E’ giunta alla nostra redazione una mail circa la santa Messa tridentina che si celebra mensilmente (I domenica del mese – h 16 – Duomo “S. Maria Maddalena ) a Desenzano.
Pubblichiamo volentieri il contenuto della lettera dai tratti entusiastici perché a scriverla è stata un giovane ragazzo in vacanza a Peschiera e che, assiduo frequentatore delle discoteche di Desenzano, ha saputo trovare nella famosa città gardiana anche ristoro per l’anima, e non solo divertimento.
“Domenica 2 agosto ho partecipato alla Messa tridentina che si celebra a Desenzano. E’ stata davvero un’ottima esperienza. Premetto che ero a Peschiera del Garda con amici per trascorrere qualche giorno di ferie e che conosco bene Desenzano per i bei locali e le tante discoteche della zona, in cui vado da anni per divertirmi con gli amici.
E’ stata davvero una sorpresa scoprire su internet che a Desenzano si celebrano le Messe tridentine.
E così, domenica pomeriggio, dopo poche ore di sonno, sono tornato a Desenzano per andare a messa (a pensare che solo poche ore prima la lasciavo dopo la nottata del “sabato sera” in disco). La cappella in cui viene celebrata
Ho visto molte persone adoperarsi per la preparazione della messa: il sacrestano ha preparato l’altare e acceso le candele, una signora ha portato l’occorrente, un signore ha distribuito i messalini, ecc. e infine il parroco ha controllato che tutto fosse pronto.
Suonata la campanella della sacrestia, sono rimasto subito colpito in positivo da una cosa: il celebrante era un giovane sacerdote (che poi ho saputo essere del clero di Verona). Mi è stato subito simpatico perché anche lui, come me, non sapendo a memoria le preghiere ai piedi dell’altare ha avuto bisogno del messalino.
Questo secondo me è un punto a suo favore. Da ciò si capisce che non è un “nostalgico” o un “maniaco” della messa tridentina, attento sin da sempre solo alle rubriche ecc. (come potrebbe dire qualcuno). Si desume invece che anche lui come me abbia scoperto la messa tridentina da poco, e se ne percepisce l’impegno e la serietà! Egli ha celebrato con sobrietà, umiltà, decoro, rispetto e devozione. Attitudini ormai rarissime nei preti “moderni”! (Sarebbe curioso poter vedere come devotamente celebra anche la messa moderna). Per non parlare poi della breve predica! Partendo dal Vangelo, egli ha effettuato un’attenta analisi sulla perfetta architettura liturgica (potremmo dire “orante”) delle chiese antiche – a partire dalla collocazione della croce e del tabernacolo - in contrapposizione ad alcuni orrendi locali moderni che ci ostiniamo a chiamare chiese e che poco hanno di sacro e ancor meno aiutano la preghiera e l’adorazione. Ha citato poi la santità del Curato d’Ars. Complimenti, reverendo!
Ancor più emozionante è stato scoprire che giovani erano anche altri fedeli oltre a me!!! Quasi una decina. Per non parlare della giovane famiglia con una figlioletta disciplinatissima!! Ovviamente tutti rispondevano con voce forte e convinta.
Una volta terminate le preghiere leonine (era infatti una messa letta, poiché l’organista era in ferie) ognuno ha dato una mano a sistemare la cappella e a riordinare il tutto, in silenzio, e mantenendo il dovuto rispetto per la casa di Dio. Insomma, tutto perfetto e fantastico.
Per concludere: nonostante il caldo, nonostante le ferie, nonostante il luogo vacanziero, questa messa tridentina a Desenzano, celebrata con devozione dal bravo sacerdote, è stata molto partecipata dai numerosi fedeli ed è stata davvero fonte e culmine della mia giornata domenicale e cristiana, a dispetto di tante altre messe “ordinarie” (ordinarie in tutti i sensi). Un’ultima cosa: son rimasto talmente toccato da questa celebrazione e dal rispetto del sacro, che pochi giorni dopo (4 agosto) mi sono deciso e sono tornato a messa per l’indulgenza per la morte di San Giovanni B. M. Vianney."
Francesco.
