Dal punto di vista giuridico-disciplinare il voto di condotta inflitto a L. , che ha frequentato brillantemente la classe seconda di un istituto secondario, sarà formalmente ineccepibile a causa del rapporto sul registro di classe nel secondo quadrimestre che l'Insegnante di Religione Cattolica gli aveva messo. Ma ben altre potrebbero essere le considerazioni morali.
Lo studente, minorenne, era stato pubblicamente e più volte dileggiato dall'Insegnante di Religione Cattolica perché è uno dei ministranti della Messa in latino, a cui non rinuncia mai. Il motivo addotto per prendere in giro il ragazzo in classe era sempre lo stesso "non conosci il latino, che ci vai a fare ad una messa in cui non capisci nulla?" E via le risatina e via le battutine ....
"L'unica materia e l'unico insegnante con cui mio figlio ha dei problemi è la religione cattolica", ha detto la madre, devotissima, che vanta già una vocazione, in un convento, fra i suoi stupendi figli... Immaginiamo cosa sarebbe accaduto se un insegnante avesse detto ad un alunno musulmano che andava in moschea senza comprendere l'arabo antico, che notoriamente è la lingua della preghiera degli islamici ... L. però è figlio di genitori che hanno al primo posto il senso cattolico della pietas, del perdono e della carità, la più grande di tutte le virtù.
L. ha avuto il rapporto disciplinare, che gli ha tolto i famosi due punti nello scrutinio finale, perché un bel giorno, non potendone più, ha risposto all'insegnante di religione cattolica che le cose che stava spiegando (l'insegnante stava asserendo che tutte le religioni erano uguali...) non facevano parte del Magistero della Chiesa e che il libro di testo conteneva delle inesattezze... poi ha aperto il libro della materia successiva e si messo a studiare matematica. A questo punto l'Insegnante di religione cattolica gli ha messo il rapporto nel registro di classe.
Sicuramente, dal punto di vista formale, ha ragione il professore così come ha ragione il Consiglio di Classe che in sede di scrutinio ha dovuto abbassare il voto di condotta a L. Rimangono, a favore di L., sulla cui grande educazione cattolica e sulla cui correttezza anche umana posso testimoniare personalmente, le frasi ad effetto, le risatine e le prese in giro pubbliche del suo ex insegnante di religione cattolica, l'unico a creare al ragazzo dei problemi scolastici. Se non fosse per la "charitas" che ci vincola tutti nel medesimo abbraccio di perdono e di amore reciproco sarei veramente andato fino in fondo nella questione se non altro per appurare se l'avversione del professore maceratese di religione cattolica nei confronti del ragazzo, ministrante della messa disciplinata da un atto del magistero della chiesa cattolica, sia frutto di un pregiudizio nei confronti di un modo di pregare...
Andrea Carradori
NOTA DELLA REDAZIONE: noi tradizionalisti siamo più che abituati a queste continue, fastidiose, piccole persecuzioni, vessazioni e angherie. Che provengono non da atei inveterati: ma da quei gangli tumorali della Chiesa, da quei boriosi caporali infiltrati a tutti i livelli di un'istituzione che, possiamo ben dirlo, si sfilaccia nella rincorsa ai "distanti", basta che non siano veramente cattolici. Sopportiamo e quasi non ci diamo peso. Ma proviamo a considerare un caso di questo genere: un insegnante di scuola scopre che un suo alunno è israelita e inizia a praticare contro di lui un bullismo d'accatto: "ma che ci vai a fare in sinagoga, tanto l'ebraico non lo capisci?"; "ci vai solo per qualche rito di cui non comprendi nulla!". Ebbene, non pensate che la cosa farebbe il giro del mondo? Che direbbe (e giustamente, per una volta!) l'Anti Defamation League? O il Rabbino-Capo di Roma?
Prendiamo esempio: non si possono passare sotto silenzio fatti come questi, che sono solo la punta di un iceberg (pensiamo a tutte le umiliazioni, maldicenze e diffamazioni che subiscono, negli episcòpi e nelle parrocchie, i fedeli laici o i preti che amano la Messa di sempre). Nomi e cognomi, signori, visto che sono fatti veri. E anche denunzie e querele: un comportamento come quello descritto integra il reato previsto dall'art. 1 L. 25 giugno 1993 n. 205: è punito con la reclusione fino a tre anni "chi commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi".
Perbacco, è davvero un crimine gravissimo bazzicare messe in latino!
