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venerdì 9 settembre 2011

Mons. Fellay e il metodo di Bonaiuti

Il giorno di Ferragosto mons. Fellay, superiore della Fraternità Sacerdotale S. Pio X (FSSPX), ha svolto una relazione a Saint-Malo sullo stato delle relazioni con Roma. In vista, come ognuno sa, dell'incontro in Vaticano previsto per il 14 settembre, in cui le due parti, terminata la fase delle 'discussioni dottrinali', affronteranno la capitale questione: "Ed ora, che facciamo?".

Il discorso del presule si vuole, ed è, improntato alla massima trasparenza, perfino a detrimento delle cautele diplomatiche. Il testo è lungo e molto rivelatore. Potete trovarlo per intero, in francese, su La Porte Latine.

In primo luogo, non si fa mistero alcuno del fatto - già peraltro ben noto, grazie alle indiscrezioni - che i colloqui dottrinali non hanno avuto il frutto (sperato?) di un appianamento delle differenze di posizioni teologiche. Ecco che cosa ne riferisce Fellay:
Mi rimane di queste discussioni dottrinali che di per se stesse non apportano un gran bene nell'immediato, perché è l'incontro di due mentalità che si scontrano. Ne conservo l'immagine di un torneo dove due cavalieri incrociano le spade, si lanciano, ma passano uno accanto all'altro. Non possono certo dire che siamo d'accordo. Se siamo d'accordo su un punto, è che non siamo d'accordo su nessun altro punto! Naturalmente, se parliamo della Trinità siamo d'accordo... Ma il problema non è lì: quando si tratta del Concilio, si parla di alcuni nuovi problemi, che noi chiamiamo errori.
Questo implica un 'arrivederci e grazie' da parte della Fraternità? No, ci fa capire Fellay. Il suo messaggio di fondo ci sembra questo: il Papa è un good fellow, ben disposto verso la FSSPX e, soprattutto, ha il merito enorme di aver risvegliato un movimento di pensiero che guarda con speranza e favore alla Tradizione:
Da questo punto di vista, l'ascesa di Benedetto XVI è stato come un detonatore. Checché se ne pensi o dica della persona stessa, è emersa una nuova atmosfera. In Vaticano, questo arrivo ha dato coraggio a coloro, chiamiamoli conservatori, che fino ad allora tenevano un profilo basso! Magari lo tengono ancora basso, perché la pressione o l'oppressione dei progressisti c'è ancora; il che rende perfino quasi impossibile il governo. Ma l'atmosfera è cambiata in ogni caso. Lo si vede nella nuova generazione, non più legata al Concilio. Per le nuove generazioni e per tutti coloro che oggi hanno 20 anni, il Concilio, il millennio passato, è qualcosa di ben vecchio. Questa generazione che non ha conosciuto il Concilio, e che vede la Chiesa in uno stato pietoso, si pone necessariamente delle domande. E se le pone in un modo completamente diverso da coloro che hanno vissuto il Concilio, da quelli che l'hanno fatto e vi sono visceralmente attaccati, perché volevano demolire il passato, perché volevano voltare pagina. [...]
 Un elemento molto importante, davvero molto importante, sono i primi attacchi al Concilio che non vengono da noi ma da persone riconosciute,  che portano un titolo, ad esempio mons. Gherardini, che non si è contentato di scrivere un solo libro ma continua a scrivere ed in modo sempre più ardito. Quando l'ho incontrato, mi ha fatto questo discorso: "sono quarant'anni che ho queste cose sulla coscienza, non posso apparire davanti al buon Dio senza averle dette". In effetti egli è per così dire con noi, ma utilizza una forma di espressione molto romana, molto attenta, dettagliata, pur dicendo ciò che ha da dire.
In questo stesso contesto, il 22 dicembre 2005, il Papa ha pronunciato il suo famoso discorso alla Curia in cui egli condanna una linea di interpretazione del Concilio, la famosa linea della rottura. Prima di leggere, devo confessare di avere pensato che ce l'avesse con noi. Ma poi ho capito che aveva parlato dei progressisti.
Naturalmente, le posizioni del Papa (che difende il Concilio, sia pure in una versione - quella della 'riforma nella continuità' - che non aveva mai visto la luce) non sono quelle di Fellay, "ma nondimeno", riconosce quest'ultimo, "condanna una linea, è un inizio". Analoga analisi è svolta su un discorso a Wigratzbad di mons. Pozzo, il quale si cautela ancora dietro la difesa di un Concilio 'in potenza', mai calato in atto (mons. Fellay si diverte ad irridere la frase di Pozzo per cui "una ideologia para-conciliare si è impadronita del Concilio fin dall'inizio, sostituendosi a quello": bel modo di difendere il Concilio, chiosa, affermare che tutto quel che di esso è stato detto in quarant'anni è falso; e le autorità romane che avrebbero dovuto correggere gli errori, dormivano forse in questi lustri?); ma la novità più che positiva è che si tratta di un inizio di ammissione, seppur ancora condita di cautele e di 'equilibrismi' volti a salvare, almeno in apparenza, il tabù del Concilio, pur attaccandone tutto l'involucro.

Ed a proposito di sbavature ed equilibrismi, mons. Fellay passa a raccontare di quel che bolle in pentola a Roma e negli alti ranghi dell'episcopato, per spiegare le contraddizioni e le lotte asperrime dietro le quinte. Riferisce così come il presidente della Conferenza episcopale tedesca, il famigerato Zollitsch, abbia promesso a un gruppo di deputati, poco dopo la revoca delle scomuniche ai vescovi lefebvriani, che "entro la fine dell'anno [2009], la FSSPX sarà di nuovo fuori della Chiesa". E narra di come siano arrivate dagli episcopati, e anche da ampi settori della Curia romana, pressioni fortissime contro il riavvicinamento del Papa ai tradizionalisti.

Era uscito anche un duro comunicato della Segreteria di Stato, che statuiva che la FSSPX non sarebbe mai stata riconosciuta se non avesse accettato il Vaticano II. Ma, come riferì il card. Castrillòn subito dopo a Fellay, quel testo 'non è firmato', ha solo un valore 'politico' e in ogni caso quello non è il pensiero del Papa...

Lo stesso mons. Pozzo ha riferito a Fellay: "dovete dire ai vostri preti e ai vostri fedeli che non tutto quello che viene da Roma viene dal Papa". In altri termini: il Papa non ha il pieno controllo della sua curia, figuriamoci della Chiesa universale.

Questo è un messaggio gravissimo, ma della cui veridicità non si può dubitare, essendo la situazione sotto gli occhi di tutti (basti pensare allo scisma strisciante in atto nel Reich teutonico e nell'Ostmark, coi preti disobbedienti che esigono pretesse, divorzi, nozze gay etc. etc.). Ma al tempo stesso mons. Fellay, nel riportare queste considerazioni, ci pare voler invitare i suoi a non focalizzarsi su questa o quella dichiarazione o comportamento della Chiesa 'ufficiale' che va contro la Tradizione perché, ci dice, "non viene dal Papa". Come dire: non stracciatevi le vesti e non inalberatevi per questa o quella sbavatura: c'è una guerra per bande e i modernisti sono forti. Un modo forse inelegante, ma sincero e persuasivo, per difendere il Papa e il suo operato, separandone la responsabilità da quella di molti dei suoi 'sottoposti'.

Ed ecco, alla fine del discorso, le frasi rivelatrici dell'attitudine del Superiore della FSSPX di fronte alle proposte romane di accordo che tutti si aspettano (anche se egli ricorda di non saperne ancora nulla):

Vorrei dire un'ultima cosa: qualcosa di nuovo si muove e in questo qualcosa che si muove, ci sono anime assetate, che provengono dallo stato disastroso della Chiesa di oggi, e non arrivano come anime perfette, ma bisogna occuparsene. Finora abbiamo avuto una posizione di difesa [Finora!]. Tuttavia non dobbiamo avere paura di introdurre un elemento di attacco, un elemento più positivo: andare verso gli altri per cercare di conquistarli pur dimostrando la massima prudenza, perché l'ostilità non è finita. Immaginate che Roma tutto ad un tratto ci riconosca [notate bene questo verbo: un 'riconoscimento unilaterale', a fronte del quale la Fraternità potrebbe permettersi una ricezione passiva in luogo di un formale consenso, leverebbe a mons. Fellay molte castagne dal fuoco sul fronte interno], faccio fatica a crederlo [ma non a sperarlo], ma che accadrebbe allora? Credete che i progressisti cambieranno opinione verso di noi [monsignore è passato dal condizionale all'indicativo...]? Ma nemmeno per sogno! Da un lato essi continueranno a respingerci come hanno sempre fatto, o cercheranno di farci ingoiare il loro veleno. Noi rifiuteremo e il conflitto continuerà ancora di più, non fatevi illusioni. Se Roma ci riconoscesse, sarebbe ancora più duro rispetto a oggi. Ora, beneficiamo di una certa libertà. Bisognerà bene che un giorno la Chiesa ci riconosca come cattolici, ma non sarà facile.

Come dire: un accordo con Roma (o meglio: un riconoscimento da parte di Roma) non sarà mai un gesto di appeasement, di viltà o di rinunzia alla santa battaglia, come vanno invece predicando i vari Williamson all'interno della Fraternità. Anzi, la lotta per la Fede e la Tradizione continuerà ancora più dura e aspra, nella coesistenza armata ed ostile con le bande dei modernisti, ma anche con la possibilità di un campo d'azione enormemente più vasto dove trovare larghissimi numeri di quelle 'anime assetate', che non attendono altro che di conoscere la Tradizione. Come diceva mons. de Galarreta, il poco bene che si può fare a Roma vale più del molto bene che si può fare altrove. I modernisti avevano avuto un'analoga intuizione, e l'hanno portata a termine con scientifica risolutezza (scriveva Ernesto Bonaiuti: "si è voluto riformare Roma senza Roma, o magari contro Roma. Bisogna riformare Roma con Roma; fare che la riforma passi attraverso le mani di coloro i quali devono essere riformati. Ecco il vero ed infallibile metodo; ma è difficile. Hic opus, hic labor). Ora si tratta di muoversi in senso inverso rispetto ai modernisti; ma il metodo (ossia la strada, il cammino da percorrere: meth'odòn, in greco) non potrà che essere il medesimo.


Enrico

191 commenti:

  1. Ottimo. Sembra che Fellay stia preparando psicologicamente i suoi al fatto che un accordo, anche non ideale, non significhi affatto una rinuncia alla vocazione della FSSPX. Il che mi sembra abbastanza ovvio: provate a immaginare quello che potrebbe succedere se, una volta sistemata la loro posizione canonica, Roma cominciasse a pescare sacerdoti nella FSSPX per le cattedre episcopali francesi. Li' si' comincerebbe la guerra aperta ...

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  2. Io so solo che c'è un'infinità di gente che aspetta solo che la S. Pio X si "regolarizzi" anche formalmente per entrare a Econe! Sperem!!!

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  3. Grazie Enrico, che Dio ti benedica. Hai estratto quel che aveva colpito anche me. Sto approfondendo ancora; ma questo è l'essenziale. 
    Uno stile ben diverso il tuo, da quello di Disputationes theologicae, che in un momento così delicato e difficile, che forse avrebbe richiesto se non un sereno e fiducioso esame come il tuo almeno un prudente silenzio, mi ha fortemente deluso.

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  4. gli econiani dovrebbero fare un atto di umiltà.

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  5. Conosciamo tutti il pensiero dei lefebvriani. Paradossalmente il problema vero, prima del loro riconoscimento, è che non conosciamo l'esatta professione di fede della Chiesa romana, la sua interpretazione autentica del Vaticano II: quello che crede e quello che non crede, dal momento che dà ragione a tutto e a tutti e non sanziona nessun altro, nemmeno...

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  6. OTTIMO e Abbondante! Sì dice bene S.E. Mons. Fellay, che se verranno riconosciuti non cesserà l'ostracismo!! Basta vedere come viene considerato nel mondo "cattolico" per esempio il "conservatorissimo" Opus Dei, che campagna mediatica fu iniziata negli anni '90 contro di loro.

    SALUS ANIMARUM SUPREMA LEX ECCLESIAE

    Questo spero che sia il principio che dovrà muovere i cuori nel colloquio del 14 settembre. Centinaia di sacerdoti che operano per amore della Chiesa Cattolica e io aggiungerei senza esitazione nella Chiesa e per la Chiesa... con un il peso di scomunica ingiusta che "grida vendetta".

    Continuiamo a pregare e chi può a digiunare per il buon esito dei colloqui!

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  7. Anche io molto deluso... non comprendo o forse sì... non credo che sia solo una questione di invidia... certamente la Buon Pastore quando decise tristemente di abbandonare Econe non pensò minimamente quello che sarebbe successo con B16. In Francia so che continuano ad avere buoni rapporti, in Italia, forse per il troppo "zelo" chissà,  non si sono resi conto che con l'ultimo articolo hanno sputato su un piatto dove in un passato non troppo lontano, hanno mangiato abbondantemente!

    Ma alla Buon Pastore rimane la mia stima personale, credo che sia stato solo uno scivolone...., perchè almeno loro non hanno smesso di combattere la "battaglia" dall'"interno".

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  8. Personalmente non sono nè sorpresa nè delusa dall`ulitmo articolo della redazione di Disputationes theologicae, non mi aspettavo niente altro, è quella l`aria che tira in quell`ambiente appena si parla della FSSPX e del suo possibile rientro in piena e intera comunione, purtroppo non si rendono conto di quanto si auto-screditano, piccole e pietose ( lamentables) querelles di cui faremmo volontieri a meno.

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  9. Sarà retorica la mia, ma nonostante il legittimo scoraggiamento nel quale oggigiorno è davvero facile incappare quando si parla di Chiesa Romana, resto del parere che la FSSPX abbia già vinto la sua battaglia. Cosa significa questo, che possono anche adagiarsi? Assolutamente no! Anzi, d'ora in avanti dovranno impegnarsi come e più di prima. Significa quindi che possono anche fare a meno di Roma? Nemmeno! E le parole di de Gallareta, in tal senso, sono molto più eloquenti di qualsiasi articolato discorso.

    La verità, checché se ne dica, è che ad Econe hanno continuato a conservare la vera Fede in attesa di tempi maturi. Tempi che solo Dio conosce, ma che non renderanno mai la Tradizione semplice minestra riscaldata. Questa è viva, come tutti sappiamo, e ce ne stiamo accorgendo ancor più oggi. E' vero ciò che afferma Monsignor Fellay: noi giovani, alieni all'euforia conciliare, riteniamo tutto questo tremendo casino un semplice état d'esprit. Certo, la Chiesa che abbiamo conosciuto e con cui "siamo cresciuti" è stata ed è profondamente conciliare. E col tempo ho compreso essere questo il motivo del mio lungo allontamento - lungo solo ai miei di occhi.

    Non vale per tutti i miei coetanei, è chiaro, ma ciò a cui stiamo assistendo sa già di miracoloso. Chi è più grande, suppongo, non avrebbe mai osato credere (magari sperare, quello sì) che un cambiamento, un ritorno in carreggiata, si sarebbe potuto verificare dopo "nemmeno" quarant'anni. E' vero, quaranta sono troppi, non a caso potrebbero volercene anche il doppio per assistere ad un pieno ritorno al Cattolicesimo. Poco male, non a tutti noi sarà dato vivere così tanto. Ora è tempo di seminare, per noi, per gli altri e per la Sposa di Cristo.

    Ad maiora!

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  10. Han fatto le pulci a prediche e conferenze semipubbliche di  <span>S.E. Mons. Fellay senza tenere conto della linea ufficiale che è quella che conta. Si sa, il tipo platea può incidere sul contenuto delle prolusioni... che vanno sempre prese con estrema cautela.</span>

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  11. :-[  quello che delude è sempre questo CONFLITTO interno al mondo legato alla Tradizione... tutti dovremmo comprendere che a riderci su e a trarne guadagno saranno i modernisti che impietosamente avanzano, in questo sfacelo, compatti...

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  12. continuo a non capire perchè "star dietro" alla FSSPX. Io sono Cattolico, Romano Cattolico, un blog che si professa cattolico non può star dietro a un gruppo scismatico non in piena comunione con la chiesa che seguo.
    Vogliamo la messa in Latino? In Italia pian pianino il numero di messe in latino sta crescendo.
    Messe fatte da preti in linea con il magistero della chiesa cattolica, ordinati lecitamente.

