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sabato 8 maggio 2010

Non ha la fede chi si oppone al motu proprio.

Un'affermazione eccessiva ed imprudente? Ciascuno giudichi. Ma senz'altro adatta per mons. Jacques Noyer (nella foto), vescovo emerito di Amiens, di cui abbiamo riportato lo sconcertante articolo, uscito in questi giorni, in cui liquida la Risurrezione di Gesù come leggenda per creduloni. Ebbene, vediamo in questi documenti d'archivio che cosa pensa il canuto pandorone del motu proprio Summorum Pontificum, che ha liberalizzato il rito tradizionale della Chiesa (per inciso: vista la croce pettorale? questa gente la morbosa attrazione verso il brutto ce l'ha connaturata).



AMIENS-ADISTA. Ci pensa mons. Jacques Noyer, vescovo emerito di Amiens, a rompere il sostanziale silenzio calato sulla Chiesa francese dopo la pubblicazione del Motu Proprio che ha reintrodotto l’uso del Messale tridentino. I vescovi di Oltralpe erano stati infatti tra quelli che più si erano opposti alla pubblicazione del documento da parte di Benedetto XVI, consci dei problemi che questo avrebbe portato in un Paese dove forti sono i tradizionalisti che rifiutano non solo la riforma liturgica conciliare ma il Concilio tout court. Per questo, all’indomani dell’uscita del documento, il loro sostanziale silenzio era stato particolarmente significativo (v. Adista n. 53/07). Voce isolata e coraggiosa, però, quella di Noyer, che, in questo testo scritto per Adista, esprime lo sconcerto e i timori per lo spirito di un documento concepito tutto all’interno di un ristretto "orizzonte romano". (a. s.)

"Perché il nostro papa ha deciso di ampliare nettamente gli spazi d’uso della liturgia antica? Forse immagina che farà piacere a qualcuno dei monsignori del Vaticano nelle loro cappelle private? Mi piacerebbe non vedere in questo gesto una nuova imprudenza da parte di un papa che dimentica troppo spesso che il mondo è molto più grande del suo orizzonte romano.

So che la lettera del documento vuole limitare alla sola liturgia il cambiamento. I grandi orientamenti del Concilio non sarebbero rimessi in discussione. E questo permette a molti vescovi di chiedere la calma, perché niente dovrà cambiare nelle abitudini. Si può sperare che, in effetti, il numero di richieste per il vecchio rito sarà molto ridotto.

Ahimè! Al di là del testo del Motu Proprio, quel che resterà sarà un atteggiamento critico sugli sviluppi conciliari. Proprio nel momento in cui si manifestano segni di indebolimento nell’apertura e nel dialogo con gli altri cristiani, con le altre religioni e con la saggezza umana, questa ondata di gelo che arriva dall’alto spingerà qualcuno alla ribellione e getterà la maggioranza nello sconforto.

Ci limiteremo a ritornare a casa, per guardare le foto di ieri e lasciar morire di freddo il mondo? Che lo Spirito ci risparmi da questa tentazione!".

Jacques Noyer, vescovo emerito di Amiens (da ADISTA n. 55 del 28-7-2007: link)

***

E ancora: un po' di mitologia vaticanosecondista, in lode di quella gran pentecoste che ha spazzato via 2000 anni di oscurantismo. L'articolo che segue è intitolato, manco a dirlo, "Dove soffia lo Spirito". Ma lo spirito evocato dall'emerito episcopo ha le caratteristiche, più che dello Spirito Santo, della flatulenza del Demonio.



Agli inizi, la Chiesa sapeva che lo Spirito che le era dato non le chiedeva di guardare indietro, ma di inventare cose nuove. Gesù aveva lasciato pochissime indicazioni e non aveva steso nessun progetto, nessun modello, nessun metodo. Siamo noi in ballo! A noi la Parola! A noi l'iniziativa. Lo Spirito non è un testamento da eseguire, il Vangelo non è uno scritto da ricopiare. La Chiesa della Pentecoste ha l'audacia di accogliere nel suo seno i non-circoncisi; ha la saggezza di scegliere i “sette” per rispondere ai primi bisogni; osa mettere per iscritto la buona novella che circolava fino a quel momento solo oralmente.

Nel corso dei secoli, la Chiesa ha saputo assumersi le sue responsabilità. Gesù le aveva detto di sostituirsi all'impero romano distrutto dai barbari? Di trattare da pari a pari con i re e gli imperatori, sul loro terreno e con le loro armi? Di formare una casta di chierici orgogliosi dell'austerità del loro celibato e del prestigio del loro sapere? Chi glielo ha detto che bisognava mobilitare l'Occidente per delle crociate militari? Ha avuto bisogno di un ordine per decidere tutto questo?

La timidezza che mostra oggi è in netto contrasto con tutto ciò. Dà l'impressione che non si possa cambiare niente, decidere niente, come se fosse cristallizzata in una perfezione insuperabile, come se le scelte di ieri dovessero essere eterne. Arriva addirittura ad essere nostalgica del suo passato come una vecchietta che ricorda sognante la sua brillante gioventù. Ah! Com'era bello quel mondo con le chiese piene! O si mette a credere di essere il simbolo di eternità che rassicura coloro che sono immersi nella fragilità della storia.

I cristiani di oggi come quelli di ieri sanno che lo Spirito li chiama verso cose nuove. Hanno il diritto di aspettarsi dall'istituzione che li illumini, li incoraggi, li accompagni e coordini le loro audacie. Se la Chiesa dà loro l'immagine di un cantiere chiuso, dove si assume solo per la manutenzione... Se la Chiesa è un grande maestoso piroscafo la cui inerzia rende inoperante ogni movimento del timone... Se il soffio dello Spirito è rinchiuso negli otri delle sacre abitudini... Se il papa è solo il guardiano del passato, se i vescovi sono solo incaricati del mantenimento dell'ordine, se i parroci sono solo incaricati di offrire dei servizi religiosi a un popolo senza appetito... quale Pentecoste possiamo festeggiare?

Sì, il Concilio è stato per noi un momento in cui la Chiesa aveva ritrovato l'audacia dell'innovazione. Le pesantezze c'erano ancora, ma esisteva un luogo dove cose nuove erano possibili. Avevamo perfino pensato che, terminato il Concilio, nuove istanze, come il sinodo romano, le conferenze episcopali, i sinodi diocesani, dovessero mantenere quella capacità di rispondere all'urgenza di ogni tempo. Ahimé, quei luoghi si sono insabbiati. Qualcuno ci ha ricordato che il Concilio non aveva cambiato niente e che la Chiesa manteneva la sua tradizionale andatura. Che Dio era lontano, in alto, e non in mezzo a noi.

Tuttavia, non lasciamoci scivolare in questa stanchezza e in questa rassegnazione. No, lo Spirito non può essere rinchiuso in nessun Cenacolo. Se siamo attenti, lo vediamo produrre frutti inattesi: ricorda alle nazioni che ogni persona umana è sacra, si leva contro le strutture ingiuste, fa sorgere la compassione e la fraternità, manda le ONG nel pieno dei conflitti; apre dialoghi ieri impossibili tra credenti e non credenti, tra credenti di ogni tradizione, denuncia le grettezze di tutti gli integralismi, mobilita la scienza contro la malattia e la povertà, sogna una fiamma olimpica coerente, dà al Vangelo la forza di sconvolgere delle vite.

Poiché la Chiesa è quella parte di umanità nella quale lo Spirito di Dio si dona al mondo, noi non la troveremo nelle statistiche dell'amministrazione romana, ma nella vita del nostro tempo. La barbarie che vi si deplora, già lo Spirito ce la fa vedere ed è sempre lo Spirito che ci chiama a fare un mondo nuovo.

Da “Témoignage Chrétien” del 15 maggio 2008, via Animamea

167 commenti:

  1.  Premetto che non sono un fan dells FSSPX, della quale ammiro comunque la lotta in difesa dell'identità e tradizione cattolica, ma questo contributo sul vescovo francese fa sorgere in me alcuni interrogativi: perché l'FSSPX fuori dalla Chiesa e questi miscredenti addirittura vescovi? Perché dalla FSSPX viene preteso il riconoscimento di TUTTO il Vaticano II, quando molti vescovi cattolici non ci credono? Che cosa aspetta la Santa Sede a deporre vescovi (successori dei Santi Apostoli), i quali negano la resurrezione di Cristo?
    Sono allibito!

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  2. NOYER, MA VA A DA VIA EL CUL !!!!!!!!

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  3. :-D  Bile, Lei ha veramente il dono della sintesi.
    Con un espressione ( colorita ) tipicamente Lombarda, ha esternato il pensiero di molti.

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  4. Permettete un OT (se no, chiedo agli amministratori di annullare questo messaggio).

    Il mio blog è stato nominato tra i grandi blog tradizionali di lingua inglese per un premio - in tre categorie - vedi: <span>http://thecrescat.blogspot.com/</span>  Non mi reputo all'altezza e non so chi mi ha nominata.
    Se a voi, amici, vi piace il mio blog, potete votarmi?

    Grazie di cuore e scusatemi.

    RispondiElimina
  5. Terribile e deprecabile la fede cieca nella "saggezza umana". E che dire delle ONG come inviate dello Spirito?
    La solita fiducia cieca nelle virtù del secolo, dimenticando che Gesù ha detto "Voi siete nel mondo, ma non del mondo".
    Negli anni settanta, fra i tanti danni, ci fu anche lo smantellamento della presenza sociale cattolica:  il mondo non era più il principato di satana , ma un sistema di valori pressoché sovrapponibili a quelli cristiani.
    A che serve la scuola cattolica se quelle statali insegnano benissimo e formano bravi cittadini e perciò bravi cristiani? Poi ti trovavi in classe docenti comunisti atei che facevano di tutt per smontare la tua fede.
    A che servono le suore? C'è l'asilo comunale. Certo, quello da cui è bandito il crocifisso e nel quale è vietato festeggiare il Natale..
    A che serve il volontariato sociale cattolico?  Meglio altre associazioni non confessionali, perciò  atte  a unire e non a dividere. Se poi sono comunisteggianti e abortiste poco importa: pur di dialogare qualche piccolo compromesso va accettato.
    Perchè affannarsi a mantenere la Cooperativa cattolica intitolata a San Giuseppe? Tanto c'è la Coop, più fornita ed economica.
    Eccetera, eccetera eccetera.
    Non sono considerazioni ipotetiche: è, più o meno, quello che è accaduto nella mia parrocchia, ma, credo, anche in molte altre.
    A tanto conduce la fiducia nella saggezza umana cara ai corifei del Konzilgeist

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  6. Manca un pezzo ... ma va a da via el cul PIRLA!
    Lombarda e completa!
    MD

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  7. <span> Ma lo spirito evocato dall'emerito episcopo ha le caratteristiche, più che dello Spirito Santo, della flatulenza del Demonio.</span>

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  8. Che errore! ;)
    Se a voi, amici, piace ...

