per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
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vedendo quel lungo anacronistico strascico e il "paggio" riesco a capire Don Marco e penso che la Messa Tridentina NON E' questo.
RispondiEliminaQuesto non significa che non sono per la bellezza dei paramenti sacri e di tutto il resto; ma questo, perdonatemi, mi sembra eccessivo e controproducente e presta il fianco a chi non conosce e si ferma alla superficie
Il resto tutto bellissimo
Vabbè. l'ho detto
D'accordo con mic. Ma meglio uno strascico e un paggio in più che le sciatterie insensatissime delle nostre ordinarie messe domenicali.
RispondiEliminauna volta tanto non sono d' accordo con mic anche se capisco in pieno .
RispondiEliminameglio uno strascico , anzi duemila strascichi , che una sola sciatteria cattoglobal come se ne vedono su internet .
perlomeno si presume lo strascico E' per la DIGNITA' CONFERITA E NON PER LA PERSONA .
meglio uno strascico e un paggio in più che le sciatterie insensatissime delle nostre ordinarie messe domenicali.
RispondiEliminasapete perfettamente come la penso e qual è il mio 'sentire', ma credo che alla fine gli estremi si toccano
comunque è una opinabile opinione e personalissima sensazione
ma non penso sia nemmeno giusto fermarci qui
RispondiEliminasostanzialmente sono d'accordo con mic; strascico e paggio possono farci storcere il naso. poi però si pensa alla montagna di banalità e a volte pure di squallore che si vede nelle "cerimonie" riformate e penso: tra le due meglio lo strascico e il paggio.
RispondiEliminaad un vescovo è stato proposto come regalo la cappa magna. naturalmente ha rifiutato motivando con le esigenze di semplicità e di povertà. E va bene. un mese dopo però ha dato inizio a lavori di completa ristrutturazione del palazzo episcopale:
dove erano le porte in legno leggero (che sarebbero durate altri 50 anni minimo) ha messo porte in legno massello;
dove erano i pavimenti in graniglia degli anni 50 (in perfetto stato e che sarebbero durati minimo altri 500 anni) ha messo i pavimenti in marmi pregiati;
Le finestre in alluminio colorato (installate 15 anni fa) le ha sostituite con infissi in legno massello.
Dove erano i "lampadari" in ferro degli anni 50 ha messo lampadari in ottone dorato e invecchiato!
Risultato?
Ora l'ingresso sembra la hall di un hotel 5 stelle lusso!
Ma la cappa magna no, quella no, è troppo fastosa!
Povertà, povertà, quanti sprechi si fanno in tuo nome!
ultimo Anonimo, come darti torto?
RispondiEliminaest modus in rebus vale sempre e per tutti per i falsi ricchi e per i finti poveri
e ancora chi sfoggia croci di metallo e viaggia in maserati ......
RispondiEliminaa me da piu' fastidio questo , che non lo strascico ........
questo modo ricolo di voler fare i finto poveri ed i falsi democratici !!!
Vorrei tanto sapere a cosa pensavano quei due carabinieri catapultati in un mondo che più non esiste.
RispondiEliminaScusate, ma chi era quel Cardinale?
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAvete cercato di prendere in castagna padre Augè, per la foto di pubblicità indiretta a VOI in questo link
RispondiEliminahttp://liturgia-opus-trinitatis.over-blog.it/article-34517776.html
ma l’orrido vostro autogol dello strascico dove lo mettete?
Beccatevi questa post con foto e con commenti incorporati
http://incompiutezza.wordpress.com/2009/08/13/liberta%e2%80%99-per-i-tradizionalisti/
e no cercate di fregarmi coi confronti, sapete quanto disdegno i vescovi/conti spendaccioni.
Pace e bene.
inopportuno
RispondiEliminanon credo che qualcuno si prendera' la fatica di volerti fregare ........ e per tanto poco poi !?!?!
l' autogol dove sta' piuttosto ????
I vescovi spendaccioni non sono mica quelli coi paggi. Spesso son quelli che ostentano sciattume.
RispondiEliminanon usano la cappa magna (spesso tramandata da un prelato all'altro e quindi senza spesa) ma poi vestono Gucci, Ferré, Dolce&Gabbana.
RispondiEliminaA me piace di più un vescovo caudato che un vescovo in abiti firmati o comunque ricercati e di lusso.
E le code le amano pure gli Ortodossi: guardate i mandias dei loro prelati!
La santità si nasconde sotto il saio consunto di san Francesco, ma anche sotto lo splendore del manto e della tiara di san Pio X. Difficilmente credo invece si nasconda nei finti poveri.
Gesù non dice "beati i poveri", ma "beati i poveri in spirito".
la povertà consiste nello staccare il cuore dai beni. Ecco perché davanti a Dio può esser più povero un ricco che non ha attaccamento alle ricchezze di un povero che invece o desidera i beni che non ha oppure è attaccato a quel poco che ha.
Antonello
Quando parlo con persone che si dichiarano credenti in Dio ma non nella Chiesa, con chi si è allontanato dalla pratica, con chi si dichiara non credente, la prima cosa che mi contesta è:
RispondiEliminalo sfarzo, i lustri con cui si presenta al mondo.
In una parrocchia di una periferia degradata di una grande città, dove c'è poverta, emarginazione, disoccupazione e mancanza di strutture, credo che i fedeli, dopo una messa con tale abbigliamento, si farebbero sentire.....
Sulla vexata questio della povertà si vedano gli scritti del cardinale Siri che diceva (cito a memoria) sono cardinale e mi vesto da cardinale: la cappa magna e un anello gemmato me lo hanno donato gli emigrati genovesi; han fatto sacrifici per comprarli. E' giusto che io li indossi, non per me, ma per loro.
RispondiEliminaDietro quella porta però (alludeva al suo appartamento privato) sono un monaco, e da monaco vivo, nulla concedendomi.
Che dire di certi prelati che aborriscono la cappa magna e poi passan da un ristorante rinomato all'altro?
Serietà, ecco cosa manca a questa Chiesa oggi: la serietà.
Bravo Antonello,
RispondiEliminache ripeti questa spiegazione sul vero significato di "poveri in spirito"; oggi necessaria didascalia, nella straripante ignoranza di tante verità di fede e nel travisamento di tanti passi del Vangelo, che vengono mal interpretati, diventando luoghi comuni, fonti di equivoci grossolani
(e strumentali a certe ideologie
"orizzontali"...).
