Padre Giovanni Cavalcoli, domenicano e postulatore della causa di beatificazione di P. Thomas Tyn, il servo di Dio sacerdote tradizionalista dei nostri tempi postconciliari, ci fa l'onore di inviarci la sua risposta all'articolo di Corrado Gnerre nell'ambito del dibattito, che osiamo definire fondamentale per la storia della Chiesa, circa l'opera di de Mattei che si propone di scuotere il trionfalismo conciliare e la visione apologetica, che per quarant'anni ha imposto l'officina bolognese di Alberigo e Melloni.
Gentile Prof.Gnerre,
ho letto con interesse il suo articolo sul libro di Roberto De Mattei dedicato al Concilio Vaticano II, che ho trovato sul sito Messainlatino.
Circa la questione della continuità dei testi conciliari col Magistero precedente della Chiesa, è importante distinguere, come fanno i Papi del postconcilio, negli insegnamenti conciliari un aspetto pastorale da un aspetto dottrinale.
L’idea diffusa che il Vaticano II sia un Concilio solo pastorale è un pregiudizio che denota insufficiente informazione sia dei testi stessi del Concilio come delle spiegazioni che di questi testi sono state date dal successivo Magistero della Chiesa, è una tesi che fa comodo ai modernisti, i quali relativizzano il fatto dottrinale riducendo tutto a "pastorale", cioè a modernismo e fa comodo anche ai lefevriani per aver modo di sottrarsi al dovere di accettare le dottrine conciliari con la scusa che in pastorale la chiesa può sbagliare.
Bisogna dire invece che l’aspetto pastorale del Concilio riguarda il suo intento come Lei ha ben detto, di recuperare i valori della modernità e di comunicare all’uomo moderno il messaggio evangelico usando un linguaggio adatto ai nostri tempi e comprensibile dall’uomo d’oggi, suggerendo linee di azione e di attività pastorale.
Ma l’insegnamento conciliare non si limita a ciò. Il Concilio, oltre a confermare molti punti di dottrina cattolica, propone su molti punti, come hanno più volte ripetuto i Papi del postconcilio, una più avanzata conoscenza della divina rivelazione, o in modo diretto e immediato o in forma indiretta e mediata.
Il testo conciliare, nella prima parte della famosa "nota previa" al Segretario del Concilio Mons.Pericle Felici, dice bensì che il Concilio non intende proporre esplicitamente nuove definizioni dogmatiche; ma questo non toglie che di fatto, come lascia intendere chiaramente la seconda parte della "nota" e come di fatto è avvenuto - basta per accorgersene un’attenta lettura dei testi col dovuto criterio teologico – il Concilio contenga pronunciati dottrinali in materia di fede o prossima alla fede, sviluppando dottrine precedentemente definite, come per esempio quando definisce l’essenza della Chiesa, della collegialità episcopale, della divina rivelazione, della sacra tradizione o dell’ecumenismo o della libertà religiosa.
Stando così le cose e tornando al problema della continuità, bisogna distinguere il riferimento ai documenti pastorali da quello ai documenti dottrinali. Quando il Papa ci ha ricordato la "continuità nella riforma" fra il Vaticano II e il precedente Magistero, evidentemente si è riferito agli insegnamenti dottrinali e li suppone, giacchè non è pensabile per un cattolico che un Concilio smentisca nella dottrina della fede o prossima alla fede quanto ha detto il Magistero precedente, perché ciò supporrebbe la convinzione ereticale che Cristo, quando ha promesso alla sua Chiesa di assisterla fino alla fine del mondo affinchè non venga meno nella verità, ci ha ingannati.
Indubbiamente la continuità dottrinale va intesa bene. Essa non si limita al fatto di ripetere sempre le stesse formule dogmatiche - è utile anche questo: si pensi solo alla continua ripetizione del Credo che noi cattolici facciamo in ogni Messa domenicale -, ma essa, senza venir meno come continuità, comporta nel contempo uno sviluppo o un progresso nella conoscenza di quelle medesime immutabili verità che Cristo ha consegnato alla sua Chiesa da trasmettere agli uomini (ecco la Tradizione) fino alla fine dei secoli.
Se invece facciamo riferimento agli insegnamenti pastorali del concilio, in questo campo il Magistero non è infallibile, per cui non è proibito al cattolico ben preparato avanzare delle prudenti riserve per non dire critiche a certi indirizzi o modalità di comportamento o di linguaggio pastorale proposti dal Concilio. Io stesso come molti altri cattolici, mentre accolgo con assoluta adesione gli insegnamenti dottrinali, mi sento di dover avanzare delle rispettose critiche a certi orientamenti pastorali, i quali, dopo un’esperienza di quarant’anni, hanno dato prova di ottenere cattivi risultati e sono certamente una delle cause dell’attuale crisi della Chiesa. Dunque sono orientamenti che vanno corretti o abrogati e sostituiti con altri migliori e più saggi.
Per ottenere questo al limite si potrebbe indire un nuovo Concilio, ma può essere sufficiente una correzione di rotta nella pastorale da parte dell’episcopato, oggi ancora troppo legato a quegli orientamenti non più adeguati per non dire dannosi.
Mi riferisco ad un’ormai ben nota mentalità buonista, troppo accondiscendente nei confronti degli errori, delle ingiustizie e degli scandali, ad un certo ecumenismo irenista, opportunista, inconcludente e reticente, ad un rapporto col mondo moderno basato sull’equivoco e il cedimento, ad un linguaggio che a volte può essere strumentalizzato dai modernisti e ad altre cose.
La proposta di Mons.Gherardini di "un’attenta e scientifica analisi dei singoli documenti" prima di "metter mano all’auspicata ermeneutica della continuità", mi sembra dettata – se non interpreto male il pensiero dell’illustre teologo – da una certa pretesa di sottoporre i documenti ad un esame per verificare se questa continuità esista o non esista, quando invece il teologo cattolico deve dar per scontato che esiste, pena la messa in dubbio dell’assistenza dello Spirito Santo, alla quale accennavo sopra, sempre che Gherardini si riferisca, come mi par di capire, ai documenti dottrinali, giacchè per quelli pastorali, come ho detto, non esiste l’infallibilità, per cui almeno in linea di principio possono essere criticati o abrogati.
Quanto a ciò che Lei dice, "mi sembra che per la prima volta s’invochi da parte del Magistero un’ermeneutica per un atto del Magistero stesso", in realtà, come dimostra la storia del dogma, la Chiesa è sempre successivamente intervenuta a chiarire, esplicitare o interpretare pronunciamenti precedenti che avevano dato occasione a dubbi, controversie o false interpretazioni. E il postconcilio non fa eccezione. Per questo il riferimento che noi cattolici dobbiamo avere davanti allo sguardo non è l’interpretazione di questo o quel teologo o vescovo o cardinale - neppur il Papa come dottore privato è infallibile -, ma è l’interpretazione ufficiale del Magistero che nel corso di questi quarant’anni è intervenuto moltissime volte ad offrirci la retta interpretazione di singoli passi o documenti, sia per bocca del Papa che degli organi della Curia Romana o con lo stesso Catechismo della Chiesa cattolica o col nuovo Codice di diritto canonico.
P.Giovanni Cavalcoli,OP
docente di teologia sistematica
nella facoltà teologica di Bologna
Bologna, 18 dicembre 2010
L'ho scritto diverse volte.
RispondiEliminaL'unica è lettura buona del Vaticano II,, l'unica ammissibile alla luce della Tradizione sarebbe quella sulla quale basare un futuro pronunciamento Definitivo & DEFINITORIO, di più o meno il seguente tenore (e pure "baritono"):
"SACRA SUPREMA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE"
Con la presente sentenza e decreto, che riveste la stessa, precisa, identica
importanza e cocenza delle sentenze della Sacra Rota, pertanto è necessario
che ciò che si sentenzia sia da tutti accolto e ritenuto, si porta a
conoscenza, in modo PUBBLICO, UFFICIALE & SOLENNE, del popolo cristiano che
TUTTI, SINGOLI & CIASCUNO gli atti ed i documenti del Concilio Vaticano II,
sono da considersi dei puri, semplici e meri elenchi di CONSIGLI.
Tutti coloro che daranno ad essi atti e documenti e, a maggior ragione, a
quelli successivi, che si presentino come presunte attuazioni degli stessi,
valore diverso da quello, appunti di puri, semplici e meri elenchi di
consigli, sappiano di essere caduti vittime di un ERRORE CAPITALE, contrario
alla mente della Chiesa, nonché alla volontà esplicita del Concilio stesso.
Complimenti e grazie al p. G. Cavalcoli per il suo luminoso intervento. Egli dice giustamente che il Conc. Vat. II non può essere banalizzato e ridotto alla pura indicazione pastorale. Il V. II ha delle costituzioni dogmatiche dove si danno: una nuova ecclesiologia, e l'ecclesiologia fa parte della dogmatica, una nuova visione dei sacramenti, una forte sottolineatura del sacerdozio comune dei fedeli, una nuova visione del vescovo sia a livello sacramentale che giuridico, una più chiara dimensione di ciò che rappresentano la Divina Rivelazione e la Sacra Scrittura, un'apertura ecumenica e si gettano i presupposti della nuova liturgia. I fedeli debbono obbedire al magistero ed adeguarsi, non solo al magistero straordinario, quello dei pronunciamenti infallibili su questioni delicatissime che riguardano la rivelazione certa, ma a tutto il magistero ordinario. Ripeto dopo che Pio XII , nel 1950, ha definito l'ultimo dogma in ordine cronologico non significa che tutto il resto non sia vincolante per i fedeli. Impugnare e combattere il Concilio è impossibile interpretarlo e viverlo rettamente si, considerando la continuità che c'è in esso con l'immutabile deposito della fede.
RispondiEliminaMa allora sono semplici consigli anche quei brani che, per esempio, riaffermano la storicità dei vangeli?
