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Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

martedì 11 agosto 2009

Un vecchio articolo di Mons. Mani

Che cosa è successo all'Eccellenza cagliaritana in questi due anni? Erano insincere e di circostanza queste parole d'archivio, o ha maturato nel frattempo una conversione in malam partem (è passato al lato oscuro...), giungendo a vietare persino che della "Messa di sempre" se ne parli soltanto?



LA MESSA DI SEMPRE


Ho letto con curiosità e piacere il documento con cui il Papa rende possibile celebrare la Messa col rito di S. Pio V, in vigore fino al 1970 quando è stato sostituito, seguendo gli orientamenti del Vaticano II, dalle nuove norme di Paolo VI.

Personalmente, celebrare la Messa della mia ordinazione sacerdotale, quella messa che servivo da chierichetto con quel latino imparato a 7 anni senza capirne i significati ma pieno di arcano, mi dà quel senso di piacere che provoca la nostalgia e a cui sono legati bellissimi ricordi. Mi piace tanto anche la Messa della riforma liturgica di Paolo VI. La Messa della mia ordinazione episcopale, delle comunità che ho presieduto in questi anni. In una parola mi piacciono tutte e due, perché sostanzialmente la Messa è una sola e sempre la stessa. È l'involucro, il vestito, i gesti che sono cambiati ma la sostanza è rimasta identica. Per me quindi è indifferente celebrarla nell'una o nell'altra forma: quello che conta è celebrarla come sorgente e culmine di tutta la vita quotidiana. Per altri non è così. Il Papa parla chiaramente di loro, nella lettera che accompagna il documento in cui cita l'arcivescovo Lefèbvre [sic] e coloro che lo seguirono marcando una spaccatura nella Chiesa. Essi - dice il Papa - desideravano ritrovare la forma, a loro cara, della Sacra Liturgia; questo avvenne perché in molti luoghi non si celebrava in modo fedele alle prescrizioni del nuovo messale, ma addirittura veniva inteso come un'autorizzazione, o perfino come un obbligo alla creatività, la quale però ha portato spesso a deformazioni della liturgia al limite del sopportabile . Tanto per capirsi, alcuni hanno reagito agli abusi della riforma tornando al vecchio rito. Per questo poi si sono chiamati reazionari. Hanno trovato nei seguaci di Lefèbvre il vecchio rito e sono andati con loro. Il Papa, nella sua saggezza e nel suo desiderio di comunione, sapendo che la Messa è sempre la stessa per tutti, ha autorizzato entrambe le forme. Dinnanzi a questa concessione del Papa ognuno deve interrogarsi sulla sua partecipazione attiva alla Messa. Ciascuno ha il diritto di partecipare al rito che vuole, ma nessuno è dispensato dal capire ciò che sta dicendo e ciò che sta facendo. Prima regola della preghiera è quella di San Benedetto: mens nostra concordet voce, cioè: la nostra mente si accordi alla nostra voce. Se uno non capisce il latino, difficilmente potrà accordare la mente alla propria voce. E questa regola fondamentale di San Benedetto non l'ha abrogata nessuno. Ricordo ancora il messale quotidiano con traduzione a fianco, e lo ricordo con nostalgia perché capivo il significato di certe stupende orazioni e prefazi latini che era assolutamente impossibile tradurre senza tradire. Quanto detto per la Messa vale anche per gli altri sacramenti, nel caso in cui i fedeli formalmente lo richiedano. Sinteticamente il decreto del Papa stabilisce che - personalmente e da solo - ogni sacerdote può scegliere il rito che vuole. Nelle parrocchie dove esiste stabilmente un gruppo di fedeli che aderiscono alla tradizione liturgica precedente , essi possono chiedere la Messa col rito di Pio V e il parroco può celebrare con quel rito. Non però più di una messa nei giorni festivi. Ma così si spacca la comunità cristiana? No. Il Papa risponde all'obiezione: il messale pubblicato dal Paolo VI e riedito da Giovanni Paolo II è e rimane la forma normale, la forma ordinaria della liturgia Eucaristica.

La stesura del Messale romano prima del Concilio Vaticano II potrà essere usata come forma extraodinaria della celebrazione liturgica. Non si può parlare quindi di due riti, ma piuttosto di un uso duplice dell'unico e medesimo Rito . Il documento del Papa ci ha portato a parlare del rito, del modo con cui si celebra. Bella cosa. Ma più bello ancora è arrivare a penetrare il mistero dell'Eucaristia come momento centrale della Chiesa e dell'universo, che faceva dire a S. Giovanni Eymard: Avete l'Eucaristia, avete tutto.

+ Giuseppe Mani

Fonte: Il Portico 15 luglio 2007, Settimanale diocesano

73 commenti:

  1. La tattica è sempre la stessa: un buon Vescovo in carriera per prima cosa aderisce VOCALMENTE a quanto dice il Papa; poi cominciano gli approfondimenti nelle conferenze episcopali; lì si stravolge la dottrina espressa dal Pontefice e si cerca di far diventare norma l'abuso.
    Ci sono riusciti con la comunione alla mano, adesso vogliono riprovarci con la Messa di sempre.
    Questa volta ho però l'impressione che i loro denti abbiano trovato finalmente l'osso.
    Agli imbroglioni è caduta la maschera.
    Roma con Roma, Lutero con Lutero.

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  2. Non vale Sagmarius , queste cose avrei volte scriverle io. Ciao!

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  3. Può un cieco, guidare un altro cieco?

    Naturalmente l'articolo di Mons mani di due anni fa , ci mette davanti una persona equilibrata e sensibile che parla un linguaggio facile da comprendere e dice cose vere.