Così spesso anche il Papa è costretto a tornare su certi ABC della dottrina cattolica che si sono volatilizzati, anche tra i sacerdoti, tra le capricciose
brezze "primaverili"!
caro antonello
RispondiEliminaspesso , anzi sempre si confonde la poverta' , con la miseria .
la prima e' semplicemente la quintessenza dell' aristocrazia e di questi tempi non se ne comprendera' MAI la grandezza .
la seconda oggi imperante è diventata consuetudine , per il semplice fatto che ce l' abbiamo costantemente sotto gli occhi .
e ritornando ad una tua osservazione qui sopra , sapessi quanti frati del sacro convento ho visto in '' libera uscita ,, vestiti firmatissimi ....... abolita la tonsura con la riforma degli ordini eheheh ... roba da medioevo no !!!
Anonimo ha detto 16 agosto 2009 19.50
RispondiEliminaUna domanda, e mi auguro la si interpreti come tale, non è una provocazione.
Innanzitutto premetto di sapere e ritener giusto che l'operai o è degno della sua mercede.
Vengo alla domanda: quando si dona, si dona per i "bisogni della Chiesa" (oltre tutto, ogni fedele poi dona con una intenzione particolare).
Ma la Chiesa, l'uomo di Chiesa ha bisogno della Cappa Magna?
Come già dicevo precedentemente, incide negativamente sull'immagine che i fedeli desidererebbero (e quella del Card. Siri "monaco oltre quella porta" è FAVOLOSA, DESIDERABILISSIMA).
Si obietterà: la dignità?
Ma la dignità è quello che abbiamo dentro, nascosto dentro di noi (ma che traspare eccome dall'agire),
non l'abito che indossiamo.
E' bello quando dignità interiore ed esteriore collimano.
E la maggior dignità per un cattolico credo sia farsi identico a Cristo, che si fece povero per noi, che nacque in una stalla, figlio putativo di un falegname (povero anche lui).
Come Cristo "nascose la divina natura sotto il velo dell'umana carne" e "annichili se stesso prendendo la forma di servo", così la dignità episcopale, credo possa trasparire di più, da un abbigliamento più "modesto".
non soltanto SIRI , ma anche il CARDINAL OTTAVIANI .
RispondiEliminaQuesto magnifico guerriero e difensore della dottrina cattolica .
fiero delle suo origini povere e popolane , indossava tutte le insegne spettanti alla sua dignita' quando occorreva .
pero' nel '' tempo libero ,, uscito dai SACRI PALAZZI , si confondeva e aiutava la gente della roma borgatara .
Si tratta del card. Rodé, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.
RispondiEliminaLa foto, credo, si riferisce alle ordinazioni diaconali della scorsa primavera, mentre le ordinazioni sacerdotali sono state conferite dall'arcivescovo Burke, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.
Il card. è ripreso nella sala del trono, non so se prima delle ordinazioni o alla fine della cerimonia.
I carabinieri sono la scorta al Principe della Chiesa.
Benedette sono le grandi figure come quella del card. Siri, grandi nell'umile servizio alla Chiesa, delle quali pare si sia perso lo stampo.
RispondiEliminaSarebbe bello che ogni tanto si sottolineasse quanto è importante, sia per un fedele laico, ma tanto più per un consacrato, la virtù dell'obbedienza ai superiori, nella quale si dimostra la docilità alla volontà di Dio, come Maria Ss.ma col suo "Fiat!"; e quanto essa sia molto più difficile da coltivare, più faticosa della povertà e della castità, e sommamente gradita al Signore, che spesso ha svelato questo suo gradimento ad anime mistiche.
I santi questo, lo sapevano.
I religiosi questo, una volta, lo sapevano, lo insegnavano e lo praticavano, dando l'esempio ai piccoli e grandi cristiani.
Un esempio luminoso: S. Padre Pio.
--------
Il card. Siri, qui ricordato,
mostrava dunque di indossare la veste prescritta per umiltà,
non per vanagloria:
esattamente l'opposto di ciò che lo sguardo superficiale (e maligno)
del "pauperista" riesce a vedere!
Era la vera povertà gradita al Signore: tutto per obbedienza a Lui, che fosse pompa o che fosse
rinuncia e massima sobrietà.
caro anonimo
RispondiEliminatutta la vita di GESU ' è segnata da particolari che non ci fanno pensare appartenesse ad una famiglia povera .
le nozze di cana . l' ingresso in gerusalemme cavalcando l' asino come era usanza presso gli antichi RE di oriente , lo ha fatto per indicare che entrava come RE pacificatore . ed ancora la SUA sepoltura , tipica di un uomo appartenete ad una stirpe regale ...
I cardinli non vanno a spasso vestiti con cappamagna. Anzi, spesso anche alcuni di essi son abbastanza cialtroni, come certi vescovi.
RispondiEliminaQuello è l'abito da cerimonia.
E' vero che Gesù nacque povero, ma andava anche a mangiare in casa dei ricchi o comunque benestanti. E per l'ultima cena volle una sala molto bella.
Comunque non sempre i cardinali usano la cappamagna.
Pio XII abolì gli strascichi in periodo di guerra. Ma certi furbacchioni non tagliaron le "code", ma le rimboccarono.
A Giovanni XXIII poi chiesero come avrebbero dovuto comportarsi. E lui rispose: scioglietele pure.
Non ricordo più dove tanto tempo fa lessi questa notizia.
Si signor Pastorelli.
RispondiEliminaOltre tutto, e se sbaglio mi corregga, la Cappa Magna è retaggio di un passato ove i dignitari andavano a cavallo e la cappa con la sua lunghezza serviva a coprire la coda del cavallo.
Non sono un pauperista, nè sono amante della sciatteria.
RispondiEliminaLa solfa del francescanesimo inopportuno è un luogo comune che si commenta da solo.
In tutte le culture e religioni quando si compie un atto di culto si offre a Dio non le rimanenze.
Infatti Gesù per l'ultima cena scelse una sala al piano superiore con i tappeti..... Non mi pare sia segno di povertà e semplicità, anche perchè di cae con 2 piani e tappeti non penso abbondassero in quel momento storico e potremmo continuare con l'esegesi.
Però il punto non è questo, infatti Giuda voleva vendere quel nardo prezioso x dei denari x darli ai poveri...... Quanto mi preoccupano sti poveri tirati fuori ad ogni piè sospinto e si pongono sempre sui tavoli dei grandi oratori!!!!