RispondiEliminaCavalcoli dice una cosa giusta. I documenti conciliari hanno un lato pastorale, applicativo, che quindi risente dello scorrere del tempo e non è infallibile.
Ma dietro questa parte applicativa, a volte giusta a volte ambigua, c'è una parte dottrinale, ovvero la Tradizione a cui il concilio ha attinto per i suoi 'elenchi di consigli'.
E tale parte è dogmatica da secoli prima del concilio.
Per questo i documenti conciliari non si possono liquidare rigettandoli o riducendoli, interamente, a magistero non dogmatico e quindi non obbligatorio da seguire.
Perchè c'è l'ortodossia di sempre, non solo ortoprassi, in quei documenti, che quindi non si può certo considerare sbagliata o superata (come invece può accadere con gli insegnamenti non vincolanti come quelli pastorali).
<span>Condivido il pensiero del p. G. Cavalcoli e lo riongrazio per il suo luminoso e pacato intervento</span>
RispondiElimina"I fedeli devono obbedire al magistero e adeguarsi".......... Obbedire ed adeguarsi........... ("sane parole" che manifestano la mente di tutti i modernisti che hanno voluto la rivoluzione nella Chiesa).
RispondiEliminaIl problema che Padre Cavalcoli non risolve è quando il magistero conciliare è in contrasto evidente con quello precedente. In questo caso il cattolico chi deve seguire? Non è possibile che decreti poco chiari del concilio siano in contraddizione col magistero precedente. Certo è possibile sviluppate ed approfondire il patrimonio della fede, ma non è possibile stravolgerlo.
don bernardo
Grazie Padre Cavalcoli.
RispondiEliminanibinagh@alice.it
...non ha chiarito un bel Niente!!! Ha mescolato un po' la polenta!!!
RispondiEliminail problema sono le conseguenze generate dalla mentalita' conciliare, ad esempio: oggi IV Domenica di Avvento nuovo lezionario della Conferenza Episcopale Italiana dalla prima lettura tratta da Isaia eliminata la frase << Dio con noi>> , dal salmo responsoriale , il salmo 23 eliminato per intero l'ultimo versetto impoverendone grandemente il contenuto messianico. La CEI o chi per loro non solo non si e' limitata a fare una nuova traduzione dove l' espressione << di natura divina diventa condizione di dio >> e tante altre amenita' ma taglia parti della Sacra Scrittura presenti nell'edizione tipica e la Santa Sede o non se ne accorge o fa finta di niente in entrambi i casi sarebbe grave. Ne abbiamo voglia di disquisire pastorale o dogmatico intanto qualcuno continua a lavorare per creare una nuova religione non dico cattolica ma neanche cristiana....
RispondiElimina@ P. Cavalcoli
RispondiEliminaP. Cavalcoli dice criticando l'ottimo Mons. Gherardini: "Il teologo cattolico deve dare per scontato che esiste la continuità, pena la messa in dubbio dell'assistenza dello Spirito Santo"......
Ecco un bell'esempio di dogmatismo e così il concilio che era partito col "volemose bbene", finisce col cappio al collo del prendere o lasciasre. Si è voluto presentare all'uomo di oggi la dottrina di sempre e si è finito in molti casi con stravolgere la dottrina per seguire le mode del mondo entrando in contraddizione con la Sacra Scrittura (es. la dottrina del rapporto con gli Ebrei e la necessità che si predichi anche a loro la vera fede perchè si convertano.... e altri esempi che tralascio per brevità). E a queste novità si deve obbedire senza fiatare. Diceva un commento sopra: i fedeli devono obbedire ed adeguarsi.
Avete capito? Non si discute! Bisogna credere, obbedire e combattere di mussoliniana o itleriana o staliniana memoria.
L'argomento ultimo sarebbe il pericolo di negare l'assistenza dello Spirito Santo.
Lo Spirito Santo non viene con la bacchetta magica, questo nemmeno durante la Messa. Occorre porre le condizioni perchè venga: occorre pregare, fare penitenza, battersi il petto e poi porsi in ascolto dello Spirito, vedere quello che piace a Lui e non quello che piace al mondo, o alla massoneria, o alla Nouvelle Theologie. Invece la storia del Concilio ci parla di lobby, di sotterfugi, di manovre politiche, riunioni segrete e accordi preliminari sottobanco. Occorreva mettersi umilmente in ginocchio..... altro che presunzione di porre "l'uomo al centro".......
Caro Padre Cavalcoli io e lei dobbiamo rimanere tranquilli: perchè se il Concilio viene da Dio saprà difendersi e rimaniere in piedi da solo, ma se in esso accanto a (raro) buon grano vi è la molta zizzania seminata dal Maligno allora stia pur tranquillo che cadrà come un castello di carte e dietro di se lascerà il vuoto e la sua memoria sarà in maledizione per tutte le generazioni che verranno.
don Bernardo
"Pacato" concedo, ma "luminoso" proprio per niente.....
RispondiEliminama lo vogliamo capire o no che è con la prassi deviante che si sono deformate le coscienze di 2 generazioni e oltre, senza fare esplicite affermazionicontrarie alla Dottrina di sempre ?
RispondiEliminaci vuole tantoa capire che abbiamo subito una lenta mitridatizzazione verso il sentire e il vivere di tipo protestante ?
possibile che non sia chiaro come il sole che si stanno avverando tutte le parole di Nostro Signore quando dice "Dai frutti li riconoscerete" ?
e che se i frutti continuano ad essere cattivi, è proprio l'albero che è marcio alla radice, come avverte il Battista, e che la scure viene posta lì, alle sue radici e che se non porterà buon frutto il Signore stesso lo reciderà ?
cobbiamo continuare a fare i ciechi che dicono di vedere, mentre continuano a camminare verso l'abisso, dicendo "tutto va bene, continuiamo così" ?
<span>ma lo vogliamo capire o no che è con la prassi deviante che si sono deformate le coscienze di 2 generazioni e oltre, senza fare esplicite affermazionicontrarie alla Dottrina di sempre ?
RispondiEliminaci vuole tantoa capire che abbiamo subito una lenta mitridatizzazione verso il sentire e il vivere di tipo protestante ?
possibile che non sia chiaro come il sole che si stanno avverando tutte le parole di Nostro Signore quando dice "Dai frutti li riconoscerete" ?
e che se i frutti continuano ad essere cattivi, è proprio l'albero che è marcio alla radice, come avverte il Battista, e che la scure viene posta lì, alle sue radici e che se non porterà buon frutto il Signore stesso lo reciderà ?
dobbiamo continuare a fare i ciechi che dicono di vedere, mentre continuano a camminare verso l'abisso, dicendo: "tutto va bene, continuiamo così" ?</span>
Caro Padre Cavalcoli, lei è un domenicano, si è guardato intorno in questi ultimi decenni??? Il suo glorioso e santo Ordine religioso è ridotto ai minimi termini grazie agli aggiornamenti conciliari .... l'unico posto dove l'Ordine domenicano cresce è in galles e inghilterra dove i domenicani sono molto "tradizionali", celebrano ad orientem, spesso anche nella forma straordinaria e sono molto ligi alla soda spiritualità tradizionale dell'ordine e alla dottrina di San Tommaso.
RispondiEliminaUna cosa ha fatto bene Nostro Signore: "Sorella Morte dalla quale nullo omo vivente puo' scappare" e dopo la morte viene il giudizio e poi l'Inferno o il Paradiso.
Caro Padre Cavalcoli guardi ai Francescani dell'Immcolata che hanno tante e buone vocazioni e che dicono il breviario in latino (quello del 1962), la Messa di San Pio V e d'inverno vanno con i sandali e non usano riscaldamento nelle loro case. Hanno fatto un bel convegno sul Vaticano II a Roma che è stato una manifestazione ben riuscita per il valore dei relatori e per il grande interesse che ha suscitato......
Le pare sbagliato se noi umili fedeli e semplici sacerdoti ci aspettiamo parole di chiarificazione da chi è stato incaricato da Dio (Tu Pietro conferma i tuoi fratelli) per spiegarci la vera dottrina conforme al deposito immutabile della fede???
don Bernardo
.......hanno i occhi ma non vedono....hanno le orecchie ma non sentono....cosi' dice il Vangelo....ci prendono solo in giro....ma poi tutti sono..professori...docenti...ma come i grandi architetti che in vita loro non hanno incchiodato un chiodo nel muro! Quindi che esperienza hanno?? Di fare..bla bla...tutto qua!
RispondiElimina<span>Ma allora sono semplici consigli anche quei brani che, per esempio, riaffermano la storicità dei vangeli? </span>
RispondiEliminalo vada a dire a:
1) tutti coloro (Ravasi, Kasper e Forte in primis) che hanno scritto e detto più volte che, a tale storicità NON ci credono (o, dico di crederci, però la reinterpretano a modo loro);
2) a chi, invece di punirli, li ha promossi!
Da tre domeniche sono venuto a spere che esiste una 'Prima lettera di s. Paolo apostolo ai Romani' (come ce ne fosse una seconda e magari una terza) e questo lo si può leggere alla presentazione, da parte del nuovo Lezionario, della seonda lettura della I e della IV domenica di avvento! e ciò tra le altre insulsaggini nella traduzione dei testi sacri e adottata da questo nuovo Lezionario
RispondiEliminaSostanzialmente condivido quanto scritto con la passione di sempre, da don Bernardo.
RispondiEliminaAggiungo solo che la storia della Chiesa è fatta da grandi concilii che hanno chiarito le fondamenta della Fede che professiamo e hanno difeso i piccoli (tra cui mi includo) dalla minaccia delle eresie. Ma è fatto anche da assemblee "disciplinari" legate ad esigenze cogenti (es. Lione, V Lateranense, Ferrara-Firenze) che, proprio perché legati a problemi troppo circoscritti oggi sono di interesse più che altro storico. Saraà, ritengo, per l'appunto la Storia a incasellare il vaticano II nella sua giusta categoria. A noi, penso, non spetta né di dannarlo né di ergerlo ad idolo, ma di "vagliare ogni cosa" e di ritenere ciò che vi è di buono nella fedeltà alla Fede trasmessaci dagli Apostoli e custodita dalla Chiesa.
