Cari lettori,
nelle ultime settimane i commenti apparsi su questo blog ci hanno costretto a interventi di moderazione impegnativi e defatiganti, che la manciata di persone che siamo fatica a compiere.
Ora, un blog non funziona come un forum, dove si possono "bannare" gli intervenienti o correggere i post: nel blog o si inserisce un controllo preventivo su ogni singolo commento (ma in questo caso, i commenti uscirebbero 1-2 volte al giorno; addio possibilità di dialogo e scambio!) oppure si possono solo cancellare a posteriori, come stiamo facendo adesso, sia pure con riluttanza ma in modo viepiù crescente.
L'abbondanza di commenti è un segno di interesse, attestato anche dal gran numero di visite quotidiane. Ma soprattutto l'altissimo livello intellettuale e di preparazione di molti intervenienti rendono orgogliosi di poterli ospitare e forniscono, non dimentichiamolo, una lucente vetrina di quanto le ragioni di chi apprezza la liturgia tradizionale siano profonde, ponderate, intelligenti e non fondate, come ritengono superficialmente molti oppositori, sul mero amore per aspetti esteriori o, peggio ancora, per nostalgismi politici.
Chiediamo quindi l'aiuto di tutti. In primo luogo, di evitare, sempre e comunque, toni polemici e acidi. Se qualche post insultante o provocatorio appare, è perché proprio la bellezza di uno scambio elevato, pacato e molto seguito dai lettori, su temi che - ricordatelo sempre - sono stati fino a ieri un tabù e un marchio di infamia grazie a chi per 40 anni ha voluto ghettizzare i tradizionalisti, suscita reazioni virulente di stizza.
Quindi, d'ora innanzi, saranno soppressi tutti i commenti che a tale aureo principio della pacatezza non si piegheranno, anche quando ciò dipendesse da una giusta reazione. Verrà dunque cancellato l'insulto e la replica ad esso.
Chiediamo poi consigli concreti su come operare. Si potrebbe restringere la possibilità di intervento a coloro che hanno un account Google. Ma in primo luogo questo scoraggia il lettore occasionale, o capitato qui per la prima volta: molti interventi di grande interesse sono venuti proprio da alcuni di loro. In secondo luogo, e soprattutto, nulla impedisce a un disturbatore di farsi il suo account e... svolgere il suo ruolo.
Purtroppo i mezzi tecnici di blogspot non forniscono, per quanto ne capiamo, altra alternativa.
Infine, ricordiamo (come se ce ne fosse bisogno...) che questo è un blog fedele alla Chiesa ed al Papa: ci sono dunque argomenti (definiti con verità definitive e dogmatiche) che non accettano discussione; per il semplice motivo che la discussione in proposito sarebbe del tutto oziosa e sgradevole. Ma per il resto, opinioni diverse (perfino contrarie alla liturgia tradizionale, che pur ci è cara come a Catone la libertà) non solo sono lecite, ma costituiscono anche l'occasione per un approfondimento, per un insegnamento da parte di chi ne sa più di noi e, al tempo stesso, una fruttuosissima paideia (che è sempre più efficace quando è dialogica e financo un po' polemica), per coloro che, capitati su questo blog, hanno modo di scoprire e di appassionarsi ad argomenti della dottrina cristiana, non facilmente rinvenibili su Famiglia Cristiana o nei corsi di catechismo. Un esempio tra tutti: i dotti commenti lasciati in commento al testo di don Bux e don Vitiello sul valore sacrificale e il magnifico scambio di opinioni sul significato di memoriale della Passione o della Pasqua.
Attendiamo suggerimenti.
