Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica celebra, secondo il calendario romano tradizionale, l’undicesima domenica dopo Pentecoste.
L.V.
24 Agosto 2025, Luna vigesimanona
San Bartoloméo Apostolo, che predicò nell’India il Vangelo di Cristo; recatosi quindi nell’Arménia maggiore, avendo convertito moltissimi alla fede, fu dai barbari scorticato vivo, e, per ordine del Re Astiáge, colla decapitazione compì il martirio. Il suo sacro corpo fu trasferito prima nell’isola di Lípari, quindi a Benevénto, e finalmente a Roma nell’isola Tiberína, dove è onorato dalla pia venerazione dei fedeli.
A Lima, nel Perù, il natale di santa Rosa di santa María, Vergine, del Terz’Ordine di san Doménico. La sua festa si celebra il trenta di questo mese.
A Nepi san Toloméo Vescovo, discepolo del beato Piétro Apostolo, che, mandato da lui nella Toscána a predicare il Vangelo, morì in quella città glorioso Martire di Cristo.
Nello stesso giorno sant’Eutíchio, discepolo del beato Giovánni Evangelista. Dopo aver sopportato per la predicazione del Vangelo in molte regioni il carcere, le battiture ed il fuoco, finalmente si riposò in pace.
A Nepi san Románo, Vescovo di quella città, il quale, essendo discepolo di san Toloméo, fu anche suo compagno nella passione.
A Cartágine trecento santi Martiri, al tempo di Valeriáno e Galliéno. Questi Martiri magnanimi, fra gli altri tormenti, avendo il Preside fatto accendere una fornace di calce, e, alla sua presenza, fatto portare incenso e brage, e avendo detto loro: «Scegliete l’uno dei due, o offrite a Gióve l’incenso sopra questi carboni, o sarete gettati nella calce», armati di fede, confessando Cristo Figlio di Dio, con velocissimo slancio si gettarono nel fuoco, e fra i vapori della calce furono ridotti in polvere; e perciò quel candidato esercito di beati meritò di essere chiamato Massa candida.
In Isáuria san Tazióne Martire, il quale nella persecuzione di Diocleziáno, sotto il Preside Urbáno, percosso colla spada, ricevette la corona del martirio.
Così pure san Giórgio Limnióta, Monaco, il quale, avendo rimproverato l’empio Imperatore Leóne, perché distruggeva le sacre immagini e bruciava le reliquie dei Santi, gli furono, per suo comando, tagliate le mani ed abbruciato il capo, e così Martire passò al Signore.
Presso Ostia sant’Aurea, Vergine e Martire, la quale con una pietra legata al collo fu sommersa nel mare. Il suo corpo, rigettato sulla spiaggia, fu sepolto dal beato Nonno.
A Rouen sant’Audoéno, Vescovo e Confessore.
A Nevers, in Fráncia, san Patrízio Abate.
A Nápoli, in Campánia, santa Giovánna Antída Thouret, Vergine, Fondatrice dell’istituto delle Suore della Carità, che Papa Pio undecimo ascrisse nel catalogo delle sante Vergini.
A Marsíglia, in Fráncia, sant’Emília de Vialar, Vergine, Fondatrice delle Suore di san Giuseppe dell’Apparizione, insigne per fortezza, pazienza e carità, da Pio dodicesimo, Pontefice Massimo, annoverata fra le sante Vergini.
A Valénza, in Spagna, il natale di santa María Michéla, Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Ancelle del Santissimo Sacramento e della Carità, accesa dal desiderio di soffrire e di guadagnare anime a Dio, dal Papa Pio undecimo annoverata tra le sante Vergini.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.

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