Villongo ( Bergamo). Nell'ambito della mostra internazionale Mare omnium nella chiesa parrocchiale di Sant'Alessandro a Villongo "col permesso delli Superiori" è stato istallato un colossale dipinto che ha per titolo "Resurrexio" ( o Resurrectio) opus di Adriano Rossoni.
Il telero dipinto nel 2014 è di ben 14×6 metri; raffigura Nostro Signore, una specie di superman ultra palestrato ("muscoloso, potente... il mio obiettivo era che Cristo rappresentasse di fatto la forza vitale... come la forza vitale aiuti a vivere anche nei passaggi più cruciali" intervista a Rossoni QUI).
I sofferenti della terra fra cui diversi "migranti" si aggrappano e si arrampicano sui muscoli del poderoso Cristo risorto.
Il telero è stato esposto in alcune località della Lombardia (QUI) all'interno in ex chiese (auditorium) e all'esterno della torre civica di Mazzanica
nell'ambito di iniziative culturali denominate "Migrants" organizzate dalle Caritas Diocesane.
Nella parrocchiale di Villongo il grande telero monocromatico dell'Artista e Docente lombardo ha invece coperto completamente il presbiterio della chiesa.
Le foto (da internet) ritraggono alcuni momenti della completa copertura dell'Altare, del Tabernacolo e della Croce.
Le Sante Messe sono celebrate su un "altare" mobile (foto 5) avendo alle spalle il grande telero che, per specificazione dello stesso Autore non ha nulla di sacro non essendo in alcun modo riconducibile con la visione cristiana della Risurrezione di Gesù descritta dai Vangeli e ripresa dall'iconografia cristiana di sempre.
Destano meraviglia i sempre più numerosi tentativi "delli Superiori" atti ad eliminare la Croce e ogni tipo di sacralità ( QUI ).
Destano meraviglia i sempre più numerosi tentativi "delli Superiori" atti ad eliminare la Croce e ogni tipo di sacralità ( QUI ).
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Questo è invece l'ormai famoso dipinto murale della "Risurrezione" – o meglio il Giudizio universale – realizzato dal pittore argentino Ricardo Cinalli nel 2007 sulla controfacciata del Duomo di Terni su commissione dell'allora vescovo diocesano Mons.Vincenzo Paglia ( v. MiL QUI ). Inutile ricordare che i Sacerdoti che celebrano ( coram populo) nella Cattedrale di Terni sono costretti a guardare le figure rappresentate dal dipinto... compreso il loro vescovo-emerito...
AC
Foto da internet
"Opera d'arte"? Suvvia, non scherziamo! Il Rossoni? Un discreto imbratta tele. Come il Cinalli.
RispondiElimina"Rossoni & Cinalli" agenzia di "artisti" fuori di testa.
@ Veleno piaccia o no l'opera monocromatica dell'artista lombardo è dotata di tecnica pittorica di rilievo. Non è questo però il punto. La questione è che l'opera non si configura nei canoni dell'arte sacra e devozionale cristiana. Va bene se viene esposta in ambienti alieni dal culto ma in una chiesa no. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensa il Vescovo , il parroco e la commissione diocesana di arte sacra. Noi possiamo solo esprimerci su questo particolare di fondamentale importanza: quell'opera colossale è adatta di esssere esposta in una chiesa aperta al culto divino (addirittura la Santa Messa viene celebrata davanti al telone e non abbiamo veduto neppure una croce sopra o di fianco l'altare della celebrazione).
Elimina@ Veleno manca il punto interrogativo finale "quell'opera colossale è adatta di esssere esposta in una chiesa aperta al culto divino? (La Santa Messa viene celebrata addirittura davanti al telone e non abbiamo veduto neppure una croce sopra o di fianco l'altare della celebrazione).
EliminaMi scusi, Anonimo 20:21, ma non capisco il suo esordire col mettere in evidenza che "l'opera monocromatica dell'artista lombardo è dotata di tecnica pittorica di rilievo". Che vuol dire, se poi, subito appresso, rileva che "l'opera non si configura nei canoni dell'arte sacra e devozionale cristiana"? Perché trovare sempre una positività anche laddove questa si perde nello squallore? Altro è la tecnica e altro è l'ispirazione. Si può possedere una valida tecnica senza per questo essere ispirati e, al contrario, si può essere ispirati senza possedere una buona tecnica. Dal momento che l'opera del Rossoni, come del Cinalli, manca del tutto dell'ispirazione, per così dire, dall'Alto (se ne accorge anche un bambino), non si vede perché. di questi due "artisti", se ne debba apprezzare, almeno, la "tecnica pittorica di rilievo", la quale, in questi casi, risulta inadeguata a "nutrire" l'anima dei fedeli.
EliminaHa ragione Veleno: l'opera pittorica è "inadeguata a "nutrire" l'anima dei fedeli"
EliminaSono l'anonimo delle 20:21.
Mi da' l'idea di essere un medaglione : l'uno e' la faccia dell'altro e viceversa .
RispondiEliminaOltre a sembrarmi il Che , ravviso in quello di Rossoni rivendicazione non benignita' , tolleranza , pazienza , amore .
