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lunedì 7 dicembre 2009

ll Patriarca di Costantinopoli fa il punto sui rapporti con Roma

Discorso di Bartolomeo I nella festa del Trono del Patriarcato ecumenico alla presenza della delegazione della Santa Sede


Em.mo Cardinale Walter Kasper,
rappresentante di Sua Santità
il Papa e Vescovo di Roma
Benedetto XVI,
Distinto seguito,

È con grande gioia che vi diamo ancora una volta il benvenuto alla soglia della Chiesa della Nuova Roma per celebrare insieme la sacra memoria del suo fondatore e protettore, Sant'Andrea, il Primo chiamato degli Apostoli. Desideriamo esprimere la nostra profonda gratitudine al nostro amato fratello nel Signore, Sua Santità Benedetto della Vecchia Roma, che si è degnato di inviare suoi rappresentanti alla festa del trono della nostra Chiesa, seguendo la consuetudine stabilita decenni fa, di uno scambio di visite in occasione delle feste patronali delle due antiche Chiese apostoliche, come conferma del loro desiderio di togliere quegli ostacoli, accumulatisi lungo un millennio, che impediscono la pienezza della comunione tra di loro. Noi attribuiamo un grande significato simbolico alla vostra presenza qui in quanto essa rivela, in modo solenne, il desiderio della santissima Chiesa di Roma di fare tutto quanto è possibile da parte sua affinché possiamo riscoprire la nostra unità nella stessa fede e comunione sacramentale, secondo volontà di Colui che ci ha chiamato all'unità "perché il mondo creda" (Gv 17, 21).
Sant'Andrea, il Primo chiamato degli Apostoli, che oggi celebriamo, era, come sappiamo, il fratello di San Pietro, il primo degli apostoli. Insieme, essi conobbero Cristo e credettero in lui. I due fratelli avevano questa fede in comune; anche le due Chiese che essi hanno fondato e santificato per mezzo della loro predicazione e del loro martirio, professano questa fede in comune.
Questa stessa fede fu autorevolmente proclamata dai nostri comuni Padri della Chiesa, che si riunirono da oriente e da occidente nei Concili Ecumenici, dove la trasmisero come un inestimabile tesoro alle nostre Chiese, affinché noi potessimo costruire su questa fede la nostra unità in Cristo.
È la medesima fede, preservata intatta per un intero millennio sia in oriente che in occidente, che noi siamo di nuovo chiamati a stabilire come fondamento della nostra unità, purificandola da ogni eventuale aggiunta o alterazione, in modo che "con un solo spirito ed un solo cuore" (Fil 2, 2) possiamo giungere alla comunione nella divina Eucaristia, là dove si trova la pienezza dell'unità della Chiesa di Cristo.
Il cammino verso il raggiungimento della piena comunione, così come era vissuta insieme dalle nostre Chiese durante il primo millennio, è già iniziato con il dialogo di carità e verità e continua, con la grazia di Dio, nonostante difficoltà che talora sorgono. È con vigilante attenzione e incessante preghiera che seguiamo il processo del Dialogo Teologico ufficiale in corso tra le due Chiese, di cui Vostra Eminenza è Co-Presidente, e che ora sta affrontando l'esame di questioni ecclesiologiche cruciali, quali quelle del primato in generale e del primato del Vescovo di Roma in particolare. Tutti sono consapevoli che questa questione spinosa si è rivelata una disputa tra le nostre due Chiese, motivo di scandalo, e perciò l'eliminazione di questo ostacolo tra noi faciliterà di sicuro grandemente il nostro cammino verso l'unità. Siamo pertanto convinti che lo studio della storia della Chiesa lungo il primo millennio, almeno riguardo a questa problematica, costituirà anche la pietra di paragone per l'ulteriore valutazione dei successivi sviluppi durante il secondo millennio, che sfortunatamente ha condotto le nostre Chiese ad un più grande estraniamento, accentuando la nostra divisione.
In un mondo lacerato da contrasti e conflitti, lo scambio di un dialogo pacifico e costruttivo costituisce la sola via per raggiungere unità e riconciliazione. Nel brano apostolico letto durante la Divina liturgia di questa mattina, gli Apostoli sono presentati come un esempio di profonda umiltà, ad imitazione del Signore crocifisso: "Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi" (1 Cor 4, 12-13). Se questo modo di comportarsi in umiltà deve prevalere nelle relazioni dei fedeli verso i persecutori della Chiesa, quanto più esso deve prevalere nelle relazioni tra i Cristiani stessi! La soluzione pacifica delle differenze che esistono nelle relazioni tra cristiani non significa affatto allontanarci dalla verità. Perché la verità non ha paura del dialogo; al contrario, la verità utilizza il dialogo come un mezzo per divenire accettabile persino a quanti per diverse ragioni la rifiutano. L'odio e il fanatismo provocano il trincerarsi difensivo di ciascuna parte nella cieca ostinazione nelle proprie posizioni e opinioni, mentre le differenze si cristallizzano e viene meno ogni speranza di riconciliazione. Un tale atteggiamento non ha assolutamente nulla a che vedere con lo spirito del Vangelo di Cristo e con l'esempio apostolico. Poiché solo affermando "la verità nella carità" (Ef 4, 15) noi realmente affermiamo la verità, così come solo amando nella verità (2 Gv 1) noi amiamo davvero. Un dialogo imbevuto di un sincero spirito di umiltà garantisce questa felice sintesi, in cui si trova la sola via divinamente ispirata per tutti coloro che vogliono essere imitatori degli Apostoli (1 Cor 4, 16).
È questo lo spirito di dialogo sincero nell'amore che la Chiesa di Cristo è chiamata a mettere in atto nelle relazioni tra Cristiani divisi, proclamandolo al tempo stesso a tutte le persone di buona volontà, dovunque esse si trovino. Conosciamo per amara esperienza che la religione può essere strumentalizzata come una bandiera di fanatismo e conflitto tra le persone. Abbiamo personalmente sottolineato in numerose occasioni che la guerra in nome della religione è guerra contro la religione. Per tale motivo il dialogo interreligioso è particolarmente doveroso nella nostra epoca, senza che ciò implichi alcun compromesso nelle rispettive convinzioni religiose. È questo tipo di dialogo che il Patriarcato Ecumenico incoraggia e coltiva, contribuendo in questo modo al consolidarsi della pace nel nostro mondo di oggi.

