiori alle mie amiche da quando ero in seconda superiore ( dove l'otto marzo era l'unica occasione, assieme all'onomastico, in cui la ragazza di cui ero innamorato non poteva rifiutare i miei fiori :))
RispondiEliminae un bel mazzo sempre anche alla Bella tra le belle, Maria.
Io non sono femminista e me ne vanto! :) Non sono d'accordo nel celebrare la giornata della donna perché non ne vedo il bisogno. Uomini e donne siamo tutti uguali davanti a Dio. Per quanto riguarda le chierichette che si menzionano qui, lasciate i maschi che facciano il servizio all'altare. Io non mi sento per questo diminuita! ;)
RispondiEliminaIo sinceramente come donna, non comprendo sia la stupidità di questa festa (come San Valentino e quelle su questo piano), sia questo voler prendere il posto dell'uomo in ogni dove, Chiesa compresa. Tanto per precisare, non sono la classica donnetta bacchettona tutta casa e chiesa (non che ci sia qualcosa di male in questo ma è le persone tipo la Lollarda è bene precisare anche questo). Amo la mountain bike, sport prevalentemente maschile, ho frequentato un istituto tecnico industriale, indirizzo prevalentemente maschile, eppure sono felice che Dio abbia dato alla donna un ruolo diverso (non meno importante, ma distinto e complementare) da quello che ha dato all'uomo. Sono felice di essere donna, sono felice di poter fare la vita, di avere il ruolo che ho nella Sua Chiesa.
RispondiEliminaAlle ultra femministe vorrei dire ... ma vi siete mai fermate a riflettere sulla meraviglia che avviene nel corpo della donna quando viene concepita una nuova vita? Vi siete mai fermate a pensare che è la donna ad allevare alla civiltà e alla Fede i figli?? Che all'origine di una vita di Santità c'e' sempre una madre che ha saputo seminare bene la Parola di Dio e pregare? Che la Chiesa è sostenuta dalla preghiera costante e contemplativa di tante monache e suore che donano la propria vita per questo unico scopo? Che nella tanto "maschilista" Chiesa Cattolica c'e' una donna che viene venerata, onorata, lodata per aver compreso e accettato senza riverve il proprio ruolo nel piano di Amore di Dio ... Maria SS??
Quanto è vuota, insignificante e stupica in confronto la festa della donna a tutto questo.
<p><span><span>Messori è uno di quei giornalisti che fanno "opinione" sulla stampa progressista, anche laica, pur essendo considerato un conservatore e persino un reazionario e, come tale, non solo stimato ma persino idolatrato da esponenti del cattolicesimo tradizionalista, alcuni dei quali hanno addirittura trovato il modo di definirlo, incredibilmente, "nuovo Padre della Chiesa" (Motivazione ufficiale del Premio Letterario Tito Casini, 1998).</span></span></p>
RispondiEliminaSul fatto che la donna, nella storia dell'umanità, sia sempre stata una privilegiata, non ci sono dubbi: è l'uomo che andava in guerra dove spesso moriva o ne usciva mutilato; è l'uomo che si ammazza sul lavoro e che è destinato a svolgere i mestieri più pesanti e massacranti che le donne, naturalmente, si rifiutano di fare ma che servono anche a loro (chi costruisce le case, tanto per fare un esempio? Chi viene in casa a riparare il rubinetto che perde o a sostituire una finestra rotta? Naturalmente il maschio...). Certo, si dice che la disoccupazione femminile sia più alta di quella maschile, ma è logico, dal momento che le donne riservano per sè i posti di lavoro migliori, cioè quelli sedentari (impiegate, insegnanti, avvocatesse, medichesse ma non chirurghe, ecc...). Il maschio, al contrario, si adatta a fare tutti i mestieri ed è per questo che trova lavoro più facilmente (saldatore, fabbro, falegname, muratore e via discorrendo).
RispondiEliminaOltre a questo, le donne, in Italia, vanno in pensione prima, malgrado abbiano una speranza di vita media decisamente più lunga rispetto a noi maschi. Non hanno mai dovuto fare il servizio di leva ecc...
Tuttavia, chissà perchè, le donne, nel mondo, hanno ancora il coraggio di fare la vittime e noi, uomini allocchi, invece di lasciar perdere, reggiamo loro anche il moccolo, diciamo poverine, quanto siete sfortunate, quanto siamo cattivi noi maschi ad avervi sempre sopraffatto.