Rev.mo Padre Cavalcoli,
RispondiEliminacon profonda stima per tante delle sue ottime pubblicazioni, non capisco affatto questa sua ultima sortita. Captatio benevolentiae? Spero di no.
Scusi, potrebbe dirci per esempio qual è l'essenza della Chiesa che il Vaticano avrebbe definito o avviato ad una formula "proxima definitionis"?
Sulla "collegialità" poi ci interesserebbe ancor più, per non parlare della "libertà religiosa". Lei si è spinto molto in avanti, potrebbe darci una definizione di questi tre punti?
Grazie
Condivido il pensiero di Areki.
RispondiEliminaE quanto all'elogio dell' "atarassia" aggiungo che essere "pacato" non è sempre un pregio. Non sono kantiano e non devo far carriera.
Ma Padre Cavalcoli è tomista o kantiano ?
RispondiEliminaCome se non avere passioni fosse un pregio incondizionato. Ma non eravamo tomisti ?
RispondiEliminala critica di p. Cavalocli è carente innazitutto qui :
RispondiElimina... quando invece il teologo cattolico deve dar per scontato che esiste, pena la messa in dubbio dell’assistenza dello Spirito Santo, alla quale accennavo sopra, sempre che Gherardini si riferisca, come mi par di capire, ai documenti dottrinali, giacchè per quelli pastorali, come ho detto, non esiste l’infallibilità, per cui almeno in linea di principio possono essere criticati o abrogati.
Intanto Mons Gherardini ha fatto una articolata e approfondita trattazione sul differente livello dei documenti conciliari.
Ed è ovvio che è necessario distinguera tra la diversa cogenza delle Costituizioni e quella dei Decreti, ad esempio... inoltre, riguardo ad ogni contenuto, ogni cattolico che non riconoscesse la continuità con il Magistero perenne non è tenuto affatto ad adeguarvi intelletto e volontà, ma piuttosto a mettersi in sintonia con <span>quod semper, quod ubique, quod ab omnibus creditum est</span>
Attenzione a fare di tutto il concilio un superdogma o addirittura un idolo, perché, se è vero che lo Spirito Santo opera nella Chiesa, è purtroppo altrettanto vero che può esserci anche in un consesso del genere chi coscientemente o meno vi resiste... e sappiamo di quanto venissero da lontano e da dove venissero le idee di coloro che possiamo tranquillamente chiamare 'falchi' e non certo 'colombe'...
Inoltre, a prescindere dai problemi creati dal linguaggio dialogico e non dichiarativo, ormai è chiaro a molti che il problema dell'ermeneutica si annida nel concilio stesso e sono ormai in molti ad aver individuato qua e là principi che si prestano ad essere equivocati, la cui applicazione, anzi, è stata attuata proprio in base alla interpretazione 'discontinua'... Del resto si era nell'ottica della sperimentalità, di una nuova avventura dalle magnifiche sorti e progressive... dimenticando che l'"aggiornamento" di cui ha parlato per primo Giovanni XXIII non riguardava il Concilio ma il Codice di Diritto Canonico , senza mai dare direttive univoche su cosa intendesse per "pastorale". Del resto qualunque aggiornamento non può riguardare la dottrina, ma le formulazioni; ed è proprio qui che occorre fare molta attenzione...
In ogni caso il concilio non va preso in blocco, ma documento per documento e non solo Mons. Gherardini, ma in molti studiosi sono ormai concordi nel ritenere indispensabile il pronunciamento solenne del Papa per dichiarare veritativamente come vanno letti nella continuità quei principi che si prestano ad essere equivocati
eh, caro mons. Anacoreta, qui mi pare che i fan-conciliari siano tutti hegeliani !
RispondiEliminaconcordo con Don Bernardo.
RispondiEliminaAssistiamo al paradosso che il concilio che voleva disfarsi dei dogmi, ha acquistato un dogmatismo intrinseco ed inesorabile che si invera in tutte le sue applicazioni
<span>la critica di p. Cavalcoli è carente innazitutto qui :
RispondiElimina... quando invece il teologo cattolico deve dar per scontato che esiste, pena la messa in dubbio dell’assistenza dello Spirito Santo, alla quale accennavo sopra, sempre che Gherardini si riferisca, come mi par di capire, ai documenti dottrinali, giacchè per quelli pastorali, come ho detto, non esiste l’infallibilità, per cui almeno in linea di principio possono essere criticati o abrogati.
Intanto Mons Gherardini ha fatto una articolata e approfondita trattazione sul differente livello dei documenti conciliari., che il monsignore non dovrebbe ignorare...
Ed è ovvio che è necessario distinguera tra la diversa cogenza delle Costituizioni e quella dei Decreti, ad esempio... inoltre, riguardo ad ogni contenuto, ogni cattolico che non riconoscesse la continuità con il Magistero perenne non è tenuto affatto ad adeguarvi intelletto e volontà, ma piuttosto a mettersi in sintonia con <span>quod semper, quod ubique, quod ab omnibus creditum est</span>
Attenzione a fare di tutto il concilio un superdogma o addirittura un idolo, perché, se è vero che lo Spirito Santo opera nella Chiesa, è purtroppo altrettanto vero che può esserci anche in un consesso del genere chi coscientemente o meno vi resiste... e sappiamo di quanto venissero da lontano e da dove venissero le idee di coloro che possiamo tranquillamente chiamare 'falchi' e non certo 'colombe'...
Inoltre, a prescindere dai problemi creati dal linguaggio dialogico e non dichiarativo, ormai è chiaro a molti che il problema dell'ermeneutica si annida nel concilio stesso e sono ormai in molti ad aver individuato qua e là principi che si prestano ad essere equivocati, la cui applicazione, anzi, è stata attuata proprio in base alla interpretazione 'discontinua'... Del resto si era nell'ottica della sperimentalità, di una nuova avventura dalle magnifiche sorti e progressive... dimenticando che l'"aggiornamento" di cui ha parlato per primo Giovanni XXIII non riguardava il Concilio ma il Codice di Diritto Canonico , senza mai dare direttive univoche su cosa intendesse per "pastorale". Del resto qualunque aggiornamento non può riguardare la dottrina, ma le formulazioni; ed è proprio qui che occorre fare molta attenzione...
In ogni caso il concilio non va preso in blocco, ma documento per documento e non solo Mons. Gherardini, ma molti studiosi sono ormai concordi nel ritenere indispensabile il pronunciamento solenne del Papa per dichiarare veritativamente come vanno letti nella continuità quei principi che si prestano ad essere equivocati</span>
<span>la critica di p. Cavalcoli è carente innanzitutto qui :
RispondiElimina... quando invece il teologo cattolico deve dar per scontato che esiste, pena la messa in dubbio dell’assistenza dello Spirito Santo, alla quale accennavo sopra, sempre che Gherardini si riferisca, come mi par di capire, ai documenti dottrinali, giacchè per quelli pastorali, come ho detto, non esiste l’infallibilità, per cui almeno in linea di principio possono essere criticati o abrogati.
Intanto Mons Gherardini ha fatto una articolata e approfondita trattazione sul differente livello dei documenti conciliari, che il monsignore non dovrebbe ignorare...
Ed è ovvio che è necessario distinguere tra la diversa cogenza delle Costituizioni e quella dei Decreti, ad esempio... inoltre, riguardo ad ogni contenuto, ogni cattolico che non riconoscesse la continuità con il Magistero perenne non è tenuto affatto ad adeguarvi intelletto e volontà, ma piuttosto a mettersi in sintonia con <span>quod semper, quod ubique, quod ab omnibus creditum est</span>
Attenzione a fare di tutto il concilio un superdogma o addirittura un idolo, perché, se è vero che lo Spirito Santo opera nella Chiesa, è purtroppo altrettanto vero che può esserci anche in un consesso del genere chi coscientemente o meno vi resiste... e sappiamo di quanto venissero da lontano e da dove venissero le idee di coloro che possiamo tranquillamente chiamare 'falchi' e non certo 'colombe'...
Inoltre, a prescindere dai problemi creati dal linguaggio dialogico e non dichiarativo, ormai è chiaro a molti che il problema dell'ermeneutica si annida nel concilio stesso e sono ormai in molti ad aver individuato qua e là principi che si prestano ad essere equivocati, la cui applicazione, anzi, è stata attuata proprio in base alla interpretazione 'discontinua'... </span>
<span>Del resto si era nell'ottica della sperimentalità, di una nuova avventura dalle magnifiche sorti e progressive... dimenticando che l'"aggiornamento" di cui ha parlato per primo Giovanni XXIII non riguardava il Concilio ma il Codice di Diritto Canonico , senza mai dare direttive univoche su cosa intendesse per "pastorale". Del resto qualunque aggiornamento non può riguardare la dottrina, ma le formulazioni; ed è proprio qui che occorre fare molta attenzione...
In ogni caso il concilio non va preso in blocco, ma documento per documento e non solo Mons. Gherardini, ma molti studiosi sono ormai concordi nel ritenere indispensabile il pronunciamento solenne del Papa per dichiarare veritativamente come vanno letti nella continuità quei principi che si prestano ad essere equivocati</span>
Il Vaticano II è una retta e sapiente evoluzione, solo chi, per ignoranza, non conosce la ricchezza di questo Concilio lo può calpestare. La Chiesa non può essere orientata che dal Concilio, la cui vera e retta interpretazione, come saggiamente fa notare il Cavalcoli, è contenuta nei testi magisteriali dei papi, nel Catechismo della Chiesa Cattolica ecc. L'ecumenismo, la libertà religiosa e la ecclesiologia di comunione come la messa in vernacolo sono delle novità, ricordate il Vangelo'' Cose nuove accanto alle antiche''.
RispondiEliminaAò sarve a tutti.