Dico solo che certe cose sono superate.
io sfido chiunque , e parlo per me in prima persona , a trovare qualcuno che abbia il coraggio di avvicinarsi ad uno dei tanti barboni che popolano la stazione termini ...
RispondiElimina"In tutte le culture e religioni quando si compie un atto di culto si offre a Dio non le rimanenze."
RispondiEliminaReverendo don Marco, si toglie a se stessi per offrire a Dio.
= Ci si fa poveri per Dio, si rinuncia al meglio per offrirlo a Dio.
Dio poi cerca l'offerta migliore che è ciò che "si ha dentro" (e che da Dio stesso viene), è un rendere a Dio ciò che è di Dio (il meglio in pratica).
Decoro e modestia poi non sono sciatteria, anzi spesso il contrario, cioè la pacchianeria sono indice di sciatteria.
Vorrei dirle altro, ma il fatto che sia un reverendo mi trattiene.
Fraternamente però le dico di aver ben letto tra le righe del suo post e che non apprezzo il "grande oratore" ne il "darlo ai poveri...".
Da un don sinceramente, mi dispiace.
Senza rancore.
cmq quella cappa è un insulto al dono divino della deambulazione e questo asta e avanza
RispondiEliminadon Marco ha detto: Vorrei tanto sapere a cosa pensavano quei due carabinieri
RispondiEliminaTi posso dire, per aver avuto modo di scambiarvi qualche parola, che si mostravano toccati e ammirati anche loro da quella celebrazione, ed ammirati inoltre del Cardinal Rodé, rivelatosi persona estremamente cordiale e simpatica.
Se poi mi permetti, mi sembra che già il concetto di “superato”, o “anacronistico”, sia in sé discutibile, ma il discorso sarebbe troppo lungo e, non mi vergogno ad ammetterlo, al di sopra delle mie capacità.
Una considerazione, tuttavia, vorrei farla: se paggi e cappe magne sono “anacronistici”, ciò dovrebbe voler dire che non sono (come oggettivamente mi par proprio che non siano) omogenei alle esigenze di conservazione del sistema capitalistico al suo odierno stadio di sviluppo, e tanto credo dovrebbe bastare e sopravanzare per farne abuso.
Per il resto, confermo che si tratta delle ordinazioni diaconali del passato 21 marzo. Le riprese di Sua Eminenza sono di dopo la celebrazione.
Comunque, chi vuol farsi una cultura in tema di cappa magna, può andare su the far sight 2.0 (http://thefarsight2.blogspot.com/). Peraltro l’ultimo aggiornamento è dedicato al Beato Giovanni XXIII: un vero “pictorial treasure”, come lo definisce un commentatore, ma è solo uno dei tesori fotografici e iconografici che si possono trovare in quel blog.
anonimo senza nome e senza coraggio .....
RispondiEliminacomunque è un insulto al dono divino della deambulazione e questo basta e avanza !!!!!!!.............
........... vatti a cercare quello combinano nella diocesi di LINZ .
Quello si che E' UN INSULTO , UN OLTRAGGIO ....... un orrrrrrrrore ......
Grazie al Sig. Errico Nozzi per il link proposto.
RispondiEliminaUn vero tesoro di immagini, mi sto dilettando.
Per Mic che ha detto "la messa tridentina non è questo"....
RispondiEliminaComprendo il tuo punto di vista, certe immagini possono sembrare anacronistiche.... tuttavia era una cerimonia religiosa nello "stile" di gricigliano che certamente potrà non piacere, ma va comunque rispettato....
Io preferisco di gran lunga immagini di questo tipo che le la sciatteria di tante celebrazioni liturgiche....
Certo poi ognuno può avere i suoi gusti: preferire magari uno stile più benedettino che non uno più
barocco....
Comunque una volta ho visto i seminaristi di griciliano a Roma per il loro giubileo paolino e ne sono rimasto edificato e ammirato perciò caro amico Mic concludo dicendo: ce ne fossero di seminari alla gricigliano!!: 10, 100, 1000 gricigliano....
Già, nelle diocesi di 10, 100, 1000vescovi Mani
RispondiEliminaForse anonimo XX farebbe meglio ad andarsi a leggere i prefazi comuni del nuovo Messale, il messale è nuovo i prefazi, no (per la cronaca).
RispondiEliminaPorelli i Carabinieri..... che dovevano dire? Ma ho chiesto di sapere, in modo retorico, non cosa han detto ma cosa hanno pensato veramente, che è molto diverso
DIMENTICAVO
RispondiEliminanon ho fatto retoria a vanvera, caro anonimo di prima, ti ho citato i testi sacri, quel ladro di giuda, la sala al secondo piano, i tappeti ecc. ecc. scelti da Gesù.
Finiamola con questa storiella del povero dentro e povero fuori mi pare tanto la pubblictà dell'acqua che si vede in TV bella dentro e fuori. Un buon trattatello di storia non ti farebbe male.
Ho detto che sono da rigettare gli eccessi per un verso e per l'altro, onestamente se devo scegliere preferisco la cappa magna piuttosto che la pizza sfornata con un piviale che è anche volgare a vedersi se restiamo sull'estetica fine a sè stessa.
don Marco, le consiglio questa lettura:
RispondiEliminaESERCIZI SULL’UMILTA’
Can. F. MAUCOURANT.
scaricabile gratuitamente da:
http://www.preghiereagesuemaria.it/libri.htm
Cordiali saluti.
dimenticavo, guardi meno tv
RispondiEliminaCose superate? anacronistiche?
RispondiEliminaMa non si vuole tornar alla (presunta) Chiesa primitiva per recuperar la storia?
Anche quel che si vede nelle immagini della storia fan parte e talvolta non è male farla rivivere, piaccia o meno.
Pio XII veniva portato in sedia festatoria (come anche Giovanni XXIII, eppure aveva una sola talare bianca che suor Pasqualina rattoppava. Nel periodo bellico dormiva in terra. Ma dinnanzi all'altare, quando era il vicario di Cristo, era splendido. E non portava il piviale che sembrava fatto di stagnola, opera del malgusto pratese.
L'argomento dei "poveri" per criticare lo sfarzo nei riti della Chiesa è trito e vieto. Era già l'argomento di Giuda come nota don Marco giustamente (to': concordantia oppositorum). Ed è soprattutto un argomento ipocrita e falso, come ogni pauperismo (che non è povertà, ma ostentazione di un'apparenza di povertà, speculare allo snobismo che è ostentazione di nobiltà e ricchezza spesso inesistenti).
