L'ultima newsletter di mons. Williamson, il controverso vescovo della Fraternità San Pio X le cui affermazioni negazioniste sulle camere a gas attirarono enorme controversia sia sul Papa (che aveva revocato le scomuniche ai vescovi lefebvriani) sia sulla Fraternità stessa, offre informazioni e indiscrezioni davvero importanti sulla situazione tra Roma e la FSSPX. La pubblichiamo per intero: le notizie che vi leggiamo, e che a noi appaiono molto incoraggianti, preoccupano e allarmano l'intransigente vescovo, da sempre dichiarato oppositore di un accordo che invece, se bene strutturato, appare ad ogni persona di buon senso come una benedizione, per rafforzare il peso della Tradizione all'interno della Chiesa e per aiutare la tanto attesa correzione di rotta. I nostri commenti sono interpolati in rosso.
Commenti Eleison CLXII (21 agosto 2010): COLLOQUI AGGIRATI ?
Mentre i colloqui fra Roma e la Fraternità San Pio X, a sentire le due parti, stanno cozzando contro un muro dottrinale, una notizia dalla Francia e dalla Germania e delle voci da Roma configurano insieme un pericolo per i Cattolici. Tale pericolo è costituito da un accordo politico che semplicemente aggirerebbe il blocco dottrinale. La politica minaccia di intrappolare la dottrina.
Dalla Francia e dalla Germania, poche settimane fa, mi si è detto che una larga percentuale di cattolici che frequentano i centri di Messa della FSSPX stanno solo sperando e aspettando un qualche accordo per venir fuori dai colloqui [Ottima notizia. Come spesso accade, il sensus fidei dei semplici fedeli è più forte di qualunque condizionamento. Vox populi, vox Dei; o forse dovremmo dire: semplice buon senso di laici, che hanno compreso - e non ci vuol molto - due cose evidenti: che la Chiesa ha bisogno delle 'truppe' esercitate e allenate della Fraternità; e che quest'ultima estenderebbe enormemente la sua capacità di apostolato e persuasione se si liberasse dello stigma di non essere in comunione col Papa]. Se, e ripeto se, questo è vero, la cosa è molto grave. Questi cattolici meritano pieni voti per il fatto che non desiderano essere tagliati fuori da ciò che a loro sembra essere Roma, ma meritano voti scarsi per il fatto che non colgono che, fino a quando i colloqui rimarranno dottrinali, non vi sarà modo per gli insegnamenti neo-modernisti del Vaticano II di essere conciliati con la dottrina cattolica della vera Chiesa. Questi cattolici potranno venerare ed amare l'Arcivescovo Lefebvre per come lo vedono, ma non hanno compreso l'essenza della sua lotta per la Chiesa. Farebbero meglio ad aprire gli occhi, se non vogliono cadere, in un modo o nell'altro, tra le braccia dei neo-modernisti Romani.
Un accordo a fronte della dottrina significa porre la politica prima della religione, l'unità prima della verità, l'uomo prima di Dio. Dio prima dell'uomo significa la verità prima dell'unità, la religione prima della politica, e la dottrina come cosa più importante di un qualsiasi accordo non dottrinale. Solo dei sognatori potevano non prevedere che i colloqui fra Roma e la FSSPX andassero a cozzare contro un muro dottrinale. Solo dei politicanti possono sperare di poterne ricavare un accordo non dottrinale.
Ahimè, a quanto pare Benedetto XVI crede sinceramente nella nuova Chiesa del Vaticano II, che consiste nel raccogliere nel suo seno tutti gli uomini assolutamente, indipendentemente dal fatto che credano o meno nell'unica vera dottrina della Fede. Perciò egli desidera sinceramente accogliere anche la FSSPX - bisogna anche tenere conto che normalmente non ha troppo da vivere! [***gesto e formula di scongiuro***] Di conseguenza, il blocco dei colloqui dottrinali non dovrebbe preoccuparlo eccessivamente, e per lui non sarebbe escluso di raggiungere un accordo politico con la FSSPX, al fine di unirla al resto della nuova Chiesa. Questo scopo esigerebbe di non chiedere troppo alla FSSPX, che rifiuterebbe l'accordo, né troppo poco, perché allora il resto della nuova Chiesa conciliare insorgerebbe per protesta.
Le voci da Roma dicono che lui stia proprio pensando ad un "Motu Proprio", che accetterebbe il "ritorno nella Chiesa" della FSSPX, una volta per tutte, senza chiedere alla stessa FSSPX un'esplicita accettazione del Vaticano II o della nuova Messa, ma chiedendo solo l'accettazione, per esempio, del "Catechismo della Chiesa cattolica" di Giovanni Paolo II, del 1992, il quale è sostanzialmente modernista [!!], ma in maniera sommessa [l'idea è tutt'altro che peregrina, e ancor meno malvagia o inattuabile: non s'è fatto forse lo stesso per la revoca delle scomuniche, allorché fu ritenuto sufficiente che i quattro vescovi richiedessero quella revoca, senza doversi profondere in chiarimenti, né resipiscenze né abiure di sorta?]. In tal modo la FSSPX, agli occhi dei suoi seguaci, non parrebbe accettare il Concilio o la nuova Messa, ma si disporrebbe, pian piano, ad andare d'accordo con la sostanza del neo-modernismo.
Così tutti i fautori dell'unità sarebbero contenti. Salvo i credenti nella dottrina cattolica [id est: salvo Williamson e i suoi pochi accoliti].
PERICOLO!
Kyrie eleison.
I timori di Williamson non mi sembrano del tutto infondati.
RispondiEliminaSi tratterebbe perlomeno o di fare chiarezza riguardo all'accettazione del Catechismo del 1992, ai suoi contenuti e alle sue enunciazioni, di cui spesso si è notata la mancanza di chiarezza a svantaggio dei lettori di ogni età e cultura, e che per questo si differenzia in senso negativo da quello di S. Pio X.
Qui lo ha confermato, tra gli altri, D. Pastorelli.
<span>I timori di Williamson non mi sembrano del tutto infondati.
RispondiEliminaSi tratterebbe perlomeno di fare chiarezza riguardo all'accettazione del Catechismo del 1992, ai suoi contenuti e alle sue enunciazioni, di cui spesso si è notata la mancanza di chiarezza a svantaggio dei lettori di ogni età e cultura, e che per questo si differenzia in senso negativo da quello di S. Pio X.
Qui lo ha confermato, tra gli altri, D. Pastorelli.</span>
<span>I timori di mons. Williamson non mi sembrano del tutto infondati.
RispondiEliminaSi tratterebbe perlomeno di fare chiarezza riguardo all'accettazione del Catechismo del 1992, ai suoi contenuti e alle sue enunciazioni, di cui spesso si è notata la mancanza di chiarezza a svantaggio dei lettori di ogni età e cultura, e che per questo si differenzia in senso negativo da quello di S. Pio X.
Qui lo ha confermato, tra gli altri, D. Pastorelli.</span>
<span>In tal modo la FSSPX, agli occhi dei suoi seguaci, non parrebbe accettare il Concilio o la nuova Messa, ma si disporrebbe, pian piano, ad andare d'accordo con la sostanza del neo-modernismo.</span>
RispondiEliminail rischio di un riassorbimento silenzioso da parte della Chiesa conciliare dove oggi regna il potere modernista, è un rischio reale, non vana paura di un fanatico integralista: infatti esso sarebbe un processo squisitamente politico di "accoglienza", con supervisione e occhiuto controllo di insegnamenti e movimenti di idee, con imposizione dall'alto -con pugno di ferro e guanto di velluto- di tutti gli avanzamenti generati dal Concilio, compresa la <span>Messa NO, da accettare com'è</span>, perchè sempre meno si parlerà di riforma della riforma, sempre più lontana e irrealistica.
E' molto verosimile che con questa accoglienza all'insegna dell ' ET-ET, la FSSPX sarà gradualmente ADDOMESTICATA, con tutti i suoi seguaci e ammiratori, dal pensiero modernista che è quello imperante DI FATTO ( per chi vuol vedere la realtà com'essa è!....).
In tal modo, con questa illusoria "unità" di tutte le cosiddette anime della Chiesa (e <span>diverse anime</span> è sempre un concetto relativista, ecco la trappola!....) si rimarrebbe ancora inesorabilmente imprigionati del minestrone "di tutto e di più", il caos anarchico del "è vero e valido tutto e il suo contrario"
dentro il quale, fatalmente, a vincere sarà IL PIU' FORTE,
ancora una volta: e per molto tempo, allora, sarà una vittoria definitiva.
(....finchè non si avveri la speranza derivante dalla promessa della Madonna a Fatima.....ci sarà una lunghissima attesa, mentre la tirannide in atto continuerà, durissima....)
Conoscendo i soggettini con cui ha a che fare si può capire che mons. Williamson abbia qualche dubbio, ma personalmente ho anche l'impressione che nella FSSPX ci sia chi fa l'intransigente per partito preso (lui in testa).
RispondiEliminaDa cattolico non posso non avere simpatia per la Fraternità, ma il complesso di superiorità di certi suoi membri e la puzza sotto il naso che ne deriva, sono abbastanza fastidiosi.
è giunta l'ora, e da molto tempo,
RispondiEliminache si chiariscano i REALI significati -quelli di sempre- delle seguenti parole o frasi:
- UNITA' della Chiesa (in nome di chi o che cosa)
- INTRANSIGENZA : riguardo a <span>che cosa</span>
- partito preso : quale partito; preso da chi, e perchè
- <span>"ritorno nella Chiesa": chi si è allontanato e da che cosa o da CHI , e chi deve tornare a CHI o a che cosa;</span>
- Dottrina Cattolica : che cosa essa è, e se sia possibile conciliarla con il pensiero modernista dominante, e se questa concilliazione possa avvenirre in modo silente, OVVERO "senza colpo ferire" e senza che i fedeli tradizionalisti in "VIA DI RICONCILIAZIONE" se ne accorgano essi stessi !
E' ora di fare questa chiarezza su parole e FATTI corrispondenti,
in omaggio esclusivo alla VERITA'.
<span>è giunta l'ora, e da molto tempo,
RispondiEliminache si chiariscano i REALI significati -quelli di sempre- delle seguenti parole o frasi:
- UNITA' della Chiesa (in nome di chi o che cosa)
- INTRANSIGENZA : riguardo a <span>che cosa</span>
- partito preso : quale partito; preso da chi, e perchè
- <span>"ritorno nella Chiesa": chi si è allontanato e da che cosa o da CHI , e chi deve tornare a CHI o a che cosa;</span>
- Dottrina Cattolica : che cosa essa è, e se sia possibile conciliarla con il pensiero modernista dominante, e se questa concilliazione possa avvenire in modo silente, OVVERO "senza colpo ferire" e senza che i fedeli tradizionalisti in "VIA DI RICONCILIAZIONE" se ne accorgano essi stessi !