RispondiEliminaComunque, una soluzione semplice a questo genere di problemi ci sarebbe. Basta chiedere l'esonero dalla ora "di religione". Cosa che, vista la situzione orribile nelle scuole di oggi, è cosa opportuna e salutare, da fare assolutamente per chi ancora ha la fede cattolica.
RispondiEliminaIo non mi meraviglio per questa cretinaggine del prpfessorone di religione, mi meraviglio che ci sia gente tradizionale o vicina a posizioni tradizionali e che faccia frequentare l'ora di religione cattolica nelle scuole, pubbliche o private che siano
RispondiEliminachiedo ad Andrea Carradori che venga pubblicato, senza commenti, su questo sito il nominativo dell'insegnante (e che insegnante!) dell'ora di religione e invito la famiglia dell'alunno a segnalare il fatto alla competente autorità ecclesiastica. Alessandro
RispondiEliminaO l'ora di religione è tenuta da Sacerdoti con tutto quello che questo comporta, oppure è meglio che non ci sia.
RispondiEliminaIo non perderei neppure tempo ad ascoltare un tizio senza autorità alcuna.
Molto meglio la disponibilità, nella scuola o nei paraggi, di sacerdoti per la guida spirituale e la confessione.
Per quanto riguarda il caso in questione oltre al reato indicato potrebbero essercene diversi altri: il docente è un pubblico ufficiale!
Ecco il commento di un`insegnante di religione colto sul blog di Accattoli:
RispondiElimina"M’impegno a promuovere una cultura religiosa che è il risultato di una attenta coltivazione di disposizioni interne di natura cognitiva e affettiva, di competenze pratiche, intelletuali, sociali ed etiche. .....Proprio per questo non mira ad indottrinare o a condizionare le scelte religiose, bensì a sviluppare le varie e complesse dimensioni interne dell’alunno in modo che egli, possa a poco a poco, avere una concezione della religiosità che gli permetta di comprendere , e , se vuole, vivere in pienezza questa dimensione della vita e dell’esperienza umana in maniera profonda e autentica. Ecco perchè alle mie ore tanti sono gli alunni che frequentano ma non sono cristiani. Se poi ci sono docenti che ancora si ostinano a fare catechesi… non hanno capito che il loro mestiere è un altro!"
Suggerirei all`insegnante di togliere anche il Crocifisso, se ci fosse, non si sa mai potrebbe essere di ostacolo alla libera formazione della coscienza dell`allievo!
Questa è incredibile...senza alcun commento...
RispondiEliminaPosso comunque testimoniare dileggi, incomprensioni, risatine (nulla, ovviamente, rispetto a quanto soffrono i nostri fratelli in Iraq, Iran, Egitto, Sudan, Cina, Bielorussia, India), e non solo a scuola purtroppo, sulla mia Fede cattolica...a maggior ragione dopo che sono emerse le mie simpatie e tendenze "tradizionali"...e giù con le accuse di ignoranza, clericalismo, fascismo, integralismo, lefebvrismo, anticonciliarismo...
Massima solidarietà al mio collega (sia a scuola che in chiesa), alla sua famiglia e al gruppo tradizionale marchigiano...
Quanto agli insegnanti di religione, però, un appunto...come esistono laici disastrosi, esistono anche sacerdoti disastrosi...come esistono sacerdoti ottimi, esistono laici ottimi...
Personalmente ho avuto tutti e tre gli insegnanti di religione al mio liceo (due laiche e un sacerdote), e ho ricevuto ottimi insegnamenti...nessuna eterodossia, nessun taglio ideologico...
E quando ne ho parlato alla mia professoressa della Messa antica, era molto incuriosita e favorevole...un atteggiamento positivo...
Quindi, per quello che mi riguarda, non ho mai avuto problemi con gli insegnanti di religione...e alla fine con nessuno degli insegnanti...
Dispiace che queste cose avvengono...soprattutto da parte di cattolici...e di chi dovrebbe insegnare ed essere incaricato dal Vescovo...
Ribadisco la mia solidarietà al giovane amico (mi piacerebbe tanto conoscerlo) e alla sua famiglia
;-)
:-)
Sapevo di questo caso e concordo pienamente con quanto suggerisce la Redazione: basta col "tarallucci e vino": queste sono sofferenze inflitte ad una persona di cui si dovrebbe avere a cuore lo sviluppo culturale e umano, una umiliazione e un condizionamento della sensibilità.