Cara REDAZIONE, avete già scritto tutto voi. Tecnicamente, non essendo un informatico, non saprei cosa suggerire. Ieri sono intervenuto più volte in merito al prete austriaco, alla pinza e al Corpo di Cristo issato su di essa. Riconosco che i miei commenti sono stati polemici e sarcastici nei confronti di alcuni post poi cancellati dalla redazione. Purtroppo uno dei miei difetti è quello di essere polemico anche se, col passare degli anni, ho fatto qualche progresso. Ieri sera però meditavo su quanto accaduto nel blog e cioè: il mio sarcasmo, la posizione di Dante che quasi quasi vuole lasciare il blog, quanto scritto da Luisa, la voglia di lasciare di Antonello etc.. Mi sono chiesto: perchè ho reagito così aspramente? Che cosa mi ha toccato nel vivo? Molto semplice. Alcuni post mi (e ci) attaccavano perchè me la sono presa col prete austriaco (carnevalata, impalamento). Codesti interventi, contrari a quanto da me un po' rozzamente affermato, hanno come denominatore comune la seguente tesi: lo stesso rispetto che si ha per l'Eucaristia lo si deve avere anche per il prete austriaco. E qui casca l'asino. E' un incontrovertibile dato scritturistico (mi pare Mt. 19) che il 1° e più grande comandamento è l'amore verso Dio. E il secondo comandamento è simile (non uguale) al 1°. Per cui una cosa infinitamente grande è l'amore e il rispetto che noi dobbiamo al Corpo di Cristo, un'altra cosa anch'essa grande ma ben diversa è l'amore che dobbiamo avere verso le creature. Ecco il subdolo (forse inconscio) messaggio subliminale di certi interventi di ieri: parificare l'amore verso Dio (il Corpo di Cristo) all'amore verso le creature (il prete austriaco). Non solo: ma forse alcuni interventi di segno opposto al mio anteponevano l'amore alle creature all'amore al creatore. Qui sta la menzogna e l'errore. Non possiamo e non dobbiamo accettare, credo che sia chiaro a tutti, che sulla diversità dell'intensità dell'amore verso il Creatore rispetto a quello verso le creature si apra una trattativa sindacale o diplomatica. Il Vangelo su quseto punto è chiarissimo. Da parte mia ieri è mancata verso il prete austriaco la correzione fraterna. Alessandro
RispondiEliminaApprovo totalmente.
RispondiEliminaEcco quel che prescriveva il card. Mercier, e che sarebbe una buona regola per ogni blog:
- Mortificate l'organo naturale del vostro spirito, cioè la lingua. Esercitatevi volentieri al silenzio, sia che la vostra regola lo prescriva, sia che ve lo imponiate spontaneamente.
- Preferite ascoltare gli altri, piuttosto che parlare; in ogni caso, parlate a proposito, evitando ogni eccesso, sia il parlare troppo che impedisce agli altri di dire il loro pensiero, sia il parlare troppo poco, che denota un'indifferenza offensiva verso ciò che dicono.
- Tenete un tono di voce sempre moderato, mai brusco. Evitate parole come "molto", "estremamente", "orribilmente": mai esagerare.
- Cercate la semplicità. La simulazione, gli scantonamenti, gli equivoci calcolati che certe persone pie si permettono senza scrupolo, discreditano assai la vera pietà.
- Astenetevi con cura da ogni discorso grossolano, triviale o quanto meno offensivo, perché Nostro Signore ci avverte che ce ne chiederà conto nel giorno del giudizio.
I punti di forza del blog non vanno eliminati; essi sono: libertà di espressione e possibilità di discutere e di confrontarsi. Eliminare certi interventi a posteriori può andare bene, ma il problema è che spesso questi interventi hanno generato pesanti e fastidiosissime repliche. I troll poi eliminati a posteriori non risolvono il problema da esso generato.
RispondiEliminaAmio modo di vedere ci sono due strade: o si fa un controllo preventivo (e quindi pubblicare gli interventi solo un paio di volte al giorno; ma così facendo si perde sicuramente interesse).
Oppure si deve rafforzare la squadra degli "spazzini" incaricati di fare pronta pulizia dei trolleggiamenti e degli interventi cretini.