E' ora di fare questa chiarezza su parole e FATTI corrispondenti,
in omaggio esclusivo alla VERITA'.</span>
Alle ottime riflessioni della Redazione, mi permetto di rispondere in prima persona al Vescovo Williamson....
RispondiEliminaEccellenza,
provo a valutare le sue riflessioni dal suo punto di vista che senza dubbio è più istruito del mio, tuttavia ci sono alcune considerazioni da fare da un altro punto di vista (il nostro) che è altrettanto informato su altri aspetti della situazione, non si tratta di sincretismo, relativismo o di accomodamenti, ma di concretezza e cruda realtà della grave situazione che tutti (noi e lei) viviamo!
Personalmente sono anch'io contraria ad un accordo che penalizzi IL RUOLO (a mio parere fondamentale) curato da mons. Lefebvre di venerata memoria a causa delle false interpretazioni pastorali e dottrinali, nate con il Concilio, tuttavia le sue parole non aiutano a quella necessità fondamentale per la Chiesa di trovare un equilibrio incoraggiante per superare tale crisi!
Non credo affatto che mons. Fellay si lascerebbe "abbindolare" in un accordo penalizzante non soltanto per la FSSPX ma anche per noi stessi perchè lei, ecc.za, dimentica che se alla FSSPX vogliamo darle un ruolo vero e autentico, questo è proprio quello del "segno di contraddizione" che la Chiesa (nella veste dei suoi Pastori ) ha purtroppo perduto....
Lei, ecc.za, se la prende con Benedetto XVI, la tiritera dell'età è una osservazione che penalizza le sue riflessioni, dimenticando la longevità di molti Pontefici come Leone XIII del quale si augurava la dipartita dopo la magnifica Rerum Novarum....
dimenticando che Nostro Signore è il "padrone della vita e della morte", e che in Lui confidiamo e affidiamo le speranze della guida della Chiesa.... voglio sperare che lei, ecc.za, non pensi di se stesso e della FSSPX, quale unica sorgente di salvezza per la Chiesa!! ;)
Benedetto XVI non ha la bacchetta magica!
Senza dubbio ognuno di noi spera sempre a qualche colpo di scena che tarda a venire, ma solo 3 anni fa nessuno avrebbe mai pensato a questa rivoluzione liturgica nella Chiesa....
Vede, ecc.za, lei è abituato a vivere in una Comunità che con coraggio, senza dubbio, si è imposta all'apostasia.... tuttavia dimentica le migliaia di Cattolici che in tutti questi anni hanno duramente sofferto all'interno della Chiesa, senza fare "chiasso".... rimanendo ai margini delle loro diocesi, venendo espulsi dalle proprie Parrocchie, vivendo spesso in una catacomba, ma che hanno continuato a LAVORARE inesorabilmente con la speranza che un giorno come quel 7 luglio del 2007 diventasse realtà...e non solo, moltissimi hanno pregato in questi anni affinchè la pesante penalizzazione contro i 4 vescovi (lei compreso) nominati da mons. Lefebvre, venisse con giustizia riappacificata....
In tre anni abbiamo assistito ad una rivoluzione che sarebbe davvero ingiusto non menzionare, ignorare, sbriciolare attraverso continui commenti disfattisti e pessimisti....
La fede Cattolica e la stessa LITURGIA che racchiude in sè UN SACRIFICIO è, paradossalmente, UN INNO ALLA GIOIA!
La Croce, per noi vanto, è stoltezza per chi non la comprende....
ciò che manca dunque alle sue riflessioni è l'ottimismo! è l'Inno alla gioia, è quella fede certa che non si fonda su se stessi nè si ripiega sui nostri sforzi, tanto meno nei gruppi, comunità, cammini e chi più ne ha più ne metta!!
<span></span>
<span>continua.....</span>
<span> trovare un equilibrio incoraggiante per superare tale crisi! </span>
RispondiEliminache cosa significa -realmente ed esattamente-
"<span>equilibrio incoraggiante " ?</span>
si può trovare un<span> equilibrio </span> tra VERITA' E MENZOGNA (O ERESIA) ?
Se i lefebvriani, o una loro parte, fossero veramente disposti ad accogliere il Catechismo del 1992 sarebbe una notizia meravigliosa. E' chiaro che una tale accettazione spazzerebbe via ogni possibile ostacolo dottrinale.
RispondiEliminaMa non credo che mons. Williamson intenda questo. In realtà teme un "motu proprio" unilaterale del Papa, simile a quanto realizzato per gli anglicani con l'Anglicanorum coetibus, che praticamente riaccolga pienamente nella Chiesa chi proviene dalla FSSPX, purché accolga il Catechismo, garantendogli (scusater la semplificazione) autonomia gerarchica e liturgica.
Sarebbe una soluzione interessante, ma che - come dice mons. Williamson - svuoterebbe di ogni contenuto i colloqui e delegittimerebbe completamente chi li sta conducendo. Mi sembra quindi irrealistico che in Vaticano qualcuno, e tantopiù il Papa, stia vagheggiando una cosa del genere proprio ora. A meno che i colloqui non abbiano già fatto emergere difficoltà dottrinali completamente insormontabili. Mons. Williamson in ogni caso scommette già da tempo sulla spaccatura della FSSPX e su una sua leadership dell'"ala dura".
Mons. Williamsom,con tutto il rispetto, purtroppo è un inglese...non gli si può dar regola ma farebbe bene a riflettere dinanzi alla Croce di Cristo. In caso di una positiva riuscita dei colloqui...cerchi di pensare al bene che ne deriverebbe alla Chiesa e ai milioni di fedeli che amano la tradizione e non trovano appoggio proprio per l'intransigenza dei vescovi modernisti.
RispondiEliminaMoltissimi anche di quelli che seguono il NO amano la tradizione.Da un eventuale accordo la tradizione ne uscirà rafforzata e a perdere saranno,alla lunga, i modernisti perchè si ritroveranno con le armi spuntate e senza fedeli cheli seguano. Lei crede che sotto Gregorio XVI,Pio IX o Leone XIII ,Pio X,Benedetto XV,Pio XI,Pio XII fossero tutti tradizionalisti? Il male nella Chiesa parte da lontano dal XVII sec...pensiamo a Giansenio,Quesnel,Scipione de Ricci etc.
Diamo una mano al Santo Padre...ricordiamoci quanto ha fatto e quanto sta facendo per una interpretazione corretta e in linea con la Tradizione del Vaticano II.Se il Concilio è interpretato secondo la Tradizione non ci sono pericoli ...non dimentichiamo che anche monsignor Lefebvre ne firmò gli atti. Il male venne dopo quando si pretese tirannicamente di attribuire al concilio una interpretazione diversa.Ma Papa Benedetto su questo ha fatto chiarezza.Aiutiamo la Barca di Pietro a veleggiare verso il porto della Salvezza altrimenti corriamo il rischio di favorire involontariamente chi mira ad affondarla.
...perchè aggiungere quel che non è stato detto?
RispondiEliminasi potrebbe mai trovare un equilibrio che soddisfi LA VERITA' E LA MENZOGNA? ovvio che no! pertanto, una riflessione tale, non proviene affatto dalle mie piccole riflessioni ma da lei che lo ha pensato....e così avviene ogni volta che parliamo di questi temi, la tentazione più forte che finiamo per assecondare è ciò che NOI crediamo e pensiamo, sminuendo l'essenziale...
ergo, cosa significa "equlibrio incoraggiante per superare la crisi"?
nulla di più di quel che si evince dalla lettera aperta: equilibrio nel quale non far trionfare IL PESSIMISMO della grave crisi che stiamo vivendo, ergo NON fra la verità e la menzogna, ma fra il ciò che DOBBIAMO FARE E SPERARE per far emergere la Verità... ;)
Quando Gesù dice: SIATE DOCILI COME COLOMBE E ASTUTI COME SERPENTI, ci invita ad un gioco di EQUILIBRIO fra la Verità e il come portarla avanti....
quando san Paolo dice che le grandi virtù sono la fede, la speranza e la carità....non dice che la fede eccelle fra tutte, MA CHE LA CARITA' (ossia anche quella docilità dell'essere come colombe ) è la più grande di tutte... e questo NON penalizza la fede, ma la mantiene in equilibrio... perchè la prima forma della vera carità è proprio la Verità, ossia, la fede....
Nel nostro tempo si tratta di trovare un equilibrio fra i così detti "tradizionalisti" e il resto della Chiesa.... con alcuni questo equilibrio non si troverà mai, ma con i santi si! ;)
Se consideriamo il termine TRADIZIONE per ciò che è: TRADERE=TRASMETTERE "quanto abbiamo ricevuto" come dice san Paolo, troveremo insieme questo equilibrio...
Non ci spaventi pertanto lo scandalo...preoccupiamoci di non essere noi a procurarlo!
Premesso che mons. Williamson avrebbe fatto meglio a continuare nel silenzio che gli era stato imposto, bisogna dire che le osservazioni del prelato derivano, a quanto lui dice, non da notizie provenienti direttamente dai colloqui romani, ma da alcuni umori che si percepiscono tra i fedeli della FSSPX.
RispondiEliminaChe i colloqui non fossero una passeggiata tra i prati a raccogliere margheritine ogni persona di buon senso e con un minimo di conoscenza dei problemi in questione lo sapeva dall'inizio. Così come si sapeva che nonostante le disponibilità di questo papa e le sue sincere intenzioni di porre fine alla "questione lefebvriana" la mentalità della maggior parte dei prelati della Chiesa cattolica è sensibilmente cambiata da 50 anni a questa parte; e per correggere certe storture e certi condizionamenti ideologici così diffusi e radicati, non basta di certo un pur importantissimo discorso alla Curia come quello del dicembre 2005.
Che dire allora?
Nulla, lasciare che i colloqui vadano avanti ancora e arrivino a una qualche conclusione (che potrebbe non essere necessariamente quella di un accordo). A Roma, che per decenni s'è rifiutata di riconoscere l'esistenza stessa di certi problemi, non può che far bene , dopo averli in qualche modo riconosciuti (ed è già un risultato enorme) rifletterci, anche se ancora non riuscirà o vorrà risolverli. I problemi sollevati dalla FSSPX non sono campati in aria, ma concreti e reali. E non sono più solo quelli della FSSPX a sollevar certi problemi. Anche questo è un gran passo avanti.
Nonostante la grande lungimiranza e sapienza di questo papa, i tempi sono maturi perché la Chiesa chiarisca i punti oscuri o controversi dell'ultimo concilio?
Credo che su questo ci sia ancora un lungo cammino da fare.
