Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica celebra, secondo il calendario romano tradizionale, il venerdì della seconda settimana di Avvento.
Lorenzo V.
12 Dicembre 2025, Luna vigesimaprima
Ad Alessándria i santi Martiri Epímaco ed Alessándro, i quali, sotto l’Imperatore Décio, essendo stati molto tempo in prigione, e, dopo essere stati afflitti con diversi supplizi, avendo perseverato nella fede, furono finalmente consumati col fuoco. Sant’Epímaco, insieme con san Gordiáno Martire, si festeggia il dieci Maggio.
A Roma san Sinésio Martire, il quale, ordinato Lettore al tempo del beato Papa Sisto secondo, ed avendo convertito molti a Cristo, fu accusato presso l’Imperatore Aureliáno, e, percosso colla spada, ricevette la corona del martirio.
Nello stesso giorno i santi Martiri Ermógene, Donáto ed altri ventidue.
A Tréviri i santi Martiri Massénzio, Costánzo, Crescénzio, Giustíno e Compagni, i quali patirono nella persecuzione di Diocleziáno, sotto il Preside Riziováro.
Ad Alessándria le sante Ammonária Vergine, Mercúria, Dionísia ed un’altra Ammonária. La prima, nella persecuzione di Décio, dopo aver superato inaudite specie di tormenti, colpita col ferro, finì beatamente la vita; le altre tre poi, vergognandosi il Giudice di esser superato dalle donne, e temendo che, se usasse contro di loro i medesimi tormenti, sarebbe vinto anche dalla virile costanza di esse, subito furono fatte decapitare.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