L'unica istituzione al mondo che, per grazia di Dio e per saggezza di chi la governa, è esclusa al genere femminile (almeno per quanto riguarda la sua gerarchia) è la Santa Chiesa Cattolica, Apostolica e Romana: Deo gratias! Teniamoci stretto quest'unico piccolo privilegio che ci è rimasto al mondo, guai a chi ce lo tocca!
Se non dicessi una banalità ripeterei che bisogna rispettare le donne 365 giorni all'anno; bisognerebbe presentarle in TV non continuamente come preda sessuale ma per le capacità professionali, artistiche e la gradevole presenza (criterio valido pure per i maschietti). Bisognerebbe candidarle alle elezioni non per facciata o per raggiungere un numero/quota da rinfacciare poi all'avversario ma per le loro doti politiche. Ma è tutto inutile e allora ben vengano le stupide feste che permettono di sciacquarci la bocca di buonismo e di stolida retorica postmoderna. Viva i moniti di decrepiti capi di Stato che ricevono gli ossequiosi omaggi mediatici bipartizan, viva gli improbabili e scontati (anche ne prezzo) omaggi floreali e gli eclettici imprenditori extracomunitari che al semaforo ti porgono il puzzolente fiore giallo intriso di gas di scarico e di polline che ti fa starnutire e pure un po' inquietare nel pensare a quanti giardini sono stati devastati per abbacchiare i rametti e per arrotolarne il gambo nel Cuki Alluminio! Cento di queste feste!
RispondiEliminaDonna non ti fidare se sei bella,
RispondiEliminache bellezza mortal sempre non dura:
oggi sei la Diana stella,
tempo verrà che muterai figura.
La morte non t’è madre né sorella
per fin che ti condurrà a sepoltura.
E dopo morte tu sarai dannata,
donna senza giudizio condannata.
Sò misogino forte!
Bello denunciare il falso storico, sarebbe bello ricordare anche le enormi difficolta' delle donne al lavoro ieri come oggi.
RispondiEliminabasta una maternita' a far perdere il posto anche a donne manager, figuriamoci per altre.
Bisognerebbe cercare sempre di avere uno sguardo il piu' ampio possibile.
Dio stesso ha deciso che l'uomo arasse il campo con fatica e la donna partorisse curandosi della casa e dei figli. Fisicamente siamo diversi. L'uomo ha più resitenza alla fatica ed è più forte, la donna ha più resitenza al dolore ad esempio, ha un cuore più robusto che le permette di affrontare il parto, ma è più debole dell'uomo ed ha meno forza fisica. La donna ha il ciclo mensile che vi assicura personalmente mi butta giù con notevoli cambi ormonali, l'uomo non ha problemi del genere. Non si può pretendere che la donna si metta a fare il fabbro, il muratore o lavori anche perchè la donna che lavora ha anche il lavoro a casa, i figli, la cena, i vestiti ecc ecc ... non esageriamo quindi nel minimizzare il lavoro delle donne.
RispondiEliminaIl vittimismo moderno non piace neppure a me, ma c'e' comunque da ricordare che la donna in certi paesi viene segregata, viene comandata e usata come un oggetto e una macchina di riproduzione e piacere ad uso e consumo dell'uomo. Le donne vengono stuprate (anche se la colpa per me è anche da parte loro perchè ci si dovrebbe vestire con decoro) non gli uomini. Le ragazze vengono messe sulla strada da uomini senza scrupolo che nei loro paesi promettono una cosa ... mentre la realtà è un'altra e sono sempre gli uomini che sfruttano quelle donne per il loro piacere sulla strada. Stessa cosa per i pedofili ... raramento o quasi mai ad essere sincera ho sentito parlare di donne pedofili.
Quindi ad ognuno il suo. L'uomo non è migliore o peggiore della donna. Siamo diversi, dobbiamo entrambi accettare il proprio ruolo ed essere consapevoli di essere ENTRAMBI peccatori.
Ah ... La Chiesa Cattolica non è preclusa al genere femminile, basta vedere che posto occupa la Madre di Dio ... solo il Sacerdozio è precluso alla donna in forza del fatto che Gesù era uomo. Non esageriamo per piacere.
Una cosa non esclude l'altra: anzi si sottolinea come un falso storico serva non tanto per denunciare le reali ingiustizie verso le donne, ma serva piuttosto come pretesto per una pseudo festività pagana ben simboleggiata da mimose maleolenti e cene d'attempate compagne di merende. Le donne vere non hanno bisogno di festeggiare un bel niente.