Eminenza, Distinto seguito:

Mediante l'ordine stabilito dai santi Concili Ecumenici, la Divina Provvidenza ha assegnato alla Chiesa di questa città il ministero di servire come prima sede della Chiesa Ortodossa, portando la responsabilità di coordinare ed esprimere l'unità delle sante Chiese Ortodosse locali. Con questa responsabilità, quindi, stiamo ora lavorando diligentemente in preparazione al Santo e Grande Concilio della Chiesa Ortodossa, attivando gli appropriati mezzi preparatori. Nel giugno scorso abbiamo radunato con successo la iv Consultazione preconciliare panortodossa, che ha trattato il tema della diaspora ortodossa; presto raduneremo la Commissione preparatoria per lo studio e la preparazione di altri temi per il Grande Concilio. Il proposito di questo grande sforzo è forgiare l'unità della Chiesa Ortodossa, in modo che "con un solo spirito ed un solo cuore" possa contribuire a testimoniare il Vangelo nel nostro mondo moderno. In questo sforzo e per questo servizio per molti versi difficile, la Chiesa di Costantinopoli considera inestimabile il supporto dell'antica Chiesa di Roma e perciò con intenso amore in questo momento dirigiamo là il nostro pensiero.
Nel salutarvi con il santo abbraccio - e salutando in Voi colui che vi ha inviati qui, il nostro amato fratello nel Signore - preghiamo affinché il Signore Dio nostro, per mezzo dell'intercessione del Santo e glorioso Primo chiamato Apostolo Andrea, protegga la sua Chiesa da tutti i mali, guidandola alla pienezza della sua divina volontà.

Benvenuti tra noi, amati fratelli!


Fonte: Osservatore romano 6.12.2009

46 commenti:

  1. Che il Signore conservi a lungo le Loro Santità Benedetto XVI e Bartolomeo I, affinchè la loro altissima missione impedisca che la divisione tra la Chiesa d'Occidente e la Chiesa d'Oriente raggiunga i mille anni. Molto modestamente ritengo che le difficoltà maggiori per il Patriarca di Costantinopoli siano costituite dalle altre Chiese Ortodosse, piuttosto che dalla Chiesa Cattolica. Il suo del resto è solo un primato d'onore senza alcuna autorità concreta. Se finalmente si riuscisse a convocare il Concilio Panortodosso, è secoli che ci tentano, lo Spirito Santo potrebbe veramente farci il supremo regalo della ritrovata unità dei "due polmoni" dell'unica Chiesa di Cristo. E la Liturgia non avrebbe che da guadagnarne.

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  2. no gentile Andrìa...
    la Chiesa di Cristo è la Chiesa cattolica apostolica con sede a Roma, che ha il suo Capo visibile nel Papa, Vicario di Cristo. La Chiesa ortodossa è una chiesa particolare (e al momento scismatica).

    Giovanni Mandis

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  3. L'unione così come oggi la intendono i cattolici (cioè una somma di più chiese) non ci sarà mai, perché gli ortodossi, al di là dei discorsi di circostanza, credono che Roma sia scismatica.
    Il linguaggio di Bartolomeo è mellifluo per questioni più prosaiche: egli e il suo patriarcato campano e sopravvivono solo grazie ai soldi che Roma gli manda.
    Dopo 40 anni di cotesto ecumenismo quali progressi si son fatti?