    Ma , essere a capo di una diocesi di Cagliari , apre alle voglie del carrierismo e questo si fa in italia , nele Conferenze Episcopali se si è in riga con certe teste di "cattolici adulti".
    Buon viaggio Mons Mani.

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  4. La nomina ad arcivescovo di Cagliari segna la fine di una modesta carriera, non l'inizio d'un'altra.

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  5. Da noi in Friuli si dice: "musa di seconda man" ...
    (muso di seconda mano)

    Summorum

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  6. carrierismo

    S. Ec. Rev.ma ha 73 anni...

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  7. Monsignor Mani, sei tutti noi.
    Questo convegno non s'ha da fare.

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  8. "Ciascuno ha il diritto di partecipare al rito che vuole, ma nessuno è dispensato dal capire ciò che sta dicendo e ciò che sta facendo. Prima regola della preghiera è quella di San Benedetto: mens nostra concordet voce, cioè: la nostra mente si accordi alla nostra voce. Se uno non capisce il latino, difficilmente potrà accordare la mente alla propria voce. E questa regola fondamentale di San Benedetto non l'ha abrogata nessuno. "


    E a me, riprendendo san Benedetto mi vien da dire:
    "La mente di Monsignor Mani aderisce alla sua voce?"
    Non nel senso che non capirebe ciò che dice-scrive ma nel senso, pensa veramente quello che dice? Aderisce con il cuore, la mente a quello che scrive?
    O è solo una facciata ?
    O bisogna saper leggere fra le righe?
    E poi bisogna veramente capire tutto? Capirlo intellettualmente?
    Capivano tutto le generazioni che ci hanno preceduto?
    Il non capire tutto ha forse impedito che santificassero la loro vita con la santa Messa ?
    Il non capire tutto ha forse impedito che la sacra Liturgia fosse il loro NUTRIMENTO SPIRITUALE?

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  9. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  10. NO almeno porta argomentazioni e non semplici cori da stadio!

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  11. L'argomentazione c'è, eccome.
    NO oltre come negazione, come:
    NOVUS ORDO (Missae).
    Più argomentato di così!

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  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  13. Guardia Svizzera, ti lamenti peché ti ho anticipato? e io faccio lo stesso con Luisa!

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  14. Quando leggo il commento di colui che si firma NO, non posso non dirmi che è dietro persone come costui che si è nascosto monsignor Mani per far quello che ha fatto.
    Commento rivelatore e sintomatico dei sentimenti che albergano in quelle persone sulle quali si è appoggiato il vescovo di Cagliari per impedire, in modo arbitrario, il convegno di Mandas.
    Sono queste le persone che ha ascoltato il vescovo.
    Persone che non esitano a mettere in dubbio l`autorità del Summorum Pontificum, che giustificano e approvano che un vescovo impedisca a dei cattolici di riunirsi per approfondire un documento della Chiesa, che non è un suggerimento, un consiglio, un`eventualità, ma è una norma, una prescrizione del Papa.
    Persone che usano di un linguaggio, a proposito del rito tridentino, che dovrebbe al minimo far riflettere Monsignor Mani, è a queste persone che ha dato ascolto, e se è d`accordo con loro è molto ma molto grave .

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  15. Ecco: a Mandas c'era il rischio di una divisione? bastava applicare i contenuti di quest'articolo: parità tra Novus e vetus.

    E invece per ascoltare 7 parocchiani ( i quali non erano mica obbligati a presenziare! in quei giorni potevano benissimo andare al mare) si sono scontentati quasi tutti gli altri.
    Tale fatto, se non è stato creato ad arte dall'Arcivescovo (e io non lo credo) è stato sicuramente sfruttato per cercare di dare una giustificazione ad una proibizione per cui no si stavano trovando motivi.

    Ma allora chi è che crea la divisione?

    Ai posteri l'ardua sentenza, i fedeli che vogliono usare dei loro diritti o un vescovo che cerca pretesti per impedirli?

    La vicenda puzza; come un sigaro toscano.

    Antonello

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  16. Più argomentato di così!

    NO, se questo è argomentare è meglio per te andare alla spiaggia e farti un bagno per rinfrescarti corpo e idee. Almeno il corpo, perché non si può rinfrescare ciò che manca.

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  17. Mi sembra che l'articolo pubblicato dimostri inequivocabilmente che l'Arcivescovo non ha nessuna ostilità nei confronti della Messa del 1962.
    Evidentemente, quindi, la decisione di interdire ai sacerdoti e ai fedeli la partecipazione a un convegno programmato per questi giorni è motivata da altre ragioni diverse dall'oggetto del convegno stesso. Queste ragioni a noi possono anche sfuggire, ma al Pastore è dovuta non solo l'obbedienza materiale, ma anche il consenso della mente: in pratica si deve dare per scontato che vi siano più che valide ragioni.
    E poi un conto sono le messe, un altro i convegni.
    Luigi Murtas

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  18. Dice Antonello: Ma allora chi è che crea la divisione? Ai posteri l'ardua sentenza, i fedeli che vogliono usare dei loro diritti o un vescovo che cerca pretesti per impedirli?

    Io sono un contemporaneo e non ho dubbi: i vescovi non fanno che dividere da quarant'anni la Chiesa dalla Tradizione. Un passo dopo l'altro e stiamo diventando protestanti.
    I loro avversari non sono più gli eretici dichiarati, ma chi si professa fedele alla Tradizione.
    A questo punto ogni istanza di ortodossia per loro diventa un'eresia: il falso presume di giudicare il vero.
    E disgrazia tra le digrazie l'unica autorità, la somma, preferisce l'arma della persuasione a un nodoso bastone.

