L’Opus
Dei smembrato in tre parti autonome. Il Prelato non ha più autorità sui laici.
Pronta la riforma voluta dal Motu proprio Ad charisma tuendum (2022 – Papa
Francesco)
Sarebbero
pronti, per una vicina pubblicazione i nuovi Statuti dell'Opus Dei. In sostanza
l'Opus viene smembrato e rimontato come un Lego in diverse altri enti
giuridicamente separati.
I nuovi statuti, redatti dopo l'entrata in vigore del Motu proprio Ad charisma tuendum (2022) e adattati alla nuova formulazione del Codice di Diritto Canonico, divideranno l'Opus Dei in tre distinte entità giuridiche:
Una
prelatura clericale, che raggrupperà solo i sacerdoti numerari in essa
incardinati, secondo il nuovo assetto canonico.
La
Società Sacerdotale della Santa Croce, riformulata per integrare i
sacerdoti diocesani che desiderano associarsi spiritualmente al carisma
fondante.
Un'associazione
pubblica di fedeli, che riunirà i laici – numerari, associati,
soprannumerari e cooperatori – finora legati alla Prelatura.
In pratica, ciò significa che l'Opus Dei cesserà di esistere come unità giuridica e spirituale. Il nome potrà continuare a essere utilizzato per comodità, ma non designerà più un unico organismo organico, bensì tre entità autonome con personalità e governo propri. Il prelato perde potere sui laici".