    Oltre gli abbracci e gli sbaciucchiamenti reciproci non s'è andati.
    La Chiesa cattolica è vincolata al primato petrino così come lo ha definito il Vaticano I. Gli ortodossi o lo accettano o restano ciò che sono: scismatici

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  4. caro anonimo, quel che dici è formalmente vero, tuttavia bisogna constatare che la Chiesa ortodossa ha una lunga tradizione alle spalle, nobile e altrettanto simbolica quanto quella cattolica (almeno del VO). In questo secolo di divisioni, di avanzata di protestantesimo e di giansenismo, rivolgerci ai fratelli ortodossi(li chiamo così perchè non bisogna dimenticarci le chiese cattoliche di rito ortodosso) è cosa buona e pure utile. a oriente hanno anche loro diversi problemi,e riunire le forzeper affrontarli non è sbagliato. e se il dialogo portasse poi ad ricongiungimento degli ortodossi a Roma, allora, e saranno i posteri a dirlo, l'azione non sarà stata solo buona, ma anche santa. Compito del pontefice è riunire, certo evitando lo svilimento che ha portato il Vaticano II.

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  5. Ragione, invece, hai tu Andria, a invocare custodia per amendue le Loro Santità. Le teste calde non mancano, né da un lato né dall'altro dell'antico impero romano, ma sono sempre più sparuta minoranza; e inane, dacché le Loro Santità volgono il corso là dove costoro né vogliono né possono seguire.

    Evaristo Carminati

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  6. Gli ortodossi sono scismatici ed eretici da un punto di vista di sana dottrina cattolica, equilibrata. Nulla di piu' e di meno. Detto questo in assoluta chiarezza, umanamente mi sembra che sia utile una certa allenza dei due corpi "sociali" della Chiesa cattolica ed ortodossa al fine di evitare e combattere il relativismo, vera piaga dell'occidente che sta' per diventare un nuovo dogma di stato laico.
    L'Unita'?? si fara' nella verita' scorciatoie non ne esistono. E questi anni lo dimostrano.

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  7. E si seguiti con queste fanfaluche, mentre la casa è in fiamme!

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  8. Caro Giovanni Mandis,
    riconosco che il mio commento poteva risultare equivoco, ma ti assicuro che il mio riferimento ai due polmoni dell'unica Chiesa di Cristo era riferito a quello che sarà dopo la ritrovata unione, se mai ci sarà.

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  9. Concordo pienamente con Giovanni Mandis: Cristo ha affidato a Pietro le chiavi del Regno dei Cieli, non ad Andrea. A Pietro ha affidato il compito di pascere le sue pecorelle e su di lui, non su Andrea, ha proclamato che avrebbe fondato la Sua Chiesa, con potere di legare e sciogliere. Perciò Pietro e i suoi successori, i vescovi di Roma, hanno ricevuto da Dio il compito di guidare la Chiesa e di confermarla nell'unità e nella verità. Andrea, checchè Bartolomeo I voglia tentare di far credere arrampicandosi sugli specchi, è un apostolo uguale agli altri, senza alcuna autorità legittimamente e formalmente ricevuta da Cristo, se non quella di semplice vescovo.
    E' stata la chiesa "ortodossa" a separarsi da Roma nel 1054, non il contrario. E sebbene gli "ortodossi" si sforzino di far credere che la chiesa d'Oriente sia speculare a quella d'Occidente, in realtà gli scismatici sono loro, non noi Cattolici. E' questo che gli "ortodossi" devono mettersi in testa una volta per tutte. O accettano di tornare a riconoscere il primato di Pietro (come è stato per tutto il primo millennio) o rimarranno per sempre scismatici, anche se non formalmente eretici.
    La stessa Chiesa Cattolica non deve più accettare l'umiliazione di apparire come semplice sorella di quella "ortodossa", cosa che purtroppo accade dai tempi dello sciagurato pontificato di Paolo VI, ma come madre di tutte le chiese, unica legittima depositaria della Verità, in quanto unica erede di una tradizione ininterrotta risalente all'età apostolica.
    Per me è scandaloso che la Chiesa Cattolica accetti di porsi sullo stesso piano di quella "ortodossa" e ho molto sofferto quando ho dovuto assistere allo spettacolo ignominioso di Papa Giovanni Paolo II che, in occasione dell'Anno Santo del 2000, ha aperto la Porta Santa di San Paolo fuori le mura affiancato da un patriarca "ortodosso" e dal sedicente arcivescovo di Canterbury: che umiliazione! E che danno per tutti i fedeli cattolici!

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  10. Per me è scandaloso che ci siano cattolici che sbandierando il primato petrino si permettono di ingiungere al Papa ciò che deve e ciò che non deve fare. Lunga vita a Benedetto XVI!