Ora, siccome Benedetto XVI è abilissimo più di chiunque altro a risolvere i problemi, io direi: aspettiamo, e continuiamo a pregare per il papa e per questo problema che è un problema dell'intera Chiesa.
E non dimentichiamo una cosa importantissima: il problema vero sono i vescovi e le conferenze episcopali che in molti casi sono ferocemente contrari a qualsiasi accordo. Il papa anche a questo deve guardare.
Vien da sè che eleggendo vescovi più in sintonia con lo spirito di riconciliazione di BXVI e di continuità con la tradizione della Chiesa gli equilibri all'interno delle varie conferenze episcopali cambierebbero.
E per questo è necessario del tempo.
BXVI comunque potrebbe anche riuscire a compiere un miracolo facendo ingoiare ai feroci difensori dello spirito del concilio l' "inserimento" nella Chiesa della FSSPX senza pretendere che quest'ultima si prostri ad adorare il Vaticano II.
Oremus
Mons. Williamson sovente è catastrofico, forse sono gli effetti del marasma senile. Non sempre la sua linea è in comunione col resto della FSSPX. Temo che di fondo vi sia una sorta di dittatura dell'entrismo narcisista, estremamente megalomano-estremista.
RispondiEliminahai ragione! Condivido parola per parola!!!
RispondiEliminaL'importante è che si salvi l'autonomia dela Fraternità San Pio X la quale dovrà operare in tutta la Chiesa in piena e assoluta libertà senza il condizionamento dei vescovi o delle conferenza episcopali.
RispondiEliminaDovrà dipendere solo dal Sommo Pontefice come la Compagnia di Gesù o l'Opus Dei.
Un accordo fatto senza salvaguardare questo principio sarebbe solo un trabocchetto...
Anche se mons. Williamson ha pochi seguaci all'interno della FSSPX nè Roma nè la stessa FSSPX vogliono "perderlo". Un vescovo vagante del suo calibro potrebbe essere una vera e propia "mina vagante". Vediamo questa esternazione di Williamson come un richiamo al resto della FSSPX affinché non si lasci incantare da vere o presunte ipotesi di accordi politici.
RispondiEliminaNon pensiamo che le sue parole siano così negative. In fin dei conti l'assistente contrario in passato ha garantito la realizzazione di opere pubbliche fatte a regola d'arte.
Ercole Consalvi non era sacerdote pur essendo cardinal segretario di stato. Non andò mai oltre il diaconato.
RispondiEliminaGià al tempo del pontificato di JPII si parlava di una possibile prelatura personale come per l'OPUS DEI per la FSSPX.
RispondiEliminaMi era sorto un dubbio....grazie della conferma..... :)
RispondiEliminaLa fonte di questo articolo (se è un articolo; lo è?) qual'è?
RispondiEliminaGrazie.
Leggo:"<span>[***gesto e formula di scongiuro***]</span>"...
RispondiEliminaLa superstizione è materia grave.. (Conoscete, spero, le 3 condizioni per il peccato mortale; cioè materia grave, deliberato consenso e piena consapevolezza.) Evitiamo di praticarla.
Commenti e riflessioni sulla base di rumors non meglio specificati. Dell'esito dei colloqui niente si sa. Su questa base è perfettamente inutile discutere. La delegazione della Frat. S. Pio X è di primo livello. Se non s'arriverà ad un chiarimento totale dei punti in discussione, si raggiungerà un accordo generale sull'interpretazione dei documenti conciliari alla luce della Tradizione, con libertà di dibattito su di essi in spirito fraterno di verità e carità. Dunque si dovrà pervenire al chiarimento primo, la natura del concilio ed il suo carattere vincolante, e, con esso, alla definizione non generica di cosa sia la Tradizione Vivente. Questi due punti non possono esser elusi.
RispondiEliminaLasciamo che lo Spirito Santo guidi la commissione.
Non capisco lo stupore di mons. Williamson circa la volontà di molti seguaci della Fraternità di pervenire ad una solida riconciliazione con la S. Sede.
Anch'io!
RispondiEliminaI tempi mutano: ieri andava bene difendersi nelle cappelle e conservare. Verrà il tempo in cui si sarà chiamati a rientrare nelle cattedrali e nei chiostri per bonificare i pozzi avvelenati: e quello sarà un gioco duro per gente tosta. Per quello ci vuole una selezione anche nella FSSPX....
RispondiEliminaLeggo "<span>[***gesto e formula di scongiuro***]</span>".
RispondiEliminaEvitiamo la superstizione. E' materia grave. (Per un peccato mortale: materia grave, piena consapevolezza e deliberato consenso.)
Non mi sembra che vescovi vaganti, da Thuc, a Guerard des Lauriers, a Pirovanus, a Kelly ecc. abbian avuto o abbian molto seguito. Più vescovi che fedeli.
RispondiEliminaterque quaterque...
RispondiEliminaOggi ho incontrato una signorina arzilla come sempre e più di sempre; sale le scale come venti o trent'anni fa; trascorre tutta la mattina in giro a fare commissioni, si ferma a salutare, e a parlare. Ha 95 anni circa!
RispondiEliminaMi son detto: e se anche Benedetto XVI arrivasse alla stessa età nelle stesse condizioni psico-fisiche di questa donna? Che bello che sarebbe!
Già che ero in giro sono andato a salutare pure un signore che ha 102 anni!
Anche lui in perfette condizioni psico-fisiche. Mi son detto: e se anche Benedetto XVI arrivasse alla stessa età nelle stesse condizioni?
Quanta gente (leggi: quanti vescovi) metterebbe dentro il sacco!
E quanto bene farebbe alla Chiesa!
Sogni di fine estate?
Preghiamo, perché nulla è impossibile a Dio.
E' bene fare un po' di chiarezza! Andiamo ai fatti.
RispondiElimina1) I vescovi (S.E. <span>Mons. Williamson compreso) hanno chiesto che venisse revocata la scomunica. Al di la della della questione se c'era o non c'era, di fatto è stata TOLTA! Dal momento della richiesta sapevano BENE dove sarebbero entrati! Quindi mi permetto di ricordare umilmente a Sua Ecc, </span><span>mons. Williamson che già dovevano mettere in conto di voler far parte del "minestrone, diversamente NON avrebbe chiesto la "revoca".</span>
2) Se la buon'anima di S.E. Mons Lefebvre non lanciò a sua volta una scomunica contro il Papa (poteva farlo come di fatto fecero gli Orientali) è perchè LUI desiderava essere NELLA Chiesa (mai infatti si separò).
3) Manco a me fa piacere di far parte del "minestrone", non dipende purtroppo da me, da noi! I servi che DOVEVANO vigilare NON hanno vigilato, saranno puniti "con rigore", a me viene chiesto di "mantenere" la fede e convivere con la "zizzania" finchè a Dio piacerà!
4) La "storiella" della "comunione imperfetta (che B16, spremuta dalla mente modernista di Yves Congar, ha utilizzato "per paura dei Giudei" Gv 20,19) primo o poi so dovrà risolvere in qualche modo, proprio perchè la "scomunica" è stata revocata. (cfr. punto 1)
Concludendo, qualsiasi sia la forma giuridica, davanti a Dio sono dentro! Capisco l'amarezza di <span> Sua Ecc, </span><span>mons. Williamson di essere stato ingannato e NON difeso da nessuno (chi ha studiato storiografia sa che è una disciplina scintifica e che NECESSARIAMENTE adotta come strumento di analisi il revisionismo storico) men che meno da Papa (la storia tra 100 anni, carissimo Mons. ti darà giustizia!!, non ti preoccupare) però in questo momento le sue parole non solo nè lucide nè serene.</span>..
E' evidente che qualcuno uscira (è inevitabile) ma ricordiamoci che qualcun altro ENTRERA' (è presumibile) per cui ricordo alla FSSPX di pensare anche a noi sacerdoi che non avendo la vocazione missionaria, desideriamo GIURIDICAMENTE (non solo spiritualmente) di far parte della Fraternità pur desiderando di continuare a lavorare nella Diocesi in cui il Signore ci ha vocato, così come i sacerdoti dell'Ordinariato.
Ringraziando don Camillo per questo riepilogo che condivido in pieno....e ringraziando il nostro amico comune Alessandro che mi ha fatto comprendere il problema (diventato un problema dottrinale ) della così detta COMUNIONE IMPERFETTA - sic - va da se che dobbiamo auspicare una svolta di questa situazione... nell'auspicarcelo dobbiamo tenere a mente anche e soprattutto i "tempi" del Signore che ci auguriamo non siano i famosi "mille anni" del famoso "minuto" cui allude la Scrittura.... :-D
RispondiEliminaSe mons. Williamson allude a condannare questo concetto di "comunione imperfetta" per raggiungere un qualsiasi compromesso che soddisfi i modernisti e renda alla FSSPX qualche giurisdizione, è ovvio che prego affinchè ciò non avvenga... nè la Chiesa intera potrebbe tacere una condizione del genere senza aumentare la frattura che già si è creata e renderla davvero insanabile...
perderemo quell'essere SEGNO DI CONTRADDIZIONE che la falsa concezione della "comunione imperfetta" ha già fatto perdere alla Chiesa...
Un esempio lo abbiamo con L'INTER COMUNIONE inventata dall'Ecumenismo post conciliare.... Paolo VI la condannò, ma non corresse quei Documenti che velatamente la consentivano come appunto questa "comunione imperfetta" che aveva aperto le porte ai Vespri in comune con i Protestanti....ergo perchè i Vespri si e la Messa no?
Giovanni Paolo II con l'Ecclesia de Eucharestia tentò di rispondere a queste domande ricondannando l'inter-comunione, ma ricevette uno schiaffo dai vescovi e da diversi teologi, ma nessuno venne scomunicato...pur di salvaguardare il concetto della comunione imperfetta, si finì PER CHIUDERE TUTTI GLI OCCHI....e l'inter comunione ancora si fa...dando così un ampia giustificazione alle liturgie strane che siamo costretti a sopportare come quella del noto CNC.... perchè non dovrebbero fare quella Messa?
La COMUNIONE è una sola come UNO SOLO E' IL CORPO DI CRISTO per il quale facciamo Comunione... non basta solo "credere" nella Presenza Reale, occorre essere CATTOLICI DI SANTA ROMANA CHIESA...con tutto ciò che questo comporta non dal Concilio, ma dall'anno ZERO! non può coesistere una comunione imperfetta....questo è uno degli errori che a mio parere deve essere chiarito perchè genera moltissima confusione e ambiguità...
Concordo anch'io!
