di Riccardo Cascioli (da La Bussola)
20-05-2011“Venite con i vostri simboli sacerdotali e religiosi”. Oh, meno male dirà qualcuno: finalmente c’è un vescovo o un superiore che ricorda a sacerdoti e religiosi l’importanza dell’abito ecclesiastico. Dispiace deludere costoro, ma tale invito si trova nell’appello firmato da padre Alex Zanotelli – un missionario comboniano noto al grande pubblico per le sue battaglie progressiste e no-global - che convoca a Roma in piazza San Pietro il 9 giugno preti e religiosi/e “per fare un grande digiuno”. E per quale motivo? “Per salvare l’acqua”, ovvero per sostenere il referendum che si andrà a votare il 12 giugno contro la Legge Ronchi, accusata di privatizzare un bene fondamentale come l’acqua.
Torneremo nei prossimi giorni sul tema del referendum sull’acqua, perché prima ancora che una legge c’è in ballo una battaglia culturale, in cui i cattolici alla Zanotelli abbracciano un’ideologia nemica dello sviluppo e dell’umanità. Ma in questa occasione ci preme invece sottolineare soltanto l’aspetto dell’uso dei simboli sacerdotali, che questo appello richiama. Perché un certo progressismo cattolico ha di fatto abolito l’abito ecclesiastico nella vita quotidiana e religiosa, in cui ormai riuscire a riconoscere un sacerdote è impresa impossibile. A volte se si va in una chiesa sconosciuta per confessarsi si resta titubanti perché non si capisce se si ha a che fare con un prete vero o con qualcuno che passava di lì e si è infilato nel confessionale. Ma se c’è una manifestazione no global, se c’è un blocco contro i termovalorizzatori, o una qualsiasi manifestazione progressista allora state sicuri che individuerete subito il prete di turno con il suo clergyman se non addirittura con la talare. Perché bisogna far vedere che la Chiesa sta con i poveri.
Viene alla mente ciò che scriveva nel 1982 il beato Giovanni Paolo II al cardinale Ugo Poletti, allora vicario per la diocesi di Roma. Dopo aver sottolineato che l’abito ecclesiastico è un segno "che esprime il nostro ‘non essere del mondo’ " e "testimonianza della speciale appartenenza a Dio", così continuava: “L'abito ecclesiastico, come quello religioso, ha un particolare significato: per il sacerdote diocesano esso ha principalmente il carattere di segno, che lo distingue dall'ambiente secolare nel quale vive; per il religioso e per la religiosa esso esprime anche il carattere di consacrazione e mette in evidenza il fine escatologico della vita religiosa. L'abito, pertanto, giova ai fini dell'evangelizzazione ed induce a riflettere sulle realtà che noi rappresentiamo nel mondo e sul primato dei valori spirituali che noi affermiamo nell'esistenza dell'uomo. Per mezzo di tale segno, è reso agli altri più facile arrivare al Mistero, di cui siamo portatori, a Colui al quale apparteniamo e che con tutto il nostro essere vogliamo annunciare”.
Oggi invece si deve constatare che tanti preti indossano l’abito ecclesiastico solo per andare a manifestare contro il governo o per andare in qualche salotto tv a sparlare della Chiesa e annunciare la propria dottrina personale. E’ in altre parole la testimonianza opposta a quella che invocava Giovanni Paolo II, usato così l’abito ecclesiastico è un segno che esprime il proprio “essere del mondo”.
E’ per questo che l’appello di padre Zanotelli, fatto proprio dalla rivista comboniana “Nigrizia” a cui hanno aderito per ora 123 tra preti e religiosi/e, è un brutto segnale per la Chiesa. E’ un qualcosa che dovrebbe spingere a interrogarsi tanti vescovi, sempre pronti a dire la loro sui costumi dei laici, ma curiosamente distratti quando si tratta di vigilare sui propri preti.
Elegante maglietta technicolor, sciarpetta fricchettona e fantastico riportino a contenere le preziose cogitazioni nella zucca. Ha capito che è meglio continuare a far danni da dentro (blue over blue) che andare a lavorare. Solo L'Africa non si è accorta di lui: con tanti problemi uno più uno meno.... :-D
RispondiEliminac’è in ballo una battaglia culturale, in cui i cattolici alla Zanotelli abbracciano un’ideologia nemica dello sviluppo e dell’umanità
RispondiEliminaAllora ci difende e ci consente di svilupparci l'ideologia neo-teocon della bussola, il liberalismo conservatore di quelli che fanno la prefazione ai libri di Pera!
Se non contraddice l'ortodossia ogni sistema politico va bene: pensate che libertà politica concede la Chiesa ai suoi membri! altro che l'onu o il liberalismo ( ma anche molte democrazie occidentali e orientali).