RispondiEliminaPrima un salto in curia per far capire la situazione (io credo nei miracoli) e poi sicuramente una denuncia. Da considerarsi coinvolto anche il collegio degli insegnanti che ha avallato un tale atto discriminatorio.
La charitas è anche perseguire gli errori di chi sbaglia e preservare i propri figli dalle persona malvage.
Andreas Hofer
Concordo pienamente con l'anonimo delle 11,29. È la stessa cosa che ho fatto io in prima liceo quando per prof di "religione" ci avevano affibbiato proprio il coadiutore della mia parrocchia, una specie di Lenin ambulante, con croce a spilletta appuntata sulla felpa rosa.
RispondiEliminaLe ore di religione le occupavo in modo più proficuo facendo altro.
Concordo con lo sdegno addolorato dei postatori. Anche perchè mi viene da pensare al putiferio di piazza e alle interrogazioni parlamentari che ne uscivano se, per esempio, un insegnante di religione avesse abbassato il voto di condotta per un insulto contro il Papa...
RispondiEliminaAllo stesso tempo mi viene voglia di dire tant pis, tant mieux, tanto peggio tanto meglio. Questi eccessi mettono in luce l'intolleranza del neo-modernismo e, in definitiva, fanno buon pro agli amici della Tradizione.
Coraggio, giovane amico dell'otto in condotta, fscciamo il tifo per te!
Per Anonimo delle 11,46.
RispondiEliminaLa carità cristiana è la più grande di tutte le virtù soprattutto per noi che , nonostante le nostre imperfezioni umane ed i nostri peccati, cerchiamo di seguire le indicazioni del Santo Vangelo.
Diciamo, per scopo altamente propositivo, il peccato e non il peccatore.
La giustizia divina provvederà a sanare l'ingiustizia.
Dal punto di vista disciplinare, poi, il provvedimento del Consiglio di Classe è ineccepibile, come ho già scritto.
Il ragazzo si è comportato scolasticamente male e per questo motivo è stato punito mediante il rapporto del Professore.
Altre sono invece le considerazioni cristiane e anche umane.
Christus vincit !
Andrea Carradori
Che vergogna.
RispondiEliminaComunque qui il problema non è la Messa in latino, qui il problema è la testa (di cavolo) del "docente" (sic)!!
Dove eravate, armata coraggiosa, quando dei preti furono rimossi dalle loro parrocchie perchè celebravano la messa di sempre? la battaglia bisogna farla subito, in modo chiaro, altro che 8 in condotta! Altrimenti, tacendo, si dà l'impressione che le curie in fondo abbiano ragione, e che i preti tradizionalisti e il loro popolo siano in fondo degli esagerati. Che triatezza vedere che non siamo ancora capaci di dare la vita per Gesù Cristo.
RispondiEliminaun povero prete
lasciamo stare le querele. molti di noi sono "allergici" alle aule di tribunale. anche se hai ragione, rischi di essere condannato e di risarcire le spese legali.
RispondiEliminaCondivido l'indignazione degli interventi sopra riportati.
RispondiEliminaPurtroppo l'insegnamento della religione,da diverso tempo a questa parte, è voluto dalla Gerarchia proprio nello spirito indicato dalla... combattiva ecumenica professoressa: parlare di tutto tranne che della religione cattolica.
Da preside, quando mi accorgevo di qualcosa, andavo nelle classi individuate e, attraverso domande di italiano e storia, arrivavo allo scopo: saggiare se la religione cattolica l'insegnante l'avesse, sia pur non approfonditamente, insegnata.
Poi chiamavo il docente interessato e facevo presente: i ragazzi non sanno spiegare questi versi di Dante, queste affermazioni di Manzoni, questo pensiero di Machiavelli, queste differenze tra cattolicesimo e protestantesimo ecc.
Ovvia la risposta: ma queste cose le insegna il prof. d'italiano e storia! Io ribadivo: le virtù teologali e crdinali, i doni dello Spirito, i Sacramenti, il sacerdozio, il papato ecc. sono argomenti che il prof. d'italiano può anche conoscere poco: tu sei o dovresti esser lo specialista, affrontali: non vi riempite sempre la bocca con l' interdisciplinarità?
