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Con piacere, ed una punta di sana soddisfazione (per il traguardo che ripaga i tanti nostri sacrifici) avvisiamo i nostri lettori che il blo...

martedì 5 gennaio 2010

Resistenza pro motu proprio in Normandia

France3 sul vescovo antimotuproprio fischiato e cacciato dalla popolazione



La diocesi di Évreux è una delle più sinistrate di Francia. Dopo il famigerato mons. Gaillot (che Giovanni Paolo II dovette revocare dall’incarico perché completamente fuori dell’ortodossia cattolica, nel suo progressismo dissennato), l’attuale vescovo Nourrichard cura la gestione fallimentare di una terra, quella normanna, che fu un tempo fulcro di cristianità e dove ora le chiese chiudono l’una dopo l’altra, i catechismi sono disertati, le vocazioni scoraggiate e le finanze inaridite.

In questo deserto della disperazione, un prete, l’abbé Francis Michel, mantiene la parrocchia più viva di tutta la diocesi, Thiberville. Questo parroco, che non proviene dal mondo tradizionalista ma che è di animo naturaliter ‘tradizionale’, il che poi è sinonimo puro e semplice, in corrispondenza biunivoca, dell'aggettivo ‘cattolico’, celebra indifferentemente Messe in forma straordinaria e ordinaria: vetus ordo il pomeriggio e novus ordo la mattina (e in modo conforme ai desideri di Benedetto XVI, girato verso il Signore e non verso l’assemblea). Il risultato? Scontato come in un’operazione aritmetica: le persone vedono che ‘ci crede’ e che ha la fierezza di comunicare la sua fede; che la liturgia non è una corsa al ribasso, ma una cosa importante, anzi essenziale, che richiede impegno, studio e attenzione. Insomma: la gente percepisce con l’evidenza dei fatti (e non delle vuote parole, che dal postconcilio in poi impestano il cattolicesimo) che la S. Messa “conta molto”, sicché la parrocchia di Thiberville (insieme agli altri 17 campanili affidati all’abbé Michel) formano l’insieme cattolico più vivente e missionario – l’unico, anzi – dell’intera diocesi: chiesa di Thiberville piena a tutte le messe, servizio a turno nelle altre 17 chiese, catechismo, partecipazione attiva di fedeli e confraternite, folla di chierichetti (solo maschi, naturalmente), scoutismo, altari e chiese tutti restaurati e ben tenuti, funerali celebrati dal parroco (e non, come è ormai la regola in Francia, da squallide équipes di laici necrofori), ecc. Insomma: una parrocchia ‘esemplare’, come direbbero i nostri amici di Maranatha, dove la volontà del Papa è attuata senza complessi e senza riserve.

Ma siccome nelle belle storie c’è sempre un cattivo, anzi più d’uno, ecco che il vescovo Nourrichard, vecchio arnese del progressismo, ha deciso che l’ideologia dello “Spirito del Concilio” deve applicarsi anche a Thiberville, seppure con 40 anni di ritardo e con i nefarii risultati pastorali che tutti conoscono. Ci ha provato in tutti i modi per temperare l’approccio tradizionale del Parroco. Visto che non c’è riuscito, ha scelto la via più diretta che, però, si sta rivelando un bel boomerang che rischia di fargli saltare dalla testa la mitria episcopale. Nelle settimane scorse ha comunicato che il 3 gennaio si sarebbe recato a Thiberville per comunicare “con dolore” (guadagnando così l'iscrizione al 'collegio de l'ipocriti tristi'!) la revoca dell’abbé Michel e l'installazione del nuovo parroco. Anzi, del nuovo responsabile del ‘raggruppamento parrocchiale’ (anche questa la moda francese: abolire le parrocchie e, di fatto, appaltarle ai laici sotto la ‘supervisione’ di un prete responsabile di decine di ex parrocchie). Muoia pure il cattolicesimo, ma si salvi l’ideologia conciliarista.

