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martedì 14 settembre 2010

Tradizionalisti e conservatori a tre anni dal motu proprio

Tre anni dall'Emancipation Day. I tradizionalisti, tre anni orsono, il 14 settembre 2007, Festa dell'Esaltazione della S. Croce, per grazia del Santo Padre tornarono ad essere cittadini a tutti gli effetti della città cattolica. Non più ghettizzati dagli indulti, o clandestini in una Chiesa che non li riconosceva. Sono bastate due parole: numquam abrogatum: il Messale della Tradizione non è mai stato abrogato ed è (o dovrebbe essere) liberamente accessibile al popolo cristiano.

Proviamo a tracciare un abbozzo di bilancio di questi tre anni. Non parleremo adesso dell'aumento di celebrazioni (e dell'opposizione alle stesse), quanto piuttosto dell'importanza che quell'epocale documento (non abbiamo dubbi: il più importante atto di Benedetto XVI; anzi, il più importante provvedimento pontificio del secolo, dal tempo della Dominus Iesus) ha avuto e sta avendo nella percezione che la Chiesa ha di se stessa.

Fino ad una manciata di anni fa, IL Concilio era un totem, un feticcio: segnava il discrimine tra un passato "che sapeva di chiuso" (dixit il cardinal Martini) e un presente di amore, di ecclesiologia di comunione, di ecumenismo fraterno; nonché un futuro ancor più luminoso, che avremmo conosciuto non appena IL Concilio avesse trovato pieno compimento, lasciando alle spalle quei residui di dogmi, discipline e tradizioni ancora indebitamente sopravvissute. Ora invece, dopo quel motu proprio, anche i più alieni da passioni liturgiche aprono gli occhi, si interrogano, e si danno facilmente la risposta: dove è tutto questo fiorire e svilupparsi? Quali promesse sono state mantenute, mentre le chiese son sempre più vuote, i preti disorientati e ridotti nei ranghi, l'ignoranza nelle cose di fede a livelli mai visti?

E' il momento del ritorno alla Tradizione. Rodari ha scritto un post che, indirettamente, è illuminante. Leggiamo, e commentiamo poi:

Capita a volte che quando negli ambienti vaticani si parla di “progressisti” e “conservatori” c’è chi storce il naso e dice: “Sono categorie vecchie. Ancora con queste cose”. Io penso invece che la distinzione sia legittima e che rispecchi ancora le due principali tendenze presenti nella chiesa.
La cosa è confermata anche da queste parole pronunciate recentemente dal numero due della chiesa ortodossa russa, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del patriarcato di Mosca. Le riporta Sandro Magister nel suo blog. Eccole: “Tutte le attuali versioni del cristianesimo possono essere grosso modo suddivise in due gruppi principali: tradizionale e liberale. La distanza oggi non è tanto fra gli ortodossi e i cattolici o fra i cattolici e i protestanti quanto appunto fra i tradizionalisti e i ‘liberal’. Alcuni leader cristiani, ad esempio, ci dicono che il matrimonio tra un uomo e una donna non è più il solo modo per costruire una famiglia cristiana: esistono altri modelli e la Chiesa dovrebbe diventare adeguatamente ‘inclusiva’ riconoscendo standard comportamentali alternativi e dando loro la benedizione ufficiale. Alcuni cercano di persuaderci che la vita umana non è più un valore assoluto, che si può porre fine a essa nel grembo materno e a proprio piacimento. Ai tradizionalisti cristiani si sta insomma chiedendo di riconsiderare il proprio punto di vista con il pretesto di mantenersi al passo con la modernità”.


Che cosa ci dice questo breve articolo? Che la dicotomia che ha dominato la Chiesa negli ultimi decenni, conservatori-progressisti, è in via di superamento, anzi di sostituzione. Non ci sono più i conservatori; il loro posto, lo abbiamo preso noi, i tradizionalisti. E anche i progressisti, a furia di "progredire", ormai son diventati liberal a tutti gli effetti: il termine (l'italiano liberale, che ha connotazioni positive, è fuorviante) descrive coloro che vogliono il superamento di ogni regola di morale e di dottrina: sì all'aborto e ai matrimoni gay, no a condizionamenti nella fede, fosse pure su elementi basici come la resurrezione di Gesù o la Trinità.

Ma chi sono i conservatori, e in che cosa i tradizionalisti se ne distinguono? Semplice: il tradizionalista sa che tutto passa attraverso il prisma del tesoro dottrinale e liturgico tramandato dai secoli; non si dà ortodossia, se non c'è comunione diacronica con le generazioni che precedono. Il conservatore, per contro, è semplicemente un uomo d'ordine: sta dalla parte dell'autorità costituita, del Papa pro tempore, anche se... proibisce un Messale risalente a Gregorio Magno, o bacia il Corano. Il Papa parla sempre di Concilio? Viva il Concilio, anche senza leggerne i documenti: conta la prassi applicativa concreta, e l'importante è conservare quella.

Il conservatore è rigido in materia di morale: vi farà una testa da palombaro sul profilattico... Della liturgia invece se ne frega: basta che sia conforme a quello che il Papa di turno ha stabilito. Il tradizionalista, per contro, si rende conto che senza la linfa dei secoli, che innerva la Sacra Liturgia e dà forza e grazia all'uomo, tutto il resto è moralismo; sa inoltre che senza il confronto con i testi magisteriali prodotti in due millenni, la Chiesa rischia di cadere in contraddizione con se stessa.

I conservatori, o neo-con, o woityliani (perché ai tempi di quel Pontefice tennero maggiormente il campo) sono ancora ben presenti: pensiamo a certi "movimenti", tanto rigoristi in ambito morale quanto liturgicamente e dottrinalmente disinibiti. Gli episcopati, poi, ne son pieni: quelli che non appartengono alla maggioranza progressista, son conservatori; ben pochi i tradizionalisti. E da buoni conservatori, difendono il feticcio del Concilio perché, appunto, quello è il passato prossimo, al quale il loro conservatorismo è legato. Ma la percezione di Rodari è corretta: i conservatori non hanno più molto da dire ai fedeli, e meno ancora a se stessi. La loro posizione è intenibile: è bastato che un nuovo Papa, con idee nuove, anzi antiche, scuotesse le loro certezze, e si son sentiti persi.

Ma poiché essi sono, lo dicevamo, per prima cosa uomini d'ordine, stanno poco a poco scoprendo, dietro ad un Papa amante della Tradizione, che forse la questione merita approfondimento.
Enrico

142 commenti:

  1. Diciamo che i "conservatori" nella Chiesa di oggi sono simili agli stalinisti degli anni Cinquanta o ai castristi dei giorni nostri: si richiamano continuamente e solennemente a un evento rivoluzionario avvenuto decenni prima, ma sono congelati lì, incapaci di spostarsi di un pollice, nonostante il palese fallimento che li circonda.

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  2. il nocciolo del problema è proprio quello. I Conservatori, son i peggiori nemici della Tradizione. Oramai (anzi, oramai da almeno un trentennio), non c'è più molto da conservare (persino la "CIRIO", non è più quella di una volta). Detto ciò, tenete ben presente che l'attuale feticcio che attira i conservatori è la c.d. "ERMENEUTICA DELLA CONTINUITA'". 

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  3. In soldoni, i tradizionalisti sono come un gregge in mezzo ai lupi: corrono il rischio di prenderle a tutti!

