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mercoledì 26 agosto 2009

26 agosto a Barletta: 60° Settimana Liturgica Nazionale - Mons. Piero Marini e la "Liturgia della riconciliazione". Come?

Un amico lettore ci segnala un appuntamento che sta avendo luogo in questi giorni a Barletta (24-28 agosto): la Sessantesima Settimana Liturgica Nazionale.
Quest'anno il tema è il sacramento della Riconciliazione (la buona e cara vecchia Confessione).
Ne abbiamo analizzato il programma, e vi proponiamo qualche elemento di riflessione.
Il tema è molto importante , il progamma è ricco, molte ed eterogenee sono le tematiche trattate ed eminenti i relatori (ex plurimis si citano Mons. Bertello, Nunzio Apostolico in Italia; le LL. EE. Mons. Monterisi, Segretario della Congregazione per i Vescovi; Mons. C. Ghidelli, Vescovo di Lanciano-Ortona, firmario, all'epoca, dell'opposizione episcopale italiana contro il Motu Proprio "Summorum Pontificum"; Mons. Brandolini, "in lutto" dopo il 17 luglio 2007, e strettissimo collaboratore di Mons. Bugnini di cui indossa l'anello episcopale, etc.).
Se solo pochi sono i temi che trattano l'aspetto teologico e dottrinale della confessione, come ad es. "Vie della riconciliazione nei Padri e nel Magistero della Chiesa", (Mons. P. Tamburrino, Arcivescovo Metropolita di Foggia) o "Linee per una comprensione teologica del sacramento della Penitenza" di Mons. A. Catella, Vescovo di Casale Monferrato) molto più tempo è però riservato ad altri aspetti del sacramento, validi ma forse meno importanti e troppo antropologici, troppo "umani". (Bè ma forse è normale, vista la dimensione antopocentrica, secolarizzata e dissacrata della Liturgia, dei Sacramenti e della Chiesa).
Gli "Aspetti antropologici di una relazione" (trattati da Mons. C. Maniago, Vescovo Ausiliario di Firenze) e il "Perdono e riconciliazione: gli scenari del tempo, gli scenari del cuore" (illustrati da una nostra vecchia conoscenza: Mons. B. Forte, Vescovo di Chieti-Vasto) sono solo due esempi.
Molta perplessità suscitano anche altri interventi. Uno è quello di Fr. Boselli (Liturgista -?- del Monastero di Bose) circa il "Perdono e riconciliazione nei riti della celebrazione eucaristica". Se svolta con superficialità e omessi i necessari "distinguo", questa relazione corre il rischio di far intendere che per la rimessione dei peccati sia sufficiente recitare l'atto penitenziale ad inizio della S. Messa, (errore ormai molto diffuso). E si teme che ciò sia avvenuto, anche per il fatto che a Bose non si celebrano Ss. Messe cattoliche. Ma sicuramente il frate è competente, molto più di un liturgista cattolico.
Altrettanto strano è l'intervento di Fr. E. Bianchi, Priore del Monastero di Bose "Effusione dello Spirito Santo e remissione dei peccati". Il titolo dell'intervento non è chiaro e rischia di generare confusioni ed errori (la remissione dei peccati non avviene per o con l'effusione dello Spirito Santo). Fr. Bianchi forse è preparatissimo al riguardo, ma ci stupisce che egli sia stato chiamato a dissertare su un sacramento peculiarmente cattolico, e che egli non sia sacerdote. Si sa che unico ministro della confessione è proprio il sacerdote cattolico.
Maggior sconcerto è leggere il programma previsto per oggi 26 agosto.
Non solo interverrà Mons.Brandolini, come già detto, stretto collaboratore di Mons. Bugnini (e tutti conoscono quale fu la sua ferma volontà di eliminare quanto di cattolico fosse nella Messa: link), nel pomeriggio inoltre è prevista la Celebrazione Eucaristica (ore 12) PRIMA della Liturgia della Riconciliazione (ore 17).
Questa scelta conferma ulteriormente la serietà degli organizzatori, e il loro convincimento sull'importante significato e sulla serissima funzione della Confessione sacramentale. Ma probabilmente per esigenze del celebrante o per la santità di tutti i partecipanti, gli organizzatori hanno pensato bene di poter invertire l'ordine dei due sacramenti.
E sconcerto nello sconcerto è leggere che vi sarà una "Liturgia della Riconciliazione". (?) Non è chiaro in cosa essa consista, ma si spera che essa sia una "celebrazione comunitaria del sacramento della Penitenza" (durante la quale comunitarie sono solo la preparazione alla confessione con la lettura della Parola di Dio e la resa di grazie finale, ma la confessione dei peccati e l'assoluzione restano individuali, come sancito dal Catechismo della Chiesa Cattolica n. 1482) e non una "celebrazione comunitaria della Riconciliazione con confessione generale e assoluzione generale" a cui si può ricorrere solo per gravi necessità o stati di pericolo (ibidem, n. 1483; can. 961 C.I.C.) secondo quanto ribadito con fermezza dal Prefetto della Congregazione della Disciplina dei Sacramenti, come abbiamo riportato in un nostro precedente post poco tempo fa).
Non si sa cosa avverrà: il "presidente" della Liturgia della Riconciliazione è Mons. Piero Marini. Ognuno effettui i propri pronostici.
Sicuramente i frutti di questi incontri saranno molti e positivi, e in linea con il magistero del Papa e della Chiesa, ma sulla carta ... ci sono non pochi motivi per rimanere un po' scettici.
Il nostro non è pessimismo gratuito, ma solo esperienza. Speriamo però di sbagliare.
Per il programma e i relatrori della Settimana Liturgica Nazionale si veda il link al sito ufficiale, e si clicchi su PROGRAMMA, oppure si cerchi su

http://www.60settimanaliturgicanazionale.it/inde.html

105 commenti:

  1. Condivido in toto le vostre perplessità e sono curiosa di conoscere l'esito ...

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  2. Condivido pure io le perplessità della redazione ma non la curiosità di Gabri. Son quarant'anni che se la suonano e se la cantano. che continuinino indisturbati: prima o poi la ricreazione finirà.

    Antonello

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  3. E quando finirà?
    Forse quando una nuova generazione sarà completamente de-formata da concetti e prassi deviate che svuoteranno completamente di senso e contenuti questo ed altri Sacramenti,
    cioè tra 20 anni, immergendo la coscienza cattolica in un oblio senza ritorno?
    Allora sì sarà finita la ricreazione, ma potrebbe essere esaurita anche la memoria collettiva dei credenti e la Chiesa si ritroverebbe col Depositum Fidei
    (come il deposito aureo di uno Stato)
    completamente corroso e divorato dal tempo con tutte le sue innovazioni distruttive...
    come uno sciame sismico che durerà ancora per decenni dopo il terremoto iniziale, finchè tutto l'edificio sarà raso al suolo?

    A meno che..........

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  4. Ieri sera trasmettevano la conferenza sul canale TV Teleradio Padre Pio, chissà se stasera lo faran di nuovo.
    Comunque l'ho trovato molto soporifero, ho resistito pochi minuti,

    Guido

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  5. Ecco, sinceramente, un intervento della Redazione che no fa bene neppure ai vostri intenti. Se proprio dovete esercitare critica è molto brutto criticare le persone e un convegno, senza sapere che cosa si dirà e quanto giusto o quanto sbagliato. Magari dovreste limitarvi a dire, a posteriori, dove quello che si dice, si fa o si è fatto no risponde alle direttive conciliari così espresse nella SC (Costituzione sulla liturgia):

    “21. Perché il popolo cristiano ottenga più sicuramente le grazie abbondanti che la sacra liturgia racchiude, la santa madre Chiesa desidera fare un'accurata riforma generale della liturgia. Questa infatti consta di una parte immutabile, perché di istituzione divina, e di parti suscettibili di cambiamento, che nel corso dei tempi possono o addirittura devono variare, qualora si siano introdotti in esse elementi meno rispondenti alla intima natura della liturgia stessa, oppure queste parti siano diventate non più idonee. In tale riforma l'ordinamento dei testi e dei riti deve essere condotto in modo che le sante realtà che essi significano, siano espresse più chiaramente e il popolo cristiano possa capirne più facilmente il senso e possa parteciparvi con una celebrazione piena, attiva e comunitaria.
    23. Per conservare la sana tradizione e aprire nondimeno la via ad un legittimo progresso, la revisione delle singole parti della liturgia deve essere sempre preceduta da un'accurata investigazione teologica, storica e pastorale. Inoltre devono essere prese in considerazione sia le leggi generali della struttura e dello spirito della liturgia, sia l'esperienza derivante dalle più recenti riforme liturgiche e dagli indulti qua e là concessi. Infine non si introducano innovazioni se non quando lo richieda una vera e accertata utilità della Chiesa, e con l'avvertenza che le nuove forme scaturiscano organicamente, in qualche maniera, da quelle già esistenti. …
    50. L'ordinamento rituale della messa sia riveduto in modo che apparisca più chiaramente la natura specifica delle singole parti e la loro mutua connessione, e sia resa più facile la partecipazione pia e attiva dei fedeli.
    Per questo i riti, conservata fedelmente la loro sostanza, siano semplificati; si sopprimano quegli elementi che, col passare dei secoli, furono duplicati o aggiunti senza grande utilità; alcuni elementi invece, che col tempo andarono perduti, siano ristabiliti, secondo la tradizione dei Padri, nella misura che sembrerà opportuna o necessaria.
    62. Ma nel corso dei secoli si sono introdotti nei riti dei sacramenti e dei sacramentali alcuni elementi, che oggi ne rendono meno chiari la natura e il fine; è perciò necessario compiere in essi alcuni adattamenti alle esigenze del nostro tempo, e per questo il sacro Concilio stabilisce quanto segue per una loro revisione”.

    Almeno dimostratevi pari a vostro compito senza denigrazioni.

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  6. PER INOPPORTUNO

    ...è molto brutto criticare le persone e un convegno, senza sapere che cosa si dirà e quanto giusto o quanto sbagliato...

    Ciò dicasi anche per il convegno di Mandas!

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  7. Condivido anche io, pernsieroso, ma ormai bisogna solo fidarsi di Dio.
    Da seminarista ho partecipato ad un mini convegno del CAL per seminaristi...non lo trovai molto curato, liturgie e musiche anche poco preparate, seminaristi strani che si "strusciavano" al liturgista di turno altrattanto strano...etc... spirito di preghiera ben poco, carrieristi tanti! Bah!
    Ci vorrebbe una "spia" tradizionale in queste settimane liturgiche e ci si divertirebbe a vedere come dietro le quinte c'è ben altro!

    un don

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  8. Inopportuno, non siamo tutti noi laici, re sacerdoti e profeti?

