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venerdì 22 marzo 2013

La velatura della croce. Per saperne di più



 SI VEDA UN ALTRO NOSTRO POST sulla storia e sul significato della Velatio della Croce e delle immagini dei santi durante la Settimana Santa.


Il colore per la velatura della croce 
Risponde padre Edward McNamara, L.C., professore di Teologia e direttore spirituale
da Zenit del 22.03.2013
 
Roma, 22 Marzo 2013

Velatio a Ss.ma Trinità dei Pellegrini
roma
Un lettore statunitense ha presentato la seguente domanda a padre Edward McNamara:

Nel nuovo Messale Romano il colore per coprire la croce è viola, ma il colore dei paramenti è rosso. Ho notato che varie chiese usano il rosso e un po’ il  viola, e anche il Vaticano utilizza il rosso. Qual è il colore corretto per velare la croce il Venerdì Santo? -- M.P., St. Petersburg, Florida (USA)


Pubblichiamo di seguito la risposta di padre Edward McNamara:

Per quanto riguarda la velatura delle immagini il Messale Romano dice testualmente quanto segue:

Per la quinta Domenica di Quaresima: “L’uso di velare le croci e le immagini della chiesa può essere osservato, se la Conferenza episcopale lo decide. Le croci rimangono coperte fino alla fine della Celebrazione della Passione del Signore il Venerdì Santo, ma le immagini rimangono coperte fino all’inizio della Veglia pasquale”. 

Nessun colore specifico viene menzionato qui, ma si può ragionevolmente presumere che sia il viola, perché questo è il colore tradizionale e corrisponde anche al tempo liturgico. 

Il messale è più netto per quanto riguarda il primo modo di mostrare la Croce il Venerdì Santo: “Il diacono accompagnato da ministranti, o da un altro ministro idoneo, va alla sacrestia, dalla quale, in processione, accompagnato da due ministri con i ceri accesi, porta la croce, coperto da un velo viola, per la navata al centro della chiesa”. 

Nella forma straordinaria, il viola è prescritto sia per il Venerdì Santo che per la velatura di tutte le immagini e croci esposte alla pubblica venerazione, prima dei vespri che precedono la prima domenica di Passione (la quinta Domenica di Quaresima nel calendario attuale). Immagini, come la Via Crucis, vetrate, così come dipinti, mosaici e altre opere d’arte che coprono vaste aree dei muri, non vengono velate. 

Come fa notare il nostro lettore, tuttavia, durante la celebrazione del Venerdì Santo, da parte del Santo Padre è stato usato un velo di colore rosso negli ultimi anni. 

Questo potrebbe essere un’usanza particolare della liturgia papale, simile a quella tradizione secondo la quale i paramenti rossi vengono anche usati  per il funerale di un papa. 

Secondo il grande storico della liturgia monsignor Mario Righetti, l’origine storica della prassi di velare le immagini deriva probabilmente da una consuetudine, in uso in Germania dal IX secolo, di stendere un grande panno davanti all’altare dall’inizio della Quaresima.

Questo tessuto, chiamato Hungertuch (stoffa della fame), nascondeva  interamente l’altare ai fedeli durante la Quaresima e non veniva rimosso, se non durante la lettura della Passione il Mercoledì Santo alle parole “il velo del tempio si squarciò in due”. 

Alcuni autori dicono che c’era un motivo pratico per questa usanza, in quanto i fedeli, spesso analfabeti, avevano bisogno di un modo per sapere che si era in tempo di Quaresima. 

Altri invece sostengono che si trattava di un residuo dell’antica pratica della penitenza pubblica, durante la quale i penitenti venivano ritualmente espulsi dalla chiesa, all’inizio della Quaresima. 

Quando successivamente il rito della penitenza pubblica cadde in disuso - l’intera assemblea simbolicamente entrò nell’ordine dei penitenti, ricevendo le ceneri Mercoledì delle Ceneri - non era più possibile espellerli dalla chiesa. Piuttosto, l’altare o “Santo dei Santi” veniva celato alla loro vista fino a quando non si erano riconciliati con Dio a Pasqua. 

Per motivi analoghi, più tardi, nel Medioevo, anche le immagini di croci e santi venivano velate sin dall’inizio della Quaresima.

La regola di limitare la velatura al tempo della Passione è venuta più tardi e non appare prima della pubblicazione del Cerimoniale dei Vescovi nel XVII secolo.

