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lunedì 15 settembre 2025

Martirologio Romano: 15 Settembre 2025

Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).

Oggi la Chiesa cattolica celebra, secondo il calendario romano tradizionale, i Sette Dolori della beata Vergine Maria.

L.V.

15 Settembre 2025, Luna vigesimaseconda

Ottava della Natività della beata Vergine María.
Festa dei Sette Dolori della medesima beatissima Vergine María.
A Roma, sulla via Nomentána, il natale del beato Nicoméde, Prete e Martire, il quale, rispondendo a quelli che lo costringevano a sacrificare agli idoli: «Io non sacrifico che a Dio onnipotente, regnante nei cieli», fu battuto lunghissimamente con flagelli piombati, e in quel tormento passò al Signore.
A Córdova, nella Spagna, i santi Martiri Emila Diacono e Geremía, i quali, nella persecuzione degli Arabi, dopo aver sofferto una lunga prigionia, alla fine per Cristo compirono il martirio con la decapitazione.
Nel territorio di Châlons san Valeriáno Martire, il quale dal Preside Prisco fu fatto sospendere e acerbamente lacerare con uncini, e finalmente, perché si vedeva perseverare intrepido nella confessione di Cristo e con lieto animo continuare nelle sue lodi, fu fatto uccidere colla spada.
Ad Adrianópoli, nella Trácia, i santi Martiri Mássimo, Teodóro ed Asclepiódoto, i quali furono coronati sotto l’Imperatore Massimiáno.
Così pure san Porfírio commediante, il quale, alla presenza di Giuliáno l’Apóstata, mentre si faceva battezzare per scherzo, per divina virtù d’un tratto mutato, confessò di essere veramente Cristiano, e subito per ordine dello stesso Imperatore fu percosso colla scure, e così venne coronato col martirio.
Nello stesso giorno san Nicéta Goto, il quale dal Re Atalaríco, per la fede cattolica, fu fatto ardere nel fuoco.
A Marcianópoli, nella Trácia, santa Melitína Martire, la quale, sotto l’Imperatore Antoníno ed il Preside Antíoco, essendo stata condotta più volte ai templi dei pagani, e sempre cadendo a terra gl’idoli, fu sospesa, dilaniata e finalmente decapitata.
A Toul, in Fráncia, sant’Apro Vescovo.
Così pure san Leobíno, Vescovo di Chartres.
A Lióne, in Fráncia, sant’Albíno Vescovo.
Nello stesso giorno la deposizione di sant’Aicárdo Abate.
In Fráncia santa Eutrópia Vedova.
A Génova santa Caterína Vedova, illustre per il disprezzo del mondo e per l’amore verso Dio.
Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.

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