RispondiElimina<span>I tempi mutano: ieri andava bene difendersi nelle cappelle e conservare. Verrà il tempo in cui si sarà chiamati a rientrare nelle cattedrali e nei chiostri per bonificare i pozzi avvelenati</span>
RispondiEliminaSperiamo. Ma chi sarà idoneo a operare la bonifica? non credo chi, per accordi presi con gli avvelenatori, considererà non tossici quelli in cui la sostanza venefica risulti leggermente annacquata.
Sono certo che in questo caso una piccola parte di cattolici, ancor più piccola di quanto sia adesso, non si lascerebbe abbindolare.
Piccola parte che a quel punto, venendo a mancare ogni residua speranza nella resipiscenza di chi ha condotto la Chiesa allo sfacelo, rifletterebbe seriamente su quale sia il proprio dovere, da compiere quali che siano le conseguenze. Noi dobbiamo ubbidienza innanzitutto a Dio.
Diceva JFK: si può ingannare tutti una volta, qualcuno qualche volta, mai tutti per sempre.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica (di uscito dal Sacrosanto Concilio di Trento) è cattolico ed è ottimo, tuttora vigente e NON superato dal "nuovo" post-conciliare V2, più verboso (ops, pastorale)... rispetto all'edizione trentina, il nuovo CCC manca, per esempio, di tutta la parte concernente la condizione dei corpi RISORTI dopo il Giudizio Universale... pagine MERAVIGLIOSE (con citazioni patristiche scritturistiche, coronate dai commenti di san Tommaso) che danno la SOSTANZA alla nostra fede.... eliminate perchè di ostacolo.... indovinate a cosa?!?!? all'"ecumenismo"!!! ovviamente... Quindi io personalmente mi concentrerei sul Catechismo di Trento (visto che il V2 non ha dichiarato nulla di nuovo) con una professione di fede sui dogmi successivi (Vaticano PRIMO, Immacolata, Assunta) con al'accettazione della professione mariologica di Maria Madre della Chiesa (unica "cosa" più o meno autorevole del V2) e del pronunciamento ex cathedra di GP2 circa l'invalidità del sacerdozio femminile, e ovviamente aggiungendo tutta la parte delle questione bioetica (ben fatta nel nuovo catechismo, direi) e i punti sulla leicità della pena di morte (da adottare in alcune e determinate condizioni).
RispondiEliminaInsomma, par un po' semplicistica l'ipotesi che solo il nuovo CCC sia sufficiente!
<p> <span>Catechismo Tridentino
RispondiElimina</span> <span>PARTE PRIMA: LA FEDE E IL SUO SIMBOLO</span>
<span>ARTICOLO UNDICESIMO
La risurrezione della carne</span>
http://www.maranatha.it/catrident/15page.htm</p>
Non esageriamo.... l'ironia è una delle OTTIME qualità dei tradizionalisti... io ho apprezzato con una bella risata!
RispondiElimina... anche se, bisogna pur dire che il Papa, alla Vigilia della chiusura dell'anno sacerdotale, indicava proprio il CCC come strumento per misurare la teologia moderna :)
RispondiEliminaconcordo con i timori espressi da don Camillo circa la sufficienza del Catechismo citato, dubbio a cui alludevo nel mio commento. Sottoscrivo il suo auspicio che si possa integrare la Dottrina in esso presentata, con i contenuti di quello tridentino, non superato da quello post-CVII. Ma si arriverà almeno a questo riconoscimento di necessaria "integrazione" ?
RispondiEliminaL'accettazione del Catechismo di Trento e del magistero infallibile successivo, compresi i dogmi mariani e dell'infallibilità pontificia, oltre che le pronunce di carattere morale vincolanti dei recenti pontificati, è già scontata, per questo non la si richiederà. Ove solo questo fosse richiesto non vedrei motivi di attrito e la necessità di colloqui dottrinali.
RispondiEliminaNon credo. Anche questa integrazione è data per scontata perché se non v'è stata alcuna novità dottrinale portata dal Vat. II secondo la . Sede il Catechismo di Trento e tutto nel Catechismo nuovo.
RispondiEliminaE' impensabile che la FSSPX possa essere riassorbita nella Chiesa finchè l'apostasia del Concilio Vaticano II rimarrà in vigore. I Lefebrviani non dovrebbero nemmno scendere a patti con i gerarchi conciliari che governano la Chiesa Cattolica odierna, ma continuare a difendere la vera, unica ed autentica dottrina cattolica.
RispondiEliminaDopotutto "l'apostasia modernista" non è destinata a durare in eterno, stanno emergendo le contraddizioni, gli inganni, le devianze, è in piena fase di deperimento e nel giro di qualche decennio sarà costretta a cambiare rotta, riconsiderando il fallimentare Concilio Vaticano II. I numeri della Chiesa modernista parlano chiaro, le vocazioni ed i fedeli sono in calo. La Chiesa Cattolica sta vivendo la più grande crisi dottrinale della sua storia e questa confusione è percepita innanzitutto dai fedeli che, assorbendo le logiche relativiste del Concilio, hanno capito che non è necessario credere per essere salvati, pensano che la messa sia solo un pranzo sociale comunitario e leggono le Sacre Scritture come se fosse un libro di favole.
La FSSPX non deve contaminandosi con l'eresia modernista, ma resistere e rimanere pura perchè prima o poi sarà Roma che busserà ad Econe in cerca di aiuto.
Nessuno è felice o gode per l'attuale situazione di crisi dottrinale della Chiesa Cattolica, io da parte mia soffro molto, ma bisogna essere forti e pregare lo Spirito Santo perchè illumini tutti i Vescovi. Con tutta l'ammirazione che ho per il Sommo Pontefice Benedetto XVI, non posso non essere d'accordo con queste parole di Mons. Lefebvre pronunciate con sofferenza e rassegnazione. L'unica soluzione è ritornare alla verità.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=-yAaOJ7xEFM
Cara Caterina, CONCORDO IN PIENO CON LA TUA ANALISI!
RispondiEliminaE spero che il reintegro pieno avvenga il più presto possibile, per il bene della Chiesa e della Fraternità, che non potrà sovlgere il suo servizio in pienezza se non da DENTRO la Chiesa.
Coloro che pretendono che ogni atto, in ogni direzione, sia sempre e solotante SBAGLIATO, debole, con il fine di eliminare la SPX, ecc, ecc, ecc, continuano a volere non il bene della Chiesa ma di se stessi! Anche perchè la SPX, che viene universalmente vista come molto ferma, incredibilmente, in un pieno reintegro dovrebbe diventare una masanda di mollaccioni!
Che potere si da agli uomini ribelli! Tale da "addomesticare" la SPX!!
La realtà è che coloro che non vogliono la felice risoluzione, non la vogliono perchè sono gli opposti=uguali dei modernisti! Come farebbero, poi, a fare "guerre" personali e a auto-identificarsi come i "salvatori"?
<span>entrismo narcisista,</span>
RispondiElimina<span> = ? ? ? ?</span>
Fatti e parole: una sintesi ineguagliabile!
RispondiEliminaMons Lefebvre usava dire che un cattolico liberale è una contraddizione vivente.
RispondiEliminaAmico, ma di chi stai parlando? Non è colpa nostra se, in mondo di "pensiero debole" ogni identità forte, da un lato sembra strana (e dia impressioni che voi definite con le espressioni di cui sopra) e, dall'altro, attiri tipi dal percorso interiore tormentato.
RispondiEliminaCaterina carissima, tu scrivi: " tuttavia dimentica le migliaia di Cattolici che in tutti questi anni hanno duramente sofferto all'interno della Chiesa, senza fare "chiasso".... rimanendo ai margini delle loro diocesi, venendo espulsi dalle proprie Parrocchie, vivendo spesso in una catacomba, ma che hanno continuato a LAVORARE" Ebbene, onore al merito. Però, se coloro che come me (e tanti altri più e meglio di me, laici e preti) non avessero fatte le scelte dolorose che hanno fatto, avremmo mai avuto il 7-7-2007? E se la metà, anzi, la centesima parte di coloro che hanno fatto come TE, avessero seguito il nostro esempio, ABBANDONANDO visibilmente le parrocchie e facendo qualche sacrificio, non dico pro FSSPX, ma pro vecchi preti rimasti legati alla Messa della loro ORDINAZIONE, le cose non sarebbero andate meglio e prima? Arrendersi adesso ? Che pena sarebbe.
RispondiEliminaCaterina carissima, tu scrivi: " tuttavia dimentica le migliaia di Cattolici che in tutti questi anni hanno duramente sofferto all'interno della Chiesa, senza fare "chiasso".... rimanendo ai margini delle loro diocesi, venendo espulsi dalle proprie Parrocchie, vivendo spesso in una catacomba, ma che hanno continuato a LAVORARE" Ebbene, onore al merito. Però, se coloro che come me (e tanti altri più e meglio di me, laici e preti) non avessero fatte le scelte dolorose che hanno fatto, avremmo mai avuto il 7-7-2007? E se la metà, anzi, la centesima parte di coloro che hanno fatto come TE, avessero seguito il nostro esempio, ABBANDONANDO visibilmente le parrocchie e facendo qualche sacrificio, non dico pro FSSPX, ma pro vecchi preti rimasti legati alla Messa della loro ORDINAZIONE, le cose non sarebbero andate meglio e prima? Arrendersi adesso ? Che pena sarebbe.
RispondiEliminadesideriamo GIURIDICAMENTE (non solo spiritualmente) di far parte della Fraternità pur desiderando di continuare a lavorare nella Diocesi in cui il Signore ci ha vocato=sarà giuridicamente difficile (se non impossibile) far parte della Fraternità giuridicamente e contemporaneamente restare incardinato nella propria diocesi.
RispondiEliminaamico, come sei serioso?
RispondiEliminaqua, quae quod
RispondiEliminaDon Camillo, che pensa di fratelli, non l'ultimo l'agostiniano di cui si è parlato qua non da molto, che HANNO saltato il fosso?
RispondiEliminaleggete mons. Felix Sardà y Salvanì:"IL LIBERALISMO è PECCATO"(Purtroppo l'ultima edizione è una ristampa anastatica del 1972, da una edizione di fine XIX Secolo, ristampa, paradossalmente a cura della BIBLIOTeca Storica del Movimento LIBERALE)
RispondiEliminaBah! Williamson era anglicano e lo è restato: il suo riflesso anti-papista e anti-romano risale sempre più a galla coll'età.
RispondiEliminaSarà, ma consacrare un anglicano vescovo è stato un errore: solo i puri cattolici lo dovrebbero essere. L'eresia è presente e si fiuta a mille miglia col Williamson.
RispondiElimina<span>accordi presi con gli avvelenatori.....</span>
RispondiEliminamolto probabile: questo è il punto, e sta già avvenendo, comne traspare da tanti discorsi "inclusivi" a largo raggio, per il malinteso e utopistico sforzo di "incontrarsi a mezza strada" tra chi segue la Verità, costi quel che costi, e chi persegue ad ogni costo il fatidico dialogo, con tutti e su tutto, come se tutto fosse negoziabile, anche la Verità !