    Evaristo Carminati

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  11. Da quando lo Spirito Santo ha chiamato Benedetto XVI sul soglio Petrino, ciò che prima si leggeva nei suoi testi, circa la questione Ortodossa, è diventato un programma vero e proprio:
    approfondire il primo Millennio in cui la Chiesa era unita pur mantenendo ognuno la propria identità culturale....

    Se sfogliamo quel primo Millennio ci si renderà conto che pur rispettando territori, lingue e culture, i Riti erano diversi (non la sostanza dottrinale naturalmente) e quando si dovevano affrontare temi scottanti, chi veniva interpellato e a dire l'ultima era il Vescovo di Roma ^__^

    Lo vediamo con la questione della Pasqua, con la questione ariana, con il problema del ri-battesimo, con l'importanza che ci fosse una delegazione del Vescovo di Roma nei Sinodi e nei Concili....
    Ce lo rammenta san Girolamo quando dice:

    “Ho deciso di consultare la cattedra di Pietro, dove si trova quella fede che la bocca di un Apostolo ha esaltato; vengo ora a chiedere un nutrimento per la mia anima lì, dove un tempo ricevetti il vestito di Cristo. Io non seguo altro primato se non quello di Cristo; per questo mi metto in comunione con la tua beatitudine, cioè con la cattedra di Pietro. So che su questa pietra è edificata la Chiesa” (Le lettere I, 15,1-2).

    Gli Ortodossi hanno dato origine alle AUTOCEFALIE da quando hanno rinunciato ad avere Pietro...;-)
    ora stanno tentando di ricompattare tutte queste frammentazioni, e davvero auguro loro di cuore un grande successo perchè sono sicura che questo li aiuterà a comprendere l'importanza del Primato Petrino che non ci è mai chiamato "primato andreino"....
    Tuttavia, purtroppo, questo continuare a dirsi: NUOVA ROMA, per quanto sia ottimista, la leggo ancora come un punto d'orgoglio come a sottointendere una ROMA VECCHIA SUPERATA...intesa naturalmente nel suo Primato che chiamano: D'ONORE...

    L'onore senza alcuna corrispondenza nella comune dottrina non serve a nulla... non serve difendere un primato d'onore quando si rifiuta un primato ALLA CARITA' intesa, come san Paolo, NELLA DIFESA DELLA VERITA' e questa è stata sempre la carità, nella Verità, esercitata dal Vescovo di Roma...
    Questo è stato per mille anni con l'Oriente, questo devono riconoscere i Fratelli Ortodossi e su questo si deve lavorare...

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  12. Non sono gli "Ortdossi" a doversi mettere in testa che sono scismatici ed eretici.......sono i cattolici che non dovrebbero dimenticarlo. Il Patriarcato di Costantinopoli, per quante buone intenzioni possa avere, rappresenta solo sè stesso e pochi altri. La maggioranza anzi ......la totalità del clero e dei fedeli "ortodossi"(compreso Bartolomeo I), è ben lungi dal riconoscere il Papa quale Pastore supremo.Ed in ogni caso , oggi come oggi, io al posto loro non avrei nessuna voglia di unirmi ad una chiesa in preda a convulsioni moderniste ed in crisi di identità.

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  15. Ho già segnalato alla Redazione le farneticazioni deliranti contro una nostra amica.
    A questo punto, visto che compaiono anche su altri forum, sarebbe bene consultare la polizia postale per i dovuti accertamenti.
    Buona notte.

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  17. Cari FRATTELI Romani Cattolici,
    prima di parlare studiate un pò di storia...

    Grazie a Dio il Grande Papa Benedetto ha il carisma non solo di essere grande liturgista ma anche di conoscere bene la Storia della Chiesa.
    Scrivo Storia con la "S" maiuscola perchè sicuramente la Storia che conosce il Papa non è quella che... pensate voi di conoscere!

    Sua Santità ha molte volte sottolineato "che dagli Ortodossi non dobbiamo chiedere nulla in più, da quello che accettavano nel 1o millennio"... e vi assicuro che gli Ortodossi non accettavano mai un primato petrino di autorità (come l' ha definita il concilio Vaticano I).


    ...Un altra cosa che ci insegna la Storia è che gli orientali non hanno mai provocato ferite così profonde nell' unità della Chiesa, come p.e. crociate contro cristiani etc...

    Grazie a Dio il santo padre Benedetto insieme con i capi delle Chiese (locali) Ortodosse credono profondamente nella PURIFICAZIONE DELLA MEMORIA... che sicuramente non è oblio o manipolazione della storia...

    Quanto è vero che nel 1o millennio gli orientali non hanno MAI accettato un primato papale di autorità, altretanto è vero che il primato petrino per gli occidentali non era un semplice primato d' onore (Primus inter pares).
    Questa cosa ci dice la Storia, la Storia che sa bene il santo Padre.

