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giovedì 4 settembre 2025

Come rispondere all’obiezione che il Rosario sarebbe solo un’inutile ripetizione di Ave Maria?

Preghiamo quotidianamente il S. Rosario.
Luigi C.


1.Chi non ama il Rosario spesso fa questa obiezione: “A cosa può servire il dire tante volte ‘Ave Maria’?”. Ebbene, a questa obiezione la risposta sarebbe semplicissima: “A che serve allora dire tante volte alla persona a cui si vuole bene: ‘ti voglio bene’?”. E’ praticamente la stessa cosa. Il Rosario, infatti, è dire tante volte a Maria: “Ti voglio bene”. L’amore è fatto di gesti ripetuti. In un rapporto affettivo non si può credere che una volta che si è dato un bacio, quel bacio possa bastare per sempre. L’amore va rinnovato. Così come vanno rinnovate anche le espressioni affettive.

2.Inoltre vi è da dire un’altra cosa. Il Rosario è una catena, dove ogni grano sta a significare il senso e la continuità del legame. Senza quei grani, la catena non sarebbe più catena. Ecco dunque che quei grani, a cui corrispondono le singole Ave, stanno a significare che l’incatenamento s’identifica con la continua riconferma del legame; continua riconferma significata dalle singole Ave.