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  4. Spesso l'ho detto anche su questo blog, esistono solo due categorie all'interno della Santa Chiesa, i Cattolici e gli eretici!!!!! NOI DA QUALE PARTE STIAMO?

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  5. Io mi auguro profondamente che anche i tradizionalisti comprendano il motivo del divieto dell'uso di anticoncezionali e che siano altrettanto fermi nelle posizioni Cattoliche in merito.

    Ricordo che l'uso di anticoncezionali normalmente tra l'altro dovrebbe essere materia grave (cioè una delle 3 condizioni per il peccato mortale, le quali sono: materia grave, piena avvertenza e deliberato consenso).

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  6. Caro Ospite,
    ma chi ha detto che i Tradizionalisti non comprendo il divieto del profilattico?
    Grazie però per il ripasso sulla "dottrina del peccato"....

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  7. E' meglio ribadire le cose; non vorrei che qualcuno fraintendesse. Cosi come sono favorevolissimo al Latino, al Gregoriano, alla S. Messa nella Forma Straordinaria eccetera però bisogna anche vivere l'amore tra i coniugi come insegna la Chiesa.

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  8. E no caro ospite non è mica detto ci sono molti TRADIZIONALISTI SULLA LITURGIA MA MOLTO MODERNISTI SULLA MORALE.INFATTI L'ITALIA E' A CRECITA ZERO DAL 1994 E SE VAI A PARLARGLI DI FARE I FIGLI COME DICONO GLI ULTIMI PAPI DA TRENTA E PASSA ANNI ALTRO CHE MODOERNISTI SONO ULTRA MODERNISTI.Per questo a me questo NEO TRADIZIONALISMO AMI SEMBRA MOLTO IPOCRITA. 

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  9. Come giustamente rileva l'ottima Redazione, il termine liberal non viene reso appropriatamente in lingua italiana con l'aggettivo liberale ed effettivamente si dovrebbe tradurre come libertino; tuttavia, giacché questo termine filosofico si è traslato, nel parlare comune, in ben altra significanza, credo che il vocabolo liberal  potrebbe essere meglio rappresentato dall'espressione  libertario (Pannella docet) .

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  10. Il numero dei CATTOLICI lo si rileva dai risultati di due referendum: quello sul divorzio e quello sull'aborto.

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  11. AHAHAHHAHA...Ora ci vogliono pure far passare per lussuriosi sfrenati dai facilissimi costumi...Ma ragazzi! non avete altre cartucce da sparare? Ora,dopo gli esami di latino prima della Messa, volete anche venir a sindacare tra le nostre lenzuola? State saltellando allegramente tra il cattivo gusto e la scemenza...

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  12. No, no, in tutto questo c'è un senso assai reale: il modernismo, seguitando nel medesimo solco della "gnosi", dopo aver posto su di un medesimo piano di immanenza la realtà celeste con quella terrena, ritiene possibile conseguire la perfezione

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  13. Io sono di Paolo, io di Apollo, io sono di Cristo...

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  14. <span>No, no, in tutto questo c'è un senso assai reale: il modernismo, seguitando nel medesimo solco della "gnosi", dopo aver posto su di un medesimo piano di immanenza la realtà celeste con quella terrena, ritiene possibile conseguire la perfezione su questo mondo attraverso l'azione degli uomini, ai quali appunto, si riconosce la possibilità di essere perfetti, disconoscendo, quindi, l'essenziale apporto - pressoché totalizzante - dato dalla Misericordia Divina; anche da ciò quell'atteggiamento "moralistico", così come già storicamente praticato dalle varie sette "puritane".</span>

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  15. Chi l'ha detto, dove sta scritto che i tradizionalisti sono modernisti nelle questioni morali? Ho l'impressione che si stia giocando sporco: non esiste dicotomia tra tradizionalismo liturgico (e ovviamente dottrinale) e accettazione dei principi morali della Chiesa Cattolica, che senso ha metterli in contrapposizione come se uno escludesse l'altro?
    Anzi, per il principio della lex orandi avremo la garanzia della lex credendi che riguarda anche la morale. Bada bene. Ospite, ho scritto morale,  non la sua applicazione. La fragilità umana e l'opera del Maligno fanno sì che il cristiano possa infinite volte cadere, ma non per questo conteste il rigore della legge morale. Se predico il rigore e poi, come può capitare per umana debolezza cedo alla tentazione, per protestanti e moralisti sarei un ipocrita (predica bene e razzola male) ma io, che mi sento cattolico e non moralista, sono solo un povero peccatore bisognoso di misericordia.

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  16. In realtà tradizionalisti e conservatori sono due termini sinonimi, che i neoterici usano per definire tutti, anche quelli della messa in italiano, noi definiamo loro come modernisti , neo modernisti, protestantizzati ed altro ma il termine più giusto è progressisti visto che essi stessi si nominano così.

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  17. Redazione di Messainlatino.it14 settembre 2010 alle ore 13:11

    L'articolo di Enrico dice che i conservatori sono contrari all'uso del profilattico perchè così dice l'autorità che loro riconoscono; i tradizionalisti sono contrari perchè sanno che dle motivazioni a questo divieto sono logiche e condivise da tutti i cattolici di ogni era.

    Sebastiano P.

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  18. <p><span>Capita a volte che quando negli ambienti vaticani si parla di “progressisti” e “conservatori” c’è chi storce il naso e dice: “Sono categorie vecchie. Ancora con queste cose”. Io penso invece che la distinzione sia legittima e che rispecchi ancora le due principali tendenze presenti nella chiesa.</span>
    </p><p><span> </span>
    </p><p><span>Io penso invece che ci sia una terza categoria: quelli che obbediscono e mettono in pratica gli insegnamenti de Magistero e in primis del Papa. In tutto silenzio e senza riflettori dei mas media lavorano per la vigna del Signore operando sia con il NO sia con il NO. Vengono incontro a tutti i fedeli affinchè ciascuno possa lodare il Signore nel modo a lui più confacente.</span>
    </p><p><span>Certo, anche qui non mancano gli errori o i dubbi. Solo un esempio: ho visto un sacerdote NC celebrare con il VO e ciò ha destato in me in po’ di perplessità. O tale sacerdote ha capito bene <span> </span>che la forma ordinaria e la forma straordinaria hanno pari diritto e valore e quindi fra di esse non c’è differenza sstanziale, oppure non ha capito bene qualche cosa… Un giorno, appena lo rivedo, gli chiederò lumi.</span></p>

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  19. <p><span>Capita a volte che quando negli ambienti vaticani si parla di “progressisti” e “conservatori” c’è chi storce il naso e dice: “Sono categorie vecchie. Ancora con queste cose”. Io penso invece che la distinzione sia legittima e che rispecchi ancora le due principali tendenze presenti nella chiesa.</span>
    </p><p><span> </span>
    </p><p><span>Io penso invece che ci sia una terza categoria: quelli che obbediscono e mettono in pratica gli insegnamenti de Magistero e in primis del Papa. In tutto silenzio e senza riflettori dei mas media lavorano per la vigna del Signore operando sia con il NO sia con il NO. Vengono incontro a tutti i fedeli affinchè ciascuno possa lodare il Signore nel modo a loro più confacente.</span>
    </p><p><span>Certo, anche qui non mancano gli errori o i dubbi. Solo un esempio: ho visto un sacerdote NC celebrare con il VO e ciò ha destato in me in po’ di perplessità. O tale sacerdote ha capito bene <span> </span>che la forma ordinaria e la forma straordinaria hanno pari diritto e valore e quindi fra di esse non c’è differenza sstanziale, oppure non ha capito bene qualche cosa… Un giorno, appena lo rivedo, gli chiederò lumi.</span></p>