RispondiEliminaCom'era à storia der giapponese asserragliato sull'isola che nun sapeva c'era finita a guera?
Cercate de ffarve n' santo Natale.
E ricordateve che ammettere llì propri errori e cambià idea è delli saggi.
Delli ostinati n'vece er perseverà, l'insistere nell'errore.
Salute!
ma quale retta evoluzione ?
RispondiElimina(chissà se repetita iuvant? comincio a disperare...)
ripeteremo infinite volte:
La BUSSOLA DELLA CHIESA E' GESU' CRISTO, che consegna la sua Dottrina perenne <span>agli Apostoli; la Chiesa trasmette così</span><span> nei secoli la <span>vera Dottrina, mantenendola sempre conforme al deposito immutabile della fede: il Papa ne è il custode supremo e il garante.</span></span>
DUNQUE <span>la bussola che orienta la Chiesa NON è UN CONCILIO, CHE poi neanche DOGMATICO E' !</span>
E nessuno lo potrà far diventare tale, se non per imposizione violenta, tirannica, come sta accadendo da 45 anni.
Ma i sordi volontari continueranno a non sentire.
Bisogna studiare i documenti per discernere ciò che è pastorale, e quindi fallibile e riformabile, da ciò che è Dogmatico, quindi infallibile e irreformabile. Dato che i documenti sono impastati di richiami ai concili precedenti, di atti Magisteriali, di innovazioni pastorali, conviene la necessità di studiare i documenti per definire in modo preciso ciò che ricade sotto la TRADIZIONE della Chiesa da ciò che sono le innovazioni. Questo mi pare di capire è il pensiero del Gherardini che condivido in pieno. Al Padre Cavalcoli dico che il Concilio Vaticano II è un concilio Pastorale, non perchè lo affermo io o qualche altro, ma perchè era la volontà di Papa Giovanni XXIII( che lo ha indetto), e di Paolo VI che lo ha chiuso. Questo non significa però che per il fatto che sia pastorale non sia da prendere in ossequio, significa solo ciò che ho detto sopra e cioè bisogna distinguere le parti che richiamano la tradizione perenne della chiesa con le innovazioni. A me sembra che i modernisti non vogliano "toccare" il Concilio per il timore di perdere tutte le nuove conquiste che hanno ottenuto. Ma separare come fa il padre Giovanni Cavalcoli, in modo estremo i documenti, e il Concilio stesso, dal post -concilio sia un grave errore in cui è caduto anche l'Introvigne. I documenti conciliari sono il frutto del compromesso tra due schieramenti ben delineati. E l'ottimismo che aleggiava in quel periodo ha fatto partorire dei documenti alquanto discutibili, vedi per esempio la Gaudium et Spes etc...
RispondiEliminabelle novità portate dal Concilio, vero ? come Vangelo comanda: infatti Gesù non desiderava altro che si arrivasse alla dissacrazione della sua Messa, naturalmente, secondo <span>retta e sapiente evoluzione ! </span>chiaro come il sole: la Chiesa si doveva evolvere verso la dissacrazione e dissoluzione finale, naturalmente.
RispondiEliminaPANTA REI. La Veirtà eterna deve inchinarsi al Panta rei.
(Christe elèison)
<span>belle novità portate dal Concilio, vero ? come Vangelo comanda: infatti Gesù non desiderava altro che si arrivasse alla dissacrazione della sua Messa, naturalmente, secondo <span>retta e sapiente evoluzione ! </span>chiaro come il sole: la Chiesa si doveva evolvere verso la dissacrazione e dissoluzione finale, naturalmente.
RispondiEliminaPANTA REI. La Verità eterna deve inchinarsi al Panta rei, non ha scampo, nessuno sfugge, neanche Dio (?...anche LUI è vincolato al mega-concilio21.mo, per amor del quale si è dovuto contraddire....)
(Christe elèison)</span>
"Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, <sup></sup>20idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, <sup></sup>21invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. <sup></sup>22Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé." (Gal 5,19-22)
RispondiEliminaSe per la definizione di quali debbano essere "i frutti" da cui riconoscere i veri discepoli fa stato la rivelazione biblica (come dovrebbe essere), temo che molti dei commentatori di questo blog (così come molti progressisti) rientrino nella categoria sbagliata... di quelli che Paolo chiama "frutti dello Spirito" ne vedo ben pochi =P
Non è che ha sbagliato blog? Questo è un blog Cattolico, non le edizioni Paoline.
RispondiEliminauna sola domanda: perché difendere a tutti i costi il concilio?
RispondiEliminaPerché arrampicarsi sugli specchi?
Gherardini è stato molto puntuale; de Mattei altrettanto rpeciso nella sua analisi, documenti alla mano?
e allora?
boh
Magari il Gesù cristo radicale di De Capitani ...
RispondiEliminaMD
Oggi meditando il terzo mistero glorioso cioè la Pentecoste mi è venuto questo pensiero improvviso, lo condivido con voi.
RispondiEliminaGli apostoli erano riuniti con Maria in preghiera nel cenacolo ed è avvenuta la Pentecoste.
Invece alla vigilia del vaticano secondo il "Buon" Papa Giovanni letto il terzo segreto di Fatima, si rifiutò di rivelarlo come la Madonna avrebbe voluto: quindi si diede corso al Concilio da cui fin dall'inizio si cercò di tenere fuori la Madonna. Come sarebbe stato bello se invece i Vescovi guidati dal Santo Padre avessero fatto un concilio alla luce del Messaggio di Fatima e del terzo segreto: certamente tanti dolori per la Chiesa e l'umanità sarebbero stati risparmiati e ci sarebbe stata davvero una Pentecoste per la Chiesa.
La Chiesa guidata dai suoi apostoli si sarebbe dovuta mettere sotto il Manto di Maria e consacrarsi al Suo Cuore Immacolato, invece così non è stato..... si è tenuta fuori la Madre di Dio dal cenacolo del Concilio.......
Traete voi le conclusioni......
Per fortuna la Madonna continua a vegliare su di noi.....
Appunto, a quando il Tripparolo cambierà idea?
RispondiEliminabene, scettico !
RispondiEliminainfatti già nel CVII, fin dall'inizio prevalse lo spirito di fazione, quando si attuò un vero sopruso -violenza morale e illegalità- della fazione modernista, ora al potere, che prevaricò sui Padri conservatori; DUNQUE,
possiamo dedurre, risalendo all'origine di questa spaccatura che si è creata nella Chiesa fin da allora , che fu innanzitutto e proprio in quella storica sede che lo Spirito Santo fu realmente mortiificato e per niente ascoltato da chi prese le redini della situazione.
Quanno er gallo me farà l'ovo.
RispondiEliminaAreki, a te cor mio rosso nun basta sciacquarte la bocca.
RispondiEliminaTe ce devi fa er bagno!
Che poi er sor Areki se dimentica che dar post Concilio, con Papa Paolo XVI s'è proclamata Maria Madre della Chiesa.
RispondiEliminaMa che ttà dico a ffà.
Er sor Areki se crede uno dde quelli che ce vedono (ar buio)........
Gherardini NON E' IL MAGISTERO! NON E' UN VESCOVO NE UN CARDINALE! De Mattei è uno storico ( preparatissimo) punto! ergo Mons. Gherardini può dire quello che vuole ( grazie al VII... vero!), De Mattei pure ma l'ubbidienza la si deve ad altri più su di loro.
RispondiEliminaMD
... senza la torcia ...
RispondiEliminaMD
me correggo: Paolo VI
RispondiElimina<span>"Che poi er sor Areki se dimentica che dar post Concilio, con Papa Paolo XVI s'è proclamata Maria Madre della Chiesa".</span>
RispondiElimina<span>Si saranno sentiti in colpa?</span>
Appunto l'ubbidienza la si deve ad altri più su di loro..... cioè al Signore Gesù, è Lui il vero capo della Chiesa, è Dio che comanda e contro Dio voi poveri modernisti non potete proprio nulla..... voglio proprio divertirmi a vedere come Gesù con un soffio della sua bocca sta facendo crollare i vostri castelli di menzogna. Prego per voi perchè spero che facciate in tempo a essere con noi nell'Ovile di Gesù e non nelle combriccole dei giuda traditori della Chiesa
RispondiEliminaCaro Tripparolo ti ringrazio per aver ricordato Paolo VI che fortunatamente proclamò Maria Madre della Chiesa. Hai ragione il Concilio cominciato senza Maria si è concluso con Maria, questo perchè la Madonna vince sempre, lo sai bene quello che disse a Fatima: "Alla fine il mio Core Immacolato trionferà". Caro Tripparolo lascia la tua setta e vieni con noi a servire questo Cuore Immacolato nel quale c'è posto per tutti anche per te e per i tuoi amici.
RispondiEliminadon Bernardo
Grazie per le preghiere.
RispondiEliminaE mi raccomando, sia costante nel pregare!
"Delli ostinati n'vece er perseverà, l'insistere nell'errore" ........ Appunto......
RispondiEliminaStavamo parlando di frutti, non di presupposti. Lo Spirito Santo nei Concili ha sempre (sempre, sempre, sempre, a partire fin dal "Concilio di Gerusalemme"!!!) dovuto, storicamente, far fronte a grandi - e talvolta virulente - contrapposizioni e interferenze politiche; non per questo qualcuno si sogna di rifiutare Nicea o Calcedonia, ma si ritiene che il loro risultato finale sia stato frutto dello Spirito. È un dato di fatto che qui troppa gente pensa solo a sbranare ed accusare "gli altri", sputando veleno e malumori a non finire contro tutto e tutti, Papa compreso. Esattamente come avviene tra i progressisti. E come, invece (ed è questa un'esperienza che ho ripetuto più volte negli anni), non avviene là dove l'insegnamento di Cristo e della Chiesa viene serenamente accettato e vissuto (Vaticano II compreso): lì si sperimenta realmente la bellezza dell'essere cristiani. Ci sarebbe di che meditare (ma mi darete del modernista proto-protestante, lo so... è un modo comodo per non mettersi in discussione).