    E allora lasciaci profetare: vedrai che gli interventi a quel convegno saranno nella linea che abbiamo esposto nel post: non c'è bisogno d'essere Nostradamus per prevederlo.

    E un'altra cosa: che c'entrano precisamente con gli argomenti del post e del convegno liturgico le tue citazioni della Sacrosanctum Concilium?

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  9. Alla settimana liturgica...

    http://liturgia-opus-trinitatis.over-blog.it/article-35126066-6.html#anchorComment

    dicono le stesse cose. Perché avevate dubbi?

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  10. Il Fumus...boni iuris(stavo per dire
    diaboli e chiedo scusa) si è riunito a Barletta...poveri noi straziati da questi liturgisti padroni da quarant'anni della nostra vita spirituale,delle nostre preghiere della nostra Messa...loro ordinano e noi obbediamo... usque tandem?
    Il sommo Dante:fatti non foste a viver come bruti...

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  11. I soliti deliri che vedono in cabina di regia gli alfieri del modernismo postvaticanosecondista, con la benedizione dei superiori, ovviamente!

    Stranamente all'allegra combriccola manca Mons.Manganini, noto ayattollay.. pardon... prelato al seguito dell' iman... pardon... cardinal Tetta... colui che ha vergognosamente taciuto dopo la preghiera islamica a Piazza Duomo quel famoso venerdi'.

    Tale Monsignore e' aperto a induisti, islamici e chi piu' ne ha piu' ne metta, parla a destra ed a manca di fratellanza, accoglienza, ecc. ecc. ma nel frattempo (articolo della Padania dell'altro giorno) suggeri' tempo fa a Mons.Corti di sospendere a Divinis un sacerdote novarese reo di dire la Messa Tridentina!!!

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  12. bla bla bla bla bla bla
    i soliti borbottii da vecchie zitelle

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  13. La realtà è tragica, cari amici. In Italia la situazione è ben più grave che altrove. Non esiste alcuna discontinuità con gli ultimi 40 anni di devozione per il NOM (compresi gli abusi che tutti ben conosciamo e che pochi realmente deprecano, altrimenti li andrebbero a colpire, invece di tollerarli, quasi compiacendosene).
    Accolgono a braccia aperte le mummie del passato, da Marini a Brandolini (oramai emerito), fino ai consueti (ahinoi) di Bose o all'eroe Maniago. Continuano a tenere alla presidenza Di Molfetta e nel mentre con le nuove generazioni si perpetuano, invece di estinguersi. Povera Italia!
    Grazie a Dio il rinnovamento è in atto altrove (vedi gli USA, dove adeguatamente il nuovo presidente della conferenza episcopale ha fatto nominare un ottimo vescovo come Serratelli a capo della commissione liturgica) e prima o poi arriverà anche da noi e sfonderà anche le porte della CEI.
    Ma di acqua intanto ne deve passare sotto i ponti.
    A.C.

    RispondiElimina
  14. "bla bla bla bla bla bla
    i soliti borbottii da vecchie zitelle

    Quelli di Barletta vero?"

    RispondiElimina
  15. Piero Marini,Brandolini e gli altri adepti di Bugnini sembrano i Naufraghi di Gericault...speriamo non si sbranino fra di loro!

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  16. sospendere a Divinis un sacerdote novarese...
    ?????!!!!

    ah sì? E nessuno di questi potenti ha ancora proposto di sospendere il Papa a causa del Motu Proprio?
    Ah, già, non ce n'è bisogno, perchè di fatto...di bastoni fra le ruote ce ne sono d'avanzo!
    Dunque dittatura, però soft, con una maschera melliflua di devozione alle decisioni papali...
    The show must go on!

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  17. di acqua intanto ne deve passare sotto i ponti.

    Proprio così: andiamo sempre a rimorchio degli USA con vent'anni di ritardo, per ogni novità!
    E speriamo che almeno i nostri figli vedano l'alba della vera Chiesa che risorge da queste macerie: ci è toccato in sorte vivere in mezzo a una generazione perversa.
    Io sono tra quelli che credono che
    puntualmente si stanno avverando gli avvisi della Madonna a Fatima:
    "Il Santo Padre avrà molto da soffrire...i buoni (cioè quelli che nella buona volontà conserveranno la vera Fede) saranno perseguitati..."
    Secondo me l'Italia non uscirà da questa palude mefitica prima di 50 anni!
    Naturalmente, come in tutti i castighi epocali, per i peccatori patiranno gli innocenti...
    Saremo in tanti, ancora per anni, a subire persecuzioni per la Messa Tridentina, e non la potremo ottenere, finchè questa generazione di strapotenti dominatori sarà insediata nei seggi "che contano": soffriremo per i posteri, questa pare essere la volontà di Dio!

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  18. Domanda per gli "addetti ai lavori":
    perchè si parla di "Liturgia della Riconciliazione" e non più di Sacramento della Confessione o Penitenza?
    Chi sono le due persone che "hanno litigato"?

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  19. Chiedo venia per l'aggettivo "mefitica", (parola non moderata? troppo acida?...), che si può benissimo cancellare (fa parte di un binomio di uso comune, metaforico, che indica una sensazione di oppressione del respiro dovuta all'inalazione di sostanze nocive per la salute...è ovvio):
    basta solo la parola "palude" !

    RispondiElimina
  20. Bene la comunicazione d'ufficio della manifestazione, bene i commenti anche quelli favorevoli, ci mancherebbe.......
    Ma la pubblicità alla riunione di una congrega i cui scopi sono chiari, questo proprio no !!!
    Almeno si taglino le ultime righe e se qualcuno vuol farsi del male da solo almeno se la vada a cercare con un motore di ricerca.

    Le petit valdotain

    da non confondere col grand valdotain sostenitore :-)

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  21. Ma non è l'anno sacerdotale e non è forse stato indetto dal Papa per celebrare il 150 ann.della morte del Santo Curato d'Ars l'apostolo della Confessione ?E questi relatori-uditori-platea-astanti...è da quarant'anni che sono gli stessi che ora si fanno pubblico ora relatori di che cosa non si capisce mai,ora celebranti,anche qui di che cosa?Bella davvero la Messa al mattino e la liturgia penitenziale la sera,proprio bella speriamo che non diventi l'uso della CEI.E quel che mancava l'intervento di GHIDELLI CHE SI è VANTATO DI AVER PROIBITO AI PRETI DELLA SUA DIOCESI DI CONFESSARE DURANTE LE MESSE.Questa è da incorniciare ma questo tale ex segretario di quel genio della c.d.riforma liturgica che fu Mons.Manziana,non ha mai fatto il prete in cura d'anime?Io che sono solo un parroco di campagna ritengo una grazia grande avere per le feste un prete confessore che sta a tutte le messe nel confessionale,dalla messa prima (orrore dicono ancora la messa prima)dove le donne si possono confessare e fare una bella comunione e tornare a casa a preparare un bel pranzo perchè è domenica e perchè durante la settimana il confessore non c'è e perchè loro hanno un sacco di lavori da fare,ma son contenti di trovare il prete anche gli uomini e i ragazzi,o i ragazzi non li confessiamo piu'(quanti preti e vescovi il sabato suonano le campane per le confessioni e sono lì?)Ma non facciamo ridere che c'è invece da piangere,queste scandalose settimane che gridano vendetta al cospetto di Dio con questi di Bose e gli altri ? Ascoltiamo un pò di piu' il Papa che ha la Grazia di stato di vedere meglio di tutyti noi come e dove va la chiesa e i preti.Confratelli torniamo in Chiesa,in Sacrestia a preparare bene le chiese e le liturgie,torniamo a studiare per preparare le prediche,torniamo a confessarci e confessare.Col Papa alla scuola del Santo Curato d'Ars.Un parroco di campagna.

    RispondiElimina
  22. A.C., in Francia è molto più tragica che in Italia. Ci sono posti dove per mancanza di preti molto è delegato a laici e purtroppo anche laiche facenti funzione. Sulla mancanza di fedeli poi è meglio tacere. Sì c'è la X Mas --- pardon la San Pio X --- epperò l'è scarsuccia come numeri, anche se bella corazzata. Non piangiamoci sempar ados. Guarda anche la Svizzera, che bel casino!!! Da noi facciam pena e soprattutto facciam politica, ma qualcosa si sta muovendo.

    Sullo

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  23. Non condivido affatto il contenuto di questo articolo ne'gli interventi.Non condivido il continuo attacco al defunto Mons.
    Bugnini colpevole di cosa non si capisce.La vostra e' pura retorica,demagogia,propaganda.Non e' possibile strumentalizzare e mistrificare la storia della Chiesa in questo modo.Questo continuo attacco a chi non vede di buon occhio la Messa Tridentina e' sinonimo di fanatismo.Non e' mica obbligatorio che debba piacere?Dovete rispettare chi non condivide la Messa antica e chi non la vuole anche perche' e' la maggioranza dei cattolici. Riguardo a Mons.Ghidelli vi chiedo:Quale e' la sua colpa aver provato amarezza per il Summorum Pontificum?Guardate che sono moltissimi ad avere perplessita'.
    E' un delitto forse?Le perplessita' sono numerose perche',contrariamente alle intenzioni del Santo Padre,invece di creare pace e armonia, questo Motu Proprio sta creando divisione,fazioni,polemica che ci saremmo volentieri risparmiati.E voi tradizionalisti siete sempre più arroganti.Fatemi capire,e' un delitto che un laico parli del Sacramento della Penitenza e riconciliazione?Adesso volete negare anche questo ai laici?Pe r favore imparate ad esseer piuì aperti,

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  24. Riguardo all'ultimo post di tanto rumore per nulla....
    Caro fratello nessuno vuole obbligare nessuno, nella Chiesa c'è libertà di pensiero e di parola (naturalmente se questo non inficia la fede cattolica). A me piace molto la messa tridentina, ma non mi sognerei mai di obbligare altri ad avere la mia simpatia. Mi domando perchè molti a cui piace la Messa di Paolo VI vorrebbero obbligare tutti i cattolici a celebrare esclusivamente in questa forma???
    Credimi caro fratello rispetto le tue opinioni, ma ti chiedo di rispettare le mie non solo a livello teorico, ma anche pratico:
    perchè certi vescovi e superiori non fanno che ostacolare la Messa antica?
    Riguardo ai laici sono propri molti giovani laici e seminaristi a preferire la liturgia tradizionale....
    Bene a fatto Papa Benedetto a scrivere il Motu Proprio.
    Domani nella Messa che celebrerò (come faccio di tanto in tanto) nella forma straordinaria col messale del 1962 ricorderò nel memento dei vivi anche te e quanti fanno resistenza alla volontà del Santo Padre....
    un sacerdote

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  25. Credo di non sbagliarmi dicendo che "tanto remore per nulla" è un neocatecumenale che si è già illustrato su altri siti, anche su altri numerosi nick, con commenti simili.
    Quando scrive ad esempio:

    "Le perplessita' sono numerose perche',contrariamente alle intenzioni del Santo Padre,invece di creare pace e armonia, questo Motu Proprio sta creando divisione,fazioni,polemica che ci saremmo volentieri risparmiati."