    Ecco il compito degli alti prelati delle chiese rispetive di trovare la risoluzione di questo grande problema millennario...

    Noi i semplici fedeli abbiamo il compito di pregare intensamente per l' eliminazione del scandalo della nostra separazione...

    Nostro compito NON è l' insegnare i Vescovi... loro sono i "Dottori", i "Maestri" della Chiesa e noi siamo i loro, discepoli, i loro studenti.

    "Dagli Ortodossi non dobbiamo chiedere giuristizione, ma communione" queste parole del Papa dicono tutto...

    Auguri di Buon Natale!

    Nikos -frattelo Ortodosso- da Atene

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  18. ben ha detto nikos, che mi sento di chiamare, come lui stesso dice,fratello. tuttavia, caro nikos, c'è un problemino: i vescovi non sempre, almeno dalle nostre parti, sanno essere dottori, maestri pronti ad insegnare ma anche ad apprendere ( vedi Gesù e l'episodio dei Dottori). Allora, caro nikos, alle volte, purtroppo, deve esser la pecora a trovare il pastore. chi mi accusasse, poi, di sovversione pecca di cultura: nell'iconografia antica, quella che possiamo ammirare, ora, sopratutto in oriente, vediamo che nel giorno del Giudizio anche il clero sarà giudicato, e allora avremo un clero in paradiso e uno all'inferno. perciò, ricordiamoci che d'infallibile c'è solo il papa!

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  19. bellissimo intervento, fa ben sperare

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  20. Grazie fratel Nikos, e auguri.

    Una domanda: l'unione ritrovata (per breve tempo) al Concilio di Firenze del 1439, che problemi dava, e dà, a voi ortodossi? Non si potrebbe ripartire da lì?

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  21. Si sono rimangiati quello che avevano solennemente sottoscritto al Concilio di Firenze. Ed in ogni caso, la Storia la conoscevano anche i Papi di prima, come il glorioso Pio IX ed i Padri del Concilio Vaticano I, che definirono il Dogma dell'Infallibilità e del Primato di Giurisdizione del Romano Pontefice. Se uno vuole fare parte di una religione, deve accettarne tutti i Dogmi, altrimenti non ci può essere Comunione. Questa è la realtà, questa è la "pietra d'inciampo". Poi ricordiamoci che i fratelli "ortodossi" , ritengono eretico un articolo del Credo e che non credono nell'indissolubilità del Sacramento del Matrimonio.

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  22. Quello che comanda veramente , nell'"Ortodossia", è il "patriarca" di tutte le Russie.
    Ma guarda caso mi viene in mente che......il grande Alessio II fino all'ultimo rifiutò sdegnosamente di incontrare il Papa di Roma , trattandolo come un cencioso e fastidioso mendicante che chiede l'elemosina. Lo stesso Cirillo fa il prezioso anche con Benedetto XVI. Ed infine , la Chiesa di Cristo ha già due polmoni, non gli manca niente ( o così dovrebbe essere), non è spuria, la Chiesa di Cristo è Una. I "patriarchi ortodossi" non sono pari al Papa e non hanno nemmeno giurisdizione visto che sono eretici e scismatici. Cosa vuol dire che non si può pretendere da loro più di quanto credevano nel primo millennio? La Verità non è uguale per tutti? Non vale anche per loro il principio dell'evoluzione omogenea del Dogma? Mi risulta che il clero "ortodosso" non sia nemmeno favorevole alle cure che vengono prestare a coloro che si trovano in situzioni simili a quelle della povera Eluana. Pare che per loro la spina dovesse essere staccata!

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  23. accettarne tutti i Dogmi, altrimenti non ci può essere Comunione. Questa è la realtà, questa è la "pietra d'inciampo".
    --------------
    concordo con la messa a punto di Filippo e con il suo pessimismo.
    Tra l'altro, sempre al fine di "unirsi, amarsi, capirsi", ma nel rispetto assoluto della Verità (come ribadisce S. Paolo, che nel suo inno alla Carità puntualizza che essa "si compiace della Verità"....)chiedo:
    è vero che i fratelli ortodossi non credono nel dogma dell'Immacolata Concezione nè in quello della Assunzione della Madonna?
    (oltre a non accettare il dogma dell'Infallibilità Papale e a non credere nel Purgatorio?)
    Qualcuno mi può confermare o smentire?
    Perchè se così fosse, c'è da pregare veramente che si faccia luce in questo buio e caos dottrinale che circonda e insidia da presso la Chiesa di Pietro -in nome del dialogo a tutti i costi- in cui noi cattolici rischiamo di dimenticare che cos'è la Chiesa Cattolica, che cosa sono i dogmi, e che significa "Dottrina", Magistero Apostolico,
    Depositum fidei ecc.
    (ripensando tra l'altro alle forche caudine a cui saranno sottoposti i fratelli della FSSPX!...)