RispondiEliminaE' un errore di stampa. Speriamo che abbiano licenziato lo stampatore. Il peggio sono le orride illustrazione.
RispondiEliminaMa il CVII, qui, non c'entra...., c'entra che le cose le fanno male :-)
Basta leggere il recente messaggio per la giornata mondiale sulla pace di Benedetto VXI per capire che si stà diffronte ad un nuovo corso dottrinario della Chiesa, a partire dal Concilio modernista Vaticano II
RispondiEliminaQuesto non è sedevacantismo vero! Non lo è! ! Con la libertà ed attraverso la libertà oggi si evangelizza... altrimenti come fai?
RispondiEliminaPer fortuna che esiste la Provvidenza altrimenti ...
MD
Questo è UN SEDEVACANTISTA! convincetemi che non sia così!
RispondiEliminaMD
Eh già! Ed i fan anti-conciliari mi pare siano tutti farisei!
RispondiEliminaMD
Che ci ha lasciato il Vicario ... o te lo sei dimenticato?
RispondiEliminaMD
PS ad essere con noi nell'ovile di Gesù? e che! Ti stai un tantino sostituendo a chi "dovrà giudicare". Santa Umiltà!
A Areki che mmè fai le "avances"?
RispondiEliminaMma tè sembro mai er tipo che pote accettà stè proposte indecenti......
<span>"Mgr Schneider demande au Pape un nouveau Syllabus"
RispondiEliminahttp://www.osservatore-vaticano.org/dicastres/mgr-schneider-demande-au-pape-un-nouveau-syllabus</span>
<span>"C’est alors que, dénonçant l’interprétation erronée de ce concile-là dans la période postconciliaire, l’évêque a conclu son intervention en suggérant… la rédaction d’un Syllabus condamnant infailliblement « les erreurs d’interprétation du Concile Vatican II ».</span>
cerchiamo di non essere troppo semplicisti
RispondiEliminaTripparolo, fai pena!!!
RispondiEliminaInteressante.
RispondiEliminaMons. Schneider ha fatto un lungo e articolato excursus sulle "luci del Concilio" - che si collocano in quel livello, citato da Mons. Gherardini, nel quale il concilio riprende le verità già definite - affermando che la rottura si manifesta nella svolta antropocentrica e nella 'rottura' nel campo Liturgico (di cui nella SC non c'è traccia). Effettivamente, in conclusione, ha invocato un "sillabo" con valore dottrinale, con completamenti e correzioni autorevoli in campo liturgico e pastorale
RispondiElimina<span>Mons. Schneider ha fatto un lungo e articolato excursus sulle "luci del Concilio" - che si collocano in quel livello, citato da Mons. Gherardini, nel quale il concilio riprende le verità già definite - affermando che la rottura si manifesta nella svolta antropocentrica e nella 'rottura' nel campo Liturgico (di cui nella SC non c'è traccia). Effettivamente, in conclusione, ha invocato un "sillabo" con valore dottrinale, con completamenti e correzioni autorevoli in campo liturgico e pastorale</span>
RispondiEliminaMa insomma, sono anni che vi affaticate su questo Vaticano II ripetendo sempre i soliti lamenti e prospettando le solite visioni apocalittiche. E appena qualcuno cerca di iniziare un ragionamento degno di questo nome (vedi padre Cavalcoli) "anathema sit"l Tutta la teologia si riduce per voi a Bruno Gherardini e tutta la storia al De Mattei. Un po' d'aria, per favore. La Tradizione ha confini assai più vasti
RispondiEliminaNon senza fatica si giunge al fine.
RispondiEliminaOgnuno porti il suo mattone. Verrà poi chi costruirà la casa.
Sono proprio Gherardini e De Mattei a dare finalmente un po' di ossigeno mossi dal desiderio di ridare alla Tradizione il posto che negli ultimi 40 anni troppi hanno di fatto tradito
RispondiEliminamolto di quanto ha scritto De Mattei era già noto ai lettori di Spadafora...
RispondiEliminaE' vero che la Tradizione ha confini assai vasti: ha 2000 anni, non è nata col concilio. E' nella sua perennità che si respira l'aria delle Altezze...
RispondiElimina<span>E' vero che la Tradizione ha confini assai vasti: ha 2000 anni, non è nata col concilio. E' nella sua perennità che si respira l'aria delle Altezze...</span>
RispondiEliminaNell'ultimo Convegno si sono fatti discorsi molto profondi e costruttivi e non è che l'inizio di un percorso inarrestabile e ineludibile che, con l'aiuto del Signore, permetterà di ricostruire sulle rovine.
<span><span>E' vero che la Tradizione ha confini assai vasti: ha 2000 anni, non è nata col concilio. E' nella sua perennità che si respira l'aria delle Altezze...</span>
RispondiEliminaAltro che lamentele! Nell'ultimo Convegno si sono fatti discorsi molto profondi e costruttivi e non è che l'inizio di un percorso inarrestabile e ineludibile che, con l'aiuto del Signore, permetterà di ricostruire sulle rovine.</span>
anche nel Concilio di Gerusalemme si decise di accettare la colletta di Paolo ma sappiamo che invece non fu accolta...
RispondiEliminase il Concilio viene da Dio saprà difendersi e rimaniere in piedi da solo,
RispondiEliminaè rimarra in piedi stia pure tranquillo don Bernardo!
il concilio che voleva disfarsi dei dogmi
RispondiEliminaquesto lo affermi tu! e te ne assumi tutte le respèonsabilità della bugia che dici caro/a MIC
eccone un altro
RispondiEliminaeccone un altro di (in) Fedele
RispondiEliminameno male che grazie al concilio possono parlare tutti... e tutti sono saggi e scrittori ... in altri tempi c'era il rogo
RispondiEliminaIl Vaticano II non ha inteso dare nuove definizioni per cui quanto c'e' di dogmatico coincide con la riproposizione del Magistero precedente.
RispondiEliminaPoi come nota P. Cavalcoli, una più avanzata conoscenza della divina rivelazione, o in modo diretto e immediato o in forma indiretta e mediata.
<span>Ricordo la proposizione n. 54 condannata dal decreto Lamentabili di S. Pio X.</span>
I dogmi, i sacramenti, la gerarchia, sia nel loro concetto come nella loro realta', non sono che interpretazioni ed evoluzioni dell'intelligenza cristiana, le quali svilupparono e perfezionarono il piccolo germe latente nel Vangelo con esterne aggiunte.
I Concili hanno sempre formulato chiarimenti e condanne, ma in rapporto a sepcifici problemi, contestazioni ed eresie.
Il VII e' iniziato e finito in concomitanza con due grandi feste mariane ma cio' che vi e' accaduto rimane un grande mistero.
Altrimenti non saremmo qui a discuterne.
FdS
Materia di fede o prossima alla fede... non assomiglia al reato di associazione mafiosa e concorso esterno in associazione mafiosa- quest'ultimo inventato dalla giurisprudenza ? Basta poco e un po' per volta, come pare abbia consigliato Lutero nel cambiare la messa. Il rendere accessibile all'uomo moderno ... e' tale nelle parole richiamate che sostituiscono " natura divina " con " condizione di Dio " -termine assai generico -? e circa certe cose avvenute nel concilio esse non ci dicono nulla ? Per la collegialita' la nota previa di Paolo VI; per la collocazione della Madonna in un testo, la proclamazione -poi ed immediata - come Madre della Chiesa sempre di Paolo VI, i vari interventi dei Papi, a partire dallo stesso Paolo VI, Sull'Eucarestia, non inducono a una riflessione che porta a considerare come vi sia stata necessita' di ribadire certe cose e dare una lettura alla luce della tradizione ? D'altra parte - chi ne sa piu' di me puo' confermarlo - lessi, una volta, che secondo il diritto canonico se una legge posteriore non e' in linea con quella anteriore questa non e' abrogata e quella va interpretata adeguata alla precedente: evidente principio di continuita' e non di rottura.
RispondiEliminaegr. sig. MD, che il CVII abbia spalancato la porta (il portone principale della Chiesa) al modernismo è un dato di fatto, che nessuno può più negare.
RispondiEliminaSi ricordi l'"immensa simpatia per il mondo moderno" di cui si dichiarò felice Paolo VI, a nome di tutta la Chiesa, a conclusione del Concilio, e l'apertura delle sue braccia allo spirito del mondo.
E questo che cosa ha a che fare col sedevacantismo che
lei ripete come un tormentone ad ogni commento che confuta le sue idee ?
come quando nella Milano del '600 colpita dalla peste, narrata da Manzoni, ad ogni angolo c'erano di poveretti in preda al terrore -psicosi da epidemia- che gridavano indicando tutti quelli ritenuti sospetti:
"L'untore ! Dalli all'untore ! eccolo, l'APPESTATORE della città! è lui che ci porta la morte... prendetelo! presto, in galera....!'"
Per Areki (don Bernardo): avrei bisogno di chiederti un consiglio sacerdotale se mi puoi contattare rev.doncamillo@hotmail.com S.V.P..
RispondiEliminaPer la Redazione serebbe molto utile aprire un post sul convegnio dei Francescani dell'Immacolata!
<span>Per Areki (don Bernardo): avrei bisogno di chiederti un consiglio sacerdotale se mi puoi contattare </span>
RispondiElimina<span>rev.doncamillo@hotmail.com S.V.P..
Per la Redazione serebbe molto utile aprire un post sul convegnio dei Francescani dell'Immacolata!</span>
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RispondiElimina<span>rev.doncamillo@hotmail.com S.V.P..
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Mons. Luigi Villa di "Chiesa Viva" (Via Galilei, 124-BRESCIA-) intitolava un libro, già nel 1977 :"URGE NUOVO SILLABO".
