Post in evidenza

AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

lunedì 21 dicembre 2009

Cattolicesimo belga in fase di decozione (3)

Proseguiamo, traendola dal sito francese Osservatore Vaticano, la pubblicazione del reportage sulla situazione della Chiesa in Belgio. Links alle parti precedenti:
Qualche colpo di sonda servirà a descrivere lo stato del cattolicesimo in Belgio. Come il silenzio, o peggio, dell’episcopato in materia di omosessualità.

- Nel maggio 1996, nella rivista ufficiale Pastoralia dell'arcidiocesi di Malines-Bruxelles, Padre Cosijns (Vice del vescovo ausiliare per Bruxelles mons De Kesel), ha dichiarato: "Anche nelle relazioni omosessuali le persone possono trovare la strada di Dio ".

- Nel settembre 1999, apertura presso l'Università Cattolica di Lovanio (di lingua francese) di un punto informativo "Accoglienza Omosessualità", con collegamenti al Circolo Gay di Louvain-la-Neuve e siti gay, lesbiche e bisessuali, informazioni sul Gay Pride e sulle riunioni di sacerdoti gay, con foto, sulle comunità, gli appuntamenti, le adozioni.

- Il 5 Aprile 2000, sul settimanale Tertio, P. Roger Burggraeve, professore di teologia morale alla Katholieke Universiteit Leuven, prendeva posizione a favore dell'adozione da parte di coppie omosessuali.

- Il 15 dicembre 2001, "Le Soir" ha pubblicato un articolo firmato da professori, di cui due presso l'Università Cattolica di Lovanio, che difendevano il principio del diritto al matrimonio tra gay. Anche se nel 2001, in “Dialogo con gli adolescenti sulla vita e sulla fede” (edizioni Fidelité), il Cardinale Danneels aveva detto: "Un matrimonio eterosessuale è più ricco, se non altro perché offre la possibilità di avere figli propri".

- Il 26 giugno 2002, è stata firmata la "Dichiarazione comune sulla parità di trattamento tra etero-sessuali, gay, lesbiche e bisessuali in didattica e nell’insegnamento” tra il Ministero dell’Educazione e le Istituzioni educative tra cui il Segretariato fiammingo per l'Educazione Cattolica: "Ognuno, con propri mezzi adeguati, tenderà verso un comune clima di apprendimento, di vita e di lavoro, aperto a gay, lesbiche e bisessuali" (con video, e istituzione di una “Settimana della Diversità").

- Nel 2002, pubblicazione a cura dello stesso Segretariato per l'Educazione Cattolica di un libro con video: “Far l’amore con simpatiaVriendelijk Vrij: Istruzioni per un atteggiamento amichevole e responsabile nei confronti del sesso, con la collaborazione dei delegati delle diocesi di Hasselt, Anversa, Bruges, Malines-Bruxelles, Gand, "L'omosessualità ed eterosessualità non possono essere trattate l’una separata dall’altra”.

- Il 3 maggio 2005, Cathobel (emittente ufficiale della Chiesa belga) ha annunciato che alcune parrocchie di Bruxelles sarebbero state impegnate e coinvolte nell’eucaristia, che precede il Gay Pride, con la Messa a Notre Dame du Bon Secours (organizzata dalle associazioni cristiane omosessuali, tra cui la Comunità di Cristo liberatore). L'anno seguente, l'altare è stato coperto con una bandiera gay. Mons. De Kesel, pupillo del Cardinal Danneels ha detto che "dobbiamo sostenere di tutto cuore questa iniziativa". (Il 1° dicembre 2008, Mons. Jousten, vescovo di Liegi, ha partecipato ad una serata ecumenica per la lotta contro l'AIDS organizzata congiuntamente alla Comunità di Cristo liberatore).

- Vero è però che il 31 maggio 2005, una dichiarazione dei vescovi circa l'adozione di bambini da parte di coppie omosessuali, diceva: "L’aver permesso di chiamare "matrimonio" l'unione di due uomini o di due le donne è già un uso improprio del significato delle parole e soprattutto della realtà fondamentale che le parole designerebbero. Inoltre legalizzare l'adozione in questo contesto crea un ulteriore aumento della confusione".

- L’ 11 marzo 2006 poi al “Interdiocesaan Pastoraal Beraad” padre Eric de Beukelaer, portavoce dei vescovi del Belgio e rettore di Louvain-la-Neuve, ha dichiarato: "Secondo me qualsiasi forma di celebrazione in chiesa di una relazione omosessuale (con benedizione, ecc.) deve essere evitata perché crea confusione ... Cosa possibile è invece che il ministro di liturgia possa andare a pregare con queste persone ed i loro parenti (presso di loro, in casa, in una cappella).

- Fortunatamente, il 4 Aprile 2007, Mons. Leonard, vescovo di Namur, in un'intervista a Télémoustique, ha definito "anormale" l'omosessualità. Atto "anormale" quasi un peccato ... e questa dichiarazione ha scatenato la tempesta in tutto il Regno e il linciaggio mediatico che possiamo immaginare, con conseguenti spiegazioni imbarazzate del vescovo Leonard. Un solo vescovo!