(foto: pala dell'altare de Ss.mo Sacramento - Desenzano, Duomo)
ETTORE MASINA:
RispondiElimina"Non ho mai perdonato alla riforma liturgica conciliare di avere “tagliato” le due frasi con le quali cominciavano le messe in latino: “Introibo ad altare Dei, ad Deum qui laetificat juventutem meam: mi avvicinerò all’altare di Dio, al dio che rende allegra la mia giovinezza”. Quelle frasi esprimevano bene la convinzione che la fede nel Cristo dona ai fedeli gioie che neppure la vecchiaia può cancellare. Papa Giovanni, il suo sorriso, il suo coraggio ne furono la dimostrazione visibile. Per lui, e poi per il Concilio, la Chiesa era il luogo in cui risuonavano non solo i gemiti del Crocifisso ma anche la festa senza fine della sua resurrezione. Questa pienezza di vita, che dovrebbe illuminare di speranza anche i giorni delle tragedie personali o collettive, risuona, del resto, in tutto il vangelo. “Non temete” è il messaggio degli angeli e del Risorto. "
Chissà che il giovane e devoto sacerdote di cui relaziona il nostro lettore non sia il don Andrea de "Le sentinelle del mattino"?
RispondiEliminaIl celebrante era don Andrea delle Sentinelle del Mattino?
RispondiEliminaAMDG
Luigi C
E' buffo come dopo aver attaccato vilmente e in maniera vergognosa don Andrea Brugnoli ora ne elogiate i frutti della sua celebrazione. Come al solito sparate sempre nel mucchio senza pensare a chi colpite. E anche stavolta uccidete e resuscitate a vostro piacimento.
RispondiEliminaAnche io da Desenzano dico che don Andrea è un prete eccezionale e che la vostra pantomima ha rischiato di metterlo ancora più in difficoltà davanti alla sua diocesi. Alla faccia della carità e della verità.
RispondiEliminaCari Signori,
RispondiEliminaandatevi a rileggere il post sulle chiese gonfiabili e potrete verificare:
1. Che il post è semplicemente la traduzione di un articolo del Times. Senza commenti di Redazione contro don Andrea.
2. I commenti sono sia favorevoli sia contrari. E' perfettamente normale, di fronte ad un'iniziativa così innovativa e originale (se non fosse così, non ne avrebbero parlato i giornali, perfino esteri, no?). Non solo: ma appurate alcune cose abbiamo inserito un nostro commento elogiativo.
3. Come era ben chiaro, lo scopo di quel post era di ulteriormente criticare l'Arcivescovo di Cagliari, che mentre impedisce un convegno per sette protestatari, non si lascia invece smuovere dalle proteste contro la chiesa gonfiabile. Dove il problema, sia ben chiaro (ed era chiaro in quel post) non è nell'aver superato le proteste nel caso della chiesa gonfiabile, bensì di aver dato loro credito nel caso del convegno di Mandas: se nel primo caso non si è lasciato smuovere, a fortiori non avrebbe dovuto farlo nel secondo.
"E' buffo come dopo aver attaccato vilmente e in maniera vergognosa don Andrea Brugnoli ora ne elogiate i frutti della sua celebrazione. Come al solito sparate sempre nel mucchio senza pensare a chi colpite. E anche stavolta uccidete e resuscitate a vostro piacimento."
RispondiEliminanon mi sembra dimostrato da nessuno che il celebrante di Desenzano sia don Andrea Brugnoli
Chi lo dice? Uno di Desenzano che commenta cose inesistenti o punti interrogativi presenti sulla pagina?
Che senso ha tutta questa attenzione e difesa delle sentinelle del mattino?
Speriamo adesso che il nostro amico inizi un cammino di vera devozione a Dio, lasciando perdere certi eccessi discotecari ;).
RispondiEliminaAnch'io e tre amici eravamo presenti al rito e ci ha molto colpito la serietà e correttezza dello svolgimento dello stesso.
RispondiEliminaPurtroppo c'erano poche copie per poter seguire e rispondere al sacerdote durante la S. messa.
Speriamo che la prossima volta ce ne siano a sufficenza.
p.s. Ci auguriamo che l'iniziativa "pulluli" nelle diocesi lombarde in modo da non dover fare centinaia di km per seguire il rito antico.
Andrea e amici
per Lore: ma perchè, chi va in discoteca è necessariamente un senzadio? un infedele? sono inconciliabili il sano divertimento in discoteca e la Fede in Dio e la Messa ? Non pensi che già il fatto che sto ragazzo sia andato a Messa tridentina l'indomani di una notte di di divertimento, sabbia ben adorare Dio??? Roba da matti! con la penuria di giovani che vanno in chiesa qui si fanno battute sarcastiche.
RispondiEliminaBravo Francesco, continua così e non devi rendere conto a nessuno della tua conversione. e bravi anche andrea e i sui amici. E poi dicono che i giovani non vanno alla messa tradizionale!
Perche non:)
RispondiEliminaOttima notizia, non sapevo che a Verona ci fossero altre messe tradizionali oltre a quella di Santa Toscana.
RispondiEliminaps: anche se non ci sono libretti a sufficienza, fa lo stesso. Non è necessario rispondere a voce, ma seguire con Fede.