    Volevo chiedere, a che punto sono (e se ci sono) i colloqui con <span><span>l'altro gruppo scismatico tradizionalista l'Istituto Mater Boni Consilii?</span></span>

    thx

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  13. Ma come si fa a dialogare con i sedevacantisti????

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  14. E' Roma che si deve piegare ad Econe, non il contrario...

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  15. Profeti di sventure...9 settembre 2011 alle ore 12:10

    Non è solo la messa in latino

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  16. Profeti di sventure...9 settembre 2011 alle ore 12:13

    Sbagliato, neanche la FSSPX vuole questo. Roma deve piegarsi davanti a Dio e alla Tradizione.

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  17. Quando il Divin Figlio del Padre fu processato e condannato a morte a seguito del referendum popolare che si tenne nell'atrio del palazzo pretorio di Ponzio Pilato (il che deve far riflettere sul principio della così detta democrazia in materia di Verità) Pietro tradì e rinnegò Colui che pure lo nominò a capo della chiesa appena istituita.
    la Chiesa che è corpo mistico della Seconda persona della Santissima Trinità, deve rivivere l'esperienza terrena del Verbo incarnato. Ergo, prima del grande trionfo della Via della Verità e della Vita, è necessario che Pietro torni a tradire ed a rinnegare il Figlio di Dio. Cosa che è accaduta e continua ad accadere dal diabolico concilio ad oggi.
    Prima la fede e poi l'obbedienza a Pietro. Se Pietro tradisce la fede deve farsi ciò che fece l'apostolo prediletto, non seguire Pietro nel tradimento, ma seguire la croce e restare ai Suoi piedi in attesa della Resurrezione promessa e già avvenuta 2000 anni fa.

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  18. E' inutile girare intorno al vero problema, sappaimo tutti qual'è: Econe deve sottomettersi al Papa, come qualsiasi credente di ogni luogo e tempo deve fare. Con umiltà e obbedienza, senza condizioni se non quelle gratuite e non dovute che il Papa vorrà concedere loro.
    Punto.

    Non ci sono altri se e altri ma.

    Per essere credenti non bisogna essere geni della teologia, ma umili e obbedienti, come dice S.Paolo.
    La Chiesa di Cristo, l'UNICA, sta a Roma e parla per bocca di Petrus - Benedetto XVI, questo straordinario, meraviglioso Padre che solo il rispetto per la santità di Giovanni Paolo II impedisce di considerare perfino più grande di lui!

    Quant'è fastidiosa e irriverente l'immagine odiosa (tanto in voga su questo blog) del S.Padre come simpatico "good fellow", un pò rincoglionito, chiuso nei palazzi vaticani accerchiati da lupi feroci, che "non ha il controllo nemmeno della Curia".

    Poche volte, invece secondo me, il Papa ha parlato tanto chiaro, con fermezza e misericordia insieme, come da quando a Roma c'è Joseph Ratzinger.

    E proprio quello che agli scismatici econiani non va giù: hanno sempre dipinto Roma come ignorante, blasfema e avere a che fare con un uomo tanto disponibile eppure tanto rigoroso intellettualmente, che illustra chiaramente le verità della fede, vanifica la loro calunniosa opera di denigrazione del Magistero.

    Certo che a Roma (come dovunque, anche ad econe) esistono miserabili prelati traditori, o perlomeno confusi ed incerti, ma dipingere Roma vaticana come Babilonia è un falso storico oltre che di fede.
    Che Roma possa ontologicamente, magisterialmente "perdere la fede" è un abominio di eresia, che nessun cristiano autentico può accettare, perchè significa non credere a Gesù e al "non prevalebunt".

    Che Dio illumini tutti in questa ora così delicata!

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  19. =-O =-O =-O =-O =-O =-O
     Benedetto XVI, questo straordinario, meraviglioso Padre che solo il rispetto per la santità di Giovanni Paolo II impedisce di considerare perfino più grande di lui!  
    =-O =-O =-O =-O =-O =-O =-O =-O

    ma che sta farneticando?? uno che si definisce "piccolo" non spara idiozie grosse come questa.....non fa dell'idolatria una dottrina...
    allora che facciamo, per rispetto a san Gregorio detto MAGNO dopo di lui non abbiamo avuto più Pontefici GRANDI ?
    ma per favore!

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  20. <span>La parola Econe evidentemente è sinonimo di Dio e tradizione</span>

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  21. Che la setta (anzitutto in senso etimologico) di Econe rientri nella Chiesa Cattolica Apostolica Romana è un gran bene. Fuori non c'è salvezza.

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  22. Il Buon Pastore ha subito ingiustizie proprio da coloro che dovrebbero combattere la stessa battaglia. E l'ultimo articolo è una richiesta di trasparenza dai toni pacati. E' una richiesta di coraggio. E' una richiesta di abbandono degli indugi. Perchè la soluzione della Crisi non può che venire dall'Interno della Chiesa...

    E speriamo che Mons. Fellay NON SI FACCIA SPAVENTARE da coloro che anche all'interno della SPX cercano la separazione vera...

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  23. Speranza mista ad una realtà che, reverendo mons. Fellay, non riguarda solo "voi" o che si scatenerà o si scatena solo su di "voi"...
    Se questo Pontificato suona come un detonatore a favore della Tradizione, ne siamo tutti coinvolti e il mondo modernista non colpisce solo "voi", ma da anni perseguita anche "noi".....perseguita anche il Papa...


    PAROLE SACROSANTE!

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  24. Annarita:

    Con tutto il rispetto, mi pare tu confonda due piani: quello dottrinale, e quello canonico. Non basta dire "vi riconosciamo", bisogna anche capire come. Dire ordine, prelatura personale, ordinariato etc. non e' la stessa cosa. L'Opus Dei - che pure non e' mai stata in posizione canonica irregolare - ha faticano anni prima di riuscire a trovare nella Chiesa la casella giusta per esercitare il suo carisma. Dato che non c'era, l'hanno creata ex novo (prelatura personale). Per la FSSPX la situazione sara' ancora piu' complessa.

    Personalmente, spero riescano a trovare una soluzione che gli permetta di mantenere in se' una successione episcopale, anche se cio' non era nelle intenzioni di Lefevbre.

    C.B.

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  25. "Babilonia" e' come San Pietro stesso chiamava Roma nelle sue lettere.

    "Sentina di tutti li vizi e ricettacolo d'ogne iniquita'" ... tale la raccomandava il padre di un papa ...

    D'altra parte, e' nelle scritture: "la dove abbondo' il peccato, sovrabbondo' la Grazia". Poiche' Roma e' al centro del disegno della Provvidenza in quanto casa del Vicario di Cristo in terra, e' da Roma che la grazia sovrabbonda, e quindi dove il nemico ha molto da darsi da fare.

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  26. Profeti di sventure...9 settembre 2011 alle ore 13:53

    Nella tua mente probabilmente si.

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  27. Qui si confondono desideri e aspettative con la realtàdei fatti.
     E fin qui non sarebbe un problema. Il fatto tragico è che si confonde la realtà della fede.
    Fede dovuta a Pietro e ai suoi successori.

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  28. Che differenza ci sarebbe tra prelatura personale e ordinariato? Per la successione apostolica non sarebbe meglio una Chiesa sui iuris?

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  29. Dunque, vediamo se ho capito bene Annarita:

    1. La Chiesa cattolica (il Papa, i Vescovi e i fedeli tutti in comunione) DEVE riconoscere il fatto che solo ad Econe c'è vera cattolicità; chi lo dice? Econe.

    2. Questo perchè la Chiesa cattolica tutta ha tradito Gesù; infatti, solo Econe è fedele a Cristo e non tradisce. Chi lo dice? Econe.

    Dunque devo aver letto male il Vangelo: non mi sono accorto che c'è scritto "Tu sei econe, e su questo Econe costruirò la mia Chiesa, etc. etc."

    Non fatevi illusioni: dovevate rientrare <span>ieri</span>, dovete rientrare <span>oggi </span>o altrimenti non rientrerete nè domani nè mai.

    O vi fate riabbracciare da Cristo, o rimarrete soli.

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  30. Stare saldamente ancorati a Roma? Che ovvietà! Personalmente non faccio parte di alcun gruppo in particolare, ma a quanto ho avuto modo di capire la FSSPX è la prima a voler tornare a Roma. E Roma, si badi bene, non è soltanto Vaticano e gerarchia. Roma è la Sua Tradizione. Roma è Pietro, hai detto bene. Lo stesso Pietro che da tanti Vescovi e Prelati, giuridicamente in unione con l'Unica Chiesa di Cristo, viene vilipeso e calunniato - sottobanco peraltro, come quelli che non hanno le palle!

    Ecco, non vorrei che la comunione con Roma si limitasse solo ed esclusivamente ad un discorso meramente giuridico. Siamo sinceri, suvvia, quanti gruppuscoli e conventicole legittimate da Roma (per il riconoscimento bisogna vedere) rappresentano delle vere e proprie "chiese parallele" (cit.), realtà ecclesiali eretiche nella forma e quindi nella sostanza?

    Qualcuno parla di umiltà, ma ditemi voi se il triste episodio di Reggio Emilia sia esemplare in tal senso. Mi si dica se è umile fare della Santa Messa un convegno, una riunione, in cui il parroco di turno esercita il proprio ministero citando i buon vecchi Luther (Martin e Martin King), oppure grandi letterati del post-illuminismo che da sempre si sono battuti per la dissoluzione della Chiesa. E il bello è che so già che qualcuno mi farà notare come queste cose sono talmente risapute da risultare tedianti. Beh, a molti sembra non essere entrato in testa, perciò faremo così... più saranno le persone a dimostrarsi insofferenti, più vuol dire che chi si adopera per la vera restaurazione di Santa Romana Chiesa sta lavorando bene.

    E se sei veramente piccolo come scrivi, caro uno dei piccoli, fai attenzione a non finire tu con l'illuderti. Perché chi sta dentro e chi sta fuori è Nostro Signore a deciderlo. Alla Sua Chiesa tocca "solo" formalizzare la Sua Volontà. Posto ovviamente che si predisponga a riceverla degnamente. Il tempo è galantuomo, non facciamogli torto con la nostra lingua aguzza.

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  31. Non sono d`accordo, Stefano, non sentivamo il bisogno in questo momento di quelle domande che sono, a mio avviso,  tutto salvo coraggiose e pacate richieste disinteressate, ma il riflesso, mi ripeto, di querelles interne (e conosciute) al mondo definito "tradizionalista", un nuovo episodio di querelles rilanciate dalla stessa fonte,  inopportuno il momento, inopportune le domande.

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  32. Volevo dire al supremo condottiero della difesa della tradizione,ossia enrico I che molte delle cose che lui dice della FFSPX sono false , nonostante le sue fonti, le sue indiscrezioni, ed ancor meno le sue battute da  sagrestia neo-modernista che potrebbe risparmiarsi. Evidentemente, il lavoro ben remunerato che ha affermato di avere gli permette di stare al computer molto tempo e non solo, ha anche il tempo per raccogliere le chiacchiere .  Bisogna stare attenti alla maldicenza , alla mormorazione ed anche la calunnia che denotano una notevole mancanza di carita' ..."Cristiana"....a meno che non ci si avvalga di altri tipi di religioni .

    Mi risulta , non da indiscrezioni, ma da parole dei diretti interessati, che cio' che le lingue e le tastiere affermano sulla FFSPX  e' molto spesso falsita', e Messainlatino.it e' il megafono di tutto cio'. E' veramente deplorevole   e vergognoso, che tanta superbia incarnatasi in un blog, possa generare tale astio verso una comunita' religiosa , Cattolica, fatta di Sacerdoti e fedeli che macinano km a rischio della vita  in un evidente stato di debolezza ed oggetto di persecuzioni ed altre cattiverie che nessun altro gruppo religioso Cattolico e di fedeli patisce. Il silenzio sarebbe la cosa piu' appropriata , non conoscere la verita' e spacciare mormorazioni  per verita' e' molto grave.  I tradizionalisti snob sono un altro nemico del  Cattolicesimo.

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  33. <span> citando i buon vecchi Luther (Martin e Martin King), oppure grandi letterati del post-illuminismo che da sempre si sono battuti per la dissoluzione della Chiesa.  
    .....  
    e pensate che in tante diocesi coloro che fanno queste citazioni di protestanti e nemici della Chiesa sono i vescovi in primis (nei discorsi pubblici e negli scritti, oltre che nelle omelie) e i tanti sacerdoti ben indottrinati da loro:  ma è catechesi cattolica, questa, o piuttosto gravissimo traviamento delle anime, di cui i pastori dovranno rendere conto a Dio , presto o tardi ?  
    ma in realtà si chiama con un semplice nome : APOSTASIA, che dilaga da mezzo secolo nel Gregge di Cristo, <span>a partire dai vertici della Chiesa, </span>come avvisò la Madonna a Fatima.  
    E vorrei ricordare al sedicente "piccolo" che fu proprio la vergine SS.ma a la Salette che predisse:  
    "Roma perderà la fede e diventerà la sede dell'anticristo".  
    Queste parole sono dunque della Madre di Dio , Sedes Sapientiae, o farneticazioni di una povera mentecatta eretica ?  
    Purtroppo esse sono in via di avveramento , come vediamo da decenni, e dobbiamo molto pregare pensando ad Assisi3. che si avvicina: supplicare il Signore che renda forte il Papa, affinchè rinunci al meeting seminatore di confusione e di scandalo nella fede dei piccoli (già tanto confusi....): pregare perchè il Vicario di Cristo allontani da sè quella gravissima tentazione della preghiera interreligiosa, che  è tentazione  contro la Fede nell'Unico Vero Dio e contro il 1° Comandamento, inaudita in 2000 anni, sia per un Vicario, sia per l'intera Chiesa Cattolica (evento mai visto nella storia fino al 1986).</span>

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  34. certo che lei per essere e firmarsi "uno dei piccoli" le spara GROSSE e peggio dei GRANDI..... :-D :-D

    1. dove dice mons. Fellay che "solo ad Econe c'è vera cattolicità"?
    mons. Fellay dice un'altra cosa rispetto alla sua: Bisognerà bene che un giorno la Chiesa ci riconosca come cattolici, ma non sarà facile....

    2. dove dice mons. Fellay che "solo ad Econe NON si sbaglia, che è fedele e non tradisce"?
    mons. Fellay dice un'altra cosa rispetto alla sua: l'ascesa di Benedetto XVI è stato come un detonatore. Checché se ne pensi o dica della persona stessa, è emersa una nuova atmosfera. In Vaticano, questo arrivo ha dato coraggio a coloro, chiamiamoli conservatori, che fino ad allora tenevano un profilo basso! Magari lo tengono ancora basso, perché la pressione o l'oppressione dei progressisti c'è ancora; il che rende perfino quasi impossibile il governo. Ma l'atmosfera è cambiata in ogni caso.
    Lei non legge solo male il Vangelo usandolo come fanno i Protestanti contro i cattolici stessi, ma legge male, o forse non ha letto alcun chè di mons. Fellay e di quello che sta scritto sopra....
    se vuole continuare a firmarsi "uno dei piccoli" sia almeno coerente, e si attenga scrupolosamente ai fatti....
    non si faccia lei delle strane illusioni: la FSSPX riflette semplicemente l'apostasia in atto nella Chiesa, e continuerà ad esistere fino a che da Roma non parta il via alle "CORREZIONI FRATERNE" che guarda il caso sono state proprio predicate dal Papa domenica all'Angelus e.... curiosità, in 6 anni di Pontificato PER LA PRIMA VOLTA il Papa ha tenuto una breve catechesi su questa dimenticata pratica.... un paio di volte solo l'aveva accennata, abbozzata, ma stavolta ne ha parlato più sottilmente....
    e altra cosa, per il progetto della Nuova evangelizzazione il Papa vuole che si faccia UN UNICO PROGRAMMA CATECHETICO CHE PARTIRA' DA ROMA....
    La FSSPX non vuole altro che si guardi  A ROMA..... e questi "occhi puntati" su di lei, sta funzionando....