Tuttavia il vescovo non aveva fatto i conti con la constatazione che i laici, quelli veri e non i trafficoni di sacrestia, il Concilio lo vogliono applicare alla lettera, specie laddove richiede la loro partecipazione e il loro ascolto. Ed essi non ne vogliono sapere di perdere per un arbitrio il Parroco che tanto bene ha fatto alla fede di quelle popolazioni. Tutti si sono mobilitati, Sindaco e consiglieri regionali in testa, per protestare contro una decisione che, chiariamolo subito, non è illecita di per sé (è ovvio che spetta al Vescovo assegnare i compiti ai Sacerdoti), ma è abusiva perché presa esplicitamente senza reale motivazione che non sia quella di punire l’abbé Michel: come sentirete ammettere, nell’intervista televisiva sotto riportata, dal nuovo ‘amministratore del raggruppamento parrocchiale’ che, ovviamente, è dalla parte del vescovo.

Ed ecco che cosa è successo. Domenica 3 gennaio il vescovo si è presentato a Thiberville per la Messa della mattina, con tanto di vicario generale, cancelliere e nuovo ‘pseudoparroco’. Mostrando un tatto da caporale dei carristi, il pingue mitrato è entrato processionalmente nella chiesa strapiena, infagottato in una gellabà bianca ornata dai colori del Gay Pride e preceduto da due chierichette lungochiomate e dal suo vicario che inalberava il Lezionario (l’adorazione del Libro è un must per i progressisti: forse vi vedono un tributo al Sola Scriptura luterano, o sognano di sostituire per quella via l’aborrita adorazione eucaristica). Il messaggio era chiaro: villici, dite addio a pianete e manipoli, ora si cambia musica e si suonerà come dico Io.

L’esito: urla, fischi, contestazioni. Il Popolo di Dio che si esprime: qualcosa che sulla carta manda in sollucchero i progressisti; ma solo quando ne favoleggiano, non quando ciò avviene veramente.

Certo, qualche anima imbelle potrà deplorare la mancanza di rispetto per un successore degli Apostoli; ma qui, notiamolo bene, non si trattava di una parrocchia di gente raffinata: siamo nella Normandia profonda, tra gente semplice del popolo. Lower class, direbbero gli Inglesi. Un ulteriore brusco risveglio per quelli che pensano che la Tradizione sia appannaggio esclusivo di esteti colti dei quartieri-bene. Quella buona gente ha applicato senza conoscerlo il motto del neovescovo dell'Aquila, mons. D'Ercole: se il vescovo dice o si comporta in modo diverso dal Papa, per evitare lo strabismo si guardi solo al Papa.

Godetevi dunque questo reportage televisivo di France3. Anticipiamo l’esito: Sua Eccellenza, dopo le prime battute, ha interrotto la Messa, perché i genitori sono andati a riprendersi i chierichetti (quelli del posto, naturalmente, non le femminucce importate dal vescovo) e tutta la popolazione l'ha mollato lì seguendo l’abbé Michel, che è andato a celebrare in un’altra chiesa: il vescovo li ha tampinati fin lì, ma i fedeli manco l’han lasciato entrare. Si è ripresentato a Thiberville al pomeriggio (per la Messa tridentina) solo per constatare che la Chiesa era arcipiena e che il suo programma di cacciare il Parroco dovrà essere (son sue parole) ’attentamente valutato coi suoi collaboratori’. In sostanza, un triplice scacco per il vescovo: è stato acclarato che la gente è tutta contro di lui; ha raccolto sul piano mediatico una pessima figura (un vescovo cacciato dalle chiese della sua diocesi dai suoi fedeli inferociti... proprio come Nestorio), tanto che perfino su internet nessuno osa difenderlo, nemmeno la conferenza episcopale; e infine, ha reso evidente che non c'erano motivi per la revoca di quel parroco. Un meccanismo di intimidazione episcopale verso i sacerdoti si è dunque inceppato, mostrandone tutta l'arbitrarietà e la fragilità. Seguiremo gli sviluppi.

Dovremmo aggiungere che abbiamo appreso questa notizia 'con dolore'? Ecché, non siamo mica vescovi progressisti...

48 commenti:

  1. il cattolicesimo postconciliare, morrà di sicuro perché costruito sulla sabbia.

    Questo fatto della Normandia sia come  la presa della Bastiglia: l'inizio della rivoluzione, o meglio, della contro-rivoluzione.

    Cacciamo via i vescovi e i preti neomodernisti; vogliamo vescovi come Schuster, come De Castro Mayer, come Lefebvre, come Siri, come Olivieri, come Burke, come Haas. Vogliamo preti come il Curato d'Ars, come Giovanni Bosco, come padre Pio.

