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domenica 2 agosto 2020

Ancora sulla Comunione in mano in Argentina: non "vengono fatti prigionieri"

Nuove notizie e documenti sulla chiusura del seminario di San Rafael in Argentina per il rifiuto dei seminaristi di comunicarsi in mano (MiL QUI).
QUI e QUI il surreale  comunicato della Commissione Esecutiva della Conferenza Episcopale argentina (in cui si parla anche di 40 sacerdoti "ribelli" perchè hanno osato mettere in discussione la Comunione in mano).
Ormai sia nelle pressioni ai vescovi, sia  in campo dottrinale e liturgico, da S. Marta non fanno prigionieri....
Ci chiediamo come mai non chiudono seminari e ordini religiosi pieni di sodomiti, non commissariano diocesi con a capo dei denunciati per sottrazione di fondi, lasciano al loro posto Prefetti di congregazioni vaticane inquilini per sette anni di cardinali molestatori di seminaristi, lasciano prelati delle banche vaticane (con accesso agli archivi riservati) a monsignori sodomiti acclarati e all'Apsa denunciati per abusi sessuali e malversazioni.
Chissà perchè?
Luigi

SAN RAFAEL, MONS. TAUSSIG COLPISCE ANCORA. IL PAPA CHE FA?

1 Agosto 2020 

Carissimi Stilumcuriali, vi ricorderete che qualche giorno fa abbiamo pubblicato una lettera aperta di mons. Viganò a Edoardo Taussig, vescovo di San Rafael, che aveva chiuso il seminario per ragioni discutibili e discusse. Ora ci scrive uno dei nostri lettori abituali, per renderci edotti di un’altra azione certamente discutibile dello stesso presule. Leggiamo che cosa ci scrive Antonio Cafazzo:

Dr. Tosatti.

Ho un diavolo per capello e le scrivo un po’ per sfogarmi e un po’ per dare risalto MONDIALE (sperando che l’inquilino di Santa Marta faccia il suo dovere ogni tanto) a un altro FATTACCIO di quel vescovo Taussig che Wanderer chiama “riduttivamente” infame e che merita sicuramente le parole BRUCIANTI di Paco Pepe (la Cigueña de la torre).

Due giorni fa lei ha pubblicato la lettera di Mons. Viganò su questo Vescovo e la sua impunita azione di chiusura del seminario argentino.

Questo il NEO FATTACCIO:

Ieri, 31 luglio 2020, l’impunito ha inviato una “Ammonizione canonica” a tre sacerdoti della sua diocesi con questa motivazione:

“… hanno cominciato a dare la comunione nella mano, ma con l’aggiunta di una ‘innovazione’ pastorale che consisterebbe nell’offrire a ciascuno dei fedeli che va a ricevere la comunione un panno di lino bianco da mettere nella mano che riceve l’ostia, fare la comunione e poi lasciare quel panno in un cestino, eventualmente da lavare o bruciare (non so la sua destinazione), con lo scopo di ‘curare’ le particelle che potrebbero staccarsi dall’ostia ricevuta”.

– A parte l’ignoranza crassa e voluta dell’Istruzione Memoriale Domini (1969);

– A parte l’arroganza di un pastore orgoglioso e superbo (forse si sente nella manica sinistra del Pontefice argentino?);

– A parte il disprezzo delle “pecore” che si lamentano di lui;

– A parte che sta “uccidendo” le vocazioni;

– A parte la sua non-consapevolezza che sta mangiando e bevendo a sbafo perché senza quella sua “professione” clericale forse non troverebbe da fare altro lavoro nella pampa…

… la cosa che più mi imbestialisce è l’aver sanzionato tre ECCELLENTI parroci le cui celebrazioni ho seguito QUOTIDIANAMENTE in Youtube in questi tre mesi di demoniaca chiusura delle messe e delle chiese.

Checché ne dica l’attuale quasi totalità di appestati di misericordite, se fossi un Pietro redivivo e avessi vicino l’”infame” staccherei entrambe le orecchie al “chierico” (poi vediamo chi assolve il Giudice Tradito !!!).

—-

Per chi conosce lo spagnolo e vuole darsi certezza della infame lettera-sanzione del Servo di Dio…

§§§

Questa la lettera. Sul sito in spagnolo abbiamo però visto che ha ricevuto una lettera da mons. Héctor Aguer, già arcivescovo di La Plata, mandato via al compiere del 75 anni in malo modo da papa Bergoglio, che non lo amava, e che voleva quel posto libero per il suo ghostwriter “Tucho” Ferandez, quello del libro “Sáname con tu boca. El arte de besar”. Guariscimi con la tua bocca. L’arte di baciare. E non commentiamo oltre. Ecco la lettera di Aguer:

Caro Eduardo:

Mi dispiace profondamente per quello che è successo a San Rafael, a causa di un errore molto grave da parte tua: il decreto sul modo di ricevere la comunione. Ti ho espresso la mia opinione le due volte che mi hai chiamato al telefono. Ho spiegato le ragioni nel mio articolo “La comunione in tempi di pandemia”, pubblicato su “InfoCatólica”.

Prego per te e per la diocesi. E, in modo molto speciale, per i sacerdoti e i seminaristi. Spero che queste vocazioni non vadano perse.

+ Héctor Aguer

Arcivescovo emerito di La Plata
***

Commenta the Wanderer: “Tutto questo dimostra che si tratta di un uomo completamente pazzo. Se la Santa Sede è stata così rapida nell’intervenire in altri casi, non è comprensibile perché non intervenga in San Raffaele e rimuova dall’incarico una persona che non è in grado di governare la diocesi”.

E, in effetti, ci sembra che un intervento rapido e deciso della Congregazione per i Vescovi, su iniziativa del Pontefice, sarebbe augurabile. E necessario. 
§§§