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  19. Caro Luigi, se esistono ragioni per impedire un convegno sul Vetus Ordo il Vescovo avrebbe fatto bene a renderle pubbliche: se non l'ha fatto vien da pensare che tali ragioni siano indicibili ai semplici perché comprensibili solo agli adulti. I disubbidienti ora chiedono ubbidienza: il vero è diventato falso e il falso vero.
    Sancte Michael Archangele ...

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  20. On tourne autour du pot!

    Si potrebbe evitare di cercare valide giustificazioni che non conosceremmo, che ci sfugirebbero?
    Si potrebbe evitare di essere più manisti di Mani stesso?
    Le ragioni, Monsignor Mani le ha date, eccole:

    " la verità è che sono venuti da me alcuni parrocchiani di Mandas e mi hanno chiesto di fare qualcosa perchè il loro paese non diventasse il centro di un’iniziativa legata alla messa tradizionale
    e mi è sembrato giusto rispettarli .
    Non ho vietato di fare un convegno sulla messa in latino, ho vietato di organizzarlo a Mandas. Se vogliono possono andare a Lanusei, Barumini, Escalaplano, ovunque i parrocchiani gradiscano. Ma non a Mandas.
    ...
    avrebbe provocato molti malumori alla fine sono stato costretto a fermarla "

    Ecco le ragioni di Monsignor Mani che ha ascoltato e rispettato chi considera la Messa tridentina una malattia dalla quale stare lontani, chi prova disprezzo e astio per la Liturgia della Chiesa, per una delle forme dell`unico Rito Romano, chi contesta la volontà del Santo Padre espressa nel suo Summorum Pontificum.
    Non si può dare il consenso della mente ad una decisione arbitraria e ad una giustificazione che sono un insulto all`intelligenza.

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  21. LUIGI MURTAS, le ragioni avanzate dal Vescovo sono sconsolatamente puerili. Se il convegno era pericoloso a Mandas, perché non lo sarebbe stato in altri paesi d'altra diocesi?
    Cerchiamo d'esser seri.
    Esponga, il presule, le vere motivazioni, e non l'ostilità di 7 parrocchiani 7, e allora si potrà giudicar ancor meglio.
    La discussione su come far conviver le due forme del rito romano ed altri approfondimenti sul Summorum Pontificum, non avrebbero fatto male a nessuno, anzi avrebbero potuto esser occasione di proficuo dibattito tra favorevoli e contrari, che si esprimon anche qui.
    Inoltre ad un ordine che si palesa chiaramente ingiusto non si è tenuti neppure ad obbedire.
    Un ordine è giusto se vuol realizzare il bene comune. Dov'è qui il bene comune da perseguire?
    Il parroco di Mandas e gli altri sacerdoti e laici hann'obbedito. Obbedienza materiale, certo, perché quella morale implica l'adesione ad una volontà superiore il cui fine si condivide perché palesemente giusto.

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  22. Questi vescovi non si rendono conto che con i loro atti , da un lato possono impedire una riflessione, ma dall'altro lato rendono molti di noi ancor più convinti e battaglieri. Sotto questo aspetto ha prodotto di più il divieto episcopale del convegno se sarebbe stato realizzato.

    Quanta miopia pastorale nei nostri Vescovi!

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  23. io ho paura , PAURA di una persona di tal fatta .


    PAURA ....... che c' è da dire !!!!!!!!!!!!!!!

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  24. Mens nostra concordet voce, cita da S. Benedetto il vescovo Mani, ma la sua traduzione è lontana dallo spirito di S. Benedetto.
    "Mens" qui è usato nel significato di anima, cuore, interiorità: cioè quello che si esprime con la bocca dev'esser in piena armonia con quel che abbiamo nel cuore.
    La sua interpretazione razionalistica significherebbe che ha peccato la Chiesa che per secoli la lasciato nell'ignoranza del vero significato della messa e delle preghiere i suoi fedeli...
    Via, sull'argomento della comprensione razionale della liturigia si rilegga la Mediator Dei di Pio XII: gli farà bene.

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  25. FILIPPO: Che giova all'uomo conquistare il mondo intero, se poi perde la sua anima? Già le potenti parole di Gesù Nostro Signore ammonivano l'uomo duemila anni fa che per sua natura ha sempre preferito la Gloria terrena a quella Eterna. La carriera cercata a tutti i costi è secondo il principe di questo mondo ( Satana). l'umiltà e la rinuncia sono secondo Gesù Cristo: egli concederà a noi gloria terrena se ritiene che dobbiamo rivestire un qualche incarico importante per la sua maggior GLoria e non per insuperbirci. Quindi, caro Mons Mani, la carriera è diabolica e lo è anche ostacolare le anime affinchè non vadano a Cristo. meditare, meditare : Nostro Signore che era Dio ha forse deciso di nascere in un castello d'oro? figlio dell'imperatore? circondato di servi e di comodità? no. egli con umiltà ha accettato le umiliazioni, le sofferenze e la croce per sobbarcarsi dei nostri peccati. ogni qualvolta pecchiamo pensiamo io ho crocifisso il Mio Signore: è per tutti i miei peccati che si è fatto uomo e ha patito ua Passione atroce. RICORDIAMOCI CHE OGNI SINGOLO COLPO DI FLAGELLO PRESENTE SULLE SACRATISSIME CARNI DI GESù CI APPARTIENE. UMILIAMOCI QUINDI E NON ESALTIAMOCI IN INUTILI ED EFFIMERE RICERCHE DI POTERE E GLORIA PERCHè Chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato. RICORDI MONS.