    E NESSUNO DEVE PIEGARSI A NESSUNO-UOMO.... perchè quando Gesù comanda a Pietro di "confermare gli altri nella fede" il gesto è sempre accompagnato dalla Preghiera del Cristo per la quale PIETRO DEVE SEMPRE PRIMA RAVVEDERSI EGLI STESSO .....
    dal Vangelo CANONICO  di san Luca.... ;)
    e ci si rammenti della disputa fra Pietro e Paolo.... Pietro commette un errore, Paolo lo riprende, Pietro lo comprende e si ravvede, anche Paolo comprende.... dobbiamo PIEGARCI TUTTI AL DEPOSITO DELLA FEDE DISPIEGATO, SNOCCIOLATO DALLA TRADIZIONE DI CUI PIETRO E' IL CUSTODE.....

    Le rammento infine che san Vincenzo Ferrer appoggiò l'antipapa..... ma non per questo fu scomunicato, nè perdette la fede, nè gli venne negato il riconoscimento canonico della canonizzazione....

    LA VERITA' NON TEME IL CONFRONTO.......rischia solo di perdersi nei meandri della FEDE MEDIOCRE E IDOLATRA....

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  35. scusi ma il "fuori" quale sarebbe?

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  36. anche lei dovrebbe farlo

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  37. anche io la penso come lei, penso che il post conciliarismo habbia allontanato tante anime

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  38. posso tentare di dare una mia opinione signor piccoli.
    Se Econe segue il Vangelo, allora lì c'è Cristo, ma gli esempi di Vangelo ben interpretato sono tanti anche all'interno della chiesa.
    Ma il vero problema è: Lei dice che gli scismatici (che scismatici non sono infatti il Papa, che lei spesso menziona, ha detto che la fsspx non è mai stata veramente fuori) dovrebbero seguire il Papa e Roma e fare un bagno di umiltà. Ora il problema è che gli scismatici seguono perfettamente alla lettera il catechismo di San Pio X, che poi coincide con il catechismo di tutti i Papi precedenti (e sono parecchi) e con i due posteriori Pio XI e Pio XII, poi la Chiesa Ha preso posizioni non chiare: praticamente ha stravolto la sua dottrina e quando diciamo stravolto vuol dire stravolto. Ma i Papi post conciliari sono Paolo VI (un Papa molto discusso ed ambiguo), GP I (morto dopo un mese, probabilmente avvelenato), GP II (da un lato meraviglioso, dall'altro ambiguo e confuso, ricordiamo la statua del buddha sul Tabernacolo ad Assisi durante il dialogo interreligioso), e Benedetto XVI (il quale almeno è un signore, anche se evidentemente nessuno lo ascolta ed è continuamente sbeffeggiato dalla stampa che cerca di ridicolizzarlo). Non scordiamo poi che da Paolo VI il Papa come figura è stato detronizzato, ossia, non parla più con l'infallibilità papale, il che è ovvio dopo il Concilio II che poi E', ERA, E DOVEVA ESSERE SOLO PASTORALE e NON, ripetiamolo NON DOGMATICO (e lo ha detto lo stesso Concilio II). e perchè i padri conciliari progressisti allora si sono comportati per anni e si comportano come dei Autoritari che hanno la verità in bocca e come dei disobbedienti al Papa e al Vangelo? ce lo dica lei signor piccoli. Il Vangelo e la Bibbia parlano di Preti donna-di malaffare, matrimoni omosessuali, preti progressisti, comitati di base, preti sposati o parlano di una dottrina pura come si è cercato di conservare intatta ad Econe? La lascio con un episodio tratto dal Vangelo: ad un certo punto gli Apostoli dicono a Gesù che hanno incontrato un uomo che cacciava i demoni nel suo nome, ma non era dei loro. A quel punto Gesù risponde che anche se non era con loro quello che faceva andava bene perchè se non era contro di loro, allora era con loro. A me ricorda molto la posizione della fraternità sacerdotale San Pio X, fuori ma molto più dentro di molti che stanno dentro.

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  39. La sua è molto più che una semplice opinione. E' una constatazione. Ma non c'è da disperare: già alcuni tra coloro che alla vista della bandiera pseudo-progressista si allontanarono correndo, con altrettanta foga stanno ritornando alla vista della bandiera che reca scritto in calce Tradizione.

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  40. <span>...riguardo all'evento scandaloso di Assisi1 disse infatti mons. Lefebvre:  
     "Noi ci troviamo davanti a un dilemma eccessivamente grave, che nella Chiesa credo non si sia mai posto. Che colui che siede sul Trono di Pietro partecipi a dei culti di falsi dèi, penso che questo non sia mai accaduto in tutta la storia della Chiesa".  
    tratto da  
    <span>Mons. Lefebvre: Il dramma dell'ecumenismo </span>, in cui vengono riportati alcuni brani della omelia pronunciata da Sua Ecc. Mons. Lefebvre  ad Écône, il giorno di Pasqua.  


    “Miei carissimi amici, miei carissimi fratelli,
    Noi sappiamo tutti che attualmente siamo di fronte ad una situazione della Chiesa sempre più inquietante. Non è da oggi che si pone il problema, ma dal Concilio, specialmente dall’applicazione delle riforme conciliari. Assistiamo ad una specie di "escalation" dell’ecumenismo da parte del Papa e dei vescovi. Ciò non fa mistero e si è visto e risaputo in tutto il mondo e la televisione e tutti i mezzi di comunicazione sociale testimoniano questo ecumenismo oggi praticato dalle autorità della Chiesa. Questo ecumenismo pone a ciascuno, ne sono certo, un grave problema di coscienza.  
    > Noi, vogliamo ed abbiamo deciso di rimanere cattolici e non credo che abbiamo intenzione di cambiare. Il cattolicesimo per noi significa conservare la Fede, i Sacramenti, il Santo Sacrificio della Messa, il catechismo, tutto ciò che la Chiesa ha insegnato e lasciato come eredità preziosa per diciannove secoli a generazioni e generazioni di cattolici. Noi stessi nell’infanzia, nella nostra gioventù, nella nostra adolescenza e nella maturità abbiamo ricevuto questa preziosa eredità che ci è cara come la luce degli occhi.  
    Questa Fede e tutti i mezzi per conservarla che ci sono stati lasciati per mantenere in noi la grazia sono necessari e assolutamente indispensabili per salvare le nostre anime ed andare in Paradiso. <span>Non è per un’altra ragione che vogliamo restare cattolici: è per salvare le nostre anime.!"</span>  
    </span>

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  41. Cara annarita, la virtù della Giustizia... dare perché è giusto, senza volere nulla in cambio... un valore così dimenticato nella nostra Italia, dove si fa tutto in cambio di qualcos'altro, persino nella Chiesa conciliare!

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  42. Livore? Da parte dei lefebvriani? ma va là!
    Forse il termine giusto sono indignazione e scandalo.
    Indignazione e scandalo perché la Messa di sempre è stata proibita da un giorno all'altro con un procedimento rivoluzionario, alieno a 1900 anni di storia della Chiesa!
    Indignazione e scandalo perché i preti che veramente amavano la Messa furono emarginati, ostracizzati, derisi. Molti ne morirono.
    Indignazione e scandalo perché allora tra gli applausi e le ovazioni entrarono i radical chic modernisti nel clero, che da cinquant'anni tengono cattedra, e vediamo tutti lo sfacelo che ciò ha provocato: pedofilia, nicolaismo, simonia, omosessualità conclamata, ignoranza del clero.
    Indignazione e scandalo perché, dopo cinquant'anni, una volta che la Santa Sede è tornata in sé costoro continuano a perseguitare, ingnorare o semplicemente mettere i bastoni tra le ruote a chi si sente "cattolico di sempre" e chiede semplicemente una messa domenicale secondo i riti del 1962 (o 1952 che dir si voglia).
    Indignazione e scandalo perché fedeli tradizionalisti come te, vedendo tutto questo, sputando sulla virtù della Giustizia, osano sgridare col ditino alzato un povero samaritano che si lamenta delle percosse ricevute.

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  43. Esatto! La verità é che oggigiorno se Mgr Williamson é veramente a 1 km dalle idee di Mgr Fellay allora in proporzione il papa "tradizionale" é come minimo in Australia  ...a 15.000 km dalla  fsspx

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  44. ... ma sempre a due passi dai cari neocatecumenali:  discorso del papa-tradizionale del 22/02/2077 al Cammino - http://www.camminoneocatecumenale.it/new/papa.asp?id=138&a=14


    <span><span>"Se il Signore ci dà nuovi doni dobbiamo essere grati, anche se a volte sono scomodi. Ed è una bella cosa che, senza iniziativa della gerarchia, con una iniziativa dal basso, come si dice, ma con una iniziativa anche realmente dall'Alto, cioè come dono dello Spirito Santo, nascono nuove forme di vita nella Chiesa, come sono nate in tutti i secoli. Inizialmente erano sempre scomode: anche San Francesco era molto scomodo e per il Papa era molto difficile dare, finalmente, una forma canonica ad una realtà che era molto più grande dei regolamenti giuridici. Per San Francesco era un grandissimo sacrificio lasciarsi incastrare in questo scheletro giuridico, ma alla fine è nata così una realtà che vive ancor oggi e che vivrà in futuro: essa dà forza e nuovi elementi alla vita della Chiesa ... anche nel nostro secolo il Signore, lo Spirito Santo, ci ha dato nuove iniziative con nuovi aspetti della vita cristiana: vissuti da persone umane con i loro limiti, esse creano anche difficoltà...
    </span></span><span><span></span></span>

    <span><span>qui il papa sta quasi dicendo che Kiko é il nuovo S.Francesco, se applicasse un centesimo di questa folla
    benevolenza suicida alla fsspx dovrebbe Fellay fare cardinale domani!

    </span></span><span><span>inoltre l'introduzione di S.francesco fu difficile perché troppo ortodossa, non troppo eretica!!!</span></span>


    <span><span>i Movimenti ... si inseriscono e servono la Chiesa e nel dialogo paziente. Tra Pastori e Movimenti nasce una forma feconda dove questi elementi diventano elementi edificanti per la Chiesa di oggi e di domani. Questo dialogo è a tutti i livelli. Cominciando dal parroco, dal Vescovo e dal Successore di Pietro è in corso la ricerca delle opportune strutture: in molti casi la ricerca ha già dato i suoi frutti. </span></span>
    <span><span>... Quindi, da una parte, questo insieme di diversi livelli della gerarchia; dall'altra, l'insieme vissuto nelle parrocchie, con pazienza e apertura, in obbedienza al Signore, crea realmente la vitalità nuova della Chiesa."

    Amen: la vitalità della Chiesa é nel dialogo tra opposti tollerando pazientemente (anche per decenni ) gravi eresie liturgiche e dottrinali</span></span>. Poi tutti a fare le pulci alla fsspx...
    <span><span></span></span>

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  45. Il velenoso, astioso articoletto di Disputationes, che attacca ma non spiega, accusa ma non prova, non rende certo onore a chi l'ha scritto. Il sottinteso sembra essere: "Rientrate ordunque, umiliatevi inutilmente come abbiamo fatto noi, rinunciate all'orgoglio della Tradizione e della Verità, provate anche voi il sale amaro del velleitarismo e dell'inconcludenza accettando, come noi, senza riserve, il concilio. Trasformate la vostra forza in debolezza e unitela alla nostra". E questi sarebbero tradizionalisti? 

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  46. far dialogare Verità ed errore:
    ecco l'aberrante invenzione della Chiesa conciliare, tuttora prigioniera della trappola hegeliana; la Chiesa onni-inclusiva (patchwork) dell'ET-ET, che coltiva senza posa la nefasta illusione che possa esistere una via di mezzo tra Verità e menzogna, tra retta Dottrina ed eresia !
    il dialoghismo aberrante continua sine fine, come concilium docet....

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  47. Esatto. La "messa in latino" è solo una conseguenza, importantissima, cruciale, ma che viene dopo i problemi dottrinali del concilio. Se non si risolvono questi, rimarranno irrisolti anche quelli liturgici.

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  48. Non era lei quello che contava? come mai ha smesso?

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  49. se uno dice che 2 + 2 = 5   e io gli dico: "guarda che stai sbagliando: fa 4!",
    significa che io sto peccando di superbia ?
    Umiltà significa affermare che falso e vero sono entrambi veri ?
    essere umili significa accettare di piegarsi all'impero relativista, ovvero rinunciare a seguire e riaffermare la Verità eterna rigettando ogni errore, ed è segno di superbia seguire il principio di identità e non-contraddizione ?
    ragionare è segno di superbia ? la vera Fede è quella che si professa verso il Vero Unico Dio rivelato in Gesù Cristo o quella degli idolatri e pagani ? o dobbiamo credere che sono entrambe vere, in par condicio, per voler essere UMILI  ?
    se io dico che i pagani seguono false religioni, che adorano idoli e demoni e sono aborrite dal Vero Dio, questa mia affermazione è segno di superbia ?
    quando S. Paolo ha ammonito: "Che c'è in comune tra Cristo e Belial" era superbo ?
    quando Gesù ha detto: "Sono venuto a portare non la pace, ma una spada" era superbo ?
    quando Papa Pio XI ha scritto la Mortalium animos, in cui condanna chiaramente le preghiere inter-religiose, ha dimostrato di essere  un Papa superbo ?

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  50. quando Gesù davanti a Pilato ha detto: "Per questo sono venuto nel mondo, per testimoniare la VERITA'"
    ha dimostrato superbia   ?

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  51. Errore di prospettiva.

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  52. <span>La Chiesa non è Econe. E' Roma. Il papa non è Fellay. E' Benedetto XVI. Il Cardine non è Lefebvre. E' Gesu' Cristo. Il discorso che vale per i kikiani vale anche per gli econiani.
    </span>

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  53. Forse e dico forse, questo discorso andrebbe bene per la San Pietro, o meglio per la generazione scissionista perchè tra le nuove leve c'è gente un po' più "virile", ma per la Buon Pastore non sarei così duro. Per esempio don Stefano Carusi ha avuto il coraggio L'UNICO a questionare pubblicamente sull'intrinseca "malvagità" della Settimana Santa (che identifica il cosidetto "super" Messale del 1962 che a molti di voi piace tantissimo) ad opera di Bugnini. Quando provai a porre la questione ad <span>alcuni</span> amici della FSSPX ricevetti solo risposte supponenti del tipo: "Del Messale non si discute è questo e basta!!!", solo un sacerdote, un po' più umile e preparato, convenne con me dicendo apertamente che il Messale del 1962 è solo un "compromesso"...

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  54. Infatti. L'atteggiarsi a Christus patiens da parte degli econiani sarebbe appena comprensibile se non ci fossero i fratelli egiziani, nigeriani, iracheni, vietnamniti, indiani, e gli altri cristiani materialmente e moralmente perseguitati sul serio.

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  55. Dovrebbero rientrare di corsa. Il Papa tende generosamente una mano a Econe, ed Econe esita? Pretende di fare le pulci a Pietro e a Roma? Roma è forse ammalata, sì, non sarebbe la prima volta nella storia della Chiesa. Ma la panacea sarebbe Econe? Siamo seri! Il ritorno al rito antico può essere uno strumento formidabile, determinante. Ma che il ritorno al rito antico debba per forza passare da Econe, in virtù di misteriosi diritti acquisiti di monopolio, è ridicolo.

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  56. ma se non li prendono dalla San Pietro, ma secondo voi li prenderanno dalla San Pio X? ma andiamo per favore...

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  57. se devono entrare solo perché regolarizzata, non hanno capito nulla della lotta della FSSPX, meglio che vadano a Gricigliano

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  58. don Camillo che buona battaglia combattono all'IBP? quella di dire che la nuova messa fondamentalmente si può criticare ma è legittima? che non si deve dire ma è legale? che battaglia? la sola battaglia che vedo è contro la FSSPX, non mi pare l'IBP abbia prodotto chissà che altro

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  59. ma per favore don Camillo, Don Carusi discute la settimana santa di Pio XII e dichiara legale la nuova Messa, che serietà

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  60. speriamo che i lefebvriani stiano BEN LONTANI dalla SETTA modernista (paroloni per paroloni)

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  61. il problema non è il rito antico, è quello nuovo. E soprattutto la caterva di eresie e negazioni del Magistero fatte dalle persone con autorità nella Chiesa senza l'autorità della Chiesa

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  62. Appunto. La fsppx è gallicanesimo distillato.

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  63. La non piena comunione.

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  64. Se lei è lefebvriano e considera la Chiesa di Roma una setta modernista, il suo auspicio è fondato. Speriamo che stiano lontani.

