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martedì 17 marzo 2009

Confortanti notizie dalle Marche


Il Prof. Carradori ci manda cortesemente questa notizie e le conseguenti riflessioni:


Santuario di Campocavallo di Osimo

In diverse occasioni Papa Benedetto XVI ha esortato di vivere con "sobrietà" contro "l'egoismo della globalizzazione" . Matteo, un ragazzo, liceale, del fermano, dove inutilmente giovani e meno giovani hanno richiesto la celebrazione della Messa antica, ha pensato bene di seguire le parole del Papa e Domenica 15 marzo 2009 alle ore 16,45 nel Santuario di Campocavallo di Osimo, l’unica chiesa nelle Marche dove si celebra regolarmente nell’antico rito latino, alla Santa Messa , in canto gregoriano, ha festeggiato "coram Deo" il suo diciottesimo compleanno. Questa è la terza volta che nelle Marche che degli studenti hanno festeggiato i loro 18 anni partecipando ed invitando alla Messa in latino.

L’amore, del tutto imprevedibile, dei giovani e dei giovanissimi per l’antico rito, a cui si affianca un impegno ''contrassegnato da uno stile di vita austero e penitenziale'' (Benedetto XVI 26 febbraio scorso), si evince dal costante volontariato, sia nelle sagrestie che negli spazi offerti da internet. I giovani, anche nelle Marche , sono i principali sostenitori del Motu Proprio di Papa Benedetto XVI: per questo è stata iniziata la sezione regionale di Juventutem, con sede a Osimo.

La crescita nelle Marche di Juventutem è lenta perché non usufruisce delle comodità proprie di altri gruppi ecclesiali, ma i giovani vogliono "andare avanti" (come dice più volte il Papa) nella tradizione riscuotendo l’interesse ed il compiacimento dei "laici", che vedono nel fenomeno una prospettiva per un indispensabile miglioramento della nostra società.
I giovani marchigiani preparano ogni cosa : dai paramenti sacri, diversi dei quali sono stati fatti restaurare a spese loro, alla grafica dei manifesti e degli inviti. Si tratta di un gruppo che impegna ogni istante del proprio tempo libero al culto divino ed alla valorizzazione di un documento del Magistero. Per di più un insegnante di religione, che, a suo dire, sarebbe stato "sconsigliato" di servir messa a Campocavallo…Ma, come è risaputo, le Marche sono piuttosto tarde a recepire le "novità" quindi non c’è da meravigliarsi se anche diversi ecclesiastici siano rimasti ancora sessantottini…
Intanto ringraziamo la Divina Provvidenza che ci ha donato la celebrazione quotidiana e festiva nel Santuario di Campocavallo di Osimo, retto dagli angelici Francescani dell’Immacolata. Il primo frutto dello zelo per la casa di Dio dei Francescani dell’Immacolata è stata la vocazione di un ministrante, 26 anni, che lasciata casa e lavoro è ora novizio dell’ordine. Aspettiamo che dopo gli esami di maturità i nostri due cerimonieri entrino in Seminario.

Osserviamo con commozione che assieme ai fedeli, aumenta la frequenza alla Messa domenica e festiva di religiosi , sacerdoti e seminaristi , anche se spesso sono timidamente nascosti. Verrà, ne sono certo, il momento in cui verrà lodato quell’ecclesiastico che assiste o meglio se celebra devotamente la Messa antica. Per ora ci accontentiamo degli aiuti, in tutti i sensi, degli abbracci e della proposta di chiese o oratori che alcuni sacerdoti, in tutto segreto, fanno al nostro gruppo. Essi sanno che noi vogliamo restaurare, ripulire e valorizzare i sacri edifici alla sola lode di Dio. Prima o poi qualcuno si accorgerà di questo zelo di "servi inutili" e troverà il modo di contrattarci… Intanto preghiamo .
***