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  9. <span>Se il papa è solo il guardiano del passato,</span>

    quando uno fa questa valutazione del Pontefice (di qualunque Pontefice della storia),
    è evidente che la Parola di Nostro Signore, che dice, nell'anno 33, a Pietro e agli Apostoli:
    <span><span>"....fate discepoli tutti i popoli....insegnando loro a osservare</span></span>
    <span><span><span>tutto ciò che vi ho comandato"</span></span><span>   </span> 
    <span>"QUOD ET TRADIDI VOBIS"</span>  ,</span>
    è evidente che questa Parola Divina
    - o è stata intesa come "sorpassata" da codesto ecc.mo vescovo, 
    - o egli l'ha dimenticata strada facendo,
    - o non gliene importa un'acca di ciò che Essa voglia dire agli Apostoli di tutti i secoli, passati e futuri della 
    CHIESA APOSTOLICA !

    RispondiElimina
  10. <span><span><span>Se il papa è solo il guardiano del passato,</span>  
     
    quando uno fa questa valutazione del Pontefice (di qualunque Pontefice della storia),  
    è evidente che la Parola di Nostro Signore, che dice, nell'anno 33, a Pietro e agli Apostoli:  
    <span><span>"....fate discepoli tutti i popoli....insegnando loro a osservare</span></span>  
    <span><span><span>tutto ciò che vi ho comandato"</span></span><span>   </span>   
    <span>"QUOD ET TRADIDI VOBIS"</span> ...</span>  
    .... che questa Parola Divina  
    - o è stata intesa come "sorpassata" da codesto ecc.mo Vescovo,   
    - o egli l'ha dimenticata strada facendo,  
    - o non gliene importa un'acca di ciò che Essa voglia dire agli Apostoli di tutti i secoli, passati e futuri della   
    CHIESA APOSTOLICA !</span></span>

    RispondiElimina
  11. <span><span>Se il papa è solo il guardiano del passato,</span>    
       
    quando uno fa questa valutazione del Pontefice (di qualunque Pontefice della storia),    
    è evidente che la Parola di Nostro Signore, che dice, nell'anno 33, a Pietro e agli Apostoli:    
    <span><span>"....fate discepoli tutti i popoli....insegnando loro a osservare</span></span>    
    <span><span><span>tutto ciò che vi ho comandato"</span></span><span>   </span>     
    <span>"QUOD ET TRADIDI VOBIS"</span> ...</span>    
    ....  questa Parola Divina    
    - o è stata intesa come "sorpassata" da codesto ecc.mo Vescovo,     
    - o egli l'ha dimenticata strada facendo,    
    - o non gliene importa un'acca di ciò che Essa voglia dire agli Apostoli di tutti i secoli, passati e futuri della     
    CHIESA APOSTOLICA !</span>

    RispondiElimina
  12. <span>dialoghi ieri impossibili tra credenti e non credenti, tra credenti di ogni tradizione</span>

    ....DIALOGHI <span>ieri inconcepibili tra Cristo e Belial!</span>
    (presieduti e approvati dal <span>Konzilgeist, naturalmente....)</span>

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  13. i sogni (?) dello spirito8 maggio 2010 alle ore 09:44

    <span>No, lo Spirito non può essere rinchiuso in nessun Cenacolo. Se siamo attenti, lo vediamo produrre frutti inattesi:.......<span>.................</span></span>
    <span>...[lo Spirito] sogna una fiamma olimpica coerente, .....</span>
    ? ! ? ! ? ! ? !
    -----------------
    <span>sogna una fiamma olimpica ??????????</span>
    (questa ci mancava ancora! non si finisce mai di imparare dai grandi interpreti-cantori del Concilio....)
    =-O ..... =-O ...... >:o

    RispondiElimina
  14. i sogni (?) dello spirito8 maggio 2010 alle ore 09:59

    <span><span>No, lo Spirito non può essere rinchiuso in nessun Cenacolo. Se siamo attenti, lo vediamo produrre frutti inattesi:.......<span>.................</span></span>  
    <span>...[lo Spirito] sogna una fiamma olimpica coerente, .....</span>  
    ? ! ? ! ? ! ? !  
    <span>sogna una fiamma olimpica ???</span></span>
    <span>(questa ci mancava ancora! non si finisce mai di imparare dai grandi interpreti-cantori del Concilio..<span> :) <span>...)  </span></span></span>
    <span><span>..... :-[ <span>....  =-O  ....  >:o </span></span></span>

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  15. Quando ho letto questa frase "vista la croce pettorale? questa gente la morbosa attrazione verso il brutto ce l'ha connaturata" mi è venuta in mente una frase dell'allora Cardinal Ratzinger:
    "Il bello è lo splendore del vero, ha detto Tomaso d'Aquino, e potremmo aggiungere che <span>l'offesa del bello è l'autoironia del vero perduto</span>".
    Il che mi sembra proprio il caso di questo Vescovo.

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  16. Redazione di Messainlatino.it8 maggio 2010 alle ore 10:07

    Volentieri, ma il link non funziona

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  17. E vogliamo anche parlare dell'indumento borghese che sfoggia questo signore con collana cruciforme al collo?

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  18. Grazie tante!
    E' il blog The Crescat, provate ancora: http://thecrescat.blogspot.com/

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  19. trovo solamente un senso di smarrimento e di paura di fronte a questo vescovo. Mi spaventa la sua sicurezza nel definire la chiesa storica, da Costantino in poi come altra cosa rispetto a quella voluta da Cristo, mi sconcerta la sua idea di Spirito che spingerebbe la chiesa a una continua innovazione, mentre la fedeltà alla tradizione porterebbe il gelo nel mondo. Praticamente in trenta righe ha distrutto la nostra fede e il concetto stesso di Chiesa.

    Tuttavia il mio maggior cruccio non è per l'esistenza di questi esemplari episcopali, ma per il fatto che qualcuno li ha scelti, che qualcun altro li ha sentiti e non ha fatto niente. Mi riferisco a Paolo VI che ha alzato la voce per condannare posizioni come queste, ma non ha mosso un dito per mettere a tacere pastori che avevano tradito la missione loro affidata dallo Spirito Santo e così l'epidemia del modernismo si è rinfocolata ed è arrivata ai nostri giorni.

    Il Signore abbia pietà di questi pastori e di noi. 

    RispondiElimina
  20. Uno così basta guardarlo....se è vero che la bellezza salverà il mondo, la bruttezza lo dannerà!

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  21. <span>Las cosas que dice este "obispo" están claras, pero tengo una duda, ¿a qué Iglesia pertenece? </span>

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  22. Appartiene a quella dell'anticristo.

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  23. Grazie redazione, il vostro sostegno è molto gradito.
    Non credo che molti voteranno per il mio blog - ci sono fior di blog in lista di sacerdoti e non ma vi confesso che un piccolo sostegno dagli amici italiani mi rincuora :)
    Mantenere un blog non è cosa facile!

    ... E non ho parole per commentare questo vostro post!!! Ma davvero ci sono vescovi che fanno tali incredibili dichiarazioni?!

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  24. Il appartient à l'«Église conciliaire» des Bellini et compagnie…
    Cette Eglise conciliaire est-elle l'Église Catholique? Il est permis d'en douter. Personnellement, je ne le crois pas.
    Il est, en tout cas, prudent de prendre ses distances par rapport à elle. Le risque de contagion est évident. Il y va tout simplement du salut de son âme, à laquelle le même Noyer (quel nom, tout de même!) ne croit pas non plus.
    En le lisant, je croyais relire les vieux éditoriaux de La Lanterne, l'organe du Grand-Orient de France.
    Pour qu'un tel personnage soit devenu évêque, il est évident qu'il a bénéficié d'appuis particuliers à tous les degrés de sa carrière.
    En France et, bien évidemment, à Rome.

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  25. ...............cravatta.........con il Crocifisso.........che buon gusto che ha!!!!!!!!!!!!!

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  26. semplicemente....: matto da legare!