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  65. Io non mi atteggio a Christus patiens. Ecco la piccola differenza. Tu comunque sei diabolico, ospite che auguri la morte agli altri. Monsignor Lefebrvre avrebbe orrore di te.

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  66. Benedetto XVI rispondeva ad una domanda sui movimenti, la sua è una risposta articolata fatta con il suo abituale stile mite e conciliante, descrive luci e ombre dei movimenti, la sua benevolenza, simpatia e fiducia nei loro confronti è risaputa, non manca mai di lodare, MA nel contempo fra lodi e ringraziamenti inserisce i richiami, purtroppo solo le lodi sono conservate, strumentalizzate e amplificate, i richiami sono ignorati, e questo è particolarmente vero per il cnc, che si permette perfino di ignorare le decisioni del Papa, ma non manca maio un`occasione di correre, su ordine dell`iniziatore, là dove si trova il Papa...
    Concordo che può essere sconcertante se non scioccante vedere abbinati Santi, come San Benedetto e San Francesco, a  chi ha rifiutato Dottrina, Tradizione  e Liturgia della Chiesa per fabbricarsene delle tutte sue, chi si è sottomesso obbedendo alla Chiesa, al Papa a chi ha fatto della disobbedienza al Papa e alle norme della Chiesa, un marchio di fabbrica, anche se la maschera dietro una ipocrita obbedienza solo di facciata, la sola obbedienza che conoscono i nc è quella dovuta alla loro guida.

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  67. (sfidando la censura)  continuo a ribadire:

    dichiara legale la nuova Messa...

    però la totalità degli Istituti con il bollino non la celebrano! PERCHE?

     E sempre gli stessi non ci risparmiano critiche sulla nostra bi-ritualità. "voi date le spalle al Santissimo Sacramento", e con questa aspra accusa non tengono conto che anche loro accettando il Messale del 62 crudo e puro, danno le spalle al Santissimo Sacramento per esempio benedicendo i rami di ulivo la Domenica delle Palme secondo la Riforma di Bugnini del 54 di Pio XII.

    Sulla questione liturgica ci vorrebbe un po' più di umiltà da parte di chi spara sciocchezze senza sapere nulla di liturgia, ma con tonnellate di pizzi e trini addosso.

    Il Rito Romano ha una sua dignità, c'è un legittimo progresso: la Riforma del Messale di Pio X operata in modo omogeneo e conforme alla Tradizione, c'è invece uno stravolgimento che corrompe l'essenzialità del Rito e questa è incominciata con Pio XII ad opera di Bugnini e terminata sempre da Bugnini con P6.

    Mi auguro che nei prossimi anni si affronti serenamente uno studio critico sulla riforma Liturgica del post-guerra (Breviario e Messale), con modi scientifici e garbati.

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  68. lo stile mite e conciliante impedisce al Papa di essere autorevole, per cui alla fine egli risulta, di fatto, PERMISSIVO, perchè <span>non si oppone con forza all'errore e all'eresia: permette che dilaghi</span>. E' debolezza, è grave crisi d'autorità, visto che in mesi scorsi parlò del "bastone del pastore" che egli deve usare per impedire il dilagare dell'eresia. Bene, perchè non lo usa ? perchè non impone le correzioni con fermezza ?
    questa piaga purtroppo -il crollo dell'autorità dio Pietro- è di vecchia data: risale al momento di apertura del concilio 21.mo.
    Così vediamo da 50 anni che
    "il pastore è percosso. il gregge è disperso" !

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  69. il bello della chiesa cattolica è la sua varietà nell'unità.
    Cnc, carismatici, focolarini eccetera... Non è questo il bello della nostra cara chiesa?

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  70. Già, ma di gente pronta all'unità non ce n'è mica tanta. Azzannatori modernizzanti ed econiani d'accatto ne fanno fede.

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  71. Falso. La dichiarata e cosiddetta "non piena comunione", peraltro contestabile su un piano sia dottrinale, sia canonico, non significa affatto che siano "fuori". E' in re ipsa: ci può essere una "imperfezione" nella comunione, ma questa c'è. E i trascorsi colloqui lo dimostrano. 

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  72. Ha ragione. E' quello che sostiene anche la FSSPX.

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  73. <span><span><span>questo il bello della nostra cara chiesa....  </span>  
    NO ! Questa si chiama ANARCHIA,  e porta la Chiesa alla disgregazione, anzi polverizzazione e dissoluzione, per scomparsa della vera Fede e dell'identità cattolica.    
    Grazie ai movimenti, CHI PIU' CHI MENO eretici, settari e indisciplinati, siamo al CAOS.    
    <span>Ognuno crede ciò che vuole e celebra come vuole</span>. E non è questa la volontà di Gesù Cristo, suo Fondatore, che  voleva  la Chiesa Una, non molteplice e multifacce.</span></span>

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  74. Ho notato solo ora la firma dell'articolo che è della Redazione non di un singolo... molto male, molto male!

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  75. Cnc, carismatici, focolarini eccetera... Non è questo il bello della nostra cara chiesa?

    No. Questo è il brutto, soprattutto quello che lei ha citato. La diversità è un valore nell'ambito armonico della Verità e della Tradizione. Al di fuori. è cacofonia, dissonanza, disarmonia.

    P.S. grazie per la sua così amabile e interessante espressione "econiani d'accatto". L'esercizio di porre Verità ed errore sullo stesso piano, nel nome di un "centrismo moderato", mirabile esempio di relativismo pratico, mi ha sempre incuriosito per la sua inconsistenza logica e intellettuale, e tuttavia così popolare...    

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  76. L'FSSPX, anche dopo l'eventuale accordo canonico, e' ormai "geneticamente programmata" per avere al suo interno almeno un vescovo: ormai ha un numero di sacerdoti e una complessita' anche geogafica tale (seminari, case, attivita' pastorali etc.) da non potersi reggere senza figure episcopali al suo interno. Lo stesso primo tentativo di accordo con il Card. Ratzinger prevedeva a suo tempo almeno la nomina di almeno un vescovo. L'essere guidata da un vescovo sicuramente potrebbe promuovere il "pescaggio" di candidati episcopali al suo interno (come d'altra parte gia' accade per l'opus dei, che ha prodotto diversi vescovi).

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  77. e il modernismo concentrato dell'Interlocutore, ne vogliamo parlare? o censurate l'accusa gratuita di cui sopra o si apre un dibattito serio. Le accuse gratuite o si cancellano tutte o nessuna

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  78. non celebra la nuova messa ma la dichiara legale; contesta la settimana santa di Pio XII ma la celebra (almeno in seminario). E allora cerca ancora una coerenza?

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  79. tu ti atteggi solo a giudice delle intenzioni altrui

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  80. embè... gli ultimi 60 anni di pontificato sono forse più coerenti?

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  81. Tu non sei un seguace i mons. Lefebvre, ma un troll che viene qua per mettere in cattiva luce la FSSPX.

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  82. in verità qualcuno mi ha rubato il nome, mai mi sarei sognato di insultare utilizzando "<span>econiani d'accatto". </span>
    Rispetto ogni forma di spiritualità insita nella chiesa cattolica.
    Finché rispettano il Papa e il catechismo, ogni qualsiasi forma di spiritualità cattolica merita rispetto.
    In nessuna Chiesa trovi cosi tante sensibilità alle varie forme di devozione

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  83. Concordo con Carlo Bollani: dovesse la FSSPX rientrare per davvero nel Santo Ovile, insegnando quel che il Magistero, sempre inerrabile, della Chiesa Docente ( cioè del Papa e dei VEsocvi in unione con lui) insegna e ciò senza restrizioni mentali, allora non ci sarebbe ragione per non andare a "pescare" futuri vesocvi nel suo seno.
    Però prenderà tempo: non dimentichiamoci che l'essere stati lontani dalla Chiesa Cattolica, nella quale sussiste l'unica Chiesa di Cristo (cf Dominus Jesus) fa che il suo presbiterio si è sviluppato e ha cresciuto con un pensiero alquanto gallicano con impostazione chiaramente scismatica e una teologia all'odore eretico chiaramente condannata dal Beato Giovanni Paolo Magno in suo tempo. Chi vuole avere un vescovo scismatico di fatto o di cuore? Diamo pazientemente tempo al tempo chè già abbiamo troppi vescovi progressisti scismatici di cuore o eretici di dottrina: non aggiungiamone ancora altri: lasciamo che il tempo elimini già codesti.
    Quanto all'Opus Dei il suo superiore non è automaticamente ordinato vescovo: anche se prelatura personale l'elevazione all'episcopato del Prelato non fa parte delle cose obbligatorie e/o statutorie. I.P.

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  84. Perchè tutto questo grassetto? Forse che la FSSPX dice altro?

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  85. Sono d`accordo, il non intervento del Papa per corrreggere le storture e le eresie, e anche sanzionare i colpevoli, è una delle "cose" che più mi sconcerta, è come se l`autorità del Papa fosse stata svuotata della sua essenza, neutralizzata, se la collegialità non è passata nei documenti conciliari, si è realizzata nella realtà.
    La Chiesa sembra essere diventata una monarchia parlamentare con un monarca privo di potere effettivo.
    Comunque il Papa ha usato della sua autorità per promulgare il Summorum Pontificum e questo mi consola di tante cose che non capisco.

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  86. Macchè! Il signor Arguello ha riunito i suoi sotto un capannone e si è rivolto a loro a "porte chiuse" , fuori dal CEN.

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  87. Concordo con Silente: abbiamo anche due altri esempi di comunione non perfetta con gli ortodossi da un lato e, ancora meno perfetta, con i fratelli protestanti. Questa teologia è stata ben sviluppata durante il S.S. Concilio Vaticano II e rispiegata in dettaglio nella Dominus Jesus. I.P.

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  88. Non credo che la FSSPX abbia bisogno di trolls per essere messa in cattiva luce: basta leggere nel testo originale l'ultima intervista di Fellay riassunta qui sù. ;-) I.P.

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  89. come le scomuniche sono state tolte perchè ingiuste e quindi non valide così la fsspx verrà riconosciuta senza compromessi perchè è sempre rimasta Cattolica.
    Qui si parla di riconoscimento passivo non di accordo esattamente come per la "cancellazione" delle scomuniche che la fsspx ha "subito" senza rinnegare alcunche...
    Preghiamo perchè quello che spera Fellay si avveri

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  90. No... sogna! :-D
    Le scomuniche fatte sono sempre considerate valide e sono state levate non perchè ingiuste ma perchè i vescovi scomunicati hanno riconosciuto formalmente il Primato di Pietro esattamente come succede con alcuni vescovi cinesi e ciò è stato spiegato nero su bianco non solo nei documenti ufficali a anche " braccio" da S.S. Benedetto XVI nel suo libro intervista con Seewald. 
    Peraltro, nella lettera N°50 ai sacerdoti amici, la FSSPX ammette che i quattro vescovi non avrebbero potuto avere la loro scomunica levata se non avessero riconosciuto la piena validità dei sacramenti secondo la forma ordinaria: il che vuol dire, DE FACTO, riconoscenza che non c'è stato di necessità universale nella Chiesa....  ;-)  I.P.

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  91. Analisi precisa questa di Disputationes: invece di vedere le solite invettive dai soliti sbirri tradiprotestanti mi sarebbe assai piaciuto leggere quacluno capace di farne una contro-analisi razionale. Ne sarebbe uscito un sotto-thread interessante.
    Ma chissà, forse "Fides et Ratio" non fa parte delle letture dei nostri belligeranti amici tradiprotestanti... ;-)  I.P.

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  92. Infatti e riconosce, nero su bianco, che la Chiesa lo considera fuori: peccato che non ne tiri fuori tutte le consequenze...  Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.

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  93. E lei non ha forse scritto un commento da comare? La  sua solita squisitamente inconfondibile e prevedibile   prosa sulla FSSPX e mons. Fellay.
    Come quando attribuisce  i suoi pensieri e sentimenti personali alla Chiesa, "<span><span><span> lui sà che la Chiesa non lo considera in quanto cattolico ma, da pusillanime che purtroppo è, non ha il coraggio di prendere il suo bastone di vescovo"</span></span></span> =-O :) :-D , solo che in nessun documento della Chiesa, in nessun discorso del Papa troverà scritto che i Lefebvriani, che la FSSPX, che mons. Fellay non sono cattolici!
    Sono solo i suoi pensieri, è solo la sua opinione, che su questo blog conosciamo a memoria.
    Dica: "io non considero ....cattolico", ma cerchi di evitare di attribuire alla Chiesa e al Papa pensieri che le apprtengono, che non sono che il frutto dell`astio viscerale, compulsivo e irrepressibile che la animano.

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  94. Ma... cara Luisa...lei mi sorprende! Lo dice lo stesso Fellay che la Chiesa non considera la FSSPX cattolica!
    "<span>Maintenant, nous bénéficions d’une certaine liberté. Il faudra bien qu’un jour<span> l'Eglise nous reconnaisse comme catholiques</span>, mais ce ne sera pas facile." </span>http://laportelatine.org/archives/entret/2011/fellay_UDT110814/Fellay110815_udt.php
    Quindi anche per lui la Santa Chiesa cattolica ( ce n'è una sola) non li riconosce comme cattolici, visto che dovrebbe farlo ma non lo ha fatto.
    Allora che prova in più lei vuole? :-D  
    Buona Domenica!  Ubi Petrus ibi Ecclesia. I.P.

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  95. Simon de Cyrène ci godi a fare del male?

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  96. Non rinuncia ai suoi veleni, vero? la comunione della FSSPX non deriva dal cvii, ma dalla Dottrina e dalla Tradizione. Quanto alla comunione, più o meno perfetta, con i protestanti, non sia ridicolo. Sono eretici. Punto.

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  97. Come si può fare una "contro-analisi razionale" rispetto a un testo che è solo una velenosa invettiva senza uno straccio di argomentazione?  

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  98. Simon, ma se solo pochi messaggi sopra, sia pure con velenose, capziose e distorte argomentazione, lei ha riconosciuto che la FSSPX è in comunione, più o meno piena! Un po' di coerenza, svp.

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  99. <span><span>Simon, la sua capacità di manipolare e alterare il significato della parole è decisamente stupefacente. E' ovvio, per tutte le persone raziocinanti, che l'espressione: "<span>l'Eglise nous reconnaisse comme catholiques</span>" si riferiva alla statuto canonico della FSSPX. E' assurdo ritenere che Msg. Fellay pensi che Roma non consideri la FSSPX cattolica, quando la stessa Roma non l'ha mai negato. La sfido a dimostrare il contrario: ci dica dove e come la Chiesa ha affermato che la FSSPX non è cattolica. Ovviamente diversa è la questione della canonicità della Fraternità. Lei stesso riconosceva un po' di tempo fa che i membri della FSSPX, pur non avendo questa una "regolarità canonica", sono comunque cattolici e, aggiungeva un po' velenosamente, soggetti alla disciplina della Chiesa. Ancora una volta, un po' di coerenza s.v.p.</span></span>

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  100. Ma caro Silente, che strane dottrine protestantizzanti segue lei?
    La Chiesa di Cristo essendo Una con quella Cattolica Romana, e questa essendosi data, per diritto divino, una regola, il CIC che ne regola il funzionamento, allora quando il Legislatore definisce che uno non ha statuto canonico nella Chiesa, vuol dire che non è nella Chiesa.
    La FSSPX ha subito gravi condanne per le tesi eretizzanti che professa fin dal tempo del Beato Giovanni Paolo II e ha perso la sua poszione canonica fina dal 1975, regnante ancora il Servo di dio Paolo VI e non può rientrare nella Chiesa, cioè trivare una situazione cattolica, fichè gli insegnamenti che propaga non sono riconsociuti cattolici da chi ne ha il munus nella Chiesa, come già precisamente affermato da S.S. Benedetto XVI.
    Lei poi confonde tutto: Fellay si rifersice chiaramente alla FSSPX e non ai membri specifici che ne fanno parte, che sono, ovviamente cattolici, incluso lui stesso a titolo individuale e quindi sottomessi pienamente al CIC sul piano dei diritti e dei doveri.
    Le manca, caro Silente, forse non la coerenza, ma semplicemente.... l'onestà intellettuale. 
    Si ricordi, se mi permette di rammentarlo: Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.

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  101. Impari a leggere... o.. più precisamente a capire quel che legge... o... più esattamente a voler capire quel che lei legge  ;-)  I.P.