Ecco una riflessione di Daniele Di Sorco sui Seminari americani che allego con il suo permesso :
Seminaristi nelle Diocesi degli Stati Uniti :
1945: 11.000
1950: 13.000
1955: 16.000
1960: 20.000
1965: 28.000
POI
1970: 17.000
1975: 12.000
1980: 9.000 sempre in calo
Però ovviamente negli ultimi anni la diminuzione avviene in modo meno drammatico. Pare che negli ultimi anni ci sia stata una leggerissima ripresa ma insignificante rispetto alla crescita degli anni 50-60. Il crollo avviene precisamente nel quinquennio 1965-1970 in cui si trova anche il fatidico 68; il fatto non ha matrice tanto liturgica quanto sociale anzi, direi di tendenza sociale dopo il concilio giunse a maturazione un processo cominciato all'inizio del concilio stesso ma ancora impercettibile, l'idea cioè che tutto dovesse essere cambiato, rivoluzionato: questa tendenza penetrò talmente gli ambienti ecclesiali da risultare devastante la liturgia, in quegli anni, affrontò sì delle trasformazioni ma non è stato solo un problema liturgico, il problema è a monte.
La riforma liturgica di Bugnini fu approvata nel 1970 a crisi già avvenuta.
Certo, prima si stavano effettuando già delle trasformazioni però, salvo qualche caso particolare, quasi tutte le chiese mantenevano una certa compostezza celebrativa .
Quel che provocò la caduta dei seminari fu l'infiltrazione, nel mondo cattolico, di una mentalità rivoluzionaria. Per rivoluzionaria intendo la parola nel senso proprio del termine.
Ossia il rinnegamento totale di quanto fino ad allora era creduto, praticato, considerato ovvio e la volontà di rifondare completamente la realtà secondo una diversa visione del mondo questa visione è il cosiddetto "spirito del Concilio", ossia l'interpretazione secolarizzata del Concilio Vaticano II che però fu favorita dalla natura dei documenti del concilio stesso che predicavano ad ogni piè sospinto la necessità di venire incontro al "mondo moderno"; necessità inesistente, peraltro, perché, come evince dalle statistiche, il mondo cattolico fino al 1965 godeva di ottima salute. ( Riflessione di Daniele Di Sorco, con il suo permesso di postarla).


Andrea Carradori, il più vecchio del gruppo ma non certamente il capo: sono più saggi e determinati i diciottenni di me …

6 commenti:

  1. Carissimi amici delle Marche il Signore benedica i vostri lodevolissimi sforzi per vivere una spiritualità legata alla santa Messa di San Pio V. Sono edificato da queste belle notizie certamente il Signore vi sta accompagnando in questa bella testimonianza di fede. Pregherò per voi.
    don Bernardo

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  2. Loro hanno la grazia di avere i Francescani dell'Immacolata.
    Anche io ho suggerito al mio vescovo di invitare questi frati e le loro suore nella nostra diocesi, ma per poco non mi scomunica: il mio vescovo ha creduto bene di far venire i "monaci" di Enzo Bianchi o quelli di Taizé; detto in altri termini: protestantizzazione forzata.
    pregate per noi.

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  3. Preghero' per voi, che il Signore vi aiuti e doni alla Chiesa numerose vocazioni.

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  4. Grazie cari fratelli in Cristo.
    "Nulla anteporre all'amore di Cristo!"
    Effettivamente siamo fortunati ad avere i Francescani dell'Immacolata a Campocavallo di Osimo anche se dobbiamo fare molti chilometri : sono sicuro che il Signore ci ricompenserà !
    Scusate gli errori di battitura : oggi pomeriggio a scuola i miei alunni mi hanno "bocciato" leggendo il mio intervento.
    Posso comunque, a mia discolpa, svelarvi una cosa.
    Pochi istanti che la Redazione di questo stupendo sito avesse postato l'intervento, originale, mi ha chiamato un amico Sacerdote, a cui avevo mandato una copia, dicendomi che avrei dovuto mitigare molte cose.
    Noi abitiamo nello Stato Pontificio ... ed allora, con molta fretta, ho fatto "taglia" senza rileggere troppo perchè sono dovuto volare a scuola.
    Perdonatemi gli errori del "taglia-incolla" e grazie alla Redazione di Messainlatino.
    Quando l'aria sarà più tiepida Vi inviterò tutti nella Marca !
    Un abbraccio in Cristo Signore.
    Andrea Carradori

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  5. I piu' grandi ringrazimenti per quest'opera meritoria.

    In spirito di comune riflessione vi porto la mia esperienza con mia moglie che, originaria del nord della Germania e' luterana.
    In circa vent'anni che ci conosciamo non l'ho mai vista entrare in una chiesa evangelica, mentre e' venuta molte volte a messa con me, e ovviamente ci siamo sposati secundum Ritum Sanctae Romanae Ecclesiae.
    Premesso che non pare minimamente toccata dal c.d. "ecumenismo", tuttavia mi colpisce come (a parte qualche fugace e stanco accenno alle indulgenze e all'inquisizione) cio' che stigmatizza piu' negativamente nei cattolici siano i falli nella devozione: scarsa partecipazione alla S. Messa, alla confessione, mancato rispetto del digiuno eucaristico; un giorno che eravamo a pranzo con un Arcivescovo mi ha fatto notare come si fosse poco devotamente liberato della croce pettorale.....
    Insomma la nostra devozione a quanto pare la devozione cattolica e la sua cura sono molto piu' di esempio di tanti discorsi sull'ecumenismo.
    Da ultmo desidero aggiungere che ho portato mia moglie anche ad una Messa Tridentina e credo che cio' l'abbia scossa anche se tende a non ammetterlo.
    In Cristo Signore
    Vostro F.d.S.

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  6. Vedere nuove Congregazioni che abbracciano il vecchio rito e' balsamo alle nostre piaghe.Ed e' opera della Grazia,basta vedere quanto esse proliferano,a fronte dei vecchi ordini,modernisti,sbracatissimi ed in crisi da tempo piu' della Borsa di New York.

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