Riportiamo brevemente l'importante notizia della solenne professione di due Suore Francescane dell’Immacolata, nell’antica forma del rito Romano-Serafico, che ha avuto luogo l’11 agosto, solennità di S. Chiara, a Lanherne in Cornovaglia.
Per il resoconto della celebrazione e per altre foto, si veda qui
Due suore hanno emesso i loro voti perpetui nelle mani del Celebrante, Padre Stefano M. Manelli, fondatore dei Francescani dell’Immacolata. La celebrazione ha avuto luogo nella cappella pubblica di S. Giuseppe ed Anna.
Dopo la processione del celebrante, sono state accompagnate le due suore con una candela in mano, accompagnate dalla Madre Generale.
Dopo i riti introduttivi, le due suore si sono inginocchiate davanti al celebrante, mentre era cantata l’antifona delle vergini prudenti.
Al termine del canto, seduto in cornu Evangelii, P. Manelli, ha interrogato le due suore secondo quanto prevede il rito.
Il Momento più suggestivo e di intenso significato è senz’altro il canto delle litanie dell’ordine Serafico, durante il quale le due suore si sono prostate davanti all’altare, e son state coperte da un velo azzurro, simbolo del manto della Beata Vergine.
Le suore son rimaste coperte così, anche durante il successivo canto dell’Inno Veni Creator.
Il rito poi ha proseguito more solito con la preghiera di intercessione, la dichiarazione del voto, la promessa della vita eterna la consegna dell’anello e della corona e la speciale benedizione.
Due suore hanno emesso i loro voti perpetui nelle mani del Celebrante, Padre Stefano M. Manelli, fondatore dei Francescani dell’Immacolata. La celebrazione ha avuto luogo nella cappella pubblica di S. Giuseppe ed Anna.
Dopo la processione del celebrante, sono state accompagnate le due suore con una candela in mano, accompagnate dalla Madre Generale.
Dopo i riti introduttivi, le due suore si sono inginocchiate davanti al celebrante, mentre era cantata l’antifona delle vergini prudenti.
Al termine del canto, seduto in cornu Evangelii, P. Manelli, ha interrogato le due suore secondo quanto prevede il rito.
Il Momento più suggestivo e di intenso significato è senz’altro il canto delle litanie dell’ordine Serafico, durante il quale le due suore si sono prostate davanti all’altare, e son state coperte da un velo azzurro, simbolo del manto della Beata Vergine.
Le suore son rimaste coperte così, anche durante il successivo canto dell’Inno Veni Creator.
Il rito poi ha proseguito more solito con la preghiera di intercessione, la dichiarazione del voto, la promessa della vita eterna la consegna dell’anello e della corona e la speciale benedizione.
Al termine del rito, la S. Messa ha proseguito come normale.
Per grazia di Dio, altre due vocazioni hanno arricchito la Chiesa, ed è significativo che mentre gli ordini religiosi "ordinari" si svuotano, rischiando l'estinzione, gli ordini "tradizionali" sono sempre più centri fecondi di vocazioni alla vita consacrata e sacerdotale.
Ma questo si sa già ed è cosa nota, ma scomoda e per questo ignorata e sminuita dagli avversari della tradizione. Anche questo rappresenta un fallimento della loro ideologia riformista.
Con gioia apprendo la notizia e invio un caro pensiero alle suore Francescane dell'Immacolata anche perché nella mediocre bonaccia ferragostana delle mie vacanze alpine quest'anno mi hanno offerto un sorriso: capitavo a passare con sulle spalle uno dei miei figli presso la chiesa di Cortina quando una suora m'è venuta incontro e mi ha offerto il mensile dell'Ordine.
RispondiEliminaInaspettata la loro presenza evangelizzatrice e finalmente qualcosa di cattolico! Grazie!
Andreas Hofer
SiSISI SiSISI SiSISI-------
RispondiEliminaovunque io vada incontro appartenenti agli ordini "tradizionali".
Stazioni e treni pieni, interi quartieri, monasteri che si è dovuto raddoppiare di superfice e cubatura per accoglierli, Chiese che si sono dovute ampliare--------
Che belle immagini..Gesù sta preparando per la Sua Chiesa una nuova Primavera della Tradizione.
RispondiEliminaMalgrado tutto dobbiamo essere fiduciosi...Se Dio è con noi chi sarà contro di noi?
Preghiamo.
Personalmente apprezzo molto l'entusiasmo di "visto mai" per la vera primavera post conciliare che -guarda un po'- coinvolge solo la Tradizione; l'unica cosa è che superficie secondo le tradizionali regole ortografiche si scrive con la "i"...
RispondiEliminaAndreasHofer
"capitavo a passare"
RispondiEliminanon è che sia molto meglio------
...non voglio tediare un blog con ragionamenti da forum ma del resto il primo appunto l'ho fatto io, quindi chiedo venia a chi s'imbattesse in questa lettura ma, a tutto vantaggio di "visto mai", dico e professo che "superficie" si scrive con la "i" e che questa è una regola ortografica; e per converso che l'espressione "capitavo a passare" può non piacere e apparire forse un'ineleganza stilistica a seconda dei gusti, ma è corretta.
RispondiEliminaA volte dei ragionamenti, delle osservazioni che hanno una dignità o destano interesse si tagliano le gambe nella considerazione del lettore proprio per infortuni ortografici. A me succede così. Dunque non te la prendere...
AndreasHofer