CITTA' DEL VATICANO, giovedì, 17 dicembre 2009 (ZENIT.org).- E’ stata sottoscritta questo giovedì a Bruxelles la Convenzione monetaria tra lo Stato della Città del Vaticano e l’Unione Europea (UE).
A nome della Santa Sede, ha firmato mons. André Dupuy, Nunzio apostolico presso l’UE, mentre Joaquín Almunia, membro della Commissione europea, ha firmato per conto dell’Unione Europea.
Le disposizioni della nuova Convenzione monetaria, che sostituisce quella del 29 dicembre 2000 - con la quale si introduceva nello Stato della Città del Vaticano l’euro come moneta ufficiale - entreranno in vigore a partire dal primo gennaio 2010.La Convenzione stabilisce a 2.300.000 euro fissi, più una quota supplementare variabile, il valore nominale della massa monetaria che può essere battuta dal Vaticano (prima il valore nominale era di 1.074.000 euro).
Inoltre, d’ora in poi, almeno il 51% della moneta vaticana dovrà essere destinata alla circolazione. In passato, infatti, poteva succedere che gran parte degli euro vaticani venissero destinati al collezionismo.
Infine, con la firma della Convenzione, il Vaticano recepisce tutte le normative comunitarie contro il riciclaggio di denaro, la frode e la falsificazione delle banconote.
La Convenzione prevede infine l’istituzione di un Comitato misto che si riunirà annualmente per verificare l’applicazione della stessa Convenzione monetaria.
A nome della Santa Sede, ha firmato mons. André Dupuy, Nunzio apostolico presso l’UE, mentre Joaquín Almunia, membro della Commissione europea, ha firmato per conto dell’Unione Europea.
Le disposizioni della nuova Convenzione monetaria, che sostituisce quella del 29 dicembre 2000 - con la quale si introduceva nello Stato della Città del Vaticano l’euro come moneta ufficiale - entreranno in vigore a partire dal primo gennaio 2010.La Convenzione stabilisce a 2.300.000 euro fissi, più una quota supplementare variabile, il valore nominale della massa monetaria che può essere battuta dal Vaticano (prima il valore nominale era di 1.074.000 euro).
Inoltre, d’ora in poi, almeno il 51% della moneta vaticana dovrà essere destinata alla circolazione. In passato, infatti, poteva succedere che gran parte degli euro vaticani venissero destinati al collezionismo.
Infine, con la firma della Convenzione, il Vaticano recepisce tutte le normative comunitarie contro il riciclaggio di denaro, la frode e la falsificazione delle banconote.
La Convenzione prevede infine l’istituzione di un Comitato misto che si riunirà annualmente per verificare l’applicazione della stessa Convenzione monetaria.
Ma perché non si torna a battere il bajocco?
RispondiEliminaOro, argento, platino e palladio. Altro che Euro-spazzatura!
RispondiEliminamai dai! l'euro è comodissimo!
RispondiElimina( e inoltre tutti i cittadini europei, quando si vedono il Papa su una moneta devono, volenti o nolenti, ricordarsi che lui è ancora a Roma, e dovranno anche pensare che la Chiesa Cattolica è ancora oggi così forte da avere un proprio Stato).
Eh sì, mi piace vedere (anche se davvero raramente) il Papa sulla moneta comune.
speriamo che le norme europee recepite circa la circolazione del denaro sporco vengano messe in pratica davvero. e che non torni mai più il periodo nero marcincus.
RispondiEliminaoremus
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RispondiEliminaSono contrario alla moneta "fiat", il cui valore non corrisponde a quello del metallo, ma e` imposto dallo Stato con la forza.
RispondiEliminaUn tempo i pontefici concedevano lo loro immagine solo per le monete d'oro o d'argento, non per la bassa lega.
http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-SP