    Dimentica che chi crea divisione è chi ostacola il Summorum Pontificum e non chi domanda la sua applicazione!
    Chi crea divisione è chi rifiuta di applicare un documento pontificio, chi apertamente disobbedisce al Successore di Pietro pur essendo formalmente in unione con lui.
    Chi crea divisione è chi dietro una facciata d`ipocrita obbedienza continua la sua opera di distruzione e divisione.
    L`ultimo a potere parlare di divisione dovrebbe essere un neocatecumenale che appartiene ad un gruppo che ha introdotto, con il suo sistema-struttura, la divisione in seno alla parrocchia stessa...transit!

    RispondiElimina
  26. questo Motu Proprio sta creando divisione,fazioni,polemica...
    ????

    MA
    caro "tanto rumore"(e suoi amici allergici al VO):
    non vedi che il colpevole di tutto è il Papa?
    Che dici, vogliamo destituirlo una buona volta?
    Non ti sembra che abbia avuto un'idea infelice, perchè ha provocato SOVVERSIONE? Funzionava tanto bene il potere modernista NO ormai forte e incotrastato da 40 anni...
    che guastafeste questo Papa, vero?
    Ma stai tranquillo, chè i tuoi amici alto-potenti, Neocat e compagnia danzante ci riescono benissimo a soffocare la volontà restauratrice del Papa, e di tutti i fedeli che vogliono seguirlo:
    la dittatura Kiko-modernidta è ben affermata, di che cosa hai paura?
    Che quattro gatti sparuti, umili preti e poveri nostalgici vogliano seguire la Messa antica?
    Ti pare un pericolo serio?
    Suvvia, abbi fiducia, questa restaurazione non s'ha da fare, secondo il potere dominante...
    e allora, tranquillo!

    Oppure temi il Potere di Qualcun altro, più potente di tutti i poteri umani...che potrebbe riportare nella Chiesa l'ordine di sempre, che si è stravolto e calpestato?
    Beh...allora ti capisco, nella tua paura profonda, povero fedele compresso e conculcato dal potere modernista che MAI ti ha fatto conoscere la Tradizione bimillenaria e perenne, perchè quella è il suo vero nemico, che rovescerebbe per sempre il
    POTERE TIRANNO dal trono dove si è insediato da più di 40 anni!

    RispondiElimina
  27. E ti dirò di più:
    la mia fiducia, oltre che nelle promesse di Cristo Signore
    (non praevalebunt), è appoggiata al
    Magnificat, dove la Vergine Santissima, piena di Spirito Santo,
    profetizzò per tutta la storia a venire:

    "Ha rovesciato i potenti dai troni,
    ha innalzato gli umili...
    ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote..."
    e sono sicuro, per questa grande Fede della Madre Santissima di Dio e della Chiesa, che il Signore rovescerà dai troni tutti i potenti,
    qualora abbiano abusato del loro potere per schiacciare gli umili che
    CHIEDEVANO UNA COSA GIUSTA!

    RispondiElimina
  28. Contro l`acidità che provoca Messa in latino e tutto ciò che afferma amore e rispetto per la Tradizione e la divina Liturgia a tutti coloro che hanno oramai uno stomaco particolarmente sensibile perchè abituato solo agli ingredienti, alla salsa e ai condimenti spiritodelconcilioconforme, consiglio una compressa protettrice delle loro mucose delicate, da ingerire in prevenzione ogni qualvolta si avvicinano a siti di questo tipo o ascoltano persone osare affermare, difendere, proteggere "cose" che credevano appartenire ad un passato che consideravano morto e sepolto.
    Altra soluzione evitare la causa dell`acidità, tenersi lontano dal "pericolo", da ciò che non si sopporta.
    Il buonismo, l`irenismo, l`ottimismo hanno illuso e fragilizzato chi vi ha aderito con fiducia e anche entusiasmo.
    C`è chi si sveglia e si rende conto dei danni e c`è chi continua "la tête dans le guidon" rifiutando di vedere che la Chiesa è stata corrosa dall`acidità di chi ha imposto la sua ideologia, disprezzando, rigettando, escludendo, imponendo l`idea che una nuova Chiesa era nata dopo il Vaticano II.

    RispondiElimina
  29. Mangiati qualche saponetta, abitatore della Beozia, e vedrai che l'acidità ti passa!
    Riguardo a Ghidelli, chi lo ha conosciuto sa che da siffatto essere non ci si poteva aspettare niente di diverso.

    RispondiElimina
  30. Ieri sera su "Teleradio Padre Pio" ho guardato per alcuni minuti la conferenza.
    Parlava un signore, un laico, e faceva la carrellata degli argomenti delle scorse conferenze; ad un certo punto afferma che il vero protagonista della liturgia è l'assemblea. Avrei voluto dirgli: "si legga la Mediator Dei di papa Pacelli".

    Io mi chiedo chi è che decide gli argomenti ed i relatori di queste conferenze. La CEI? La congrgazione per il Culto (non penso, però, visto il diverso orientamento attuale)?

    Guido

    RispondiElimina
  31. A volte la verita' puo essere spiacevole o acida.

    Capisco che per molti progressisti che miravano a distruggere anche i resti cattolici della liturgia NO (perche' e' a questo che mirano i novatori) il MP puo' essere stata un'amara sorpresa. Si pensava di andar avanti ancora tranquillamente qualche decennio e poi stendere il certificato finale di morte della liturgia cattolica.
    Cosi' non e' stato. Cosi' non sara'.
    L'Italia mi senbra rimasto l'unico paese cattolico al mondo. Il cattolicesimo per quanto percosso, attaccato, umiliato e offeso (a volte anche da suoi pretesi custodi), ha ancora una dimensione popolare che e' caratteristica inscindibile del Paese. Cio' che ovviamente non ci viene perdonato.
    In altri Paesi ci sono magari vescovi piu' bravi, fedeli piu' preparati, liturgie piu' accurate. Ma come oasi in un deserto totale ed integrale imbevuto di paganesimo, laicismo o fanatismo di false religioni.
    Chiedo comprensione per l'acido sfogo.


    FdS

    RispondiElimina
  32. Ma come si fa a parlare di acidità? secondo me l'articolo (e di solito tutto il blog di messainlatin) è particolarmente prudente e pacato. Son stati espressi alcuni dubbi e qualche perplessità in merito ma sempre con moderazione e con prudenza. Anzi, in coda all'articolo è anche espresso un auspicio positivo con una punta di speranza.
    Gli articoli acidi son ben altri, a mio avviso.

    RispondiElimina
  33. C'è tra i tradizionalisti una vena acida = risentita a volte...ma è conseguenza, per alcuni versi ovvia, di "persecuzioni" e corbellerie che invece dovrebbero fortificare.
    Ma quando ti si dice che il motu proprio sta avendo come conseguenza tanta confusione...non puoi non replicare per le rime, ma con eleganza e ironia:
    ...perché il Novus DesOrdo, finora, cosa ha provocato? :-)

    RispondiElimina
  34. L'acidità c'è è indubitabile: è più responsabile chi la manifesta o chi la provoca con le sue inutili persecuzioni?
    Dico inutili perché i nostri Vescovi che ci vogliono far digerire il Novus non ci riusciranno mai, ed otterranno solo l'effetto contrario: farci amare sempre più il vetus e farci detestare sempre più il Novus

    Antonello

    RispondiElimina
  35. Che tristezza,
    che squallore, quando tra quegli illustri personaggi che partecipano a questa riunione celebrante il trionfo di tutte le possibili visioni "aperte e innovative" di una Chiesa sempre più evoluta -aperti a tutto tranne che alla linea voluta dal Papa!- mi tocca riconoscere il Vescovo della mia diocesi, che implacabilmente, inesorabilmente, inappellabilmente, rifiuta e impedisce il minimo spiraglio di tentativo di richiesta di celebrazione della Messa VO a tutti i fedeli, laici ed ecclesiastici di ogni ordine e grado, proibendo categoricamente di dare la più piccola spiegazione e divulgazione del contenuto del MP e dell'intenzione del Papa, stroncando sul nascere OGNI PICCOLO TENTATIVO di richiesta, in modo da favorire un muro massiccio di terrore e di "Niet!" sormontato da filo spinato, in modo che tutti capiscano di doversi cucire occhi, orecchie e bocca, riguardo alla Messa Tridentina: parola proibita e pericolosa a pronunciarsi!
    Che tristezza infinita!
    E come possono su questo e altri blog questi incoscienti interlocutori (perchè solo in una ipotetica incoscienza si ravvisa un'attenuante...) osare sbandierare il RISPETTO?
    Rispetto di chi e di che cosa?
    Del Papa che promulga il MP e dei fedeli che vogliono seguirlo?
    Hanno questo rispetto e questa carità i potenti oppressori?
    Hanno questo rispetto tutti i catto-modernisti e i loro utili servi, in buona o malafede che siano?
    CHI OGGI STA OPPRIMENDO i fedeli dentro la Chiesa di Cristo,
    i seguaci del NO o del VO?

    ?Non siamo sempre nella situazione narrata da Fedro:
    Superior stabat lupus, longeque inferior agnus...

    "Tu mi sporchi l'acqua che sto bevendo!" diceva il lupo, da sopra,
    all'agnello, che stava più sotto...
    ? ? ?

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  36. dal commento di Antonello: "detestare sempre più il Novus".
    Mi pare che il Papa (che voi tradizionalisti rispettate solo quando vi fa comodo) non dica proprio così...

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  37. noi cattolici tradizinalisti il papa lo rispettiamo sempre! magari non condividiamo alcune sue scelte, ma con obbedienza e umiltà lo rispettiamo sempre e comunque.
    Sugli altri, non posso esprirermi.

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  38. Dalla sintesi dell'intervento "Perdono e riconciliazione nei riti della celebrazione eucaristica" di G. Boselli, monaco di Bose.

    «Il relatore conclude con un apprezzamento all’opera di rinnovamento liturgico all’interno del Concilio Vaticano II quando l’atto penitenziale era prerogativa del sacerdote o dei ministri.»