22 commenti:

  1. il Cardinale Danneels aveva detto: "Un matrimonio eterosessuale è più ricco, se non altro perché offre la possibilità di avere figli propri".

    -----------
    Questa mi sembra l'affermazione più teologicamente profonda tra tutte quelle riportate che son insegnamento quotidiano in diffusi ambienti ecslesiali. Con licenza dei superiori e della Congregazione per la Dottrina della fede. (I Papi, si sa, son santi assorti in mistiche visioni e di certe sciocchezzuole non posson occuparsi. Occhio alle date).

    RispondiElimina
  2. Certo che il cattolicesimo in Belgio è praticamente scomparso!. Ma purtroppo ormai, è così quasi dovunque, quindi inutile stupirsi più di tanto, anzi, semmai c'è solo da essere profondamente amareggiati di fronte ad un simile disastro. Come ho già detto molte volte, questa crisi della fede, si risolverà soltanto con un tremendo castigo, che prima o poi il Signore invierà, per punire gli uomini della loro iniquità. Che il Signore, abbia misericordia di noi poveri peccatori!.

    RispondiElimina
  3. La strada la sceglierà Lui.

    RispondiElimina
  4. E meno male che sulla Cattedra di S. Pietro in quegli anni regnava un santo...

    RispondiElimina
  5. certo che siete dei mena sfiga ( detta alla leghista!)...o più semplicemente non avete fiducia nello Spirito Santo! Boh! >di che tradizione parlate?
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  6. ciao Matteo, ancora una volta condivido le tue belle parole, hai ragione. Si sta perdendo la fiducia nella Spirito Santo e spero che non si perda anche la fede di qeusto passo.

    RispondiElimina
  7. Il compito della S. Sede è quello di mantenere integro il deposito della Fede.
    Lo Spirito Santo chiama e indica le strade. Ma c'è chi è sordo alla chiamata o non la comprende.
    Quel che descrive il post è uno dei tanti esempi di desistenza dell'Autorità, a danno dei fedeli.

    RispondiElimina
  8. Novità sul dialogo con la FSSPX, parla Mons. de Galareta:
    http://panoramacatolico.info/articulo/novedades-sobre-las-conversaciones-roma-fsspx

    RispondiElimina
  9. La mia opinione e` che, a torto o a ragione, da anni la Santa Sede preferisca sorvolare sugli attacchi alla Fede di gravita` non estrema (almeno secondo il suo metro di giudizio). Forse per debolezza, forse perche' ritiene che un intervento causerebbe ripercussioni negative a catena, preferisce che il dissidente vada in pensione o passi a miglior vita (si fa per dire).

    RispondiElimina
  10. @ Dante Pastorelli

    Sottoscrivo il suo ultimo post. Sintetico e calzante. ;-)

    @ bedwere

    Erano deboli i Papi che a lungo lottarono e che vennero a concordati per le nomine episcopali cogli Imperatori del Sacro Romano Impero, che magari li minacciavano di inviare truppe alle porte di Roma? Io penso che fossero molto forti, ma all'epoca il Papato era feudalmente parte dell'Impero e non aveva un'autorità temporale tale da far valere anche con la forza la propria autorità spirituale.
    Oggi non è molto diverso: la Santa Sede non può certo contare sull'autorità temporale costituita per far valere la propria autorità spirituale, anzi deve ben guardarsi dagli stati odierni. Per tanto, è necessario trovare forme diverse di esercizio dell'autorità, magari meno "autoritarie" e più "autorevoli" secondo il corrente metro di giudizio, per salvaguardare l'unità e la fede della Chiesa.

    RispondiElimina
  11. Per intervenire sull'argomento del post, le ultime tre citazioni non mi sembrano proprio malaccio, anzi direi che sono complessivamente buone. Anche se un po' "buttate lì", non so se rendo l'idea.

    Per quanto riguarda questa frase: "L'omosessualità ed eterosessualità non possono essere trattate l’una separata dall’altra”.
    Eh, posso anche essere d'accordo da un punto di vista fenomenologico, ma credo che il punto qui non sia tratta l'eterosessualità e l'omosessualità assieme o separate, ma COME eventualmente vengono trattate.
    E' palese che se si presentano come due semplici variabili, entrambi valide e senza responsabilità specifiche, si passa bellamente dalla fenomenologia all'ideologia.

    RispondiElimina
  12. Maggio! Il problema è che tu fai dello Spirito santo uno strumento di giustificazione del tutto, io ne faccio uno strumento del logos e quindi lo fondo sulla Parola/Ragione!
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  13. "L'omosessualità ed eterosessualità non possono essere trattate l’una separata dall’altra”.
    ----------

    Ha ragione da vendere Filippo. Affermazione ambigua e variamente interpretabile.

    Da una parte v'è l'ordine divino-naturale; dall'altra la deviazione da quest'ordine, quindi il disordine.
    Quindi eterosessualità ed omosessualità non possono esser trattate se non in connessione tra loro, nel senso che una è la negazione dell'altra.