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  27. <span>
    <p>I vescovi francesi slegati dall`autorità vaticana, liberi nell`agire e nel predicare, possono solo contemplare il disastro della loro pastorale modernista, hanno svuotato le chiese e i seminari, lasciato credere a coloro che  obbedivano e si adattavano che stavano partecipando attivamente alla nuova Chiesa nata dopo il "Concilio", la famosa chiesa conciliare.
    </p><p>Vescovi ribelli, piccoli papi nelle loro curie, usando e abusando del loro potere, hanno ingannato i fedeli, allontanandoli dal Successore di Pietro,
    </p><p>Certo non hanno potuto andare "aussi loin qu`ils l`auraient voulu" ,  ma "l` ondata di gelo" che hanno fatto soffiare sulla Chiesa sta spingendo molti alla ribellione , cattolici  che sperano di uscire da quello sconforto in cui son stati immersi fa troppi anni di dittatura ideologica progressista.
    </p></span>

    RispondiElimina
  28. <span>

    I vescovi francesi slegati dall`autorità vaticana, liberi nell`agire e nel predicare, possono solo contemplare il disastro della loro pastorale modernista, hanno svuotato le chiese e i seminari, lasciato credere a coloro che  obbedivano e si adattavano che stavano partecipando attivamente alla nuova Chiesa nata dopo il "Concilio", la famosa chiesa conciliare.
    Vescovi ribelli, piccoli papi nelle loro curie, usando e abusando del loro potere, hanno ingannato i fedeli, allontanandoli dal Successore di Pietro,
    Certo non hanno potuto andare "aussi loin qu`ils l`auraient voulu" ,  ma "l` ondata di gelo" che hanno fatto soffiare sulla Chiesa sta spingendo molti alla ribellione , cattolici  che sperano di uscire da quello sconforto in cui son stati immersi fa troppi anni di dittatura ideologica progressista.
    </span>

    RispondiElimina
  29. <span>
    I vescovi francesi slegati dall`autorità vaticana, liberi nell`agire e nel predicare, possono solo contemplare il disastro della loro pastorale modernista, hanno svuotato le chiese e i seminari, lasciato credere a coloro che  obbedivano e si adattavano che stavano partecipando attivamente alla nuova Chiesa nata dopo il "Concilio", la famosa chiesa conciliare.  
    Vescovi ribelli, piccoli papi nelle loro curie, usando e abusando del loro potere, hanno ingannato i fedeli, allontanandoli dal Successore di Pietro,  
    Certo non hanno potuto andare "aussi loin qu`ils l`auraient voulu" ,  ma "l` ondata di gelo" che hanno fatto soffiare sulla Chiesa sta spingendo molti alla ribellione , cattolici  che sperano di uscire da quello sconforto in cui sono stati immersi da troppi anni di dittatura ideologica progressista. </span>

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  30. <span>Un des collègues de Jacques Noyer à la Conférence Episcopale Française fut l’évêque, aujourd’hui émérite, de Cahors, Mgr Maurice Gaidon (1987-2004), qui a publié récemment un livre de mémoires: Un évêque français entre crise et renouveau de l’Église</span><span> (Éditions de l’Emmanuel, 2007).</span>
    <span>Dans ce livre, dont un des chapitres est intitulé «Nous sommes des couards» (ce qui n’est pas mal vu, l’archevêque de Paris, par exemple, ne retrouvant de courage que pour faire expulser par la police des fidèles en prière), on lit notamment des choses comme celles-ci:</span>
    <span> </span>
    <span>«Dans une assemblée en partie noyautée par de “grosses mitres” qui préparent soigneusement certaines élections et se partagent les “postes clés” de l‘épiscopat (...) nous n’aimons pas sortir d’un ton conciliant et recherchons avant tout le réconfort d’un consensus mou dans les domaines les plus sensibles comme le sont les problèmes de morale conjugale et les questions de bioéthique. J’avais déjà repéré ces hésitations au moment de la loi sur l’avortement et constaté que nous n‘étions pas prêts à croiser le fer avec les politiques…»</span>
    <span> </span>
    <span>Et encore:</span>
    <span> </span>
    <span>«Certains d’entre nous n’en finissent pas de tresser des couronnes à ce régime… ce qui est un comble. Nous n’avons pas à nous louer d’un régime qui traite l’Église avec tant de désinvolture et ne perd pas une occasion de dresser des obstacles à la diffusion du message chrétien. Nous n’avons pas à encenser un pouvoir politique dont le libéralisme moral a contribué à dégrader le climat de notre société (...). Nous ne devons pas trop vite passer l‘éponge sur les choix législatifs qui ont entraîné la banalisation de l’avortement (...). Nous paierons cher et longtemps ces décisions auxquelles nous avons opposé une bien médiocre résistance et un discours sans arêtes vives et accents vigoureux…»</span>
    <span> </span>

    RispondiElimina
  31. <span>Et ceci, sur la révolution liturgique de Paul VI:</span>
    <span> </span>
    <span>« J’ai très mal vécu “la réforme liturgique” imposée au détour d’un dimanche et avec un autoritarisme clérical insupportable… » </span>
    <span>(Un autoritarisme clérical insupportable…</span><span> Oui, oui, vous avez bien lu! Ce n’est pas un lefebvriste comme moi qui a écrit ça!)</span>
    <span> </span>
    <span>Et encore:</span>
    <span> </span>
    <span>« J’ai l’impression d’avoir vécu ces années comme une lente dérive, au gré des modes et des langages convenus dans notre univers clérical et de me retrouver, à l’heure de mon ultime étape, dans un douloureux désarroi, envahi par le sentiment d’avoir subi passivement les prises de position et les décisions de mes frères en épiscopat et suivi avec eux la pente des compromis plutôt que d’user du langage rugueux et prophétique des témoins et annonciateurs d’une Parole qui est “un glaive”…»</span>
    <span> </span>
    <span>Ici, une question: Qu’est-ce qui a empêché cet évêque, pourtant honnête, de réagir?</span>
    <span>J’ai peine à la dire, mais je crois que c’est quelque chose comme la peur, comme la lâcheté…</span>
    <span>D’ailleurs, n'a-t-il pas lui-même écrit: «Nous sommes des couards»?</span>

    RispondiElimina
  32. <span><span>Et ceci, sur la révolution liturgique de Paul VI:</span>  
    <span> </span>  
    <span>« J’ai très mal vécu “la réforme liturgique” imposée au détour d’un dimanche et avec un autoritarisme clérical insupportable… » </span> 
    <span>(Un autoritarisme clérical insupportable…</span><span> Oui, oui, vous avez bien lu! Ce n’est pas un lefebvriste comme moi qui a écrit ça!)</span>  
    <span> </span>  
    <span>Et encore:</span>  
    <span> </span>  
    <span>« J’ai l’impression d’avoir vécu ces années comme une lente dérive, au gré des modes et des langages convenus dans notre univers clérical et de me retrouver, à l’heure de mon ultime étape, dans un douloureux désarroi, envahi par le sentiment d’avoir subi passivement les prises de position et les décisions de mes frères en épiscopat et suivi avec eux la pente des compromis plutôt que d’user du langage rugueux et prophétique des témoins et annonciateurs d’une Parole qui est “un glaive”…»</span>  
    <span> </span>  
    <span>Ici, une question: Qu’est-ce qui a empêché cet évêque, pourtant honnête, de réagir?</span>  
    <span>J’ai peine à la dire, mais je crois que c’est quelque chose comme la peur, comme la lâcheté…</span>  
    <span>D’ailleurs, n'a-t-il pas lui-même écrit: «Nous sommes des couards»?</span></span>

    RispondiElimina
  33. Don Gianluigi, lei ha scritto:"<span>Mi spaventa la sua sicurezza nel definire la chiesa storica, da Costantino in poi come altra cosa rispetto a quella voluta da Cristo," .</span>
    Ebbene questo è ciò che viene insegnato dall`iniziatore del cammino neocatecumenale, la Chiesa sarebbe rinata con "IL Concilio".
    Questo e quanti altri imsegnamenti difformi sono stati trasmessi e continuano ad esser trasmessi ai fedeli cattolici? Prendendo in ostaggio il Vaticano II?
    E perchè hanno potuto farlo e continuano a poterlo fare?
    Chi lo ha permesso?
    <p> 
    </p>

    RispondiElimina
  34. Un po' come quelli che di fronte a Seper se la sono date a gambe lasciando i Papi soli a combattere a la battaglia contro il "cesarismo"!
    Un po' come quelli che si sono allontanati da Pietro lasciandolo solo!
    Un po' come quelli che hanno "consegnato" la Chiesa ai modernisti!
    Un po' come quelli che oggi fanno i salvatori della patria, casti e puri, ma ieri se la sono dati a gambe levate di fronte al nemico!
    Un po' come i ........
    MD

    RispondiElimina
  35. Nobis quoque peccatoribus8 maggio 2010 alle ore 13:58

    se i vescovi sono solo incaricati del mantenimento dell'ordine,
    Il SUO ordine Noyer cerca di mantenerlo con ogni mezzo.

    se i parroci sono solo incaricati di offrire dei servizi religiosi a un popolo senza appetito (attivita' degna di scarsa attenzione, come il povero parroco di Thiberville)... quale Pentecoste possiamo festeggiare?
    Per Noyer la salvezza delle anime pare quindi un falso problema.

    Tuttavia per pretese ragioni disciplinari la vituperata nomenklatura romana da ragione a questi Vescovi ingrati, mentre un tempo se uno di loro sgarrava  le sanzioni non tardavano a farsi attendere. Il Vescovo non e' un prefetto. Noyer tradisce la sua mentalita' napoleonica.

    FdS

    FdS

    RispondiElimina
  36. Redazione di Messainlatino.it8 maggio 2010 alle ore 14:11

    Sul lucido (ma codardo, come si autodefinisce) vescovo Gaidon avevamo scritto questo post, da rileggere:

    <span><span>http://blog.messainlatino.it/2009/05/il-jaccuse-di-un-vescovo-francese-ai.html</span></span>

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  37. Seguo da qualche mese questo blog nella speranza di trovare qualche possibilità di dialogo con chi come me si professa cristiano. Inutile. Questa volta si è proprio passato il segno: insulti volgari al posto di argomentazioni e poi le solite geremiadi (con buona pace di Geremia) che oscillano tra il vittimismo e la protervia. Mi sono convinto che né Cristo né la Chiesa hanno bisogno di voi. Continuate pure ad offendere nel nome di Gesù. Tra qualche decennio nessuno si ricorderà di voi. E comunque auguro a voi come a me di vedere un giorno il volto di quel Dio che vuole misericordia e non sacrificio

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  38. Nobis quoque peccatoribus8 maggio 2010 alle ore 14:55

    Finisterrae,

    come diceva Toto'.... "eravamo in ansia"....

    Cristo Signore ha detto "amate i vostri nemici", ma non che siamo tutti amici.

    FdS

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  39. Le stupidaggini di Noyer - chiamarle errori o eresie sarebbe nobilitarle - non dovrebbero comportar certo linguaggio da angiporto.

