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mercoledì 28 gennaio 2009

Dall'udienza generale del Papa di oggi: ai quattro Vescovi un atto di paterna misericordia


"Proprio in adempimento di questo servizio all’unità, che qualifica in modo specifico il mio ministero di Successore di Pietro – ha proseguito il Santo Padre – ho deciso giorni fa di concedere la remissione della scomunica in cui erano incorsi i quattro vescovi ordinati nel 1988 da mons. Lefebvre senza mandato pontificio”. “Ho compiuto questo atto di paterna misericordia – ha spiegato Benedetto XVI – perché ripetutamente questi presuli mi hanno manifestato la loro viva sofferenza per la situazione in cui si erano venuti a trovare. Auspico che a questo mio gesto – l’esortazione papale – faccia seguito il sollecito impegno da parte loro di compiere gli ulteriori passi necessari per realizzare la piena comunione con la Chiesa, testimoniando così vera fedeltà e vero riconoscimento del magistero e dell’autorità del Papa e del Concilio Vaticano II”. La prima delle tre comunicazioni papali con cui si è conclusa l’udienza di oggi ha riguardato il nuovo patriarca di Mosca. “Ho appreso con gioia – ha detto Benedetto XVI – la notizia dell’elezione del metropolita Kirill a nuovo patriarca di Mosca e di tutte le Russie. Invoco su di lui la luce dello Spirito santo, per un generoso servizio alla chiesa ortodossa di Russia”.

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“La Shoah sia per tutti monito contro l’oblio, la negazione o il riduzionismo, perché la violenza fatta contro un solo essere umano è violenza contro tutti”. E’ il forte ammonimento con cui il Papa ha concluso l’udienza di oggi, prima di salutare – tra i circa 4 mila fedeli riuniti in Aula Paolo VI – i fedeli di lingua italiana. “La Shoah – l’auspicio del Pontefice per il futuro – insegni specialmente sia alle vecchie sia alle nuove generazioni che solo il faticoso cammino dell’ascolto e del dialogo, dell’amore e del perdono conduce i popoli, le culture e le religioni del mondo all’auspicato traguardo della fraternità e della pace nella verità. Mai più la violenza umili la dignità dell’uomo!”. “In questi giorni nei quali ricordiamo la Shoah – ha esordito il Pontefice nell’ultima delle tre comunicazioni finali – mi ritornano alla memoriale immagini raccolte nelle ripetute visite ad Auschwitz, uno dei lager nei quali si è consumato l’eccidio efferato di milioni di ebrei, vittime innocenti di un cieco odio razziale e religioso”. “Mentre rinnovo con affetto – ha proseguito il Pontefice – l’espressione della mia piena e indiscutibile solidarietà con i nostri Fratelli destinatari della Prima Alleanza, auspico che la memoria della Shoah induca l’umanità a riflettere sulla imprevedibile potenza del male quando conquista il cuore dell’uomo".

Fonte: SIR (link1 e link2)

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