    Ma il giudizio morale non può ch'esser distinto ed opposto.

    Intanto la tendenza omosessuale innata è un disordine di cui non è responsabile chi ne soffre. Costui è chiamato a vigilare sulle proprie passioni e vivere nella Grazia, perché Dio non dà ai suoi figli sofferenze e non li carica di pesi che non possano sopportare, vincere o arginare. Eventuali cadute possono esser riscattabili proprio con l'aiuto della Grazia.

    La carità verso le persone che soffrono di quest'indesiderata croce è doverosa: non devono esser emarginate nella Chiesa, ma trattate con delicatezza e amicizia: bisogna aiutarle a realizzare se stesse in Dio.

    Diverso l'atteggiamento nei riguardi delle colpe omosessuali: si tratta di atti contro-natura che van condannati senza riserve.

    L'eterosessualità non comporta di per sé una sana vita morale - e vediamo l'uso distorto che si fa della retta inclinazione.
    L'eterosessuale cade anch'egli nelle colpe, e spesso nelle più turpi. La sua responsabilità davanti a Dio non è da meno di quella dei peccatori omosessuali, ed altrettanto possibile è il riscatto dalle cadute.
    La sana vita morale si realizza nel matrimonio seguendo la morale divino-naturale trasmessaci dalla Chiesa.

    RispondiElimina
  14. Il fatto estremo è che nel cattolicesimo belga emergano addirittura posizioni a favore dell'adozione da parte di coppie omosessuali. Qui non entra in gioco nemmeno la morale cattolica, ma il semplice buon senso. Un bambino ha il diritto di crescere con genitori che siano il più possibile simili ai suoi genitori biologici. Per questo ad esempio non si danno bambini in adozione a coppie in là negli anni. In caso contrario si arreca un danno psicologico al bambino. Che alcuni paesi abbiano introdotto le adozioni omosessuali è segno di totale confusione e di asservimento cieco al politically correct, ma che poi membri in vista della Chiesa, come professori di teologia morale in università che si dicono cattoliche, si mettano ad alimentare il caos è inammissibile.

    RispondiElimina
  15. Da quanti anni si è perso il buonsenso o senso comune che impediva perfino di pensare simili repellenti assurdità ?
    Provate a fare nella vostra memoria, nei titoli di giornali, nei racconti dei figli che a casa riferivano i "nuovi contenuti didattici", nelle trasmissioni TV di "larghe vedute" culturali e antropologiche...fate con tutto ciò un rewind del pensiero dominante, rovesciato sulle pecore inerti e acquiescenti dall'alto di cattedre scolastiche ed ecclesiastiche...
    e vedrete come si torna ad "anni significativi", e che i conti tornano...

    RispondiElimina
  16. Mons. Leonard mi pare la più realistica ancora di salvezza per la Chiesa del Belgio.

    RispondiElimina
  17. Una Chiesa che appoggia matrimoni omosessuale e adozioni ai medesimi è esattamente la "sinagoga di satana" che descrive San giovanni nell'apocalisse!
    Matteo Dellanoce
    PS una chiesa al servizio dei massoni. Che schifo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  18. ...è una Chiesa che non chiama più il PECCATO col suo vero nome, ma lo presenta come una "diversa visione" di realtà umane:
    pari rispetto per vita santa e vita di peccato,
    perchè all'origine c'è
    pari rispetto per
    VERITA' E MENZOGNA, ovvero
    anche il demonio è persona del tutto "rispettabile" di fronte al cristiano!
    O no ?

    (e il cristiano può anche accettare le sue proposte, rimanendo sempre "rispettabile" e credendo di aver rispettato Cristo, non vi pare ?!!)

    RispondiElimina
  19. @Dante Pastorelli:

    Citazione:
    "Costui è chiamato a vigilare sulle proprie passioni e vivere nella Grazia, perché Dio non dà ai suoi figli sofferenze e non li carica di pesi che non possano sopportare, vincere o arginare. Eventuali cadute possono esser riscattabili proprio con l'aiuto della Grazia."

    Come disse il S.E.R. Card. Angelo Scola, Patriarca di Venezia (che il Signore ce lo conservi): "Non tutto quel che ci corrisponde ci è dato, ma tutto quello che ci è dato ci corrisponde."
    Intendeva, ovviamente, dato da Dio! ;-)

    RispondiElimina
  20. Il commento sopra è mio...

    RispondiElimina
  21. Mah... inizio a chiedermi se da qualche parte sarà possibile trovare qualche superstite, in queste ex glorie cattoliche... meno male ci sono la FFSP e FFSPX.

    RispondiElimina
  22. troppo difficile...preferisco continuare a pensare allo Spirito Santo " ..come di un vento che irrompe con forza, e riempì tutta la casa dove essi si trovavano..." come è scritto negli Atti degli Apostoli, l'azione di Dio che da' forza alla nostra fede e vigore alle nostre azioni.

    RispondiElimina