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  2. Vai don Concilio, vai tu in quella chiesa :D...

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  3. Con il concilio fino alla fine5 gennaio 2010 alle ore 16:51

    Ma non vi vergonate? Ma vi rendete conto di cosa scrivete nei vostri post? A voi non interessa il bene della Chiesa, ma solo potervi pavoneggiare con paludamenti odoranti di naftalina e usare il latino (di cui, sono certo, non conoscete la grammatica e la sintassi). Provate ogni tanto, oltre alle rubriche dei libri liturgici, a leggere anche la Scrittura... Ah già...per voi chi legge la Parola di Dio e la onora è un eretico protestante che brucerà all'inferno...

    Speriamo solo che questa tragedia dei tradizionalisti finisca presto....

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  4. caro Matteo, io il "colpo" lo darei volentieri a quel vescovo (ma con un bastone di pioppo che è un legno leggero e non fa tanto male...come fa dire Guareschi al suo don Camillo). La centralità è fondamentale e nessuno la discute pero' possono esistere più liturgie diverse nella lingua, negli arredamenti, nei gesti legati alle culture diverse (vedi ad esempio problema cinese e confucio): il vincolo è che la sacralità del fine e dei singoli momenti rimanga intatta:perchè non potevano convivere la vecchia e la nuova (modificando alcune cosette nella nuova)? La liturgia è un gesto degli uomini verso Dio in cui si mescolano ringramento, rinnovo del sacrificio, ascolto, rinnovo delle promesse battesimali, richiesta di perdono e moltissimi aspetti gestuali, arredativi e simbolici possono benissimo essere diversi da popolo a popolo:la centralità è nella sacralità dell'obbiettivo

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  5. Oh no, noi ci teniamo alla Chiesa: dati alla mano, mi pare che quelle tradizionaliste siano le uniche realtà ecclesiali fiorenti...

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  6. vogliamo parlare del vescvo di Agrigento che ha autorizzato in Cattedrale la sostituzione dei Magi con il cartello " "I magi non arriveranno perché sono stati respinti alla frontiera insieme agli altri immigrati"?
    Logicamente tutto made in caritas ( c minuscola)! Qando si spoglieranno del loro potere ed andranno ad evangelizzare a Mosul, in Orissa, in Sudan, in Yemen...
    Matteo Dellanoce

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  7. Siamo sempre lì: lo scisma si genera se gli animi scismatici e seminatori di discordia, sacerdoti o laici, prendono il sopravvento. E qui torniamo ai preti che rifiutano questo o quel rito (nel torto quelli che rifiutano il NO in quanto anticamera dell'eresia protestante, nel torto quelli che rifiutano il VO in quanto emblema del passatismo anticonciliare). Il tentativo di una parte e dell'altra di "usucapire" Benedetto XVI è patetico, oltre che pernicioso. La via che egli ha indicato è quella della "serena e pacifica coesistenza", come dice la Redazione, o, ancor meglio, del reciproco arricchimento.

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  8. questi intrusi difensori a spada tratta del CVII! Quanto sono sprezzanti, quanto sono superbi, davvero credono di essere i depositari della verità: le alternative son due: o scono chiaramente incapaci di vedere ciò che è sotto gli occhi di tutti ( e cioè le conseguenze disastrose causate dal CVII) oppure sono in perfetta mala fede e quindi sono essi stessi espressione del maligno. Io data la loro superbia, dato il loro livore propendo per la seconda e voi?

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  9. Dopo simili fatti e conseguenti esternazioni di alcuni partecipanti a questo blog sto rivalutando gli atei.

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  10. Il tuo intervento, Con il concilio fino alla fine, non può essere accettato. Non perché rimproveri a qualcuno di scrivere post di interesse neuropsichiatrico, ma perché addebiti a tutti noi, anche a chi tiene una linea coerente con le disposizioni del Papa (e del Concilio Vaticano II), di cercare il pavoneggio all'essenza di naftalina. Non è così, non è così, non è così. Non per tutti, almeno. Il tuo rifiuto dei "tradizionalisti" è speculare al rifiuto dei "novatori" da parte di alcuni commentatori. Non è quello che ha chiesto Benedetto XVI. Nella sua lettera sulla revoca della scomunica ai vescovi lefebvriani e sulle reazioni indecorose di vari prelati, egli è stato assai chiaro: i cristiani NON SI MORDANO TRA LORO COME CANI.