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  102. <span>"La FSSPX ha subito gravi condanne per le tesi eretizzanti che professa fin dal tempo del Beato Giovanni "Paolo </span>

    =-O :) :-D 8-)

    Povero, povero "concittadino", la ringrazio perchè ben lei malgrado, mi sono offerta una sonora risata!
    Povero bilioso personaggio che prende le sue personali emozioni mal gestite, le sue opinioni parasitate dal suo odio per quelle della Chiesa, che continua in modo vergognoso a far dire al Papa ciò che non ha mai detto, non dia a nessuno lezioni di buonafede e onestà intellettuale, si guardi in uno specchio, uno de tanti che tappezzano la sua dimora, e vedrà riflessa l`immagine dell`astio che acceca, che imprigiona la ragione dietro le sue spesse sbarre.
    E la pianti di svilire e il suo nick e la frase che detta da lei perde ogni valore.

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  103. Con grande realismo e lucidità Mons. Fellay, ha descritto ciò che già abbiamo più di una volta constatato e cioè le divisioni interne della Curia, c`è chi, come dice mons. Fellay, dichiara i Lefebvriani scismatici, eretici, aventi perso la fede e altri che li considerano cattolici, quasi come normali..., dunque delle visioni diametralmente opposte che coabitano in Curia.
    Durante i colloqui, i sacerdoti della FSSPX alloggiavano a San Marta  e dicevano la Messa in San Pietro....eppure c`è chi li considera non cattolici.
    È a questa situazione che si riferisce Mons. Fellay.
    Lucido, realista, prudente, saggia prudenza la sua,  prego ogni giorno perchè sia raggiunto un accordo, finalmente tutte le anime assettate che già si rivolgono alla Fraternità e quelle che aspettano con impazienza la soluzione canonica, vedranno così  esaudite le loro preghiere.

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  104. l'equazione piena validità dei nuovi sacramenti=cessazione dello stato di necessità è un sofisma da te partorito ciccio di cirene. Il problema non è la validità per la FSSPX ma la legittimità e l'ortodossia dei nuovi riti, concetti che tu volontariamente confondi. E quel problema lì per la FSSPX c'era e c'è tuttora

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  105. quindi Simon ci spieghi il concetto di don Carusi sulla nuova Messa perché io non l'ho capito, non riesco a fare una controanalisi razionale di qualcosa che non riesco ad analizzare razionalmente

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  106. la FSSPX non è quella specie di brodaglia melensa della Siccardi. E mi glorio di non essere seguace di Mons. Lefebvre ma della Chiesa, come Mons. Lefebvre di certo fu. E non come lo volete far apparire

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  107. <span>"La Chiesa di Cristo essendo Una con quella Cattolica Romana"</span>

    bravo Simon, peccato che Dominu Jesus e BXVI dicano così, MA ANCHE che la Chiesa esiste anche al di fuori della Chiesa Romana. Quali erano le tesi eretizzanti scusa?

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  108. In realtà fa del male solo a lui stesso, perchè chi lo legge sa che i suoi "contributi" sono solo il frutto  deile sue emozioni e dei suoi pensieri molto mal gestiti, emozioni e pensieri che condivide con i progressisti curiali menzionati da Mons. Fellay nella sua intervista.
    Non solo pessima gestione di emozioni che traboccano appena appare il nome "FSSPX", non solo pensieri che sono opinioni personali e, come tali, opinabili e esprimibili in libertà, ma anche attribuzione al Papa di pensieri che MAI ha espresso, e questo è inaccettabile perchè segno di malafede e disonestà intellettuale.
    Non basta ripetere come un mantra certe frasi perche diventino o siano realtà, è grave attribuirle al Successore di Pietro.

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  109. No, caro Silente, non può rinunciare, ma quel che è più grave è che proietta il suo veleno sul Successore di Pietro, facendogli dire ciò che non ha mai detto.

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  110. Ovvio che ce l'abbiano con il Buon Pastore. Li vedono come traditori della causa. Il fanatico vede il moderato ragionevole come il fumo negli occhi.

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  111. Di ciò che Lefebvre fu molti lefebvriani che ne hanno fatto un lare sono indegni.

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  112. Invece quello che scrive lei, lo conosciamo a memoria, nessuna sorpresa.
    È inutile rapportarsi con chi non solo è riempito di un astio che confina all`odio ( molto simile a quello di chi odia ciò che prima ha amato) ma è anche abbastanza presuntuoso e in malafede per attribuire i suoi pensieri e le sue emozioni alla Chiesa tutta e al Successore di Pietro.
    Le opinioni del fan della  FSSPX sono condivise dall`ala progressista della Chiesa, della Curia, del clero, detto questo....

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  113. <span>Ora si tratta di muoversi in senso inverso rispetto ai modernisti; ma il metodo (ossia la strada, il cammino da percorrere: meth'odòn, in greco) non potrà che essere il medesimo.</span>
    Questa espressione mi provoca sentimenti strani.
    Mi fa un effetto tra il perplesso e lo scandalizzato. I modernisti, che lavorano per uno scopo, che, magari quelli in buona fede ritengono buono, ma che in fin dei conti è sempre uno scopo umano/mondano, si possono permettere comportamenti subdoli, in definitiva da "politicanti". Ma un soldato di Cristo, dovrebvbe sapere che, tali comportamenti, non sono consoni a chi vuole lavorare per uno scopo, in definitiva extra/sovra-umano/mondano. Nell'altro mondo, il successo vero, sarà la salvezza dell'anima. In primis la propria e poi anche quelle di coloro che la Provvidenza ci ha messo sulla strada.
    Ora, di fronte ad una Autorità, Quella ALTISSIMA, l'unica che può stabilire dove e come trascorreremo l'eternità, e che ci insegna che, in alcuni casi può anche essere lecito mentire o fingere di mentire, ma che, quando una autorità umana, sia essa politica o (a maggior ragione) religiosa ti fa una domanda specifica devi dire la VERITà, che valore avranno questi metodi da "politicante"?
    Il "metodo Bonaiuti", servirà a rispondere alle domande di Cristo Giudice?

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  114. <span>La non piena comunione.</span>
    Caro Ospite di 24 ore fa, mi sa dire, fino a che punto è "piena" e fino a che punto è"VUOTA", la sua di "Comunione"?!?

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  115. PREMESSO CHE L'imbc, NON SON SEDEVacantisti (al massimo sono "CASSICIACUM"), loro non vogliono avere colloqui.
    Da un punto di vista cattolico, questi stessi coloqui, in sè e per sè, per il solo fatto che ci sono stati, sono da considerarsi una stonatura, per non dire una stranezza. Al massimo un atto da "politicante", non da credente. E DATUTTE E DUE LE PARTI.
    Con il pontefice, vero pontefice, il cattolico non fa colloqui, si sottomette e basta. Già il fatto che li faccia "In profanis", non è il massimo (Garçia Moreno, alle trattive per il Concordato, si presentò con un foglio bianco, già firmato, lo consegnò dicendo:"Scrivete ciò che volete" e se andò), ma "In Sacris" è proprio una stranezza.
    Con il pontefice, falso pontefice, nemmeno fa colloqui. Si prega per lui e per la sua conversione ogni uno per la sua strada.
    Il fato/fatto stesso che ci siano solo stati, di questi colloqui, già dimostra che ENTRAMBE LE PARTI, hanno, a dir poco, "Diluito" il proprio, di Cattolicesimo, con considerazioni politiche.

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  116. La FSSPX fa e dice ciò che la CHIESA ha fatto e detto fino al Vaticano II, ora, se fare e dire ciò che la Chiesa ha fatto e detto fino al Concilio Vaticano II è fare "altro", effettivamente c`è un grosso problema.

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  117. -3
    Ci siamo quasi.
    Così tanti commentatori troveranno altro di cui occuparsi (col rammarico di aver perso tempo, ma ancor peggio, di aver detto per anni continue baggianate).

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  118. commentatori troveranno altro di cui occuparsi....

    compreso lei, ovviamente, per PAR CONDICIO: così non leggeremo più questa baggianata delle 10:15:15, vero, final ?

    e poi, CHI E' il Supremo Giudice delle baggianate, che darà i voti alle cose dette qui e altrove ?
    è lei, esimio blogger finalcount ? chi l'ha eletto a questo sommo ruolo giudicante ?

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  119. <span>vorrei capire, cari bloggers......  
    vorrei, nello scambio di opinioni e racconti e richiami storici possibili nel web, poter attingere conoscenze per spiegare a me stessa e ai miei parenti e conoscenti ciò che accade nella Chiesa da 40 anni a questa parte: tanti fatti strani, assurdi, dilemmi insolubili, gravosi per le coscienze cattoliche, problemi ecclesiali che ci coinvolgono tutti -pecore e pastori- e i tanti nodi che in seguito al MP del Papa regnante stanno ormai venendo al pettine !  
    ....e per questo  tentativo di capire i nostri tempi mi è sembrato di essere approdata al posto giusto, in questo blog, dove si condividono con grande libertà -non aliena da reciproco rispetto- (il che include qualche benevola arguzia) ricordi, documenti e attente disamine (ognuno secondo le proprie competenze e capacità esplicative) degli eventi ecclesiali che mi paiono gravidi di conseguenze per la vita spirituale e  morale di tutti i cattolici.  
    Sono grata di questa possibilità ai redattori e bloggers, ma in primis alla Provvidenza che per ora ci fa questo dono impensabile fino a  20 anni orsono, di contatto virtuale, (ma intellettualmente <span>reale</span> nell'INCONTRO-confronto delle idee!....) con scambio di notizie e/o spunti di riflessione, proficuo per la mente e, si spera, per l'anima:  
    un vero mezzo per far LUCE, luce nella storia della Chiesa, recente e remota, e luce nelle coscienze, per una grande, epocale presa di coscienza, per capire  a che punto siamo come cattolici, COME  siamo arrivati fin qui, e soprattutto, DOVE andiamo.</span>

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  120. Gentilissimo Ospite delle 01:00:
    (1) da qualche tempo (anche,<span> ufficialmente</span>,  per la FSSPX!) è ovvio non solo che i nuovi riti siano validi ma anche legittimi, visto che chi li ha decretati era il legittimo custode del rito romano il quale ha agito nel quadro canonico a lui concesso. SI legga questo bel passsaggio della lettera N°50 ai sacerdoti amici della FSSPX di un paio di settimane fa:
    "Rappelons simplement sur ce point que la <span>Fraternité Saint-Pie X a toujours et publiquement reconnu la validité </span>des sacrements célébrés authentiquement selon les livres liturgiques postconciliaires,  ainsi  que <span> la  légitimité  du  pape  régnant</span>.  L’acte  du  21  janvier  2009  concernant  les « excommunications » des évêques auxiliaires de la Fraternité Saint-Pie X n’aurait évidemment jamais été accompli par le Siège apostolique si celui-ci n’avait pas eu une certitude sur ce point."
    (2) tutto il discorso della FSSPX per giustificare il gravissimo atto scismatico compiuto da Lefebvre, notorimente morto scomunicato, è stato di avanzare un argomento di necessità. Ora, un argomento di necessità che "obblighi" il detto Lefebvre a disobbedire a Roma, cioè a chi rappresenta la Chiesa universale, implica per forza che la Chiesa universale ( non quella francese, non quella tedesca , o quella svizzera, o la somma delle tre) stessa non compiva (e non compie tuttora) la missione che il Cristo gli aveva affidato ( affermazione eretice di per sè, chè, tra l'altro è contro la fede del cattolico che sa essere contro le promesse del Cristo a Pietro e agli Apostoli) la quale è di annunciare la Buona Novella al mondo e di rendere attuali i sacramenti. Dal momento che i Papi sono legittimamente eletti, che la Chiesa distribuisce nel mondo intero validamente i sacramenti secondo modalità legittimamente approvate da chi ne ha il munus, allora non si può più parlare di stato di necessità nella Chiesa. Riconoscendo quindi che questi sacramenti erano e sono quindi sempre validi <span>e</span> legittimi perchè decretati legittimamente da un papa legittimo, non resta al caro Fellay che ad obbedire e tornare con profonda umiltà nel Santo Ovile seguendo quel che il Magistero sempre inerrabile ( cf Catechismo SPX) della Chiesa Docente, cioè del Papa e dei Vescovi in (vera) unione con lui insegnano da duemila anni senza cesura alcuna. Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.

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  121. Lei è talmente immerso, sommerso e impregnato dal suo astio contro la FSSPX, che non può che negarlo, ma chi la legge non ne è più sorpreso, la sua malafede e le sue proiezioni che fanno dire ai Papi ciò che MAI hanno detto, sono proverbiali, non può venire qui, versare la sua dose di veleno anti-FSSPX, e poi pretendere che le sue menzogne passino inosservate, malafede, menzogne e astio che del resto condivide con i suoi compagni di merenda progressisti, che siano o no curiali.
    Ah....in nessun testo, in nessun discorso, in nessun messaggio dei Successori di Pietro troveremo la frase:  "la FSSPX non è cattolica" o " I Lefebvriani sono eretici", queste sono solo le sue personalissime opinioni, MAI un Papa  ha pronunciato o scritto quelle parole.
    Come Papa Benedettoi XVI ha detto e Mons. Fellay riconosciuto, e per questo ci sono stati i colloqui, ci sono problemi dottrinali, MA NON perchè la FSSPX sia eretica, ma perchè mette in discussione alcuni punti del Vaticano II ,  sappiamo quali siano e sappiamo anche che non è la sola a farlo, anzi è raggiunta nelle sue analisi da eminenti teologi  e studiosi, non Lefebvriani.

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  122. E abbia la decenza di non concludere un suo commento con quella frase dopo aver attribuito a Benedetto XVI pensieri e intenzioni che sono solo i suoi, lei manca gravemente di rispetto al Papa.

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  123. Magari aspettano che si regolarizzi perchè le battaglie vanno combattute dall'interno!

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  124. Simon, credo che mercoledì verra a loro ripetuto quanto già afferma il MP "Ecclesia Dei afflicta".

    Prendere o lasciare...

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  125. Ospite delle 01:12 Se lei cita la Dominus Jesus abbia almeno la decenza di leggerla prima: NON ESISTE CHIESA (universale) aldi fuori della Chiesa Romana:
    <span>
    <p><span>"Perciò, in connessione con l'unicità e l'universalità della mediazione salvifica di Gesù Cristo, deve essere fermamente creduta come verità di fede cattolica l'unicità della Chiesa da lui fondata. Così come c'è un solo Cristo, esiste un solo suo Corpo, una sola sua Sposa: « una sola Chiesa cattolica e apostolica ».<sup>51</sup> Inoltre, le promesse del Signore di non abbandonare mai la sua Chiesa (cf. Mt16,18; 28,20) e di guidarla con il suo Spirito (cf. Gv 16,13) comportano che, secondo la fede cattolica, l'unicità e l'unità, come tutto quanto appartiene all'integrità della Chiesa, non verranno mai a mancare.<sup>52</sup></span>
    </p><p><span>I fedeli sono tenuti a professare che esiste una continuità storica — radicata nella successione apostolica<sup>53</sup> — tra la Chiesa fondata da Cristo e la Chiesa Cattolica: « È questa l'unica Chiesa di Cristo [...] che il Salvatore nostro, dopo la risurrezione (cf. Gv 21,17), diede da pascere a Pietro, affidandone a lui e agli altri apostoli la diffusione e la guida (cf. Mt 28,18ss.);"</span>
    Ci possono però essere "vere" Chiese particolari nella misura in cui partecipano alla pienezza già data alla Chiesa Cattolica, pienezza verso laquale tende il battesimo:
    </p></span>
    <span>

    <span>"Il Battesimo infatti di per sé tende al completo sviluppo della vita in Cristo mediante l'integra professione di fede, l'Eucaristia e la piena comunione nella Chiesa.<sup>63"</sup></span>
    E il documento conclude con eleganza:
    <span></span></span>
    <span><span>

    <span>"</span><span>lo Spirito di Cristo non recusa di servirsi di esse [le altre Chiese particolari e comunità ecclesiali, NDR] come strumenti di salvezza,</span>
    </span>
    </span><span><span>

    <span><span>il cui valore deriva dalla stessa pienezza della grazia e della verità che è stata affidata alla Chiesa Cattolica»</span></span>
    </span>
    </span><span><span>

    <span>.<sup></sup>66"  Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.</span>

    </span>
    </span>
    <span></span>

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  126. Cara Luisa, invece di ripetere sempre i suoi mantra che sono solo invettive sue personali per scaricare il suo troppo pieno di fiele e di bile, perchè non prova ad argomentare razionalmente, presentando veri contrargomenti?
    Dopotutto io cito discorsi e documenti reperibili da chiunque: ci mostri lei i suoi documenti che mostrano che quel che ho citato  non voleva dire quel che dicono....  :-D
    Ubi Petrus Ibi Ecclesia.  I.P.