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  20. <p><span>Capita a volte che quando negli ambienti vaticani si parla di “progressisti” e “conservatori” c’è chi storce il naso e dice: “Sono categorie vecchie. Ancora con queste cose”. Io penso invece che la distinzione sia legittima e che rispecchi ancora le due principali tendenze presenti nella chiesa.</span>
    </p><p><span> </span>
    </p><p><span>Io penso invece che ci sia una terza categoria: quelli che obbediscono e mettono in pratica gli insegnamenti de Magistero e in primis del Papa. In tutto silenzio e senza riflettori dei mas media lavorano per la vigna del Signore operando sia con il NO sia con il NO. Vengono incontro a tutti i fedeli affinchè ciascuno possa lodare il Signore nel modo a loro più confacente.</span>
    </p><p><span>Certo, anche qui non mancano gli errori o i dubbi. Solo un esempio: ho visto un sacerdote NC celebrare con il VO e ciò ha destato in me in po’ di perplessità. O tale sacerdote ha capito bene <span> </span>che la forma ordinaria e la forma straordinaria hanno pari diritto e valore e quindi fra di esse non c’è differenza sostanziale, oppure non ha capito bene qualche cosa… Un giorno, appena lo rivedrò, gli chiederò lumi.</span></p>

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  21. No invece, sono i termini progressista e conservatore che sono sinonimi, l'unica differenza tra i due è che il progressista ha una marcia in più!

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  22. ottime osservazioni.....faccio solo un appunto:
    è vero, molti cattolici nel silenzio e senza clamori, nell'umile quotidianità si prodigano per mettere a frutto la Parola di Dio e il Magistero petrino....ma ci sono momenti storici, momenti importanti nei quali la Verità "deve essere gridata dai tetti"....diversamente, dice il Signore, "urleranno le pietre"....
    e questo nostro tempo confuso, distorto, ambiguo, ha urgente necessità non di proclamatori, ma di TESTIMONI della vera Tradizione, un modo vero e utentico per "urlare dai tetti" questa VERITA' che è soprattutto per noi PERSONA che si manifesta attraverso I SEGNI E I SIMBOLI di una Tradizione che nella Chiesa ha sempre suscitato fiumi di Santi, Martiri e Dottori...
    ;)

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  23. ...furono notoriamente Lefebvre, Siri e Ottaviani a polemizzare contro l'Humanae Vitae.
    E poi si sa.. alla GMG sono i tradizionalisti a zompare insieme nei sacchi a pelo.

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  24. Noi tradizionalisti siamo quattro gatti: invito l'ospite delle 12.22 a tradurre "tradizionalista" con "conservatore". Molti conservatori sono in realtà ipocriti, nel senso evangelico del termine.
    Comunque sia, sottoscrivo in toto il post di Enrico.

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  25. Temo che lei, ospite, parli prima di aver ben compreso tutto quello che le stiamo dicendo: prima di sparare a zero sulla sessualità dei tradizionalisti, cerchi di distinguerci dai puritani; i veri puritani nella Chiesa cattolica, a mio modo di vedere, sono i neocatecumenali.

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  26. Arridàjie! scusi ospite, licenziamo Benedetto XVI e Redazione di messainlatino e assumiamo lei, contento? così potrà darci lezioni su noi stessi che neanche Gesù Cristo!

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  27. Caro ospite che scrive tutto in maiuscolo, Lei quanti figli ha? Lo dà il buon esempio? Lo sa che il Magistero non obbliga alla conigliera, ma all'apertura alla vita nell'ambito del rapporto matrimoniale, che è un altro paio di maniche? Si rilegga per benino l'Humanae Vitae che qualcuno citava in precedenza, è uno splendido testo ed uno dei pochi davvero inattaccabili usciti dalla temperie culturale del CVII.

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  28. Molto meglio essere tradizionali sia in liturgia che in morale. Non è la prima volta che in questo blog molto sensibile alla materia liturgica, si segnala per incertezze in materia morale, solo quest'ultima è la più grave. Cosa pensa Enrico di anticoncezionali, preservativi, e quant'altro concerne il 6° e il 9° Comandamento? Tutto libero, basta andare ad una Liturgia antica? Spero proprio di no, dove si afferma il peccato, si ritrae la grazia, e di divino nella Liturgia resta solo la Vittima del Santo Sacrificio. Chi la riceve in peccato mortale, commette un sacrilegio.

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  29. Sacrosanta verità: i conservatori sono i peggiori nemici della Tradizione, specie da quando il conservatorismo è diventata la nuova moda dei lupi travestiti da pecore (molti dei quali abitano le curie vescovili). I c.d. progressisti veri e propri sono una specie in via di estinzione per ragioni anagrafiche, e molte volte (avendo avuto ai loro tempi una formazione culturare di spessore, ancorchè a volte aberrante) dimostrano un'inaspettata apertura mentale. Per loro infatti nella Chiesa c'è posto per tutti, da Che Guevara a Madre Teresa a Lefebvre.

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  30. <span><span> "In tutto silenzio e senza riflettori dei mas media lavorano per la vigna del Signore operando sia con il NO sia con il NO."</span></span>

    Eh, multinick...piccolo lapsus tastierae?

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  31. Redazione di Messainlatino.it14 settembre 2010 alle ore 14:41

    Se così fosse, sarei un conservatore anch'io. L'ermeneutica della continuità è l'unica strada sensatamente praticabile per digerire (con quel che ne consegue) il Concilio. E' come un vaccino, che combatte i germi i con altri germi, attenuati o depotenziati: si combatte lo spirito del Concilio con i testi da cui quello spirito dichiara di partire.
    Enrico

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  32. ragazzi, cambiate spacciatore...

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  33. Redazione di Messainlatino.it14 settembre 2010 alle ore 14:53

    Confermo quanto scritto da Sebastiano. E per render più chiaro il messaggio, aggiungo: i principi immutabili in materia di morale, che mi pare inutile ribadire che condivido, sarebbero fondati sulla sabbia se la Fede che li sostiene (contro le nostre tendenze e istinti peccaminosi) fosse solo una religione come un'altra, son tutte belle e si salvan tutti, come spesso i neoconservatori lasciano intendere: a quel punto, me ne scelgo una più permissiva o semplicemente ci credo meno.
    Insomma: chiunque, dopo qualche raduno interreligioso ad Assisi, si farebbe senza problemi una scorta di Durex...
    Enrico

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  34. A tre anni ci sono intere zone del meridione italiano dove la messa in latino sembra una cosa ancora impensabile , esistono celebrazioni ovunque più brutte e sempre più esagitate.Tre anni in cui la fecondazione tra l'antico e il nuovo praticamente è applicata solo sull'altare papale. Se un sacerdote osasse mettere una croce e candelieri sull'altare verrebbe redarguito immediatamente dal proprio vescovo o peggio dai consigli pastorali. I francescani dell'Immacolata sono gli unici che celebrano in quasi tutte le loro chiese in rito ''straordinario''. In tre anni dal documento S. P. non si è avuta una sola trasmissione televisiva a larga diffusione che ne abbia trasmesso una messa, tranne Radio Maria.