    Nel VO l'atto penitenziale è doppio, cioè lo recita prima il sacerdote per sé in quanto celebrante e poi lo recita tutto il popolo.

    Altra chicca:

    «l’atto penitenziale, il Kyrie, l’ascolto della parola di Dio, le Verba Christi sul sangue "versato per tutti in remissione dei peccati" [...].»

    Il 17 ottobre 2006 il Prefetto della Congregazione del Culto Divino, ha dato comunicazione a tutte le Conferenze episcopali del mondo che, su indirizzo di Papa Benedetto XVI sarà modificata la formula della consacrazione con il ripristino dell’antica formula "per voi e per molti".

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  39. X Areki

    Caro amico spero leggerai questa mia replica.Forse tu non obbligheresti nessuno a partecipare alla Messa Tridentina ma ti assicuro che in questo blog e in altri siti c'è chi vorrebbe imporla a tutti.Se fosse posibile qualcuno di voi distruggrebbe il Messale promulgato dal Servo di Dio Paolo VI°.C'è un fanatismo nelle vostre parole che nuoce alla stessa causa tradizionalista.Forse non vi rendere conto ma con il vostro atteggiamento fate odiare la Messa antica.

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  40. Carissimo Areki

    La preoccupazione dei Vescovi è piu' che lecita.Perche',lo ripeto,il Summorum Pontificum,o meglio certe sue interpretazioni,
    stanno creando tanti problemi alla Chiesa.La prima preoccupazione pastorale di un Vescovo è quella di mantenere l'unita' nella Chiesa.Il pullulare di tante Messe magari per pochi o pochissmi non è un fatto positivo.Ci si chiede:
    Quale è,dal punto di vista pastorale e generale,il bene che puo' venire a tutta la Chiesa dal concedere la Messa Tridentina?Favoriscono queste celebrazioni la Chiesa o la penalizzano?Creando lotte intestine?Gruppi contrapposti di favorevoli e contrari?

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  41. A me sembra che voi non abbiate uno sguardo d'insieme della Chiesa.Vi preoccupate solo di voi stessi e delle voste esigenze che sono anche lecite.Ma la Chiesa non potra' continuare ad esistere nella divisione e nelle lotte intestine.Vi chiedo Quale bene puoì venire ,per tutto il Corpo Mistico di Cristo,dalla Messa Tridentina?Rendera' la Chiesa piu' santa?Favorira' la comunione?L'amore fraterno?Oppure accendera' una guerra intestina tra fratelli nella fede che distruggera' la Chiesa stessa?

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  42. Caro Areki

    tu pensi che io abbia qualcosa in contrario verso la Messa Tridentina.Ti sbagli!!Io la rispetto moltissimo.Ma non posso accettare che sia usata come una bandiera ideologica contro il Concilio Vaticano II° e'la riforma liturgica che sono sacrosanti.Il Servo di Dio Paolo VI° affermava che la Messa non puo' essere causa di divisione.Ma se lo e' allora caro amico noi non siamo cristiani e' abbiamo tradito il Vangelo

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  43. Sono tanto rumore per nulla anche se compare soft.

    X Luisa

    Si sono un neocatecumenale e con questo?Prima di essere un neocatecumeno sono un cattolico come te.Battezzato,comunicato e cresimato.Forse ti senti piu' cattolica di me perche' vai alla Messa di Pio V°?Essere cristiani si vede dalla testimonianza di vita che si da non dal partecipare
    ad un blog o ad una Messa Antica.Nel Cammino Neocatecumenale diciamo di dire fatti concreti.Perche' la fed si vede dalle opere non dalle parole.

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  44. Sempre per Luisa

    La divisione non viene da chi non applica il Summorum Pontificum ma dal vostro fanatismo.Cercate di imporre ai Vescovi la Messa Tridentina per questo essi la rifiutano.E comunque la divisione e la contrapposizione non sono mai responsabilita' di una parte sola ma di tutti.Quindi anche vostra.

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  45. Perche' non potrei parlare perche' sono un neocatecumenale?Cosa sai del Cammino Neocatecumenale?Sono sicuro che non sai niente come tutti quelli che vogliono parlarne.Se vuoi confrontarti posso darti il mio indirizzo mail.
    Poi vediamo chi ha ragione!Comunque il Cammino qui non c'entra
    non cercare di svicolare.

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  47. Soft, soft, alias tanto rumore per nulla, alias zunbla, alias alea iacta est, da che pulpito viene la predica?

    "Ma la Chiesa non potra' continuare ad esistere nella divisione e nelle lotte intestine."

    Da chi appartiene ad un cammino che ha fatto della divisione un sistema?
    Un cammino che è nato, è cresciuto a lato delle parrocchie, che non celebra con la parrocchia, con i "cristiani della domenca", le sue eucaristie ma il sabato sera, il cui iniziatore ha inventato un nuovo rito e rifiutato di obbedire a Benedetto XVI che gli aveva imposto di modificarlo.
    Prassi liturgica e catechetica diverse, divisione creata nelle parrocchie, persone obbligate ad emigrare, poca o nessuna collaborazione con le altre realtà eccesiali, come domandato dal Papa, seminari basati sull`"insegnamento" di Kiko Arguello......ed è da una persona che appartiene a questo gruppo che ci tocca di leggere delle lezioni di unità!
    È da una persona che appartiene ad un gruppo che ha 40 anni di vita, e il suo "rito" pure, che ci tocca leggere delle farneticazioni sul Rito Antico ?

    Suvvia anche al ridicolo c`è un limite!

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  50. bravo "rispetto"! Sentendo questo profluvio di parole soft è sempre più vera ed adattabile alla fattispecie la favola di Fedro. I lupi sono i cattolici che chiedono la messa di sempre, esercitando un loro diritto, e che ricevono sistematicamente pesci in faccia con l'aggiunta di essere indicati come responsabili della mancanza di amore che, invece regnerebbe sovrano tra i caritatevoli e solidali progressisti! Che distorsione della verità!
    gabri

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  51. X Luisa

    Ti aspetto invece di fare la gradassa su questo blog confrontati, con documenti,sul Cammino vediamo che sai fare invece di dire sciocchezze.fammi vedere cosa sai fare!!

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  53. Scrivo ancora questo commento e poi termino, conosco la logorrea logorante di questo neocoatecumenale ai molteplici nick che scrive:

    "Quale bene puoì venire ,per tutto il Corpo Mistico di Cristo,dalla Messa Tridentina?"

    Soft il tuo condizionamento mentale ti impedisce, rileggendoti, di realizzare le enormità che scrivi!
    La Chiesa non è nata dopo il Vaticano II, lo so che ti insegnano nel cammino che la Chiesa fra Costantino e il Vaticano II è stata fra parentesi, che è rinata dopo il Vaticano II, è rinata con voi, grazie a voi...ma se riesci a far funzionare un istante liberamente il tuo cervello, ti renderai conto che la tua domanda contiene la risposta, che solo una persona afflitta da un grande e grave ignoranza o-e da un grande e grave condizionamento ideologico, può porre una domanda simile !
    Studia la storia della Chiesa, leggi le vite dei santi e vedrai che mai più porrai una domanda simile!

    RispondiElimina
  54. brava luisa!!!!! ben detto! come sempre. soft: sei tu che devi stare zitto! e documentanti tu sulla messa di pio v, sulla MESSA DI SEMPRE!!!
    ps. e non usare il blog per insultare luisa o altri!

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  55. San Pio V non ha creato nulla di nuovo , ha solo riordinato un rito che era in vigore da molti secoli e lo ha esteso a tutta la Chiesa , rispettando solo quei riti in uso in certe particolari zone che avessero più di 200 anni, per cui è giusta la dicitura "messa di sempre".Comunque i toni usati da certi partecipanti al blog non fanno onore né a loro stessi né al blog stesso e con questo termino.
    gabri

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  57. Egregio “soft”,
    per prima cosa Lei è un gran maleducato!…
    Non ci si rivolge mai ad una “signora” con i termini da Lei usati…
    Poi, se questa è l’etica e la carità cristiana che insegnano i “neocatecumenali”, ho ben ragione di pensare che la cara Luisa abbia toccato un nervo scoperto della Sua “congrega”!...
    Si faccia un bell’esame di coscienza…
    Chieda perdono!...
    Prima a Dio per la sua superbia e poi a Luisa per la grave mancanza di stile e rispetto!!!
    Mi stia bene!

    RispondiElimina
  58. Caro Soft...
    ti chiedo scusa anche a nome degli altri se ti sei sentito offeso per la tua appartenenza ai Neocatecumenali. Non sono neocatecumenale e non condivido tante cose che farebbero: soprattutto il modo di fare la comunione e la non curanza dei frammenti consacrati....
    anche io ho fatto parte per circa dodici anni di un movimento cattolico (focolarini), pur facendo tesoro degli insegnamenti ricevuti, me ne sono uscito perchè ad un certo punto non ho notato coerenza con il magistero di Benedetto XVI e mi sembrava che Dio mi chiamasse ad altro (questo altro è la tradizione cattolica e la messa tridentina).
    Rispetto la tua appartenenza neocatecumenale, ti invito però ad una maggiore serenità anche verso Luisa che afferma cose a ragion veduta. Io ho notato proprio nei neocatecumenali un carattere a senso unico e fissismo, incapacità di mettersi nei panni altrui, conosco sacerdoti che li hanno chiamati nelle loro parrocchie e che dopo alcuni anni si sono distaccati dall'esperienza del cammino...
    certo siete una fucina di vocazioni con famiglie numerose, ma queste vocazioni hanno il coraggio di perdersi come il sale e il lievito nel corpo della Chiesa?
    Comunque se a te l'esperienza del Cammino fa del bene seguila e prega anche per noi, tuttavia ti invito ad essere molto più equilibrato e sereno...
    Noi cattolici non dobbiamo farci guerra tra noi, ma fare guerra al male....
    A mio modesto parere il rito tridentino non può che fare bene alla Chiesa ed arricchirla: unità non vuol dire uniformità: la Chiesa è bella perchè è varia, La Chiesa non è nata ieri, ma ha 2000 anni.
    un abbraccio in Cristo
    un sacerdote

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  60. basta non consideriamo più sto soft. !!