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  40. che cosa ha impedito a questo vescovo di reagire ?
    e a tanti altri come lui, da allora fino ad oggi ?
    (paura di perdere il quieto vivere, la rispettabilità, la "buona fama"? paura delle persecuzioni, di mettersi nei guai, di mettersi contro, affrontare a viso aperto, come il Battista, i prepotenti che mettevano in atto le ragioni della forza, e arrivando anche a pensare: "Se costoro sono così aggressivi da imporre le loro decisioni  a tutti, forse hanno ragione loro, son destinati a vincere..."? chissà....e hanno scelto il conformismo)
    Se solo avessero ricordato quella parola del Signore:
    <span>«Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita <span>per causa mia</span> la troverà...» (Mt 16,24-25),</span>
    tutto sarebbe andato diversamente....

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  41. Ma a che serve la Chiesa se tradisce il mandato di Cristo interpretato da Noyer?

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  42. <span>un tempo se uno di loro sgarrava  le sanzioni non tardavano a farsi attendere. </span>

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  43. Ubi Petrus ibi Ecclesia8 maggio 2010 alle ore 15:28

    So in Francia per un periodo di studio e devo dire che qui la situazione è davvero molto più grave che in Italia. Siamo davvero vicini ad una completa secolarizzazione. Si veda anche dal numero di Messe che ci sono ogni Domenica.

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  44. O Timoteo, custodisci il Deposito!

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  45. Squallidissimo personaggio, nelle parole e nell'abito!!!

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  46. bisogno di voi:
    "voi" = chi ?

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  47. Va' pure avanti con l'elenco dei Papi, caro don Gianluigi.

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  48. L'indumento inappropriato è la croce pettorale.

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  49. Sappiamo bene chi l'ha permesso.

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  50. Tutti, nessuno escluso, siamo servi inutili. Tra questi servi inutili ci sono coloro che cercano di offrire il loro pur inutile lavoro senza preocuparsi se in futuro saranno ricordati. Ma c'è anche chi cerca il dialogo per sentirsi approvato nei propri errori e fugge perché vede che non è aria.
    Dio non vuole il sacrificio? Ha voluto persino quello del Figlio che ogni giorno sacramentalmente si rinnova sull'altare e che è fonte di misericordia.

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  51. ecco la tardiva presa di coscienza del Vescovo Gaidon sopra citato:
    <span>"<span>Ho vissuto male "la riforma liturgica" imposta nel giro di una domenica e con un autoritarismo clericale insopportabile. [..] Ho l’impressione di aver vissuto questi anni come una lenta deriva, spinti dalle mode e dai linguaggi stabiliti nel nostro universo clericale e di ritrovarmi, all’ora della mia ultima tappa, in un doloroso smarrimento, invaso dal sentimento di aver subito passivamente le prese di posizione e le decisioni dei miei fratelli nell’episcopato e di aver seguito con loro la china dei compromessi anziché usare un linguaggio ruvido e profetico dei testimoni e degli annunziatori di una Parola che è ‘una spada’</span>".</span>

    sarà utile che la rileggano tutti i cattolici che a malapena (come per brevi squarci in una coltre di nubi, o "flashes" intermittenti, impietosi, nella lunga notte che perdura, in attesa dell'alba sperata.....), ancora faticano a capire che cos'è accaduto in questi 45 anni, attorno a loro e "al disopra" delle loro capacità di comprendere e reagire, e ancora percepiscono il (troppo)acuto dolore di uno sgradito "risveglio", e forse vorrebbero continuare a dormire, illudendosi che tutto vada bene com'è andata e come va.... ;
    e sarebbe molto utile anche al Vescovo Noyer e ai suoi compagni di "opinione", se, a Dio piacendo, volesse aprire gli occhi anche lui....(approdando a quel "doloroso" smarrimento, benefico per l'anima)
    e augurandogli che il risveglio, <span>anco tardi a venir non gli sia grave....</span>

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  52. <span>ecco la tardiva presa di coscienza del Vescovo Gaidon sopra citato:  
    <span>"<span>Ho vissuto male "la riforma liturgica" imposta nel giro di una domenica e con un autoritarismo clericale insopportabile. [..] Ho l’impressione di aver vissuto questi anni come una lenta deriva, spinti dalle mode e dai linguaggi stabiliti nel nostro universo clericale e di ritrovarmi, all’ora della mia ultima tappa, in un doloroso smarrimento, invaso dal sentimento di aver subito passivamente le prese di posizione e le decisioni dei miei fratelli nell’episcopato e di aver seguito con loro la china dei compromessi anziché usare un linguaggio ruvido e profetico dei testimoni e degli annunziatori di una Parola che è ‘una spada’</span>".</span>  
     
    sarà utile che la rileggano tutti i cattolici che a malapena (come per brevi squarci in una coltre di nubi, o "flashes" intermittenti, impietosi, nella lunga notte che perdura, in attesa dell'alba sperata.....), ancora faticano a capire che cos'è accaduto in questi 45 anni, attorno a loro e "al disopra" delle loro capacità di comprendere e reagire, e ancora percepiscono il (troppo)acuto dolore di uno sgradito "risveglio", e forse vorrebbero continuare a dormire, illudendosi che tutto vada bene com'è andato e come va.... ;  
    e sarebbe molto utile anche al Vescovo Noyer e ai suoi compagni di "opinione", se, a Dio piacendo, volesse aprire gli occhi anche lui....(approdando a quel "doloroso" smarrimento, benefico per l'anima),  
    e augurandogli che il risveglio, <span>anco tardi a venir non gli sia grave....</span></span>

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  53. <span>ecco la tardiva presa di coscienza del Vescovo Gaidon sopra citato:    
    <span>"<span>Ho vissuto male "la riforma liturgica" imposta nel giro di una domenica e con un autoritarismo clericale insopportabile. [..] Ho l’impressione di aver vissuto questi anni come una lenta deriva, spinti dalle mode e dai linguaggi stabiliti nel nostro universo clericale e di ritrovarmi, all’ora della mia ultima tappa, in un doloroso smarrimento, invaso dal sentimento di aver subito passivamente le prese di posizione e le decisioni dei miei fratelli nell’episcopato e di aver seguito con loro la china dei compromessi anziché usare un linguaggio ruvido e profetico dei testimoni e degli annunziatori di una Parola che è ‘una spada’</span>".</span>    
       
    sarà utile che la rileggano tutti i cattolici che a malapena (come per brevi squarci in una coltre di nubi, o "flashes" intermittenti, impietosi, nella lunga notte che perdura, in attesa dell'alba sperata.....), ancora faticano a capire che cos'è accaduto in questi 45 anni, attorno a loro e "al disopra" delle loro capacità di comprendere e reagire, e ancora percepiscono il (troppo)acuto dolore di uno sgradito "risveglio", e forse vorrebbero continuare a dormire, illudendosi che tutto vada bene com'è andato e come va.... ;    
    e rileggerla sarebbe molto utile anche al Vescovo Noyer (nonchè ai suoi compagni di "opinione"), se, a Dio piacendo, volesse aprire gli occhi anche lui....approdando a quel "doloroso" smarrimento, benefico per l'anima,    
    nella speranza che il risveglio, <span>anco tardi a venir non gli sia grave....</span></span>

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  54. <span><sup>"3</sup>Partendo per la Macedonia, ti raccomandai di rimanere in Èfeso, perché tu invitassi alcuni a non insegnare dottrine diverse <sup></sup>4e a non badare più a favole e a genealogie interminabili, che servono più a vane discussioni che al disegno divino manifestato nella fede. <sup>5</sup>Il fine di questo richiamo è però la carità, che sgorga da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera. <sup></sup>6Proprio deviando da questa linea, alcuni si sono volti a fatue verbosità, <sup>7</sup>pretendendo di essere dottori della legge mentre non capiscono né quello che dicono, né alcuna di quelle cose che dànno per sicure.</span>
    [.......]
    <span><sup>"20</sup><span>O Timòteo, custodisci il deposito; </span><span>evita le chiacchiere profane</span> e le obiezioni della cosiddetta scienza, <sup>21</sup>professando la quale taluni hanno deviato dalla fede."</span>
    (dalla Prima lettera di Paolo a Timoteo)

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  55. Finisterre non so Lei, ma io non mi accontento di professarmi Cristiano; voglio sopratutto essere un BUON Cattolico.

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  56. Si tratta semplicemente di due chiese e di due religioni diverse.

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  57. Lo so caro Dante, lo so, ma il mio è come un grido di chi non riesce a capacitarsi che l`autorità di chi doveva intervenire, in primis il Papa,  sia stata a  tale punto messa in soffitto, con le cose che non si usano più, "les vieilleries" fuori moda, malgrado che con ogni evidenza la Dottrina veniva calpestata, la Liturgia dissacrata, la ribellione si organizzava, sicura dell`impunità, documenti che uscivano ma che nessuno rispettava e nessuno cercava di imporre, ognuno libero di fare a modo suo, movimenti lasciati crescere senza sorveglianza,legittimati e incoraggiati malgrado le storture, sì lo so chi l`ha permesso e, saperlo, fa male.

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  58. non diciamo sciocchezze, contro i....  per favore

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  59. costui cita il Vecchio Testamento, ma a modo suo... Dio vuole misericordia e non sacrificio, nel senso che non accetta il sacrificio cultuale da chi non lo celebra con cuore sincero e non è misericordioso... ma misericordia non significa dabbenaggine e, se ci è chiesto di essere caritatevoli, ricordiamoci che la Carità è sempre unita alla Verità 

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  60. Otra duda tengo que comparto con vosotros y que me preocupa grandemente, ¿puede ser santo un Papa que ha nombrado a tantos obispos como éste y les ha permitido actuar libremente en la Iglesia? El Papa polaco era un buen cristiano, era un buen sacerdote, era un buen obispo, pero... ¿un buen Papa? ¿Un santo?

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  61. Occhio, visti gli andazzi pederasti di certi vescovi progressisti, potrebbe prenderti alla lettera! :-D

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  62. Bartimeo lei mente sapendo di mentire. Stia attento perché un rigurgito di bile le potrebbe bruciare l'ultimo pezzo di cervello.