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  35. Redazione di Messainlatino.it14 settembre 2010 alle ore 15:01

    Sì, libertario è un'ottima traduzione.
    Enrico

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  36. Redazione di Messainlatino.it14 settembre 2010 alle ore 15:04

    Camminante, l'accostamento è davvero azzardato: questo blog non è mica magistero...
    Enrico

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  37. @ Enrico

    La capisco, ma è necessario guardare la realtà quale essa è e non come vorremmo che fosse. Quei testi, piaccia o no, contengono delle affermazioni che sono in netto contrasto con il Magistero precedente.
    Il solo modo per far quadrare il cerchio è ignorare certi passi.

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  38. Scusate, ma poiché la Vostra definizione di "conservatore" è piuttosto giusta, Benedetto XVI e tutti i suoi ammiratori non sono forse così?

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  39. Redazione di Messainlatino.it14 settembre 2010 alle ore 15:30

    Anche ignorare è una forma di ermeneutica. Si chiama interpretatio abrogans. E siamo sempre all'interno dell'ermeneutica della continuità.

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  40. Basta pessimismo.
    In tre anni ho visto l'impensabile: la messa tridentina celebrata sull'altare del Corpus Domini a Torino (purtroppo non ho potuto assistere di persona) e i miei due figli battezzati in parrocchia col Rituale Romanum del 1952.
    Ho visto il mio Cardinale Arcivescovo dover emettere un comunicato di smentita dove precisava di non aver mai definito i fedeli della Misericordia "fissati del latino".
    Ho visto il vescovo 23 di Parigi celebrare more antiquo (diluvio di critiche perchè non ha pontificato) e Burke pontificare in una splendida chiesetta del Ponente ligure (diluvio di critiche perchè i pelucchi del tricorno del monsignore assistente erano in numero dispari anzichè pari).
    Ho sentito (non di persona) la messa tridentina trasmessa da Radio Maria.
    Ho visto le vocazioni "straordinarie" moltiplicarsi a ritmo esponenziale (non Italia), così pure il numero di messe (sempre fuori dallo Stivale purtroppo), e ho visto il Papa ritirare le scomuniche alla FSSPX.
    E' più di quanto mi aspettassi nel 2006 per l'intera mia vita (ed ho solo 35 anni).
    C'è ancora molto da fare, un lavoro talmente grande che va al di là delle nostre forze...e proprio per questo è ragionevole sperare che tale immane lavoro sarà compiuto, anche se non con i tempi che desideriamo noi.

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  41. <span>Basta pessimismo.  
    In tre anni ho visto l'impensabile: la messa tridentina celebrata sull'altare dei Santi Martiri a Torino (purtroppo non ho potuto assistere di persona) e i miei due figli battezzati in parrocchia col Rituale Romanum del 1952.  
    Ho visto il mio Cardinale Arcivescovo dover emettere un comunicato di smentita dove precisava di non aver mai definito i fedeli della Misericordia "fissati del latino".  
    Ho visto il vescovo 23 di Parigi celebrare more antiquo (diluvio di critiche perchè non ha pontificato) e Burke pontificare in una splendida chiesetta del Ponente ligure (diluvio di critiche perchè i pelucchi del tricorno del monsignore assistente erano in numero dispari anzichè pari).  </span><span>Ho sentito (non di persona) la messa tridentina trasmessa da Radio Maria.  
    Ho visto le vocazioni "straordinarie" moltiplicarsi a ritmo esponenziale (non Italia), così pure il numero di messe (sempre fuori dallo Stivale purtroppo), e ho visto il Papa ritirare le scomuniche alla FSSPX.  
    E' più di quanto mi aspettassi nel 2006 per l'intera mia vita (ed ho solo 35 anni).  
    C'è ancora molto da fare, un lavoro talmente grande che va al di là delle nostre forze...e proprio per questo è ragionevole sperare che tale immane lavoro sarà compiuto, anche se non con i tempi che desideriamo noi.</span>

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  42. Redazione di Messainlatino.it14 settembre 2010 alle ore 15:38

    No: Benedetto XVI è l'autore, da cardinale, della Dominus Iesus. Che, con una pedata poderosa all'ecumenismo come allora inteso e praticato, anche ai più alti livelli, è stata l'inizio della fine per il conservatorismo e il ritorno, per la prima volta dopo tanto tempo, a principi della Tradizione.
    I suoi enormi sforzi (subendo le critiche conseguenti) verso la FSSPX, i tradianglicani e anche gli ortodossi, si inseriscono proprio in questo amore per il ritorno alla Tradizione dottrinale e liturgica: vi risulta forse che faccia altrettanti sforzi coi valdesi e i luterani, tolti i rapporti di cortesia?
    Caro Matteo, dovresti comprendere che gli ultimi 50 anni non si possono, purtroppo, cancellare d'un tratto. Si può solo invertire la rotta, lasciando al tempo galantuomo quel compito. Purtroppo la barca di Pietro è un grosso transatlantico, e l'inversione è manovra lenta e difficile: speriamo di riuscirci prima di finire contro l'iceberg.
    Enrico

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  43. Deo gratias! Oggi sono tre anni che il motu proprio, ha sancito la legittimità del Divin Sacrificio della Messa, secondo il messale del 62, mai abrogato. Quante amare lacrime prima, quante dopo, di felicità... Ciò basta per dire: visitavit nos! Il Signore ha voluto, ancora una volta, rendersi presente, rinfrancarci, dopo un lungo cammino nel "deserto", ora a noi la testimonianza... fino ad effusionem sanguinis. Come ad Elia, l'Angelo ci dice: Svegliati e mangia, perché il cammino è molto lungo... Quarant'anni sono passati, pochì tutto sommato, per ciò che ci aspetta, perché si ristabilisca l'ortodossia dottrinale, teologica, morale. Noi siamo, indegnamente, strumenti per rendere pienamente reale il disegno di Gesù il Salvatore in questo nostro tempo e nei secoli: ne siamo consapevoli!? 

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  44. Concordo: noi cattolici stiamo lottando contro i conservatori. I modernisti non esistono più, chi aveva quelle tendenze è ormai un eretico conclamabile (ma spesso pericolosamente non conclamato).

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  45. ...anche perché al Padreterno spesso piace fare scherzi che definire "da prete" è molto riduttivo.
    Le sorprese stanno sempre dietro l'angolo. :-D :-D :-D ;)

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  46. Accostamento ardito, ma non azzardato; intendevo comprendere tutti i gradini della Tradizione, dalla cima alla base.

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  47. E monsignor Nourrichard , vescovo di Evreux , dove lo mettiamo?
    Volete vedere il suo ultimo exploit?
    Eccolo:
    http://www.perepiscopus.org/relativisme/mgr-nourrichard-participe-a-des-ordinations-de-femmes

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  48. :D
    Involontariamente il nostro muIltinick (da non confondere con multinick!) ha descritto la cruda realtà!