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  61. Caro Areki

    Sembra che tu sia un Sacerdote.Dal tono con cui parli sembra che tu abbia molto piu' cervello di molti altri che scrivono su questo blog.Mi rivolgo a te con umilta' e senza voler insegnare nulla a nessuno.Ma credo e spero di poter dire la mia senza essere etichettato stupidamente solo perche' sono del Cammino Neocatecumenale che ,tra l'altro e' approvato dalla Chiesa.Questa Luisa crede di zittirmi con i suoi discorsi.Mi dimostri quello che dice e gli daro'ragione.Circa il modo di fare la comunione nel Cammino Neocatecumenale sei libero di non condividere questa modalita'
    ma ti invito a riflettere e APPROFONDIRE questo TEMA:Se sei un Sacerdore saprai che l'uso del Pane azzimo unico che veniva spezzettato in tante parti è stato prassi normale nella Chiesa almeno per i primi undici secoli.Per mille anni quindi si e' adoperato il pane azzimo,non l'ostia, in una forma simile a come facciamo nel Cammino Neocatecumenale.Cristo stesso uso' il Pane azzimo quando istitui' l'Eucarestia.Gli Apostoli e i cristiani del primo millennio cristiano hanno usato questa forma e non l'ostia che fu introdotta dopo l'anno mille.Se sei un Sacerdote saprai che per i primi sette otto secoli la comunione si faceva sotto le due specie e tutti i fedeli si comunicavano bevendo al calice.
    Saprai che nella Chiesa di Roma almeno fino al quinto secolo c'era anche la prassi secondo la quale il Vescovo o Presbitero si recava dai fedeli per amministrare la SS Comunione sul palmo della mano non sulla lingua,prassi successiva.
    Non si procedeva cioe' processionalmente ma era il celebrante a recarsi dai fedeli.Una forma molto simile a quella attualmente praticata nelle Comunita'Neocatecumenali.Affermare quindi che la prassi del Cammino sia irrispettosa per le briciole significa accusare Cristo stesso e i cristiani dei primi secoli di irriverenza verso la SS Eucarsetia.Non credo vorrai dire questo.Ti posso garantire che,per la mia esperienza, nelle Comunita
    Neocatecumenali la SS Eucarestia viene celebrata con grande devozione e rispetto e non viene sprecata nessuna particola del Corpo di Cristo.Si usano accorgimeti tali da evitare sacrilegi.Carissimo l'accostamento con i focolarini e' molto infelice e lo dico con tutto il rispetto per questo movimento.Il Cammino non è un movimento ma un itinerario di formazione cattolica
    (Giovanni Paolo II°Ep.Ogniqualvolta).E' un itinerario di iniziazione cristiana post battesimale.I Focolarini non c'entrano nulla.Puo' accadere che alcuni parocci si distacchino ma cio' cosa prova?Secondo me solo la debolezza e i limiti umani non la bonta' di questo carisma confermato dalla Chiesa e soprattutto dal Successore di Pietro.D'altronde anche i Gesuiti furono chiusi ma ancora esistono.Circa quello che affermi sulle vocazioni sorte nel Cammino e' giusto ma quallo che dici vale per tutti anche per chi come te si sente tradizionalista.Se ti rifiuti di celebrare con il Messale di Paolo VI° secondo me non sei equilbrato.Condivido il tuo appello alla serenita' ma dovresti dirlo a persone come Luisa che mi attaccano a prescindere non per le mie opinioni ma in quanto appartenente al Cammino e questo significa essere prevenuti.Ti chiedo sono questi i frutti della Messa Tridentina?

    RispondiElimina
  62. Anonimo ha detto...
    basta non consideriamo più sto


    Vedi caro Areky questi commenti mi fanno parlare in un certo modo.
    L'unica comportamento di cui sono capaci alcuni e' la chiusura.di fronte a domande precise si scappa.Costoro non sono capaci di confrontarsi serenamente.Scappano di fronte a chi cerca il confronto.Mi dispiace ma questo e' fanatismo.E'un comportamento simile a quello dei Testimoni di Geova o di alcuni gruppi Islamici oltranzisti

    RispondiElimina
  63. x soft. io non mi chiudo, io non evito il confronto, non scappo e non sono fanatico. io evito le persone che si fanno grandi riempendosi la bocca di frasi , di nozioni, ma che non conoscono la sostanza e lo spirito della tradizione. e soprattutto evito le persone maleducate che insultano! ecco.

    RispondiElimina
  64. Anonimo ha detto...
    x soft. io non mi chiudo, io non evito il confronto, non scappo e non sono fanatico. io evito le persone che si fanno grandi riempendosi la bocca di frasi , di nozioni, ma che non conoscono la sostanza e lo spirito della tradizione. e soprattutto evito le persone maleducate che insultano!

    Risposta

    Caro amico sono stato anche troppo educato.Tu cosa risponderesti a chi ti attacca non con argomenti provati e dimostrati ma con luoghi comuni e e solo perche' appartieni ad una realta' che non ti piace per rancore?Solo chi non ha argomenti attacca la persona.Questa Luisa risponda con argomenti oggettivi.Non attacchi il Cammino che no c'entra nulla.se ne e' capace dimostri le sue argomentazioni oppure taccia

    RispondiElimina
  65. Caro anonimo io non ti permetto di giudicare se io conosco o meno lo spirito della tradizione.E' molto presuntuoso da parte tua farlo.se hai argomenti da contrappore fallo altrimnenti sei come Luisa attacchi la persona.

    RispondiElimina
  66. ma sentili! parlano di umiltà! proprio loro!!! i neocatecumenali! Luisa: non serve che trovi documenti: non c'è nulla di meglio che l'esperienza vissuta in prma persona. e io vissuto come i neocatecumenali si credano loro i primi della classe, come si siano staccati dalle parrocchie, come non vogliano obbedire al papa, e come commettano abusi al limite del sacrilegio nei loro riti di sabato notte!! confermo tutto! e altro. MA no, soft ti chiede dei documenti! che arrogante. c'è lo statuto che non hanno voluto modificare secondo l'ordine del papa! e parlano a noi di umiltà!
    e lo dicono a noi, che sono 40 anni che siamo stati sempre trattati a pesci in faccia e umiliati!
    Sì S^ ha ragione luisa! e anonimo: evitiamolo. con persone così arroganti e maleducati non si può parlare.

    RispondiElimina
  67. soft. resta con le tue convinzioni. non rispondo più. ciao e buona notte.

    RispondiElimina
  68. se non posso dire che non conosci lo spirito della tradizione, tu non dire che luisa e io non sappiamo nulla del concilio e dei neocatecumenali.
    Tu dici quello perchè diciamo errori? pure te allora dici errori sulla tradizione. non fare due pesi e due misure. se il principio vale per noi, valga anche per te.
    NON GIUDICARE!

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  69. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  70. Se dice la verita' non avra' difficolta' a dimostrarla.viceverse sono chiacchiere,pettegolezzi che lasciano ilo tempo che trovano.

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  71. Aiuto! Liberatevi da questo soft! Ha tutta l'aria di essere un catechista/vassaalo del feudo neo/neuro-catacombale. Eh si, sono tutti un po' così..pazzi ma non di amore alla Chiesa se non la loro! Inutile parlarci. Quasi come i testimoni di geova. Solo pregare, tanto attaccano e poi fanno le vittime...si è visto anche qui. Pretendono di avere ragioni da dimostrare...si è visto ancora con Luisa. Non vi caverete un ragno da un buco con questo soft...che seppelisca i suoi morti, mentre noi "risuscitiamo" finalmente la liturgia cattolica: quella si che porta frutti, solo frutti!

    RispondiElimina
  72. Ci troviamo di fronte ad una nuova visita neocatecumenale. Segno che la preoccupazione e' aumentata e i toni si fanno piu' intimidatori.

    Come noto i dubbi teologici sul CN sono grandissimi, gia' qui ampiamente dibattuti e indicativi della situazione attuale della Chiesa.

    Invito comunque a riflettere sulla proposizione numero 49 condannata dal decreto Lamentabili:
    "coloro che erano soliti presiedere alla cena cristiana acquisirono il carattere sacerdotale per il fatto che essa andava progressivamente assumendo l'indole di una celebrazione liturgica".

    Non vedo perche' si dovrebbe ostacolare la comprensione del S. Sacrificio della Messa che ha sempre costituito parte essenziale della Fede cattolica.
    Per contro basti vedere la celerita' nell'imporre come norma generale l'"indulto" sulla Comunione nella mano.
    Il problema ovviamente non e' di numeri. In tale situazione catacombale 15 persone in una sperduta chiesa in orari che nessuno conosce rappresentano una folla. In una mia esperienza all'estero dove c'era una parrocchia della F. S. Pietro, il parroco doveva dire alla domenica 3 messe sempre piene, piu' una quarta in una chiesa di periferia (a grande richiesta). Piu' altre messe MP in altre Chiese.

    Le parole quasi ultimative di soft (per fortuna che si chiama cosi') testimoniano anche di una certa astuzia modernista.
    Chi si interessa di letteratura italiana avra' notato che e' difficile reperire nelle normali librerie il romanzo "Il Santo" di Antonio Fogazzaro, come anche il suo "Leila", gia' messi all'ndice ai tempi di S. Pio X.
    Mi sembra che tale difficolta' di reperimento, anche dopo la fine dell'odiato Indice, sia da attribuire al giustificato timore modernista che la lettura del romanzo provi troppo e mostri come tutto fosse gia stato visto e scritto: il rinnovamento della Chiesa dall'interno, l'ecumenismo, l'unita' delle religioni, l'evoluzione dei dogmi.

    Saldo Catechismo, continua preghiera e mente attenta sono indispensabili per andare avanti di questi tempi nel modo piu' soft.

    FdS

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  73. si credano loro i primi della classe, come si siano staccati dalle parrocchie,

    già...e come DIVORANO le parrocchie, con quale prepotenza, secondo il diktat imposto dal gran kapo Kiko, con un aut-aut:
    ricattano il parroco e i fedeli, che o devono subire in blocco il Cammino o sono costretti a fare fagotto, cambiare parrocchia, e magari anche città, se l'invasione neocat è dilagata!
    Questa è DITTATURA e nient'altro, il resto son chiacchiere per gonzi, ma Kiko e company devono mettersi in testa che il popolo italiano non è più bue, come è stato (o creduto) per 40 anni, e i veri cattolici, quelli fedeli alla Dottrina di 2000 anni
    (non la "profezia conciliare"=unico dogma...) grazie a Papa Benedetto si stanno svegliando, anche se i Vescovi vorrebbero che il gran sonno della massa amorfa continuasse, e che il papa mai li avesse svegliati!
    E grazie a Dio!
    Si vede molto bene i neocat come hanno ubbidito ai richiami ripetuti per anni già con Papa GPII e poi con Papa Benedetto con le correzioni indicate: la sfacciata ipocrisia di dire "Sì sì" e poi continuare come prima più di prima, sotto la frusta dei catechisti-caporali, nel segreto delle tappe a porte chiuse!
    Obbedire a Kiko, facendo finta di obbedire al Papa, questa la tabella di marcia permanente, lo sanno tutti ormai (tranne gli struzzi): questa è sempre stata la chiave del successo di questa setta finto-cattolica che vuole divorare le parrocchie trasformandole in comunità di comunità piene di schiavi!
    E hanno il coraggio sfrontato di inveire contro chi obbedisce a tutto avendo sempre seguito il NO (e subendo anche tutte le storture e profanazioni di Liturgie stravolte...) da 40 anni, accusando gli obbedienti al Magistero perenne di alimentare divisioni!
    Questo orribile rovesciamento della Verità può essere solo operato da satana in masse di sciagurati adepti che non capiscono più niente, non usando più la ragione per distinguere il giusto dall'ingiusto, poichè le coscienze sono accecate e schiavizzate dal dittatore!