Dopo il Concilio Vaticano II ci sono state delle mosse per abolire la velatura di tutte le immagini, ma la pratica è sopravvissuta, anche se in una forma mitigata.


(22 Marzo 2013) © Innovative Media Inc.

12 commenti:

  1. il testo parla di paramenti rossi come di una tradizione per i funerali dei pontefici. A dire il vero fino al 1963 i paramenti usati dal celebrante e dai ministri nella messa per i novendiali erano neri, come neri erano i piviali usati dai 5 cardinali vescovi per l'assoluzione dopo la messa. solo il cadavere del papa era rivestito di paramenti rossi

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  2. Qualcuno sa dirmi se "a norma" nel N.O. le croci e le immagini (tele, statue) devono essere velate o no? Nella mia citta', salvo rare eccezioni dettate piu' che altro da motivi folcloristici, le croci e le immagini non vengono mai velate.

    Ricordo pero' che quando ero ragazzino, fino a meta' degli anni '80 (gia' col n.o.) le immagini venivano sempre velate, addirittura per tutta la quaresima.

    Grazie.
    Praecentor

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  3. si, mi unisco all'osservazione di anonimo.
    sono stato proprio ieri in un paesino e per la prima volta ho visto le croci velate, non le immagini.
    nella mia città di origine così come anche a roma, non mi era mai capitato di vedere questa usanza e pur partecipando ogni anno a tutti i riti della settimana santa, non ho mai visto la croce portata in processione con un velo sopra.
    onestamente credevo fosse un retaggio dei film in bianco e nero.
    ho scoperto una cosa nuova

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    1. In che zona d'Italia è il paesino con le croci velate? Te lo chiedo per vedere se ci sono zone dove questa tradizione è particolarmente radicata.

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  4. Ho notato che questo blog si sta impoverendo. Nel senso che vengono pubblicati sempre meno post e sempre meno interessanti. Una volta venivano pubblicati anche tre o quattro post al giorno. Adesso ne viene pubblicato uno ogni due giorni se tutto va bene. Caro Enrico e company, dateve 'na mossa!

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    1. Puoi anche frequentare altri blog o aprirtene uno tuo e aggiornarlo con nuovi post più interessanti ogni 5 minuti se non ti va bene!
      Ma guarda te che pretese questo qua!
      Maleducazione allo stato puro!
      Avesse almeno il coraggio di mettere almeno il proprio nome!

      Giacomo

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    2. Ha ragione Anonimo delle 11:53

      Siamo in periodo di CENSURA!

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    3. Condivido!
      Invece di lamentarsi bisognerebbe dare il proprio contributo, come il sottoscritto fa da tempo, segnalando alla Redazione foto e pagine web con preghiera di pubblicazione; sara' poi discrezione dei redattori postarle o meno sul blog.

      Arcicantore

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  5. E' un articolo molto interessante e ringrazio padre McNamara dei Legionari di Cristo per l'esemplare chiarezza nelle spiegazioni.
    Anche nella Parrocchia dello Spirito Santo a Modena il parroco continua questa tradizione che come dice con dolcezza padre McNamara "è sopravvissuta, anche se in una forma mitigata" utilizzando un troppo lieve "mitigata" invece di un più realistico "totalmente abbandonata" (purtroppo)!

    Giacomo

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  6. Ho visto che nella Cappella del Papa a Castelgandolfo vige ancora questa pratica. Poi la CEI la permette o la ha vietata? Grazie. Perchè le notizie in mio possesso sono discordanti.

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  7. A sud di Tenerife (Spagna,ovviamente) dove vivo, la chiesa parrocchiale che frequento ha sin dall'inizio della Quaresima coperto i due altari esistenti,nonchè gli affreschi e immagini sacre retrastanti con grandissime tele violacee.Anche le altre statue di santi e croci nella chiesa sono state ricoperte.

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  8. La Cattedrale e le chiese principali di Acireale hanno ancora oggi già dal mercoledì delle Ceneri il cosiddetto "velo quaresimale" che copre completamente i maestosi altari centrali. Si tratta di teli grigi, con illustrazioni della passione e morte di Gesù.
    Fino agli inizi degli anni '70 invece in tutta la Diocesi ogni altare, statua, crocifisso venivano coperti con veli viola fino al "Gloria" della Risurrezione.
    Ildebrando Sereni.

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La Redazione