Non so se si possa fare, ma si potrebbe anche prevedere un orario in cui se non ci sono "spazzini" gli interventi vengono registrati ma pubblicati solo dopo esser stati vagliati, ed un orario in cui, essendo presente qualche spazzino, gliinterventi vengono pubblicati immediatamente ma anche altrettanto immediatamente vagliati ed eventualmente cassati.
Credetemi, ma è veramente pesante leggere certe cretinaggini o sopportare i trolleggiamenti.
Qualcosa comunque si deve fare altrimenti il trolleggiamento ottiene il suo scopo: creare ed alimentare disinteresse.
Il blog è seguito? il blog ha successo?
Mi pare un ottimo motivo per difenderne il successo e, anzi, incrementarlo ulteriormente.
Antonello
concordo pienamente con Antonello. Alessandro
RispondiEliminaA mio parere, sinteticamente:
RispondiElimina1- La "politica" del blog è non fare censure e vi è una grande utilità dei commenti se sono equilibrati e di approfondimento. Ma vi è la grande INUTILITA' degli stessi se sono polemici ed acidi. Questi allontanano i lettori e non li avvicinano.
2- Non si deve calunniare nessuno: siamo cattolici.
3- Questo è un blog fedele alla Chiesa ed al Papa: non si devono accettare assolutamente commenti eterodossi o non rispettosi della S. Chiesa di Dio.
3- E' utile che ci scrivano in tanti e di diverse estrazioni. Non sempre però i soliti noti. Almeno questo è da auspicare
2- Se il tasso di commenti stupidi superasse una certa soglia, il rischio è - per evitare di passare la vita a controllarli - di togliere tutti i commenti. E ciò dovrebbe essere l'ultima ratio, perchè toglierebbe vitalità al blog. Occorre però che noi lettori aiutiamo gli amministratori.
Luigi C
Cara Redazione mi associo al vostro appello, fare i moderatori è sempre un compito ingrato ed infelice, ma qualcuno deve pur farlo!
RispondiEliminaSono in rete da 10 anni quasi e credo di aver imparato queste semplici regole:
1) un forum o un blog che sia non deve avere come interesse l'indice di gradimento o i numeri di post...a discapito della Verità, laddove ciò è avvenuto, forum e blog, hanno fallito la loro missione, l'indice di gradimento deve essere la materia trattata;
2) parlare di censura oggi come oggi è letto sempre come negativo, questa visione ristretta è a mio parere sbagliata. Il moderatore deve avere piena libertà di DISCERNIMENTO ed optare tagli(=censure) laddove è giusto che sia. Chi vuole essere tollerato per ciò che scrive deve principalmente tollerare il blog che lo ospita e la sua missione, se ciò non avviene la censura non solo è legittima, ma auspicabile! Naturalmente si intende appunto parlare di censura alle offese, alle menzogne spudorate, alle affermazioni prive di riscontri, ai famosi troll o agli omonimi "paolini" (quelli che si piazzono dietro ai giornalisti disturbando il loro lavoro), ecc...
3) legato al punto 2: la missione del forum o del Blog ha la priorità sulle opinioni personali quando, queste opinioni, tendono a portare confusione (spesso volutamente) e discredito alla Verità insegnata dalla Chiesa, occorre intervenire proprio per evitare che il tema in corso subisca di fatto la peggiore delle censure, quella di poter DIRE LA VERITA' e qualcuno interviene appositamente per distogliere l'attenzione...
Chi infatti interviene con toni superbi a condannare l'operato del blog o viene a prendere in giro gli interventi salienti, lo fa appositamente per creare il disturbo ed evitare che si parli di cose serie...
Cari Moderatori, a mio modesto parere dovrete solo essere "più presenti" e pronti a TAGLIARE gli interventi che NON offrono affatto un contributo all'argomento in corso ^__^
il dialogo è importante, ma solo quando è finalizzato ad un bene più grande, diversamente è una perdita di tempo del quale tutti dovremo rendere a conto a Dio...
ad maiora!