RispondiElimina<span>
RispondiEliminaPer la Redazione serebbe molto utile aprire un post sul convegnio dei Francescani dell'Immacolata!</span>
Ho appreso con vivo piacere,c he, a tale convegno, ha partecipato anche il successore di Padre Eugenio da Villurban, alla guida dei Cappuccini tradizionalisti. Piccola nota di colore: Padre Eugenio, all'inizio ottenne dai superiori, di poter fare l'esperimento della fedeltà alla regola francescana ed alle costituzioni cappuccine, così come erano prima del Vat.II. Fin quando visse da solo, nulla quaestio, come trovò vocazioni, gli fecero guerra, tanto più che, ancora oggi, la comunità si appoggia alla FSSPX, perla formazione dei chierici e per le Ordinazioni. IL TUTTO andò a finire davanti ai tribunali della repubblica francese. Ebbene, il tribunale francese riconobbe che quelli di Padre Eugenio erano coloro che rispondevano alla definizione di "Cappuccini", NON I MONACI LEGATI a Vaticano e Curie. Pertanto, non solo hanno tutto il diritto di chiamarsi cappuccini e di vestirsi così, ma anzi, i Cappuccini "ufficiali" debbono ringraziare il buon cuore di Padre Eugenio, se , in Francia possono continuare a chiamarsi in tal maniera. Avrebbe, Padre Eugenio, ai sensi e per gli effetti, ripeto, della giurisprudenza, avuto tutto il diritto di obbligarli a cambiare nome e/o a pagargli i diritti d'uso.
Un uomo di Dio umilissimo, un vero figlio di San Francesco.
RispondiEliminaQuesto articolo e un sofismo . Pertanto rimaniamo del parere di Don Luigi Villa e i suoi Appunti Critici E lo stesso per quanto riquarda i Pontefici Conciliari e Post Concilio .Preghiamo lo Spirito Santo Perchè ci doni Pastori Santi e non parolai che per complicità con la massoneria o per vigliaccheria , ....aggiungiamo per pietà cristiana una terza possibilità che siano ostaggi minacciati da poteri mondialisti , ma rimane il fatto che tacciono i crimini (scie chimiche ????) guerre fittizie (11 SETTEMBRE è OPERA DEI CATTIVI MUSULMANI) e acconsentono alle più bizzarre idee innovatrici in fatto di DOTTRINA .
RispondiEliminaMadre di Dio Prega per noi .
Il Concilio va interpretato nell'ottica dell'"ermeneutica della riforma", del rinnovamento nella continuità (Discorso alla curia romana) .
RispondiEliminaLa costituzione Paenitemini ?
La tonsura segno della corona di Spine di N. Signore ?
La comunione data sulle mani ?
Le chiese aperte a minigonne , telefonini , flasch , abbandonate a stesse ?
L'abito Sacro ?
Le letture non le dovrebbero fare persone preparate che hanno ricevuto l'ordine del lettorato ?
Le Conferenze Episcopali che differenziano la Chiesa Una Santa Cattolica
i Catechismi illuminanti quello Belga e quello Olandese ?
il permessino fimato dalle Diocesi Tedesche alle giovani per abortire ?
Le concelebrazioni con i protestanti ?
I giudei non si devono convertire pertanto smettiamo di pregare per loro ?
L'iscrizione alla massoneria è auspicabile per un buon Cristiano ?
La contraccezione si , no ma forse ?
I movimenti in primis i Neocatecumenali con Kikko e Atguello Suora cheha buttato la tonaca alle ortiche e la croce capovolta ?
I funerali in chiesa la Domenica , agli atei e ai suicidi ?
La cremazione ?
La predica dei novissimi ?
La clausura a intermittenza ?
La mitra col Triregno ?
S-E. Cardinal Tarcisio si Tarcisio Bertone che partecipa alle celebrazioni del XX settembre , giorno in cui uno Stato libero fu preso a cannonate dai beneamati bersaglieri per instaurare il regno della repubblica Divorzista , laicista , abortista , omosessualista , pornoeditorialista , turbodieselista , stupefacentista ?
L'evoluzionismo che isegna ai bambini che nostro nonno era una scimmia ?No caro PIERO ANGELA UNA SCIMMIA ERA UN SUO ANTENATO NON IL MIO .
TRANQUILLI TUTTI E' UN ALLUCINAZIONE PERCHE' NON VEDIAMO TUTTO QUESTO CON LA MERAVIGLIOSA
ottica dell'"ermeneutica della riforma", del rinnovamento nella continuità (Discorso alla curia romana).San MIchele defende nos in proelio .
Esiste la pesca , il calcio , la collezzione di figurine passatempi per tutti .E allora perchè voler per forza commentare argomenti seri ?
RispondiEliminapadre Giovanni Cavalcoli è davvero un grande, Benedico il Signore perchè la Sua Divina Provvidenza me lo ha fatto incontrare , come professore di dogmatica, salvando la mia fede e la mia vocazione. Grazie Padre Giovanni
RispondiEliminaIl commento di Padre Giovanni per me è un SOFISMO, ripeto e spero non venga CANCELLATO QUESTO MIO POST .
RispondiEliminaLeggetevi gli appunti critici al Concilio Di Don Luigi Villa altro che giri di parole .
Santa Madre di Dio Maria prega per noi.
No caro queste sono le "Verità" che i Papi conciliari hanno favorito e benedetto!
RispondiEliminala possibilità offerta oggi dai blog, di commentare fatti più o meno seri di attualità, civile o ecclesiale che sia, NON è certo una costrizione, ma un esercizio di LIBERTA':
RispondiEliminalibera espressione ed opinione.
Lei vorrebbe forse impedirla, sig. Antonio ?
Questo Vaticano II mi ricorda il molok biblico con la testa d'oro, le spalle e i fianchi di bronzo, le cosce e i polpacci di ferro e i piedi di ferro e di.... argilla...... si staccò un sassolino dalla montagna che rotolando divenne sempre più grande e cadendo sul molok ne frantumò i piedi e così crollo il ferro, il bronzo, e la testa d'oro (Libro di Daniele).
RispondiEliminaE' quello che è avvenuto e sta avvenendo ora. Nell'immediato post concilio tutti ad osannare il grande evento epocale, adesso stiamo quì a parlare di ermeneutica della continuità e di retta interpretazione in un mondo sempre più scristianizzato......
Tutto ciò mi ricorda la fine ingloriosa dei regimi comunisti dell'est..... quando le cariatidi al potere furono spiazzate dalla gente stufa del "paradiso" comunista.......
Per don Camillo, mi sono appuntato il tuo indirizzo e ti contatterò in giornata.....
RispondiEliminaIl mondo è la seconda via attraverso cui si arriva a Dio ... questo valeva prima della Rivelazione e vale anche oggi! Fideista!
RispondiEliminaMD
Saranno cose nuove vicino alle antiche, ma basta leggere il Vangelo per trovare elementi a favore della libertà religiosa, l'ecumenismo ecc ecc.
RispondiEliminaE Nostro Signore chi ha scelto come Capo della Chiesa al quale si deve ubbidienza? O vogliamo fare come i protestanti che alla prima che non andava nelle decisioni della Chiesa (secondo le proprie visioni umane) han proprio scelto di seguire Dio e non gli uomini creando quello che hanno creato? Attenti a non diventare come coloro che quì spesso giudicare con parole tutt'altro che cristiane.
RispondiEliminavai a vedere qui
RispondiElimina<p><span><span>Una prima sintesi del Convegno di Roma, promosso dai Francescani dell'Immacolata sul Vaticano II</span> </span>
RispondiEliminaTratto dal sito: http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/</p>
detto così genericamente (il linguaggio approssimativo del concilio) non fa una piega e convincerebbe chiunque si fermasse ad uno sguardo superficiale...
RispondiEliminama approfondendo le proposizioni e dove portano le applicazioni distorte di certi principi espressi con formule ambigue, avrebbe forse cercato di approfondire prima di esprimere un commento del genere
E poi si equivoca il senso autentico di Nova et Vetera. Per non essere in 'discontinuità' con il contenuto teologico che si ritrova in "tutto il bagaglio dottrinale della Chiesa" si tratta di dire "nove" (in modo nuovo) non un dire "nova" (cose nuove). E quindi non si può piegare il "bagaglio dottrinale della Chiesa" a quel linguaggio, ma esso va interpretato in modo che davvero non dica "nova" rispetto alla Tradizione della Chiesa.
<span>Nova et vetera (Gv 16,13) non sono altro che </span><span>tutte le cose, acquisizioni sempre più approfondite, che fanno parte del </span><span> “quaecumque dixero vobis”, resa possibile dall</span><span>’insufflatio dello Spirito nella Chiesa... </span>
<span>detto così genericamente (il linguaggio approssimativo del concilio) non fa una piega e convincerebbe chiunque si fermasse ad uno sguardo superficiale...
RispondiEliminama approfondendo le proposizioni e dove portano le applicazioni distorte di certi principi espressi con formule ambigue, avrebbe forse cercato di approfondire prima di esprimere un commento del genere
E poi si equivoca il senso autentico di Nova et Vetera. Per non essere in 'discontinuità' con il contenuto teologico che si ritrova in "tutto il bagaglio dottrinale della Chiesa" si tratta di dire "nove" (in modo nuovo) non un dire "nova" (cose nuove). E quindi non si può piegare il "bagaglio dottrinale della Chiesa" a quel linguaggio, ma esso va interpretato in modo che davvero non dica "nova" rispetto alla Tradizione della Chiesa.
<span>Nova et vetera (Gv 16,13) non sono altro che </span><span>tutte le cose, acquisizioni sempre più approfondite, che fanno parte del</span><span> “quaecumque dixero vobis”, che lo Spirito ci 'ricorda' nella Chiesa e per mezzo della Chiesa</span></span>
<span>detto così genericamente (il linguaggio approssimativo del concilio) non fa una piega e convincerebbe chiunque si fermasse ad uno sguardo superficiale...