<span>L'unica soluzione è ritornare alla verità. </span>
RispondiEliminama ben prima di approdare a questa storica decisione, soluzione della crisi tangibile, è indispensabile che CHI si è allontanato dalla Verità RICONOSCA il proprio allontanamento, ne prenda atto, e lo dichiari con aperta e umile convinzione:
"Mi sono (ci siamo) allontanato dalla Verità! e decido di tornare ad Essa!";
altrimenti, se non è cosciente di essersi allontanato, se NEGA DI ESSERSI ALLONTANATO, COME potrà muoversi per ritornare ?
ma che significa "Vera Tradizione" ?
RispondiEliminaesiste forse una "falsa Tradizione?
chiunque, seguendo il suo esempio, potrebbe definirsi:
Cattolico della PIU' Vera Tradizione.....e allora ?
ecco che il suo stesso nick palesa la sua mens relativista, egr. Cattolico !
<span>ma che significa "Vera Tradizione" ?
RispondiEliminaesiste forse una "falsa Tradizione"?
chiunque, seguendo il suo esempio, potrebbe definirsi:
Cattolico della PIU' Vera Tradizione.....e allora ?
ecco che il suo stesso nick palesa la sua mens relativista, egr. Cattolico !</span>
<span>ma che significa "Vera Tradizione" ?
RispondiEliminaesiste forse una "falsa Tradizione"?
chiunque, seguendo il suo esempio, potrebbe definirsi:
Cattolico della PIU' Vera Tradizione.....e allora ?
ecco che il suo stesso nick palesa la sua mens relativista, egr. Cattolico !</span>
L'accettazione del Catechismo di GPII e' un modo per far accettare il CVII entrando dalla finestra, visto che dalla porta non si puo'! La chiarezza dottrinale del Catechismo di S.Pio X e' inequivocabilmente superiore, non da' spazio a dubbi, mentre quell'altro e' troppo sibillino, giri di parole, dire e non dire, e crea piu' confusione che chiarezza, e' figlio del CVII!
RispondiEliminaSe la FSSPX accettasse una condizione del genere firmerebbe la clausola in piccolo dell'accettazione del CVII, si trasformerebbe in una ennesima riserva indiana tradizionalista, verrebbe imbavagliata in cambio di una presunta "libertà", ed ogni critica al CVII sarebbe censurata.
un vero grimaldello per.....tenere "sotto chiave" proprio coloro che hanno sostenuto per tanti anni il ruolo di sentinelle incorruttibili del Depositum Fidei, con integra fedeltà !
RispondiElimina<span>un vero grimaldello+lucchetto per.....tenere "sotto chiave" proprio coloro che hanno sostenuto per tanti anni il ruolo di sentinelle incorruttibili del Depositum Fidei, con integra fedeltà !</span>
RispondiEliminaLa FSSPX deve fare attenzione a non cadere nelle trappole...deve resistere per forza altrimenti che ne sarà della verità e della tradizione?
RispondiEliminaIo se fossi la FSSPX non mi preoccuperei di rientrare in comunione con la Roma apostata, anche perchè prima o poi la Nuova Chiesa nata dal Concilio è destinata a morire...ci sarà un motivo se i monasteri e i seminari tradizionali sono pieni di giovani mentre quelli "normali" rischiano di chiudere. Ci sarà un motivo se tanti i giovani iniziano a rifiutare le "messe rock/metal/dance" ed invece apprezzano di più la messa gregoriana? Ci sarà un motivo se la messa tridentina e la dottrina connessa iniziano ad essere più apprezzate rispetto agli stravoglimenti post-conciliari?
Forse lo Spirito Santo si è già attivato nella direzione giusta...
Cattolico della "vera" tradizione, sarai mica un giudeo?
RispondiEliminaWilliamson si era convertito al Cattolicesimo, in tempi NON sospetti. Ben prima del Vaticano II. E proprio da anglicano convertito, non è stato, nè il primo, nè l'ultimo a vedere e riconoscere la china protestante in cui il cattolicesimo uffiiciale stava cascando
RispondiEliminaNon ci può essere un riassorbimento silenzioso della fraternità ,anzi ,come ripeto da anni,se essa sarà capace di presentarsi in maniera un po più diplomatica e scaltra,saranno i suoi preti e i suoi fedeli che ripuliranno il liquame che è stato sparso nella chiesa e diffonderanno nel mondo cattolico quello che molti oggi chiedono:chiarezza nelle verità di fede, morale non edulcorata alle mode del mondo, coraggio e spirito battagliero nel difendere la fede e la chiesa senza tentennamenti, senza distinguo, senza quella puzzolente tiepidezza che si respira in certe nostre parrocchie, dove la tolleranza verso le cosidette religioni ,opinioni diverse ,non è altro che un paravento per nascondere l incapacità dottrinale nel saper confutare le tesi gli errori le menzogne che i nemici del cattolicesismo con sempre più potenti mezzi diffondono.L importante è che la fraternità smetta di considerarsi ufficiosamente come una avanguardia d elite ,perchè è vero che senza di lei non ci sarebbe forse stato il summorum p ma senza quei cattolici tradizionalisti che quasi in incognito hanno seminato il sano dubbio, hanno alimentato la curiosità per il rito antico,e preservato quel poco di tradizione cheè rimasta e sopratutto hanno attutito l odio verso la fsspx ,molto probabilmente non esisterebbe neanche questo sito.Per quanto riguarda Williamson ,be comincio a capire perchè non lo si voleva ,ai tempi della sua ordinazione vescovile,è un perfetto convertito che più che difendere la fede,vuol difendere un opinione..la sua.
RispondiEliminaGrazie escher per il ricordo della citazione di mons. lefebvre,pensi che proprio oggi l onorevole Giovanardi del pdl si è definito cattolico liberaleIl nemico è proprio dappertutto.
RispondiEliminaEgregio Luigi finchè lei continuerà ad usare termini come "gerarchi conciliari ecc.. non farà altro che procurare gioia ai nemici del Santo padre e di chi con lui cerca di riportare ordine nella chiesa.
RispondiEliminaper ospite 19.39.33, non ho capito la domanda ?!
RispondiEliminaNel corso degli anni, diversi preti sia diocesani che religiosi (ultimo, in ordine di tempo, non per importanza, l'agostiniano di cui si è parlo nel presente sito), hanno scelto di lasciare la diocesi (e/o l'Ordine religioso) e si sono messi a disposizione della FSSPX e/o di altri istituti, privi di legami espliciti e formali con il Vaticano. Di coloro che hanno fatto tali scelta, Rev don Camillo, cosa ne pensa?
RispondiEliminaMettiamo il caso: si firma l'accordo. Allora, quando si organizza la Settimana di preghiere per l'unità dei cristiani, la FSSPX, sarà libera, non solo di non partecipare, ma anche di spiegare i motivi di tale sua assenza e di organizzare celebrazioni, conferenze ed eventi vari alternativi? potrà esigere che tali sue iniziative abbiano la stessa rilevanza mediatica? Mettiamo che ci siano di nuovo giornate di preghiera inter (e pure Milan)confessionali? Sarò libera di manifestare il proprio dissenso, e magari, di organizzare eventi non solo alternativi, ma esplicitamente finalizzati a sottolineare come i primi sono delle violazioni del I e del V Comandamento (Non ammazzare, vuol dire anche, non confermare nell'errore). Mettiamo che un fedele faccia sapere di temere che la propria cresima sia stata dubbia e chieda che sia reiterata sub condizione. Il vescovo sarà libero di poterlo fare? A fortiori per preti o vescovi che temano per la propria ordinazione. Sarà libera di continuare ad usare, il venerdì santo, la preghiera pro JUDEI che hanno perso la fede (in latino "perfidi")? Senza riforme? Sarà libera di insegnare, anche al di fuori dei propri fedeli storici, che la laicità dello stato può essere un male minore, ma non la situazione ideale? POTRà INSEGNARE che le cONFERENZE episcopali debbono avere solo un ruolo consultivo e che, se un giorno fossero abolite, non ci sarebbe di che piangere? Rinunciare anche ad uno solo di questi punti, sarebbe arrendersi.
RispondiEliminaMettiamo il caso: si firma l'accordo. Allora, quando si organizza la Settimana di preghiere per l'unità dei cristiani, la FSSPX, sarà libera, non solo di non partecipare, ma anche di spiegare i motivi di tale sua assenza e di organizzare celebrazioni, conferenze ed eventi vari alternativi? potrà esigere che tali sue iniziative abbiano la stessa rilevanza mediatica? Mettiamo che ci siano di nuovo giornate di preghiera inter (e pure Milan)confessionali? Sarò libera di manifestare il proprio dissenso, e magari, di organizzare eventi non solo alternativi, ma esplicitamente finalizzati a sottolineare come i primi sono delle violazioni del I e del V Comandamento (Non ammazzare, vuol dire anche, non confermare nell'errore). Mettiamo che un fedele faccia sapere di temere che la propria cresima sia stata dubbia e chieda che sia reiterata sub condizione. Il vescovo sarà libero di poterlo fare? A fortiori per preti o vescovi che temano per la propria ordinazione. Sarà libera di continuare ad usare, il venerdì santo, la preghiera pro JUDEI che hanno perso la fede (in latino "perfidi")? Senza riforme? Sarà libera di insegnare, anche al di fuori dei propri fedeli storici, che la laicità dello stato può essere un male minore, ma non la situazione ideale? POTRà INSEGNARE che le cONFERENZE episcopali debbono avere solo un ruolo consultivo e che, se un giorno fossero abolite, non ci sarebbe di che piangere? Rinunciare anche ad uno solo di questi punti, sarebbe arrendersi.
RispondiEliminaMettiamo il caso: si firma l'accordo. Allora, quando si organizza la Settimana di preghiere per l'unità dei cristiani, la FSSPX, sarà libera, non solo di non partecipare, ma anche di spiegare i motivi di tale sua assenza e di organizzare celebrazioni, conferenze ed eventi vari alternativi? potrà esigere che tali sue iniziative abbiano la stessa rilevanza mediatica? Mettiamo che ci siano di nuovo giornate di preghiera inter (e pure Milan)confessionali? Sarò libera di manifestare il proprio dissenso, e magari, di organizzare eventi non solo alternativi, ma esplicitamente finalizzati a sottolineare come i primi sono delle violazioni del I e del V Comandamento (Non ammazzare, vuol dire anche, non confermare nell'errore). Mettiamo che un fedele faccia sapere di temere che la propria cresima sia stata dubbia e chieda che sia reiterata sub condizione. Il vescovo sarà libero di poterlo fare? A fortiori per preti o vescovi che temano per la propria ordinazione. Sarà libera di continuare ad usare, il venerdì santo, la preghiera pro JUDEI che hanno perso la fede (in latino "perfidi")? Senza riforme? Sarà libera di insegnare, anche al di fuori dei propri fedeli storici, che la laicità dello stato può essere un male minore, ma non la situazione ideale? POTRà INSEGNARE che le cONFERENZE episcopali debbono avere solo un ruolo consultivo e che, se un giorno fossero abolite, non ci sarebbe di che piangere? Rinunciare anche ad uno solo di questi punti, sarebbe arrendersi.