RispondiEliminaSiamo noi i più liberi, altro che la Svezia e l'Olanda! :) :) :)
Bhè non ci vedo nulla di male che un sacerdote difenda un bene pubblico come l'acqua... non è che la chiesa deve difendere solo le battaglie del pdl e contrastare quelle del centrosinistra.. la legge "accusata di privatizzare..." l'ha privatizzata eccome, non è un accusa infondata! e mi fa molta tristezza vedere dei cattolici che ragionano come i capitalisti sfruttatori di materie prime e di risorse.
RispondiEliminaAl prossimo referendum del 12 e 13 giugno si dovrà andare a votare per forza! Acqua e nucleare sono questioni che stanno al di sopra del colore politico.
RispondiEliminaIl senso dell'articolo era comunque un altro. Ma vedo che per certi progressisti l'occasione è sempre propizia per spostare il problema.
RispondiEliminaMa quella sciarpetta sarebbe una stola? Ormai c'è da aspettarsi di tutto...
RispondiEliminaCiò che rimane di un prete..........
RispondiEliminaOrmai quando vedo un vecchio scemo vestito da hippy sgasato (e succede relativamente spesso, girando per vari affari a Venezia) temo sempre che sia un prete.
RispondiEliminaE non sto scherzando.
Roneflu: la tua arguzia merita un complimento!
EliminaE il libealismo non contraddice l'ortodossia? Mirari Vos? Quanta Cura? Sillabo?
RispondiEliminaVedo che dai commenti non si e' capito il senso del post sempre il solito discorso della luna ... Quando indichi a qualcuno la luna, lo stolto guarda il dito ...
RispondiEliminaLa tristezza è vedere ridicolizzare Zanotelli, che sarà sicuramente eretico e comunista, ma intanto è stato per una vita in Africa con i poveracci. Quelli che lo ridicolizzano per la sciarpa, direi di no.
RispondiEliminaLa nuova legge offre soltanto la possibilità (e non l'obbligo) di privatizzare la gestione e il servizio. L'acqua è e rimane un bene pubblico. I promotori del referendum fanno solo un servizio a decine di carrozzoni pubblici, lottizzati e responsabili dello spreco idrico nel nostro paese. Tanto per puntualizzare...
RispondiElimina<span>La nuova legge offre soltanto la possibilità (e non l'obbligo) di privatizzare la gestione e il servizio. L'acqua è e rimane un bene comune. I promotori del referendum fanno solo un servizio a decine di carrozzoni pubblici, lottizzati e responsabili dello spreco idrico nel nostro paese. Tanto per puntualizzare...</span>
RispondiEliminai pastori dovrebbero occuparsi del non-negoziabile (vita, famiglia, educazione) non dell'opinabile (gestione dell'acqua, gestione dell'immigrazione ecc.) che è di competenza dei laici.
RispondiEliminala possibilità si trasforma in monopolio oligarchico. Aprire la porta alla possibilità è solo un mero principio teorico. nella realtà dei fatti, e nell'economia, conta solo chi ha i soldi. Chi ha soldi si impone anche su chi ha ragione. Nella fattispecie dell'acqua, chi ha soldi può scavalcare i "carrozzoni", che saranno inefficienti ma sono sempre pubblici, e pensati per fini di servizio. Può imporre un monopolio (i teorici del mercato, diranno che può anche il pubblico, indebitatissimo, proporre la sua offerta allo stesso modo del privato. Semplicissimo), e una volta avuti in mano i rubinetti, fare il prezzo. Speculando su un bene indispensabile, perchè se il padrone dell'acqua dicesse "ieri l'acqua costava uno, adesso costa 5", non è che la gente può smettere di bere per fare fallire questo santo e saggio imprenditore.
RispondiEliminaTanto per puntualizzare.
Pensa forse che il liberalismo sia rimasto fermo al Sillabo? Vi siete per caso accorti che la politica mondiale è cambiata nei suoi assi e che spesso destra-sinistra non valgono più o sono interpretati in contesti socio-culturali particolari?
RispondiEliminaSenza dilungarsi molto, oggi nell'Internazionale Liberale o nei Liberal Democratici Europei si possono trovare partiti politici che nulla hanno a che spartire col liberalismo condannato dal Sillabo. Il Fianna Fail irlandese, tanto per citarne uno.
Beh? Com'è che i commento non mi prendono più il mio nome automaticamente? :-o
RispondiEliminaIn Africa ci è stato un pochino finchè si è stufato o lo hanno preso a calci nel sedere, vedi tu
RispondiEliminaE' inutile spiegargli la realtà a questi cialtroni ideologizzati. Lasciamogli fare le loro pagliacciate finchè l'anagrafe ce li toglierà dai piedi
RispondiEliminama va là...
RispondiEliminaE' tornato mister "bhè"!