RispondiEliminaE' proprio il liberarsi dal falso che aiuta a avere veramente campo libero nel vedere le cose.
In questa sede si pone l'accento sulla stolta credulità "laica" e sulla truffaldina opera degli atei liturghi dei nuovi culti.
Se si vuol parlare d'altro si apra un diverso thread e non ci si avventuri in superficiali giudizi.
Io, sulla guerra, non sarei così drastico. Se l'uomo ha pagato un truce tributo di sangue, le donne che rimanevano a casa (madri, sorelle, figlie, fidanzate) avevano la vita fortemente condizionata se non rovinata dalla difficoltà, dalla povertà oltre che dal dolore. Il peggio è per chi rimane, si suol dire, non è sempre vero, ma....
RispondiEliminaDio ci ha voluto a fianco: uomo e donna; non siamo uguali (dimorfismo sessuale), la natura indica delle giuste predisposizioni. Basta osservare quelle; oggi ci si arrabbia se si minaccia d'estinzione il pidocchio quadricefalo della Crimea e poi si operano mutazioni genetiche addosso agli uomini e alle donne! Strani tempi! Direi che è ecologico che l'uomo sia uomo e la donna donna, il resto è ecologismo....
Esagerazioni di fanatici.
RispondiEliminaPremessa sul lollardismo per chi come me non sapeva.
RispondiElimina(sm. pl. [dall'ingl. lollard, che probabilmente risale all'olandese lollen, borbottare]. Seguaci di un movimento cristiano dissidente in Inghilterra (fine sec. XIV-prima metà sec. XV). Così vennero originariamente chiamati i poor preachers (poveri predicatori), seguaci di John Wycliffe, e in seguito, con significato più vago, tutti gli scontenti dell'ordine ecclesiastico e civile. Il lollardismo si diffuse in tutto il Paese e in ogni strato sociale, clero incluso. La gerarchia cattolica, strappato con l'atto De Heretico Comburendo (1401) il consenso della corona all'uso del rogo contro i l., riuscì entro la prima metà del sec. XV a ridurre le dimensioni del movimento, che sopravvisse tuttavia assumendo un carattere clandestino e popolare, finché non confluì nella Riforma. Tra le dottrine tipiche del lollardismo sono: la Scrittura come unica autorità, la povertà volontaria, l'astensione dall'uso delle armi e dal giuramento civico, la condanna delle ricchezze e del fasto della Chiesa, del suo ordinamento gerarchico; il rigetto del celibato ecclesiastico e degli ordini religiosi, delle immagini, dei pellegrinaggi, delle indulgenze e della transustanziazione.) Fonte DeAgostini, sapere.it
Insomma il nome e' tutto un programma e mi pare che qui si discuta di Tradizione cattolica e S. Messa secondo il venerado Rito di S. Pio V in un sito che si chiama messainlatino e non catholicapologethicforangryprotestants.
De hoc satis.
Per il resto - circa il RUOLO della donna nella liturgia - posso solo raccontare che mia moglie, luterana (in gioventu' ero di vedute mooolto piu' ecumeniche) e' rimasta scandalizzata dal vedere in una Messa NO cui ha partecipato di recente con me, dei laici (uoini e donne) che amministravano la Comunione. Ricordo che in un altra circostanza mi ha rimproverato perche' secondo lei non avevo rispettato il digiuno eucaristico. Insomma, anche lei, pur formalmente non credendoci, associa istintivamente all'eucaristia e al Rito cattolico una sacralita' che pare a volte smentita dai fatti.
FdS
...donde deriva l'antropologia PF e AT applicata ai Vangeli?...le ragazze come elemento "terra lussureggiante" e non sacro...? Di fronte a ragionamento come questi uno diventa valdese o comunque protestante subito. Mi pare che anche il vescovo di Bologna sotto sotto cerchi di ostacolare la presenza di chirichette...molto profondo ovviamente teologicamente parlando (e grazie a Dio i rapporti fra teologia e parola di Dio non sono cosi' intimi)
RispondiEliminaSi diovfrebbero evitare argomentazioni che ricordan la canzone di Orietta Berti: Io ti darò di più...di quello che hai dato a me.
RispondiEliminaNon capisco, in tutta sincerità, né le posizioni maschiliste né quelle femministe. Uomo e donna son complementari.