RispondiEliminaCari Amici preghiamo La Vergine Maria Madre della SANTA CHIESA affinchè le doni l'unità nella Carità, preghiamo per la conversione dell'episcopato mondiale, affinchè rigettino le tesi moderniste che ne sono scaturite con il Vaticano II che sono in contrasto con la FEDE di sempre
RispondiEliminaPreghiamo per il nostro Grazioso Sovrano Pontefice affinchè Dio le dia la salute per un lungo regno e il coraggio di imporsi ai suoi nemici che per la stragranmaggioranza sono gli stessi vescovi che dovrebbero stare in comunione con Lui ma sembra che sono più in comunione con i luterani calvinisti e anglicani, che con IL VICARIO DI CRISTO
<span>Non credo. Anche questa integrazione è data per scontata perché se non v'è stata alcuna novità dottrinale portata dal Vat. II secondo la S. Sede il Catechismo di Trento è tutto nel Catechismo nuovo.</span>
RispondiEliminaSe la Chiesa è in uno stato di apostasia, perché continui a chiamarla Chiesa Cattolica? La Chiesa o è o non è.Quella che tu presenti non è la Chiesa ma una setta.
RispondiEliminaPer grazia di Dio non sei la Frat. S. Pio X
RispondiElimina"Conscientia recta per se ligat, erronea autem per accidens", dirà l'Aquinate. Il rev.do agostiniano aderendo alle FSSPX ha agito secondo la sua coscienza illuminata dalla fede, dunque ha fatto non bene ma BENISSIMO! per gli altri religiosi o sacerdoti passati gli altri istituti che lei dice "privi di legami espliciti con il Vaticano"... ebbene non conoscendo gli altri istituti non è pensabile uniformare questi, alle FSSPX. Il mondo nato dalla reazione alla modernità apportata con le novità del V2 sono variegati e non tutti sono ragionevolmente accettabili.
RispondiEliminasarà meglio correggere: "affinchè le doni l'unità nella Verità";
RispondiEliminaSe non si è uniti nella Verità, che è UNA sola, l'inclusione di tutti, con indifferenza al fatto che seguano verità o menzogne, sarà un'unità illusoria, fittizia, ed è quella c'è già, da 45 anni, e che lei sta evidenziando nei pastori che seguono ognuno per conto proprio una "propria" verità. E questa unione è dettata da una falsa carità !
<p>In Veritate summa Caritas.
</p>
<span>sarà meglio correggere: "affinchè le doni l'unità nella Verità";
RispondiEliminaSe non si è uniti nella Verità, che è UNA sola, l'inclusione di tutti, con indifferenza al fatto che seguano verità o menzogne, sarà un'unità illusoria, fittizia, ed è quella c'è già, da 45 anni, e che lei sta evidenziando nei pastori che seguono ognuno per conto proprio una "propria" verità. E questa unione di facciata, che molti vogliono salvare dicendo: "Non segnalate gli errori, fate finta di non vederli, accettate le storture ed eresie come fossero cose giuste....obbedite ai vescovi, che siano o non siano d'accordo col Papa", ecc...., questa unione esistente oggi è dettata da una falsa carità !
In Veritate summa Caritas.
</span>
<span>sarà meglio correggere: "affinchè le doni l'unità nella Verità";
RispondiEliminaSe non si è uniti nella Verità, che è UNA sola, l'inclusione di tutti, con indifferenza al fatto che seguano verità o menzogne, sarà un'unità illusoria, fittizia, ed è quella c'è già, da 45 anni, e che lei sta evidenziando nei pastori che seguono ognuno per conto proprio una "propria" verità. E questa unione di facciata, che molti vogliono salvare dicendo: "Non segnalate gli errori, fate finta di non vederli, accettate le storture ed eresie come fossero cose giuste....obbedite ai vescovi, che siano o non siano d'accordo col Papa", ecc...., questa unione esistente oggi è dettata da una falsa carità !
In Veritate summa Caritas. </span>
caro Pastorelli, anche Papa GPII lamentò l<span>'apostasia silenziosa</span> che avanzava dentro la Chiesa negli anni del suo pontificato ; così si era espresso anche il card. Mario Luigi Ciappi, che era a conoscenza dell'intero messaggio della Madonna a Fatima:
RispondiElimina<span>“Nel Terzo Segreto viene predetto che, tra le altre cose, la grande apostasia nella Chiesa inizierà dai suoi vertici.” (Citazione apparsa sul giornale Catholic, marzo 2002 ).</span>
<span>E inoltre il card. Oddi:
“Il [Terzo Segreto] non ha nulla a che fare con Gorbachev. La Beata Vergine Maria ci sta avvertendo della grande minaccia dell'apostasia nella Chiesa.” (<span><span> citazione 17 marzo 1990, Il Sabato) .</span></span></span>
E' una realtà in atto, intorno a noi, in progressivo palesamento nelle sue dimensioni crescenti di giorno in giorno.
<span>Il vescovo mons. de Galarreta, in un'intervista del maggio 2009 qui riportata, si era espresso così riguardo alla forma mentis del Papa attuale:<span>- Possiamo parlare di un papa tradizionalista?</span>No. Purtroppo no. Benedetto XVI ha inteso esplicitamente negarlo. Si sente pienamente e teologicamente identificato con il Concilio Vaticano II. Il suo insegnamento e il suo governo della Chiesa rientrano perfettamente nello spirito del Concilio. La prova è che vuole incorporarci alla Chiesa ufficiale, ma all'interno di una concezione ecumenica. Sta praticando dell’ecumenismo nei nostri confronti."----------------------Questa valutazione coincide con quella di mons. Williamson, sopra riportata:"...a quanto pare Benedetto XVI crede sinceramente nella nuova Chiesa del Vaticano II, che consiste nel raccogliere nel suo seno tutti gli uomini assolutamente,<span> indipendentemente dal fatto che credano o meno nell'unica vera dottrina della Fede. "</span></span>
RispondiEliminaIo da stamattina o incominciato a dedicare una corona del S. Rosario per questa intenzione, poi Dio saprà cosa fare ;)
RispondiEliminainfatti solo la preghiera può ottenere quell'unità VERA che a noi tutti, Papa compreso, appare impossibile: e anche mons. Williamson, nel suo commento precedente (riportato sullo stesso sito citato qui dal blog) aveva ricordato, come i suoi confratelli, il grande aiuto e la potente mediazione di grazie della Madonna, con queste parole:
RispondiElimina<span>"....la Verità Cattolica sarà pure all'inizio, ma in definitiva ha ripreso ad imporsi nuovamente.
Cari lettori, dobbiamo avere pazienza, e una fiducia sconfinata nella Provvidenza di Dio - dopo tutto, è la Sua Chiesa! </span>
<span>E preghiamo la Madre di Dio che mantenga in ciascuno di noi <span>l'amore per quella Verità che sola può salvare le nostre anime, e senza la quale non si può ripristinare l'Autorità Cattolica. </span>Kirie eleison."</span>
<span>infatti solo la preghiera può ottenere quell'unità VERA che a noi tutti, Papa compreso, appare impossibile: e anche mons. Williamson, nel suo commento precedente (riportato sullo stesso sito citato qui dal blog) aveva ricordato, come i suoi confratelli, il grande aiuto e la potente mediazione di grazie della Madonna, con queste parole:
RispondiElimina<span>"....la Verità Cattolica sarà pure all'inizio, ma in definitiva ha ripreso ad imporsi nuovamente.
Cari lettori, dobbiamo avere pazienza, e una fiducia sconfinata nella Provvidenza di Dio - dopo tutto, è la Sua Chiesa! </span>
<span>E preghiamo la Madre di Dio che mantenga in ciascuno di noi <span>l'amore per quella Verità che sola può salvare le nostre anime, e senza la quale non si può ripristinare l'Autorità Cattolica. </span></span></span>
<span><span><span></span>Kirie eleison."</span></span>
<span>sarà meglio correggere: "affinchè le doni l'unità nella Verità";
RispondiEliminaSe non si è uniti nella Verità, che è UNA sola, l'inclusione di tutti, con indifferenza al fatto che seguano verità o menzogne, sarà un'unità illusoria, fittizia, ed è proprio quella che c'è già, da 45 anni, e che lei sta evidenziando nei pastori che seguono ognuno per conto proprio una "propria" verità. </span>
<span>E questa <span>unione di facciata,</span> che molti vogliono salvare dicendo: "Non segnalate gli errori, fate finta di non vederli, accettate le storture ed eresie come fossero cose giuste....obbedite ai vescovi, che siano o non siano d'accordo col Papa", ecc...., questa unione esistente oggi è dettata da una falsa carità, frutto dell'ecumenismo lanciato dal Concilio, fin dall'inizio: "cercare ciò che unisce", sorvolando su ciò che divide, anche se si tratta di parole o azioni contro la Verità !
In Veritate summa Caritas. </span>
<span><span>sarà meglio correggere: "affinchè le doni l'unità nella Verità";
RispondiEliminaSe non si è uniti nella Verità, che è UNA sola, l'inclusione di tutti, con indifferenza al fatto che seguano verità o menzogne, sarà un'unità illusoria, fittizia, ed è proprio quella che c'è già, da 45 anni, e che lei sta evidenziando nei pastori che seguono ognuno per conto proprio una "propria" verità. </span>
<span>E questa <span>unione di facciata,</span> che molti vogliono salvare dicendo: "Non segnalate gli errori, fate finta di non vederli, accettate le storture ed eresie come fossero cose giuste....obbedite ai vescovi, che siano o non siano d'accordo col Papa", ecc...., questa unione esistente oggi è dettata da una falsa carità, frutto dell'ecumenismo lanciato dal Concilio, fin dall'inizio: "cercare ciò che unisce", sorvolando su ciò che divide, anche se si tratta di parole o azioni contro la Verità !