Fraternamente CaterinaLD
P.S.
RispondiEliminaqualche volta mi è capitato di avere (non qui) dei messaggi censurati, non solo non me ne sono mai lamentata, ma l'ho sempre ritenuto un atto legittimo della moderazione, ed anzi ho sempre ringraziato anche per le spiegazioni che ho ricevuto poi privatamente atte a farmi comprendere dove fosse il mio errore...^__^
la censura, i tagli EDUCATI e ben motivati, sono occasione di correzione FRATERNA, indice di serietà della moderazione, sostegno alla giusta causa...
^__^
Dai cibernauti deve essere osservata la cortesia. Dalla redazione deve essere garantita l'ortodossia delle opinioni dei visitatori del blog. Alessandro
RispondiEliminamia opinione:
RispondiEliminaorganizzarsi per intervenire prontamente e con decisione per eliminare ogni commento inopportuno.
INNOMINATO
Scusate ma perchè non si rende il blog "privato" se non si vogliono commenti "inopportuni".
RispondiEliminaOppure si tolgano i commenti.....
Carissimi,
RispondiEliminacredo che molti ( maleducati ) ospiti non capitino qui per caso, ma ci vengano cercando qualcosa che sembri ' non moderno, estremista, integralista, ecc..' ( le idee che molti hanno sugli estimatori della Forma Straordinaria le conoscete bene );
se uno arriva con queste idee e vede subito qualche commento ' deciso' si convince di essere nel posto giusto e inizia a fare quello per cui è venuto.
Se trovasse qualche frase all'inizio che gli facessero capire che chi è qui è un cattolico come tutti gli altri, che vuole solo discutere per imparare dagli altri e aiutarsi vicendevolmente, forse tornerebbe indietro capendo di non essere capitato in una ' tana di talebani cattolici ' ( così ha definito un sacerdote che conosco, una chiesa dove si celebra la Forma Straord.), ma solo in un luogo moderno di studio e discussione; ( e chissà che magari non rimanga a vedere come mai persone 'normali' vogliono cose ' strane' e 'superate'.
Magari un breve riassunto delle finalità e delle regole del blog all'inizio aiuterebbe a mettere le cose in chiaro.
Olatus
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RispondiEliminaVorrei chiedere agli interlocutori, siccome sono stato citato come la cifra dei disturbatori, se sono veramente convinti dell'utilità dell'eliminazione del disssenso. Se il povero inopportuno fosse il troll che dite
RispondiEliminano vi avrebbe posto i problemi teologici o comunque afferenti alla liturgia che vi ha posto e che sono stati anche graditi; si sarebbe lasciato andare al puro turpiloquio o insulto; ma inopportuno ha fatto polemica ma niente insulti.
Altri o altre hanno parlato discutibile contro di voi; no tutto io ho condiviso; io so che i sacramenti e la liturgia -bene o male che sia- sono nella chiesa; no condivido la sacramentalizzazione eccessiva: salva Gesù no la liturgia staccata da Gesù e fatta oggetto di adorazione:
io questo l'ho chiamato "paganesimo", forse è offensivo, per voi che ci tenete tanto, ma forse è bene che qualcuno ve lo dica, perchè magari poi incontrate qualcuno tra di voi che adora la liturgia e no Gesù Cristo e lo potete correggere.
Io credo che il Concilio sia stato questo: ricordare che salva Gesù Cristo e no le tradizioni, anche illustri; esse sono illustri ma hanno tanto difetti (vedasi ottocentismo);
provate a leggere senza arrabbiarvi il discorso del santo Paolo 6° per la nuova liturgia: bello l'antico, ma se allontana da Gesù, meglio tentare il nuovo.
In conclusione, una domanda: uno come me, ce lo volete o no tra di voi o disturba troppo il vostro raccoglimento?
Pace e bene.
inopportuno no è troll. posto egli ha infatti problemi teologici di no poco momento. tutto blog ringazia povero inopportuno e no gli serba rancore alcuno
RispondiEliminainopportuno ha detto...