RispondiEliminaI poveri non hanno accesso alle cose belle e da sempre la Chiesa consente loro, gratuitamente, di fruire nei riti di bellezze e fasto. Lungi dal sentirsene offesi, vi trovano una bellezza che allieta le loro giornate spesso grigie. Perché mai ai poveri si devono ammannire cose brutte e banali? Se un povero fosse ospite a casa vostra, credete apprezzerebbe se, per non farlo sentire a disagio, gli serviste mortadella su un piatto di plastica?
Probabilmente si confondono i termini:
RispondiEliminadecoro e modestia non sono sinonimi di brutto.
Viceversa, sfarzo, lo è di pacchianeria.
Signore ti prego, fa sorgere un novello Francesco d'Assisi.
RispondiEliminaPrima di chiudere:
RispondiEliminami meraviglio come ancora non mi sia stato dato dell'eretico dolciniano!
S. Francesco non criticò mai la Chiesa per le sue ricchezze: scelse uno stile di vita alla sua sensibilità ed alle se esigenze confacente.
RispondiEliminaAnonimo ha detto...
RispondiEliminaPrima di chiudere:
mi meraviglio come ancora non mi sia stato dato dell'eretico dolciniano!
16 agosto 2009 23.39
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Sarebbe facile ripondere: tu l'hai detto.
Ma non licet in parvis...
Il grande Bossuet sosteneva che la mitria preziosa di un vescovo sara' sempre per il popolo la prova dell'esistenza di Dio:asserzione iperbolica il cui profondo significato e' intellegibile a pochi eletti e precluso ai tanti piagnoni,moralmente abbietti e petulantemente invidiosi, che han distrutto e Chiesa e Civilta',orbe da tempo del bello e del grandioso.Eugenio
RispondiEliminaPer l'illustre Professor Pastorelli.Papa Pacelli ridusse assai,non aboli'(eran tempi in cui non si aboliva ancora),le code dei Porporati.Veramente il documento-se ci tiene piu' in la' le daro' gli estremi-e' tutto su di un tono un po' ipocrita(tipo,cito a braccio:al fine di destinare alla carita' le risorse non piu' distratte da spese di cerimoniale.....al fine di alleggerire lo stato di poverta' del popolo cristiano......et similia).Che ci fosse lo zampino del sostituto Montini?La mia e' piu' che una supposizione.Comunque le reazioni non si fecero attendere.Venne fatto notare che al raccorcio delle code cardinalizie venne notevolmente allungata la falda papale.Comparve sulla stampa qualche articolo sull'Immobiliare Pacelli-Galeazzi.....Ottaviani commento':"il Papa non e' stato prudente a toccare la coda di noialtri:siamo peggio degli scorpioni".
RispondiEliminaPreso da ricordi d'infanzia,di una Roma che non c'e' piu',ho dimenticato di salutare il carissimo e stimato Professore.Rimedio,scusandomi.Eugenio
RispondiEliminaCaro anonimo di cui sopra, la TV la guardo durante l'ora dei pasti, magari te leggiti più vangelo e leggi meno quello che scrivono i vari canonici o monsignori del sette/otto/novecento; ti assicuro che giova molti di più il vangelo.
RispondiEliminaPS non sperare che vada a vedere quel link, mentre io spero che tu vada a guardare il Vangelo
DI MENTICAVO (come al solito)
RispondiEliminavisto che stasera ti parlo del vangelo, caro il mio anonimo, volevo ricordarti che nella Sacra Scrittura, MAI e ripeto MAI la povertà cui tu ti riferisci è segno della benedizione di DIO.
Visto che il tuo canonico forse non te lo ha detto, ti potrei suggerire qualche buon testo di esegesi veterotestamentaria oppure neotestamentaria.
Infine, non prendiamo come scusa l'idea di povertà nel vangelo che è una cosa completamente diversa da quella di cui tu stai parlando.
Cmq leggi meglio la bibbia e meno i canonici del Duomo, di sicuro ne troverai vantaggio, soprattutto certi canonici che magari con i loro avvincenti discorsi hanno acquisito numerose eredità di gente ingenua. Questo Gesù non lo ha fatto!!
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaPER REDAZIONE
RispondiEliminanon so come mai il mio post è apparso 2 volte, sarà l'ora :))
uno eliminatelo x cortesia.
Tenghiù
La Chiesa non deve aver paura di mostrare anche vibilmente la propria grandezza. La cappa magna va vista nel contesto architettonico delle grandi Chiese che ci ha donato nei secoli e della sua infallibile dottrina.
RispondiEliminaPenso che le ragioni siano state chiaramente espresse dal Cardinale Siri.
Ovviamente inopportuno parla di autogol ma e' lui cha ha preso una pallonata in testa e non perche' qualcuno lo voleva colpire ma perche' si e' messo dalla parte sbagliata del campo.
Sono sempre stato un fautore e nostalgico della sedia gestatoria (e ovviamente della tiara) per i Papi. Recentemente in S. Pietro ne ho avuto la dimostrazione anche pratica. Piaccia o non piaccia, tutti (o quasi) erano li' per vedere il Papa e riceverne la benedizione. Non potendolo vedere sono quasi tutti saliti sulle sedie continuando pericolosmente a sporgersi.
Se il Papa invece fosse stato seduto sulla sedia gestatoria avrebbe potuto piu' facilmente impartire la benedizione e tutti avrebbero potuto vederlo mentre lo faceva.
FdS
Don Marco, ha già celebrato Messa?
RispondiEliminaLa liturgia di oggi offre una bella riflessione: "Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!
Passato come acqua il mio link, meglio farvi doccia risvegliante e purificante.
RispondiElimina-----------------------------------
Libertà, è un grande dono del Signore.
I Cattolico-tradizionalisti-legalisti,
vogliono la libertà di professare il rito della s. Messa in latino 1962,
vogliono professare le idee in voga ante-Concilio Vaticano II,
vogliono che sia abolita la libertà religiosa,
vogliono che la Chiesa non ammetta più la libertà di pensiero,
vogliono che non ci sia più dialogo con le confessioni delle chiese sorelle,
vogliono che non vi sia più dialogo con le altre religioni.
vogliono l’affermazione che solo la Chiesa è legittimata a proclamare la vera religione e la salvezza
ed escluda tutto il resto del consesso delle religioni umane, cessando ovviamente ogni dialogo con esse.