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  11. Ho chiesto la cittadinanza onoraria al Sindaco di Thiberville

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  12. I paramenti antichi, forse, puzzeranno pure di naftalina, ma le tovaglie di plastica che mi mettete addosso costano un sacco di soldi e fanno pure  schifo. C'è gente che nella vita ha solo la Chiesa e voi, cari  fautori  del Novus Orso e del Nuovo Ordine ecclesiale e sociale,  questa Chiesa l'avete mandata a puttane.

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  13. Carissimo imitatore, attento a ciò che dici per chè potrebbe essere vero...

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  14. Le primavere dello spirito rimangono temi da saggio per le librerie, conferenza o talk show televisivo. L'obiettivo pratico è distruggere, chiudere, ottenebrare la pratica della religione, la devozione e la vera Fede.
    Chi aderisce alla riforma protestante deve abbandonare le sedi illegittimamente occupate.
    Vedi Cum ex apostolatu di Paolo IV.
    Cordialmente,
    FdS

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  15. <span>FIANT DIES EIUS PAUCI ET EPISCOPATUM EIUS ACCIPIAT ALTER. </span>
    <span>CHE VESCOVO INDEGNO E ARROGANTE! UN VERO SEPOLCRO IMBIANCATO.</span>

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  16. Caro Don Concilio, lei parla del Sacrosanto Concilio o di quello che è avvenuto dopo? Siamo sinceri: i cosidetti "conciliaristi" pensano che tutto quel che è stato fatto sia stato deciso dal Concilio. Ma quando mai?! Il Concilio, diciamocela tutta, è stato in gran parte inattuato e stravolto dalle applicazioni che sono seguite. Bisognerebbe che tutti si leggessero il documento "Sacrosanctum Concilium"...Quel vescovo lì, per quanto sia canonicamente legale, si è comportato in modo pessimo: prima fa di tutto per sfidare la sensibilità del gregge, poi cede alle proteste. Meglio avrebbe fatto a comportarsi in maniera meno appariscente (come i Farisei, per far vedere che LUI è nella ragione, non glia altri) e a rimanere fermo nella sua decisione. Il neopaganesimo, poi, mi sembra quello dell'episcopo: tutto fatto per sovvertire tutto. IL CONCILIO NON E' STATO E NON E' QUESTO!

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  17. L'arroganza mostrata dal vescovo francese verso l'unica parrocchia fiorente della propia diocesi è sconcertante.


    Io non sono tradizionalista e non conoscevo la situazione disastrata della chiesa cattolica in Francia, Belgio, Olanda. Anzi, il mio parroco ha recentemente parlato in termini più che entusiasti del catechismo olandese, che io, essendo giovane non conoscevo. E' solo grazie a questo blog che sto aprendo gli occhi.
    E questo episodio della Normandia mi ha scosso molto. Che importa se quel prete dice la messa in latino e accetta solo maschietti per il servizio all'altare? E' più importante mettere in mostra un paio di belle chierichette in una chiesa vuota o avere solo chierichetti e la chiesa piena?

    Sono molto perplesso e anche turbato.

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  18. http://www.youtube.com/watch?v=Z30lE2V1vOY  

    Questo video risale a 20 anni fa, quando il clero modernista, tentò di sfrattare il sacerdote ed i fedeli  tradizionalisti dalla chiesa di St Nicolas du Chardonnet. Da notare come l'attentato nuovo parrocco al minuto 1.10, affermi con stizza: <<.... Non sono più cattolici, dopo lo scisma di Mons. Lefebvre...>>.

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  19. Caro don, non sono d'accordo. Il Concilio ha spazzato via la superstizione dalla religione, ma non ha soppresso la religione a favore della fede. "Religione" significa, in sostanza, la struttura su cui si innesta la fede e l'apparato cultuale per celebrare Dio. Cosa che anche Cristo faceva ( sbaglio o adempiva alla vita cultuale prescritta dalla Legge?). Il suo atteggiamento, mi permetta, è frutto di nihilismo, e, cosa più importante, IL SACROSANTO CONCILIO NON HA FATTO CIO' CHE LEI DICE. si legga, al riguardo, il documento "Sacrosanctum Concilium", poi ne riparliamo...

