Piuttosto che riporre fiducia in simboli eretici o pagani, preferiamo volgere lo sguardo, come fece secoli fa, in questi giorni, Re Giovanni Sobieski, al Santissimo Nome di Maria, invocando la Sua protezione. Che sia Lei a portarci la vera pace, quella che trascende le false illusioni e ci guida verso l'armonia.
Natalino
Viviamo tempi difficilissimi e resistere a certi messaggi suadenti ed ammiccanti è per pochissimi.
RispondiEliminaLa Chiesa come l’abbiamo conosciuta è morta: le è stata tolta l’esistenza ma non l’essenza: la prima è contingente e transeunte, la seconda è necessaria, immutabile, eterna.
RispondiEliminaCon l’incarnazione del Verbo, la Chiesa è venuta all’esistenza, passando (actus essendi) dall’essenza e cioè dalla potenza all’essere (id quod potest esse), all’esistenza.
Le forze oscure e maligne, ad intra e ad extra, possono nuocere alla parte intramondana e visibile della Chiesa, e financo causarne la morte e dunque toglierle l’esistenza; ma l’essenza, necessaria ed eterna, della Chiesa, è di essere il Corpo di Cristo e su questa essenza nessuno può nulla: così io, nel mio piccolo, interpreto il “non praevalebunt”.
In questo dolorosissimo venerdì santo della Chiesa, che durerà fin quando Dio vorrà, la mia Fede in Gesù Cristo (come dono teologale soprannaturale), coincide, a mio giudizio e facendomi salvo dalla disperazione, proprio con la fedeltà della ragione (come facoltà naturale) a quell’essenza.
Non dimentichiamo poi, che Cristo che affermó "et portæ inferi non prevalebunt adversos eam" (Mt 16,18), pure chiese:"verumtamen Filius hominis veniens, putas inveniet fidem in terra?" (Lc 18,8)
Sancte Thoma, ora pro nobis
L'Unica bandiera della pace e' "La Croce di Cristo"!!!
RispondiEliminaQui habet aures audiendi audiat.
Lo commenti anche sotto i post dei pellegrinaggi tradini con un garrire infinito di bandiere e stendardi anche discutibili.
EliminaÈ interessante notare come invece a Gaza trovi spazio la Missa de Angelis...
RispondiEliminahttps://x.com/PGabRomanelli/status/1954600516815843332
Con tutto il rispetto per il popolo palestinese ed il genocidio che sta subendo un fatto del genere conferma che il novus orror missae si sta trasformando in una semplice preghiera con tali abusi non è più il sacrificio di Nostro Signore ci sono altri modi di manifestare per il povero popolo palestinese ad esempio un bel rosario completo quello da 150 Ave Maria e i tre misteri magari in latino è riuscito a Lepanto perché non in questa situazione?
RispondiEliminaLa kefiah non è un simbolo eretico o pagano, è un abito che contiene però un messaggio politico. Quello sì. I cattolici della Palestina la indossano, sono eretici o pagani loro?
RispondiEliminaMeno male che Luigi C ci ricorda che la “messa di sempre” (sic!) è “nostra”. Io preferisco la Messa della Chiesa.
RispondiEliminaPer ricevere frutto dalla partecipazione ai divini misteri non basta la devozione, ma bisogna, in primo luogo, che essi siano celebrati da sacerdoti col mandato ecclesiale per compiere ciò che compiono. Non sempre è il caso.