    Oggi, festa dell'Immacolata Concezione, preghiamo la Madonna perchè trionfi il suo Cuore Immacolato contro ogni eresia e falso ecumenismo, fonti di disgregazione e rovina della vera e Unica Chiesa di Cristo!

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  24. Gli ortodossi si fermano, dal punto di vista dottrinale, al VII secolo. Dopo per loro non c'è stato più nessun concilio, e dunque nessuna autorità in grado di decidere qualcosa di vincolante per tutti.

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  25. Dopo il 1054 ci sono state definizioni dogmatiche ecumeniche (cioè universali) che non sono nè trascurabili nè riformulabili: il Purgatorio, l'Immacolato Concepimento, l'infallibilità papale (solo per citarne alcune); se qualcuno dei presuli affannati in questo dialogo ecumenico riescono a trovare una soluzione su come far convivere chi rifiuta tali definizioni o le accetta in maniera difforme da come esse sono state formulate, allora ci sarà l'unione. Altrimenti si continuerà per i prossimi 1000 anni ad essere ciò che si è stati negli ultimi mille. Unica differenza che nei mille passati non ci si sbaciucchiava in continuazione come si fa oggi.

    Alessio II capì che gli sbaciucchiamenti davanti a fotografi e telecamere non servono a nulla. E si rifiutò di scadere a tali livelli.

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  26. di Chiesa ne esiste solo una quella fondata da Nostro Signore Gesù Cristo ovvero la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, tutto il resto sono chiacchiere: altro che ''santità'' sono eretici (non riconoscono il dogma dell'Immacolata, negano l'esistenza del purgatorio, ecc) e scismatici

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  27. Io, cerco di guardare ciò che ci unisce e non ciò che ci divide. Ricordate il discorso di Ratisbona? In quell'occasione il Papa sottolineò ciò che ci unisce. Solo così potremo riparare a ciò che ci divide! e ciò che ci unisce è la Carità che è proiezione della verità! ( uso anche la bella espressione Fides et Ratio).
    Il collante della Chiesa apostolica fu Cristo! E Cristo è Amore che si dona e si comnunica senza rinunciare a nulla di sè! Ne alla prte umana ne di quella divina! Allora è la tradizione il punto di incontro una tradizione che è teandrica. E le problematiche relazionali sono legati alla dimensione umana e non a quella divina.
    Io sono fiducioso. Poi che gli apostoli litighino per sedere alla destra di Cristo e del suo vicario...
    Matteo Dellanoce
    PS attenzione che l'Apocalisse ci insegna che non esiste una storia ma che esiste uno spessore tempo che è quello dell'evangelizzazione..non confondiamo la dimensione spirituale con quella della carne! Per un cristiano la relazione con Dio è uscire da questo mondo! Usciamoci insieme! E laswciamo le beghe politiche ai politici!

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  28. La parola giurisdizione è "umana" la parola comunione è "divina". Penso che sia questo ciò che chiede il Papa!
    Matteo Dellanoce

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  29. Anonimo ha detto...
    Ho già segnalato alla Redazione le farneticazioni deliranti contro una nostra amica.
    A questo punto, visto che compaiono anche su altri forum, sarebbe bene consultare la polizia postale per i dovuti accertamenti.
    Buona notte.

    *******************************

    E' necessario che faccia presente che ho già interpellato il mio padre Provinciale (sia attraverso il telefono sia attraverso una email con i link dettagliati) a riguardo delle calunnie e della diffamazione di codesto troll nei miei confronti ^__^ la Redazione di questo blog e di altro forum sono stati già da me informati a riguardo...
    Questa persona, dalla doppia personalità (usa diverse email e diversi nominativi a seconda a chi scrive) necessita evidentemente di un capro espiatorio che ha trovato nella mia persona...più scriverà, più ricco sarà il materiale che sto raccogliendo da spedire poi a chi di dovere....per il resto, portiamo pazienza!
    ^__^
    Ringrazio quanti, ben conoscendo i miei interventi, sanno valutare con onestà i fatti...

    ********************************

    Tornando all'argomento mi sento di dover ringraziare per l'intervento del fratello Ortodosso Nikos di Atene...

    Infatti, come sottolineavo, è propria di Benedetto XVI tale strategia ecumenica di ritrovarci d'accordo nella vita comune della Chiesa del primo Millennio e da qui ripartire per ritrovare la comunione perduta...cercando di togliere di mezzo quelle inopportune motivazioni oramai superate che portarono alla divisione....

    Resta palese tuttavia che non si può dare tutta la colpa alla Chiesa di Roma circa le motivazioni della separazione ^__^
    essendo stato citato il Concilio di Firenze, si rammenti bene che vi era stato un accordo e si rammenti che il latore di così buone notizie venne ucciso a Costantinopoli non certo dalla Chiesa di Roma...mandando in frantumi l'ultimo tentativo dell'epoca per fare pace...

