Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera numero 887 pubblicata da Paix Liturgique il 27 settembre 2022, sull’11º Pellegrinaggio internazionale Populus Summorum Pontificum (QUI l’annuncio su MiL, QUI il secondo articolo, QUI il terzo articolo e QUI il quarto articolo) e sul 7º incontro Pax Liturgica (QUI l’articolo su MiL e QUI la prenotazione).
I due eventi sono presentati nelle interviste a don Claude Barthe, cappellano del pellegrinaggio, e a Christian Marquant, presidente dell’associazione Paix Liturgique.
Vi aspettiamo tutti a Roma!
L.V.
Come ogni anno da undici anni a questa parte, dal 28 al 30 ottobre si svolgerà il pellegrinaggio ad Petri Sedem, ovvero la processione alla Sede di Pietro del popolo cattolico legata alla liturgia tradizionale. Questo 11º pellegrinaggio internazionale, che sarà il secondo dopo la pubblicazione nel luglio 2021 del motu proprio Traditionis custodes, si inserisce in un vasto movimento di attestazione da parte del popolo cristiano del proprio attaccamento alla liturgia tradizionale. Contemporaneamente, il 28 ottobre, nel grande anfiteatro dell’Istituto Patristico Augustinianum, a due passi da piazza San Pietro, si terrà il 7º Incontro di Pax Liturgica, che riunirà un prestigioso gruppo di amici e difensori della liturgia tradizionale.
Abbiamo chiesto a padre Claude Barthe, cappellano del pellegrinaggio internazionale ad Petri Sedem, e a Christian Marquant, presidente di Paix Liturgique, di presentare questi due eventi.
Intervista con padre Claude Barthe
cappellano del pellegrinaggio internazionale ad Petri Sedem
Louis Renaudin: Quindi il pellegrinaggio Summorum Pontificum a Roma si svolgerà quest’anno?
Claude Barthe: Sì, come ogni anno dal 2012! È vero che quest’anno, come l’anno scorso, la situazione è piuttosto particolare: nel 2021 è stata la crisi sanitaria a interrompere il nostro pellegrinaggio, senza impedirlo, e nel 2022 non sappiamo cosa sia possibile o meno.
Louis Renaudin: Ma apparentemente, tutto sembra semplice.
Claude Barthe: Sì, Deo gratias! Abbiamo ottenuto senza difficoltà l’autorizzazione a concludere la nostra processione romana con la celebrazione di una Messa secondo l’usus antiquior all’Altare della Cattedra dell’Arcibasilica patriarcale maggiore di San Pietro in Vaticano, un gesto di pacificazione da parte del Cardinale-Arcivescovo della Basilica. E beneficiamo anche di un gesto di amicizia da parte di una delle più alte personalità della Chiesa italiana.
Louis Renaudin: Di chi stai parlando?
Claude Barthe: Il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, presidente della Conferenza episcopale italiana, che ha semplicemente accettato di presiedere i vespri pontificali organizzati nella Basilica collegiata di Santa Maria ad Martyres – cioè nel Pantheon – il primo giorno del pellegrinaggio.
Louis Renaudin: Quale sarà il programma del pellegrinaggio?
Claude Barthe: Potete trovare il programma dettagliato del pellegrinaggio sul sito site.summorum-pontificum.org, ma fondamentalmente, come negli anni precedenti, il pellegrinaggio si svolgerà nell’arco di tre giorni, iniziando con i Vespri al Pantheon, che ho appena citato, poi il giorno successivo con l’adorazione eucaristica nella Basilica minore dei Santi Celso e Giuliano, seguita da una processione fino a San Pietro, dove sarà celebrata la Messa nella Basilica, e infine una Messa di ringraziamento la domenica nella Chiesa parrocchiale della Santissima Trinità dei Pellegrini.
Louis Renaudin: Sarete in tanti per questo pellegrinaggio?
Claude Barthe: È difficile sapere quanti pellegrini ci saranno, perché non c’è una registrazione per venire e partecipare. Ma ricordiamo che l’anno scorso, in piena crisi sanitaria, c’erano più di cinquecento persone per la processione da San Celso a San Pietro e molte più di mille nella Basilica. Quindi quest’anno siamo piuttosto fiduciosi e pensiamo di tornare ai volumi che avevamo prima della tempesta.