    RispondiElimina
  74. Da
    www.paginediocesane.it/

    TESTIMONIANZA

    Al Prefetto del Consiglio per i Laici
    Ecc.za Rev.ma,
    mi chiamo Giuseppina Falbo e Le scrivo da Cicognara, in provincia di Mantova. Ho 43 anni. Sono sposata e madre di 3 ragazzi. Per 8 anni ho fatto la catechista nella parrocchia di Cicognara e per 6 ho frequentato il Cammino necatecumenale dove ero entrata su invito del parroco don Luigi Pietta (anch’egli del Cammino) che ci aveva presentato dei catechisti che
    dicevano d’essere stati inviati dal Vescovo di Cremona.
    Fiduciosa in don Luigi, con altri parrocchiani accettai di partecipare alle
    catechesi, terminate le quali, fummo invitati a partecipare ad una
    Convivenza di tre giorni in un lussuoso albergo sul lago di Garda. Lì ci
    istruirono su come proseguire il Cammino fino al Primo Passaggio che, in
    seguito, facemmo sempre nello stesso albergo sul lago di Garda.

    Per due mesi, dalle 21 a mezzanotte, ascoltammo una serie di catechesi
    massacranti. Ci venne detto in maniera ossessiva e martellante, che eravamo
    delle nullità, dei peccatori che facevano schifo. Arrivati al rito
    conclusivo ci chiusero in un salone e dopo una intensa catechesi ci dissero
    che eravamo stati scelti dal Signore, che stava passando in quel momento.
    Ci chiesero se eravamo disposti a vendere i nostri beni per aderire alla Sua
    chiamata e che dietro la porta c’erano tanti demoni scatenati perché lì si
    stava compiendo un’opera di conversione. Ci fecero scrivere i nostri nomi
    sulla Bibbia e tutto si concluse con il Rito dell’Esorcismo, fatto su ognuno
    di noi da parte dei catechisti e del parroco.
    Io mi sentii così male che chiesi aiuto ai miei responsabili, una coppia che
    come me aveva aderito a questo Cammino. Tornai a casa psicologicamente
    distrutta. Non potevo parlare con i miei, perché avevo ricevuto l’ordine dai
    catechisti di non parlare a nessuno. I catechisti ci dicevano in
    continuazione che erano stati mandati da Dio e che noi dovevamo loro una
    totale obbedienza.
    Chiamai così don Luigi. Lui mi consolò dicendomi di fidarmi e di proseguire.
    Così feci, nonostante i miei “perché e per come”, ma solo
    perché don Luigi
    mi invitava ad avere fiducia.
    Arrivammo allo Schemà, durante il quale ci fu ribadito con insistenza di
    staccarci dai beni. Chiedemmo spiegazioni in merito e ci risposero: “Hai un
    conto in banca? Svuotalo! Hai la macchina? Vendila! Hai beni immobili?
    Vendili! Hai preziosi o qualcosa a cui tieni molto? Staccati! Vendili e il
    ricavato mettilo nella cassetta dei poveri della parrocchia. Con tutto
    questo ci dovevamo sentire strappare il cuore, altrimenti non potevamo fare
    alleanza con Cristo, che poi ci avrebbe reso il centuplo.
    Arrivammo al Secondo Passaggio, quello degli Scrutini. Uno alla volta ci
    hanno portati al centro della stanza, facendoci sedere al fianco della
    Croce, di fronte ai catechisti e al parroco. E’ cominciato così
    l’interrogatorio
    da parte del capo catechista. In quei momenti chi non è abbastanza forte,
    con quel interrogatorio viene svuotato della sua vita o, per meglio dire,
    della gioia di vivere e della propria dignità e identità. Per ben due volte
    noi non “passammo”!
    A loro dire, non ci eravamo provati abbastanza sui beni; non avevamo detto
    tutto della nostra vita; avevamo fregato i fratelli, ma non Dio! Io mi ero
    “provata” sui beni, offrendo del danaro, nella maniera più discreta
    possibile, ad una famiglia bisognosa, ma mi dissero che ciò non valeva,
    perché quella famiglia mi sarebbe stata riconoscente per tutta la vita.
    Così dovetti rifare la prova.
    Faccio notare che sono casalinga e non percepisco alcun stipendio, ma tra
    riti, prove ed altre richieste, in breve tempo mi si sono volatizzati otto
    anni di risparmi.
    .... segue

    RispondiElimina
  75. ...seguito da www.paginediocesane.it

    Arrivammo per la terza volta allo Scrutinio. Dopo aver assistito con
    sofferenza agli Scrutini dei fratelli, arrivò il mio turno. Mi fecero la
    fatidica domanda: “Che cosa non hai accettato della tua vita?” Mi risultava
    difficile capire.
    Risposi che non avevo accettato le decisioni che i miei genitori avevano
    preso sulla mia vita, quali lo studio e l’arte, alla quale tenevo molto. Il
    catechista mi chiese se queste scelte riguardassero anche il mio matrimonio.
    Io non volevo rispondere perché in precedenza privatamente avevo detto loro
    che queste scelte riguardavano il mio fidanzamento e che in seguito il mio
    matrimonio era riuscito bene.
    Mia madre non aveva voluto che interrompessi il mio fidanzamento e forse,
    proprio per questo, lei era stata lo strumento di Dio perché il matrimonio
    si realizzasse. Io non ne volevo parlare, per rispetto a mio marito che amo
    molto, e per rispetto a mia madre, cui voglio altrettanto bene.

    Mi trovai in una situazione psicologica difficile perché essi mi dicevano
    che di fronte alla Croce non potevo mentire.

    Così parlai. Lei non può immaginare come mi sentissi male. Incominciò
    un
    interrogatorio allucinante che non finiva più. Venni accusata di avere
    giudicato mia madre e per questo dovevo inginocchiarmi e chiederle perdono.
    Anche a mio marito dovevo chiedere perdono. Risposi che allora avevo solo
    sedici anni e che non avevo l’età per poter giudicare mia madre. Il capo
    catechista mi disse che sicuramente avevo pensato: Che razza di uomo mi sta
    rifilando mia madre., e molte altre cose.

    A questo punto mi sono sentita morire. Mi avevano distrutta: non solo
    avevano lesa la mia dignità, ma anche quella di mio marito. Mi sentii
    terribilmente in colpa con mio marito, con mia madre e, addirittura, con i
    miei figli.

    Quella era una storia che riguardava solo me e mio marito. Che diritto
    avevano quei laici a interferire così nella mia vita, mentre il parroco, lì
    presente, non proferiva parola?

    Andai a casa disperata e non dormii per tutta la notte. Verso le cinque del
    mattino svegliai mio marito e gli raccontai tutto, ma continuai a stare
    male. Per più di un mese presi dei tranquillanti, anche perché non potevo
    parlare con nessuno.
    Andai da don Luigi che quasi mi cacciò. Ritornai da lui per confessarmi e
    gli dissi la mia sofferenza, ma lui mi rispose che ciò era un bene, perché
    voleva dire che il Passaggio era stato valido e che il Cammino andava bene
    per me.

    Tanto mi sentivo male che avrei voluto rispondergli che stavo camminando
    verso una struttura psichiatrica.

    Il Passaggio si concluse dopo alcuni giorni con il Rito del Sale. Altre
    offerte in danaro e di oggetti vari. Con il dito puntato verso la porta
    della chiesetta delle suore di Viadana, anch’io come gli altri rinunciai a
    satana e a tutte le sue opere

    perché, a detta dei catechisti, il demonio si trovava dietro quella porta.

    Il sacerdote ci esorcizzò ancora una volta e tutto si concluse con la cena.

    I catechisti tornarono nelle sere successive per istruirci sulla questione
    delle decime. Praticamente ognuno doveva detrarre ogni mese la decima parte
    dal suo stipendio, e metterla in una cesta per essere devoluta in opere di
    carità, non ben specificate.

    A chi, come me, era solo, è stato detto di pretendere dal marito la metà del
    suo guadagno e di detrarre da questa il 10%.
    ... segue

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  76. ... seguito da
    www.paginediocesane.it


    Pian piano mi accorsi come questo Cammino stava rovinando la mia vita. Venni
    a conoscenza di altri Passaggi a dir poco terrificanti.

    !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Mi consultai con un Padre francescano che mi consigliò di mollare tutto,

    perché ciò non poteva venire da Dio

    che non mette mai nessuno nell’angoscia e nella disperazione.
    !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Credo che la conversione sia un fatto personale e graduale. Per ognuno di
    noi, i tempi sono diversi. Solo Dio li conosce.

    Ora che sono uscita da questo incubo soffro ancora per le migliaia di
    “fratelli” finiti in questa rete, ma soprattutto per i tanti consacrati.

    Come noi sposati ci fondiamo nel matrimonio in un cammino di salvezza per
    mezzo dell’amore, vissuto nella fedeltà e nel dono reciproco, così i
    consacrati nella Chiesa dovrebbero cercare in essa, e non altrove, quelle
    grazie e quelle virtù che Gesù, nostro Signore, è venuto a portarci.

    Ringrazio Iddio per avermi aperto in tempo gli occhi. Ora posso finalmente
    respirare quella libertà che Lui ci ha procurato morendo in croce per noi.
    Prego sempre per quanti si trovano ancora in questa organizzazione (o, per
    meglio dire, setta).

    Spero tanto che gli organismi preposti nella Chiesa predano in seria
    considerazione questa mia testimonianza, per far sì che Dio sia glorificato
    e trionfi presto la Sua giustizia.

    Ora che sono uscita dal Cammino sono stata esonerata dall’incarico di
    catechista. Ciò ha procurato un grande dispiacere ai bambini che hanno
    lottato tanto per riavermi, ma non c’è stato nulla da fare. Oltre a me hanno
    colpito anche mio figlio che è stato cacciato dall’oratorio e dalle opere
    parrocchiali, perché aveva la stessa colpa della madre, quella di aver
    abbandonato il Cammino neocatecumenale.

