Grazie ad Alessandro, ecco le immagini della S. Messa cantata ieri a S. Simòn Piccolo, Venezia (cappellania affidata alla Frat. San Pietro), della quale avevamo dato comunicazione nei giorni scorsi (vedi post). Non è frequente poter beneficiare nel contesto liturgico che le è proprio (non, come vergognosamente si fa oggi, in sale di concerto) di una Messa come la Vidi Speciosam di Tomàs Luis de Victoria, che è stata eseguita ieri dal coro Sonore Vocal Ensamble di Oxford (Inghilterra) diretto dal maestro Thomas Primrose, Organ Scholar della Cattedrale di Norwich. All'organo positivo il maestro Gabriele Damiani, Chapel Organist di St. Edward's, Oxford. Il coro, uno dei migliori d'Inghlterra, ha anche eseguito vari mottetti. La S. Messa è stata celebrata dal rev. Don Konrad zu Loewenstein (Fssp), cappellano di San Simon Piccolo.
In navata, fedeli provenienti da diverse parti del Nord Italia, che non hanno mancato di segnalare al loro commozione di fronte all'impeccabile esecuzione musicale
Contemplo incantato con una certa dolorosa "invidia"...
RispondiEliminae mi chiedo stupito:
per quale miracolo si sarà salvata quella balaustra nella 3. foto dalla furia degli iconoclasti?
La chiesa di San Simòn Piccolo non è mai stata toccata dai novatori, quindi è rimasta intatta, così era negli anni '50, così è ora.
RispondiEliminaAltro particolare degno di nota:i damaschi rossi alle colonne ed alle paraste.Vivo in una citta' di chiese e basiliche.Tutte hanno conservato,alla base delle colonne,quegli aggeggetti a meta' tra il chiodo ed il pirolo:servivano a fissare i damaschi.Ora spariti dalla circolazione.Quant'era bella la Basilica Vaticana tutta parata in rosso!Tempo fa'(mi trovavo a San Giovanni)dei turisti-credo tedeschi-chiesero ad un giovane sacrista,in inglese,a cosa servissero quei piroletti.Lo sventurato rispose:"Ad appendere le borse alle signore".Mi si gelo' il sangue nelle vene!Sopportiamo tutto per lo sconto dei nostri peccati(che devono essere particolarmente gravi...).Eugenio
RispondiEliminaSì, caro anonimo,
RispondiEliminal'avevo capito che non è stata toccata: appunto esprimevo il mio ingenuo stupore al pensiero che
qualche chiesa si sia salvata dalle demolizioni innovatrici...
e mi chiedevo se ci fosse stata a permettere tale salvezza dal terremoto modernista una protezione speciale, forse di un Santo molto potente e ascoltato (in Cielo...o in terra!)
ingenuo scrive:
RispondiEliminae mi chiedevo se ci fosse stata a permettere tale salvezza dal terremoto modernista una protezione speciale, forse di un Santo molto potente e ascoltato (in Cielo...o in terra!)
Ma nessuno ricorda la storia di san Simon Piccolo di Venezia tra i vecchi ?
Io non sono vecchissimo ma uno dei ricordi pi forti della mia vita è stato quando i seminaristi della Diocesi di Venezia e i cattolici adulti ci volevano picchiare perché andavamo a Messa.
Striscioni, tavole di compensato e urla sugli scalini !!!
La messa è a san Simon grande, qui fanno una pagliacciata, se volete sentire musica antica ci sono i concerti e via di questo passo.....
E quando si riuscì ad entrare, una bombetta carta con fumo e gran rumore tanto per far capire il metodo !!!
Non mi meraviglio delle reazioni odierne
Anonyme ma solo un pò
Cmq va anche detto che la chiesa di San Simon Piccolo si è mantenuta intatta anche per volere del Patriarcato di Venezia, che l'ha riservata esclusivamente per la celebrazione della Messa con il rito antico
RispondiEliminaNon ne sarei sicurissimo che si trattasse di volere del Patriarca se no non ci avrebbe mandato contro la sua truppa :)
RispondiEliminaForse è meglio dire che ha dovuto subire
toujours anonyme
P.s. Ma possibile che nessuno ricordi la storia, ne parlarono i giornali ..........
San Simon piccolo è così esclusivamente grazie alla caparbietà dei fedeli che la frequentavano per il rito antico. Se non fosse stato per loro oggi sarebbe una discoteca oppure una moschea(anche a questo si pensò).