RispondiEliminaVorrei chiedere agli interlocutori, siccome sono stato citato come la cifra dei disturbatori, se sono veramente convinti dell'utilità dell'eliminazione del disssenso. Se il povero inopportuno fosse il troll che dite
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per quanto mi riguarda, no, non intendevo lei....
Anch'io mi sento spesso, per usare un linguaggio sportivo, "in odore di taglio", in quanto non totalmente allineato.
RispondiEliminaMa voglio dare un consiglio alla redazione.
Prendete esempio dalle regole parlamentari: davanti ad un emendamento dell'opposizione, il governo può dire di sì o di no, oppure -e questo è il suggerimento- invitare al ritiro o ad una riformulazione.
Qualcosa di simile si potrebbe applicare per i lettori (quelli identificabili e non anonimi): così si salverebbe il dissenso e anche la buona educazione.
Ma Inopportuno, se ti sei scelto un nome così, non sentirti poi offeso quando si parla di commenti inopportuni, magari riferendosi ad altri: non hai il copyright dell'aggettivo!
RispondiEliminaQuindi considerati benvenuto; però deciditi a scrivere NON al posto di NO. Che cos'è, un vezzo o sei di origini ispano-venete?
Lo stesso vale per Hagrid, e chiunque altro. I criteri dati nel testo non sono contro le persone, sono contro i singoli interventi, e in pratica tali criteri sono questi due: evitare gli insulti; evitare di "impugnare la verità conosciuta", ossia i dogmi cattolici. Per il resto, in dubiis libertas.
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RispondiEliminaBuonasera. Sono il troll che vi ha fatto riflettere. Premetto che so utilizzare al meglio la lingua italiana, non amo il turpiloquio e mi piacerebbe vivere in un mondo in cui l'amore vince l'odio.
RispondiEliminaSono capitato qui per caso, leggendo una notizia relativa alla chiesa austriaca.
Quando ho letto certi commenti ho utilizzato la strategia che utilizzo sempre con le persone: tiriamo fuori il veleno, poi si creerà lo spazio per la verità.
E così è stato. Non è stato facile per me giocare con la buona fede di alcuni ma era necessario. Necessario per farvi capire che - e qui viene una differenza teologica fondamentale - non è vero che si deve amare Dio più degli uomini perché questi sono creature. Se non amiamo i fratelli che vediamo, non possiamo dire di amare Dio che non vediamo. Lo dice la Scrittura, non io.
Penso che il rispetto per il mistero di ciascuno di noi porta dentro di sé sia la prima cosa che non un cristiano, ma un uomo dovrebbe imparare.
Capisco anche la vostra sorpresa nel vedervi attaccati dopo che per decenni vi siete sentiti insultati.
Capisco tutto, perché questa ormai da anni è il mio modo di impostare le cose. Penso infatti che se fossimo capaci di amare di più e in modo più simile alla donazione totale di sé che Cristo ci ha proposto morendo in croce, il mondo sarebbe davvero migliore.
Mi scuso sinceramente con tutti quelli che si sono sentiti offesi ed invoco su voi tutti e su di me la benedizione misericordiosa di Dio Onnipotente. Il troll di ieri.
Caro anonimo "troll di ieri" ^__^
RispondiEliminaperdonami, ma non credo che i tuoi interventi abbiano fatto riflettere qualcuno...
in quanto a tirare fuori prima il veleno non mi sembra sia una tattica tratta dal Vangelo..nè il metodo usato dai santi prima di diventare tali....nè sarebbe mai stato utile sulla discussione che non vedeva affatto sollevato un problema dei Tradizionalisti, ma bensì il Corpo di Cristo trattato come una bistecca alla griglia e pinzato e sellevato come un totem...
Proviamo a spostare l'attenzione non sulle nostre personali opinioni, ma dai temi proposti, proviamo a stare davvero con la Chiesa, la Chiesa che è Corpo di Cristo ma che è anche "Mater et Magistra" e che non vive oggi per passato da dimenticare...
