Nella XIII ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA del Sinodo dei Vescovi (7-28 ottobre 2012), per la trasmissione della fede cristiana (questo è il "titolo" ufficiale" della recente assemblea dei Vescovi) si è parlato in maniera sorprendentemente chiara e in termini quasi "tradizionali" della Liturgia.
Ecco la proposizione n. 35, in una traduzione non ufficiale, proposta da Zenit. Qui il testo inglese ufficiale del Bollettino del Sinodo diffuso dalla Sala Stampa della S. Sede.
Comunque sia non possiamo che rallegrarci di queste affermazioni: è da tanto tempo che -almeno in certi ambiti ufficiali - la liturgia non viene ri-conosciuta come strumento di conversione (sinonimo forse un po' scomodo di evengelizzazione) e non più come forma devozionale o cultuale personale.
Comunque sia non possiamo che rallegrarci di queste affermazioni: è da tanto tempo che -almeno in certi ambiti ufficiali - la liturgia non viene ri-conosciuta come strumento di conversione (sinonimo forse un po' scomodo di evengelizzazione) e non più come forma devozionale o cultuale personale.
Roberto
Proposizione 35: LITURGIA
La degna celebrazione della santa liturgia, il dono più prezioso di Dio per noi, è la fonte della più alta espressione della nostra vita in Cristo (cfr. Sacrosanctum Concilium, 10). È, perciò, la prima e più potente espressione della nuova evangelizzazione. Attraverso la sacra liturgia Dio desidera manifestare la bellezza incomparabile del suo amore incommensurabile ed incessante per noi, e noi, da parte nostra, desideriamo offrire ciò che è più bello nella nostra adorazione di Dio in risposta al suo dono. Nello scambio meraviglioso della sacra liturgia, in cui il cielo scende sulla terra, la salvezza è a portata di mano, suscitando il pentimento e la conversione del cuore (cfr. Mt 4,17; Mc 1,15). L’evangelizzazione nella Chiesa richiede una liturgia che elevi il cuore degli uomini e delle donne verso Dio. La liturgia non è solo un’azione umana ma un incontro con Dio che conduce alla contemplazione e all’amicizia profonda con Dio. In questo senso, la liturgia della Chiesa è la migliore scuola della fede.l’avvertenza della "necessità" (n. 20) che la Chiesa sia "vigilante nell’interessarsi e nel promuovere la qualità dell’arte che è permessa negli spazi sacri riservati alle celebrazioni liturgiche".
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- la richiesta (n. 33) che ciascun sacerdote debba "considerare il sacramento della penitenza come parte essenziale del suo ministero e della nuova evangelizzazione" e che in ogni comunità parrocchiale sia dato "un tempo adeguato per ascoltare le confessioni". Ferma restando la necessità di essere fedeli alle "norme specifiche che regolano questo sacramento", che, come noto, prevedono solo la confessione e l'assoluzione individuale, non quella collettiva, salvo in casi eccezionalissimi tra cui la guerra.
fonte: Zenit del 12.11.2012 - Traduzuione non ufficiale delle 58 Propositiones del Sinodo dei Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione
foto: la vigna del Signore