Politicamente non è corretto,
si tace,
ma desidererebbero tantissimo,
che si ritorni alla vecchia maledizione contro gli Ebrei,
con un virile antigiudaismo religioso…
Non c’è salvezza fuori dalla Chiesa, è il loro motto,
da loro continuamente ripetuto come un mantra.
I Cattolico-tradizionalisti-legalisti,
hanno diritto alla libertà di pensiero come tutti gli uomini della terrà.
Parrebbe che loro non vogliano rispettare la libertà altrui.
Vogliono che tutti i cattolici in futuro si dispongano a seguire la s. Messa in rito romano antico, in latino,
vogliono che le loro idee contro il rispetto della libertà del pensiero altrui e contro il dialogo con i nostri fratelli nella fede in Cristo,
sia vincolante per tutti i cattolici.
Siamo chiari.
E’ questo che vogliono.
Il ripristino di una Chiesa che governi come uno Stato Pontificio, con il Sovrano Pontefice a capo,
che ha in mano tutto il potere assoluto religioso e civile.
Codeste persone, sono in mezzo a noi,
hanno aperto numerosissimi siti e blog,
si rappresentano come i fedelissimi della tradizione, del Magistero, infine del Papa.
Messainlatino,
Totus tuus,
Crismon
Alleanza cristiana,
paparatzinger-blog,
Cattolici Romani
Petrus,
Pontifex,
Una vox,
Tridentinum,
Zenit,
non si finirebbe di farne l’elenco,
raccolgono tutta questa varia umanità insoddisfatta,
che cerca rifugio in una autorità che indichi loro cosa debbono fare, per filo e per segno,
e mai come ora la figura di Benedetto XVI,
ha risvegliato istinti repressi di tante persone in cerca non del Signore,
ma di un’AUTORITA’ DIVINA.
Loro ci credono di essere in guerra contro gli altri, che rappresentano come il male…
Io mi sforzerò di rispettarli,
mai come in questo caso,
la responsabilità della evoluzione di questo mondo composito e reazionario è nelle mani della nostra Gerarchia Cattolica.
Un capitolo a parte meritano i grandi movimenti ecclesiali,
che hanno perso la carica profetica,
per appiattirsi sulla gestione di spazi acquistati di consenso,
e che preferiscono l’alleanza con chi detiene il potere,
piuttosto che continuare ad essere voce profetica.
http://incompiutezza.wordpress.com/2009/08/13/liberta%e2%80%99-per-i-tradizionalisti
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Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminainopportuno !!!!!
RispondiEliminanon credo che troverai qualcuno che rispondera' al tuo ultimo che è soltanto una trafila di stupidaggini e
sciatteria ..........
discorsi che si fanno al bar . bolle di sapone .....
piuttosto chi SEI ???????
Che noia il link di inopportuno. Ma davvero pensa di ottenere qualcosa con le invettive?
RispondiEliminaLa cappa magna va benissimo e bellissima è la citazione di S.E. Siri, semmai mi sembrano un po' frivole le mozzette cilestrine dei griciglianesi, che già godono fama di essere esteti amanti di trine e merletti.
RispondiEliminaInopportuno, quel link non merita commento in primis perché preso da un sito non ortodosso: quindi perché perder tempo con le ragioni degli ex cattolici? In secundis perché fa una tale insalata russa... Secondo te saremmo per l'abolizione della libertà di pensiero (che, ricordo, è cosa diversa da quella religiosa)? O per la restaurazione dello Stato pontificio? Ecc. ecc. Agli insulti, è inutile rispondere.
RispondiEliminaAver messo in quell'elenco il forum Cattolici romani, nemico della tradizione liturgica della Chiesa (ad onta di una sua sezione ad hoc, dove però ammettono solo discussioni sulle pieghe delle pianete), già mostra come il tuo amico veda tradizionalisti anche sotto il letto.
Ad Eugenio: ti sei svegliato male stamattina? C'è un po' troppa amarezza, per non dire acidità, nel tuo post mattutino, sia contro i Papi sia contro i Sacerdoti che trovano il tempo, a loro lode, per contribuire, istruirci e magari imparare qualcosa anche loro stessi.
Il sito "incompiutezza" è di Matteo un blogger che partecipa sovente al blog di Accattoli. Se voleve avere un` idea delle sue opinioni potete andare a farvi un giretto.
RispondiEliminaNon è di certo per me un riferimento, direi che è il contrario di un riferimento.
E non prenderò di certo il tempo di leggere le su eesternazioni, nè sul suo sito nè qui .
che si ritorni alla vecchia maledizione contro gli Ebrei,
RispondiEliminaIGNORANTISSIMO! (perdonate l'epiuteto, ma significa uno che IGNORA in maniera totale) Da dove prendi le boiate che affermi?
Tralascio di rispondere al resto perché tanto è tempo perso, ma NON E' MAI ESISTITA LA MALEDIZIONE AGLI EBREI!
Solo nella liturgia del Venerdì Santo si pregava per i "perfidis" (= senza fede) giudei e per la loro conversione
Oggi la preghiera è stata di molto edulcorata e non sono più "perfidis", cioè è stata espunta la parola.
Effettivamente ha ragione EUGENIO: ho usato un verbo (abolire) improprio: Pio XII volle accorciare le code.
RispondiEliminaMa non credo che il testo cui allude sia ipocrita, sibbene ricco di umanità in un periodo di immane calamità. Si chiedeva, in fondo, un po' di sobrietà.
Una vecchia idea che vi volevo lanciare a modo di provocazione: celebrereste 1962 in una cappella à la Debuyst o à la van der Laan e con paramenti semplicissimi? Sarebbe un controfattuale ottimo, per pesare la differenza tra il catto-tradizionalista e l'estetizzante "rinco" ...
RispondiEliminaPace e bene.
Anonimo del 17 agosto 2009 0.34 ha detto... Papa Pacelli ridusse assai,non aboli'(eran tempi in cui non si aboliva ancora),le code dei Porporati
RispondiEliminaAnonimo del 17 agosto 2009 13.03 ha detto... La cappa magna va benissimo e bellissima è la citazione di S.E. Siri, semmai mi sembrano un po' frivole le mozzette cilestrine dei griciglianesi
Il testo è il Valde solliciti del 30 novembre 1952: lo si può trovare in rete.
Non c’è nulla di “frivolo” nell’azzurro dell’abito corale di Gricigliano: è il colore dell’Immacolata, celeste patrona dell’Istituto.
Di rinco inopportuni ce ne son anche troppi.