RispondiEliminaE' tornato mister "Bhè"!
RispondiEliminaPeccato che sia già così, e non ce ne accorgiamo: a Verona la gestione dell'acqua è in mano ad una società cooperativa a r.l. che è interamente a capitale pubblico, ma è una società privata che fa utili. E fino ad ora il proprietario della rete affida direttamente alla società di fatto privata la gestione dell'acqua. Più monopolio di così... con la nuova legge per lo meno la gestione viene affidata mediante gara, e se la politica facesse bene il suo mestiere, il bando di affidamento terrebbe conto di prezzi da calmierare, di costi da controllare, di efficienza da garantire.
RispondiEliminaTanto per puntualizzare, qui tutti privatizzano tutto (ci ricordiamo Telecom?), e le chiamano liberalizzazioni.
Quindi privato per privato, per lo meno che la gestione venga affidata mediante gara e non direttamente!
E ricordiamoci che si parla di GESTIONE della rete, non di PROPRIETA' dell'acqua.
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Detto ciò, accetterei le battaglie di Zanotelli (anche se puzzano sempre di politica, e guardacaso sempre antiberlusconiana) se ne facesse anche per i valori non negoziabili, con la stessa verve e con lo stesso coraggio. Mai sentito parlare contro l'aborto, contro la droga, contro l'equiparazione della famiglia omosessuale a quella naturale...
Di battaglie dalla prospettiva orizzontale, non so che farmene.
magari prova a leggere qualche suo libro (tipo I poveri non ci lasceranno dormire) e vedi la differenza fra sbucciarsi i ginocchi su una panca di chiesa e sbucciarseli sulla nuda terra di una periferia africana...
RispondiEliminama tu sei di quelli che pensano anche che il Sillabo sia stato una verità di fede?
RispondiEliminaL'acqua non va privatizzata, basta con queste manie di destra. L'acqua è dono puro e casto di Dio creatore. No alla ricchezza a tutti i costi dei privati, il pubblico in alcuni settori è sacro. Va bene che i preti debbano portare le tonache, ma non si può consegnare l'acqua ai privati.
RispondiEliminaconosco zanotelli e posso dire che è lontano anni luce dalla dottrina della Chiesa!..è pur vero che è stato in africa a fare il missionario...beh,missionario è una parola grossa dal momento che il missionario è colui che annuncia la Parola di Dio a chi non la conosce e lui ,ripeto,considerate le idee che ha ,non so che tipo di apostolato possa aver fatto!! cmque ci è stato un po di anni e qualcosa avrà più o meno anche fatto, come del resto la fanno (e probabilmente anche meglio di lui!!) migliaia di altri missionari che quotidianamente lavorano nell'ombra senza cercare la visibilità che ha cercato e cerca lui!! qui in ogni caso la questione è un altra: padre Zanotelli in prima linea x la difesa dell'acqua!...benissimo,niente da dire, anche se comunque credo che quella dell'acqua non sia certo una priorità assoluta per un cristiano,ci sono ben altre preoccupazioni secondo me prima!... DOV'ERA infatti questo "profetico"comboniano quando in campo c'erano altre battaglie?..dov'era quando da difendere non c'era l'acqua ma la famiglia?..oppure la vita dal concepimento alla fine naturale??..o il Santo Padre calunniato e vilipeso da più parti,anche ""cattoliche""???..non risulta infatti che questo signore si sia appassionato in egual maniera anche per QUESTI argomenti!! o meglio,si è si appassionato sì,ma dall'altro versante,dal momento ad esempio che durante il Famili day,lo ricordo benissimo,lui era presente alla contro manifestazione..quella dell'orgoglio gay e contro la famiglia rettamente intesa e la Chiesa!!..e ciò basta e avanza,secondo me, per inquadrare questo individuo sul quale,lo ripeto a testa alta,nutro molte,e pesanti,riserve!!..anche se sono consapevole che,purtroppo,egli abbia un importante seguito in particolare nei settori più progressisti e rivoluzionari( manco a dirlo!!) della Chiesa!! e così si capisce il perchè di tanti guai!!....Un ins. di Religione
RispondiEliminaPerchè non torna a sbucciarsi in Africa? Ce ne faremo tutti una ragione...
RispondiEliminaVeramente, i più interessati alla privatizzazione dell'acqua sono le ex municipalizzate delle regioni rosse, oggi cedute a prestanome di noti politici del PD.
RispondiElimina...il cristianesimo non è solo S.Maria Goretti e esempi simili...
RispondiEliminaE' intuile chiedere a Zanotelli di spendersi ugualmente per battaglie a noi care: ho avuto modo di parlare con sacerdoti suoi seguaci e il massimo che possono dirti è "hai ragione ma noi siamo contro le costrizioni morali" (?!)
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