
Stiamo lontani dalle farneticazioni di alcuni teologi, di prelati con vesti di vario colore, compreso il bianco.
"Se nell’Inferno non ci fossero anime dannate, non si capirebbe perché Dio sarebbe stato così tanto misericordioso con gli uomini ma non con gli angeli ribelli, perché questi (è di fede) sono stati certamente condannati all’Inferno per l’eternità".
Luigi C.
Il Cammino dei Tre Sentieri, 29 Settembre 2025
1.Negli ultimi tempi, ovviamente come effetto di tesi moderniste e neomoderniste, si sta sempre più imponendo, facendola passare come possibile, la tesi secondo cui l’Inferno esisterebbe sì, ma sarebbe vuoto. A riguardo, tra i teologi di una certa fama, si cita il contemporaneo Hans Hurs Von Balthasar (1905-1988). Questi parlò di tale possibilità (Inferno esistente, ma vuoto), anche se c’è chi afferma che non intendesse proprio questo.
2.Tale teoria è però inaccettabile per ben tre motivi: per un motivo biblico, per un motivo di sensus fidei e per un motivo logico.Motivo biblico. Il Vangelo di Matteo (7,13-14) riporta queste parola di Gesù: “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!” (Matteo 7,13-14). A questo si deve aggiungere la parabola del ricco Epulone (Luca 16,19-31) dove Gesù fa chiaramente capire che tale ricco è nell’Inferno e ci rimarrà per l’eternità. Inoltre nella lettera di San Giuda (7) è scritto: “Così Sodoma e Gomorra e le città vicine, che si sono abbandonate all’impudicizia allo stesso modo e sono andate dietro a vizi contro natura, stanno come esempio subendo le pene di un fuoco eterno“. E’ evidente che questo parlare di Sodoma e Gomorra non è un riferirsi in astratto, bensì alle persone fisiche di queste due città. Non citiamo le tante volte in cui Gesù fa riferimento ad espressioni del tipo “fuoco eterno” e “fuoco inestinguibile” perché tali citazioni servono soprattutto per confutare l’eresia dell’apocatastasi, cioè che l’Inferno avrebbe attualmente dannati ma non per l’eternità.
Motivo di sensus fidei. A tal riguardo basterebbe pensare a tante rivelazioni private in cui visioni attestano il fatto che l’Inferno non sia affatto vuoto. Prima fra tutte quella che toccò ai santi pastorelli di Fatima.
Motivo logico. Se nell’Inferno non ci fossero anime dannate, non si capirebbe perché Dio sarebbe stato così tanto misericordioso con gli uomini ma non con gli angeli ribelli, perché questi (è di fede) sono stati certamente condannati all’Inferno per l’eternità.