    Quanto è successo a me è toccato pure ad un’altra catechista, lei pure
    uscita dal Cammino.
    Speravo che con la venuta del nuovo parroco qualcosa cambiasse, ma con mio
    grande rammarico ho constato che non è cambiato nulla. Oltre al dolore che
    ho provato nell’uscire da questa setta, ora devo subire anche le derisioni
    che il nuovo parroco riserva a coloro che hanno abbandonato il Cammino.

    Al suo arrivo molti erano andati da lui per avere una parola di conforto,
    per essere accolti, ascoltati e amati, come ci si aspetterebbe da un buon
    discepolo del Signore.

    Lui però si è schierato subito dalla parte di chi frequentava assiduamente
    il Cammino. Ora la parrocchia è stata completamente trasformata in un
    ghetto: l’oratorio è stato definitivamente chiuso ai bambini e ai ragazzi
    che sono stati accusati d’aver commesso chissà quali crimini; gli anziani
    non vengono ascoltati e si lamentano per l’assenteismo del parroco.

    La parrocchia è gestita solo da persone che frequentano il Cammino, che
    pensano d’essere i soli veri cristiani e trattano tutti gli altri con aria
    di superiorità, chiamandoli pagani e additano noi che abbiamo lasciato il
    Cammino come indemoniati.

    Come è possibile che accada tutto ciò? Fino a quando durerà questo
    scandalo?
    Cosa devono fare costoro per toccare il fondo dell’illegalità? Non è questo
    il volere di Dio e nemmeno l’esempio che ci ha dato Gesù, nostro Signore.

    Prego Iddio che faccia finire al più presto questo incubo, che faccia
    tornare la pace ed il sorriso sul volto dei ragazzi, degli anziani, degli
    uomini e delle donne, e che l’oratorio torni ad essere la casa di tutti.

    Faccio appello alla Vostra coscienza perché serva fedelmente la Santa
    Chiesa.

    Mi benedica.
    Grazie.

    Giuseppina Falbo

    RispondiElimina
  77. Il Signore, Dio di Verità e di Giustizia (senza le quali la Carità non è praticabile)
    sia benedetto per questa testimonianza di tutte le immani mostruose sofferenze che vengono inferte da decenni a tante anime di fedeli ignari che vengono catturati da questa setta nemica di Santa Madre Chiesa, e cresciuta al suo interno come una piaga cancrenosa mai curata:
    di fronte al gemito inenarrabile, prolungato e insopprimibile di tante anime che giungono al Cuore dell'Altissimo, da tanto tempo inascoltate, vogliamo sperare che il cuore di tanti ecclesiastici, rimasto finora chiuso e insensibile a tanto dolore del Corpo Mistico di Nostro Signore, così piagato e gemente, voglia muoversi a Pietà, seguendo l'impulso interiore della Divina Misericordia, e chinarsi su di Esso, per ascoltarne il lamento e lenirne le ferite decennali, approntando finalmente le necessarie cure!

    Il Signore,
    che perdona tante cose per un'opera di Misericordia, stenderà la sua Misericordia su tutti quelli che lo temono, di generazione in generazione!

    *************

    Signore Dio Onnipotente, Giusto e Misericordioso, Ti supplico di ascoltare il grido di dolore di questa tua figlia così profondamente e lungamente ferita e di tutti i tuoi figli ugualmente feriti che languono in attesa delle cure e della Giusta Misericordia di un vero cristiano che, accostandosi a loro nel dolore in cui sono sprofondati e sommersi -spesso senza voce per gridare- e curando le loro ferite, e sanando la malattia alla radice, mostri loro il Tuo Vero Volto di Misericordia e Giustizia infinite, perchè il loro grido di dolore è già da tempo giunto al Tuo Cuore!
    Si compia così la Tua Santa Volontà
    dentro la Santa Chiesa ferita e gemente;
    Amen!

    RispondiElimina
  78. E' veramente spaventoso il danno che può fare una setta come questa (perché non la si può chiamare in un altro modo!) nelle anime che, magari in cerca di un benessere spirituale, fiduciosamente si lasciano prendere per mano per poi, alla fine, sprofondare in un abisso come quello descritto da questa povera sorella.
    Sono certa che molte cose sono state tenute nel più assoluto secreto da questi lupi travestiti da agnelli altrimenti non si capisce come il Santo Padre ha approvato i loro statuti!
    Prego il Signore affinché il Santo Padre possa circondarsi da persone veramente fidate che gli facciano vedere ciò che il demonio furbamente nasconde sotto le ali di Santa Madre Chiesa...

    RispondiElimina
  79. @ preghiera
    Languisca, languisca pure, faccia con comodo

    RispondiElimina
  80. ho letto la testimonianza della donna uscita dai NC. Se è verà, mi pare che possa costituire la prova di quanto i NC siano deleteri (e non solo per la liturgia). Non ho qui gli esercizi spirituali di s. Ignazio ma in essi c'è un passo che dice che da Dio viene la consolazione, dal demonio la desolazione e la disperazione. Se codesta donna era disperata, era perchè si era imbattuta nel demonio travestito da angelo di luce, come capitò a s. Ignazio a Manresa. Alessandro

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  82. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  83. "sono una studiosa"
    studia su internet?
    laurea in bloggologia?
    laurea in neocatecumenologia?
    laurea in lefebvrianologia?
    laurea in pseudo-liturgia
    Tuttologia!

    RispondiElimina
  84. "... di fronte al gemito inenarrabile, prolungato e insopprimibile di tante anime che giungono al Cuore dell'Altissimo, da tanto tempo inascoltate, vogliamo sperare che il cuore di tanti ecclesiastici, rimasto finora chiuso e insensibile a tanto dolore del Corpo Mistico di Nostro Signore, così piagato e gemente, voglia muoversi a Pietà, seguendo l'impulso interiore della Divina Misericordia, e chinarsi su di Esso, per ascoltarne il lamento e lenirne le ferite decennali, approntando finalmente le necessarie cure!"
    ----------------------

    l medicina della misericordia nelle chiesa conciliare è prevista solo per gli erranti e gli errori, non certo per le loro vittime

    RispondiElimina
  85. A chi dice che non si può criticare il cammino necoat perchè non lo si conosce dall`interno, mi sento di dire, a titolo personale, che se è vero che non ho mai fatto il cammino nc e mai lo farò.... come un medico o un psicologo non hanno bisogno di aver vissuto sulla loro pelle, nella loro mente, nella loro psiche le malattie che curano e ciò non impedisce loro l`ascolto, lo studio e la ricerca dei rimedi, io conosco abbastanza bene la realtà del sistema neocatecumenale, potrei dire hélas molto bene, attraverso persone che il cammino lo hanno fatto, ne sono uscite e hanno avuto bisogno di aiuto. Perchè quando lasci il cammino hai subito pressioni e minaccie prima, continui a subire pressioni dopo e ti trovi solo, spesso diviso dalla tua famiglia o da membri della tua famiglia che restano nel cammino, ti è stato detto : "se lasci il cammino lasci Cristo, ti perderai, sei la vittima di sat...sei e sarai la sua preda" , ti trovi solo e con la tentazione, che per molti si realizza, di lasciare la Chiesa, sei svuotato, ti senti tradito e sei in collera contro il cammino e contro te stesso. La depressione non è lontana, il lavoro di ricostruzione è spesso lungo e doloroso .

    Non per tutti l`uscita dal cammino è così drammatica, alcuni sono usciti e escono perchè si rendono conto, sopratutto con e grazie a Benedetto XVI, quanto le prassi catechetiche e liturgiche del cammino non siano conformi con ciò che vedono e ascoltano, vedono il Papa celebrare la Santa Eucaristia , ascoltano le sue omelie, le sue catechesi e si rendono conto di tutte le storture.
    Ma per poterlo fare è necessario che l`impregnazione delle coscienze, delle menti con i metodi e l`insegnamento in vigore all`interno del cammino non sia già profonda .

    Siccome sono una studiosa, anche di certi fenomeni, messa in contatto con questa realtà, mi son sentita in dovere di interessarmi, ho letto molto, ho posto domande a chi sapeva, insomma mi sono informata, ho letto le catechesi dell`iniziatore del cammino, quelle che sono uscite, quelle non corrette, quelle su cui vige ancora il segreto, quelle che hanno formato e formano i neocatecumenali, ho visto le immagini del "rito" creato da Arguello per le sue comunità, mi è stato raccontato, ho visto i simboli ebrei, il doppio tabernacolo, l`armadio della parola, ho visto la nueva estetica kikiana,ho visto lo spazio sacro sconvolto.

    E mi fermo qui, non c`è bisogno di fare il cammino per poterne parlare, la realtà è sotto i nostri occhi, ivi compresa quella di chi ha legittimato questo sistema senza correggerlo a tempo.
    Papa Benedetto ci prova a modo suo.
    Purtroppo i neocatecumenali stanno disobbedendo, continuano a farlo, obbediscono sempre e solo al
    loro iniziatore, la sua parola viene prima di quella del Papa e del vescovo, obbediscono al Papa e ai vescovi unicamente se sono in linea con ciò che dice loro Arguello.

    Sono stata toccata dalle parole di Giuseppina.
    Ciò che resta scioccante e incomprensibile è il vuoto nel quale sono cadute tutte le testimonianze ricevute in Vaticano.
    Come non pensare,che non sono giunte sino a Benedetto XVI ?

    RispondiElimina
  86. A chi vuoi darla a bere28 agosto 2009 alle ore 10:41

    "sono una studiosa"
    studia su internet?
    laurea in bloggologia?
    laurea in neocatecumenologia?
    laurea in lefebvrianologia?
    laurea in pseudo-liturgia
    Tuttologia!

    -----------------

    la persona criticata si è definita studiosa e ha dimostrato di esserlo portanto argomenti sensati e dimostrando di essersi documentata. E i documenti non mancano per chi ha interesse ad approfondire, a chiarire dubbi, a capire meglio.

    Il nostro anonimo invece, per delegittinarla, cosa fa?
    Non argomenta dimostrando che è in errore, ma la apostrofa apoditticamente.
    Ma alla fine chi è più credibile: la persona ragionevole sensata ed equilibrata che parla sulla base di dati esperienziali e conoscitivi o lo "stroncatore" punto e basta?

    RispondiElimina
  87. "Papa Benedetto ci prova a modo suo."
    Papa Benedetto XVI ha APPROVATO gli statuti dei Neocatecumenali.
    E tanto basta!