Mi sono presa la briga di andare a vedere in internet qualche suo lavoro :
https://www.google.it/search?q=Adriano+Rossoni&tbm=isch&source=iu&ictx=1&fir=V2SvVuQv6Ir1lM%253A%252CDBhnL18CDSA4FM%252C_&usg=AFrqEzcmP6eapAlPMs9f9M-Mx0AINhMfLQ&sa=X&ved=2ahUKEwio_8u1qbPdAhUGdxoKHcnQA_QQ9QEwBHoECAAQCA#imgrc=V2SvVuQv6Ir1lM:
https://www.google.it/search?q=Adriano+Rossoni&tbm=isch&source=iu&ictx=1&fir=V2SvVuQv6Ir1lM%253A%252CDBhnL18CDSA4FM%252C_&usg=AFrqEzcmP6eapAlPMs9f9M-Mx0AINhMfLQ&sa=X&ved=2ahUKEwio_8u1qbPdAhUGdxoKHcnQA_QQ9QEwBHoECAAQCA#imgrc=q49onqLCP1tfiM:
https://www.google.it/search?q=Adriano+Rossoni&tbm=isch&source=iu&ictx=1&fir=29Ssfi5mHGtEpM%253A%252CDBhnL18CDSA4FM%252C_&usg=AFrqEzc8cRoaEfzudlRY6WR-hlJqlvpd0g&sa=X&ved=2ahUKEwio_8u1qbPdAhUGdxoKHcnQA_QQ9QEwB3oECAAQDg#imgrc=jKpZIM6FWiRAKM:
Questa opera e' di Cinalli :
https://www.google.it/search?q=Cinalli+opere+del+pittore&tbm=isch&source=iu&ictx=1&fir=qzf-7sJ_-qZsAM%253A%252Cl6crez2B_Lp85M%252C_&usg=AFrqEzeRN8lCeKUmwUXVFcmCpSO9hCfbkg&sa=X&ved=2ahUKEwjY-96frrPdAhVFVhoKHVDwBNcQ9QEwBnoECAUQCA#imgrc=KuKb_Dm6HSeUgM:
Immagine imbarazzante, commissionata da qualche grande estimatore del genere maschile, pare di capire...
RispondiEliminaUltimamente abbiamo menzionato un convento di Suore in cui era stata dipinta una Crocifissione che alla consegna fu subito bocciata, mai esposta , perche' definita "non adatta al luogo sacro " e ricoperta di bianco . Questo e' coraggio , questo e' difendere la casa di Dio , questo e' difendere la tradizione che e' una cosa bellissima perche' e' cio' che unisce un popolo . Non e' anticaglia , la tradizione trasmessa sono le nostre radici : E' tradizione ricordare Santa Rosa con una Macchina , e' tradizione ricordare la Assunta , e' tradizione venerare la SS. Eucarestia con la processione del Corpus Domini ....
RispondiEliminaQuesti due pittori vanno bene per i murales non per una Chiesa . Mi domando :" Il Rasponsabile della Parrocchia conta ancora qualcosa , puo' dire la sua opinione e magari opporsi all'uso della Chiesa come centro polifunzionale ancorche' consacrata a Dio ? Oppure e' dello stesso sentire degli organizzatori , o ha troppi impegni e lascia fare a questi e a quelli e non si immischia ? Chi e' il suo superiore e cosa professa ?
Interessante l' episodio citato della "Crocifissione che alla consegna fu subito bocciata, mai esposta , perche' definita "non adatta al luogo sacro " e ricoperta di bianco". Avrebbe la cortesia di darci gentilmente il link della notizia? Grazie infinite.
EliminaNon sanno più ormai cosa inventarsi...
RispondiEliminaE' roba vecchia trita e ritrita di giovani sessantottini invecchiati ...
RispondiEliminaPer Anonimo12 settembre 2018 21:59 :
RispondiEliminaBiografia
De Conciliis diventa famoso nel 1965 per la realizzazione del "Murale della pace", opera monumentale parietale realizzata con la collaborazione di Rocco Falciano [1], presso la Chiesa di San Francesco ad Avellino. L'affresco suscita vivaci polemiche e cattura l'interesse della stampa nazionale e internazionale: alle spalle dell'altare di una chiesa cattolica viene realizzato un affresco in cui, attorno alla figura di San Francesco, compaiono da un lato immagini di guerra e di distruzione, dall'altro di pace e di giustizia sociale. Accanto a Papa Giovanni XXIII e ai vescovi avellinesi, sono rappresentati John Kennedy, Mao Tse Tung, Cesare Pavese, Guido Dorso, Pier Paolo Pasolini e Fidel Castro. Criticato dai settori più tradizionalisti del cattolicesimo. In precedenza una sua innovativa Crocifissione, realizzata per la Chiesa delle Oblate ad Avellino, era stata cancellata perché ritenuta inidonea per un luogo di culto.
https://it.wikipedia.org/wiki/Ettore_de_Conciliis
E qui la sua opera : "Il murale della pace -
" alla presenza significativa, importante di un padre conciliare. Don Luigi Bettazzi è stato un riferimento importante per me ed anche per don Ferdinando Renzulli quando ideammo quest’opera che è alle mie spalle (“Il Murale della pace (Bomba atomica e coesistenza pacifica”, 1964-65, n.d.r.)
https://www.pontelandolfonews.com/cultura/ettore-de-conciliis-il-murale-della-pace/
P.S. Si legge che questa opera e' dietro l'Altare ( quindi vi si celebra davanti?) e che lo sponsor dell'idea e' Mons.Bettazzi .
RispondiEliminahttp://www.lastampa.it/2018/04/17/biella/monsignor-bettazzi-a-biella-testimone-del-dialogo-DVvSOtp5Lo0VnCZhxsxGKO/pagina.html
Tutto torna !
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