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  127. Al mio "concittadino"  che mette un placet come "Provalo!", ;) posso solo dire che spetta a lui PROVARE quello che afferma, è lui a dover PROVARE che il Successore di Pietro abbia detto che<span> "la FSSPX non è cattolica" o " I Lefebvriani sono eretici", ripeto che queste sono solo le sue personalissime opinioni, MAI un Papa  ha pronunciato o scritto quelle parole. 
    </span>

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  128. Caro "final countdown", di certo non sarà richiesto alla FSSPX di più che agli anglo-cattolici dell'A.C.: differentemente non sarebbe giusto.
    Penso che i due anni di discussioni avranno permesso al ex-Sant'Uffizio di discernere tra gli insegnamenti propagati dalla FSSPX quelli che sono chiaramente eretici, quelli che sono pericolosi per la fede e l'unità della Chiesa, quelli che sono semplici opinioni differenti e immagino che La Chiesa vorrà avere una presa di posizione chiara da parte del gruppuscolo in primis sui primi due punti il terzo non essendo così importante per finalmente riammetterli.
    Detto ciò, c'è anche tutto un giochetto poco onesto da parte della FSSPX: ad esempio, tutti i loro seguaci sono convinti (il che vuol dire che così glielo insegnano) che la messa paolina sia eretica e massonica e perciò invalida, oppure addirittura in certi loro siti vengono ad affernare che le messe anche secondo la foma straordinaria ma non celebrate da loro non hanno validità, ma in altri documenti come quella lettera N°50 ai sacerdoti amici diranno che invece la forma ordinaria è valida e legittima.
    Quest'atteggiamento a doppia faccia dove si mostrano "sottomessi" al Santo Padre nelle loro comunicazioni ufficiali ( vedasi la richiesta di levata di scomuniche) e dove invece non smettono mai di attaccare lo stesso Santo Padre  dietro le spalle di questi ma di fronte ai loro seguaci, non porta acqua al molino che li vorrebbe credere onesti.
    Basta anche vedere come non esitano a mettere in cattiva luce le azioni di Mgr Pozzo e card Castrillon di fronte ai loro colleghi e al mondo intero come nell'intervista su citata di Fellay: insomma, gente in fin dei conti poco raccomandalibe ( ma questo è un giudizio mio personale che implica solo me).
    Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.

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  129. Lo provi lei che non c'è argomentazione...  ;-) I.P.

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  130. Non posso aiutarla: mai sentito parlare di don Carusi. I.P.

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  131. "concittadino" alias "Provalo!", lei non ha provato un bel niente, il nulla assoluto,  fino a prova contraria non abbiamo ancora l`"Ubi Genovensis ibi Ecclesia", dunque non essendo ancora lei il Papa,  permetta che io mi fidi piuttosto del Papa ed io so, noi sappiamo,  che MAI Papa Benedetto ha detto ciò che lei martella su questo blog, sono solo le sue personalissime opinioni, e che siano i progressisti a condividerle "ne plaide pas en sa faveur". *DONT_KNOW*

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  132. Ha ragione, timer. Ma anche final. Gli è che si può dire meglio e anche la forma ha la sua importanza.

    Il demonio sta per perdere una delle sue tante (e inutili) battaglie. E questo farà bene a tutti, anche a quanti - chi più chi meno - hanno perso tempo e impareranno a impiegarlo meglio.

    Deo gratias!

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  133. La Chiesa non è iniziata con il Vaticano II e non è finita con il Vaticano II, che non è lo spartiacque tra il puro e l'impuro, il bene e il male, la verità e l'errore, né in un senso ne nell'altro. La Chiesa è là dove sta Pietro, che misericordiosamente ha rimesso la scomunica ai vescovi lefebvriani. Può darsi che riammessi nel seno della cattolicità essi si rivelino meno fanatici e aggressivi di tanti loro seguaci.

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  134. Quod erat demostrandum, cara Luisa: lei non ha portato nessun contrargomento salvo la solita ripetizione delle sue convinzioni che evitano il confronto colla realtà: nel caso specifico coi documenti pontificali.
    Prego per lei. 
    Ubi Petrus Ibi Ecclesia: sempre. I.P.

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  135. Ma caro "Provalo!" non ho nessun controargomento da portare, è lei a pretendere che la FSSPX non è cattolica, che professa dottrine eretiche, è dunque lei a dover provare le sue tesi-accuse ma non ci riuscirà MAI implicando i Successori di Pietro, e siccome fino a prova contraria, e sono certa che su questo non mi contraddirà, è il loro avviso che conta e non il suo, la lascio alle sue convinzioni personali, convinzioni, ripeto, condivise da certi curiali e non curiali progressisti, stranamente quelli che si oppongono al Papa.
    Le auguro una buona serata.

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  136. :-D :-D  :-D :-D :-D 

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  137. Attaccare così la redazione, che da sempre ha con la FSSPX una corrispondenza d'amorosi sensi, è ridicolo.

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  138. =-O :) Vedo che il gran fan della FSSPX ha preferito cancellare il suo placet come " Provalo!" :-D 8-)

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  139. E' tempo di liberare il tradizionalismo cattolico dalle pretese di monopolio della fsppx, tradizionalisti che non riconoscono molti dati della Tradizione e che sono affetti da tale miopia e da tale venefico astio da non rendersene nemmeno conto.

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  140. i nodi vengono al pettine. La fsppx sente di perdere la sua esclusiva sulla messa antica e questo insidia la sua posizione acquisita. Così i suoi piccoli fans fanno quadrato e reagiscono insultando e aggredendo. La fsppx ha un'occasione d'oro per rientrare pienamente nei ranghi del cattolicesimo. Il Papa Benedetto XVI gli ha offerto questa possibilità. Se per la loro ostinata chiusura mentale non approderanno al porto di Pietro e della Chiesa cattolica apostolica romana, si condanneranno da soli all'ininfluenza, al di là delle rodomontate dei loro promoters.

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  141. Esimio ospite, di grazia, saprebbe altrettanto scientificamente misurarmi il grado di "cattolicità" di coloro che, anziché "colloquiare" col Santo Padre, disubbidiscono apertamente con i fatti (ma non "faccia a faccia")?

    Perché qui si fa un gran parlare di chi è dentro Roma e chi sta fuori; di chi è un bravo bimbo e di chi invece è un bimbo disubbidiente; di chi è pazzo e di chi è addirittura fanatico; di chi si salva e si è salvato e di chi invece non ha speranza... Bello, tutto molto interessante. Ma all'atto pratico, in tutta sincerità, è più vile chi tenta di riconciliarsi in qualche modo o chi invece cala la testa a mo' di automa e presa per il culo, per poi fare di testa propria (di ideologia propria, non affibbiamo tutta questa originalità a certi figuri)?

    So' domande pure queste!

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  142. non capisco....quale battaglia sta per perdere ? quando ....e dove ?
    .....:(.....

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  143. Desta un insolito interesse l'atteggiamento di certi curiosi utenti. Da un lato assistiamo a chi, evidentemente favorevole alla FSSPX, dice di sperare in un rientro quanto più indolore possibile, senza ostentare alcuna certezza, quanto semmai il desiderio di pregare affinché tutto vada a buon fine.

    Dall'altro, invece, leggiamo commenti sarcastici, intrisi di un'adorabile ma al tempo stesso pedante saccenteria. Chi se ne fa portavoce, al contrario dei suoi diretti "antagonisti", è certo di un esito che sembra già essere stato infuso loro da chissà quale Spirito (non di certo quello Santo, a prescindere da come si concluderà la vicenda). Peraltro noto esserci pure chi, con fare clinicamente compulsivo, tiene conto dei giorni (e chissà che nel proprio angolo non stia annotando anche le ore, i minuti e i secondi). Come se mercoledì rappresenti una fantomatica fine oppure l'inizio di una "nuova" era. Ma come, costoro non erano fermi assertori dell'ermeneutica della continuità tanto cara al nostro unico e Sommo Pontefice?

    Ma poi ci penso, e ragiono pure sulla Lettura dal Vangelo di oggi: "un albero buono non può che dare buoni frutti, mentre un albero cattivo non può che dare frutti cattivi". Insomma, se è dai frutti che li/ci riconosciamo, allora ogni altra argomentazione appare superflua e inopportuna. Anche questo è frutto del cattivo uso, introdotto da Lutero & Co., di rendere l'interpretazione della Bibbia di pubblico dominio. Alcuni qua dentro, per esempio, hanno talmente preso alla lettera il comando di amare i propri nemici perché non si hanno meriti nell'amare chi ci sta a cuore, che si è finito con l'odiare i nostri fratelli.

    Ma preghiamo, piuttosto, la Nostra Signora, visto che, tra l'altro, oggi ricorre pure la Festa del Suo Santissimo Nome. E preghiamo affinché sia fatta la Volontà di Dio, non la nostra. Se avete tutto questo desiderio di affermare con così tanta veemenza i vostri gusti e le vostre preferenze, andate in pizzeria e scegliete la pizza che più vi aggrada. In quel caso potrete anche evitare di scomodare chiunque - e a fine pasto potrete pure esibirvi nel "pio" esercizio delle vostre facoltà tutto sarcasmo e mezzi-sorrisi.

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  144. quella di certi bloggers faziosi, da lei così argutamente descritta, è una mentalità da stadio: conoscono solo quel linguaggio e quello usano, certi di non dover imparare più nulla, al di fuori della vulgata di regime che ahimè continua ad imperversare sull'argomento Tradizione, FSSPX e Lefebvre, nei mass-media e nelle parrocchie, che procedono con la totale<span> damnatio memoriae: </span>qualcuno di voi ha potuto far menzione della FSSPX, e dei colloqui in corso ?
    nella mia parrocchia è del tutto ignoto anche il semplice nome "Motu Proprio" e Messa Tridentina: tre anni fa alle mie richieste di chiarimenti e divulgazione, il parroco rispose: "Motu proprio ? mai sentito!...."

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  145. <span><span>ranghi del cattolicesimo....</span>  
    ah sì?  
    e quali sarebbero ?  
    - quelli dei neocat danzanti all'altare-pizzeria ?  
    - o quelli delle preghiere sincretiste recitate al Congresso eucaristico, a sfregio di Nostro Signore Unico vero Dio ?  
    - o quelli dei carismatti che son convinti (come ha detto uno di loro a me) che bisogna rivalutare Lutero , perchè  lo "spirito" (manitù?....shiva?...visnù?...boh) soffia in tante impensabili direzioni, EVIDENTEMENTE  anche contrarie alla direzione di 19 secoli, e si può anche contraddire con ciò che ha ispirato per 2000 anni  ai papi, ai santi, ai martiri e a tutti i dottori della Chiesa dei 20 secoli che ci precedono, perchè....ora finalmente sììì-evvaai!....è arrivata la nuova primavera, col vento impetuoso che non sai donde viene e dove va....?  
    questi sono i ranghi del nuovo cattolicesimo ? ....meglio di Gioacchino da Fiore e ben al di là di Lutero, ben oltre tutti i suoi più tenebrosi sogni di scardinamento della Santa Chiesa, mediante demolizione della Messa Cattolica (da lui detta   papista, quella di allora)  ?
    </span>

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  146. non hai capito nulla della fsspx

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  147. <span>

    <span>in pizzeria ?</span>
    <span>oh, ma no.... caro Antonio, precisiamo:  chi vuole scegliere secondo i suoi gusti , non deve affatto andare in pizzeria, può farlo rimanendo benissimo </span><span>d</span><span>entro questa Chiesa conciliare dell'et-et, dove è permesso tutto e il suo contrario,</span><span> </span><span>dove è permesso pregare buddha, Allah, il grande architetto, manitù ecc. ecc.....ha visto che belle  preghiere sincretiste hanno elevato al congresso Eucaristico di Ancona, senza chiedersi minimamente se Nostro Signore ne fosse contento ?  ...e senza che  il papa abbia battuto ciglio (preparandopsi evidentemente al mega-raduno di Assisi3...) ?</span>
    <span>lei non lo vede ?  tutti i culti sono ormai ammessi in questa grande Chiesa-stanza senza più pareti.....infinita e illimitata come l'universo che si espande dopo il big-bang !</span>
    <span>TUTTI possono far parte di essa, credenti e non-credenti col massimo esponente, come rivelato da Nostro Signore nella visione della Emmerich:</span>
    <span>Stavano costruendo una Chiesa grande, strana, e stravagante. </span><span>Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti ed avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione.</span><span> Così doveva essere la nuova Chiesa...    </span><span>  
    </span><span>Ma Dio aveva altri progetti"</span><span>.</span><span></span>  
    </span>

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  148. Profeti di sventure...12 settembre 2011 alle ore 09:14

    Dont feed the cattotroll (aka <span>Simon de Cyrène)</span>

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  149. <span><span>ma caro ospite, è ovvio che non ha capito nulla : se ha subito il lavaggio del cervello, o che sia quello operato dal regime, che è quello di base imposto a tutte le parrocchie da 45 anni  in qua, o  per di più se (come è probabile dagli sciocchi argomenti politicoidi-cattomodernisti che tira fuori) è stato indottrinato alla scuola kikiana, altamente faziosa, dove gli adepti vengono resettati con odio feroce verso la FSSPX, con precisa e programmata IGNORANZA di tutto ciò che Lefebvre ha detto e fatto, ma soprattutto<span> ignoranza crassa di che cosa significhi la stessa parola "Tradizione",  </span>...in tal caso che cosa vuole che abbia capito ?    
    un bel nulla !  viene loro insegnato solo a....CALUNNIARE, CALUNNIARE...infangare, infangare mons. Lefebvre, tutti i suoi vescovi, sacerdoti e fedeli....."calunniare, calunniare,...qualcosa resterà ! " come diceva il loro celebre maestro di "tolleranza" (...!...) Voltaire, nemico giurato della Chiesa e di Cristo Signore....    
    OPPURE....    
    sanno benissimo che cosa è la Tradizione, e allora sono in totale malafede, ovvero partito preso di distruggere l'avversario, poichè sanno che le ragioni dei fedeli tradizionali (non -isti) sono valide, in quanto essi seguono <span>semplicemente ed esclusivamente la VERITA'</span>, che è Cristo Signore, e  il Magistero perenne, inalterabile e immutabile, da Lui consegnato a Pietro, da tramandare a tutti i "Pietro" fedelmente e INTEGRALMENTE.</span></span>

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  150. Per ora, caro "precisiamo", i soli che hanno  dimostrato avere un' "ignoranza crassa di cosa significhi la stessa parola "Tradizione"" sono i Lefebvre e i suoi seguaci e non lo dico io ma addirittura un Papa, Beato, in un suo motu proprio.
    Ricito il M.P. Ecclesia Dei del Beato Giovanni Paolo Magno, nella sua funzione Magisteriale e di conferma dei suoi fratelli secondo la Volontà di Cristo:
    "<span><span><span>La radice di questo atto scismatico </span>[la consecrazione episcopale dei quattro da parte di Lefbevre, NDR] <span>è individuabile in una incompleta e contraddittoria nozione di Traditione</span>. <span>Incompleta, perché non tiene sufficientemente conto del carattere vivo della Tradizione,</span> "che - come ha insegnato chiaramente il Concilio Vaticano II - trae origine dagli Apostoli, progredisce nella Chiesa sotto l'assistenza dello Spirito Santo: infatti la comprensione, tanto delle cose quanto delle parole trasmesse, cresce sia con la riflessione e lo studio dei credenti, i quali le meditano in cuor loro, sia con la profonda intelligenza che essi provano delle cose spirituali, sia con la predicazione di coloro i quali con la successione episcopale hanno ricevuto un carisma certo di verità" (5). </span> </span>
    <span><span>Ma <span>è soprattutto contraddittoria una nozione di Tradizione che si oppone al Magistero universale della Chiesa, di cui è detentore il Vescovo di Roma e il Corpo dei Vescovi</span>. <span>Non si può rimanere fedeli alla Tradizione rompendo il legame ecclesiale con colui al quale Cristo stesso, nella persona dell'apostolo Pietro, ha affidato il ministero dell'unità nella sua Chiesa (</span>6)."</span>  </span>
    Quindi, caro "precisiamo" prima di dar lezioni e criticare ad altri, si prendano, lei ed i suoi correligionari, l'abitudine di guardare le travi nei vostri occhi...  ;-)
    Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.