    RispondiElimina
  88. La testimonianza della signora Falbo, è davvero impressionante e conferma ancora una volta, quanto i neocatecumenali siano davvero una setta diabolica. E' necessario, che combattiamo con tutte le nostre forze questa setta demoniaca, denunciando le loro malefatte e mettendo in guardia i fedeli, dal pericolo che corrono, nel frequentare questa congrega di demoni. Preghiamo il Signore, che nella sua Misericordia, conceda la forza di uscire da questa setta demoniaca, a coloro che ne fanno parte.

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  89. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  90. Sì il Papa ci prova a modo suo, Benedetto XVI non ha approvato il cammino necoat, è il PCL, con il cardinal Rylko ad averlo fatto.
    Benedetto XVI ha accolto i necoat, con la sua proverbiale disponibilità e gentilezza, e dopo frasi di circostanza molto simili a quelle che Giovanni Paolo II a suo tempo aveva rivolto ai carismatici, con le sue altrettanto proverbiali finezza e intelligenza, ha fatto diversi e importanti richiami, all`obbedienza, alla collaborazione, sulla formazione dei seminaristi.
    Purtroppo sappiamo che, il cammino usa e abusa di quell`incontro del 10 gennaio, tacendo sui richiami...la frase "il Papa ha approvato il cammino" è la frase magica che mettono in avanti per zittire le eventuali opposizioni, la loro marcia trionfale di conquista delle parrocchie, con l`appoggio di vescovi e cardinali, può così continuare.
    Sembrerebe che la sacra Liturgia e la retta Dottrina siano oramai divenuti secondari, un optional nella Chiesa cattolica.
    Si è andati così lontani nel tollerare gli abusi di movimenti come il cammino (che non vuole essere chiamato movimento...), li si è lasciati crescere svilupparsi con i loro errori, le loro derive, le loro disobbedienze, che Papa Benedetto può solo ricucire, predicare con l`esempio, agire con discrezione, e non in maniera direttiva e autoritaria, non è in ogni caso nel suo carattere.
    Spero che lo stia facendo.

    RispondiElimina
  91. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  92. La battaglia è quella che ha combattuto, Kiko Arguello per imporre alla Chiesa il rito da lui creato per le sue comunità, un vergognoso braccio di ferro a tavolino, la Sacra Liturgia cattolica oggetto di un compromesso.
    Chi ne esce perdente è la Liturgia, è la retta Dottrina, è la credibilità di chi ci governa.

    RispondiElimina
  93. OK: profittando di un buco nella moderazione, siamo andati nuovamente a parare sui catecumenali. Poiché sono uscite anche cose interessanti, non ce la sentiamo di cancellare i commenti (se non quelli contenenti gli insulti contro altri commentatori propalati da questo "Soft" che poi, IP alla mano, è una vecchia e verbosa conoscenza).

    Resta nondimeno che la questione è off topic e avvertiamo tutti che d'ora innanzi, per non finire sempre a parlare di questi neocat. dei quali, sinceramente, ci interessa relativamente, ogni accenno agli stessi che non sia inerente il contenuto del post, comporterà cancellazione del commento. In altri termini: non che sia un argomento vietato, ma dà fastidio ad un lettore medio voler leggere i commenti sulla Settimana Liturgica, o su qualcos'altro, e leggere sempre di Kiko e compagnia.

    RispondiElimina
  94. "La verità genera odio" e censura aggiungo io.
    Non ne fò problema.
    C'è chi conosce i cuori.
    E quella voce che da li viene e che si soffoca, condanna.
    Già basta questa pena.
    L'ovile santo è SOLO la Chiesa di Roma.

    RispondiElimina
  95. "L'ovile santo è SOLO la Chiesa di Roma"

    ------------------
    si', ma QUALE?????

    RispondiElimina
  96. perchè tutti hanno paura dei neocatecumenali?

    RispondiElimina
  97. Désolée chère rédaction....ma questa volta non sono d`accordo con voi!
    A parte che è stato un neocatecumenale ai molteplici nick a portare la discussione sui neocatecumenali, non credo che siamo fuori tema im un thread che parla di Liturgia, parlando del rito inventato da un laico.
    Un rito sincretistico che mai sarebbe stato accettato prima del Vaticano II.
    Un rito tollerato, incoraggiato da Bugnini e compagnia, un rito con una teologia distorta che in 40 anni nessuno ha voluto, potuto correggere.
    Un rito e dei testi con i quali sono "evangelizzate" persone che penseranno che quella è la Liturgia della Chiesa cattolica, che quella è la dottrina cattolica.
    Altro che off topic! Siamo in pieno nel tema della Liturgia, del suo rispetto.
    Avremmo anche potuto parlare di come è concepita la Confessione in seno al cammino!
    Visto le anomalie che comporta il cammino, sarà difficile non ricordarle, non farvi riferimento a secondo dei temi abordati, perchè immagino, dal momento che a voi i neocatecumenali non interessano più di tanto, che non sarete certo voi a consacrare un post ad hoc.
    Anche se stanno invadendo sempre più parrocchie, anche se impongono il loro sistema, il progetto di Arguello, alle parrocchie, anche se obbligano sempre più cattolici ad emigrare.
    Sarebbe veramente preoccupante se anche questo sito si unisse ad una specie di "cospirazione" del silenzio appena si parla di questo cammino e delle sue storture.

    RispondiElimina
  98. "che penseranno che quella è la Liturgia della Chiesa cattolica, che quella è la dottrina cattolica."
    Lo PENSIAMO, non "penseremo".

    "Anche se stanno invadendo sempre più parrocchie"

    Non conosciamo crisi di vocazioni. Il motivo ci sarà.
    E non ci hanno mai chiesto colloqui dottrinali.
    Siamo in perfetta regola nella Chiesa.
    Se ne faccia una ragione, non una ossessione.
    Lo spirito soffia dove vuole.

    RispondiElimina
  99. Non metto in dubbio che abbiate molte vocazioni, il problema, ed è grave, è che i seminaristi fanno il cammino, sono formati dai catechisti neocat che assicureranno anche la loro formazione permanente e ai quali devono obbedienza, seminaristi formati dunque con la "pseudoteologia di Kiko Arguello, e che celebreranno il rito creato da Kiko Arguello.
    Per carità non dica che non vi sono chiesti colloqui dottrinali, è da anni che i vostri testi sono allo studio della CDF, la commissione ad hoc per correggerli ha lavorato molto e a lungo con il risultato di vedere il frutto del lavoro, dei testi finalmente corretti e conformi....rifiutati da Kiko Argeullo che non riconosceva più le SUE catechesi!
    Per non parlare dei colloqui, di cui ho già parlato, attorno alla sacra Liturgia, un vergognoso braccio di ferro, un vergognoso compromesso, la legittimazione della disobbedienza al Santo Padre.

    RispondiElimina
  100. Cara Luisa,

    l'eccesso è controproducente. Sempre. Questo è un sito dedicato alla Messa, quindi alla liturgia: è forse motivo sufficiente perché non c'è giorno che non si tirino fuori questi neocatecumenali? Ci sono ottimi siti dedicati a loro e alle loro storture. Non questo.

    Ci mettiamo forse ogni giorno a parlare (e ce ne sarebbe ben donde) delle derive della Compagnia di Gesù? No.

    Non serve ripetere sempre le stesse cose. Anzi, parlarne anche a sproposito fa pensare che uno non abbia un giudizio obbiettivo su di loro. E rende le accuse meno credibili.

    Quindi, per cortesia, assez! Si parli dei NC solo quando c'entra col discorso e per punti specifici. E se rispunterà il prolisso troll neocatecumenale, vedete di non rispondere in attesa della nostra cancellazione.

    RispondiElimina
  101. "che penseranno che quella è la Liturgia della Chiesa cattolica, che quella è la dottrina cattolica."
    Lo PENSIAMO, non "penseremo".

    Penso che queste parole diano tutta la misura dell`arrogante sicurezza di chi è nel cammino.
    Chi ha letto le catechesi del cammino, sa quanto siano difformi su dei punti fondamentali, quanto esse rispecchino la visione dell`iniziatore del cammino.

    Penso sia chiaro che per chi è nel cammino l`insegnamento di Kiko Arguello È la dottrina cattolica.
    Siamo arrivati a questo punto nella nostra Chiesa, e questo a causa di chi ha lasciato prendere radice queste storture, a causa di chi non ha corretto , di chi non ha fatto prova di autorità, difendendo la Liturgia e la Dottrina dagli attacchi dei vari illuminati di turno.
    E facendo questo non hanno protetto i fedeli.

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  102. @redazione

    Prendo nota della vostra posizione, anche se non la condivido, a parte gli eccessi verbail che non approvo e di cui non penso si possa accusarmi.
    Non mi priverò, se lo riterrò pertinente, di fare riferimento al cammino neoatecumenale.
    Sarete poi liberi di censurarmi.
    E quando dite"assez"...vi assicuro che sono molti i fedeli che dicono "assez", obbligati di fare chilometri per trovare una parrocchia non neocat.
    Ebbene questi "assez" nessuno li ascolta.
    Il silenzio è di rigore quando si tratta del cammino neocat.
    I responsabili sono riusciti ad imporre il silenzio e il segreto che vige all`interno del cammino verso quelli di fuori... a chi, fuori del cammino nc, dovrebbe ascoltare, proteggere, guidare.
    Sconcertante.

    RispondiElimina
  103. Triste la testimonianza della Signora ex neocat. Ma vera, posso confermare perchè ho vissuto un po di tempo nelle comunità: ti accarezzano con agi e potere terreno per tenerti buono...se sei dubbioso sei fuori!
    Peccato che porporati vicini a Giovanni Paolo II hanno rimpinguato i loro conti grazie al cammino. Così KiKKO era a colazione, pranzo e cena nel Sacro Appartamento e poteva dire "Il Papa ha detto..." e tutti tacevano.
    Con mons. George, però, è finita! :-)
    Quante menzogne! Ma Qualcuno non aveva definito Satana padre della menzogna?
    Dio salvi la Sua Chiesa!

    un presbitero

    RispondiElimina
  104. I neocatecumenali non mi sono mai piaciuti.
    Anche secondo me se ne approfittano di un'appporvazione che fu dettata dalla buona fede. Al Papa non sono mai arrivate certe cose all'orecchio, ma a posteriori ha potuto scorprie degli sprazzi sufficienti a forulare dei richiami precisi.

    Se i neocatecumenali riducono le parrocchie in quella maniera, consiglierei ai malcapitati che si trovano in una situazione del genere di denunciare il tutto al vescovo, cercare un sacerdote di sicura ortodossia che celebri per essi in una cappella del territorio in attesa che la parrocchiale venga sgomberata ed, infine, provare a compiere un blitz, almeno per riacquistare l'oratorio.

    RispondiElimina