E sfido chiunque a dire - salvo le ovvie e sempre presenti eccezioni - che le donne, anche quando non andavan nei campi o in fabbrica o a scuola o in ufficio o in tribunale, non lavorassero per la famiglia e per la società. Anche solo l'allevar figli moralmente sani ed educati è un vantaggio per l'intera società.
Ancora, non capisco quest'impazzir per la festa della donna. Se si vuol bene alle donne - madri, mogli, figlie, sorelle, amiche, colleghe ecc. - le si tratta come devon esser sempre trattate, col massimo rispetto, con l'amore che ad esse è dovuto. Non è l'offerta della mimosa che rende sicuri dell'amore, il quale va provato e riprovato giorno dopo giorno, soprattutto nelle difficoltà della vita quotidiana.
Non c'è bisogno d'inventarsi la festa degli uomini: ad essi è dovuto lo stesso rispetto, lo stesso amore quotidiano.
E quanto ho accennato vale per la festa della mamma, del babbo ecc. Tutte occasioni di consumismo squallido.
Non riesco a comprender come possan esser felici le mogli che si prendon un giorno di vacanza per andar al ristorante con le amiche (e non parlo di scorribande in locali osés). Lo posson sempre fare, nei limiti degl'impegni familiari, quando vogliono.
L'uomo vero, autentico nell'intimo, festeggia sempre la donna. Purtroppo non manca chi alle donne, come ai bambini e ai più deboli, fa la festa...
Voglio riportare qui, e cito a memoria, una breve poesia che dedico a tutte le donne del blog. E' di un poeta campano, Lanfranco Orsini, ormai da parecchio tempo scomparso, autore di una bella raccolta: Elegia dal Monte Faito. Ha l'andamento e la musicalità d'un madrigale, ma moderno:
Vieni con l'anima pura
e non tremare:
saprai perché
questo dolore ti ami.
Com'è triste una vita
che sola imbruna.
Ci vogliono due anime
perché canti una.
o tu sei buo o sei di fori come i terrazzi a Verona...
RispondiEliminax Francesco B.....mi sembri un po' come i terrazzi a Verona..di fori. Che la Santa Chiesa Cattolica, Apostolica e romana escluda le donne non è un elemento di orgoglio secondo me anzi...
RispondiEliminaMolto interessanti gli interventi. Circa le cosìdette chierichette dico solo che è vero che il Santo Padre GPII le abbia 'favorite', però non tanto da togliere al sacerdote la libertà di accettarle o non accettarle nel servizio dell'altare. La Tradizione ha pensato fosse meglio riservare quel servizio a chi è uomo. Se poi il futuro ci offrirà sorprese, il Signore ci illuminerà. Sull'argomento c'è stato un intervento della Congregazione. Adios.
RispondiEliminaLe ha escluse Cristo dal novero degli Apostoli. E forse si deve vergognare. Neppure Maria sua madre ebbe il sacerdozio. Che ingrato.
RispondiEliminaSono molto dispiaciuto di aver indotto il sig. "maggio55" in conversione al Protestantesimo. Evidentemente il mio era un ( povero ) tentativo di trovare categorie tali da rendere avvicinabili razionalmente aspetti della "costituzione" della Chiesa che solitamente sono presentati come dovuti a una specie di volontà arbitraria di Dio. Nel Medioevo i teologi nominalisti come Guglielmo d'Occam sostenevano che Dio può agire secondo la "potentia absoluta", ad esempio incarnandosi in un asino, se solo lo avesse voluto. Invece secondo gli altri teologi ( la maggioranza ) Dio agisce secondo una ragione precisa e "conveniente" ( anche se diversa dalla ragione "mondana". Io personalmente non sono soddisfatto della spiegazione del diniego del sacerdozio femminile in base al semplice fatto storico che Gesù scelse solo apostoli maschi. A questo punto i "novatori" possono rispondere che Egli non volle urtare la mentalità e i costumi del suo tempo; dunque il sacerdozio femminile OGGI sarebbe ammissibile. La schematizzazione PT- AT è solo un mio ( discutibilissimo ) tentativo per rendere le categorie della "polarità" utilizzate nel discorso antropologico da Erich Przywara, maestro di Von Balthasar ( "L'uomo" ), e credo anche da Romano Guardini. Non voglio difendere a tutti i costi la mia piccola costruzione teorica, ma faccio presente che molti aspetti della dogmatica cattolica, come i dogmi dell'infallibilità papale e quelli mariani del 1858 e del 1950 sono stati messi a punto agganciando dati biblici quantitativamente esigui con schemi di pensiero corrispondenti a una certa logica ricavata altrove, per una specie di "convenienza". Così suppongo che per cogliere lo "sfondo di pensiero" del dogma dell'Assunzione sia molto utile riferirsi alla visione di Carl Gustav Jung e della sua scuola sull'archetipo della Grande Madre e su quello della Fanciulla.Su questo il bel romanzo-saggio di Lura Bosio "Annunciazione". Credo che la borghesia colta abbia bisogno di queste "passerelle categoriali" per tornare a credere che il dogma non è una costruzione arbitraria o un ritorno all'infanzia.