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  151. Mi unisco con forza alla preghiera di Antonio per un ritorno il più indolore possibile della FSSPX nella Santa Chiesa.
    Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.

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  152. <span>

    "Profeti di sventure"... niente argomenti allora rimane l'attacco ad hominem. Ma questa non è la tecnica consigliata nelle logge massoniche per abbattere chi ha ragione e chi ama la Chiesa?  ;-)  Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P. 
    </span>

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  153. dimenticavo, l'ortodossia non la stabiliamo noi singoli  ma la Chiesa, poi ubbidienza e basta, se si sta' nella Chiesa, se state fuori fate come vi pare.

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  154. <span>Esatto, cara memory: "...<span>Ma Dio aveva altri progetti". Come avvertiva uno dei sacerdoti a cui ultimamente ho visto celebrare Messa, c'è sempre da meravigliarsi dinanzi alla Sua Volontà. E' fuor di dubbio che c'è chi da tempo si adopera per sovvertire il Depositum Fidei della Chiesa, con tutto ciò che ne consegue. Ad oggi sembra che questi simpaticoni stiano avendo la meglio. Tutto ci dice che è così: l'ecumenismo sfrenato e senza discernimento; la logica-base traviata dalle fondamenta; le continue offese; l'abbandono delle proprie, insopprimibili tensioni spirituali e via discorrendo.</span>  
     
    Ma bisogna che questi se ne facciano una ragione: potranno anche chiudere gli occhi credendosi vincenti, ma quando li riapriranno scopriranno di aver fatto male i calcoli. E poi, memory, sai sicuramente meglio di me che anche in passato la Chiesa ha rischiato grosso. Alla Chiesa spetta lo stesso nostro destino terreno: nascere, crescere, morire. Così com'è toccato a Chi la comanda. E così come avvenuto a Colui che l'ha istituita, anche la Sposa deve soffrire. Si tratta di storia, non di Teologia. Pensa che la Chiesa rischiò di scomparire, intesa come Cattolica, prima ancora di prendere formalmente consistenza. I primi quattro secoli sono stati travagliatissimi.  
     
    Né è stato tanto più gratificante il periodo pre e post Riforma, con quella corrente di "novità" che ha rischiato di soffocarLa. E ci sono stati cardinali, prelati, religiosi, laici, papi e chi più ne ha più ne metta che hanno minato se non l'esistenza stessa della Chiesa, quantomeno la Sua credibilità. Eppure Essa è rimasta lì, implacabile, sempre sotto la giurisdizione di Pietro.  
     
    A San Francesco fu o no chiesto di restaurare una Chiesa ormai alla deriva? Ed eravamo a cavallo tra il decimo e l'undicesimo secolo! Non voglio tenere lezioni, dato che in tal senso le lacune del sottoscritto sono anche troppe. Ma a mente distesa, senza essermi fatto fuorviare da un contesto che definire scoraggiante è un eufemismo, davvero non riesco a preoccuparmi oltremodo per la salute della Sposa di Cristo. E non perché non l'abbia a cuore, anzi. Semplicemente perché, posto quel primo passo della Grazia ricevuta, ossia la Fede, è onestà intellettuale e logica intrinseca non dubitare che tale Chiesa sussista nonostante tutto e tutti. Va bene la denuncia, anzi, si tratta di un dovere da parte nostra. Ma quando affermo che è in atto un processo di "protestantizzazione" misto a "giudaizzazione" mi sembra un po' come dire che l'acqua è bagnata. A differenza dell'acqua, però, questo stato di cose non è naturale. Di certo non lo è per come molti lo vorrebbero.  
     
    Dirsi refrattari a qualsivoglia chiarimento circa certe dinamiche ecclesiali suppongo sia un errore. Ma ben altra cosa è il prurito di novità che ha pervaso la gerarchia (e con essi i fedeli) da quarant'anni a questa parte. Posto che esiste un principio generale già "scoperto" dei romani quando andarono sistemando uno dei più grandi patrimoni che ci hanno lasciato, ossia il Diritto. Il principio emerge chiaramente nel seguente brocardo: "lex superior derogat inferiori". Per chi è un po' meno avvezzo a certe logiche giuridiche, si tratta sostanzialmente di un principio secondo cui nessuna norma gerarchicamente inferiore può derogare una superiore, per quanto più recente.  
     
    E' un po' quello che è avvenuto con il Concilio Vaticano II, che un fottio di gente, anche in buona fede, ha percepito come un nuovo inizio solo perché ultimo in ordine cronologico. Non sapendo che tutto ciò che va in contrasto con la Santa [...]

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  155. Uno dei piccoli hai capito così, così, nel senso che la Chiesa "NON DEVE" RICONOSCERE PER FORZA LA FSSPX, cioè nessuno la obbliga, ma se come è già stato ribadito da più prelati, compreso il Papa, la FSSPX non è scismatica, non è scomunicata e non dice eresie, per giustizia dovrebbe farlo, senza ricatti di sorta. Purtroppo oggi la giustizia non sta più di casa nemmeno in Vaticano, perciò molti dicono che Roma deve riconoscere se la FSSPX fa qualcosa, tipo riconoscere un Concilio devastatore dela Verità, mentre Roma a mio avviso deve riconoscere che la FSSPX è cattolica e Romana (non Econiana) solo basandosi sui fatti e la giustizia, se poi non vuole riconoscere tale Fraternità solo perchè riconoscendola si deve fare un esamino di coscienza, allora sono affari loro. Diciamo così, non è tanto un problema della Chiesa, con la quale la FSSPX si è sempre identificata nella dottrina e nella liturgia, diciamo che è una questione di uomini di Chiesa più o meno usciti dal seminato o dal seminario (infatti guardiamo che disastro nei seminari odierni!), e non è Econe che lo dice, sono i Papi e la dottrina della Chiesa prima del Concilio. Dunque che la Chiesa, anzi meglio che il Papa decida pur ciò che ritiene giusto, senza voler essere pagato con sporco denaro (cioè con l'obbligare ad accettare degli errori). Se il Papa ritiene che la FSSPX è cattolica lo riconosca e fine, senza farla troppo lunga, se ritiene che non è cattolica, ci spieghi in cosa non lo è. Comunque sia, sta a Roma decidere, mica ad Econe, noi siamo cattolici, di Santa Romana Chiesa, non cattolici di Santa Econiana Chiesa e come tali attendiamo una risposta da Roma.

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  156. da"L'IMPORTANZA DI CHIaMARSI ERNESTO":
    L'Ortodssia  è la mia dossia, l'eterodossia è la dossia degli altri (Rev. Smith)

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  157. Non esiste né è mai esistita alcuna "Ostmarck", nome inventato dai nazisti per indicare l'Austria tedesca.
    Mi fa piacere che mons. Gherardini abbia detto che le cose che va dicendo le doveva dire da tempo (giuste o sbagliate che siano, peraltro): non se ne può più di questi vecchietti che si stracciano ora le vesti mentre sarebbero dovuti intervenire a suo tempo. Il disastro è stato combinato quando essi erano vivi e vegeti, dunque evitino di impartire lezioni ora. Potevano intervenire prima.
    Infine suggerisco di leggere la replica di padre Cavalcoli a un articoletto di lefebvriani, apparsa in Riscossa Cristiana.

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  158. sa che ci sono stati papi che sono stati scomunicati post mortem perchè avevano perso la Fede?
    e sa che chi gli si è opposto è stato perseguitato e successivamente santificato?
    si legga la storia di Sant'antanasio..
    sicuramente non è il caso di oggi ma questi fatti storici dovrebbero insegnarci che se la fede è in pericolo e non ci viene trasmessa integra bisogna reagire anche contro il superiore, per amor suo.

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  159. <span>Infine suggerisco di leggere la replica di padre Cavalcoli a un articoletto di lefebvriani, apparsa in Riscossa Cristiana.</span>
    Una replica senza senso, basata solo su alcuni punti formali, oserei dire "pseudo-nominalistici".

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  160. Se è per questo anche la sua.

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  161. Hai capito tutto tu. E con te il censore a senso unico.

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  162. Annarita:

    A Roma non spetta soltanto decidere, ma anche agire. Il buon pastore le pecore smarrite se le va a cercare, non aspetta che tornino da sole all'ovile per verificare se sono sue o no. Gli econiani - come li chiama lei - non hanno perso ne' la fede ne' i sacramenti ne' la successione apostolica. Hanno pero' perso l'"unita'", che e' condizione sia naturale (terrena, giuridica, canonica, organizzativa etc.) che soprannaturale della Chiesa.

    Nessuna parte ha diritto di pensare in termini di facolta' negoziali, opportunita', mediazioni, tattiche etc. di fronte a Dio, quando e' in gioco l'unita': l'unita' della Chiesa e' l'unica situazione che corrisponde al disegno di Cristo, e la situazione opposta all'unita' e' un'offesa al suo sacrificio e uno scandalo da rimediare al piu' presto. In caso contrario, le conseguenze ricadono su tutti.

    Cristo stesso prega perche', grazie all'unita', il mondo "creda che tu mi hai mandato" (quindi, conseguenza della disunita': si ostacola la propagazione del Vangelo e si sprecano i doni dello Spirito).

    Gv. Cap. 17:

    "
    ...

    Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi.
    Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro.
    Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi.
    ...
    Consacrali nella verità. La tua parola è verità.
    Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo;
    per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità.
    Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me;
    perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
    E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola.
    Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.

    "

    C.B.

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  163. Annarita:

    A Roma non spetta soltanto decidere, ma anche agire. Il buon pastore le pecore smarrite se le va a cercare, non aspetta che tornino da sole all'ovile per verificare se sono sue o no. Gli econiani - come li chiama lei - non hanno perso ne' la fede ne' i sacramenti ne' la successione apostolica. Hanno pero' perso l'"unita'", che e' condizione sia naturale (terrena, giuridica, canonica, organizzativa etc.) che soprannaturale della Chiesa.

    Nessuna parte ha diritto di pensare in termini di facolta' negoziali, opportunita', mediazioni, tattiche etc. di fronte a Dio, quando e' in gioco l'unita': l'unita' della Chiesa e' l'unica situazione che corrisponde al disegno di Cristo, e la situazione opposta all'unita' e' un'offesa al suo sacrificio e uno scandalo da rimediare al piu' presto. In caso contrario, le conseguenze ricadono su tutti.

    Cristo stesso prega perche', grazie all'unita', il mondo "creda che tu mi hai mandato" (quindi, conseguenza della disunita': si ostacola la propagazione del Vangelo e si sprecano i doni dello Spirito).

    Gv. Cap. 17:

    "
    ...

    Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi.
    Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro.
    Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi.
    ...
    Consacrali nella verità. La tua parola è verità.
    Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo;
    per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità.
    Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me;
    perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
    E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola.
    Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.

    "

    C.B.

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  164. <span>Consacrali nella verità. La tua parola è verità.  </span>

    questa è la cosa più importante:  consacrati nella verità.
    Non è una santa unità quella "di facciata" che oggi ci appare, nel variegato panorama ecclesiale e nelle centomila menzogne che dal concilio 21.mo in poi affollano la Chiesa di Cristo, a causa del mitico dialogo ecumenico a 360°, <span>ad intra e ad extra.</span>

    Senza verità non ci può essere alcuna unità gradita a Dio, ma solo commistione ingannevole, basata su un falso amore. Veritas est summa Caritas.

    RispondiElimina
  165. <span><span>Consacrali nella verità. La tua parola è verità.  </span>  
     
    questa è la cosa più importante:  consacrati nella verità.  
    Non è una santa unità quella "di facciata" che oggi ci appare, nel variegato panorama ecclesiale e nelle centomila menzogne che dal concilio 21.mo in poi affollano la Chiesa di Cristo, a causa del mitico dialogo ecumenico a 360°, <span>ad intra e ad extra.</span>  
     
    Senza verità non ci può essere alcuna unità gradita a Dio, ma solo commistione ingannevole, basata su un falso amore, filantroopico e orizzontale, che non passa prima di tutto per la parola di Diom che è Verità eterna, il Suo Verbo Incarnato, che ha detto:
    IL CIELO E LA TERRA PASSERANNO, MA LE MIE PAROLE NON PASSERANNO.</span>
    <span>Veritas est summa Caritas.</span>
    Gesù Cristo è eterna ed assoluta Verità e Carità, e il Suo Santo Spirito è Spirito di Verità e Carità.
    Dove c'è menzogna NON C'E' affatto carità, ma solo finta unità, ipocrita e inquinata di peccato, perchè basata sul cuore umano, che è inquinato sempre di peccato.
    Non è vera unità quella che si vuol realizzare a scapito della Verità: cfr. le parole di Nostro Signore:
    <span><span>Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra; non sono venuto a portare la pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera, e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre piú di me, non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia piú di me, non è degno di me.</span> </span><span>(Mt 10, 34-37)</span>

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  166. <span><span><span>Consacrali nella verità. La tua parola è verità.  </span>    
       
    questa è la cosa più importante:  consacrati nella verità.    
    Non è una santa unità quella "di facciata" che oggi ci appare, nel variegato panorama ecclesiale e nelle centomila menzogne che dal concilio 21.mo in poi affollano la Chiesa di Cristo, a causa del mitico dialogo ecumenico a 360°, <span>ad intra e ad extra.</span>    
       
    Senza verità non ci può essere alcuna unità gradita a Dio, ma solo commistione ingannevole, basata su un falso amore, filantroopico e orizzontale, che non passa prima di tutto per la parola di Diom che è Verità eterna, il Suo Verbo Incarnato, che ha detto:  
    IL CIELO E LA TERRA PASSERANNO, MA LE MIE PAROLE NON PASSERANNO.</span>  
    <span>Veritas est summa Caritas.</span>  
    Gesù Cristo è eterna ed assoluta Verità e Carità, e il Suo Santo Spirito è Spirito di Verità e Carità.  
    Dove c'è menzogna NON C'E' affatto carità, ma solo finta unità, ipocrita e inquinata di peccato, perchè basata sul cuore umano, che è inquinato sempre di peccato.  
    Non è vera unità quella che si vuol realizzare a scapito della Verità: cfr. le parole di Nostro Signore:  
    <span><span>Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra; non sono venuto a portare la pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera, e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre piú di me, non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia piú di me, non è degno di me.</span> </span><span>(Mt 10, 34-37)</span></span>

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  167. <span><span><span><span>Consacrali nella verità. La tua parola è verità.  </span>      
         
    questa è la cosa più importante:  consacrati nella verità.      
    Non è una santa unità quella "di facciata" che oggi ci appare, nel variegato panorama ecclesiale e nelle centomila menzogne che dal concilio 21.mo in poi affollano la Chiesa di Cristo, a causa del mitico dialogo ecumenico a 360°, <span>ad intra e ad extra.</span>      
         
    Senza verità non ci può essere alcuna unità gradita a Dio, ma solo commistione ingannevole, basata su un falso amore, filantropico e orizzontale, che non passa prima di tutto per la Parola di Dio che è Verità eterna, il Suo Verbo Incarnato, che ha detto:    
    IL CIELO E LA TERRA PASSERANNO, MA LE MIE PAROLE NON PASSERANNO.</span>    
    <span>Veritas est summa Caritas.</span>    
    Gesù Cristo è eterna ed assoluta Verità e Carità, e il Suo Santo Spirito è Spirito di Verità e Carità.    
    Dove c'è menzogna NON C'E' affatto carità, ma solo finta unità, ipocrita e inquinata, perchè basata sui sentimenti fallaci del c<span>uore umano, che è inquinato sempre di peccato.    </span></span></span>
    <span><span><span></span>
    (cfr.:    senza la Tua forza nulla è nell'uomo, nulla senza colpa....)</span></span>
    <span><span>Non è vera unità quella che si vuol realizzare a scapito della Verità: cfr. le parole di Nostro Signore:    
    <span><span>Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra; non sono venuto a portare la pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera, e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre piú di me, non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia piú di me, non è degno di me.</span> </span><span>(Mt 10, 34-37)</span></span></span>

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  168. <span> i doni dello Spirito</span>

    mi dica poi quali sarebbero i doni dello spirito, che non devono essere sprecati: quelli degli eretici NC, per caso, che da 42 anni propagano le loro abissali menzogne, indisturbati, anzi promossi come evangelizzatori ?
    se i predicatori eretici nella Chiesa di oggi, rinnovata dal concVII, sono timbrati ufficialmente come inseriti nella grande UNITA' della Chiesa attuale, allora dobbiamo credere che quei loro "doni" non vengono sprecati, essendo essi ufficialmente "cattolici", ovvero DENTRO la chiesa.
    Ma secondo lei i doni dello Spirito sono anche le catechesi eretiche e le liturgie dissacranti di quei cosiddetti cattolici, ben legati all'unità "timbrata" dalla chiesa onni-inclusiva  ?

    doni dello Spirito: una dicitura molto VAGA, MOLTO DI MODA, a partire dal gran-concilio e dalla sua gran primavera! che include di tutto e di più, secondo lo stuile relativista della Chiesa generata dal concilio: sistema dell'ET-ET, che accoglie nel suo seno Verità e mnzogna, come sopra le dicevo.