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  20. Redazione di Messainlatino.it5 gennaio 2010 alle ore 21:07

    Questo è per noi estremamente confortante

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  21. <span style="">interessanti le evangeliche parole del vescovo (in francese)
    </span><span style="">http://www.youtube.com/watch?v=WJSB35NWc6Y&feature=related</span><span style=""> </span>

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  22. Watch: il vescovo del filmato è stato travolto, almeno fin qui, dall'ecclesiologia che egli stesso sostiene e che è ritenuta incompatibile col rito tradizionale; il fatto è che dei pessimi frutti constatati in cetre situazioni è stata proprio quell'ecclesiologia (che non è quella autentica del Vaticano II ma una vera fuga in direzione sconosciuta); se, su questa base, le chiese francesi e belghe fossero piene, ci sarebbe da chiedersi di che cosa.
    Cordialmente 
    Giovanni

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  23. Vive l'abbé Michel!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  24. Comunque tutti sti Vescovi così fisicamente "anoressici" e così preoccupati dei poveri!!!!!
    Matteo Dellanoce

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  25. Buffo: i troll che imitano i troll progressisti sono identici ai troll progressisti stessi :D.

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  26. Così infatti facevano nel medioevo contro i vescovi simoniaci e i preti nicolaiti! cacciati a pedate, tra fischi e urla, fuori da diocesi e parrocchie. Il tutto conn un profondo desiderio di adesione al Vangelo. Ne avremo la forza, noi poveri piccoli figli di un Occidente debosciato?

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  27. Così era anche il vescovo Manasse di Colonia, che pure era simoniaco! Tuttavia, a scacciarlo fu il canonico Bruno, il futuro san Bruno fondatore della Certosa... Il rispetto poi, deve essere reciproco. Non esistono "monarchi" e "sudditi" come invece ci ha ben fatto capire il fenomeno (in più sensi!) Mani, vescovo di Cagliari!

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  28. UNA "STANDING OVATION" PER LA REDAZIONE!!!  :)
    Parole sante, anche perché sono le parole del Santo Padre eletto dallo Spirito Santo!  ;)

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  29. Leggevo poc'anzi un articolo su questa "minchiata" del Vescovo di Agrigento (passatemi il francesismo, ma lo ritengo appropriato visto che è terra sicula) che ci riporta il buon Matteo Dellanoce.

    E' una minchiata non solo perché si fa un uso arbitrario e personalistico di un episodio biblico, ma anche per ragioni di per sé tecniche: i Magi non erano immigrati intenzionati a restare a Gerusalemme, ma delle autorità civili-religiose accolte con tutti gli onori da Re Erode; sarebbe come considerare immigrati il Segretario di Stato USA o il Patriarca Ecumenico quando vennero in visita in Italia.

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  30. Non più di tanto: un troll è sempre un troll, che sia di propria iniziativa o a imitazione di un altro! 8-)
    Comunque, c'è un detto su forum e blog:

    DON'T FEED THE TROLL!!!
    (Non date da mangiare al troll, cioè non dategli retta.)

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  31. Caro Lore, più che quelle "tradizionaliste" a essere fiorenti sono precisamente quelle CATTOLICHE!!!  :-D

    Le altre di "cattoliche" hanno solo il nome (e tante volte, manco quello).

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  32. :'( povero vescovo.. che figura di m.

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  33. bisognerebbe seguire la vicenda e conoscere il seguito, ma soprattutto informare l'Ecclesia Dei

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  34. Ma alla fine che può fare il vescovo normanno e rubizzo? Trasferisce il parroco da un'altra parte, e si trova un'altra parrocchia, anzi un'altra concentrazione di parrocchie "tridentinizzata". O può togliergli ogni incarico, ma visto il numero di preti che si ritrova a disposizione fa prima a circolare con al collo un cartello con scritto sopra "Imbecille".

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  35. La redazione mi contesti quanto vuole, ma davanti a tutti questi vescovi -successori degli apostoli- come si fa a ritenerli degli imbecilli? io sospetto, in questo come in altri casi, che davanti a tanta fede, pur se tradizionaleggiante, punire chi ha successo (in un deserto come la Francia!) vuol dire molto di più: ovvero odiare la Chiesa che a parole si serve. Se questo sia frutto di massonismo, di possessione diabolica o di kikismo (che al contrario vede tutta la sua arroganza ed eresia premiata e non punita), non so. Ma so che di solito gli imbecilli non diventano vescovi.