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  26. Questo convegno non s'ha da fare

    voce dei "bravi" ciechi e biechi
    utili idioti
    degli odierni donrodrighi!
    Così va il mondo...
    pardon, così andava nel secolo XVII!

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  27. Capitolo XIX - La partecipazione interiore all'Ufficio divino

    Sappiamo per fede che Dio è presente dappertutto e che "gli occhi del Signore guardano in ogni luogo i buoni e i cattivi",

    ma dobbiamo crederlo con assoluta certezza e senza la minima esitazione, quando prendiamo parte all'Ufficio divino.

    Perciò ricordiamoci sempre di quello che dice il profeta: "Servite il Signore nel timore"

    e ancora: "Lodatelo degnamente"

    e ancora: " Ti canterò alla presenza degli angeli".

    Consideriamo dunque come bisogna comportarsi alla presenza di Dio e dei suoi Angeli

    e partecipiamo alla salmodia in modo tale che l'intima disposizione dell'animo si armonizzi con la nostra voce.

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  28. il fatto è , caro FILIPPO ,


    che le PIAGHE DEL SIGNORE , vanno passando di

    moda !!!!!!!

    il punto e la sostanza di tutto ciò , E' SOLO questio !!!

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  29. La motivazione che la forma straordinaria possa creare divisioni tra i fedeli è l'argomentazione più frequente addotta dai Vescovi. Voi non immaginate neppure il campionario di assurdità addotto dai Vescovi per
    giustificare i loro atti. Sembrano barzellette. Purtroppo non posso rivelare nessuna di tali giustificazioni, ma credetemi che spesso non si sa se definirle puerili o stupide.

    Raccomando comunque a tutti di usare un linguaggio rispettoso, in primis della carità. Un Vescovo rimane tale anche se pone in essere provvedimenti ingiusti e iniqui o se si giustifica con puerilità. Subire una ingiustizia, soprattutto da parte di un Vescovo, è un ottimo motivo per praticare le virtù cristiane, in isconto dei peccati e per acquistare maggior gloria in Paradiso.

    La Santa Sede è venuta a conoscenza del caso cagliaritano. Abbiate fiducia e pazienza.


    Ex Aedibus

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  30. l'unica autorità, la somma, preferisce l'arma della persuasione a un nodoso bastone.

    Prego, sagmarius, precisiamo:
    lei dimentica che DENTRO il Concilio stesso è stata demolita di proposito l'Autorità suprema del Pontefice, o sbaglio?

    Ipotesi di una strategia del "fumo entrato nelle fessure..."(anni '62-65)
    - Step one:
    abbattere l'ordine gerarchico;
    - step two:
    concimare il terreno con IGNORANZA CRASSA, coltivando i PARI DIRITTI PER ERRORE E VERITA', in nome del caritatevole abbraccio dell'errante con tutti i suoi errori;
    - step three:
    seminare a piene mani MENZOGNE ED ERESIE, coltivandone piantagioni estese in tutto l'orbe cattolico, con alacrità onni-ecumenista ed irenista, aprendo la strada con tappeti rossi al Nuovo Ordine di pace Mondiale, dove tutti vivranno felici e contenti, senza differenze e divisioni di religioni, dopo aver vietato
    CON LA REPRESSIONE VIOLENTA E IL SOFFOCAMENTO DI TUTTI I FEDELI ALLA TRADIZIONE BIMILLENARIA,
    COMINCIANDO DAL PAPA
    RESTAURATORE
    (da ostacolare fingendo di assecondarlo, con un gran sorriso ipocrita!)
    ogni affermazione di "identità cattolica",
    tra le quali
    sopra e prima di ogni altro
    pericolo di sovversione del potere
    regnante modernista,
    LA MESSA TRIDENTINA,
    da additare e DISTRUGGERE
    come nemico capitale e mortale
    della Chiesa nascente dall'anno
    1968!
    - step fourth (futuro prossimo)
    proclamare la Nuova Chiesa rifondata, nata sulle ceneri della vecchia e inservibile
    (come ha già annunciato 2 decenni fa l'ill.mo sig. Kiko dicendo ai suoi adepti NC:
    "Noi siamo la vera Chiesa in opposizione alla Chiesa gerarchica!"
    (detto e quasi fatto...
    a sfida del NON PRAEVALEBUNT)

    (ricordando R. H. Benson,
    e la sua previsione verosimile...)

    RispondiElimina
  31. fumo di satana

    E UNA DELIZIA QUELLO CHE SCRIVI ........

    . il CVII che è nato come PATRISTICO e con tali caratteristiche ha avuto come fine primario se non quello di abbattere il PRIMATO DI PIETRO ed automaticamente domocraticizzare la CHIESA ..... ETC... ETC ... ETC ...

    RispondiElimina
  32. per anonimo exedibus

    ...... ma credetemi che spesso non si sa se definirle puerili o stupide .......

    io invece dico che sono a livello delinquenziale ........

    ed a maggior ragione , se sono puerili o stupide , si faccia sentire il bastone sulla schiena , servira' a svegliarli .....

    queste sono solo ipocrisie belle e buone ...... travestimenti demoniaci , camaleontici .....