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  63. Dante, come diceva un parroco del mio paese: "Co ghe vol, ghe vol!" (Quando ci vuole, ci vuole!)

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  64. Fossi in stato in lui avrei messo una cravatta con la croce ricamata sopra, molto "chic". :-P

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  65. Bartimeo ha ragione. Servono guerrieri per combattere la buona battaglia. Io però tutti questi guerrieri non li ho visti. Ho visto e vedo invece molti che hanno lo sport di puntate il dito contro gli errori di questo o quel Papa, magari pure a ragione, ma nessuno che elenchi i PROPRI sforzi di guerra... Di solito ci si trincera dietro frasi tipo "i laici non possono nulla contro questi vescovi"...

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  66. La volgarità  squalifica il blog.

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  67. La volgarità squalifica il blog.

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  68. Meglio la volgarità all'eresia.

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  69. ...ma quella croce l'ha staccata da un sacello...

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  70. Al tuo dubbio bisognerebbe rispondere: NO, in linea di principio, tuttavia né io né tu abbiamo gli elementi per escludere il fatto che il Papa (sia Paolo VI sia i successori) abbia fatto tutto il possibile per difendere la vera fede e scegliere le persone più degne (o le meno peggio) per l'episcopato. Certamente alcune scelte (penso all'imposizione della riforma liturgica, al convegno di Assisi) od omissioni (penso alla rinuncia pressoché assoluta ad esercitare l'autorità contro teologi, vescovi, preti in odore di eresia) hanno gettato la chiesa in una confusione dottrinale e morale spaventosa. Per un santo queste sono ombre che pesano.

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  71. e braco Filippo, contento tu...
    concordo con partorelli la volgarità squalifica il blog e anche la mezza verità e la critica a tutti i costi su tutti...
    mah.

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  72. Il Signore abbia pietà di questi pastori e .... soprattutto di noi. 

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  73. Redazione di Messainlatino.it9 maggio 2010 alle ore 00:32

    Dante ha ragione. Un'offesa, volgare per giunta, rende inattendibile e squalifica chi la proferisce.

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  74. santo cielo! non ci sono parole per replicare

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  75. crociata, crociata, Dio lo vuole... a morte l'infedele e l'eretico......................
    ma vi rendete conto?

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  76. bravo, se non ci sono sanzioni vuol dire che va bene così. accettiamo le decisioni della curia.
    se il Vaticano desse sanzioni, pochi si salverebbero. già molte teste stanno cadendo in questi giorni...
    aspettiamo al,meno che si formino le nuove leve per sostituirli

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  77. finisterre non scandalizzarti. La Chiesa è bella perchè è varia. E' sempre stata così: buoni e cattivi. Casta e meretrice. Solo il Signore è perfetto le sue membra molto meno. Per questo ci ha amati e ci ama... per questo cerchiamo di seguirlo...
    non scoraggiarti Lui è co noi, è risorto come aveva detto e sarà sempre con questo misero mondo pieno di beghe e di battaglie e Lui lo sa bene. Ragionasse come noi ci brucerebbe tutti.

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  78. <span>finisterre non scandalizzarti. La Chiesa è bella perchè è varia. E' sempre stata così: buoni e cattivi. Casta e meretrice. Solo il Signore è perfetto le sue membra molto meno. Per questo ci ha amati e ci ama... per questo cerchiamo di seguirlo... 
    non scoraggiarti Lui è co noi, è risorto come aveva detto e sarà sempre con questo misero mondo pieno di beghe e di battaglie e Lui lo sa bene. Ragionasse come noi ci brucerebbe tutti.</span>

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  79. Mantovano, rivelaci la tua ricetta per esser BUON CRISTIANO. grazie

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  80. chi? che cosa? dove e quando?

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  81. <span>Don GianLuigi Papa subito!</span>

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  82. Teodosio: Yo creo que JPII, como cualquier Papa, no puede conocer todos los antecedentes de los obispos que nombra. Lo que màs me preocupa son los colaboradores que proponen al Papa los candidatos al episcopado. Què informaciòn le hacen llegar al Papa? Y éste no puede màs que fiarse de lo que le pasan! El cargo de conciencia lo tendràn después los nuncios u otros obispos que han propuesto sujetos como el mencionado en este post. 

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  83. Lux, te è meglio che fai silenzio. Ogni tua parole è mistificazione.

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  84. Sciocchezze, Redazione. Questo è perbenismo bello e buono.

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  85. Sciocchezze, Redazione. Questo è perbenismo bello e buono.
    Le buone maniere con questa gente non hanno portato e non porteranno da nessuna parte. Se non se ne vanno da soli è ora e tempo che ce li scrolliamo di dosso, anche con le parole più dure. E' ora che imparino quello che loro ci hanno insegnato: il disprezzo!

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  86. SI', ESATTAMENTE!!! DIO LO VUOLE!!!

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  87. No, la Chiesa è solo e unicamente UNA SANTA CATTOLICO APOSTOLICA E ASSOLUTAMENTE ROMANA!!!
    Meretrice puoi andarlo a dire a chi ti sta intorno, ma non alla Chiesa. Ignorante eretico che non sei altro!

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  88. <span>No, la Chiesa è solo e unicamente UNA SANTA CATTOLICO APOSTOLICA E ASSOLUTAMENTE ROMANA!!! 
    Meretrice puoi andarlo a dire a chi ti sta intorno, ma non alla Chiesa. Ignorante!</span>

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  89. Onorare la Tradizione. Tutta, non quella che fa più comodo.
    Questa è un'ottima ricetta. Non so se però è la stessa di Mantovano.

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  90. <span>Onorare la Tradizione. Tutta, non quella che fa più comodo. 
    Questa è un'ottima ricetta.</span>

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  91. Egr. Burighel, pur condividendo spesso la sua ed altrui franchezza,
    concordo qui con Dante e con la Redazione per un semplice motivo: l'obbligo per i veri cristiani di rimanere fedeli a Nostro Signore e conformi a Lui in ogni esternazione, anche la più franca e libera da rispetto umano, include <span>il rifiuto del turipiloquio.</span>
    Mai Gesù Cristo usa un simile linguaggio, anche quando è durissimo con i farisei e con i mercanti, e con tutti i peccatori e traditori, compreso Pietro; così anche il Battista, che è l'esempio di tutti i profeti fustigatori di peccatori e corruzione, ha usato la durezza stessa della Verità, mantenendo la lingua pura della santità.
    Gesù è forse perbenista, nella santità del suo eloquio ?
    E' necessario che noi ricordiamo l'esortazione di S. Paolo, in Ef 5, 1-5:
    <span>

    "1 Siate dunque imitatori di Dio, come figliuoli suoi diletti;
    camminate nell’amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio, qual profumo d’odor soave.
    3 Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi;
    4 né disonestà, né buffonerie, <span>né facezie scurrili,</span> che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie.
    5 Poiché voi sapete molto bene che niun fornicatore o impuro, o avaro (che è un idolatra), ha eredità nel regno di Cristo e di Dio.
    ed è sempre S. Paolo che in Ef 4 ha anche ricordato:
    <span>"...non siamo più de’ bambini, sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per lastuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore":</span>
    l'Apostolo dunque usa parole<span> chiare, dure e caste, </span>e ce ne dà l'esempio.
    </span>

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  92. <span>Egr. Burighel, pur condividendo spesso la sua ed altrui franchezza,  
    concordo qui con Dante e con la Redazione per un semplice motivo: l'obbligo per i veri cristiani di rimanere fedeli a Nostro Signore e conformi a Lui in ogni esternazione, anche la più franca e libera da rispetto umano, include <span>il rifiuto del turipiloquio.</span>  
    Mai Gesù Cristo usa un simile linguaggio, anche quando è durissimo con i farisei e con i mercanti, e con tutti i peccatori e traditori, compreso Pietro; così anche il Battista, che è l'esempio di tutti i profeti fustigatori di peccatori e corruzione, ha usato la durezza stessa della Verità, mantenendo la lingua pura della santità.  
    Gesù è forse perbenista, nella santità del suo eloquio ?  
    E' necessario che noi ricordiamo l'esortazione di S. Paolo, in Ef 5, 1-5:<span> 
    "1 Siate dunque imitatori di Dio, come figliuoli suoi diletti;  
    camminate nell’amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio, qual profumo d’odor soave.  
    3 Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi;  
    4 né disonestà, né buffonerie, <span>né facezie scurrili,</span> che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie.  
    5 Poiché voi sapete molto bene che niun fornicatore o impuro, o avaro (che è un idolatra), ha eredità nel regno di Cristo e di Dio.";
    ed è sempre S. Paolo che in Ef 4 ha anche ricordato:  
    <span>"...non siamo più de’ bambini, sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per lastuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore":</span>  
    l'Apostolo dunque usa parole sempre <span> chiare, dure e caste, </span>e ce ne dà l'esempio.  </span></span>

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  93. <span>Egr. Burighel, pur condividendo spesso la sua ed altrui franchezza,    
    concordo qui con Dante e con la Redazione per un semplice motivo: l'obbligo per i veri cristiani di rimanere fedeli a Nostro Signore e conformi a Lui in ogni esternazione, anche la più franca e libera da rispetto umano, include <span>il rifiuto del turipiloquio.</span>    
    Mai Gesù Cristo usa un simile linguaggio, anche quando è durissimo con i farisei e con i mercanti, e con tutti i peccatori e traditori, compreso Pietro; così anche il Battista, che è l'esempio di tutti i profeti fustigatori di peccatori e corruzione, ha usato la durezza stessa della Verità, mantenendo la lingua pura della santità.    
    Gesù è forse perbenista, nella santità del suo eloquio ?    
    E' necessario che noi ricordiamo l'esortazione di S. Paolo, in Ef 5, 1-5:<span>   
    "1 Siate dunque imitatori di Dio, come figliuoli suoi diletti;    
    camminate nell’amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio, qual profumo d’odor soave.    
    3 Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi;    
    4 né disonestà, né buffonerie, <span>né facezie scurrili,</span> che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie.    
    5 Poiché voi sapete molto bene che niun fornicatore o impuro, o avaro (che è un idolatra), ha eredità nel regno di Cristo e di Dio.";  
    ed è sempre S. Paolo che in Ef 4 ha anche ricordato:    
    <span>"...non siamo più de’ bambini, sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per lastuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore" (indico ciò come esempio: sappiamo certo difenderci dai seduttori eretici, dicendo pane al pane, vino al vino, senza ricorrere all'oscenità!...)</span>
    l'Apostolo dunque usa parole sempre <span> chiare, dure e caste, </span>e ce ne dà l'esempio. </span></span>