RispondiEliminaSe si frequentano le messe tradizionali si può anche notare una generale semplicità delle vesti liturgiche. Ma quando si hanno parameti belli, non vedo perché lasciarli in naftalina. E se la pietà del popolo ha donato alla chiesa un calice d'argento e oro non vedo perché usarne uno di legno.
Ricordo che che mons. Lefebvre celebrava la Messa anche in grandi sale, quando non poteva disporre di chiese. Così come i suoi sacerdoti in cappelline ricavatye dal salotto in appartamenti privati.
Fra inopportuno, le solite bischerate che ci hanno stufato.
Chi ha conosciuto ed avuto il privilegio - come a me è capitato - di varcare la soglia dell'appartamento privato del Card. Siri ha potuto constatare la vera povertà personale.
RispondiEliminaEgli, grande uomo, quando compiva gli atti della Sua alta dignità rivestiva tutti gli abiti dovuti ( cappa magna inclusa...) e per chi viveva a Genova in quell'epoca era normalissimo. Tante parole si sprecano per una cappamagna, abito sfarzoso che peraltro è l'abito corale solenne dei Vescovi e dei Cardinali e (in modo "contratto" anche dei capitoli). Ma quest'abito è l'espressione esterna della dingità di cui la povera persona umana è rivestita... la dignità del Sommo Sacerdote. Del resto Nostro Signore vestiva con un abito tessuto tutto d'un pezzo che non fu diviso ma tirato a sorte.
Per i fedeli vedere certe immagini è quasi il trovarsi in un - permettete l'espressione non perfetta - mondo "fantastico" nella maestà della Liturgia terrestre pallida immagine di quella del Cielo.
All'ultimo Anonimo.Tempo fa'scesi(dalla macchina)per fare una preghiera in una delle tante chiese moderne della periferia.Era brutta che piu' non si puo'.Dopo aver pregato davanti a Gesu'Eucarestia(fu un'impresa trovare l'angoletto dove l'avevan messo),mi misi ad osservare le pareti,di cemento armato e non rifinite,e parlavo,sommessamente,a me stesso,deprecando lo stato pietoso di quella casa di Dio(ero solo,a parte il Signore).Ad un certo punto,stavo quasi per uscire(impegnato nella ricerca dell'acqua santa,che non riuscii a trovare),mi si presenta un signore in borghese(aveva pure la cravatta)e mi fa delle domande(le solite:e' di queste parti?non l'avevo mai vista,ecc.).Era il parroco.Al che io,a bruciapelo, gli domando"Lei vivrebbe in una casa di cemento armato con pareti grezze?"."Certo che no!"fu la risposta,"venga a vedere la canonica".Il miserabile aveva una casa estremamente rifinita,con tre bagni,due dei quali con vasca idromassaggio,tutta microclimatizzata,cucina salvarani,salotto chateau d'ax,ecc..Su un mobile(d'antiquariato) del salotto erano in bella mostra telefonini ultima generazione,apparati hifi,lettori dvd ed ogni ben di dio.Questa e' la realta'(con eccezioni si'ma realta').Un caro saluto.Eugenio
RispondiEliminail parroco in borghese , in cravatta FORSE
RispondiEliminaCONCUBINO ??? ......
supertecnologico ....... hai capito !?!?!?!
dovremo , bisognerà aggiornarsi .
le suore bavaresi cappuccine , che sono una gemma , l' UNICA che rifulge in ASSISI per fede e santità , sono state rimproverate , alcuni anni fa , perchè l' Altare dove veniva esposto il S.S. era troppo ricco , troppo pieno di fiori , ERA TROPPO ..........
Caro Vittorio,mi fu portata da Pompei una Vita di Bartolo Longo.Narra anche delle vicende del Santuario, post mortem del Beato.Ad un certo punto dice che,per adeguarsi allo "spirito del Concilio",sono stati tolti,"giustamente", quasi tutti i gioielli al quadro della Madonna.Dove siano finiti non lo dice,ma trovo rivoltante questo antropocentrismo nella pratica della Fede(tra i gioielli c'era,commovente,una parure di smeraldi,di qualita' mai posseduta da nessuna regina terrena, offerta dalla famiglia Rotschild,ebrea, per essere scampata alle persecuzioni naziste;fede informe?chissa'!Prima del Concilio,con spirito di VERO ecumenismo e di VERA carita',fu appesa al petto della Vergine;ora e' stata tolta).Altro che Elia ci vorrebbe con questi dissacratori!Saluti cari.Eugenio
RispondiEliminacaro Eugenio
RispondiEliminasarebbe interessante sapere in che anno e' tato fatto questo onorabile gesto ....... e chi era il vescovo , anzi l' arcivescovo !!?!?!?
forse il nostro bene amato SORRENTINO ?? all' epoca ??
soprannominato da noi IL FARAONE perchè sempre rilucente di oro quando celebra ,
assiso su un trono , da noi chiamato IL TRONO DEL PAVONE , che si erge al di sopra dell' altare .
corre voce che sia costato 40mila euro , intagliato in noce , opera delle maestranze di CITTA DI CASTELLO .............
SEMPRE IN PIENA SINTONIA CON QUANTO SCRIVE ..... VITTORIO
"Assiso su un trono , da noi chiamato IL TRONO DEL PAVONE , che si erge al di sopra dell' altare"
RispondiEliminaHa fatto più danni questa novità liturgica rispetto all'altare girato (il che è tutto dire).
Senz'altro quei gioielli saranno stati venduti ed il ricavato sarà stato devoluto in opere di beneficenza.
RispondiEliminaTra quei gioielli anche un preziosissimo SECOLARE anello di famiglia che la madre di un mio amico d'infanzia portò di persona dalla Puglia a Pompei per grazia ricevuta.
Se un Cardinale Pontifica fuori Roma, credo che la Cappa Magna sia prescritta. Quindi non si tratta di un vezzo dei "Griciglianesi". D'altronde è stata usata diverse volte,anche da altri Cardinali in altre situazioni. Inoltre se per secoli e secoli è stata prescritta dalla Chiesa nelle solenni funzioni, se Santi e Beati l'hanno indossata(senza ovviamente schifarsene)non vedo chi siamo noi per permetterci di fare i puritani e dire cosa sta bene e cosa no della Tradizione ed a doverne giustificare alcuni aspetti( per alcuni troppo sfarzosi)proponendoli quasi come contrappeso per le schifezze moderniste. Per quel che riguarda Pio XII, da quel che ho letto,pare che tenesse un pò troppo in conto "l'opinione pubblica".