    RispondiElimina
  33. fedele scettico "imbavagliato"11 agosto 2009 alle ore 12:28

    Pare che l'utente di nome Ex Aedibus
    sia un rappresentante autorevole
    della Sede più elevata (me lo conferma?)
    Bene, se è così, gradirei sapere da lui:

    - se la pazienza dovrà configurarsi
    come accettazione dei soprusi e degli imbavagliamenti operati con la
    PREVENZIONE TOTALE di qualsiasi richiesta anche embrionale di Messa VO, come accade in regioni geografiche estese per centinaia di km quadrati, dove è vietato anche il solo pronunciare le 2 parole:
    "motu" e "proprio";

    - se la fiducia deve essere riposta in pochi o tanti uomini di svariati gradi di autorità e responsabilità, non concordi nè coordinati tra loro, nè omogeneamente docili al Papa... o solo nel Papa...
    o solo nell'Altissimo,
    nei tempi, sia pur biblici, che
    Egli vorrà stabilire,
    osservando il lieto scioglimento delle amare vicende in questione,
    solo dalla residenza eterna
    della Chiesa trionfante,
    dove, giunti lì
    dopo lunga o breve "milizia"
    a tal lieto finale
    sicuramente
    con Angeli e Santi
    plauderanno gaudiosi?

    Grazie per la sperata
    e (forse) rassicurante risposta, che (forse) potrà ravvivare la Speranza,
    ormai ridotta al lumicino,
    di una rinascita della
    vera e sana Liturgia, nella vera Chiesa di Cristo (quella fondata nell'anno 33),
    in questo consolidato regno del Potere modernista, sempre più oppressivo e tirannico.

    RispondiElimina
  34. Grazie Pastorelli: aspettavo il suo post delle 11:32.
    Chi ha voglia di confrontarlo con quanto scriveva l'Arcivescovo Mani, può farsi un'idea del vuoto spinto di tale articolo che è ben giudicato e trafitto da questa proposizione: " l'interpretazione (dell'Arcivescovo) significherebbe che ha peccato la Chiesa che per secoli la lasciato nell'ignoranza del vero".
    Absit.

    RispondiElimina
  35. per Vittorio:
    se "ti è delizia" leggere ciò che ho scritto,
    ripensando alla previsione lungimirante di R.H. Benson,
    forse gradirai anche leggere il post di nome
    REGNO DEL CAOS,
    (nel thread
    "Occorre un 'rewind' della riforma liturgica?"...)

    RispondiElimina
  36. senzaltro fumo di satana

    lo faro' se puoi darmi le

    coordinate ....

    comunque è la massoneria che ha agito ed agisce ....... convinto in pieno senza fare tante prove del nove

    RispondiElimina
  37. per fumo di satana
    se puoi darmi la fonte di quanto profetizza , azzeccandoci in pieno R H BENSON , desidero approfondire .... grazie vittorio

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  38. Segnalo questo articolo, da L'Unione Sarda di oggi:
    http://giornaleonline.unionesarda.ilsole24ore.com/Articolo.aspx?Data=20090811&Categ=12&Voce=1&IdArticolo=2371793
    Notare che secondo il giornalista la "messa all'antica" si celebra "spalle ai fedeli"... eh si, ci sarebbe stato proprio bisogno del convegno di Mandas

    RispondiElimina
  39. Ahimè in Sardegna la massoneria ...regna sovrana.
    Ricordo a mons. Mani che La Bolla "In eminenti" di Clemente XII è ancora valida!

    RispondiElimina
  40. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  41. Chiunque sia ex aedibus io accetto il richiamo alla moderazione, ma quanto vorrei, per amore della verità che è una virtù, che venissero richiamati anche i Vescovi.
    Perché esser vescovo e praticare l'ingiustizia e il soppruso è più grave che esser laico e lamentarsi dei sopprusi che si sperava esser finiti ma che invece si rinnovellan peggiori di prima.

    Il linguaggio usato da ex aedibus è preconciliare; ci deve essere uguaglianza: chi sgarra deve pagare e saldare il debito contratto con l'errore. laico o vescovo che sia.
    Basta belle parole: ne abbiamo sentite anche troppe. Ora vogliamo fatti. L'umiltà la deve praticare anche un vescovo non solo i laici.

    Cosa c'è di umile in un vescovo che impone la sua volontà contro i diritti dei fedeli e contro le leggi della Chiesa?

    Giù le mani dalla messa di sempre.
    giù le mani dai nostri diritti.


    Antonello.

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  42. Grazie a Dante Pastorelli che documenta quella che era una mia reazione spontanea e dettata dal semplice buon senso!
    Oh quando si esce dalla lettura di un testo con la sgradevole impressione che c`è "un tranello", che bisogna leggere fra le righe e dietro le righe.
    Ringrazio per l`esatta comprensione della frase di San Benedetto, l`interpretazione di Monsignor Mani e l`uso che ne fa, mostra l`influenza che può avere sulle coscienze un insegnamento errato .
    Purtroppo la coscienza cattolica più che formata è deformata da insegnamenti privati, paralleli e soventi errati.

    PS Non è la prima volta che Ex Aedibus, ci invita alla fiducia e alla pazienza, sembra essere ben informato e al posto giusto per esserlo.
    Vorrei tanto ascoltarlo per la fiducia, ma ad un certo punto,quando si è confrontati a tali abusi di potere, è normale sperare e auspicare dei fatti concreti, interventi chiari e forti.
    Altrimenti sarà una prova che rischia di non servire a niente e a nessuno.
    Un altro vescovo ricomincerà, altrove, con altre persone, e niente cambierà.

    RispondiElimina
  43. E' da quarant'anni, caro EX AEDIBUS, che abbiamo fiducia e pazienza. Ma quest'ultima la perse anche Cristo.

    A mio avviso, la S. Sede avrebbe già dovuto intervenire. A freddo si serve solo la vendetta, non la GIUSTIZIA.