^__^
l'intervento delle 23,20 di ieri di anonimo contiene un grave errore scritturistico. E' Parola di Dio (chiara e certa) che l'amore che si deve a Dio deve essere ben più grande di quello che si deve alle creature (cfr. Mt. 19, mi pare). Inoltre, come scrisse S. Ignazio, l'amore verso le creature può portare ad affetti disordinati, quello verso Dio no. (cfr. Esercizi spirituali). Si ripropone il consueto sottile errore: alla fine della favola Dio e le creature sono uguali. No, non è vero. Questa è una menzogna. Alessandro
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RispondiEliminaAl "troll teologo": gli ultimi commenti sono stati cancellati perché insultanti verso altro commentatore, le cui repliche si sono dovute in conseguenza rimuovere.
RispondiEliminaSono in campagna a fare il contatdino ed il giardiniere ma ho dato, in qual,che pausa di lavori che cominciano a pesare, un'occhiata al blog.
RispondiEliminaRingrazio, oltre coloro che m'han manifestato affetto, la REDAZIONE per la più attenta opera di ramazza posta in essere: non esito ad affermare che il blog stava avviandosi alla rovina. Avevo previsto per tempo, un paio d'anni fa, la deriva del blog di Tornielli, ch'è una persona dabbene, ma troppo "liberale".
Comprendo che si debba lasciar spazio a tutti gli interventi che portino un buon contributo o a chi in perfetta buona fede pone domande o affronta problemi: si tratta di interventi costruttivi perché permettono di porsi interrogativi e di fornir risposte e, ove si tratti di questioni mai affrontate prima, di studiare, nei limiti delle possibilità di tempo e culturali di ciascuno di noi.
Ai provocatori, invece, non bisogna lasciar passar niente: fanno il loro mestiere di perditempo e perder tempo a chi più sa più spiace.
Vedo che un troll teologico s'è pentito: se fosse vero avrebbe dovuto intanto firmar con nome e cognome. Sarebbe stato un atto di rispetto. Qualche andreottiano dubbio, quindi, mi resta.
E reputo, altro fattore di dubbio, completamente errata la sua affermazione che non si debba amar Dio più degli uomini. La creatura si deve anteporre al creatore? Si deve all'uomo l'adorazione? Ha mai, il nostro troll pentito, sentito parlar di culto di latrìa, dulìa ecc.?
L'amore del prossimo è un comandamento fondamentale ed è un atto di carità, virtù teologale. Ma l'uomo non va amato in quanto "uomo", complesso di fattori biologici, od anche essere razionale che ha gli stessi diritti e doveri: questo è il filantropismo di marca illuminisitica, un umanitarismo di stampo massonico.
Noi cattolici dobbiamo amare il prossimo perché gli uomini sono creature di Dio, fatte a sua immagine e somiglianza e, come tutti noi, soggetti al dramma di peccato e redenzione.
Negli altri uomini noi dobbiamo vedere il fratello, anzi, il più grande dei fratelli, Cristo.
E' l'amore di Cristo che si manifesta ed innalza l'amore del prossimo. Tutto ciò che di bene faciamo agli altri lo faciamo a Cristo: lo ha detto Lui stesso.
Ma ricordiamoci anche che invitare a riflettere sugli errori è un atto di carità ed il richiamare all'osservanza della legge divina èil più alto atto di carità.
Noto con dispiacere che la cultura del sospetto (ah! i bei tempi andati della Sapinière...) vi ha portato a censurare le mie obiezioni e porta Dante a ripetere una cosa CHE NON HO MAI SCRITTO.
RispondiEliminaRIPETO: non ho mai scritto che non si debba amare Dio più degli uomini; ho scritto che non è possibile amare Dio più degli uomini senza amare gli uomini. Questa affermazione è vera e assolutamente inattacabile, mi spiace per tutti voi.