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  49. nonché a fumar spinelli e a intrecciar rasta (visto coi miei occhi)

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  50. hai dimenticato: io sono di Kiko!!
    :-D

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  51. ah ecco ci sono due multinick.... mi sembrava stranamente egregia la sua riflessione.... :-D

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  52. Temo che non abbia capito la portata del post della Redazione. San Paolo si riferiva alle predicazioni di diversi evangelizzatori, ma che convergevano tutti sul messaggio della Salvezza operata da Cristo; qui si sta parlando del motore primo della fede cristiana, ovvero di come intendere la Santa Eucaristia; di conseguenza le visioni di Chiesa (ovvero di un Corpo in relazione col Suo Capo, Nostro Signore) sono diverse. Certo, se lei fosse un protestante, o un catto-ecumenista, il suo commento sarebbe comprensibile: abbiamo, temo, diverse visioni della Fede e dei suoi dogmi.

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  53. Nobis quoque peccatoribus14 settembre 2010 alle ore 16:22

    Sono di Roma. Al solo pensiero che in tutte le chiese della citta' eterna (ovviamente non solo di quella ma io a lei penso) veniva un tempo celebrato ogni giorno il S. Sacrificio della Messa solo e sempre nel Rito Tridentino provo profonda commozione e disorientamento, tremens factus sum ego...

    Dies fausta haec

    FdS

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  54. <span>Il conservatore, per contro, è semplicemente un uomo d'ordine: sta dalla parte dell'autorità costituita, del Papa pro tempore, anche se... proibisce un Messale risalente a Gregorio Magno, o bacia il Corano. </span>
    <span>Il Papa parla sempre di Concilio? Viva il Concilio, anche senza leggerne i documenti: conta la prassi applicativa concreta, e l'importante è conservare quella.</span>
    --------------
    perfetto : inappuntabile !
    vorrei avere un'emoticon di quelle che applaudono...
    il ritratto arguto e preciso mi ricorda in maniera irresistibile alcuni bloggers che si aggirano da queste parti, in particolare uno che è rispuntato di recente dopo lunga assenza ...... 8-)

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  55. Son d'accordo con te Enrico.

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  56. "seminarista affranto" chiede:
    <span>Spesso l'ho detto anche su questo blog, esistono solo due categorie all'interno della Santa Chiesa, i Cattolici e gli eretici!!!!! NOI DA QUALE PARTE STIAMO?</span>
    <span></span>
    <span>******</span>
    <span>bella domanda!! :-D </span>
    <span>mi viene la risposta di san Paolo: PECCATORI! eravamo ancora peccatori quando Cristo morì in Croce per noi! ;) </span>
    <span>è una riflessione da brivido questa di san Paolo, soprattutto oggi, Esaltazione della Croce....ecco cosa vuol dire Tradizione ed essere tradizionali(sti).....</span>
    <span></span>
    <span>il conservatorismo ATTUALE NON concede alcuna Riforma mentre la Chiesa è sempre "reformanda", al contrario i tradizionali perseguono una continua riforma portando nel proprio tempo in cui vivono LA TRADIZIONE cioè il Deposito della fede....</span>
    <span>una difesa della Tradizione senza il Deposito della Fede sarebbe un suicidio....</span>
    <span>il vero Tradizionale è a favore del progresso ma non del progressismo, ossia con il PROGRESSO - progressione - incentiva la diffusione della Tradizione arricchendo il Deposito della Fede di nuovi Santi, nuovi Martiri, nuovi Dottori....in ogni generazione e momento storico che avanza...</span>
    <span></span>
    <span>....tuttavia attenzione perchè il termine, come quello usato per i tradizionalisti, si è difatto imbastardito perchè prima non esisteva questo distinguo, esso nasce dopo il Concilio grazie all'appannaggio mediatico che subito divise le correnti nella Chiesa usando termini di fatto non propri...</span>
    <span>TUTTI SIAMO SEMPRE STATI CONSERVATORI DELLA TRADIZIONE.... ;) </span>
    <span>chi non era un conservatore della Tradizione era un eretico e basta!</span>
    <span>poichè il termine eretico fu di fatto abolito dal Concilio, ecco che i MODERNISTI, che nel Concilio hanno vissuto il loro momento di gloria ma anche l'inizio della loro decadenza, hanno cominciato ad usare il termine "conservatore e tradizionale" per indicare i contrari NON al Concilio - al quale infatti vi parteciparono tutti - ma contrari a quanto stava scaturendo da esso....</span>
    <span></span>
    <span>Vorrei ricordare a tutti la bellissima intervista a Guitton pubblicata qui dalla Redazione....</span>
    <span></span>
    <span></span>

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  57. se fosse bastato questo bel discorso a impedire le derive quarantennali....non saremmo qui a difendere la Tradizione presa a picconate !

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  58. Fa comodo ad un certo movimento presentarsi come il difensore della famiglia e della morale; ma è uno specchietto per le allodole per chi non sa a che prezzo... e poi calpesta la Liturgia...
    Certe sottolienature vanno lette tra le righe e, a proposito di famiglia e procreazione, è bene documentarsi qui

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  59. Ma chi glie lo ha scritto il testo dell'Humanae vitae a Paolo VI?

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  60. Beh, non tutti i tradizionalisti sono usciti dal ghetto: difficile trovare qualche vescovo che dia una chiesa (con tante chiuse) ad un sacerdote della FSSPX, anche solo per occasioni saltuarie come in occasione di battesimi, comunioni, etc. Agli ortodossi ne danno anche più di una e non mi stupirei di vedere una moschea in una chiesa, invece ci siamo spesso visti fregare in curva chiese chiuse non della curia, che volevamo comprare e che la curia ha comprato o ha fatto comprare o ha messo degli scrupoli ai privati perchè non la vendessero alla Fraternità. Per poi lascire la tale chiesa chiusa allo sfascio del tempo. Piuttosto farci un garage, ma mai venderla o darla in comodato d'uso alla Fraternità, scherziamo? Così nelle chiese sconsacrate nascono cinema e bar e nei bar nascono le chiese dei tradizionalisti "Lefebvriani".
    Così va il mondo!

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  61. Gentile Camminante, guardi che, evidentemente, mi sono espresso male: non ho mosso alcun rilievo nei confronti della sessualità dei tradizionalisti (nel mio caso, fra l'altro, si tratterebbe di una contra se factio), se mai, ho accennato alla radice teologica (di carattere manifestamente ereticale) dalla quale questi rilievi rampollano.

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  62. Guardate però che Benedetto XVI-Ratzinger - che peraltro venero e ammiro - non è un "tradizionalista": tanto per dire due cose, sul suo compito di Papa ha idee simili a quelle di Paolo VI, e non crede alla miracolosa traslazione della Santa Casa a Loreto. BXVI è semplicemente una persona mite, colta e devota in un mondo - anche ecclesiastico - di cafoncelli arroganti.

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  63. Redazione di Messainlatino.it14 settembre 2010 alle ore 18:06

    "alla GMG sono i tradizionalisti a zompare insieme nei sacchi a pelo"

    Chiediamolo a quelli di Juventutem...
    Enrico

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  64. E vabè...come si farebbe, altrimenti, a "fare comunione", "fare Chiesa", "essere aperti" e "dialoganti" (salvo poi improvvisamente chiudersi verso un parroco e dei fedeli che nulla colpa hanno, tranne che di voler essere cattolici)?
    Aggiorniamoci, noi passatisti! Il divieto delle ordinazioni femminili è figlio dell'oscuro Medioevo e di un'interpretazione eccessivamente integralistica delle Sacre Scritture!!
    :-D

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  65. Tra l'altro, son vestiti meglio preti (e pretesse!) e vescovi Anglicani che non gli omologhi di Evreux (fatta eccezione, ovviamente, per l'Abbè Michel)...