    RispondiElimina
  44. ed inoltre vorrei ancora sottolineare ,

    e specialmente per EX AEDIBUS , che grazie alla conoscenza dovuta ad internet e per quante se ne vedono e se ne sentono , si comincia a prendere coscienza di come il CASO FFSPIOX stia assumendo da parte della CHIESA apetti sempre piu' di farseschi , grotteschi se non ridicoli e profondamente ingiusti , con un ottica di grande miopia ...... forse quest' ultima voluta

    RispondiElimina
  45. Come come...?
    Ho capito bene...?
    Ex Aedibus sarebbe...nientemeno che... un molto reverendo...cioè no... un alto personaggio (influente?)boh, comunque "uno vicino" (o interno) alla Santa Sede?...
    Davvero abbiamo questo onore?
    Oh allora la prego, illustrissimo, chiunque lei sia...è ambasciatore qui tra noi di una Bella Notizia?
    Non fa niente se non ce la può anticipare, ma ne "sarebbe" virtualmente a conoscenza?
    Almeno questo barlume di speranza in una notte buia...:
    è lei, ill.mo, venuto qui
    "a portare la liberazione ai prigionieri"
    "ad annunciare l'anno di Grazia del Signore"?
    Oppure no?
    perchè sa...un'ennesima illusione sarebbe fatale per cuori così a lungo provati...abbia pietà di noi,
    se lei - come pare -
    SA ANCORA QUAL E' LA VERA CARITA',
    AVENDO NEL SUO CUORE LA DOTTRINA
    CHE DATA 1976 ANNI
    dalla consegna di Gesù Cristo a Pietro...
    Allora, non ci faccia sperare invano, la supplico!
    Solo sapere se è una Notizia Vera e Buona, UN EU ANGELION...
    altro non ci serve!!!

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  46. Ma questo ingenuo qui...
    mi dà sentore di satira;
    eh già...
    facit indignatio versus
    qualescumque potest...

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  47. Dopo il bagno ritemprante il corpo, secondo il consiglio ricevuto, ritorno a far merenda e che ti ritrovo?
    Più leggo i commenti e più mi straconvinco della bontà del vescovo Mani e della Sua iniziativa.
    Stroncare sul nascere un convegno sul M P può solo prevenire i problemi. Il vescovo, come sentinella dall'alto del suo posto d'osservazione, ha fiutato bene l'aria. E molto bene hanno fatto i fedeli che ne hanno chiesto la sua sospensione, pur se fosse uno solo, ha visto giusto. Una messa V O basta e avanza, e a Cagliari è concessa. Infatti si parle di forma "straordinaria", che esclude l'ordinarietà, e che MAI potrà e dovrà sostituire il N O, per accontentare i pochissimi e scontentare i molti assidui fedeli della forma ordinaria del rito romano.
    Quindi la concessione "straordinaria" basta e avanza per quei pochissimi. E poi di MP se ne parla abbondantemente su internet (purtroppo con toni e contenuti che a me non piacciono), quindi inutile fare duplicati.
    Più che convegno, si pensi a dir Messa.

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  48. Povero No, mi scusi, è raro che io vada giù forte, ma mi lasci dirle che la sua ignoranza non ha d`uguale che la sua.... ignoranza!
    Spero che monsignor Mani leggerà gli argomenti dei suoi supporters e dopo averli letti spero si faccia un piccolo o grande esame di coscienza!

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  49. Approfitto del titolo dell'articolo di mons. Mani per una breve riflessione: la messa di sempre. Finora tale espressione era usata dai fedeli legati al rito antico e ignorata dai fan del Novus, i quali han sempre fin dal nome dato alla riforma liturgica una connotazione di novità: NOVUS ORDO MISSAE lo ha ufficialmente chiamato Paolo VI. Se le parole hanno un significato perché papa Montini lo ha chiamato "novus" e non "renovatus" o "reformatus" "redintegratus" o in altro modo ancora? tali espressioni vengono sì usate ma per indicare il messale nuovo in quanto tale, mentre per l'Ordo missae si è optato per l'aggettivo novus. Ora sul blog di Matias Augé vediamo il liturgista interessarsi per dare lo stesso nome anche al Novus Ordo. La redazione di messainlatino ha spiegato che cosa deve intendersi per "messa di sempre" e come tale titolo non possa darsi ad un edificio nuovo costruito con i cocci di un edificio precedente tenuti insieme da dosi massicce di colla.
    Per decenni ci si è sgolati a decantare la "novità" e la modernità del messale del 1970 e ora quel rito fino a ieri proposto come nuovo (e come tale presentato in rottura col passato) ora viene presentato come la vera messa di sempre!

    Il P. Augé è bravo, e su questo non ci piove, ma dire che "l'offertorio con le sue preghiere, così come l'abbiamo nel Messale di Pio V non esisteva al tempo di Gregorio Magno" non è del tutto corretto: è vero che quelle preghiere sono di epoca successiva ma per circa mille anni l'offertorio romano non aveva nessuna preghiera ed avveniva in silenzio; propio come in silenzio avviene tuttora l'offertorio della messa antica!

    Come faccia poi il buon padre a dire che "l'offertorio del Messale di Paolo VI assomiglia di più a quello del tempo di Gregorio Magno" non lo spiega, ma sappiamo lo stesso, anche se lui lo tace, che le preghiere offertoriali di Paolo VI non sono di origine liturgica; derivano certamente da preghiere prandiali ebraiche forse anche dell'epoca di Gesù ma siccome i cristiani non hanno mai inteso rinnovare il banchetto pasquale ebraico, quanto la novità sacrificale (questa si novità vera, inaudita) nell'ultima e mistica cena avvenuta, in nessuna liturgia cristiana nei 2000 anni di vita della Chiesa si sono mai usate quelle parole.
    Sono pertanto parole nuove. E trovo scorretto che il P. Augé le presenti come "simili" a quelle di un Gregorio Magno che, invece offriva senza proferir parole!