Se il docente di religione, non ottemperava alle mie richieste, telefonavo all'ora defunto don Ajmo Petracchi, responsabile della pastorale scolastica, e gli dicevo: o mi cambi insegnante, o gl'imponi di far religione cattolica - certo all'interno di un programma più articolaoto - o l'anno venturo darò in modo che la religione sia posta sempre alla prima e all'ultima ora, in modo da render l'esodo dei ragazzi ancor più massiccio. Inutile ricorrere alla tesi che non si deve insegnar il catechismo: senza le nozioni fondamentali della dottrina la religione non s'impara nei suoi principi essenziali.
Il ragazzo in questione ed i suoi genitori, se la notizia risponde a verità, e non ho motivo di dubitar della parola di Andrea, hanno avuto un solo torto, quello di non render subito pubblico l'atteggiamento del cosiddetto professore.
Il Preside ed il Consiglio di classe avrebbero dovuto esser investiti del problema.
In sede di scrutinio, a proposito di "formale legalità", il consiglio di clase avrebbe dovuto prender atto dei motivi del rapporto. La respomnsabilità è collegiale. Quel consiglio è formato da incompetenti.
Un rapporto, dovuto ad una serie di angherie del prof., avrebbe dovuto esser giudicato ininfluente, se con tutti gli altri docenti il giovane s'è sempre comportato correttamente. Inoltre nello scrutinio finale il giudizio deve guardare al comportamento dell'intero anno scolastico ed alla personalità dell'allievo.
Non essendo stato presentato ricorso al momento opportuno, ora non c'è niente da fare. Resta il danno al ragazzo i cui crediti scolastici in vista dell'esamee di maturità diminuiscono a causa della persecuzione di un falso educatore. Aumentano, però, i suoi crediti presso Dio che apertamente ed a costo di una severa punizione ha professato.
Caro Don Anonimo delle 14.51, io c'ero tutte le settimane in una certa parrocchia piemontese che non nomino, e condivido il suo sdegno per le tante, troppe assenze ponziopilatesche del mondo tradizionalista. Ma si sa, per la maggior parte dei tradizionalisti di qualunque specie insegna e risma (lefebvriani in prima linea, devo ammetterlo), quei poveri sacerdoti erano dei cattivoni che facevano tanto soffrire il loro vescovo e addoloravano profondamente il provicario, tanto sollecito nei loro confronti (se ne occupava quotidianamente in un modo non molto condivisibile, ma è il pensiero che conta, no?).
RispondiEliminaPurtroppo il conformismo, l'obbedienza cieca alla gerarchia perché al vescovo si deve volere tanto bene (anche quando è un emerito figlio di xxx), l'acquiescenza, la rassegnazione, il tutto abbondantemente condito da uno spirito flagellante ed autodistruttivo (l'importante è dire tanti rosari, astenersi dal sesso dall'alcool e dal fumo per santificarsi l'animaccia ignava. Della battaglia per la tradizione chi se ne frega???), fanno spesso dei tradizionalisti una dolente schiera imbelle e un po' patetica che il mitrato di turno può menare per il naso a proprio piacimento.
Peccato... è stata una delle tante occasioni perse. Ora di alcuni sacerdoti di mia (e forse vostra) conoscenza che ne è stato? chi parla più della loro eroica resistenza? Chi si cura più di che fine hanno fatto?
Lo so che "i miei 24 lettori" diranno che sono cattivo, violento, mancante di carità, disobbediente e chissà che altro, ma poco me ne curo. Di certo non arriverei -per esempio- ad esaltare un nemico giurato della causa della tradizione solo perché si fa vedere a celebrare una messa in rito preconciliare, bardato di ferula, pizzi e ricami. Lui che ha spedito in esilio montano un sacerdote perché reo di celebrare la S. Messa tradizionale DI NASCOSTO, contro il parere del capo-rito. Oppure un vescovo che ha "benignamente" accolto le suppliche dei fedeli, concedendo -che degnazione!- una Messa tridentina al mese in una chiesetta fuori mano. Eppure, leggendo nel web, di cose del genere se ne leggono tante... ma, come diceva il buon don Abbondio "il coraggio uno non se lo può dare"... e la dignità neppure, aggiungo io.
Carissimo Prof. Pastorelli, che possono e debbono fare dei genitori, che hanno già donato degli splendidi fiori vocazionali a Santa Madre Chiesa, n un piccolo borgo della Marca centrale ?
RispondiEliminaSi, il buon senso civico averebbe suggerito ben altri atteggiamenti ma poi che sarebbe accaduto al giovane studente ed alla famiglia tutta ?