Louis Renaudin: E da dove vengono questi pellegrini?
Claude Barthe: Quello che sappiamo è che ogni anno arrivano da molti Paesi. L’anno scorso erano rappresentate più di ventotto nazionalità, a dimostrazione del carattere universale dell’attaccamento alla liturgia tradizionale. Quest’anno speriamo di ampliare naturalmente questa diversità cattolica.
Louis Renaudin: Il pellegrinaggio è aperto a tutti?
Claude Barthe: Assolutamente sì, il nostro pellegrinaggio è un atto di pietà verso la Chiesa e non un evento sportivo! Pertanto è accessibile a tutti, giovani e meno giovani. Ma soprattutto è aperto a tutti i sacerdoti diocesani, ai religiosi, alle comunità e ai fedeli cattolici di ogni categoria. Tutti intendono pregare per la pace nella Chiesa.
Louis Renaudin: Chi è l’organizzatore del pellegrinaggio?
Claude Barthe: L’organizzatore del pellegrinaggio è il CISP (Cœtus Internationalis Summorum Pontificum), un’associazione internazionale che federa tredici associazioni, alcune delle quali hanno carattere internazionale, come Una Voce, mentre altre hanno sede in una regione più limitata, che sia in Italia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Portogallo o Francia.
Louis Renaudin: Come possiamo aiutarla?
Claude Barthe: In molti modi… Per esempio, partecipando al pellegrinaggio e aiutando a gestirlo, o pregando per il suo successo, o contribuendo alle spese organizzative. Per maggiori informazioni sul programma completo del pellegrinaggio site.summorum-pontificum.org.
Intervista con Christian Marquant
presidente del movimento Paix Liturgique
Louis Renaudin: Quest’anno riprenderete gli incontri del “Summorum Pontificum” a Roma per aprire il pellegrinaggio ad Petri sedem?
Christian Marquant: Assolutamente sì, e per la settima volta! Ma con un cambio di nome, perché se il “Summorum Pontificum” è stato eliminato, la nostra determinazione a vedere la Pace e la Riconciliazione installate nella Chiesa è intatta. D’ora in poi, quindi, i nostri incontri romani si svolgeranno sotto il nome, compreso da tutti i partecipanti, di “Pax Liturgica”.
Louis Renaudin: E sempre all’Istituto Patristico Augustinianum?
Christian Marquant: Sì, di nuovo all’Istituto Patristico Augustinianum dopo due anni di turbolenze… Un luogo così adatto allo svolgimento delle nostre riunioni, a due passi da piazza San Pietro.
Louis Renaudin: Con nuovi relatori?
Christian Marquant: La logica di questi incontri è quella di permettere ai nostri partecipanti di scoprire ogni volta nuovi difensori della liturgia tradizionale. Anche quest’anno avremo un gruppo di relatori di qualità che illustreranno il carattere universale dell’interesse per la liturgia tradizionale. Il programma dettagliato della giornata è riportato di seguito.
Louis Renaudin: Quanti partecipanti vi aspettate?
Christian Marquant: Nel 2019 abbiamo avuto quasi duecento partecipanti; nel 2020 in condizioni di semiconfinamento ne abbiamo avuti più di cento. Quest’anno speriamo di riunire un buon numero di partecipanti, visto che abbiamo già più di centocinquanta iscrizioni da quindici paesi diversi! Il grande anfiteatro dell’Istituto Patristico Augustinianum può contenere quasi trecento persone, quindi potete ancora iscrivervi seguendo questo link invitation.oremus.plus ma non indugiate!
Louis Renaudin: In quale lingua parleranno i vostri relatori?
Christian Marquant: Ogni relatore parlerà nella propria lingua, cioè italiano, spagnolo, inglese e anche francese, ma, grazie al nostro servizio di traduzione simultanea, ognuno potrà ascoltare queste conferenze nella propria lingua: un po’ come il giorno di Pentecoste!
Louis Renaudin: C’è un prezzo da pagare per partecipare all’Assemblea?