In Veritate summa Caritas. </span></span>
Lo stesso Benedetto XVI è stato un grande fautore del concilio, quindi con lui, più di chiunque altro, è impossibile prendere accordi in merito ad un ingresso della FSSPX nella Chiesa di Roma. L'unico ostacolo da togliere, per una riconciliazione tra Roma e la FSSPX, è il Concilio Vaticano II, un concilio che dovrebbe essere dichiarato nullo o almeno corretto in quei documenti che si oppongono alla dottrina precedente. Sicuramente bisognerebbe rivedere i temi più scottanti partoriti dal Concilio Vaticano II come la libertà religiosa, l'universalità salvifica di Gesù Cristo, l'ecumenismo con le altre chiese cristiane e le altre religioni, il ruolo dei laici nella Chiesa, i movimenti ecclesiali post-conciliari, la collegialità nella Chiesa, il concetto di eresia, la liturgia protestante del Novus Ordo. Se tutti questi punti non verranno chiariti a livello generale ed universale, ogni accordo è legittimamente impossibile, perchè altrimenti la battaglia di Mons. Lefebvre sarebbe stata vana e senza senso, verrebbe considerato come un pazzo che non sapeva ciò che diceva...invece, haimè, aveva più che ragione!
RispondiElimina"la Chiesa ha bisogno delle 'truppe' esercitate e allenate della Fraternità; e che quest'ultima estenderebbe enormemente la sua capacità di apostolato e persuasione se si liberasse dello stigma di non essere in comunione col Papa", si rende conto che, un apostolato, cui siano tolti i punti di cui sopra (o siano relegati al puro piano interno, tanto da diventare concetti "esoterici"), a cosa si ridurrebbe? "Pizzi, merletti e Palestrina"?
RispondiEliminaLa "Vera " Tradizione è quella che ci insegna la FSSPX da 40 anni grazie al martirio di Mgr Lefebvre. Purtroppo anche lui, essendo umano, si sbagliò scegliendo un nuovo cattolico ma sempre vero anglicano come vescovo.
RispondiEliminaConcordo con don Camillo! Speriamo solo di vedere BXVI chiedere l'ammissione alla FSSPX per ricevere la giusta dottrina che ha dimenticato ed i veri sacramenti. Con questo gesto tutta Chiesa conciliare eretica ritroverebbe il buon cammino.
RispondiEliminaBrava "Sono il 19,39" sono d'accordo! Ed intanto durante la messa dovremmo già cominciare con pregare "pro pontefice nostro perfido Benedicto", giusto perchè anche lui ha perso la fede! Come i giudei che ama tanto!
RispondiEliminaE' tempo oramai che Mgr Fellay abbia il coraggio di dichiarare Roma eretica e scismatica.
RispondiEliminaperò, bisogna prendere atto che, BXVI, forse ben oltre la sua volontà, ma è stato lo strumento, per cui, de facto, si sono riaperti i giochi. Un sito come il presente, 5 anni fa, sarebbe sorto? Forse, ma, certamente, il volume di traffico e la visibilità, non sarebbero state le stesse. A ragione o a torto, ma la figura dell'attuale pontefice ha restituito visibilità e cittadinanza, quanto meno nella percezione popolare (di concretamente effettivo non ha fatto molto) all'identità cattolica. Cinque anni fa Mons. Gherardini, avrebbe pubblicato i suoi testi?
RispondiEliminaBeh, visto i precedenti con altri gruppi di tradizionalisti, che poi accordandosi, piano piano hanno dovuto accettare anche la nuova messa e i vari errori del Concilio Vaticano II, starei cauta a considerare mons Williamson un povero fissato. Ma visto che siamo nelle mani di Dio, bisogna vedere sinceramente quale saranno le mosse sia del Pontefice che della FSSPX, prima di fasciarci la testa, infatti mi pare siano più di 20 anni che alcuni continuano a dire : "ecco ora fanno l'accordo e tutta l'opera di mons. Lefebvre va in fumo". Mi pare però che siano sempre state smentite tali voci, e l'accordo non si è ancora fatto, perchè probabilmente non ci si poteva accordare su errori palesi. Speriamo sempre che il Buon Dio illumini le menti e i cuori e con la sua Grazia riporti la Chiesa ad essere un solo blocco, ma sempre sulla Verità, mai sulla menzogna o i compromessi. Che Dio non ci abbandoni!
RispondiEliminaSì! Che tutta la Chiesa si convertisca e ritorni al vero ovile!
RispondiEliminaVa, va, povero untorello...
RispondiElimina<span>E' tempo oramai che Mgr Fellay abbia il coraggio di dichiarare Roma eretica e scismatica.</span>
RispondiEliminaVa, va, povero untorello...
Fin tanto che ci sarà la ragione e la luminosa eredità di San Tommaso, difficilmente la FSSPX (così come hanno dimostrato anche se sommessamente gli Istituti tradizionali col "bollino") potrà cedere al penose ambiguità! Il senso del martirio, proprio del cristiano, riposa su una visione filosofica tomista-realista (che è la filosofiaia della Chiesa Cattolica secondo la perenne e sempre attuale enciclica Aeterni Patris di Leone XIII) che i tradizionalisti hanno tatuato nella mente nel cuore! Certo ci potrebbero essere delle perversioni (è inevitabile) così come ci potrebbero essere però delle conversioni allo spitito della FSSPX (che è proprio della Chiesa Cattolica). La FSSPX sente visceralmente di essere cattolica e proprio per questo che i Vescovi hanno chiesto la revoca della scomunica... proprio frutto del bagaglio filosofico che ha edificato e mantiene la FSSPX (quante "chiese" protestanti si sono formate, nessuna ha sentito, ho sente tale desiderio, della FSSPX (alcune sono vicinissime alle perversioni che affliggono al Chiesa, sembrano gemelle [cfr. le chiese nord americane] perchè la filosofia sottesa alle loro strutture è modernista, marcia, quindi assolutamente autoreferenziale).
RispondiEliminaQuindi le vostre preocupazioni, se pur comprensibili, non possono essere ne leggittime, ne plausibili. Dopo tutto mi pare che l'Istituto del Buon Pastore, col bollino, continua in Francia a far sentire la sua VOCE, senza paura!
Speriamo che quest'accordo non si faccia mai: la Chiesa Cattolica non ha il suo posto nella FSSPX! Che Mgr Fellay ascolti Mgr Williamson.
RispondiElimina<span>
RispondiElimina<p>ho la netta sensazione che i bloggers <span><span>Ubi FSSPX ibi Ecclesia</span> e<span> <span><span>Christus Mea Felicitas</span> siano dei provocatori (buontemponi ma non troppo...forse lo stesso blogger con 2 nick, dato l'identico contenuto insensato dei loro commenti....) !</span></span></span>
</p></span>
Quindi le vostre preoccupazioni, se pur comprensibili, non possono essere né legittime, né plausibili. Dopo tutto mi pare che l'Istituto del Buon Pastore, col bollino, continua in Francia a far sentire la sua VOCE, senza paura! Far sentire la sua voce? Dite? Perché, avete mai sentito quelli del Buon Pastore, (o altri con il bollino), scrivere o dire (se non proprio al loro stretto interno) qualche cosa contro l'ecumenismo, contro l'evoluzionismo, a favore del concetto (quanto meno astratto ) di Stato sottomesso alla Volontà di Dio quindi, ("orribil dictu")CONFESSIONALE? e, COMUNque, precisare che la battaglia per la tradizione è, in primis, per la Gloria di Dio e la salvezza delle anime. Scopi, quiesti, che, nel nuovo corso, sono messi in secondo piano, almeno de facto,rispetto a faccende di questa terra. "Pizzi, merletti, e Palestrina", sono gran belle cose, ma sono, a loro volta, mezzi, GUAI a farne degli scopi! Anzi, gli scopi principali. E, quando si pensa (o, almeno si dice, o, almeno, si *TACE* su questo punto) che il nuovo corso, in definitiva, meno buono, ma non è cattivo, il passo è breve, per fare, ripeto, di "Pizzi, merletti, e Palestrina" gli scopi di tutto. E non dimenticate che, il fondatore del Buon Pastore (istituto, in definitiva, nato da un fato non dissimile da un trasferimento, i motivi "dottrinali" sono stati trovati dopo), dopo essere stato tra coloro che più spinsero Mons. Lefebvre a consacrare i vescovi, è stato colui che ha teorizzato che si deve prendere esempio dai sindacati. Ogni tanto le agitazioni vanno sospese.
RispondiEliminaQuindi le vostre preoccupazioni, se pur comprensibili, non possono essere né legittime, né plausibili. Dopo tutto mi pare che l'Istituto del Buon Pastore, col bollino, continua in Francia a far sentire la sua VOCE, senza paura! Far sentire la sua voce? Dite? Perché, avete mai sentito quelli del Buon Pastore, (o altri con il bollino), scrivere o dire (se non proprio al loro stretto interno) qualche cosa contro l'ecumenismo, contro l'evoluzionismo, a favore del concetto (quanto meno astratto ) di Stato sottomesso alla Volontà di Dio quindi, ("orribil dictu")CONFESSIONALE? e, COMUNque, precisare che la battaglia per la tradizione è, in primis, per la Gloria di Dio e la salvezza delle anime. Scopi, quiesti, che, nel nuovo corso, sono messi in secondo piano, almeno de facto,rispetto a faccende di questa terra. "Pizzi, merletti, e Palestrina", sono gran belle cose, ma sono, a loro volta, mezzi, GUAI a farne degli scopi! Anzi, gli scopi principali. E, quando si pensa (o, almeno si dice, o, almeno, si *TACE* su questo punto) che il nuovo corso, in definitiva, meno buono, ma non è cattivo, il passo è breve, per fare, ripeto, di "Pizzi, merletti, e Palestrina" gli scopi di tutto. E non dimenticate che, il fondatore del Buon Pastore (istituto, in definitiva, nato da un fato non dissimile da un trasferimento, i motivi "dottrinali" sono stati trovati dopo), dopo essere stato tra coloro che più spinsero Mons. Lefebvre a consacrare i vescovi, è stato colui che ha teorizzato che si deve prendere esempio dai sindacati. Ogni tanto le agitazioni vanno sospese.
RispondiEliminaQuindi il Cardinale Newmann (prossimo beato), lo scarti?
RispondiEliminaRipeto le domande, e chiedo qualche parere nel merito. Secondo voi: Allora, quando si organizza la Settimana di preghiere per l'unità dei cristiani, la FSSPX, sarà libera, non solo di non partecipare, ma anche di spiegare i motivi di tale sua assenza e di organizzare celebrazioni, conferenze ed eventi vari alternativi? potrà esigere che tali sue iniziative abbiano la stessa rilevanza mediatica? Mettiamo che ci siano di nuovo giornate di preghiera inter (e pure Milan)confessionali? Sarò libera di manifestare il proprio dissenso, e magari, di organizzare eventi non solo alternativi, ma esplicitamente finalizzati a sottolineare come i primi sono delle violazioni del I e del V Comandamento (Non ammazzare, vuol dire anche, non confermare nell'errore). Ed aggiungo: vi risultano iniziative PUBBLICHE (non interno-intimo- "esoteriche") in tal senso, da parte di istituti con il bollino?