Continuare a dire che si deve amare Dio più degli uomini è una tuatologia; il problema è quello del COME. Se per amare Dio più degli uomini io credo fermamente che si debba fare una liturgia con certe caratteristiche, e per farla - pongo un paradosso - uccido un uomo, IO NON STO AMANDO DIO PIU' DEGLI UOMINI, MA STO AMANDO QUELLA LITURGIA PIU' DI DIO E PIU' DEGLI UOMINI. Questa affermazione è vera e inconfutabile. Mi spiace per voi. Se foste veramente credenti dovreste piegare il capo alla Verità. Se poi mi dite: bene hai ragione, non dobbiamo amare la liturgia più di Dio ma più degli uomini sì siete ancroa in errore.
Posto anche che la liturgia fatta in un certo modo sia parte della Rivelazione (e NON MI RIUSLTA) un Dio che comandasse di uccidere un altro uomo per essere adorato in quel modo sarebbe in contraddizione invincibile con se stesso. Dietro a tutti questi errori c'è una concezione di Dio DEL TUTTO SBAGLIATA costruita da secoli di eresie cattoliciste (e non veramente cattoliche) che hanno via via dipinto Dio come un MOLOCH, un GIUSTIZIERE, un PADRE DURO E SPIETATO ecc. ecc.
Siete lontani anni luce da Dio, fidatevi di un mistico che lo vede quotidianamente.
Senti, Anonimo mistico, i tuoi precedenti commenti sono stati censurati perché contenenti insultanti offese. Che cosa c'entri la "cultura del sospetto" ce lo spiegherai un'altra volta. Anche quest'ultimo commento, in condizioni ordinarie, verrebbe senz'altro censurato, essendo intollerabili frasi come "se foste veramente credenti" o "siete lontani anni luce da Dio". Per questa volta lo lasciamo, per far capire a chiunque legga che cosa NON si può scrivere.
RispondiEliminaNel merito (e vediamo di chiuderla lì, con questa discussione inutile): lo dice Gesù che il comandamento fondamentale è "ama Dio con tutto il cuore, l'anima, ecc. e il prossimo come te stesso". Su questo siamo tutti d'accordo, no? Quindi, full stop.
Nessuno, poi, ma proprio nessuno, ha mai assolutizzato la liturgia dicendo che per essa si deve odiare (o semplicemente non amare) qualcuno.
Ogni replica su questo tema dell'amore per Dio o per gli uomini verrà cancellata perché oziosa e off topic.
"I buoni non siederanno alla stessa mensa con i malvagi" Benedetto XVI, Enciclica Spe salvi. Alessandro
RispondiElimina"Guardatevi dai lupi in vesti di angello".
RispondiEliminaLorenzo Cherubini
Csoa s'intende esattamente per "estimatori della Forma Straordinaria" (ho trovato questa espressione in un messaggio precedente)?
RispondiEliminaIo m'interesso di messe in latino da tempo e vorrei capire se voi siete tecnicamente dei Lefevriani o dei Tradizionalisti ma ancora in comunione con Roma. Credo che la comunione con Roma sia un valore inestimabile anche se certe litrugie che ho visto mi porterebbero ad avvicinarmi ai Lefevriani. Però poi penso: e gli schermi TV che usa il Papa? Sono davvero liturgici. Va bene che a Roma sennò non vedono tutti, ma insomma. E' poi molto discutibile l'ambone in pietra che ho visto in una chiesa vicino a Foggia. Sarà regolare?
Buon lavoro! Mimmo De Paoli
Ciao Mimmo,
RispondiEliminati rispondo solo su due questioni: gli schermi sono leciti purché trasmettano immagini ad alta definizione (altrimenti si rischia che alla consacrazione non si veda bene l'elevazione); l'ambone di Foggia l'ho visto anch'io. COme misure pare regolare mentre ho dei dubbi sui materiali.
Spero di averti risposto in modo esauriente.
Paolo