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  94. <span>Egr. Burighel, pur condividendo spesso la sua ed altrui franchezza,      
    concordo qui con Dante e con la Redazione per un semplice motivo: l'obbligo per i veri cristiani di rimanere fedeli a Nostro Signore e conformi a Lui in ogni esternazione, anche la più franca e libera da rispetto umano, include <span>il rifiuto del turpiloquio.</span>      
    Mai Gesù Cristo usa un simile linguaggio, anche quando è durissimo con i farisei e con i mercanti, e con tutti i peccatori e traditori, compreso Pietro; così anche il Battista, che è l'esempio di tutti i profeti fustigatori di peccatori e corruzione, ha usato la durezza stessa della Verità, mantenendo la lingua pura della santità.      
    Gesù è forse perbenista, nella santità del suo eloquio ?      
    E' necessario che noi ricordiamo l'esortazione di S. Paolo, in Ef 5, 1-5:<span>     
    "1 Siate dunque imitatori di Dio, come figliuoli suoi diletti;      
    camminate nell’amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio, qual profumo d’odor soave.      
    3 Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi;      
    4 né disonestà, né buffonerie, <span>né facezie scurrili,</span> che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie.      
    5 Poiché voi sapete molto bene che niun fornicatore o impuro, o avaro (che è un idolatra), ha eredità nel regno di Cristo e di Dio.";    
    ed è sempre S. Paolo che in Ef 4 ha anche ricordato:      
    <span>"...non siamo più de’ bambini, sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per lastuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore" (indico ciò come esempio: sappiamo certo difenderci dai seduttori eretici, dicendo pane al pane, vino al vino, senza ricorrere all'oscenità!...)</span>  
    l'Apostolo dunque usa parole sempre <span> chiare, dure e caste, </span>e ce ne dà l'esempio. </span></span>

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  95. egr. Lux, le dico, in termini essenziali:
    chi ama Cristo ama la Tradizione, (e chì chi odia questa, odia Lui!...) poichè Egli stesso ha dato inizio alla Tradizione, consegnando la Sua Dottrina a Pietro con il mandato di<span> continuare a trasmetterla </span>(lat. TRADERE= tramandare, consegnare) ininterrotta e inalterata, da un Papa all'altro nella successione appostolica, (e NON invece: "consegnare" Cristo e la Tradizione nelle mani del nemico, che è l'altro significato di "tradere"!....)

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  96. <span>egr. Lux, le dico, in termini essenziali: 
    chi ama Cristo ama la Tradizione, (e chi odia questa, odia Lui!...) poichè Egli stesso ha dato inizio alla Tradizione, consegnando la Sua Dottrina a Pietro con il mandato di<span>continuare a trasmetterla </span>(lat. TRADERE= tramandare, consegnare) ininterrotta e inalterata, da un Papa all'altro nella successione appostolica, (e NON invece: "consegnare" Cristo e la Tradizione nelle mani del nemico, che è l'altro significato di "tradere"!....)</span>

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  97. <span>egr. Lux, le dico, in termini essenziali:  
    chi ama Cristo ama la Tradizione, (e chi odia questa, odia Lui!...) poichè Egli stesso ha dato inizio alla Tradizione, consegnando la Sua Dottrina a Pietro con il mandato di <span>continuare a trasmetterla </span>(lat. TRADERE= tramandare, consegnare) ininterrotta e inalterata, da un Papa all'altro nella successione apostolica, (e NON invece: "consegnare" Cristo e la Tradizione nelle mani del nemico, che è l'altro significato di "tradere"!....)</span>

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  98. <span>rinuncia pressoché assoluta ad esercitare l'autorità contro teologi, vescovi, preti in odore di eresia</span>

    sì, don Gialuigi, questa è l'ombra più grave, insieme con l'incontro di Assisi, che ha seminato molta confusione nelle coscienze dei cattolici.

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  99. <span><span>rinuncia pressoché assoluta ad esercitare l'autorità contro teologi, vescovi, preti in odore di eresia</span> 
     
    sì, don Gianluigi, questa è l'ombra più grave, insieme con l'incontro di Assisi, che ha seminato molta confusione nelle coscienze dei cattolici.</span>

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  100. E non ci mettiamo il bacio al Corano? .... senza polemica con nessuo, va da sè!
    MD

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  101. Cristo=tradizione
    Cristo=Dio
    Dio=tradizione
    Come ridurre la cristianità ad una idolatria! E poi ci si lamenta dei modernisti!!!
    Mah! Misteri!
    MD

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  102. Redazione di Messainlatino.it9 maggio 2010 alle ore 10:23

    Alla teologica osservazione di Sì sì no no, va aggiunto un più terreno argomento di opportunità. Se vogliamo persuadere o anche solo 'interpellare' (orrido verbo) chi non la pensa come noi e capita qui, le nostre osservazioni e critiche devono essere pertinenti e penetranti, ma non condite da offese volgari, che indeboliscono i nostri stessi argomenti.

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  103. rem tene, verba sequentur9 maggio 2010 alle ore 10:26

    perchè non ci sono argomenti validi !

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  104. vegnimo a dire el merito9 maggio 2010 alle ore 10:29

    venga ad abitare in una delle cento diocesi schiavizzate dal potere modernista, venga con moglie, figli, anziani disabili e nipotini....poi ne riparleremo !

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  105. vegnimo a dir el merito9 maggio 2010 alle ore 10:29

    <span>venga ad abitare in una delle cento diocesi schiavizzate dal potere modernista, venga con moglie, figli, anziani disabili e nipotini....poi ne riparleremo !</span>

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  106. Cristo ha fondato la Chiesa ed ha iniziato la Tradizione, consegnando (< tradere) la sua Dottrina perenne a Pietro e successori, da <span>trasmettere (tradere) ininterrotta e inalterata -nella successione apostolica- fino alla fine dei tempi.</span>
    Non continui a mistificare, per favore !
    cfr.
    <span><span><span>"....fate discepoli tutti i popoli....insegnando loro a osservare</span></span>      
    <span><span><span>tutto ciò che vi ho comandato"</span></span><span>   </span>       
    <span>"QUOD ET TRADIDI VOBIS"</span> !</span></span>

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  107. proprio così: infatti
    usare il turpiloquio equivale a volersi dare una forza in più, laddove mancano gli argomenti seri:
    sono le ragioni della forza, usate da chi non ha la forza della ragione e della Verità dalla sua parte !

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  108. Anche qui dobbiamo porci la solita domanda: ma chi l'ha fatto vescovo? La crisi dell'episcopato e cardinalato inizia con le nomine astruse avvenute sotto il pontificato di Giovanni Paolo II. Forse qualcuno si è reso conto di ciò e per ora ha ritardato la sua beatificazione? Certamente, per la scelta egli uomini, qul pontificato è stato deleterio per la chiesa. Anche questi sono i frutti di quella "novella Pentecoste" che è stato il Vaticano II.

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  109. Onorare Dio prima di ogni cosa!

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  110. grazie per la dritta SI SI NO NO, non c'ero arrivato.

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  111. bravo filippo, beato te che hai un filo diretto con il Signore

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  112. grazie Filippo tu si che sei santo

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  113. ha seminato molta confusione nelle coscienze dei cattolici...
    in quali catolici? in quelli tiepidi?

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  114. <span>ha seminato molta confusione nelle coscienze dei cattolici... 
    in quali cattolici? in quelli tiepidi?</span>
    <span>questo Spirito Santo ci fa brutti scherzi a volte, nominando certi Papi</span>

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  115. E allora mi chiedo perché lasciar certo turpiloquio in bella vista, qui e altrove. Alcuni blogger  in  privato m'han più volte scritto in merito, come fossi io uno dei responsabili della Redazione. Gli amici scrivano direttamente alla redazione. Io son soltanto uno di loro, e discontinuo, da tempo e per vari motivi.

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  116. No, semplicemente al nulla non si può replicare con argomentazioni valide.

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  117. Non mi ritengo uno dei laici che tacciono, e, quindi, le parole di F.B. non mi tangono. Però spesso è vero che gli sforzi dei fedeli s'infrangon contro muri di gomma o vengon indicati, e creduti, perché provenienti da vescovi, opera di nemici dell'unità della Chiesa. La stampa fa la sua perversa parte e le richieste di pubblicazione vengon cestinate.

    40 anni di lavaggio del cervello lascian profondi segni.

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  118. La maggior parte dei cattolici non ha più coscienza

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  119. ben prima che una questione di convenienza (politica o diplomatica) è questione di coerenza evangelica:
    i veri cristiani non parlino alla maniera dei pagani !
    <span>la volgarità è carnalità, è ancora l</span>'"uomo vecchio;
    la Carità è Verità, che si impone come Luce eterna, tagliente di per se stessa, e non ha bisogno di sopraffare l'avversario, ma lo inchioda penetrando con la sua evidenza, nell'intimo dell'anima,  <span><span><span></span>"fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito,<span> delle giunture e delle midolla</span><span></span><span></span><span></span><span></span>";<span></span></span></span>
    invece<span> la violenza, verbale o fisica,</span> non rende ragione della Verità, non la onora,<span> non è efficace, se non per intimorire senza persuadere: </span>essa è quella<span> scorciatoia</span> che Pietro volle usare tagliando l'orecchio al soldato romano, per dimostrare il suo focoso amore per il Maestro (senza pensare che di  lì a poco l'avrebbe rinnegato....) e si sentì dire:
    "Chi di spada ferisce, di spada perisce!"