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  66. mettimi 0 spaccato sulla pagella

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  67. L'importante è che questa "ermeneutica della continuità" (terminologia, a dire il vero datatuccia) si sostanzi di passi concreti. Diversamente all'"ermeneutica della rottura" subentrerà non l'"ermeneutica della continuità", ma la "rottura dell'ermeneutica" (dove per "rottura" si intende anzitutto quella di scatole). Non è tempo di formule vacue, ma di provvedimenti tangibili. Credo, tanto per fare un esempio, che una celebrazione secondo il rito antico da parte del Pontefice, magari in occasione di una ricorrenza particolarmente significativa per la Tradizione, sarebbe un'iniziativa encomiabile.

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  68. stranamente egregia, grazie

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  69. Luisa mascalzò
    <span>mettimi 0 spaccato sulla pagella</span>

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  70. Redazione di Messainlatino.it14 settembre 2010 alle ore 18:11

    E da quando la traslazione della S. Casa è diventata dogma di fede?
    Se fosse quello il metro di misura della fede, o del tradizionalismo, staremmo freschi...
    Enrico

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  71. Luis sei unico! ahhahahah

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  72. incentiva la diffusione della Tradizione arricchendo il Deposito della Fede di nuovi Santi, nuovi Martiri, nuovi Dottori....
    e nuove teologie

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  73. Sicuramente si è espresso male e anche malignamente. Le sue sono considerazioni del tutto fuori luogo.

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  74. <span>incentiva la diffusione della Tradizione arricchendo il Deposito della Fede di nuovi Santi, nuovi Martiri, nuovi Dottori....  
    e nuove e più approfondite teologie</span>

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  75.  mi voi dire che per essere buoni-ottimi cattolici bisogna credere alla miracolosa traslazione della Santa Casa a Loreto?

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  76. <p><span><span>si che c’è l’altra strada, anzi l’<span>u</span>nica strada. Quella che spesso dimentichiamo di percorrere, ed è quella che ci indica la Tutta Santa Odighitria (</span><span>ὸδηγήτρια)<span>. “Fate quello che vi dirà!”</span></span></span></p>

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  77. Di nuovo: ma rileva poi tanto riconoscersi nel marchio ideologizzante "tradizionalista" o "conservatore"? Direi di no. A noi interessa innanzi tutto promuovere il ritorno alla Liturgia antica: quante volte dobbiamo ripeterlo ai soliti ospiti importuni?! Sindacare sulle denominazioni è un esercizio ozioso, sindacare sulla moralità di coloro che amano il rito antico è un esercizio ozioso e odioso. Noi qui, pur in un ventaglio di posizioni piuttosto ampio, siamo uniti dalla comune convinzione che sia prioritario, essenziale, urgente, imprescindibile <span>il pieno recupero della Liturgia romana antica</span>. Siamo convinti che conculcarla sia stato un grave errore spirituale, oltre che un aberrazione culturale e un grave abuso d'autorità (solo su quest'ultimo punto, credo, c'è qualcuno che dissente). Questo è il denominatore comune, il luogo ideale in cui ci incontriamo.

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  78. <span>Di nuovo: ma rileva poi tanto riconoscersi nel marchio ideologizzante "tradizionalista" o "conservatore"? Direi di no. A noi interessa innanzi tutto promuovere il ritorno alla Liturgia antica: quante volte dobbiamo ripeterlo ai soliti ospiti importuni?! Sindacare sulle denominazioni è un esercizio ozioso, sindacare sulla moralità di coloro che amano il rito antico è un esercizio ozioso e odioso. Noi qui, pur in un ventaglio di posizioni piuttosto ampio, siamo uniti dalla comune convinzione che sia prioritario, essenziale, urgente, imprescindibile <span>il pieno recupero della Liturgia romana antica</span>. Siamo convinti che conculcarla sia stato un grave errore spirituale, oltre che un aberrazione culturale e un grave abuso d'autorità (solo su quest'ultimo punto, credo, c'è qualcuno che dissente). Questo è il denominatore comune, il luogo ideale in cui ci incontriamo.</span>

    RispondiElimina
  79. Cara Redazione....è proprio questo che NON comprendo!!!! parole sacrosante, ma i fatti? e credo che se veramente si vuole combattere l'apostasia e la falsa interpretazione occorre usare anche queste parole di Paolo VI e CANCELLARE tutto ciò che anch'egli fece contravvenendo alla sua stessa tesi.... ;)

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  80. non farmi il protestante ora....Gesù ci dice le cose anche attraverso e soprattutto attraverso la Chiesa, noi non siamo per la Sola Scriptura.... il Papa  ha l'autorità dell'interpretazione della Scrittura "chi ascolta VOI, ASCOLTA ME".... e ciò che Gesù non ci ha lasciato scritto nei Vangeli è come fare quando un Papa contraddice sé stesso...quel che sappiamo, sul come reagire, ci viene da san Paolo, e dalla TRADIZIONE....dall'esperienza dei Padri della Chiesa.... ;)

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  81. Non sono d'accordo con te, ovviamente.... comunque questo blog un po' di passi avanti l'ha fatti... considerando che mesi fa dissi più le stesse cose sui conservatorismo e fui bellamente bannato....

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  82. <span>Non sono d'accordo con te, ovviamente.... comunque questo blog un po' di passi avanti l'ha fatti... considerando che mesi fa dissi più le stesse cose sul conservatorismo e fui bellamente bannato....</span>

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  83. Luca dice di Benedetto XVI:

     e non crede alla miracolosa traslazione della Santa Casa a Loreto. BXVI è semplicemente una persona mite, colta e devota in un mondo - anche ecclesiastico - di cafoncelli arroganti.

    ********************

    ma stiamo scherzando?????
    ma da dove l'ha letta sta baggianata?
    Ratzinger ha sempre creduto nel mistero di Loreto, lo definisce UN PRODIGIO, UN MISTERO....la stessa Preghiera da lui composta appena eletto Papa, ci dice come e quanto ci crede:

    <span>PREGHIERA DI BENEDETTO XVI
    ALLA MADONNA DI LORETO</span>

    Santa Maria, Madre di Dio, ti salutiamo nella tua casa.

    Qui l’arcangelo Gabriele ti ha annunciato che dovevi diventare la Madre del Redentore; che in te il Figlio eterno del Padre, per la potenza dello Spirito Santo, voleva farsi uomo.

    Qui dal profondo del tuo cuore hai detto: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc.1,38). Così in te il Verbo si è fatto carne (Gv.1,14).
    **************+

    Benedetto XVI è un mariano dal palato FINISSIMO.... ha confessato che fa fatica a dire il Rosario intero ogni giorno e infatti NON lo dice perchè non ci arriva....ma uno si, lo dice.... a Loreto è andato diverse volte ed ha tenute alcune conferenze....

    Benedetto XVI ai giovani a Loreto:

    Quest’umano timore può bloccare anche gli spiriti più coraggiosi, ma in questa notte che ci attende, ai piedi della sua Santa Casa, Maria ripeterà a ciascuno di voi, cari giovani amici, le parole che lei stessa si sentì rivolgere dall’Angelo: Non temete! Non abbiate paura!