    Si rammenti pure, visto che sono state citate, che la prima Crociata fu fatta per aiutare la Chiesa Bizantina massacrata dall'invasore musulmano...si rammenti che la Chiesa di Roma NON ha mai iniziato una guerra di sua iniziativa, ma piuttosto per giusto o sbagliato che sia oggi, ha sempre RISPOSTO per difendere e per difendersi...^__^

    Indubbiamente il nostro compito non è quello di insegnare ai Vescovi il loro mestiere, tanto meno insegnarlo al Pontefice o negargli quel ruolo legittimo che gli venne affidato da Cristo: "Pasci i miei agnelli!"
    ^__^
    Non dimentichiamo per altro che Bartolomeo I è stato un vero difensore e sostenitore del Summorum Pontificum ancor prima che il Papa lo firmasse...
    è infatti nella Divina Liturgia che possiamo davvero ritrovare i semi autentici di una futura piena comunione...
    L'atteggiamento assunto da questo Patriarca è davvero da imitare...
    ^__^

    Dal canto nostro servirebbe un approfondimento del significato del termine PERDONO e la Chiesa di Roma lo ha fatto con il "Mea Culpa", che piaccia o no, l'ha fatto, ma la Chiesa Ortodossa l'ha fatto? ^__^
    Bartolomeo I in un certo senso si, nell'omelia dell'anno scorso per la Festa di sant'Andrea ha riconosciuto le "colpe" ortodosse che produssero la spaccatura, ma non essendo egli "il Papa" tale ammissione non ha avuto alcuna eco nel mondo ortodosso, anzi, si disse che non essendo stata una proclamazione sinodale, quelle "scuse" non avevano alcun peso nè fondamento...

    La Chiesa di Roma di passi in avanti ne ha fatti a josa...preghiamo affinchè dagli ortodossi ci giungano segnali sempre più evidenti di umile volontà a riconoscere che l'autorità Petrina è divina e non umana e a riconoscere di quanto ne abbiamo bisogno...
    ^__^

    Fraternamente CaterinaLD

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  30. Caro Nikos, grazie per l'intervento. Non tutti i cattolici, per fortuna, sono tanto lividi verso gli ortodossi e - speriamo - viceversa.

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  31. Ahi Caterina, hai menzionato le crociate...

    Giusto ricordare che l'infame quarta crociata del 1204 portò all'assedio contro Costantinopoli (contro gli ordini espressi del Papa, ma la sua lettera venne intercettata dai veneziani), che fu orrendamente saccheggiata: i franchi non risparmiarono nemmeno le chiese e a Santa Sofia intronizzarono sul trono del Patriarca una prostituta che si esibiva in canti lascivi... un'abitudine nazionale, diremmo, visto che nel corso della Rivoluzione francese altra prostituta ballerà sull'altare di Notre Dame nelle vesti di 'dea ragione'.

    I Bizantini, il cui impero fu cancellato per 50 anni (e, dopo la sua restaurazione, non ebbe più la forza necessaria per resistere ai Turchi), non ci hanno ancora perdonato.

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  32. ^__^ bè cara Redazione... tutto sta a come poi si vogliono usare le suddette Crociate....se come arma contundente pensando di tenere in pugno la Chiesa....oppure se come eventi storici che a torto o a ragione, o giusto o sbagliato che sia stato, non ceentrano alla fine della fiera con il primato Petrino dato dal Cristo...

    Le Crociate non sono finite...hanno solo cambiato nomi ed istituzioni, ma sempre crociate sono anche oggi ^__^ e come vediamo il Papa sta sempre li
    ^__^

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  33. I Franchi non sono la Chiesa Cattolica. Invece per gli "ortodossi" non vi è differenza. Tutta questa identità dottrinale tra Cattolicesimo ed "Ortodossia" io non ce la vedo proprio. Sicuramente tra tutte le eresie e gli scismi, quello di Fozio è il meno lontano dal Cattolicesimo. Tuttavia le differenza non sono dovute a semplice "incompresioni".

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  34. buona Immacolata concezione a tutti.anche agli ortodossi anche se non ci credono. La soluzione e' la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria.Gianluigi

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  35. Penso che sull'Immacolata Concezione i grecortodossi non avrebbero grandi problemi ad acconsentire, per loro la Madonna è la "Panaghìa", la "interamente santa".
    L'ecumenismo passa dal riconoscimento che dopo l'anno Mille il cristianesimo europeo ha vissuto una somma algebrica sempre crescente di privazioni: dapprima lo scisma del 1054 ha elimiato per una parte dei cristiani Pietro (un'autorità costituita direttamente da Cristo per durare in eterno), poi il protestantesimo ha eliminato anche, per un'altra parte dei cristiani, il sacrificio della messa; quindi l'illuminismo ha eliminato Cristo e infine il laicismo ha tolto di mezzo anche Dio. A questo punto non resterebbe che negare anche l'uomo, e c'è qualche indizio che si voglia proseguire in questa direzione. Converrebbe quindi a tutti invertire la tendenza.