    RispondiElimina
  120. <span>ben prima che una questione di convenienza (politica o diplomatica) è questione di coerenza evangelica:  
    i veri cristiani non parlino alla maniera dei pagani !  
    <span>la volgarità è carnalità, è ancora l</span>'"uomo vecchio;  
    la Carità è e parla secondo Verità, che si impone come Luce eterna, tagliente di per se stessa, e non ha bisogno di sopraffare l'avversario, ma lo inchioda penetrando con la sua evidenza, nell'intimo dell'anima,  <span><span><span></span>"fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito,<span> delle giunture e delle midolla</span><span></span><span></span><span></span><span></span>";<span></span></span></span>  
    invece<span> la violenza, verbale o fisica,</span> non rende ragione della Verità, non la onora,<span> non è efficace, se non per intimorire senza persuadere: </span>essa è quella<span> scorciatoia</span> che Pietro volle usare tagliando l'orecchio al soldato romano, per dimostrare il suo focoso amore per il Maestro (senza pensare che di  lì a poco l'avrebbe rinnegato....) e si sentì dire:  
    "Chi di spada ferisce, di spada perisce!"</span>

    RispondiElimina
  121. Naturalmente facciamo finta che Matteo 23 non esista, dove Nostro Signore definisce scribi e farisei come "ipocriti", "serpenti", "razza di vipere", "sepolcri imbiancati", "pieni di ogni putridume".
    Proprio parole cordiali. No no, Nostro Signore no ha proprio mai usato il turpiloquio... E' ORA DI PIANTARLA DI RIDURRE GESU' CRISTO A UNA SPECIE DI HIPPY!!!

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  122. Volgare non coincide con offensivo!
    Trovo più offensive certe riflessioni di alcuni .... ( senza fare polemiche con nessuno! Mica siamo su un blog micio micio bau bau!)... rispetto ad un certo stile poco politicamente corretto, volgare forse ma non offensivo.
    Si poteva scrivere anche così: ma vai a fare un giro dove vanno gli omesessuale e fai la trottola!
    Beh! poco chiaro e significativo!
    MD

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  123. Già! Il solito metodo tradizionalista! se non ti conformi non esisti ed allora ti elimino!
    Metodo da educanda! O da Scriba? mah! Che dubbio!
    E la solidarietà con il peccatore dove la mettiamo? Mah!
    MD

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  124. il linguaggio traduce ... e la volgarità, lungi dall'offesa, traduce in maniera diretta e spontanea un sentimento! Ergo non offende nessuno ma esterna una soggettività.
    Valga l'esempio: fa schifo e mi fa schifo. il primo è da denigrare il secondo no! Il primo è giudizio il secondo è esternazione di sentiimento soggettivo!
    MD
    PS poi ci sono i cattolici adulti ... tutta forma e genitorialità! ( studiare analisi transazionale per il significato)

    RispondiElimina
  125. Certo che bisognerebbe essere un tantino arrabbiati anche con Cristo per aver scelto Giuda tra i dodici! O no?
    Mah! Mi chiarite le Vostre posizioni in merito?
    Grazie
    MD

    RispondiElimina
  126. Lo Spirtio Santo ... va da sè! Oppure neghiamo che la Chiesa sia guidata dallo Spirito Santo?
    Matteo

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  127. In effetti nessuno seppe opporsi al "crucefige!".
    MD

    RispondiElimina
  128. Facciamo delle questioni personali?
    Io no! Attendo confutazioni nel merito. Grazie!
    MD

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  129. Ed allora ... lamentazioni ed accuse!
    Che bell'esempio di martitio!
    MD

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  130. Senza lamenti tuttavia!
    MD

    RispondiElimina
  131. "amatevi come io ho amato voi" ... mica mandare all'inferno ebrei, luterani e mussulmani mi pare. O sbaglio?
    Vos autem amicos dixit! Tutti nessuno escluso. Siamo mica ebrei, vero!!?
    MD

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  132. Ed allora non sono cattolici!
    Inclusi quelli che se la sono data a gambe di fronte al VII!
    MD

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  133. Perchè i pastori che hanno lavorato al VII li ha nominati GPII!?
    Già! o forse c'era gente che veniva da prima? Magari qualcuno dei tempi di Pio XII?
    Mah! La storia, i fatti ... nulla di fronte alla tradizione!!!
    MD

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  134. senza escludere la questione di convenienza<span><span> (diplomatica o dialettica), appare soprattutto una questione di coerenza evangelica: i veri cristiani non parlino alla maniera dei pagani !    
    <span>la volgarità è carnalità, è ancora l</span>'"uomo vecchio;    
    la Carità è e parla secondo Verità, che si impone come Luce eterna, tagliente di per se stessa, e non ha bisogno di sopraffare l'avversario, ma lo inchioda penetrando con la sua evidenza, nell'intimo dell'anima,  <span><span><span></span>"fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito,<span> delle giunture e delle midolla</span><span></span><span></span><span></span><span></span>";<span></span></span></span>    
    invece<span> la violenza, verbale o fisica,</span> non rende ragione della Verità, non la onora,<span> non è efficace, se non per intimorire senza persuadere: </span>essa è quella<span> scorciatoia</span> che Pietro volle usare tagliando l'orecchio al soldato romano, per dimostrare il suo focoso amore per il Maestro (senza pensare che di  lì a poco l'avrebbe rinnegato....) e si sentì dire:    
    "Chi di spada ferisce, di spada perisce!"</span></span>

    RispondiElimina
  135. lei, ospite, sta confondendo la chiarezza e la franchezza nella denuncia del peccato con il turpiloquio, che è tutt'altra cosa, cioè<span> linguaggio osceno, scaturito dalla carne e da satana,</span> che NOSTRO SIGNORE, IL SANTO DEI SANTI mai userebbe !

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  136. d'altra parte, è proprio quando qui si usa il <span>parlare diretto e senza edulcoramenti</span>, quello di chiamare PECCATO IL PECCATO, spuntano i soliti finti-caritatevoli a dire "non giudicare!", mentre Nostro Signore ha sempre odiato il peccato, ammonendo -per Somma Carità Divina- il peccatore a convertirsi e ad accettare il suo perdono !
    e ha sempre detto:
    <span>  «E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno il potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire l'anima e il corpo nella Geenna.» </span><span>(Matteo 10,28)</span>
    <span>
    </span>PANE AL PANE VINO AL VINO<span> NON VUOL DIRE LINGUAGGIO VOLGARE !</span>

    RispondiElimina
  137. <span>d'altra parte, è proprio quando qui si usa il <span>parlare diretto e senza edulcoramenti</span>, quello di chiamare PECCATO IL PECCATO, spuntano i soliti finti-caritatevoli a dire "non giudicare!", mentre Nostro Signore ha sempre odiato il peccato, ammonendo -per Somma Carità Divina- il peccatore a convertirsi e ad accettare il suo perdono !  
    e ha sempre detto:  
    <span>  «E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno il potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire l'anima e il corpo nella Geenna.» </span><span>(Matteo 10,28)</span>  
    <span>"Pane al pane, vino al vino"  non significa usare linguaggio volgare!</span><span></span></span>

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  138. Volgare... viene da volgo! Cioè popolo! Ed è , tutto, fuorchè offensivo!
    La violenza verbale è giudizio sulla persona! E qui di giudizi sulla persona , volgarmente, non ne sono stati dati!
    Perchè tra un arrogante, un saccente, un orgoglioso ed un ... c'è molta differenza! I primi sono giudizi sulla persona i secondi sono esternazione di sentimenti!
    Coerenza evangelica uguale a legalismo farisaico?
    Mah!
    MD

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  139. Infatti ... l'anima non è uccisa dal volgare ma dall'eresia!
    E ce ne è di differenza!
    MD
    PS significa usare il politicamente corretto?
    PS c'è una gerarchia anche di rapporti. C'è chi usa un linguaggio e chi un'altro! In base a chi ci si rivolge si usa lo stile necessario!

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  140. "Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato...»
    (Mc. 16, 15-16)
    (ma ormai, a che serve parlare con chi si è consegnato al caos di parole/significati e rifiuta di ascoltare e di prendere il Vangelo nella sua interezza, come da Magistero perenne ? fiato sprecato....)

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  141. Gesù ha detto: "vi ho chiamato amici<span>" a coloro che Lo accettano erLo seguono a parole e fatti,</span>
    <span></span> NON  a coloro che Lo rifiutano usque ad mortem !
    <span>perdona chi è pentito, </span>NON chi non è pentito !

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  142. <span>Gesù ha detto: "vi ho chiamato amici<span>" a coloro che Lo accettano e Lo seguono a parole e fatti,</span> 
    <span></span> NON  a coloro che Lo rifiutano usque ad mortem ! 
    <span>perdona chi è pentito, e dimostra di amarlo, pur ricadendo nei peccati, pentendosi e riparando con atti di amore,</span></span>
    <span><span></span>NON chi non è pentito !</span>
    Gesù è GIUDICE GIUSTO E MISERICORDIOSO, senza difetti o eccessi, senza contraddizioni, senza vincoli con le nostre presunzioni o disperazioni !
    I due peccati estremi, che portano alla dannazione:
    - Disperazione della salvezza
    - Presunzione di salvarsi senza merito (diffusissimi oggi, in epoca di apostasia e squilibrio collettivo, ma soprattutto il secondo: l'ABUSO DELLA MISERICORDIA DIVINA!.....)