    ****

    e all'Angelus disse:

    Loreto, dopo Nazaret, è il luogo ideale per pregare meditando il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio. Perciò, in questo momento, il mio invito è a recarci tutti insieme, con la mente e con il cuore, nel Santuario della Santa Casa, tra quei muri che secondo la tradizione vengono da Nazaret, il luogo dove la Vergine disse "sì" a Dio e concepì nel proprio grembo il Verbo eterno incarnato.

    Cari amici, è un grande privilegio per l’Italia ospitare, in questo dolcissimo angolo delle Marche, il Santuario della Santa Casa. Siatene giustamente fieri, e approfittatene! Nei momenti più importanti della vostra vita venite qui, almeno con il cuore, per raccogliervi spiritualmente tra le mura della Santa Casa. Pregate la Vergine Maria, perché vi ottenga la luce e la forza dello Spirito Santo

    *****

    non mi senbrano parole di uno che NON crede alla miracolosa traslazione..... ;)

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  84. Per la cronaca si dice che fu l'Arcivescovo Ferdinando Lambruschini a impostare e ben scrivere l'Humanae Vitae. Spero che i fratelloni di Maranatha ci diano più informazioni al riguardo.

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  85. ' (è l'apostrofo dimenticato prima di "aberrazione")

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  86. Ma no... sul lapsus tastierae sarò indulgente, avrei tendenza ad esserlo molto meno sulla sua favola della Santa Messa Tridentina celebrata quotidianamente nella sua parrocchia, caro multinick, e continuo a dirmi che se c`è una anche remotissima possibilità che non sia una favola ma la realtà, il suo voler mantenere segreta questa oasi idilliaca è incomprensibile e molto egoista. A questo suo dire e non dire, probabilmente presa per i frondelli, non accordo nessuna indulgenza e "accordo" ben volontieri uno 0 .

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  87. Cronaca ordinaria di una parrocchia romana:

    http://neocatecumenali.blogspot.com/2010/09/infiltrazioni-neocatecumenali-nelle.html

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  88. Perché, qualche tradizionalista s'è schierato a favore degli anticoncezionali?

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  89. Ma chi di noi s'è mai schierato contro qualcuno di questi punti fondamentali della dottrina cattolica?

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  90. NON DANNO UNA PARROCCHIA NEPPURE ALLA FSSP.....ripeto, alla Fraternita san Pietro voluta da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI....
    Molto eloquente e bella in se la descrizione reale di Chiese lefebvriane che nascono dentro ex bar.... meglio così che non il contrario, che le nostre chiese stiano invece diventando DEI TEATRI... bar, discoteche...

    così va il mondo? direi che così lo stanno sfasciando come è giusto che debba avvenire....parola di san Paolo.... ;)

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  91. Continuo a considerarmi un incompreso: che ci sarebbe mai di "maligno", nel ravvisare alla base dei rilievi moralistici di chi intenderebbe, come afferma in epigrafe Simone di Varagine, " ...  far passare per lussuriosi sfrenati dai facilissimi costumi ..." i fedeli alla Tradizione, un' evidente ragionamento di origine "gnostico-puritana, piuttosto che (come rileva sempre Simone da Varagine) un'accidentale manifestazione di " ... cattivo gusto e ... scemenza"?

    Sarò evidentemente uno stolido che, come tale, si rivela pressoché incapace di esprimere compiutamente il proprio pensiero, ma quanto alla malignità, dove mai s'anniderebbe?    

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  92. "la sessualità dei tradizionalisti"
    ..muhahahahahah!!!..
    sembra un programma su discovery channel: in questa puntata: come si accoppiano i panda?.. e i tradizionalisti?.. restate con noi dopo la pubblicità!

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  93. Redazione di Messainlatino.it14 settembre 2010 alle ore 20:25

    Don Camillo, il bando non dipende da quel che si dice, ma da come lo si dice.

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  94. Non solo dopo, ma anche durante.

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  95. Appunto, si faccia spiegare la faccenda dall'ospite delle h. 12,22 .

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  96. <span>Perciò, in questo momento, il mio invito è a recarci tutti insieme, con la mente e con il cuore, nel Santuario della Santa Casa, tra quei muri che<span> secondo la tradizione vengono da Nazaret,</span> il luogo dove la Vergine disse "sì" a Dio e concepì nel proprio grembo il Verbo eterno incarnato.</span><span>  
    La S. Casa, nel suo nucleo originario, è costituita da sole tre pareti, perché la parte dove sorge l'altare dava, a Nazaret, sulla bocca della Grotta. <span> </span>Alcune pietre risultano rifinite esternamente con tecnica che richiama quella dei nabatei, diffusa in Palestina e anche in Galilea fino ai tempi di Gesù. La tradizione popolare racconta che le pietre della casa di Nazaret vennero trasportate in volo dagli angeli. In realtà, alcuni studi e dei documenti ritrovati hanno confermato che il trasporto avvenne per mare su navi crociate. Grazie ad un esponente della famiglia Angeli, regnanti dell'Epiro, che si interessò di salvare la Santa Casa. Fu, trasportata prima a Tersatto, nell'odierna Croazia e poi ad Ancona ed infine a Loreto il 10 dicembre 1294.</span>
    <span>Trasportata dagli angeli o dalla famiglia Angeli, poco cambia! E’ verosimilmente la casa di Maria. È pur sempre miracolo il fatto che sia giunta fino a noi.</span>
    <span>Ma tutto questo, seppur bello e affascinante, non è un dogma di fede, come ha giustamente sottolineato anche la Redazione. Infatti il Papa,  inequivocabilmente, dice che la Santa Casa viene da Nazaret, <span>secondo la tradizione (t minuscola)</span>. </span>

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  97. cos'è Durex?
    dura lex sed lex?

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  98. Tu no, sei una copia.

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  99. Nuove teologie più approfondite che sono già state condannate da Pio XII.

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  100. donna di poca fede!
    Non essere impazinete arriverà a tempo debito il post con tanto di foto e indirizzo e se vuoi anche numeri di cellulari e di codice fiscale. Così in quel giorno la tua esigente curiosità sarà finalmente soddisfatta, nela speanza che accresca anche la tua fede.

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  101. A proposito del terzo anniversario -un saluto per tutti gli amici di Messa di Sempre :
    http://www.youtube.com/watch?v=KAxuqyuPuc0  

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  102. I tradizionalisti sono contrari persino all'astinenza periodica e, finanche a quella assoluta, se fatta a fini contraccettivi. Solo la presenza di motivi gravi rende lecita l'astinenza ed i direttore spirituale è l'unico giudice che si può pronunciare circa l'esistenza e al gravità di tali motivi. In definitiva, siamo contro l'Humanae Vitae, per i motivi opposti a quelli dei progressisti. Possiamo riassumendo, concetto poi ribadito anche da Giovanni Paolo II, che, in materia di contraccenzione, il problema non solo nei metodi, E' LO SCOPO IN SE STESSSO che non è buono. Se interessa, ne riparelremo in privato.

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  103. Mi rendo cnto che "libertario" è l'espressione più concona al concetto anglosassone di "liberal", ma non mi piace. Ho troppo rispetto per degli avversari comunque persone serie, come furono i "libertari" Francesco Saverio Merlino, Amilcare Cirpiani e Leo Ferré, per paragonare a loro

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  104. Un ulteriore prova della bontà dell'Humanae Vitae, è il modo in cui 'il mondo che conta' l'ha accolta.
    Il primo grande esempio di linciaggio mediatico moderno e ottima dimostrazione del 'beati voi quando vi perseguiteranno e mentendo diranno ogni male contro di voi per causa mia'.