    Qualcuno ora mi dirà: perché non sei andato a dirle sul blog di P. Augé queste cose?
    Semplice: che ci vado a fare in un blog dove interviene in continuazione, come un fiume in piena, un ragazzo che biasima, giustamente, la maleducazione di certi commenti apparsi su messainlalino e poi definisce ignorante e in malafede un garbato intervento della redazione di messainlatino fatto sul blog dell'Augé?

    Maleducazione per maleducazione me ne sto a casa!


    Antonello

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  50. Hanno paura che la gente semplice venga rettamente informata: il problema è tutto qui. Paura che qualcuno apra gli occhi e s'accorga della manipolazione di cui è stato vittima.
    Si vede che i modernisti son ridotti proprio male.
    A NO non gioverebbe, forse, neppure un bagno a Lourdes.

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  51. Grazie, Signor NO,

    conserveremo il tuo intervento come un'epitome del vero spirito di apertura dei modernisti. Illuminante la vera paura che avete: che la Messa di sempre possa sostituire quella moderna. Cosa che il motu proprio non prevede, né è nei programmi dei tradizionalisti.

    Ma i buoni esempi son contagiosi. Ecco perché tanta paura, vero?, di mostrare al Popolo di Dio un prodotto puro e non adulterato.

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  52. Mr. NO (nome del "cattivo" del famoso film di 007) dice: "Una messa VO basta e avanza, e a Cagliari è concessa".
    E' un linguaggio che riesce ad andare contro sia S. Pio V che Voltaire. Non mi sembra questo il senso del Motu proprio papale, per quanto risulti sgradito ad alcuni. Quindi una piccola riflessione sarebbe utile.

    La propssima proposta potrebbe essere una bella riflessione sulla Bolla In eminenti di Clemente XII e sull'enciclica Humanum genus di Leone XIII.

    FdS

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  53. Non disperi per me sig Dante, è peccato.

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  54. per FdS.
    si, sono cattivo.
    Di buono so che ce ne è uno solo.

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  55. PERCHE' dunque i fans del NO
    qui presenti son tanto fan-atici da non voler lasciar ai fautori del VO libertà di culto, così come essi liberamente seguono il loro,
    secondo la volontà del Papa?
    CHE COSA tolgono a loro di vitale i tradizionali, per cui devono

    essere "stroncate sul nascere" le loro riunioni, così come afferma
    democraticamente
    lo stalininano "conciliare"
    N O ?

    semplice:
    Superior stabat lupus, longeque inferior agnus...

    "Tu m'inquini l'acqua!"
    accusava il lupo, rivolto all'agnello!

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  56. Perchè i fautori esclusivi del NO
    non possono lasciar vivere in pace i fedeli tradizionali e li ostacolano, pronti anche
    a soffocare le loro libere espressioni,
    mentre loro non vengono ostacolati?
    Perchè i tradizionali
    fanno tanta "ombra" ai modernisti
    (perlomeno a tanti di loro...)?
    ?
    A me viene in mente la scena del
    Genesi, 3-5:

    3 Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; 4 anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, 5 ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto....

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  57. NO, io non dispero: la strada aperta alla speranza l'ho lasciata nel "forse". Impara a leggere.
    Mi sembra davvero che ormai siete alla disperazione.

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  58. paura non detta

    guarda che questo stato persecutorio , E' COMINCIATO non appena approvato il messale di PAOLO VI , ED IO NE SO QUALCOSA ............

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  59. Torno al vecchio articolo. Voglio escludere che al momento della scrittura di queste equilibrate parole il Vescovo avesse già in mente di operare contro. Dunque c'è stata una metamorfosi. Perchè? Non saprei. Però vengono in mentre analogie altri personaggi eminenti che in vecchiaia, probabilmente sobillati e sollecitati sull'orgoglio personale, mutano ed operano in completa contraddizione con il proprio agire precedente. Esempi: Scalfaro, che faceva comizi inneggiando a Maria ora arringa piazze piene di quella gente che ha ucciso Rivi e Fanin, Andreotti che giustifica il comportamento di Napolitano nel caso Eluana, etc. etc. O più recentemente il "coerente" Casini che, svanito il sogno di essere il delfino di Berlusconi, reagisce facendo ciò che neppure la Bindi era mai riuscita fare: passa alla storia per aver insozzato lo scudo crociato affiancandolo per primo alla falce e martello.
    C'è qualcosa che accomuna questi anziani eminenti al vescovo Mani.

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  60. No vi rendete conto che occasione di scandalo è quel "personalmente e da solo" del prete pro-v.o.m., fosse anche accopagnato da un grppo stabile di 1000?
    Anche questo è un impressionante allontanamento dalla dottrina cattolica.

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  61. No ti rendi conto che sembri la Sibilla Cumana?

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  62. Caro Prof. Pastorelli,
    qui si oscilla tra la Sibilla Cumana e Wanda Osiris.
    E' la verita' di cui e' espressione il Rito tradizionale ad essere considerata inaccettabile.
    Questa smania di protagonismo dell'uomo mi sembra francamente patetica.