RispondiEliminaRipeto le domande, e chiedo qualche parere nel merito. Secondo voi: Allora, quando si organizza la Settimana di preghiere per l'unità dei cristiani, la FSSPX, sarà libera, non solo di non partecipare, ma anche di spiegare i motivi di tale sua assenza e di organizzare celebrazioni, conferenze ed eventi vari alternativi? potrà esigere che tali sue iniziative abbiano la stessa rilevanza mediatica? Mettiamo che ci siano di nuovo giornate di preghiera inter (e pure Milan)confessionali? Sarò libera di manifestare il proprio dissenso, e magari, di organizzare eventi non solo alternativi, ma esplicitamente finalizzati a sottolineare come i primi sono delle violazioni del I e del V Comandamento (Non ammazzare, vuol dire anche, non confermare nell'errore). Ed aggiungo: vi risultano iniziative PUBBLICHE (non interno-intimo- "esoteriche") in tal senso, da parte di istituti con il bollino?
RispondiEliminaRipeto le domande, e chiedo qualche parere nel merito. Secondo voi: Allora, quando si organizza la Settimana di preghiere per l'unità dei cristiani, la FSSPX, sarà libera, non solo di non partecipare, ma anche di spiegare i motivi di tale sua assenza e di organizzare celebrazioni, conferenze ed eventi vari alternativi? potrà esigere che tali sue iniziative abbiano la stessa rilevanza mediatica? Mettiamo che ci siano di nuovo giornate di preghiera inter (e pure Milan)confessionali? Sarò libera di manifestare il proprio dissenso, e magari, di organizzare eventi non solo alternativi, ma esplicitamente finalizzati a sottolineare come i primi sono delle violazioni del I e del V Comandamento (Non ammazzare, vuol dire anche, non confermare nell'errore). Ed aggiungo: vi risultano iniziative PUBBLICHE (non interno-intimo- "esoteriche") in tal senso, da parte di istituti con il bollino?
RispondiEliminaEcco il Papa Superiore della S. Pio X!
RispondiEliminaLe parole hanno un significato ed un peso: l'apostasia nella Chiesa c'è sempre stata nel corso dei secoli ed oggi c'è. Diverso è il caso di una Chiesa apostata, cioè dell'apostasia della Chiesa causata dal Vat. II con i cui gerarchi (così genericamente e sprezzantemente indicati, evideentemente anche il Papa, la S. Pio X non dovrebbe neppure "scendere a patti". E' tutto un linguaggio esasperato e non controllato. La S. Pio X e la S. Sede stanno discutendo, non per venire a patti, io ti do na cosa a te e tu mi dai na cosa a me, dall'una o dall'altra parte, ma per risolvere problemi oggettivi e soggettivi.
RispondiEliminaAvevo avuto anch'io la stessa impressione.
RispondiEliminaNon capisco perché il mio commento sia stato cancellato.
Perchè era la risposta ad un commento cancellato, senza l'originale non si capiva il senso.
RispondiEliminaSebastiano P.
Purtroppo son costoro che presentano un volto deformato della S. Pio X facendola apparir una setta.
RispondiEliminail Papa è il Superiore di TUTTA l'Umanità. di TUTTA la Chiesa e delle società di diritto pontificio in particolare
RispondiEliminaGia....
RispondiEliminaPREMETTO che la presente è una, piccola, spero innocua, "provocazione". Da quanto tempo non predicate circa il LIMBO? Quando l'avete fatto, avete detto che, se è vero, ed è vero, che non è un dogma, è altrettanto vero che è qualche cosa di più di una semplice opinione?
RispondiElimina<span>"...il Magistero Pontificio, per bocca di <span>Pio VI</span> ha difesa come ortodossa la credenza nel Limbo <span>contro l'eretico sinodo di Pistoia:</span> «La dottrina che rigetta come favola pelagiana quel luogo degli inferi (che i fedeli ovunque chiamano con il nome di Limbo dei bambini), nel quale le anime di coloro che sono morti con il solo peccato originale sono punite con la pena del danno [privazione della visione di Dio] senza la pena del fuoco [...] <span>è falsa, temeraria, ingiuriosa per le </span><span>Scuole cattoliche»</span> (DB 1526).
RispondiEliminaPerciò nel 1954, alla vigilia del Vaticano II, i padri gesuiti spagnoli nella loro Sacrae Theologiae Summa (BAC, Madrid) scrivevano che «etsi de Limbo plures sunt quaestiones, eius existentia certo tenenda est [in corsivo nel testo] quamvis nonsit doctrina de fide definita», «benché sul Limbo ci siano più questioni [da risolvere], la sua esistenza dev'essere tenuta per certa, pur non essendo di fede definita» (vol. II De Sacramentisp. 150). Ed esaminate e confutate le varie obiezioni ed ipotesi sulla sorte dei bambini morti senza battesimo, i suddetti gesuiti richiamavano alla gravissima sentenza di Sant'Agostino:<span> «Noli credere nec dicere nec docere infantes antequam baptizantur morte praeventos pervenire posse ad originalium indulgentiam peccatorum, si vis esse catholicus</span> [in corsivo nel testo]», «Non credere né dire né insegnare che i bambini colti dalla morte prima di essere battezzati possono conseguire la remissione del peccato originale, se vuoi essere cattolico» (ivi).</span>
----------------------
Lo sappiamo tutti che la spaccatura ci sarà, prima o poi, se ne andranno le frange cripto-sedevacantiste.
RispondiEliminaSi, ma la mia battuta si riferiva a chi aveva scritto che il Papa avrebbe fatto bene a rntrar nella Fraternità o qualcosa del genere.
RispondiEliminaDato che, dal Vaticano, si parla tanto circa il fatto che le due forme del Rito Romano, si debbono influenzare a vicenda; dato che un esempio di tale influenza già c'è: la preghiera del Venerdì Santo, delle Messe Tridentine MP; vi chiedo di manifestare tale influenza. Ovvero, che il prossimo Venerdì santo, usiate, nelle celebrazioni N.O., le preci MP (in latino o tradotte è secondario).
RispondiEliminaE da bravo ex protestante si è invischiato in marasmi sedevacantisti condannati dalla stessa FSSPX. Perché le cose non si dicono mai tutte?
RispondiEliminaEscher, c'è tradizione e Tradizione. Per fare un esempio, anche certa massoneria dice di esserr "tradizionale", ma penso sia chiaro che la loro "tradizione" sia con la "t" minuscola, la Santa Tradizione invece è maiuscola.
RispondiEliminaCaro cattolico fiero di esserlo (lo sono anch'io), non ti è per caso venute in mente che il gesto fosse un semplice Segno della Croce e la formula qualcosa tipo "Il Signore ce lo conservi"? Non c'è scritto da nessuna parte che gli scongiuri sia per forza pagani-superstiziosi.
RispondiEliminaQuale delle decine di definizioni di "liberalismo" è peccato secondo cotanto monsignore?
RispondiElimina<span>
RispondiElimina<p>Si legge su
</p><p>http://www.rinascimentosacro.org/2010/06/con-i-lefebvriani-fare-ecumenismo-costa-caro/
</p><p>Coi lefebvriani far ecumenismo costa caro
</p><p><span>"Chi dialoga con loro rischia l’accusa di tradire il Concilio Vaticano II. Il papa ci prova e un teologo tedesco torna a criticarlo. Ma intanto, molti gruppi tradizionalisti hanno già fatto pace con la Chiesa.</span>
</p><p>ROMA, 2 giugno 2010 – Tra due giorni Benedetto XVI viaggerà alla volta di Cipro. Sarà la prima volta che un papa visiterà l’isola, invitato e accolto dalla locale Chiesa ortodossa. Nemmeno Giovanni Paolo II vi era riuscito.
</p><p>Questa visita sarà l’ennesima prova dei progressi senza precedenti che l’ecumenismo di papa Joseph Ratzinger ha prodotto in pochi anni ad Oriente, col vasto mondo dell’ortodossia.
</p><p>Ma c’è anche un altro versante ecumenico sul quale Benedetto XVI è impegnato.
</p><p>È quello con i seguaci dell’arcivescovo Marcel Lefebvre, tuttora in stato di scisma con la Chiesa di Roma a motivo del loro rifiuto dell’integralità del Concilio Vaticano II.
</p><p>*
</p><p>All’inizio del 2009, la decisione del papa di cancellare la scomunica ai quattro vescovi ordinati illecitamente da Lefebvre – decisione mal comunicata e mal compresa dentro e fuori la Chiesa – provocò un uragano di fraintendimenti e di polemiche.
</p><p>Per chiarire il senso del suo gesto, il 10 marzo dell’anno scorso Benedetto XVI scrisse una lettera ai vescovi. Nella quale spiegò che la revoca della scomunica era un richiamo “al pentimento e al ritorno all’unità”. E ribadì che il cammino di riconciliazione restava ancora tutto da compiere, poiché il dissidio era di natura dottrinale e riguardava l’accettazione del Concilio Vaticano II e il magistero post-conciliare dei papi."
</p><p>--------------------
</p><p>Ora ci si chiede (sulla scia di questi sentori di mons. Williamson):
</p><p>il dissidio non è più considerato di natura dottrinale ?
</p><p>e dunque i colloqui e chiarimenti si possono/devono saltare a piè pari, mediante <span>un accordo politico che semplicemente aggirerebbe il blocco dottrinale....<span> ?</span></span>
</p><p> *DONT_KNOW*
</p></span>
Fin quando non sarà dichiarato (non dico SOLENNEMENTE, che sarebbe il minimo, alla luce di cosa insegna la morale in materia, ma almeno IMPLICITAMENTE) che considerare TUTTI & SINGOLI i documenti del Vat. II, ma, in specie DH, Unitatis Redintegratio e Nostra Aetatae, qualche cosa di diverso da puri & semplici elenchi di *CONSIGLI*, pertanto privi di valore vincolante, e dare di essi letture che li reputino diversamente da ciò, è TRADIRE lo spirito (=quello vero) del Concilio ed è contrario alla mente della Chiesa, i problemi resteranno.
RispondiEliminaBurighel
RispondiEliminaQuale delle decine di definizioni di "liberalismo" è peccato secondo cotanto monsignore? TUTTE! L'Autore fa proprio l'esempio secondo il quale, le differenze tra le già allora centinaia (e non decine) delle definizioni possibili di "liberalismo", sono le stesse che ci sono tra Minori, Conventuali e Cappuccini. Ovvero: scontri anche violenti tra loro, ma tutti francescani.