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  105. Ho letto da qualche parte che fu il Card. Ottaviani - un grande - a convincere con modi assai perentori e bruschi, Paolo VI incerto e titubante a firmare l'Enciclica. Qualcuno può confermare?

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  106. Infatti la Tradizione viene prima della Scrittura!

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  107. A tempo debito?
    Sempre che non sia una favola, e ammettendo che la pazienza non è una qualità che posseggo in abbondanza, non vedo quale oscuro motivo, stile segreto du Stato, motivi il silenzio su una realtà che dovrebbe al contrario procurare una grande gioia a chi ne beneficia nel condividerla con i lettori di un sito intitolato Messa in latino!
    Vi rendete conto, qui vediamo thread consacrati a Messe Tridentine celebrate una volta al mese quando va bene, una volta alla settimana è un exploit e c`è chi pretende "averla " ogni giorno e tace?
    Vedremo...mi faccio un nodo al fazzoletto, sa, multinick,  non sarà la prima volta che chi non vuole rispondere ad una domanda , dice...ne riparliamo dopo, ritornerò sul tema piu tardi, e poi, nada, rien, niente, silenzio.

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  108. sono il fondatore dell'istituto perfetto: per statuto ne debbo essere l'unico membro. Non posso accettare adesioni, nè fare cooptazioni. Almeno fin quando, al prossimo congresso, non si cambierà lo statuto. Congresso che, essendo l'unico congressista, posso ceòebrare quando volgio, anche la sera, cinque minuti al giorno, prima di prendere sonno. Con questi presupossti, è senza senso che vi parli di cosa insegna e di quale cerimonie celebra ntale istituto.

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  109. Gli eretici non appartengono alla Chiesa Cattolica. Quindi, tutti coloro che appartengono alla Chiesa Cattolica sono Cattolici.

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  110. Sì, ho capito. C'è stato il precedente  relativo all'affaire Recife...

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  111. A me risulta che i Neocatecumenali, ad esempio, siano tra i più convinti sostenitori dell'illiceità morale dei metodi contraccettivi. Pare, ma non ne sono sicuro, che guardino con diffidenza anche i metodi naturali approvati dalla Chiesa.

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  112. prima la Tradizione, poi la Tradizione scritta...
    oggi abbiamo invece molti traditori senza Tradizione

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  113. Bravo! Irradia la tua accecante luce a te stesso: se poi vuoi che almeno un altro sappia della tua esistenza, mettiti davanti ad uno specchio. Se poi vuoi essere una folle trinità aggiungicene un altro (di specchi).

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  114. Ma se i poveri tradizionalisti sono (me compreso) quattro gatti, come possono aver spostato i termini della questione?
    Io sono piuttosto impegnato in un movimento di spiritualità coniugale e posso dirvi con certezza che in materia il confine è variegatissimo: ci sono molti modernisti che attaccano l'Humanae vitae, sia da sinistra (come sembrerebbe ovvio), ma pure da destra, affermando che non si può mai distinguere tra metodi "buoni" e "cattivi". E via enumerando.
    E' materia esplosiva e - se siamo in buona fede - non può essere questo il terreno per verificare chi è cattolico e chi no, modernista, conservatore o tradizionalista. Se poi si è in malafede, accomodatevi tutti e si cominci pure a scagliare la prima pietra.
    Infine mi fa davvero ribrezzo tutto questo parlare su chi abbia o meno scritto l'Humanae vitae, è di Paolo VI e basta, il Papa era lui e non l'avrebbe firmata senza quanto meno condividerla parola per parola: ricordiamoci che è stato crocifisso per l'Humanae vitae, certamente più che per qualsiasi altra decisione, sopportando ogni contumelia esterna e interna. Per carità, ha molto sbagliato (tragicamente in buona fede), ma su questo martirio per la vita merita il rispetto di tutti, certamente ha il mio.

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  115. Tale diffidenza è l'unica cosa buona dei NEOC.

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  116. <span>come furono i "libertari" Francesco Saverio Merlino, Amilcare CiPRIANI e Leo Ferré, per paragonare a loro certi pretonzoli del Post-concilio</span>

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  117. ..dici?.. in ogni caso, era una situazione "off limits". E Fisichella non è un don Gallo qualsiasi. Ma non voglio qui riaprire la discussione..

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  118. In realtà mons. Fisichella aveva capito che il vescovo di Recife aveva scomunicato la madre-bambina, oltre ai medici, e invece si trattava della madre della bambina-madre.

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  119. Qualcosa di molto meno duro.

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  120. Questa era la voce più attendibile che circolava in Curia.
    Qualcuno ben informato narra anche che Paolo VI chiese a Palazzini di preparargli
    del materiale ad hoc. Palazzini che era un sant'uomo, ma fumino quanto basso, strappò delle pagine da un suo testo di teologia morale e gliele mandò.
    Relata refero. Ma conoscendo la personalità dei due prelati, i fatti son plausibili.

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  121. quali primi? i primi saranno gli ultimi oppure tra quelli che vi precedono?

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  122. concordo con Guy e con il suo ottimismo.
    purtroppo in quello stesso periodo è stato pure riconosciuto san kiko del cammino...

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  123. le condanne a volte si graziano

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  124. Al membro unico dell'istituto perfetto:
    ad maiora e requiescat in pace

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  125. <span>Al membro unico dell'istituto perfetto:  
    ad maiora e requiescat in pace il suo unico membro</span>

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  126. e ne nascono le disgrazie.

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  127. http://groups.google.it/group/free.it.religioni.cattolicesimointegrale/browse_thread/thread/83f3d5ea9a7a4ed2/8df977aa026942ca?lnk=gst&q=%22pianificazione+familiare%22#8df977aa026942ca

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  128. I primi del commento a cui mi riferivo.

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  129. L'appartenenza esteriore non significa appartenenza viva e reale al Corpo Mistico.
    Purtroppo nella Chiesa ci son molti eretici che si spaccian per cattolici.

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  130. ma i coniugi neocat fanno un figlio all'anno? O son tutti sterili o vecchi?

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  131. Redazione di Messainlatino.it16 settembre 2010 alle ore 10:40

    Le condanne si graziano a chi si pente, facendo sparire la pena.
    Non si grazia chi rimane della propria idea e continua a pensare che il reato sia buono.
    Ricorda poi che si graziano non le condanne, ma le persone condannate; si toglie la scomunica al teologo eretico quando non sussite più l'eresia, ma non si toglie quando l'eresia esiste ancora. Questo discorso vale maggiormente per le eresie stesse, la scomunica alle idee dice ai semplici " Questa è una pessima idea! Attenti!", le idee, per definizione non cambiano.

    Sebastiano P.

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  132. <span>Fa comodo ad un certo movimento presentarsi come il difensore della famiglia e della morale; ma è uno specchietto per le allodole per chi non sa a che prezzo... e poi calpesta la Liturgia...  
    Certe sottolienature vanno lette tra le righe e, a proposito di famiglia e procreazione, è bene documentarsi qui</span>

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  133. ...come teme le mie correzioni... mi pensa anche quando non partecipo....

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  134. Vi chiedo cortesemente di farmi capire la vera differenza tra conservatori e tradizionalisti. Sono giorni che inseguo articoli laddove mi facesse chiarezza !! Sono una povera ignorante in materia teologica dottrinale .

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