Nelle immaginette distribuite alla Sacra di San Michele (Sant’Ambrogio di Torino) la preghiera di Papa Leone XIII all’Arcangelo è stata rivisitata: niente più inferno ed niente “spiriti maligni che vagano per il mondo a perdizione delle anime”!
La Sacra di San Michele, simbolo della Regione Piemonte, è da sempre meta di pellegrinaggi di fedeli che, percorrendo l’antica mulattiera dalla parrocchia di San Giovanni Vincenzo (Sant’Ambrogio di Torino) e sostando in preghiera lungo le stazioni della Via Crucis, giungono alla cima del Monte Pirchiriano, sulla cui vetta è arroccato lo stupefacente complesso architettonico della Sacra.
Domenica 28 settembre, la S. Messa delle ore 12 era molto frequentata, tanto che la Cappella inferiore non riusciva ad ospitare tutti i fedeli e al termine dell’Eucaristia è stata recitata in italiano la preghiera a San Michele Arcangelo. Certamente è da elogiare la recita della preghiera, ma lascia molto perplessi constatare che le immaginette distribuite in Cappella recano una versione rivisitata della preghiera, decisamente “ridotta” rispetto alla versione originale!
Nelle foto si propone il testo della preghiera presente oggi nelle immaginette distribuite alla Sacra e il testo della preghiera riportata nelle immaginette che lì si distribuivano fino a pochi anni fa, secondo la traduzione del poeta Clemente Rebora.
Da notare le differenze! Perché si è sentita la necessità di queste modifiche? Perché omettere la parte della preghiera nella quale si invoca l’Arcangelo Michele di ricacciare nell’inferno gli spiriti maligni che vagano per il mondo a perdere le anime? Perché non rispettare la traduzione integrale della preghiera presente, tra l’altro, anche su Vatican News?
Non si conosce chi sia l’autore della nuova versione della preghiera ma si ritiene che la scelta sia infelice, per un duplice motivo: da un lato si propone ai fedeli una versione non autentica della tradizionale preghiera e, dall’altro, si sta anche “tradendo” il Concilio Vaticano II che nella Costituzione pastorale Gaudium et spes afferma: “Tutta intera la storia umana è infatti pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre; lotta cominciata fin dall'origine del mondo, destinata a durare, come dice il Signore, fino all'ultimo giorno” (37).
Se, come insegna il Vaticano II, c’è una lotta contro le potenze delle tenebre che durerà fino alla fine dei tempi, è giusto non nasconderla ai pellegrini che, con fatica e devozione, salgono alla Sacra per rendere onore al Principe delle milizie celesti!
Giovanni


Per questo io recito le preghiere in latino e vado alla messa presso la fraternità San Pio X faccio benissimo a non mettere piede in una chiesa che oramai non è quella che predica nostro Signore Gesù Cristo non mi venite a dire che dobbiamo salvare la chiesa cattolica dall' interno perché è inutile questi stanno facendo tutto il possibile per fare dannare le anime
RispondiEliminaLa San Pio X non è cattolica.
EliminaOggi è la Festa di San Michele Arcangelo secondo il.clendario tradizionale. Oremus
RispondiEliminaCercando di essere politicamente corretti si tradisce la Verità e si aiuta satana
RispondiEliminaÈ una vergogna!!!! La supplica di Papa Leone XIII deve restare col testo originale. Qui c'e lo zampino di qualche prelato bergogliano.
RispondiEliminaIl Vaticano II che mette sullo stesso piano tutte le stesse religioni o pseudo tali? Oddio...
RispondiEliminaSTANNO FACENDO DI TUTTO PER CANCELLARE LA REALTA' CONCRETA DELL'INFERNO, PERCHE' IL TIMORE DELLA CHIESA PROGRESSISTA VOLUTA DAL MIERICORDIOSO BERGOGLIO E' CHE NON SI DEBBA DISTURBARE LA QUIETE INTERIORE DEI FEDELI. NEGARE L'ESISTENZA DELL'INFERNO SIGNIFICA NEGARE CHE ESSO ESISTA VERAMENTE. VERGOGNA!
RispondiEliminadisonesti
RispondiEliminaNon credono nell'inferno, di cui ormai non di parla più! Tutti direttamente in Paradiso!!
RispondiEliminaSarebbe da segnalare anche il fatto che le preghiere che si concludono con la formula "Per Cristo nostro Signore" o perifrasi rivisitate dello stesso genere come nel caso sopra riportato, sono sempre ed unicamente rivolte a Dio Padre, mai ai santi.
RispondiEliminaMi lascia perplessa la conclusione anche. Si prega san Michele per i meriti di Gesù Cristo?!
RispondiEliminaVisto che i commenti sono chiusi volevo scrivere che San Simonino di Trento fu beatificato infallibilmente a Roma nel 1588 da papa Sisto V ed era presente sul martirologo romano.
RispondiEliminaFu Paolo VI ad abolirlo nel 1965 alla fine del Concilio perché dava fastidio agli ebrei. Così come Può XII non viene canonizzato perché non vogliono i sionisti.
Ma allora le canonizzazioni sono infallibili o no?
EliminaMolto bella la nuova preghiera a San Michele!
RispondiEliminaSante Michael Arcangele difende nos in proelio contra nequitiam et insidias diaboli este praesidium....
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