RispondiEliminaSe ci fossero stati ovunque dei fedeli così tosti!
Antonello
o.t.
RispondiEliminahttp://liturgia-opus-trinitatis.over-blog.it/article-34883234.html
Una volta doveva celebrarvi messa mons. Lefebvre e alcuni fedeli tradizionali, temendo qualcosa, si nascosero all'interno il giorno prima della messa di monsignore; e durante la notte i cattolici adulti tentarono, inutilmente, di entrare in chiesa per impedire la messa del giorno dopo. Cercarono di entrarvi anche attraverso le finestre! Ecco la gentilezza e la tolleranza con cui i novatori imponevalo la riforma. E il P. Augé ed altri si meravigliano dei nostri toni a volte troppo duri! Dopo quello che ci han fatto passare e in molti posti ci fan passare tuttora cosa pretendono che gli lanciamo i petali dei fiori?
RispondiEliminaAvete sentito come venivano denigrati dai novatori veneziani i pochi fedeli che andavano alla messa antica? Essi, con la grande carità cristiana di cui si riempivano la bocca, volevano imporci con la forza il Novus Ordo, il quale se ci nausea è anche grazie ai loro metodi con cui lo hanno imposto.
Per carità, nessun rancore, ma le sofferenze inflitteci dai novatori hanno aperto in piaghe profonde.
Antonello
Breve storia della Messa "buona" a Venezia durante gli anni bui (non che siamo del tutto fuori):
RispondiEliminahttp://www.unavoce-ve.it/02-02-20.htm
Nulla da eccepire sulle rimembranze e l'elenco dei soprusi subiti dai "tradizionalisti" in questi anni. Certo, i soprusi ci sono stati, le angherie, le amarezze. Ed è giusto non dimenticarlo. Allo stesso tempo, a mio modesto avviso, è anche giunto il momento di lasciare da parte il quaderno delle lamentazioni e di rimboccarsi le maniche per il futuro.
RispondiEliminacarissimo anonimo delle 20,43, noi le maniche ce le stiamo rimboccando, e per guardare al futuro abbiamo pure organizzato un incontro di discussione; ma ai novatori non va bene nemmeno qwuesto e quindi l'incontro, un semplice incontro, un semplicissimo incontro, un Arcivescovo lo ha impedito!
RispondiEliminaDai, non diciamo belle parole ma senza riscontro con una realtà generalizzata di persecuzioni e sopprusi.
A guardare al futuro dovrebbero essere i novatori, lasciandoci godere in pace i nostri sacrosanti diritti. Ma essi guardano solo al presente, e fanno ciò che han fatto in passato: perseguitarci.
Antonello
All'ingenuo Anonyme,
RispondiEliminami sembra che uno degli argomenti dei novatori si possa ora ribaltare.
Il grande e crescente successo della musica barocca europea, anche fuori dell'Europa, mi sembra espressione di una forse inconsapevole nostalgia di molti verso il mondo di cui quella musica era espressione. Si tratta di un mondo indissolubilmente legato alla fede cattolica e alla Liturgia tridentina. Anche il barocco protestante tedesco di Buxtehude o il pietismo di Bach mi sembrano legati ancora a quel mondo.
Ovviamente il NO non ha nulla di tutto cio' e non esiste nessuna musica di un grande compositore ispirata dal NO degna di qualche menzione. Forse qualcuno la trovera', ma non sfugge ad un giudizio di negativita' estetica.
FdS
Potremmo avere anche le foto della Messa di Trieste, sempre accompagnata dallo stesso coro?
RispondiEliminaAncora un po' di pazienza e sarete serviti!
RispondiEliminaMarco P,
Associazione "Amici della musica Luigi e Federico Ricci"
A FdS.Qualcosa c'e'!Le lagnette new age,alla pasta di mandorle,di Frisina,il Bach della Chiesa Conciliare:unicuique suum.Saluti.Eugenio
RispondiEliminaSalve! Sono di Mestre. Sono stata alla Santa Messa e vi devo dire che mi ha molto commosso questo bellissimo coro. Ringrazio di cuore il Signore ed i responsabili per questo dono che magari si possa ripetere in futuro!
RispondiEliminaCome mi piacerebbe che la Santa Messa di sempre si potesse celebrare pure a Mestre!