RispondiEliminaSono disponibile a qualsiasi obiezione e smentita e spero anche di non aver frastornato nessuno oltre maggio55.
Quoto ed aggiungo che, come te, lo sport che io pratico è la mountain bike! :)
RispondiEliminaMa non le ha escluse dalla Chiesa Cattolica. A noi donne è precluso SOLO il sacerdozio, punto. Il Sacerdozio non è tutto nella Chiesa per cui non comprendo questo puntare il dito su una concezione errata che sembra avere della Chiesa stessa. Attorno a chi gli Apostoli si sono riuniti il giorno della Pentecoste? A Maria, una donna. Chi c'era ai piedi del Cristo? Le donne con il solo Giovanni. A chi Nostro Signore apparve per primo dopo la Resurrezione?? Alle donne.
RispondiEliminaE' giusto che non facciamo parte del Sacerdozio per varie ragioni ... sia perchè il Sacerdote opera nella persona di Cristo che era uomo, sia perchè la donna ha il compito di prendersi cura della famiglia e quindi non avrebbe la libertà di servire la Chiesa come un uomo, ma come ho già detto, La Chiesa nascente di raggruppa attorno a Maria che ci è stata donata da Gesù stesso, la Chiesa di oggi conta sulla preghiera di tante donne che sentono la vocazione a spendere la vita nella preghiera per la santificazione dei Sacerdoti. La famiglia ha come fulcro la donna, moglie e madre e la Chiesa conta sulle madri per crescere i figli nella Fede.
Altro che aver escluso la donna dalla Chiesa.
Condivido appieno ciò che dici. Come donna e cattolica la penso esattamente come te!
RispondiEliminaManco i religiosi del fatebenefratelli se ne ricordano...stanno mandando a pallino l'opera. Vedi caso della provincia di Lodi!
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Maggio è già protestante....non si preoccupi Franco!
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Invece io trovo che il paragone proposto da Messori sia molto appropriato. Messori evidentemente voleva reagire a quanti vogliono insinuare la mancanza di consistenza storica effettiva delle feste come quella di Natale, che si dice collocata nel giorno 25 dicembre per stabilire il collegamento nascita di Gesù - nascita del sole; ciò in relazione alla fest pagana del "Sol invictus". C'è da dire che recentemente da Antonio Socci ( e anche da Messori, mi pare ) è stata avanzata l'ipotesi che Gesù sia nato effettivamente alla fine di dicembre; ciò in base a calcoli sullo scarto di tempo fra la nascita di Giovanni Battista e quella di Gesù e in relazione ai turni di servizio sacerdotale al tempio di Zaccaria. Penso che in ogni modo Messori volesse indicare l'emergenza di un bisogno di "strutturazione liturgica del tempo" intrinseca alla natura umana, e tale da indurre tutti a fissare delle date di "irruzione del sacro" sulla base di eventi reali, oppure "gonfiati". In poche parole: se ci dite che le nostre feste sono gonfiate, vi rispondiamo che gonfiate sono anche le vostre. Di fatto i laicissimi esponenti della Rivoluzione Francese ritennero indispensabile "scrocifiggere" in calendario ( come quelli dell'UAAR ) ponendo come suo centro non più la nascita di Gesù, ma il 1789. Anni fa lessi un libro, intitolato "Con il fuoco nella mente" in cui si mostrava come regimi rivoluzionari ufficialmente atei o deisti abbiano creato una strutturazione liturgica analoga a quella cristiana che avevano ripudiato. Eidentemente l'"homo religiosus" emerge anche nell'ateismo. L'8 marzo si configura come festa di "morte e risurrezione": morte delle donne oppresse dal Nemico sfruttatore, risurrezione nel movimento femminista marciante e destinato al trionfo.