RispondiEliminama approfondendo le proposizioni e dove portano le applicazioni distorte di certi principi espressi con formule ambigue, avrebbe forse cercato di approfondire prima di esprimere un commento del genere
E poi si equivoca il senso autentico di Nova et Vetera. Per non essere in 'discontinuità' con il contenuto teologico che si ritrova in "tutto il bagaglio dottrinale della Chiesa" si tratta di dire "nove" (in modo nuovo) non un dire "nova" (cose nuove). E quindi non si può piegare il "bagaglio dottrinale della Chiesa" a quel linguaggio, ma esso va interpretato in modo che davvero non dica "nova" rispetto alla Tradizione della Chiesa.
<span>Nova et vetera non sono altro che </span><span>tutte le cose, acquisizioni sempre più approfondite, che fanno parte del</span><span> “quaecumque dixero vobis”, che lo Spirito ci 'ricorda' nella Chiesa e per mezzo della Chiesa </span></span><span> (Gv 16,13)</span>
il fatto di poter parlare o scrivere non dà la garanzia che chi parla sia saggio e chi scrive sia uno scrittore
RispondiEliminaquesti commenti-battuta non alzano certo il livello del blog
sbaglio o lei che dice di non giudicare è la stessa che altrove dà lezioni di umiltà ?
RispondiEliminale ricordo che Areki è un sacerdote
RispondiElimina<span><span>"Si è evidenziato (1) come la lettura progressista enfatizzi il concilio come "evento" fondante della "nuova Pentecoste" e, dando priorità all'evento-impulso di novità che si voleva imprimere, ha fatto e fa sì che l'evento assorba il testo e lo sposti nella sua ricezione, ma si è anche constatato con De Mattei come le pericolose spinte eversive, dentro e fuori l'aula conciliare, non abbiano dato vita ad un soggetto in qualche modo nuovo; il che ha espulso dall' orizzonte storiografico il concetto mitico di "evento conciliare", eliminando automaticamente con esso quello di "nuova chiesa".</span>
RispondiElimina(link cit.)
Deo Gratias !
ma....mi chiedevo: questo ci assicura di poter ravvisare la famosa continuità tra la Chiesa attuale e quella di prima ?
leggerò le prossime relazioni, ma leggo già con interesse l'ottima messa a fuoco dell'autrice (?) del blog citato; mi conforta alquanto vedere così individuato il punto 2 dell'analisi di p. Serafino Lanzetta:
<span>"nella difficoltà ermeneutica si nasconde la carenza della metafisica: problema di forma e di sostanza (la modernità fa perdere chiarezza accusando il dogmatismo normativo, ma accantonare la metafisica è significato accantonare la fede che è messa in un angolo);</span>
......................
è proprio così: <span>accantonare la metafisica è significato accantonare la fede.</span>
Grazie di cuore (per i lumi offertici finora) alla studiosa Maria Guarini, per la chiarezza espositiva della sua sintesi.</span>
Hanno favorito e benedetto i 5.000.000 milioni di aborti "legali " nella sola Italia , non mi sebra che tale Giulio Andreotti sia mai stato scomunicato eppure ha controfirmato la legge , non vorrei essere nei panni dei Pontefici Giovanni XXIII , Paolo VI , Giovanni Paolo II , e Benedetto XVI neanche per tutti i beni del mondo .
RispondiEliminaSe lei è veramente Don ovvero Sacerdote di Santa Romana Chiesa sarà chiamato in correo per aver taciuto su Aborto divorzio , i tanti Sacrilegi fatti alla Santissima Eucarestia data nelle mani , spero abbia un pò di buonsenso per iniziare a fare penitenza perchè altrimenti la vedo malw .
Il caro lo riserVi ai compagnucci della Parrocchia io sono fratello nella fede per i cattolici.
Santa Maria ora pro nobis
AreKi sono d'accordo il punto è proprio questo se non si analizzano i punti che sono palesemente discordanti non si arriverà a nulla (solo i tradizionalisti l'ahnno fatto) non si può ancora parlare di NA come continuità basti leggere il discorso di oggi di BXVI continuità si ma con NA.
RispondiEliminaFaccio un esempio se non vado ad una riunione con acattolici e non dialogo con gli evangelici sono da scomunicare?
qui manca davvero Dante Pastorelli, con la sua presenza, anche umana oltre che 'sapiente', che trae autorevolezza dal suo stile e anche dai contenuti ben assimilati e documentati che sa donare in ogni contesto in cui si esprime.
RispondiEliminaSicuramente sarebbe venuto fuori qualcosa di significativo da cui tutti avremmo potuto imparare qualcosa. A me manca molto e molto mi rammarico che non sia qui
Inutile rigirare la frittata e portare avanti tanti filosofismi. Il Vangelo è chiaro in certi suoi passi ... inutile girarci attorno.
RispondiEliminaLe si è incantato il disco per caso? Comunque non mi sembra di essermi mai messa al di sopra di cardinali, vescovi, teologi, ma ho sempre e solamente ribadito che non siamo noi a dover giudicare il Magistero ... ma il contrario. Se per lei è un giudizio evidentemente ha la coda di paglia.
RispondiEliminaSempre d'accordo con Areki ora però dobbiamo puntualizzare una cosa.
RispondiEliminaLo Spirito Santo assiste sempre la Chiesa cattolica per le parole del Divin redentore e perchè e l'anima santificante del corpo mistico di Cristo, ma lo Spirito Santo non assiste sempre l'uomo le possibilità di un'errore quindi sono possibile se l'uomo non segue lo Spirito Santo ma lo spirito del mondo e questo è certo per alcuni, se non molti partecipanti, scomunicati (come alcuni periti conciliari), massoni (almeno 21), novatori della "nuova teologia" ecc.
In un'anima instabile non alberga lo Spirito di Dio.
Il Signore poi peremette che la Sua, Unica Chiesa che est Cattolica sia attaccata da satana per vagliare chi fa parte del suo gregge e chi invece si è infiltrato come lupo rapace travestito da agnelli, daltronde la "profezia" di San Pio X parla chiaro:"<span>Ci spinge anzitutto il fatto, che i fautori dell'errore già non sono ormai da ricercarsi fra i nemici dichiarati; ma, ciò che dà somma pena e timore, si celano nel seno stesso della Chiesa, tanto più perniciosi quanto meno sono in vista. Alludiamo, o Venerabili Fratelli, a molti del laicato cattolico e, ciò ch'è più deplorevole, a non pochi dello stesso ceto sacerdotale, i quali, sotto finta di amore per la Chiesa, scevri d'ogni solido presidio di filosofico e teologico sapere, tutti anzi penetrati delle velenose dottrine dei nemici della Chiesa, si dànno, senza ritegno di sorta, per riformatori della Chiesa medesima"</span>
<span>Se valgono le parole di un concilio pastorale valgono anche quelle infallibili del papa.</span>
Sempre d'accordo con Areki, Nostra Signora ci preserverà dal male, nel concilio la costituzione su Maria divenne solo un paragrafo sapete perchè?
RispondiEliminaNon facciamo i finti tonti, Maria non è "ecumenica", Nostra Signora è la maggior "pietra d'inciampo" per l'ecumenismo verso gli eretici, gli scismatici ed ogni sorta d'infedele.
Ciao Gianluca, l'ho letto incredibile:<span>Esorto, dunque, gli uomini e le donne di buona volontà a rinnovare l’impegno per la costruzione di un mondo dove tutti siano liberi di professare la propria religione o la propria fede, e di vivere il proprio amore per Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la mente</span><span> (cfr Mt 22,37). </span>
RispondiElimina<span>Il nostro Santo Padre citando il vangelo esorta gli uomini a credere in ogni sorta di falso dio con le parole di Dio.</span>
<span>con tutto il Cuore, l'anima e la mente si deve amare l'unico Dio in tre persone Padre, fFglio e Spirito Santo.</span>
<span>Avanti teologi fatevi sotto insegnateci cosa voleva dire il Santo Padre, con le vostre elucubrazioni da dottori, perchè io che non sono teologo ho capito che non ci si deve convertire ma continuare ad amare i falsi dei con forza e che ogni religione crede in dio.</span>
Non direi c'è tutto il magistero precedente veda ad esempio l'ecumenismo del CVII e la MA.
RispondiEliminaCaro areki approfitto dell'input di Don camillo le lascio anche la mia email è urgente spero che mi contatti non sapevo essere un sacerdote.
RispondiEliminaE' veramente urgente.
Perdonate tutti la natura privata del messaggio
Tecnoecosas@libero.it
io non ho girato intorno a nulla!
RispondiEliminanon ho fatto filosofismi: ho parlato della Tradizione e del senso della 'continuità'. Il Vangelo va letto nella Cheisa e con la Chiesa.
Evidentemente le sfugge il filo logico di quel che ho detto e preferisce accusare più che ragionare
Ma avete fatto caso che MIC quando scrive sembra Renato Zero!!Usa una infinità di parole per non dire nulla!!Paroloni,paroloni!!!Ma che dice?Comunque bravo Padre Cavalcoli è stato bravissimo!!
RispondiEliminaMa avete fatto caso che MIC quando scrive sembra Renato Zero!!Usa una infinità di parole per non dire nulla!!Paroloni,paroloni!!!Ma che dice?Comunque bravo Padre Cavalcoli è stato bravissimo!!
RispondiEliminaMa avete fatto caso che MIC quando scrive sembra Renato Zero!!Usa una infinità di parole per non dire nulla!!Paroloni,paroloni!!!Ma che dice?Comunque bravo Padre Cavalcoli è stato bravissimo!!
RispondiEliminaN'aggiu scanagliate scieme ma n'coppo a stu blog ce ne stanne a candere
RispondiElimina<span>N'aggio scanagliate scieme ma dint'a stu blog ce ne stanno a cantere</span>
RispondiEliminaMi associo!
RispondiEliminaMD
Evidentemente don Luigi Villa santo subito .. ma per piacere!
RispondiEliminaMD
Ammette la distruzione? Costruire sulle rovine sa di neoterico!
RispondiEliminaMD
Ma dai?