RispondiEliminaW lo Stato Pontificio!!! :)
senz' altro quei gioielli saranno stati venduti in opere di beneficenza ........
RispondiEliminae in base a quale autorita' è stato fatto un gesto del genere ,
vorrei vedere come e dove vive certa gente !!!!
A Vittorio.Credo proprio che fosse Sorrentino.Se non lui,lui adnuente.Infatti il libro,compilato sub eo,loda la lungimiranza ad aver tolto gli orpelli(sic!bestemmia contro segni "sacramentali" quali gli ex voto)alla Madonna,che deve apparir povera tra poveri,ecc.Mi permetto,visto che stiamo nell'Ottava dell'Assunta,due piccole divagazioni.La prima.Quando a Tolentino il Papa fu costretto da Napoleone a pagare un'ingentissima somma per spese di guerra(tipo quella di Kappler contro gli Ebrei),ebbene il Pontefice fece fondere un sacco di roba d'oro e d'argento.Venne fusa anche l'immagine del Sant'Ignazio del Legros,venne fatta una copia della Pieta' di Michelangelo(ora alla Chiesa Nova),venne fusa l'argenteria di mensa.Nulla venne risparmiato.Ma degli ex voto non ne venne toccato manco uno.Il Pontefice lo proibi'per la ragione che l'ex voto non e' un quid destinato alla Divinita'(si possono sconsacrare vasi sacri e fonderli)ma e' "haram"(vedi AT,fonte canonica anch'essa,anche se poco bazzicata...nonostante la vantata rinascita biblica dopo il vatdue),cioe' interdetto a chiunque,anche al Papa.Seconda divagazione.Narra S.Teresa la Grande che,volendo fare la povera,tolse una cornice preziosa ad un Cristo che teneva nella cella.Le apparve Nostro Signore rimproverandola per il gesto:liberissima ella di mortificarsi,ma non pel mezzo della mortificazione arrecata a Dio,che,al contrario, gradisce,CREATORE, l'omaggio ANCHE materiale(del resto la materia non e' di Dio?)dalla CREATURA.S.Teresa commenta di aver avuto,con questo insegnamento,una diretta conferma,ancorche' supererogatoria, del culto delle Sacre Immagini,provando una gran compassione pegli eretici(gia' infuriava la Riforma,iconomaca).Mi scuso per le divagazioni e saluto tutti.Eugenio
RispondiEliminaFdS si è lamentato della scomparsa delle sedie gestatorie.
RispondiEliminaNo capisco la lamentela. Oggi c’è la papamobile, che si è trasformata in sedia gestatoria, anzi di più come un trono mobile lanciato nelle sfee celesti.
No è questione di ordine pubblico, che anzi nasconde ideologia clericale.
Vedere lui è facile che se fosse a piedi, in mezzo alla gente (come Gesù, come s. Francesco): tutto, troppo si vede.
Un troppo no casuale: la totale visibilità del papa ne esagera la centralità, quasi idolatrandolo. No è in "campana di vetro", è di più: è in una "turris eburnea", in una "teca santoale" che viaggia.
Ma chi è il papa? No è forse il servo dei servi? No è certo oggetto di culto, da vivo e da morto. Egli dovrebbe far riluce Gesù, no fargli ombra.
Il concilio vaticano primo è acqua passata o no? C’è stato un altro concilio o no?
È forse un feticcio, il papa? Perché deve essere così separato, intoccabile, inavvicinabile?
Il sacro no è moto col crocifisso, il papa conta di più del crocifisso?
eheheheh ......
RispondiEliminama lo vedi caro EUGENIO come tutto combacia che è un piacere .....
GPII dono' alla MADONNA di FATIMA l' anello episcopale donatogli da WYZSINSKY ......
e ancora è toccato alla venerata MADONNA del PIANTO in cattedrale ..... è toccato anche a lei .
tra l' altro trafugata da tempo la statua , terracotta tedesca , la corona d' oro gli fu donata dalle vedove di guerra in sostituzione della prima trafugata .
p.s. non so se ho scritto esattamente il nome del primate polacco .
Carissimo Vittorio.Tutte queste riforme in senso pauperistico mi infastidiscono non tanto,e non solo,a livello estetico e/o culturale(metti pure sul conto che ti scrive un romano,di religione e di anagrafe)quanto a livello freddamente logico.Sono servite a qualcosa?Si',a peggiorare la situazione.Quando ero piccolo(molti lo stenteranno a credere,ma e' la pura verita'!)non si parlava quasi mai del Papa.Si sapeva l'essenziale e basta.Si parlava dei peccati,della Grazia,delle Indulgenze,della vita di Nostro Signore(conosciuta meglio di ora,con vescovi che dicono"Gesu' nato a Nazareth",come mi e' capitato di sentire in S.Giovanni),della Vita Eterna(questo sempre,dovunque,da chicchessia).Non c'era momento in cui tu non fossi costretto a chiederti"sono ora in Grazia di Dio?E se morissi?".L'atmosfera,altrimenti un po' deprimente,era allietata dalla Grande Liturgia.In qualunque basilica,chiesa o cappella tu entrassi era una gioia che dai sensi arrivava all'anima sentire,vedere.Ti sentivi coinvolto nell'intimo:altro che ACTUOSA PARTECIPATIO.Quanti omoni(allora,ora sono al cospetto di Dio)ho visto piangere!!!Era una poesia per il corpo e l'anima.La stessa sensazione la riescono ancora a provare(beati loro!)i nostri fratelli separati orientali.C'era un tale sovrappiu' di offerta di sacro che non c'era proprio tempo di pensare al Papa.Oggi,per una nemesi tremenda della Storia,si parla sempre e solo del Papa:se cade dal letto,se cambia cappello,cosa mangia,cosa legge.Io,pur papalino,lo trovo assurdo ed aberrante.Rimettiamo il Romano Pontefice sul trono,distante assai,colla tiara e coi flabelli(lasciamolo,tra l'altro, respirare)e ricominciamo la salita al Paradiso coi Sacramenti,colle Opere di Misericordia(nessuno le nomina piu'!),colla preghiera e coll'elemosina.Il resto non serve a nulla.Un caro fraterno saluto da Eugenio.