    FdS

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  63. Per Vittorio,
    una doverosa precisazione:
    il contenuto del mio post - una ipotesi di strategia per l’abbattimento della Chiesa Cattolica tradizionale
    e sua sostituzione con una “rifondata” -
    è tutta farina del mio sacco, una visione personale
    derivata dai tristi eventi che osservo da 40 anni, ascoltando con attenzione anche tante testimonianze circolanti sul web, che evidenziano il crollo della Fede cattolica connesso allo sfacelo dottrinale e liturgico da cui siamo circondati.
    Tale visione pessimistica, poi, trova conferma nella suggestione letteraria (motivata e ispirata da eventi storici coevi all'autore) del romanzo di R.H. Benson
    “Il padrone del mondo”, di cui puoi leggere una presentazione
    (tratta da “Libero”)
    al seguente link:
    http://www.fattisentire.org/modules.php?name=News&file=article&sid=2487
    Se il link compare troncato e non lo puoi usare,
    allora digita su google
    la seguente frase (intera, su ricerca avanzata):
    La profezia di Benson: la minaccia dell'umanitarismo

    e troverai tanti link che riportano il romanzo “profetico”, dove l’autore (sacerdote cattolico convertito dall’anglicanesimo)
    intravede, già cento anni fa, il pericolo reale della inarrestabile decadenza della Chiesa Cattolica e la sostituzione della civiltà cristiana con la religione orizzontale e anti-cristica dell’umanitarismo.
    Del resto, io penso:
    dall'antropocentrismo spinto della Messa NO alla religione umanitaria dove Dio non è più protagonista, ma figura di secondo piano, il passo è più breve di quanto si possa credere...
    (Mia opinabile opinione)

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  64. fdsatana dice che dall'antropocentrismo spinto della Messa NO alla religione umanitaria dove Dio non è più protagonista, ma figura di secondo piano, il passo è più breve di quanto si possa credere...

    Dove veda l'antropocentrismo nell'attuale NO non so prprio. oggi invece c'è un deleterio ritorno al sacro nel NO, più pericoloso perchè taglia alla radice la profezia conciliare, che assumeva l'umano in quanto umano come fonte e culmine del discorso cristico, fuori dai ritualismi e dagli integrismi.

    RispondiElimina
  65. Il vescovo MANI si è rivelato un ottimo stratega nella difesa della profezia umanistica del Concilio; ha detto infatti “celebrate pure la vostra messa in latino da soli o per pochi e sempre meno intimi, ma non pretendete che possiate farne propaganda”. Questo vale anche per i tanti liturgisti cattedratici e improvvisati che siano, che vanno diffondendo il nuovo ritualismo postconciliare; sono avversi al motuproprio solo perché potrebbe rubare spazi di mercato: invece è sempre la stessa cosa, solo diversa confezione.
    d.mercenaro

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  66. per fumo di satana


    grazie per tutto e condivido in pieno .....

    non credo ci sia bisogno ancora di profezie o altro per poter constatare la bancarotta a pieno titolo della CHIESA .

    però già da ora so , anzi da un pezzo , da che parte rivolgere lo sguardo .....

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  67. Non ho ancora capito se d.mercenaro c'è o ci fa.

    Antonello

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  68. Caro d. Mercenaro

    "Tu l'hai detto"

    FdS

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  69. che assumeva l'umano in quanto umano come fonte e culmine del discorso cristico, fuori dai ritualismi e dagli integrismi.

    ma Gesù Cristo, Figlio di Dio, Dio Egli stesso, non si è INCARNATO per ricondurre l'umanità decaduta - Redenta dalla Croce ri-generata nella Risurrezione- al Padre?
    come può essere "l'umano fonte e culmine del discorso cristico" se c'è voluto un Dio per ri-umanizzarlo secondo il Progetto del Padre?

    A me sembrano parole in libertà, completamente senza costrutto e quindi senza senso, altisonanti e VUOTE

    Rendere culto a Dio non è ritualismo, è la funzione della Chiesa e di ogni Credente

    ma è completamente inutile intervenire nei confronti di simili idiozie. Ma ormai ho scritto e poi forze far chiarezza non guasta mai

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  70. Ma io non son riuscito a capire in tanti anni che sarà mai questa mitica profezia conciliare...
    LA profezia per eccellenza, quella che supera tutte le antiche e moderne...e anche future?
    La storia umana non sarebbe più cristo-centrica come io ingenuamente avevo creduto...
    ma "concilio-vaticansecondo-centrica"?
    Nel mitico CVII si ricapitola tutta la storia della salvezza?
    Ma allora Gesù Cristo non aveva completato la sua Rivelazione ed era solo annunciatore profetico del Concilio, che con la sua
    "profezia" doveva
    "conciliare" anche la Verità con le eresie?
    Sto sparlando?
    Stando alla realtà osservabile...
    (Chissà... errando discitur!)

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  71. Questi poveri (?) Vescovi, alfieri della Nuova Pentecoste della Chiesa postconciliare...

    Credevano che il problema [sic] della Messa Tridentina fosse ormai morto e sepolto, ora si ritrovano a dover rieseguire gli "ordini di scuderia" sessantottini per impedire che 40 anni del loro duro lavoro, la sistematica demolizione della Chiesa preconciliare, vadano a gambe all'aria!!!

    Ecco il motivo della loro acredine, deriva dal loro DNA sessantottino, dalla loro cieca obbedienza alle direttive postconciliari progressiste e moderniste, cattocomuniste e liberiste!

    Sanno di poter agire indisturbati ed inpuniti in aperta disobbedienza al Papa, del resto la Chiesa e' una democrazia, e comandano le Conferenze Episcopali infischiandosene del Pontefice!

    Dicevano bene i Sommi Pontefici preconciliari... i maggiori nemici della Chiesa si trovano all'interno di essa!!!

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  72. con la storia che la sostanza è la stessa non si capisce come in molti casi da Messa Cattolica sia diventata Cena Protestante. No! La forma del novus ordo alla lunga scivola nella mentalità protestante

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  73. Concordo: i carrieristi sono sempre pericolosi. In ogni campo. In uniforme e in tonaca. Del resto Mons. Mani ha indossato sia l'una che l'altra.

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