RispondiEliminaMD
chissà per quale motivo nostro Signore ci ha dato l'uso di ragione, se non per valutare e discernere e ci ha reso anche 'parlanti' capaci di esprimere ed anche motivare ciò che vedono e discernono... se questo, fatto col dovuto rispetto e con motivazioni serie, significa "mettersi al di sopra di cardinali vescovi e teologi" non viviamo nello stesso contesto logico
RispondiEliminasono io che ringrazio lei per questo riscontro. Mi augurerei si aprisse un bel dibattito dul blog... ci sono molte validissime e profonde idee da esaminare e valutare e, soprattutto, elaborare... staremo a vedere
RispondiEliminaSuccessivamente vorrei basarmi sulle singole relazioni e relativi input e cibo solito che ci hanno offerto...
<span>sono io che ringrazio lei per questo riscontro. Mi augurerei si aprisse un bel dibattito dul blog... ci sono molte validissime e profonde idee da esaminare e valutare e, soprattutto, elaborare... staremo a vedere
RispondiEliminaSuccessivamente vorrei basarmi sulle singole relazioni e relativi input e cibo solido che ci hanno offerto...</span>
Nostro evidentemente è il dio dei tradizionalisti non dei Cattolici! Evidentemente!
RispondiEliminaMD
<span>sono io che ringrazio lei per questo riscontro. Mi augurerei si aprisse un bel dibattito sul blog... ci sono molte validissime e profonde idee da esaminare e valutare e, soprattutto, elaborare... staremo a vedere
RispondiEliminaSuccessivamente vorrei basarmi sulle singole relazioni e relativi input nocnhé sul cibo solido che ci hanno offerto...</span>
<span>sono io che ringrazio lei per questo riscontro. Mi augurerei si aprisse un bel dibattito sul blog... ci sono molte validissime e profonde idee da esaminare e valutare e, soprattutto, elaborare... staremo a vedere
RispondiEliminaSuccessivamente vorrei basarmi sulle singole relazioni e relativi input nonché sul buon "cibo solido" che ci hanno offerto...</span>
Evidentemente non conosce la vita di Don Luigi , altrimenti non farebbe dell'ironia su un Grande Sacerdote .
RispondiEliminaPoi se prorio la vogliamo dire tutta è più probabile che Nostro Signore Santifichi un Don Luigi , che ha subito due attentati fisici per le sue denunce contro la massoneria , in uno gli hanno spezzato i denti con un pugno di ferro , che ha denunciato l'allora presidente del Consiglio Giulio Andreotti per genocidio avendo controfirmato la legge sull'aborto , che un Bartimeo che pisticchia le dita su una tastiera .
I piaceri si fanno ha chi ne ha bisogno .
Io prego sin da ora per la Santificazione di Don Luigi .
Un'altra sintesi sul convegno sul Vaticano II sta su corrispondenza romana ( vedi sito: www.corrispondenzaromana.it )
RispondiEliminaMi domando: "perchè su questo sito non se ne parla?" Forse la risposta è più che ovvia.
La differenza tra un mago ed un sacerdote? che il mago fa fare a dio ciò che lui vuole ... poi bartimeo pisticchia ma qualcun altro pirlicchia! con rispetto parlando!
RispondiEliminaMD
CHIEDO ALLA REDAZIONE O AL MODERATORE DI <span>CANCELLARE </span>L'INSULTO DI TALE BARTIMEO TERMINI COME PIRLA SONO ADATTI A TUGURI E POSTRIBOLI NON IN UN FORUM COME MESSA IN LATINO .
RispondiEliminaConsiglierei inoltre di far accedere tramite iscrizione con indirizzo di posta elettronica , cosi gente come Bartimeo puo esssere interdetta dal disturbare discussioni serie e Sacre .
A tale BARTIMEO dico non credo Lei sia un Cattolico credo sia un disturbatore di professione che <span>pisticchia</span> sui tasti per oscuri motivi , mi dispiaccio con i suoi genitori che non l'hanno EDUCATA , ma sono convinto che troverà qualcuno che glie la insegnerà ne sono certo .
Santa Maria ora pro nobis .
Grazie. Manderò il suo augurio natalizio ai miei genitori!
RispondiEliminaMi permetta, caro Antonio, una correzione fraterna e in spirito natalizio. Pirlicchia è diminutivo, anzi vezzeggiativo (direi come pisticchia) del verbo italiano pirlare che indica "girare come una trottola, cioè senza senso".Verbo che è assolutamente di uso corrente. Quindi non ha nessun riferimento ne semantico ne sintattico grammaticale ortografico ecc ecc con ciò che Lei afferma. Può andare sul dizionario Encarta se vuole a controllare. Quindi la sua sbraitata, decisamente offensiva, ma che mi scivola adosso, non ha senso.Il sostantivo che lei usa ha altro significato dal verbo che io ho usato. Quindi la volgarità l'ha messa in circolo, al massimo, Lei. Non si preoccupi! accetto le sue scuse! Non sono rancoroso.
Matteo Dellanoce
PS Un consiglio amichevole. Io sono stato educato al perdono e da buon CATTOLICO LIBERALE credo che le querele siano quanto di più falso ci possa essere. Tuttavia le consiglio di soppesare bene le parole. "Mi dispiacco CON" è una accusa e molto differente dal mi "dispiaccio" PER. Ed inoltre siccome si rivolge a persone identificabili e non generiche può essere che queste persone si sentano diffamate. Così! In via amichevolmente natalizia!
Abbia pazienza Signor cattolico liberale , lei a 3 giorni dal santo NAtale da del Mago a un Sacerdote di specchiata onesta da del pirla a me che lo difendo e poi si definisce Cattolico Liberale .
RispondiEliminaIl senso corrente delle parole è spesso quello che la gente comune intende , riguardo alla spiegazione da furbetto che Lei a dato è il senso originario della parola , conosco l'italiano da tale senso poi specialmente in Lombardia ha preso il senso che Lei Voleva intendere e che io ho inteso .PERTANTO CHIEDO ALLA REDAZIONE DI CACELLARE IL MESSAGGIO IN QUESTIONE (oppure lo faccia Lei dato che con il tasto DELETE può cancellarlo ).
Riguardo alle querelle pseudogiudiziaria , Lei oltre che insultare adesso minaccia pure querele , faccia cio che crede non mi nosconderò dietro all' anonimato , magari sarà l'occasione per dare un volto a Tale Bartimeo .
Un consiglio quando uno sbaglia conviene chieda scusa sia a me che a Don Luigi Villa .
Tutto questo non per amore di polemica ma per tenere all'interno di questo forum una discussione civile e educata altrimenti i commenti non vanno pubblicati .
Sant Alfonso ora pro nobis .
Non la conosco e non ho il piacere di consocerLa ne mi interessa conoscerLa.
RispondiEliminaRibadisco: non so a chi io abbia dato del mago. Ho nominato tal Villa? No! Lo fa lei. Ho usato un verbo e non un termine, questo è a tutti ben chiaro. Se a lei piace attribuirsi meriti io non so cosa farci. Non la ho minacciata di querela. tutt'altro! Non ho intenzione di farlo ne di confondermi poi più di tanto con lei. Anzi! Ho una infinita pazienza in queste occasioni.
Mi sembra di aver già perso molto tempo, anzi troppo con Lei ... nell'attesa che la redazione, con tanta coerenza, decida cosa fare delle sue minacce ( se vuole darmi la sua mail le do' il mio indirizzo, privatamente o di persona, come Lei desidera) e delle sue offese alla mia famiglia. altrimenti se vuole può direttamente contattare il mio avvocato dott.azzeccagarbugli@mavaalaurà.it
Mi stia bene a 3 giorni dal Natale!
Matteo Dellanoce
PS a titolo di correzione natalizia .. lei a dato si scrive con la Acca ... lei ha dato. Bion Natale di nuovo a Lei e famiglia.
PS redazione. Avrei smesso di rispondere ma visto che mi si tira la giacchetta per CORTESIA ho risposto!
X la redazione GRAZIE , Dio ve ne renda merito .
RispondiEliminaGrazie a lei.
RispondiEliminaIo comunque conservo!
RispondiEliminaMD
Soprattutto questa che riposto!
RispondiElimina<span>A tale <span>BARTIMEO</span> dico non credo Lei sia un Cattolico credo sia un disturbatore di professione che <span>pisticchia</span> sui tasti per oscuri motivi , mi dispiaccio con i<span> suoi genitori che non l'hanno EDUCATA</span> , ma sono convinto che troverà qualcuno che glie la insegnerà ne sono certo .
MD</span>
...ma chi è il tipografo che di sua iniziativa modifica le bozze ricevute dalla CEI? andiamo! tra i beoti che hanno partorito l'obbrobrio c'è qualcuno talmente ignorante da non meritare nemmeno di fare lo scaccino!
RispondiEliminaVeramente è il Salmo 113... si canta tutte le domeniche ai Vespri
RispondiEliminaIn exitu Israel de Aegypto * domus Jacob de populo barbaro...
Il problema è che anche recentemente - come ha dimostrato oltre ogni dubbio il bravissimo Socci - la Madonna è stata lasciata fuori. Hanno messo insieme un penoso terzo segreto fai-da-te, pur di non dire chiaro e tondo ciò che era stato predetto dalla Vergine: la perdita della fede? la crisi della Chiesa? l'apostasia del Clero? qualsiasi cosa sia, non è ciò che Bertone & C. hanno raffazzonato.
RispondiEliminaSiamo all'antivigilia di Natale e a differenza sua rispetto questo Tempo Santo .
RispondiEliminaSe è Cattolico le auguro buon Natale di Nostro Signore Gesù Cristo .
P.S. Non prenda questo come segno di debolezza ma come gesto cristiano , e in futuro non insulti nessuno specialmente in un sito di Materia Sacra e seria come questo , in quel caso stia sicuro chiederò conto sulla sua persona .
Buon Natale!
RispondiEliminaMD
Grazie anche a Lei e ai suoi Genitori in senso autentico.
RispondiEliminaPace e concordia .