RispondiEliminaquant' e' vero quello che dici ...... nessuno parlava mai del Papa erano altri gli '' argomenti ,,
RispondiEliminae ritornando al Sacro alla nostra DOTTRINA dunque AUTOMATICAMENTE ALLA LITURGIA ....... ma quanta GENTE e quanta gente di cultura si è convertita assistendo alle nostre liturgie ...
Pare,dico pare(io non c'ero),che lo stesso Bach,luterano e maestro di cappella in una Chiesa luterana,si sia in pectore convertito al Cattolicesimo nel musicare la Gran Messa Cattolica in si minore che,GUARDA CASO,e' stato il suo capolavoro(basterebbe l'Agnus Dei).Fa comunque riflettere l'atteggiamento ammirato ed ispirato con cui il Riformato si avvicina al Sacro Testo.Pochi rammentano che persino i greco-scismatici hanno sempre avuto una particolare venerazione per la nostra antica Messa.Si parla tanto di ecumenismo(a vanvera)poi:
RispondiEliminasi rovesciano gli altari(prima erano esattamente come tuttora in uso presso gli ortodossi,gli anglicani ed i luterani:praticamente il 90% della Cristianita');
si abolisce la festa del SS.mo Nome di Gesu',fissata al 1° gennaio per dato scritturale(all'ottavo giorno gli fu imposto il nome Gesu'),festa comune,fino al 1968 a TUTTA LA CRISTIANITA';
si aboliscono riti che,se pur non dettati ad litteram dagli Apostoli,erano comunque DA SECOLI patrimonio della Chiesa indivisa,anzi UNICI RICORDI RITUALI DELLA CHIESA INDIVISA.
Bell'ecumenismo!Un certo numero di anni e di esperienza mi hanno convinto,fermissimamente,che piu' l'uomo dice una cosa piu' fa l'opposto:la politica,la storia ed il costume lo dimostrano.Eugenio
bach è al di fuori della musica come s francesco è al di fuori del novero dei santi .... sono una cosa che è al di fuori .
RispondiEliminasacrosanta verita per quello che sostieni nelle ultime tre righe .
Ai melomani di questo blog, consiglio anche la musica sacra di Anton Bruckner. Il compositore non piace a Bartolucci, ma molto a papa Benedetto: tre messe, salmi, mottetti e uno spettacolare Te Deum. Come sempre, io sto col Papa.
RispondiEliminaCaro/a Hagrid,in effetti Bruckner e',nel campo della musica sacra e sinfonica,paragonabile a Meyerbeer in quella operistica:molto effetto,uso di raddoppi,prolissita',molto mestiere e rara ispirazione.La colpa non e' sua,ma del clima in cui scrisse,dominato dal genio di Wagner(che quei difetti pure aveva,ma li sapeva volgere in prodotti artistici di indubbio fascino).L'antipodo insomma di un Mozart e di un Palestrina,musica pura e basta.Cio' premesso,specie alla luce di quanto e' venuto,o piuttosto non e' venuto poi,Bruckner,lungi dal poter essere considerato un genio,e' indubbiamente una gran bella cosa.Non mi meraviglia che piaccia al Papa e dispiaccia a Bartolucci:il primo e' un bavarese dilettante,il secondo e' un latino musicista(e che musicista,forse l'ultimo sulla piazza).Nel ringraziar Dio che il Papa non sia infallibile pure nei gusti musicali,mi schiero comunque con Benedetto a preferire Bruckner a Frisina e Liberto:cela va sans dire.Un caro saluto.Eugenio
RispondiEliminaDire "molto effetto, uso di raddoppi, prolissita', molto mestiere e rara ispirazione" per Bruckner, non squalifica certo il compositore, ma connota il critico.
RispondiEliminaDice inopportuno:
RispondiElimina"Ma chi è il papa? No è forse il servo dei servi? No è certo oggetto di culto, da vivo e da morto. Egli dovrebbe far riluce Gesù, no fargli ombra."
Guardi inopportuno, potrei anche essere d`accordo con lei, personalmente ero molto infastidita dal"culto" verso Giovanni Paolo II, dalla sua teatralità, MA con Benedetto XVI, le sue parole e i suoi "no" spagnoleggianti, fanno un buco nell`acqua.
Papa Benedetto XVI si cancella dietro Cristo, sempre, comunque e ovunque egli orienta il nostro sguardo, i nostri cuori a Cristo, egli fa rilucere Cristo, per riprendere le sue parole inopportuno.
Che poi le persone gli testimonino il loro affetto in modo rumoroso e talvolta plateale, è un fatto, un fatto che il Papa accetta, un affetto che accoglie con la sua riservatezza, cercando anche nell`ambito della Liturgia di porvi un limite, per esempio con lui e grazie a lui sono finiti gli applausi
Mi permetta infine, inopportuno, sapendo che lei è neocatecumenale, di dirle che un neocat dovrebbe essere l`ultimo a parlare di culto inopportuno verso il Santo Padre, di idolatria, visto l`oggetto di culto che è, all`interno del cammino, l`iniziatore , un culto che sconfina nella kikolatria.
Caro/a Hagrid,ti segnalo,ove necessario,il mottetto "Os justi" del Bruckner:e' un vero "baba'".E' ad otto voci,a cappella.L'assenza di strumenti e la durata del pezzo,limitata dal testo biblico e dall'uso liturgico,ne fanno un piccolo capolavoro. La fama del Nostro-e' giusto ricordarlo-fu oscurata(ad opera dei soliti noti...)a favore di Mahler,per i motivi che tu puoi immaginare.
RispondiElimina....Saluti.Eugenio
RispondiEliminaFra INOPPORTUNO, se invece di pontificare imparassi a scrivere in lingua italiana?
RispondiEliminaIl tuo post è d 2=.
FILIPPO, e chi mai t'ha raccontato la favola d'un Pio XII incline all'opinione pubblica? Visto tutto quel che d'appetibile per l'opinione pubblica ha condannato...
RispondiEliminaNon ha mai cercato il plauso né le folle vanamente osannanti come diversi tra i suoi successori e mai ha piegato la Fede alle "necessità" dei singoli o delle masse con giustificazioni di natura pastorale.
Eccezion fatta per le uscite durante il bombardamento di S. Lorenzo, e per la festa dell'Immacolata, e l'estate a Castelgandolfo, ha sempre vissuto in Vaticano pregando, soffrendo e governando la Chiesa.
Un Papa smanioso di popolarità si sarebbe comportato in tal modo?
@Eugenio
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Rubeus_Hagrid
A chi mi da della donna, o mi tocca Bruckner, faccio fare la fine dello zio di Harry!