RispondiEliminaMessori, non avendo una forte preparazione filosofico-teologica non può essere considerato come un "padre della Chiesa"; tuttavia ha il merito grandissimo di aver fatto dell'apologetica informata, convincente e spendibile sui mass media in anni in cui la "difesa della credibilità della fede" sembrava superflua ( o quanto erroneamente! ). Il cardinal Biffi, tanto simpatico quanto colto, ha parlato di Messori in termini estremamente elogiativi, come di una benedizione e di un antidoto ai mali del momento presente.
Invece io trovo che il paragone proposto da Messori sia molto appropriato. Messori evidentemente voleva reagire a quanti vogliono insinuare la mancanza di consistenza storica effettiva delle feste come quella di Natale, che si dice collocata nel giorno 25 dicembre per stabilire il collegamento nascita di Gesù - nascita del sole; ciò in relazione alla fest pagana del "Sol invictus". C'è da dire che recentemente da Antonio Socci ( e anche da Messori, mi pare ) è stata avanzata l'ipotesi che Gesù sia nato effettivamente alla fine di dicembre; ciò in base a calcoli sullo scarto di tempo fra la nascita di Giovanni Battista e quella di Gesù e in relazione ai turni di servizio sacerdotale al tempio di Zaccaria. Penso che in ogni modo Messori volesse indicare l'emergenza di un bisogno di "strutturazione liturgica del tempo" intrinseca alla natura umana, e tale da indurre tutti a fissare delle date di "irruzione del sacro" sulla base di eventi reali, oppure "gonfiati". In poche parole: se ci dite che le nostre feste sono gonfiate, vi rispondiamo che gonfiate sono anche le vostre. Di fatto i laicissimi esponenti della Rivoluzione Francese ritennero indispensabile "scrocifiggere" in calendario ( come quelli dell'UAAR ) ponendo come suo centro non più la nascita di Gesù, ma il 1789. Anni fa lessi un libro, intitolato "Con il fuoco nella mente" in cui si mostrava come regimi rivoluzionari ufficialmente atei o deisti abbiano creato una strutturazione liturgica analoga a quella cristiana che avevano ripudiato. Eidentemente l'"homo religiosus" emerge anche nell'ateismo. L'8 marzo si configura come festa di "morte e risurrezione": morte delle donne oppresse dal Nemico sfruttatore, risurrezione nel movimento femminista marciante e destinato al trionfo.
RispondiEliminaMessori, non avendo una forte preparazione filosofico-teologica non può essere considerato come un "padre della Chiesa"; tuttavia ha il merito grandissimo di aver fatto dell'apologetica informata, convincente e spendibile sui mass media in anni in cui la "difesa della credibilità della fede" sembrava superflua ( o quanto erroneamente! ). Il cardinal Biffi, tanto simpatico quanto colto, ha parlato di Messori in termini estremamente elogiativi, come di una benedizione e di un antidoto ai mali del momento presente.
protestante nel senso che PROTESTO
RispondiEliminaprotestante nel senso che PROTESTO si...tutti quei ragionamenti mi fanno venire vagamente in mente quel libercolo (calice ecc.) di Dan Brown (Codice da Vinci godibilissmo come trama cazzatone come concetti): in tutto il regno animale la differenza che maschio e femmina (salvo pochissime eccezioni) è solo nel fatto che la femmina accoglie il seme maschile per generare una nuova vita e intorno a questo (assieme alle differenze fisiche determinate dagli ormoni) viene organizzato il comportamento quotidiano personale e sociale dei due sessi. Quando si arriva all'uomo improvvisamente questa differenza fra maschio e femmina viene teosofizzata e investe anche i ragionamenti su Dio e sui ruoli che Dio AVREBBE (condizionale da sempre e per sempre) affidato al maschio e alla femmina nel gestire il SACRO: e in questo schema concordo che rientrano certi dogmi recenti. Per la tranquillità di Franco io non sono rimasto fra-stornato da quello che dice anzi... buon cammino quaresimale
RispondiEliminaper carità...non mi riferivo al sacerdozio (su cui pero' occorre continuare a discutere serenamente): mi riferivo a certe eguaglianze (poco matematiche e molto psicopatiche) che nei secoli sono state tollerate culturalmente e forse anche teologicamente (donna=demonio o simili mitologie) da cui certi aspetti della clausura ...
RispondiElimina