Anche se i nostri borghi si chiamano "città" , grazie alle concessioni pontificie dei secoli passati, sono pur sempre quattro case messe in fila ...
I genitori del ragazzo hanno saputo perdonare "in nomine Christi" ma, allo stesso tempo, non farannno più frequentare, nel prossimo anno scolastico , le ore di religione non usufruendo più di tale opportuntà per il loro figliolo.
Christus vincit !
A.C.
Sarebbe davero interessante capire che genere di alunni abbia questo insegnante, oltre al mio coetaneo in questione...se sono tutti buoni, devoti ed esperti cristiani, e soprattutto educati...almeno, in classe mia, la Fede non lo so, ma l'educazione, nei miei compagni, spesso non l'ho trovata...
RispondiEliminaBeh ..Il mio prof di religione , ora monsignore del capitolo metropolitano di Cagliari, porto'seco in classe un'esponente della setta Bahai per una catechesi sull'unico Dio...
RispondiEliminaVeni, Domine, noli tardare!!!!!!!!!!!
Non discuto della santità della famiglia: dico soltanto che se ragazzo e genitori avessero svergognato pubblicamente quel malefico docente, la situazione avrebbe preso molto probabilmente altro corso.
RispondiEliminaIl risultto della loro bontà qual è stato? Danno all'alunno, permanenza di quel docente a far ulteriori danni alle anime.
E qui, caro Andrea, città o paesi, le aniome non cambiano e la battaglia è sempre una.
PAOLO, non sempre il inguaggio virulento ottiene i suoi scopi. A volte non solo la prudenza ma
RispondiEliminaanche il buon senso può suggerire altro modo di esprimersi, specie coi superiori.
E guarda che io ho sempre comnbattuto, anche sulla stampa, contro vescovi falsi e bugiardi oltre che inetti, senza alcun timore.
Dipende dalle situazioni, ma anche dall'indole di coloro che si trovan nelle peste.
ANONIMO DELLE 16.55,
RispondiEliminase la lingua è l'uomo, e batte dove duole, perché non l'infilzasti con l'alabarda?
Meglio stare un'ora fuori a prender aria, che fare lezione con un cattoprogressista...
RispondiEliminaConcordo con LORE molto molto meglio un'ora d'aria. E' così che noi giovanissimi negli anni 70 ci siamo salvati dai "cattolici per il socialismo" di cui erano piene le scuole.
RispondiEliminaTradizionalisti sarete voi. Che nome...
RispondiEliminaimmaginiamo pure se avessero detto ad un devoto della Olo-religione
RispondiElimina" che celebri a fare il Giorno della Memoria ....
tanto è tutta propaganda ! "
Che pseudo-docente idiota.
RispondiEliminaSono Lorenzo, conosco Dante e sono d'accordo con lui.
RispondiEliminaNon è questione di perdonare o meno: è questione di giustizia!
Era bene contrastare rumoroamente questo docente che, invece, in questo modo, continuerà a spargere i suoi errori e a comportarsi male senza ritegno alcuno.
L'importante è non provare odio e rancore nell'anima, l'importante è non attaccare senza una valida ragione, ma poi la giustizia bisogna cercare di farla emergere!
Io sono appena uscito dal liceo e ho avuto qualche contrasto (anche se raro) con la mia prof di religione che addirittura metteva sullo stesso piano l'amore mistico e ineffabile di Dio con gli affetti umani, come se fossero la stessa cosa. Ovviamente quella discussione con la prof non è servita, perchè certa gente è troppo ostinata, così come questo insegnante è caparbiamente ostinato nel disprezzare la Santa Messa di sempre.
APPUNTO: Se anche l'insegnamento della religione cattolica non prevedesse la catechesi quanto meno si insegnino le basi della Fede per pura conoscenza, ma il problema è che non si fa nemmeno questo! Si fa solo "psicologia"! E comunque io ho sempre pensato che se uno ama davvero Gesù come può evitare di fare catechesi all'ora di religione? Mi sembra una follia.
Per concludere: in questi 5 anni ci ha insegnato meglio la religione cattolica la professoressa di italiano e latino, devotissima, che tramite la letteratura ci ha fatto capire anche la bellezza del Cristianesimo.
La mia prof di religione, invece, era addirittura contraria o indifferente al Crocefisso.
Mi postate il Blog di Accattoli sul ragazzo della Messa latina?? grazie
RispondiElimina??
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