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  36. cioe' in altri termini Maria stessa a Fatima ce lo ha detto: la riunificazione accerra' solo per miracolo....ci intendiamo? un MIRACOLO non opera umana.Gianluigi

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  37. ovviamente nel post di prima volevo dire AVVERRA'.

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  38. a mio modestissimo avviso abbiamo la soluzione più semplice sotto gli occhi. Dopo il Concilio di Firenze, le chiese ortodosse italiche, meno prese da sentimenti politici d'autonomia (visto che si inserivano in un territorio non governato dai bizantini) passarono dalla parte cattolica, dove tutt'ora sono. se noi riuscissimo a coinvolgerle nel dialogo coll'orientem allora potremmo presentare un esempio do rito orientale pienamente inserito all'interno della cattolicità.

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  39. Mi permetto di ricordare che la Quarta Crociata è stata dirottata su Costantinopoli su richiesta di patrizi bizantini impegnati in una lotta dinastica interna, quindi se i bizantini odierni devono perdonare qualcuno questi sono prima di tutto i loro stessi antenati.
    Poi è vero che franchi e veneziani (guidati dal doge Enrico Dandolo, che ne approfittò per espandere i domini veneziani nell'Egeo) ci misero del loro. La storia è complessa e meriterebbe di essere approfondita, ma non mi sembra questa la sede.
    Faccio solo notare che non mi risulta ci siano grandi problemi tra veneziani e bizantini visto che il "nostrano" Patriarcato lagunare è da sempre testa di ponte nel dialogo con le chiese dell'Europa orientale.

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  40. Carissimi, vi prego di delucidarmi su un fatto che non sono mai riuscito a capire: perchè la Chiesa Cattolica nel 2009 d.C. deve render conto di quanto accaduto 605 anni fa? Forse che il capo di stato maggiore dell'esercito italiano deve rispondere delle cannonate che il gen. Bava Beccaris fece sparare contro gli operai a Milano nel 1896?

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  41. Scusate, 805 anni fa e non 605. Il mirto dopo cena stà facendo i suoi effetti!

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  42. La Chiesa non dovrebbe rendere conto mai a nessuno, se non a Dio, di quello che è avvenuto e di ciò che avverrà.

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  43. Potremmo inoltre ricordare che i veneziani caddero a migliaia per mantenere la cristianità di Creta contro l'avanzata dei turchi. Perché fermarci alle sole pagine negative?

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  44. Non ho nulla contro i cari fratelli battezzati "ortodossi";
    ma la Fede della Chiesa, non è una fede a due polmoni, è UNA FEDE e basta.
    Tutto si tiene: UNA SOLA FEDE, UN SOLO DIO (in TRE persone uguali e distinte); UN SOLO Pastore universale visibile successore di Pietro, Vicario di Cristo (ANCHE CRISTO è FIGLIO UNICO ! e grazie a Lui che noi siamo adottati dal Padre..), cioè Vicario della seconda persona della SS. Trinità, UNA SOLA Chiesa ovvero UN SOLO ovile per TUTTE le pecorelle pascolate dal Pastore visibile a nome del Cristo che gliel'ordinò a suo tempo.


    quindi caro Andrìa, non ha senso parlare di due polmoni, si fa confusione; la Chiesa di Cristo è la Chiesa cattolica apostolica romana, le altre sono chiese particolari.

    Caro Evaristo (e anche Nikos), non scandalizzarti, ma nemmeno Benedetto XVI non può ovviamente derogare in alcun modo ai princìpi infallibilmente definiti dal Primo concilio del Vaticano (definiti e solennemente proclamati, NON inventati; princìpi che han sempre fatto parte del depositum fidei).
    I cristiani anche orientali hanno sempre riconosciuto l'autorità del Vescovo di Roma fino allo scisma.

    Non ha senso contrapporre un Papa ad un altro come se i Pontefici del passato fossero meno Pontefici di quello felicemente regnante..

    G. Mandis

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  45. Caro Nikos, grazie per il tuo intervento. sono daccordo con te per quanto riguarda la storia, poco conosciuta o studiata sui libri della scuola media. come dice qyalcuno che qui èintervenuto, per fortuna, non tutti i cattolici, sono tanto lividi verso gli ortodossi. spero e prego che l'unione possa concrettizzarsi quanto prima e nei modi voluti dallo Spirito e non dagli uomini, benchè autorevoli.
    GD

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  46. @Giovanni

    E' però anche vero che in UNICO Corpo ci sono due polmoni.

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La Redazione