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  143. frutti della pianta9 maggio 2010 alle ore 16:04

    II FRUTTI DEL VATIICANO II
    Il fenomeno più evidente del Vaticano II è di essere stato responsabile
    dell’attuale decomposizione del mondo ecclesiale.
    Certo, il mondo era già profondamente corrotto e la crisi che
    scosse la Chiesa è anche una causa della crisi che poi scosse
    la Chiesa. Però, i Concilii anteriori presero le misure necessarie,
    atte a porre fine alle crisi che poi hanno sempre riassorbito,
    mostrando una incomparabile vitalità soprannaturale con
    numerose salutari riforme che diedero vita alla fondazione di
    Istituti maschili e femminili, che poi hanno manifestato tanti
    frutti di santità, sotto la guida dello Spirito Santo e dello spirito
    di Gesù, Spirito di Santità!
    Non così con il Vaticano II. Lo stesso Paolo VI, nel discorso
    del 15 luglio 1970, ebbe a dire:
    «Un secondo aspetto che oggi attira l’attenzione
    di tutti, è la situazione presente
    della Chiesa, paragonata a quella anteriore
    al Concilio (Vaticano II) in molti settori.

    Fino ad ora, il Concilio non ci ha dato la
    tranquillità desiderata, piuttosto ha suscitato
    turbamenti e problemi».

    Questa confessione di Paolo VI sa di scacco clamoroso!
    ----------------------
    (da "La battaglia continua", del sac. Luigi Villa)

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  144. caro Pastorelli, precisiamo però che se molti cattolici non hanno più coscienza è perchè gli è stata rapinata o accecata o divorata dai lupi-falsi pastori, e non sempre (o non solo) per colpa o negligenza loro: i grandi hanno trascinato i piccoli alla rovina, i ciechi hanno guidato altri ciechi ! ciò non è da trascurare
    (e sta palesando "l'apostasia che procede dall'alto !, cioè da chi dovrebbe far da guida e ha portato fuori strada )

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  145. O perchè gli fa comodo fare così?
    Nel mondo dei mass media non riconoscere un eretico o un finto pastore mi sembra un tantino comodo.
    Si chiama responsabilità soggettiva!
    MD

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  146. in questo blog non manca poi chi ha la grande abilità di falsificare continuamente ciò che dice un interlocutore, RIBALTANDONE I SIGNIFICATI, o ritorcendo una frase contro chi l'ha detta, per confondere le idee a chi, leggendo il dialogo, vorrebbe chiarirsele....
    e i falsificatori della comunicazione , seminatori di confusione sono i<span>nstancabili</span> !
    *DONT_KNOW*

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  147. <span>Respondiendo a Miserere en un post anterior, el hecho de que un Papa no sea responsable de las informaciones que recibe de sus colaboradores es muy relativo. En efecto, si un Papa estuviera en la sede de Pedro dos o tres años -ha habido pontificados de esta duración y aun mas breves- sí se le podría exculpar de las informaciones que reciba, porque en general no habrá elegido él esos colaboradores, que serán los del Papa anterior, ni habrá tenido tiempo para nombarlos nuevos y de su confianza. Pero cuando un pontificado dura 27 años sí hay tiempo suficiente para conocer al personal y para nombrar únicamente a los mejores. Si aun así los colaboradores no son buenos, en ese caso puede que el Papa no sea directamente responsable de las malas informaciones que reciba, pero sí lo será indirectamente por no haber nombrado unos mejores colaboradores que le transmitan la mejor y más honesta información. Es lo que en moral se llama "voluntario indirecto" o "en la causa", que hace al sujeto responsable de las consecuencias por poner la causa que las origina. Si a Juan Pablo II le mentían sus colaboradores a la hora de presentarle los expedientes sobre los obispos que había de nombrar, sólo se le puede exculpar de ello durante los primeros años de su pontificado, pero no años después, cuando ya llevaba años en la Sede de Pedro y tenía obligación de conocer a sus colaboradores y rodearse sólo de los mejores. A veces se tiende a disculpar a los gobernantes de sus errores de gobierno sobre la base de que en realidad sus colaboradores los asesoran mal, pero no se ha de olvidar que son los gobernantes los que nombran a sus asesores y que, por ese motivo, no pueden ser disculpados de sus errores de gobierno si se han rodeado de malos colaboradores, porque son libres al nombrarlos y deben nombrar a los mejores. Los problemas que está teniendo Benedicto XVI con la Curia y con el episcopado son de antología, pero no se ha de olvidar que esa Curia y esos obispos en su mayoría los nombró Juan Pablo II. Y conste que admiro por muchos motivos a Juan Pablo II, porque comenzó a enderezar el rumbo errático que Pablo VI le había impreso a la barca de Pedro, por su vida inmaculada, por su amor a la Virgen María, por su devoción a la Eucaristía y por muchos otros motivos que le elevan sobre el común de los cristianos. Ahora bien, si Karol Wojtyla hubiera sido sencillamente un cristiano de a pie o un simple sacerdote estoy convencido de que habría sido santo y habría merecido los altares, pero como Papa tengo mis dudas porque la santidad consiste, según dice Benedicto XV, en el cumplimiento de nuestras obligaciones contidianas, y las obligaciones cotidianas de un Papa son disitintas de las de un simple cristiano o cualquier sacerdote. ¿Cumplió Juan Pablo II con sus obligaciones cotidianas en cuanto Papa en grado heróico? La Iglesia se pronunciará en su momento y yo aceptaré lo que la Iglesia diga, y si lo introducen en el Calendario y he de celebrar su Oficio y su Misa no tendré inconveniente alguno en hacerlo, pero por mi parte es algo que no veo claro, porque durante su pontificado sucedieron cosas que hoy están resultando tan clamorosas como escandalosas. Y quede claro que ya quisiera yo ser la mitad de buen sacerdote de lo que él lo fue; fue el Papa de mi niñez y de mi juventud, y a pesar de sus errores, un ejemplo y un modelo para millones de cristianos.
    </span>

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  148. Sì, de acuerdo que JPII tuvo 27 anos para conocer a sus colaboradores. Pero evidentemente ciertos obispos o ciertas conferencias episcopales cuando han propuesto los candidatos al episcopado a los nuncios apostòlicos no han ayudado mucho que digamos. No sé si serà cuestiòn de favoritismos, simpatìas, amiguismos o qué, dejando completamente de lado candidatos que pudieran ser buenos sacerdotes. Yo me siento muy dolorida de ver obispos come este de la corbata. Yo no puedo entender còmo podemos llegar a estos extremos. Lo ùnico que yo espero es que, de una vez para siempre, se termine con esta clase de gente que no sirve màs que para cerrarle la puerta de la salvaciòn a los fieles!

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  149. <span> pero por mi parte es algo que no veo claro, porque durante su pontificado sucedieron cosas que hoy están resultando tan clamorosas como escandalosas.</span>
    dopo i primi tempi in cui tanti fedeli entusiasti acclamavano "Santo subito", come quando si dice "santo a furor di popolo", oggi, riesaminando i complessi eventi ecclesiali degli ultimi decenni, con occhi più disincantati rispetto ad una imponente "presenza mediatica", sono già tanti i cattolici che non riescono più a vederci chiaro in tutto quello che di "strano" e inconsueto è accaduto sotto il suo pontificato, senza che egli vi abbia posto rimedio; siamo in molti a sentirci confusi sulla valutazione (che appare ora così incerta) dell'operato di questo Papa....eppure si parlava, fino a poco fa, di beatificazione sicura, rapida e imminente, confermata da centinaia di miracoli, tanto da concludersi molto prima di quella di Pio XII !
    :(

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  150. <span><span> pero por mi parte es algo que no veo claro, porque durante su pontificado sucedieron cosas que hoy están resultando tan clamorosas como escandalosas.</span>  </span>
    <span>
    dopo i primi tempi in cui tanti fedeli entusiasti acclamavano "Santo subito", come quando si dice "santo a furor di popolo", oggi, riesaminando i complessi eventi ecclesiali degli ultimi decenni, con occhi più disincantati rispetto ad una imponente "presenza mediatica", sono già tanti i cattolici che non riescono più a vederci chiaro in tutto quello che di "strano" e inconsueto è accaduto sotto il suo pontificato, senza che egli vi abbia posto rimedio; siamo in molti a sentirci confusi sulla valutazione (che appare ora così incerta) dell'operato di questo Papa....eppure si parlava, fino a poco fa, di beatificazione sicura, rapida e imminente, confermata da centinaia di miracoli, tanto da concludersi molto prima di quella di Pio XII !  
    :( </span>

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  151. quale merito?
    Ha semplicemente buttato lì delle accuse ingiustificate se riferite ai .... 

    RispondiElimina
  152. <span>quale merito? 
    Ha semplicemente buttato lì delle accuse ingiustificate se riferite ai ....</span>
    e quali questioni personali, di grazia? La mia fede è cattolica, ma non ho preso alcun partito 

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  153. L'ho detto sopra: 40 anni di lavaggio del cervello lascian segni profondi. Quale cattolico di media preparazione è in grado di citare, non dico di spiegare, i Novissimi?

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  154. 27 anos muy lejo de su trabajo: demasiados viajes y muy poca atenciòn para el gubierno de la Iglesia. Hoy BXVI tiene que ponér remedio a la confusiòn anarquista....

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  155. Redazione di Messainlatino.it10 maggio 2010 alle ore 00:35

    Bene, letto lo scambio di opinioni, valutate le posizioni, espressa la nostra opinione, passiamo ora all'argomento ex auctoritate: insulti, e volgarità, non saranno tollerati. Saranno censurati, cancellati, eliminati, annichiliti. Quanto qui precede viene invece lasciato, ad docendum omnes.
    Vogliatevi adeguare.

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  156. La confusione la vuole il demonio ....
    MD

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  157. LUIS!!! BXVI è stati per 25 anni il più stretto collaboratore di GPII!
    MD

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  158. Non diciamo sciocchezze è fare una questione personale senza entrare nel merito.
    MD

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  159. ...appunto: collaboratore. Sicuramente la cosa migliore che ci ha lasciato. I problemi ereditati da JPII non sono di natura dottrinale ma inerenti il governo interno della Chiesa.

    RispondiElimina
  160. E se al posto del governo della Chiesa si mettesse in primo piano la salvezza dei più?
    MD

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  161. ... il buon governo della nave petrina ha come fine ultimo la salus animarum. La rotta viene pazientemente corretta  in una lunga virata ma ponti, cabine, stive e sala macchine hanno bisogno di un bel "ripulisti".

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