Vaticano: Concerto
di Natale diretto dal Maestro Riccardo Muti
e conferimento
del “Premio Ratzinger”
Ricordando
riflessioni di Papa Francesco sulla musica e l'armonia, al termine del concerto
Leone osservò che "armonizzare significa tenere insieme differenze che
potrebbero scontrarsi, permettendo loro di generare un’unità superiore. Anche
il silenzio concorre a questo scopo: non è assenza, è preparazione, perché in
esso si forma la possibilità della parola, nella pausa affiora la verità."
“Maestro Muti, il suo modo di interpretare la
direzione, arte dell’ascolto e della responsabilità, trova riscontro anche
nella Sua naturale inclinazione alla formazione. Lo dimostrano il Suo legame
con i conservatori italiani e la pratica delle “prove aperte”, offerte come
forma di condivisione, dove ogni gesto è un atto di fiducia, un invito più che
un comando. Appare così particolarmente coerente l’attribuzione del Premio
Ratzinger a chi ha saputo custodire ciò che Benedetto XVI ha sempre considerato
il cuore dell’arte: la possibilità di far risuonare, attraverso la bellezza,
una scintilla della presenza di Dio. (…) Il Concerto di questa sera è occasione
di sensibilizzazione e impegno in ambito educativo: nel mondo, infatti, milioni
di bambini e bambine sono esclusi da qualsiasi percorso di scolarizzazione. Per
questo, saluto con speranza la nascita dell’Osservatorio sulla diseguaglianza e
l’accesso universale all’educazione, annunciato in occasione del recente
Giubileo del Mondo Educativo. Il Dicastero per la Cultura e l’Educazione sta
aggregando attorno a questo progetto quanti hanno a cuore l’educazione dei
giovani, a cominciare dalla Galileo Foundation, che ha manifestato la propria
adesione attraverso il sostegno a questa serata e ai progetti educativi della
Fondazione Gravissimum Educationis.”
(Testo completo dell’allocuzione del Papa - Vatican.va)
Intervista a
Riccardo Muti, una scelta d’amore musicale (Vatican.va)
Saluto
del Papa ai partecipanti alla VI Edizione del “Concerto con i Poveri”: "La
musica ci ricorda che siamo molto di più dei nostri problemi e dei nostri guai,
siamo figli amati da Dio!"
“Questa
sera, mentre le melodie toccavano i nostri animi, abbiamo avvertito il valore
inestimabile della musica: non un lusso per pochi, ma un dono divino
accessibile a tutti, ricchi e poveri. Perciò, nel rivolgere ad ognuno il mio
saluto, sento in modo speciale la gioia di accogliere voi, fratelli e sorelle,
per i quali oggi abbiamo vissuto questo concerto: grazie a tutti della vostra
presenza! (…) Cari amici, la musica è
come un ponte che ci conduce a Dio. Essa è capace di trasmettere sentimenti,
emozioni, fino ai moti più profondi dell’animo, portandoli in alto,
trasformandoli in una ideale scalinata che collega la terra e il cielo. Sì, la
musica può elevare il nostro animo! Non perché ci distrae dalle nostre miserie,
perché ci stordisce o ci fa dimenticare i problemi o le situazioni difficili
della vita, ma perché ci ricorda che non siamo solo questo: siamo molto di più
dei nostri problemi e dei nostri guai, siamo figli amati da Dio! Non è un caso
che la festa del Natale sia ricchissima di canti tradizionali, in ogni lingua,
in ogni cultura. Come se non si potesse celebrare questo Mistero senza musica,
senza inni di lode. Carissimi, in questo tempo di Avvento, prepariamoci
all’incontro con il Signore che viene! (Continua
…)
(Testo completo del discorso del Papa)