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  169. <span><span>i doni dello Spirito</span>  
     
    mi dica poi quali sarebbero i non-meglio definiti <span>doni dello spirito</span>, che non devono essere sprecati: quelli degli eretici NC, per caso, che da 42 anni propagano le loro abissali menzogne, indisturbati, anzi promossi come evangelizzatori ?  
    se i predicatori eretici nella Chiesa di oggi, rinnovata dal concVII, sono timbrati ufficialmente come inseriti nella grande UNITA' della Chiesa attuale, allora dobbiamo credere che quei loro "doni" non vengono sprecati, essendo essi ufficialmente "cattolici", ovvero DENTRO la Chiesa.  
    Ma secondo lei i doni dello Spirito sono anche le catechesi eretiche e le liturgie dissacranti di quei cosiddetti cattolici, ben legati all'unità "timbrata" dalla chiesa onni-inclusiva  ?  
     
    doni dello Spirito: una dicitura molto VAGA, MOLTO DI MODA, a partire dal gran-concilio e dalla sua gran primavera! che include di tutto e di più, secondo lo stile relativista della Chiesa generata dal concilio: sistema dell'ET-ET, che accoglie nel suo seno Verità e mnzogna, come sopra le dicevo.</span>

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  170. Tutti penso, desiderino l'unità, ma nella Verità. Chi, in fondo, ha voluto discostarsi da Gesù e dall'unità con i papi del passato, con i santi, con la dottrina tradizionale? I Papi del Concilio, gli uomini di chiesa che con il Concilio volevano rompere una milennaria unità per stipulare un nuovo patto con il mondo. Dunque se Roma vuole essere unita alla S.Chiesa, quella fondata da Gesù su Pietro, sa bene ciò che deve fare. Sarebbe l'unico mea culpa tollerabile, perchè già annunciato da Maria alla Salette gli uomini di Roma (alti prelati e anche bassi) hanno voluto rompere con la Santa Romana  Apostolica Chiesa (Rma perderà la fede), per rincorrere fumo (il famoso fumo di Satana). Sta a loro tornare, noi siamo rimasti li ad attenderli, braccati dai lupi, derisi, scacciati come appestati, ma siamo rimasti li ad attendere che i nostri pastori smaltissero la sbornia mondana.

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  171. relegati nel dimenticatoio13 settembre 2011 alle ore 11:17

    - unoooooooooooooooooooooo :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-P :-P :-P

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  172. Redazione di Messainlatino.it13 settembre 2011 alle ore 12:53

    Piano con le parole.

    FZ

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  173. Conosce lei, caro "no", un solo scomunicato che riconosceva la sua scomunica in quanto giusta? Tutti quelli che riconoscono le proprie scomuniche in quanto giuste, fanno di tutto per ritornare in comunione colla Chiesa.
    Non ci si può dunque aspettare altro dalla FSSPX finchè essa stessa rimane nella propria "ingiustizia".
    Vale la pena ripubblicare il decreto della Congregazione per i Vescovi che ha ritirato la scomunica:

    "<span>Con lettera del 15 dicembre 2008 indirizzata a Sua Em.za il Sig. Cardinale Dario Castrillón Hoyos, Presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, Mons. Bernard Fellay, anche a nome degli altri tre Vescovi consacrati il giorno 30 giugno 1988, sollecitava nuovamente la rimozione della scomunica latae sententiae formalmente dichiarata con Decreto del Prefetto di questa Congregazione per i Vescovi in data 1° luglio 1988. Nella menzionata lettera, <span>Mons. Fellay afferma, tra l'altro</span>: "Siamo sempre fermamente determinati nel<span>la volontà di rimanere cattolici e di mettere tutte le nostre forze al servizio della Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo, che è la Chiesa cattolica romana</span>. <span>Noi accettiamo i suoi insegnamenti con animo filiale</span>. <span>Noi crediamo fermamente al Primato di Pietro e alle sue prerogative</span>, e per questo ci fa tanto soffrire l'attuale situazione".</span>
    <span>
    Sua Santità Benedetto XVI - <span>paternamente sensibile al disagio spirituale manifestato dagli interessati a causa della sanzione di scomunica</span> e fiducioso nell'impegno da loro espresso nella citata lettera di<span> non risparmiare alcuno sforzo per approfondire nei necessari colloqui con le Autorità della Santa Sede le questioni ancora aperte</span>, così da poter giungere presto a una piena e soddisfacente soluzione del problema posto in origine - ha deciso di riconsiderare la situazione canonica dei Vescovi Bernard Fellay, Bernard Tissier de Mallerais, Richard Williamson e Alfonso de Galarreta sorta con la loro consacrazione episcopale.
    (CONT.)

    </span>

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  174. <span>

    (cont'd)
    <span>Con questo atto si desidera consolidare le reciproche relazioni di fiducia e intensificare e dare stabilità ai rapporti della Fraternità San Pio X con questa Sede Apostolica. <span>Questo dono di pace</span>, al termine delle celebrazioni natalizie, <span>vuol essere anche un segno per promuovere l'unità nella carità della Chiesa universale e arrivare a togliere lo scandalo della divisione</span>.

    <span>Si auspica che questo passo sia seguito dalla sollecita realizzazione della piena comunione con la Chiesa di tutta la Fraternità San Pio X, testimoniando così vera fedeltà e vero riconoscimento del Magistero e dell'autorità del Papa con la prova dell'unità visibile.</span>

    In base alle facoltà espressamente concessemi dal Santo Padre Benedetto XVI,<span> in virtù del presente Decreto, rimetto</span> ai Vescovi Bernard Fellay, Bernard Tissier de Mallerais, Richard Williamson e Alfonso de Galarreta <span>la censura di scomunica</span> latae sententiae dichiarata da questa Congregazione il 1° luglio 1988, <span>mentre dichiaro privo di effetti giuridici, a partire dall'odierna data, il Decreto a quel tempo emanato.</span>

    Roma, dalla Congregazione per i Vescovi, 21 gennaio 2009.

    Card. Giovanni Battista Re

    Prefetto della Congregazione per i Vescovi"</span>

    Un testo chiarissimo che dice nero su bianco che le scomuniche cessano il loro effetto dal 21 gennaio 2009, sottolineando quindi che ne avevano uno fino a quella data: accettando questa rimessa, Fellay & Co hanno ammesso, praticamente, riconoscere la validità di codesta dal 1 luglio 1988.
    D'altro canto lo stesso testo mostra quanto la levata della pena della socmunica è intesa come passo affinchè si raggiung aun apiena comunione in particolare nel vero (!) riconoscimento del Magistero e dell'Auorità del Papa  (e non solo a parole...).
    Perdipiù viene sottolineato anche il fatto che il problema  di questo mini-scisma (non c'è ancora piena comunione con la Chiesa) è tale che <span>necessita</span> dal punto di vista della Santa Sede ulteriori colloqui, confirmando la diagnosi dell'Ecclesia Dei Afflicta.
    Questi i fatti. Ubi Petrus ibi Ecclesia. I.P.
    </span>

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  175. Annarita lascia finalmente cadere la maschera e mostra il suo viso di protestante scrivendo "<span>Dunque s<span>e Roma vuole essere unita alla S.Chiesa</span>, quella fondata da Gesù su Pietro". </span>
    E questo sarebbe il catechismo "tradizionale" imparato da ananrita? Gli evangelici, i luterani, i calvinisti ed i sedevacantisti dicono e pensano lo stesso.
    Comunque, non è neanche quel che pensa la FSSPX nella sua schizofrenia: anche se è quel che professano, non tanto somessamente, i suoi seguaci.
    Ubi Petrus Ibi Ecclesia in duemilla anni di Tradizione vera. I.P.

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  176. Quante ipotesi sballate nel suo testo cara annarita: "<span>la FSSPX non è scismatica, non è scomunicata e non dice eresie" invece è scismatica e insegna dottrine non conformi al Magistero inerrabile della Chiesa  come tutti documenti pubblicati sul soggetto dai Sommi Pontefici e/o dalla Santa Sede lo affermano. Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.</span>

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  177. <span>dopo le ultime sparate di don Régis de Cacqueray,  che dialogo cerca la FSPPX?</span>

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  178. Sparate colla benedizione ufficiale del Fellay....  I.P.

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  179. Mavalà Simon, mica parlo della Roma cattolica, parlo proprio della nuova Roma protestantizzata, quella che da 40 anni mina la fede dei cattolici, quella che si vergogna di dire che solo sotto il Santo nome di Gesù ci si salva. Quella che dice che i mussulmani, gli ebrei e i cristiasni venerano lo stesso Dio (peccato però non credano che Gesù è Dio). Non voler capire fischi per fiaschi. Dimmi un po' chi ha prodotto il disastro che oggi si constata nella Chiesa? Qualche povero fedele ignorante, o dotti prelati, eminenti teologi, (sempre per modo di dire), che si son dimenticati di essere servi di Cristo al servizio delle anime?
    Ah! è vero, tu non ti sei ancora accorto che c'è qualche problemuccio in seno a Santa romana Chiesa, per te c'è l'ermeneutica della continuità, perciò tutto fila liscio. peccato però che persino il Papa si è accorto di non essere più ascoltato da nessuno, anzi è continuamente osteggiato proprio da coloro che si dicono obbedienti. Sarà forse ora di ripristinare la sua autorità, demolendo tutti quegli organi di cartone creatisi con e dopo il CVII? Se il Papa non comanda più in questa nuova chiesa democratica, sarà forse perchè si parla appunto di un'altra Chiesa che si camuffa per quella romana, ma non lo è? Sarà protestante pure la Madonna che più volte ci parla di Roma che perde la Fede?
    Purtroppo caro Simon, non saremo così confusi, se i nostri pastori fossero saldi nella Verità, ma i pastori vacillano e le pecore si disperdono, purtroppo. Attendo fiduciosa la fine della sbornia modernista e il ritorno della tradizione.

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  180. Quando parlavo della pagella che il Card Levada darà a Fellay domani e che nessuno mi credeva... ;-)
    Estratto da Vatican Insider 
    http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/lefebvriani-la-fraternita-san-pio-x-fellay-lefebvrians-vaticano-vatican-7981/
    Il Dr Tornielli ci informa:
    "<span>Da quanto apprende Vatican Insider, al superiore dei lefebvriani sarà consegnato un documento composto di due sole pagine, contenente le valutazioni della Santa Sede, approvate dal Papa, sui colloqui dottrinali che si sono tenuti nei mesi scorsi tra il Vaticano e la Fraternità. Un documento tutto sommato breve, ma puntuale, che contiene le risposte ai problemi sollevati nei colloqui circa l’interpretazione dei testi del Concilio Vaticano II riguardanti la libertà religiosa, l’ecumenismo, l’ecclesiologia."</span>
    "<span>Monsignor Fellay, che fino a questo momento, in quanto superiore della Fraternità, non si è coinvolto nei colloqui, non conosce ancora il contenuto del documento che gli verrà sottoposto. L’ex Sant’Uffizio chiederà gli chiederà di valutarlo con calma e poi di dare una risposta in tempi ragionevoli, anche se non immediati. I lefebvriani, insomma, dovranno prendere posizione: potranno chiedere nuovi chiarimenti alla Santa Sede, ma non potranno più tergiversare."</span>
    "<span>Ora si è arrivati al redde rationem: i lefebvriani e la Santa Sede si sono incontrati, i primi hanno presentato alcuni problemi – riguardanti l’accettazione del Concilio Vaticano II – e ora stanno per ricevere le risposte, secondo l’ermeneutica conciliare proposta da Benedetto XVI fin dall’inizio del suo pontificato. Da domani mattina, la decisione passa nelle mani dei lefebvriani"</span>
    Ubi Petrus Ibi Ecclesia, cari amici. I.P.

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  181. D'accordo, ma a chi, senza alcuna autorità va intimando agli altri di tacere, bisogna pur dare qualche (garbata) bacchettata!

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  182. mi pare tutto sommato giusto, la Chiesa e' una e sta' a Roma, a gli altri e' data facolta' di fare parte dell'unica Chiesa o di stare fuori, come i luterani, anglicani, pentecostali vari e affini.

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  183. che poi la di cui sopra annarita che si fa "scudiera" del Papa, e' la stessa che ha un sito in cui scrive don Villa che sistematicamente "bastona" Benedetto XVI?

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  184. scrive tornielli:

    <span>"La partita interna al gruppo di tradizionalisti seguaci di Lefebvre non sarà facile. Mentre in Vaticano c’è chi propone un parallelismo con quanto avvenuto negli ultimi tempi con gli anglicani, ai quali il Papa ha offerto un ordinariato che permetta di mantenere molte delle loro tradizioni: «Abbiamo accettato il confronto con gli anglicani che volevano rientrare nella comunione con Roma. Quelli che non la desideravano, sono rimasti fuori…»."</span>


    come vedi,  redazione non sono il solo a fare palallelismi con anglicani, luterani etc..... poi se vuoi cancella pure questo.

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  185. No caro Luigi io non ho nessun sito, già mi avevate scambiata per un sacerdote che non so chi sia, poi mi è già stato detto che ho un sito, ma devo confidarvi che non sono l'unica che si chiama Annarita. Don Villa lo conosco per fama, ma non di persona. Mi dispiace deludere. Comunque non mi faccio scudiera del Papa, ha già le sue guardie svizzere, però se ripristinasse pure i mazzieri......e poi chi è causa del suo mal pianga se stesso.

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  186. Cara Annarita, conosciamo le divisioni interne della Curia, c`è chi , come ha detto Mons. Fellay, dichiara i Lefebvriani scismatici, eretici, aventi perso la fede e altri che li considerano cattolici, quasi come normali..., dunque delle visioni diametralmente opposte che coabitano in Curia.
    Durante i colloqui, i sacerdoti della FSSPX alloggiavano a San Marta  e dicevano la Messa in San Pietro....eppure c`è chi li considera non cattolici.
    La FSSPX fa e dice ciò che la CHIESA ha fatto e detto fino al Vaticano II, ora, se fare e dire ciò che la Chiesa ha fatto e detto fino al Concilio Vaticano II è fare "altro", se significa essere diventati eretici (ma questo sono solo i progressisti e  su questo blog abbiamo alcuni loro portaparole) allora, effettivamente, c`è un grosso problema.

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  187. Penso che la posizione della Fraternita' San PIO Decimo si possa considerare l'ancora di salvezza per la chiesa  attuale sempre piu' alla deriva e sempre piu'pretestantizzata .anche se non verra riconosciuta e una grazia la sua presenza e uno stimolo al ritornare ad appropriarsi della nostra identita cattolica

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  188. Se dovessimo considerare cattoliti tutti quelli che celebrano in una chiesa cattolica... Campa mula, che l'erba cresce. Comunque dire che gli econiani non sono cattolici è una scemenza. Diverso è invece dire che non sono in piena comunione (e sono stati avviati colloqui per rimediare al problema). Però la Chiesa non <span>né finita né iniziata</span> con il Vaticano II, anche se i conservatori e i progressisti più duri di cervice faticano a capacitarsene.

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  189. Simon, Simon, si legge tra le righe un ghigno compiaciuto, un desiderio di vedere la FSSPX messa al rogo. Sarà ciò che Dio vuole, noi affidiamo tutto a Lui e a Maria.

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