Christian Marquant: La partecipazione alle conferenze è gratuita… ma poiché offriamo un pranzo a buffet, chiediamo a chi può permetterselo di versare un minimo di 10 euro.
Louis Renaudin: La vostra giornata si concluderà con il canto dei primi vespri pontificali di San Raffaele, presieduti dal cardinale Zuppi?
Christian Marquant: Perché il nostro incontro è una sorta di introduzione al pellegrinaggio ad Petri Sedem che inizierà venerdì con il canto dei vespri. Saranno quindi sia la preghiera conclusiva della nostra Assemblea che quella introduttiva del pellegrinaggio.
Louis Renaudin: L’anno scorso ha parlato della presenza di bandiere durante il pellegrinaggio?
Christian Marquant: In effetti, con le associazioni che organizzano il pellegrinaggio, di cui facciamo parte, vogliamo testimoniare anche quest’anno, attraverso la presenza simbolica delle loro bandiere, che oggi la liturgia tradizionale è viva in più di novanta Paesi del pianeta. È vero che i rappresentanti di tutti questi Paesi non possono essere fisicamente presenti a Roma, ma simbolicamente saranno rappresentati durante la processione che ci porterà dalla Basilica minore dei Santi Celso e Giuliano all’Arcibasilica patriarcale maggiore di San Pietro in Vaticano sabato 29 ottobre dalle novanta bandiere che li rappresentano.
Programma dell’incontro e del pellegrinaggio
Venerdì 28 ottobre
dalle ore 9:00: accoglienza dei partecipanti
ore 9:45: benvenuto di don Claude Barthe, cappellano del Cœtus Internationalis Summorum Pontificum (CISP)
ore 10:00: presentazione della riunione da parte del professor Rubén Peretó Rivas, coordinatore della riunione
ore 10:15: Trinidad Dufourq, “La liturgia tradizionale e il pellegrinaggio di Nostra Signora della Cristianità nel mondo ispanico”
ore 11:00: don Nicola Bux, “Dalla Mediator Dei al Summorum Pontificum: rimedi al crollo di una liturgia celebrata come se Dio non ci fosse”
ore 12:00: Aldo Maria Valli, “La Messa tradizionale, il tesoro recuperato”
ore 13:00: buffet
ore 14:30: Peter Kwasnievski, “Una Chiesa tra legalismo e disordine: trovare principi di azione in un tempo di anarchia”
ore 15:30: Christian Marquant, “In conclusione, quale futuro per il mondo tradizionale dopo Traditionis Custodes?”
ore 16:00: fine dell’incontro all’Istituto Patristico Augustinianum
ore 17:30: al termine dell’incontro, ci ritroveremo alla Basilica collegiata di Santa Maria ad Martyres (Pantheon) per il primo atto del pellegrinaggio, il canto dei Vespri pontificali, organizzato dall’Istituto del Buon Pastore, presieduto da S.Em. card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana
Sabato 29 ottobre
ore 9:30: adorazione eucaristica nella Basilica minore dei Santi Celso e Giuliano, a cura dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote
ore 10:30: partenza della processione verso l’Arcibasilica patriarcale maggiore di San Pietro in Vaticano
ore 11:30: Messa solenne all’Altare della Cattedra di San Pietro, celebrata da mons. Marco Agostini, membro della Segreteria di Stato e Cerimoniere Pontificio
Domenica 30 ottobre
ore 11:00: Messa solenne di Cristo Re nella Chiesa parrocchiale della Santissima Trinità dei Pellegrini, celebrata da mons. Patrick Descourtieux, membro del Dicastero per la Dottrina della Fede, organizzata dalla Fraternità Sacerdotale San Pietro.
Il contro senso della Chiesa: proibito il vetus ordo in una chiesa di parrocchiale di campagna, accettato alla Cattedra di San Pietro. Assurdo.
RispondiEliminaCome dire: "vedete che io accetto tutto"?!
Ma in realtà abbiamo ben visto che non è così. Peccato perché la messa di sempre non ha mai fatto male a nessuno, tantomeno alla Chiesa in uscita voluta da Papa Francesco.