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  36. Con il concilio fino alla fine6 gennaio 2010 alle ore 14:18

    l'unica consolazione, derivante dalla fede, è la certezza che mai e poi mai lo Spirito permetterà che i tradizionalisti prendano il sopravvento all'interno della chiesa...dovremo sopprortare alncora per qualche anno i loro vaneggiamenti...un po di pazienza...

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  37. E' la più bella notizia del giorno. Dimostra come i vescovi siano spesso intolleranti, antidemocratici, quasi podestà fascisti delle loro diocesi. Complimenti ai fedeli francesi

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  38. Con il concilio fino alla fine..quale Concilio ?
    Consolazione derivata dalla fede...quale Fede?
    Sopravvento all`interno della chiesa...quale Chiesa?
    Lo Spirito mai e poi mai... è il portavoce dello Spirito Santo?
    Qualunque sia il travestimento, a poco serve....
    :-D

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  39. I tradizionalisti non prenderanno mai il sopravvento sulla Chiesa. Vero! La Chiesa è tradizione! perchè prenderne il sopravvento quando ciò che si testimonia è la Chiesa stessa?
    Matteo Dellancoe

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  40. Diceva il Cardinal Biffi che giustamente i cristiani si scandalizzano se un vescovo è un asino, tuttavia dovrebbero riconoscere la grandezza e la magnanimità del Signore che anche di un asino può fare un vescovo...

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  41. Caro mio, io sono un ex modernista, provengo dal Rinnovamento nello Spirito. Provati sulla mia pelle tutti i suoi disastri (ne sono stato membro entusiasta per dieci anni, Effusione compresa) sulla soglia dei trent'anni mi sono avvicinato al Tradizionalismo. E sono ancora ampiamente negli -enta. Tra parentesi: ho avuto una buona formazione umanistica e scientifica che è sfociata in laurea e specializzazione post-laurea.
    Come a dire: respingo i vaneggiamenti per formazione, esperienza, età.
    Tra vent'anni, a Dio piacendo, sarò ancora tradizionalista; e se Dio vorrà, ai miei figli insegnerò la fede tratta dalla mia esperienza.
    Sì, lo Spirito -quello Santo- opera: ne sono un esempio persino io.

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  42. Quoto Nike, Bartimeo e Spindoctor!!

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  43. eghi, quotidiano intruso del CVII! Sei patetico, ma se tanto ami il tuo concilio dell'autodistruzione, che te ne fraga di noi tradizionalisti?

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  44. qualche problemino a leggere i documenti del Concilio? Sono stati tradotti anche in lingua italiana...

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  45. A proposito di quel vescovo e altri come lui:
    Dal Vangelo secondo Matteo-"Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci"
    Angel

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  46. Avevo pensato anch'io a quel passo della Sacra Scrittura ...

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  47. caro Matteo,
    se lei potesse capire che tipo di *cattolico* è quello che ha espresso quel commento, e quale "gruppo d'opinione" rappresenta, non gli avrebbe neanche rivolto questa puntualizzazione...per un semplice motivo: che quel personaggio e tutta la sua scuola di pensiero ritengono di essere LORO e soltanto loro a rappresentare la vera Chiesa, (meglio, la Nuova Chiesa) non NOI cattolici tradizionali, cioè di sempre !
    (essi ritengono di aver ricevuto appunto il "testimone" di una Chiesa tramontata nel 1962, e definitivamente archiviata nel 1968!....) dunque, fiato sprecato dire a costoro che la Chiesa stessa E' Tradizione: non possono capire questo concetto, anch'esso archiviato dai loro (ispanici) maestri...
    :(

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  48. Caro amico nueva Chiesa,
    vero! Con certi ragliatori è inutile! Ma non vorrei andare all'inferno perchè non ho provato a convertirlo. Mi pare sia Zaccaria a dirlo!
    Per Maggio! A Maggio!!! Ma sei duro!? Qui non è la forma che è stata messa in dubbio, qui sono gli archetipi della liturgia che sono stati eliminati! Non è questione di italiano o latino è questione di trasformazione da Sacrificio a Banchetto!
    Ogni tanto sei duretto! Troppe letture sballate!
    Matteo Dellanoce

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